Superstrada
con Te!
il cammino ACR
2007-08
Superstrada con Te!
• Categoria della compagnia
– Iniziazione alla vita della Chiesa
– Vita di comunione e fraternità nella
Chiesa di Gesù
• Linee unitarie:
– Vangelo di Matteo
– Missione
– Testimoniare il Risorto
Categoria della Compagnia
• Nell’anno della categoria della
compagnia, in cui l’accento è
posto sulla Chiesa,
sull’appartenenza alla comunità
cristiana, vogliamo guardare alla
Chiesa come al luogo della
missione, in cui il singolo si sente
accolto, amato.
Categoria della Compagnia
• L'idea di Chiesa che emerge è che
vivere nella comunità cristiana non
spinge la persona fuori dal mondo, in
una realtà ovattata, ma la inserisce
nella dimensione apostolica, propria
del cristiano, che la porta a fare
un'esperienza di fede che non si limita
alla parrocchia o al singolo gruppo, ma
valicando tali confini, si spinge verso
una concezione ecclesiale universale:
una Chiesa aperta.
Categoria della Compagnia
• L’esperienza che la Chiesa offre è
un’esperienza missionaria che non
può essere vissuta singolarmente,
ma si realizza insieme agli altri
(gruppo).
Categoria della Compagnia
• La Comunità è intesa come realtà
aperta in cui fare un’esperienza
ecclesiale bella, dove la missione
non è intesa solo come "andare
verso", ma far sì ognuno si apra
all'altro, gli faccia spazio nella
sua vita, si ponga verso il
prossimo con l'atteggiamento di
chi si dona, ma al contempo
necessita dell'altro, per sentirsi
pienamente una persona.
Domanda di vita
Chi, Io?
• Due piste per declinare la
domanda di vita
– DOMANDA DI ASCOLTO
– DOMANDA DI
IMPEGNO/RICONOSCIMENTO DI
ESSERE PERSONA
DOMANDA DI ASCOLTO
• Quanto è significativa la presenza
del “prossimo” accanto ai ragazzi
e quanto essi stessi sono presenze
vere, incisive, indispensabili per
gli altri!
• I ragazzi, oggi, si trovano spesso
ad essere costantemente
monitorati dalla presenza
“formale” di un adulto, ma
praticamente soli perché nessuno
li ascolta.
DOMANDA DI ASCOLTO
• Tutti sembrano sentire, ma pochi
ascoltano veramente. Il sentire è
legato all’immediatezza alla
risoluzione di un bisogno, ad una
risposta imminente; l’ascolto
implica la pazienza, la fatica
dell’empatia, che rimanda
sempre a qualcosa di più
profondo, che richiede di essere
ripreso, sviscerato, pensato.
DOMANDA DI ASCOLTO
• Ogni giorno i ragazzi sono affiancati da
guide che dovrebbero accompagnarli
nella crescita per diventare buoni
cristiani, bravi cittadini (Oltre ai
genitori, insegnanti, istruttori vari,
parroco, educatori, ecc), ma dietro ad
una presenza, anche molto
professionale, qualificata si nasconde
spesso un’incomunicabilità e una triste
freddezza nei rapporti.
DOMANDA DI ASCOLTO
• I ragazzi spesso e volentieri
vengono trattati come coloro che
devono imparare delle nozioni,
delle regole, dei modi di fare, ma
dove la loro sfera emotiva è come
se dovesse essere scissa dalla vita
reale.
DOMANDA DI IMPEGNO
RICONOSCIMENTO DI ESSERE PERSONA
• I ragazzi inoltre comprendono di
non essere amorfi, che non
necessitano di essere modellati da
altre persone, ma che nel mondo
sono “laici corresponsabili”.
• I ragazzi dovrebbero prendere
coscienza dei loro doni, del loro
essere Chiesa, dell’essere parte
del popolo di Dio, corresponsabili
nel mondo.
DOMANDA DI IMPEGNO
RICONOSCIMENTO DI ESSERE PERSONA
• Esiste una profonda incongruenza
tra parlare di doni, carismi, di
potenzialità di una persona (oggi,
in qualsiasi settore, non si fa altro
che parlare di competenze!!!), se
questi vengono spesso considerati
in maniera asettica e non come
riflesso del divenire maturi, del
diventare grandi di un ragazzo.
