1
SVILUPPO DEL MODELLO
INTERPRETATIVO SUGLI AUTORI
STUDIATI
SOMMARIO
2
‰ OBIETTIVI
‰ METODOLOGIA DI LAVORO
‰ ANALISI AUTORI “CONTINUI”
‰ ANALISI AUTORI “DISCONTINUI”
‰ CONCLUSIONI
1
PARTE PRIMA
3
‰ OBIETTIVI
‰ METODOLOGIA DI LAVORO
‰ ANALISI AUTORI “CONTINUI”
‰ ANALISI AUTORI “DISCONTINUI”
‰ CONCLUSIONI
4
OBIETTIVI
ƒ Analizzare la letteratura presente sulla pianificazione
strategica
ƒ Individuare dei filoni di pensiero in cui raggruppare gli
autori studiati, e le metodologie corrispondenti
ƒ Proporre una metodologia best of breed per ciascuno dei
filoni individuati
ƒ Suggerire una metodologia di sintesi delle metodologie
best of breed proposte
2
PARTE SECONDA
5
‰ OBIETTIVI
‰ METODOLOGIA DI LAVORO
‰ ANALISI AUTORI “CONTINUI”
‰ ANALISI AUTORI “DISCONTINUI”
‰ CONCLUSIONI
6
METODOLOGIA DI LAVORO
ƒ Costruzione di schede libro di 19 autori
selezionati tra i 70 consultati
ƒ Costruzione di uno schema interpretativo per
ciascuno dei due filoni individuati in cui collocare i
contributi della letteratura
ƒ Best of breed dei contenuti di ciascuno schema
ƒ Best of breed conclusivo di sintesi di entrambe i
filoni
3
PARTE TERZA
7
‰ OBIETTIVI
‰ METODOLOGIA DI LAVORO
‰ ANALISI AUTORI “CONTINUI”
‰ ANALISI AUTORI “DISCONTINUI”
‰ CONCLUSIONI
IL FILONE DEI “CONTINUI”
ƒ 16 autori studiati
¾ Mintzberg, 1996
¾ Antoldi, 2004
¾ Guido, 2003
¾ Guzzetti, 2001
¾ Ferrandina, 2003
¾ Campedelli, 2001
¾ Terzani, 1999
¾ Di Marco, 2002
¾ Di Stasi, 2003
¾ Poggi, 1998
¾ Bastia, 2001
¾ Cecchi, 2001
¾ Porter, 1987
¾ Grant, 1994
¾ Lorange, 1990
¾ Ohmae, 1985
ƒ 7 fasi fondamentali individuate
ƒ Proposta di uno schema interpretativo e di una
metodologia best of breed costituita da 4 macrofasi
4
LE SETTE FASI FONDAMENTALI
1. Valutazione esterna
Analisi del settore o dei settori competitivi,
analisi delle minacce ed opportunità
opportunità ambientali
e individuazione dei fattori critici di successo
2. Valutazione interna
Analisi delle risorse e delle competenze
strategiche
3. Analisi portafoglio attività
attività
Sviluppo di matrici di portafoglio strategico
4. Strategia
Definizione obiettivi strategici e missione
aziendale
5. Valutaz.
Valutaz. e selez.
selez. strategia
Individuare la strategia ottimale da applicare
tra quelle prodotte ed individuate
precedentemente
6. Implementaz.
Implementaz. strategia
Formalizzazione di una sequenza di
decisioni e attività
attività da realizzare, per
raggiungere obiettivi prescelti
7. Controllo
Assicurarsi che la gestione si svolga in
maniera tale da permettere il raggiungimento
degli obiettivi prefissati
9
SCHEMA INTERPRETATIVO AUTORI “CONTINUI” 10
1. Valutazione
esterna
2. Valutazione
interna
3. Analisi
portafoglio
attività
3.
Guido
2003
5. Valutazione e
selezione
strategia
Modello base di pianificazione
- Definizione e
schema
1.
Fas
Autori
Mintzberg
i
1996
2.
Antoldi
2004
4. Strategia
- Analisi di settore
(modello delle 5
forze competitive)
- Piano di marketing:
analisi ambiente,
concorrenza e
domanda
- Analisi risorse
strategiche
- Analisi risorse
strategiche
4.
