Superstrada con Te! il cammino ACR 2007-08 Superstrada con Te! • Categoria della compagnia – Iniziazione alla vita della Chiesa – Vita di comunione e fraternità nella Chiesa di Gesù • Linee unitarie: – Vangelo di Matteo – Missione – Testimoniare il Risorto Categoria della Compagnia • Nell’anno della categoria della compagnia, in cui l’accento è posto sulla Chiesa, sull’appartenenza alla comunità cristiana, vogliamo guardare alla Chiesa come al luogo della missione, in cui il singolo si sente accolto, amato. Categoria della Compagnia • L'idea di Chiesa che emerge è che vivere nella comunità cristiana non spinge la persona fuori dal mondo, in una realtà ovattata, ma la inserisce nella dimensione apostolica, propria del cristiano, che la porta a fare un'esperienza di fede che non si limita alla parrocchia o al singolo gruppo, ma valicando tali confini, si spinge verso una concezione ecclesiale universale: una Chiesa aperta. Categoria della Compagnia • L’esperienza che la Chiesa offre è un’esperienza missionaria che non può essere vissuta singolarmente, ma si realizza insieme agli altri (gruppo). Categoria della Compagnia • La Comunità è intesa come realtà aperta in cui fare un’esperienza ecclesiale bella, dove la missione non è intesa solo come "andare verso", ma far sì ognuno si apra all'altro, gli faccia spazio nella sua vita, si ponga verso il prossimo con l'atteggiamento di chi si dona, ma al contempo necessita dell'altro, per sentirsi pienamente una persona. Domanda di vita Chi, Io? • Due piste per declinare la domanda di vita – DOMANDA DI ASCOLTO – DOMANDA DI IMPEGNO/RICONOSCIMENTO DI ESSERE PERSONA DOMANDA DI ASCOLTO • Quanto è significativa la presenza del “prossimo” accanto ai ragazzi e quanto essi stessi sono presenze vere, incisive, indispensabili per gli altri! • I ragazzi, oggi, si trovano spesso ad essere costantemente monitorati dalla presenza “formale” di un adulto, ma praticamente soli perché nessuno li ascolta. DOMANDA DI ASCOLTO • Tutti sembrano sentire, ma pochi ascoltano veramente. Il sentire è legato all’immediatezza alla risoluzione di un bisogno, ad una risposta imminente; l’ascolto implica la pazienza, la fatica dell’empatia, che rimanda sempre a qualcosa di più profondo, che richiede di essere ripreso, sviscerato, pensato. DOMANDA DI ASCOLTO • Ogni giorno i ragazzi sono affiancati da guide che dovrebbero accompagnarli nella crescita per diventare buoni cristiani, bravi cittadini (Oltre ai genitori, insegnanti, istruttori vari, parroco, educatori, ecc), ma dietro ad una presenza, anche molto professionale, qualificata si nasconde spesso un’incomunicabilità e una triste freddezza nei rapporti. DOMANDA DI ASCOLTO • I ragazzi spesso e volentieri vengono trattati come coloro che devono imparare delle nozioni, delle regole, dei modi di fare, ma dove la loro sfera emotiva è come se dovesse essere scissa dalla vita reale. DOMANDA DI IMPEGNO RICONOSCIMENTO DI ESSERE PERSONA • I ragazzi inoltre comprendono di non essere amorfi, che non necessitano di essere modellati da altre persone, ma che nel mondo sono “laici corresponsabili”. • I ragazzi dovrebbero prendere coscienza dei loro doni, del loro essere Chiesa, dell’essere parte del popolo di Dio, corresponsabili nel mondo. DOMANDA DI IMPEGNO RICONOSCIMENTO DI ESSERE PERSONA • Esiste una profonda incongruenza tra parlare di doni, carismi, di potenzialità di una persona (oggi, in qualsiasi settore, non si fa altro che parlare di competenze!!!), se questi vengono spesso considerati in maniera asettica e non come riflesso del divenire maturi, del diventare grandi di un ragazzo. DOMANDA DI IMPEGNO RICONOSCIMENTO DI ESSERE PERSONA • La Chiesa diventa la famiglia in cui i ragazzi cercano e trovano risposte alle loro domande di uomini e donne “in crescita”. Il ragazzo diventa consapevole di avere un “baricentro”, una comunità di riferimento fatta di persone adulte (e adulte nella fede) con cui paragonarsi, valutare tutto e tenere ciò che è buono… DOMANDA DI IMPEGNO RICONOSCIMENTO DI ESSERE PERSONA • …una comunità che lo genera e lo accompagna nella fede e che gli offre la possibilità di ritrovare sempre le sue radici in Cristo, per camminare nel mondo con serenità… senza farsi “portare via” dal primo vento seduttore. 