DOMANDA DI IMPEGNO
RICONOSCIMENTO DI ESSERE PERSONA
• La Chiesa diventa la famiglia in
cui i ragazzi cercano e trovano
risposte alle loro domande di
uomini e donne “in crescita”. Il
ragazzo diventa consapevole di
avere un “baricentro”, una
comunità di riferimento fatta di
persone adulte (e adulte nella
fede) con cui paragonarsi,
valutare tutto e tenere ciò che è
buono…
DOMANDA DI IMPEGNO
RICONOSCIMENTO DI ESSERE PERSONA
• …una comunità che lo genera e lo
accompagna nella fede e che gli
offre la possibilità di ritrovare
sempre le sue radici in Cristo, per
camminare nel mondo con
serenità… senza farsi “portare
via” dal primo vento seduttore.
6-8: Chi, io?
• Per i bambini più piccoli è
SENTIRSI ACCOLTI nei luoghi
della vita quotidiana
ASSUMENDO in prima persona
delle RESPONSABILITA'
6-8: Chi, io?
• I bambini chiedono:
– di essere accolti per ciò che sono in tutti i
loro ambienti di vita;
– di essere “semplicemente” ascoltati,
sempre, in tutti i luoghi che frequentano e
di avere la possibilità di esprimersi;
– di dare il proprio contributo alla missione
della Chiesa nello stile della
corresponsabilità;
– di poter scegliere di vivere e gestire il
proprio tempo.
9-11: Chi, io?
• Per i ragazzi più grandi è voglia
di SENTIRSI ASCOLTATI, CAPITI e
ACCOMPAGNATI nei luoghi che
abitano
9-11: Chi, io?
• I ragazzi chiedono:
– ascolto, attenzione libera e gratuita…fino
in fondo!
– di mettersi accanto, di vivere la missione
a “loro misura”
– che l’altro gli si faccia vicino, con la voglia
di guardarlo dentro, con occhi attenti e
amorevoli, sinceramente interessati
– di capire il proprio essere “prezioso” per
scoprire il proprio e unico posto nel
“mondo”
12-14: Chi, io?
• Da una domanda un po' impaurita
Chi, io ?, i ragazzi passano ad una
domanda ricca di speranza: Ci
sono anch'io, ci posso stare
anch'io?, quando scoprono di
avere un ruolo.
12-14: Chi, io?
• Essi chiedono:
– di sperimentare diverse forme di
relazione e viverle in diversi
ambienti (la scuola, la famiglia, il
gruppo della parrocchia, lo sport...),
anche se a queste relazioni,
quotidiane, essi si dispongono
talvolta in modo contraddittorio.
– vicinanza, accoglienza, capacità di
ascolto, ma anche possibilità di
sperimentare e di sperimentarsi, di
provare a stare su da soli.
12-14: Chi, io?
– alla strada, come luogo della quotidianità,
di sperimentare relazioni che li facciano
crescere, in quel modo meno protetto che
offre loro la famiglia o la scuola. Qui
trovano la possibilità di essere più
spontaneamente se stessi.
– che la strada li aiuti a uscire da sé, a
scoprire la sofferenza dell'esclusione o
l'entusiasmo dell'inclusione, a
sperimentare nuove relazioni e nuovi
ruoli, che li vedono davvero crescere.Così
si sentono interpellati a partecipare ad un
progetto che, da personale, viene
condiviso con gli altri.
Il Brano Biblico
• Matteo 28, 16-20
Gli undici discepoli, intanto, andarono in
Galilea, sul monte che Gesù aveva loro
fissato. Quando lo videro, gli si
prostrarono innanzi; alcuni però
dubitavano. E Gesù, avvicinatosi, disse
loro: "Mi è stato dato ogni potere in cielo
e in terra. Andate dunque e ammaestrate
tutte le nazioni, battezzandole nel nome
del Padre e del Figlio e dello Spirito
santo, insegnando loro ad osservare
tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io
sono con voi tutti i giorni, fino alla fine
del mondo".
Il Brano Biblico
• Il testo scelto fa riferimento alla
comunità ecclesiale, da cui emerge la
dimensione della comunità cristiana,
che assume il compito e il senso della
testimonianza. Si tratta di un'ulteriore
convocazione, in quanto la prima è
avvenuta attorno al risorto a
Pentecoste. L'atteggiamento degli
undici da un lato fa trapelare la gioia
che li fa adorare Gesù, ma dall'altra fa
sperimentare loro il dubbio, la fatica
di credere, di fidarsi.
Il Brano Biblico
• L'immagine che viene fuori è una
Chiesa pasquale, una comunità
cristiana che elabora un modo nuovo di
essere comunità, il risorto rimane nella
sua Chiesa "fino alla fine del mondo".
