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la pagina degli sportivi
si è chiuso per la Fidas
disfazioni per il prossimo anno. Abbiamo portato fortuna anche
ai Mastini di football americano, che alla nostra presenza hanno
vinto il derby e al CUS Verona che ha dato anche quest’anno
belle soddisfazioni.
gazzi veramente valorosi… anche al
centro trasfusionale! Vedere il pacchetto di mischia al completo seduti
sulle seggioline di Borgo Roma è
veramente impressionante. Giovani
da più di 100 chili che pongono il
loro braccio per donare danno uno
sprone a tutti, e soprattutto danno
la certezza a chi ne ha bisogno che
quel sangue sarà certo un ottimo
medicinale.
E per ultimi, ma solo in
ordine di entrata, gli atleti del football americano Mastini Verona. Il loro
sport non sarà seguitissimo, ma vederli entrare
come un’orda in campo
con le nostre maglie ha
fatto gioire tutti i tifosi Fidas e li ha fatti convinti
che è un bello sport.
E i Mastini ci fanno sapere
che vogliono sempre più tifosi con
i berretti rossi alle loro partite, in
quanto, alla nostra presenza hanno
vinto il super derby.
È bello vedere tanti nostri donatori
che si impegnano a portare la promozione del dono del sangue sugli
spalti delle squadre veronesi, e siamo lieti anche che queste squadre
siano parte della nostra famiglia Fidas.
SONO APERTE
LE ISCRIZIONI
Famiglia che comunque lavora anche da sola, come potete vedere in
questa pagina. La FidasValeggioCorre infatti ha organizzato come
apice della propria annata, la marcia
Valeggio - Padova, di cui parla il vulcanico presidente valeggiano Silvio
Franchi insieme a Superman Marco Mazzi, che ha visto un sacco di
giovani e meno giovani partecipare
NE
ad una staffetta di 24 ore;
la sezioCOMU
DI CALDIERO
ne di Castelletto poi ha organizzato
NE
COMUdi
quest’anni il torneo
calcio a 7 tra
DI CALDIERO
donatori, e sarà
un avvincente fine
settimana a cui non si potrà manca-
re. Il 22 ed il 23 giugno infatti tutte
le sezioni sfodereranno tutti i loro
migliori assi calcistici per portare a
casa l’ambito trofeo. Favoriti d’obbligo i campioni uscenti delle Terme di Caldiero, che alla loro prima
presenza lo scorso anno, al torneo
straordinario di San Martino, hanno
fatto bottino pieno.
Per placare la calura estiva (che
speriamo arrivi!!!) a fine agosto invece l’appuntamento fisso con la 24
ore di nuoto presso le terme di Caldiero. Che ci sia da raccontare un
altro torneo nazionale di Kasinji??
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Ci siamo! È giunta l’ora di partire con la nostra iniziativa centrale nell’estate FIDAS VERONA: la 6ª edizione della 24 Ore del U
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che trovate nel riquadro.
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Vi aspettiamo alle
Terme
me (Caldiero) dalle 16 di sabato 24
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domenica 25 Agosto: 24 ore che simboleggiano l’impegno
incessante dei donatori FIDAS nel garantire il sangue ai nostri ospedali.
Nicola Martelletto
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Terme
ISCRIVITI ALLA 24 ORE DEL DONATORE
trovi il modulo su www.fidasverona.it
oppure manda una mail a [email protected]
o un sms al numero 346 8780965
10 vita associativa
La carezza
di un verso
Le sezioni di FIDAS VERONA
CENTRO in collaborazione con
l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del comune di Verona e Verona in Love del Consorzio Verona Tuttintorno, hanno organizzato
la 3° edizione del Concorso di
Poesia come promosso su città di
Verona. A questo speciale evento
turistico è stato dedicato un articolo sul giornale locale, L’Arena
di Verona che riportiamo a fianco.
I concorrenti hanno Partecipato
con una poesia in lingua italiana
per aiutarci con dei versi a promuovere il Dono del Sangue.
L'amore è donarsi...
Donare Sangue è...
Carezze in versi
Amore, si sa, è anche donarsi. O, meglio, donare
sangue. È lo slogan che Fidas Verona ha scelto per
la 3° edizione del Concorso di Poesia «La carezza di
un verso», le cui premiazioni si sono svolte ieri, sabato 16 febbraio 2013, nella sala Farinati della Biblioteca Civica di Verona. Oltre 50 i componimenti ricevuti, quasi il doppio dello scorso anno, e una novità:
la sezione «Scuole», oltre a quelle under e over 30.