6-8: Chi, io? • Per i bambini più piccoli è SENTIRSI ACCOLTI nei luoghi della vita quotidiana ASSUMENDO in prima persona delle RESPONSABILITA' 6-8: Chi, io? • I bambini chiedono: – di essere accolti per ciò che sono in tutti i loro ambienti di vita; – di essere “semplicemente” ascoltati, sempre, in tutti i luoghi che frequentano e di avere la possibilità di esprimersi; – di dare il proprio contributo alla missione della Chiesa nello stile della corresponsabilità; – di poter scegliere di vivere e gestire il proprio tempo. 9-11: Chi, io? • Per i ragazzi più grandi è voglia di SENTIRSI ASCOLTATI, CAPITI e ACCOMPAGNATI nei luoghi che abitano 9-11: Chi, io? • I ragazzi chiedono: – ascolto, attenzione libera e gratuita…fino in fondo! – di mettersi accanto, di vivere la missione a “loro misura” – che l’altro gli si faccia vicino, con la voglia di guardarlo dentro, con occhi attenti e amorevoli, sinceramente interessati – di capire il proprio essere “prezioso” per scoprire il proprio e unico posto nel “mondo” 12-14: Chi, io? • Da una domanda un po' impaurita Chi, io ?, i ragazzi passano ad una domanda ricca di speranza: Ci sono anch'io, ci posso stare anch'io?, quando scoprono di avere un ruolo. 12-14: Chi, io? • Essi chiedono: – di sperimentare diverse forme di relazione e viverle in diversi ambienti (la scuola, la famiglia, il gruppo della parrocchia, lo sport...), anche se a queste relazioni, quotidiane, essi si dispongono talvolta in modo contraddittorio. – vicinanza, accoglienza, capacità di ascolto, ma anche possibilità di sperimentare e di sperimentarsi, di provare a stare su da soli. 12-14: Chi, io? – alla strada, come luogo della quotidianità, di sperimentare relazioni che li facciano crescere, in quel modo meno protetto che offre loro la famiglia o la scuola. Qui trovano la possibilità di essere più spontaneamente se stessi. – che la strada li aiuti a uscire da sé, a scoprire la sofferenza dell'esclusione o l'entusiasmo dell'inclusione, a sperimentare nuove relazioni e nuovi ruoli, che li vedono davvero crescere.Così si sentono interpellati a partecipare ad un progetto che, da personale, viene condiviso con gli altri. Il Brano Biblico • Matteo 28, 16-20 Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato. Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano. E Gesù, avvicinatosi, disse loro: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo". Il Brano Biblico • Il testo scelto fa riferimento alla comunità ecclesiale, da cui emerge la dimensione della comunità cristiana, che assume il compito e il senso della testimonianza. Si tratta di un'ulteriore convocazione, in quanto la prima è avvenuta attorno al risorto a Pentecoste. L'atteggiamento degli undici da un lato fa trapelare la gioia che li fa adorare Gesù, ma dall'altra fa sperimentare loro il dubbio, la fatica di credere, di fidarsi. Il Brano Biblico • L'immagine che viene fuori è una Chiesa pasquale, una comunità cristiana che elabora un modo nuovo di essere comunità, il risorto rimane nella sua Chiesa "fino alla fine del mondo". La comunità cristiana trova il senso del suo essere a partire dalla relazione col Signore Gesù: nei racconti pasquali, il Signore non cerca mai un rapporto con le singole persone, ma sempre con un gruppo (i discepoli di Emmaus tornano e raccontano, Maria di Magdala corre a raccontare, ecc). Il Brano Biblico • La missione appare un'opera complessa: i discepoli pur essendo pochi sono chiamati ad essere segno, la comunità assume il compito di