La comunità cristiana trova il senso del
suo essere a partire dalla relazione col
Signore Gesù: nei racconti pasquali, il
Signore non cerca mai un rapporto con
le singole persone, ma sempre con un
gruppo (i discepoli di Emmaus tornano
e raccontano, Maria di Magdala corre a
raccontare, ecc).
Il Brano Biblico
• La missione appare un'opera
complessa: i discepoli pur essendo
pochi sono chiamati ad essere
segno, la comunità assume il
compito di andare, riconosce di
avere un debito col mondo e và
ad annunciare senza limiti di
confini e senza escludere
nessuno.
Il Brano Biblico
• L'accento in questo brano di Luca è
sulla comunità non sulla missione: il
nostro intento, quest'anno, è aiutare i
ragazzi a comprendere la bellezza
della comunità cristiana evidenziando
la dimensione apostolica. L'apostolo è
colui che rafforza la sua fede nel
donarla e tutto ciò non può non
avvenire in forma comunitaria. La gioia
del Signore incontrato mi rende
impaziente di condividere quell'
incontro, che mi ha cambiato la vita,
con altri.
Il Brano Biblico
• La comunità non è il nido che
ovatta e che ripara dalla
relazione col mondo, ma la chiesa
riconosce di essere in debito col
mondo, di avere una
responsabilità nei suoi confronti,
la fede non è solo una cosa per
noi, ma chiamata ad essere segno
per gli altri, segno del desiderio
di bene che Dio ha per ogni uomo
e donna.
Gli atteggiamenti
• ACCOGLIENZA
– che parte dall'ascolto dell'altro
• CONDIVISIONE
– dei propri carismi e dei propri limiti,
nella logica della corresponsabilità
• GRATUITA’
– che significa dono di sé a partire dalle
piccole cose, escludendo qualsiasi logica
di contraccambio
• GRATUITUDINE
– che porti a lodare il Signore per la vita
ricevuta, con tutto ciò che essa
comporta
L’Iniziativa Annuale
L’iniziativa Annuale
• La strada è il luogo in cui ci si incontra
o semplicemente ci si incrocia; è il
luogo in cui si sta insieme o si passa
dritti senza neppure guardarsi in
faccia; il posto in cui si condividono
giochi, discorsi, passeggiate, litigate,
gioie, informazioni, ecc o non si
condivide nulla, se non il percorso che
ci porta a raggiungere una
destinazione; è il posto in cui si impara
a relazionarsi o si rimane soli con se
stessi.
L’iniziativa Annuale
• La strada rappresenta il luogo
dell’ordinarietà, della quotidianità, è
il raccordo tra la nostra casa e le altre
case; le nostre certezze, abitudini,
preoccupazioni e il resto del quartiere,
nei confronti del quale magari
nutriamo un certo sospetto; è il
raccordo tra la soggettività di ciascuno
e il resto del mondo; è la possibilità
che mi viene data affinché possa
crescere con gli altri e prendere
consapevolezza del mio io.
L’iniziativa Annuale
• Paradossalmente la strada diventa
anche il luogo in cui ci si può
perdere, in cui la realtà si
presenta nella sua forma più
spietata, dove la logica della
violenza regna sovrana ...
L’iniziativa Annuale
• L'idea di Chiesa che il ragazzo
sperimenta quest'anno è una
Chiesa aperta, i confini della
quale diventano invisibili, la
Chiesa appare priva di porte e
finestre, uno spazio che si
espande sul territorio accogliendo
ciò che esiste intorno e in cui la
strada stessa diventa parte della
Chiesa.
L’iniziativa Annuale
• La strada che vogliamo intendere è
sicuramente una strada reale, un luogo
concreto, che appartiene alla vita
quotidiana in cui i ragazzi si
incontrano, fanno esperienza,
sbagliano, imparano, intrecciano
relazioni, superano alcune paure,
diventano più forti o più vulnerabili,
imparano a discernere il bene dal
male, confrontano la propria vita con
tutto ciò che è fuori.
L’iniziativa Annuale
• La strada è anche un importante
luogo evangelico…nei tre anni
della sua vita pubblica Gesù
percorrerà in lungo e in largo le
strade della Palestina, per strada
incontrerà e si farà incontrare, la
strada è il luogo privilegiato
dell’annuncio, della missione.
L’iniziativa Annuale
• All'interno dei percorsi evangelici
la strada è fondamentale: è il
luogo in cui Gesù incontra le
persone, le chiama, annuncia
loro la salvezza, ma è anche il
luogo in cui si cammina verso la
Pasqua, dove i discepoli crescono
nella conoscenza di Gesù, nella
qualità della sequela.
