Comune di SAN FRANCESCO AL CAMPO (TO)
Ristrutturazione e messa a norma della pista del velodromo
"Comm. Francone" - Centro Polisportivo Comunale
di San Francesco al Campo (TO)
PROGETTO ESECUTIVO
15 Dicembre 2015
RELAZIONE GENERALE DEL PROGETTO
Immagine complessiva dall’alto dell’area del centro polisportivo
(fonte: Google Earth)
PREMESSA
L’intervento oggetto della presente relazione tecnico illustrativa riguarda la ristrutturazione e messa a norma
della pista del velodromo “Comm. Francone” presso il Centro Polisportivo Comunale sito nel Comune di San
Francesco al Campo (TO).
L’intero complesso sportivo è stato oggetto di recenti lavori di riqualificazione, fatta esclusione di alcune aree
tra cui la pista.
La pista del velodromo è un circuito di lunghezza pari a 400mt adibito a gare nazionali e internazionali, e
pertanto dovrà essere conforme:
• Alle norme di legge che sotto qualsiasi titolo regolano la loro progettazione, costruzione ed esercizio, con
particolare riferimento a quelle di sicurezza, igiene, superamento delle barriere architettoniche, ecc.
• Al Regolamento Tecnico della Federazione Ciclistica Italiana (R.T. – F.C.I.) redatto in conformità dell’art.8
dello Statuto Federale ed alle norme in materia emanate dall’Unione Ciclistica Internazionale, in relazione al
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livello di attività previsto, sia per quanto attiene le caratteristiche dimensionali, costruttive ed ambientali degli
spazi destinati alla pratica sportiva, che per la dotazione e le caratteristiche delle attrezzature fisse e mobili.
• Alle norme C.O.N.I.
• Alle norme commerciali U.N.I. Sport.
Per lo svolgimento di gare o manifestazioni sportive si applicano, in quanto prevalenti, le norme previste dal
R.T. – F.C.I.
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
L’intervento prevede la ristrutturazione e messa a norma della pista mediante il rifacimento del manto,
l’installazione d’idonea balaustra lungo il perimetro esterno ed alcune necessarie opere di manutenzione
straordinaria (quali ad esempio la rifunzionalizzazione del sistema di raccolta e canalizzazione delle acque
piovane, la rimozione e riparazione di eventuali parti ammalorate in fase di distacco, etc).
In linea generale, la pavimentazione dovrà rispondere ai seguenti requisiti:
• Avere la massima regolarità di superficie costante;
• Il piano di fondazione dovrà consentire lo smaltimento delle acque di infiltrazione meteoriche entro un limite
massimo di 30 minuti sulla base delle precipitazioni locali con durata compresa tra i 15 e 30 minuti e
comunque per una precipitazione non inferiore a 100 litri/secondo per ettaro.
• Qualsiasi opera dovrà essere contenuta al di sotto del piano di campagna contiguo alla pavimentazione
(almeno cm. 10) e fino ad una distanza di m.1,50 dal bordo;
• In riferimento al tipo di pavimentazione ed alle relative norme di esecuzione, saranno previsti lungo il percorso
idonei giunti di dilatazione opportunamente distanziati.
In sede di realizzazione, le pavimentazioni suindicate saranno posate in opera secondo le proprie specificità, le
caratteristiche dei componenti (fondazioni, strati drenanti, ecc.) ed in osservanza delle indicazioni fornite dalla
ditta produttrice.
Lungo i bordi verranno realizzate delle strisce di margine di larghezza cm.12 di colore adatto alla percezione.
Le zone del circuito con cambiamenti di pendenze trasversali non dovranno presentare scalini ed essere
opportunamente raccordate da superfici di collegamento.
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La superficie della pista sarà totalmente piana, omogenea e non abrasiva. La tolleranza di planimetria della
superficie è di mm. 5 su m 2; il rivestimento uniforme, sulla totalità della superficie della pista. Il colore della
superficie della pista sarà grigio chiaro tale da permettere una buona visibilità delle linee di demarcazione che
completeranno la pista. Le signature dovranno definire la zona di sicurezza (4,00 m) e di riposo (0,70 m),
dovranno essere realizzate la linea di misurazione, la linea dei velocisti e quella degli stayers oltre che la linea
di arrivo/finish line. Ogni demarcazione della pista, linea, iscrizione pubblicitaria o altro sarà fatta con vernice
non sdrucciolevole e tale da non modificare le proprietà di aderenza, consistenza, ed omogeneità della
superficie. In corrispondenza dell'arrivo, sono previsti i sistemi necessari all'installazione del tabellone
fotofinish, e dei relativi rilevatori di passaggi, agli interassi convenzionali.