andare, riconosce di avere un debito col mondo e và ad annunciare senza limiti di confini e senza escludere nessuno. Il Brano Biblico • L'accento in questo brano di Luca è sulla comunità non sulla missione: il nostro intento, quest'anno, è aiutare i ragazzi a comprendere la bellezza della comunità cristiana evidenziando la dimensione apostolica. L'apostolo è colui che rafforza la sua fede nel donarla e tutto ciò non può non avvenire in forma comunitaria. La gioia del Signore incontrato mi rende impaziente di condividere quell' incontro, che mi ha cambiato la vita, con altri. Il Brano Biblico • La comunità non è il nido che ovatta e che ripara dalla relazione col mondo, ma la chiesa riconosce di essere in debito col mondo, di avere una responsabilità nei suoi confronti, la fede non è solo una cosa per noi, ma chiamata ad essere segno per gli altri, segno del desiderio di bene che Dio ha per ogni uomo e donna. Gli atteggiamenti • ACCOGLIENZA – che parte dall'ascolto dell'altro • CONDIVISIONE – dei propri carismi e dei propri limiti, nella logica della corresponsabilità • GRATUITA’ – che significa dono di sé a partire dalle piccole cose, escludendo qualsiasi logica di contraccambio • GRATUITUDINE – che porti a lodare il Signore per la vita ricevuta, con tutto ciò che essa comporta L’Iniziativa Annuale L’iniziativa Annuale • La strada è il luogo in cui ci si incontra o semplicemente ci si incrocia; è il luogo in cui si sta insieme o si passa dritti senza neppure guardarsi in faccia; il posto in cui si condividono giochi, discorsi, passeggiate, litigate, gioie, informazioni, ecc o non si condivide nulla, se non il percorso che ci porta a raggiungere una destinazione; è il posto in cui si impara a relazionarsi o si rimane soli con se stessi. L’iniziativa Annuale • La strada rappresenta il luogo dell’ordinarietà, della quotidianità, è il raccordo tra la nostra casa e le altre case; le nostre certezze, abitudini, preoccupazioni e il resto del quartiere, nei confronti del quale magari nutriamo un certo sospetto; è il raccordo tra la soggettività di ciascuno e il resto del mondo; è la possibilità che mi viene data affinché possa crescere con gli altri e prendere consapevolezza del mio io. L’iniziativa Annuale • Paradossalmente la strada diventa anche il luogo in cui ci si può perdere, in cui la realtà si presenta nella sua forma più spietata, dove la logica della violenza regna sovrana ... L’iniziativa Annuale • L'idea di Chiesa che il ragazzo sperimenta quest'anno è una Chiesa aperta, i confini della quale diventano invisibili, la Chiesa appare priva di porte e finestre, uno spazio che si espande sul territorio accogliendo ciò che esiste intorno e in cui la strada stessa diventa parte della Chiesa. L’iniziativa Annuale • La strada che vogliamo intendere è sicuramente una strada reale, un luogo concreto, che appartiene alla vita quotidiana in cui i ragazzi si incontrano, fanno esperienza, sbagliano, imparano, intrecciano relazioni, superano alcune paure, diventano più forti o più vulnerabili, imparano a discernere il bene dal male, confrontano la propria vita con tutto ciò che è fuori. L’iniziativa Annuale • La strada è anche un importante luogo evangelico…nei tre anni della sua vita pubblica Gesù percorrerà in lungo e in largo le strade della Palestina, per strada incontrerà e si farà incontrare, la strada è il luogo privilegiato dell’annuncio, della missione. L’iniziativa Annuale • All'interno dei percorsi evangelici la strada è fondamentale: è il luogo in cui Gesù incontra le persone, le chiama, annuncia loro la salvezza, ma è anche il luogo in cui si cammina verso la Pasqua, dove i discepoli crescono nella conoscenza di Gesù, nella qualità della sequela. L’iniziativa Annuale • Infine è il luogo in cui preparare l'incontro con Gesù: la strada è il luogo che dice la possibilità di un'esperienza di fede reale, un'esperienza