L’iniziativa Annuale
• Infine è il luogo in cui preparare
l'incontro con Gesù: la strada è il
luogo che dice la possibilità di
un'esperienza di fede reale,
un'esperienza di fede ordinaria
che va oltre i recinti (spaziotemporali) del sacro.
• Non esiste un’unica strada, ma in
ognuna di esse si può fare
esperienza di Chiesa e incontrare
Gesù nel prossimo...
L’iniziativa Annuale
• Anche oggi, nonostante l’aspetto
urbanistico e la funzione sociale
delle nostre strade siano
cambiati, è possibile fare
esperienza di Gesù per strada e lì
trovarsi inaspettatamente e
involontariamente di fronte ad
occasioni di annuncio e
testimonianza ai fratelli della
bellezza del Vangelo.
L’iniziativa Annuale
• Infine, non dobbiamo trascurare
che la strada, almeno quella
vissuta da Gesù, è un tutt’uno con
la dimensione della
compagnia…lui non va da solo ad
annunciare la salvezza agli
uomini, prima di partire sceglie
dei compagni di viaggio, non
perfetti, ma indispensabili e
chiede loro di seguirlo.
La storia
• Quest'anno la storia che accompagnerà
i bambini e i ragazzi dell'ACR, non sarà
una storia che lascerà molto spazio alla
fantasia! Nell'anno della compagnia,
dove molto rilievo è dato al gruppo e
in cui il tema dominante è "la strada",
abbiamo scelto una storia che parlasse
dei ragazzi visti nella loro quotidianità,
anche col rischio forse di essere banali.
La storia
• Considerando inoltre il linguaggio così
diverso dei bambini e degli
adolescenti, abbiamo pensato di
realizzare due versioni della storia.
1. Una per i 6/8, più breve in cui sarà una
bambina, Allegra, a raccontare
attraverso delle storie quello che le è
accaduto, rivolgendosi di volta in volta
ad una persona diversa: mamma, papà,
amica, il cane, ecc.
2. Una per i 9/11 e i 12/14, più lunga in cui
si sottolineano alcune situazioni tipiche
di quest'età, raccontate da un
adolescente: Riccardo.
Prima fase
• ASCOLTO /ACCOGLIENZA:
In questa fase i ragazzi rifletteranno
sulla
riscoperta
del
proprio
Battesimo come chiamata a far parte
di una comunità (gruppo), a
riconoscersi in relazione ad altri
compagni di strada, tutti chiamati a
svolgere una missione. Insieme e non
da soli. L’accoglienza e l’ascolto sono
due atteggiamenti che i ragazzi
dovranno maturare nell’incrociare le
strade dei loro compagni di viaggio.
Prima fase (6-8)
• Il bambino:
– scopre che è parte, grazie al
battesimo, della Chiesa e perciò è
chiamato da Dio Padre a svolgere
una missione;
– ringrazia Gesù che, venendo in
mezzo a noi, si fa compagno di
strada;
– è disponibile e ad accogliere e
rispettare chi è diverso e condivide
con altri la gioia della
testimonianza.
Prima fase (9-11)
• Il ragazzo
– incontrando il Signore nella propria
vita, si pone in ascolto della Sua
chiamata a da suo discepolo insieme
ad altri fratelli.
– scopre il valore dell’altro come
compagno di strada nell’incontro
con il Signore.
– sperimenta l’importanza
dell’accoglienza e della disponibilità
verso gli altri.
Prima fase (12-14)
• I ragazzi:
– scoprono che la quotidianità è il luogo in
cui incontrano Gesù nella diversità delle
relazioni e delle esperienze
– scoprono che tutti sono chiamati da Gesù
a raccogliersi attorno a lui, a convenire
(da ogni provenienza) per formare un
unico popolo, per ascoltare la sua Parola.
– sono chiamati a guardare fuori di sé per
vivere con maggiore impegno ed interesse
le relazioni che vivono ogni giorno.
Seconda fase
• Ferialità della pace/riscoperta
della Domenica
– In questa seconda fase i ragazzi
saranno aiutati a percepire coma la
Celebrazione Eucaristica Domenicale
costituisce il cuore della missione,
ed è il luogo in cui si svela il volto
missionario della comunità cristiana.
Saranno
aiutati
a
prediligere
relazioni di pace e di solidarietà.