PRINCIPALI FASI DI LAVORAZIONE SULLA PISTA
PREPARAZIONE DEL SUPPORTO:
Demolizione di eventuali parti ammalorate in fase di distacco.
Abrasione di tutta la superficie mediante pallinatura e/o molatura.
Ripristino delle porzioni, mediante malta strutturale con resistenze adeguate, malta tissotropica
fibrorinforzata con fibre inorganiche, a ritiro compensato e resistente ai solfati.
ESECUZIONE:
Posa di rivestimento, mediante l'utilizzo a rullo di primer epossidico trasparente bi-componente in
dispersione acquosa, diluito 1 a 1 con acqua pulita.
Il giorno seguente all'applicazione del primer, si procederà con la prima mano a racla di fondo bianco.
Il giorno successivo, previa carteggiatura della prima mano, eseguita una perfetta aspirazione delle
polveri residue effettuate con aspiratore industriale, si procederà alla stesura sempre a racla o spatola
gommata della seconda mano di fondo bianco.
La giornata successiva, dopo l'eventuale carteggiatura della superficie, si potrà applicare il rivestimento
colorato dato in 2 mani a racla a distanza di 24 ore l'una dall'altra.
A completa asciugatura sarà possibile effettuare una tracciatura della segnaletica orizzontale mediante
l'applicazione di vernice a pennello o a rullo, data in 2 mani a distanza di 12 - 24 ore l'una dall'altra (la
segnaletica verrà realizzata in ottemperanza allo specifico R.T.-F.C.I.).
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IMPERMEABILIZZAZIONE
Sull’intera superficie della pista verrà realizzato un trattamento impermeabilizzante armato continuo di
estradossi di solette da adibire al passaggio del traffico, realizzato in opera mediante:
a) spalmatura a caldo ad alta temperatura di bitume modificato con gomme termoplastiche (cont.min. 8 %)
previa accurata pulizia della superfice, compresa bocciardatura od idrolavaggio (previa anche eventuale
stuccatura e regolarizzazione), nonche' stesa di primer d'ancoraggio a solvente; lo strato di bitume
modificato sara' in grado di colmare tutte le irregolarita' del supporto ed avra' spessore non inferiore a
mm 2;
b) telo di tessuto in poliestere trevira/spunbond del peso di g 200/m², totalmente impregnato a caldo con
bitume modificato come sopra, sovrapposto alle giunzioni per cm 15;
c) secondo strato spalmato a caldo ad alta temperatura come al punto a), dello spessore minimo di mm 1;
LAVORAZIONI PARTICOLARI E CRITICITA’, SOLUZIONI TECNICHE
RIPRISTINO GIUNTI E CREPE
I giunti elastici di dilatazione dovranno essere ripristinati come segue.
•
Rimuovere il sigillante elastico presente nei giunti; laddove essi si presentano sbrecciati oltre ad
eliminare le parti degradate dovrà essere rimossa, mediante taglio con flessibile, anche una porzione
dell’esistente calcestruzzo in adiacenza nella misura di circa 5 cm in larghezza oltre il degrado e 3-4 cm di
profondità.
•
Aspirare la polvere ed applicare come promotore di adesione un primer epossidico trasparente
bicomponente in dispersione acquosa; su primer ancora fresco ripristinare le porzioni di calcestruzzo rimosse
utilizzando una malta epossidica tricomponente per pavimentazioni resistenti agli acidi e all’usura.
Prima dell’applicazione della malta epossidica dovrà essere opportunamente posizionato, dove originariamente
presente il giunto, un opportuno distanziatore della larghezza di circa 1 cm e della profondità del ripristino.
•
Laddove si è formata una crepa rettilinea su tutta la larghezza della pista dovrà essere verificato se
negli strati sottostanti è presente un giunto non riproposto sulla finitura, in caso affermativo si dovrà procedere
come nei punti precedenti.
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Le crepe generiche dovranno essere ripristinate come segue.
•
Allargare le crepe mediante flessibile con disco diamantato, aspirare la polvere e successivamente
sigillarle mediante l’utilizzo di un adesivo epossidico bicomponente tissotropico per incollaggi strutturali.
PREPARAZIONE DELLA PISTA
•
Effettuare una molatura della pista per rimuovere completamente le scritte pubblicitarie e le linee di
delimitazione presenti su gran parte della pista.
SIGILLATURA DEI GIUNTI
•
Posizionare un nastro di carta protettivo ai bordi dei giunti.
