REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA &216,*/,25(*,21$/( $77,&216,/,$5, '(//¶$66(0%/($ 9,,,A/(*,6/$785$ 6HGXWDQGHOGLFHPEUHSRPHULGLDQD $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD - (241) 3 VIII LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 SEDUTA DI MARTEDI’ 12 DICEMBRE 2000 POMERIDIANA PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MARTINI INDI DEL VICEPRESIDENTE BUDIN ,1',&( PAG. PAG. 6XOSURFHVVRYHUEDOH ......................................... 5-26 5LFKLHVWDGLLQYHUVLRQHGHOO¶RUGLQHGHOJLRUQR ..... 7 PRESIDENTE.................................................... 7 FOLLEGOT....................................................... 7 PRESIDENTE.................................................... 8 .................................. 9-10-14-16-18-21-23-24-25 DEGANO, 5HODWRUH .................................8-13-17 BAIUTTI....................................................... 9-17 PUIATTI ..................................................... 10-21 DEGRASSI ...................................................... 14 MOLINARO .................................................... 14 CIRIANI...................................................... 15-21 SEGANTI, 5HODWULFH ................................... 17-21 ANTONIONE, 3UHVLGHQWHGHOOD*LXQWD ..... 18-23 VENIER-ROMANO, $VVHVVRUH DOOD IRUPD]LRQH SURIHVVLRQDOH DO ODYRUR DOOD SUHYLGHQ]D DOOD FRRSHUD]LRQHDOO¶DUWLJLDQDWR.......................... 24 ZOPPOLATO .................................................. 25 3URSRVWD GL OHJJH ³,QWHUYHQWL XUJHQWL D IDYRUH GHOOH UHJLRQL 3LHPRQWH H 9DOOH G¶$RVWD D VHJXLWRGHOOHFDODPLWjQDWXUDOLVXTXHLWHUULWRUL QHOO¶RWWREUH GHO ´ 'LVFXVVLRQH HG DSSURYD]LRQH .................................................... 7 PRESIDENTE................................................. 7-8 MOLINARO, 5HODWRUH ...................................... 7 0R]LRQH³&RQIHUHQ]DUHJLRQDOHSHUODGLIHVDGHO VXROR´ $SSURYDWR LO ULQYLR GHOOD GLVFXVVLRQH ...................................................... 25 PRESIDENTE............................................. 25-26 BAIUTTI.......................................................... 26 PUIATTI .......................................................... 26 FONTANELLI ................................................. 26 3URSRVWD GL OHJJH³&RPSDUWR XQLFR GHO SXEEOLFR LPSLHJRGHOOD5HJLRQHHGHJOL(QWLORFDOL´ 'LVFXVVLRQHHGDSSURYD]LRQH .......................... 8 ,QWHUSHOODQ]D$QQXQ]LR...................................... 26 &RQJHGL ................................................................... 5 6XOO¶LQFLGHQ]D GHOOD OHJJH UHJLRQDOH VXOOR ³6SRUWHOORXQLFR´VXLFDSLWROLGL%LODQFLR ....... 5 PRESIDENTE................................................. 5-6 GHERGHETTA................................................. 5 SARO................................................................. 5 TRAVANUT...................................................... 6 2UGLQHGHOJLRUQRGHOODSURVVLPDVHGXWD ........... 26 $WWLFRQVLOLDUL - (241) 4 VIII LEGISLATURA – 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 $//(*$72 PAG. 5HOD]LRQLVFULWWHDSURJHWWLGLOHJJH: Relazione del Relatore Molinaro sulla proposta di legge n. 177 ...................................................... 29 Relazione della Relatrice Seganti alla proposta di PAG. legge n. 179 ...................................................... 29 Relazione del Relatore Degano alla proposta di legge n. 179 ...................................................... 30 ,QWHUSHOODQ]DDQQXQ]LDWD..................................... 30 $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD - (241) 5 VIII LEGISLATURA – 35(6,'(1=$'(/35(6,'(17(0$57,1, /DVHGXWDLQL]LDDOOHRUH PRESIDENTE. Dichiaro aperta la duecentoquarantunesima seduta del Consiglio regionale. 6XOSURFHVVRYHUEDOH PRESIDENTE. Informo che sono a disposizione dei Consiglieri alcune copie del processo verbale della seduta n. 239 e che, se non saranno state sollevate eccezioni nel corso della seduta odierna, il verbale stesso sarà considerato approvato. &RQJHGL PRESIDENTE. Comunico che hanno chiesto congedo, per la seduta pomeridiana, i consiglieri Bortuzzo, Brussa, Fasola e Gottardo. ,FRQJHGLVRQRFRQFHVVL 6XOO¶LQFLGHQ]DGHOODOHJJHUHJLRQDOHVXOOR ³6SRUWHOORXQLFR´VXLFDSLWROLGLELODQFLR PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Gherghetta. Ne ha facoltà. GHERGHETTA. Signor Presidente, vorrei farle una richiesta - se possibile - prima del dibattito. Non porterò via tanto tempo. Stamattina abbiamo approvato la legge sullo “Sportello unico”, nel cui interno c’è un emendamento che ha abrogato qualcosa come 350 norme legislative regionali. ,QWHUUX]LRQH Io non ho detto questo. – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 ,QWHUUX]LRQH'eFUHWDWRODPRUWH Non so se sono morte o meno Volevo solamente - da lei, se possibile - una conferma (e qui possono solo darla gli Uffici, perché per noi risulta impossibile farlo)… una conferma, possibilmente prima dell’inizio della sessione di Bilancio e, quindi, non oggi; delle norme che abbiamo abrogato oggi, nessuna ha riflessi sul documento contabile che andiamo ad approvare. Tutto qui. PRESIDENTE. E’ chiaro: lei mi domanda di amplificare agli Uffici, nel coordinamento concesso a questo quadro finanziario. Me ne faccio carico. GHERGHETTA. Non ci siamo capiti. Oggi abbiamo abrogato 350 leggi; io voglio avere conferma del fatto che nessuna di queste abrogazioni vada ad incidere sul documento contabile finanziario, che avremo in discussione la prossima settimana. Punto e basta. PRESIDENTE. risponderle. Ora non riesco a GHERGHETTA. Vorrei un parere tecnico degli Uffici PRESIDENTE. Ma non possono darglielo adesso e, comunque, mi riservo, prima dell’esame dei documenti finanziari, di darle una risposta. Ha chiesto di parlare il consigliere Saro. Ne ha facoltà. SARO. Non mi associo mai alle richieste del collega, ma stavolta sì, visto che ormai non mi fido più di niente… Mi associo, pertanto, alla richiesta del collega Gherghetta, affinché non facciamo un Bilancio che non sta in piedi... Io spero che gli Uffici abbiano verificato, predisponendo quel lungo elenco di leggi da abrogare, che non ci siano più capitoli nella Finanziaria e nel Bilancio. Però, visto ciò che sta succedendo... perché $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD - (241) 6 VIII LEGISLATURA – poi, qui, scaricano sempre la responsabilità sui politici… E’ successo anche nella vicenda delle Comunità montane! Qualcuno fa un errore e la colpa è sempre nostra! Dopo è naturale che si sia tutto questo caos con gli Enti locali!!! Nell’ intervallo… Scusate; è chiaro che Puiatti, più “incasina” – scusate la parola – le cose e più è contento… Però provate solo a pensare che capolavoro potrebbe uscire dall’ Aula: sono convinto che, su 350 leggi abrogate, vi sono almeno qualche decina di capitoli che vi fanno riferimento. Il che significa che, a questo punto, bisogna provvedere, con la Legge Finanziaria, all’ istituzione di nuovi capitoli e non fare riferimento alle vecchie leggi. ,QWHUUX]LRQH1RQqHQWUDWDLQYLJRUH Ho capito, ma tu prova a pensare che capolavoro facciamo! ,QWHUUX]LRQH Nelle follie collettive che facciamo, ne combiniamo ogni giorno qualcuna! Provate a pensare al capolavoro che ne verrebbe fuori: approvata, oggi, questa norma, che elimina ben 350 leggi, poi approviamo una Finanziaria che fa riferimento a leggi che verranno abrogate con l’ entrata in vigore di questa stessa legge, in gennaio. ,QWHUUX]LRQH 1RQDYYHUUjLQJHQQDLR In febbraio… la sostanza non cambia! Viene fuori un disastro totale nel Bilancio! Allora, a questo punto, onestamente, gli Uffici del Consiglio, della Giunta, della Segreteria, della Ragioneria devono fare, a spron battuto, una ricognizione di tutti i capitoli della Finanziaria che fanno riferimento alle leggi che sono state abrogate e, in sede di Finanziaria, dovremo dare autorizzazione a costituire nuovi capitoli, di spesa con relative norme... – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 Altrimenti faremo un Bilancio disastroso! A questo punto, preoccupatevi anche voi di organizzarvi come Dio comanda! Perché oggi ho la sensazione che abbiamo combinato l’ ennesimo “capolavoro”. PRESIDENTE. Certo, consigliere Saro, senza farne un Bignami. Perché quando approvavate la norma sullo Sportello unico, io ero di sopra e sentivo quello che diceva il consigliere Puiatti. Qui, colleghi, siamo a livello di “mucca pazza”! Poi è normale che il consigliere Puiatti si arrabbi! Quando un Presidente, su una legge, afferma: “Questa parte aggiuntiva non è aggiuntiva”, cari Consiglieri... Non rientra nei miei poteri, ma secondo me non è aggiuntiva. Quando lo “Sportello unico” è diventato un’ altra cosa… oggi è diventata “mucca pazza”, come dite voi. Però non si può andare a dire, adesso, agli Uffici Regionali, che non hanno neanche un ragioniere, di mettere in moto il tutto. Ci siamo capiti tutti? Ma quando si inizia un certo tipo di percorso, si sa dove si va a finire. Comunque, mi farò carico di tutto. ,QWHUUX]LRQH Anch’ io sono preoccupato, come voi, adesso. E lo ero anche prima, quando ho detto che lo “sportello” stravolgeva un po’ di cose. Ha chiesto di parlare il consigliere Travanut. Ne ha facoltà. TRAVANUT. Rinuncio; dico solo ai colleghi della maggioranza: guardate i banchi. Fate un po’ voi! PRESIDENTE. L’ assessore Romoli è in Aula. Non ci sono richieste di verifica del numero legale, però ve lo hanno fatto capire. La consigliera Seganti ha anche un po’ di fretta. Quindi facciamo 5 minuti di sospensione. $WWLFRQVLOLDUL - (241) 7 VIII LEGISLATURA – /DVHGXWDqVRVSHVDDOOHRUH /DVHGXWDULSUHQGHDOOHRUH PRESIDENTE. Dichiaro riaperta la seduta. 