Seconda fase (6-8)
• Il bambino:
– riconosce i doni ricevuti da Dio e si
impegna a metterli a servizio della
comunità;
– vive con tutta la comunità la
Domenica come giorno di festa e di
ascolto della Parola di Dio,
riconoscendo la presenza costante
del Signore accanto a lui;
– si impegna con gesti concreti a
costruire relazioni di pace.
Seconda fase (9-11)
• Il ragazzo
– capisce perché l’Eucaristia è il dono
più grande che Gesù ha fatto agli
uomini;
– sente di essere chiamato in prima
persona a mettersi al servizio degli
altri;
– vive gesti concreti di pace e
solidarietà nella comunità e nei suoi
ambienti di vita.
Seconda fase (12-14)
• I ragazzi:
– scoprono di essere parte della Chiesa–
comunità che è attenta alla loro vita e li
invita ad accogliere gli altri
– scoprono la domenica giorno del Signore,
tempo della festa in cui egli comunica la
sua vita e ci unisce a sé
– si impegnano a conoscere le situazioni di
vita delle persone che vivono e “abitano”
il territorio per farle proprie ed esprimere
segni di solidarietà
Terza fase
• TESTIMONIANZA/CORRESPONSABILITA’
– La missione è un compito di tutti. I
ragazzi in questa fase saranno
chiamati ad essere protagonisti della
missione,
nello
stile
della
corresponsabilità,
cercando
di
mettere i propri doni e le proprie
capacità a servizio di tutta la
comunità, condividendo le gioie e le
fatiche di questo cammino.
Terza fase (6-8)
• Il bambino:
– riscopre la presenza del risorto e
condivide con altri la gioia della
testimonianza;
– sperimenta la bellezza di essere
comunità che si riunisce intorno al
Risorto;
– insieme al gruppo, dà il proprio
originale contributo alla crescita
della comunità parrocchiale.
Terza fase (9-11)
• Il ragazzo
– testimonia la bellezza del sentirsi
amato da Gesù raccontandolo agli
altri con entusiasmo.
– condivide con i propri amici la fatica
e la gioia del cammino, che lo vede
impegnato nella costruzione del
Regno di Dio
– offre il proprio contributo alla
crescita della comunità vivendola da
protagonista
Terza fase (12-14)
• I ragazzi:
– scoprono che la Chiesa è popolo di
Dio chiamato a testimoniare
ovunque la speranza tra agli uomini
– invocano i doni dello Spirito per
essere realmente testimoni
dell’incontro con Gesù
– si impegnano a portare il loro
contributo alla crescita della
comunità, testimoniando scelte di
giustizia ed esperienze di annuncio
Quarta fase
• MISSIONE A 360°:
– La missione diventa senza frontiere!
I ragazzi saranno invitati a tessere
relazioni vere, disinteressate a 360°,
sperimentando la compagnia di Gesù
che dona il coraggio di rendere belli
e nuovi tutti i luoghi che abita - sia
nell’“ordinario”
che
nello
“straordinario”- e a farsi compagni
di strada di chi incontreranno.
Quarta fase (6-8)
• Il bambino:
– celebra l’Eucaristia domenicale
anche al di fuori della comunità
parrocchiale e scopre la dimensione
della Chiesa universale;
– si impegna ad essere missionario nel
quotidiano facendo proprie le
necessità degli altri.
Quarta fase (9-11)
• Il ragazzo
– celebra la presenza del Signore
anche fuori dalla sua comunità
sentendosi parte della Chiesa
universale;
– percorre, insieme ai compagni, le
strade che lo portano alla scoperta
di nuovi luoghi di evangelizzazione.
Quarta fase (12-14)
• I ragazzi:
– vivono le esperienze con occhi nuovi
alla luce della chiamata di Dio
rivolta a tutti gli uomini
– sperimentano la compagnia di Gesù,
ne riconoscono e ricercano la
presenza anche nei luoghi diversi
che visiteranno.
– scoprono che l’amore di Dio, per
raggiungere tutti, ha bisogno di
persone attente e impegnate sempre
in ogni contesto di vita
Mese del Ciao
• I ragazzi si mettono alla scoperta
dei coetanei che come loro
abitano le strade del quotidiano,
per coglierne attraverso l'ascolto,
l'accoglienza, l'apertura all'altro,
la ricchezza e la gioia di essere
figli di Dio e amici di Gesù.
Mese della Pace
• In questo mese i ragazzi sono
chiamati a scoprire le situazioni
territoriali e sociali distanti da
loro, favorendo occasioni di
dialogo, di condivisione e di
incontro all'insegna della pace.