Guzzetti
2001
Contributi migliori
- Strategia e
ambiente
- Strategia sociale
- Orientamento
strategico di
fondo e strategia
mutevole
- Analisi
posizionamento
strategico
attraverso
matrici
- Aree strategiche
d’affari
- Missione
strategica
- Condotte
difensive e
offensive
6. Implementazione
strategia
7. Controllo
- Insidie e false
credenze della
pianificazione
strategica
- Definizione
e schema
Programmazione e
controllo
- Budget
- Reporting
- Programmazione
aziendale
- Controllo
direzionale
-Definizione di
obiettivo,
strategia,
pianificazione
strategica
- Descrizione e
testo di un
business plan
Fasi trattate in maniera aggregata
5
SCHEMA INTERPRETATIVO AUTORI “CONTINUI” 11
1. Valutazione
esterna
5.
Fas
Autori
Ferrandina
i
2003
- Opportunità e
minacce
- Analisi di mercato,
concorrenza,
fornitori, canali
2. Valutazione
interna
3. Analisi
portafoglio
attività
Piano di marketing strategico
- Fattori critici di
successo
- Forze e
debolezze
Analisi FDOM e matrice IN/OUT
6.
Campedelli
2001
Sistema di dossier di pianificazione
7. Terzani
1999
- I fattori critici di
successo e la
concorrenza
- Analisi opportunità
strategiche
8.
Di Marco
2002
- Rapporto con
l’ambiente e
sviluppo risorse
umane
- Analisi risorse
- Analisi
portafoglio:
valutazione della
posizione
competitiva
4. Strategia
5. Valutazione e
selezione
strategia
6. Implementazione
strategia
7. Controllo
- Alcuni
significati di
strategia
- Definizione e
fasi della
pianificazione
strategica
- Albero della
mission
- Processo di
scelta delle
strategie
- Ideazione
imprenditoriale e
formulazione
obiettivi
strategici
- Dai dossier al
piano d’impresa:
piano di sviluppo
pluriennale e piano
d’esercizio
- Processo di
controllo degli
obiettivi
strategici
- Definizione
- Tipi di strategie
- Caratteristiche
del processo di
pianificazione
- Processo di
sviluppo della
struttura aziendale
- Pianificazione del
cambiamento
- Sistema di
comunicazione e
flessibilità
- Sistema di
controllo e
suoi livelli
- Reporting
Pianificazione controllo e reporting
- Budget
- Processo
decisionale e
relativo schema
- Scheda azioni
Contributi migliori
- Reporting
Fasi trattate in maniera aggregata
SCHEMA INTERPRETATIVO AUTORI “CONTINUI” 12
1. Valutazione
esterna
9.
Fas
Autori
Di Stasii
2003
2. Valutazione
interna
Piano di marketing
10.
Poggi
1998
3. Analisi
portafoglio
attività
4. Strategia
5. Valutazione e
selezione
strategia
Schemi e fasi della pianificazione
- Piani a lungo e
medio termine
- Missione e
strategia
6. Implementazione
strategia
7. Controllo
- Mappa Strategica
- Stesura del piano
strategico
- Caratteristiche
del budget
- Reporting
- Strategic
planning e
processo di
pianificazione
11.
Bastia
2001
Contributi migliori
Schema del sistema di pianificazione aziendale integrato
- Definizioni di
- Processo
strategia e
decisionale
pianificazione
- Valutazione e
strategica
selezione strategia
- Vantaggi e
caratteristiche
della
pianificazione
- Fasi del processo
di formulazione
delle strategie
- Controllo
strategico
- Progettazione
strategica
- Schema di Lorange
- Responsabilità
sociale ed
ambientale
- Controllo
strategico e
direzionale
- Reporting
Fasi trattate in maniera aggregata
6
SCHEMA INTERPRETATIVO AUTORI “CONTINUI” 13
1. Valutazione
esterna
2. Valutazione
interna
12.
Cecchi Fas
Autori
2001 i
13.
Porter
1987
- Modello delle 5
forze competitive
- Analisi
concorrenza
- Costruzione degli
scenari
14.
