Padova , 30 maggio 2008 Aggiornamenti in tema di Sarcomi delle parti molli e GIST IL TRATTAMENTO INTEGRATO DELLE METASTASI POLMONARI Dr. Umberto Basso Oncologia Medica 2 IOV IRCCS, Padova, ITALY METASTASI POLMONARI • Polmoni= sito principale di metastasi di STS degli arti e del tronco (fino al 70% in forme ad alto grado), possono restare a lungo l’unico sito di metastasi che costituiscono la principale causa di morte per pazienti con sarcomi agli arti •Frequenti in sarcomi indifferenziati, sinoviali, alveolari, epitelioidi… meno frequenti in liposarcomi, fibrosarcomi, GIST….. • Singole o più spesso multiple e bilaterali, in genere di aspetto nodulare e a sede periferica (= facilitazione alla chirurgia) CRITERI PER METASTASECTOMIA • Numero (anche più di tre) e sede (monolaterali vs bilaterali) • Assenza di malattia in sede primitiva e altri distretti corporei (a volte interventi combinati…) • Intervallo libero dal trattamento del primitivo o della recidiva locale (in genere >12 mesi, a volte anche meno) • Adeguata funzione cardio-respiratoria • Mortalità attorno all’1% QUANTI PAZIENTI OPERATI? La decisione di non operare è più spesso legata alla presenza di malattia in altri distretti e rapidità di crescita piuttosto che da “operabilità” chirurgica. •Resezione in 23.2% dei casi @ Royal Marsden Hospital, 1970-1990 (Robinson BR J Radiol 1994) •Resezione in 27% dei casi @ MSKCC, anni 1995-2005. (Canter Cancer 2007) • Resezione in 78% dei casi @ Mayo Clinic, anni 1976-1992 (Choong Acta Orthop Scand 1995) APPROCCI CHIRURGICI • Wedge resection (lesioni periferiche) vs lobectomia, etc. • Toracoscopia vs Toracotomia (palpazione manuale del polmone atelettasico) • Sternotomia mediana per lesioni bilaterali o adese ai grossi vasi SOPRAVVIVENZA POST-METASTASECTOMIA •Solo studi retrospettivi, riferiti a diversi decenni •Dalle diverse casistiche si ricava che dal 25 al 40% dei pazienti sono vivi a 3-5 anni dopo metastasectomia per STS, con sopravvivenza mediana di 25-33 mesi. (Casson Cancer 1992, Choong Acta Orthop Scand 1995, Billingsley Ann Surg 1999, van Geel Cancer 1996, Rehders Archiv Surg 2007) FATTORI PROGNOSTICI POST-METASTASECTOMIA Fattori prognostici consolidati • Lungo intervallo libero alla comparsa delle metastasi polmonari • Assenza di malattia in altri distretti • Margini microscopicamente negativi (R0) Controversi (…..bias di selezione) • età • diametro delle metastasi • bilateralità • alto vs basso grado FATTORI PROGNOSTICI POST-METASTASECTOMIA 94 pazienti seguiti per almeno 5 anni (1976-2000), @ Roswell Park Cancer Institute, OS a 5 anni = 15% 32 vs 13.5 mesi 22 vs 10 mesi In multiv., solo intervallo libero alla comparsa delle metastasi e margini negativi impattano significativamente sulla sopravvienza. (Smith EJSO 2008) RE- INTERVENTO E’ POSSIBILE? Su 248 pazienti sottoposti a metastasectomia polmonare, 86 pazienti sono recidivati sul polmone e sono stati nuovamente operati @ MSKCC. Sopravvivenza a 5 anni del 36% Margini negativi, meno di 3 noduli, diametro inferiore a 2 cm e basso grado istologico sono prognostici per DFS. (Weiser J Am Coll Surg 2000) Fino a 9 interventi su singolo paziente seguito per oltre 12 anni @MSKCC. con sarcoma sinoviale, (Billingsley Ann Surg 1999) Le ripetute resezioni polmonari correlano con la sopravvivenza di 42 pazienti sottoposti a 1 o più interventi @ Thoracic Surg. Amburgo (Liebl Anticancer Res 2007) COME INTEGRARE LA CHEMIOTERAPIA • Pre-operatoria (neo-adiuvante) Valutazione chemiosensibilità (..e prognosi) Facilitazione dell’intervento (Riduzione dimensionale) • Post-operatoria (adiuvante) Azione citotossica su residui microscopici (minore chemioresistenza) •Pre e Post-operatoria (a sandwich) QUANDO LA CHEMIOTERAPIA? • Chemiosensibilità alta in istiocitoma fibroso maligno, sarcoma sinoviale, liposarcoma pleomorfo, etc scarsa in condrosarcoma • Precedente esposizione a chemioterapia adiuvante • Condizioni generali ecocardiogramma, riserva midollare, compliance…. QUALE BENEFICIO DELLA CHEMIOTERAPIA? La chemioterapia