di fede ordinaria che va oltre i recinti (spaziotemporali) del sacro. • Non esiste un’unica strada, ma in ognuna di esse si può fare esperienza di Chiesa e incontrare Gesù nel prossimo... L’iniziativa Annuale • Anche oggi, nonostante l’aspetto urbanistico e la funzione sociale delle nostre strade siano cambiati, è possibile fare esperienza di Gesù per strada e lì trovarsi inaspettatamente e involontariamente di fronte ad occasioni di annuncio e testimonianza ai fratelli della bellezza del Vangelo. L’iniziativa Annuale • Infine, non dobbiamo trascurare che la strada, almeno quella vissuta da Gesù, è un tutt’uno con la dimensione della compagnia…lui non va da solo ad annunciare la salvezza agli uomini, prima di partire sceglie dei compagni di viaggio, non perfetti, ma indispensabili e chiede loro di seguirlo. La storia • Quest'anno la storia che accompagnerà i bambini e i ragazzi dell'ACR, non sarà una storia che lascerà molto spazio alla fantasia! Nell'anno della compagnia, dove molto rilievo è dato al gruppo e in cui il tema dominante è "la strada", abbiamo scelto una storia che parlasse dei ragazzi visti nella loro quotidianità, anche col rischio forse di essere banali. La storia • Considerando inoltre il linguaggio così diverso dei bambini e degli adolescenti, abbiamo pensato di realizzare due versioni della storia. 1. Una per i 6/8, più breve in cui sarà una bambina, Allegra, a raccontare attraverso delle storie quello che le è accaduto, rivolgendosi di volta in volta ad una persona diversa: mamma, papà, amica, il cane, ecc. 2. Una per i 9/11 e i 12/14, più lunga in cui si sottolineano alcune situazioni tipiche di quest'età, raccontate da un adolescente: Riccardo. Prima fase • ASCOLTO /ACCOGLIENZA: In questa fase i ragazzi rifletteranno sulla riscoperta del proprio Battesimo come chiamata a far parte di una comunità (gruppo), a riconoscersi in relazione ad altri compagni di strada, tutti chiamati a svolgere una missione. Insieme e non da soli. L’accoglienza e l’ascolto sono due atteggiamenti che i ragazzi dovranno maturare nell’incrociare le strade dei loro compagni di viaggio. Prima fase (6-8) • Il bambino: – scopre che è parte, grazie al battesimo, della Chiesa e perciò è chiamato da Dio Padre a svolgere una missione; – ringrazia Gesù che, venendo in mezzo a noi, si fa compagno di strada; – è disponibile e ad accogliere e rispettare chi è diverso e condivide con altri la gioia della testimonianza. Prima fase (9-11) • Il ragazzo – incontrando il Signore nella propria vita, si pone in ascolto della Sua chiamata a da suo discepolo insieme ad altri fratelli. – scopre il valore dell’altro come compagno di strada nell’incontro con il Signore. – sperimenta l’importanza dell’accoglienza e della disponibilità verso gli altri. Prima fase (12-14) • I ragazzi: – scoprono che la quotidianità è il luogo in cui incontrano Gesù nella diversità delle relazioni e delle esperienze – scoprono che tutti sono chiamati da Gesù a raccogliersi attorno a lui, a convenire (da ogni provenienza) per formare un unico popolo, per ascoltare la sua Parola. – sono chiamati a guardare fuori di sé per vivere con maggiore impegno ed interesse le relazioni che vivono ogni giorno. Seconda fase • Ferialità della pace/riscoperta della Domenica – In questa seconda fase i ragazzi saranno aiutati a percepire coma la Celebrazione Eucaristica Domenicale costituisce il cuore della missione, ed è il luogo in cui si svela il volto missionario della comunità cristiana. Saranno aiutati a prediligere relazioni di pace e di solidarietà. Seconda fase (6-8) • Il bambino: – riconosce i doni ricevuti da Dio e si impegna a metterli a servizio della comunità; – vive con tutta la comunità la Domenica come giorno di festa e di ascolto della Parola di Dio, riconoscendo la presenza costante del Signore accanto a lui; – si impegna con gesti concreti a costruire