REGIONE AUTONOMA
FRIULI-VENEZIA GIULIA
&216,*/,25(*,21$/(
$77,&216,/,$5,
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9,,,A/(*,6/$785$
6HGXWDQGHOGLFHPEUHSRPHULGLDQD
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
- (241) 3 VIII LEGISLATURA –
– SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
SEDUTA DI MARTEDI’ 12 DICEMBRE 2000
POMERIDIANA
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MARTINI
INDI
DEL VICEPRESIDENTE BUDIN
,1',&(
PAG.
PAG.
6XOSURFHVVRYHUEDOH ......................................... 5-26
5LFKLHVWDGLLQYHUVLRQHGHOO¶RUGLQHGHOJLRUQR ..... 7
PRESIDENTE.................................................... 7
FOLLEGOT....................................................... 7
PRESIDENTE.................................................... 8
.................................. 9-10-14-16-18-21-23-24-25
DEGANO, 5HODWRUH .................................8-13-17
BAIUTTI....................................................... 9-17
PUIATTI ..................................................... 10-21
DEGRASSI ...................................................... 14
MOLINARO .................................................... 14
CIRIANI...................................................... 15-21
SEGANTI, 5HODWULFH ................................... 17-21
ANTONIONE, 3UHVLGHQWHGHOOD*LXQWD ..... 18-23
VENIER-ROMANO, $VVHVVRUH DOOD IRUPD]LRQH
SURIHVVLRQDOH DO ODYRUR DOOD SUHYLGHQ]D DOOD
FRRSHUD]LRQHDOO¶DUWLJLDQDWR.......................... 24
ZOPPOLATO .................................................. 25
3URSRVWD GL OHJJH ³,QWHUYHQWL XUJHQWL D IDYRUH
GHOOH UHJLRQL 3LHPRQWH H 9DOOH G¶$RVWD D
VHJXLWRGHOOHFDODPLWjQDWXUDOLVXTXHLWHUULWRUL
QHOO¶RWWREUH GHO ´ 'LVFXVVLRQH HG
DSSURYD]LRQH .................................................... 7
PRESIDENTE................................................. 7-8
MOLINARO, 5HODWRUH ...................................... 7
0R]LRQH³&RQIHUHQ]DUHJLRQDOHSHUODGLIHVDGHO
VXROR´ $SSURYDWR LO ULQYLR GHOOD
GLVFXVVLRQH ...................................................... 25
PRESIDENTE............................................. 25-26
BAIUTTI.......................................................... 26
PUIATTI .......................................................... 26
FONTANELLI ................................................. 26
3URSRVWD GL OHJJH³&RPSDUWR XQLFR GHO SXEEOLFR
LPSLHJRGHOOD5HJLRQHHGHJOL(QWLORFDOL´
'LVFXVVLRQHHGDSSURYD]LRQH .......................... 8
,QWHUSHOODQ]D$QQXQ]LR...................................... 26
&RQJHGL ................................................................... 5
6XOO¶LQFLGHQ]D GHOOD OHJJH UHJLRQDOH VXOOR
³6SRUWHOORXQLFR´VXLFDSLWROLGL%LODQFLR ....... 5
PRESIDENTE................................................. 5-6
GHERGHETTA................................................. 5
SARO................................................................. 5
TRAVANUT...................................................... 6
2UGLQHGHOJLRUQRGHOODSURVVLPDVHGXWD ........... 26
$WWLFRQVLOLDUL
- (241) 4 VIII LEGISLATURA –
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
– SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
$//(*$72
PAG.
5HOD]LRQLVFULWWHDSURJHWWLGLOHJJH:
Relazione del Relatore Molinaro sulla proposta di
legge n. 177 ...................................................... 29
Relazione della Relatrice Seganti alla proposta di
PAG.
legge n. 179 ...................................................... 29
Relazione del Relatore Degano alla proposta di
legge n. 179 ...................................................... 30
,QWHUSHOODQ]DDQQXQ]LDWD..................................... 30
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
- (241) 5 VIII LEGISLATURA –
35(6,'(1=$'(/35(6,'(17(0$57,1,
/DVHGXWDLQL]LDDOOHRUH
PRESIDENTE.
Dichiaro
aperta
la
duecentoquarantunesima seduta del Consiglio
regionale.
6XOSURFHVVRYHUEDOH
PRESIDENTE. Informo che sono a
disposizione dei Consiglieri alcune copie del
processo verbale della seduta n. 239 e che, se
non saranno state sollevate eccezioni nel corso
della seduta odierna, il verbale stesso sarà
considerato approvato.
&RQJHGL
PRESIDENTE. Comunico che hanno
chiesto congedo, per la seduta pomeridiana, i
consiglieri Bortuzzo, Brussa, Fasola e
Gottardo.
,FRQJHGLVRQRFRQFHVVL
6XOO¶LQFLGHQ]DGHOODOHJJHUHJLRQDOHVXOOR
³6SRUWHOORXQLFR´VXLFDSLWROLGLELODQFLR
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
consigliere Gherghetta. Ne ha facoltà.
GHERGHETTA. Signor Presidente, vorrei
farle una richiesta - se possibile - prima del
dibattito. Non porterò via tanto tempo.
Stamattina abbiamo approvato la legge sullo
“Sportello unico”, nel cui interno c’è un
emendamento che ha abrogato qualcosa come
350 norme legislative regionali.
,QWHUUX]LRQH
Io non ho detto questo.
– SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
,QWHUUX]LRQH'eFUHWDWRODPRUWH
Non so se sono morte o meno Volevo
solamente - da lei, se possibile - una conferma
(e qui possono solo darla gli Uffici, perché per
noi risulta impossibile farlo)… una conferma,
possibilmente prima dell’inizio della sessione
di Bilancio e, quindi, non oggi; delle norme
che abbiamo abrogato oggi, nessuna ha riflessi
sul documento contabile che andiamo ad
approvare. Tutto qui.
PRESIDENTE. E’ chiaro: lei mi domanda
di amplificare agli Uffici, nel coordinamento
concesso a questo quadro finanziario. Me ne
faccio carico.
GHERGHETTA. Non ci siamo capiti. Oggi
abbiamo abrogato 350 leggi; io voglio avere
conferma del fatto che nessuna di queste
abrogazioni vada ad incidere sul documento
contabile finanziario, che avremo in
discussione la prossima settimana. Punto e
basta.
PRESIDENTE.
risponderle.
Ora
non
riesco
a
GHERGHETTA. Vorrei un parere tecnico
degli Uffici
PRESIDENTE. Ma non possono darglielo
adesso e, comunque, mi riservo, prima
dell’esame dei documenti finanziari, di darle
una risposta.
Ha chiesto di parlare il consigliere Saro. Ne
ha facoltà.
SARO. Non mi associo mai alle richieste
del collega, ma stavolta sì, visto che ormai non
mi fido più di niente…
Mi associo, pertanto, alla richiesta del
collega Gherghetta, affinché non facciamo un
Bilancio che non sta in piedi... Io spero che gli
Uffici abbiano verificato, predisponendo quel
lungo elenco di leggi da abrogare, che non ci
siano più capitoli nella Finanziaria e nel
Bilancio.
Però, visto ciò che sta succedendo... perché
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
- (241) 6 VIII LEGISLATURA –
poi, qui, scaricano sempre la responsabilità sui
politici… E’ successo anche nella vicenda
delle Comunità montane!
Qualcuno fa un errore e la colpa è sempre
nostra! Dopo è naturale che si sia tutto questo
caos con gli Enti locali!!!
Nell’ intervallo… Scusate; è chiaro che
Puiatti, più “incasina” – scusate la parola – le
cose e più è contento…
Però provate solo a pensare che capolavoro
potrebbe uscire dall’ Aula: sono convinto che,
su 350 leggi abrogate, vi sono almeno qualche
decina di capitoli che vi fanno riferimento. Il
che significa che, a questo punto, bisogna
provvedere, con la Legge Finanziaria,
all’ istituzione di nuovi capitoli e non fare
riferimento alle vecchie leggi.
,QWHUUX]LRQH1RQqHQWUDWDLQYLJRUH
Ho capito, ma tu prova a pensare che
capolavoro facciamo!
,QWHUUX]LRQH
Nelle follie collettive che facciamo, ne
combiniamo ogni giorno qualcuna!
Provate a pensare al capolavoro che ne
verrebbe fuori: approvata, oggi, questa norma,
che elimina ben 350 leggi, poi approviamo una
Finanziaria che fa riferimento a leggi che
verranno abrogate con l’ entrata in vigore di
questa stessa legge, in gennaio.
,QWHUUX]LRQH 1RQDYYHUUjLQJHQQDLR
In febbraio… la sostanza non cambia!
Viene fuori un disastro totale nel Bilancio!
Allora, a questo punto, onestamente, gli
Uffici del Consiglio, della Giunta, della
Segreteria, della Ragioneria devono fare, a
spron battuto, una ricognizione di tutti i
capitoli della Finanziaria che fanno riferimento
alle leggi che sono state abrogate e, in sede di
Finanziaria, dovremo dare autorizzazione a
costituire nuovi capitoli, di spesa con relative
norme...
– SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
Altrimenti faremo un Bilancio disastroso!
A questo punto, preoccupatevi anche voi di
organizzarvi come Dio comanda! Perché oggi
ho la sensazione che abbiamo combinato
l’ ennesimo “capolavoro”.
PRESIDENTE. Certo, consigliere Saro,
senza farne un Bignami. Perché quando
approvavate la norma sullo Sportello unico, io
ero di sopra e sentivo quello che diceva il
consigliere Puiatti. Qui, colleghi, siamo a
livello di “mucca pazza”! Poi è normale che il
consigliere Puiatti si arrabbi!
Quando un Presidente, su una legge,
afferma: “Questa parte aggiuntiva non è
aggiuntiva”, cari Consiglieri... Non rientra nei
miei poteri, ma secondo me non è aggiuntiva.
Quando lo “Sportello unico” è diventato
un’ altra cosa… oggi è diventata “mucca
pazza”, come dite voi. Però non si può andare a
dire, adesso, agli Uffici Regionali, che non
hanno neanche un ragioniere, di mettere in
moto il tutto.
Ci siamo capiti tutti? Ma quando si inizia un
certo tipo di percorso, si sa dove si va a finire.
Comunque, mi farò carico di tutto.
,QWHUUX]LRQH
Anch’ io sono preoccupato, come voi,
adesso. E lo ero anche prima, quando ho detto
che lo “sportello” stravolgeva un po’ di cose.
Ha chiesto di parlare il consigliere Travanut.
Ne ha facoltà.
TRAVANUT. Rinuncio; dico solo ai
colleghi della maggioranza: guardate i banchi.
Fate un po’ voi!
PRESIDENTE. L’ assessore Romoli è in
Aula. Non ci sono richieste di verifica del
numero legale, però ve lo hanno fatto capire.
La consigliera Seganti ha anche un po’ di
fretta. Quindi facciamo 5 minuti di
sospensione.
$WWLFRQVLOLDUL
- (241) 7 VIII LEGISLATURA –
/DVHGXWDqVRVSHVDDOOHRUH
/DVHGXWDULSUHQGHDOOHRUH
PRESIDENTE. Dichiaro riaperta la seduta.
5LFKLHVWDGLLQYHUVLRQHGHOO¶RUGLQHGHO
JLRUQR
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
consigliere Follegot. Ne ha la facoltà.
FOLLEGOT. Presidente, lei sa che c’ è in
corso anche una Commissione .
Presento una mozione per invertire l’ ordine
del giorno. Vorrei passare subito all’ esame del
punto iscritto al numero 2 e poi al numero 1.
PRESIDENTE. Pongo in votazione la
mozione del consigliere Follegot.
(¶DSSURYDWD
'LVFXVVLRQHVXOODSURSRVWDGLOHJJH
©,QWHUYHQWLXUJHQWLDIDYRUHGHOOH5HJLRQL
3LHPRQWHH9DOOHG¶$RVWDDVHJXLWRGHOOH
FDODPLWjQDWXUDOLVXTXHLWHUULWRUL
QHOO¶RWWREUHGHOª
G¶LQL]LDWLYDGHLFRQVLJOLHUL7UDYDQXW
$QWRQD])RQWDQHOOL*RWWDUGR3XLDWWL
1DUGX]]L6DUR&LULDQL
PRESIDENTE. Come testé stabilito,
passiamo al punto n 2 dell’ ordine del giorno,
che prevede la discussione sulla proposta di
legge: “ Interventi urgenti a favore delle regioni
Piemonte e Valle d’ Aosta a seguito delle
calamità naturali su quei territori nell’ ottobre
del 2000” (177).
La parola al Relatore Molinaro.
MOLINARO, 5HODWRUH Mi rimetto alla
relazione scritta, per guadagnare tempo,
trattandosi di provvedimento approvato
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
– SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
all’ umanità dalla Commissione e proposto
anche con la firma di tutti i Capigruppo del
Consiglio Regionale, che riguarda una norma
procedurale, relativa agli interventi da attuarsi
nelle Regioni Piemonte e Valle d’ Aosta, a
seguito delle calamità naturali abbattutesi su
quei territori nel corrente anno 2000.
Sarà presentato un emendamento per
estendere questi interventi anche alla Regione
Liguria, nella quale mi pare che gli uomini
della Protezione Civile di questa Regione
stiano operando da un paio di settimane.