•
Al fine di dimensionare lo spessore del sigillante, che dovrà avere una profondità non superiore alla
sua larghezza, inserire sul fondo del giunto un cordoncino di schiuma polietilenica estrusa a cellule chiuse, per
il corretto dimensionamento dei giunti.
•
Sigillare i giunti mediante applicazione di un sigillante ed adesivo elastico ibrido, a base di polimeri
sililati, monocomponente, tissotropico, ad alto modulo elastico e a rapido indurimento, previa stesura di un
promotore di adesione per sigillanti siliconici, sul bordo del giunto.
RIVESTIMENTO COLORATO
Rivestimento colorato a base di resine acriliche in dispersione acquosa e cariche selezionate, per il
rivestimento di superfici sportive quali velodromi e pattinodromi.
1.
Per soli sottofondi in calcestruzzo, primerizzazione con primer epossidico trasparente bicomponente in
dispersione acquosa, consumo indicativo ca. 0,050-0,100 kg/m² da applicarsi a rullo o a spruzzo in una mano.
2.
Applicazione a spruzzo di fondo riempitivo di preparazione e regolarizzazione, eventualmente diluito
con 10-15% d’acqua, in 1-2 mani a distanza di 8-12 ore l’una dall’altra, consumo indicativo ca. 1,0-1,5 kg/m².
3.
Ad asciugamento del fondo, applicazione di rivestimento colorato, nel colore stabilito dalla DL, a base
di resina acrilica e cariche in dispersione acquosa, da applicarsi a spruzzo in 1 o 2 mani, a distanza di 8-12 ore
una dall’altra per un consumo indicativo ca. 0,5 – 1,0 kg/m².
4.
Ad asciugamento avvenuto, applicazione di finitura colorata, idonea all’attività del ciclismo su pista
outdoor, nel colore stabilito dalla DL, a base di resina acrilica e cariche in dispersione acquosa, da applicarsi
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con a rullo o spruzzo in 1 o 2 mani, a distanza di 8-12 ore una dall’altra per un consumo indicativo ca. 0,4-0,8
kg/mq, nel colore stabilito dalla DL.
5.
Realizzazione delle linee di demarcazione della superficie di gara mediante applicazione di pittura a
base di resina acrilica in dispersione acquosa.
6.
(OPZIONALE) Ad asciugamento avvenuto, applicazione di finitura trasparente protettiva, con la finalità
di ridurre la presa di sporco, la tenuta estetica del colore e la resistenza meccanica superficiale, da applicarsi
preferibilmente a spruzzo in 1 mano, per un consumo indicativo ca.0,080-0,100 kg/m².
CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI UTILIZZATI PER IL RIVESTIMENTO DEL VELODROMO
Il fondo riempitivo e regolarizzante dovrà avere le seguenti caratteristiche:
Aspetto: liquido pastoso
Residuo secco (%): ca. 80
Massa volumica (g/cm³): ca. 1,55
Viscosità di fornitura (mPa·s): 85.000 ± 5.000
Abrasione a umido DIN 53778 (cicli): > 10.000
Carico a rottura DIN 53504 dopo 7 giorni a +23°C (N /mm²): 0,50
Allungamento a rottura DIN 53504 dopo 7 giorni a +23°C (%): 46
Variazione colore dopo 1000 ore di esposizione al Weather-Ometer (secondo normativa ASTM G 155 ciclo 1):
ΔE < 0,5
Fattore resistenza alla diffusione del vapore (μ) (UNI EN ISO 7783/2):400
Resistenza al passaggio del vapore relativo a 0,5 mm di spessore secco SD (m) (UNI EN ISO 7783/2): 0,2
Fattore di assorbimento d’acqua per capillarità W24 [kg/(m²h0,5)] (UNI EN 1062/3): 0,08
Adesione su calcestruzzo (N/mm²): 3,50
Il rivestimento colorato dovrà avere le seguenti caratteristiche
Aspetto: liquido pastoso
Residuo secco (%): 70
Massa volumica (g/cm³): ca 1,40
Viscosità di fornitura (mPa·s): 70.000 ± 5.000
Abrasione a umido DIN 53778 (cicli): > 15.000
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Abrasione Taber Test dopo 7gg a +23°C e 50% U.R. mo le CS17, peso 1000 g,perdita peso a 1000 giri (g): <
0,1 g (< 1%)
Durezza Shore A: 60
Carico a rottura DIN 53504 dopo 7 giorni a +23°C (N /mm²): 0,7
Allungamento a rottura DIN 53504 dopo 7 giorni a +23°C (%): 110
Variazione colore dopo 1000 ore di esposizione al Weather-Ometer (secondo normativa ASTM G 155 ciclo 1):
colore blu: ΔE < 0,8
colore verde: ΔE < 0,5
