Progetto/Edificio per l’istruzione
Edificio scolastico
a Pogliano Milanese
Rinnovamento architettonico e tecnologico
dell’edificio. Un intervento completo volto a
risolvere i problemi energetici, acustici ed
elettrici con particolare attenzione
all’immagine
G.B. Manzoni
60 ● Progetto&Pubblico Dicembre 2010
G
li interventi di riqualificazione della scuola primaria
“Don Milani” nel Comune di
Pogliano Milanese sono iniziati nel 2006
per concludersi nel settembre 2009.
La scelta attuata dall’Amministrazione
Comunale è stata dettata, oltre che da
ragioni meramente finanziarie, anche
dall’opportunità di eseguire i lavori
prettamente durante il periodo estivo,
quindi in concomitanza con la chiusura dell’attività didattica, onde ridurre al
minimo le interferenze tra il cantiere e
gli utenti.
Gli interventi sono rientrati all’interno
di un programma generale di riqualificazione messo a punto nell’anno 2006
e basato su diagnosi energetiche, sulla
necessità di ottimizzazione dell’impianto
termico e della messa a norma dell’impianto elettrico e, infine, dal rilievo
delle carenze funzionali spaziali e dalla
necessità di messa a norma dell’edificio
sotto il profilo dell’accessibilità e della
sicurezza al fuoco.
Il risultato finale deriva dall’esecuzione di più lotti funzionali in cui si sono
avvicendati diversi operatori in appalti successivi, guidati da un forte progetto unitario (progetto preliminare
complessivo redatto nell’anno 2004)
teso all’ottimizzazione dei differenti
SCHEDA DELL’ INTERVENTO
aspetti costruttivi finalizzati ad un rinnovamento non solo tecnologico, ma
anche architettonico dell’edificio. Nel
2006 la scuola presentava numerose e
significative criticità sotto il profilo sia
del comportamento energetico che
degli aspetti propriamente costruttivi e
degli spazi d’uso. In particolare, i locali
posti nel seminterrato non rispettavano le prescrizioni igienico-sanitarie, che
richiedono fuori terra almeno il 50%
della superficie esterna. L’analisi energetica inoltre ha portato a individuare
una serie di interventi di riqualificazione degli impianti e dell’involucro volti
a limitare: - le dispersioni termiche invernali; - gli apporti di calore estivi per
trasmissione e irraggiamento solare; - le
immissioni di aria dall’esterno; - la media
delle temperature dell’aria dei singoli
spazi dell’organismo edilizio.
Ciò è stato ottenuto tenendo presente
le esigenze di ventilazione e di benessere
termico, seguendo quanto contenuto
nella norma UNI EN ISO 7730, al fine
di contenere il consumo di energia e
comunque di evitare il surriscaldamento
degli ambienti, con riferimento anche a
esigenze di economia di esercizio.
Per quanto concerne l’involucro opaco, l’edificio esistente presentava una
chiusura verticale realizzata con muratura del tipo “a cassa vuota”, intelaiata
in una struttura monodimensionale in
calcestruzzo armato, con solai laterocementizi; non esisteva vespaio aerato;
i serramenti infine si presentavano con
telaio semplice in alluminio e vetrocamera 4-9-4. Pertanto in quelle condizioni costruttive, le trasmittanze rilevate e
calcolate erano risultate di gran lunga
eccedenti i valori limite di norma.
