Consiglio Regionale del Veneto - UPA - 05/03/2014 - 0004386
REGIONE DEL VENETO^
S
giunta regionale
IX Legislatura
^ Consìglio Regionale del Veneto
I del OS/03/2014
Prot: 0004386 Titolario 2.16.1.3
CRV
CRV
spc-UPA
PUNTO 10 DELL'ODG DELLA SEDUTA DEL 04/02/2014
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 3 / IIM del 04/02/2014
OGGETTO:
Risposta all'interrogazione a risposta immediata n. 579 del 19.3.2012 presentata dai consiglieri PIPITONE,
FRANCHETTO e MAROTTA, avente per oggetto: "Dietro front dell'Enei sulla riconversione: quale sviluppo
per il Delta del Po?".
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COMPONENTI DELLA GIUNTA REGIONALE
Presidente
Vicepresidente
Assessori
Segretario verbalizzante
Luca Zaia
Marino Zorzato
Renato Chisso
Roberto Ciambetti
Luca Coletto
Maurizio Conte
Marialuisa Coppola
Elena Donazzan
Marino Finozzi
Massimo Giorgetti
Franco Manzato
Remo Sernagiotto
Daniele Stivai
Mario Caramel
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
RELATORE ED EVENTUALI CONCERTI
RENATO CHISSO
STRUTTURA PROPONENTE
DIPARTIMENTO COORDINAMENTO OPERATIVO RECUPERO AMBIENTALE / TERRITORIALE
APPROVAZIONE:
Sottoposto a votazione, il provvedimento è approvato con voti unanimi e palesi.
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Dgr n. 3 /IIM
del 04/02/2014
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 3/IIM del 04 febbraio 2014
OGGETTO:
Risposta all'interrogazione a risposta immediata n. 579 del 19.03.2012
presentata dai
consiglieri Pipitone, Franchetto e Marotta, avente per oggetto "Dietro front dell'ENEL sulla
riconversione: quale sviluppo per il Delta del Po? "
L'Assessore Renato Chisso propone alla Giimta di adottare la seguente risposta:
La Centrale "Polesine Camerini" sorge su un'area prospiciente la sponda sud del Po della Pila di fronte al
paese di Pila,frazionedi Polesine Camerini, nel territorio del Comune di Porto Tolle in Provincia di Rovigo,
ed occupa una superficie complessiva di circa 2.350.000 m^.
La centrale è un grande impianto di produzione di energia elettrica di proprietà di ENEL. Divisa in quattro
gruppi da 660 MW l'uno, ha una potenza nominale totale di 2.640 megawatt, e può produrre circa r8% del
fabbisogno nazionale di energia elettrica.
Il progetto di conversione a carbone, assoggettato a VIA, prevede la quasi completa demolizione
dell'impianto e la sostituzione delle attuali quattro sezioni a olio con tre a carbone. E prevista una
diminuzione della produzione da 2.640 a 1.980 megawatt, con un investimento da parte di Enel di 2,5
miliardi di euro per cinque anni di lavori.
Già con l'accordo del 24.03.2003, ENEL e Regione del Veneto avevano individuato un impegno comune per
minimizzare gli impatti delle centrali di Porto Tolle (RO) e di Fusina (VE), che, aggiornato il 1° marzo 2005,
impegnava ENEL a introdurre soluzioni progettuali atte aridurreulteriormente le emissioni in atmosfera.
In particolare, la Regione del Veneto ha inteso mettere in relazione la propria valutazione con la concreta
possibilità che l'ENEL confermi ilrispettodi limiti di emissione e dei valori massici aimuali inferiori a quelli
previsti nel protocollo del 24.3.2003 e comunque allineati ai parametri delle BAT per le specifiche direttive
CEE e IPPC, a cui potrà corrispondere un tempo di esercizio maggiorerispettola scadenza prefissata al 31
dicembre 2030, commisurato ai valori massici già stabiliti con il predetto protocollo del 2003.
L'Intesa che la Regione del Veneto era tenuta a fomire in sede di Conferenza di Servizi convocata dal
Ministero dello Sviluppo Economico, ai fini del rilascio dell'Autorizzazione Unica di cui alla legge n.
55/2002, ha tenuto conto dell'impatto socio-economico sul territorio del proposto intervento, con particolare
riguardo agli impegni dell'ENEL di individuare strumenti per l'incremento della piccola e media impresa,
per favorire il coinvolgimento dell'imprenditoria locale per i lavori diriconversionee per il successivo
esercizio della centrale e per garantire la massima occupazione sia diretta che nell'indotto.
La Regione ha coinvolto le Amministrazioni del territorio interessato, per megliofinalizzaregli interventi di
sviluppo. Gli investimenti realizzati da ENEL assumono una valenza infrastnitturale di interesse generale
dello Stato, con un impegno dell'azienda a favorire uno sviluppo armonico del territorio, anche con misure
destinate all'incremento della piccola e media impresa.