Grant
1984
- Analisi ambientale
e analisi di settore
(modello delle 5
forze di Porter)
- Identificazione dei
fattori chiave di
successo
3. Analisi
portafoglio
attività
4. Strategia
5. Valutazione e
selezione
strategia
6. Implementazione
strategia
7. Controllo
- Matrici BCG e
McKinsey
- Definizione
- Modello
razionale ed
incrementale
- Come affrontare
il cambiamento
- Definizione del
processo
decisionale
strategico
- Controllo
autonomo
gerarchico
- Modello del
flusso
informativo di
Lorange
- Valutazione
strategia
- Pianificazione
strategica vs
controllo
finanziario
- Strategie di base
- Catena del
valore e
vantaggio
competitivo
- Strategia
orizzontale,
difensive e
offensiva
- Strategia
competitiva in
base agli scenari
- Analisi risorse e
competenze
- Strategie di
corporate
- Tipologia e fonti
del vantaggio
competitivo
- Gestione
impresa
divisionalizzata
- Coerenza
strategica
Contributi migliori
Fasi trattate in maniera aggregata
SCHEMA INTERPRETATIVO AUTORI “CONTINUI” 14
1. Valutazione
esterna
2. Valutazione
interna
4. Strategia
5. Valutazione e
selezione
strategia
Modello del flusso informativo del processo di pianificazione strategica
- Strategia a tre
livelli
- Definizione
obiettivi
15.
Fas
Autori
Lorangei
1990
16.
Ohmae
1985
3. Analisi
portafoglio
attività
Il triangolo strategico
- Risorse
- Gestione del
gestionali
portafoglio: 9
strategie standard
Contributi migliori
- Pensiero
strategico
- Le 4 strategie di
base
- Visione
strategica
- Strategie
focalizzate su
clienti, azienda,
concorrenza
- Affrontare i
mutamenti
strategici
6. Implementazione
strategia
7. Controllo
- Programmazione
strategica
- Budget
- Incentivi
manageriali
- Problemi tipici
- Ruoli nella
pianificazione
- Controllo
- Processo
decisionale
strategico:
intuito e
lungimiranza
nelle decisioni
Fasi trattate in maniera aggregata
7
METODOLOGIA BEST OF BREED
AUTORI “CONTINUI”
15
MACROFASE A: VALUTAZIONE CONTESTO
¾Valutazione esterna
¾Valutazione interna
¾Analisi portafoglio attività
attività
MACROFASE B: STRATEGIA
¾Strategia
MACROFASE C: VALUTAZIONE E SELEZIONE
¾Valutazione e selezione strategia
MACROFASE D: IMPLEMENTAZIONE E CONTROLLO
¾Implementazione strategia
¾Controllo
MACROFASE A: VALUTAZIONE CONTESTO16
CAMPEDELLI, 2001
SCHEMA A SUPPORTO DEL BEST OF BREED
8
17
MACROFASE A: VALUTAZIONE CONTESTO
SISTEMA DEI DOSSIER DI PIANIFICAZIONE
Dossier mercato
‰ Analisi di settore attraverso il modello delle 5
forze competitive e successiva costruzione
degli scenari (Porter, 1987)
‰ Analisi delle forze, debolezze, opportunità e
minacce (Ferrandina, 2003)
‰ Analisi dei fattori critici di successo (Grant,
1994)
‰ Costruzione di matrici di portafoglio
strategico (Guido, 2003)
Dossier produzione
‰ Analisi risorse e competenze (Grant, 1994)
Dossier finanza ed
economia