Per la progettazione sono stati assunti,
quali specifiche di prestazione, i valori di
norma più restrittivi, applicando diverse soluzioni progettuali. Innanzitutto si è
•• Oggetto:
Scuola Primaria “Don Milani”
•• Localizzazione:
Pogliano Milanese (Mi)
•• Committente:
Comune di Pogliano Milanese
•• Progetto architettonico e tecnologico:
Luigi Paolino
•• Progetto impianti meccanici:
Antonio Turco
•• Ottimizzazione energetica:
Luigi Paolino e Antonio Turco
•• Direzione Lavori:
Luigi Paolino e Antonio Turco
provveduto alla formazione di un vespaio aerato e isolato del piano seminterrato; l’isolamento termico delle pareti è
stato risolto mediante la realizzazione di
un sistema “facciata ventilata” in laterizio faccia a vista in corrispondenza del
piano seminterrato e di un sistema “a
cappotto” in corrispondenza del piano
rialzato e del primo piano, con isolante
di forte spessore (10 cm). Infine è stato
isolato il solaio di sottotetto e sono stati
sostituiti i serramenti con manufatti in
alluminio anodizzato, a taglio termico,
con vetrata di sicurezza termoisolante
bassoemissiva 4+4-12-4+4. La formazione dei sistemi isolati esterni ha reso
necessario realizzare una nuova imbotte dei serramenti, ottenuta mediante
Prospetti
La rivisitazione dei prospetti evidenzia gli interventi compiuti per qualificare l’involucro:
l’applicazione del sistema di rivestimento a
cappotto (che ha determinato l’eliminazione
delle cornici in marmo delle finestre e la formazione di davanzali ed imbotti in alluminio),
dei frangisole, nonché la sostituzione dei
serramenti con manufatti dai profili più evidenti e dal disegno più significativo, tale da
diventare un forte elemento formale. Inoltre,
il progetto riprende l’uso del laterizio faccia a
vista per realizzare il rivestimento ventilato,
adottandolo sia per evidenziare il nuovo volume recuperato a piano seminterrato sia per
riconfermare la simmetria della facciata
principale.
Progetto&Pubblico Dicembre 2010 ● 61
Progetto/Edificio per l’istruzione
l’eliminazione della preesistente cornice in botticino e la posa di controtelai
in profili scatolari metallici, onde poter
provvedere compiutamente all’isolamento delle mazzette.
Ciò ha comportato, al piano seminterrato, la creazione di notevoli cornici in
alluminio e, a tutti i piani, la formazione
di nuovi davanzali metallici in sostituzione dei precedenti in marmo botticino.
L’intervento, nel suo complesso, ha
migliorato sensibilmente il comportamento dell’edificio sotto il profilo delle
dispersioni termiche e di conseguenza
ha ridotto notevolmente la richiesta di
potenza dell’impianto di riscaldamento
e quindi i consumi energetici.
Per migliorare l’efficienza dell’impianto
termico nel piano seminterrato è stato
realizzato un impianto a pannelli radianti
di basso spessore. Particolarmente interessante risulta il raffronto tra lo stato di
fatto e il progetto per quanto concerne
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il fabbisogno di energia primaria: l’edificio, riqualificato, comporta infatti un risparmio di circa il 78%, passando da un
fabbisogno di circa 3.150.000 W dello
stato di fatto a un valore pari a circa
670.000 W di progetto. Il consistente
beneficio si estende anche al costo del
combustibile e alla riduzione delle emissioni inquinanti. Nel primo caso, si passa
da un consumo di circa 81.000 m3/anno
a circa 17.000 m3/anno con un’economia di circa 34.000 m3/anno. Nel secondo caso le emissioni si riducono a 1/5.
Anche le condizioni estive dello stato
di fatto erano particolarmente gravose
per gli utenti, registrando un fastidioso surriscaldamento dei locali esposti
a sud (in particolare le aule didattiche
e i laboratori) i quali, per contro, in situazione invernale, presentavano un
problema di abbagliamento. Per ovviare a queste problematiche di comfort
termico e ottico-luminoso, il progetto
ha previsto l’adozione di schermature
orientabili da applicare all’esterno dei
serramenti.