relazioni di pace. Seconda fase (9-11) • Il ragazzo – capisce perché l’Eucaristia è il dono più grande che Gesù ha fatto agli uomini; – sente di essere chiamato in prima persona a mettersi al servizio degli altri; – vive gesti concreti di pace e solidarietà nella comunità e nei suoi ambienti di vita. Seconda fase (12-14) • I ragazzi: – scoprono di essere parte della Chiesa– comunità che è attenta alla loro vita e li invita ad accogliere gli altri – scoprono la domenica giorno del Signore, tempo della festa in cui egli comunica la sua vita e ci unisce a sé – si impegnano a conoscere le situazioni di vita delle persone che vivono e “abitano” il territorio per farle proprie ed esprimere segni di solidarietà Terza fase • TESTIMONIANZA/CORRESPONSABILITA’ – La missione è un compito di tutti. I ragazzi in questa fase saranno chiamati ad essere protagonisti della missione, nello stile della corresponsabilità, cercando di mettere i propri doni e le proprie capacità a servizio di tutta la comunità, condividendo le gioie e le fatiche di questo cammino. Terza fase (6-8) • Il bambino: – riscopre la presenza del risorto e condivide con altri la gioia della testimonianza; – sperimenta la bellezza di essere comunità che si riunisce intorno al Risorto; – insieme al gruppo, dà il proprio originale contributo alla crescita della comunità parrocchiale. Terza fase (9-11) • Il ragazzo – testimonia la bellezza del sentirsi amato da Gesù raccontandolo agli altri con entusiasmo. – condivide con i propri amici la fatica e la gioia del cammino, che lo vede impegnato nella costruzione del Regno di Dio – offre il proprio contributo alla crescita della comunità vivendola da protagonista Terza fase (12-14) • I ragazzi: – scoprono che la Chiesa è popolo di Dio chiamato a testimoniare ovunque la speranza tra agli uomini – invocano i doni dello Spirito per essere realmente testimoni dell’incontro con Gesù – si impegnano a portare il loro contributo alla crescita della comunità, testimoniando scelte di giustizia ed esperienze di annuncio Quarta fase • MISSIONE A 360°: – La missione diventa senza frontiere! I ragazzi saranno invitati a tessere relazioni vere, disinteressate a 360°, sperimentando la compagnia di Gesù che dona il coraggio di rendere belli e nuovi tutti i luoghi che abita - sia nell’“ordinario” che nello “straordinario”- e a farsi compagni di strada di chi incontreranno. Quarta fase (6-8) • Il bambino: – celebra l’Eucaristia domenicale anche al di fuori della comunità parrocchiale e scopre la dimensione della Chiesa universale; – si impegna ad essere missionario nel quotidiano facendo proprie le necessità degli altri. Quarta fase (9-11) • Il ragazzo – celebra la presenza del Signore anche fuori dalla sua comunità sentendosi parte della Chiesa universale; – percorre, insieme ai compagni, le strade che lo portano alla scoperta di nuovi luoghi di evangelizzazione. Quarta fase (12-14) • I ragazzi: – vivono le esperienze con occhi nuovi alla luce della chiamata di Dio rivolta a tutti gli uomini – sperimentano la compagnia di Gesù, ne riconoscono e ricercano la presenza anche nei luoghi diversi che visiteranno. – scoprono che l’amore di Dio, per raggiungere tutti, ha bisogno di persone attente e impegnate sempre in ogni contesto di vita Mese del Ciao • I ragazzi si mettono alla scoperta dei coetanei che come loro abitano le strade del quotidiano, per coglierne attraverso l'ascolto, l'accoglienza, l'apertura all'altro, la ricchezza e la gioia di essere figli di Dio e amici di Gesù. Mese della Pace • In questo mese i ragazzi sono chiamati a scoprire le situazioni territoriali e sociali distanti da loro, favorendo occasioni di dialogo, di condivisione e di incontro all'insegna della pace. Mese degli Incontri • E' il mese in cui vivere il proprio essere testimoni: andare incontro ad altri per confrontarsi sul cammino percorso e