«Abbiamo voluto in questo modo lanciare ancora più
direttamente un messaggio ai giovani», spiegano il
presidente onorario Silvano Salvagno e il presidente
della sezione Verona Centro Rolando Imperato, che
ha sottolineato come i giovani donatori, quelli con
meno di 30 anni, siano già un buon 28 per cento. «Ma
dobbiamo crescere ancora per garantire il ricambio».
POESIA AL TEATRO ASTRA 2013
Il dono del sangue...
un’occasione per amare
e essere felici
FIDAS VERONA sezione di Pozzo ha organizzato per il terzo anno, con l’Istituto Comprensivo 2 e patrocinato dal Comune di San
Giovanni Lupatoto, il concorso di poesia e
racconto breve per i ragazzi delle classi seconde e terze delle scuole medie G. Marconi
e A. De Gasperi sul tema “Il dono del sangue... un’occasione per amare e essere felici”. Venerdì 10 Maggio 2013, presso il teatro
Astra si è tenuta la serata conclusiva con le
premiazioni dei partecipanti e vincitori. Luigi
Bertoni ha condotto la serata con competenza e simpatia. Tra le autorità locali presenti
hanno fatto il loro intervento il vicesindaco e
assessore all’Istruzione Daniele Turella e l’assessore alla Cultura Marco Taietta, la Vice-
preside Prof.ssa Mirka Maggio, il presidente
della FIDAS provinciale Dott. Massimiliano
Bonifacio e il Presidente della FIDAS di Pozzo
Giovanni Antonini.
Tutti i ragazzi della scuola media sono stati
coinvolti nell’evento. I testi scelti dalla giuria
composta dalla Dirigente Erica Baldelli, dalla Prof.ssa Simona Toaiari, dal Direttore Gian
Fortunato Spazian e dai poeti Gabriella Garonzi e Fiorello Volpe , sono stati letti dagli autori. Le classi terze dirette dal Prof. Giuseppe
Todaro hanno rallegrato la serata eseguendo
con maestria dei brani musicali, fino a coinvolgere tutta la platea con l’Inno di Mameli.
Per i testi si sono classificati:
1° Sara Mischi 2H
Per le poesie si sono classificati:
1° Chiara Serafini 3F
2° Luca Dossi 3B
2° Clara Zoccatelli 3A
3° Giuseppe Russo 2I
3° Lucia Perotto 3F
I lavori premiati rispecchiano quanto ci eravamo proposti nell’organizzare
questo
concorso: sensibilizzare sull’importanza del
dono e della solidarietà, sul fare per gli altri,
e attraverso la scuola, utilizzando le materie
scolastiche, incentivare i ragazzi a riflettere e
a scrivere i loro pensieri ed emozioni creando dei racconti o delle poesie, contribuendo con questo
a trasmettere la cultura del
dono. Dagli interventi degli
vari ospiti è emerso l’importanza della collaborazione tra
la scuola e il volontariato per
diffondere idee e valori che
rendono più completo il progetto educativo. Un ringraziamento agli insegnanti che
si sono impegnati per la realizzazione di questo coinvolgente momento,
in particolare le insegnanti di italiano, le Prof.
sse Erica Baldella, Dirigente, Mirka Maggio
e Simona Toaiari e il Prof. Giuseppe Todaro,
per il tempo che hanno dedicato al progetto spesso oltre il loro orario di lavoro, come
nello spirito del concorso per amore del volontariato.
Il concorso ci ha fatto ancora una volta sentire quanto è grande la sensibilità dei nostri
ragazzi, quanto possono essere profonde le
loro riflessioni anche sull’argomento della donazione del sangue e questo ci fa ben sperare per il futuro.
Cosa significa, quindi, donare sangue?
«Donare sangue è colore», scrivono nell’incipit della loro poesia i
ragazzi della scuola media di Bosco Chiesanuova, vincitori nella
loro sezione. «Goccia dopo goccia, energia pura», aggiunge il vincitore della categoria under 30 Daniele Moresco di Torri di Quartesolo
(Vicenza). «Ogni goccia va avanti all’infinito, staffetta di speranza»,
sottolinea Lucia Masotto, di Verona, che ha meritato il primo posto negli over 30, ex aequo con Walter Luciano Ferrari di Brescia:
«Come grazia felice ti dona un soffio di vita», scrive lui, «che un’onda di cielo appoggia sulla sabbia del nostro cuore».
