Poland’s contribution to the world food security Il contributo della Polonia alla sicurezza alimentare del mondo Poland’s contribution to the world food security Il contributo della Polonia alla sicurezza alimentare del mondo Authors / Autori: Ryszard Hołownicki Jarosław Markowski Bożena Nosecka Remigiusz W. Olszak Witold Płocharski Publisher / Editore: Polish Agency for Enterprise Development / L’Agenzia Polacca per lo Sviluppo dell’Imprenditorialitá ul. Pańska 81/83, 00-834 Warszawa, Poland / Polonia www.parp.gov.pl © Polish Agency for Enterprise Development © L’Agenzia Polacca per lo Sviluppo dell’Imprenditorialitá All product names, logos, and brands mentioned in this publication are property of their respective owners. The publication is also available at www.expo.gov.pl. Tutti I nomi, logo e marchi menzionati nella pubblicazione sono proprietá dei rispettivi proprietati. La pubblicazione é disponibile su www.expo.gov.pl. ISBN: 978-83-7633-305-2 Free copy / Copia gratuita I edition / I edizione Circulation / Tiratura: 200 copies / esemplari Pre-press, printing, binding / Preparazione per la stampa, stampa e rilegatura: PU Compus, ul. Kopalniana 27, 27-200 Starachowice, Poland / Polonia, tel. +48 41 274 02 36, www.compus.net.pl Table of Contents Indice How Poland achieved self-sufficiency and became a regional leader in food production In che modo la Polonia ha raggiunto l’autosufficienza ed è diventata un leader regionale nell’ambito della produzione alimentare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 The influence of agricultural chemicals used in agricultural production on food safety L’influenza delle sostanze chimiche per la produzione agricola sulla sicurezza alimentare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 Polish achievements and innovations in the field of agricultural technologies I successi e le innovazioni della Polonia nell’ambito delle tecnologie agricole .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 Processing of agri-food products – cooperation between producers as a key to success on the example of selected agricultural production sectors La trasformazione dei prodotti agricoli – la collaborazione dei produttori chiave al successo sull’esempio di alcuni settori della produzione agricola . . . . . . . . 25 Polish research units specializing in technological development of agriculture, food production and processing Centri di ricerca polacche specializzate in sviluppo technologico della agricultura, la produzione e trasformazione dei prodotti alimentari .. . . . . . . . 31 3 Bożena Nosecka, PhD Institute of Agricultural and Food Economics - National Research Institute How Poland achieved self-sufficiency and became a regional leader in food production Dott. ssa Bożena Nosecka Istituto di Economia Agraria e di Industria Agroalimentare - Istituto Nazionale di Ricerca In che modo la Polonia ha raggiunto l’autosufficienza ed è diventata un leader regionale nell’ambito della produzione alimentare Changes in Poland’s foreign trade after the accession to the European Union I cambiamenti del commercio estero della Polonia dopo l’adesione all’Unione Europea Until 2002 Poland was not self-sufficient regarding food which was evidenced by a negative balance in foreign trade in agri-food products and a ratio between production and market supply (production + import - export) below 100. In 2003 (the last year of Poland functioning outside the EU structure), for the first time the balance of foreign trade in agrifood products was positive reaching the level of EUR 454 million. Improvement of the trade balance even before the accession to the EU resulted mainly from an increased access to the EU market. Full opening of the Union market for products from new Member States boosted Polish export of agricultural and food products. In 2014 export amounted to EUR 21.3 billion and was 5 times higher than in 2003. Import increased 4 times up to EUR 14.8 billion and the positive trade balance increased more than 14 times – up to EUR 6.5 billion. The average annual export growth rate in Poland between 2003 and 2014 exceeded La Polonia non ha avuto l’autosufficienza alimentare fino all’anno 2002, il che era dimostrato dal saldo negativo del commercio estero dei prodotti agroalimentari e dal rapporto tra la produzione e l’offerta di mercato inferiore al 100 (produzione + importazione – esportazione). Nel 2003, cioè nell’ultimo anno del funzionamento della Polonia al di fuori dell’UE, per la prima volta il saldo commerciale estero dei prodotti agroalimentari è stato positivo ed ha raggiunto il livello di 454 mln di euro. Il miglioramento del saldo commerciale ancora prima dell’adesione all’UE era risultato sopratturatto dall’accesso maggiore al mercato dell’UE. Una piena apertura del mercato comunitario ai prodotti derivanti dai nuovi paesi membri ha dato dinamicità all’esportazione polacca e anche all’importazione degli articoli agricoli ed alimentari. Nel 2014 l’esportazione ha raggiunto i 21,3 mld di euro ed era più di cinque volte maggiore rispetto all’anno 2003. L’importazione è aumentata quattro volte ed è am- 5 6 15% and the positive foreign trade balance amounted to ca. 20%. montata ai 14,8 mld di euro, invece il saldo commerciale positivo è cresciuto più di quattordici volte – fino ai 6,5 mld di euro. Il tasso medio di crescita dell’esportazione in Polonia negli anni 2003-2014 ha superato il 15% e del saldo positivo del commercio estero è stato pari al 20%. Fig. 1 Polish foreign trade in agri-food products in EUR billions Grafico 1 Il commercio estero di prodotti agroalimentari in Polonia in mld di euro Source: Data of the Ministry of Finance of the Republic of Poland. Fonte: Dati del Ministero delle Finanze della Repubblica di Polonia. In 2003 agri-food products represented 8.4% of total proceeds in Polish foreign trade, and in 2014 – 13.1%. As regards import this rate increased from 5.9 to 8.9%. I prodotti agroalimentari nel 2003 hanno rappresentato l’8,4% degli afflussi totali nel commercio estero polacco e nel 2014 – il 13,1%. Per quanto riguarda le importazioni, questo indice è aumentato dal 5,9% al 8,9%. Fig. 2 Share of the foreign trade in agri-food products in Polish foreign trade expressed as a percentage Grafico 2 La partecipazione del commercio estero dei prodotti agroalimentari nel commercio estero della Polonia in percentuale Source: Foreign Trade in agri-food products. State and perspectives no 21–41, “Market Analyses” from the years 2005–2015, Institute of Agricultural and Food Economics – National Research Institute, Agricultural Market Agency, Ministry of Agriculture and Rural Development, Warsaw. Fonte: Handel Zagraniczny produktami rolno-spożywczymi. Stan i perspektywy nr 21-41, „Analizy rynkowe” degli anni 2005-2015, IERiGŻ-PIB, ARR, MRiRW, Warszawa. Poland’s share in the total agri-food export undertaken by the EU Member States increased from 1.7% in 2004 to 4.5% in 2014. Dynamic growth of export from Poland resulted mainly from the increase in the sales of agri-food products to our partners in the EU. Export to the Community increased from EUR 2.6 billion in 2003 to EUR 16.9 billion in 2014 (6.5 times) and to other countries from EUR 1.4 billion to EUR 4.5 billion (3 times). Trade balance with the EU Member States increased from EUR 0.4 billion to EUR 6.7 billion and was negative with other countries, like in most years before the accession. The share of EU Member States in Polish agrifood export increased from 65% in 2003 to almost 80% in 2014. Therefore, it can be clearly stated that the full opening of the European single market had a fundamental impact on the growth of Polish foreign trade in agri-food products. The share of the agri-food export in the sales value of the food economy increased from ca. 10% before the accession to ca. 20% in the years 2010–2014. As regards food industry products this rate increased from ca. 15% in 2003 to 34% in 2014 and the growth of the food industry value has exceeded 60% in the recent years. Without the growth of export, possibilities for an increase in the production of the food industry would be halved. Largely due to the export growth, Poland is now ranked 6th in the EU as regards production of the food industry products and is among the 5 biggest EU producers of: cereals, oilseed rape, sugar beets, fruit and vegetables, potatoes, milk and meat. La partecipazione della Polonia nel totale delle esportazioni di prodotti agroalimentari, realizzate dai paesi dell’UE è aumentata dell’1,7% nel 2004 al 4,5% nel 2014. La crescita dinamica delle esportazioni polacche era causata soprattutto dalla crescita di vendita di prodotti agroalimentari ai nostri partner dell’UE. Le esportazioni verso la Comunità Europea sono cresciute dai 2,6 mld di euro nel 2003 ai 16,9 mld di euro nel 2014 (6,5 volte) e verso gli altri stati dai 1,4 ai 4,5 mld di euro (3 volte). Il saldo del fatturato con gli stati membri dell’UE è aumentato dallo 0,4 ai 6,7 mld di euro e con gli altri paesi era negativo, come nella maggior parte degli anni prima dell’adesione all’UE. La partecipazione degli stati membri dell’UE all’esportazione agroalimentare polacca è cresciuta dal 65% nel 2003 al quasi 80% nel 2014. Si può allora constatare che una completa apertura del mercato europeo ha avuto una grande influenza sullo sviluppo del commercio estero polacco dei prodotti agroalimentari. La partecipazione delle esportazioni dei prodotti agroalimentari nelle vendite dell’industria agroalimentare è cresciuta dal circa 10% prima dell’adesione al circa 20% negli anni 2010-2014. In relazione ai prodotti alimentari, questo indice è cresciuto dal circa 15% nel 2003 al 34% nel 2014 e nella crescita del valore dell’industria alimentare ha superato il 60% negli ultimi anni. Senza lo sviluppo dell’esportazione, le possibilità di crescita della produzione dell’industria alimentare sarebbero due volte inferiori. In gran parte, grazie alla crescita dell’esportazione, la Polonia occupa attualmente il sesto posto nell’UE per quanto riguarda la produzione degli articoli alimentari e si trova nel gruppo dei cinque più grandi esportatori dell’ UE di: cereali, colza, barbabietole da zucchero, frutta e verdura, patate, latte e carne. Self-sufficiency of individual groups of food products L’autosufficienza dei vari gruppi di prodotti alimentari Increase in export and balance of the trade in processed products was crucial for the dynamic growth in export of the agri-food sector products and improvement of the balance of the foreign trade in these products. The share of the food industry products in the total agri-food export in the years 2004–2014 ranged from 80 to 85% and was above the average in the EU. Constant predominance of processed products in export is beneficial for the whole agri-food sector and the economy, since export of these products enables producers to achieve higher added value than export of raw materials necessary for production La crescita dell’esportazione e il saldo del commercio di prodotti trasformati é stata causata dalla dinamica crescita dell’esportazione di prodotti del settore agroalimentare e dal miglioramento del saldo commerciale estero di questi prodotti. La partecipazione dei prodotti del settore alimentare nel totale dell’esportazione agroalimentare variava negli anni 2004-2014 dall’80% all’85% ed era superiore rispetto alla media dell’UE. Il dominio costante dei prodotti trasformati nell’esportazione è vantaggioso per tutto il settore agroalimentare e per l’economia, in quanto l’esportazione di questi prodotti permette ai produttori di ottenere, il maggior 7 8 of such products. The self-sufficiency rate of the food industry products has been increasing systematically and in 2014 exceeded 115%, while the rate of export coverage of import reached ca. 160%. After Poland’s accession to the EU the greatest improvement was observed in the positive balance of trade in meat and its preparations (mainly meat and preparations of poultry) and milk products. In 2014 the balance of trade in meat amounted to EUR 1 650 million compared to EUR 402 million in 2003. The balance of trade in meat products increased in that time from EUR 88 million to EUR 692 million, in milk products from EUR 278 million to EUR 1 148 million, in cereal products from EUR 10 million to EUR 377 million and sugar products from EUR 105 million to EUR 872 million. The increase in export and production of most products of processing industry and generally using the price advantages in the European market was possible primarily thanks to the successful adaptation of national factories to the required standards for food safety in the EU. These adaptations, supported by the EU and national financial assistance, to a large extent have been made in pre-accession period. As a result of these adaptations and the development of investments in the domestic food industry all industries have been upgraded and modernised. By the end of the transitional periods set by the EU, the stringent veterinary and hygiene requirements of the EU for sensitive sectors (meat, dairy, fish and feed industries) have been completed and, in practice, since 2007 most companies have been authorised for marketing in the European Union. Polish food industry is now one of the most modern in Europe and its product offer is competitive in foreign markets, as confirmed by the results of foreign trade and quality of offer on the national market. valore aggiunto rispetto all’esportazione della materia prima indispensabile alla loro produzione. L’indice di autosufficienza dei prodotti dell’industria alimentare sta crescendo di continuo e nel 2014 ha superato il 115%, e l’indice di copertura dell’esportazione con l’importazione ha raggiunto circa il 160%. Dopo l’adesione della Polonia all’UE è migliorato in particolare il saldo positivo nella commercializzazione della carne e dei prodotti trasformati (soprattutto carne e prodotti a base di pollame) e dei prodotti lattiero-caseari. Nel 2014 il saldo nella commercializzazione della carne ha raggiunto i 1650 mln di euro verso i 402 mln di euro nel 2003. Il saldo della commercializzazione dei prodotti trasformati a base di carne è cresciuto in quel tempo dai 88 ai 692 mln di euro, dei prodotti lattierocaseari dai 278 ai 1148 mln di euro, dei prodotti trasformati a base di cereali dai 10 ai 377 mln di euro e dei prodotti di zucchero dai 105 ai 872 mln di euro. La crescita dell’esportazione e della produzione della maggior parte dei prodotti dell’industria di trasformazione e, generalmente, l’uso dei prezzi vantaggiosi sul mercato europeo era possibile soprattutto grazie all’adattamento con successo degli impianti nazionali di lavorazione agli standard dell’UE nell’ambito della sicurezza alimentare. Questi adottamenti, supportati dall’aiuto finanziario delle Comunità Europea e quello nazionale, sono stati effettuati in gran parte ancora prima dell’adesione all’UE. Come il risultato di questo adattamento e sviluppo degli investimenti nell’industria alimentare nazionale ha avuto luogo la grande modernizzazione e il rinnovamento di tutti i settori. Entro la fine dei periodi di transizione, indicati dall’UE, sono state sodisfatte le esigenze rigorose nell’ambito degli standard veterinari ed igienici in relazione ai settori sensibili (industria della carne, lattiera, ittica, mangimistica) e, praticamente a partire dal 2007, la maggior parte delle aziende è stata ammessa allo scambio commerciale all’interno dell’Unione Europea. L’industria alimentare polacca appartiene attualmente alle più moderne in Europa e la sua offerta di prodotti è competitiva sui mercati esteri, il che è confermato dai risultati del commercio estero e dalla qualità sul mercato nazionale. Self-sufficiency in agricultural products L’autosufficienza nell’ambito dei prodotti agricoli As before the accession, the balance of trade in agricultural products remained negative. After the accession the negative balance deepened mainly Come prima dell’adesione, il saldo del fatturato dei prodotti agricoli è rimasto negativo. Dopo l’adesione il saldo negativo è aumentato soprattutto a causa due to an increase in imports of fruit and vegetables. It must be clearly emphasised that imports concern almost exclusively products, which are not produced in the country, and led to improved levels and diversified domestic supply of fruit and vegetables. The positive balance and self-sufficiency rate relating to fruit and vegetables from temperate zone (mainly apples and mushrooms) are growing. The increase in exports and, consequently, in production of apples, mushrooms and tomatoes results primarily from the EU support for creating producer groups and organisations as well as expanding storage potential. The balance of trade in live animals from positive turned to negative (it concerns mainly poultry and animals of the porcine species). The increase in population was smaller than a dynamically growing demand of domestic processing plants dealing with exports. The balance of trade in cereals varies between years depending on supply and prices in Poland and world market. Given all industries of agri-food sector the positive balance in foreign trade has significantly improved after the EU accession and self-sufficiency increased in meat sector – mostly poultry and dairy as well as sugar sector. della crescita delle importazioni di frutta e di verdura. Tuttavia bisogna che l’importazione riguarda solatanto i prodotti non fabbricati in Polonia. Come risultato il livello è migliorato e l’offerta nazionale di frutta e verdura è stata diversificata. Sta crescendo il saldo positivo e l’indice di autosufficienza, relativo alla frutta e verdura della zona temperata (soprattutto di mele e funghi chiampignon). L’aumento dell’esportazione e, di conseguenza, della produzione di mele, dei funghi champignon e dei pomodori è soprattutto il risultato del sostegno da parte dell’UE nell’ambito della creazione dei gruppi, l’organizzazione dei produttori e l’ampliamento delle capacità di stoccaggio. Il saldo del commercio di animali vivi si è trasformato dal positivo al negativo (riguardava soprattutto il pollame e i maiali). L’incremento della popolazione era inferiore rispetto alla richiesta crescente degli impianti di lavorazione che si occupavano dell’esportazione. Il saldo del commercio di cereali cambia ogni anno e dipende dall’offerta e dai prezzi in Polonia e quelli sul mercato mondiale. Considerando tutti i settori agroalimentari, è migliorato soprattutto il saldo positivo del commercio estero ed è aumentata l’autosufficienza nel settore della carne – in primo luogo del pollame, lattiero-caseario e dello zucchero. Table 1 Balance of foreign trade in groups of agri-food products in EUR million Tabella 1 Il saldo del commercio estero secondo i gruppi degli articoli agroalimentari in mln di euro Detailed list Specificazione 2003 2010 2014* 2014 2003 % Animals, meat and preparations Animali, carne e prodotti trasformati 602.2 1457.4 1879.0 312.0 Dairy products Prodotti lattiero-caseari 278.2 799.5 1148.2 412.7 Fish and preparations Pesce e prodotti trasformati -55.7 -85.1 -68.0 122.1 Cereals and preparations Cereali e prodotti trasformati -41.0 162.5 1041.2 X Oilseeds and preparations Piante oleifere e prodotti trasformati -514.8 -722.6 -806.3 156.6 Fruit, vegetables, potatoes and preparations Frutta, verdura, patate e prodotti trasformati 229.1 186.4 349.9 152.7 Sugar and preparations Zucchero e prodotti trasformati 255.8 503.7 1004.9 392.8 Other agri-food products Altri prodotti agroalimentari 222.9 280.1 396.5 177.9 In total Totale 453.5 2586.1 6555.8 1445.6 *non-final data *dati non conclusivi Source: Data of Ministry of Finance of the Republic of Poland. Fonte: Sulla base dei dati del Ministero delle Finanze. 