Università degli Studi di Catania Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali Le REE ed il loro uso come traccianti di processi di antropizzazione Rosalda Punturo [email protected] Terre Rare (Lantanidi) Introduzione, caratteristiche, occorrenza in natura, impiego Casi studio: evidenze di REE di origine antropica nelle acque fluviali e marine Considerazioni conclusive e cenni sull’ecotossicologicità legata al bioaccumulo di REE Le Terre Rare Caratteristiche dei Lantanidi − Le Terre Rare e l’Y hanno elettronegatività 1.2 Si presentano con numero d’ossidazione +3, eccetto Ce che può presentarsi (interamente o parzialmente) con numero d’ossidazione +4, Eu che può essere parzialmente nello stato +2. Hanno un ampio intervallo di numeri di coordinazione (generalmente 612); A differenza degli elementi alcalini ed alcalino-terrosi, sono relativamente insolubili in soluzioni acquose Sono metalli di transizione, però a differenza di questi non formano − N come molti metalli di legami multipli del tipo Ln=O oppure Ln= transizione ed alcuni attinidi; Non si trovano nello stato d’ossidazione 0. (1794) Occorrenza ed abbondanza Effetto Oddo-Harkins Per eliminare l’effetto Oddo-Harkins si può normalizzare alle stime delle concentrazioni delle REE a: •Mantello Primordiale; •Condrite; • Sedimento “Contrazione dei Lantanidi” Compatibilità Solubilità A causa dei loro raggi ionici grandi e dell’elevata carica, le REE sono elementi incompatibili. Tuttavia, il grado di incompatibilità varia dalle LREE alle HREE. Minerals Specifications Major occurrences Monazite A rare-earth phosphate. Most (Ce,La,Y,Th)P04 concentrates contain 55-65% REO including 2% Y2O3. Marketable REO content 55% (minimum) China, Australia, Brazil, India, Malaysia, Africa Bastnaesite (Y,Ce)(C03)F A fluoro carbonate of cerium/yttrium— concentrates contain 60% REO raised to 70% REO by acid leaching and 85% by leaching and calcining Y2O3 low (0.10.3%) China, USA Xenotime (YPO4) A phosphate of yttrium—concentrates contain 25% Y2O3 which may be upgraded to 60% Y2O3 and 40% REO China, Australia, Malaysia, Africa Loparite (Na,Ca,Ln,Y)(N b,Ta,Ti)2O6 A titanate of Ca, Na, Ce with 30% REO Former Soviet Union Iron ore RE Adsorbed on Fe-Mn ores Brazil, Kazakhstan, Malaysia Apatite (Ca,Ln)5[(P2Si)O4]3 Former Soviet Union, Australia, Canada Da: Modern Aspects of Rare earths and their complexes World Rare Earth reserves Source: ‘Rare Earths’, USGS, Mineral Commodity Summary Source: A report for Department for Transport and Department for Business, Innovation and Skills (UK) May 2010 Prodotti in commercio a base di Terre Rare Da: Modern Aspects of Rare earths and their complexes Valori normalizzati Calcolo anomalie [REEi ]n = [REEi sample ]/[REEi PAAS ] [REEi ]/[REEi ]* = 2*[REEi ]n _________________ [REEi-1 ]n + [REEi+1 ]n Sedimento Pelagico (Oceano Pacifico) Post Archean shale In ambienti acquatici si ha un comportamento controllato non soltanto dal rapporto carica/raggio ma dai processi di complessazione e di frazionamento che hanno luogo in corrispondenza delle superfici del particolato presente in sospensione Concentrazioni e distribuzione delle REE nei vari sistemi REE di origine geologica (“geogenic”) REE di origine antropica (“anthropogenic”) Inquinamento potenziale: definito in base ai valori di background, fissati prendendo in considerazione il chimismo delle rocce e dei prodotti che derivano da queste o che interagiscono (es. suoli, sedimenti, acque), insieme con le variazioni geografiche sia regionali che locali ESEMPIO: Anomalie positive di Gd antropico nelle acque fluviali Sin dalla metà degli anni ‘90, ci si accorse che le concentrazioni di Gd nei fiumi di aree industrializzate e densamente popolate dell’Europa centrale e nord America erano anomale (in Germania, nel fiume Spree fino a tre ordini di grandezza più elevate rispetto ai valori naturali previsti) (Cf. Bau & Dulski, 1996) Tali anomalie positive sono state studiate in maniera più approfondita anche in altri siti in Germania e Italia del Nord (Cf. Moeller et al., 2003; Kulaksiz & Bau, 2011) Pattern delle REE di acque fluviali REEsample/REEPAAS REEsample/REEPAAS Fonti: Bau & Dulski EPSL (1996) Moeller et al., Acta Hydrochim. Hydrobiol. (2003) Agenti di contrasto contenenti Gd usati in medicina per effettuare le analisi mediante Imaging