Altre informazioni e foto su http://www.fidasgolosine.it/2013/02/
concorso-di-poesia-2013/
Concorso Fidas sez. Pozzo e Istituto Comprensivo 2
anno 2013
1° PREMIO POESIA
Chiara Serafini
Caro Sangue
3°F G. Marconi
Caro sangue, sai cosa voglio dirti?
Nella tua strada ho voluto seguirti,
per capire come mai, l’evento di un istante
può diventare, ad un tratto, così importante.
Ti ho visto su un’asta, la bandiera italiana coloravi,
ti ho visto su un monte, la croce di Cristo impregnavi,
ti ho visto sul libro di scienze, il tuo viaggio in me spiegavi,
ti ho visto all’ospedale, una vita salvavi.
Caro sangue, sai cosa voglio dirti?
Io proprio non riuscirò mai a capirti!!
Una volta rappresenti il male, con la guerra e con la morte
sparso da di chi ha avuto, idee molto distorte;
una volta rappresenti il bene, con la pace e con la vita
donato da di chi ha saputo, giocar bene la partita.
Caro sangue, che ne dici di prepararti?
Al mondo c’è qualcuno che bene sa usarti,
offrendoti agli altri, e in cambio solo amore
senza distinzione di cultura, pensiero e colore;
amore di qualcuno che può ancora giocar la sua partita,
grazie ai molti donatori, che viver san la vita.
Caro sangue, sai cosa ho capito?
questo breve viaggio a molto mi è servito
perché ora son sicura che la cosa giusta da fare
è prendere l’iniziativa e non stare a guardare;
perciò invito tutti quanti a tenere bene a mente
che c’è un piccolo gesto che salva la vita a tanta gente,
e che gioia infinita potrà sempre regalare
a chi il proprio SANGUE decide di DONARE!!!!
vita associativa 11
"Allora tra due anni vieni a donare il sangue?"
"Guarda non saprei, ho paura dell'ago".
DA QUESTA DOMANDA PARTE TUTTO: LA MIA STORIA, LA MIA AVVENTURA,
LA MIA ESPERIENZA DI DONATRICE.
Si può dire che è iniziato tutto grazie a mio padre e mio fratello già donatori Fidas.
Mio padre un vero e proprio "veterano", ha superato le 100 donazioni, ed è ancora in attività.
Da quel momento capisci che la costanza di
una persona può influenzarne altre, come è
successo a me, che volevo raggiungere o solo
avvicinarmi all'esperienza che ha intrapreso
mio padre.
La decisione di incominciare ad aiutare altre
persone anche se nel mio piccolo, è arrivata un paio di mesi prima del compimento del
18 anno d'età. La possibilità di andare però al
centro trasfusionale non era cosa facile, avevo
sempre tante cose da fare, ma ad un certo punto sono arrivata al massimo dell' impazienza;
avevo una voglia matta di provare e rendermi
conto cosa significa donare il sangue.
A metà dicembre del 2011 sono andata a fare
il prelievo, mi sono sdraiata sul lettino e non so
perché a quel punto è stato tutto semplice: un
mega tv al plasma davanti a me, l' infermiere
"Gigi" che parlava di moto e di altre cose che
facevano ridere tutta la sala. Insomma un clima
da divertimento assoluto. Quando sono uscita
dall' ospedale mi sono detta tra me e me: questa è un'altra grande famiglia di cui voglio far
parte, mi sentivo a mio agio.
Alla prima donazione ero un po' meno tranquilla, ma cosa c'era che poteva andare storto, ormai mi ero abituata, ero in famiglia, l'unica cosa
era l'ago.
Era molto più grosso!!!!!
Ma come!!!!!
Ragazzi ma nessuno me l'aveva detto!!! Fatemi
Ecco la nostra Alessia
“mimetizzata” da goccia
insieme a Valentina
guardare la tv così non ci penso,
perché come dice un mio amico
"l'ago l'e un ciodo".
Cosa volete ormai è andata, nel
primo anno ho già fatto 3 donazioni e sono nella media.
Speriamo di continuare così!!!!
Per aggiungere in fine una cosa, a
quelle persone che quando chiedi se vogliono venire a donare e
rispondono di no perché hanno
paura, vi dico che io sono una
donna anche io ho le mie paure
ma ogni tanto queste bisogna affrontarle. Rispetto alle donne, voi
uomini non dovreste essere più
coraggiosi, come dite sempre?
Donare significa dare speranze ad altre persone e far parte di
più famiglie quella dell' ospedale e la grande famiglia Fidas, che
ci accompagna passo passo nel
nostro percorso di donatore e ci
rende partecipi a tanti eventi sparsi per la
provincia veronese e in
tutta Italia.