9 Summary Conclusioni The EU accession has helped to boost the exports of agri-food products from Poland. Poland is no longer net importer of food and has become an important exporter in the EU. In most other new Member States a negative balance of trade in agri-food products has deepened. The undoubted Polish success in export development and transforming from the net importer to net exporter of food products was achieved primarily due to the comparative advantages of Polish agri-food sector in the EU market that could be disclosed under the functioning conditions in the single European market. Domestic market operators, especially processing plants, have been very active in the processes of adapting to the EU market and benefitting from operating in this market. These benefits also apply to Polish consumers who currently have access to a very wide supply offer of foodstuffs. L’adesione all’UE ha contribuito all’eccelerazione delle esportazioni dei prodotti agroalimentari della Polonia. La Polonia non è più l’importatore netto dei prodotti alimentari ed è diventata il suo esportatore leader nell’UE. Nella maggior parte dei nuovi paesi membri il saldo negativo nel commercio dei prodotti agroalimentari è ancora più accentuato. Il successo innegabile della Polonia nello sviluppo dell’esportazione e nella conversione dall’importatore all’esportatore netto dei prodotti alimentari risultava soprattutto dalle prevalenze comparative del settore agroalimentare polacco sul mercato comunitario che sarebbero potuto essere rilevate nelle condizioni di funazionamento sul mercato unico europeo. Gli operatori nazionali del mercato, in particolare gli impianti di trasformazione, hanno dimostrato una grande attività nei processi di adeguamento al funzionamento ad operare sul mercato comunitario e di beneficiare del funzionamento su questo mercato. Questi vantaggi riguardano anche i consumatori polacchi che attualmente hanno accesso ad una gamma molto ampia di articoli alimentari. Bibliography / Bibliografia Handel zagraniczny produktami rolno-spożywczymi. Stan i perspektywy nr 21-41. Analizy Rynkowe z lat 2005-2015, IERiGŻ-PIB, ARR, MRiRW, Warszawa. Konkurencyjność polskiego ogrodnictwa. Materiały z Ogólnopolskiej Konferencji Naukowej zorganizowanej przez Instytut Ogrodnictwa i Instytut Ekonomiki Rolnictwa i Gospodarki Żywnościowej-PIB, 25 listopada 2011 r. K owalsk i A. i inni: Analizy produkcyjno-ekonomicznej sytuacji rolnictwa i gospodarki żywnościowej z lat 2010-2012, IERiGŻ-PIB, Warszawa. Unpublished data of the Ministry of Finance regarding the turnover of the Polish foreign trade in agri-food products in 2004-2014. / I dati non pubblicati del Ministero delle Finanze rispetto il fatturato del commercio estero della Polonia in prodotti agro-alimentari in 2004-2014. Noseck a B., Pawlak K . (2014): Wybrane problemy konkurencyjności sektora rolno-spożywczego w Polsce i Unii Europejskiej. Raport nr 125 z realizacji Programu Wieloletniego IERiGŻ-PIB, Warszawa. Roczniki Statystyczne GUS z lat 2004-2014. S eremak-Bulge J. i inni (2011): Handel zagraniczny produktami rolno-spożywczymi w latach 1995-2009. Studia i Monografie nr 152, IERiGŻ-PIB, Warszawa. Szczepaniak I. i inni (2014): Monitoring i ocena konkurencyjności polskich produktów żywnościowych. Raport nr 40 z realizacji Programu Wieloletniego IERiGŻ-PIB, Warszawa. 10 Professor Remigiusz W. Olszak PhD The Institute of Practical Horticulture The influence of agricultural chemicals used in agricultural production on food safety prof. associato Remigiusz W. Olszak Istituto di Pomologia Pratica L’influenza delle sostanze chimiche per la produzione agricola sulla sicurezza alimentare Agricultural production in broad terms has long been a strategic sector of many countries’ economies. A rapidly growing world population (7.3 billion inhabitants reported on 15 May 2015) calls for a substantial increase in available food volumes, and thus the farming area or productivity of the present cultivable land. Crop production is not only a source of food for people but also a basis for animal feed. Sadly, crops are attacked by many species called agrophages, among which the key are herbivorous insects and pathogens (fungi, bacteria, viruses and viroids). The real revolution in pest control broke out in the 1940s, when a wide-scale development of chemical pesticides began. The introduction of a wide range of pesticides to agricultural production largely increased the productivity of crops, and in many cases prevented disasters caused both by many species of agrophages and pests attacking other plant groups (such as forests) (Fig. 1). La produzione agricola, nel senso ampio della parola, era ed è il settore strategico dell’economia di molti paesi. Il numero della popolazione mondiale che cresce velocemente (7,3 miliardi secondo i dati del 15 maggio 2015) richiede l’aumento del volume di alimenti accessibili e quindi l’aumento della superficie di coltivazione oppure l’incremento della produttività di quella già esistente. La produzione vegetale è pertanto non solo la fonte alimentare indiretta per le persone, ma anche la base per il mangime gli animali. Le coltivazioni purtroppo erano e sono attaccate da molte specie di organismi nocivi, a cui appartengono insetti erbivori e microrganismi patogeni (funghi, batteri, virus, viroidi). Una vera e propria rivoluzione nell’ambito della lotta contro i parassiti di colture è avvenuta negli anni 40. del XX secolo, quando su vasta scala è iniziato lo sviluppo di prodotti fitosanitari chimici. L’introduzione di un ampio ventaglio di pesticidi nella produzione agricola ha aumentato significativamente la produttività delle coltivazioni e, in molti casi, ha impedito le comparse di diverse specie che di organismi nocivi sia di parassiti in altre comunità vegetali (es. foreste) (Fig. 1). 11 Fig. 1 Key benefits of chemical pesticides INCREASED PRODUCTIVITY OF CROPS HIGH QUALITY CROPS PLANT PROTECTION WITH PESTICIDES PROTECTION OF VITAL BIOPOS - especialy forests 12 PROTECTION AGAINST TOXIC METABOLITES, PATHOGENS (np. alfatoxins, patulin, citrate, aspergillosis - total ca. 300 substances) Fig. 1 I vantaggi più importanti di prodotti fitosanitari chimici AUMENTO DELLA PRODUTTIVITà DELLE COLTURE RACCOLTO DI ALTA QUALITà PROTEZIONE CHIMICA DELLE PIANTE PROTEZIONE DI IMPORTANTI BIOTOPI DELLE PIANTE - di foreste in particolare PROTEZIONE DAI PRODOTTI TOSSICI DEL METABOLISMO DI PATOGENI DELLE PIANTE (es. aflatossine, fumonisina, patulina, citrinina, aspergillosi - in totale ca. 300 sostanze) Source: The Institute of Practical Horticulture Fonte: Istituto di Pomologia Pratica Besides the undisputable benefits, mass and not always justified use of chemical pesticides in the past also had many adverse effects on human health and the environment. Therefore, in the late 1950s, concepts focusing on other than chemical ways of plant protection emerged. Unfortunately, it is not an easy task – especially in large-area farming, where homogenous plants provide exceptionally favourable conditions for many herbivores and pathogens, becoming an almost unlimited source of food and a breeding site. One of the methods, which created great expectations, was the biological method. Yet, despite many spectacular successes, it has turned out not to be a panacea for all plant protection problems. To fight a great variety of pests and pathogens, many other methods were also tested, such as mechanical, agricultural, physical techniques, breeding techniques or genetic engineering. Some of them turned out to be a success but only to control certain pest species. In many cases, in order to obtain a better effect, there have been attempts to use the methods in combination, i.e. the integration methods. The idea of integrated pest control has a long history and relies on a use of various methods of reducing agrophages which do not generate economic losses. Many definitions of integrated plant protection have been formulated. All of them however stress three key aspects – economic, ecological and sociological. One of such definitions officially adopted at the Entomological Congress in Tokyo in 1976 states that integration method: “…is a pest and disease control using a variety of methods in line with economic, ecologi- Oltre ai vantaggi indiscutibili di prodotti fitosanitari chimici, il loro uso eccessivo e non sempre ragionevole ha causato anche molti effetti nocivi alla salute umana e al funzionamento dell’ambiente. Per questo motivo, già alla fine degli anni cinquanta del secolo scorso, sono comparsi i concetti dove l’attenzione è stata particolarmente focalizzata sui metodi di protezione delle piante, diversi da quelli chimici. Purtroppo non è un compito facile – soprattutto nella produzione su larga scala, dove le culture omogenee di piante costituiscono l’ambiente particolarmente favorevole per molti erbivori e patogeni, assicurandogli una fonte illimitata di cibo e un luogo per lo sviluppo. Uno dei metodi che ha alimentato grandi speranze è stato il metodo biologico. Nonostante molti successi spettacolari è emerso che non può essere una panacea per risolvere tutti i problemi riguardanti la protezione delle piante. In relazione alle numerose specie di parassiti e patogeni, molti altri metodi sono stati testati, quali meccanici, agrotecnici, fisici, di allevamento e, alla fine, genetici. Alcuni di essi hanno avuto effetti desiderati, ma solamente per quanto riguarda alcune specie di parassiti. In molti casi, per ottenere l’effetto migliore, si è tentato di usare questi metodi insieme. Qesto modo è stato chiamato l’integrazione dei metodi. L’idea della lotta integrata ha una lunga storia. Si base sull’utilizzo di diversi metodi relative riduzione del numero degli organismi nocivi nel modo che non causino le perdite economiche. Sono state formulate diverse definizioni della fitoprotezione integrata. Tutte sottolineano i tre aspetti più importanti – economico, ecologico e sociologico. Una di queste definizioni è stata assunta ufficialmente durante il Congresso di Entomologia a Tokio nel 1976: cal, toxicological requirements, giving primacy to natural limiting factors and respecting threat levels”. Yet, plant protection is only one stage of farming, therefore another step in plant production rationalisation was the development of the rules of integrated production. There are at least several descriptions characterizing this way of farming. The most general is: “This is an economically profitable production of high quality crops, giving primacy to ecologically safe methods, minimising the side effects of agro-chemicals, improving safety of the environment and human health”. Two important conclusions for modern farming derive from the above definitions – to reduce the use and pressure of pesticides and increase the share and role of natural factors. It seems to be a very simple feedback. By reducing pesticide treatments, especially insecticides per cultivated area, we give natural factors (mainly parasitoids and predators) a better chance. Sadly, the processes are more complex and the relations are conditioned upon many other factors. The past decades witnesses a great change in plant protection. We departed from the schematic protection (i.e. plant’s phenological stages). The agrophage signalling methods and monitoring systems were developed. The threat levels (quantities, which, if exceeded, may cause crop losses) were defined for most pest species destroying key crops. We also succeeded in introducing the biological control elements to some of them. The importance of many predators and parasitoids species were identified and defined. The methods of breeding and introduction of some of them to the cultivation areas were developed to reinforce its effect. A vital stage of implementation of the integrated pest control was the introduction of selective pesticides. Naturally, not all registered pesticides are selective (e.g. synthetic pyrethroids) but are relatively safe for humans and warm-blooded animals and are readily biodegradable. It is also worth showing how the plant protection evolved after the Second World War until now (Fig.2). “Si tratta della lotta contro i parassiti e le malattie delle piante attraverso l’utilizzo di diversi metodi in conformità alle esigenze economiche, ecologiche e tossicologiche, che assegnano la priorità ai fattori naturali che limitano e rispettano le soglie di rischio.” Tuttavia, la protezione delle piante è solo una delle tappe del processo di coltivazione, perciò il passo successivo nella razionalizzazione della produzione vegetale è stata elaborazione di norme della cosiddetta produzione integrale. Ci sono almeno alcune descrizioni che caratterizzano questo modo di gestione di coltivazioni. Il più generale è: “È la produzione economicamente efficiente e di alta qualità che dà priorità ai metodi ecologici sicuri, minimalizza gli effetti indesiderati di prodotti agrochimici utilizzati e aumenta la sicurezza dell’ambiente e della salute umana.” Da entrambe le definizioni citate emergono due conclusioni importanti per la moderna coltivazione delle piante – diminuire l’utilizzo e l’influenza dei pesticidi, aumentando allo stesso tempo la partecipazione e il ruolo dei fattori naturali. Sembra di essere la retroazione molto semplice. Diminuendo l’utilizzo di prodotti fitosanitari, particolarmente di insetticidi, per unità di superficie della coltivazione, diamo ai fattori naturali l’opportunità più grande (soprattutto ai parassitoidi e predatori). Questi processi sono purtroppo più complicati e i rapporti sono condizionati de altri fattori. I decenni passati hanno portato i cambiamenti significativi per quanto riguarda la pratica della protezione delle piante. Non utilizziamo più la cosiddetta protezione schematica (secondo le fasi fenologiche delle piante). Sono stati elaborati i metodi di segnalazione e i sistemi di monitoraggio degli organismi nocivi. Per la maggior parte delle specie di parassiti delle importanti piante coltivate sono state designate anche le soglie di pericolo (il numero sopra al quale possono causare le perdite nel raccolto). In alcuni casi si è riuscito ad introdurre gli elementi della lotta integrata biologica. È stata elaborata e definita l’importanza, nella riduzione del numero di erbivori, di molte specie di predatori e parassitoidi. Sono stati elaborati i metodi dell’allevamento e dell’introduzione della loro parte nell’ambiente della coltivazione per rafforzare il loro effetto. La fase molto importante della realizzazione della lotta integrata contro i parassiti è stata l’introduzione dei prodotti fitosanitari selettivi. Ovviamente, non tutti i pesticidi registrati sono selettivi (es. piretroidi sintetici), ma sono relativamente sicuri per gli uomini e per gli animali a sangue caldo e sono facilmente biodegradabili. A questo punto vale la pena dimostrare come è avvenuta l’evoluzione della fitoprotezione dalla II querra mondiale fino ad oggi (fig. 2). 