SOLAR DECATHLON - USA - TU DARMSTADT - WWW.SOLARDECATHLON.DE Parallelepipedo intelligente Testo di Marco Imperadori TU Darmstadt Foto di TU Darmstadt e Simon Schetter S olar Decathlon è una prestigiosa manifestazione internazionale, che si tiene a Washington D.C., dedicata a progetti e prototipi di abitazioni innovative, ad alta efficienza energetica e indipendenti da fonti di energia fossile non rinnovabile. L’edizione 2007, che metteva a confronto lavori provenienti da università statunitensi, canadesi, spagnole e tedesche ha visto primeggiare studenti, professori e tecnologie (cotruttive e impiantistiche) della TU Darmstadt, con la divisione Energy-Efficient Building Design, guidata da Manfred Hegger. Tutti i progetti, comparabili dimensionalmente, sono stati realizzati e posti a con42 S 2/08 [Scuole e asili] [Residenze speciali] fronto sul suggestivo scorcio del Mall, che culmina nell’imponente sagoma dell’obelisco, a pochi passi dalla Casa Bianca. Il gruppo ha concepito un volume semplice e intelligente: un parallelepipedo di legno con zone di vita e lavoro poste a sud mentre la zona notte e servizi sono dislocate a nord. Molto interessante è la flessibilità spaziale, accuratamente progettata, che amplifica le funzioni (cucina, soggiorno, terrazzo, servizi) a seconda delle necessità differenti nell’arco della giornata. La tecnologia costruttiva si basa sull’uso del legno, proveniente da forestazione controllata e rigenerabile, utilizzato sia nelle por- zioni portanti che nei tamponamento e in parte nell’isolamento interno. Centrale è, poi, l’utlizzo dell’energia solare a più livelli: per produrre energia elettrica mediante diversi tipi di pannelli fotovoltaici, come complemento a una pompa di calore grazie ai pannelli solari termici posti in copertura e come irraggiamento diretto invernale attraverso le pareti trasparenti. Quest’ultimo fenomeno viene attenuato in estate grazie alle schermature orientabili (di lamelle di legno) e al posizionamento di materiali a inerzia termica artificiale programmabile, Phase Change Materials (PCM), nell’involucro interno. B A TU Darmstadt A TU Darmstadt B Pianta piano terra. Scala 1:100 LOCALIZZAZIONE: WASHINGTON D.C., USA PROGETTO ARCHITETTONICO E TECNOLOGICO: TU DARMSTADT, DIVISIONE ENERGY-EFFICIENT BUILDING DESIGN, IN COLLABORAZIONE CON CARNAGIE MELLON UNIVERSITY DI PITTSBURGH COMMITTENTE: SOLAR DECATHLON COORDINAMENTO TECNICO: MANFRED HEGGER COORDINAMENTO OPERATIVO: ANDREA GEORGI-TOMAS (DIRECTOR), BARBARA GEHRUNG, ISABELL SCHAEFER COLLABORATORI: STUDENTI DELLA FACOLTÀ DI ARCHITETTURA TU DARMSTADT PROGETTO STRUTTURE D’ACCIAIO: WOERNER, JOCHEN STAHL, TU DARMSTADT PROGETTO IMPIANTI MECCANICI E IDRAULICI: SATTELMAYER, MARKUS SPINNLER, TU MUENCHEN PROGETTO IMPIANTI ELETTRICI: HARTKOPF, JURGEN WOLF, TU DARMSTADT PROGETTO IMPIANTI SOLARI: URSULA EICKER, HFT STUTTGART CONSULENZA ELETTROTECNICA: STUDENTI DELLA FACOLTÀ DI INGEGNERIA ELETTRICA TU DARMSTADT CONSULENZA ENERGETICA E SOLAR COOLING: STUDENTI DELLA FACOLTÀ DI INGEGNERIA CIVILE UNIVERSITÀ HFT DI STOCCARDA, CONSULENZA IMPIANTI MECCANICI E FOTOVOLTAICI: STUDENTI DELLA FACOLTÀ DI INGEGNERIA MECCANICA TU DI MONACO DI BAVIERA, SPONSOR PRINCIPALI: BBT THERMOTECHNIK GMBH (BOSCH GRUPPE), HOCHTIEF, LUDWIG HAEUSSLER GMBH PATROCINI: BUNDESMINISTERIUM FUER WIRTSCHAFT UND TECHNOLOGIE; BUNDESMINISTERIUM FUER VERKEHR, BAU UND STADTENTWICKLUNG; U.S. DEPARTMENT OF ENERGY, NATIONAL RENEWABLE ENERGY LABORATORY PERIODO DI PROGETTAZIONE: 2006 PERIODO DI COSTRUZIONE: 2007 AREA LORDA DI PAVIMENTO: 59 M2 CALPESTABILI; LOTTO DI CONCORSO 74 M2 PREMI: SOLAR DECATHLON 2007 COSTI: XXX TU Darmstadt Sezione longitudianle AA. Scala 1:100 La cortina di frangisole di lamelle di legno che protegge le facciate TU Darmstadt Vista interna della zona giorno [Residenze speciali] S 2/08 43 Involucro multistrato TU Darmstadt La casa traduce l’entusiasmo e le energie progettuali in una molteplicità di raffinate soluzioni tecniche bene integrate sia dal punto di vista impiantistico che estetico. L’edificio è concepito per strati