Verso il Sistema Nazionale di
Valutazione: i dati INVALSI nel RAV
Patrizia Falzetti
INVALSI
Napoli, 12 dicembre 2015
Il procedimento di valutazione
Con il DPR 28 marzo 2013, n. 80 è stato emanato il
regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione (SNV)
in materia di istruzione e formazione.
In vista dell’avvio del Sistema Nazionale di Valutazione è
stato istituito presso la Direzione generale degli
ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema
nazionale di istruzione un nucleo di start up dal
carattere interistituzionale (MIUR, INVALSI, INDIRE,
Dirigenti tecnici ed Esperti del mondo della scuola) in
cui vengono fatte tutte le scelte di carattere strategico
per la messa a regime del sistema.
Valutazione<->Autonomia (da 18 anni)
Legge Bassanini n.59 del 1997 sul decentramento amministrativo,
articolo 21: “obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e
valutazione della produttività scolastica e del raggiungimento degli
obiettivi”.
DPR 275/1999
Per la verifica del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e
degli standard di qualità del servizio il MPI fissa metodi e scadenze per
rilevazioni periodiche
Fino al DPR 80/2013
e successiva Direttiva 11/2014 e Circolare 47/2014
Cosa intendiamo per AUTOVALUTAZIONE….
•
Lavorare con il proprio “neo-DS”
•
classe/istituto
•
•
•
•
Esaminare
le
prove
INVALSI
della
propria
Esaminare gli esiti degli scrutini di classe/istituto
Discutere come fare meglio l’anno prossimo
Scrivere progetti POF basandosi su dati precedenti
Somministrare questionari di gradimento/clima
QUESTO GIA’ SIGNIFICA FARE AUTOVALUTAZIONE
Il procedimento di valutazione
Il procedimento di valutazione
AUTOVALUTAZIONE
Le istituzioni scolastiche (statali e paritarie) sono
chiamate a sviluppare - nel corrente anno scolastico –
un’attività di analisi e di valutazione interna partendo da
dati e informazioni secondo il percorso delineato dal
Rapporto di autovalutazione (RAV).
Il RAV è da elaborare, entro il primo semestre 2015,
esclusivamente on line attraverso una piattaforma
operativa unitaria.
Il procedimento di valutazione
VALUTAZIONE ESTERNA
Nel corso del prossimo anno scolastico è prevista
l’attivazione della fase di valutazione esterna attraverso
le visite alle scuole dei nuclei. Saranno coinvolte circa
800 istituzioni scolastiche, secondo quanto previsto
dalla Direttiva 11/2014. Quest’ultime in parte (3%)
saranno scelte casualmente, in parte (7%) saranno
individuate sulla base di specifici indicatori di efficienza
e di efficacia.
Il procedimento di valutazione
AZIONI DI MIGLIORAMENTO
(AGGIORNAMENTO RAV)
A partire dal prossimo anno scolastico, in coerenza con
quanto previsto nel RAV, tutte le scuole pianificano e
avviano le azioni di miglioramento, avvalendosi
eventualmente del supporto dell’INDIRE o di altri
soggetti pubblici e privati (università, enti di ricerca,
associazioni professionali e culturali).
Un primo aggiornamento del RAV, finalizzato alla verifica
dello stato di avanzamento del processo e a un’eventuale
ritaratura degli obiettivi, è previsto per il mese di luglio
2016.
Il procedimento di valutazione
RENDICONTAZIONE SOCIALE
(Valutazione esterna - Azioni di miglioramento –
Azioni di rendicontazione sociale)
Nel terzo anno di messa a regime del procedimento di
valutazione in cui proseguono l’autovalutazione, la
valutazione esterna e le iniziative di miglioramento, le
scuole promuovono, in chiave dinamica, anche a seguito
della pubblicazione di un primo rapporto di
rendicontazione, iniziative informative pubbliche ai fini
della rendicontazione sociale, ultima fase del
procedimento.
Il procedimento di valutazione
AUTOVALUTAZIONE
VERIFICA ESTERNA
Pratiche di autovalutazione
[anche sulla base di un input che arriva
da indicatori e dati forniti dal centro:
prove Invalsi, “scuola in chiaro”,
questionari, ecc.]