5LFKLHVWDGLLQYHUVLRQHGHOO¶RUGLQHGHO JLRUQR PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Follegot. Ne ha la facoltà. FOLLEGOT. Presidente, lei sa che c’ è in corso anche una Commissione . Presento una mozione per invertire l’ ordine del giorno. Vorrei passare subito all’ esame del punto iscritto al numero 2 e poi al numero 1. PRESIDENTE. Pongo in votazione la mozione del consigliere Follegot. (¶DSSURYDWD 'LVFXVVLRQHVXOODSURSRVWDGLOHJJH ©,QWHUYHQWLXUJHQWLDIDYRUHGHOOH5HJLRQL 3LHPRQWHH9DOOHG¶$RVWDDVHJXLWRGHOOH FDODPLWjQDWXUDOLVXTXHLWHUULWRUL QHOO¶RWWREUHGHOª G¶LQL]LDWLYDGHLFRQVLJOLHUL7UDYDQXW $QWRQD])RQWDQHOOL*RWWDUGR3XLDWWL 1DUGX]]L6DUR&LULDQL PRESIDENTE. Come testé stabilito, passiamo al punto n 2 dell’ ordine del giorno, che prevede la discussione sulla proposta di legge: “ Interventi urgenti a favore delle regioni Piemonte e Valle d’ Aosta a seguito delle calamità naturali su quei territori nell’ ottobre del 2000” (177). La parola al Relatore Molinaro. MOLINARO, 5HODWRUH Mi rimetto alla relazione scritta, per guadagnare tempo, trattandosi di provvedimento approvato 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 all’ umanità dalla Commissione e proposto anche con la firma di tutti i Capigruppo del Consiglio Regionale, che riguarda una norma procedurale, relativa agli interventi da attuarsi nelle Regioni Piemonte e Valle d’ Aosta, a seguito delle calamità naturali abbattutesi su quei territori nel corrente anno 2000. Sarà presentato un emendamento per estendere questi interventi anche alla Regione Liguria, nella quale mi pare che gli uomini della Protezione Civile di questa Regione stiano operando da un paio di settimane. /D UHOD]LRQH VDUj ULSRUWDWD LQ DOOHJDWR DO SUHVHQWHUHVRFRQWR PRESIDENTE. Dichiaro discussione generale. aperta la 1HVVXQRFKLHGHODSDUROD Poiché nessuno chiede di parlare, se non c’ è opposizione, passiamo all’ esame dei singoli articoli. Do lettura dell’ articolo 1: ³0RGLILFKHDOO¶DUWLFRORGHOODOHJJH UHJLRQDOHLQPDWHULDGLLQWHUYHQWL XUJHQWLDIDYRUHGHOOHSRSROD]LRQLFROSLWHGD HYHQWLHFFH]LRQDOLFDXVDWLGDFDODPLWj 1. Il quarto comma dell’ articolo 9 della legge regionale 31 dicembre 1986, n. 64, come aggiunto dall’ articolo 1, comma 1, della legge regionale 24/1992, è sostituito dai seguenti: <<L’ Amministrazione regionale, nell’ ambito della solidarietà nazionale in caso di eventi eccezionali causati da calamità, è autorizzata ad intervenire nell’ organizzazione di aiuti per soccorsi rivolti alle popolazioni colpite, anche attraverso la fornitura diretta di medicinali, attrezzature, viveri, generi di conforto, nonché, di concerto con le Amministrazioni delle Regioni colpite, per il totale e/o parziale rifacimento di opere infrastrutturali danneggiate o andate distrutte dalle calamità e quant’ altro risulti necessario per consentire il ritorno alle normali condizioni di vita. $WWLFRQVLOLDUL VIII LEGISLATURA – Gli interventi di cui al quarto comma e le modalità della loro attuazione sono deliberati dalla Giunta regionale e sono realizzata per il tramite del Fondo regionale per la protezione civile>>.” Se nessuno chiede di parlare, lo pongo ai voti. (¶DSSURYDWR Do lettura dell’ articolo 2: ³'LVSRVL]LRQHGLSULPDDSSOLFD]LRQH 1. Le disposizioni di cui all’ articolo 1 trovano prima applicazione per gli interventi di solidarietà per le popolazioni del Piemonte e della Valle d’ Aosta. E’ stato emendamento: 0ROLQDUR PRGLILFDWLYR 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD - (241) 8 - presentato SDJLQD il seguente HPHQGDPHQWR DO FRPPD OH SDUROH H GHOOD 9DOOH G¶$RVWD!! VRQR VRVWLWXLWH GDOOH SDUROH GHOOD9DOOHG¶$RVWDHGHOOD/LJXULDFROSLWH GDJOL HYHQWL DOOXYLRQDOL QHL PHVL GL RWWREUH H QRYHPEUH!! Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l’ emendamento di pagina 1. (¶DSSURYDWR Pongo in votazione l’ articolo 2 nel testo emendato. (¶DSSURYDWR Al fine di consentire ulteriori approfondimenti, come richiesto dalla Giunta, sospendiamo per 5 minuti il Consiglio. /DVHGXWDqVRVSHVDDOOHRUH – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 /DVHGXWDULSUHQGHDOOHRUH PRESIDENTE. Dichiaro riaperta la seduta. Pongo in votazione la proposta di legge n. 177 nel suo complesso. (¶DSSURYDWD Il Consiglio regionale approva all’ unanimità la proposta di legge “ Interventi urgenti a favore delle Regioni Piemonte e Valle d’ Aosta a seguito delle calamità naturali su quei territori nell’ ottobre del 2000” (177), presentata dai consiglieri Travanut, Antonaz, Fontanelli, Gottardo, Puiatti, Narduzzi, Saro e Ciriani nel testo elaborato dalla IV Commissione e con l’ emendamento apportato nel corso della discussione in Aula. 'LVFXVVLRQHVXOODSURSRVWDGLOHJJH ©&RPSDUWRXQLFRGHOSXEEOLFRLPSLHJR GHOOD5HJLRQHHGHJOL(QWLORFDOLª G¶LQL]LDWLYDGHLFRQVLJOLHUL 6HJDQWL6DUR&LULDQL PRESIDENTE. Come precedentemente stabilito, passiamo al punto n. 1 dell’ ordine del giorno, che prevede la discussione sulla proposta di legge: “ Comparto unico del pubblico impiego della Regione e degli Enti locali” (179). Poiché sono momentaneamente assenti i Relatori, sospendo per 5 minuti i lavori del Consiglio. /DVHGXWDqVRVSHVDDOOHRUH /DVHGXWDULSUHQGHDOOHRUH PRESIDENTE. Dichiaro riaperta la seduta. La parola al Relatore Degano. DEGANO, 5HODWRUH Mi rimetto alla $WWLFRQVLOLDUL - (241) 9 VIII LEGISLATURA – relazione scritta.. 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione generale Ha chiesto di parlare il consigliere Baiutti. Ne ha la facoltà. che abbiamo avuto modo di vedere da poco. In particolare l’ emendamento di pagina 3, che è assolutamente inaccettabile, sia nel merito che nel contenuto, per ciò che concerne i permessi retribuiti ai dipendenti di Amministrazioni pubbliche (per complessive 18 ore lavorative settimanali), qualora fossero componenti del Comitato direttivo dell’ Agenzia. BAIUTTI. Questo è il terzo provvedimento che facciamo, in ordine di tempo, per l’ attuazione del comparto unico secondo le disposizioni degli articoli 127 e 128 della legge 13 del 1998. Si è aggiunta, lo scorso anno, la modifica dell’ articolo 128 con la legge 9 del 1999, cui ora si collega il progetto di legge 179. Tengo a sottolineare che al Sindaco di un Comune, sulla base di quella che è la disposizione legislativa in vigore, sono concesse 12 ore di permesso per l’ espletamento del mandato alla settimana, e non ritengo che un componente del Comitato direttivo dell’ Agenzia possa beneficiare di ben 18 ore di permesso lavorativo retribuito. Al di là delle considerazioni che poi farò sugli emendamenti che sono stati da poco distribuiti, volevo illustrare l’ ordine del giorno che ho presentato unitamente ai consiglieri Moretton e De Gioia e che ripropone fedelmente il tenore dell’ interrogazione, presentata il 16 novembre di quest’ anno, nello stesso giorno in cui è stato depositato il progetto di legge 179 e che, nella sostanza, prende atto della mancata approvazione del Regolamento per l’ organizzazione ed il funzionamento dell’ Agenzia, così come era stato previsto dall’ articolo 128 della legge 13 del 1998. Inoltre - se ne parlava prima con il collega Molinaro -, non so fino a che punto la Regione possa intervenire legislativamente in questa materia. /D UHOD]LRQH VDUj ULSRUWDWD LQ DOOHJDWR DO SUHVHQWHUHVRFRQWR Al comma 9 si prevedeva che entro 3 mesi si sarebbe dovuto approvare il Regolamento per l’ organizzazione ed il funzionamento dell’ Agenzia, cosa che non si è verificata. Con l’ ordine del giorno si impegna la Giunta regionale ad approvare questo regolamento entro il 31 gennaio del prossimo anno e si chiede anche di verificare l’ opportunità di attribuire alla direzione regionale delle Autonomie locali la gestione ed il controllo dell’ attività organizzativa e funzionale sull’ A.Re.Ra.N., diversamente rispetto a quella che è l’ ipotesi iniziale, che la vede assegnata alla Direzione regionale del personale dell’ organizzazione. Un’ altra considerazione è legata al tenore di alcuni emendamenti che sono stati presentati e In ogni caso, dall’ emendamento di pagina 3 va tolta quell’ insostenibile termine che è stato indicato come “ usufruizione” dei suddetti permessi. È un termine che non esiste. La considerazione finale che faccio è legata ai ritardi con cui si è arrivati all’ approvazione del Regolamento di funzionamento dell’ A.Re.Ra.N. Ho visto che l’ emendamento di pagina 4, nonostante i riferimenti che c’ erano già negli articoli 127 e 128 della legge 13, ripropone alcuni rinvii ai regolamenti attuativi: al comma 7 quinquies dell’ articolo 1 si stabilisce che “ l’ A.Re.Ra.N. definisce con propri regolamenti le norme concernenti l’ organizzazione interna: funzionamento e la gestione finanziaria.” Questo è già contenuto nel comma 9 dell’ articolo 128 della legge 13. Un’ ultima preoccupazione che sottolineo, come dato di fatto, è legata al contenuto della legge così come è uscita dalla Commissione. Al comma 3 dell’ articolo 1, seconda parte, si prevede l’ equiparazione, garantita dall’ Amministrazione regionale con le necessarie risorse aggiuntive, a partire dall’ esercizio finanziario in corso, con riferimento alla risultanza della contrattazione e, contemporaneamente, alla definizione delle $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD - (241) 10 VIII LEGISLATURA – modalità di compartecipazione alla spesa da parte degli Enti locali. La compartecipazione alla spesa da parte di Comuni e Province sarà oltremodo difficile, sulla base di quelli che sono i chiari di luna che abbiamo avuto modo di verificare in sede di predisposizione ed approvazione, da parte della Giunta e della Commissione, della bozza di Legge finanziaria per il 2001. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Puiatti. Ne ha la facoltà. PUIATTI. Questa doveva essere la “ leggina” . Noi riproponiamo pari pari l’ articolo della legge sul personale. Questo era il dato di partenza. Su questo dato di partenza è pronto il pacco degli emendamenti. Quindi, quel testo iniziale viene, non so se stravolto, ma di sicuro ampiamente modificato ed in modo sostanziale, non di poco conto. Non sono in grado di capire bene... &RQIXVLRQHLQ$XOD Presidente, se questa legge non interessa a nessuno, non è obbligatorio farla. Possiamo anche chiudere il Consiglio. Siamo stati convocati in via d’ urgenza per fare cose urgenti, però mi pare che da parte della maggioranza non ci sia tutta questa urgenza... Anzi, bisognerebbe presentare una mozione per andare a casa. Se il clima non cambia, io, fra qualche minuto, presento questa mozione. Stavo dicendo che i dati di premessa erano quelli di riproporre lo stesso testo. Però, poi, così non è, e arrivano le “ furbate” . &RQIXVLRQHLQ$XOD Ripeto: possiamo anche sospendere! ,QWHUUX]LRQH Io faccio intanto un’ obiezione ed una premessa, rispetto al testo iniziale, poi – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 sconvolgiamo tutto… perché non credo che gli emendamenti siano stati scritti mezz’ ora fa, saranno stati scritti qualche giorno fa, suppongo; sono stati depositati oggi, comunque, il 12. I ragionamenti fatti erano diversi quando la collega Seganti ha chiesto a tutti i capigruppo (ed anche a me): “ Senti, c’ è questo problema: se nessuno fa “ casino” io la presento, questa legge. Se ci sono delle contrarietà, invece, non la presento” . Io ho risposto: “ Non sono d’ accordo, però, se il testo è lo stesso, non ti faccio nessun problema.” Qui, invece, cambiano le carte in tavola. PRESIDENTE. Poiché l’ Assessore competente è momentaneamente assente, sospendo per qualche minuto i lavori d’ Aula. /DVHGXWDqVRVSHVDDOOHRUH /DVHGXWDULSUHQGHDOOHRUH PRESIDENTE. Dichiaro riaperta la seduta. La Giunta è rientrata. Mi sembra, comunque, che i tre minuti siano stati utili. La parola al consigliere Puiatti affinché completi il suo intervento. PUIATTI. Grazie, Presidente. Anche se la sospensione non è servita per chiarire, ma è servita a Ciriani, per presentare un altro emendamentino di cui avevamo bisogno e che mancava. ,QWHUUX]LRQH Non ho nessun problema, Ciriani, potrei presentarne anch’ io e