IL SANGUE COMPOSIZIONE Tessuto connettivo formato da una parte corpuscolata (circa il 45% ) costituita da eritrociti, leucociti e piastrine, in un liquido chiamato PLASMA (circa il 55%) Nell’organismo di un uomo adulto, costituisce circa 1/12 del peso corporeo, pari a 5-6 litri IL SANGUE FUNZIONI - Respiratoria - Nutritizia ed Escretrice - Regolazione - Difesa - Termoregolatrice - Mantenimento del Bilancio idrico - Regolazione dell’emostasi - Mantenimento della pressione Variabilità Preanalitica PRELIEVO VENOSO PRELIEVO VENOSO Il prelievo venoso, eseguito solitamente attraverso venipuntura, ci permette di avere a disposizione dei campioni di sangue su cui effettuare esami. Le vene più comunemente utilizzate per il prelievo venoso sono: - Cubitale mediana - Cefalica - Basilica - Metacarpali PRELIEVO VENOSO La scelta della vena migliore ai fini della venipuntura varia da persona a persona. La vena più prominente non è necessariamente la migliore. Ci sono due tecniche per la valutazione della vena da pungere: - Ispezione visiva - Palpazione PRELIEVO VENOSO Ispezione visiva: Serve a escludere vene adiacenti a focolai di infezione, flebiti, escoriazioni. Inoltre, se possibile, vanno evitati interventi di venipuntura su arti edematosi. L’ispezione visiva non è sufficiente per identificare e scegliere la vena più adatta. “La vena bisogna sentirla, non vederla!” PRELIEVO VENOSO Palpazione: Tecnica utilizzare per determinare locazione e condizioni delle vene, distinguendole da tendini e arterie. Si effettua con la mano non dominante utilizzando i polpastrelli dell’indice e del medio. Per meglio palpare le vene, si utilizza il laccio emostatico. Materiale - Guanti monouso - Ago butterfly (20 – 21 gauge) - Camicia portaprovette - Provette sottovuoto aspiranti - Garza non sterile - Antisettico in base alcolica - Laccio emostatico - Cerotto in carta - Contenitore per aghi PROVETTE - Rossa: Sierologica (con o senza gel separatore) - Azzurra: Coagulazione (con sodio citrato) 1/9 - Viola: Emocromo (EDTA) - Nera: VES (con sodio citrato) ¼ - Flaconi per emocoltura (aerobi e anaerobi) PROCEDURA Prima di procedere con la venipuntura, è importante informare l’assistito sullo scopo del prelievo e come si procederà, chiedendo contestualmente se ha allergie. Identificare correttamente l’assistito, il cui nominativo e data di nascita devono corrispondere a quelli riportati in cartella e sulle provette. Valutare le capacità residue e le pregresse esperienze dell’assistito, e l’ambiente circostante. Far accomodare l’assistito in una posizione confortevole e comoda per l’operatore. Preparare il carrello con tutto il materiale necessario Posizionare un telino di protezione sotto il braccio Eseguire il lavaggio antibatterico delle mani PROCEDURA Posisionare il laccio emostatico 7-10 cm sopra il sito di puntura, facendo attenzione a non ostruire il flusso arterioso Il laccio deve restare in sede massimo 3 minuti. Oltre questo tempo, il sangue presenterà una modificazione di proteine ed elettroliti Procedere con l’ispezione e la palpazione delle vene Indossare i guanti monouso Eseguire l’antisepsi della cute e far asciugare Ispezionare l’ago e collegarlo alla camicia Ancorare la vena con trazione manuale qualche cm sotto il punto di accesso PROCEDURA Inserire l’ago con un’angolazione di circa 30°. L’angolazione varia a seconda della profondità della vena. Quando c’è reflusso di sangue nel sistema di aspirazione, rimuovere il laccio e inseguire la provetta nella camicia e tenerla in sede fino a riempimento Le provette devono essere riempite nel seguente ordine: Emocoltura/Sierologica Coagulazione Sierologica Emocromo VES Una volta riempite tutte le provette, posizionare un batuffolo di cotone o garza asciutta sopra il sito di iniezione e mantenere una leggera pressione per circa 2 minuti PROCEDURA Applicare medicazione sul sito di puntura Smaltire l’ago nel contenitore rigido per taglienti Capovolgere 5-6 volte le provette con anticoagulante Smaltire rifiuti Eseguire lavaggio delle mani Inviare i campioni in laboratorio Assicurarsi del ricevimento dei campioni da parte del laboratorio PRELIEVO CAPILLARE DESCRIZIONE E’ un tipo di prelievo che viene utilizzato in genere per la misurazione della glicemia. Consiste nella puntura di un dito o del lobo dell’orecchio per raccogliere un campione da analizzare con il glucometer (o reflettometro) Trattandosi di una tecnica che i soggetti diabetici praticano autonomamente, dobbiamo conoscere la procedura corretta non solo per metterla in pratica, ma per poter educare gli assistiti. VALORI La misurazione della glicemia viene effettuata per monitorare l’andamento glicemico nei soggetti sottoposti a terapia antidiabetica (insulinica o orale a seconda dei casi) in modo da modulare la terapia per raggiungere i valori ottimali. 70 < Ipoglicemia 70/110 Normale 110/125 Glicemia alta > 125 Diabete MATERIALE - Garze o cotone - Disinfettante - Microlance o penne pungidito - Strisce reagenti o capillari - Guanti monouso - ROT e contenitore per taglienti - Glucometer ( o reflettometro) PROCEDURA Preparare il carrello con tutto il materiale necessario Informare l’assistito della procedura e metterlo a proprio agio Valutare le capacità residue e le pregresse esperienze dell’assistito, e l’ambiente circostante. Eseguire il lavaggio delle mani avendo cura di asciugarle bene Indossare i guanti Prelevare una striscia reattiva e porla su una garza Scegliere la sede in cui eseguire il prelievo, in genere nella parte laterale dei polpastrelli, mai al centro e mai l’indice. Massaggiare delicatamente e porre l’arto in posizione declivia PROCEDURA Disinfettare la zona con il cotone imbevuto di disinfettante e lasciare asciugare Pungere tenendo il punto di prelievo perpendicolare al pavimento Asciugare la prima goccia di sangue con una garza o con un batuffolo di cotone asciutto Esercitando una leggera pressione, far fuoriuscire una consistente goccia di sangue PROCEDURA con striscia capillare Inserire la striscia nel glucometer Avvicinare l’estremità capillare della striscia alla goccia di sangue Applicare una pressione moderata sulla zona cutanea che è stata punta con un batuffolo imbevuto di disinfettante Leggere, riferire e registrare il valore glicemico riportato dal glucometer Togliere i guanti, lavare le mani e riordinare il materiale PROCEDURA con striscia reagente Inserire una striscia nel glucometer Quando è pronto per la lettura, estrarre la striscia, avvicinare la parte reattiva alla goccia di sangue coprendola completamente e senza strisciare il sangue Reinserire la striscia nel glucometer e attendere l’analisi Applicare una pressione moderata sulla zona cutanea che è stata punta con un batuffolo imbevuto di disinfettante Leggere, riferire e registrare il valore glicemico riportato dal glucometer Togliere i guanti, lavare le mani e riordinare il materiale