GIORNATE INTERNAZIONALI FICPM - ASSISI 2-5 MAGGIO 2013
TAVOLA ROTONDA - «LA ROTTA»
L’ACCOMPAGNAMENTO DEI FORMATORI NEL LORO
CAMMINO CON I FIDANZATI
E CON LE COPPIE IN DIFFICOLTÀ
VERSO LA CONQUISTA DELL’AMORE MATURO E
RESPONSABILE
Marinella ed Enrico Gualchi – Presidenti dei CPM Italiani – Torino (Italia)
Marinella ed Enrico Gualchi: 45 anni di innamoramento reciproco nel matrimonio; 40 anni di
innamoramento per il CPM e per le coppie che hanno incontrato a decine,
anzi a centinaia; un cammino di vita e di famiglia con tutte le avventure
che possono capitare ad un uomo e a una donna; un cammino faticoso, ma
costante, di crescita nell’Amore e nella Fede
che essi considerano
inscindibili.
Competenze specifiche:
Enrico esperto di manutenzione macchinari complessi, professionalità che
gli ha suggerito l’importanza di una buona manutenzione del macchinario
ancor più complesso che è un matrimonio.
Marinella con una ventennale esperienza di commercio a servizio delle donne (leggasi
merceria) necessario di una provatissima pazienza e cortesia che si è rivelata un’ottima scuola
di buone e serene relazioni per il bene del matrimonio.
Il sottotitolo del nostro convegno “attraversare i conflitti” ci suggerisce che per non
perdersi nei sentieri tortuosi dell’incomprensione, del pre-giudizio e della presunzione
che spesso ne sono l’origine e passare oltre, verso la conquista dell’amore maturo e
responsabile, è assolutamente necessario cercare la strada più adatta, conoscerla a
fondo e pianificare i percorsi a seconda delle nostre forze e dei nostri mezzi.
I momenti in cui possiamo agire sono due. Il primo è la preparazione alla
celebrazione del matrimonio quando ci concentriamo sulla conoscenza dei pericoli che
si potranno incontrare nella vita di coppia che sta cominciando o è appena avviata da
qualche tempo di convivenza. Il secondo momento più impegnativo è
l’accompagnamento delle coppie sposate che affrontano in modo diretto e concreto la
dura realtà del conflitto.
Dall’esperienza degli incontri di preparazione al matrimonio notiamo che uno dei
concetti più diffusi è che nel presente l’amore c’è ed è forte, ma nel tempo può finire
e non si può far altro che prenderne atto e accettarne le conseguenze: atteggiamento
spesso sostenuto da un egocentrismo e da una incapacità ad affrontare le difficoltà
generati da un’educazione volta all’individualismo e alla ricerca del benessere sempre
e subito…
Ecco dunque alcuni concetti ineludibili negli incontri di preparazione al matrimonio:
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le reazioni dell’altro non sono leggibili attraverso la mia personalità
(non sposo un altro me stesso sebbene con un viso diverso);
l’altro non è solo ciò che vedo, ma è ciò che la sua storia precedente ha
formato (io sposo anche un po’ la sua infanzia, la sua famiglia, le sue
aspirazioni, i suoi limiti, le sue delusioni…);
la mia idea non è sempre la migliore anche se faccio fatica
ad
ammetterlo;
lo amo davvero se mi fido di lui con riserva?
non MI SPOSO,
ma … CI SPOSIAMO.
La prima creatura generata dagli sposi è… LA COPPIA!
Sappiamo tutti di quanta cura necessita una nuova creatura, quanta attenzione attira
e quanto impegno di sostegno si attua affinché cresca sana e robusta
Spendiamo molte risorse e tempo per raggiungere obiettivi temporanei, parziali, ma
che desideriamo davvero realizzare: siamo sicuri di mettere lo stesso impegno per
l’obiettivo fondamentale della nostra vita: L’AMORE, o ci aspettiamo che si realizzi da
solo e ci piova gratuitamente dal cielo?
