CORSO DI FORMAZIONE IN COUNSELING
PER LA RESILIENZA NEL CICLO DI VITA
L’aiuto tra crisi, risorse e sviluppo:
L’EVOLUZIONE DELLA
COPPIA E DELLA
FAMIGLIA
•  Supporto alla
genitorialità
•  Mediazione dei conflitti
•  Percorsi di adozione e
affidamento
Il BAMBINO
L’ADOLESCENTE
IL GIOVANE
DI FRONTE ALLE
DIFFICOLTÀ
•  Sostegno
•  Orientamento
•  Counseling scolastico
LO SVILUPPO IN TARDA
ETÀ
•  Aiuto
•  Empowerment
personale
•  Attivazione della rete
sociale
•  Peer Counseling
Competenze e abilità tecniche per il
potenziamento delle LIFE SKILLS
Comunicare - Esprimere - Creare
attraverso
L’ARTE DI AIUTARE CREATIVAMENTE CON L’ARTE
Applicazione delle tecniche espressive nelle relazioni d’aiuto
PER LA SCUOLA
convegno
L’Aiuto Efficace:
cosa funziona con
bambini e adolescenti?
Processi, strategie e contesti del cambiamento
in età evolutiva
Roma, 22 e 23 febbraio 2013
Polo Didattico - Piazza Oderico da Pordenone, 3 - 00145 Roma
programma venerdì 22 febbraio
programma sabato 23 febbraio
09.00 Registrazione partecipanti
09.30 Apertura lavori e feedback SESSIONE POSTER
09.30 Apertura lavori
10.00 Promozione della salute e cambiamento
nei contesti non terapeutici: le risorse
della comunità educante
dr.ssa Enrichetta SPALLETTA,
presidente ASPIC per la SCUOLA
10.00 L’integrazione pluralistica nella ricerca delle
buone pratiche per bambini e adolescenti
prof. Edoardo GIUSTI, direttore Scuola di Specializzazione in
Psicoterapia Umanistica Integrata e Psicologia Clinica di Comunità ASPIC
10.30 ll contributo della teoria dell’attaccamento alla psicoterapia con l’adolescente
prof. Sergio MUSCETTA, direttore Scuola Psicoterapia dell’Adolescenza
e dell’Età Giovanile, membro Società Psicoanalitica Italiana
11.00 Psicoterapia e attaccamenti precoci
prof.ssa Anna Maria Speranza, Sapienza Università di Roma
Psicopatologia dello Sviluppo
11.30 Pausa
12.00 Il lavoro con la famiglia tra psicoterapia
e sostegno psicoeducativo
dr.ssa Annalisa DE SANTIS, psicoterapeuta familiare
12.30 Theraplay e riparazioni relazionali
dr. Stefano SORIANI, psicoterapeuta, counselor età evolutiva
13.00 Dibattito
13.30 Pausa pranzo
dr.ssa Maura BENEDETTI, Sapienza Università di Roma,
dr.ssa Angela Boccardi, psicologa di comunità, psicoterapeuta,
Cooperativa San Saturnino Roma
10.30 Un approccio psicocorporeo nelle relazioni primarie
dr. Fabio CARBONARI, direttore Istituto Reich Roma,
dr.ssa Francesca ZOPPI, responsabile Area Prevenzione
Istituto Reich Roma
11.00 Dibattito
11.30 Pausa
11.45 LABORATORI TEMATICI TEORICO-ESPERIENZIALI
Aula 1: Processi bioenergetici della relazione padre,
madre e bambino
dr.ssa Anna Maria FIORENTINI, dr.ssa Stefania CARBONE,
dr.ssa Laura DE PASQUALE, Istituto Reich Roma
Aula 2:
Mindfulness con bambini e adolescenti
Aula 3:
Il mio libro. Narrazione e costruzione della mente
dr. Marco CHIMENTI, psicologo, counselor età evolutiva
dr.ssa Tamara DI FELICE, psicologa, formatrice Terzo Settore
13.45 Pausa pranzo
14.30 Relazione d’aiuto e benessere: gli spazi
14.30 LABORATORI TEMATICI TEORICO-ESPERIENZIALI
di efficacia del counseling in età evolutiva
Aula 1: Gioco “è” salute. Counseling espressivo in gruppo:
un piano di sostegno per bambini e adolescenti in difficoltà, dr.ssa Lorena TOLLER, counselor età evolutiva
Dina GIUSEPPETTI, counselor età evolutiva, Centro Matemù del Cies
15.00 Interventi di Play Therapy e dimostrazioni
di efficacia nella pratica
Aula 2: In & out. Approccio multisetting per lo sviluppo della
dr.ssa Alessandra ORSI, counselor età evolutiva,
resilienza nel lavoro con l’adolescente
dr. Gianfranco MONTANARELLA, psicoterapeuta, Outdoor Trainer
Aula 3:
Il corpo creativo dei bambini
dr.ssa Nicla Jane GIORGI, danzamovimentoterapeuta
17.00 -19.00 SESSIONE POSTER INTERATTIVA
a cura dell’Associazione di promozione sociale PSICOLOGOS
Sandplay Therapist, membro Ass. Ricerca in Psicologia Analitica
15.30 Pausa
16.00 LABORATORI TEMATICI TEORICO-ESPERIENZIALI
Aula 1: Resilienza familiare. Il counseling a sostegno
della genitorialità
dr.ssa Lorena Toller, Claudio Petrassi, counselor età evolutiva
Aula 2:
La partecipazione è gratuita. è necessaria la prenotazione. Viene rilasciato attestato di partecipazione.
