Cella di Gratzel A cura di Jurgen Mantini e Enrico Pandrin Anno 2008/2009 Michael Gratzel, insegna chimica fisica all’università di Losanna. Nel 1991 ha presentato la cella fotovoltaica, basata sul processo che si ispira alla fotosintesi delle piante (cella di Grätzel o di Dye Sensitized Solar Cell). La struttura del nostro lavoro Il nostro lavoro sarà strutturato in vari punti che verranno sviluppati in seguito. ° La spiegazione dei principi di funzionamento su cui si basa la cella di Gratzel. ° Caratterizzazione della cella e dei frutti utilizzati. ° Prospettive per il futuro e applicazioni adoperate nell’industria. i fotoni , all'interno del semiconduttore, cedono energia agli elettroni della banda di valenza per trasferirli nella banda di conduzione. Viene messa a disposizione una quantità di carica proporzionale all’intensità della radiazione incidente. L’elettricità si crea con un campo elettrico, realizzato con l’introduzione di cationi (boro) da una parte e di anioni (fosforo) nell’altra parte del semiconduttore (silicio). Questo trattamento è detto drogaggio. struttura di tipo p (eccesso di lacune) tipo n (eccesso di elettroni) Strutture (p-n), messe a contatto, generano un flusso elettronico 1. Le lacune e gli elettroni degli strati p-n attraversano la giunzione e si ricombinano 2. Si genera un campo elettrico dovuto a due strati di carica fissa e di segno opposto Antocianine Antocianine sono dei pigmenti appartenente ai flavonoidi. Il catione flavilio è la struttura di base di tutte le antocianine. Struttura base Le antocianine sono presenti nei vegetali,fiori frutti, e foglie. Il colore è dovuto a vari fattori tra cui il pH. La cella di gratzel è un dispositivo che serve a trasformare l’energia solare in energia elettrica 300mV 0,26A Viene registrato una misura di amperaggio che corrisponde alla potenza degli elettroni e una di differenza di potenziale che quantifica gli elettroni passanti nel circuito SnO2 glass TiO2 nanoperticles Counter electrode Sun Conduction Band Cyanin dye I3- electrolyte __ _ Trap states _ ____ _ Valence Band Gli La radiazione elettroni solarenon Di questi elettroni, che colpisce colpiti vengono gli elettroni tutti entrano raggiungono nel circuito la nel colorante. eccitati Questo banda compiono dieconduzione un percorso coincide con la illoro livello Aaumentano gliun elettroni edquesto sul entrano quale punto è posto nel meno energia del dienergetico nuovo alloinstato meno circuito. utilizzatore Alcuni Un sono elettrone entra contatto sistema. del sistema, dal tornano (lampadina) allo stato conenergetico l’elettrolita che sinegativa scinde LoMentre ione I- lo cede la carica ione I migrasolare verso li il al quale la radiazione iniziale. acquistando la carica negativa.lo colorante. Contemporaneamente colorante, un altro elettrone aveva strappati. ioni I2- e 2- migra verso il Gli ione I colorante - per 2I°in entra con lo sicontatto ricombinano poiione per I2 . cedere la carica negativa formare l’elettrolita (I3-). All’inizio l’elettrone si trova nel colorante S occupando l’orbitale meno energetico di tutto il ciclo (che si può chiamare “stato 0”). La luce solare lo eccita aumentando la sua energia colorante + luce → colorante eccitato Una volta sul catalizzatore, occupa un orbitale del platino a minore energia di quella posseduta sul primo elettrodo viene ceduto allo iodio, dove occupa un orbitale ancora meno energetico ½ I3 - + e- (C.E.) → 3/2 I- + C.E. entra nella banda di conduzione (CB) del semiconduttore; da qui è poi immesso nel circuito dove compie lavoro ritorna allo “stato 0” del colorante. elettrico dissipando energia. colorante ossidato + 3/2 I- → colorante + ½ I3colorante eccitato + TiO2 → e-(TiO2) + colorante ossidato e-(TiO2) + C.E. → (TiO2) + e-(C.E.) + energia elettrica La cella di Graetzel e la fotosintesi clorofilliana La fotosintesi ha due fasi: luminosa e oscura. I fotoni colpiscono la clorofilla e gli elettroni eccitati ritornando allo stato iniziale, liberando energia. L’intera reazione è la seguente: 6CO2 + 6H2O → C6H12O6 + 6O2 + energia luminosa Tramite la scissione dell’ acqua si formano , ossigeno idrogeno ed elettroni . L’idrogeno e gli elettroni, tramite la presenza di NADP+ serviranno per la fase oscura. O2 H eH2O Nella fotosintesi l’energia luminosa si trasforma in energia chimica. Confronto tra la cella di Gratzel e la fotosintesi clorofilliana. Fotosintesi Clorofilla Trasformata in energia chimica H2O - 2e- → ½ O2 Funzione Raccoglie l’energia luminosa Energia luminosa Ossidazione NADP* + H* + 2e- → NADPH Elettrone trasferito tramite Sostanze organiche Tipi di materiali Cella di Gratzel Antocianine Trasformata in elettricità 2 I- - 2e- → I2 D* + TiO2 → e-(TiO2) + D+ Celle con colorante organico Schema operativo per la preparazione e l’assemblaggio della cella: 1. Preparazione della sospensione di biossido di titanio 2. Deposito della sospensione di Biossido di Titanio sul vetrino conduttivo 3. Cottura del vetrino 4. Preparazione della tintura antocianina e immersione del vetrino 5. Preparazione del controelettrodo 6. Assemblaggio della cella 7. Aggiunta dell’elettrolita Fase 1: Preparazione della sospensione di Biossido di Titanio La sospensione di TiO2 si prepara macinando il biossido e aggiungendo una soluzione acida a pH 3 Fase 2: Deposito del Biossido di Titanio sul vetrino conduttivo Sul vetrino, pulito con etanolo,si deposita la pasta di biossido di titanio, tramite una siringa. Parte conduttiva la pasta viene stesa con l’ausilio di una bacchetta di vetro per formare lo strato sottile (40μm) Fase 3: Cottura del vetrino in muffola Il vetrino subisce il trattamento termico a 450 °C per circa 30 minuti e viene raffreddato gradualmente a temperatura ambiente Fase 4: preparazione della tintura antocianina e immersione del vetrino I frutti vengono trattati con una miscela di solventi. La sospensione è filtrata per ottenere la tintura antocianina Nella tintura antocianina, viene immerso il vetrino con il biossido di titanio Dopo aver depositato il colorante sul vetrino, questo viene lavato prima con etanolo e poi con acqua La cella poi viene asciugata delicatamente con della carta Il controelettrodo si ottiene depositando con la matita un strato di carbonio sulla faccia conduttiva del vetrino Fase 6: Assemblaggio della cella Vengono sovrapposti il vetrino coperto di TiO2 e il controelettrodo con la grafite. sono sfalsati per attaccare i cavi elettrici Vengono depositate delle gocce di elettrolita sul bordo del dispositivo che viene assorbito La cella è così pronta per il funzionamento Caratterizzazione della cella da noi costruita Nelle diapositive che seguiranno saranno illustrate le misure della caratterizzazione della cella. I dati ottenuti sono volti a determinare le condizioni ottimali per la costruzione della cella e garantire migliori efficienze. I-V 5 nm rspberries freezer 1,2 1 I 0,8 0,6 0,4 0,2 0 spettrofotometria molecolare nell’uv-visibile Caratterizzazione dei cristalli di TiO2 mediante TEM Determinazione dello spessore dello strato di TiO2 0 50 100 150 200 250 V 300 curva volt-amperometrica SEM Profilometro TiO2 Vetrino conduttore Il profilometro è uno strumento che fornisce un profilo della superficie. 140000 funziona attraverso un ago che va a contatto con l’oggetto calcolando le misure. 120000 100000 80000 60000 40000 20000 0 0 200 400 600 800 1000 1200 Attraverso il profilometro abbiamo misurato lo spessore del TiO2 della cella SEM (microscopio a scansione elettronica) Un fascio di elettroni colpisce il campione da analizzare, e le sue varie emissioni vengono analizzate dal rivelatore che ricava un immagine in 3D Fascio primario Elettroni Auger Elettroni retrodiffusi Raggi x Elettroni secondari fotoni Conducibilità indotta Elettroni trasmessi Elettroni assorbiti Caratterizzazione del nanostrato di TiO2 al SEM Il biossido di titanio presenta uno spessore di circa 15 micron, si nota la formazione della nanostruttura porosa con una grande superficie specifica, dove verrà assorbito il colorante Le scansioni sono state effettuate presso i laboratori di “Scienze e