13 Fig. 2 Evoluzione della fitoprotezione negli anni 1945-2000 Fig. 2 Plant protection evolution, 1945 – 2000 Schematic application of chemicals Schematica lotta chimica Chemical application based on consulations Lotta chimica basata sulla consulenza Treatment with broad spectrum pesticides according to phenological stages Treatment with broad spectrum pesticides after consultations with plant protection services Uso di prodotti fitos anitari ad ampio spettro secondo le fasi fenologiche Uso di prodotti fitosanitari ad ampio spettro, ma dopo la consultazion e con il servizio fito sanitario Supervised application Integrated application Integrated production Lotta controllata Lotta integrata Produzione integrata • Treatment with pesticides after consultations Uso di prodotti fitosanitari dopo la consultazione • Introduction of threat levels (harmful effects) Introduzione di soglie di pericolo • Application of threat levels • As in the previous method Uso di soglie di pericolo Come nel metodo precedente • Consultations with plant protection services • Use of envirnoment properties Consultazione con il servizio fitosanitario Uso delle proprietà ambientali • Use of non-chemical pest control methods • Exclusion of treatment with certain pesticide groups, introduction of beneficial organisms Uso di metodi non chimici di controllo • Treatment with pesticides having limited side effects Uso di prodotti fitosanitari con effetti collaterali limitati Esclusione di applicazione di alcuni gruppi di prodotti fitosanitari, introduzione di organism i utili • Compliance with instruction guidelines Impiego di linee guida comprese nelle istruzioni 14 Source: The Institute of Practical Horticulture Fonte: Istituto di Pomologia Pratica One has to be aware that all methods and techniques used in the integrated protection and integrated crop production must meet the modern farming standards. The first set of principles and standards that must be met in integrated production, which ensures the implementation of the requirements set by the above definitions, was included in the ”General Principles, Guidelines an Standards for Integrated Production of Pome Fruits In Europe”. In the following years, on a basis of this document, guidelines for integrated production of other pome fruits and vegetables as well as many farming crops were elaborated. This document, as well as other documents on integrated production, describes not only the rules of application of pesticides but also another important group of agro-chemicals, i.e. synthetic fertilizers. When used improperly or excessively, they may have adverse effects on human health and the environment. Therefore, the condition of their application is È necessario essere consapevoli che tutti i metodi e le tecniche utilizzate nella protezione integrata e nella produzione integrata dei beni agricoli devono essere conformi agli standard dell’agricoltura moderna. La prima serie di regole e norme che devono essere rispettate nel sistema della coltivazione integrata, che assicura la realizzazione dei requisiti delle definizioni sopraindicate, è stata racclusa nel documento ”General Principles, Guidelines an Standards for Integrated Production Pome Fruits In Europe”. Negli anni seguenti, alla luce di questo documento, sono state elaborate le linee guida riguardanti la produzione integrata di altre specie delle piante da frutto, ortaggi e molte altre specie di coltivazione agricola. Questo documento, come tutti gli altri documenti che riguardano la produzione integrata, descrive non solo le regole dell’utilizzo ragionevole dei pesticidi, ma anche dell’altro gruppo di prodoti agrochimici che sono fertilizzanti sintetici. Utilizzati non correttamente oppure in eccesso, possono avere un impatto nega- the prior soil analysis for nutritional and development requirements of a plant species. One also has to be aware that large-scale agricultural production is impossible without chemical pesticides. Having adequate knowledge of their adverse effects in production, distribution and use, it is important to minimise or eliminate the threats. The circulation and movement of pesticides and their presence in crops and processed food depends on many factors. The key factors include the chemical properties of active and complementary ingredients (solvents, fillers, humectants etc.), the formulation (liquid, powder, granulate, capsules, emulsion), the applied technique and the plant protection system. Still, the vital element minimising the danger of using chemical pesticides is the level of awareness and responsibility of users of chemical pesticides. The past 20 years have demonstrated that the schematic (“just in case”) application of pesticides in majority of crops in Poland has clearly dropped. This is both an effect of implementation of integrated plant protection (monitoring of agrophages, signalling their development, introduction of injury levels, protection and introduction of beneficial organisms), as well as greater awareness and knowledge of crop producers. A major role was also played by the tightening of control and supervision of the use of pesticides, especially the determination of the maximum levels for pesticide residues (MLPR) and control of their presence in crops in both domestic and international trade. As part of plant protection rationalisation, a major role was played by a great progress in the application of pesticides. State-of-the art sprayers are increasingly computerised devices – precisely dosing the necessary amount of liquid, which largely reduces its dispersion beyond the area of application. It must also be stressed that over the past 30 years the chemical characteristic of preparations introduced to the plant protection practice has changed immensely. There is a growing number of preparations that are highly effective in controlling agrophages and have low toxicity levels for humans and warmblood organisms. They are also often characterised by significant selectivity in respect of beneficial organisms, low persistence in the environment, and ready biodegradability. During synthesis of new compounds, much importance is attached to new molecules that should carry as smallest risk of selection of pest and patho- tivo sulla salute umana e sul funzionamento dell’ambiente. Per questo motivo, possono essere utilizzati a condizione che sia effettuata un’analisi preliminare del suolo in termini dei requisiti nutrizionali e di sviluppo di una data specie di pianta. Bisogna essere consapevoli anche che la produzione agricola su larga scala è irrealizzabile senza prodotti fitosanitari chimici. È importante sapere quali effetti collaterali possono emergere nella fase di produzione, distribuzione e utilizzo e saper ridurre ed eliminare questi pericoli. La circolazione e il movimento di prodotti fitosanitari chimici e la loro presenza nei prodotti agricoli dipende da molti fattori. A quelli più importanti appartengono le proprietà chimiche dei principi attivi e complementari (solventi, materiali di riempimento), formulazione (liquido, polvere, granuli, capsule, emulsioni), tecnica di applicazione, sistema della protezione di una data coltivazione. Tuttavia, l’elemento più importante che riduce i pericoli risultanti dall’utilizzo di prodotti fitosanitari chimici è il grado di consapevolezza e di responsabilità dei loro utenti. Durante gli ultimi 20 anni possiamo notare che in Polonia l’utilizzo schematico (“per ogni evenienza”) di pesticidi è diminuito notevolmente nel caso della maggior parte delle coltivazioni. È il risultato sia dell’implementazione della fitoprotezione integrata (monitoraggio degli organismi nocivi, segnalamento del loro sviluppo, introduzione delle soglie di nocività, protezione e introduzione degli organismi utili) sia dell’incremento di consapevolezza e di conoscenza dei produttori di prodotti agricoli. Il rafforzamento dei controlli e la vigilanza sulle regole dell’utilizzo di prodotti fitosanitari e, particolarmente, il fissaggio dei livelli massimi di residui (NDPP) e il loro controllo nei prodotti agricoli sia nello stato sia all’estero hanno svolto anche il ruolo significativo. Tra le attività che razionalizzano il processo della fitoprotezione, il ruolo importante ha svolto anche il progresso notevole nel settore della tecnica di applicazione di prodotti fitosanitari. Le irroratrici moderne sono sempre più spesso i dispositivi computerizzati che danno precisamente la quantità richiesta del prodotto irrorato, il che limita significativamente la loro dispersione al di fuori dell’area di utilizzo. Bisogna sottolineare che negli ultimi trent’anni le caratteristiche chimiche dei preparati introdotti nella pratica della fitoprotezione sono cambiate notevolmente. Sempre più spesso sono i preparati di alta efficienza rispetto ai gruppi selezionati di prodotti fitosanitari e, contemporaneamente, di tossicità bassa per l’uomo e organismi a sangue caldo. Molto spes- 15 gen resistant breeds as possible. However, it is impossible to completely exclude the risk. Despite many defects and reluctance of consumers, chemical pesticides are still the most effective, modern methods of preventing loss in food production caused by pests and pathogens. We must also be aware that the use of pesticides is not only the protection of the very plants against pests and pathogens but also from toxic metabolites of plant pathogens (mycotoxins) such as aflatooxins, fumonisin, patulin, citrate, aspergillosis and other. So far, ca. 300 substances which may pose greater hazard for human health and life than properly used pesticides have been found. Moreover, if not for chemical pesticides, there would be too little arable land to grow adequately large crop volumes to secure food for the growing world population (Fig. 3). Through rational and long-term action, the above integrated protection and integrated production principles shall help reduce the number and volume of applied pesticides, and thus increase the safety of human life and the environment at large. so sono caratterizzati dalla selettività significativa in relazione agli organismi utili e la piccola persistenza nell’ambiente, la veloce biodegradabilità. Nel corso della sintesi dei nuovi composti è importante che le nuove molecole portino con sé il minimo rischio della selezione delle razze di parassiti resistenti e dei patogeni. L’eliminazione completa di tale fenomeno è impossibile. Nonostante diversi svantaggi e la riluttanza di molti consumatori, i prodotti fitosanitari chimici sono sempre il metodo più efficace e moderno di prevenzione delle perdite nella produzione alimentare, causate dai parassiti e patogeni. Bisogna essere consapevoli che l’utilizzo di pesticidi non fornisce le solo una protezione delle piante stesse dai parassiti e patogeni, ma anche la protezione dai prodotti tossici del metabolismo dei patogeni delle piante (micotossine), come aflatossine, fumonisina, patulina, citrinina, aspergillosi ed altri. Fino ad oggi sono state affermate circa 300 sostanze che possono essere più pericolose alla salute e vita umana rispetto ai pesticidi utilizzati in conformità alle regole valide. Inoltre, se non esistessero i prodotti fitosanitari Fig. 3 The world’s arable land Fig. 3 Il bilancio dei terreni coltivabili nel mondo 2000 2025 Population ≈ 6 mld Population ≈ 8 mld Total land on Earth ≈ 13 bn ha Popolazione di gente ≈ 6 mld Popolazione di gente ≈ 8 mld Risorse della terra in totale ≈ 13 mld di ha To feed the population, the following arable land is needed: Per nutrire questo numero di gente è necessaria la seguente superficie dei terreni agricoli: bn ha ≈ 1,5 mld ha bn ha ≈ 4,0 mld ha ≈ 2,2 bn ha mld ha With pesticide treatment Without pesticide treatment With pesticide treatment Without pesticide treatment Con l’uso di prodotti fitosanitari Senza l’uso di prodotti fitosanitari Con l’uso di prodotti fitosanitari Senza l’uso di prodotti fitosanitari Source: The Institute of Practical Horticulture 16 bn ha ≈ 6,0 mld ha bn ha 4,3 mld ha Deserts, mountains, glaciers bn ha 3,8 mld ha Forests 3,4 bn ha mld ha Pastures and prairies bn ha 1,5 mld ha Arable land Fonte: Istituto di Pomologia Pratica Deserti, montagne e ghiacciai Foreste Pascoli e praterie Terreni coltivabili chimici, potrebbero mancare le terre coltivate per ottenere il volume abbastanza grande di prodotti agricoli che permetterebbe l’approvvigionamento alimentare per il numero crescente della popolazione (fig. 3). Le regole della protezione e produzione integrata, presentate sopra, attraverso l’azione ragionevole a lungo termine, devono causare la diminuzione significativa del numero di trattamenti e del volume dell’utilizzo di pesticidi, e, di conseguenza, l’aumento della sicurezza della salute umana e dell’ambiente in senso lato. Bibliography / Bibliografia Dick ler E., S chäfer me yer S. 1991. General Principles, Guidelines an Standards for Integrated Production of Pome Fruits In Europe. IOBC/WPRS Bulletin XIV/3,67 p. Flint M.L., van den Bosch R. 1977. A source Book of Integrated Pest Management:, 392 p. Lipa J.J. 1964. Integracja chemicznego i biologicznego zwalczania w ochronie roślin. Post. Nauk Roln., No 1: 55-72. N iemcz yk E. 1980. Integrowane metody w sadownictwie. Materiały 20. Sesji Naukowej Inst. Ochr. Roślin: 177-191. Olszak R.W. 1994. Koncepcja integracji metod ochrony roślin – twórcza idea czy racjonalna konieczność? Ochrona Roślin nr 11: 12-13. Olszak R.W., N iemcz yk E., Nawrock a B., D obr zańsk i A., R obak J. 2004. Stan aktualny i perspektywy integrowanej produkcji owoców i warzyw w Polsce. Prog. Plant Protection/ Post. Ochr. Roślin 40 (1): 40-50. Prusz yńsk i S., 1994. Ochrona roślin w integrowanych technologiach produkcji. Materiały 34. Sesji Naukowej Inst. Ochr. Roślin, part 1:71-78. Prusz yńsk i S., 2002. Dobra Praktyka Ochrony Roślin. Ed. III. Inst. Ochr. Roślin, KCDRRiOW Oddział Poznań, 63 p. 17 Professor Ryszard Hołownicki, PhD The Research Institute of Horticulture Polish achievements and innovations in the field of agricultural technologies prof. associato Ryszard Hołownicki Istituto di Ricerca di Orticoltura I successi e le innovazioni della Polonia nell’ambito delle tecnologie agricole Agriculture is one of the pillars of Polish economy. It is evidenced by the volume of exports of agricultural products and a positive balance of foreign trade in agri-food products. In Poland, the food sector ranks second in terms of the volume of exported products. On the basis of a forecast that by 2060 the world’s population will exceed the threshold of 12 billion and given that every day the area of arable land declines by 13,000 hectares, we are likely to face a problem of starvation on a global scale, unless food production doubles. Therefore, in the first decades of the twenty-first century, while struggling with the effects of global warming, greenhouse gas emissions and water shortages, agriculture must rise to new challenges and strive to increase productivity. The increase in energy prices, which determines to a large extent the cost of agricultural production, results in a growing interest in no-till cultivation methods. The current system is based on plowing and additional mechanical treatment methods that lead to soil over-drying, destroy of its natural structure and acceleration of mineralization of organic matter. Eliminating the traditional plow tillage prevents soil erosion, boosts biological life and increases the content L’agricoltura è uno dei pilastri della vita economica in Polonia. Lo indica l’esportazione dei prodotti alimentari ed il saldo positivo nel commercio estero dei prodotti agroalimentari. Tra tutti i settori dell’economia, il cibo occupa la seconda posizione sulla lista delle merci esportate. Secondo le previsioni, nel 2060 il numero della popolazione supererà i 12 miliardi. Se fino a tale data la produzione alimentare non verrà raddoppiata, considerando che la superficie dei terreni coltivabili diminuisce ogni giorno di 13 mila ha, siamo di fronte alla fame globale. Per questo motivo, all’inizio del XXI secolo, l’agricoltura deve affrontare le nuove sfide e aumentare la produttività, lottando contemporaneamente contro il riscaldamento del clima, le emissioni di gas serra e la scarsità di acqua. L’aumento dei prezzi dell’energia elettrica, che in gran parte decide influisce suicosti della produzione agricola, causa l’interesse crescente al metodo di lavorazione conservativa del terreno. Il sistema attuale è basato sull’aratura ed altre operazioni meccaniche, il che causa l’essiccazione del suolo, distrugge la sua struttura naturale ed accelera la mineralizzazione della materia organica. L’eliminazione della lavorazione tradizionale del terreno con l’utilizzo dell’aratro impedisce l’erosione del suolo, intensifica la vita biolo- 19 gica, aumenta il contenuto delle sostanze organiche of organic matter and the level of soil moisture. It also e l’umidità del suolo. Il dispendio energetico è dimitranslates into nearly 50% lower energy expenditure nuito del quasi 50% e, di conseguenza, il consumo del and, consequently, lower fuel consumption and recarburante ridotto e l’emissione di CO2 inferiore. duced CO2 emissions. Technology, i.e. new agricultural machinery and La tecnica svolge il ruolo chiave per quanto riguarda tools, including in particular stubble cultivators, spel’introduzione delle semplificazioni nella coltivazione cialized seeders and planters, as well as appropriate del suolo. Si parla dei nuovi gruppi di macchinari ed attractors, play a key role in simplifying soil