Mese degli Incontri
• E' il mese in cui vivere il proprio essere
testimoni: andare incontro ad altri per
confrontarsi sul cammino percorso e
insieme far notare alla gente che si
incontra, di prestare attenzione ai
luoghi in cui si vive la comunione. E' il
tempo in cui si prende consapevolezza
del proprio essere corresponsabili:
tutti sono impegnati, in base ai doni
ricevuti, alla realizzazione dl regno di
Dio.
Tempo Estate Eccezionale
• Il tema della mondialità
caratterizza questa fase nella
ricerca di forme di impegno, che
rendano capaci bambini e ragazzi
di attenzione nei confronti di tutti
gli uomini e di continuare ad
essere compagni di strada delle
persone, che Gesù mette loro
accanto.
Le guide di arco
Le guide di arco
• Attenzione alla prima parte!
• La prima parte della guida è stata
rimodulata secondo le indicazioni
scaturite dalla proposta "Bella è
l'Acr", presentata al convegno
delle presidenze nello scorso
aprile, che rappesenta il modo in
cui l'Acr, oggi, si presenta come
itinerario di fede a misura di
ragazzo.
La guida di arco
• Queste pagine risultano essere
fondamentali per la formazione di
base di un educatore, anche se
non esauriscono la preparazione
globale a cui ciascuno è chiamato
e che dovrebbe tener conto degli
strumenti formativi propri di un
educatore…
La guida di arco
• Lo studio della proposta Bella è l'Acr
nella sua integralità
• Il Progetto Formativo
• I principali documenti conciliari (LG,
GS, DV, SC)
• Il documento di base e la nota
dell'ufficio catechistico
• I documenti pastorali, oltre ad una
partecipazione piena alla vita della
comunità parrocchiale/diocesana.
La guida di arco
• La prima parte della guida di arco
è organizzata in 4 parti:
–
–
–
–
il
il
il
il
perché
come
metodo
cammino 2007-2008
La guida di arco
• Il Perchè
– Le finalità del cammino Acr
– Il cammino Acr come cammino di
Iniziazione Cristiana
• Il Come
– La centralità della persona
– La dimensione esperienziale
– La scelta associativa
La guida di arco
• Il Metodo
– La dinamica formativa (domande di
vita, atteggiamenti, la ciclicità delle
categorie)
– Un itinerario a tre dimensioni:
Catechesi, Liturgia, Carità
La guida di arco
• Il Cammino dell'anno
–
–
–
–
–
–
Brano biblico
Categoria
Domanda di vita
Atteggiamenti
Iniziativa annuale
Storia
L’Agenda dell’Educatore
L’Agenda dell’Educatore
• Questo strumento vuole aiutare
l'educatore a riflettere sempre
più profondamente sul servizio
educativo a cui è chiamato, a
motivarlo partendo dall’ascolto
della Parola, a sostenerlo con lo
studio personale e nel gruppo
educatori
L’Agenda dell’Educatore
• L'Agenda è uno strumento per la
formazione personale
dell'educatore, ma nulla toglie
che proprio dalle tematiche
proposte e dai vari spunti presenti
in essa, si possano "costruire"
degli incontri per la formazione
del gruppo degli educatori.
L’Agenda dell’Educatore
• Nella prima parte ci sono una
serie di approfondimenti,che
aiuteranno l'educatore ad
orientarsi meglio all’interno dei
contenuti della proposta
formativa Acr 2007/2008 e che
chiariscono la domanda di vita, la
categoria e il brano biblico,
l’iniziativa annuale.
L’Agenda dell’Educatore
• Alla fine di questa sezione
abbiamo inserito una ricca scheda
bibliografica in cui ci sono una
serie di spunti di lettura sia per l'
educatore che per i ragazzi, legati
alla tematica annuale e ai
contenuti di ciascuna fase
temporale.
L’Agenda dell’Educatore
• Nella seconda parte ogni fase è
suddivisa in quattro schede: sulle
tracce dei ragazzi (approfondimento
della domanda di vita); in ascolto
della Parola di Dio (approfondimento
della categoria e del brano biblico);
per essere educatori
(approfondimento con taglio
educativo); spiritualità
dell’educatore (un’occasione per
fermarsi a riflettere e pregare un pò).
L’Agenda dell’Educatore
• Ogni scheda avrà un contributo
articolato sull’argomento, degli
spunti di riflessione e delle
proposte bibliografiche per
approfondire i contenuti trattati.
Segue in ultimo una scheda per la
verifica, tappa importante per
analizzare il lavoro fatto e
programmare il successivo.
