Intervista
Dal mondo aeronautico
ottime opportunità di lavoro
per i giovani
Per ingegneri, periti e meccanici notevoli
le prospettive, ma occorre flessibilità
e dinamismo
A cura di Paola Castellazzo
‘Forum’ ha intervistato Luca Orsi, Direttore del Personale e Organizzazione, di
Piaggio Aero Industries S.P.A, una delle imprese liguri più importanti e riconosciute a livello internazionale. Oltre alla storica sede di Genova e Finale Ligure, è
presente con stabilimenti e sedi secondarie anche a Roma e Napoli e all’estero,
dagli Stati Uniti d‘America a West Palm Beach agli Emirati Arabi in Abu Dhabi.
La Redazione ha fatto con lui il punto sulle possibilità occupazionali nel settore.
Quali sono i profili professionali più ricercati nella vostra azienda? Quali sono gli studi che potrebbero garantire ai giovani maggiori possibilità di assunzione nel vostro settore?
Come azienda che opera nel settore aeronautico cerchiamo prevalentemente ingegneri aeronautici, ingegneri
meccanici e periti aeronautici o meccanici.
Investiamo molto, poi, sui giovani che hanno frequentato scuole professionali in campo meccanico o elettronico. Attiviamo percorsi di inserimento con contratti a termine, legati a progetti, dopo i quali può arrivare il consolidamento della posizione.
Ma abbiamo anche assunto persone con una forte
esperienza e che, per motivi diversi, avevano perso il loro
precedente impiego.
In che modo e dove ricercate questi profili professionali?
Abbiamo rapporti con le scuole, con i centri per l’impiego e riceviamo anche molte candidature spontanee:
migliaia di curricula arrivano ai nostri uffici ogni anno.
In ogni fase di reclutamento e selezione consultiamo
prima la nostra banca dati, costantemente aggiornata, per
individuare figure affini a quelle ricercate.
Spesso siamo costretti ad estendere le nostre ricerche di
personale qualificato in altre regioni del nord d’Italia. Infatti, in Liguria non è attivo un corso di laurea in ingegneria aeronautica né una scuola superiore attinente.
Così siamo costretti ad attingere da altre regioni: Piemonte, Lombardia, Toscana.
Questa difficoltà può essere un limite e un problema
per l’azienda: per i giovani assunti il rischio è perderli per
la strada, perché dopo la formazione e l’esperienza in
azienda, sono attratti da altre offerte che li avvicinano a
casa. Quello della lontananza dalla famiglia e dei costi relativi ad un trasferimento sono questioni rilevanti non
solo per chi accetta un lavoro in trasferta, ma anche per
l’azienda che lo propone.
La vostra impresa è fortemente radicata sul territorio ligure. È in grado anche di offrire opportunità per i giovani della nostra regione?
Nel mondo aeronautico c’è richiesta di giovani forma-
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ti e ci sono opportunità di lavoro. Mancano, come ho già
anticipato, scuole e università con corsi adeguati e specifici. Per questo, abbiamo avviato contatti proficui con
l’Università di Savona che sta valutando la possibilità di
attivare un corso di laurea in ingegneria aeronautica.
Per quanto riguarda le scuole superiori, invece, abbiamo intrapreso rapporti stretti con un ITS di Albenga per
formare periti meccanici, anche in vista del nostro imminente trasferimento a Villanova d’Albenga.
Negli anni passati abbiamo anche sviluppato esperienze di formazione continua a cui al momento non stiamo
dando seguito.
Per chi entra in Piaggio che prospettive di carriera ci
sono? Quanto l’azienda investe sulla formazione per
neoassunti?
In un primo triennio, il livello di inquadramento è
uguale per tutti, anche se sono previsti step di crescita. Lo
stesso vale sia per i diplomati/laureati sia per gli impiegati, anche se con differente trattamento economico.
Il percorso prevede sia corsi interni on the job sia formazione finanziata. I nostri enti di riferimento, in primis
l’Enac, ci obbligano a formare costantemente il nostro
personale per ottenere le certificazioni necessarie ad operare. Anche gli operai specializzati, in relazione alle singole mansioni, usufruiscono di corsi in azienda.
Il tema della sicurezza per la nostra azienda è centrale e
tutti gli anni gli viene dedicato un numero cospicuo di ore,
in particolare alla tematica dei rischi di carattere ambientale.
Quali sono le principali caratteristiche delle persone che
ricercate, anche dal punto di vista delle attitudini e delle
motivazioni?