/D UHOD]LRQH VDUj ULSRUWDWD LQ DOOHJDWR DO
SUHVHQWHUHVRFRQWR
PRESIDENTE.
Dichiaro
discussione generale.
aperta
la
1HVVXQRFKLHGHODSDUROD
Poiché nessuno chiede di parlare, se non c’ è
opposizione, passiamo all’ esame dei singoli
articoli.
Do lettura dell’ articolo 1:
³0RGLILFKHDOO¶DUWLFRORGHOODOHJJH
UHJLRQDOHLQPDWHULDGLLQWHUYHQWL
XUJHQWLDIDYRUHGHOOHSRSROD]LRQLFROSLWHGD
HYHQWLHFFH]LRQDOLFDXVDWLGDFDODPLWj
1. Il quarto comma dell’ articolo 9 della
legge regionale 31 dicembre 1986, n. 64, come
aggiunto dall’ articolo 1, comma 1, della legge
regionale 24/1992, è sostituito dai seguenti:
<<L’ Amministrazione
regionale,
nell’ ambito della solidarietà nazionale in caso
di eventi eccezionali causati da calamità, è
autorizzata ad intervenire nell’ organizzazione
di aiuti per soccorsi rivolti alle popolazioni
colpite, anche attraverso la fornitura diretta di
medicinali, attrezzature, viveri, generi di
conforto, nonché, di concerto con le
Amministrazioni delle Regioni colpite, per il
totale e/o parziale rifacimento di opere
infrastrutturali danneggiate o andate distrutte
dalle calamità e quant’ altro risulti necessario
per consentire il ritorno alle normali condizioni
di vita.
$WWLFRQVLOLDUL
VIII LEGISLATURA –
Gli interventi di cui al quarto comma e le
modalità della loro attuazione sono deliberati
dalla Giunta regionale e sono realizzata per il
tramite del Fondo regionale per la protezione
civile>>.”
Se nessuno chiede di parlare, lo pongo ai
voti.
(¶DSSURYDWR
Do lettura dell’ articolo 2:
³'LVSRVL]LRQHGLSULPDDSSOLFD]LRQH
1. Le disposizioni di cui all’ articolo 1
trovano prima applicazione per gli interventi di
solidarietà per le popolazioni del Piemonte e
della Valle d’ Aosta.
E’
stato
emendamento:
0ROLQDUR
PRGLILFDWLYR
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
- (241) 8 -
presentato
SDJLQD
il
seguente
HPHQGDPHQWR
DO FRPPD OH SDUROH H GHOOD 9DOOH
G¶$RVWD!! VRQR VRVWLWXLWH GDOOH SDUROH
GHOOD9DOOHG¶$RVWDHGHOOD/LJXULDFROSLWH
GDJOL HYHQWL DOOXYLRQDOL QHL PHVL GL RWWREUH H
QRYHPEUH!!
Se nessuno chiede la parola, pongo in
votazione l’ emendamento di pagina 1.
(¶DSSURYDWR
Pongo in votazione l’ articolo 2 nel testo
emendato.
(¶DSSURYDWR
Al
fine
di
consentire
ulteriori
approfondimenti, come richiesto dalla Giunta,
sospendiamo per 5 minuti il Consiglio.
/DVHGXWDqVRVSHVDDOOHRUH
– SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
/DVHGXWDULSUHQGHDOOHRUH
PRESIDENTE. Dichiaro riaperta la seduta.
Pongo in votazione la proposta di legge n.
177 nel suo complesso.
(¶DSSURYDWD
Il Consiglio regionale approva all’ unanimità
la proposta di legge “ Interventi urgenti a favore
delle Regioni Piemonte e Valle d’ Aosta a
seguito delle calamità naturali su quei territori
nell’ ottobre del 2000” (177), presentata dai
consiglieri Travanut, Antonaz, Fontanelli,
Gottardo, Puiatti, Narduzzi, Saro e Ciriani nel
testo elaborato dalla IV Commissione e con
l’ emendamento apportato nel corso della
discussione in Aula.
'LVFXVVLRQHVXOODSURSRVWDGLOHJJH
©&RPSDUWRXQLFRGHOSXEEOLFRLPSLHJR
GHOOD5HJLRQHHGHJOL(QWLORFDOLª
G¶LQL]LDWLYDGHLFRQVLJOLHUL
6HJDQWL6DUR&LULDQL
PRESIDENTE. Come precedentemente
stabilito, passiamo al punto n. 1 dell’ ordine del
giorno, che prevede la discussione sulla
proposta di legge: “ Comparto unico del
pubblico impiego della Regione e degli Enti
locali” (179).
Poiché sono momentaneamente assenti i
Relatori, sospendo per 5 minuti i lavori del
Consiglio.
/DVHGXWDqVRVSHVDDOOHRUH
/DVHGXWDULSUHQGHDOOHRUH
PRESIDENTE. Dichiaro riaperta la seduta.
La parola al Relatore Degano.
DEGANO, 5HODWRUH
Mi
rimetto
alla
$WWLFRQVLOLDUL
- (241) 9 VIII LEGISLATURA –
relazione scritta..
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
– SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
PRESIDENTE.
Dichiaro
aperta
la
discussione generale Ha chiesto di parlare il
consigliere Baiutti. Ne ha la facoltà.
che abbiamo avuto modo di vedere da poco. In
particolare l’ emendamento di pagina 3, che è
assolutamente inaccettabile, sia nel merito che
nel contenuto, per ciò che concerne i permessi
retribuiti ai dipendenti di Amministrazioni
pubbliche (per complessive 18 ore lavorative
settimanali), qualora fossero componenti del
Comitato direttivo dell’ Agenzia.
BAIUTTI. Questo è il terzo provvedimento
che facciamo, in ordine di tempo, per
l’ attuazione del comparto unico secondo le
disposizioni degli articoli 127 e 128 della legge
13 del 1998. Si è aggiunta, lo scorso anno, la
modifica dell’ articolo 128 con la legge 9 del
1999, cui ora si collega il progetto di legge
179.
Tengo a sottolineare che al Sindaco di un
Comune, sulla base di quella che è la
disposizione legislativa in vigore, sono
concesse 12 ore di permesso per l’ espletamento
del mandato alla settimana, e non ritengo che
un componente del Comitato direttivo
dell’ Agenzia possa beneficiare di ben 18 ore di
permesso lavorativo retribuito.
Al di là delle considerazioni che poi farò
sugli emendamenti che sono stati da poco
distribuiti, volevo illustrare l’ ordine del giorno
che ho presentato unitamente ai consiglieri
Moretton e De Gioia e che ripropone
fedelmente il tenore dell’ interrogazione,
presentata il 16 novembre di quest’ anno, nello
stesso giorno in cui è stato depositato il
progetto di legge 179 e che, nella sostanza,
prende atto della mancata approvazione del
Regolamento per l’ organizzazione ed il
funzionamento dell’ Agenzia, così come era
stato previsto dall’ articolo 128 della legge 13
del 1998.
Inoltre - se ne parlava prima con il collega
Molinaro -, non so fino a che punto la Regione
possa intervenire legislativamente in questa
materia.
/D UHOD]LRQH VDUj ULSRUWDWD LQ DOOHJDWR DO
SUHVHQWHUHVRFRQWR
Al comma 9 si prevedeva che entro 3 mesi
si sarebbe dovuto approvare il Regolamento
per l’ organizzazione ed il funzionamento
dell’ Agenzia, cosa che non si è verificata.
Con l’ ordine del giorno si impegna la
Giunta regionale ad approvare questo
regolamento entro il 31 gennaio del prossimo
anno e si chiede anche di verificare
l’ opportunità di attribuire alla direzione
regionale delle Autonomie locali la gestione ed
il controllo dell’ attività organizzativa e
funzionale sull’ A.Re.Ra.N., diversamente
rispetto a quella che è l’ ipotesi iniziale, che la
vede assegnata alla Direzione regionale del
personale dell’ organizzazione.
Un’ altra considerazione è legata al tenore di
alcuni emendamenti che sono stati presentati e
In ogni caso, dall’ emendamento di pagina 3
va tolta quell’ insostenibile termine che è stato
indicato come “ usufruizione” dei suddetti
permessi. È un termine che non esiste.
La considerazione finale che faccio è legata
ai ritardi con cui si è arrivati all’ approvazione
del
Regolamento
di
funzionamento
dell’ A.Re.Ra.N. Ho visto che l’ emendamento
di pagina 4, nonostante i riferimenti che
c’ erano già negli articoli 127 e 128 della legge
13, ripropone alcuni rinvii ai regolamenti
attuativi: al comma 7 quinquies dell’ articolo 1
si stabilisce che “ l’ A.Re.Ra.N. definisce con
propri regolamenti le norme concernenti
l’ organizzazione interna: funzionamento e la
gestione finanziaria.” Questo è già contenuto
nel comma 9 dell’ articolo 128 della legge 13.
Un’ ultima preoccupazione che sottolineo,
come dato di fatto, è legata al contenuto della
legge così come è uscita dalla Commissione.
Al comma 3 dell’ articolo 1, seconda parte, si
prevede
l’ equiparazione,
garantita
dall’ Amministrazione regionale con le
necessarie risorse aggiuntive, a partire
dall’ esercizio finanziario in corso, con
riferimento alla risultanza della contrattazione
e, contemporaneamente, alla definizione delle
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
- (241) 10 VIII LEGISLATURA –
modalità di compartecipazione alla spesa da
parte degli Enti locali.
La compartecipazione alla spesa da parte di
Comuni e Province sarà oltremodo difficile,
sulla base di quelli che sono i chiari di luna che
abbiamo avuto modo di verificare in sede di
predisposizione ed approvazione, da parte della
Giunta e della Commissione, della bozza di
Legge finanziaria per il 2001.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
consigliere Puiatti. Ne ha la facoltà.
PUIATTI. Questa doveva essere la
“ leggina” . Noi riproponiamo pari pari l’ articolo
della legge sul personale. Questo era il dato di
partenza.
Su questo dato di partenza è pronto il pacco
degli emendamenti. Quindi, quel testo iniziale
viene, non so se stravolto, ma di sicuro
ampiamente modificato ed in modo
sostanziale, non di poco conto. Non sono in
grado di capire bene...
&RQIXVLRQHLQ$XOD
Presidente, se questa legge non interessa a
nessuno, non è obbligatorio farla. Possiamo
anche chiudere il Consiglio. Siamo stati
convocati in via d’ urgenza per fare cose
urgenti, però mi pare che da parte della
maggioranza non ci sia tutta questa urgenza...
Anzi, bisognerebbe presentare una mozione per
andare a casa.
Se il clima non cambia, io, fra qualche
minuto, presento questa mozione.
Stavo dicendo che i dati di premessa erano
quelli di riproporre lo stesso testo. Però, poi,
così non è, e arrivano le “ furbate” .
&RQIXVLRQHLQ$XOD
Ripeto: possiamo anche sospendere!
,QWHUUX]LRQH
Io faccio intanto un’ obiezione ed una
premessa, rispetto al testo iniziale, poi
– SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
sconvolgiamo tutto… perché non credo che gli
emendamenti siano stati scritti mezz’ ora fa,
saranno stati scritti qualche giorno fa,
suppongo; sono stati depositati oggi,
comunque, il 12.
I ragionamenti fatti erano diversi quando la
collega Seganti ha chiesto a tutti i capigruppo
(ed anche a me): “ Senti, c’ è questo problema:
se nessuno fa “ casino” io la presento, questa
legge. Se ci sono delle contrarietà, invece, non
la presento” . Io ho risposto: “ Non sono
d’ accordo, però, se il testo è lo stesso, non ti
faccio nessun problema.” Qui, invece,
cambiano le carte in tavola.
PRESIDENTE.
Poiché
l’ Assessore
competente è momentaneamente assente,
sospendo per qualche minuto i lavori d’ Aula.
/DVHGXWDqVRVSHVDDOOHRUH
/DVHGXWDULSUHQGHDOOHRUH
PRESIDENTE. Dichiaro riaperta la seduta.
La Giunta è rientrata. Mi sembra,
comunque, che i tre minuti siano stati utili.
La parola al consigliere Puiatti affinché
completi il suo intervento.
PUIATTI. Grazie, Presidente. Anche se la
sospensione non è servita per chiarire, ma è
servita a Ciriani, per presentare un altro
emendamentino di cui avevamo bisogno e che
mancava.
,QWHUUX]LRQH
Non ho nessun problema, Ciriani, potrei
presentarne anch’ io e poi, magari, chiedere la
sospensione
ed
inventarmi
qualche
emendamento. Non rientro nel merito della
serietà o meno.
Stavo dicendo, perché le cose siano chiare,
che la scorsa settimana, 10 giorni fa - non mi
ricordo… -, la collega Seganti ha avvicinato
$WWLFRQVLOLDUL
- (241) 11 VIII LEGISLATURA –
tutti i Capigruppo, dicendo che c’ era l’ urgenza
di approvare quell’ articolo, che faceva parte
della legge sul personale, e chiedeva ai
Capigruppo se c’ erano obiezioni, perché se ci
fossero state obiezioni non avrebbe presentato
la legge.
Ho risposto che non ero favorevole, nel
senso che avevo votato contro la legge sul
personale, ma che se ripresentava lo stesso
articolo, non l’ avrei votato ma sicuramente non
avrei fatto nessun tipo di problema.