Momenti di verifica esterna “in
situazione”
[ad opera di equipe che dovrebbero
essere coordinate da Ispettori]
MIGLIORAMENTO
RENDICONTAZIONE
Azioni di miglioramento
[affidate all’iniziativa delle scuole, che
possono avvalersi dell’Indire e di altri
soggetti pubblici e privati]
a cura di Giancarlo Cerini
Atti di trasparenza e rendicontazione
pubblica
[che può assumere forme e modalità
diverse]
Il Processo di Autovalutazione in sintesi
Per ciascuna delle Aree:
•
•
•
•
•
Lettura e analisi dei valori degli indicatori
Eventuale aggiunta di indicatori della scuola
Riflessione attraverso le domande guida
Individuazione dei punti di forza e di debolezza
Espressione del giudizio con la rubrica di valutazione su scala
da 1 a 7
Riflessione sul percorso di autovalutazione
Individuazione di priorità e traguardi di lungo periodo (riferite agli
esiti degli studenti) e processi coinvolti
Il Processo di Autovalutazione
Eventuale
aggiunta di
indicatori
della scuola
Lettura e analisi degli
indicatori
Riflessione attraverso
le domande guida
Individuazione di
punti di forza e di
debolezza
Espressione del
giudizio con la
Rubrica di valutazione
IL RAV
IL format RAV: le parti che lo compongono
Descrittiva
Valutativa
Riflessiva
Proattiva
• Descrizione del contesto e
delle risorse
• Valutazione degli Esiti e dei
Processi
• Descrizione e riflessione sul
percorso di autovalutazione
• Individuazione delle priorità e
degli obiettivi di processo
IL format RAV – Parte descrittiva: contesto e risorse
Popolazione scolastica
• Provenienza socio-economica e culturale degli studenti e
caratteristiche della popolazione che insiste sulla scuola (es.
occupati, disoccupati, tassi di immigrazione)
Territorio e capitale sociale
• Caratteristiche economiche del territorio e sua vocazione
produttiva. Risorse e competenze presenti nella comunità per la
cooperazione, la partecipazione ePer
l’interazione
sociale.
Istituzioni
territorio
si intende
l’area
rilevanti nel territorio (es. per l’inclusione, la lotta alla dispersione
geografica sudell’offerta
cui insiste la scuola,
scolastica, l’orientamento, la programmazione
sia per quel che riguarda la
formativa)
provenienza degli studenti, sia con
Risorse economiche e materiali
ai rapporti
che
• Situazione della scuola e grado diriferimento
diversificazione
delle fonti
diessa
conprivati
le istituzioni
locali e
finanziamento (es. sostegno delleintrattiene
famiglie e dei
alle attività
scolastiche, impegno finanziario con
deglialtri
enti soggetti
pubblici territoriali).
esterni.
Qualità delle strutture e delle infrastrutture scolastiche.
Risorse professionali
• Quantità e qualità del personale della scuola (es. conoscenze e
competenze disponibili).
IL format RAV – Parte valutativa
Espressione del giudizio nelle aree degli Esiti
Successo scolastico
• I risultati scolastici rimandano agli esiti degli studenti nel breve e medio periodo. E'
importante che la scuola sostenga il percorso scolastico di tutti gli studenti garantendo ad
ognuno il successo formativo.
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
• L’analisi dei risultati conseguiti nelle prove standardizzate nazionali persegue la finalità
di far riflettere sul livello di competenze raggiunto dalla scuola in relazione alle scuole del
territorio, a quelle con background socio-economico simile e al valore medio nazionale.
Tale analisi deve permettere anche di valutare la capacità della scuola di assicurare a tutti
gli studenti il raggiungimento di alcuni livelli essenziali di competenza.
Competenze chiave e di cittadinanza
• Insieme di competenze, anche di natura trasversale, ritenute fondamentali per una piena
cittadinanza. Tra queste rientrano le competenze sociali e civiche e le competenze
personali legate alla capacità di orientarsi e di agire efficacemente nelle diverse
situazioni. Si considera inoltre la capacità degli studenti di autoregolarsi nella gestione
dei compiti scolastici e dello studio.