cultivation. trezzi agricoli, tra cui soprattutto coltivatori per stoppie, Thus far, new generations of machines have been macchinari specializzati per la semina e trattori. Finora put into operation to ensure that the sowing process sono state elaborate le nuove generazioni di macchicould take place despite the presence of crop residue ne che, nonostante i residui colturali sulla superficie del on the soil surface. suolo, garantiscono la semina indisturbata. Intensive agricultural production is a serious Un’intensiva produzione agricola è il pericolo grave threat to the purity of water, soil and air, as it involves per la purezza delle acque, suolo ed aria a causa dell’uso the use of synthetic pesticides. Even though they dei prodotti fitosanitari sintetici. Benché siano sempre are becoming less toxic to humans and the envimeno tossici per la gente e per l’ambiente, grazie allo ronment, thanks to rapid developments in the field sviluppo dinamico della chimica, sta calando l’accetof chemistry, social acceptance of pesticide use is tazione sociale del loro uso. L’aumento del numero dwindling. Population growth, however, forces an indella popolazione impone però l’utilizzo intensivo dei tensive use of synthetic plant protection substances prodotti fitosanitari sintetici e di fertilizzanti. Tuttavia and fertilizers. It is important, however, that they be è impotante che il loro utilizzo avvenga in modo sicuro used in a manner that is not detrimental to human per la salute umana e per l’ambiente. A questo scopo health or the environment. To this end, measures are vengono adottate le misure per limitare questi pericoli taken to reduce risks through the introduction of attraverso l’introduzione dei nuovi mezzi tecnici e delle new technical measures and procedures for a safe procedure di utilizzo sicuro di prodotti fitosanitari. Tra le use of plant protection products. It is considered misure più importanti c’è la limitazione delle contamithat the most important objective is to eliminate nazioni puntuali e diffuse. Il primo tipo avviene quanthe occurrence of local and dispersed contaminado una preparazione concentrata viene sparsa oppure tion. The first type of contamination is the result of versata involontariamente oppure a causa della perdita an unintentional spillage, the spillage of concentratdel prodotto liquido. La causa della contaminazione ed preparations or the leakage of sprays. In turn, disdiffusa è la dispersione del prodotto liquido. Il modo persed contamination is caused by spray drifts. The più economico ed efficace per ridurre la dispersione easiest and most è l’utilizzo di gocce economical method grosse prodotte da of reducing spray ugelli ad induzione drifts is the use of d’aria montati nelle coarse sprays proirroratrici. duced by ejector Le irroratrici più efnozzles mounted ficaci e rispettosi per on sprayers. l’ambiente sono conSprayers distribsiderate quelle con il uting substances by flusso d’aria aggiuntiair assistance are bevo. Sono i macchinari lieved to be the most dodati del ventilatore effective and envie maniche elastiche ronmentally friendly. che diffondono l’aria These machines are (Fot. 1). equipped with a fan Attraverso la fesand flexible air distrisura nella parte inbution sleeves (Phoferiore della manica Photo 1 Field sprayer with air assistance (aut. Ryszard Hołownicki). Fot. 1 L’irroratrice con il flusso d’aria aggiuntivo (aut. Ryszard Hołownicki). to 1). esce l’aria che forma 20 una barriera che indirizza il liAir flows through a slot quido erogato sulle piante. Il located in the lower part of flusso dell’aria facilita la penethe sleeve, forming a curtain trazione del liquido sulle pianthat directs the spray onto te anche dense e diminuisce plants. The airflow facilitates la sua dispersione anche del the penetration through 90% in relazione alle tecniche densely growing plants and convenzionali dell’irrorazione. reduces spray drift by more I pericoli più grandi legati than 90% as compared to alla dispersione sono sopratthe conventional spraying tuto quelli riguardanti la protechnique. tezione dei frutteti, in quanto The greatest risk of drift gli alberi non possono tenere occurs in the protection of più del 10-20% dell’irrorato orchards, as trees can hold spruzzato. Per questo motivo, no more than 10-20% of the nell’Istituto di Ricerca e di Ordiffused spray. Given the ticoltura in Skierniewice sono above, the Research Institute stati elaborati gli irroratori of Horticulture in Skiernicon tunnel dotati del sisteewice has developed tunnel ma di ricilcoro per ottenere sprayers equipped with a ree utilizzare nuovamente l’ircirculation system, allowing Photo 2 Tunnel sprayer for orchards protection rorato perso. A tale obiettivo the recovery and re-use of with a spray recovery system (aut. Ryszard Hołownicki). l’irroratore è stato dotato di previously wasted amounts Fot. 2 L’irroratrice a tunnel per la protezione dei frutteti, capace di recuperare il liquido (aut. Ryszard Hołownicki). un tunnel che copre la coof spray. For this purpose, rona dell’albero, sul quale si the sprayer is equipped with sedimenta il liquido durante il trattamento e, succesa tunnel covering the crown of the tree on which the sivamente, esso viene raccolto, filtrato e nuovamente liquid settles during the procedure; the spray is submandato alla cisterna (Fot. 2). sequently collected, filtered and re-directed into the Accanto alla riduzione della dispersione del quasi tank (Photo 2). 95%, le irroratrici a tunnel limitano influsso negativo Not only do tunnel sprayers reduce spray drift by del vento, il che, in paragone con le irroratrici tradizio95%, but they also limit the adverse effects of wind, nali, prolunga il temand therefore their po di disponibilità al readiness for operatrattamento e pertion is extended as compared to conmette di recuperare il 20-40% di fitosaniventional sprayers tari, finora persi. Graand allows for the zie a questo, le irrorecovery of 20-40% ratrici a tunnel sono of previously waststate considerate la ed plant protection tecnica d’irrorazione products. Tunnel dei frutteti più rispetsprayers are considtosa dell’ambiente. ered the most enviSono state elaboronmentally friendly rate anche altre vertechnique of spraysioni di questi macing orchards. Other chinari, dedicati alla versions of machines, protezione di ribes dedicated to the proPhoto 3 Self-propelled tunnel sprayer used for protecting currants (Fot. 3). Si effettuano tection of blackcurwith the recovery of usable liquid (aut. Ryszard Hołownicki). anche delle prove rants, have also been Fot 3. L’irroratrice mobile a tunnel per la protezione di ribes, capace di recuperare il liquido (aut. Ryszard Hołownicki). di costruzione di un developed (Photo 3); 21 minitunnel per irrorazione delle fragole e verdure trathe construction of mini tunnels for the spraying of piantate in file. strawberries and vegetables is subject to trials. I sottosistemi delle irroratrici vengono costanteThrough the introduction of mechatronic solumente perfezionati attraverso l’introduzione delle solutions, sprayer components are being continually imzioni meccatroniche. Uno di tali sistemi è il computer proved. One of them is a computer controlling the di controllo della dose del liquido nelle irroratrici che dose of liquid in sprayers; it is also used to monitor the servono anche a monitorare il processo dell’irrorazione. spraying process. In conjunction with GPS systems, In relazione ai sistemi GPS, vengono utilizzati per il conthey are used to automatically control the width of trollo automatico della larghezza di lavoro attraverso il the sprayed surface through disconnecting selected distacco di alcune sezioni della barra. È una soluzione sections of the sprayer boom. It is a most useful solumolto utile durante i trattamenti sul bordo del campo tion for wedge-shaped field areas and in order to byche forma un cuneo oppure per superare gli ostacoli pass obstructions midfield (i.e. electric poles, drainage sul campo (es. pali elettrici, pozzi di drenaggio). manholes). La protezione chimica domina decisamente nella Chemical protection still prevails in crop producproduzione vegetale. Tuttavia, da molti anni, vengono tion; however, alternative biological methods have introdotti anche i metodi biologici alternativi. Tra gli been introduced for many years. One example is esempi c’è il controllo di Ostrinia nubilalis in mais atthe fight against the European corn borer (Ostrinia traverso l’utilizzo di un piccolo parassitoide chiamato nubilalis Hbn) in maize using a tiny parasitoid TrichoTrichogramma evanenscens. I ricercatori dell’Università gramma evanenscens. To this end, researchers from Ambientale di Lublino hanno elaborato un metodo the University of Life Sciences in Lublin have develper la realizzazione di questo compito che consiste oped a method that involves the introduction of nell’introduzione di Trichogramma evanenscens con this parasitoid with the use of a gyroplane, which is l’utilizzo di un autogiro che è un aeromobile molto a very light aircraft. Due to its high speed, this exleggero. Grazie alla grande velocità di crociera, entro tremely useful insect can be introduced into a maize un’ora si può introdurre un insetto molto utile nella plantation with total area of 100 hectares in a matter coltura di mais sa una superficie di 100 ha. of only one hour. Per rendere la tradizionale produzione vegetale (cereIn order to ensure that the traditional crop producali, colza, tuberi da raccolto) redditizia dal punto di vista tion (cereals, oilseed rape, root crops) is economically economico, essa deve essere effettuata sulla superficie profitable, it must be carried out on a minimum area non inferiore a 50 ha, il che significa che in Polonia riguarof 50 hectares. This means that in Poland it can be da solo il 20% di seminativi. Per questo motivo vengono applied with respect to no more that 20% of arable sviluppate le tecnologie adattate alle coltivazioni su picland. As a result, technologies suited to small-scale cola scala, di cui alla cultivation are deproduzione orticola, veloped, including horticultural producecologica e delle piante specifiche di notetion, the cultivation vole valore per la saluof organic and high te e significativo valore value crops. A good economico rispetto example is the dealla superficie di colvelopment of hortitivazione (cosiddetto cultural production High Value Crops). Un in Poland. Poland has buon esempio di tale become a European azione è lo sviluppo leader in the producdella produzione ortition of numerous cola in Polonia. Nella horticultural crops produzione di diverse (apples, blueberries, specie di colture ormushrooms, carrots, ticole la Polonia è dicabbage); the counventata un leader try is a leading global Photo 4 Currant combine harvester (aut. Ryszard Hołownicki). Fot. 4 La macchina raccoglitrice per ribes (aut. Ryszard Hołownicki). europeo (mele, mirtilli producer of currants, 22 giganti americani, funghi champignon, carote, cavolo) e il primo produttore mondiale (ribes, amarena, mele). Grazie all’introduzione delle macchine raccoglitrici, la produzione di ribes in Polonia è quadruplicata e, contemporaneamente, la sua qualità è migliore (Fot. 4). Il prezzo ragionevole ed elevate caratteristiche funzionali delle macchine raccoglitrici, adatte anche alla raccolta di uva spina e aronia, hanno reso le aziende polacche il loro unico produttore nel mondo. Accanto alle macchine raccolgitrici ad una fila, presso l’Istituto di Ricerca di Orticoltura in Skierniewice sono state elaborate le macchine raccoglitrici a mezza fila che sono molto più economiche e finora non conosciute. Il mantenimento della posizione dei leader mondiale nella produzione di amarena richiede il perfezionamento costante della raccolta meccanica, in quanto è il tipo di raccolta che decide se la produzione di ciliegie è redditizia o meno. Inoltre, presso l’Istituto di Ricerca di Orticoltura, è stato elaborato il metodo originale su scala mondiale della raccolta con le macchine raccoglitrici (Fot. 5) che consiste nell’interazione diretta dello scuotitore ai germogli dell’amarena senza toccare il tronco e i rami dell’albero. Considerando la sensibilità alta delle piante di amarena alle malattie della corteccia e del legno, oltre al concetto e ai parametri di lavoro delle macchine raccoglitrici adeguate alle caratteristiche fisiche e biologiche degli alberi e della frutta, è stato progettato un nuovo tipo del frutteto di amarena e il modo di formarlo che limita significativamente i danni meccanici. Secondo le previsioni, in un prossimo futuro, la produzione vegetale in Polonia avrà a disposizione le nuove soluzioni nell’ambito dell’agricoltura di precisione e le tecniche del risparmio energetico. Nella fitoprotezione e fertilizzazione verrà aumentato anche l’utilizzo di preparati bio che rispettano l’ambiente. A questo proposito vengono condotte ampie ricerche interdisciplinarie che integrano le più recenti ricerche biologiche ed i recenti successi nel campo dell’elettronica e delle Photo 5 Combine harvester of cherries (aut. Ryszard Hołownicki). Fot. 5 La macchina raccoglitrice per ciliegie (aut. Ryszard Hołownicki). tecniche informatiche. cherries, apples. Following the introduction of combine harvesters for the harvesting of currants, the production of this fruit in Poland almost quadrupled and its quality has improved (Photo 4). Polish companies are the sole manufacturers of harvesters in the world; they are moderately priced, functional and adapted also to harvesting gooseberries and chokeberries. Apart from full-feed combine harvesters, engineers from the Institute of Horticulture in Skierniewice have also developed half-feed harvesters, which are considerably less expensive. Maintaining the position of a global leader in the production of cherries requires constant improvements of mechanical harvesting solutions, as they determine cherry production profitability. In addition, the Institute of Horticulture has developed an original method of combine harvesting (Photo 5) involving the direct impact of shakers on fruit, without affecting the trunk or tree branches. Due to the high sensitivity of cherry trees to bark and wood diseases, in addition to the design and operating parameters adapted to physical and biological characteristics of trees and fruit, a new type of cherry orchard and a method of forming it have been developed, considerably limiting the risk of mechanical damage. It is expected that in the near future, new solutions in the field of precision agriculture and more energy-efficient technologies will be put in place in Polish plant production sector. It will also result in an increase in the use of environmentally friendly biological preparations for plant protection and fertilization. To this end, extensive interdisciplinary research is conducted, integrating the new biological research findings with the latest achievements of electronics and computer technology. 23 Bibliography / Bibliografia Haman J. 2003. Postęp przyjazny środowisku. Inżynieria Rolnicza. No. 9 (51), pp. 7-15. Haman J., Hołownick i R., M ichałek R., Żmija J. 2012. Misja nauk rolniczych w rozwoju polskiego sektora rolnospożywczego. Inżynieria Rolnicza, 4(139) Vol. 1. pp. 465-483. Hołownick i R. 2006. Miejsce agroinżynierii w rozwoju produkcji ogrodniczej w Polsce. Inżynieria Rolnicza, 11(86), pp. 135-146. Hołownick i R., D oruchowsk i G. 2011. Technika opryskiwania upraw polowych i sadowniczych – współczesne problemy i aktualne kierunki. Monografia „Inżynieria rolnicza – badania i zastosowania”, Kraków 2011, ISBN 978-83930818-1-3, pp. 101-132. J abłońsk a L. 2005. Rozwój polskiego kwiaciarstwa w minionym 15-leciu. Zeszyty Problemowe Postępów Nauk Rolniczych, 504, s. 21-31. Święcick i W. K . , Sur ma M., K oziara W., Sk r z ypczak G., Szuk ała J., Bar tk owiak-Broda I., Zimny J., Banaszak Z., M arciniak K . 2011. Nowoczesne technologie w produkcji roślinnej – przyjazne dla człowieka i środowiska. Polish Journal of Agronomy, 7, pp. 102–112. Wawr z yńczak P., Cianciara Z., K r ze wińsk i J. 1998. A new concept of mechanical harvest of sour cherries. Journal of Fruit and Ornamental Plant Research, 6(3-4). pp. 123-128. 