LO SVILUPPO DEL BAMBINO PREMATURO NELLA PRIMA INFANZIA I BAMBINI PREMATURI TENDONO AD AVERE UN UMORE PREVALENTEMENTE NEGATIVO E PRESENTANO POCHI COMPORTAMENTI GIOIOSI E AMICHEVOLI. QUESTO PERCHE’ I BAMBINI NATI PRETERMINE RAGGIUNGONO MOLTO LENTAMENTE UN’ADEGUATA ORGANIZZAZIONE NEUROCOMPORTAMENTALE RITARDI I RITARDI COGNITIVI E LINGUISTICI NEL PRIMO ANNO DI VITA SONO EVIDENTI SOLTANTO PER I PREMATURI AD ALTO RISCHIO, MENTRE NON SI RISCONTRANO DIFFERENZE TRA I NATI A TERMINE E I PRETERMINE A BASSO RISCHIO ESITI DI SVILUPPO DALL’ETA’ PRESCOLARE ALL’ADOLESCENZA I BAMBINI NATI PRETERMINE PRESENTANO UN PROFILO CARATTERIZZATO DA PROBLEMI DI ORGANIZZAZIONE COMPORTAMENTALE QUALI: IPER ATTIVITA’; IRREQUIETEZZA; BASSA CONCENTRAZIONE; DIFFICOLTA’ GENERALI DI CONTROLLO. QUESTA DISORGANIZZAZIONE COMPORTAMENTALE E’ PRESENTE IN ETA’ PRESCOLARE SOCIALIZZAZIONE LA SOCIALIZZAZIONE E’ UN PROCESSO DI ACQUISIZIONE DI COMPORTAMENTI, ATTEGGIAMENTI, REGOLE E VALORI IMPORTANTI E SIGNIFICATIVI PER IL PROPRIO GRUPPO DI APPARTENENZA SOCIALIZZAZIONE PRIMARIA MADRE JOHN BOWLBY ATTACCAMENTO PRECOCE MADRE-BAMBINO IMPORTANTE PER LA SALUTE MENTALE DEL PICCOLO ATTACCAMENTO BASATO SU MECCANISMI INNATI RICERCA VICINANZA STABILIRSI DI COMUNICAZIONE RAPPORTI CHE INFLUENZANO LO SVILUPPO REPERTORIO COMPORTAMENTALE COMPORTAMENTI INNATI SONO: EREDITARI ED ADATTATIVI PREDISPOSIZIONE AD INTERAGIRE ISTINTO DELLA COOPERAZIONE CHIARO NEI RIFLESSI ATTACCAMENTO SISTEMA DI SEGNALAZIONE PIANGERE SORRIDERE CRITICHE A BOWLBY NON CONTINUITA’ NON CONNESSIONE CAUSALE TRA ATTACCAMENTO E RELAZIONI FUTURE NON MONOTROPISMO TIPI DI ATTACCAMENTO M. AINSWORTH (1978) ANSIOSO EVITANTE SICURO ANSIOSO RESISTENTE DISORIENTATO DISORGANIZZATO LA FAMIGLIA LA FAMIGLIA È IL PRIMO “MONDO SOCIALE” ED È CARATTERIZZATO DA TRE STADI DI BASE: 1. LA PRESENZA DI MEMBRI CHE SI COLLOCANO FRA LORO IN RELAZIONI ASIMMETRICHE; 2. I RIFERIMENTI ADULTI CHE GARANTISCONO LA SOPRAVVIVENZA, LA RISPOSTA AI BISOGNI E LA CURA DEI PICCOLI NELLA PRIMA INFANZIA E CHE CONSENTONO ANCHE LO STRUTTURARSI DI LEGAMI ESTERNI ALLA FAMIGLIA STESSA NELL’INFANZIA E NELL’ADOLESCENZA; 3. L’ORGANIZZAZIONE