Risultati a distanza
• L’azione della scuola può definirsi efficace quando assicura risultati a distanza nei
percorsi di studio a seguito o nell’inserimento nel mondo del lavoro. E', pertanto,
importante conoscere i percorsi formativi degli studenti usciti dalla scuola del primo e
del secondo ciclo ad un anno o due di distanza, e monitorare inoltre i risultati sia
all'interno del primo ciclo, sia nel passaggio al secondo ciclo.
IL format RAV – Parte valutativa
Espressione del giudizio nelle aree dei Processi – pratiche
educative e didattiche
Curricolo, progettazione e valutazione
• Individuazione del curricolo fondamentale a livello di istituto e capacità di rispondere alle
attese educative e formative provenienti dalla comunità di appartenenza. Definizione di
obiettivi e traguardi di apprendimento per le varie classi e anni di corso. Attività opzionali
ed elettive che arricchiscono l’offerta curricolare. Modalità di progettazione didattica,
monitoraggio e revisione delle scelte progettuali effettuate dagli insegnanti. Modalità
impiegate per valutare le conoscenze e le competenze degli allievi.
Ambiente di apprendimento
• Capacità della scuola di creare un ambiente di apprendimento per lo sviluppo delle
competenze degli studenti. La cura dell'ambiente di apprendimento riguarda sia la
dimensione materiale e organizzativa (gestione degli spazi, delle attrezzature, degli orari e
dei tempi), sia la dimensione didattica (diffusione di metodologie didattiche innovative),
sia infine la dimensione relazionale (attenzione allo sviluppo di un clima di
apprendimento positivo e trasmissione di regole di comportamento condivise)
Inclusione e differenziazione
• Strategie adottate dalla scuola per la promozione dei processi di inclusione e il rispetto
delle diversità, adeguamento dei processi di insegnamento e di apprendimento ai bisogni
formativi di ciascun allievo nel lavoro d’aula e nelle altre situazioni educative.
Continuità e orientamento
• Attività per garantire la continuità dei percorsi scolastici. Attività finalizzate
all’orientamento personale, scolastico e professionale degli allievi.
IL format RAV – Parte valutativa
Espressione del giudizio nelle aree dei Processi – pratiche
gestionali e organizzative
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
• Identificazione e condivisione della missione, dei valori e della visione di
sviluppo dell’istituto. Capacità della scuola di indirizzare le risorse verso le
priorità, catalizzando le energie intellettuali interne, i contributi e le risorse del
territorio, le risorse finanziarie e strumentali disponibili verso il
perseguimento degli obiettivi prioritari d’istituto.
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
• Capacità della scuola di prendersi cura delle competenze del personale,
investendo nella formazione e promuovendo un ambiente organizzativo per
far crescere il capitale professionale dell’istituto.
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
• Capacità della scuola di proporsi come partner strategico di reti territoriali e di
coordinare i diversi soggetti che hanno responsabilità per le politiche
dell’istruzione nel territorio. Capacità di coinvolgere le famiglie nel progetto
formativo.
