BimBox
by Giocolenuvole
Il progetto BIMBOX ideato da Giocolenuvole, realizzato
grazie al contributo della Fondazione Monte dei Paschi
di Siena, con il patrocinio di Comune e Provincia,
promuove l'accoglienza e rende più confortevole il
soggiorno delle famiglie.
BimBox
Nei locali contraddistinti dal marchio Bimbox
le famiglie con bambini piccoli in vacanza a Siena
possono trovare una risposta per le necessità di
cambio, allattamento, gioco, relax e menù bambino.
Santuario di Santa Caterina
Costa S. Antonio, 6
tel. 0577 280801 - 288175
ORARI: tutti i giorni (anche festivi) dalle ore 9,00 alle ore 12,30;
15,00 - 17,30
NUMERI UTILI
by Giocolenuvole
Carabinieri 112
Polizia di Stato Pronto Intervento 113
Informazioni e servizi turistici
tel. 0577 280551 - [email protected] - www.terresiena.it
zona allattamento:
per allattare fuori casa,
con un paravento per la
privacy di mamma e
bambino, una poltrona o
un cuscino a disposizione.
zona cambio:
attrezzata con fasciatoio,
riduttore per water
e sgabello rialza bimbo.
area giochi:
uno spazio per giocare
e disegnare.
video taglio:
lettore dvd con cartoons
per rendere più piacevole
il momento del taglio dei
capelli.
Associazione Centro Guide
tel. 0577 43273 - [email protected] - www.guidesiena.it
Servizio Taxi
Taxi Attivo 24 ore su 24 - tel. 0577 49222
La centrale radio è aperta 24 ore su 24: dalle ore 07,00 alle
ore 21,00 c'è un'operatrice di centrale e dalle 21,00 è in
funzione il risponditore automatico fino alle ore 07,00
Previsto trasporto per disabili
Emergenza sanitaria
Pronto Intervento. Ambulanza e Guardia Medica 118
Azienda Ospedaliera Universitaria Senese Policlinico
“S. Maria alle Scotte”
Pronto soccorso. tel. 0577 585807
Ufficio informazioni. Ingresso principale piano 1s
tel. 0577 585689 - 585137
menù bambino:
cibi genuini, porzioni,
costi e tempi di
attesa ridotti.
Siena ha un artigianato di antica tradizione e di
grande qualità. Gli elementi più caratteristici sono i
riferimenti al Palio con i colori e i simboli delle
contrade e i decori bianchi e neri che si rifanno al
Pavimento del Duomo. Ogni oggetto è un pezzo
unico, fatto a mano secondo una tradizione antica.
Ferri battuti, ceramiche, vetri, legni intagliati, gioielli
in oro e argento, tessuti a telaio, ricami e soprattutto
sculture e pitture simili a quelle degli artisti del
Trecento.
Se vuoi portare a casa un pezzetto dell'antica
tradizione di Siena entra nelle botteghe artigiane e
troverai piccoli tesori.
con il contributo di:
Per ulteriori informazioni:
Cooperativa Giocolenuvole
0577 271558 fax 0577 219833
[email protected]
www.giocolenuvole.com
Assessorato al Turismo
A L
S E R V I Z I O
D E L L’ I N F A N Z I A
WWW.COMUNE.SIENA.IT/ILTURISTA
gastronomia
ORARI DI ALCUNI MUSEI PRESENTI NELL’ITINERARIO DEL TERZO DI CAMOLLIA
Testi: Assessorato al Turismo
INFO MUSEI
artigianato
Siena a prova di
bambino
Assessorato al Turismo
terzo di
La visita a Siena non è completa senza
l'assaggio della nostra gastronomia.
E' possibile gustarla al ristorante dove arrivano
in tavola i pici fatti a mano e le bistecche di carne
chianina. Per lo shopping ci sono: cacio
pecorino, olio extravergine e salumi
Camollia
(Kamullia)
itinerario guidato a Siena
Porta Camollia
Chiesa di San Pietro alla Magione
saporitissimi, soprattutto il prosciutto di cinta
Fortezza Medicea
senese, il maiale medioevale che, ancora oggi,
Basilica di San Domenico
alleviamo nei boschi.
Fontebranda
Santuario di Santa Caterina
Per i golosi ci sono panforte, ricciarelli e
Palazzo Tolomei
cavallucci appena usciti dal forno. Hanno un
Basilica di Santa Maria in Provenzano
meraviglioso odore di spezie e vi raccontano la
storia di una città antica, nobile e appassionata.