Il Formato Famiglia
Il Formato Famiglia
• Contiene:
– Un approfondimento sul brano biblico
dell'anno
– Un approfondimento sul senso della
preghiera vissuta in famiglia
– Un approfondimento sul senso della
"strada", tema dell'iniziativa annuale di
quest'anno.
– Sintesi dei contenuti del cammino Acr, fase
per fase, con alcuni spunti di riflessione
per i genitori e alcune proposte di
impegno da vivere in famiglia
Il cammino dei Piccolissimi
Il cammino dei Piccolissimi
• Da quest'anno l‘ACR propone un
cammino di fede anche per i
bambini dai 4 ai 5 anni che
risponde non solo alle richieste di
tante diocesi, all'interno delle
quali già esiste una proposta per
questi piccoli, ma intende
sviluppare le premesse descritte
nel Progetto Formativo, prima e
in Bella è l'Acr, poi.
Il cammino dei Piccolissimi
• Si tratta di una proposta
sperimentale che, accolta dalle
diocesi che ritengono forte
l'esigenza di includere anche i
piccolissimi all'interno della
proposta Acr, potrà essere
modificata col contributo di tutti.
Il cammino dei Piccolissimi
• Sollecitata dalle scelte della Chiesa Italiana e
dalle numerose esperienze già attuate in
diverse associazioni diocesane, l’Azione
Cattolica ha riflettuto a lungo sulla possibilità
di realizzare una proposta formativa rivolta a
questa particolare fascia d’età.
• Questa attenzione, alimentata dalla
ricchezza di una tradizione già presente nella
lunga storia della nostra associazione, si è
tradotta in una scelta precisa che l’Azione
Cattolica ha deciso di esprimere sia nel
proprio Progetto Formativo Unitario sia
all’interno delle recenti linee guida per la
definizione dei propri itinerari formativi.
Il cammino dei Piccolissimi
• La proposta ai piccolissimi risulta
così articolata a partire da questi
tre obiettivi:
– Offrire ai piccolissimi un primo
annuncio del Mistero di Cristo.
– Proporre un’esperienza di gruppo
a misura della loro età.
– Accompagnarli, insieme alle
famiglie a fare esperienza della
comunità cristiana.
Il cammino dei Piccolissimi
STRUTTURA
• Il cammino annuale qui proposto si articola
intorno a sei schede operative pensate per
sostenere il cammino dei gruppi
”piccolissimi”; esse si riferiscono ad alcune
tematiche particolarmente vicine alla
realtà vissuta da questi piccoli ed ispirate
dal Catechismo per i fanciulli “Lasciate che
i bambini vengano a me”. Queste schede
tematiche hanno il seguente sviluppo:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
LA FAMIGLIA
IL NATALE
GLI AMICI DI GESÙ
LA COMUNITÀ CRISTIANA
LA PASQUA
LA PREGHIERA
Il cammino dei Piccolissimi
• Ogni scheda è strutturata su tre
diversi momenti d’incontro:
– INCONTRO CON UNA STORIA
– INCONTRO CON UN TESTIMONE
– INCONTRO CON LA PAROLA DI DIO
Il cammino dei Piccolissimi
• Ovviamente si tratta, come
abbiamo già detto, di una
proposta flessibile che ogni
educatore sarà chiamato a
definire meglio, tenendo conto
che sono proprio i bambini i veri
protagonisti di questo cammino
di fede.
Il cammino dei Piccolissimi
• Come categoria di riferimento si
è fatta la scelta di proporre
un’unica categoria: la scoperta.
• La categoria della SCOPERTA ha
come scopo principale quello di
favorire, in questa particolare
fascia d’età dei piccolissimi,
l’incontro con il Signore Gesù e
con la comunità cristiana.
Il cammino dei Piccolissimi
• Dalla sintesi di tutte le domande dei
bambini, abbiamo poi ricavato
un’unica domanda di vita, ovvero
una domanda che racchiude in sé
tutte le richieste, le esigenze i
perchè dei piccolissimi: «Stai con
me?»
• Domanda di Vita: domanda di
accoglienza e affettività
• Categoria della Scoperta - Incontro
con Gesù e con la Chiesa
Il cammino dei Piccolissimi
Atteggiamenti
• Gli atteggiamenti che ai bambini
sarà chiesto di maturare nel
corso del cammino, attraverso le
attività proposte, sono: la
fiducia, la gratitudine e
l’apertura all’altro.