A tale scopo, ENEL, nell'ambito di un apposito ulteriore Protocollo d'Intesa, sottoscritto con la Regione del
Veneto, in data 20.03.2010, si è impegnata, tra l'altro, ad adottare procedure d'appalto delle opere e di
acquisto di beni e/o servizi che consentano di integrare le capacità e le professionalità presenti nel territorio.
In attuazione a quanto previsto dall'art. 6 di detto Protocollo, la Regione, d'intesa con la Provincia di
Rovigo, ha costituito un apposito Tavolo di Lavoro (TdL) composto da rappresentanti di Regione, ENEL,
Provincia di Rovigo e Comune di Porto Tolle, nonché da esperti, nominati su indicazione di detti Enti e dalla
CCIAA di Rovigo in rappresentanza delle associazioni datoriali del territorio.
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L'articolo 12 del Protocollo prevede che la Regione del Veneto costituisca un comitato di indirizzo e
coordinamento, assieme alla Provincia e al Comune di Porto Tolle, per la predisposizione del Piano di
utilizzo dellerisorsemesse a disposizione da ENEL nei sei anni dall'avvio del cantiere (32 milioni di euro,
stima al 2010). Il Piano, da adottarsi da parte della Giunta regionale, avrebbe dovutoripartirele risorse sulla
base di progetti diriqualificazioneambientale, di valore culturale e/o di sviluppo socio-economico, turistico
e a sostegno del welfare del territorio provinciale.
A partire, poi, dall'entrata in esercizio ordinario della Centrale con nuovo assetto produttivo, ENEL avrebbe
dovutoriconoscerealla Regione, per favorire ulteriormente lo sviluppo del territorio polesano, per i primi
cinque anni un importo atmuo di 5 milioni di euro e, con decorrenza dal sesto anno, l'importo aimuo di 1
milione di euro, rivalutato armualmente secondo i parametri 1ST AT.
Il Protocollo assume inoltre particolare interesse anche per la previsione dell'avvio di altre azioni, che,
comunque, avrebbero rappresentato occasioni speciali di sviluppo del territorio, non solo del Delta, ma anche
a livello provinciale e regionale.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, facendo seguito all'istanza prodotta il 30.05.2005 da ENEL
Produzione SpA, in data 28 giugno 2005 ha avviato il procedimento autorizzativo, ai sensi del DL del 7
febbraio 2002, convertito in legge n. 55 del 9 aprile 2002 e svolto mediante il modulo procedimentale della
Conferenza di Servizi di cui alla legge n. 241/1990, per la conversione dell'esistente cenfrale termoelettrica
nel comune di Porto Tolle da olio combustibile a carbone.
Il 1 luglio 2010, presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è tenuta la riunione conclusiva della
Conferenza di Servizi nell'ambito del procedimentofinahzzatoalrilasciodell'Autorizzazione Unica.
La Conferenza di Servizi, sulla base delle posizioni prevalenti, si è espressa favorevolmente al progetto
proposto dalla Enel Produzione S.p.A.,risultandoconfraria la sola posizione della Regione Emilia Romagna.
Lo stesso parere manteneva, comunque, ferma l'acquisizione di approfondimenti e chiarimenti richiesti al
Ministero dell'Ambiente e il parere di competenza da parte del Ministero dell'Interno, preliminarmente
all'emanazione del decreto di autorizzazione unica.
L'iter si è concluso con il parere favorevole emanato con Decreto n. 55 del 05.01.2011 con cui si autorizza la
società proponente alla realizzazione delle opere assentite.
In data 31.05.2005 è stata inoltre presentata da ENEL istanza di VIA al Ministero dell'Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare.
Con Decreto VIA n. 873 del 24.07.2009 è stato dato Parere positivo con prescrizioni; tale parere è stato
successivamente armullato dalla sentenza del TAR del Lazio n. 32824/2010.
In data 09.02.2011, è stata presentata al MATTM una Verifica si ottemperanza il cui esito è rappresentato
dalle Prescrizioni A28, A36 del Decreto VIA n.873 del 20.07.2009.
La riconversione della centrale di Porto Tolle, è stata inizialmente giudicata illegittima dal Consiglio di
Stato, ma, successivamente, lo stesso ha ridato al gruppo ENEL la possibilità di riawiare le procedure,
riconoscendo di fatto la validità della legge regionale del 5 agosto 2011, n. 14, con cui il Veneto ha
modificato l'articolo 30 della legge istitutiva del Parco del Delta del Po.
In data 30.11.2012 è stata riawiata la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale conclusasi con Parere
Interlocutorio negativo della Commissione Tecnica VIA del 08.11.2013, n. 1368: preso atto delle
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motivazioni vi espresse, dalle quali traspare una consistente carenza di elementi valutativi non risuha
possibile la conclusione dell'istruttoria ai fini dell'espressione del giudizio di compatibilità ambientale.