a Risonanza magnetica (MRI) Si tratta di composti organici sintetici contenenti Gd, altamente stabili in soluzioni acquose,che vengono smaltiti facilmente dal nostro corpo nel giro di poche ore. Dopo l’escrezione, I complessi di Gd entrerebbero nel sistema fognario dell’ospedale e quindi nelle condotte municipali. I complessi di Gd non verrebbero né adsorbiti, né co-precipiterebbero né subirebbero scambi ionici con il particolato degli impianti di depurazione. IDROSFERA Le anomalie positive di Gd, riscontrate nelle acque dei fiumi, dei laghi, degli estuari e delle zone costiere indicano provenienza da aree densamente popolate il cui sistema sanitario è anche molto sviluppato Evidente microinquinamento di origine antropica Gd3+ ha Raggio ionico simile a Ca2+ Inibitore degli enzimi attivati da Ca2+ e dei processi fisiologici basati sul Ca2+ (muscolo cardiaco, trasmissione degli impulsi nervosi, coagulazione del sangue). GdCl3 si accumulerebbe nel corpo inibendo le capacità del sistema immunitario; problemi di tipo nefrologico; problemi al sistema nervoso centrale Per quanto riguarda gli Gd-CA, studi clinici hanno evidenziato che questi verrebbero smaltiti facilmente dal nostro corpo I dati attualmente disponibili sugli effetti biologici delle REE sono insufficienti Fiume Reno (Germania) Da S. Kulaksız, M. Bau / Rare earth elements in the Rhine River, Germany: First case of anthropogenic lanthanum as a dissolved microcontaminant in the hydrosphere- Environment International 37 (2011) 973–979. 85-95%: Percentuali di Gadolinio antropico presente nelle acque del fiume Reno Confronto tra pattern delle REE in diverse località lungo il fiume Reno Quantificazione del Lantanio di origine antropica Laexcess = Lameasured – La* Dove La* rappresenta la concentrazione che ci si aspetta in natura dedotta dalle concentrazioni di Pr e Nd Lantanio “antropico” Da S. Kulaksız, M. Bau / Rare earth elements in the Rhine River, Germany: First case of anthropogenic lanthanum as a dissolved microcontaminant in the hydrosphere- Environment International 37 (2011) 973–979. (ng/kg) (ng/kg) Componente antropica del La: Controlla non soltanto il lantanio disciolto, ma la quantità delle REE in toto presenti in soluzione Impianto di produzione di catalizzatori per il cracking degli idrocarburi (Catalyst Plant) WWTP : Waste water treatment plant Gd antropico: sorgenti diffuse (impianti di depurazione) La antropico: sorgente localizzata Sorgente del Lantanio individuata: Impianto di produzione di catalizzatori per il cracking degli idrocarburi (effluente km 447.4) A monte dell’impianto pubblico di depurazione delle acque di scarico (WWTP) In cosa consistono questi catalizzatori? Si tratta di polveri di zeoliti (f 60-100 mm) nelle quali vengono incorporate le REE per aumentarne la stabilità alle alte temperature Non sembra tuttavia verosimile che tali catalizzatori vengano rilasciati nell’ambiente tal quali, ma piuttosto come composti idrosolubili e/o cloruri a base di REE impiegati e rilasciati durante il processo di produzione. (Rijksinstituut voor Volkksgezondheid en milieu) National institut of public health and the environment “The catalyst and artificial fertiliser (e.g. phosphate fertiliser) producing industries are responsible for the principal emission of REEs to the Dutch environment. The main emission route is to surface water” (Report 601501 011 – 2000) Fonti principali di Lantanio di Origine Antropica • Raffinerie di Petrolio; • Agricoltura: uso di fertilizzanti artificiali (fosfati) a base di REE Conclusioni SREE = 141ng/kg LaSN/La*SN=3.9 Lo studio delle distribuzioni delle REE nel fiume Reno ha messo in evidenza la presenza di La di origine antropica, attribuita alla presenza di un impianto di produzione di catalizzatori per il cracking degli idrocarburi, ubicato in corrispondenza del km 447.4, a nord della città tedesca di Worms. Studi recenti hanno messo in evidenza come tali anomalie positive siano state riscontrate anche nel settore olandese del fiume Reno Da Kulaksiz & Bau,2013 EPSL 362 (43-50) Considerazioni sulla biodisponibilità di Gd e La Studi recenti (Merschel & Bau, 2013 – Goldschmidt Conference, Florence) condotti sulle faune fluviali del Reno hanno evidenziato come i gusci di un mollusco bivalve (Corbicula fluminea) contengano, oltre al La e LREE di origine