La Piattaforma Operativa Unitaria
Le fonti dei dati
Il MIUR rende disponibile alle scuole i dati, su
un “cruscotto” o “piattaforma”
con indici di comparazione (benchmark)
DATI MIUR, INVALSI, ALTRI
DATI
SCELTI
DALLE
SCUOLE
Altri dati e indicatori aggiunti dalle scuole
per dare forza alla propria identità
Le fonti dei dati
“Scuola in chiaro” (ex “Fascicolo scuola”)
Questionario scuola
Prove SNV INVALSI
Questionari studenti / genitori / docenti
Da INVALSI o da elaborazioni delle scuole
• Istat, Ministero Interno
• Integrazione delle banche dati
•
•
•
•
Le fonti dei dati - MIUR
Fascicolo Scuola e sito Scuola In Chiaro
• Strutture, alunni, personale
• Bilancio
• Esiti formativi …
Le fonti dei dati - MIUR
Le fonti dei dati - MIUR
Le fonti dei dati - MIUR
Le fonti dei dati - INVALSI
2.2.a Risultati degli studenti nelle prove di italiano e matematica
2.2.a.1234 Punteggio in italiano e matematica
*Differenze nel punteggio rispetto a scuole con contesto socio-economico e culturale simile (ESCS)
Le fonti dei dati - INVALSI
2.2.b Livelli di apprendimento degli studenti
2.2.b.1 Alunni collocati nei diversi livelli in italiano e in matematica
Classe/Istituto/Ragg
ruppamento
geografico
FIPM000001 - II H
FIPM000001 - II I
FIPM000002 - II A
FIPM000002 - II B
FIPM000002 - II D
FIPM000003 - II A
FIPM000003 - II B
FIPM000003 - II E
FIPM000003 - II F
FIIS000000
Toscana
Centro
Italia
Numero
studenti
Livello 1
0
0
0
0
2
1
1
3
1
% studenti
Livello 1
4
12,6
10,9
11,6
Numero
studenti
Livello 2
2
2
2
1
1
1
0
4
4
% studenti
Livello 2
8,5
17
20,9
21,9
2.2.b.1 Alunni collocati nei diversi livelli in italiano e in matematica Scuola secondaria di II grado - Classi seconde Liceo
Italiano
Matematica
Numero
Numero
Numero
Numero
Numero
Numero
studenti
studenti
studenti
studenti
studenti
studenti
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Livello 1
Livello 2
Livello 3
5
8
1
11
5
0
9
8
0
7
8
3
7
9
4
0
3
10
10
12
1
1
4
9
5
15
3
2
3
3
5
13
5
2
2
4
8
7
2
0
3
1
7
9
3
3
5
6
7
11
1
1
3
3
% studenti
% studenti
% studenti
% studenti
% studenti
% studenti
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Livello 1
Livello 2
Livello 3
31,5
46
10
13,5
18
19,5
27,4
34,6
8,5
19,3
22,4
17,8
32,5
28,9
6,8
20,9
25,4
19,4
32,1
27,3
7
20,5
24,6
19,8
Numero
studenti
Livello 4
0
1
5
8
9
3
3
6
6
% studenti
Livello 4
20,5
11,6
10,9
12,9
Numero
studenti
Livello 5
0
0
4
2
9
14
11
6
11
% studenti
Livello 5
28,5
28,8
23,3
22,1
Le fonti dei dati - INVALSI
2.2.c Variabilità dei risultati fra le classi
2.2.c.1 Varianza interna alle classi e fra le classi
2.2.c.1 - Variabilità TRA le classi e DENTRO le classi - Italiano e Matematica - Scuola secondaria di II grado Classi seconde Liceo
Indirizzo/Raggruppamento
geografico
TRA_ita (%)
DENTRO_ita (%)
TRA_mat (%)
DENTRO_mat (%)
FIIS000000 - Liceo
4,2
95,8
34,9
65,1
-
-
-
-
Centro
36,8
63,2
20,1
79,9
ITALIA
32,2
67,8
27,6
72,4
- Benchmark*
Toscana
Le fonti dei dati - INVALSI
Le fonti dei dati
Gli indicatori forniti da MIUR e INVALSI e le evidenze
prodotte dalle scuole
• Le aree di processo sono suddivise in sottoaree; per ogni sottoarea sono
forniti dati e indicatori.
Curricolo e offerta formativa
Indicatori
NOME INDICATORE
COD
FONTE
1.1.a
Curricolo
INVALSI - Questionario scuola
1.1.b
Politiche scolastiche di istituto
INVALSI - Questionari insegnanti
...
(max 100 caratteri spazi inclusi) ...
Indicatori elaborati dalla scuola
• Gli indicatori consentono alla scuola di confrontare la propria situazione
con valori di riferimento esterni. Devono essere utilizzati all’interno di una
interpretazione più ampia
• Si chiede alla scuola di indicare eventuali dati raccolti internamente o altri
tipi di evidenze pertinenti con l’area di analisi e utilizzati per motivare il
giudizio
Le domande guida
Le domande guida sono uno stimolo per riflettere su quanto
realizzato in ogni area, focalizzandosi sui risultati
Area: Curricolo, progettazione e valutazione
Sottoarea: Curricolo e offerta formativa
• A partire dai documenti ministeriali di riferimento, in che modo il curricolo
di istituto risponde ai bisogni formativi degli studenti e alle attese educative
e formative del contesto locale?
