Finanziato con il contributo della Comunità Europea
e dell’Italia
Reg. C.E n. 867/08 – Reg. CE n. 1220/11
Reg. (C.E.) n. 1334/02
Reg. CE 867/2008 – Reg. CE 1220/11 - 3ª annualità (2014/2015)
Settore: Miglioramento dell’impatto ambientale in oleicoltura
Azione 2)b: elaborazione buone pratiche agricole per l’olivicoltura
Settore: Miglioramento della qualità della produzione dell’olio di oliva e delle olive da tavola
Azione 3)a: miglioramento delle condizioni di coltivazione, di raccolta, di consegna e di magazzinaggio
delle olive prima della trasformazione e connessa assistenza tecnica
PERIODICO
OLIVO
n° 15 del 8 agosto 2014
La
pubblicazione
settimanale
del
“PERIODICO
OLIVO”
è
frutto
di
una
attenta
attività di assistenza tecnica , condotta dall’ AIPO ed in collaborazione con l’Unità
periferica
per
i
servizi
fitosanitari
–
Regione
del
Veneto,
per
fornire
agli
olivicoltori indicazioni di coltivazione, di raccolta, di consegna e di magazzinaggio
delle olive prima della trasformazione e connessa assistenza tecnica.
Vengono inoltre fornite indicazioni agronomiche e di buona pratica agricol e alle
aziende olivicole, basate su criteri ambientali adatti alle condizioni locali.
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Stadio fenologico
Stadio
fenologico
Fenologia: oramai siamo entrati nella seconda fase di ingrossamento delle
drupe, l’indurimento del nocciolo si è completato in tutti gli areali olivicoli.
INTERVENTI COLTURALI
Attività nell’oliveto
ZONA
Difesa fitosanitaria: Mosca olearia, il settimanale controllo nei punti di
monitoraggio ha evidenziato un elevato numero di catture, anche se vi è
notevole disomogeneità tra comprensori, infatti, le catture vanno da 42 a 96
individui per trappola.
Gli accertamenti su olive evidenziano presenze di uova e larve di Ima e IIda età,
pupe e fori di uscita.
Dove non sono presenti trappole anti-mosca, o non sono stati fatti interventi
con Spinosad contro gli adulti, o azioni con prodotti larvicidi contro le giovani
INTERA
ZONA
larve vi è una infestazione attiva media del 25%; più ridotta nelle aree oltre i
250 metri o dove sono state installate trappole di cattura o attract & kill.
Considerato che in questa annata si è avuto un anticipo d’attacco, si consiglia di
verificare, con attenzione, il proprio oliveto osservando sulle olive eventuali
presenze di punture, uova, o larve.
Se sorgono dubbi, o insicurezze di diagnosi, è bene contattare direttamente
l’AIPO, o i tecnici olivicoli di zona per ricevere più precise indicazioni sulle
infestazioni dell’area di monitoraggio dell’oliveto.
Per le aziende che seguono la difesa convenzionale e non hanno eseguito alcun
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intervento si consiglia di attuarlo con prodotti larvicidi, Fosmet, Dimetoato,
Imidacloprid, magari ripetendolo tra dieci giorni. Gli olivicoltori che si avvalgono
di agrofarmaci a base di esche avvelenate con Spinosad, come lo Spintor Fly,
devono proseguire con i trattamenti ogni 8-10 giorni, salvo intervenire prima se
si abbiano piogge dilavanti.
Si informa che l’AIPO ha richiesto alla Regione Veneto, Dipartimento Agricolo e
Sviluppo Rurale Settore Servizi Fitosanitari, una deroga sulle limitazioni d’uso
delle sostanze attive e ausiliare riportate nelle “Linee tecniche di difesa integrata
anno 2014” (Decreto Dirigente U.P. Servizi Fitosanitari n. 01 del 24 gen. 2014).
Rogna dell’olivo, Pseudomonas savastanoi, dove si sono abbattute meteore
grandinigene
è
bene
intervenire
con
prodotti
rameici,
per
contrastare
l’insorgenza e il diffondersi di questa malattia.
Si raccomanda di leggere attentamente, prima dell’utilizzo, le etichette dei
formulati commerciali e di rispettarne le indicazioni.
INTERVENTI FITOSANITARI
REGIONE VENETO, PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO,
REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
Dal campionamento delle olive sugli oliveti ubicati nelle zone monitorate, vengono
riscontrati i seguenti dati:
ZONA
INTERA
ZONA
Indicazioni fitopatologiche
Considerazioni estive di difesa fitosanitaria
La notevole piovosità e umidità di luglio e della prima settimana di agosto hanno
certamente aiutato la diffusione dell’Occhio di pavone, malattia fungina, per cui
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si propone un trattamento estivo con prodotti a base di rame.
Questo intervento fitosanitario potrebbe anche avere un effetto collaterale e
significantemente positivo, perché può limitare gli effetti della Mosca dell’olivo.
Ora cercheremo di spiegare i presupposti.
È noto che gli adulti di Mosca dell’olivo si nutrono anche di batteri presenti sulle
foglie e sui rami d’olivo. Le giovani larve di Mosca, inoltre, si introducono
specifici batteri nel loro stomaco per essere coadiuvate nei processi digestivi. I
batteri, quindi, rappresentano per la Mosca dell’olivo sia una fonte proteica di
nutrimento e sia un sostegno alle larve per instaurare rapporti simbiotici nel loro
canale alimentare. Se si contengono i batteri, quindi, si rende la vita difficile
anche per la Mosca dell’olivo. Ora interviene il rame che, oltre a possedere
attività fungina, ha capacità di interferire e limitare la densità delle popolazioni
batteriche perché ne altera i suoi processi vitali.