24 Jarosław Markowski, PhD, Professor Witold Płocharski, PhD The Research Institute of Horticulture Processing of agri-food products – cooperation between producers as a key to success on the example of selected agricultural production sectors Dott. ing. Jarosław Markowski, prof. associato Witold Płocharski Istituto di Ricerca di Orticoltura La trasformazione dei prodotti agricoli – la collaborazione dei produttori chiave al successo sull’esempio di alcuni settori della produzione agricola As demonstrated by many years of European and world experience, the fact that farmers organise into producer groups and organisations enables an increase in the efficiency of farming, smooth operation of the market for agricultural products, joint purchases of resources for production and easier access to market information. Integration of producers, both horizontal and vertical, facilitates placing large and homogeneous batches of goods with ensured repeatable quality on the market and establishing direct contacts with the recipients of the products which shortens supply chains. Cooperation within a producer group or organisation curbs the role of intermediaries, which contributes to greater cost-effectiveness of production, to an increase of the producers’ income and to establishing more stable market position, while at the same time it enables ensuring care for the quality of the goods produced. In Poland the evolution process of the producer groups and organisations took place gradually starting from the end of the 1980s. Come dimostrano molti anni di esperienza europea e mondiale, le associazioni di agricoltori e le organizzazioni dei produttori consentono di aumentare l’efficienza della gestione, il funzionamento efficace dei prodotti agricoli sul mercato, l’approvvigionamento comune in risorse per la produzione e l’accesso più veloce alle informazioni sul mercato. L’integrazione dei produttori, sia orrizontale che verticale, facilita l’introduzione sul mercato dei lotti grandi ed univoci della qualità ripetibile e la collaborazione diretta con i destinatari dei prodotti, il che rende la catena di distribuzione più breve. La cooperazione nel gruppo e l’organizzazione dei produttori limitano il ruolo di intermediari, contribuiscono alla più alta redditività della produzione e all’aumento dei redditi dei produttori, alla costruzione di una posizione più stabile sul mercato e, contemporaneamente, consentono di assicurare un elevata qualita dei prodotti. In Polonia il processo dell’evoluzione dei gruppi e delle organizzazioni dei produttori è cominciato verso la fine degli anni 80. del XX secolo. 25 26 Juice industry L’industria dei succhi At the turn of the 1980s and 1990s Poland undergone an economic and political transformation. Starting from that moment Poland begun to build free-market economy. Pursuant to the provisions of the Act of 13 July 1990, national enterprises started to be privatised, which paved the way for creation of the first producer groups and organisations. Building on the provisions of the Act, in January 1993 one of the first such organisations in the juice industry was created – the Polish Association of Juice and Soft Drinks Producers (since 2004 operating as the Polish Association of Juices Producers) comprising of the majority of the leading juice industry establishments in Poland. From the beginning of its operation, the Polish Association of Juices Producers has undertaken actions aimed at strengthening Polish juice industry, both in Poland and abroad, i.a. by actions aimed at increasing quality and creating an independent system of control of the juices and nectars produced. One of the important achievements of this organisation was establishing a Voluntary Control System (DSK) for juices and nectars, on the initiative of the producers themselves. It was modelled after Western European models and therefore was included in the European Quality Control System (EQCS). The system pays particular attention to self-regulation – its main task is to control production in the establishments of the Polish Association of Juices Producers members. When irregularities, distortions or other actions which appear to constitute fraudulent practice are detected, relevant proceedings are initiated. The most severe punishment for unreliable producers and distributors is their elimination from the market. Another important stage in the development of producer organisations was Poland’s accession to the European Union and related adjustment of Polish producers to the requirements of the European single market. It meant not only an adjustment to the standards applicable in the European Union, but also a change in the mentality of producers who had to adapt to challenges of the EU common market which was subject to control not only by the European Commission (depending on the needs the Commission orders a market control of the products in particular industries, however, due to the effectiveness of the industry self-regulation systems the last coordinated control programme commissioned by the Commission was carried out in 1993 and covered investigat- A cavallo degli anni 80. e 90. in Polonia ebbe luogo la trasformazione economica e politica. Da quel momento è stata avviata la formazione dell’economia di libero mercato. Ai sensi della legge del 13 luglio 1990, si è cominciato a privatizzare le aziende nazionali, il che ha aperto la strada per la formazione dei primi gruppi e organizzazioni dei produttori. In virtù di questa legge, a gennaio 1993 è stata fondata una delle prime organizzazioni di questo genere nel settore dei succhi, Krajowa Unia Producentów Soków i Napojów Bezalkoholowych (Unione Nazionale dei Produttori dei Succhi ed Analcolici) (dal 2004 operava come Krajowa Unia Producentów Soków – Unione Nazionale dei Produttori dei Succhi), composta magiormente dalle imprese più importanti del settore dei succhi in Polonia. L’Unione Nazionale dei Produttori dei Succhi ha preso dall’inizio dei provvedimenti per rafforzare il settore dei succhi polacco e sia a livello nazionale sia all’estero, tra l’altro, attraverso il miglioramento della qualità e la creazione di un sistema indipendente del controllo dei succhi e dei nettari. Uno dei successi più importanti di quest’organizzazione è stato quello di creare Sistema Volontario di Controllo (DSK) dei succhi e nettari e tutto ciò dall’iniziativa dei produttori stessi. Il sistema era basato sull’esempio dell’Europa occidentale, e, pertanto, è stato incluso nel Sistema Europeo della Qualità (EQCS) (ing. European Quality Control System). In questo sistema, la particolare attenzione viene attribuita all’autoregolazione – il suo compito principale è quello di controllare la produzione presso gli impianti nei paesi membri dell’Unione Nazionale dei Produttori dei Succhi. Qualora fossero riscontrate delle irregolarità, falsificazioni o altre attività sleali, vengono intraprese le azioni appropriate. La pena maggiore per i produttori e distributori inaffidabili è quella di eliminarli dal mercato. Un’altra tappa importante nello sviluppo delle organizzazioni dei produttori è stata l’adesione della Polonia all’Unione Europea e, di conseguenza, l’adeguamento dei produttori polacchi alle esigenze del mercato unico europeo. Non si trattava solo dell’adeguamento alle norme vigenti dell’Unione Europea, ma in realtà, del cambiamento della mentalità dei produttori che hanno dovuto adattarsi alle esigenze del mercato comune dell’Unione Europea che era sotto il controllo non solo della Commissione Europea (a seconda delle esigenze la Commissione ordina un controllo del mercato di prodotti provenienti da singoli settori, tuttavia, vista l’efficienza dei sistemi di autocontrollo industriale, l’ultimo programma di con- ing orange juice adulterations), but more importantly by the European control organisations created by the producers themselves, such as the aforementioned European Quality Control System. Creating the Voluntary Control System within the Polish Association of Juices Producers a few years before allowed for facilitating adjustment of Polish juices and nectars to the EU requirements. In the context of actions of the producer group aimed at raising the quality of the goods produced, the question is why should we not rely solely of the official control of the market. The reason is the fact that self-control supported by the local industry can be more detailed (planned or ad hoc) than control carried out by national offices designated for that purpose, whose controls cover all sectors in the food industry and focus mainly on the health of the products. Also these offices often do not have specific tools necessary to assess authenticity of the products. As opposed to the official controls Voluntary Control System operates on the basis of procedures agreed by the producers themselves, which are defined in the statute, cooperating not only with national research institutes, but also with national organisations responsible for placing products on the market. The measure of Voluntary Control System success is the real elimination of inconsistencies in the quality of juice industry products. In 2000 these inconsistencies related to nearly 70% of products, whereas in 2014 the products made by domestic producers met the requirements of the EU market; if deviations were found, they were limited to the analytical error of 5% (Fig. 2). The Polish Association of Juices Producers is just one example showing how producers within the food industry form associations, which, by working together, bring better results than if they acted separately. trollo ordinato dalla Commissione Europea ha avuto luogo nel 1993 e comprendeva la verifica della falsificazione dei succhi d’arancia), ma soprattutto dagli organismi europei di controllo, fondati dai produttori stessi, come ad esempio il Sistema Europeo di Controllo della Qualità. La creazione del Sistema Volontario di Controllo nell’ambito dell’Unione Nazionale dei Produttori dei Succhi ha consentito di semplificare l’adattamento di succhi di frutta e dei nettari polacchi alle esigenze dell’Unione Europea. Nel contesto delle attività di un gruppo dei produttori, per aumentare la qualità della merce prodotta, si pone la questione perché non si dovrebbe dare fiducia esclusivamente al controllo ufficiale del mercato. Questo perché l’autocontrollo sostenuto dall’industria locale può essere più dettagliato (previsto o di emergenza) rispetto al controllo eseguito dalle autorità nazionali responsabili che controllano tutti i settori dell’industria alimentare e si concentrano soprattutto sull’aspetto sanitrio dei prodotti. Spesso non dispongono degli strumenti necessari per valutare l’autenticità dei prodotti. Contrariamente ai controlli ufficiali, il Sistema Volontario di Controllo si basa sulle procedure concordate dai produttori stessi che sono definite nello statuto. Esso collabora non solo con gli istituti nazionali di ricerca, ma anche con le organizzazioni nazionali responsabili per l’imissione dei prodotti in commercio. La misura del successo del Sistema Volontario di Controllo è l’eliminazione reale delle incongruenze nella qualità dei prodotti dell’industria dei succhi. Nel 2002 le discrepanze riguardavano quasi il 70% dei prodotti, mentre nel 2014 i prodotti fabbricati dai produttori nazionali hanno soddisfatto le esigenze del mercato comunitario. Se fossero state trovate delle incongruenze queste, erano nei limiti del 5% dell’errore analitico (Fig. 2). L’Unione Nazionale dei Produttori dei Succhi è solo un esempio di come i produttori si organizzano all’interno del settore alimentare. Grazie alla collaborazione ottengono i risultati migliori rispetto alla situazione in cui dovessero lavorare separatamente. Fruit and vegetables production La produzione di frutta e verdura Positive examples of cooperation can also be indicated among the Polish fruit and vegetables producers who saw the need for cooperation within producer groups. However, while planning joint activities producers often encounter problems and challenges. These are, inter alia, the lack of mutual trust and com- Gli esempi positivi dei cooperazione si possono notare anche tra i produttori di frutta e verdura che hanno riconosciuto anche la necessità di collaborazione all’interno dei gruppi di produttori. I produttori, pianificando le attività comuni, incontrano spesso i problemi e le nuove sfide. Si parla, tra l’altro, della mancanza di fidu- 27 Fig. 2. Inconsistencies in the physico-chemical properties and labelling of juices and nectars according to data of the Polish Association of Juices Producers (in %) Fig. 2. Le incongruenze nella composizione e marcatura dei succhi e dei nettari in Polonia secondo i dati dell’Unione Nazionale dei Produttori dei Succhi Incongruenze in caratteristiche fisico-chimiche e in marcatura in % mon management system, and insufficient flow of information. The producers who are very active in forming associations are e.g. apple producers. By acting within producer groups and export consortia they make joint investments, conduct price negotiations and, above all, gain new markets. In the free-market economy such activity is a right direction of development of Polish agriculture and fruit farming. Cooperation, however, should be based on the current exchange of information and constant adaptation to market demands and changing prices. Setting up producer groups and organisations as well as creating new forms of cooperation, including export consortia is the current market trend and also the future of agriculture and fruit farming. From the perspective of the entire fruit and vegetables sector the vertical integration covering processors and supply chain is important. Here we can also see a positive trend, especially among fruit producers who have started to take control over the entire lifecycle of a product, from its production until its delivery to the shop. However, it should be borne in mind that the establishment of producer group brings not only benefits, but also requires a significant commitment of its members who instead of working for their own commercial interest must often switch to the activity for the benefit of the group. In the short term it may actually result in losses for entrepreneurs, but at the 28 cia reciproca e del sistema comune di gestione, oppure del flusso insufficiente di informazioni. Tra i produttori che si organizzano volentieri nei gruppi sono i produttori di mele. Operando nell’ambito dei gruppi di produttori e consorzi per le esportazioni, fanno investimenti comuni, trattative sui prezzi, ma soprattutto conquistano i nuovi mercati. Nelle condizioni dell’economia di mercato libero tale forma di attività è la giusta direzione di sviluppo dell’agricoltura polacca e dell’orticoltura. Tuttavia, la collaborazione dovrebbe essere basata sullo scambio delle informazioni e sull’adattamento costante alle esigenze del mercato e ai prezzi variabili. L’associazione degli imprenditori in gruppi e organizzazioni, così come la creazione di altre forme di cooperazione, compresi i consorzi di esportazioni è la tendenza del mercato attuale e anche il futuro dell’agricoltura e orticoltura. Dal punto di vista di tutto il settore ortofrutticolo è importante anche l’integrazione verticale di aziende di trasformazione alimentare e la catena di distribuzione. Anche qui possiamo osservare una tendenza positiva, soprattutto tra i produttori di frutta, che hanno iniziato a prendere il controllo dell’intero ciclo di vita di un prodotto dal momento della produzione alla sua consegna al negozio. Si dovrebbe prendere in considerazione che la creazione di un gruppo di produttori comporta non solo i vantaggi, ma anche richiede un impegno significativo dei singoli membri che molto spesso devono spostare il proprio interesse all’interesse same time, in the long term, it enables the compensation for these losses. The most common problems encountered by newly formed producer groups and organisations in Poland concern management methods, allocation of costs not directly related to production, and finally flexible adjustment of offer to changing market requirements. For example, at the farm level it is much easier to identify and then make up for deficiencies in the management. However, in case of a larger group it becomes difficult and requires greater commitment of its members and efficient system of information flow, on the one hand, between entrepreneurs working in the group/organisation, and, on the other hand, between group/organisation and contractors or business partners. Certainly, the characteristics of individual producer groups differ from each other depending on the nature of their production. In case of fruit there is also the issue of seasonality of production, full-year costs and often also climatic or even political factors. Here we can see again the positive aspects of acting in group, because in unfavourable circumstances, for example climatic, it pays to work in larger group, which has relatively greater possibilities to influence the situation on the market. Setting up producer groups also allows long-term planning of investments and activities that require considerable financial resources, as well as its subsequent shared settlement. For fruit and vegetables producers affiliated in joint group it is much easier to implement development plans e.g. investments in storehouses and factories, as they can divide the costs of such project between themselves. In addition, investments made by producer groups, especially in terms of storage or processing infrastructure allow for spreading the sales on the whole season, which helps increase the income. del gruppo. A breve termine, tale azione può portare delle perdite ai singoli imprenditori, ma a lungo termine permette di compensarle. I problemi più comuni che devono essere affrontati dai gruppi e organizzazioni dei produttori in Polonia riguardano il modo di gestione, la ripartizione dei costi non legati direttamente alla produzione e, infine, l’adeguamento flessibile della loro offerta alle esigenze variabili del mercato. Ad esempio, a livello di un’azienda è molto più facile identificare e poi compensare le mancanze nella gestione, ma nel caso di un gruppo più grande, diventa difficile e richiede il coinvolgimento maggiore dei membri del gruppo e il sistema efficiente del flusso di informazioni, da un lato tra gli imprenditori nel gruppo/organizzazione, dall’altro lato tra un gruppo/organizzazione e i stakeholder o partner commerciali. Ovviamente, le specifiche di singoli gruppi dei produttori differiscono uno dall’altro a seconda del carattere della loro produzione. Nel caso della frutta parliamo anche di questione della stagionalità di produzione, costi sostenuti durante l’anno intero e spesso di fattori climatici o, addirittura, politici. Anche qui vengono rilevati gli aspetti positivi del gruppo, in quanto in circostanze sfavorevoli, per esempio climatiche, è conveniente lavorare in un gruppo più grande che ha relativamente maggiori possibilità di influenzare la situazione del mercato. L’organizzazione degli imprenditori in gruppi dei produttori permette anche di pianificare a lungo termine gli investimenti e le attività che richiedono notevoli finanziamenti, così come la loro contabilizzazione comune. Ai produttori di frutta e verdura che sono membri dello stesso gruppo è molto più facile realizzare piani di sviluppo, ad esempio investimenti in stoccaggio o impianti di trasformazione, in quanto possono condividere tra di loro i costi del progetto. Inoltre, gli investimenti effettuati dai gruppi di produttori, in particolare in termini di infrastrutture, consentono una vendita più sparsa durante tutta la stagione, il che favorisce l’aumento del reddito. 