Il cammino dei Piccolissimi
• Fiducia
– Riconosce nei “si “e nei “no”
delle figure di riferimento,
l’affetto delle persone che si
prendono cura di lui
– Impara a guardare i suoi amici,
come persone con cui condividere
spazi, giochi, esperienze.
– Nelle difficoltà di ogni giorno sa di
contare sui genitori, sulle
maestre, sugli educatori, ecc…
Il cammino dei Piccolissimi
• Gratitudine
– Comprende che il Creato è un
dono di Dio e va amato e
rispettato.
– Riconosce nell’opera delle persone
che gli stanno vicino, non un atto
dovuto, ma un gesto d’amore nei
suoi confronti.
– Impara a dire grazie a Dio e agli
uomini.
Il cammino dei Piccolissimi
• Apertura all’altro
– Nella preghiera instaura un dialogo
con Gesù.
– Impara ad ascoltare chi gli sta
accanto. Vive l’esperienza del
gruppo come luogo in cui poter
confrontarsi.
– Nelle attività in cui è coinvolto,
cerca di collaborare senza
pretendere di decidere
autonomamente.
PER UNA
PROPOSTA FORMATIVA
SEMPRE
PIU’ COMPLETA
Itinerari di spiritualità
e
Sussidi personali
• Sussidi personali di Avvento/Natale,
Quaresima Pasqua;
• Lectio divina “Andate io sono con
voi”;
• Al pozzo di Sìcar - “Per un’altra strada
fecero ritorno”
• Week-end di spiritualità per 12/14 –
“Io credo, Signore!”
Itinerari di spiritualità
e
Sussidi personali
OBIETTIVI:
• Curare la dimensione della vita spirituale dei ragazzi;
• Offrire una particolare occasione ai ragazzi di ascolto
profondo della Parola di Dio, di
• riflessione su se stessi e sulla propria vita di fede;
• Far vivere delle esperienze di incontro con il Signore nella
preghiera e nel silenzio per far scoprire ai ragazzi la bellezza
di una vita vissuta in compagnia di Gesù;
• Aiutare i ragazzi a prendere a cuore la dimensione della
spiritualità nella vita di ogni giorno, cercando di
concretizzare la possibilità di una regola di vita spirituale a
loro misura;
• Curare la dimensione “comunitaria” con cui accostarsi alla
Parola di Dio, nello stile della fraternità e della condivisione
di un percorso sulla Parola e di un’esperienza.
Sussidio per il campo scuola
IDEA DI FONDO
• Il ragazzo, durante il campo, vive
un’esperienza straordinaria che lo aiuta a
leggere in profondità la sua vita e a
rinnovare il suo “si” ad essere testimone, con
tutto il gruppo, del Signore Gesù nella Chiesa
e nel mondo.
• Questo tempo di grazia diventa occasione
preziosa per gustare l’amicizia con il Signore
e tra i ragazzi e per aprirsi al nuovo e al
diverso, nella certezza di non essere mai soli
in questo cammino.
• Il ragazzo sceglie così di essere “raccordo”
tra la sua comunità e le persone e i luoghi
incontrati.
Sussidio per il campo scuola
OBIETTIVI
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Il ragazzo scopre la dimensione universale della Chiesa,
attraverso l’esempio di S. Paolo che ha sperimentato in
modo mirabile come la Chiesa, strumento di salvezza per gli
uomini, diventa la fucina in cui tutti sono chiamati a
compiere una missione fatta di preghiere e opere.
Il ragazzo comprende che la missione, a cui è chiamato,
comporta un atto di fede e di coraggio nel portare la propria
testimonianza e la gioia di aver incontrato Cristo, in tutti i
luoghi e nelle situazioni che si vivono.
Il ragazzo, vivendo la fatica della missione, comprende che
la compagnia costante di Gesù, è ciò che gli permette di
vedere “nuove tutte le cose”, allontanando i pregiudizi e le
paure che spesso gli impediscono di accorgersi della sua
presenza accanto a lui.
Il ragazzo è chiamato ad accogliere la responsabilità che ha
nella Chiesa: far si che l’amore di Dio raggiunga tutte le
persone che Lo cercano o che non l’hanno ancora incontrato
e a sentirsi corresponsabile nella Chiesa e nel mondo.
Sussidio per il campo scuola
Struttura tipo di una giornata:
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Preghiera del mattino;
Annuncio:
Costruzione dell’ambientazione;
proclamazione del brano biblico;
Drammatizzazione;
Attività;
Grande gioco;
Celebrazione;
Preghiera conclusiva della giornata;
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Presentazione Iniziativa Annuale