colore azzurro: ΔE < 0,5
colore rosso: ΔE < 0,5
colore bianco: ΔE < 0,5
Fattore resistenza alla diffusione del vapore (μ) (UNI EN ISO 7783/2):250
Resistenza al passaggio del vapore relativo a 0,5 mm di spessore secco SD (m) (UNI EN ISO 7783/2): 0,12
Fattore di assorbimento d’acqua per capillarità W24 [kg/(m²h0,5)] (UNI EN 1062/3): 0,09
Adesione su calcestruzzo (N/mm²): 2,40
La finitura colorata idonea per l’attività del ciclismo su pista outdoor dovrà avere le seguenti caratteristiche:
Aspetto: liquido pastoso
Residuo secco (%): 68
Massa volumica (g/cm³): ca 1,40
Viscosità di fornitura (mPa·s): ca. 23.000
Abrasione a umido DIN 53778 (cicli): > 15.000
Abrasione Taber test dopo 7 gg a 23°C 50% U.R. mole CS17, peso 1000 g, perdita peso a 500 giri (g): < 0,2
Carico a rottura DIN 53504 dopo 7 giorni a 23°C (N/ mm²): 0,6
Allungamento a rottura DIN 53504 dopo 7 giorni a +23°C (%): 285
Variazione colore dopo 1000 ore di esposizione al Weather-Ometer (secondo normativa ASTM G 155 ciclo 1):
– colore blu: ΔE < 0,8
– colore verde: ΔE < 0,5
– colore azzurro: ΔE < 0,5
– colore rosso: ΔE < 0,5
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– colore bianco: ΔE < 0,5
Fattore resistenza alla diffusione del vapore (μ) (UNI EN ISO 7783-2): 1450
Resistenza al passaggio del vapore relativo a 0,20 mm di spessore secco SD (m) (UNI EN ISO 7783-2): 0,29
Fattore di assorbimento d’acqua per capillarità W24 [kg/(m²·h0,5)] (UNI EN 1062-3): 0,03
INSTALLAZIONE DELLA BALAUSTRA
Immagini dell’attuale recinzione della pista del velodromo
Lungo il perimetro esterno della pista verrà installato
un parapetto sagomato (balaustra), interposto tra i
pali esistenti, corredato esternamente da una
recinzione metallica (l’attuale rete metallica verrà
riposizionata sul lato esterno).
La balaustra sarà in policarbonato trasparente in
modo da non ostacolare la corretta visibilità delle
gare, con caratteristiche idonee all’impiego su aree
esterne, trattamento anti UV su entrambi i lati e
sistema antisfondamento stratificato di sicurezza. I
pannelli saranno di dimensioni compatibili con
l’attuale passo dei pali della recinzione, ovvero di dimensioni 65cm (altezza) x 200cm (larghezza), spessore
12mm, e verranno inseriti in apposito telaio in profilati di acciaio verniciato saldati ai pali esistenti.
La recinzione di separazione (rete metallica + balaustra), fissata su di un cordolo in c.a, avrà nel complesso
un’altezza minima dal piano di calpestio/pista di 2.00 m.
L’impianto sportivo, a seguito dei recenti lavori di riqualificazione e messa a norma dell’intero complesso, è
delimitato artificialmente sul perimetro esterno in modo da consentire la pratica sportiva in condizioni di
massima sicurezza e senza alcuna interferenza con altri tipi di mobilità urbana (pedonale o carrabile), in
conformità alla norma U.N.I. 10121 (parte seconda, punto 3.6) con altezza non inferiore a m. 2,50
(certificazione CE di conformità ed omologazione della F.I.G.C, L.N.D e conformità alle vigenti norme di
sicurezza e alle norme UNI specifiche).
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MODIFICA DELL’ATTUALE CANCELLO D’INGRESSO
L’attuale cancello d’ingresso (nell’immagine accanto) ha una
lunghezza di 10 metri, costituito da una coppia di battenti di 5
metri ciascuno con un palo centrale per la battuta.
In progetto, il cancello verrà ridotto ad una sola anta (lato nord),
per una lunghezza complessiva di 5 metri.
La parte equivalente all’anta rimossa verrà realizzata in
conformità al sistema di delimitazione del velodromo previsto in
progetto, ovvero balaustra in policarbonato su telaio in acciaio e pali di sostegno ancorati al cordolo in c.a., con
rete metallica lato esterno.
L’anta rimanente verrà protetta da una balaustra in policarbonato, montata all’interno di un telaio in acciaio e
saldato alla struttura dell’anta stessa.
Si rimanda agli elaborati grafici per ulteriori dettagli.
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