insieme far notare alla gente che si incontra, di prestare attenzione ai luoghi in cui si vive la comunione. E' il tempo in cui si prende consapevolezza del proprio essere corresponsabili: tutti sono impegnati, in base ai doni ricevuti, alla realizzazione dl regno di Dio. Tempo Estate Eccezionale • Il tema della mondialità caratterizza questa fase nella ricerca di forme di impegno, che rendano capaci bambini e ragazzi di attenzione nei confronti di tutti gli uomini e di continuare ad essere compagni di strada delle persone, che Gesù mette loro accanto. Le guide di arco Le guide di arco • Attenzione alla prima parte! • La prima parte della guida è stata rimodulata secondo le indicazioni scaturite dalla proposta "Bella è l'Acr", presentata al convegno delle presidenze nello scorso aprile, che rappesenta il modo in cui l'Acr, oggi, si presenta come itinerario di fede a misura di ragazzo. La guida di arco • Queste pagine risultano essere fondamentali per la formazione di base di un educatore, anche se non esauriscono la preparazione globale a cui ciascuno è chiamato e che dovrebbe tener conto degli strumenti formativi propri di un educatore… La guida di arco • Lo studio della proposta Bella è l'Acr nella sua integralità • Il Progetto Formativo • I principali documenti conciliari (LG, GS, DV, SC) • Il documento di base e la nota dell'ufficio catechistico • I documenti pastorali, oltre ad una partecipazione piena alla vita della comunità parrocchiale/diocesana. La guida di arco • La prima parte della guida di arco è organizzata in 4 parti: – – – – il il il il perché come metodo cammino 2007-2008 La guida di arco • Il Perchè – Le finalità del cammino Acr – Il cammino Acr come cammino di Iniziazione Cristiana • Il Come – La centralità della persona – La dimensione esperienziale – La scelta associativa La guida di arco • Il Metodo – La dinamica formativa (domande di vita, atteggiamenti, la ciclicità delle categorie) – Un itinerario a tre dimensioni: Catechesi, Liturgia, Carità La guida di arco • Il Cammino dell'anno – – – – – – Brano biblico Categoria Domanda di vita Atteggiamenti Iniziativa annuale Storia L’Agenda dell’Educatore L’Agenda dell’Educatore • Questo strumento vuole aiutare l'educatore a riflettere sempre più profondamente sul servizio educativo a cui è chiamato, a motivarlo partendo dall’ascolto della Parola, a sostenerlo con lo studio personale e nel gruppo educatori L’Agenda dell’Educatore • L'Agenda è uno strumento per la formazione personale dell'educatore, ma nulla toglie che proprio dalle tematiche proposte e dai vari spunti presenti in essa, si possano "costruire" degli incontri per la formazione del gruppo degli educatori. L’Agenda dell’Educatore • Nella prima parte ci sono una serie di approfondimenti,che aiuteranno l'educatore ad orientarsi meglio all’interno dei contenuti della proposta formativa Acr 2007/2008 e che chiariscono la domanda di vita, la categoria e il brano biblico, l’iniziativa annuale. L’Agenda dell’Educatore • Alla fine di questa sezione abbiamo inserito una ricca scheda bibliografica in cui ci sono una serie di spunti di lettura sia per l' educatore che per i ragazzi, legati alla tematica annuale e ai contenuti di ciascuna fase temporale. L’Agenda dell’Educatore • Nella seconda parte ogni fase è suddivisa in quattro schede: sulle tracce dei ragazzi (approfondimento della domanda di vita); in ascolto della Parola di Dio (approfondimento della categoria e del brano biblico); per essere educatori (approfondimento con taglio educativo); spiritualità dell’educatore (un’occasione per fermarsi a riflettere e pregare un pò). L’Agenda dell’Educatore • Ogni scheda avrà un contributo articolato sull’argomento, degli spunti di riflessione e delle proposte bibliografiche per approfondire i contenuti trattati. Segue in ultimo una scheda per la verifica, tappa importante per analizzare il