‰ Verifica di equilibrio della struttura finanziaria
(Campedelli, 2001)
Dossier attese e
valore
‰ Rapporti dell'impresa con i soggetti che
manifestano sulla stessa interessi ed
aspettative (Campedelli, 2001)
DOSSIER MERCATO
18
CAMPEDELLI, 2001
STRUTTURA DEL DOSSIER MERCATO
9
DOSSIER MERCATO
19
PORTER, 1987 (1/4)
ANALISI DI SETTORE
DOSSIER MERCATO
20
PORTER, 1987 (1/4)
COSTRUZIONE DEGLI SCENARI
10
DOSSIER MERCATO
21
FERRANDINA, 2003 (2/4)
ANALISI DI FORZE DEBOLEZZE OPPORTUNITA’ MINACCE
FORZE
FO
FM
DEBOLEZZE
DO
DM
OPPORTUNITA’
OPPORTUNITA’
MINACCE
DOSSIER MERCATO
22
GRANT, 1994 (3/4)
ANALISI FATTORI CRITICI DI SUCCESSO
11
DOSSIER MERCATO
23
GUIDO, 2003 (4/4)
COSTRUZIONE MATRICI DI PORTAFOGLIO STRATEGICO
LA MATRICE BOSTON CONSULTING GROUP
DOSSIER MERCATO
24
GUIDO, 2003 (4/4)
COSTRUZIONE MATRICI DI PORTAFOGLIO STRATEGICO
LA MATRICE GENERAL ELECTRIC/McKINSEY
12
DOSSIER PRODUZIONE
25
CAMPEDELLI, 2001
STRUTTURA DEL DOSSIER PRODUZIONE
DOSSIER PRODUZIONE
26
GRANT, 1994 (1/1)
ANALISI RISORSE E COMPETENZE
13
DOSSIER FINANZA ED ECONOMIA
27
CAMPEDELLI, 2001 (1/1)
IL DOSSIER FINANAZA ED ECONOMIA
DOSSIER ATTESE E VALORE
28
CAMPEDELLI, 2001 (1/1)
IL DOSSIER ATTESE E VALORE
14
29
MACROFASE B: STRATEGIA
‰ Forme di strategia e formazione della strategia (Mintzberg
(Mintzberg,, 1986)
‰ Analisi strategica (Ohmae
(Ohmae,, 1985)
‰ Confronto competitivo e condotte competitive (Guido, 2003)
30
MACROFASE B: STRATEGIA
MINTZBERG, 1996 (1/3)
FORME DI STRATEGIA
15
31
MACROFASE B: STRATEGIA
MINTZBERG, 1996 (1/3)
FORMAZIONE DELLA STRATEGIA
32
MACROFASE B: STRATEGIA
OHMAE, 1985 (2/3)
ANALISI STRATEGICA
16
33
MACROFASE B: STRATEGIA
GUIDO, 2003 (3/3)
IL CONFRONTO COMPETITIVO
34
MACROFASE B: STRATEGIA
GUIDO, 2003 (3/3)
CONDOTTE DIFENSIVE
17
35
MACROFASE B: STRATEGIA
GUIDO, 2003 (3/3)
CONDOTTE OFFENSIVE
36
MACROFASE B: STRATEGIA
GUIDO, 2003 (3/3)
CIRCOLARITA’
CIRCOLARITA’ DEL CONFRONTO COMPETITIVO
18
37
MACROFASE C: VALUTAZIONE E SELEZIONE
‰ La decisione e il processo decisionale (Di Marco, 2002)
‰ Intuito e lungimiranza nelle decisioni (Ohmae
(Ohmae,, 1985)
MACROFASE C: VALUTAZIONE E SELEZIONE
38
DI MARCO, 2002 (1/2)
LA DECISIONE
Rappresenta una scelta fatta in modo cosciente e volontaria, tra più
alternative possibili.
19
MACROFASE C: VALUTAZIONE E SELEZIONE
39
DI MARCO, 2002 (1/2)
PROCESSO
DECISIONALE
MACROFASE C: VALUTAZIONE E SELEZIONE
40
OHMAE, 1985 (2/2)
INTUITO E LUNGIMIRANZA NELLE DECISIONI
Sono imprenditori illuminati quelli che adottano nelle loro decisioni
decisioni
questo processo a cinque fasi:
‰ Definire con chiarezza il proprio campo d'azione.
‰ Estrapolare nel futuro, con un ragionamento di causacausa-effetto, le
forze che agiscono nell'ambiente operativo, e tracciare, in forma
forma
semplice e succinta, un'ipotesi logica della probabile evoluzione.
evoluzione.