Questo era l’ accordo, tra virgolette, ed è
stato ripresentato il testo identico. Dopodiché,
noi, in Aula, ci troviamo una serie di
emendamenti, quindi c’ è questo fatto nuovo e
questi emendamenti non sono stati valutati da
nessuno in Commissione, eccetera...
Ora, l’ Aula è così, perché, evidentemente, si
discute non so dove, forse da altri parti,
dopodiché, nel periodo di approvazione del
Bilancio c’ è la sagra dei questuanti e gli
incontri, per cui… Questa è l’ Aula, quindi
bisognerebbe fare una “ verifichina” , fra un po’ .
A parte questo, Ferruccio Saro, se vi
interessa la legge, magari è il caso che
qualcuno venga in Aula. Intanto faccio una
premessa di tipo giuridico, che è la seguente:
questo Consiglio regionale ha riapprovato una
legge sulla quale il Governo aveva fatto alcuni
rilievi.
Legittimamente, il Consiglio ha deciso di
riapprovare (sto parlando al Presidente del
Consiglio, prima di tutto) la legge oggetto di
rilevo governativo pari pari, senza nessuna
modifica, rivendicando i propri diritti,
prerogative, eccetera - legittimo - sapendo
benissimo che questo atto era un atto
propedeutico alla investitura della Corte
Costituzionale su questa vicenda; cosa che
puntualmente si è verificata.
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
– SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
quella legge e di riapprovarla. Ho dei dubbi
sulla legittimità di questa operazione, di questa
possibilità. Ho dei dubbi che vorrei fossero
fugati da parte della Presidenza, “ Illustrissima
Presidenza” .
E’ possibile fare un’ operazione di questo
tipo? Da una parte chiediamo il giudizio della
Corte su una legge; di fatto lo chiediamo, e ci
comportiamo in modo tale da provocarne il
giudizio. Quindi, quella legge, in questo
momento è là, in attesa di giudizio.
Contemporaneamente, facciamo i furbi:
estrapoliamo alcune parti che non sono oggetto
di rilievo e le riapproviamo.
Credo che questa sia una forzatura.
Comunque, sollevo questo dubbio.... Avevamo
altre strade, potevamo fare altre cose. Invece,
abbiamo deciso di fare i duri, riapproviamo
tutto come sta, eccetera. Dopodiché, invece,
facciamo i furbetti, intanto anticipiamo quello
che ci va bene e ci conviene.
Fatta questa premessa, questo articolo
unico, ripeto, è stato oggetto di Commissioni,
di Consiglio, eccetera, per cui su quello non
c’ era nulla da dire; uno era a favore o contro.
Punto. Su questo articolo, però, si è inserita
una serie di emendamenti e questo A.Re.Ra.N.
diventa una nuova basilica.
Voi sapete che la costruzione delle basiliche
durava secoli. E quindi c’ era la contabilità, gli
amministratori, le imprese, eccetera; qua si fa
la stessa cosa: si costruisce una basilica.
Questa diventa una nuova Agenzia vera e
propria, con un Presidente, con un Direttore,
con una serie di dipendenti, con i revisori dei
conti, con i permessi retribuiti, eccetera. E’
questo che si voleva?
Quindi, in questo momento la legge sul
personale (che questo Consiglio ha votato per
due volte) è oggetto di valutazione da parte
della Corte Costituzionale.
Non credo che sia questo. Almeno
personalmente
non
condivido
questa
impostazione. Altrimenti decidiamo di
chiudere la Direzione regionale del personale
o, comunque, la riduciamo, se si decide che
questa Agenzia dovrà occuparsi di un certo
tipo di cose.
Noi decidiamo di estrapolare una parte di
A me risulta che questa agenzia dovrebbe
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
- (241) 12 VIII LEGISLATURA –
occuparsi semplicemente dei contratti di
lavoro. O sbaglio? Qual è la finalità, lo scopo,
la funzione di questa agenzia? Sarà quella di
gestire i contratti di lavoro per la Regione e gli
Enti locali. Questa dovrebbe essere la finalità.
Serve fare una basilica per attuare questo tipo
di gestione? Pongo questa domanda. Non credo
che serva fare una basilica, una sorta di
Ministero, per gestire i contratti di lavoro!
Qualcuno diceva: “ Incontri, sindacati,
incontri, incontri… ” . Allora, il sindacato ha
gente che di mestiere fa gli incontri e deve fare
un incontro al giorno per giustificare la propria
attività, evidentemente; e noi, dall’ altra parte,
creiamo un’ altra basilica che va a questi
incontri, che giustifica, da una parte, l’ attività
del sindacato…
Quindi, esprimo queste perplessità. Ripeto:
qualcuno ha scritto queste cose, dopodiché è
stato preannunciato il ritiro dell’ emendamento
che riguarda i permessi, su cui si è soffermato
il mio collega Baiutti. Qualcuno ha scritto e
proposto un emendamento che dice che i
componenti
del
Comitato
direttivo
dell’ agenzia, nel rispetto delle loro funzioni,
sono considerati in permesso retribuito, se
dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni…
,QWHUUX]LRQH «+R GLPHQWLFDWR GL PHWWHUH
ODSDUROD³DWWXDOL´
Per 18 ore lavorative settimanali. Baiutti,
che fa il Sindaco da 150 anni, mi dice: “ I
Sindaci hanno diritto a 12 ore settimanali” . Ma
vuoi mettere, Baiutti, l’ attività di un Sindaco!
Non è niente rispetto a chi fa parte del
Consiglio
di
Amministrazione
dell’ A.Re.Ra.N.! E allora, si fabbrica il duomo
nuovo, che deve essere più grande, più bello,
più importante, più maestoso di quelli
precedenti, evidentemente. Quando si entra
bisogna restare “ immarmai” , perché le
basiliche avevano dimensioni di un certo tipo,
perché i poveri fedeli dovevano sentirsi piccoli,
oppressi, schiacciati davanti a questo Padre
Eterno imperioso!
Questa è la logica, quindi la basilica deve
essere grande, maestosa, importante, con una
bella sede, con tante belle scrivanie, con tanti
– SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
bei computer, belle sale riunioni, presidenti,
direttori,
consigli
di
amministrazione,
dipendenti eccetera, eccetera.
Questa è l’ impostazione di questa norma,
che io non condivido, all’ interno della legge
sul personale. Vista così, mi pare una bella
azione, Ferruccio Saro. Questo alla faccia delle
vostre razionalizzazioni!
Dopodiché, c’ è l’ emendamento, che, è vero,
era stato presentato in Bilancio, e che la Giunta
regionale è stata invitata a ritirare, perché
bisogna infilarlo nell’ A.Re.Ra.N. anche questo,
quello che istituisce il Consigliere di parità.
Altra cosa meravigliosa!
,QWHUUX]LRQH
Sì, colpa del Governo, colpa dei comunisti!
Consigliere di parità. La parità non si
impone per decreto, per legge, Ferruccio Saro;
la parità non si stabilisce con legge. Io non ho
mai sostenuto la parità per legge e sono sempre
stato contrario a chi, per legge, pretendeva, per
esempio, la quota femminile all’ interno delle
liste elettorali. E’ una scemenza madornale;
tant’ è che dopo è stata dichiarata illegittima.
Su questo discorso, che io non so se sia
giusto
o
sbagliato,
rientra
anche
l’ emendamento di Ciriani, il quale estende,
pare di capire, queste norme anche alle IPAB.
Lui dice alle IPAB del Friuli-Venezia Giulia
quali Enti locali istituzionali…
,QWHUUX]LRQH: DQFKHLPDWULPRQL
Allora, è vero che le IPAB sono l’ eredità
delle vecchie strutture socio-assistenziali
private e di vario genere che sono state
commissariate, in parte sciolte, in parte
trasformate in IPAB; io, però, non so se sia
corretto dire che le IPAB sono Enti locali
istituzionali. Lo chiedo ai tecnici, ma mi è
difficile pensare che le IPAB siano Enti locali
istituzionali.
Credo che, se si vuole, si può dire che
l’ A.Re.Ra.N. si occupa anche della gestione di
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
- (241) 13 VIII LEGISLATURA –
questi contratti di lavoro, ma definirli Enti
locali istituzionali mi pare una forzatura.
Mi fermo qui, ma continuo a dire che i
banchi sono sguarniti.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
Relatore Degano. Ne ha la facoltà.
DEGANO, 5HODWRUH In effetti, ascoltiamo
sempre volentieri il collega Puiatti, dalle due
alle tre ore al giorno. Ogni tanto, però,
abbiamo bisogno di una piccola parentesi.
Presidente, ho chiesto la parola per spiegare
alcuni passaggi, visto quanto è accaduto in
Aula. Si era rimasti d’ accordo - come
concordato - di ripresentare questo…
,QWHUUX]LRQH: 1RQWLDVFROWRQHPPHQR
Non volevo disturbare il collega De Gioia,
che stava telefonando. Non volevo che il
microfono acceso interferisse con il suo
telefonino e, quindi, che creasse disturbi. Per
questo ero in rispettoso silenzio.
,QWHUUX]LRQH
Forse, essendoci un triestino alla Presidenza
dell’ A.Re.Ra.N. potrebbe passare. Chissà?!
Comunque, gli emendamenti presentati, che
riscrivono, sostanzialmente, l’ emendamento
originario sull’ A.Re.Ra.N., sono stati proposti
agli uffici come dei miglioramenti.
– SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
Per quanto riguarda gli altri, si tratta di una
riscrittura e di una ridefinizione sempre
dell’ articolo che riguarda l’ A.Re.Ra.N. in
quanto, Presidente, io stesso, nella mia
relazione, avevo sottolineato che…
,QWHUUX]LRQH
Sono aggiuntivi. Sono migliorativi, diciamo.
D’ altra parte, collega Puiatti, a questo punto
nessuno può dire che questo è l’ articolo “ sic et
simpliciter” com’ era nella legge precedente; è
un nuovo articolo.
Non
possiamo
neanche
dire
che
ripresentiamo un articolo preso come sta e
giace da una legge che è sottoposta al giudizio
della Corte Costituzionale, quindi cade la
remora che lei ha presentato ed evidenziato a
questo Consiglio.
Questo per dire che si tratta solo di una
riscrittura e di aggiunte all’ articolo che
riguarda l’ A.Re.Ra.N. Io stesso, ripeto, nella
mia relazione avevo detto che, se qualcuno
intende aggiungere altri articoli, magari presi
direttamente dalla legge davanti alla Corte
Costituzionale, è mia opinione che vada
comunque aperto un confronto con i Sindacati
e avviata una concertazione.
Altrimenti, non è il caso di aggiungere
alcunché in questa legge.
&RQIXVLRQHLQ$XOD
Faccio un esempio. Nell’ emendamento di
pagina 2, alla locuzione: “ a partire
dall’ Esercizio finanziario in corso” si
sostituisce la parola “ 2001” , perché ormai,
effettivamente, siamo nelle ultime due
settimane dell’ anno in corso e, quindi, si
partirà dal 2001. Quindi, degli aggiustamenti di
carattere tecnico.
Per quanto mi riguarda, questi sono gli
emendamenti da me presentati. Ho delle
perplessità riguardo alla presentazione di altri
emendamenti, che vanno ad ampliare questo
concetto alle IPAB. Penso che su una materia
del genere bisognerebbe riflettere.
Ritiro,
come
già
preannunciato,
l’ emendamento di pagina 3, anche perché ho
alcune perplessità sul fatto che possiamo
normare, con legge regionale, una materia di
questo tipo. Quindi ritiro l’ emendamento di
pagina 3, visto che, a questo punto, nutro
anch’ io qualche perplessità sul fatto che sia
stato scritto dagli uffici.
Per quanto riguarda il Consigliere di parità,
ricordo, ad onor del vero, che era stato
presentato l’ articolo, ieri, in Finanziaria;
ricordo che questo articolo va in attuazione del
Decreto legislativo nazionale 196, che prevede,
a livello nazionale, regionale, provinciale, la
nomina di una Consigliera o un Consigliere di
parità.
$WWLFRQVLOLDUL
- (241) 14 VIII LEGISLATURA –
Questo articolo era stato presentato ieri in
Finanziaria e la maggioranza ha proposto di
presentarlo oggi, in questo provvedimento; non
c’ entra granché con l’ A.Re.Ra.N., d’ accordo,
però è un modo per attuare un decreto
legislativo nazionale.
PRESIDENTE. Il Relatore Degano non ha
ragione una volta, ma mille. A me servirebbe
anche un’ altra sospensione, per distribuire i
documenti di Bilancio.
Ha chiesto di parlare il consigliere Degrassi.
Ne ha la facoltà.
DEGRASSI. Molto brevemente. Signor
Presidente, colleghi della Giunta, noi abbiamo
dato il nostro assenso all’ articolo, così come
era stato stralciato dal disegno di legge
originario.
E’ un articolo su cui, originariamente,
avevamo votato a favore, pur avendo votato
contro la legge nel suo complesso.
Riteniamo che le modifiche apportate dagli
emendamenti, fatte salve quelle per le quali il
collega Degano ha annunciato il ritiro, che
condividiamo, perché ci sono dei limiti
legislativi, rientrino in un adeguamento, cioè in
una dotazione organica strumentale corretta.
Vorremmo sentire dal Presidente, anche
rispetto ad alcune delle obiezioni sollevate dal
collega Puiatti, una linea di indirizzo sul fatto
che, creando qui una struttura operativa, è
necessario pensare ad una diversa locazione o
comunque una diversa consistenza numerica
della direzione del personale. Cioè, per
spiegarmi, io credo che, se questo strumento
viene approvato, la Direzione del personale
possa essere smantellata, o ampiamente ridotta;
desideravo, appunto, sapere dal Presidente se
questo è l’ indirizzo.