29 Polish research units specializing in technological development of agriculture, food production and processing Centri di ricerca polacche specializzate in sviluppo technologico della agricultura, la produzione e trasformazione dei prodotti alimentari The Institute of Agricultural and Food Biotechnology Istituto di Biotecnologia dell’Industria Agro-Alimentare Rakowiecka 36 02-532 Warszawa Tel. +48 22 606 36 00 www.ibprs.pl [email protected] Renata Jędrzejczak, PhD, Eng., Professor of IBPRS Director / Direttore + 48 22 606 36 00 [email protected] The Institute of Agricultural and Food Biotechnology (IBPRS) conducts research in the agri-food sector. The Institute is currently among Poland’s largest biotechnology research centres providing services to the agri-food sector. It is involved in cooperation with business partners from virtually all branches of the agri-food sector in Poland and with partners from a number of related areas, including environmental protection, renewable energy and the cooling sector. The Institute conducts scientific research, carries out research and development projects, as well as implementation projects in the field of biotechnology and agri-food technologies. It holds a unique collection of industrial microorganisms including, among others, strains of wine, brewer’s, distiller’s, baker’s or fodder yeast. Il compito principale dell’Istituto di Biotecnologia dell’Industria Agro-Alimentare di Prof. Wacław Dąbrowski (IBPRS) è l’esecuzione di ricerche scientifiche nell’ambito dell’industria agro-alimentare. L’Istituto è attualmente il più grande centro di ricerca dal profilo biotecnologico il quale offre i suoi servizi al settore agro-alimentare in Polonia. L’Istituto collabora attivamente con quasi tutte le branche del settore agro-alimentare in Polonia e le branche affini, tra l’altro nell’ambito della protezione dell’ambiente, dell’energia rinnovabile oppure refrigerazione. L’Istituto organizza le ricerche scientifiche, i lavori di ricercasviluppo e introduzione nel campo della biotecnologia e della tecnologia agro-alimentare. L’Istituto possiede una Collezione unica delle Culture di Microorganismi Industriali, nella quale vengono raccolti tra l’altro l’innesti del lievito di vino, di birra, di distileria, di pane e di mangime. 31 The Institute of Technology and Life Sciences in Falenty Istituto Tecnologico-Biologico di Falenty Al. Hrabska 3 05-090 Raszyn +48 22 735 75 02 www.itp.edu.pl [email protected] Andrzej Seliga Head of the Promotion Department / Responsabile del Reparto Promozione +48 22 542 11 70 [email protected] 32 The main areas of the Institute’s research include: • protection, use and stewardship of rural landscape and infrastructure, water resources, agro-ecosystems, permanent grasslands, environment and wildlife of valleys and mountainous areas; • innovative and comprehensive technologies for crop and livestock production (including fishery), agri-food processing, as well as technical infrastructure of rural areas and generation of energy from renewable sources; • machinery, equipment and technologies operational safety. Le aree principali di ricerca dell’Istituto comprendono: • protezione, utilizzo, formazione del paesaggio e dell’infrastruttura delle zone rurali, delle risorse d’acqua, degli agroecosistemi, dei prati permanenti, dell’ambiente e della natura delle zone di valle e di montagna; • tecnologie innovative e complesse per la produzione vegetale ed animale, compresi i pesci, nella conservazione agro-alimentare, ed anche nell’infrastruttura tecnica della campania e nell’ottenimento dell’energia dalle fonti rinnovabili; • sicurezza delle tecnologie applicate e dell’utilizzo dei macchinari. Main areas of the Institute’s activity include: • development of innovative solutions and standards for the use, stewardship and protection of renewable natural resources, in particular biomass resources for the purposes of renewable energy production, water resources and water-dependent permanent pastures; protection of biodiversity and landscape; • development of model and innovative technology solutions for crop and livestock production and for environmental protection; • development and dissemination of scientific knowledge in the area of technical and natural infrastructure, safety and development of agricultural technology; • identification of natural and environmental hazards and disasters in rural areas, providing information about the possibility of their occurrence, identifying methods of mitigating their effects; environmental monitoring, risk assessment, forecasting; • accredited studies, including approval tests for electrical systems used in agriculture, security of agricultural Le aree principali di attività dell’Istituto comprendono: • elaborazione delle soluzioni innovative e dei standard nell’utilizzo, nella formazione e nella protezione delle risorse naturali rinnovabili, in particolare delle risorse di biomassa per la produzione dell’energia rinnovabile, delle risorse d’acqua e quelle dipendenti dall’acqua, dei prati permanenti; protezione della diversità biologica e di paesaggio; • elaborazione delle soluzioni tecnologiche modellari ed innovative per la produzione vegetale, animale e nella protezione dell’ambiente; • creazione, perfezionamento e diffusione del sapere scientifico nell’ambito dell’infrastruttura tecnica e biologico-tecnica e della sicurezza e sviluppo della tecnica agricola; • identificazione dei pericoli, disastri e catastrofe ambientali nelle zone rurali, informazione sulla possibilità del loro avvenimento, indicazione dei modi di attenuare i loro effetti; monitoraggio dell’ambiente, valutazione del rischio, previsione dell’andamento; • esami accreditati, tra cui quelli di omologazione di: elettricità agricola, sicurezza dei trattori e dei macchinari • tractors, machinery and livestock production equipment; research pertaining to water, wastewater, sludge, soil and plants; geotechnical, hydrological, microbiological, physicochemical and olfactometric research; studies relating to anaerobic digestion, biogas, dust and noise concentration, dust and gas emissions in ventilation. • agricoli e dei macchinari per la produzione animale; esami d’acqua, dei sedimenti di fogna, del suolo e delle piante, geotecniche, idrologiche, microbiologiche, di digestione anaerobica, del biogas, fisicochemici, odorimetrici, della concentrazione di polvere e di rumore, dell’emmisione e dell’inquinamento in polvere e in gas nell’aria di ventilazione. The Research Centre for Cultivar Testing (COBORU) Centro di Ricerca delle Varietà di Seminativi (COBORU) 63-022 Słupia Wielka +48 61 285 23 41 www.coboru.pl [email protected] Prof. Edward S. Gacek, PhD Director / Direttore +48 607 937 172 [email protected] The Research Centre for Cultivar Testing (COBORU) in Słupia Wielka is an Executive Agency supervised directly by the Ministry of Agriculture and Rural Development. COBORU is responsible for: • registration of crop varieties with the view to granting authorizations for their marketing and cultivation in Poland and, upon a given variety’s entry into the Common Catalogue of Varieties of Agricultural Plant Species, in all EU Member States; • all matters related to intellectual property protection in plant breeding and seed production, through granting breeders the exclusive right to breed their variations; • conducting and coordinating postregistration variety trials (PDO), i.e. research aimed at verifying the suitability of varieties of economically important crops for cultivation in Poland and recommending them through “Lists of varieties recommended for cultivation in Polish voivodeships”; • controlling the varietal identity and purity of seed lots traded in Poland. Research and experiments necessary to carry out these tasks are conducted by COBORU primarily in its own Variety Assessment Experimental Stations and subordinate Variety Assessment Experi- Centro di Ricerca delle Varietà di Seminativi (COBORU) con la sede a Słupia Wielka è un’Agenzia Esecutiva controllata direttamente dal Ministero di Agricoltura e dello Sviluppo Rurale. COBORU è un ente responsabile in Polonia per: • registrazione delle varietà dei seminativi, la quale permette la commercializzazione delle varietà per le colture in Polonia, e dopo l’iscrizione al catalogo comunitario delle varietà anche in tutti i paesi dell’Unione Europea; • insieme delle questioni legate all’amministrazione della tutela della proprietà intellettuale nella coltivazione di piante e di sementi, attraverso l’attribuzione ai costitutori del diritto esclusivo per le loro varietà; • tenuta e coordinamento della sperimentazione delle varietà dopo la loro registrazione (PDO), del sistema di ricerca avente per scopo la verifica dell’usabilità delle varietà importanti dal punto di vista economico per la coltivazione nelle condizioni polacche e la loro raccomandazione alla pratica agricola - attraverso la formazione degli „Elenchi delle varietà raccomandate per la coltivazione sul territorio dei voivodati”; • controllo d’identità e della purezza di varietà di un partito del materiale seminativo in commercio sul territorio del paese. 33 mental Units, i.e. 50 experimental units located throughout the country. Every year, over 2,000 trials are carried out; in total, they encompass more than 10,000 different varieties of crops. Attività di ricerca necessaria per la realizzazione dei compiti sopracitati viene realizzata dal COBORU innanzitutto nei propri Centri di Ricerca della Valutazione delle Varietà e nei Stabilimenti di ricerca sottoposti a loro, cioè in 50 punti di ricerca ubicati sul territorio del paese. Ogni anno vengono effettuati oltre 2 000 esami di varietà, nei quali vengono analizzati oltre 10 000 varietà di seminativi. The Plant Breeding and Acclimatization Institute - National Research Institute Istituto della Coltivazione e dell’Acclimatazione delle Piante - Istituto Nazionale di Ricerca Radzików 05-870 Błonie +48 22 733 45 00 www.ihar.edu.pl [email protected] Karolina Mitura-Nowak Head of International Cooperation / Delegato per la collaborazione con l’estero +48 22 733 46 11 [email protected] 34 Plant Breeding and Acclimatization Institute - National Research Institute conducts research and development studies in the field of genetics and breeding of agricultural and alternative plants, for the purposes of food and non-food production, as well as in the field of seed production and breeding technology. The Institute is also involved in the development of production technology of root, tuber and oil crops, as well as protection, collection and conservation of plant genetic resources. The Institute also adapts the results of research and development so as to ensure their application for the purposes of breeding and farming practices. Over 40 species of agricultural plants are encompassed by R&D&I programmes conducted by the Institute: both plant of strategic importance for Poland’s food security and plants whose economic importance is marginal. In 2015, the Institute launched a new multiannual programme, “Creating the scientific basis for biological development and conservation of plant genetic resources as a source of innovation and support for sustainable agriculture and the country’s food security”, whose main focus is on mitigating and preventing adverse external effects of dynamic agricultural development and the consequences of climate change that do not always depend on humans. The aim of Istituto della Coltivazione e dell’Acclimatazione delle Piante conduce le ricerche scientifiche e i lavori di sviluppo nel campo di genetica e della coltivazione delle piante agricole e quelle alternative, per gli scopi alimentari e non alimentari e nell’ambito di seminativi e della tecnologia di coltivazione. L’Istituto si occupa anche dell’elaborazione della tecnologia di produzione delle piante serchiate, a radice e quelle oleifere e della protezione, raccolta e mantenimento nello stato vivo delle risorse genetiche. Dei compiti dell’Istituto fa parte anche l’adattamento degli esiti delle ricerche scientifiche e dei lavori di sviluppo alle necessità della pratica di allevamento e di coltivazione. I programmi dell’Istituto di carattere B+R+I comprendono oltre 40 speci di piante agricole, sia quelle più importanti, di significato strategico per la sicurezza alimentare del paese, sia quelle marginali dal punto di vista economico. Nel 2015 nell’Istituto è stata iniziata la realizzazione di un nuovo programma pluriennale intitolato: „Creazione delle nuove basi del progresso biologico e la protezione delle risorse genetiche di piante come fonte di innovazione e appoggio all’agricolura equilibrata e alla sicurezza alimentare del paese”. L’essenza di questo programma consiste nell’attenuazione e prevenzione degli effetti esterni indesiderati, legati allo sviluppo the programme is to create appropriate conditions for the breeding of modern varieties of crops, which are to be used in the production of safe food and fodder, improving the quality of plant products and boosting the competitiveness of agriculture in rural areas. dinamico dell’agricoltura e ai cambiamenti sfavorevoli del clima non necessariamente legati all’attività dell’uomo. Lo scopo del programma è la creazione delle condizioni di coltivazione delle varietà vegetali moderne, le quali costituiscono la materia prima per la produzione del cibo e del mangime sicuro, per l’aumento della qualità di prodotti vegetali ed anche per l’aumento della concorrenzialità dell’agricoltura nelle zone rurali. The Research Institute of Horticulture Istituto di Ricerca di Orticoltura Konstytucji 3 Maja 1/3 96-100 Skierniewice +48 46 833 22 11 www.inhort.pl [email protected] Agnieszka Pełka Team Leader / Responsabile del gruppo +48 46 834 53 47 [email protected] The Research Institute of Horticulture is a leading European centre of horticultural research, focused on research and development. The research programme of the Institute covers all issues related to horticultural production: research on the biological foundation of fruit, vegetables and ornamental plant production, biotechnology, genetics and creative breeding of horticultural plants, bee-keeping, pest control and disease prevention in horticultural plants, conservation of genetic resources of fruit, vegetable, ornamental and honey plants, nurseries and seed production, horticultural engineering, horticulture, storage technologies, fruit and vegetable processing, preservation and storage of bee products, quality of horticultural products and pesticide residue analysis, as well as economic aspects of horticultural production. The structure of the Institute covers 14 educational institutions, specialized and research laboratories, greenhouse facilities, experimental fields, certified organic fields, a pomological orchard, an experimental orchard in Dąbrowice and an ecological experimental orchard in Nowy Dwór. Research carried out by the Institute serves implementation, dissemination, standardization and unification purposes in the area of horticulture, vegetable and ornamental plant cultivation, and apiculture. Istituto di Ricerca di Orticoltura è un centro autorevole delle ricerche dell’orticoltura. L’oggetto dell’attività dell’Istituto è la gestione delle ricerche scientifiche e dei lavori di sviluppo. Il programma di ricerca dell’Istituto comprende tutti i problemi legati alla produzione orticola, cominciando dalle ricerche sulle basi biologiche della produzione di frutta, verdura e piante ornamentali, attraverso la biotecnologia, genetica e la coltivazione creativa delle piante orticole, allevamento di api, combattimento di parassiti e delle malattie delle piante orticole, la protezione delle risorse genetiche delle piante da frutto, ortaggi, piante ornamentali e mellifere, piante di vivaio e sementi di piante orticole, agrotecnica delle coltivazioni orticole e ingegneria orticola, fino alla tecnologia di conservazione i trattamento della frutta e verdura, conservazione e stoccaggio di prodotti d’api, qualità di prodotti orticoli e analisi dei residui di antiparassitari, ad anche gli aspetti economici della produzione orticola. L’Istituto posiede nella propria struttura 14 unità scientifiche, i laboratori specializzati e botteghe scientifiche, le serre, campi sperimentali, Campi Ecologici Certificati, Frutteto Pomologico, Frutteto Sperimentale a Dąbrowice e Frutteto Ecologico Sperimentale a Nowy Dwór Parcela. Le ricerche servono all’attività di introduzione, divulgazione, normalizzazione e unificazione nell’ambito del settore frutticolo, orticoltura, settore delle piante ornamentali e dell’apicoltura. 