‰ Tra le molte opzioni strategiche che si offrono all'impresa
sceglierne solo alcune e, a scelta avvenuta, l'impiego delle risorse
risorse
umane, tecnologiche e finanziarie deve essere audace e aggressivo.
aggressivo.
‰ L'azienda deve dosare la sua strategia in base alle risorse
disponibili.
‰ La direzione deve restar fedele alle ipotesi fondamentali
soggiacenti alle sue originali scelte strategiche, fintanto che tali
ipotesi continuano a valere.
20
41
MACROFASE D: IMPLEMENTAZIONE E CONTROLLO
‰ Sistema di programmazione e controllo (Antoldi, 2004)
‰ Programmazione strategica e budget (Lorange, 1990)
‰ Reporting (Di Marco, 2002)
MACROFASE D: IMPLEMENTAZIONE E CONTROLLO
42
ANTOLDI, 2004 (1/3)
SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO
21
MACROFASE D: IMPLEMENTAZIONE E CONTROLLO
43
LORANGE, 1990 (2/3)
PROGRAMMAZIONE STRATEGICA
Si riferisce allo sviluppo
di programmi strategici
per il raggiungimento di
obiettivi prescelti. Con
la definizione degli
obiettivi l'impresa ha
deciso dove vuole
andare, il problema ora
è come arrivarci.
MACROFASE D: IMPLEMENTAZIONE E CONTROLLO
44
LORANGE, 1990 (2/3)
BUDGET
Lo scopo primario del budget è realizzare un modello di attività
attività da eseguire
nel breve termine, assegnando compiti e risorse.
22
MACROFASE D: IMPLEMENTAZIONE E CONTROLLO
45
DI MARCO, 2002 (3/3)
REPORTING
Deve contenere elementi che consentano di valutare sia l'efficacia
l'efficacia
che l'efficienza della contabilità
contabilità. Deve rispecchiare la distribuzione
delle responsabilità
responsabilità esistente nell'azienda e strutturarsi in un insieme
di documenti elementari, destinati ai vari responsabili di centro.
centro.
I sistemi di reporting per essere efficaci devono possedere due requisiti:
‰ considerare il fabbisogno informativo dei destinatari e fornire loro soltanto
informazioni rilevanti, in una forma comprensibile
‰ evidenziare non solo «numeri»
numeri» ma fattori critici di successo, cioè
cioè le leve
gestionali che segnalano un miglioramento o un peggioramento della
della
competitività
competitività dell'impresa
PARTE QUARTA
46
‰ OBIETTIVI
‰ METODOLOGIA DI LAVORO
‰ ANALISI AUTORI “CONTINUI”
‰ ANALISI AUTORI “DISCONTINUI”
‰ CONCLUSIONI
23
IL FILONE DEI “DISCONTINUI”
ƒ 4 autori studiati
¾ Poggi, 1998
¾ D’Aveni, 1995
¾ Foster – Kaplan, 2001
¾ Stacey, 1996
ƒ 5 tipi di variabili fondamentali individuate
ƒ Proposta di uno schema interpretativo e
di una metodologia best of breed costituita
da 3 fasi fondamentali
LE VARIABILI FONDAMENTALI
1. Contesto competitivo
Presentazione dello scenario
economico da affrontare
2. Elementi
caratterizzanti del
processo strategico
Pensiero ispiratore dell’
dell’opera di
ogni autore
3. Sviluppo del
processo strategico
4. Controllo del
processo strategico
5. Altre variabili
fondamentali
Interpretazione del processo di
pianificazione strategica
Strumento per individuare le
opportunità
opportunità strategiche, prendere
le decisioni strategiche e agire per
attuare tali decisioni
Argomenti fondamentali che
però non rientrano nelle variabili
precedentemente descritte
24
SCHEMA INTERPRETATIVO AUTORI “DISCONTINUI”
DISCONTINUI”
Poggi
1998
Fase 1
D’Aveni
1995
P1: Dai limiti della pianificazione
D1: Scenario ipercompetitivo
strategica allo strategic management
Fase 2
Fase 3
Fase 4
Fase 5
Foster Kaplan
2001
Stacey
1996