Sono, quindi, a favore del testo modificato
con quegli emendamenti. Non abbiamo
contrarietà sulla norma che la Giunta ci aveva
fatto valutare già ieri, in Commissione, sul
tema del Consigliere di parità nelle Agenzie
dell’ impiego, che era stato appunto presentato
alla Giunta ieri. Abbiamo contrarietà su
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
– SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
qualsiasi altro emendamento e, in particolare,
devo dire al collega Ciriani che, al di là del
problema generale, il tema delle IPAB era stato
affrontato, lo dico anche al Presidente, nel
disegno di legge che riguardava il comparto
unico, e, in quell’ occasione, quest’ Aula, a
grande maggioranza, aveva già scelto di non
equiparare.
Quindi, accogliere adesso l’ emendamento
del collega Ciriani, che è degnissimo,
significherebbe la reintroduzione di un
dibattito già fatto, per il quale l’ Aula aveva
preso un certo indirizzo.
Adesso, l’ Aula, tecnicamente, può dire di sì,
per carità, però questo, politicamente,
comporta un problema: quella è una modifica
sostanziale di una linea assunta.
Adesso, io dubito (qui c’ è anche il collega
Tondo, che aveva seguito la legge) che
sull’ impianto legislativo che abbiamo costruito
possa inserirsi, così, con una frasetta: reinserite
le IPAB. Ho qualche perplessità, dico la verità;
perché a suo tempo si era svolto un dibattito
non irrilevante. Tutto qua, Presidente.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
consigliere Molinaro. Ne ha la facoltà.
MOLINARO. Presidente e colleghi,
desidero riallacciarmi a quest’ ultima parte
dell’ intervento del collega Degrassi.
Mi pare che la questione posta
dall’ emendamento del collega Ciriani vada un
po’ approfondita, nel senso che, al di là delle
compatibilità - chiamiamole così - formali
rispetto a quello che sono gli articoli di
riferimento normativo già in vigore (mi
riferisco agli articoli 127 e 128 della legge 13),
questo emendamento introduce una questione
di merito, e di non poco conto.
Perché, così com’ è scritto, di fatto amplia il
comparto unico anche alle istituzioni pubbliche
di assistenza e beneficenza.
Come ricordava Degrassi, su questo vi è
stata una discussione e si era deciso che,
almeno nella fase di avvio (chiamiamola così),
$WWLFRQVLOLDUL
- (241) 15 VIII LEGISLATURA –
un tanto non si sarebbe dovuto fare, in termini
di indirizzo.
Farlo oggi, quindi cambiare indirizzo, in
astratto è possibile, però io mi chiedo se
abbiamo valutato le conseguenze di una
operazione di questo tipo. E le conseguenze
sono, secondo me, di due tipologie, ed
andrebbero esaminate meglio.
La prima è relativa al fatto che, in qualche
maniera, nel dato del comparto unico, che oggi
riguarda la Regione e gli Enti locali, vi è una
compartecipazione dei due soggetti (Regione
ed Enti locali) non solo alla parte di definizione
degli strumenti giuridico-formali, ma anche
alla fase di messa a disposizione delle risorse
che servono poi per quella operazione di
omogeneità dei trattamenti economici che già è
stata differita nel tempo, nel senso che, rispetto
alle impostazioni originarie, si è verificato che
i tempi sono più lunghi.
La prima obiezione che mi permetto di
porre è questa: se in questo contesto, dove
abbiamo, in qualche maniera, già verificato una
difficoltà di percorso, soprattutto per le risorse
che ci sono a disposizione, vale la pena
aggiungere, sostanzialmente, a questo carro,
una entità che io non so valutare, dal punto di
vista quantitativo, ma certamente di un certo
significato, stante la diffusione delle IPAB nei
diversi settori, soprattutto sociali, del territorio
regionale.
La seconda questione è, credo, ancora più
stringente,. Vale a dire: noi, di fatto, attraverso
questo tipo di statuizione andiamo a imporre a
dei soggetti, sui quali non abbiamo una potestà
legislativa primaria (perché ad oggi le IPAB
non sono regolamentate da una specifica
disposizione regionale), un nuovo ordinamento
in materia di personale.
Allora, rispetto a questo vi sono anche degli
effetti; uno dei settori più in sofferenza, di
questi tempi, è sicuramente quello delle
istituzioni socio-assistenziali. I suoi costi, poi,
vengono scaricati in parte sui Comuni, in parte
sui cittadini, in parte sul Bilancio regionale.
Allora, credo che andrebbe valutato fino in
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
– SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
fondo qual è eventualmente l’ entità di questo
nuovo tipo di processo che si vuole innescare,
perché, alla fine, avremo - anche qui,
indirettamente - un aggravio di costi in un
settore molto delicato che già, in termini
generali, si trova in difficoltà.
Per questo mi permetterei di suggerire, al
collega Ciriani, avendo partecipato ed ascoltato
il dibattito svoltosi in quest’ Aula nella passata
legislatura, un po’ di cautela, relativamente a
una disposizione di questo tipo.
Ripeto: dal punto di vista formale, forse,
andrebbe coordinata meglio con l’ articolo 127
della legge 13; quindi propongo il ritiro di
questo emendamento perché sia ripresentato,
eventualmente, dopo le opportune verifiche, se
si ritiene di cambiare strada. Io non sono
pregiudizialmente contrario.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
consigliere Ciriani. Ne ha la facoltà.
CIRIANI. Grazie, Presidente. Io ho voluto
sollevare il problema delle IPAB, con questo
emendamento, perché, in effetti, è un problema
che ha una rilevanza non indifferente per la
nostra Regione.
L’ adeguamento, o meglio, l’ estensione del
contratto degli Enti locali della Regione alle
IPAB nasce non soltanto da una previsione
giuridica, credo inequivocabile (anche se qui le
interpretazioni naturalmente si sprecano, come
in tutte le leggi, perché, in fondo, gli avvocati e
gli interpreti servono per questo), ma anche per
un problema di ordine sociale.
L’ attuale contratto che lega i dipendenti
IPAB e le IPAB stesse è, rispetto a questo che
noi proponiamo, cioè quello degli Enti locali,
penalizzante. Questo rende difficile la gestione
di alcune IPAB, per il fatto che, naturalmente,
c’ è un’ attrazione verso altre forme di lavoro,
diverse rispetto a quella di essere dipendente
delle IPAB, per il fatto che sono garantiti
stipendi e remunerazioni più vantaggiosi.
Ciò rende difficile la vita delle case di
riposo - per usare un termine generico -, che
fanno fatica a trattenere la manodopera,
$WWLFRQVLOLDUL
- (241) 16 VIII LEGISLATURA –
scusate, i dipendenti. che già di per sé sono
spesso insufficienti; è soprattutto il caso del
personale infermieristico.
Ora, la legge istitutiva del comparto unico,
che è stata più volte citata e che è ripresa anche
dal primo comma dell’ articolo 1 della legge
alla nostra attenzione - la legge la 13 del 1998;
articoli 127 e 128 - fa riferimento
esplicitamente… Anzi, la vorrei leggere per
essere, più preciso, se riesco a recuperarla.
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
– SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
Dopodiché, abbiamo risollevato questo
problema, lo abbiamo riportato all’ attenzione
del Consiglio regionale; sono disponibile a
ritirare l’ emendamento, purché ci sia la
possibilità, quando discuteremo di argomenti
simili - credo che ne avremo la possibilità già
all’ inizio del prossimo anno - di riconsiderare
l’ intera vicenda, magari anche con un calcolo
economico dell’ impatto che potrebbe avere per
le disponibilità finanziarie sia della Regione
che degli Enti locali.
Fa riferimento agli Enti locali dicendo, in
sostanza, che la legge sul comparto unico si
applica al personale della Regione. Eccola qua:
“ Fanno parte di questo comparto unico i
dipendenti del Consiglio regionale, delle
Amministrazioni regionali, degli Enti regionali,
delle Province, dei Comuni, delle Comunità
montane e degli altri Enti locali” .
«Il Consiglio regionale,
dell’ esame del p.d.l. n.179;
Ora, è facile domandarsi quali siano gli altri
Enti locali, una volta esclusi Regione,
Provincia, Comuni e altri Enti regionali:
potrebbero essere anche le Camere di
Commercio, potrebbero essere anche le IPAB,
perché già in altre Regioni è stato deciso e
legiferato in questa maniera, interpretandola in
questo modo.
premesso che con legge regionale n 13/1998
(art. 127) è stato istituito il comparto unico del
pubblico impiego della Regione e degli Enti
Locali con l’ obiettivo di disciplinare
l’ ordinamento del personale degli Enti Locali
analogamente a quello del personale della
Regione nel rispetto dei principi generali del
rapporto di pubblico impiego;
D’ altra parte, che non si debba essere per
forza Enti locali e territoriali credo che sia
ormai
acquisito.
Comunque,
ripeto,
l’ emendamento non aveva nemmeno - sarebbe
stato sciocco, se fosse stato così - lo scopo di
coartare l’ autonomia delle IPAB stesse. Anzi,
l’ emendamento dice che queste normative, gli
indirizzi contenuti, possono essere applicati nel
rispetto dell’ autonomia delle IPAB stesse.
considerato che con l’ art.128 della L.R.
13/98 è stata istituita l’ A.Re.Ra.N, la cui
organizzazione e funzionamento è demandata
ad un regolamento che avrebbe dovuto essere
emanato entro tre mesi dalla data di entrata in
vigore della legge regionale predetta(comma
9);
In altri termini, si prevede che il Consiglio
di Amministrazione delle IPAB possa decidere
di applicare ai propri dipendenti questo
contratto, così come può decidere di non
applicarlo e continuare a gestire il personale
secondo il vecchio ordinamento.
Mi sembra, perciò, una norma che
salvaguarda la libertà di gestione delle IPAB
stesse e che estende alle IPAB una previsione
di legge che, secondo me, è abbastanza
esplicita.
PRESIDENTE.
Dichiaro
chiusa
la
discussione generale ed informo che è stato
presentato il seguente ordine del giorno:
Baiutti-Moretton-De Gioia
in
occasione
dato atto che questa importante scadenza era
stata data per acquisita e ampiamente
pubblicizzata dalla Giunta regionale tramite gli
organi di stampa già nel febbraio 1999;
visto che a tutt’ oggi non è stato emanato il
suddetto regolamento, che rappresenta il
necessario
strumento
giuridico-tecnico
propedeutico
per
il
funzionamento
dell’ A.Re.Ra.N., con la conseguente mancata
operatività dell’ Agenzia medesima;
impegna la Giunta regionale
$WWLFRQVLOLDUL
- (241) 17 VIII LEGISLATURA –
1) ad approvare entro il prossimo 31
gennaio
2001
il
regolamento
per
l’ organizzazione
ed
il
funzionamento
dell’ A.Re.Ra.N. previsto dall’ art.128, comma
9, L.R. 13/98;
2) a verificare l’ opportunità di attribuire,
sulla base della specifica attività svolta, la
competenza
organizzativo-funzionale
sull’ A.Re.Ra.N. alla Direzione regionale per le
autonomie locali anziché alla Direzione
regionale dell’ organizzazione e del personale
come avviene oggi.»
La parola alla Relatrice Seganti.
SEGANTI, 5HODWULFH La ringrazio, signor
Presidente. Per brevità, visto che di questo
argomento questo Consiglio ha discusso fin
dalla passata Legislatura, pertanto, proprio a
fronte dell’ articolo che oggi andremo a
riapprovare in questo Consiglio, penso che
qualsiasi discorso risulterebbe semplicemente
pleonastico rispetto a una decisione che questo
Consiglio ha già assunto qualche mese fa.
Per cui, andrei direttamente ad esprimermi
sugli emendamenti che sono stati proposti
all’ Aula. Sono favorevole all’ emendamento di
pagina 1 e a quello di pagina 2. Invito al ritiro,
che mi sembra non sia ancora stato
formalizzato
dal
collega
Ciriani,
dell’ emendamento di pagina 2.1, anche se,
ovviamente, non posso assumermi nessun
impegno relativamente a questa questione.
Penso
che
chi
può
assumerselo,
eventualmente, sono la Giunta o gli Assessori
che rappresentano in Giunta Alleanza
Nazionale.
Per quanto riguarda l’ emendamento di
pagina 3, concordo con il collega Degano e,
quindi, lo ritiro anch’ io.
Per quanto riguarda l’ emendamento di
pagina 4 sono favorevole; favorevole
all’ emendamento di pagina 5 e a quello di
pagina 6.
Relativamente all’ ordine del giorno, ritengo
che il punto 1 del dispositivo sia ormai
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
– SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
superato dalle norme che abbiamo posto in
essere o che andremo a inserire, anche
attraverso gli emendamenti proposti.
Per quanto riguarda il punto 2 del
dispositivo, potrei condividere sicuramente il
tipo di impostazione, che forse, alla fin fine,
potrebbe
anche
essere
più
corretta
dell’ originaria. Ritengo che, però, andremo
semplicemente a fare dei passaggi burocratici
in più, rispetto al passaggio di competenze da
una direzione all’ altra e che, comunque,
l’ A.Re.Ra.N.
possa
lavorare
indipendentemente dalla direzione sotto la
quale si trova, tenendo presente, però, come
raccomandazione, il coinvolgimento della
Direzione delle autonomie locali, che
sicuramente può dare utili suggerimenti
relativamente alla questione del comparto
unico.