QUOTIDIANA FONDATA SU RITMI CARATTERIZZATI DA REGOLARITÀ E PREVEDIBILITÀ. SVILUPPO SOCIALE IL TERMINE SVILUPPO SOCIALE HA PRESO IL POSTO DI SOCIALIZZAZIONE. IL TERMINE SVILUPPO SOCIALE, CHE SOSTITUISCE SOCIALIZZAZIONE, VIENE IMPIEGATO PER RENDERE CHIARO CHE IL NEONATO È UN ESSERE SOCIALE FIN DALLA NASCITA E DIVENTA SEMPRE PIÙ CONSAPEVOLE E COMPETENTE GRAZIE A PROCESSI BIDIREZIONALI DI INTERAZIONE. COMPRENSIONE DI SÉ E DEGLI ALTRI PER DIVENTARE COMPETENTE SUL PIANO SOCIALE IL BAMBINO DEVE SVILUPPARE LA CAPACITÀ DI COMPRENDERE CHE LE PERSONE SONO DOTATE DI STATI INTERNI, EMOZIONI, PENSIERI, INTENZIONI, SCOPI, CHE ORIENTANO IL COMPORTAMENTO E LE RELAZIONI CON GLI ALTRI. LA CONOSCENZA DEGLI ALTRI E DI SÉ PROGREDISCONO CONGIUNTAMENTE, MAN MANO CHE IL BAMBINO COMINCIA A CAPIRE COSA GLI ALTRI PROVANO, RIESCE ANCHE A CAPIRE SE STESSO E UTILIZZA, CONTEMPORANEAMENTE, LA CONOSCENZA CHE HA DI SÉ PER COMPRENDERE LE EMOZIONI E I SENTIMENTI DEGLI ALTRI (BALDWIN, 1985). DAL PROCESSO DI OGGETTIVAZIONE DEL SÉ HA ORIGINE L’AUTOCONSAPEVOLEZZA E LA CONOSCENZA SOCIALE. LE RELAZIONI CON GENITORI E ALTRI ADULTI ASIMMETRICA E COMPLEMENTARE SOCIALIZZAZIONE SECONDARIA COETANEI FRATELLI COETANEI ESTRANEI FRATELLI LA PRESENZA DI FRATELLI IN FAMIGLIA HA EFFETTI SUL TIPO, SULLA QUALITA’ E SULL’INTENSITA’ DELLO SCAMBIO SOCIALE FUTURO. A LIVELLO EMOTIVO, IL RAPPORTO TRA FRATELLI E’ CARATTERIZZATO DA SENTIMENTI AMBIVALENTI: OSTILITA’ INVIDIA AFFETTO PIACERE SOCIALIZZAZIONE SECONDARIA LA SOCIALIZZAZIONE SECONDARIA COINVOLGE I FRATELLI, I COETANEI PRESENTI IN FAMIGLIA E I COETANEI ESTRANEI. LA RELAZIONE CON I FRATELLI OFFRE ESPERIENZE DIVERSE RISPETTO ALL’INTERAZIONE CON I GENITORI. LA PRESENZA DI FRATELLI IN FAMIGLIA HA EFFETTI SUL TIPO, SULLA QUALITÀ E SULL’INTENSITÀ DELLO SCAMBIO SOCIALE FUTURO. A LIVELLO EMOTIVO, IL RAPPORTO TRA FRATELLI È CARATTERIZZATO DA SENTIMENTI AMBIVALENTI: OSTILITÀ, INVIDIA MA ANCHE AFFETTO, PIACERE. E’ PROPRIO IN AMBITO FAMILIARE CHE IL BAMBINO, GIÀ DAL PRIMO ANNO DI VITA, ACQUISISCE LA CAPACITÀ DI COMPRENDERE LE EMOZIONI DEGLI ALTRI E DI ESSERE PERCIÒ “EMPATICAMENTE” VICINO AGLI ALTRI. COETANEI LE