Giocare per crescere. Ludo-counseling centrato sul bambino
dr.ssa Alessandra ORSI, counselor età evolutiva,
Sandplay Therapist, membro Ass. Ricerca in Psicologia Analitica
18.00 Chiusura dei lavori
Informazioni e iscrizioni presso: Segreteria organizzativa ASPIC per la SCUOLA
Via A. Macinghi Strozzi 42/A 00145 Roma / E-mail: [email protected] / Tel: 345 9892814
R icerca
Associazione per lo Sviluppo Psicologico
dell’Individuo e della Comunità
Fondata nel 1988
ASPIC-Istituto per la formazione
di psicoterapeuti srl
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE
IN PSICOTERAPIA
AUTORIZZAZIONE MINISTERIALE:
D.M. 09-05-1994 - G.U. 21-05-1994
Scientifica
Applicata
www.aspicarsa.it
ASPIC SOCIETÀ COOPERATIVA
SOCIALE DI SOLIDARIETÀ A.R.L.
Fondata il 26-07-1994
www.coopaspic.org
ASPIC PER LA SCUOLA
Fondata il 25-06-1998
www.aspicperlascuola.it
ASPIC SCUOLA SUPERIORE EUROPEA
DI COUNSELING PROFESSIONALE
Fondata il 21-03-2001
UNIVERSITÀ DEL COUNSELLING
U.P. ASPIC
UNIVERSITÀ POPOLARE ASPIC
Fondata il 13-11-2003
www.counsellingscuolaeuropea.org
SCUOLE DI PSICOTERAPIA E DI COUNSELLING PSICOLOGICO INDICATE DA SSVPC - SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
ASPIC
Sede centrale: Via Vittore Carpaccio, 32 - 00147 Roma - Tel. 06.5413513 - 06.5926770 - 06.54225060 - 06.54225229
Sedi operative: Viale Leonardo da Vinci, 309 - 00145 Roma; Via Alessandra Macinghi Strozzi, 42/A - 00145 Roma
Siti internet: www.aspic.it - www.scuolaspecializzazionepsicoterapia.it - www.unicounselling.org - E-mail: [email protected]
CONVEGNO POLO DIDATTICO
Roma, 22/23 febbraio 2013
L’AIUTO EFFICACE
:
cosa funziona con bambini e adolescenti ?
Relazione di Edoardo Giusti *
L’integrazione pluralistica nella ricerca
delle buone pratiche per bambini e adolescenti
A - BREVE PREMESSA SULLA SALUTE MENTALE
B - UNO SGUARDO ALLO SVILUPPO IN ETÀ EVOLUTIVA
C - PANORAMICA POLISEMICA DELL’INDIVIDUALITÀ PSICHICA
D - DISTURBI PER TRATTAMENTI BASATI SU PROVE DI EVIDENZA
E - VARIABILI CHE DETERMINANO ESITI SODDISFACENTI NEI TRATTAMENTI
F - NEUROBIOLOGIA DEGLI INTERVENTI CON BAMBINI E ADOLESCENTI
G - EFFICACIA PANTEORICA E BENEFICI DI UNA METATEORIA APPLICATA
H - AMPLIARE LE BUONE PRATICHE CON LA SUPERVISIONE
*E. Giusti Fondatore e Direttore scientifico del Gruppo ASPIC nazionale
www.aspicarsa.it - www.scuolaspecializzazionepsicoterapia.it - www aspic.it
ASPIC Sedi Territoriali
Alessandria, Ancona, Avellino, Bari, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catania, Catanzaro, Chieti, Cosenza, Forlì-Cesena, Frosinone,
Genova, Isernia, L’Aquila, Latina, Livorno, Lucca-Pistoia, Milano, Modena, Monza-Brianza, Napoli, Padova, Palermo, Perugia,
Pesaro, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Salerno, Savona, Teramo, Terni, Udine, Venezia, Verona, Viterbo
L’INTEGRAZIONE PLURALISTICA NELLA RICERCA
DELLE BUONE PRATICHE PER BAMBINI E ADOLESCENTI
A - BREVE PREMESSA SULLA SALUTE MENTALE
Il malessere della nostra FICTION esistenziale si manifesta attraverso elevati stati di disagio.