poi, magari, chiedere la sospensione ed inventarmi qualche emendamento. Non rientro nel merito della serietà o meno. Stavo dicendo, perché le cose siano chiare, che la scorsa settimana, 10 giorni fa - non mi ricordo… -, la collega Seganti ha avvicinato $WWLFRQVLOLDUL - (241) 11 VIII LEGISLATURA – tutti i Capigruppo, dicendo che c’ era l’ urgenza di approvare quell’ articolo, che faceva parte della legge sul personale, e chiedeva ai Capigruppo se c’ erano obiezioni, perché se ci fossero state obiezioni non avrebbe presentato la legge. Ho risposto che non ero favorevole, nel senso che avevo votato contro la legge sul personale, ma che se ripresentava lo stesso articolo, non l’ avrei votato ma sicuramente non avrei fatto nessun tipo di problema. Questo era l’ accordo, tra virgolette, ed è stato ripresentato il testo identico. Dopodiché, noi, in Aula, ci troviamo una serie di emendamenti, quindi c’ è questo fatto nuovo e questi emendamenti non sono stati valutati da nessuno in Commissione, eccetera... Ora, l’ Aula è così, perché, evidentemente, si discute non so dove, forse da altri parti, dopodiché, nel periodo di approvazione del Bilancio c’ è la sagra dei questuanti e gli incontri, per cui… Questa è l’ Aula, quindi bisognerebbe fare una “ verifichina” , fra un po’ . A parte questo, Ferruccio Saro, se vi interessa la legge, magari è il caso che qualcuno venga in Aula. Intanto faccio una premessa di tipo giuridico, che è la seguente: questo Consiglio regionale ha riapprovato una legge sulla quale il Governo aveva fatto alcuni rilievi. Legittimamente, il Consiglio ha deciso di riapprovare (sto parlando al Presidente del Consiglio, prima di tutto) la legge oggetto di rilevo governativo pari pari, senza nessuna modifica, rivendicando i propri diritti, prerogative, eccetera - legittimo - sapendo benissimo che questo atto era un atto propedeutico alla investitura della Corte Costituzionale su questa vicenda; cosa che puntualmente si è verificata. 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 quella legge e di riapprovarla. Ho dei dubbi sulla legittimità di questa operazione, di questa possibilità. Ho dei dubbi che vorrei fossero fugati da parte della Presidenza, “ Illustrissima Presidenza” . E’ possibile fare un’ operazione di questo tipo? Da una parte chiediamo il giudizio della Corte su una legge; di fatto lo chiediamo, e ci comportiamo in modo tale da provocarne il giudizio. Quindi, quella legge, in questo momento è là, in attesa di giudizio. Contemporaneamente, facciamo i furbi: estrapoliamo alcune parti che non sono oggetto di rilievo e le riapproviamo. Credo che questa sia una forzatura. Comunque, sollevo questo dubbio.... Avevamo altre strade, potevamo fare altre cose. Invece, abbiamo deciso di fare i duri, riapproviamo tutto come sta, eccetera. Dopodiché, invece, facciamo i furbetti, intanto anticipiamo quello che ci va bene e ci conviene. Fatta questa premessa, questo articolo unico, ripeto, è stato oggetto di Commissioni, di Consiglio, eccetera, per cui su quello non c’ era nulla da dire; uno era a favore o contro. Punto. Su questo articolo, però, si è inserita una serie di emendamenti e questo A.Re.Ra.N. diventa una nuova basilica. Voi sapete che la costruzione delle basiliche durava secoli. E quindi c’ era la contabilità, gli amministratori, le imprese, eccetera; qua si fa la stessa cosa: si costruisce una basilica. Questa diventa una nuova Agenzia vera e propria, con un Presidente, con un Direttore, con una serie di dipendenti, con i revisori dei conti, con i permessi retribuiti, eccetera. E’ questo che si voleva? Quindi, in questo momento la legge sul personale (che questo Consiglio ha votato per due volte) è oggetto di valutazione da parte della Corte Costituzionale. Non credo che sia questo. Almeno personalmente non condivido questa impostazione. Altrimenti decidiamo di chiudere la Direzione regionale del personale o, comunque, la riduciamo, se si decide che questa Agenzia dovrà occuparsi di un certo tipo di cose. Noi decidiamo di estrapolare una parte di A me risulta che questa agenzia dovrebbe $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD - (241) 12 VIII LEGISLATURA – occuparsi semplicemente dei contratti di lavoro. O sbaglio? Qual è la finalità, lo scopo, la funzione di questa agenzia? Sarà quella di gestire i contratti di lavoro per la Regione e gli Enti locali. Questa dovrebbe essere la finalità. Serve fare una basilica per attuare questo tipo di gestione? Pongo questa domanda. Non credo che serva fare una basilica, una sorta di Ministero, per gestire i contratti di lavoro! Qualcuno diceva: “ Incontri, sindacati, incontri, incontri… ” . Allora, il sindacato ha gente che di mestiere fa gli incontri e deve fare un incontro al giorno per giustificare la propria attività, evidentemente; e noi, dall’ altra parte, creiamo un’ altra basilica che va a questi incontri, che giustifica, da una parte, l’ attività del sindacato… Quindi, esprimo queste perplessità. Ripeto: qualcuno ha scritto queste cose, dopodiché è stato preannunciato il ritiro dell’ emendamento che riguarda i permessi, su cui si è soffermato il mio collega Baiutti. Qualcuno ha scritto e proposto un emendamento che dice che i componenti del Comitato direttivo dell’ agenzia, nel rispetto delle loro funzioni, sono considerati in permesso retribuito, se dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni… ,QWHUUX]LRQH «+R GLPHQWLFDWR GL PHWWHUH ODSDUROD³DWWXDOL´ Per 18 ore lavorative settimanali. Baiutti, che fa il Sindaco da 150 anni, mi dice: “ I Sindaci hanno diritto a 12 ore settimanali” . Ma vuoi mettere, Baiutti, l’ attività di un Sindaco! Non è niente rispetto a chi fa parte del Consiglio di Amministrazione dell’ A.Re.Ra.N.! E allora, si fabbrica il duomo nuovo, che deve essere più grande, più bello, più importante, più maestoso di quelli precedenti, evidentemente. Quando si entra bisogna restare “ immarmai” , perché le basiliche avevano dimensioni di un certo tipo, perché i poveri fedeli dovevano sentirsi piccoli, oppressi, schiacciati davanti a questo Padre Eterno imperioso! Questa è la logica, quindi la basilica deve essere grande, maestosa, importante, con una bella sede, con tante belle scrivanie, con tanti – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 bei computer, belle sale riunioni, presidenti, direttori, consigli di amministrazione, dipendenti eccetera, eccetera. Questa è l’ impostazione di questa norma, che io non condivido, all’ interno della legge sul personale. Vista così, mi pare una bella azione, Ferruccio Saro. Questo alla faccia delle vostre razionalizzazioni! Dopodiché, c’ è l’ emendamento, che, è vero, era stato presentato in Bilancio, e che la Giunta regionale è stata invitata a ritirare, perché bisogna infilarlo nell’ A.Re.Ra.N. anche questo, quello che istituisce il Consigliere di parità. Altra cosa meravigliosa! ,QWHUUX]LRQH Sì, colpa del Governo, colpa dei comunisti! Consigliere di parità. La parità non si impone per decreto, per legge, Ferruccio Saro; la parità non si stabilisce con legge. Io non ho mai sostenuto la parità per legge e sono sempre stato contrario a chi, per legge, pretendeva, per esempio, la quota femminile all’ interno delle liste elettorali. E’ una scemenza madornale; tant’ è che dopo è stata dichiarata illegittima. Su questo discorso, che io non so se sia giusto o sbagliato, rientra anche l’ emendamento di Ciriani, il quale estende, pare di capire, queste norme anche alle IPAB. Lui dice alle IPAB del Friuli-Venezia Giulia quali Enti locali istituzionali… ,QWHUUX]LRQH: DQFKHLPDWULPRQL Allora, è vero che le IPAB sono l’ eredità delle vecchie strutture socio-assistenziali private e di vario genere che sono state commissariate, in parte sciolte, in parte trasformate in IPAB; io, però, non so se sia corretto dire che le IPAB sono Enti locali istituzionali. Lo chiedo ai tecnici, ma mi è difficile pensare che le IPAB siano Enti locali istituzionali. Credo che, se si vuole, si può dire che l’ A.Re.Ra.N. si occupa anche della gestione di $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD - (241) 13 VIII LEGISLATURA – questi contratti di lavoro, ma definirli Enti locali istituzionali mi pare una forzatura. Mi fermo qui, ma continuo a dire che i banchi sono sguarniti. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il Relatore Degano. Ne ha la facoltà. DEGANO, 5HODWRUH In effetti, ascoltiamo sempre volentieri il collega Puiatti, dalle due alle tre ore al giorno. Ogni tanto, però, abbiamo bisogno di una piccola parentesi. Presidente, ho chiesto la parola per spiegare alcuni passaggi, visto quanto è accaduto in Aula. Si era rimasti d’ accordo - come concordato - di ripresentare questo… ,QWHUUX]LRQH: 1RQWLDVFROWRQHPPHQR Non volevo disturbare il collega De Gioia, che stava telefonando. Non volevo che il microfono acceso interferisse con il suo telefonino e, quindi, che creasse disturbi. Per questo ero in rispettoso silenzio. ,QWHUUX]LRQH Forse, essendoci un triestino alla Presidenza dell’ A.Re.Ra.N. potrebbe passare. Chissà?! Comunque, gli emendamenti presentati, che riscrivono, sostanzialmente, l’ emendamento originario sull’ A.Re.Ra.N., sono stati proposti agli uffici come dei miglioramenti. – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 Per quanto riguarda gli altri, si tratta di una riscrittura e di una ridefinizione sempre dell’ articolo che riguarda l’ A.Re.Ra.N. in quanto, Presidente, io stesso, nella mia relazione, avevo sottolineato che… ,QWHUUX]LRQH Sono aggiuntivi. Sono migliorativi, diciamo. D’ altra parte, collega Puiatti, a questo punto nessuno può dire che questo è l’ articolo “ sic et simpliciter” com’ era nella legge precedente; è un nuovo articolo. Non possiamo neanche dire che ripresentiamo un articolo preso come sta e giace da una legge che è sottoposta al giudizio della Corte Costituzionale, quindi cade la remora che lei ha presentato ed evidenziato a questo Consiglio. Questo per dire che si tratta solo di una riscrittura e di aggiunte all’ articolo che riguarda l’ A.Re.Ra.N. Io stesso, ripeto, nella mia relazione avevo detto che, se qualcuno intende aggiungere altri articoli, magari presi direttamente dalla legge davanti alla Corte Costituzionale, è mia opinione che vada comunque aperto un confronto con i Sindacati e avviata una concertazione. Altrimenti, non è il caso di aggiungere alcunché in questa legge. &RQIXVLRQHLQ$XOD Faccio un esempio. Nell’ emendamento di pagina 2, alla locuzione: “ a partire dall’ Esercizio finanziario in corso” si sostituisce la parola “ 2001” , perché ormai, effettivamente, siamo nelle ultime due settimane dell’ anno in corso e, quindi, si partirà dal 2001. Quindi, degli aggiustamenti di carattere tecnico. Per quanto mi riguarda, questi sono gli emendamenti da me presentati. Ho delle perplessità riguardo alla presentazione