35 The Institute of Animal Reproduction and Food Research of the Polish Academy of Sciences Istituto di Riproduzione di Animali e Degli Esami di Prodotti Alimentari a Accademia Polacca delle Scienze Tuwima 10 10-748 Olsztyn +48 89 523 46 86 www.pan.olsztyn.pl [email protected] Iwona Kieda Communication Officer / Relatore autonomo per la comunicazione +48 89 523 46 52 [email protected] 36 The Institute of Animal Reproduction and Food Research of the Polish Academy of Sciences in Olsztyn ranks among Poland’s top agriculture, forestry and veterinary research institutes and is one of the leading life science institutes. It conducts research within three main areas: • veterinary science, in particular biology and reproductive pathology, identification of causes and mechanisms of reproductive disorders, development and introduction of new therapeutic techniques as well as biotechnical and biotechnological methods for infertility prevention and treatment, development of tools to protect biodiversity and livestock production, protection of certain species of animals threatened with extinction, as well as research into the physiological bases of animal nutrition; • food and nutrition issues in research on interactions between food components and the human body; identification, assessment and implementation of strategies improving the nutritional and health-promoting value of food, identification of undesirable reactions to food ingredients, including intolerance, allergies and pathogenicity; • biomedical science with respect to the identification of causes and treatment of human infertility, mechanisms of environmental impact - including food and contaminants - on the comfort and quality of life, prevention and treatment of type-2 diabetes, allergies and obesity; research into the mechanisms of tissue regeneration and development of innovative diagnostic tests (diagnostic biosensors). Istituto di Riproduzione di Animali e Degli Esami di Prodotti Alimentari di Olsztyn è una delle migliori unità scientifiche e di ricerca in Polonia nel campo delle scienze agricole, forestali e veterinarie ed uno dei leader delle scienze sulla vita largamente definite. L’Istituto conduce le ricerche in tre campi principali: • scienze veterinarie e scienze sugli animali, e in particolare sulla biologia e patologia della riproduzione, riconoscimento delle cause e meccanismi patologici nei disturbi della riproduzione degli animali, elaborazione ed introduzione delle nuove tecniche terapeutiche e dei metodi biotecnici e biotecnologici, aventi come scopo la prevenzione e la cura dell’infertilità, ed anche elaborazione degli utensili per la protezione di biodiversità della produzione animale e protezione di queste specie le quali sono in pericolo d’estinzione e le ricerche sulle basi fisiologiche dell’alimentazione degli animali; • scienze sugli alimenti ed alimentazione nella problematica dell’esame delle interazioni reciproche tra i componenti del cibo e l’organismo umano; identificazione, valutazione e intr oduzione della strategia di miglioramento dei valori nutritivi e salutari del cibo, riconoscimento delle reazioni indesiderate dell’organismo a dei componenti dei prodotti alimentari, tra cui l’intolleranza, allergia e patogenicità; • scienze biomediche sul tema del riconoscimento delle cause e la cura dell’infertilità dell’uomo, meccanismi dell’impatto dell’ambiente, cibo e contaminazione compresi, al mantenimento del comfort e della qualità di vita, prevenzione e cura della diabete di tipo 2, dell’allergia e dell’obesità; ed inoltre le ricerche nel campo dei mec- For many years, the Institute has been recognised by the European and national Centres of Excellence: internationally by the Centre of Excellence for Knowledge Transfer, Research and Education in Food and Health for Central and Eastern Europe (CENEXFOOD) and nationally by the Centre of Excellence: Bioengineering and Biotechnology in Designing New Strategies for Reproduction Control and Protection of Human and Animal Health (BIOANIREP). The Institute publishes two international scientific journals (JCR): Polish Journal of Food and Nutrition Sciences and Reproductive Biology. canismi della regenerazione dei tessuti ed elaborazione dei metodi diagnostici innovativi (biosensori diagnostici). Da molti anni l’Istituto vanta lo status dei Centri di Eccellenza europei e nazionali: internazionale - Centre of Excellence for Knowledge Transfer, Research and Education in Food and Health for Central and Eastern Europe (CENEXFOOD) e nazionale - Centro di Eccellenza: Biotecnica e biotecnologia nella creazione delle nuove strategie del controllo di riproduzione e della protezione della salute dell’uomo e degli animali (BIOANIREP). L’Istituto è l’editore di due riviste scientifiche internazionali: Polish Journal of Food and Nutrition Sciences e Reproductive Biology, indicizzati nella base JCR. The National Research Institute of Animal Production Istituto di Produzione Animale - Istituto Nazionale di Ricerca Sarego 2 31-047 Kraków + 48 12 357 27 00 www.izoo.krakow.pl [email protected] Robert Eckert Scientific Research Director / Direttore della ricerca scientifica + 48 12 357 27 00 dir. 1111 [email protected] The National Research Institute of Animal Production in Kraków-Balice is engaged in research and development work that comprises the breeding of all species of farm animals and the entirety of animal production issues. This activity is directed at the current and future needs of safe food production under conditions that are animal-friendly and environmentally sustainable, as well as the use of farm animals for biomedical purposes. The Institute’s research programme covers six areas, which are regarded as strategic for the changing needs of animal production, including genetics and livestock breeding, the development of biotechnology methods of breeding male and female farm animals, genomics and molecular biology, in situ and ex situ conservation of farm animal genetic resources, animal nutrition, technology, ecology and economics of animal production. Innovative activities of the Institute include animal cloning, breeding of Istituto di Produzione Animale di Cracovia - Balice si occupa delle ricerche e dei lavori di sviluppo i quali comprendono l’allevamento di tutte le speci di animali presenti nelle aziende agricole e l’insieme delle problematiche della produzione animale. L’attività dell’Istituto è indirizzata alle necessità correnti e quelle di anticipazione della produzione del cibo sicuro nelle condizioni favorevoli per gli animali e per l’ambiente naturale, ed inoltre l’utilizzo degli animali per gli scopi biomedici. Programma di ricerca dell’Istituto comprende 6 aree ritenute come strategiche per i bisogni della produzione animale, la quale sta cambiando, tra cui la genetica e l’allevamento degli animali, lo sviluppo dei metodi biotecnologici della riproduzione dei maschi e delle femmine degli animali, genomia e biologia molecolare, protezione delle risorse genetiche degli animali con dei metodi in situ ed ex situ, la nutrizione degli animali e la tecnologia, ecologia ed economia della produzione animale. 37 transgenic animals for the purposes of medical research, research on the formation of genotypes with laboratory methods and gender regulation, developing methods for genomic evaluation of animals, methods and coordination of measures for the protection of indigenous breeds, research on the impact of GMO fodder on animals, research on the physiological and practical aspects of feeding ruminant animals, improving animal feeding methods, studying the impact of animal farms on the environment and animal welfare. Le zone innovative dell’attività dell’Istituto di Zootecnica PIB sono: clonazione degli animali, acquisizione degli animali transgenici - tra l’altro nello scopo di appoggiare le ricerche mediche, le ricerche sulla formazione dei genotipi con dei metodi di laboratorio e il controllo del sesso, lo sviluppo dei metodi della valutazione genomica degli animali, metodi ed coordinamento delle azioni per la protezione delle razze locali, i lavori di ricerca sull’impatto dei mangimi GMO sugli organismi degli animali, le ricerche sugli aspetti fisiologici e pratici dell’alimentazione dei ruminanti e la migliorazione dei metodi di alimentazione degli animali, l’esame dell’impatto delle aziende le quali allevano gli animali sull’ambiente, benessere degli animali. The National Veterinary Research Institute Istituto Veterinario Statale di Ricerca Partyzantów 57 24-100 Puławy +48 81 889 30 00 www.piwet.pulawy.pl [email protected] Mirosław Polak Research Secretary / Segretario Scientifico +48 661 551 125 [email protected] 38 The main areas of activity of the National Veterinary Research Institute covers work conducted in reference laboratories, research within framework programmes of the European Union, implementation of projects under international agreements, implementation of national research projects, as well as statutory activities and the provision of services. The Institute works together with the World Organisation for Animal Health (OIE), the Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO), the European Food Safety Authority (EFSA) and the World Health Organization (WHO). In 2014-2018, the Institute implements the multi-annual programme “Protection of animal health and public health”, which is the continuation of programmes implemented in 2004-2008 and 2009-2013 with a view to ensuring food safety and preventing the spread of infectious animal diseases and zoonoses in Poland. In April 2015, on the basis of a decision of the Minister of Science and Higher Education, the research consortium “Healthy Animal - Safe Food”, in which the National Veterinary Research Institute takes part, was granted the status of a Leading Le aree principali dell’attivita del Istituto Veterinario Statale di Ricera comprendono: l’attività dei laboratori di riferiento, gli esami nell’ambito dei programi dell’Unione Europea, la realizzazione dei progetti nell’ambito dei programmi internazionali, la realizzazione dei progetti di ricerca nazionali e l’attività di statuto e di servizi. L’Istituto collabora in modo stabile con l’Organizzazione mondiale della sanità animale (OIE), con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’Agricoltura (FAO), Autorità Europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ed Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO). Negli anni 2014-2018 viene realizzato nell’Istituto il Programma Pluriennale “Protezione della salute degli animali e della salute pubblica”, il quale costituisce il proseguimento dei programmi degli anni 2004-2008 e 2009-2013, con lo scopo di assicurare la sicurezza dei prodotti alimentari e la prevenzione contro la divulgazione delle malattie contaggiose degli animali e delle malattie zoonotiche in Polonia. Nell’aprile 2015 in base alla decisione del Ministro della Scienza e dell’Educazione Superiore il consorzio scientifico „Animale sano - alimenti sani” National Research Centre (pl. Krajowy Naukowy Ośrodek Wiodący, KNOW) in the area of agriculture, forestry and veterinary sciences. con la partecipazione dell’Istituto Veterinario Statale di Ricera ha ottenuto lo status del Centro Leader Nazionale di Ricerca (KNOW) sul campo delle scienze agricole, forestali e veterinarie. The Industrial Institute of Agricultural Engineering Istituto Industriale dei Macchinari Agricoli Starołęcka 31 60-963 Poznań +48 61 871 22 22 www.pimr.eu [email protected] Jan Radniecki Head of Marketing, International Cooperation and Standardization / Responsabile Reparto Marketing, Collaborazione con l’estero e Standarizzazione +48 618 712 246 [email protected] The Industrial Institute of Agricultural Engineering main area of activity is research and development in the field of modern agricultural technology. The Institute’s scientific, research, design, standardization and technical potential, together with its development potential, allow the examination of complex issues encompassing research, construction and implementation projects. The Institute conducts research on reducing energy consumption of machinery, limiting the negative impact of machinery and equipment on the environment and health, reducing crop losses during harvesting, processing and in storage, unconventional energy sources, satellite technologies for precision farming, development of computer systems for the purposes of machine design and diagnostics, development of a relevant IT system, including data banks for the classification of agricultural and forestry machinery and equipment. The scope of the Institute’s activities encompasses among others: • designing modern agricultural machinery and equipment, as well as sets of other machines, including virtual modelling and simulation tests; • vibration and acoustic analysis and research on the technical degradation of equipment and other technical facilities with energy methods; • research covering the use of renewable energy sources in agriculture and relevant machine and technology design; • conducting threat and risk analysis according to the requirements of the Istituto Industriale dei Macchinari Agricoli è un Istituto di ricerca, per il quale il campo di base è quello di realizzare i lavori di ricerca e di sviluppo nell’ambito della tecnica e tecnologia agricoli moderne. Il potenziale di ricerca scientifica raccolto nell’Istituto, insieme a quello di progettazione, normalizzazione e generalmente tecnico e le condizioni dello sviluppo di esso permettono l’analisi e la soluzione delle questioni complesse, comprendenti i lavori scentifici e di ricerca, ed anche quelle di costruzione e d’introduzione. PIMR conduce le ricerche sulla limitazione del consumo di energia nell’utilizzo dei macchinari, la limitazione dell’impatto dei macchinari sulla devastazione dell’ambiente naturale e il pericolo per la vita, la limitazione delle perdite delle colture agricole durante le raccolte, la trasformazione e la conservazione, delle fonti di energia non convenzionale, tecnica satellitare per i bisogni dell’agricoltura precisa, sviluppo dei sistemi computerizzati per la progettazione e diagnostica dei macchinari, sviluppo del sistema informatico, tra cui le banche dati riguardanti la classificazione delle macchine ed maccinari agricoli e forestali. • • • L’Istituto offre tra l’altro: la progettazione moderna dei macchinari e degli attrezzi agricoli e molti gruppi di altri macchinari, la quale comprende il modellare virtuale e le ricerche di simulazione; diagnosi vibroacustica e gli esami di degradazione tecnica dei macchinari ed altri oggetti tecnici con dei metodi energetici; le ricerche nell’ambito dello sfruttamento delle fonti rinnovabili dell’ener- 39 Machinery Directive and the EN 1050 standard; preparation of documentation necessary for issuing EC declarations of conformity and granting CE marking to European products. • gia nell’agricoltura e la progettazione dei macchinari e delle tecnologie di questo campo; la realizzazione dell’analisi del rischio e la valutazione del rischio secondo i requisiti della Direttiva sui macchinari e della norma EN 1050, l’elaborazione della documentazione necessaria per il rilascio della dichiarazione di conformità CE ed indicazione sui prodotti del marchio di conformità CE. The Faculty of Biology and Biotechnology, University of Warmia and Mazury in Olsztyn Sezione di Biologia e Biotecnologia - Università Warmińsko-Mazurski di Olsztyn Michała Oczapowskiego 1A 10-719 Olsztyn +48 89 523 44 48 www.uwm.edu.pl/wbiol/ [email protected] Tadeusz Kamiński Dean / Decano +48 89 523 44 20 [email protected] 40 The main areas of interest of the Faculty of Biology and Biotechnology of the University of Warmia and Mazury in Olsztyn include: • biodiversity and its conservation; • environmental factors that impact human and animal health; • use of biotechnology to improve the functional characteristics of plants and animals; • proteomic and genetic cellular response of plants to environmental stress; • research into biological properties of potentially allergenic proteins and opioid peptides in human and cow milk on the basis of selected cell culture techniques; • qualitative and quantitative marking of biologically active substances isolated from plant and animal material, with the use of immunometric and chromatographic techniques; • molecular aspects of the regulation of physiological processes related to animal reproduction; • impact of environmental factors on reproductive processes in animals; • physiology and ecophysiology of the maturation, dormancy and germination of seeds; • ultrastructural and molecular determinants of plants’ tolerance to abiotic stresses; Sezione di Biologia e di Biotecnologia dell’Università Warmińsko-Mazurski di Olsztyn si occupa delle seguenti problematiche di ricerca: • Varietà biologica e la protezione di essa; • Condizionamento ambientale della salute dell’uomo e degli animali; • Sfruttamento della biotecnologia per il miglioramento delle caratteristiche utili delle piante e