Allora:
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io più te = UNO maiuscolo… si! perché la coppia non è la somma di noi due,
ma una comunità nuova che volontariamente abbiamo creato e che rappresenta
la via esistenziale alla realizzazione del nostro progetto di vita;
non ci sposiamo per avere un aiuto ma per donarci l’un l’altro;
attraverso la fede in Cristo nel matrimonio sacramento ci viene data la grazia di
impegnarci a realizzare nel quotidiano l’AMORE quale Lui ci ha testimoniato.
non solo TI VOGLIO BENE, ma
VOGLIO VOLERTI BENE!
Infine, consapevoli che tutto ciò non si acquisisce al momento del sì nel giorno “ più
bello della vita”, ma si conquista a piccoli passi e frequenti cadute, proponiamoci di
RINNOVARE OGNI GIORNO LA SCELTA FATTA E L’IMPEGNO DEFINITIVO CHE
SI È PRESO
affinché il giorno delle nozze sia solo il primo dei giorni belli della vita.
E dopo il matrimonio? La conflittualità nella coppia rischia di essere l’inizio della
china verso la caduta del rapporto minato da dispute sopite sotto una malintesa
sopportazione o crescenti a spirale mosse da motivi sempre più futili, ma carichi di
rancore e scontento.
Il primo passo per superare i conflitti è
FERMARSI per interrompere la catena di malintesi che ci trascina verso il fondo della
crisi e poi:
PRENDERE COSCIENZA delle forze che si hanno a disposizione: quali sono i nostri
limiti? Quali storie abbiamo alle nostre spalle? Quale territorio sta intorno alla nostra
coppia? (famiglie d’origine, lavoro, situazione economica, aspettative, delusioni ecc..).
Certo conosciamo la cronologia della nostra storia e magari anche le caratteristiche
più evidenti del proprio carattere, ma spesso le nostre reazioni vanno al di là come
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mosse da qualche molla interiore che non sempre riusciamo ad individuare perché
guardiamo solo e sempre dal nostro angolo visivo: a volte basta spostarsi un po’ per
scorgere qualcosa che prima non vedevamo ma che pure c’è! Dunque è assai utile
LASCIARSI AIUTARE DALL’ALTRO ( e dagli altri ) PER CONOSCERCI MEGLIO.
E poiché ci siamo promessi reciprocamente di amarci nella buona e cattiva sorte
siamo chiamati a
FARE IL PRIMO PASSO PER SUPERARE IL CONFLITTO.
Ma quante volte abbiamo pensato: si io ho forse sbagliato ma lui/ lei stavolta ha
esagerato e se crede che faccia io il primo passo…, ma poiché la coppia vive di
reciprocità
OGNUNO DEVE DARE MA ANCHE PRETENDERE CON CHIAREZZA DALL’ALTRO.
Queste semplici (si fa per dire) regole sono necessarie per gestire in modo costruttivo
i conflitti che inevitabilmente si manifestano nella vita di coppia generati dal continuo
confronto con l’altro diverso da me.
Spesso la felicità della coppia sta nell’accettare serenamente questo assunto e
nell’attingere da questa differenza una maggior ricchezza per entrambi.
Il progetto per l’accompagnamento delle coppie già sposate trova secondo noi uno
strumento valido e collaudato nella revisione di vita, il metodo proprio del CPM e che
nell’esperienza di molte coppie ha costituito una solida base:
VEDERE
• Revisione personale: mi fermo per riflettere
• Revisione in coppia: per conoscermi meglio mi lascio aiutare dall’altro
• Revisione in gruppo: faccio tesoro del punto di vista degli altri
• Sincerità ed assenza di giudizio: la coppia vive di reciprocità.
GIUDICARE
• Impegno di coerenza: che cosa ci dice la nostra coscienza? Che cosa
abbiamo promesso solennemente nel giorno del nostro matrimonio chiamando
Dio a testimone? Preghiamo DIO solo a parole o ci impegniamo ad applicare
nella vita concreta ciò in cui crediamo?
AGIRE
• Impegno concreto: la soluzione dei conflitti deve partire innanzi tutto da me.
Marinella ed Enrico Gualchi
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4.3 La Rotta