di altri emendamenti, che vanno ad ampliare questo concetto alle IPAB. Penso che su una materia del genere bisognerebbe riflettere. Ritiro, come già preannunciato, l’ emendamento di pagina 3, anche perché ho alcune perplessità sul fatto che possiamo normare, con legge regionale, una materia di questo tipo. Quindi ritiro l’ emendamento di pagina 3, visto che, a questo punto, nutro anch’ io qualche perplessità sul fatto che sia stato scritto dagli uffici. Per quanto riguarda il Consigliere di parità, ricordo, ad onor del vero, che era stato presentato l’ articolo, ieri, in Finanziaria; ricordo che questo articolo va in attuazione del Decreto legislativo nazionale 196, che prevede, a livello nazionale, regionale, provinciale, la nomina di una Consigliera o un Consigliere di parità. $WWLFRQVLOLDUL - (241) 14 VIII LEGISLATURA – Questo articolo era stato presentato ieri in Finanziaria e la maggioranza ha proposto di presentarlo oggi, in questo provvedimento; non c’ entra granché con l’ A.Re.Ra.N., d’ accordo, però è un modo per attuare un decreto legislativo nazionale. PRESIDENTE. Il Relatore Degano non ha ragione una volta, ma mille. A me servirebbe anche un’ altra sospensione, per distribuire i documenti di Bilancio. Ha chiesto di parlare il consigliere Degrassi. Ne ha la facoltà. DEGRASSI. Molto brevemente. Signor Presidente, colleghi della Giunta, noi abbiamo dato il nostro assenso all’ articolo, così come era stato stralciato dal disegno di legge originario. E’ un articolo su cui, originariamente, avevamo votato a favore, pur avendo votato contro la legge nel suo complesso. Riteniamo che le modifiche apportate dagli emendamenti, fatte salve quelle per le quali il collega Degano ha annunciato il ritiro, che condividiamo, perché ci sono dei limiti legislativi, rientrino in un adeguamento, cioè in una dotazione organica strumentale corretta. Vorremmo sentire dal Presidente, anche rispetto ad alcune delle obiezioni sollevate dal collega Puiatti, una linea di indirizzo sul fatto che, creando qui una struttura operativa, è necessario pensare ad una diversa locazione o comunque una diversa consistenza numerica della direzione del personale. Cioè, per spiegarmi, io credo che, se questo strumento viene approvato, la Direzione del personale possa essere smantellata, o ampiamente ridotta; desideravo, appunto, sapere dal Presidente se questo è l’ indirizzo. Sono, quindi, a favore del testo modificato con quegli emendamenti. Non abbiamo contrarietà sulla norma che la Giunta ci aveva fatto valutare già ieri, in Commissione, sul tema del Consigliere di parità nelle Agenzie dell’ impiego, che era stato appunto presentato alla Giunta ieri. Abbiamo contrarietà su 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 qualsiasi altro emendamento e, in particolare, devo dire al collega Ciriani che, al di là del problema generale, il tema delle IPAB era stato affrontato, lo dico anche al Presidente, nel disegno di legge che riguardava il comparto unico, e, in quell’ occasione, quest’ Aula, a grande maggioranza, aveva già scelto di non equiparare. Quindi, accogliere adesso l’ emendamento del collega Ciriani, che è degnissimo, significherebbe la reintroduzione di un dibattito già fatto, per il quale l’ Aula aveva preso un certo indirizzo. Adesso, l’ Aula, tecnicamente, può dire di sì, per carità, però questo, politicamente, comporta un problema: quella è una modifica sostanziale di una linea assunta. Adesso, io dubito (qui c’ è anche il collega Tondo, che aveva seguito la legge) che sull’ impianto legislativo che abbiamo costruito possa inserirsi, così, con una frasetta: reinserite le IPAB. Ho qualche perplessità, dico la verità; perché a suo tempo si era svolto un dibattito non irrilevante. Tutto qua, Presidente. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Molinaro. Ne ha la facoltà. MOLINARO. Presidente e colleghi, desidero riallacciarmi a quest’ ultima parte dell’ intervento del collega Degrassi. Mi pare che la questione posta dall’ emendamento del collega Ciriani vada un po’ approfondita, nel senso che, al di là delle compatibilità - chiamiamole così - formali rispetto a quello che sono gli articoli di riferimento normativo già in vigore (mi riferisco agli articoli 127 e 128 della legge 13), questo emendamento introduce una questione di merito, e di non poco conto. Perché, così com’ è scritto, di fatto amplia il comparto unico anche alle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza. Come ricordava Degrassi, su questo vi è stata una discussione e si era deciso che, almeno nella fase di avvio (chiamiamola così), $WWLFRQVLOLDUL - (241) 15 VIII LEGISLATURA – un tanto non si sarebbe dovuto fare, in termini di indirizzo. Farlo oggi, quindi cambiare indirizzo, in astratto è possibile, però io mi chiedo se abbiamo valutato le conseguenze di una operazione di questo tipo. E le conseguenze sono, secondo me, di due tipologie, ed andrebbero esaminate meglio. La prima è relativa al fatto che, in qualche maniera, nel dato del comparto unico, che oggi riguarda la Regione e gli Enti locali, vi è una compartecipazione dei due soggetti (Regione ed Enti locali) non solo alla parte di definizione degli strumenti giuridico-formali, ma anche alla fase di messa a disposizione delle risorse che servono poi per quella operazione di omogeneità dei trattamenti economici che già è stata differita nel tempo, nel senso che, rispetto alle impostazioni originarie, si è verificato che i tempi sono più lunghi. La prima obiezione che mi permetto di porre è questa: se in questo contesto, dove abbiamo, in qualche maniera, già verificato una difficoltà di percorso, soprattutto per le risorse che ci sono a disposizione, vale la pena aggiungere, sostanzialmente, a questo carro, una entità che io non so valutare, dal punto di vista quantitativo, ma certamente di un certo significato, stante la diffusione delle IPAB nei diversi settori, soprattutto sociali, del territorio regionale. La seconda questione è, credo, ancora più stringente,. Vale a dire: noi, di fatto, attraverso questo tipo di statuizione andiamo a imporre a dei soggetti, sui quali non abbiamo una potestà legislativa primaria (perché ad oggi le IPAB non sono regolamentate da una specifica disposizione regionale), un nuovo ordinamento in materia di personale. Allora, rispetto a questo vi sono anche degli effetti; uno dei settori più in sofferenza, di questi tempi, è sicuramente quello delle istituzioni socio-assistenziali. I suoi costi, poi, vengono scaricati in parte sui Comuni, in parte sui cittadini, in parte sul Bilancio regionale. Allora, credo che andrebbe valutato fino in 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 fondo qual è eventualmente l’ entità di questo nuovo tipo di processo che si vuole innescare, perché, alla fine, avremo - anche qui, indirettamente - un aggravio di costi in un settore molto delicato che già, in termini generali, si trova in difficoltà. Per questo mi permetterei di suggerire, al collega Ciriani, avendo partecipato ed ascoltato il dibattito svoltosi in quest’ Aula nella passata legislatura, un po’ di cautela, relativamente a una disposizione di questo tipo. Ripeto: dal punto di vista formale, forse, andrebbe coordinata meglio con l’ articolo 127 della legge 13; quindi propongo il ritiro di questo emendamento perché sia ripresentato, eventualmente, dopo le opportune verifiche, se si ritiene di cambiare strada. Io non sono pregiudizialmente contrario. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Ciriani. Ne ha la facoltà. CIRIANI. Grazie, Presidente. Io ho voluto sollevare il problema delle IPAB, con questo emendamento, perché, in effetti, è un problema che ha una rilevanza non indifferente per la nostra Regione. L’ adeguamento, o meglio, l’ estensione del contratto degli Enti locali della Regione alle IPAB nasce non soltanto da una previsione giuridica, credo inequivocabile (anche se qui le interpretazioni naturalmente si sprecano, come in tutte le leggi, perché, in fondo, gli avvocati e gli interpreti servono per questo), ma anche per un problema di ordine sociale. L’ attuale contratto che lega i dipendenti IPAB e le IPAB stesse è, rispetto a questo che noi proponiamo, cioè quello degli Enti locali, penalizzante. Questo rende difficile la gestione di alcune IPAB, per il fatto che, naturalmente, c’ è un’ attrazione verso altre forme di lavoro, diverse rispetto a quella di essere dipendente delle IPAB, per il fatto che sono garantiti stipendi e remunerazioni più vantaggiosi. Ciò rende difficile la vita delle case di riposo - per usare un termine generico -, che fanno fatica a trattenere la manodopera, $WWLFRQVLOLDUL - (241) 16 VIII LEGISLATURA – scusate, i dipendenti. che già di per sé sono spesso insufficienti; è soprattutto il caso del personale infermieristico. Ora, la legge istitutiva del comparto unico, che è stata più volte citata e che è ripresa anche dal primo comma dell’ articolo 1 della legge alla nostra attenzione - la legge la 13 del 1998; articoli 127 e 128 - fa riferimento esplicitamente… Anzi, la vorrei leggere per essere, più preciso, se riesco a recuperarla. 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 Dopodiché, abbiamo risollevato questo problema, lo abbiamo riportato all’ attenzione del Consiglio regionale; sono disponibile a ritirare l’ emendamento, purché ci sia la possibilità, quando discuteremo di argomenti simili - credo che ne avremo la possibilità già all’ inizio del prossimo anno - di riconsiderare l’ intera vicenda, magari anche con un calcolo economico dell’ impatto che potrebbe avere per le disponibilità finanziarie sia della Regione che degli Enti locali. Fa riferimento agli Enti locali dicendo, in sostanza, che la legge sul comparto unico si applica al personale della Regione. Eccola qua: “ Fanno parte di questo comparto unico i dipendenti del Consiglio regionale, delle Amministrazioni regionali, degli Enti regionali, delle Province, dei Comuni, delle Comunità montane e degli altri Enti locali” . «Il Consiglio regionale, dell’ esame del p.d.l. n.179; Ora, è facile domandarsi quali siano gli altri Enti locali, una volta esclusi Regione, Provincia, Comuni e altri Enti regionali: potrebbero essere anche le Camere di Commercio, potrebbero essere anche le IPAB, perché già in altre Regioni è stato deciso e legiferato in questa maniera, interpretandola in questo modo. premesso che con legge regionale n 13/1998 (art. 127) è stato istituito il comparto unico del pubblico impiego della Regione e degli Enti Locali con l’ obiettivo di disciplinare l’ ordinamento del personale degli Enti Locali analogamente a quello del personale della Regione nel rispetto dei principi generali del rapporto di pubblico impiego; D’ altra parte, che non si debba essere per forza Enti locali e territoriali credo che sia ormai