RELAZIONI CON I COETANEI AIUTANO NELL’ACQUISIZIONE DI UN REPERTORIO COMPORTAMENTALE COMPLETO SIA PER QUANTO RIGUARDA I COMPORTAMENTI AFFILIATIVI CHE AGGRESSIVI Le relazioni con i coetanei LE RELAZIONI CON I COETANEI, CHE CONSENTONO AL PICCOLO DI INTERAGIRE CON INDIVIDUI CHE HANNO CAPACITÀ SOCIALI SIMILI ALLE SUE, AIUTANO NELL’ACQUISIZIONE DI UN REPERTORIO COMPORTAMENTALE COMPLETO SIA PER QUANDO RIGUARDA I COMPORTAMENTI AFFILIATIVI CHE AGGRESSIVI. IL RAPPORTO CON I COETANEI AIUTA A CONTROLLARE I COMPORTAMENTI SOCIALI NEGATIVI IN QUANTO SI CONOSCONO LE CONSEGUENZE DEL COMPORTAMENTO AGGRESSIVO PROPRIO E DEGLI ALTRI E SI INIZIA A CANALIZZARE L’AGGRESSIVITÀ IN FORME SOCIALMENTE ACCETTABILI. DALLE INTERAZIONI CON I COETANEI SPESSO NASCONO E SI SVILUPPANO LE RELAZIONI AMICALI, LEGAMI PIÙ FORTI CARATTERIZZATI DA STABILITÀ NELL’ORIENTAMENTO PREFERENZIALE VERSO UNO O PIÙ PARTNER CON CUI SI TRASCORRE ABITUALMENTE PIÙ TEMPO. EMPATIA ABILITA’ SOCIALE E COGNITIVA CHE CONSENTE DI COMPRENDERE E IMMEDESIMARSI NEGLI STATI EMOTIVI DEGLI ALTRI COETANEI RELAZIONE SIMMETRICA E RECIPROCA COETANEI IL RAPPORTO CON I COETANEI AIUTA A CONTROLLARE I COMPORTAMENTI SOCIALI NEGATIVI IN QUANTO SI CONOSCONO LE CONSEGUENZE DEL COMPORTAMENTO AGGRESSIVO PROPRIO E DEGLI ALTRI E SI INIZIA A CANALIZZARE L’AGGRESSIVITA’ IN FORME SOCIALMENTE ACCETTABILI GERARCHIA DI DOMINANZA E SOTTOMISSIONE LA GERARCHIA DI DOMINANZA NEL GRUPPO NON FA AUMENTARE I COMPORTAMENTI AGGRESSIVI, MA HA LA FUNZIONE DI METTERE ORDINE NEL GRUPPO. NEL GRUPPO SI HANNO SIA INTERAZIONI DI TIPO AGGRESSIVO O AGONISTICO SIA INTERAZIONI AFFILIATIVE AMICIZIA L’AMICIZIA IN ETA’ PRESCOLARE HA DIVERSE FUNZIONI: OFFRE SICUREZZA; CONSENTE LA CONOSCENZA DELLE PROPRIE CAPACITA’ E DEI LIMITI; PERMETTE DI OFFRIRE AGLI ALTRI LA PROPRIA ESPERIENZA; COOPERAZIONE SCOPI INTERDIPENDENTI RAGGIUNGIMENTO DI OBIETTIVO DI UN MEMBRO E’ IL RAGGIUNGIMENTO DI OBIETTIVO PER TUTTI COMPETIZIONE SCOPI INDIPENDENTI INDIVIDUI LAVORANO UNO CONTRO L’ALTRO INTERPRETAZIONE PER DIVENTARE UNA PERSONA, IL BAMBINO DEVE SVILUPPARE LA CAPACITA’ DI RICONOSCERE E CONDIVIDERE GLI STATI EMOZIONALI, DI CAPIRE I RAPPORTI