Caposaldo Ponte Galeria Inquadramento geografico e strategico Ponte Galeria si trova a circa 12 km da Fiumicino e a meno di 25 km dal Colosseo, all'incrocio tra la via omonima, la Portuense e via della Magliana. Ai tempi della seconda guerra mondiale la stazione ferroviaria era in corrispondenza dell’incrocio tra la linea Roma-Fiumicino e la dorsale tirrenica che univa Roma con Genova attraverso la Toscana, una sorta di via Aurelia ferrata. È importante notare che all’epoca Ponte Galeria era la porta d'accesso ferroviaria alla Capitale da Nord sul versante tirrenico, in quanto non esisteva la diramazione che ora da Maccarese porta verso Roma. La costruzione del Caposaldo risale al 1942; la sua funzione era quella di controllare il nodo ferroviario e stradale e di impedire (o più realisticamente rallentare) i movimenti verso Roma di un eventuale nemico sbarcato nella zona di Fiumicino e che stesse risalendo lungo la sponda destra del Tevere. Dal punto di vista geografico/geologico, il complesso si appoggia su delle basse colline sabbiose e argillose, per poi estendersi sulla piana alluvionale fino alla confluenza del fosso Galeria con il Tevere. Descrizione Il complesso può essere a grandi linee suddiviso in tre diversi settori: a) Settore via della Muratella: è quello più facilmente identificabile e con il maggior numero di opere. Le opere sono posizionate su una piccola dorsale lunga circa 500 metri che parte dalla zona della stazione e si estende verso Ovest con una piccola propaggine in piano di circa 300 metri che arriva fino alla Portuense (in giallo nello schema grafico); b) Settore Ponte Galeria: è quello più profondamente modificato rispetto al periodo bellico a causa della costruzione di una strada e della presenza di alcune cave per inerti. Le opere riconosciute sono distribuite su circa 500 metri (in verde nello schema grafico); c) Settore via Vescovali: si estende dalla Portuense fino al Tevere per una lunghezza complessiva di circa 1.500 metri (in rosso nello schema grafico). La posizione delle opere mancanti è stata dedotta dalla cartina pubblicata da Filippo Cappellano sul numero 205 di Storia Militare. a) Settore via della Muratella È il settore con il maggior numero di opere: al momento ne sopravvivono 10, con diversi tratti di camminamenti e gallerie ancora praticabili. Il tipo più rappresentato è la postazione per mitragliatrice, identificata solitamente con l’acronimo P.C.M. (Postazione Circolare Monoarma) con 7 esemplari. All'interno del gruppo delle P.C.M. si possono distinguere 2 tipologie, quella completamente interrata e quella sopraelevata. Si tratta sempre di opere con due feritoie, diametro esterno di circa 5 metri con spessore dei muri (sulle feritoie) di circa 120 cm e al tetto di circa 80 cm; la costruzione è in calcestruzzo senza traccia di cemento armato (se non per qualche rinforzo intorno alle feritoie). All'interno delle opere, oltre alla camera per l'arma, sono presenti altri piccoli locali completamente disadorni e gli accessi ai camminamenti di collegamento alle altre opere. Nella P.M. 01 è interessante notare la mancanza di fondazioni e la piccola platea su cui si appoggiava direttamente l'opera. Quasi alle estremità della dorsale si trovano due piazzole di 5 metri di diametro, con bassi muri circolari di circa 80 cm di spessore, collegate con le P.C.M. vicine tramite trincee e gallerie (P.A.C 01 e P.A.C 02). Si tratta in entrambi i casi di postazioni in barbetta per armi anticarro; all'interno delle postazioni si possono notare piccole rientranze nel muro, probabilmente gli alloggiamenti per le riservette per i colpi di pronto impiego. Dalle piazzole era possibile accedere alle riservette interrate attraverso delle strette scale curve. Nel numero di Storia Militare citato in precedenza, Cappellano afferma che nel 1943 al Caposaldo di Ponte Galeria erano assegnati 3 cannoni da 75/34 francesi e 2 cannoni da 75/27 italiani e in effetti dalle carte risultano 5 postazioni in barbetta. A circa metà della dorsale c'è una inusuale opera (P.F.M. 01) composta da un semicerchio di circa 3 metri di diametro addossato ad un corpo a base rettangolare con copertura arrotondata. I due elementi sono in collegamento tramite un'apertura di circa 1,5 metri. La sua funzione non è chiara e la tipologia è inconsueta; il fatto che l'ingresso sia reso impraticabile dai rovi non aiuta a chiarirne lo scopo. Ipoteticamente potrebbe essere la postazione per un'arma automatica manovrata dall'interno o un punto d'osservazione munito di periscopio. b) Settore Ponte Galeria È il settore che ha subito più modificazioni dopo la guerra e questo ne rende difficile la lettura: ai tempi della costruzione del Caposaldo il falsopiano sui cui fianchi sorgono le opere era continuo fin quasi alla linea ferroviaria, mentre ora è attraversato da una strada e fortemente ridotto da una cava. Al momento sono state individuate 3 sole opere, di cui 2 abbastanza vicine e una più isolata. Le opere più ravvicinate si trovano nella zona Nordoccidentale del Caposaldo, a mezza costa di un versante che domina la valle del Rio Galeria. Si tratta di una P.C.M, il cui ingresso non è stato individuato e di un'opera di dimensioni maggiori e con una forma leggermente diversa anche nelle feritoie, identificabile come un osservatorio. In zona è stata rilevata la presenza di una trincea ma non gli ingressi, a meno che la galleria nelle vicinanze della casa non comunicasse con l'opera più grande. La postazione più isolata si trova verso la parte Sud-orientale del settore, in una posizione che domina la stazione di Ponte Galeria e la via Portuense verso il mare. Si tratta con ogni probabilità di una postazione in barbetta per un cannone anticarro (come suggerito da Cappellano), ma non è stato possibile averne una conferma visiva diretta in quanto si trova in una zona di cava. c) Settore via Vescovali Il settore si estende dalla Portuense al Tevere. Le opere sono addossate all'argine destro del Fosso Galeria, a sua volta preceduto da un fossato per l'irrigazione. Nel complesso è un interessante esempio di sfruttamento difensivo del terreno, con la presenza dell'argine del Fosso Galeria e del Tevere. Nel settore, fortemente antropizzato, sono state individuate 3 P.C.M. (P.M. 10, 11, 12). (Scheda a cura di Andrea Grazzini) Nome: Caposaldo Ponte Galeria Località: Ponte Galeria (Roma) Tipologia Caposaldo Coordinate: 41°49`13.33"N 12°20`05.88"E Opere presenti:11 p.m.; 1 p.f.m.; 3 p.a.c; 1 o.c. Condizioni sito: discrete Accessibilità: buona Opere teoriche: 17 p.m.; 6 p.f.m.; 5 p.a.c.; 2 o.c. Precauzioni: condizioni statiche delle opere aperte discrete. Molti rovi rendono difficile o impossibile l’accesso ad alcune opere. Attenzione agli abitanti, animali ed umani.