Un milione di persone si toglie la vita nel mondo, un numero superiore al ½ milione di omicidi e
a quello delle vittime di guerra pari a ¼ di milioni.
Queste tragedie hanno delle ricadute di sofferenza psichica sull’intero contesto di vita dei
soggetti coinvolti.
E ancora: in Italia una persona su quattro soffre di problemi depressivi, di ansia e di disturbi
alimentari, con una frequenza superiore a quella delle malattie cardiovascolari e dei tumori;
l’8% delle persone soffre di attacchi di panico e disturbi del sonno con un progressivo
incremento di soggetti, il 4% fa abuso di alcool e uso di sostanze.
Il crollo delle certezze sociali, inclusa la crisi economica, i ritmi frenetici e lo stress colpiscono
tutti gli strati della popolazione. Il prolungamento della vita coincide anche con un incremento
delle demenze (come l’Alzheimer) che incidono sulla qualità esistenziale delle persone vicine ai
malati.
Il 60% della popolazione accusa difficoltà di vita, in cui sono inclusi i problemi relativi all’ambito
familiare e quelli psicosomatici.
Il 20% di giovani tra i 18 e i 24 anni dichiara di avere difficoltà di vita.
Il 70% di giovani tra i 25 e i 34 anni esprime assenza di speranza e pessimismo per il futuro.
L’83% dei giovani asserisce che il disagio sperimentato è legato a problemi familiari.
Soltanto un 40% di queste persone si rivolge al medico di famiglia che spesso prescrive
psicofarmaci per entrare in un tunnel di difficoltà che si sommano fino a rendere molto faticosa
l’uscita. Solo il 20% sceglie servizi di assistenza psicologica.
Il senso di incertezza e di paura generato dall’allarmante crisi ha conseguenze preoccupanti su
4 milioni di lavoratori (circa il 22% della popolazione italiana).
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Lo stato di precarietà da un lato e i ritmi di vita frenetica dall’altro, hanno contribuito ad
accrescere il livello di tensione (al lavoro, con colleghi e superiori, per problemi economici e per
conflitti familiari), con ripercussioni negative. A livello soggettivo, per esempio aumentando i
livelli di cortisolo, ormone dello stress a cui corrispondono i segnali sintomatici di stati ansiosi,
problemi digestivi, emicrania, difficoltà di concentrazione, frustrazione e rabbia, nonché calo del
desiderio sessuale; a livello della collettività, con un incremento dei livelli di violenza
interpersonale.
L’insieme di questi disagi preoccupanti ha conseguenze notevoli sulla salute dei genitori e
inevitabilmente si ripercuote su quella fisica e psichica dei figli. Possiamo affermare che i
disturbi dello sviluppo in età evolutiva sono delle prove di forza che i figli esprimono con
disperazione come richiesta di aiuto per un cambiamento.
Alla luce di un recente sondaggio condotto sulla popolazione giovanile compresa tra i 18 e i 34
anni, i disturbi più frequenti sono l’ansia (14%), l’insonnia (7%), la depressione grave (6,9%) e
quelli legati all’abuso di alcool e all’uso di sostanze (4%).
Sondaggi (2012): OMS - FENASCOP - SiNOPIA RICERCHE.