Il decreto del Direttore Generale del Ministero dell'Ambiente e dalla Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale Valutazione Ambientale, n. DVADEC-2014-0000004 del 13.01.2014, prescrive quindi
che la Società ENEL Produzione SPA dovrà esibire la documentazione necessaria ai fini del riawio del
procedimento di valutazione di impatto ambientale del progetto di conversione a carbone della Centrale di
Porto Tolle.
In data 29.03.2007 è stata presentata dal direttore dell'impianto di Polesine Camerini al Ministero
dell'Ambiente e della Uitela del Territorio e del Mare istanza di Autorizzazione Integrata Ambientale,
relativa all'esercizio dell'impianto nella configurazione attuale, fino all'emanazione del decreto di
autorizzazione alla modifica impiantistica, con previsione di fermata dei gruppi 1-2 nel primo semesfre 2008
e dei gruppi 3-4 nel primo semestre 2009.
La Conferenza di Servizi, in data 27.01.2011, si è espressa favorevolmente in merito al rilascio
dell'autorizzazione Integrata Ambientale, alle condizioni di cui al parere istruttorio della Commissione EPPC
trasmesso in data 22.12..2010, adeguato per quantoriguardail piano di monitoraggio.
La procedura, allo stato degli atti, è ancora in corso.
Varicordatoche l'assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato il 12 luglio 2011 una
risoluzione che impegnava la Giunta ad opporsi alle decisioni della Regione Veneto, nel momento in cui
preparava la modifica della legge regionale istitutiva del Parco del Delta del Po, aprendo la strada alla
riconversione a carbone della cenfrale Enel di Porto Tolle-Polesine Camerini, e a proporre un piano
alternativo per lo sviluppo economico della zona, attraverso il rilancio di turismo, agricoltura e pesca,
preservando l'ecosistema del Po e la qualità dell'aria nella pianura padana, puntando a una produzione
energetica esclusivamente effettuata tramite fontiriimovabili,non combustibili e non fossili.
Tra l'altro, il Comune di Porto Tolle ha approvato con Conferenza di Servizi del 09.01.2012, il Piano di
Assetto del Territorio (PAT).
Il PAT individua FATO n. 2c "Polesine Camerini" che comprende l'abitato di Polesine Camerini e si estende
per una superficie pari a 23.269.640 mq. All'interno della relazione sintetica del Piano strutturale è riportato
che tale ambito è soggetto a criticità essenzialmente dovute alla presenza della centrale elettrica ENEL, per la
quale prevede la riqualificazione e riconversione.
Nel Rapporto Ambientale del PAT, par. 2.2.3 "Criticità emerse", si riporta che "il principale elemento di
alterazione della qualità dell'aria è dato dalla presenza della centrale Enel; i dati evidenziati sono mttavia da
modificare in funzione di una trasformazione prevista per le modalità di gestione dell'impianto, che
prevedono il suoriordinosecondo una diversa tipologia di combustibile e con differenti livelli di produzione
sia di energia, sia ovviamente degli effetti negativi connessi.
A conferma dell'interesse della Regione Veneto per lo sviluppo e l'economia dell'area, si ricorda che la
stessa ha sottoscritto con l'Amministrazione comunale di Porto Tolle un Accordo di Programma per la
realizzazione dell'iniziativa "Progetto Integrato di Sviluppo Locale del Paesaggio culturale" (L.R. n. 7 del
22.02.1999) con un sostegno regionale per la condivisione di iniziativefinalizzatealla valorizzazione e allo
sviluppo integrato delle attività culturaU e turistiche dell'area comunale inserita nell'ambito del Parco del
Delta del Po (DGR n. 2010 del 29.11.2011, BURVET n. 96 del 20.12.2011).
In ogni caso, viste le motivazioni dell'ultimo parere interiocutorio negativo della Commissione VIA del
Ministero dell'Ambiente, come ratificato dalla competente Direzione Generale del Ministero stesso, si
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ribadisce la posizione della Regione del Veneto a favore dellariconversionea carbone della cenfrale di Porto
Tolle e del mantenimento dell'attività,ritenutasfrategica dal punto di vista economico e occupazionale.
LA GIUNTA REGIONALE
Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della
pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
DELIBERA
1. di approvare, nel testoriportatoin premessa, larispostaall'interrogazione arispostaimmediata n. 579
del 19 marzo 2012 presentata dai consiglieri Pipitone, Franchetto e Marotta, allegata,avente per oggetto
"Diefrofrontdell'ENEL sullariconversione:quale sviluppo per il Delta del Po? ";
2. di incaricare dell'esecuzione del presente atto la Segreteria della Giunta- Sezione verifica e gestione atti
del Presidente e della Giunta.
IL SEGRETARIO
F.to Aw. Mario Caramel
IL PRESIDENTE
F.to Dott. Luca Zaia
Risposta data dalla Giunca Regionale nella bcvxa-.
del Consiglio Regionale a.J\^% del _
]
Per ulteriori informazioni si rinvia al resoconti
integrale della Seduta.
UFFICiadSSÈMBLEA
n B/esponsabÀle
(Giuseppe Miiy>ti^
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