geologica, anche La di origine antropica, riflettendo le relazioni La-REE riscontrate nelle acque del Reno Corbicula fluminea Per quanto riguarda il Gd di origine antropica, questo non è stato riscontrato nei gusci di Corbicula, probabilmente a causa dell’elevata stabilità dei composti a base di Gadolinio (Gd-DTPA) Attualmente non si hanno dati sull’eventuale bioaccumulo da parte dei pesci Effetti eco-tossicologici?? Merschel & Bau, 2013. Shells of Corbicula fluminea mussels and the bioavailability of anthropogenic REE in river water. Goldschmidt Conference 2013, Florence) Das Rheingol d Lantanidi Houston, Texas Marker di attività industriali Impatto ambientale delle emissioni di catalizzatori da parte di un impianto petrolchimico K ULKARNI, CHELLAM AND FRASER. Tracking Petroleum Refinery Emission Events Using Lanthanum and Lanthanides as Elemental Markers for PM2.5. Environ. Sci. Technol. 2007, 41, 6748-6754 Houston ospita il 25% delle raffinerie degli U.S.A. Emissioni routinarie (costanti) durante le operazioni di raffinazione Eventi periodici legati al rilascio di grandi quantità di catalizzatori Scopo della ricerca Quantificare il rilascio di PM2.5 da parte dei catalizzatori prodotti nella raffineria, in modo da determinare il contributo antropico di REE nell’ambiente durante gli episodi di rilascio Periodo di campionatura: 31 luglio -4 agosto 2006 The hourly elevated PM2.5 concentrations during the catalyst emission event at the continuous ambient PM2.5 monitoring stations Emissioni legate agli episodi di rilascio di FCC Emissioni routinarie sampling station PM2.5 mass apportioned to the FCC sourcea (mg/m3) Channelview 15.89 ± 0.03 0.15±0.00 Kingwood 4.03 ±0.05 0.11 ± 0.00 East Houston 7.79 ± 0.05 0.10 ± 0.00 Clinton Drive 3.61 ±0.02 0.11 ± 0.00 TABLE 2. Summary of FCC Source Contributions to Ambient PM2.5 Mass Bold font : samples during the catalyst emission event Regular font: routine emissions I catalizzatori (zeoliti) utilizzati nell’industria petrolifera costituiscono la sorgente principale dell’immissione di PM2.5 nell’atmosfera La quantità di PM2.5 rilevata durante le emissioni è simile nei diversi siti studiati Ampia diffusione areale del PM2.5 (e dei metalli pesanti contenuti) Studi recenti hanno dimostrato che le emissioni di zeoliti come catalizzatoriè la causa primaria di arricchimento di La e Lantanidi nel PM2.5 Effetti dannosi per la salute La qualità dell’aria nelle vicinanze della raffineria dovrebbe essere monitorata costantemente Distribuzione delle REE nel Mediterraneo Centrale: il caso dello Stretto di Sicilia Scopo del lavoro Studiare un’area non monitorata in precedenza Possibilità di valutare gli effetti del fallout atmosferico e di capire il contributo delle diverse componenti (gli apporti fluviali qui possono essere trascurati) Pianificazione del lavoro: -Stima delle variazioni delle concentrazioni delle Terre Rare in relazione alla circolazione delle acque nel Mediterraneo centrale; - individuazione delle componenti terrigene ed antropiche nel particolato in sospensione Fallout atmosferico Possibilità di determinare la sorgente dei materiali in sospensione nel fallout atmosferico in funzione della loro mineralogia Campagne oceanografiche 1999-2001 (nave Urania, CNR) La campionatura è stata effettuata in una serie di stazioni a diverse profondità Temperatura, Salinità, pH, concentrazioni metalli in traccia per 10 stazioni nelle acque e nel particolato) I fase: all’interno della colonna d’acqua sono stati individuati tre livelli distinti La (pmol/kg) S-128 Dy (pmol/kg) S-455 Depth (m) S-626 S-128 Depth (m) S-455 S-626 II fase rappresentazione grafica Excel Delta Graph Surfer Elaborazione grafica con la collaborazione del Dott. Geol.Francesco Rapisarda e del Dott. Andrea Siciliano Acqua Particolato Acque Particolato Acque Particolato Gela Lantanio Concentrazioni anomale delle Terre Rare in prossimità del Golfo di Gela: componente antropica legata ad attività industriali (proveniente da minerali come bastnaesite (Ce, La)CO3F e la monazite (Ce, La)PO4 usati nei processi di “cracking” per la raffinazione del petrolio); Abbondanza di Lantanio e di Lantanidi (Terre Rare) nell’atmosfera e nelle acque: uso di zeoliti nei processi di catalisi e nel particolato da ceneri vulcaniche, materiali vetrosi facilmente alterabili Risultati