Innanzitutto la flessibilità. Il nostro è un mondo particolare con molti vincoli, prescrizioni, procedure. Chi pensa di
poter arrivare qui, senza adeguarsi ha vita dura. L’elasticità e
la dinamicità sono, quindi, requisiti indispensabili.
Occorre poi essere disponibili a viaggiare e conoscere
la lingua inglese. La Piaggio, infatti, ha sedi anche in
America e negli Emirati Arabi. E le trasferte possono durare anche alcuni mesi.
Avete attivato stage o tirocini?
Abbiamo ottimi rapporti con l’Università, soprattutto
con le Facoltà di giurisprudenza e di ingegneria dove, in relazione alle possibilità, offriamo ai giovani stage retribuiti di
3/6 mesi per un primo contatto con il mondo del lavoro.
La scarsa conoscenza delle lingue straniere è vista dalle
imprese come un forte limite per chi cerca lavoro. Qual’è
il livello di conoscenza delle lingue di chi si propone ai
vostri colloqui?
Chi esce da lauree scientifiche ha generalmente una
buona preparazione. Ma sicuramente migliorabile. Per
questo anche al nostro interno abbiamo attivato momenti di approfondimento delle lingue straniere. Un percorso
anche gli impiegati.
La Piaggio opera in un settore dove la presenza femminile è tradizionalmente limitata. Come si comporta la sua
azienda nei confronti delle lavoratrici?
La Piaggio opera nel pieno rispetto delle pari opportunità. È chiaro poi che, visto la specificità di alcune mansioni proprie di questo settore, alcuni lavori, come la carpenteria o i montaggi, vedono la netta prevalenza di personale maschile. Ma abbiamo ingegneri donne e presenza
femminile anche nei laboratori e negli uffici.
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Secondo lei in cosa i giovani di oggi sono più preparati
rispetto al passato e in cosa invece sono carenti rispetto a
quelli della scorsa generazione?
Hanno la piena padronanza della tecnologia, una
estrema duttilità nell’utilizzo degli strumenti informatici
e tecnici. Questo è sicuramente un valore aggiunto per la
nuova generazione.
Rispetto al passato sono più disillusi verso il loro futuro e hanno una preparazione scolastica meno profonda.
Quali consigli potrebbe dare ad un giovane che deve scegliere la scuola superiore o la facoltà universitaria?
Gli consiglierei di seguire le proprie aspirazioni. Se
pensa di frequentare l’Università punterei su un liceo, se
vuole una maggiore vicinanza con il mondo del lavoro indirizzarsi verso una scuola tecnica come perito informatico o meccanico.
Cosa suggerirebbe a chi deve affrontare un colloquio di
lavoro?
Serenità e consapevolezza dei propri mezzi. È sbagliato
millantare titoli o esperienze che non si hanno ma è altrettanto sbagliato sminuirsi. Bisogna creare empatia con
l’interlocutore: è importante capire bene le domande e
dare risposte pertinenti, sintetiche e precise.
Dopo i noti periodi di difficoltà, che hanno coinvolto
l’intero comparto, quali sono le prospettive di mercato
dell’azienda?
Siamo una realtà consolidata e conosciuta nonostante
le varie, note, vicissitudini. Ma oggi ci troviamo in un
momento positivo, con prospettive interessanti e in costante evoluzione. La nicchia dei velivoli executive di cui
ci occupiamo, è in espansione e la richiesta aumenta.
Tanto è vero che, anche se gli Usa rimangono il nostro
mercato di riferimento, si stanno aprendo, oggi altri mercati Cina, India e Sud Est Asiatico che fino a 10 anni fa
foto in alto: la nostra giornalista Paola Castellazzo intervista Luca Orsi
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non esistevano. Insomma, per i prossimi tre/quattro anni
il nostro ‘portafoglio ordini’ sta rivelando un andamento
piuttosto favorevole.
Il nostro P180, molto richiesto anche dai governi stranieri, è uno dei velivoli più venduti in Italia: lo hanno
adottato, ad esempio, i Carabinieri, la Protezione Civile e
la Guardia di Finanza. Ma anche il mondo politico-istituzionale, e, perfino, calciatori e persone famose dello spettacolo.
Il bacino di utenza privata, coperto per il 50% delle
ordinazioni del Nord America, vede anche personaggi famosi come Felipe Massa e Roberto Mancini volare con
gli aerei della Piaggio.
Chi è Luca Orsi
È nato a Genova nel 1961. Laureato in Giurisprudenza, dopo diverse esperienze professionali, è approdato in Piaggio nel 2007con il ruolo di Direttore del
personale e organizzazione.
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