E allora io faccio un
brindisi a noi donatori
e alla magnifica Fidas!
Alessia Balzanello
La Consegna ufficiale
del labaro al consiglio
d'Istituto da parte del presidente
onorario Fidas
È stata ufficialmente inaugurata la sezione di Istituto della FIDAS con
la consegna, lunedì 29 aprile 2013, del labaro al Consiglio di Istituto da
parte del Presidente Onorario della FIDAS provinciale, sig. Salvagno.
Autore: prof. Semolini
Grazie Valentina e... ciao!
Sono le prime parole
che mi escono spontanee e che desidero
esprimere a Valentina per l’importante
collaborazione che
ha offerto alla nostra
associazione durante
il periodo che è stata
con noi.
Era arrivata 16 mesi
fa, alla fine del gennaio dello scorso
anno; se ne va con
il primo vero caldo
dell’estate, ai primi di
giugno.
In mezzo a queste
date tutto il suo impegno, interno ed
esterno, a favore di
un’idea ricevuta come proposta e realizzata con tanti compagni di
viaggio.
Penso che tutti i donatori la conoscano; ha frequentato le nostre assemblee e i consigli, è stata di supporto negli incontri con gli studenti
delle scuole superiori, studenti che poi ha accompagnato al loro primo
incontro con la donazione; ha viaggiato con il Gruppo Giovani contribuendo con loro a lanciare quel messaggio del dono, che è l’essenza
della nostra Fidas.
Ha fatto sentire giovani anche noi, un po’ … datati, con il suo sorriso e
la schiettezza della sua gioventù; da noi ha ricevuto consigli ed esperienza, che ha compensato ridandoci entusiasmo e fiducia.
Ora Valentina si allontana da noi, ma ritengo, solo un poco, perché l’esperienza con gli altri, Mario e Laura, che, come lei, sono stati volontari
del servizio civile presso di noi, ci insegna che la partecipazione alla
nostra associativa produce un legame così forte che per lei resterà un
grande riferimento soprattutto verso il Gruppo Giovani.
Allora, arrivederci “Vale”, ti aspettiamo così come sei, come sei sempre
stata con noi e per continuare il cammino con noi.
Silvano Salvagno
12 vita associativa
I nostri Romeo-Fidas e Giulietta-Avis insieme ai rispettivi presidenti
provinciali Massimiliano Bonifacio e Piergiorgio Lorenzini e alla
responsabile del SIT di borgo Roma Dr.ssa Marzia De Gironcoli
Romeo e Giulietta...
legame di sangue
Per una città come Verona, è
normale che quando si parla di San Valentino si parli di
Romeo e Giulietta, di Capuleti e Montecchi e di amori
travagliati.
Nella mattina del 14 febbraio quindi, al Centro Trasfusionale di Borgo Roma,
un donatore Fidas (di nome
Romeo) e una donatrice Avis
(di nome Giulietta) si sono
conosciuti e hanno fatto insieme una donazione di sangue, come novelli Montecchi
e Capuleti, anche se tra le
due associazioni non esiste,
a differenza delle storiche
famiglie, una forte inimicizia,
ma solo una sana voglia di
competizione.
E ne è nata una bellissima
iniziativa, che ha fatto parlare di se anche sul televideo
nazionale.
Intervista di Annamaria Bovo
Ecco una breve intervista al
donatore che ha arricchito un
evento particolare come la giornata
dedicata agli innamorati, recandosi
a donare con Giulietta (una ragazza
dell’Avis) permettendoci di acquisire
spazio sui giornali e che hanno dato
risalto alla notizia.
VUOI PRESENTARTI AI LETTORI?
Mi chiamo Romeo Perina, ho 38
anni, lavoro come venditore in
un’azienda commerciale nella zona
di Verona. Sono uno sportivo, ho
praticato il triathlon, ma ora il mio
sport è il ciclismo che pratico a
livello amatoriale. Dono il sangue e
sono iscritto a Fidas Verona – sez.
Povegliano.
ricevendo mia madre. Mi sono
trovato bene e, finché resterò in
salute e avrò la possibilità di farlo,
andrò avanti a donare sempre
volentieri.
QUANDO HAI INIZIATO A
DONARE?
Circa due anni fa e consiglio a tutti di
farlo, costa davvero poco!
TU DONI REGOLARMENTE, MA
IL FATTO DI PRATICARE SPORT, TI
PENALIZZA NELLE PRESTAZIONI
E/O NEI RISULTATI?
No, assolutamente. Per il momento
non sento nessuna differenza tra
quando non donavo e adesso.