lavoro fatto e programmare il successivo. Il Formato Famiglia Il Formato Famiglia • Contiene: – Un approfondimento sul brano biblico dell'anno – Un approfondimento sul senso della preghiera vissuta in famiglia – Un approfondimento sul senso della "strada", tema dell'iniziativa annuale di quest'anno. – Sintesi dei contenuti del cammino Acr, fase per fase, con alcuni spunti di riflessione per i genitori e alcune proposte di impegno da vivere in famiglia Il cammino dei Piccolissimi Il cammino dei Piccolissimi • Da quest'anno l‘ACR propone un cammino di fede anche per i bambini dai 4 ai 5 anni che risponde non solo alle richieste di tante diocesi, all'interno delle quali già esiste una proposta per questi piccoli, ma intende sviluppare le premesse descritte nel Progetto Formativo, prima e in Bella è l'Acr, poi. Il cammino dei Piccolissimi • Si tratta di una proposta sperimentale che, accolta dalle diocesi che ritengono forte l'esigenza di includere anche i piccolissimi all'interno della proposta Acr, potrà essere modificata col contributo di tutti. Il cammino dei Piccolissimi • Sollecitata dalle scelte della Chiesa Italiana e dalle numerose esperienze già attuate in diverse associazioni diocesane, l’Azione Cattolica ha riflettuto a lungo sulla possibilità di realizzare una proposta formativa rivolta a questa particolare fascia d’età. • Questa attenzione, alimentata dalla ricchezza di una tradizione già presente nella lunga storia della nostra associazione, si è tradotta in una scelta precisa che l’Azione Cattolica ha deciso di esprimere sia nel proprio Progetto Formativo Unitario sia all’interno delle recenti linee guida per la definizione dei propri itinerari formativi. Il cammino dei Piccolissimi • La proposta ai piccolissimi risulta così articolata a partire da questi tre obiettivi: – Offrire ai piccolissimi un primo annuncio del Mistero di Cristo. – Proporre un’esperienza di gruppo a misura della loro età. – Accompagnarli, insieme alle famiglie a fare esperienza della comunità cristiana. Il cammino dei Piccolissimi STRUTTURA • Il cammino annuale qui proposto si articola intorno a sei schede operative pensate per sostenere il cammino dei gruppi ”piccolissimi”; esse si riferiscono ad alcune tematiche particolarmente vicine alla realtà vissuta da questi piccoli ed ispirate dal Catechismo per i fanciulli “Lasciate che i bambini vengano a me”. Queste schede tematiche hanno il seguente sviluppo: 1. 2. 3. 4. 5. 6. LA FAMIGLIA IL NATALE GLI AMICI DI GESÙ LA COMUNITÀ CRISTIANA LA PASQUA LA PREGHIERA Il cammino dei Piccolissimi • Ogni scheda è strutturata su tre diversi momenti d’incontro: – INCONTRO CON UNA STORIA – INCONTRO CON UN TESTIMONE – INCONTRO CON LA PAROLA DI DIO Il cammino dei Piccolissimi • Ovviamente si tratta, come abbiamo già detto, di una proposta flessibile che ogni educatore sarà chiamato a definire meglio, tenendo conto che sono proprio i bambini i veri protagonisti di questo cammino di fede. Il cammino dei Piccolissimi • Come categoria di riferimento si è fatta la scelta di proporre un’unica categoria: la scoperta. • La categoria della SCOPERTA ha come scopo principale quello di favorire, in questa particolare fascia d’età dei piccolissimi, l’incontro con il Signore Gesù e con la comunità cristiana. Il cammino dei Piccolissimi • Dalla sintesi di tutte le domande dei bambini, abbiamo poi ricavato un’unica domanda di vita, ovvero una domanda che racchiude in sé tutte le richieste, le esigenze i perchè dei piccolissimi: «Stai con me?» • Domanda di Vita: domanda di accoglienza e affettività • Categoria della Scoperta - Incontro con Gesù e con la Chiesa Il cammino dei Piccolissimi Atteggiamenti • Gli atteggiamenti che ai bambini sarà chiesto di maturare nel corso del cammino, attraverso le attività proposte, sono: la fiducia, la gratitudine e l’apertura all’altro. Il cammino dei Piccolissimi • Fiducia – Riconosce nei “si “e nei “no” delle figure di riferimento, l’affetto delle persone che si prendono cura di lui – Impara a guardare i suoi amici, come persone con cui condividere spazi, giochi, esperienze. – Nelle difficoltà di ogni giorno sa di contare sui genitori, sulle maestre, sugli educatori, ecc… Il cammino dei Piccolissimi • Gratitudine – Comprende che il Creato è un dono di Dio e va amato e rispettato. – Riconosce nell’opera delle persone che gli stanno vicino, non un atto dovuto, ma un gesto d’amore nei suoi confronti. – Impara a dire grazie a Dio e agli uomini. Il cammino dei Piccolissimi • Apertura all’altro – Nella preghiera instaura un dialogo con Gesù. – Impara ad ascoltare chi gli sta accanto. Vive l’esperienza del gruppo come luogo in cui poter confrontarsi. – Nelle attività in cui è coinvolto, cerca di collaborare senza pretendere di decidere autonomamente. PER UNA PROPOSTA FORMATIVA SEMPRE PIU’ COMPLETA Itinerari di spiritualità e Sussidi personali • Sussidi personali di Avvento/Natale, Quaresima Pasqua; • Lectio divina “Andate io sono con voi”; • Al pozzo di Sìcar - “Per un’altra strada fecero ritorno” • Week-end di spiritualità per 12/14 – “Io credo, Signore!” Itinerari di spiritualità e Sussidi personali OBIETTIVI: • Curare la dimensione della vita spirituale dei ragazzi; • Offrire una particolare occasione ai ragazzi di ascolto profondo della Parola di Dio, di • riflessione su se stessi e sulla propria vita di fede; • Far vivere delle esperienze di incontro con il Signore nella preghiera e nel silenzio per far scoprire ai ragazzi la bellezza di una vita vissuta in compagnia di Gesù; • Aiutare i ragazzi a prendere a cuore la dimensione della spiritualità nella vita di ogni giorno, cercando di concretizzare la possibilità di una regola di vita spirituale a loro misura; • Curare la dimensione “comunitaria” con cui accostarsi alla Parola di Dio, nello stile della fraternità e della condivisione di un percorso sulla Parola e di un’esperienza. Sussidio per il campo scuola IDEA DI FONDO • Il ragazzo, durante il campo, vive un’esperienza straordinaria che lo aiuta a leggere in profondità la sua vita e a rinnovare il suo “si” ad essere testimone, con tutto il gruppo, del Signore Gesù nella Chiesa e nel mondo. • Questo tempo di grazia diventa occasione preziosa per gustare l’amicizia con il Signore e tra i ragazzi e per aprirsi al nuovo e al diverso, nella certezza di non essere mai soli in questo cammino. • Il ragazzo sceglie così di essere “raccordo” tra la sua comunità e le persone e i luoghi incontrati. Sussidio per il campo scuola OBIETTIVI • • • • Il ragazzo scopre la dimensione universale della Chiesa, attraverso l’esempio di S. Paolo che ha sperimentato in modo mirabile come la Chiesa, strumento di salvezza per gli uomini, diventa la fucina in cui tutti sono chiamati a compiere una missione fatta di preghiere e opere. Il ragazzo comprende che la missione, a cui è chiamato, comporta un atto di fede e di coraggio nel portare la propria testimonianza e la gioia di aver incontrato Cristo, in tutti i luoghi e nelle situazioni che si vivono. Il ragazzo, vivendo la fatica della missione, comprende che la compagnia costante di Gesù, è ciò che gli permette di vedere “nuove tutte le cose”, allontanando i pregiudizi e le paure che spesso gli impediscono di accorgersi della sua presenza accanto a lui. Il ragazzo è chiamato ad accogliere la responsabilità che ha nella Chiesa: far si che l’amore di Dio raggiunga tutte le persone che Lo cercano o che non l’hanno ancora incontrato e a sentirsi corresponsabile nella Chiesa e nel mondo. Sussidio per il campo scuola Struttura tipo di una giornata: • • • • • • • • • Preghiera del mattino; Annuncio: Costruzione dell’ambientazione; proclamazione del brano biblico; Drammatizzazione; Attività; Grande gioco; Celebrazione; Preghiera conclusiva della giornata;