Eventualmente,
con
questa
raccomandazione io chiederei ai colleghi se,
magari, lo possono ritirare. Grazie.
PRESIDENTE.
Degano.
La parola
al
Relatore
DEGANO, 5HODWRUH A risparmio di tempo,
per non intervenire dopo, possiamo anche
discutere l’ articolo.
Mi rimetto poi all’ esame dell’ articolo, in
replica sull’ articolato.
PRESIDENTE. La parola al consigliere
Baiutti.
BAIUTTI. Non ho problemi ad accogliere
l’ invito della Relatrice. Volevo solo
sottolineare, peraltro, sull’ ordine del giorno
presentato, che ricordava l’ impegno assunto
con il comma 9 dell’ articolo 128, cioè
l’ approvazione, entro tre mesi dall’ entrata in
vigore della legge, del Regolamento per
l’ organizzazione
del
funzionamento
dell’ Agenzia, cosa che non è avvenuta
(nonostante la Giunta Regionale, nel febbraio
dello scorso anno, l’ abbia ampiamente
pubblicizzata come dato acquisito), che tale
impegno viene ripresentato, pari pari, al
comma 7 quinquies dell’ emendamento di
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
- (241) 18 VIII LEGISLATURA –
pagina 4, quando si prevede, esplicitamente,
che l’ A.Re.Ra.N. definisce, con propri
regolamenti,
le
norme
concernenti
l’ organizzazione interna, il funzionamento e la
gestione finanziaria.
Questo vuol dire, sostanzialmente, che ci
deve essere l’ impegno, da parte della Giunta,
di approvare questo regolamento, il quale deve
essere approvato perché espressamente
previsto in legge, oltretutto, con una pluralità
di regolamenti. E concordo con la Relatrice
che, essendo l’ ordine del giorno stato
predisposto prima della distribuzione degli
emendamenti, ha qualcosa di pleonastico, nella
seconda parte del dispositivo.
Ritiro, quindi, l’ ordine del giorno.
PRESIDENTE. La parola al Presidente
della Giunta.
ANTONIONE, 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD
Molto brevemente, Presidente e colleghi, per
rispondere ad alcune questioni poste dal
collega Degrassi.
Non abbiamo alcuna intenzione di
mantenere una struttura complessa, articolata e
così ponderosa come quella attuale nel
momento in cui l’ A.Re.Ra.N. dovesse risolvere
una serie di problemi che oggi sono in capo
alla Direzione.
E’ chiaro, quindi, che saremo vigili ed
attenti, per fare in modo che questo possa
essere modificato in corso d’ opera, nel
momento in cui altri svolgeranno le funzioni
che oggi spettano alla Direzione del personale.
Per quanto riguarda le altre questioni,
l’ emendamento di pagina 3 è stato ritirato e io
mi compiaccio anche per il ritiro annunciato da
parte del collega Ciriani rispetto alla questione
dell’ IPAB, posto il fatto che c’ era un impegno
sostanziale, da parte di tutti, a fare in modo che
questo articolo fosse ripresentato uguale con le
modifiche tecniche. Credo che queste possano
essere così rappresentate.
PRESIDENTE. Quindi, se non c’ è
opposizione, passiamo all’ esame dell’ articolo
– SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
unico di cui consta la proposta di legge. Ne do
lettura:
“ 1. In applicazione delle disposizioni di cui
all’ art. 127 della legge regionale 9 novembre
1998, n. 13 e all’ art. 128 della medesima legge
regionale
13/1998,
come
modificato
dall’ articolo 60 della legge regionale 9/1999,
istitutivi rispettivamente, del comparto unico
del pubblico impiego della Regione e degli
Enti locali e dell’ Agenzia regionale per la
rappresentanza negoziale (A.Re.Ra.N), e ai fini
del necessario processo di omogeneizzazione
tra i contratti relativi al personale regionale e al
personale degli Enti locali, si attuano i principi
individuati nel Protocollo generale di intesa per
la contrattazione nel comparto unico del
pubblico impiego della Regione e degli Enti
locali, sottoscritto dalla Giunta regionale e
dalle organizzazioni sindacali il 14 aprile 2000.
2. Il processo di omogeneizzazione di cui al
comma 1 si svolge in sede contrattuale, in
attuazione degli indirizzi di cui all’ articolo
128, comma 5, della legge regionale 13/1998
che devono tener conto prioritariamente dei
seguenti obiettivi:
a) migliorare la qualità dei servizi offerti
alla collettività regionale;
b) favorire strumenti ed assetti contrattuali
che attuino il processo di riforma delle funzioni
e delle competenze della Regione e degli Enti
locali, avuto anche riguardo ai principi di cui
all’ articolo 1;
c) valutare
responsabilità.
le
diverse
funzioni
e
3. Ai fini di una concreta realizzazione del
processo di omogeneizzazione di cui al comma
1, si provvede, per la parte concernente il
trattamento economico del personale regionale
e del personale degli Enti locali, a dare corso
ad un processo di equiparazione, che deve
concludersi entro il 31 dicembre 2005, dei
trattamenti tabellari. Tale equiparazione è
garantita dall’ Amministrazione regionale con
le necessarie risorse aggiuntive, a partire
dall’ esercizio finanziario in corso, con
riferimento alle risultanze della contrattazione
$WWLFRQVLOLDUL
- (241) 19 VIII LEGISLATURA –
collettiva sviluppatasi presso l’ A.Re.Ra.N.,
contemporaneamente alla definizione delle
modalità di compartecipazione alla spesa da
parte degli Enti locali.
4. I costi relativi al trattamento economico e
alle competenze accessorie del personale
messo a disposizione dell’ A.Re.Ra.N., di cui
all’ articolo 128, comma 9 ter, della legge
regionale 13/1998, vengono anticipati dalle
amministrazioni di appartenenza. La Regione
assicura il rimborso dei costi medesimi,
nell’ ambito dei trasferimenti agli Enti locali,
anche tramite un Ente individuato quale capo
fila.
5. Onde favorire l’ immediata operatività
dell’ A.Re.Ra.N, l’ Amministrazione regionale è
autorizzata, in sede di primo avvio e fino al
raggiungimento della completa autonomia
funzionale dell’ A.Re.Ra.N., a mettere a
disposizione i beni immobili e mobili necessari
per l’ attività dell’ A.Re.Ra.N. medesima.
6. All’ articolo 128, comma 3, della legge
regionale 13/1998,- dopo il secondo periodo, è
aggiunto il seguente: «Il Presidente e il
Comitato direttivo durano in carica quattro
anni e possono essere riconfermati.».
7. Il controllo sulla gestione contabile e
finanziaria è esercitato dal Collegio dei revisori
contabili, secondo le modalità previste nel
regolamento per l’ organizzazione e il
funzionamento
dell’ A.Re.Ra.N,
di
cui
all’ articolo 128, comma 9, della legge
regionale 13/1998, in armonia con la disciplina
vigente in materia per gli Enti regionali. Il
Collegio dei revisori contabili è composto da
tre membri effettivi, nominati con decreto del
Presidente della Giunta regionale, previa
deliberazione della Giunta medesima.
I
componenti del Collegio durano in carica tre
anni.”
Sono
stati
emendamenti:
presentati
i
seguenti
6HJDQWL'HJDQR 5HODWRUL SDJLQD HPHQGDPHQWRPRGLILFDWLYR
DO FRPPD VRVWLWXLUH OH SDUROH GHJOL
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
– SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
LQGLUL]]L!! FRQ OH SDUROH GHOOH GLUHWWLYH
GHOOD *LXQWD 5HJLRQDOH!! H VRSSULPHUH OH
SDUROHDYXWRDQFKHULJXDUGRDLSULQFLSLGL
FXLDOO¶DUWLFROR!!GLFXLDOODOHWWE
6HJDQWL'HJDQR 5HODWRUL SDJLQD HPHQGDPHQWRPRGLILFDWLYR
DO FRPPD VRVWLWXLUH OH SDUROH LQ
FRUVR!!FRQODSDUROD!!
&LULDQL SDJLQD HPHQGDPHQWR
PRGLILFDWLYR
GRSR LO FRPPD DJJLXQJHUH LO VHJXHQWH
FRPPD
© ELV , FRPPL SUHFHGHQWL H OH QRUPH HG
LQGLUL]]LLYLFRQWHQXWLSRVVRQRHVVHUHDSSOLFDWL
DQFKH DOOH ,3$% GHO )ULXOL9HQH]LD *LXOLD
TXDOL(QWL/RFDOLLVWLWX]LRQDOLQHOULVSHWWRGHOOD
ORURDXWRQRPLDVDQDWDGDOOHQRUPHYLJHQWLª
6HJDQWL'HJDQR 5HODWRUL SDJLQD HPHQGDPHQWRPRGLILFDWLYR
'RSRLOFRPPDDJJLXQJHUHLOVHJXHQWH
ELV $OO¶DUWLFRORFRPPDGHOOD
OHJJH UHJLRQDOH GRSR LO VHFRQGR
SHULRGR VRQR DJJLXQWL L VHJXHQWL ³,
FRPSRQHQWLLO&RPLWDWR GLUHWWLYR GHOO¶$JHQ]LD
QHOO¶HVSOHWDPHQWR GHOOH ORUR IXQ]LRQL VRQR
FRQVLGHUDWL LQ SHUPHVVR UHWULEXLWR VH
GLSHQGHQWL GL DPPLQLVWUD]LRQL SXEEOLFKH SHU
RUH ODYRUDWLYH VHWWLPDQDOL , &RPLWDWR
GLUHWWLYR
GHOO¶$JHQ]LD
FRQ
SURSULD
GHOLEHUD]LRQHSURYYHGHDILVVDUHPRGLHOLPLWL
SHU OD IUXL]LRQH GHL SHUPHVVL UHWULEXLWL H
LQGLFDQGR OD GRFXPHQWD]LRQH JLXVWLILFDWLYD
QHFHVVDULD , FRVWL VRVWHQXWL GDOOH
DPPLQLVWUD]LRQL SXEEOLFKH SHU O¶XVXIUXL]LRQH
GHLVXGGHWWLSHUPHVVLGDSDUWH GHL FRPSRQHQWL
LO &RPLWDWR GLUHWWLYR VRQR ULPERUVDWL GDOOD
5HJLRQHFRQ OH PRGDOLWj GL FXL DOO¶DUWLFROR FRPPD VHFRQGR SHULRGR GHOOD SUHVHQWH
OHJJH´!!