degli animali; • La risposta cellulare proteomica e genetica delle piante agli stres ambientali; • Le ricerche sulle proprietà biologiche delle proteine potenzialmente allergeniche e dei peptidi oppioidi del latte femminile e di vacca con delle tecniche scelte dell’allevamento delle cellulle; • Le indicazioni qualitative e quantitative delle sostanze biologicamente attive isolate dal materiale vegetale ed animale con l’utilizzo delle tecniche immunometriche e cromatografiche; • Gli aspetti molecolari della regolazione dei processi fisiologici legati alla riporoduzione degli animali; • Impatto dei fattori ambientali sui processi di riproduzione dei animali; • Fisiologia ed ecofisiologia della maturazione, riposo e germinazione dei semi; • Circostanze ultrastrutturali e molecolari della tolleranza delle piante agli stres abiotici; • variability of animals at the level of species, populations, individuals, chromosomes and genomes. • Variabilità degli animali sul livello di specie, popolazione, animali, cromosoma e genome. The Faculty of Production and Power Engineering - University of Agriculture in Krakow Sezione dell’Ingegneria della Produzione ed Energetica - Università Agricola di Hugon Kołłątaj di Cracovia Balicka 116B 30-149 Kraków +48 12 662 46 12 www.wipie.ur.krakow.pl [email protected] Sławomir Francik, PhD, Eng. Vice-Dean for Organization and Cooperation / Vice-Decano per l’Organizzazione e Collaborazione +48 12 662 46 41 [email protected] The Faculty of Production and Power Engineering of the University of Agriculture in Krakow conducts research on: • the use of technology in food production: use of tractors and agricultural machinery, ergonomics in relation to agricultural machinery, precision agriculture (GPS), automation (SCADA IT systems) and robotics in technological agri-food processes, programming and operation of microprocessor control systems, modelling and simulation of loads in agricultural machinery, artificial intelligence methods in technical diagnostics of agricultural machinery, mathematical modelling of processes in agricultural technology; • agrophysics: physical and mechanical properties of soil in relation to the traction of vehicles and the yielding of plans, examination of the physical properties of plant materials, modelling of agricultural product drying processes, the use of digital image analysis in agrophysical research, physical properties of potato tubers, grains and legumes in the context their harvesting and postharvest processing; • the use of GIS systems in planning, organization and management of infrastructure in rural areas and the development of infrastructure facilities in rural areas; • renewable energy for rural areas: biofuel production technologies (technical and economic aspects of biofuel production, optimization of Sezione dell’Ingegneria della Produzione ed Energetica dell’Università Agricola di Hugon Kołłątaj di Cracovia conduce le ricerche scientifiche le quali si concentrano attorno alle seguenti problematiche: • Applicazione della tecnica nella produzione alimentare: sfruttamento dei trattori e dei macchinari agricoli, ergonomia in riferimento alla tecnica agricola, agricoltura precisa (GPS), automatizzazione (sistemi informatici SCADA) e robotizzazione agro-alimentare dei processi tecnologici, programmazione e sfruttamento dei sistemi di controllo in base ai microprocessori, modellatura e la simulazione del carico nelle macchine agricole, metodi di intelligenza artificiale nella diagnosi tecnica delle macchine agricole, modellatura matematica dei processi di tecnica agricola; • Ricerche agrofisiche: le proprietà fisico-meccaniche del suolo in riferimento alla trazione delle macchine e alle resa delle piante, l’esame delle proprietà fisiche del materiale vegetale, modellatura dei processi di essicazione dei prodotti agricoli, sfruttamento dell’analisi digitale degli immagini nelle ricerche agrofisiche, proprietà fisiche delle patate e dei grani e delle piante papilonacee nel contesto della loro raccolta e della lavorazione dopo la raccolta; • Sfruttamento dei sistemi GIS nella pianificazione, organizzazione e gestione dell’infrastruttura nelle zone 41 parameters for biodiesel production processes), use of renewable energy resources for the purposes of heating production facilities, development of techniques for renewable energy generation and storage, forecasting and management of energy in rural communities along with air pollution prevention. • rurali e la progettazione degli impianti infrastrutturali nelle zone rurali; Energia rinnovabile per le zone rurali: tecnologie della produzione di biocarburanti (aspetti tecnici ed economici della produzione di biocarburanti, ottimalizzazione dei parametri della gestione della produzione di carburanti tipo Biodiesel), sfruttamento delle risorse dell’energia rinnovabile per il riscaldamento delle strutture produttive, lo sviluppo delle tecniche di acquisizione e stocaggio dell’energia rinnovabile, previzioni e gestione dell’economia energetica nie comuni rurali con la considerazione delle problematiche della protezione dell’aria atmosferica. The Institute of Practical Horticulture Istituto di Pomologia Pratica Słoneczna 21, Kopana 05-555 Tarczyn +48 22 727 76 81 www.ipsad.pl www.sad24.com [email protected] Robert Sas Associate / Associato +48 22 727 76 81 [email protected] 42 The Institute of Practical Horticulture (IPSAD) is a scientific institution where applied research is conducted in many disciplines related to orchards. Special emphasis is put on innovative methods of plant protection and the efficacy evaluation of plant protection products and growth regulators. In its work the Institute uses modern research equipment and the network of meteorological stations connected to advanced agronomic testing equipment. Own filed trial orchard gives the opportunity to conduct many experiments on site however they also cooperate with other European scientific institutions and farms. Istituto di Pomologia Pratica (IPSAD) è un organo consultivo che fornisce servizi nel settore frutticolo, nel campo della tecnologia agricola, prove di laboratorio, sperimentazione in campo, formazione professionale e sistemi di certificazione di qualità. Nel suo lavoro, l’Istituto utilizza apparecchiature diagnostiche moderne, la rete di stazioni meteorologiche e attrezzature avanzate per la ricerca agronomica. IPSAD ha il suo frutteto e un laboratorio sperimentale dove vengono eseguite analisi biologiche, compresi test di valutazione resistenza alla ticchiolatura ai fungicidi selezionati. L’Istituto svolge inoltre studi per determinare l’efficacia biologica di prodotti fitosanitari e dei regolatori di crescita. Nell’ambito delle sue attività, l’Istituto svolge anche le consultazioni in frutetti, mostre agricole e tanti altri. The Polish Agency for Enterprise Development (PARP) is a government agency that has been supporting the development of entrepreneurship in Poland for 15 years. The objective of PARP is to support the development of small and medium-sized enterprises, i.e. establishment of new companies, improvement of qualifications and increase in capacity, strengthening of the competitive position based on innovation and modern technologies, creating a friendly business environment and providing conditions for conducting economic activity. PARP carries out activities supporting entrepreneurs (as well as: business environment institutions, local government units, state budget units, universities) using state budget funds and European funds. Both before and after the accession of Poland to the European Union, PARP has provided entrepreneurs with financial support, training and advisory support, as well as information support. In 2015 the Agency is responsible for the implementation of measures under three operational programmes: Innovative Economy, Human Capital and Development of Eastern Poland, as well as the programmes under the new financial perspective 2014-2020: Smart Growth, Eastern Poland and Knowledge, Education and Development. PARP’s experience goes beyond the provision of EU aid to entrepreneurs. Several years ago the Enterprise Research Centre was established at the Agency to conduct research on entrepreneurship, innovation, human resources and services supporting the economic activity. The research results provide the basis for assumptions for other support programmes responding to identified needs of entrepreneurs. Since 2013, PARP has been implementing a pilot project to analyse the impact of planned and existing regulations on the sector of small and medium-sized enterprises (SMEs). Polska Agencja Rozwoju Przedsiębiorczości (la PARP, l’Agenzia Polacca per lo Sviluppo dell’Imprenditorialità) è un’agenzia governativa che da ormai 15 anni appoggia lo sviluppo dell’imprenditorialità in Polonia. Lo scopo della PARP è sostenimento delle piccole e medie imprese, sia in quanto riguardi costituzione di nuovi soggetti che perfezionamento delle qualifiche e crescita del potenziale, rinforzo della posizione concorrenziale in base alle innovazioni e tecnologie moderne, ma anche uniformazione dell’ambiente aziendale favorevole e creazione delle condizioni vantaggiose per svolgere l’attività economica. La PARP, realizzando la sua missione, utilizza sia i mezzi del budget dello stato che fondi europei per appoggiare gli imprenditori e istituzioni nell’ambiente aziendale, unità dell’autonomia territoriale, unità statali di budget e scuole universitarie. Sia nel periodo prima, che dopo l’entrata della Polonia nell’Unione Europea, la PARP sta offrendo agli imprenditori un’appoggio finanziario e formazioni di consulenze o informative. Nell’anno 2015 l’Agenzia divenne responsabile della realizzazione di tre programmi operativi: Economia Innovativa, Capitale Umano e Sviluppo della Polonia d’Est, nonche dei programmi di nuova prospettiva di budget per gli anni 2014 - 2020: Lo Sviluppo intelligente, Polonia d’Est e Conoscenze, Educazione e Sviluppo. In quanto al supporto degli imprenditori la PARP ci possiede finora un’esperienza siginificante, anche nell’ambito dell’Unione Europea. Da qualche anno nell’Agenzia opera Ośrodek Badań nad Przedsiębiorczością (Il Centro delle Ricerche sull’Imprenditorialità), il cui scopo è di realizzare le ricerche nell’ambito imprenditoriale, di innovazioni, di risorse umane e servizi in aiuto allo svolgimento dell’attività economica. In base ai risultati, nascono le premesse per i successivi programmi di assistenza, i quali mirano 43 For the support to be efficient, entrepreneurs must have an easy access to information about the assistance. PARP has initiated the establishment of the National SME Services Network (KSU). The KSU offers advisory services to companies at each stage of business activity, starting from registration, through efficient operation and management of the company, to suspension or termination of activity. All KSU centres (approximately 200) function based on developed Services Standards thus ensuring that entrepreneurs receive the highest quality services. Foreign government institutions and non-government organisations constitute an important group of partners of the Agency in a number of international projects for development of bilateral economic relations that have been implemented for many years. The Enterprise Europe Network centre operating at PARP offers entrepreneurs an opportunity to benefit from the European market. The centre offers free-of-charge, comprehensive services including information, training and consulting, mainly on the European Union legislation and policies, conducting business activity in Poland and internationally, access to financing, internationalisation of enterprises, technology transfer and participation in the EU framework programmes. Furthermore, the Enterprise Europe Network helps entrepreneurs find foreign partners and organise their participation in fairs and economic missions. PARP is also the operator of the project “Polish Silicon Bridge”, the objective of which is to support Polish firms from new-tech sectors in their expansion to the US market. PARP regularly adjust its information and advisory offer to changing needs of entrepreneurs and emerging new communication channels. The Agency currently operates around a dozen specialist websites and social networking websites offering e-learning courses, e-books, transmissions from training meetings and conferences, information on possibility to apply for support, knowledge databases, publications and research results. Information and tools provided on all PARP websites which may be accessed via the main website of the Agency www. parp.gov.pl are used by almost a million Internet users a month. The Agency is also involved in preparing the participation of Poland in World Expositions EXPO. After Saragossa (2008) and Shanghai (2010), PARP is the main operator of EXPO project in Milan (2015). The participation of Poland in World Exposition EXPO 2015 44 a rispondere ai bisogni indicati dagli imprenditori. Dal 2013 invece la PARP sta realizzando il progetto pilota che serve all’analisi dell’influsso delle regolarizzazioni progettuali ed esistenti nel settore delle piccole e medie imprese (MSP). Purché l’assistenza sia efficace l’imprenditore deve avere un facile accesso alle informazioni in merito. La PARP ha iniziato dunque la costituzione del sistema di Krajowy System Usług dla MSP (Il Sistema nazionale dei servizi per MSP, cosidetto ‘KSU’). KSU offre la consulenza alle ditte, su ogni tappa dello svolgimento della loro attività: dall’iscrizione dell’attività, tramite l’amministrazione e gestione corretta della ditta, fino alla sospensione o chiusura di essa. Tutti i centri del KSU (sono circa 200) operano in base ai standard dei servizi elaborati, guarantendo all’imprenditore il servizio di suprema qualità. Tra i partner della PARP si trovano sia le istituzioni governative che quelle del settore, con le quali l’Agenzia, ormai da anni, realizza tanti progetti internazionali per conto dello sviluppo delle relazioni economiche bilaterali. Il centro delle reti Enterprise Europe Network, operante anche presso la PARP, dà agli imprenditori la possibilità di profittare delle possibilità dell’intero mercato europeo. Il Centro offre gratuitamente i servizi globali comprendenti le informazioni, formazioni e consulenze, prima di tutto nell’ambito del diritto e della politica dell’Unione Europea; svolgimento dell’attività economica in Polonia ed all’estero; accesso alle sorgenti di finanziamento, internazionalizzazione delle imprese, trasferimento delle tecnologie o partecipazione nei programmi quadro della UE. Inoltre la rete Enterprise Europe Network aiuta gli imprenditori di trovare i partner stranieri e di organizzare la loro partecipazione in fiere o missioni economiche. La PARP è anche operatore del progetto Polski Most Krzemowy (Ponte Polacco di Silicio), con lo scopo centrale di appoggiare le ditte polacche di settore di tecnologie nuove nell’espansione sul mercato degli Stati Uniti. La PARP regolarmente adatta la sua offerta informativa e consultiva ai bisogni mutevoli degli imprenditori e ai canali di comunicazione nascenti. L’Agenzia dispone dei numerosi siti specialistici e profile di social network che offrono tra l’altro formazioni e-learning, edizioni e-book, trasmissioni dagli incontri di formazione e dalle conferenze, informazioni sulle modalità di chiedere l’assistenza, basi della conoscenza, pubblicazioni, risultati delle ricerche. Dalle informazioni e utensili contenuti in tutti i siti della PARP, accessibili in Milan is an opportunity to establish contacts between Polish producers of high quality raw materials, food products, as well as technologies and machinery for agri-food sector, and foreign partners. More information is available at: www.expo.gov.pl/companies. Everyone interested in obtaining information on support programmes offered by PARP for entrepreneurs and business environment institutions may use the helpline operated by the PARP Information Centre. tramite il sito principale dell’agenzia www.parp.gov.pl, approfittano circa un milione degli internauti al mese. L’Agenzia è perfino impegnata nella preparazione della partecipazione della Polonia nelle Esposizioni Universali EXPO. Dopo Saragossa (2008), Szanghaj (2010) la PARP è principale operatore dell’intrapresa EXPO a Milano (2015). La partecipazione della Polonia nell’Esposizione Mondiale EXPO 2015 a Milano è grande occasione per instaurare i contatti tra i produttori polacchi di materie prime di alta qualità, prodotti alimentari, ed anche di tecnologie e macchinari per il settore agricolo alimentare, ed i partner stranieri. Le informazioni relative sono accessibili sul sito www.expo. gov.pl/aziende. Tutte le persone interessate all’ottenimento delle informazioni più dettagliate sui programmi di assistenza offerti dalla PARP possono rivolgersi alle infolinee tenute dall’Informatorium della PARP. Polish Agency for Enterprise Development l’Agenzia Polacca per lo Sviluppo dell’Imprenditorialità ul. Pańska 81/83; 00-834 Warsaw Phone: +48 22 432 80 80, Fax: +48 22 432 86 20 www.parp.gov.pl e-mail: [email protected], [email protected], [email protected] ul. Pańska 81/83; 00-834 Warszawa tel.: +48 22 432 80 80 fax: +48 22 432 86 20 www.parp.gov.pl e-mail: [email protected], [email protected], [email protected] Infolinea: +48 22 432 89 91, +48 22 432 89 92, +48 22 432 89 93 45