COSA
ACCADREBBE
SE …..
NESSUNO
FOSSE PIU ’
LIBERO DI
MUOVERSI?
O LIBERO DI
GRIDARE
FORTE?
O LIBERO DI
ESPRIMERSI CON
LE PAROLE?
La consapevolezza dell’individuo risiede
nell’opportunità che ci offre una società nuova, in
cui è possibile conoscere
• IN MODO COMPLETO
• SENZA PAURA
• SENZA CENSURA
SENZA
CENSURA ….
MA ALLORA QUESTO
COSA SIGNIFICA SE …..
IL 20 MAGGIO 2006
h 12:00
Il giallo di Dan Brown
L’eccessiva comunicazione volta a pubblicizzare il romanzo di
Dan Brown , “Il Codice Da Vinci”, ne ha fatto scaturire una
demonizzazione estrema ed impropria.
Si tratta di un giallo complesso e geniale, per quanto riguarda
lo svolgimento della vicenda, ma dai contenuti, nonostante
molto originali, assolutamente inventati.
Pertanto, il gesto compiuto da Massimo Ruspandini (A.N.), e
Stefano Gizzi (D.C), consiglieri comunali di Ceccano (in
provincia di Frosinone),
rappresenta unicamente la rievocazione di tristi rituali
appartenenti alla storia, dall’inquisizione ai nazisti.
Inoltre, un atteggiamento di questo tipo di fronte a ciò con
cui non si concorda, fa riprendere una riflessione già
affrontata da alcuni autori del ‘900, in merito a ciò che si
definiva “incomunicabilità”.
Infatti, è possibile esprimere il proprio disappunto
denunciando opinioni personali e critiche, ma non bisogna
dimenticare che ognuno è libero di conoscere senza limiti e
censure in uno stato come il nostro, fondato sulla democrazia
e sulla libertà del pensiero di ognuno.
CHI ERANO
DUNQUE I GRANDI
AUTORI DEL ‘900 A
CUI SI FA
RIFERIMENTO?
COSA
EVIDENZIAVANO A
PROPOSITO DEL
TEMA:
INCOMUNICABILITA’?
MASSIMO BONTEMPELLI
EUGENIO MONTALE
EUGENE IONESCO
BONTEMPELLI E “MINNIE LA
CANDIDA”
Minnie è colei che vuole
conoscere attraverso la
tensione inquieta di chi,
ingenuamente, vuole
leggere il mondo
attraverso il mistero e la
scoperta. Tuttavia,
questa innocente
ingenuità porterà ad una
fine tragica, prendendo il
sopravvento per esaltare
l’assurdo dell’esistenza,
concludendosi nella più
ampia mancanza di
comunicazione.
MONTALE: “NON CHIEDERCI LA PAROLA”
La poesia non chiarisce in
modo assoluto, in quanto
forma artistica che non si
caratterizza con funzioni
conoscitive.
Essa fornisce solamente
brevi accenni. Infatti il
sapere dell’uomo è
ostacolato dalla presenza di
uno “scalcinato muro”,
lasciando come unica
certezza “ciò che non
siamo,ciò che non vogliamo”.
“Non chiedeteci la parola che squadri da ogni lato
L’animo nostro informe, e a lettere di fuoco
Lo dichiari e risplenda come un croco
Perduto in mezzo a un polveroso prato.
Ah l’uomo che se ne va sicuro,
Agli altri ed a se stesso amico,
E l’ombra sua non cura cha la canicola
Stampa sopra uno scalcinato muro!
Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
Si’ qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
Ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.”
IONESCO E “LA CANTATRICE
CALVA”
La vicenda “non vicenda” si
consuma in un salotto
controllato da un tempo senza
forma, scandito da orologi che
segnalano orari differenti.
La situazione rappresenta al
meglio il teatro dell’assurdo, in
cui si esalta in particolar modo la
scarna consistenza della parola,
che si accompagna alla più
totale superficialità di dialoghi
borghesi. La parola non esprime
nulla, non è nulla e la sua forma
regredisce fino a caratterizzarsi
unicamente come suono. La più
grande forma di incomunicabilità
espressa dal teatro dell’assurdo.
IL TEATRO
DELL’ASSURDO
... I GRANDI
AUTORI
DEL ‘900 E IL
TEMA DELL’
ASSURDO,DOPO
IONESCO …
SAMUEL BECKETT
FRANZ KAFKA
L’ASSURDO DI
BECKETT e
IONESCO
L’ASSURDO DI
KAFKA
BECKETT E “ASPETTANDO
GODOT”
Si torna a parlare di “Vicenda
non-vicenda”,esattamente
come accadeva nel teatro di
Ionesco, concetto che
enfatizza la caratterizzazione
assurda di questo
rivoluzionario modo di fare
teatro. La trama si sviluppa
in uno scenario improbabile,
isolato e aggrappato ad un
perno incerto:un albero
spoglio. Due vagabondi
aspettano il fantomatico
Godot, e il tutto si conclude
nello stesso modo in cui è
iniziato.
L’ASSURDO DI
BECKETT E IONESCO
SI CARATTERIZZA
SVILUPPANDOSI IN
UNO SFONDO
TOTALMENTE
SURREALE
NE CONSEGUE CHE LA
SITUAZIONE ASSURDA
SI SVILUPPI
UGUALMENTE SIA A
LIVELLO
DELL’AMBIENTAZIONE
CHE A QUELLO DELLA
TRAMA
KAFKA: LA METAMORFOSI
Si tratta dell’unico romanzo
dell’autore in cui la vicenda
si sviluppa per poi
completarsi in una
conclusione. L’assurdo si
riveste nella mutazione del
protagonista, da umano a
scarafaggio, enfatizzando il
problematico rapporto tra
l’autore e il padre. Questo
riesce ad annullare l’autore
fino a far della sua vita la
stessa aspirazione che può
avere uno scarafaggio,quella
di morire per poi essere
buttato dentro ad un cestino.
ASSURDO E
INCOMUNICABILITA’
RAPPRESENTANO UN
BINOMIO DI RILEVANZA
STORICA, CHE SI
CARATTERIZZA IN MODO
NOTEVOLE NEL MOMENTO
IN CUI SI PARLA DI …
INQUISIZIONE
NAZISMO
1559 d.C.
…
INDEX
LIBRORUM
PROHIBITORUM
L’indice dei libri proibiti
L’indice fu istituito nel 1559
dalla Santa Congregazione
dell’Inquisizione Romana(dal
1908 “Sant ’ Uffizio”), durante il
papato di Paolo IV.
Lo scopo principale dell’indice
era quello di ostacolare la
contaminazione della fede e la
corruzione morale,ad opera di
scritti non corretti a livello di
contenuti sul piano teologico.
Fu soppresso solo nel 1966, un
anno dopo che il Sant’Uffizio,
sotto il papato di Paolo VI
IL NAZISMO E
IL ROGO DEI
LIBRI
DI BERLINO
BEBELPLATZ,Berlino
1933
A Berlino, in Bebelplatz, una
grande e bella piazza che si
apre sull'Unter den Linden, un
monumento ricorda la
Bücherverbrennung del 1933,
il rogo dei libri voluto dai
Nazisti. E' una stanza
sotterranea in cui lungo le
pareti, su tutti e quattro i lati,
corrono scaffali vuoti, a
perenne ricordo di uno dei
momenti più vergognosi della
storia dell'umanità.
Da lì prese le mosse la
discriminazione ideologica e
razziale che ha portato
all'Olocausto. Frutto
dell’antisemitismo che
dissemina odio amplificandosi
nella discriminazione e
nellignoranza.
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20 maggio 2006….