principali: Distribuzione delle Terre Rare nella colonna d’acqua nello Stretto di Sicilia: stratificazione in tre livelli (superficiale, intermedio e profondo) Distribuzione delle Terre Rare nel particolato Contributo della frazione terrigena (Sahara ed Etna) Contributo antropico Golfo di Gela Monitoraggio della colonna d’acqua: strumento fondamentale per valutare le variazioni spazio-temporali dei flussi, in relazione ad eventi locali o a scala più ampia Paolo Censi, Pierpaolo Zuddas, Loredana A. Randazzo, Elisa Tamburo, Sergio Speziale , Angela Cuttitta, Rosalda Punturo, Pietro Aricò, Roberta Santagata (2011). The source and nature of inhaled atmospheric dust from trace element analyses of human bronchial fluids American Chemical Society Ceneri vulcaniche Lavati bronco-alveolari Lantanio: sorgenti antropiche Interazione tra i fluidi biologici umani e la sorgente antropica: prolungata nel tempo Interazione tra i fluidi biologici e le sorgenti litogeniche: legata ad eventi geologici di breve termine Eruzione dell’Etna del 2001 Considerazioni conclusive Poiché l’uso di REE nei prodotti e nei processi di produzione è crescente, ci si aspetta nel futuro che le quantità rilasciate nell’ambiente sarà sempre maggiore Impatto ecotossicologico del La (e delle REE) nei sistemi naturali esposti ad elevate concentrazioni Monitoraggio della distribuzione delle REE (es. La, Gd) e del loro comportamento negli ambienti naturali Nelle aree industrializzate, importanza di stabilire le concentrazioni di background (di origine geologica), in modo da potere individuare e studiare i contributi antropici Grazie per l’attenzione Determinazione degli elementi in tracce in ambiente marino fasi solide particolato mineralizzazione analisi in ICP-MS fasi disciolte sedimenti laser ablation arricchimento su colonna cromatografica A Catania, la seconda città della Sicilia, la popolazione fu esposta nell’estate 2001 al particolato atmosferico indotto dall’attività piroclastica dell’Etna (il più grande vulcano attivo d’Europa). Inoltre è da sottolineare che: -Catania è caratterizzata da diverse attività industriali (due dei più grandi aree industriale del Mediterraneo Centrale sono ubicate a Gela ed Augusta, distanti dalla città circa 50 km); -Il traffico veicolare (che normalmente costituisce la maggior fonte di inquinamento); L’idea: -Studiare direttamente sulla popolazione gli effetti dell’esposizione prolungata al particolato; -Capire se i fluidi polmonari “registrano” o no gli effetti delle interazioni con le polveri atmosferiche; -Tentare di distinguere , ove possibile, cause antropiche (traffico) da cause naturali (eruzione vulcanica); -Spiegare alcune patologie che interessano i polmoni A questo scopo, sei pazienti, in cura presso il Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Specialistica dell’Università degli Studi di Catania furono sottoposti ai lavaggi broncoalveolari (BAL) a fine estate 2001 Da: Modern Aspects of Rare earths and their complexes Rapid volcanic eruptions quickly ejecting large amounts of dust provoke the accumulation of heavy metals in people living in surrounding areas. Analyses of bronchoalveolar lavage samples (BAL) collected from people exposed to the paroxysmal 2001 Etna eruption revealed a strong enrichment of many toxic heavy metals. Comparing the BAL to the dust composition of southeastern Sicily, we found that only V, Cr, Mn, Fe, Co, and U enrichment could be related to the volcanic event, whereas Ni, Cu, Cd, and Pb contents come from the dissolution of particles of anthropogenic origin. Furthermore, the nature of these inhaled anthropogenic particles was revealed by anomalous La and partially Ce concentrations in BAL that were consistent with a mixture of road dust and petroleum refinery emissions. Our results indicate that trace element distribution in BAL is a suitable tracer of human exposure to different sources of inhaled atmospheric particulates, allowing investigations into the origin of source materials inhaled by people subjected to atmospheric fallout. The rare earth elements form a fascinating group, resembling each other very closely in both physical and chemical properties. The close similarity of the behaviour of the elements led to difficulties in isolation of the elements in a state of high purity. Now that the separation