• La scuola ha individuato quali traguardi di competenza gli studenti nei
diversi anni dovrebbero acquisire? Vengono individuate anche le
competenze trasversali (es. educazione alla cittadinanza, competenze sociali
e civiche)?
• Gli insegnanti utilizzano il curricolo definito dalla scuola come strumento di
lavoro per la loro attività?
• Le attività di ampliamento dell’offerta formativa sono progettate in raccordo
con il curricolo di istituto?
• Vengono individuati in modo chiaro gli obiettivi e le abilità/competenze da
raggiungere attraverso i progetti di ampliamento dell'offerta formativa?
Le domande guida
Sezione di valutazione
Domande guida
• Quali risultati raggiunge la scuola nelle prove standardizzate
nazionali di italiano e matematica?
• La scuola riesce ad assicurare esiti uniformi tra le varie classi? Il
livello raggiunto dagli studenti nelle prove INVALSI e' ritenuto affidabile
- conoscendo l'andamento abituale delle classi - oppure c'e' il sospetto
di comportamenti opportunistici (cheating)?
• Le disparità a livello di risultati tra gli alunni meno dotati e quelli
più dotati sono in aumento o in regressione nel corso della loro
permanenza a scuola?
• Queste disparità sono concentrate in alcune sedi, indirizzi o
sezioni?
Punti di forza e di debolezza
• Sono presenti campi aperti in cui la scuola
descrive i punti di forza e di debolezza per ogni
area/sottoarea.
• La scuola sintetizza l’analisi effettuata a partire
dalla lettura degli indicatori, dalla riflessione
condotta con le domande guida e dalla
conoscenza del proprio contesto, sforzandosi
di individuare ciò che di positivo è stato
realizzato e gli aspetti maggiormente critici.
Punti di forza e di debolezza
La Rubrica di valutazione
• La rubrica di valutazione si compone di:
– Un criterio di qualità
• La scuola propone un curricolo aderente alle
esigenze del contesto, progetta attività didattiche
coerenti con il curricolo, valuta gli studenti
utilizzando criteri e strumenti condivisi
– Una scala di possibili situazioni da 1 a 7.
– Le situazioni 1 (Molto critica), 3 (Con qualche criticità),
5 (Positiva) e 7 (Eccellente) sono corredate da una
descrizione analitica.
– Le situazioni 2, 4 e 6 non sono descritte.
La Rubrica di valutazione
Le descrizioni non sono una
fotografia della situazione di ciascuna
singola scuola. Esse servono come
guida per capire dove meglio
collocare la propria scuola lungo la
scala.
Le situazioni non descritte
permettono di posizionare le scuole
che riscontrano solo per alcuni
aspetti una corrispondenza tra la
descrizione e la situazione effettiva.
La Rubrica di valutazione
La Rubrica di valutazione
Scala da 1 a 7:
• con quattro livelli descritti, con esempi
specifici (àncore)
• … e tre livelli “intermedi” non descritti, per una
maggiore flessibilità per le scuole
Non è un voto! ma un posizionamento motivato
Motivazione del giudizio (max 2000 caratteri)
Motivazione del giudizio assegnato
• Per ciascuna area si chiede di motivare brevemente le ragioni della scelta
del giudizio assegnato, indicando i fattori o gli elementi che hanno
determinato la collocazione della scuola in uno specifico punto della scala.
• Per la motivazione del giudizio si suggerisce di tenere conto dei seguenti
criteri generali:
▫ Completezza - utilizzo dei dati e degli indicatori messi a disposizione
centralmente (MIUR, INVALSI, ecc.) e capacità di supportare il giudizio
individuando ulteriori evidenze e dati disponibili a scuola.
▫ Accuratezza - lettura dei dati e degli indicatori in un'ottica
comparativa, confrontando la situazione della scuola con i valori di
riferimento forniti (medie nazionali o regionali, andamento generale
delle scuole di riferimento, ecc.).