PERCHÉ HAI DECISO DI DIVENTARE
DONATORE DI SANGUE?
Nel momento in cui mia madre
ha subìto un intervento chirurgico
piuttosto importante e ha avuto
bisogno di alcune trasfusioni di
sangue. Ho iniziato per senso di
gratitudine e per il desiderio di
ricambiare in qualche modo il dono
gratuito e indispensabile che stava
COSA TI HA SPINTO A ISCRIVERTI
A FIDAS VERONA?
Ho parenti e amici iscritti a Fidas,
quindi, all’inizio l’ho fatto in maniera
abbastanza
automatica,
poi,
però, ho scoperto che far parte di
un’associazione ha molti vantaggi:
ho la possibilità di confrontarmi
con gli altri donatori, sono sempre
aggiornato sulle novità del settore,
posso richiedere informazioni.
In poche parole mi sento “assistito”.
COS’HAI PROVATO DONANDO
IL SANGUE NEL GIORNO DI SAN
VALENTINO?
La telefonata che ho ricevuto mi
ha colto proprio di sorpresa; non
mi aspettavo certo che qualcuno
potesse propormi di collaborare
a un così importante evento
mediatico. Ho aderito subito con
piacere ed entusiasmo, convinto di
mandare un messaggio di invito alla
donazione a tanti giovani e non più
giovani.
Mi sono divertito a “sfruttare” questo
allegro siparietto per spronare tutti
alla donazione, lusingato per questa
chiamata straordinaria, orgoglioso
per il nome che porto, abbinato
a Giulietta di Avis: finalmente un
evento per Giulietta e Romeo che
non ha proprio niente di tragico!
Donatori a scuola
Bella e speriamo proficua mattinata quella
trascorsa nell’aula magna dell’istituto Carlo Anti di
Villafranca grazie a un incontro con gli studenti un
po’ diversi dal solito. Da tanti anni la sezione Fidas
FIDAS INCONTRA CON SODDISFAZIONE GLI STUDENTI DELL'ISTITUTO ANTI
del Comune porta il messaggio della donazione
del sangue negli istituti scolastici della cittadina a soddisfazione: i primi nella loro bella innocenza
trasfusionale un sabato qualsiasi, capita di trovare
un migliaio tra bambini e giovani, con il favorevole ti sommergono di domande e ti rendi conto con
un gruppetto di loro che sono lì per fare gli esami
sostegno degli insegnanti e dei dirigenti. Alcuni gioia che capiscono veramente tutto; i più grandi
d’idoneità. A forza di seminare si riescono a
di loro sono donatori e questo non può che farci sono, invece, normalmente più esigenti, ascoltano
raccogliere dei frutti.
piacere.
e si interessano se il messaggio trasmesso è
È questo che mi dà fiducia e mi permette di
Al Carlo Anti insegna e interviene ai nostri incontri credibile. Possono dare, talvolta, l’impressione di
proseguire ogni volta con rinnovato vigore a
la prof.ssa Stefania Foroni, che ha anche donato un certo distacco, ma invece, andando al centro
incontrare gli studenti.
il midollo osseo alcuni anni fa e il suo racconto
è sempre seguito con grande attenzione dagli
studenti. Quest’anno, in accordo con la prof.ssa
Rosa Tedesco, responsabile del progetto salute,
abbiamo ampliato l’offerta informativa invitando
anche un rappresentante dell’Aido e una bella
ragazza, Valeria Favorito, che quando era poco
più che bambina ha rischiato di morire per una
grave forma di leucemia ed è, poi, stata curata
grazie al trapianto di midollo osseo.
Ognuno di noi ha portato il suo contributo, ma
è stato particolarmente interessante il momento
dei racconti della loro vita narrati dai protagonisti
sopra nominati: il brusio in sala è cessato in un
attimo e posso assicurare che le parole sono
entrate nel cuore dei ragazzi e delle ragazze
presenti. È stata un’emozione. Credo che tanti di
loro siano tornati a casa con un pernsiero diverso
dal solito. Proprio così, questi tanto criticati
giovani sono rimasti colpiti da questo incontro.
Da diversi anni incontro bambini di dieci anni e Nella sequenza: 1) la prof.ssa Rosa Tedesco presenta il rappresentante dell’AIDO e Valeria Favorito;
giovani di quasi venti e provo sempre un’intima 2) la prof.ssa Stefania Foroni e Valeria s’incontrano; 3-4-5) Valeria, l’insegnate e il sottoscritto parlano agli studenti.
Scarica

i sport che si è chiuso per la Fidas