Basilica di San Francesco
Rocca Salimbeni e Monte dei Paschi
Terzo di Camollia
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“Cor Magis Tibi Sena
Pandit” (Siena ti apre il
cuore più delle sue
porte). La frase, scritta
sull'arco delle mura,
segna l'inizio del nostro
itinerario nel Terzo di
Camollia. Le notizie di
questo depliant non
sostituiscono una guida
ma bastano per
incuriosire chi ama
scoprire le città fuori dai
più famosi circuiti
turistici.
l'unico ritratto eseguito quando
la Santa era in vita.
La Reliquia della testa di Santa
Caterina, è esposta nella
cappella laterale della chiesa
dove Antonio Bazzi detto il
Sodoma (1526) ha raffigurato i
principali episodi della sua
vita. Poco sotto la Basilica, il
poggio tufaceo di Camporegio
offre uno splendido panorama.
Da qui inizia la Costa del Serpe,
un sentiero ripido e segreto che
scende fino a Fontebranda.
PORTA CAMOLLIA
PORTA CAMOLLIA
Nel medioevo e nel rinascimento
il lato di Siena proteso a Nord, in
direzione dell'eterna nemica,
Firenze, era anche il più protetto.
Del complesso sistema difensivo
rimangono l'Antiporto, fuori le
mura, e i resti del Fortino delle
Donne, costruito su disegno di
Baldassarre Peruzzi all'inizio del
Cinquecento. Lo strano nome del
bastione difensivo che si trova
sulla sinistra uscendo dalle mura,
ricorda l'eroica partecipazione
delle donne di Siena alla difesa
della città. Dopo la conquista
fiorentina di Siena, Porta
Camollia fu modificata nella
forma attuale e accolse
trionfalmente il non amatissimo
nuovo sovrano Ferdinando I dei
Medici.
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CHIESA DI SAN PIETRO
ALLA MAGIONE
Via Camollia era il primo tratto
urbano della via Francigena, la
strada percorsa dai pellegrini e dai
crociati. Qui i Templari
possedevano, presso la Chiesa di
San Pietro, una “maison” (ospizio)
conosciuta popolarmente col nome
di “magione”.
Quando il loro ordine fu soppresso,
nel 1311, l'ospizio passò ai
Gerosolimitani e poi ai Cavalieri di
Malta. L'austera semplicità della
Chiesa evoca i pellegrini che
andavano a Roma a piedi e i crociati
diretti in Terra Santa. Alla fine di via
Camollia svoltiamo a destra per
entrare nei giardini de La Lizza.
BASILICA DI SAN DOMENICO
testimonianza di un ardente
amore per Cristo. Nel Santuario
sono visitabili l'Oratorio della
cucina e quello della camera in
cui, secondo la tradizione, la
Santa riposava appoggiando la
testa su un cuscino di pietra.
Nell'Oratorio del Crocifisso si
trova il Crocifisso ligneo (XII
secolo) davanti al quale la Santa
avrebbe ricevuto le stimmate.
Torniamo in Via Santa Caterina e
proseguiamo quasi “a diritto”
fino a trovare Piazza Tolomei.
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FONTEBRANDA
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CHIESA DI SAN PIETRO ALLA MAGIONE
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FORTEZZA MEDICEA
Chiamata anche Forte di Santa
Barbara, fu fatta costruire da
Cosimo dei Medici nel 1560 su
una precedente fortezza
spagnola distrutta dai senesi nel
1552. Nei sotterranei dei due
bastioni anteriori ha sede
l'Enoteca Italiana, l'istituzione
nazionale incaricata di
presentare i vini italiani e di
offrirli in degustazione. Nel
sotterraneo le bottiglie
“parlano” con uno speciale
lettore, raccontando le
caratteristiche del vino.
Costeggiando lo stadio
“Artemio Franchi” arriviamo
davanti alla Basilica di San
Domenico.
BASILICA DI SAN DOMENICO
L'imponente costruzione in mattoni
fu iniziata nel 1226 ed è un
autentico scrigno di opere d'arte.
All'interno a destra, nella
Cappella delle Volte, l'affresco con
Santa Caterina di Andrea Vanni è
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FONTEBRANDA
E' forse la fonte più importante e
famosa di Siena, citata da Dante e
Boccaccio, che attribuisce alla sua
acqua la “bessaggine”, cioè la
pazzia dei senesi. Fu iniziata nel
1193 e aveva solo un arco a cui
successivamente furono aggiunti
altri due. L'uso dell'acqua era
così regolamentato: dalla fonte si
attingeva per bere, a sinistra c'era
una prima vasca per abbeverare
gli animali, poco oltre, ancora
visibile, un'altra vasca adibita a
lavatoio, mentre le acque di
scarico alimentavano mulini,
concerie e tintorie. Saliamo per Via
Santa Caterina per svoltare a
sinistra verso la Casa-Santuario
della Santa.