B - UNO SGUARDO ALLO SVILUPPO IN ETÀ EVOLUTIVA
Ancora prima della nascita, i genitori nutrono fantasie e aspettative circa il figlio che deve
nascere. I neonati sono impregnati dall’odore della madre, che riconoscono fin dai primi
momenti di vita, come anche il suo volto. Durante l’accudimento la sintonizzazione nel contatto
fisico e l’interscambio affettivo dell’attaccamento mediante l’attenzione condivisa, e la
regolazione emotiva nelle dinamiche di rotture e riparazioni, creeranno la base sicura che
determinerà e influenzerà successivamente gli scambi di soddisfazione o di frustrazione
reciproca nell’intimità adulta. La qualità dei modelli espressi nella cogenitorialità, inclusa la
funzione protettiva e normativa del padre, forniranno le tracce mnemoniche per la costruzione
di schemi per la guida relazionale circa il contrasto e il conflitto o la cooperazione e
collaborazione. In seguito la scuola, come contesto preventivo e educativo, oltre alla cultura
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fornirà delle regole sociali per far parte di un gruppo, dove la competizione e le limitazioni
motiveranno o scoraggeranno lo studente, anche a interiorizzare che “lo sforzo procura risultati
soddisfacenti”. Il rito di passaggio dell’adolescenza con le sue trasformazioni ormonali, con
novità e sensazioni derivanti da esperienze esplorative diverse nei gruppi tra coetanei,
contribuiranno a costruire la propria identità alternando momenti di crisi e ribellione a momenti
istantanei di conferma onnipotente con le inevitabili successive illusioni e delusioni.
L’adolescente transita così verso il mondo giovanile e la predisposizione alla socialità attraverso
le prime esperienze d’amore, sentimentali e sessuali. Il percorso evolutivo si sviluppa attraverso
meccanismi di adattamento funzionale e disfunzionale.
C - PANORAMICA POLISEMICA DELL’INDIVIDUALITÀ PSICHICA
Spalletta E. (2010), Personalità sane e disturbate. Un’introduzione propedeutica alla cura delle normopatie del quotidiano,
annesso DVD, Sovera, Roma.
Le difficoltà di vita familiare e gli stress genitoriali si ripercuotono molto spesso sui figli.
I bambini e gli adolescenti nell’arco dello sviluppo sono disorientati e accusano a volte problemi
che si manifestano spesso attraverso i seguenti disturbi più salienti:
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D - DISTURBI PER TRATTAMENTI BASATI SU PROVE DI EVIDENZA
Sturmey Peter, Hersen Michel (a cura di) (2012). Handbook of evidence-based practice in clinical psychology. Child and
adolescent disorders (vol.I), John Wiley & Sons, Hoboken, New Jersey.
I disturbi sopracitati sono trattati attraverso protocolli basati su prove di evidenza scientifica
tramite équipe multidisciplinari (psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, counselor, logopedisti, ...)
con ottimi risultati.
E - VARIABILI CHE DETERMINANO ESITI SODDISFACENTI NEI TRATTAMENTI :
Norcross J.C. (2012), Quando la relazione terapeutica funziona. Vol. 1 Ricerche scientifiche a prova di evidenza;
Vol. 2 Efficacia ed efficienza dei trattamenti personalizzati, Sovera, Roma.
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- 3% l’interazione positiva iniziale riguarda la credibilità e l’accoglienza del professionista con la
famiglia e il figlio problematico. In particolare attenzione alla comunicazione rassicurante
verbale, non verbale e paraverbale sarà utile per superare pregiudizi dell’utenza circa la cura
psicologica e le loro eventuali esperienze pregresse negative.
- 7% la personalità del professionista e le sue caratteristiche specifiche: carattere,
temperamento e stile di contenimento. La sua competenza in base alla sua specializzazione e il
possesso di un’esperienza consistente nel settore. Avere effettuato un lavoro terapeutico
complessivo su di sé per una gestione emozionale del contro-transfert rispetto alle emozioni
forti esperite di dolore, paura e rabbia suscitate dai pazienti.
- 8% una metodologia con protocolli d’intervento basati su prove di evidenza scientifica
flessibili. Dalla valutazione del malessere alla risoluzione del problema e al mantenimento dei
risultati. È indicato il consenso, l’inclusione e la partecipazione dei familiari al piano di
trattamento.
- 12% l’alleanza empatica di cura e la relazione terapeutica instaurata dal professionista con
l’utente è necessaria per condividere gli obiettivi, per costruire una strategia metodologica
collaborativa e per personalizzare e umanizzare le tecniche. Lo scopo è stabilire un legame di
attaccamento motivazionale e l’adesione al trattamento, che includerà l’utilizzo dei giochi
specifici con finalità psicoeducative ed evocative relazionali di autoconsapevolezza.