▫ Qualità dell’analisi - approfondimento e articolazione della riflessione
a partire dall’analisi dei dati disponibili. L'analisi è articolata quando
non ci si limita a elencare i dati o a descrivere ciò che la scuola fa, ma i
dati vengono interpretati tenendo conto della specificità del contesto,
oppure si evidenziano i punti di forza e di debolezza dell'azione della
scuola, o ancora si individuano aspetti strategici.
Motivazione del giudizio assegnato
La strategia in poco spazio
•
•
•
Abbiamo poco spazio (150 caratteri) per
esprimere la strategia di miglioramento
Sono ciò su cui la scuola si impegnerà nei
prossimi anni
Le Priorità riguardano solo gli Esiti degli
studenti
Individuare 1-2 priorità all'interno di 1-2
aree degli Esiti
Parte riflessiva
Riflessione sul percorso di autovalutazione
Composizione del
nucleo di
autovalutazione
Problemi emersi
nella lettura e
interpretazione
dei dati
Esperienze
pregresse di
autovalutazione
Parte proattiva
Individuazione di priorità e obiettivi
Piano triennale
PRIORITA’
RIFERITE AGLI
ESITI DEGLI
STUDENTI
Obiettivo di
processo
Obiettivo di
processo
Obiettivo di
processo
TRAGUARDI DI
LUNGO
PERIODO
Parte proattiva
La scelta delle priorità e degli obiettivi
• Si chiede alle scuole di individuare un numero limitato di
priorità (1 o 2) e di relativi traguardi all'interno di una o
due aree degli Esiti degli studenti.
• Allo stesso modo il numero di obiettivi di processo
dovrebbe essere circoscritto ed essi dovrebbero essere
collegati con le priorità e congruenti con i traguardi di
lungo periodo.
• Infine, le scuole dovrebbero motivare la scelta delle
priorità a partire dai risultati dell’autovalutazione
La strategia in poco spazio
La strategia in poco spazio
La strategia in poco spazio
Individuare le priorità per i seguenti ambiti
relativi agli esiti degli studenti:
1) Risultati scolastici
2) Risultati nelle prove standardizzate nazionali
3) Competenze chiave e di cittadinanza
4) Risultati a distanza
La strategia in poco spazio
La strategia in poco spazio
La strategia in poco spazio
Individuare gli obiettivi di processo per i seguenti ambiti:
1) Curricolo, progettazione e valutazione
2) Ambiente di apprendimento
3) Inclusione e differenziazione
4) Continuità e orientamento
5) Orientamento strategico e organizzazione della scuola
6) Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
7) Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
La strategia in poco spazio
La strategia in poco spazio
Esempi di Priorità, da motivare rispetto ai dati
• Diminuzione dell'abbandono scolastico (Area 1);
• Migliorare le competenze sociali degli studenti (Area 3)
• Diminuire le differenze tra le classi (Area 1 o 2)
Per ogni Priorità identificare un Traguardo (osservabile
o misurabile) risultati attesi da raggiungere
• “Diminuzione dell'abbandono scolastico” ->“Rientrare
nella media di abbandoni provinciali”
La strategia in poco spazio
I Traguardi sono da raggiungere “regolando” i Processi
didattici o organizzativi
•
•
“Promuovere una figura di docente tutor per
supportare gli studenti in difficoltà del primo anno”
“Ripensare a criteri di valutazione condivisi per la
matematica nella scuola primaria”
Indicare in che modo i traguardi possono contribuire al
raggiungimento delle priorità (max 1500 caratteri )
Il piano di miglioramento
Nel RAV la scuola definisce la
strategia complessiva
Nel Piano di miglioramento la
scuola articola gli obiettivi,
individua le risorse materiali,
umane ed economiche, descrive le
attività, definisce i risultati attesi…
Priorità strategiche
DIAGRAMMA FATTIBILITA’/INTERESSE
Interesse massimo
Fattibilità
minima
IPOTESI DA
APPROFONDIRE
IPOTESI
DA ATTUARE
IPOTESI
DA SCARTARE
IPOTESI DA
APPROFONDIRE
Interesse minimo
Fattibilità
massima
Grazie per l’attenzione
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Presentazione - INVALSI - Servizio Statistico e Sistema