SANTUARIO DI SANTA
CATERINA
La casa dove Caterina nacque nel
1347, è preceduta dal Portico dei
Comuni d'Italia, iniziato
nel 1939, quando la Santa venne
proclamata Patrona d'Italia.
Personalità straordinaria, Santa
Caterina dialogò con i potenti
invocando la pace e dando
Vergine di terracotta che un soldato
spagnolo tentò di colpire col suo
archibugio, ma questo implose,
uccise il soldato e la statuetta restò
intatta. La Madonna, ormai ridotta
al solo busto, era oggetto di grande
devozione e il 2 luglio 1594 compì il
primo miracolo. Un anno dopo
iniziava la costruzione della basilica
dove conservarla e, dalla metà del
Seicento, fu deciso di festeggiarla,
ogni 2 luglio, con la corsa del Palio.
Prendiamo via del Giglio, poi via
del Moro e via Sallustio Bandini,
arriviamo in via del Refe Nero. Qui è
appesa una gabbia in ferro con
dentro una finta testa mozzata per
ricordare quella dei condannati a
morte.
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PALAZZO TOLOMEI
I Tolomei erano una casata di
banchieri e mercanti guelfi
acerrimi rivali dei Salimbeni.
Dalle belle bifore gotiche del
palazzo si affacciava Pia dei
Tolomei citata da Dante nel
Purgatorio « Ricorditi di me, che
son la Pia; Siena mi fé,
disfecemi Maremma».
La nobildonna senese era la
moglie del signore di Castel di
Pietra in Maremma che la uccise
gettandola dalla finestra
del castello.
BASILICA DI SANTA MARIA IN
PROVENZANO
Costeggiamo la Chiesa di San
Cristoforo, scendiamo fino alla
Basilica di Provenzano. Nel
Cinquecento il quartiere era
popolato da prostitute e
soldataglia. In un tabernacolo
del rione era esposta una
SANTUARIO DI SANTA CATERINA
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BASILICA DI SAN FRANCESCO
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BASILICA DI SAN FRANCESCO
Il convento francescano, fondato
all'inizio del Duecento, ospita la
Facoltà di Economia. Diamo uno
sguardo ai chiostri. Secondo la
leggenda, i membri delle famiglie
Salimbeni e Tolomei decisero
di celebrare la pace con una
merenda fuori Siena. Alla frase
convenuta «Ciascuno pigli il suo» i
Salimbeni estrassero i pugnali
nascosti negli spiedi dell'arrosto e
uccisero i 18 nobili Tolomei. Il colle
fu ribattezzato Malamerenda e i
morti furono sepolti
sotto la scalinata di accesso al
chiostro grande. La basilica gotica è
ricchissima di opere d'arte fra cui
gli affreschi con episodi di vita
francescana dipinti da Ambrogio
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PALAZZO SPANNOCCHI - VISTA DA
ROCCA SALIMBENI
Lorenzetti e la «Crocifissione»,
capolavoro di suo fratello Pietro.
La Cappella delle Sacre Particole
conserva le 351 ostie rubate nel
1730, ritrovate dopo tre giorni e
rimaste miracolosamente incorrotte
fino ad oggi. Usciamo dalla
piazza, proseguiamo per via dei
Rossi e poi svoltiamo a destra in
piazza dell'Abbadia.
ROCCA SALIMBENI E BANCA
MONTE DEI PASCHI DI SIENA
Siamo di fronte alla poderosa
Rocca dei Salimbeni, dimora dei
ricchi mercanti e banchieri
ghibellini. Nel Quattrocento il
loro castellare fu confiscato dal
Comune di Siena che vi collocò la
gabella e il Monte Pio, poi
incorporato nel Monte dei Paschi
di Siena. Il Monte dei Paschi è
una delle banche più antiche del
mondo, fondata nel 1472; la sua
sede centrale è ancora oggi in
questo palazzo. Girando intorno
alla rocca - per via Vallerozzi e
poi a sinistra - arriviamo in Piazza
Salimbeni restaurata alla fine del
XIX secolo dall'architetto senese
Giuseppe Partini. La statua al
centro raffigura Sallustio Bandini,
l'inventore del sistema di
pagamento a distanza, l'antenato
della cambiale.
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PIAZZA SALIMBENI
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terzo camollia ok.cdr