$WWLFRQVLOLDUL
- (241) 20 VIII LEGISLATURA –
6HJDQWL'HJDQR5HODWRULSDJLQD
(PHQGDPHQWRPRGLILFDWLYR
'RSR LO FRPPD DJJLXQJHUH L VHJXHQWL
FRPPL
© ELV 6RQR VRWWRSRVWL DOOD YHULILFD GHOOD
*LXQWD UHJLRQDOH LQ FRQIRUPLWj DOOD YLJHQWH
QRUPDWLYD UHJLRQDOH LQ PDWHULD GL YLJLODQ]D
GHJOL HQWL HG RUJDQLVPL IXQ]LRQDOL GHOOD
5HJLRQHLVHJXHQWLDWWLGHOO¶$5H5D1
DLOSURJUDPPDGLDWWLYLWj
E LO ELODQFLR SUHYHQWLYR H OH UHODWLYH
YDULD]LRQL
FLOFRQWRFRQVXQWLYR
G JOL DWWL D FDUDWWHUH UHJRODPHQWDUH H
JHQHUDOH
H OH GHOLEHUD]LRQL GL DIILGDPHQWR GL
FRQVXOHQ]HHVWHUQH
WHU
, SURYYHGLPHQWL FRQFHUQHQWL JOL
DWWLGLFXLDOFRPPDELVVRQRWUDVPHVVLHQWUR
TXLQGLFL JLRUQL GDOOD ORUR DGR]LRQH DOOD
6HJUHWHULD JHQHUDOH GHOOD 3UHVLGHQ]D GHOOD
*LXQWD UHJLRQDOH FKH SURYYHGH GHFRUVL JLRUQL GDOOD ULFH]LRQH D VRWWRSRUUH OH UHODWLYH
SURSRVWH PRWLYDWH FRUUHGDWH GHL SDUHUL
DFTXLVLWL DOO¶HVDPH GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH
(QWUR LO WHUPLQH GL TXLQGLFL JLRUQL GDOOD
ULFH]LRQH GHO SURYYHGLPHQWR OD 6HJUHWHULD
JHQHUDOH GHOOD 3UHVLGHQ]D GHOOD *LXQWD
UHJLRQDOHSXzULFKLHGHUHHOHPHQWLLVWUXWWRULOD
ULFKLHVWD LQWHUURPSH LO WHUPLQH VLQR DOOD
SUHVHQWD]LRQH
GHOOH
FRQWURGHGX]LRQL
GHOO¶$JHQ]LD GDO FXL ULFHYLPHQWR GHFRUUH XQ
QXRYR WHUPLQH GL WUHQWD JLRUQL SHU OD
VRWWRSRVL]LRQH GHOOD SURSRVWD DOOD *LXQWD
UHJLRQDOH
TXDWHU ,SURYYHGLPHQWLGLFXLDOFRPPD
ELV VRQR WUDVPHVVL FRQWHVWXDOPHQWH DOOD
5DJLRQHULD JHQHUDOH SHU LO SDUHUH GL
FRPSHWHQ]D
TXLQTXLHV
/¶$5H5D1 GHILQLVFH
FRQ SURSUL UHJRODPHQWL OH QRUPH FRQFHUQHQWL
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
– SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
O¶RUJDQL]]D]LRQHLQWHUQDLOIXQ]LRQDPHQWRHOD
JHVWLRQHILQDQ]LDULD
VH[LHV /¶RUJDQLFR GHO SHUVRQDOH LQ
VHUYL]LR SUHVVR O¶$5H5D1 YLHQH GHWHUPLQDWR
GDOO¶$JHQ]LD FRQ L UHJRODPHQWL GL FXL DO
FRPPD TXLQTXLHV ,Q WDOH DPELWR YHQJRQR
GHWHUPLQDWH GDOO¶$5H5D1 OH PRGDOLWj GL
DVVXQ]LRQH GHO SHUVRQDOH H OH UHODWLYH
SURFHGXUH LYL FRPSUHVH TXHOOH UHODWLYH DL
FRQWUDWWL GL ODYRUR D WHPSR GHWHUPLQDWR QHO
ULVSHWWR GHOOH GLVSRVL]LRQL LQ PDWHULD GL
UHFOXWDPHQWR DO SXEEOLFR LPSLHJR VWDWDOH /R
VWDWRJLXULGLFRHGLOWUDWWDPHQWRHFRQRPLFRGHO
SHUVRQDOH DVVXQWR LQ UXROR R D WHPSR
GHWHUPLQDWR GDOO¶$5H5D1 VRQR GHWHUPLQDWL
GDOOD *LXQWD UHJLRQDOH VHQWLWR LO &RPLWDWR
GLUHWWLYR4XDORUDLOSHUVRQDOHDVVXQWRDWHPSR
GHWHUPLQDWR
VLD
GLSHQGHQWH
GHOOH
DPPLQLVWUD]LRQLGLFXLDOO¶DUWGHOODOHJJH
UHJLRQDOH Q LO PHGHVLPR q FROORFDWR
LQ DVSHWWDWLYD VHQ]D DVVHJQL FRQ
ULFRQRVFLPHQWR GHOO¶DQ]LDQLWj GL VHUYL]LR 1HL
OLPLWLGLELODQFLRO¶$5H5D1SXzDYYDOHUVLGL
HVSHUWLHFROODERUDWRULHVWHUQL
VHSWLHV (¶ DEURJDWR O¶DUWLFROR FRPPD GHOOD OHJJH UHJLRQDOH OXJOLR
Qª
6HJDQWL'HJDQR 5HODWRUL SDJLQD HPHQGDPHQWRPRGLILFDWLYR
GRSR LO FRPPD VHSWLHV DJJLXQJHUH L
VHJXHQWLFRPPL
©RFWLHV ,O 'LUHWWRUH GHOO¶$JHQ]LD q
QRPLQDWR FRQ GHFUHWR GHO 3UHVLGHQWH GHOOD
*LXQWD UHJLRQDOH VX FRQIRUPH GHOLEHUD]LRQH
GHOOD *LXQWD PHGHVLPD VHQWLWR LO &RPLWDWR
GLUHWWLYR
QRQLHV /¶LQFDULFR
GHO
'LUHWWRUH
GHOO¶$JHQ]LD q FRQIHULWR PHGLDQWH FRQWUDWWR GL
GLULWWR SULYDWR SHU XQ SHULRGR PDVVLPR GL DQQL ULQQRYDELOH D SHUVRQD LQ SRVVHVVR GL
GLSORPD GL ODXUHD LQ GLVFLSOLQH JLXULGLFKH R
HFRQRPLFKH FKH DEELD PDWXUDWR XQ¶DQ]LDQLWj
GL VHUYL]LR FRQ TXDOLILFD GL GLULJHQWH SUHVVR
XQD VWUXWWXUD SXEEOLFD R SULYDWD GL DOPHQR DQQL
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
- (241) 21 VIII LEGISLATURA –
GHFLHV ,O WUDWWDPHQWR HFRQRPLFR GHO
'LUHWWRUHqGHWHUPLQDWRGDOOD*LXQWDUHJLRQDOH
FRQ ULIHULPHQWR DO WUDWWDPHQWR VSHWWDQWH DL
'LUHWWRUL GL 6HUYL]LR DXWRQRPR SUHVVR OD
5HJLRQH
XQGHFLHV ,O FRQIHULPHQWR GHOO¶LQFDULFR GL
'LUHWWRUH D GLSHQGHQWL SXEEOLFL GHWHUPLQD LO
ORURFROORFDPHQWRLQDVSHWWDWLYDVHQ]DDVVHJQL
SHUWXWWRLOSHULRGRGHOO¶LQFDULFR,OSHULRGRGL
DVSHWWDWLYD q XWLOH DL ILQL GHOO¶DQ]LDQLWj GL
VHUYL]LR
GRGHFLHV $O 'LUHWWRUH VSHWWD OD JHVWLRQH
ILQDQ]LDULD H DPPLQLVWUDWLYD LQ EDVH DJOL
LQGLUL]]L GHO &RPLWDWR GLUHWWLYR FRPSUHVD
O¶DGR]LRQH GHJOL DWWL FKH LPSHJQDQR O¶$JHQ]LD
YHUVR O¶HVWHUQR PHGLDQWH DXWRQRPL DWWL GL
RUJDQL]]D]LRQH GHOOH ULVRUVH XPDQH H
VWUXPHQWDOLGLVSHVDHGLFRQWUROOR
WHUGHFLHV /¶LQFDULFR GL 'LUHWWRUH SXz
HVVHUH UHYRFDWR FRQ GHFUHWR GHO 3UHVLGHQWH
GHOOD *LXQWD UHJLRQDOH VX FRQIRUPH
GHOLEHUD]LRQHGHOOD*LXQWDPHGHVLPDVHQWLWRLO
&RPLWDWR GLUHWWLYR GHOO¶$5H5D1 FRQ
PRWLYDWRSURYYHGLPHQWRSHUJUDYLYLROD]LRQLGL
OHJJL R LPSHGLPHQWL LQ UHOD]LRQH DJOL RELHWWLYL
FRQWHQXWL QHL SURJUDPPL GL DWWLYLWj R GHOOH
GLUHWWLYH LPSDUWLWH GDO &RPLWDWR GLUHWWLYR
PHGHVLPR
TXDWHUGHFLHV
,Q FDVR GL DVVHQ]D
LPSHGLPHQWR R YDFDQ]D GHO 'LUHWWRUH OH
UHODWLYH IXQ]LRQL VRQR VYROWH QHOOD IDVH
WUDQVLWRULDGDO&RRUGLQDWRUHRLQPDQFDQ]D
GDO3UHVLGHQWHGHO&RPLWDWRGLUHWWLYRª
La parola alla Relatrice Seganti per
l’ illustrazione degli emendamenti di pagina 1,
2, 4 e 5.
SEGANTI, 5HODWULFH Per quanto riguarda
l’ emendamento di pagina 1 si tratta di una
modifica al comma 2, dove vengono
specificate meglio alcune questioni che erano
rimaste
poco
comprese;
per
cui,
sostanzialmente, vengono apportate delle
modifiche abbastanza banali.
La medesima cosa viene proposta con
l’ emendamento di pagina 2, dove, per non
– SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
creare problemi di natura interpretativa, l’ anno
in corso viene definito come 2001.
L’ emendamento di pagina 3 è stato ritirato.
L’ emendamento di pagina 4 definisce, in
maniera abbastanza analitica, le modalità
operative dell’ A.Re.Ra.N. stesso, definendo
anche le procedure.
In particolare, viene specificato che sono
sottoposti alla verifica della Giunta regionale i
seguenti atti: il programma d’ attività, il
Bilancio preventivo e le relative variazioni, il
conto consuntivo, gli atti a carattere
regolamentare e generale, le deliberazioni di
affidamenti e di consulenze esterne. Viene poi
spiegato il tipo di procedura da seguire.
Per quanta riguarda l’ emendamento di
pagina 5, viene normata in maniera più
dettagliata la figura del coordinatore, che
diventa, di fatto, un Direttore e, quindi,
vengono normate quelle che sono le sue
competenze. Grazie.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
consigliere Ciriani. Ne ha la facoltà.
CIRIANI. Pur essendo un emendamento
importantissimo, perché ormai è chiaro che
siamo tra i regionali, o gli Enti locali e il
discorso sanitario, il tema che il Consigliere ha
sollevato è di un’ importanza unica. Rischiamo,
in questi Enti, di avere personale di serie “ B” ,
perché è quello pagato metà degli altri, quindi
spero che il tema, in qualche sede, verrà
risolto.
PRESIDENTE. Il consigliere Ciriani ritira il
proprio emendamento di pagina 2.1.
Ha chiesto di parlare il consigliere Puiatti.
Ne ha la facoltà.
PUIATTI. Non voglio tediare nessuno, però
ora arriva il libro del Bilancio anche per noi....
,QWHUUX]LRQH
I primi due emendamenti sono sicuramente
tecnici, formali, mentre il terzo è ritirato.
$WWLFRQVLOLDUL
- (241) 22 VIII LEGISLATURA –
Il quarto emendamento, collega Seganti,
prevede, come dicevo prima, la costruzione
della basilica.
Al 7 sexies si dice: “ L’ organico del
personale in servizio presso l’ A.Re.Ra.N. viene
determinato dall’ Agenzia con i regolamenti di
cui al comma 7 quinquies. In tale ambito
vengono determinate dall’ A.Re.Ra.N. le
modalità di assunzione del personale e le
relative procedure, ivi comprese quelle relative
ai contratti di lavoro a tempo determinato… ”
Si prevede, quindi, l’ assunzione di nuovo
personale, non il trasferimento e l’ utilizzo di
personale esistente. Poi, quindi, queste persone
dovranno essere pagate.
Nello stesso emendamento, nella pagina
successiva, si dice che l’ A.Re.Ra.N. può
avvalersi di esperti e di collaboratori esterni; ci
sarà quindi l’ assunzione di nuovo personale,
con procedure che saranno definite. Ci saranno
dei dipendenti, o comunque dei collaboratori a
tempo determinato, e ci saranno i collaboratori
esterni.
Inoltre, ovviamente, ci deve essere anche un
direttore, in quanto questa Agenzia nuova
dovrà avere un direttore, che deve avere tutta
una serie di caratteristiche: un’ anzianità di
servizio con qualifica di dirigente presso una
struttura pubblica o privata di almeno 5 anni,
eccetera, eccetera.
Questo direttore, che sarà il capo della
basilica nuova, che dovrà gestire tutti i contratti
di lavoro di tutti gli Enti locali della Regione,
oltre a quello della Regione, avrà un
trattamento riferito ai Direttori di servizio
autonomo.
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
– SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
Credo, però - e finisco -, che una persona
deve avere chiaro – Ferruccio Saro – dove
vuole arrivare. Che cos’ è questo? Oltre che
farlo, perché qualcun altro ha deciso che si
deve fare in questo modo, noi possiamo farlo
piccolo, più grande, possiamo decidere che
trasferiamo una parte dell’ attuale direzione del
personale che fa questo, oppure altro.
Mi sembra, invece, che nessuno abbia
chiaro questo. Pare che sia una iniziativa per
piazzare qualcuno, perché ha quattro posti di
lavoro nuovi in più, eccetera; ossia, per
aumentare i costi.
Non mi pare che questo vada nella direzione
predicata dalla Giunta; infine, pongo un’ ultima
questione, lo dicevo prima sottovoce al
Presidente. Il meccanismo è nato perché si è
detto che la contrattazione e, quindi, i contratti
di lavoro per i dipendenti, devono essere gestiti
da una terza persona.
Non può, quindi, essere la Giunta Regionale
- o i dipendenti della Regione - a farsi il
contratto da sé, ma devono essere terze
persone.
Questo terzo soggetto dovrà gestire i
contratti di lavoro dei Comuni, delle Province,
della Regione. Il contratto di lavoro dei
dipendenti dell’ A.Re.Ra.N. da chi sarà gestito?
C’ è da qualche parte un’ A.Re.Ra.N. nazionale
che gestisce i contratti dei dipendenti
dell’ A.Re.Ra.N.?
Oppure i dipendenti dell’ A.Re.Ra.N.
gestiranno i propri contratti? Altrimenti
torniamo all’ inghippo di prima.
Quindi, è meno di un dirigente. Io non so
come funziona questa cosa, ma credo che
qualche problema di funzionamento ci sarà.
Quindi, o questi signori sono tutti, come
dire?, non dipendenti, a contratto di lavoro
libero professionale, tutti grandi professionisti,
oppure questo meccanismo, prima o poi, si
ripropone.
Non riesco a capire perché adesso bisogna
stabilire tutto puntigliosamente. Una serie di
cose, e sicuramente alcune, verranno
dimenticate, perché se queste non erano state
scritte prima ed ora ci si accorge che bisognava
farle, ce ne saranno tante altre.
Questa è una cosa terza, privata, è
un’ agenzia non frutto di leggi, leggine, di
incarichi di Presidente, di direttori, ma è un
incarico
professionale
ad
un’ agenzia
specializzata che, in nome e per conto della
Regione, dei Comuni, gestisce i contratti di
$WWLFRQVLOLDUL
- (241) 23 -
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
VIII LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
lavoro ed ha un senso.