in grado di fronteggiare le forzanti ambientali stagionali sia in termini volumetrici che superficiali. Una prima “pelle” è totalmente esterna, disattivabile in inverno, ed è costituita da pannelli frangisole di legno incernierati e impacchettabili a portafoglio. Le lamelle brisesoleil di legno sono anche dotate di lamine fotovoltaiche e quindi proteggono dal sole e, al tempo stesso, producono energia nel periodo più caldo dell’anno. La seconda “pelle” è rifinita di legno, isolata da pannelli vacuum iperisolanti nelle porzioni opache, mentre, in quelle trasparenti, è costituito da ampie vetrate, da pavimento a soffitto. Queste sono composte, verso nord, da quattro vetri e tripla camera con gas nobili, mentre, verso sud, tre vetri e doppia camera isolante. La “pelle” interna è addirittura “attiva”, dotata di tecnologia invisibile, grazie all’utilizzo di pannelli di gesso rivestito nobilitati dall’aggiunta, nel nucleo, di Phase Change Materials (PCM). Si tratta di materiali a cambiamento di fase, con cui è possibile calmierare i picchi termici oppure differirli, in grado di fornire inerzia termica artificiale programmabile con un peso esiguo (15 mm di pannello, del peso simile a quello del gesso rivestito ordinario, equivalgono alla capacità termica di 100 mm di calcestruzzo pieno e 120 mm di laterizio). I divisori interni, così come i pavimenti, possono essere trasformati definendo uno spazio dinamico, dove l’uomo controlla la tecnologia (non viceversa) e le funzioni spaziali. Le prestazioni invernali, affidate principalmente all’isolamento termico, alla captazione solare e ai guadagni energetici inter- La lamelle di legno dei panelli brise soleil sono dotate di lamine fotovoltaiche integrate Simon Schetter Velux Italia Il sistema di raffrescamento radiante a soffitto integrato ai pannelli di PCM 44 S 2/08 [Residenze speciali] sul tetto piano, inclinati del 19 % e in grado di fornire 8,6 KWp, monocristallini traslucenti, inseriti in vetri multistrato in copertura, supportati da fissaggi puntuali a spider, a protezione del portico a sud e moduli di silicio amorfo integrati nei frangisole di legno che proteggono le facciate verticali e forniscono complessivamente 2 KWp. Questi vengono orientati automaticamente da un sistema domotico in modo che i frangisole si comportino anche da inseguitori solari e forniscano il massimo d’energia collegato all’ottimale protezione solare estiva. Tornato in Germania, l’edificio è stato esposto alla fiera DeuBau di Essen nel gennaio 2008 per poi essere smontato, trasferito e rimontato nel Campus di Darmstadt (dimostrando quindi anche i valori energetici legati al riutilizzo, intrinseci alle tecnologie a secco). Attualmente è usato come laboratorio avanzato dedicato alle tecnologie fotovoltaiche e alle connesse attività di shared investments della comunità universitaria. TU Darmstadt ni, mostrano un fabbisogno inferiore a 15 KWh/m2anno che rientra nello standard tedesco Passiv Haus (misurato mediante PHPP). Per l’estate, al fine di prevenire il surriscaldamento, la facciata sud è protetta da un portico aggettante, mentre le facciate sud, est e ovest sono circondate da una cortina di frangisole a lamelle orientabili di legno. L’interno è raffrescato sia da ventilazione trasversale (configurazione aperta) che, nei periodi più caldi e privi di oscillazioni tra giorno e notte o di brezze, da un sistema di raffrescamento radiante a soffitto (configurazione chiusa), integrato ai pannelli con PCM, che sfrutta un processo di evaporative cooling dislocato in copertura. In caso estremo, una pompa di calore, alimentata dai pannelli solari termici, è in grado di fornire aria calda o fresca a seconda della stagione. L’acqua calda è fornita da collettori solari piani e alimenta sia i servizi che i pannelli radianti a pavimento disposti solo nel locale bagno. I sistemi fotovoltaici utilizzati sono di diverso tipo: monocristallini disposti Xxxxxxx xxxxxxxxxx TU Darmstadt TU Darmstadt Sezione trasversale BB. Scala 1:50 Xxxxxxx xxxxxxxxxx [Residenze speciali] S 2/08 45