acquisito. Comunque, ripeto, l’ emendamento non aveva nemmeno - sarebbe stato sciocco, se fosse stato così - lo scopo di coartare l’ autonomia delle IPAB stesse. Anzi, l’ emendamento dice che queste normative, gli indirizzi contenuti, possono essere applicati nel rispetto dell’ autonomia delle IPAB stesse. considerato che con l’ art.128 della L.R. 13/98 è stata istituita l’ A.Re.Ra.N, la cui organizzazione e funzionamento è demandata ad un regolamento che avrebbe dovuto essere emanato entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge regionale predetta(comma 9); In altri termini, si prevede che il Consiglio di Amministrazione delle IPAB possa decidere di applicare ai propri dipendenti questo contratto, così come può decidere di non applicarlo e continuare a gestire il personale secondo il vecchio ordinamento. Mi sembra, perciò, una norma che salvaguarda la libertà di gestione delle IPAB stesse e che estende alle IPAB una previsione di legge che, secondo me, è abbastanza esplicita. PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale ed informo che è stato presentato il seguente ordine del giorno: Baiutti-Moretton-De Gioia in occasione dato atto che questa importante scadenza era stata data per acquisita e ampiamente pubblicizzata dalla Giunta regionale tramite gli organi di stampa già nel febbraio 1999; visto che a tutt’ oggi non è stato emanato il suddetto regolamento, che rappresenta il necessario strumento giuridico-tecnico propedeutico per il funzionamento dell’ A.Re.Ra.N., con la conseguente mancata operatività dell’ Agenzia medesima; impegna la Giunta regionale $WWLFRQVLOLDUL - (241) 17 VIII LEGISLATURA – 1) ad approvare entro il prossimo 31 gennaio 2001 il regolamento per l’ organizzazione ed il funzionamento dell’ A.Re.Ra.N. previsto dall’ art.128, comma 9, L.R. 13/98; 2) a verificare l’ opportunità di attribuire, sulla base della specifica attività svolta, la competenza organizzativo-funzionale sull’ A.Re.Ra.N. alla Direzione regionale per le autonomie locali anziché alla Direzione regionale dell’ organizzazione e del personale come avviene oggi.» La parola alla Relatrice Seganti. SEGANTI, 5HODWULFH La ringrazio, signor Presidente. Per brevità, visto che di questo argomento questo Consiglio ha discusso fin dalla passata Legislatura, pertanto, proprio a fronte dell’ articolo che oggi andremo a riapprovare in questo Consiglio, penso che qualsiasi discorso risulterebbe semplicemente pleonastico rispetto a una decisione che questo Consiglio ha già assunto qualche mese fa. Per cui, andrei direttamente ad esprimermi sugli emendamenti che sono stati proposti all’ Aula. Sono favorevole all’ emendamento di pagina 1 e a quello di pagina 2. Invito al ritiro, che mi sembra non sia ancora stato formalizzato dal collega Ciriani, dell’ emendamento di pagina 2.1, anche se, ovviamente, non posso assumermi nessun impegno relativamente a questa questione. Penso che chi può assumerselo, eventualmente, sono la Giunta o gli Assessori che rappresentano in Giunta Alleanza Nazionale. Per quanto riguarda l’ emendamento di pagina 3, concordo con il collega Degano e, quindi, lo ritiro anch’ io. Per quanto riguarda l’ emendamento di pagina 4 sono favorevole; favorevole all’ emendamento di pagina 5 e a quello di pagina 6. Relativamente all’ ordine del giorno, ritengo che il punto 1 del dispositivo sia ormai 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 superato dalle norme che abbiamo posto in essere o che andremo a inserire, anche attraverso gli emendamenti proposti. Per quanto riguarda il punto 2 del dispositivo, potrei condividere sicuramente il tipo di impostazione, che forse, alla fin fine, potrebbe anche essere più corretta dell’ originaria. Ritengo che, però, andremo semplicemente a fare dei passaggi burocratici in più, rispetto al passaggio di competenze da una direzione all’ altra e che, comunque, l’ A.Re.Ra.N. possa lavorare indipendentemente dalla direzione sotto la quale si trova, tenendo presente, però, come raccomandazione, il coinvolgimento della Direzione delle autonomie locali, che sicuramente può dare utili suggerimenti relativamente alla questione del comparto unico. Eventualmente, con questa raccomandazione io chiederei ai colleghi se, magari, lo possono ritirare. Grazie. PRESIDENTE. Degano. La parola al Relatore DEGANO, 5HODWRUH A risparmio di tempo, per non intervenire dopo, possiamo anche discutere l’ articolo. Mi rimetto poi all’ esame dell’ articolo, in replica sull’ articolato. PRESIDENTE. La parola al consigliere Baiutti. BAIUTTI. Non ho problemi ad accogliere l’ invito della Relatrice. Volevo solo sottolineare, peraltro, sull’ ordine del giorno presentato, che ricordava l’ impegno assunto con il comma 9 dell’ articolo 128, cioè l’ approvazione, entro tre mesi dall’ entrata in vigore della legge, del Regolamento per l’ organizzazione del funzionamento dell’ Agenzia, cosa che non è avvenuta (nonostante la Giunta Regionale, nel febbraio dello scorso anno, l’ abbia ampiamente pubblicizzata come dato acquisito), che tale impegno viene ripresentato, pari pari, al comma 7 quinquies dell’ emendamento di $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD - (241) 18 VIII LEGISLATURA – pagina 4, quando si prevede, esplicitamente, che l’ A.Re.Ra.N. definisce, con propri regolamenti, le norme concernenti l’ organizzazione interna, il funzionamento e la gestione finanziaria. Questo vuol dire, sostanzialmente, che ci deve essere l’ impegno, da parte della Giunta, di approvare questo regolamento, il quale deve essere approvato perché espressamente previsto in legge, oltretutto, con una pluralità di regolamenti. E concordo con la Relatrice che, essendo l’ ordine del giorno stato predisposto prima della distribuzione degli emendamenti, ha qualcosa di pleonastico, nella seconda parte del dispositivo. Ritiro, quindi, l’ ordine del giorno. PRESIDENTE. La parola al Presidente della Giunta. ANTONIONE, 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD Molto brevemente, Presidente e colleghi, per rispondere ad alcune questioni poste dal collega Degrassi. Non abbiamo alcuna intenzione di mantenere una struttura complessa, articolata e così ponderosa come quella attuale nel momento in cui l’ A.Re.Ra.N. dovesse risolvere una serie di problemi che oggi sono in capo alla Direzione. E’ chiaro, quindi, che saremo vigili ed attenti, per fare in modo che questo possa essere modificato in corso d’ opera, nel momento in cui altri svolgeranno le funzioni che oggi spettano alla Direzione del personale. Per quanto riguarda le altre questioni, l’ emendamento di pagina 3 è stato ritirato e io mi compiaccio anche per il ritiro annunciato da parte del collega Ciriani rispetto alla questione dell’ IPAB, posto il fatto che c’ era un impegno sostanziale, da parte di tutti, a fare in modo che questo articolo fosse ripresentato uguale con le modifiche tecniche. Credo che queste possano essere così rappresentate. PRESIDENTE. Quindi, se non c’ è opposizione, passiamo all’ esame dell’ articolo – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 unico di cui consta la proposta di legge. Ne do lettura: “ 1. In applicazione delle disposizioni di cui all’ art. 127 della legge regionale 9 novembre 1998, n. 13 e all’ art. 128 della medesima legge regionale 13/1998, come modificato dall’ articolo 60 della legge regionale 9/1999, istitutivi rispettivamente, del comparto unico del pubblico impiego della Regione e degli Enti locali e dell’ Agenzia regionale per la rappresentanza negoziale (A.Re.Ra.N), e ai fini del necessario processo di omogeneizzazione tra i contratti relativi al personale regionale e al personale degli Enti locali, si attuano i principi individuati nel Protocollo generale di intesa per la contrattazione nel comparto unico del pubblico impiego della Regione e degli Enti locali, sottoscritto dalla Giunta regionale e dalle organizzazioni sindacali il 14 aprile 2000. 2. Il processo di omogeneizzazione di cui al comma 1 si svolge in sede contrattuale, in attuazione degli indirizzi di cui all’ articolo 128, comma 5, della legge regionale 13/1998 che devono tener conto prioritariamente dei seguenti obiettivi: a) migliorare la qualità dei servizi offerti alla collettività regionale; b) favorire strumenti ed assetti contrattuali che attuino il processo di riforma delle funzioni e delle competenze della Regione e degli Enti locali, avuto anche riguardo ai principi di cui all’ articolo 1; c) valutare responsabilità. le diverse funzioni e 3. Ai fini di una concreta realizzazione del processo di omogeneizzazione di cui al comma 1, si provvede, per la parte concernente il trattamento economico del personale regionale e del personale degli Enti locali, a dare corso ad un processo di equiparazione, che deve concludersi entro il 31 dicembre 2005, dei trattamenti tabellari. Tale equiparazione è garantita dall’ Amministrazione regionale con le necessarie risorse aggiuntive, a partire dall’ esercizio finanziario in corso, con riferimento alle risultanze della contrattazione $WWLFRQVLOLDUL - (241) 19 VIII LEGISLATURA – collettiva sviluppatasi presso l’ A.Re.Ra.N., contemporaneamente alla definizione delle modalità di compartecipazione alla spesa da parte degli Enti locali. 4. I costi relativi al trattamento economico e alle competenze accessorie del personale messo a disposizione dell’ A.Re.Ra.N., di cui all’ articolo 128, comma 9 ter, della legge regionale 13/1998, vengono anticipati dalle amministrazioni di appartenenza. La Regione assicura il rimborso dei costi medesimi, nell’ ambito dei trasferimenti agli Enti locali, anche tramite un Ente individuato quale capo fila. 5. Onde favorire l’ immediata operatività dell’ A.Re.Ra.N, l’ Amministrazione regionale è autorizzata, in sede di primo avvio e fino al raggiungimento della completa autonomia funzionale dell’ A.Re.Ra.N., a mettere a disposizione i beni immobili e mobili necessari per l’ attività dell’ A.Re.Ra.N. medesima. 6. All’ articolo 128, comma 3, della legge regionale 13/1998,- dopo il secondo periodo, è aggiunto il seguente: «Il Presidente e il Comitato direttivo durano in carica quattro anni e possono essere riconfermati.». 7. Il controllo sulla gestione contabile e finanziaria è esercitato dal Collegio dei revisori contabili, secondo le modalità previste nel regolamento per l’ organizzazione e il funzionamento dell’ A.Re.Ra.N, di cui all’ articolo 128, comma 9, della legge regionale 13/1998, in armonia con la disciplina vigente in materia per gli Enti regionali. Il Collegio dei revisori contabili è composto da tre membri effettivi, nominati con decreto del Presidente della Giunta regionale, previa deliberazione della Giunta medesima. I componenti del Collegio durano in carica tre anni.” Sono stati emendamenti: presentati i seguenti 6HJDQWL'HJDQR 5HODWRUL SDJLQD HPHQGDPHQWRPRGLILFDWLYR DO FRPPD VRVWLWXLUH OH SDUROH GHJOL 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 LQGLUL]]L!! FRQ OH SDUROH GHOOH GLUHWWLYH GHOOD *LXQWD 5HJLRQDOH!! 