L’intervento di ristrutturazione ha anche affrontato il tema del benessere
acustico, per cui sono stati valutati i
parametri di comfort relativamente
all’isolamento di facciata, ai rumori di
calpestio e al tempo di riverberazione,
aspetto quest’ultimo particolarmente gravoso negli ambienti scolastici in
cui c’è sovraffollamento e una naturale tendenza degli utenti a esprimersi
a livelli sonori elevati. La riqualificazione dell’involucro opaco e trasparente
ha consentito ampiamente il rispetto
dei limiti di legge, mentre l’applicazione di controsoffittature fonoisolanti e
fonoassorbenti in tutti gli ambienti ha
ricondotto il parametro di riverberazione al di sotto del massimo consentito,
garantendo un notevole miglioramento della qualità ambientale. Anche gli
impianti elettrici sono stati oggetto di
rifacimento integrale, stante la vetustà
e soprattutto la mancanza del rispetto
delle norme di sicurezza. L’adozione
di controsoffitti ha mascherato l’installazione a vista dei conduttori, ottenendo un notevole risparmio rispetto a un
impianto sottotraccia. Nell’ambito delle opere di messa a norma è rientrata
anche la realizzazione di un impianto
ascensore, collocato esternamente al
volume dell’edificio esistente, in grado
di servire tutti i livelli al fine di garantire
la completa accessibilità. L’intervento
di messa a norma e riqualificazione è
stata anche l’occasione per proporre
una nuova estetica dell’edificio, per cui
il recupero non si è fermato alla mera
ristrutturazione di un vecchio edificio
ma si è concretizzato nella ricerca architettonica di un’immagine che, pur
innestandosi nell’impianto formale che
caratterizzava l’esistente, evidenziasse
l’uso di elementi tecnici di qualità per
il miglioramento del comportamento
dell’edificio. L’edificio esistente era connotato da semplicità nelle forme caratterizzata dalla scansione delle grandi
vetrate, dall’uso dell’intonaco esterno
pigmentato giallo, con l’inserto all’interno della facciata principale sud di una
superficie a mattoni rossi. L’applicazione
di profili in alluminio a tutta altezza in
corrispondenza degli spigoli dei volumi
ha risolto il problema della necessità
di creare giunti di discontinuità del rivestimento a cappotto. Il cromatismo
scelto, con il giallo caldo di fondo per
l’intero fabbricato e la scansione a fasce
colorate, riprendendo la precedente
pitturazione, conferisce leggerezza alle
fronti principali. Sotto l’aspetto economico, un dato importante è quello
relativo al fatto che la messa a norma
degli impianti meccanici è avvenuto con
la formula del “project financing”, per
cui l’esecutore delle opere ha finanziato
con fondi propri i lavori e si è preso
in carico la gestione per 15 anni: ciò
ha comportato un notevole risparmio
i fornitori
•• Imprese edili:
Teico, Multimanutenzione
•• Impianto termico e antincendi:
G.M. Giemme Multiservice
•• Serramenti e vetrazioni:
Azzimonti Paolino
•• Posa serramenti e lattonerie:
Pan Cor
•• Frangisole a lamelle impacchettabili:
Modello “Metalunic IV” –
Griesser
•• Frangisole a palette orientabili:
Linea S di Merlo
•• Laterizi faccia a vista:
RDB
•• Ascensore semipanoramico:
U.C.E.
finanziario per la Stazione Appaltante.
In termini generali, il costo complessivo
dell’intervento è stato pari a €1.600.000
che, rapportati alla superficie complessiva dell’edificio (circa 3.000 m2), corrispondono a circa 530 €/m2, valore
inferiore alla metà del costo medio di
una scuola nuova.
Serramenti
SCHEDA DELL’ INTERVENTO
•• Impianto termico e antincendi:
G.M. Giemme Multiservice
•• Serramenti e vetrazioni:
Azzimonti Paolino
•• Posa serramenti e lattonerie:
Pan Cor
•• Frangisole a lamelle impacchettabili:
Modello “Metalunic IV” –
Griesser
•• Frangisole a palette orientabili:
Linea S di Merlo
•• Laterizi faccia a vista:
RDB
•• Ascensore semipanoramico:
U.C.E.
Sono stati installati dei frangisole a palette in lamiera di alluminio pressopiegata, in corrispondenza dei serramenti delle
aule e dei sistemi di frangisole a pacchetto in lamelle di lega
di alluminio-magnesio, scorrevoli su guide laterali fisse, in
corrispondenza degli altri serramenti. Al fine di semplificare le
operazioni di controllo, sono stati applicati due sistemi di regolazione dell’impacchettamento e dell’orientamento delle
lamelle: un comando elettrico in corrispondenza di ciascun
serramento, così da regolare puntualmente ogni elemento a
seconda delle necessità della singola unità spaziale e un comando unico centralizzato, posto all’interno della bidelleria,
con il quale poter chiudere tutti gli elementi in un’unica operazione.
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