II dom. di quaresima - A Gen 12,1-4a 2 Tim 1,8b-10 Mt 17,1-9 Gesù, tu sei il Signore: raggiante di luce hai mostrato il tuo volto ai discepoli, prima sgomenti alle predizioni del tuo patire, ora tremanti di fronte alla gloria che irradia da te. Tu sei il Signore: quale Figlio diletto del Padre, hai percorso per primo, e ora apri davanti a noi, la via dell’obbedienza di fede che pare impossibile, della perseveranza che riteniamo inutile, della speranza che sembra insostenibile. Tu sei il Signore: e noi vogliamo affidarci a te, perché troppo arduo è il cammino, troppo oscura la via; da soli non sapremmo percorrerla, ma con la forza del Tuo Santo Spirito il sentiero è sicuro, la paura sconfitta, la fatica generosamente offerta. Amen. Mt 17, 1-9 1 Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e * Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. 2 E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. 3 Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. 4 Pietro prese allora la parola e disse a Gesù: “Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia”. 5 Egli stava ancora parlando quando una nuvola luminosa li ** avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. ASCOLTATELO”. 6 All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. 7 Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: “Alzatevi e non *** temete”. 8 Sollevando gli occhi non videro (conobbero, fecero esperienza di) più nessuno, se non Gesù solo. 9 E mentre discendevano dal monte, Gesù ordinò loro: “Non parlate a nessuno di questa visione (delle cose viste), finché il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti”. TESTO: 1) vv. 2-3: Trasfigurazione/Visione. v. 4: 2) v. 5: v. 6: Reazione di Pietro. VOCE/ …ASCOLTO. Reazione dei discepoli. 3) vv. 7-9: Gesù guida alla lettura dell’esperienza fatta. PROTAGONISTI: nella SIGNORE). GESÙ – MOSÈ/ELIA … UNA VOCE - DISCEPOLI (PIETRO/comunità e la difficoltà ad entrare LOGICA del a) letterario: * professione di fede di Pietro. * 1° annunzio della Passione (16, 21-23). * esigenza della SEQUELA (16, 24-28). b) esistenziale: la comunità di Matteo ha una duplice esigenza: 1) armonizzare il ruolo del Battista con quello di Gesù (“una voce: Questi è il Figlio…”); 2) confermare la continuità tra prima Alleanza (Mosè – Elia “conversavano”) e seconda Alleanza. … a proposito di CONTESTO ESISTENZIALE (SEQUELA e ESIGENZE DELLA SEQUELA)… ** La sequela/santità (=salita al monte) √ è dono o conquista? √ quale funzione ha? √ è per il bene del singolo (“facciamo tre tende”) … o va messa al servizio della comunità (“…mentre scendevano…”)? * v. 1a «Sei giorni dopo»… … [ v. contesto letterario]. * v. 1b «li condusse in disparte, su un monte»… * associa i discepoli alla sua esperienza * monte (m. della tentazione – v. 4,8), ( … Galilea – 28,16). * v. 2a «Fu trasfigurato»… Per la tradizione ortodossa la trasfigurazione non fu tanto del Cristo quanto degli apostoli: Gesù non si è trasformato in qualcosa che già non fosse: LUCE. Gli occhi degli apostoli “furono aperti” dallo Spirito Santo (nube). * v. 2b « …volto come il sole… vesti come luce…»… La trasfigurazione interessa tutta la persona. * v. 3 « Mosè … Elia conversavano con Lui »… La Legge e i Profeti non sono in conflitto con Gesù. * v. 4 «… tre tende (luoghi di dimora)»… Cfr. Es 33,7: non è l’uomo che può preparare una tenda, un tempio al Signore, ma è Lui ad offrire all’uomo una tenda per incontrarlo (Cfr 1 Sam 7,14). * v. 5a «…una nube luminosa li avvolse con la sua ombra»… La presenza misteriosa, operante e mai imprigionabile dell’Eterno, che (Es 32,5) accompagna il popolo nel cammino dell’Esodo. * v. 5b «…una VOCE dalla nube»… Es 33,11: così il Signore parlava con Mosè faccia a faccia come un uomo parla con un amico. * v. 5c «Questi è il mio Figlio diletto (che realizza i desideri del mio cuore)… ASCOLTATELO»… * v. 6 « … i discepoli caddero con la faccia a terra (= adorarono: Es 34,8) e rimasero davvero attoniti »… * v. 7 «…si avvicinò … toccatili … SORGETE e NON ABBIATE TIMORE »… * v. 8 «… non videro (conobbero, fecero esperienza di…) nessuno, se non GESÙ SOLO»… * v. 9 «… non parlate a nessuno delle cose viste»… il silenzio riguarda le cose viste, non ciò che hanno udito. “Egli li condusse sul monte per svelare loro la gloria della sua divinità, e per mostrare che Egli era quello stesso Salvatore che attraverso i profeti aveva promesso di venire, affinché non cadessero in tentazione quando avessero visto la sua passione volontaria”. (Efrem il Siro) Nella tradizione latina l’ascesi (vita spirituale) è stata vista di frequente come cammino di purificazione, di arrampicata libera per montagne solitarie, sottolineando soprattutto la fatica e il protagonismo dell’uomo nell’incontro con Dio… L’icona della TRASFIGURAZIONE … parla diversamente: L’elemento più importante si trova nella LUCE che è anche l’elemento più immateriale, il riflesso della luce di Dio. Essa non ha una sorgente fissa. Alcune volte nasce dai lati, altre dal centro come nella icona della Trasfigurazione. Questa luce rende ogni cosa trasparente, alleggerisce la pesantezza del mondo materiale, fa risplendere le figure e i volti. È innanzitutto sui volti - infatti - che appare la luce della Risurrezione, su un colorito scuro, privo di bellezza carnale. Allora ogni cosa diviene luce e questa luce si comunica a colui che contempla l’icona e lo trasforma. Per questo ogni iconografo comincia la sua professione dipingendo per prima l’icona della Trasfigurazione, affinché i raggi della luce immateriale illuminino e penetrino la materia delle icone che dipingerà. Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Preghiamo con Mt 17,1-9 Una sosta, una sosta luminosa nel cammino che conduce Ma non è questo che tu vuoi: verso Gerusalemme, tu sei deciso ad andare verso la tua passione, fino in fondo, morte e risurrezione. a donarti, a spezzarti interamente. C’è un percorso doloroso Signore Gesù, da affrontare e tu vuoi che tu la riconosci anche nella mia vita i tre apostoli, la perenne tentazione almeno per un attimo, di trovare una scorciatoia contemplino il tuo volto trasfigurato, che conduca alla risurrezione la tua persona illuminata senza passare dallo splendore di Dio. attraverso la sofferenza. Una sosta in cui ricevere la voce Signore Gesù, del Padre che invita ad ascoltarti, tu sai quanto faccio fatica perché tu sei il Figlio prediletto, a rimanerti fedele la parola del Dio vivente. nel tempo della prova, Una sosta che fa nascere in Pietro ad affrontare la mia parte la tentazione di fermarsi, di sacrificio. di non scendere più, Sostieni i miei passi con il ricordo di restare per sempre sul monte di quella luce per abbeverarsi alla tua luce. che hai donato anche a me sul monte della Trasfigurazione.