TRA GLI ALTRI… JUDY DUNN, 1988 V FASE (ADOLESCENZA) IDENTITA’ VS. DISPERSIONE DI IDENTITA’ IO SONO (TENTATIVO DI SINTETIZZARE IDENTIFICAZIONI PASSATE. SENSO DI SE’ E DEGLI ALTRI) E. ERIKSON ADOLESCENZA: TENTATIVO DI DARE SINTESI ALLE IDENTIFICAZIONI PASSATE, AGLI ORIENTAMENTI VERSO IL FUTURO. SUCCESSO: SE’ = TOTALITA’ UNITARIA. FALLIMENTO: IDENTITA’ DIFFUSA, SFUOCATA. LA PUBERTA’ PERIODO DI SVILUPPO FISIOLOGICO CON MATURAZIONE DI FUNZIONI RIPRODUTTIVE DA 11 A 15 – 16 ANNI CAMBIAMENTI RAPIDI, PROFONFI, MOLTEPLICI CONSAPEVOLI ADOLESCENZA BIOLOGIA INIZIO PUBERTA’ CULTURA STATUS ADULTO SVILUPPO FISICO NELLA PREADOLESCENZA COSTRUZIONE SCHEMA CORPOREO MODELLO PERMANENTE (TATTILE, VISIVO, POSTURALE) CHE E’ DI RIFERIMENTO NELLE RELAZIONI CON SPAZIO TEMPO MONDO TRASFORMAZIONI SOMATICHE TRASFORMAZIONI SOMATICHE ETA' INDICATIVA SCATTO DI CRESCITA (PRECEDENTE NELLE F.) TENDENZA SECOLARE (PRECOCITA' PER ALIMENTAZIONE, QUALITA' VITA) TRASFORMAZIONI FISICHE INCREMENTO PESO ED ALTEZZA GAMBE DA CICOGNA; CRESCITA MANI E PIEDI; NASO E MENTO GRANDI TRASFORMAZIONI ORGANICHE CUORE (AUMENTO DI VOLUME) POLSO (DIMINUZIONE BATTITO) SQUILIBRI NEURO-VEGETATIVI ORMONI PELLE RUVIDA NEI MASCHI; ACNE NEL 75% CAMBIAMENTI SENSO DI METAMORFOSI (CAMBIAMENTO FISICO E CARATTERIALE) CAMBIAMENTI FISICI NELLA STATURA E NEI CARATTERI SESSUALI SECONDARI SODDISFAZIONE PER L’ASPETTO FISICO PIU’ ALTA NEI MASCHI (PIU’ DIFESI) CAMBIAMENTI VALORIZZATI: STATURA (NEI MASCHI ORGANI GENITALI) CAMBIAMENTI DEVALORIZZATI MASCHI = BARBA FEMMINE=MENARCA, INGRASSAMENTO SVILUPPO PUBERALE SVILUPPO PUBERALE EFFETTI ORMONALI SU UMORE (UMORE LABILE, AGGRESSIVITA', DEPRESSIONE DECREMENTO RENDIMENTO SCOLASTICO AUMENTO CONFLITTI CON GENITORI PER AUTONOMIZZAZIONE EFFETTI PSICHICI DIRETTI SVILUPPO ORMONALE SESSUALE UMORE INDIRETTI C PROBLEMI PER ANTICIPO O RITARDO FEMMINE 9 ANNI 15 – 17 ANNI REAZIONI PSICHICHE A SVILUPPO FISICO CARATTERISTICHE FISICHE CON RUOLO IMPORTANTE PROBLEMI MATURAZIONE PRECOCE O TARDIVA DISCREPANZA TRA STATO FISICO E LIVELLO EVOLUTIVO PROBLEMI PER ANTICIPO O RITARDO MASCHI 10 ANNI VANTAGGIO SODDISFAZIONE PER COMPORTAMENTI MATURI LEADERSHIP