adiuvante resta ancora “sperimentale” nei sarcomi dei tessuti molli operati radicalmente. (Frustaci JCO 2002, SMAC Cochrane meta-analisi 2008, Studio EORTC ASCO 2007) Studio randomizzato EORTC 62933 di chemioterapia associata a metastasectomia polmonare è stato interrotto Nelle casistiche retrospettive, è riportato un 20-56% di utilizzo di chemioterapia pre o post-metastasectomia, SENZA influenza su sopravvivenza rispetto a chi viene solamente operato. (Robinson Br J Radiol 1994, Belal J Cardiovascular surgery 2001, Rehders Arch Surg 2007, Smith EJSO 2008) QUALE BENEFICIO DELLA CHEMIOTERAPIA? • Analisi retrospettiva su 138 pazienti sottoposti a metastasectomia polmonare dal 1990 al 2005 @ MSKCC • Associazione adriamicina 75 mg/m2 + Ifosfamide 6-9 gr/m2 + altri farmaci meno frequenti • La DFS mediana è stata 24 mesi nella coorte con chemioterapia vs 33 mesi nel gruppo solo chirurgia (p=0.19). •In analisi multivariata, la chemioterapia NON ha significativo impatto su DFS, OS e recidiva polmonare. mostrato (Canter Cancer 2008) PERCHE’ LA CHEMIOTERAPIA? •Casistiche retrospettive comprendevano spesso sarcomi ad alto e basso grado a diversa chemiosensibilità • Schemi utilizzati in passato contenevano farmaci poco attivi (deticene, ciclofosfamide, vincristina, carboplatino etc…) • Diverso timing della chemioterapia… •Le attuali terapie di supporto consentono maggiori intensità di dose con quindi maggiori probabilità di risposta •Rari casi di risposte complete •La chemioterapia (pre o post-metastasectomia) rimane un’opzione di trattamento da discutere con il paziente. QUALE CHEMIOTERAPIA IN PAZIENTE CHEMIO-NAIVE? Studi randomizzati hanno dimostrato che aumentanto le dosi antraciclina e la combinazione con ifosfamide ottengono maggiori tassi di risposta sulla STS localmente avanzati e metastatici (Edmonson J CO 1993, Antman JCO 1993) La combinazione di Antraciclina ed Ifosfamide a dosi piene con supporto di G-CSF costituisce oggi l’approccio di scelta ad intento neo-adiuvante o adiuvante. Almeno tre cicli di trattamento QUALE CHEMIOTERAPIA IN PAZIENTE PRE-TRATTATO CON ANTRACICLINE? Valutare l’istotipo ANGIOSARCOMA: Paclitaxel settimanale LEIOMIOSARCOMA: Docetaxel + Gemcitabina LIPOSARCOMA: ET-743 SARCOMA SINOVIALE: Ifosfamide ad alte dosi EWING: alte dosi con trapianto di cellule staminali irinotecan (+/- ciclofosfamide o temozolomide) RADIOTERAPIA - Radioterapia esterna: limitato ruolo nelle lesioni parenchimali polmonari multiple - Total lung irradiation (Ewing sarcoma) (Paulussen J Clin Oncol 1998) - Radiochirurgia stereotassica con Cyberknife: braccio robotico con acceleratore lineare, alta precisione e versatilità di movimento; necessario sincronizzatore con il respiro 35 paz con meta polmonari da diversi tumori @ Miami, dosi da 5 a 60 Gy, da 1 a 4 sedute, volumi da 0,7 a 152 mL 36% di risposta completa, 23% di risposta parziale, con ottima tollerabilità. (Brown South Med J 2008) APPROCCI ALTERNATIVI - Isolated lung perfusion: infusione selettiva del chemioterapico nel circolo polmonare dopo aver isolato accessi arteriosi ed efflusso venoso, con circuito extracorporeo che consente un ricircolo del chemioterapico +/- TNF. - Infusione del chemioterapico nell’arteria polmonare, senza controllo dell’efflusso - Stop-flow polmonare: sinergismo fra ipossia e chemioterapia - Chemioembolizzazione (Van Schil Eur J Cardiothorac Surg 2008) CONCLUSIONI - Il trattamento chirurgico può consentire 30% di sopravvivenza nei pazienti con metastasi polmonari da STS. lungo • Gestione multidisciplinare!! - TEMPO alla comparsa delle lesioni polmonari, ASSENZA di malattia in altre sedi e NEGATIVITA’ dei margini appaiono i fattori prognostici più importanti. • Ruolo della chemioterapia resta controverso a causa del bias di selezione delle casistiche retrospettive e differenze in termini di regimi utilizzati, numero di cicli, e sequenza temporale. Ma, alla luce delle nuove prospettive di TERAPIE ISTOTIPO SPECIFICHE, è ipotizzabile pensare che si possa dimostrare un certo beneficio.