Invece ne facciamo un’ altra pubblica,
esattamente come tutte le altre, ed è
semplicemente una in più. Ma non cambia
esattamente nulla, dal punto di vista pratico.
Mi permetto di avanzare anche questo tipo
di perplessità, poi votate quello che volete.
35(6,'(1=$'(/9,&(35(6,'(17(
%8',1
PRESIDENTE. La parola al Presidente
della Giunta.
ANTONIONE, 3UHVLGHQWH GHOOD *LXQWD. Io
ho ascoltato con interesse le considerazioni del
collega Puiatti;
obiettivamente,
alcune
perplessità, in linea generale ci sono.
Alla domanda, in particolare: “ perché
alcune questioni sono state messe adesso e non
c’ erano prima?” , e di quante altre, invece, non
ci si è accorti, obiettivamente, collega Puiatti,
io non ho la possibilità di dare una risposta
certa a questo.
Sulla terzietà, in linea teorica, è chiaro,
bisognerebbe avere un soggetto assolutamente
asettico, anche perché, in caso contrario, se
troviamo qualcuno che diventa terzo per
l’ A.Re.Ra.N., bisogna trovare qualcuno che
diventa terzo per quello che è terzo nei
confronti dell’ A.Re.Ra.N.; all’ infinito, e
diventa complicato.
Credo,
comunque,
che
quella
dell’ A.Re.Ra.N. sia già una buona soluzione;
rispetto a quello che c’ era prima è un passo
avanti. Credo che su questi emendamenti ci si
possa ritrovare.
PRESIDENTE. Comunico che è stato
presentato il seguente emendamento:
*LXQWD UHJLRQDOH SDJLQD HPHQGDPHQWR
DJJLXQWLYR
GRSRO¶DUWLFRORDJJLXQJHUHLOVHJXHQWH
©$UWELV
,Q DWWXD]LRQH GHO GHFUHWR OHJLVODWLYR PDJJLR Q q QRPLQDWR D OLYHOOR
UHJLRQDOHXQFRQVLJOLHUHGLSDULWj
,O FRQVLJOLHUH GL SDULWj q QRPLQDWR FRQ
GHFUHWRGHO3UHVLGHQWHGHOOD*LXQWD5HJLRQDOH
SUHYLD GHOLEHUD]LRQH GHOOD *LXQWD PHGHVLPD
VXSURSRVWDGHOO¶$VVHVVRUHFRPSHWHQWH
,O FRQVLJOLHUH GL SDULWj GHYH SRVVHGHUH
UHTXLVLWLGLVSHFLILFDFRPSHWHQ]DHGHVSHULHQ]D
DOPHQR TXLQTXHQQDOH LQ PDWHULD GL ODYRUR
IHPPLQLOHGLQRUPDWLYHVXOOHSDULRSSRUWXQLWj
QRQFKp GL PHUFDWR GHO ODYRUR FRPSURYDWL GD
LGRQHDGRFXPHQWD]LRQH
,OPDQGDWRGHOFRQVLJOLHUHGLSDULWjKDOD
GXUDWD GL TXDWWUR DQQL HG q ULQQRYDELOH XQD
VRODYROWD$LILQLGHOO¶HYHQWXDOHULQQRYRQRQVL
WLHQH FRQWR GHOO¶HVSOHWDPHQWR GL IXQ]LRQL GL
FRQVLJOLHUH GL SDULWj DL VHQVL GHOOD QRUPDWLYD
SUHYLJHQWH LQ PDWHULD ,O FRQVLJOLHUH GL SDULWj
FRQWLQXD D VYROJHUH OH IXQ]LRQL VLQR DOOD
SXEEOLFD]LRQH VXO %ROOHWWLQR 8IILFLDOH GHOOD
5HJLRQHGHOQXRYRFRQVLJOLHUHGLSDULWj
,Q VHGH GL SULPD DSSOLFD]LRQH LO
FRQVLJOLHUH GL SDULWj q QRPLQDWR HQWUR WUHQWD
JLRUQL GDOO¶HQWUDWD LQ YLJRUH GHOOD SUHVHQWH
OHJJH
,OFRQVLJOLHUHGLSDULWjVYROJHIXQ]LRQLGL
SURPR]LRQH H FRQWUROOR GHOO¶DWWXD]LRQH GHL
SULQFLSLGLXJXDJOLDQ]DGLRSSRUWXQLWjHGLQRQ
GLVFULPLQD]LRQHSHUGRQQHHXRPLQLQHOODYRUR
6YROJH DOWUHVu OH IXQ]LRQL GL SXEEOLFR XIILFLDOH
DL VHQVL GHOO¶DUWLFROR FRPPD GHO GHFUHWR
OHJLVODWLYR QRQFKp L FRPSLWL H OH
IXQ]LRQLSUHYLVWLGDOO¶DUWFRPPLHGHO
PHGHVLPRGHFUHWROHJLVODWLYR
,OFRQVLJOLHUHGLSDULWjqFRPSRQHQWHGHO
&RPLWDWR SURJUDPPDWLFR H GL YHULILFD GHL
ULVXOWDWL JHVWLRQDOL H GHOOD &RPPLVVLRQH
ELODWHUDOH
SHU
O¶LPSLHJR
DL
VHQVL
ULVSHWWLYDPHQWH GHJOL DUWLFROL H GHOOD
OHJJH UHJLRQDOH QRQFKp GHOOD
&RPPLVVLRQHUHJLRQDOHSHUOHSDULRSSRUWXQLWj
WUD XRPR H GRQQD DL VHQVL GHOOD OHJJH
UHJLRQDOH O PDJJLR Q 3DUWHFLSD
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
- (241) 24 -
VIII LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
DOWUHVu DL WDYROL GL SDUWHQDULDWR ORFDOH HG DL
FRPLWDWLGLVRUYHJOLDQ]DGLFXLDOUHJRODPHQWR
&( Q GHO &RQVLJOLR GHO JLXJQR
QRQFKpDOODFRQFHUWD]LRQHUHJLRQDOH
/¶DUWLFROR GHOOD OHJJH UHJLRQDOH
qVRVWLWXLWRGDOVHJXHQWH
³$UW
&RQVLJOLHUHGLSDULWj
,O FRQVLJOLHUH GL SDULWj q GRPLFLOLDWR
SUHVVR /¶$JHQ]LD UHJLRQDOH SHU O¶LPSLHJR OD
TXDOH DVVLFXUD OD VHGH H TXDQWR QHFHVVDULR
DOO¶HVSOHWDPHQWR
GHOOH
IXQ]LRQL
GL
FRPSHWHQ]D´
,Q PDWHULD GL SHUPHVVL H LQGHQQLWj
ULFRQRVFLXWL DO FRQVLJOLHUH GL SDULWj WURYD
DSSOLFD]LRQHO¶DUWLFRORGHOGHFUHWROHJLVODWLYR
3HU OH PLVVLRQL VYROWH QHOO¶HVHUFL]LR
GHOOH SURSULH IXQ]LRQL DO FRQVLJOLHUH GL SDULWj
VSHWWD LO WUDWWDPHQWR GL PLVVLRQH QHOOD PLVXUD
SUHYLVWD GDOOH YLJHQWL QRUPH SHU LO SHUVRQDOH
UHJLRQDOH , UHODWLYL RQHUL VRQR D FDULFR
GHOO¶$JHQ]LDUHJLRQDOHSHUO¶LPSLHJRª
norma autonoma, provvederà il legislatore
statale, o meglio il Ministero del Lavoro, a
nominare i Consiglieri di parità, su base
provinciale.
Questo, ovviamente, creerà una discrasia
notevolissima sul tema del lavoro e del
collocamento. Devo anche dire che queste
norme le avevamo già collegate nel settembre
scorso al disegno di legge di recepimento alla
legge 68 del 1999 – sull’ inserimento lavorativo
dei disabili – un tema, quindi, coerente, che
giace in Commissione.
Ci siamo riuniti, i colleghi lo ricorderanno,
quattro o cinque volte, ma l’ iter della
Commissione non si è concluso e, quindi,
questo provvedimento giungerà in Aula
successivamente alla data del 31 dicembre
2000.
Pertanto chiediamo all’ Aula di accogliere
questo emendamento e di approvarlo, perché
sostanzialmente è un atto dovuto di
recepimento della normativa statale per rendere
coerente il decreto legislativo 196 con la
legislazione di questa Regione, che ha un
ordinamento diverso da quella delle Regioni a
Statuto ordinario.
Ai sensi dell’ articolo 71 del Regolamento
interno,
dichiaro
inammissibile
tale
emendamento, in quanto attinente a materia
estranea all’ oggetto della proposta di legge in
esame.
Questo è il motivo per cui chiediamo di
esaminare ed approvare questo articolo 1 bis.
La parola alla Giunta per l’ illustrazione di
tale emendamento.
PRESIDENTE. Pongo, quindi, in votazione
l’ ammissibilità dell’ emendamento di pagina 6.
VENIER-ROMANO,
$VVHVVRUH
DOO¶DJULFROWXUD DOOD FDFFLD H DOOD SHVFD
Ringrazio il Presidente per avermi dato la
parola. La Giunta ha proposto questo articolo 1
bis per una ragione molto semplice; la legge,
anzi, il decreto legislativo 196 - che,
ovviamente, è dello Stato - prevede il
Consigliere di parità.
Il problema è che noi abbiamo il
collocamento regionale, mentre le Regioni a
Statuto ordinario hanno il collocamento
provinciale.
Secondo il Decreto legislativo se, entro il 31
dicembre, noi non riusciamo ad avere una
(¶DSSURYDWR
Pongo in votazione l’ emendamento di
pagina 1.
(¶DSSURYDWR
Pongo in votazione l’ emendamento di
pagina 2.
(¶DSSURYDWR
Gli emendamenti di pagina 2.1 e pagina 3
sono stati precedentemente ritirati.
Pongo in votazione l’ emendamento di
$WWLFRQVLOLDUL
5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
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VIII LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
pagina 4.
dover discutere di una cosa arrivata all’ ultimo
secondo e mi chiedete di votarla! Insomma, un
po’ di decenza, per favore!
(¶DSSURYDWR
Pongo in votazione l’ emendamento di
pagina 5.
(¶DSSURYDWR
Pongo in votazione l’ articolo 1 nel testo
emendato.
(¶DSSURYDWR
Passiamo,
quindi,
all’ esame
dell’ emendamento di pagina 6, istitutivo
dell’ articolo 1 bis, precedentemente illustrato
dal presentatore.
Ha chiesto di parlare
Zoppolato. Ne ha la facoltà.
il
consigliere
ZOPPOLATO. Le sorprese, Presidente, non
finiscono più. Ci troviamo a discutere di un
argomento che non ha nulla a che fare con
l’ A.Re.Ra.N.
,QWHUUX]LRQH
Il problema è che siamo una Regione a
Statuto speciale. Non posso accettare che lo
Stato si svegli e mi dia l’ agenzia ed il lavoro
senza darmi le competenze, e mi dica di
mettere dentro quella persona e io devo
metterla dentro. Potessi metterla dentro in
galera, magari, riferendomi a certi clandestini,
sarebbe un altro discorso.
Trovo un po’ fuori luogo se debbo, però,
subire “ come Regione” . Quindi, non è troppo
semplice dire all’ ultimo momento: “ mi inserite,
come Giunta, una norma all’ ultimo momento, e
senza spiegare niente.
Se è urgente, credo che il tempo trascroso
da maggio a dicembre sia un po’ troppo!… Dal
23 maggio, vengo a saperlo il 12 dicembre!
Ritengo, pertanto, che questo si possa fare,
se non si è fatto adesso, in gennaio, febbraio o
marzo, perché mi sento insultato. Io mi trovo a
Fosse un decreto di ieri, ma è un decreto di
7 mesi fa, e io devo saperlo all’ ultimo secondo
prima di votarlo! Lo trovo fuori luogo.
Ora, non so, Federica; secondo me,
possiamo discuterlo a gennaio, febbraio,
intanto, se non è caduto finora, non cade più.
Devo nominare un consigliere di parità senza
sapere nemmeno cosa significhi.
PRESIDENTE. Pongo in votazione
l’ emendamento di pagina 6, istitutivo
dell’ articolo 1 bis.
(¶DSSURYDWR
Passiamo ora alle dichiarazioni di voto,
prima della votazione finale.
1HVVXQRFKLHGHGLSDUODUH
Poiché nessuno chiede la parola, pongo in
votazione la proposta di legge n. 179 nel suo
complesso.
(¶DSSURYDWD
Il
Consiglio
regionale
approva
a
maggioranza la proposta di legge: “ Comparto
unico del pubblico impiego della Regione e
degli Enti locali” nel testo predisposto dai
presentatori, fatto proprio dalla I Commissione
e con gli emendamenti apportati nel corso della
discussione in Aula.
'LVFXVVLRQHVXOODPR]LRQH³&RQIHUHQ]D
UHJLRQDOHSHUODGLIHVDGHOVXROR´
PRESIDENTE. Si passa, quindi, all’ esame
del punto n. 3 dell’ ordine del giorno, che
prevede la discussione sulla mozione:
” Conferenza regionale per la difesa del suolo”
(55), d’ iniziativa dei consiglieri Mattassi,
Fontanelli, Baiutti e Molinaro.