Da qui il rame, se utilizzato nella difesa di altri parassiti, può entrare nelle
attività di contrasto indiretto alla Mosca dell’olivo, divenendo un cooperante nel
creare ambienti meno recettivi a questo pericoloso dittero; in ogni caso è un
sistema limitativo e non risolutivo ma che può portare dei vantaggi. E’ da
considerare e far presente che i prodotti rameici non sono registrati come
agrofarmaci per la lotta alla Mosca dell’olivo, pertanto non va attuato alcun
trattamento specifico di rame contro questo dittero.
Il Rame nella difesa fitosanitaria
Considerato che abbiamo parlato di rame andiamo a conoscerlo meglio, perché
quando lo si utilizza molte volte è meglio conoscerne le caratteristiche e le
formulazioni chimiche. Il vero principio attivo dei vari formulati rameici è lo ione
rame, che si libera quando entra in contatto con gli umori secreti della pianta e
con l'anidride carbonica che è contenuta nell'acqua piovana. Il prodotto rameico
lo si considera tanto più attivo quanto più elevata è la sua rapidità nel rilasciare
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le maggiori quantità di ioni rame in forma libera.
La velocità nel liberare gli ioni rame è data, però, dalle dimensioni fisiche delle
particelle stesse, così, con più sono ridotte, più rapidamente avviene il rilascio
degli ioni, e tanto meglio avviene la distribuzione sulle superfici delle piante da
trattare.
Abbiamo cosi:
1. Solfato di rame in purezza
Sono dei cristalli blu, solubili in acqua, se sono usati tali e quali sulla
vegetazione hanno scarsa aderenza e rilasciano improvvisamente molti
ioni rame che possono provocare anche un’elevata fitotossicità.
2. Poltiglia bordolese
E’ una miscela di solfato di rame più idrossido di calcio, che è la normale
calce, per utilizzare bene questo prodotto è necessario preparare la
soluzione tamponata correttamente, vale a dire che sia neutra, per fare
ciò bisogna utilizzare delle cartine tornasole e provare prima di
distribuirle, perché se la poltiglia bordolese è troppo acida brucia le foglie
e aderisce poco alla vegetazione, se, invece, è troppo basica permane a
lungo
sulla
vegetazione,
ma
non
possiede
un’efficace
azione
anticrittogamica. Le poltiglie industriali sono chimicamente neutre ed
hanno il pregio di persistere sulla vegetazione.
3. Solfato tribasico di rame
Il solfato di rame è neutralizzato con idrossido di ammonio, ha una
struttura molecolare da rendere subito disponibile una parte di rame,
mentre l’altra si solubilizza più lentamente, ciò permette una buona
persistenza, un’efficacia del prodotto e una riduzione della quantità di
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rame distribuita.
4. Ossicloruro di rame e calcio (triramico)
Entra in azione più velocemente del tetraramico, ma è meno persistente,
di positivo ha che ha una maggiore sicurezza di impiego, perché rilascia
una minor quantità di rame a parità di tempo rispetto agli altri ossicloruri.
5. Ossicloruro tetraramico
E’ lento nell’azione, ma è persistente e libera più rame dell’ossicloruro di
rame e calcio (triramico).
6. Idrossido di rame
Rilascia subito tutti gli ioni rameici, perché ha particelle più fini rispetto
ad altri sali rameici, è prontissimo nell’azione, la sua persistenza è pari
degli altri composti ma è minore rispetto alla poltiglia bordolese; si
distribuisce molto bene e anche con forte umidità ambientale è grado di
mobilitarsi sulla vegetazione.
7. Ossido rameoso
A
causa
delle
piccolissime
dimensioni
delle
particelle
può
creare
fitotossicità, aderisce bene sulla vegetazione trattata, tende a precipitare
nella botte per il suo elevato peso specifico.
8. Idrossisolfato di rame
E’ un nuovo formulato, è pronto d’azione e persistente, ha limitati tempi
di carenza, 5 giorni.
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9. Gluconato di rame
Di nuova generazione con rame all’8% massimo, attualmente è in
commercio come concime fogliare.
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Laboratorio di analisi e monitoraggio parassiti dell’olivo
Viale del Lavoro, 52 – 37135 Verona
Tel +39 045 8678260 Fax +39 045 8034468
zona
Disponibilità
T ecnici - Co n su lenti A.I.P.O .
settimanale
Regione Veneto,
Antonio Volani
Cell. 328 2162815 tel. 045 8678260
Trentino Alto Adige,
Friuli Venezia Giulia
Regione Veneto,
Sonia Ziviani
Cell. 347 7179292 tel 045 8678245
Trentino Alto Adige,
Friuli Venezia Giulia
Regione Veneto,
Roberta Ruggeri
Cell. 328 3229834 tel 045 8678243
Trentino Alto Adige,
Friuli Venezia Giulia
Regione Veneto,
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Cell. 3483586091 tel 045 8678261
Vanni Stanghellini
Cell. 348 6938293
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Cell. 339 1764335
Trentino Alto Adige,
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Tutti i giorni (lun. – ven.)
dalle ore 9,00 alle ore 12,00
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Colline Veronesi
Su appuntamento
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Trento
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Friuli Venezia Giulia
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Servizio Fitopatologico Prov di Vicenza
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0444 437027
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Ampelio Bianco
Cell. 348 2288433 tel/fax 049 9130248
Coop. Tapa Olearia
tel. 0423 562517 fax 0423 943255
Giacomo Zaninotto
Agraria Riva del Garda
Tel. 0464 553059 fax 0464 552133
Impresa Verde Srl
Deborah Zuliani Cell. 347 4797033
Paolo Parmegiani Cell. 347 9422892
8
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