and purification of these elements have been achieved, the chemistry and the industrial applications of the rare earth elements are drawing the attention of many scientists in the world, especially countries which possess vast reserves of rare earth minerals. Some of the applications of mixed rare earths are as metallurgical additives for ferrous and non-ferrous metals, fluid cracking catalysts, lighter flints, polishing compounds in glasses, carbon arc cores for lighting and hydrogen absorbing alloys for rechargeable batteries. Some of the salient applications of highpurity rare earth elements are cathode ray tubes, automotive catalytic converters, permanent magnets in computer technology and sound systems, lasers, phosphors, electric motors, optical fibres, and possible future applications such as in coloured pigments for plastics and paints, new catalysts, refrigeration systems and solid oxide fuel cells. Biological indicator species such as fresh water sponges, clams, mussels, insect larvae that sorb water-borne pollutants are difficult to assess over time periods of years. The lanthanides may be used as indicator species utilizing the adventitious roots of stream-side trees. The ability of tree roots to sorb both chelated and non-chelated lanthanides from water indicate that aquatic roots accumulate, concentrate and retain lanthanides to such an extent that the roots can be used as indicators of aquatic pollution, and that lanthanides can be studied as analogues of toxic elements and compounds. Rare earth elements such as La and Ce stimulate crop rooting, germinating and increase crop chlorophyll content [207]. Chinese scientists have pioneered in this field [208] and use a product known as CHANGLE which contains La and Ce nitrates An advanced ceramic is characterized by (i) synthesis of materials of defined composition, (ii) manufacture under controlled conditions of pressure and temperature, and (iii) those that provide some special functions. High technology ceramics can be used in (i) components in automobile engines, (ii) electronic devices, and as (iii) bio-compatible parts. In traditional areas such as ceramic tiles, praseodymium oxide in a zirconium silicatematrix is used as a yellow stain. Cerium oxide is used as an opacifier or to give esthetic effects in the glaze. Other pigment colours, such as orange with yttrium oxide and light purple with neodymium oxide can be prepared Very highly pure cerium oxide is also used in serigraphy (i.e.) silk screen printing. The product is mixed in the printing oil and then applied through a silk screen. Da notare, infine, che poiché le REE sono altamente insolubili ed immobili, spesso le loro concentrazioni nelle rocce non cambiano durante il processo metamorfico. Ne deriva che i pattern delle REE ci possono fornire delle utili informazioni sulla storia di una roccia precedentemente all’evento metamorfico. Inoltre, nella produzione di un sedimento da una roccia cristallina, i pattern delle REE spesso cambiano poco, e possono pertanto essere utilizzati per identificare la provenienza delle rocce sedimentarie. I pattern delle REE sono anche utili nell’oceanografia chimica. NO!!!!! Diagrammi di normalizzazione delle Terre Rare La distribuzione degli elementi nell’acqua marina è governata da: • Modalità di circolazione delle masse d’acqua • Caratteristiche fisico-chimiche delle masse d’acqua • Apporti terrigeni • Interazioni acqua-roccia • Attività organica • Speciazione • Apporti antropici Gli elementi chimici in ambiente marino • in fase disciolta • associati ai materiali in sospensione presenti nella colonna d’acqua Composizione media dell’acqua marina Le Terre Rare Le Terre Rare entrano a far parte del “budget” dell’acqua di mare principalmente mediante deposizioni atmosferiche ed apporti fluviali Poiché hanno un comportamento chimico simile (eccetto Ce ed Eu), rappresentano dei traccianti ideali per caratterizzare il particolato in sospensione e le eventuali origini (autigena, terrigena o antropica) Frazione autigena: fasi che si formano in seguito ai processi in situ (precipitazione di CaCO3, silice, materia organica) Frazione terrigena: es. minerali residuali, prodotti vulcanici, minerali argillosi Frazione antropica: correlata con la presenza di aree densamente popolate e/o regioni industriali