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$WWLFRQVLOLDUL - (241) 20 VIII LEGISLATURA – 6HJDQWL'HJDQR5HODWRULSDJLQD (PHQGDPHQWRPRGLILFDWLYR 'RSR LO FRPPD DJJLXQJHUH L VHJXHQWL FRPPL © ELV 6RQR VRWWRSRVWL DOOD YHULILFD GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH LQ FRQIRUPLWj DOOD YLJHQWH QRUPDWLYD UHJLRQDOH LQ PDWHULD GL YLJLODQ]D GHJOL HQWL HG RUJDQLVPL IXQ]LRQDOL GHOOD 5HJLRQHLVHJXHQWLDWWLGHOO¶$5H5D1 DLOSURJUDPPDGLDWWLYLWj E LO ELODQFLR SUHYHQWLYR H OH UHODWLYH YDULD]LRQL FLOFRQWRFRQVXQWLYR G JOL DWWL D FDUDWWHUH UHJRODPHQWDUH H JHQHUDOH H OH GHOLEHUD]LRQL GL DIILGDPHQWR GL FRQVXOHQ]HHVWHUQH WHU , SURYYHGLPHQWL FRQFHUQHQWL JOL DWWLGLFXLDOFRPPDELVVRQRWUDVPHVVLHQWUR TXLQGLFL JLRUQL GDOOD ORUR DGR]LRQH DOOD 6HJUHWHULD JHQHUDOH GHOOD 3UHVLGHQ]D GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH FKH SURYYHGH GHFRUVL JLRUQL GDOOD ULFH]LRQH D VRWWRSRUUH OH UHODWLYH SURSRVWH PRWLYDWH FRUUHGDWH GHL SDUHUL DFTXLVLWL DOO¶HVDPH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH (QWUR LO WHUPLQH GL TXLQGLFL JLRUQL GDOOD ULFH]LRQH GHO SURYYHGLPHQWR OD 6HJUHWHULD JHQHUDOH GHOOD 3UHVLGHQ]D GHOOD *LXQWD UHJLRQDOHSXzULFKLHGHUHHOHPHQWLLVWUXWWRULOD ULFKLHVWD LQWHUURPSH LO WHUPLQH VLQR DOOD SUHVHQWD]LRQH GHOOH FRQWURGHGX]LRQL GHOO¶$JHQ]LD GDO FXL ULFHYLPHQWR GHFRUUH XQ QXRYR WHUPLQH GL WUHQWD JLRUQL SHU OD VRWWRSRVL]LRQH GHOOD SURSRVWD DOOD *LXQWD UHJLRQDOH TXDWHU ,SURYYHGLPHQWLGLFXLDOFRPPD ELV VRQR WUDVPHVVL FRQWHVWXDOPHQWH DOOD 5DJLRQHULD JHQHUDOH SHU LO SDUHUH GL FRPSHWHQ]D TXLQTXLHV /¶$5H5D1 GHILQLVFH FRQ SURSUL UHJRODPHQWL OH QRUPH FRQFHUQHQWL 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 O¶RUJDQL]]D]LRQHLQWHUQDLOIXQ]LRQDPHQWRHOD JHVWLRQHILQDQ]LDULD VH[LHV /¶RUJDQLFR GHO SHUVRQDOH LQ VHUYL]LR SUHVVR O¶$5H5D1 YLHQH GHWHUPLQDWR GDOO¶$JHQ]LD FRQ L UHJRODPHQWL GL FXL DO FRPPD TXLQTXLHV ,Q WDOH DPELWR YHQJRQR GHWHUPLQDWH GDOO¶$5H5D1 OH PRGDOLWj GL DVVXQ]LRQH GHO SHUVRQDOH H OH UHODWLYH SURFHGXUH LYL FRPSUHVH TXHOOH UHODWLYH DL FRQWUDWWL GL ODYRUR D WHPSR GHWHUPLQDWR QHO ULVSHWWR GHOOH GLVSRVL]LRQL LQ PDWHULD GL UHFOXWDPHQWR DO SXEEOLFR LPSLHJR VWDWDOH /R VWDWRJLXULGLFRHGLOWUDWWDPHQWRHFRQRPLFRGHO SHUVRQDOH DVVXQWR LQ UXROR R D WHPSR GHWHUPLQDWR GDOO¶$5H5D1 VRQR GHWHUPLQDWL GDOOD *LXQWD UHJLRQDOH VHQWLWR LO &RPLWDWR GLUHWWLYR4XDORUDLOSHUVRQDOHDVVXQWRDWHPSR GHWHUPLQDWR VLD GLSHQGHQWH GHOOH DPPLQLVWUD]LRQLGLFXLDOO¶DUWGHOODOHJJH UHJLRQDOH Q LO PHGHVLPR q FROORFDWR LQ DVSHWWDWLYD VHQ]D DVVHJQL FRQ ULFRQRVFLPHQWR GHOO¶DQ]LDQLWj GL VHUYL]LR 1HL OLPLWLGLELODQFLRO¶$5H5D1SXzDYYDOHUVLGL HVSHUWLHFROODERUDWRULHVWHUQL VHSWLHV (¶ DEURJDWR O¶DUWLFROR FRPPD GHOOD OHJJH UHJLRQDOH OXJOLR Qª 6HJDQWL'HJDQR 5HODWRUL SDJLQD HPHQGDPHQWRPRGLILFDWLYR GRSR LO FRPPD VHSWLHV DJJLXQJHUH L VHJXHQWLFRPPL ©RFWLHV ,O 'LUHWWRUH GHOO¶$JHQ]LD q QRPLQDWR FRQ GHFUHWR GHO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH VX FRQIRUPH GHOLEHUD]LRQH GHOOD *LXQWD PHGHVLPD VHQWLWR LO &RPLWDWR GLUHWWLYR QRQLHV /¶LQFDULFR GHO 'LUHWWRUH GHOO¶$JHQ]LD q FRQIHULWR PHGLDQWH FRQWUDWWR GL GLULWWR SULYDWR SHU XQ SHULRGR PDVVLPR GL DQQL ULQQRYDELOH D SHUVRQD LQ SRVVHVVR GL GLSORPD GL ODXUHD LQ GLVFLSOLQH JLXULGLFKH R HFRQRPLFKH FKH DEELD PDWXUDWR XQ¶DQ]LDQLWj GL VHUYL]LR FRQ TXDOLILFD GL GLULJHQWH SUHVVR XQD VWUXWWXUD SXEEOLFD R SULYDWD GL DOPHQR DQQL $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD - (241) 21 VIII LEGISLATURA – GHFLHV ,O WUDWWDPHQWR HFRQRPLFR GHO 'LUHWWRUHqGHWHUPLQDWRGDOOD*LXQWDUHJLRQDOH FRQ ULIHULPHQWR DO WUDWWDPHQWR VSHWWDQWH DL 'LUHWWRUL GL 6HUYL]LR DXWRQRPR SUHVVR OD 5HJLRQH XQGHFLHV ,O FRQIHULPHQWR GHOO¶LQFDULFR GL 'LUHWWRUH D GLSHQGHQWL SXEEOLFL GHWHUPLQD LO ORURFROORFDPHQWRLQDVSHWWDWLYDVHQ]DDVVHJQL SHUWXWWRLOSHULRGRGHOO¶LQFDULFR,OSHULRGRGL DVSHWWDWLYD q XWLOH DL ILQL GHOO¶DQ]LDQLWj GL VHUYL]LR GRGHFLHV $O 'LUHWWRUH VSHWWD OD JHVWLRQH ILQDQ]LDULD H DPPLQLVWUDWLYD LQ EDVH DJOL LQGLUL]]L GHO &RPLWDWR GLUHWWLYR FRPSUHVD O¶DGR]LRQH GHJOL DWWL FKH LPSHJQDQR O¶$JHQ]LD YHUVR O¶HVWHUQR PHGLDQWH DXWRQRPL DWWL GL RUJDQL]]D]LRQH GHOOH ULVRUVH XPDQH H VWUXPHQWDOLGLVSHVDHGLFRQWUROOR WHUGHFLHV /¶LQFDULFR GL 'LUHWWRUH SXz HVVHUH UHYRFDWR FRQ GHFUHWR GHO 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH VX FRQIRUPH GHOLEHUD]LRQHGHOOD*LXQWDPHGHVLPDVHQWLWRLO &RPLWDWR GLUHWWLYR GHOO¶$5H5D1 FRQ PRWLYDWRSURYYHGLPHQWRSHUJUDYLYLROD]LRQLGL OHJJL R LPSHGLPHQWL LQ UHOD]LRQH DJOL RELHWWLYL FRQWHQXWL QHL SURJUDPPL GL DWWLYLWj R GHOOH GLUHWWLYH LPSDUWLWH GDO &RPLWDWR GLUHWWLYR PHGHVLPR TXDWHUGHFLHV ,Q FDVR GL DVVHQ]D LPSHGLPHQWR R YDFDQ]D GHO 'LUHWWRUH OH UHODWLYH IXQ]LRQL VRQR VYROWH QHOOD IDVH WUDQVLWRULDGDO&RRUGLQDWRUHRLQPDQFDQ]D GDO3UHVLGHQWHGHO&RPLWDWRGLUHWWLYRª La parola alla Relatrice Seganti per l’ illustrazione degli emendamenti di pagina 1, 2, 4 e 5. SEGANTI, 5HODWULFH Per quanto riguarda l’ emendamento di pagina 1 si tratta di una modifica al comma 2, dove vengono specificate meglio alcune questioni che erano rimaste poco comprese; per cui, sostanzialmente, vengono apportate delle modifiche abbastanza banali. La medesima cosa viene proposta con l’ emendamento di pagina 2, dove, per non – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 creare problemi di natura interpretativa, l’ anno in corso viene definito come 2001. L’ emendamento di pagina 3 è stato ritirato. L’ emendamento di pagina 4 definisce, in maniera abbastanza analitica, le modalità operative dell’ A.Re.Ra.N. stesso, definendo anche le procedure. In particolare, viene specificato che sono sottoposti alla verifica della Giunta regionale i seguenti atti: il programma d’ attività, il Bilancio preventivo e le relative variazioni, il conto consuntivo, gli atti a carattere regolamentare e generale, le deliberazioni di affidamenti e di consulenze esterne. Viene poi spiegato il tipo di procedura da seguire. Per quanta riguarda l’ emendamento di pagina 5, viene normata in maniera più dettagliata la figura del coordinatore, che diventa, di fatto, un Direttore e, quindi, vengono normate quelle che sono le sue competenze. Grazie. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Ciriani. Ne ha la facoltà. CIRIANI. Pur essendo un emendamento importantissimo, perché ormai è chiaro che siamo tra i regionali, o gli Enti locali e il discorso sanitario, il tema che il Consigliere ha sollevato è di un’ importanza unica. Rischiamo, in questi Enti, di avere personale di serie “ B” , perché è quello pagato metà degli altri, quindi spero che il tema, in qualche sede, verrà risolto. PRESIDENTE. Il consigliere Ciriani ritira il proprio emendamento di pagina 2.1. Ha chiesto di parlare il consigliere Puiatti. Ne ha la facoltà. PUIATTI. Non voglio tediare nessuno, però ora arriva il libro del Bilancio anche per noi.... ,QWHUUX]LRQH I primi due emendamenti sono sicuramente tecnici, formali, mentre il terzo è ritirato. $WWLFRQVLOLDUL - (241) 22 VIII LEGISLATURA – Il quarto emendamento, collega Seganti, prevede, come dicevo prima, la costruzione della basilica. Al 7 sexies si dice: “ L’ organico del personale in servizio presso l’ A.Re.Ra.N. viene determinato dall’ Agenzia con i regolamenti di cui al comma 7 quinquies. In tale ambito vengono determinate dall’ A.Re.Ra.N. le modalità di assunzione del personale e le relative procedure, ivi comprese quelle relative ai contratti di lavoro a tempo determinato… ” Si prevede, quindi, l’ assunzione di nuovo personale, non il trasferimento e l’ utilizzo di personale esistente. Poi, quindi, queste persone dovranno essere pagate. Nello stesso emendamento, nella pagina successiva, si dice che l’ A.Re.Ra.N. può avvalersi di esperti e di collaboratori esterni; ci sarà quindi l’ assunzione di nuovo personale, con procedure che saranno definite. Ci saranno dei dipendenti, o comunque dei collaboratori a tempo determinato, e ci saranno i collaboratori esterni. Inoltre, ovviamente, ci deve essere anche un direttore, in quanto questa Agenzia nuova dovrà avere un direttore, che deve avere tutta una serie di caratteristiche: un’ anzianità di servizio con qualifica di dirigente presso una struttura pubblica o privata di almeno 5 anni, eccetera, eccetera. Questo direttore, che sarà il capo della basilica nuova, che dovrà gestire tutti i contratti di lavoro di tutti gli Enti locali della Regione, oltre a quello della Regione, avrà un trattamento riferito ai Direttori di servizio autonomo. 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 Credo, però - e finisco -, che una persona deve avere chiaro – Ferruccio Saro – dove vuole arrivare. Che cos’ è questo? Oltre che farlo, perché qualcun altro ha deciso che si deve fare in questo modo, noi possiamo farlo piccolo, più grande, possiamo decidere che trasferiamo una parte dell’ attuale direzione del personale che fa questo, oppure altro. Mi sembra, invece, che nessuno abbia chiaro questo. Pare che sia una iniziativa per piazzare qualcuno, perché ha quattro posti di lavoro nuovi in più, eccetera; ossia, per aumentare i costi. Non mi pare che questo vada nella direzione predicata dalla Giunta; infine, pongo un’ ultima questione, lo dicevo prima sottovoce al Presidente. Il meccanismo è nato perché si è detto che la contrattazione e, quindi, i contratti di lavoro per i dipendenti, devono essere gestiti da una terza persona. Non può, quindi, essere la Giunta Regionale - o i dipendenti della Regione - a farsi il contratto da sé, ma devono essere terze persone. Questo terzo soggetto dovrà gestire i contratti di lavoro dei Comuni, delle Province, della Regione. Il contratto di lavoro dei dipendenti dell’ A.Re.Ra.N. da chi sarà gestito? C’ è da qualche parte un’ A.Re.Ra.N. nazionale che gestisce i contratti dei dipendenti dell’ A.Re.Ra.N.? Oppure i dipendenti dell’ A.Re.Ra.N. gestiranno i propri contratti? Altrimenti torniamo all’ inghippo di prima. Quindi, è meno di un dirigente. Io non so come funziona questa cosa, ma credo che qualche problema di funzionamento ci sarà. Quindi, o questi signori sono tutti, come dire?, non dipendenti, a contratto di lavoro libero professionale, tutti grandi professionisti, oppure questo meccanismo, prima o poi, si ripropone. Non riesco a capire perché adesso bisogna stabilire tutto puntigliosamente. Una serie di cose, e sicuramente alcune, verranno dimenticate, perché se queste non erano state scritte prima ed ora ci si accorge che bisognava farle, ce ne saranno tante altre. Questa è una cosa terza, privata, è un’ agenzia non frutto di leggi, leggine, di incarichi di Presidente, di direttori, ma è un incarico professionale ad un’ agenzia specializzata che, in nome e per conto della Regione, dei Comuni, gestisce i contratti di $WWLFRQVLOLDUL - (241) 23 - 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 lavoro ed ha un senso. Invece ne facciamo un’ altra pubblica, esattamente come tutte le altre, ed è semplicemente una in più. Ma non cambia esattamente nulla, dal punto di vista pratico. Mi permetto di avanzare anche questo tipo di perplessità, poi votate quello che volete. 