F1: Come sopravvivere nell’era
S1: Ambiente turbolento: non
della
discontinuità
funzionano le previsioni e la
pianificazione strategica
tradizionale
P2: Pianificazione strategica e
D2: L’obiettivo è lo
F2: Blocco culturale: i modelli
S2: Cambiamento chiuso,
direzione integrata
sconvolgimento del vantaggio
e non la sua difesa
mentali
limitato e aperto
P3: Il controllo strategico
D3: Le nuove 7S per
sconvolgere i mercati: un
modello di pianificazione
strategica dinamico
F3: Tipi di innovazione
S3: Controllo nel cambiamento
P4: Strategia dinamica e
D4: Spirale discendente e
F4: Atto della creazione:
S4: Importanza delle persone e
orientamento al futuro
conseguente declino
pensiero convergente e
divergente
della loro creatività
F5: Distruzione creatrice
S5: Implicazioni del caos nello
P5: Apprendimento dinamico e
chiuso e nel cambiamento aperto
learning organization
Fase 6
sviluppo d’impresa
P6: Possibile prospettiva per il
F6: Importanza della periferia
S6: Costruzione di un’agenda
di opportunità strategiche
controllo strategico
Fase 7
Fase 8
Contesto competitivo
49
F7: Pianificazione strategica
S7: Processo decisionale e
Intesa come dialogo estensivo
punti critici
F8: Controllo
S8: Controllo strategico
Elementi caratterizzanti del processo strategico
Controllo del processo strategico
Sviluppo del processo strategico
Altre variabili fondamentali
Contributi migliori
50
METODOLOGIA BEST OF BREED AUTORI “DISCONTINUI”
DISCONTINUI”
ATTIVITA’ CHIAVE
D2:
Sconvolgimento
del vantaggio
competitivo
1. Analisi del contesto
competitivo (D1/S1)
P = Poggi
D = D’Aveni
F = Foster Kaplan
S = Stacey
1 = Fase 1
…
…
7 = Fase 7
ATTIVITA’ AUSILIARIE
F4:
Atto della
creazione
2. Sviluppo del processo
strategico (F7/S6)
¾ Progettazione complessiva
del processo
¾ Prepararsi per il primo
dialogo
¾ Progettare e condurre la
prima conversazione
¾ Riflessione post dialogo e
presa di decisioni
F5:
Distruzione
creatrice
S5:
Implicazioni
del caos
S2:
Affrontare il
cambiamento
S7:
Punti critici
e decisioni
P2: Direzione
integrata
F6:
Importanza
della periferia
P5: learning
organization
Contesto competitivo
Sviluppo del processo strategico
Controllo del processo strategico
3. Controllo (F8/S8)
Elementi caratterizzanti del processo strategico
Altre variabili fondamentali
25
FASE 1 (D1/S1)
51
D’AVENI,
AVENI, 1995 STACEY, 1996:
VALUTAZIONE DEL CONTESTO COMPETITIVO
Visioni e pianificazione
sono inapplicabili in
tempi di turbolenza
ambientale
52
ATTIVITA’
ATTIVITA’ CHIAVE (D2)
D’AVENI,
AVENI, 1995
SCONVOLGIMENTO DEL
VANTAGGIO COMPETITIVO
26
FASE 2 (F7/S6)
53
FOSTER – KAPLAN, 2001 STACEY, 1996:
SVILUPPO DEL PROCESSO STRATEGICO
1.Progettazione complessiva del
processo
2.Prepararsi per il primo dialogo
3.Progettare e condurre la prima
conversazione
4.Riflessione post dialogo e presa di
decisioni
ATTIVITA’
ATTIVITA’ CHIAVE (F4)
54
FOSTER – KAPLAN, 2001
L’ATTO DELLA CREAZIONE
Il pensiero divergente implica la capacità
capacità di passare agilmente da
una prospettiva all'altra e quella di cogliere o effettuare delle
delle
associazioni inconsuete. E’
’
quello
che
i
maestri
di
scacchi
E
chiamano pensiero estensivo.
27
55
ATTIVITA’
ATTIVITA’ AUSILIARIA (F5)
FOSTER – KAPLAN, 2001
LA DISTRUZIONE CREATRICE
Distruzione non significa morte, così
così come la
s'intende nella tradizione giudaicogiudaico-cristiana.