- 30% riguarda la gravità disfunzionale del disturbo, la complessità, il livello di reattanza al
cambiamento, le aspettative, incluse devianze consolidate che determineranno la frequenza,
l’intensità e la durata del trattamento nel tempo. Le risorse e la resilienza del soggetto alle
avversità della vita saranno valutate per affrontare la narrazione di maltrattamenti fisici e/o
verbali subiti, abusi, lutti, cronicità e perdite di legami, criminalità varie e compromissioni
autodistruttive.
- 40% il contesto di supporto ambientale, la cultura, le convinzioni e le aspettative sociali,
l’organizzazione dell’ecosistema, il quartiere, la famiglia, la scuola e gli amici condizioneranno il
microsistema del bambino e saranno esaminati anche gli eventi di vita favorevoli o avversi.
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F - NEUROBIOLOGIA DEGLI INTERVENTI CON BAMBINI E ADOLESCENTI
Nelle fasi dell’età dello sviluppo il terzo strato del cervello è ancora in formazione (riguarda il
pensiero razionale limitato con una ridotta simbolizzazione). I trattamenti dei giovani saranno
quindi focalizzati principalmente mediante una metodologia esperienziale che coinvolga
principalmente il sistema limbico (l’ippocampo); questa è la parte più antica, che codifica in
modo analogico tramite le esperienze un apprendimento motivazionale. Le attivazioni tecniche
mediate dal gioco si concentreranno sul movimento che genera benessere (endorfine) e tramite
l’espressione
emotiva,
i
soggetti
potranno
sperimentare
l’accudimento/attaccamento
(ossitocina), la curiosità (dopamina), la competizione (testosterone) e la cooperazione
(serotonina). I bambini imparano attraverso il fare (individuale e in gruppo) e successivamente
registrano inconsciamente, nelle tracce mnestiche della memoria, le loro nuove esperienze
vissute. L’autopersuasione esperienziale è antecedente all’elaborazione mentalizzata per
un’assimilazione consapevole e l’estinzione dei disturbi invalidanti.
NEOCORTECCIA
Si è evoluta 150.000 anni fa
SISTEMA LIMBICO
Si è formato 3.000.000 di anni fa
Giusti E., Azzi L. (2013), Neuroscienze per la psicoterapia. La clinica dell’integrazione trasformativa, Sovera, Roma.
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G - EFFICACIA PANTEORICA E BENEFICI DI UNA METATEORIA APPLICATA
La formazione all’integrazione pluralistica, basata su una vasta metodologia esperienziale,
include l’uso complementare di molteplici teorie con diversi paradigmi coesistenti in un
metalivello. Per governare la complessità delle convergenze e delle divergenze scientifiche è
necessario sottoporre alla falsificabilità gli assunti dogmatici autoreferenti dei modelli
tradizionali. La ricerca basata su prove di evidenza derivata da più modelli teorici consente di
pianificare trattamenti personalizzati su misura per la singolarità di ogni fruitore, modificando
anche nel tempo le strategie d’intervento e le metodologie tecniche. Il trattamento trasforma le
connessioni neuronali e l’epigenetica (la marcatura cellulare) del comportamento durante le
varie fasi evolutive della cura e potenzia così la resilienza. A seconda delle necessità, gli
interventi potranno essere brevi di bassa intensità (restaurativi), o di media intensità
(sintomatici e ristrutturanti), e/o lunghi di alta intensità (ricostruttivi).
www.aspicarsa.it
Giusti E. (2006), Voce “Psicoterapia” nel Dizionario Enciclopedico della Salute e della Medicina, Biblioteca Treccani.
H - AMPLIARE LE BUONE PRATICHE CON LA SUPERVISIONE
La supervisione permanente dei professionisti della salute consente di evitare negligenze
inconsapevoli, inesattezze diagnostiche ed errori nei piani di trattamento. Stigmatizzazioni e
tecnicismi eccessivi, dimenticanze del consenso informato, distrazioni, confutazioni abrasive,
derisioni irrispettose, provocazioni inutili, peggioramento sintomatico e violazioni del segreto
professionale minano la relazione di cura. Inoltre va tutelato questo difficile mestiere artigianale
sostenendo sempre il professionista nella gestione complessiva dello stress e del burn-out sia
lavorativo che nel privato.
www.aspicsupervisione.it
Giusti E., Marini S. (2013 in press), Iatrogenia in psicoterapia. Imperizie e negligenze: quando la cura è il problema!, Sovera, Roma.
Tuttora le psicoterapie e il counseling non sono sufficientemente divulgati nel territorio e
toccherà a voi promuovere questo tipo di assistenza anche per prevenire nella popolazione
gravi malesseri con conseguenze irreparabili.
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Counseling - Ciclo di vita