tecnologie dei materiali ”dell’Università di Venezia, sede di via Torino (Progetto Lauree scientifiche) La cottura del TiO2 ha lo scopo di formare la struttura nanocristallina: •Una temperatura di (800-900°C) provoca la perdita della nanostruttura a grana fine Microstruttura fine particelle di dimensioni nanometriche(5-25nm) sono le più adatte Microstruttura a grana grossa •Sono determinanti la preparazione della sospensione e il deposito sul vetrino del TiO2 Diffrazione ai raggi x dei cristalli di biossido di titanio (anatasio) Scansione al TEM (microscopio a trasmissione elettronica) dei cristalli di biossido di titanio(foto relizzate all’Università di Venezia,Scienze dei materiali) Le dimensioni ottimali dei cristalli sono di circa 25 nm La grandezza dei cristalli influenza la formazione della nanostruttura. Identificazione dei diversi composti presenti nella tintura dei coloranti tramite spettrofotometria molecolare nell’UV-VISIBILE Nello spettro del mirtillo si notano i picchi dell’antociano a 530 nm e del rutin a 360 nm L’identificazione del picco a 360 nm (rutin) si ottiene tramite lo spettro di assorbimento della sostanza pura che mostra il medesimo picco Lo spettro del colorante mostra le impurezze presenti negli antociani Dopo il passaggio del colorante nella colonna cromatografica, si nota un netto miglioramento della purezza dei diversi componenti Dopo aver completato l’assemblaggio della cella, queste vengono sottoposte a misure di intensità di corrente e differenza di potenziale Circuito di misura di ddp e intensità di corrente Tratta dal manuale del nanocrystalline solar cell kit (USA) La costruzione della curva caratteristica I-V consente di determinare il punto di funzionamento della cella (potenza di picco) Le misure sono riferite a celle illuminate da una lampada con uno spettro e un flusso luminoso simile a quello del sole (800-1000 W/m2) Nella industria ci sono molte applicazioni del fotovoltaico Le celle vengono assemblate fra uno strato di vetro ed uno di materiale plastico (Tedlar) e racchiuse in una struttura di alluminio, : il modulo fotovoltaico, è costituito da 36 – 72 unità collegate, per una potenza da 50 a 150Wp Stazione di ricarica solare per auto elettriche Lo stadio solare Il fotovoltaico è utilizzato anche per usi casalinghi. Attraverso l’energia del sole vengono fatti funzionare elettrodomestici Le prospettive per il futuro Tratto dall’ Università Tor Vergata di Roma L’obiettivo che si è posto l’istituto Levi è quello di costruire una cella (modulo) in modo da aumentarne l’efficienza Sono allo studio delle soluzioni tecniche per la realizzazione del panello fotovoltaico Conclusioni: Il progetto lauree scientifiche ci è servito ad approfondire l’argomento relativo alle celle fotoelettrochimiche e a cercare collegamenti tra diverse discipline curricolari (chimica fisica, chimica analitica e chimica organica) Questa attività è stata interessante in quanto ci ha consentito di svolgere esperienze, che hanno coinvolto studenti provenienti da istituti diversi. E’ stata un’opportunità che c’è stata utile per conoscere come viene condotta la ricerca scientifica in un ambiente universitario dotato di attrezzature di livello tecnologico avanzato Si vuole sottolineare infine che il presente lavoro è stato oggetto di approfondimento disciplinare nelle attività curriculari relative al laboratorio di chimica analitica e alla chimica fisica della classe 5^chimici del nostro istituto In particolare si è cercato di riprodurre, il metodo della ricerca sperimentale mettendo a punto le condizioni operative tratte dalla pubblicazione di Graetzel del 1997 Si ringrazia per la disponibilità, la collaborazione e i materiali forniti, il dipartimento di scienze dei materiali dell’università di Venezia (dott. Stefano Polizzi). Si ringraziano infine il dirigente scolastico e i docenti dell’I.T.I.S. P.Levi per la disponibilità dimostrata nella realizzazione del progetto Progetto realizzato da: Mantini Jurgen Pandrin Enrico Studenti della classe 5^ch/B dell’ITIS P.Levi