Significa piuttosto trasformazione, così
così come la
s'intende nella tradizione induista.
ATTIVITA’
ATTIVITA’ AUSILIARIA (S5)
STACEY, 1996
IMPLICAZIONI DEL CAOS
La presenza del caos rappresenta la campana a
morto di qualsiasi previsione quantitativa e di
qualunque simulazione che non sia di breve
periodo.
56
ATTIVITA’
ATTIVITA’ AUSILIARIA (S2)
STACEY, 1996
COME AFFRONTARE IL
CAMBIAMENTO
ATTIVITA’
ATTIVITA’ AUSILIARIA (S7)
STACEY, 1996
PUNTI CRITICI E DECISIONI
28
57
ATTIVITA’
ATTIVITA’ AUSILIARIA (P2/P5)
POGGI, 1998
DIREZIONE INTEGRATA E LEARNING ORGANIZATIONS
Le organizzazioni hanno bisogno di fondare la propria
attività
attività sulla sensibilità
sensibilità strategica delle loro persone.
Le learning organization sono ispirate alla crescita
continua della conoscenza diffusa, delle competenze
possedute e delle capacità
capacità creative.
ATTIVITA’
ATTIVITA’ AUSILIARIA (F6)
FOSTER – KAPLAN, 2001
L’IMPORTANZA DELLA PERIFERIA
La periferia riveste un ruolo fondamentale per
quanto riguarda il futuro dell’
dell’azienda in chiave
strategica.
58
FASE 3 (F8/S8)
STACEY, 1996 FOSTER – KAPLAN, 2001:
CONTROLLO STRATEGICO
Le vere opportunità strategiche non sono
prevedibili. Il risultato è l'impossibilità di stabilire
dei punti fermi nel futuro.
Perché i cambiamenti in atto siano portati a termine è importante:
1. Decidere cosa misurare e controllare
2. Misurare e controllare ciò che si deve controllare, non ciò che si
può controllare
3. Accrescere la libertà d’azione finalizzata alla sperimentazione
4. Modificare il rapporto rischio/ricompensa nel sistema premiante
per riflettere e amplificare la libertà d’azione.
29
59
PARTE QUINTA
‰ OBIETTIVI
‰ METODOLOGIA DI LAVORO
‰ ANALISI AUTORI “CONTINUI”
‰ ANALISI AUTORI “DISCONTINUI”
‰ CONCLUSIONI
METODOLOGIA BEST OF BREED DI SINTESI 60
ATTIVITA’ CHIAVE
D2:
Sconvolgimento
del vantaggio
competitivo
1. Analisi del contesto
competitivo (D1/S1)
Valutazione contesto
¾Valutazione esterna
¾Valutazione interna
¾Analisi portafoglio attività
P = Poggi
D = D’Aveni
F = Foster Kaplan
S = Stacey
1 = Fase 1
…
…
7 = Fase 7
ATTIVITA’ AUSILIARIE
F4:
Atto della
creazione
2. Sviluppo del processo
strategico (F7/S6)
¾ Progettazione complessiva
del processo
¾ Prepararsi per il primo
dialogo
¾ Progettare e condurre la
prima conversazione
¾ Riflessione post dialogo e
presa di decisioni
F5:
Distruzione
creatrice
S5:
Implicazioni
del caos
S2:
Affrontare il
cambiamento
S7:
Punti critici
e decisioni
P2: Direzione
integrata
F6:
Importanza
della periferia
P5: learning
organization
Contesto competitivo
Sviluppo del processo strategico
Controllo del processo strategico
Elementi caratterizzanti del processo strategico
3. Controllo (F8/S8)
Altre variabili fondamentali
Autori continui
30
61
CONCLUSIONI
‰ Classificazione degli autori al fine di individuare filoni
di pensiero in cui inserire i contributi di letteratura
‰ Costruzione di schemi interpretativi per ciascun filone
‰ Proposta di una metodologia best of breed per
ciascun filone
‰ Proposta di una metodologia best of breed conclusiva
di sintesi
31
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strategia