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5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
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VIII LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
Ha chiesto di parlare il consigliere Baiutti.
Ne ha la facoltà.
BAIUTTI. Vorrei proporre ai colleghi di
rinviare alla prossima seduta, nel 2001, ormai,
la discussione della mozione, che merita più
tempo ed attenzione da parte dell’ Aula. Grazie.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il
consigliere Puiatti. Ne ha la facoltà.
PUIATTI. Io non voglio fare alcuna
polemica, però questo era un punto ritenuto
importante, urgente dai promotori, era parte di
un accordo fatto dai Capigruppo.
Infatti il Presidente della Giunta, nella sua
richiesta di convocazione del Consiglio, ha
inserito anche questo, poi l’ ultimo dei firmatari
rimasto sul campo chiede il rinvio perché gli
altri non ci sono.
Evidenzio questo fatto e, quindi, sono
contrario al rinvio. Se poi il clima è questo,
bastava non convocare la seduta o non
iscrivere questo punto all’ ordine del giorno.
Non è che la cosa è urgente se viene fatta
alle dieci di mattina, mentre non lo è più alle 5
e mezza del pomeriggio. Si determina
l’ urgenza a seconda dell’ ora…
PRESIDENTE. L’ iscrizione all’ ordine del
giorno è avvenuta in base alla richiesta del
Presidente della Giunta. Siamo di fronte alla
richiesta di uno dei presentatori, dell’ unico
presente.
Ha chiesto di parlare
Fontanelli. Ne ha la facoltà.
il
consigliere
FONTANELLI. Sono uno dei firmatari
della mozione; concordo, però, con quanto ha
proposto il collega Baiutti: l’ attenzione
dell’ Aula su questo argomento non sarebbe
adeguata all’ importanza dello stesso.
E’ opportuno, quindi, che se ne torni a
parlare quando ci sarà più attenzione e sarà
presente l’ Assessore alla protezione civile e
quant’ altro. Quindi, sono favorevole al rinvio.
PRESIDENTE. Pongo in votazione la
proposta di rinvio.
(¶DSSURYDWD
$QQXQ]LRGLLQWHUSHOODQ]D
PRESIDENTE. Comunico che è pervenuta
alla Presidenza la seguente interpellanza
Travanut e Degrassi: “ Sullo stanziamento di
300 milioni per la “ presentazione del sistema
economico-produttivo, commerciale e turistico
del Friuli-Venezia-Giulia” in Romania” (540).
Il relativo testo sarà riportato in allegato al
presente resoconto.
6XOSURFHVVRYHUEDOH
PRESIDENTE. Poiché non ci sono state
osservazioni sul processo verbale della seduta
n. 239, del 30 novembre 2000, lo stesso si
intende approvato.
2UGLQHGHOJLRUQRGHOODSURVVLPDVHGXWD
PRESIDENTE. Comunico che il Consiglio
è convocato per il giorno 18 dicembre 2000,
alle ore 09.30, con il seguente ordine del
giorno:
1. Discussione sui seguenti disegni di legge
e sul Piano regionale di sviluppo:
a) “ Rendiconto generale della Regione
Autonoma Friuli-Venezia Giulia per
l’ esercizio finanziario 1999” (180)
(Relatore Ritossa)
b) ³Disposizioni per la formazione del
bilancio pluriennale ed annuale della
Regione (Legge finanziaria 2001)” (184)
(Relatori di maggioranza CirianiViolino)
(Relatori di minoranza Degrassi-Degano
Puiatti-Zorzini)
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VIII LEGISLATURA – – SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
c) “ Bilancio pluriennale per gli anni
2001-2003 e Bilancio di previsione per
l’ anno finanziario 2001” (183)
(Relatori di maggioranza CirianiViolino)
(Relatori di minoranza Degrassi-DeganoPuiatti-Zorzini)
d)“ Piano regionale di sviluppo”
Dichiaro chiusa la seduta.
/DVHGXWDWHUPLQDDOOHRUH
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VIII LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
5HOD]LRQLVFULWWHDSURJHWWLGLOHJJH
5HOD]LRQHGHO5HODWRUH0ROLQDURVXOODSURSRVWD
GLOHJJHQ
“ Signor Presidente, egregi colleghi,
il 14 novembre u.s. i presidenti di tutti i
Gruppi consiliari hanno inteso sottoporre
all’ attenzione del Consiglio regionale una
proposta di legge concernente <Interventi
urgenti a favore delle Regioni Piemonte e
Valle D’ Aosta a seguito delle calamitànaturali
abbattutesi su quei territori nell’ ottobre del
2000> per ricordare e ricambiare in maniera
tangibile l’ impegno di quelle Regioni italiane
nell’ ambito della solidarietà nazionale per il
Friuli terremotato.
Con la disposizione proposta la Giunta
regionale era autorizzata ad intervenire, di
concerto con le Amministrazioni regionali del
Piemonte e della Valle d’ Aosta, per il totale e/o
parziale rifacimento di opere infrastrutturali
danneggiate o andate distrutte.
La dotazione finanziaria proposta era di
10.000 milioni per l’ anno 2000.
Nel corso dell’ esame in Commissione
l’ Assessore regionale competente, riferendo
sull’ esito di una visita conoscitiva alle zone
alluvionate, prospettava l’ opportunità di dotarsi
di una disposizione normativa che consentisse
di intervenire in via continuativa e
tempestivamente, nell’ ambito della solidarietà
nazionale, sin dalle fasi delle prime emergenze,
per prestare soccorso alle popolazioni colpite,
con le normali procedure previste per gli
interventi di protezione civile.
Tale procedura, è stato sottolineato, non
richiede l’ individuazione di stanziamenti di
spesa a ciò finalizzati, in quanto il fabbisogno
di risorse finanziarie farebbe carico al Fondo
regionale per la protezione civile. Tale
impostazione è stata unanimemente condivisa
dai presenti che, a tal fine, hanno proceduto ad
approvare emendamenti proposti dalla Giunta
regionale e dal consigliere Fontanelli, che
sostituiscono interamente la proposta originale.
L’ articolo 1 sostituisce il comma quarto
dell’ articolo 9 della legge regionale 64/1988,
come introdotto dall’ articolo 1, comma 1, della
legge regionale 24/1992. La disposizione
consente l’ intervento dell’ Amministrazione
regionale
nell’ ambito
della
solidarietà
nazionale in caso di eventi eccezionali causati
da calamità, con un ampio spettro di aiuti, da
quelli diretti con medicinali, attrezzature,
viveri e generi di conforto, a quelli per il totale
o parziale ripristino di opere infrastrutturali, da
effettuarsi d’ intesa con le Amministrazioni
delle Regioni colpite.
Gli interventi così definiti dalla Giunta
regionale trovano copertura nel Fondo
regionale per la protezione civile. E’ da
precisare che, rispetto alle disposizioni
precedenti, le novità sono: la procedura, la
stessa in vigore per gli interventi nel territorio
regionale, la natura degli interventi,
specificatamente più ampi, da quelli della
prima emergenza a quelli sulle infrastrutture, e
la copertura finanziaria, tramite il Fondo
regionale di settore e non più con stanziamenti
specifici da autorizzarsi con legge.
L’ articolo 2, di carattere programmatico,
intende recuperare la finalità della originaria
proposta di legge, statuendo che la prima
applicazione della disposizione procedurale di
cui all’ articolo 1 è quella relativa all’ intervento
in favore delle popolazioni del Piemonte e
della Valle d’ Aosta.
Stante
l’ unanime
condivisione
del
provvedimento, si auspica una sua rapida
approvazione da parte dell’ on.
Consiglio
regionale.”
5HOD]LRQHGHOOD5HODWULFH6HJDQWLVXOODSURSRVWD
GLOHJJHQ
“ Signor Presidente, colleghi Consiglieri,
$WWLFRQVLOLDUL
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5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
VIII LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
la presente proposta di legge si impone
all’ attenzione di quest’ Aula in quanto di
valenza tecnico-amministrativa significativa,
consentendo la sua applicazione, la gestione
del processo di omogeneizzazione tra i
contratti relativi al personale regionale e al
personale degli Enti locali, in attuazione dei
principi individuati nel protocollo generale di
intesa per la contrattazione nel comparto unico
del pubblico impiego.
Si tratta di un unico articolo costituito da
sette commi che, sostanzialmente consentono
all’ Agenzia Regionale per la Rappresentanza
Negoziale, di operare legittimamente e con gli
strumenti necessari.”
5HOD]LRQHGHO5HODWRUH'HJDQRDOODSURSRVWDGL
OHJJHQ
“ Signor Presidente, egregi colleghi,
la norma che viene proposta al voto del
Consiglio è in realtà già stata esaminata ad
approvata dall’ Assemblea.
Costituisce infatti un articolo della legge sul
personale che si trova oggi all’ esame della
Suprema Corte dopo la seconda bocciatura del
provvedimento da parte del Governo.
Si tratta certamente di un provvedimento
urgente, necessario a garantire la gestione del
processo di omogeneizzazione tra i contratti
del personale regionale e di quello degli Enti
locali, in attuazione dei principi individuati nel
protocollo generale di intesa per la
contrattazione nel comparto unico del pubblico
impiego.
I sette commi di questo articolo unico
consentono, inoltre all’ Agenzia Regionale per
la Rappresentanza Negoziale di operare
adeguatamente con tutti gli strumenti necessari.
E’ per tale ragione che il gruppo del CPR ha
responsabilmente votato a favore del PDL in
Commissione non senza porsi alcuni
interrogativi.
Il principale riguarda la sorte dell’ intero
provvedimento sul personale tenuto conto che i
tempi della Corte Costituzionale non appaiono
compatibili
con
le
esigenze
dell’ Amministrazione regionale.
Come intende muoversi la Giunta? Ritiene
solo questo articolo tanto urgente da essere
immediatamente riproposto o ha intenzione di
ripresentarne anche altri?
Ci sembra comunque assolutamente
necessario a tal proposito, l’ apertura di un
immediato confronto con le Organizzazioni
sindacali.
Senza tale opportuna concertazione non
saremo certamente disponibili a votare in Aula
emendamenti tesi a riproporre integralmente
altri articoli della legge sul personale.”
,QWHUSHOODQ]DDQQXQ]LDWD
“ I sottoscritti Consiglieri regionali,
appreso dello stanziamento di 300 milioni
deliberato dalla Giunta regionale per un’ azione
di promozione turistica del Friuli-Venezia
Giulia sul mercato della Romania, ovvero per
l’ apertura di un ufficio di rappresentanza della
Regione
a
Bucarest
funzionale
alla
“ presentazione del
sistema
economico
produttivo, commerciale e turistico del FriuliVenezia Giulia” ;
appreso altresì che detta azione di
promozione è stata affidata, su segnalazione di
non ben identificati “ ambienti governativi
romeni” , alla associazione “ no profit” Centrum
che ha sede a Bucarest e che da informazioni
assunte sarebbe partecipata anche da noti
professionisti triestini;
ricordato che il compito primario
dell’ Azienda Regionale di Promozione
Turistica, di cui l’ Assessore Dressi è
$WWLFRQVLOLDUL
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5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD
VIII LEGISLATURA – ALLA SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2000
Presidente, dovrebbe essere appunto quello di
promuovere turisticamente il Friuli-Venezia
Giulia;
considerato inoltre che la Regione partecipa
al 68% a FINEST il cui scopo consiste nel
fornire assistenza finanziaria all’ impresa
regionale sui mercati dell’ Est Europa e a
INFORMEST che si propone altresì per fornire
assistenza consulenza e monitoraggio della
legislazione dei singoli Stati alle aziende
desiderose di operare sempre sui mercati
dell’ Est europeo;
ritenuto che la spesa di 300 milioni per un
anno destinata dalla Giunta regionale per
questa iniziativa rappresenti l’ ennesimo spreco
di denaro pubblico di questa maggioranza,
considerato che non si è ritenuto,
incomprensibilmente, di utilizzare aziende o
società regionali ad un tanto preposte con
risorse umane e finanziarie adeguate;
interpellano
il Presidente della Giunta regionale per
sapere:
1. quali siano le ragioni per le quali si è
preferito servirsi di una società privata per la
promozione turistica della Regione e per la
promozione del sistema economico regionale,
considerando che questo dovrebbe essere il
compito precipuo dell’ Azienda Regionale di
Promozione Turistica che, in questa vicenda a
quanto risulta, non è stata minimamente
interessata da INFORMEST e da FINEST;
2. quali siano le ragioni per le quali la
Giunta
regionale,
ovvero
l’ Assessore
competente, anziché svolgere un ruolo di
effettivo coordinamento tra i vari soggetti
pubblici e privati presenti sul nostro territorio e
partecipati dalla Amministrazione regionale
promuova iniziative costose (300 milioni per
un anno per aprire una sede di rappresentanza)
che evidenziano oltretutto la mancanza di una
strategia complessiva nei rapporti con i mercati
vicini;
3. Se, considerata la scelta fatta, ritiene
ancora che le azioni sino ad oggi intraprese
dalla Azienda Regionale di Promozione
Turistica, da INFORMEST e da FINEST siano
adeguate rispetto ai compiti per i quali questa
azienda e queste società sono state costituite.
(540)
“ Travanut, Degrassi”
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7UDVFUL]LRQH$57&26DQ*LRUJLRGL1RJDUR6WDPSD6WDPSHULDGHO&RQVLJOLR5HJLRQDOH7ULHVWH
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