35(6,'(1=$'(/9,&(35(6,'(17( %8',1 PRESIDENTE. La parola al Presidente della Giunta. ANTONIONE, 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD. Io ho ascoltato con interesse le considerazioni del collega Puiatti; obiettivamente, alcune perplessità, in linea generale ci sono. Alla domanda, in particolare: “ perché alcune questioni sono state messe adesso e non c’ erano prima?” , e di quante altre, invece, non ci si è accorti, obiettivamente, collega Puiatti, io non ho la possibilità di dare una risposta certa a questo. Sulla terzietà, in linea teorica, è chiaro, bisognerebbe avere un soggetto assolutamente asettico, anche perché, in caso contrario, se troviamo qualcuno che diventa terzo per l’ A.Re.Ra.N., bisogna trovare qualcuno che diventa terzo per quello che è terzo nei confronti dell’ A.Re.Ra.N.; all’ infinito, e diventa complicato. Credo, comunque, che quella dell’ A.Re.Ra.N. sia già una buona soluzione; rispetto a quello che c’ era prima è un passo avanti. Credo che su questi emendamenti ci si possa ritrovare. PRESIDENTE. Comunico che è stato presentato il seguente emendamento: *LXQWD UHJLRQDOH SDJLQD HPHQGDPHQWR DJJLXQWLYR GRSRO¶DUWLFRORDJJLXQJHUHLOVHJXHQWH ©$UWELV ,Q DWWXD]LRQH GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR PDJJLR Q q QRPLQDWR D OLYHOOR UHJLRQDOHXQFRQVLJOLHUHGLSDULWj ,O FRQVLJOLHUH GL SDULWj q QRPLQDWR FRQ GHFUHWRGHO3UHVLGHQWHGHOOD*LXQWD5HJLRQDOH SUHYLD GHOLEHUD]LRQH GHOOD *LXQWD PHGHVLPD VXSURSRVWDGHOO¶$VVHVVRUHFRPSHWHQWH ,O FRQVLJOLHUH GL SDULWj GHYH SRVVHGHUH UHTXLVLWLGLVSHFLILFDFRPSHWHQ]DHGHVSHULHQ]D DOPHQR TXLQTXHQQDOH LQ PDWHULD GL ODYRUR IHPPLQLOHGLQRUPDWLYHVXOOHSDULRSSRUWXQLWj QRQFKp GL PHUFDWR GHO ODYRUR FRPSURYDWL GD LGRQHDGRFXPHQWD]LRQH ,OPDQGDWRGHOFRQVLJOLHUHGLSDULWjKDOD GXUDWD GL TXDWWUR DQQL HG q ULQQRYDELOH XQD VRODYROWD$LILQLGHOO¶HYHQWXDOHULQQRYRQRQVL WLHQH FRQWR GHOO¶HVSOHWDPHQWR GL IXQ]LRQL GL FRQVLJOLHUH GL SDULWj DL VHQVL GHOOD QRUPDWLYD SUHYLJHQWH LQ PDWHULD ,O FRQVLJOLHUH GL SDULWj FRQWLQXD D VYROJHUH OH IXQ]LRQL VLQR DOOD SXEEOLFD]LRQH VXO %ROOHWWLQR 8IILFLDOH GHOOD 5HJLRQHGHOQXRYRFRQVLJOLHUHGLSDULWj ,Q VHGH GL SULPD DSSOLFD]LRQH LO FRQVLJOLHUH GL SDULWj q QRPLQDWR HQWUR WUHQWD JLRUQL GDOO¶HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH OHJJH ,OFRQVLJOLHUHGLSDULWjVYROJHIXQ]LRQLGL SURPR]LRQH H FRQWUROOR GHOO¶DWWXD]LRQH GHL SULQFLSLGLXJXDJOLDQ]DGLRSSRUWXQLWjHGLQRQ GLVFULPLQD]LRQHSHUGRQQHHXRPLQLQHOODYRUR 6YROJH DOWUHVu OH IXQ]LRQL GL SXEEOLFR XIILFLDOH DL VHQVL GHOO¶DUWLFROR FRPPD GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR QRQFKp L FRPSLWL H OH IXQ]LRQLSUHYLVWLGDOO¶DUWFRPPLHGHO PHGHVLPRGHFUHWROHJLVODWLYR ,OFRQVLJOLHUHGLSDULWjqFRPSRQHQWHGHO &RPLWDWR SURJUDPPDWLFR H GL YHULILFD GHL ULVXOWDWL JHVWLRQDOL H GHOOD &RPPLVVLRQH ELODWHUDOH SHU O¶LPSLHJR DL VHQVL ULVSHWWLYDPHQWH GHJOL DUWLFROL H GHOOD OHJJH UHJLRQDOH QRQFKp GHOOD &RPPLVVLRQHUHJLRQDOHSHUOHSDULRSSRUWXQLWj WUD XRPR H GRQQD DL VHQVL GHOOD OHJJH UHJLRQDOH O PDJJLR Q 3DUWHFLSD $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD - (241) 24 - VIII LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 DOWUHVu DL WDYROL GL SDUWHQDULDWR ORFDOH HG DL FRPLWDWLGLVRUYHJOLDQ]DGLFXLDOUHJRODPHQWR &( Q GHO &RQVLJOLR GHO JLXJQR QRQFKpDOODFRQFHUWD]LRQHUHJLRQDOH /¶DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH qVRVWLWXLWRGDOVHJXHQWH ³$UW &RQVLJOLHUHGLSDULWj ,O FRQVLJOLHUH GL SDULWj q GRPLFLOLDWR SUHVVR /¶$JHQ]LD UHJLRQDOH SHU O¶LPSLHJR OD TXDOH DVVLFXUD OD VHGH H TXDQWR QHFHVVDULR DOO¶HVSOHWDPHQWR GHOOH IXQ]LRQL GL FRPSHWHQ]D´ ,Q PDWHULD GL SHUPHVVL H LQGHQQLWj ULFRQRVFLXWL DO FRQVLJOLHUH GL SDULWj WURYD DSSOLFD]LRQHO¶DUWLFRORGHOGHFUHWROHJLVODWLYR 3HU OH PLVVLRQL VYROWH QHOO¶HVHUFL]LR GHOOH SURSULH IXQ]LRQL DO FRQVLJOLHUH GL SDULWj VSHWWD LO WUDWWDPHQWR GL PLVVLRQH QHOOD PLVXUD SUHYLVWD GDOOH YLJHQWL QRUPH SHU LO SHUVRQDOH UHJLRQDOH , UHODWLYL RQHUL VRQR D FDULFR GHOO¶$JHQ]LDUHJLRQDOHSHUO¶LPSLHJRª norma autonoma, provvederà il legislatore statale, o meglio il Ministero del Lavoro, a nominare i Consiglieri di parità, su base provinciale. Questo, ovviamente, creerà una discrasia notevolissima sul tema del lavoro e del collocamento. Devo anche dire che queste norme le avevamo già collegate nel settembre scorso al disegno di legge di recepimento alla legge 68 del 1999 – sull’ inserimento lavorativo dei disabili – un tema, quindi, coerente, che giace in Commissione. Ci siamo riuniti, i colleghi lo ricorderanno, quattro o cinque volte, ma l’ iter della Commissione non si è concluso e, quindi, questo provvedimento giungerà in Aula successivamente alla data del 31 dicembre 2000. Pertanto chiediamo all’ Aula di accogliere questo emendamento e di approvarlo, perché sostanzialmente è un atto dovuto di recepimento della normativa statale per rendere coerente il decreto legislativo 196 con la legislazione di questa Regione, che ha un ordinamento diverso da quella delle Regioni a Statuto ordinario. Ai sensi dell’ articolo 71 del Regolamento interno, dichiaro inammissibile tale emendamento, in quanto attinente a materia estranea all’ oggetto della proposta di legge in esame. Questo è il motivo per cui chiediamo di esaminare ed approvare questo articolo 1 bis. La parola alla Giunta per l’ illustrazione di tale emendamento. PRESIDENTE. Pongo, quindi, in votazione l’ ammissibilità dell’ emendamento di pagina 6. VENIER-ROMANO, $VVHVVRUH DOO¶DJULFROWXUD DOOD FDFFLD H DOOD SHVFD Ringrazio il Presidente per avermi dato la parola. La Giunta ha proposto questo articolo 1 bis per una ragione molto semplice; la legge, anzi, il decreto legislativo 196 - che, ovviamente, è dello Stato - prevede il Consigliere di parità. Il problema è che noi abbiamo il collocamento regionale, mentre le Regioni a Statuto ordinario hanno il collocamento provinciale. Secondo il Decreto legislativo se, entro il 31 dicembre, noi non riusciamo ad avere una (¶DSSURYDWR Pongo in votazione l’ emendamento di pagina 1. (¶DSSURYDWR Pongo in votazione l’ emendamento di pagina 2. (¶DSSURYDWR Gli emendamenti di pagina 2.1 e pagina 3 sono stati precedentemente ritirati. Pongo in votazione l’ emendamento di $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD - (241) 25 - VIII LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 pagina 4. dover discutere di una cosa arrivata all’ ultimo secondo e mi chiedete di votarla! Insomma, un po’ di decenza, per favore! (¶DSSURYDWR Pongo in votazione l’ emendamento di pagina 5. (¶DSSURYDWR Pongo in votazione l’ articolo 1 nel testo emendato. (¶DSSURYDWR Passiamo, quindi, all’ esame dell’ emendamento di pagina 6, istitutivo dell’ articolo 1 bis, precedentemente illustrato dal presentatore. Ha chiesto di parlare Zoppolato. Ne ha la facoltà. il consigliere ZOPPOLATO. Le sorprese, Presidente, non finiscono più. Ci troviamo a discutere di un argomento che non ha nulla a che fare con l’ A.Re.Ra.N. ,QWHUUX]LRQH Il problema è che siamo una Regione a Statuto speciale. Non posso accettare che lo Stato si svegli e mi dia l’ agenzia ed il lavoro senza darmi le competenze, e mi dica di mettere dentro quella persona e io devo metterla dentro. Potessi metterla dentro in galera, magari, riferendomi a certi clandestini, sarebbe un altro discorso. Trovo un po’ fuori luogo se debbo, però, subire “ come Regione” . Quindi, non è troppo semplice dire all’ ultimo momento: “ mi inserite, come Giunta, una norma all’ ultimo momento, e senza spiegare niente. Se è urgente, credo che il tempo trascroso da maggio a dicembre sia un po’ troppo!… Dal 23 maggio, vengo a saperlo il 12 dicembre! Ritengo, pertanto, che questo si possa fare, se non si è fatto adesso, in gennaio, febbraio o marzo, perché mi sento insultato. Io mi trovo a Fosse un decreto di ieri, ma è un decreto di 7 mesi fa, e io devo saperlo all’ ultimo secondo prima di votarlo! Lo trovo fuori luogo. Ora, non so, Federica; secondo me, possiamo discuterlo a gennaio, febbraio, intanto, se non è caduto finora, non cade più. Devo nominare un consigliere di parità senza sapere nemmeno cosa significhi. PRESIDENTE. Pongo in votazione l’ emendamento di pagina 6, istitutivo dell’ articolo 1 bis. (¶DSSURYDWR Passiamo ora alle dichiarazioni di voto, prima della votazione finale. 1HVVXQRFKLHGHGLSDUODUH Poiché nessuno chiede la parola, pongo in votazione la proposta di legge n. 179 nel suo complesso. (¶DSSURYDWD Il Consiglio regionale approva a maggioranza la proposta di legge: “ Comparto unico del pubblico impiego della Regione e degli Enti locali” nel testo predisposto dai presentatori, fatto proprio dalla I Commissione e con gli emendamenti apportati nel corso della discussione in Aula. 'LVFXVVLRQHVXOODPR]LRQH³&RQIHUHQ]D UHJLRQDOHSHUODGLIHVDGHOVXROR´ PRESIDENTE. Si passa, quindi, all’ esame del punto n. 3 dell’ ordine del giorno, che prevede la discussione sulla mozione: ” Conferenza regionale per la difesa del suolo” (55), d’ iniziativa dei consiglieri Mattassi, Fontanelli, Baiutti e Molinaro. $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD - (241) 26 - VIII LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 Ha chiesto di parlare il consigliere Baiutti. Ne ha la facoltà. BAIUTTI. Vorrei proporre ai colleghi di rinviare alla prossima seduta, nel 2001, ormai, la discussione della mozione, che merita più tempo ed attenzione da parte dell’ Aula. Grazie. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Puiatti. Ne ha la facoltà. PUIATTI. Io non voglio fare alcuna polemica, però questo era un punto ritenuto importante, urgente dai promotori, era parte di un accordo fatto dai Capigruppo. Infatti il Presidente della Giunta, nella sua richiesta di convocazione del Consiglio, ha inserito anche questo, poi l’ ultimo dei firmatari rimasto sul campo chiede il rinvio perché gli altri non ci sono. Evidenzio questo fatto e, quindi, sono contrario al rinvio. Se poi il clima è questo, bastava non convocare la seduta o non iscrivere questo punto all’ ordine del giorno. Non è che la cosa è urgente se viene fatta alle dieci di mattina, mentre non lo è più alle 5 e mezza del pomeriggio. Si determina l’ urgenza a seconda dell’ ora… PRESIDENTE. L’ iscrizione all’ ordine del giorno è avvenuta in base alla richiesta del Presidente della Giunta. Siamo di fronte alla richiesta di uno dei presentatori, dell’ unico presente. Ha chiesto di parlare Fontanelli. Ne ha la facoltà. il consigliere FONTANELLI. Sono uno dei firmatari della mozione; concordo, però, con quanto ha proposto il collega Baiutti: l’ attenzione dell’ Aula su questo argomento non sarebbe adeguata all’ importanza dello stesso. E’ opportuno, quindi, che se ne torni a parlare quando ci sarà più attenzione e sarà presente l’ Assessore alla protezione civile e quant’ altro. Quindi, sono favorevole al rinvio. PRESIDENTE. Pongo in votazione la proposta di rinvio. (¶DSSURYDWD $QQXQ]LRGLLQWHUSHOODQ]D PRESIDENTE. Comunico che è pervenuta alla Presidenza la seguente interpellanza Travanut e Degrassi: “ Sullo stanziamento di 300 milioni per la “ presentazione del sistema economico-produttivo, commerciale e turistico del Friuli-Venezia-Giulia” in Romania” (540). Il relativo testo sarà riportato in allegato al presente resoconto. 