PROBLEMI PER ANTICIPO O RITARDO MASCHI 16-18 ANNI SVANTAGGIO CRISI DI IDENTITA' SCHEMA CORPOREO DISTURBATO PAURA DI NON ESSERE “VIRILI” DEVIANZA, AGGRESSIVITA’ ANSIA, BASSA FIDUCIA CARATTERISTICHE PREADOLESCENZIALI USCITA DAL GUSCIO: ATTIVO MA ANCORA NEL GUSCIO (10-11 ANNI) ROTTURA DEL GUSCIO (11-12 ANNI) USCITA ALL’APERTO (12-13 ANNI) SOSTA (13-14 ANNI) RAPPORTO CON I COETANEI FINO ALL’ADOLESCENZA AMICO DEL CUORE FEDELTA' ESCLUSIVITA' AIUTO COMPRENSIONE ASSOCIAZIONISMO (70%) STARE INSIEME PER FARE DELLE COSE GRUPPI SPORTIVO "FORMATIVI" ESPRESSIVI CULTURALI ADOLESCENZA (70%) GRUPPO INFORMALE: CONDIVISIONE TEMPO LIBERO, DIVERTIMENTO, IMPEGNO. ADOLESCENZA ERIKSON EVOLVERSI DI IDENTITA’ E STILE NEL RAPPORTO CON GLI ALTRI E. ERIKSON ADOLESCENZA: TENTATIVO DI DARE SINTESI ALLE IDENTIFICAZIONI PASSATE, AGLI ORIENTAMENTI VERSO IL FUTURO. SUCCESSO: SE’ = TOTALITA’ UNITARIA. FALLIMENTO: IDENTITA’ DIFFUSA, SFUOCATA. SOCIETA’ CON ORGANIZZAZIONE ECONOMICA “SEMPLICE PASSAGGIO DA MONDO INFANTILE AD ADULTO BREVE (RITI DI INIZIAZIONE) SOCIETA’ MODERNA POSTMODERNA: OFFERTA DI MODELLI DIFFERENZIATI ED IN CONFLITTO CARATTERISTICHE ADOLESCENZA REALIZZAZIONE COMPITO (IDENTITA’ AUTONOMIA) CONFRONTO CONFLITTI INTERNI CAMBIAMENTI SOCIALI (PACE, BENESSERE) INDIVIDUALI ADOLESCENZA COMPORTAMENTO PROCESSO EVOLUTIVO CONTESTO SOCIALE MOMENTO STORICO STORIA INDIVIDUALE PROCESSI DI SEPARAZIONEINDIVIDUAZIONE IDEOLOGIA FAMILIARE IMPLICITA (EQUILIBRIO NELLE RELAZIONI) ESPERIENZE FUORI DALLA FAMIGLIA CONFLITTI EMANCIPAZIONE NON ROTTURA RAPPORTI FAMILIARI MA TRASFORMAZIONE (RAPPORTO PARITARIO E RECIPROCO) COMPITI SVILUPPO ACQUISIZIONE DI IDENTITA’ POSITIVA E STABILE EMANCIPAZIONE DA FIGURE PARENTALI INDIPENDENZA GRUPPI INFORMALI FORTE SOLIDARIETA’ STARE INSIEME E PARLARE MINORE FREQUENTAZIONE RAGAZZE GRUPPI FORMALI (25%-30%) FLESSIONE NELLA PARTECIPAZIONE PER NECESSITA’ DI AUTONOMIA DECISIONALE DIVERSI TIPI DI INDIPENDENZA EMOZIONALE AFFETTIVA INDIVIDUAZIONE (GENITORI “PENSANO” DI SAPERE TUTTO) RAPPORTO CON I COETANEI DECISIONALE CAPACITA’ DI SCEGLIERE IN AMBITI DIVERSI GRUPPO AIUTA IDENTIFICAZIONE SOLUZIONE COMPITI DI SVILUPPO