6XOSURFHVVRYHUEDOH PRESIDENTE. Poiché non ci sono state osservazioni sul processo verbale della seduta n. 239, del 30 novembre 2000, lo stesso si intende approvato. 2UGLQHGHOJLRUQRGHOODSURVVLPDVHGXWD PRESIDENTE. Comunico che il Consiglio è convocato per il giorno 18 dicembre 2000, alle ore 09.30, con il seguente ordine del giorno: 1. Discussione sui seguenti disegni di legge e sul Piano regionale di sviluppo: a) “ Rendiconto generale della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia per l’ esercizio finanziario 1999” (180) (Relatore Ritossa) b) ³Disposizioni per la formazione del bilancio pluriennale ed annuale della Regione (Legge finanziaria 2001)” (184) (Relatori di maggioranza CirianiViolino) (Relatori di minoranza Degrassi-Degano Puiatti-Zorzini) $WWLFRQVLOLDUL - (241) 27 - 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 c) “ Bilancio pluriennale per gli anni 2001-2003 e Bilancio di previsione per l’ anno finanziario 2001” (183) (Relatori di maggioranza CirianiViolino) (Relatori di minoranza Degrassi-DeganoPuiatti-Zorzini) d)“ Piano regionale di sviluppo” Dichiaro chiusa la seduta. /DVHGXWDWHUPLQDDOOHRUH $WWLFRQVLOLDUL 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD - (241) 29 - VIII LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 5HOD]LRQLVFULWWHDSURJHWWLGLOHJJH 5HOD]LRQHGHO5HODWRUH0ROLQDURVXOODSURSRVWD GLOHJJHQ “ Signor Presidente, egregi colleghi, il 14 novembre u.s. i presidenti di tutti i Gruppi consiliari hanno inteso sottoporre all’ attenzione del Consiglio regionale una proposta di legge concernente <Interventi urgenti a favore delle Regioni Piemonte e Valle D’ Aosta a seguito delle calamitànaturali abbattutesi su quei territori nell’ ottobre del 2000> per ricordare e ricambiare in maniera tangibile l’ impegno di quelle Regioni italiane nell’ ambito della solidarietà nazionale per il Friuli terremotato. Con la disposizione proposta la Giunta regionale era autorizzata ad intervenire, di concerto con le Amministrazioni regionali del Piemonte e della Valle d’ Aosta, per il totale e/o parziale rifacimento di opere infrastrutturali danneggiate o andate distrutte. La dotazione finanziaria proposta era di 10.000 milioni per l’ anno 2000. Nel corso dell’ esame in Commissione l’ Assessore regionale competente, riferendo sull’ esito di una visita conoscitiva alle zone alluvionate, prospettava l’ opportunità di dotarsi di una disposizione normativa che consentisse di intervenire in via continuativa e tempestivamente, nell’ ambito della solidarietà nazionale, sin dalle fasi delle prime emergenze, per prestare soccorso alle popolazioni colpite, con le normali procedure previste per gli interventi di protezione civile. Tale procedura, è stato sottolineato, non richiede l’ individuazione di stanziamenti di spesa a ciò finalizzati, in quanto il fabbisogno di risorse finanziarie farebbe carico al Fondo regionale per la protezione civile. Tale impostazione è stata unanimemente condivisa dai presenti che, a tal fine, hanno proceduto ad approvare emendamenti proposti dalla Giunta regionale e dal consigliere Fontanelli, che sostituiscono interamente la proposta originale. L’ articolo 1 sostituisce il comma quarto dell’ articolo 9 della legge regionale 64/1988, come introdotto dall’ articolo 1, comma 1, della legge regionale 24/1992. La disposizione consente l’ intervento dell’ Amministrazione regionale nell’ ambito della solidarietà nazionale in caso di eventi eccezionali causati da calamità, con un ampio spettro di aiuti, da quelli diretti con medicinali, attrezzature, viveri e generi di conforto, a quelli per il totale o parziale ripristino di opere infrastrutturali, da effettuarsi d’ intesa con le Amministrazioni delle Regioni colpite. Gli interventi così definiti dalla Giunta regionale trovano copertura nel Fondo regionale per la protezione civile. E’ da precisare che, rispetto alle disposizioni precedenti, le novità sono: la procedura, la stessa in vigore per gli interventi nel territorio regionale, la natura degli interventi, specificatamente più ampi, da quelli della prima emergenza a quelli sulle infrastrutture, e la copertura finanziaria, tramite il Fondo regionale di settore e non più con stanziamenti specifici da autorizzarsi con legge. L’ articolo 2, di carattere programmatico, intende recuperare la finalità della originaria proposta di legge, statuendo che la prima applicazione della disposizione procedurale di cui all’ articolo 1 è quella relativa all’ intervento in favore delle popolazioni del Piemonte e della Valle d’ Aosta. Stante l’ unanime condivisione del provvedimento, si auspica una sua rapida approvazione da parte dell’ on. Consiglio regionale.” 5HOD]LRQHGHOOD5HODWULFH6HJDQWLVXOODSURSRVWD GLOHJJHQ “ Signor Presidente, colleghi Consiglieri, $WWLFRQVLOLDUL - (241) 30 - 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 la presente proposta di legge si impone all’ attenzione di quest’ Aula in quanto di valenza tecnico-amministrativa significativa, consentendo la sua applicazione, la gestione del processo di omogeneizzazione tra i contratti relativi al personale regionale e al personale degli Enti locali, in attuazione dei principi individuati nel protocollo generale di intesa per la contrattazione nel comparto unico del pubblico impiego. Si tratta di un unico articolo costituito da sette commi che, sostanzialmente consentono all’ Agenzia Regionale per la Rappresentanza Negoziale, di operare legittimamente e con gli strumenti necessari.” 5HOD]LRQHGHO5HODWRUH'HJDQRDOODSURSRVWDGL OHJJHQ “ Signor Presidente, egregi colleghi, la norma che viene proposta al voto del Consiglio è in realtà già stata esaminata ad approvata dall’ Assemblea. Costituisce infatti un articolo della legge sul personale che si trova oggi all’ esame della Suprema Corte dopo la seconda bocciatura del provvedimento da parte del Governo. Si tratta certamente di un provvedimento urgente, necessario a garantire la gestione del processo di omogeneizzazione tra i contratti del personale regionale e di quello degli Enti locali, in attuazione dei principi individuati nel protocollo generale di intesa per la contrattazione nel comparto unico del pubblico impiego. I sette commi di questo articolo unico consentono, inoltre all’ Agenzia Regionale per la Rappresentanza Negoziale di operare adeguatamente con tutti gli strumenti necessari. E’ per tale ragione che il gruppo del CPR ha responsabilmente votato a favore del PDL in Commissione non senza porsi alcuni interrogativi. Il principale riguarda la sorte dell’ intero provvedimento sul personale tenuto conto che i tempi della Corte Costituzionale non appaiono compatibili con le esigenze dell’ Amministrazione regionale. Come intende muoversi la Giunta? Ritiene solo questo articolo tanto urgente da essere immediatamente riproposto o ha intenzione di ripresentarne anche altri? Ci sembra comunque assolutamente necessario a tal proposito, l’ apertura di un immediato confronto con le Organizzazioni sindacali. Senza tale opportuna concertazione non saremo certamente disponibili a votare in Aula emendamenti tesi a riproporre integralmente altri articoli della legge sul personale.” ,QWHUSHOODQ]DDQQXQ]LDWD “ I sottoscritti Consiglieri regionali, appreso dello stanziamento di 300 milioni deliberato dalla Giunta regionale per un’ azione di promozione turistica del Friuli-Venezia Giulia sul mercato della Romania, ovvero per l’ apertura di un ufficio di rappresentanza della Regione a Bucarest funzionale alla “ presentazione del sistema economico produttivo, commerciale e turistico del FriuliVenezia Giulia” ; appreso altresì che detta azione di promozione è stata affidata, su segnalazione di non ben identificati “ ambienti governativi romeni” , alla associazione “ no profit” Centrum che ha sede a Bucarest e che da informazioni assunte sarebbe partecipata anche da noti professionisti triestini; ricordato che il compito primario dell’ Azienda Regionale di Promozione Turistica, di cui l’ Assessore Dressi è $WWLFRQVLOLDUL - (241) 31 - 5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000 Presidente, dovrebbe essere appunto quello di promuovere turisticamente il Friuli-Venezia Giulia; considerato inoltre che la Regione partecipa al 68% a FINEST il cui scopo consiste nel fornire assistenza finanziaria all’ impresa regionale sui mercati dell’ Est Europa e a INFORMEST che si propone altresì per fornire assistenza consulenza e monitoraggio della legislazione dei singoli Stati alle aziende desiderose di operare sempre sui mercati dell’ Est europeo; ritenuto che la spesa di 300 milioni per un anno destinata dalla Giunta regionale per questa iniziativa rappresenti l’ ennesimo spreco di denaro pubblico di questa maggioranza, considerato che non si è ritenuto, incomprensibilmente, di utilizzare aziende o società regionali ad un tanto preposte con risorse umane e finanziarie adeguate; interpellano il Presidente della Giunta regionale per sapere: 1. quali siano le ragioni per le quali si è preferito servirsi di una società privata per la promozione turistica della Regione e per la promozione del sistema economico regionale, considerando che questo dovrebbe essere il compito precipuo dell’ Azienda Regionale di Promozione Turistica che, in questa vicenda a quanto risulta, non è stata minimamente interessata da INFORMEST e da FINEST; 2. quali siano le ragioni per le quali la Giunta regionale, ovvero l’ Assessore competente, anziché svolgere un ruolo di effettivo coordinamento tra i vari soggetti pubblici e privati presenti sul nostro territorio e partecipati dalla Amministrazione regionale promuova iniziative costose (300 milioni per un anno per aprire una sede di rappresentanza) che evidenziano oltretutto la mancanza di una strategia complessiva nei rapporti con i mercati vicini; 3. Se, considerata la scelta fatta, ritiene ancora che le azioni sino ad oggi intraprese dalla Azienda Regionale di Promozione Turistica, da INFORMEST e da FINEST siano adeguate rispetto ai compiti per i quali questa azienda e queste società sono state costituite. (540) “ Travanut, Degrassi” $FXUDGHO6HUYL]LR5HVRFRQWL&RQVLOLDULGHOOD5HJLRQH)ULXOL9HQH]LD*LXOLD 7UDVFUL]LRQH$57&26DQ*LRUJLRGL1RJDUR6WDPSD6WDPSHULDGHO&RQVLJOLR5HJLRQDOH7ULHVWH 6WDPSDFRSHUWLQDHULOHJDWXUD7LSRJUDILD$GULDWLFD7ULHVWH