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Tanto tempo fa in una
caverna un hobbit di
nome Borty Baggins
trovò un anello di
calamaro magico.
Borty si accorse
dei poteri del
calamaro dopo
poco tempo;
infatti
quell’anello
aveva il potere di
rendere invisibili
le persone.
Molti anni dopo Borty, che aveva sempre
custodito gelosamente il suo anello, adottò
un giovane hobbit: Ghiottolo Baggins.
I due vissero felici
fino a quando Borty
arrivò al suo 111°
compleanno. L’ormai
vecchio hobbit decise
di fare una festa a
casa sua invitando
tutto il paese. In
quella festa però
Borty aveva un piano.
Borty si mise d’accordo con un suo
vecchio amico: il saggio mago
Biusandalf
I due decisero che ad un certo punto della festa Borty si sarebbe messo
l’anello e sarebbe fuggito per poi tornare e lasciare in eredità a
Ghiottolo tutti i suoi averi.
E così fu, Borty se ne andò in un luogo remoto lasciando solo il giovane
Ghiottolo
Ghiottolo viene a conoscenza di questo fatto da Biusandalf che gli confessa
che l’anello di calamaro è l’Unico Anello, l’anello più potente appartenente
al malvagio Signore dei Gamberetti.
Biusandalf dice al giovane hobbit di partire alla volta di Gran Burrone e
che li si sarebbero incontrati.
Ghiottolo Baggins decise di partire insieme ad altri suoi tre amici e cioè:
Il suo
giardiniere
Canni
Gamgee
Trave Tuc
Furia
Brandibuck
I quattro hobbit decidono così di partire alla volta di Gran Burrone.
Durante il viaggio però i nostri eroi sono inseguiti da dei cavalieri neri
che sembrano fiutare la presenza dell’anello di calamaro.
Dopo molte peripezie i quattro hobbit decidono di sostarsi per un po’ alla
Taverna del Puledro Impennato della città di Brea.
Qui i nostri eroi incontrano
un forte guerriero umano
chiamato Nieddagorn.
Nieddagorn dice di essere un
amico di Biusandalf e che ha
avuto il compito di scortarli
fino a Gran Burrone.
Durante il viaggio i nostri eroi si imbattono di nuovo nei cavalieri neri e
Ghiottolo viene ferito ad una spalla.
I nostri eroi si riescono a salvare grazie alla dama elfica Lady Lauretta
La dama porta in salvo il ferito
Ghiottolo mentre Nieddagorn
scorta gli altri tre hobbit.
Finalmente i nostri eroi
arrivano a Gran Burrone, però
Ghiottolo sembra non guarire
definitivamente dalla ferita alla
spalla.
A Gran Burrone i nostri eroi
ritrovano il vecchio Borty
Baggins
A Gran Burrone si è tenuto in seguito il Consiglio di Zagerlond.
Zagerlond è un mezz’elfo che guidò
le armate elfiche contro l’oscuro
signore molti anni prima; inoltre è
anche il padre di Lauretta
Biusandalf prende subito parola
dicendo che era stato a parlare di
questa storia al potente stregone
buono Ciruman.
Che però si è schierato dalla parte del male.
Ciruman si è alleò con il Signore dei Gamberetti e decise di imprigionare
Biusandalf che però riuscì a scappare.
Il Consiglio andò avanti e si prese la decisione finale di distruggere l’anello; per
distruggere l’anello bisognava gettarlo nel luogo in cui è stato creato e cioè nella
friggitrice all’interno del monte Fato.
Il problema è che che il Monte Fato si trovava nella pescheria di Mordor, la
terra dell’oscuro signore.
Allora il concilio decise di creare una compagnia di nove elementi di cui sei li
conosciamo già e cioè: Ghiottolo, Canni, Furia, Trave, Nieddagorn e Biusandalf;
a questi sei si sono aggiunti:
Nuzzolas
l’elfo
L’umano
Edomir
Cerri il nano
La compagnia inizia il suo viaggio verso Sud percorrendo il monte
Caradhras.
Sul Caradhras i nostri eroi trovano però una bufera di neve creata da
Ciruman.
Allora la compagnia chiede a Ghiottolo dove voglia andare; il piccolo
hobbit rispose dicendo che aveva intenzione di attraversare le antiche
miniere di Moria.
In queste oscure caverne la compagnia ha trovato numerose orrende
creature tra cui un temibile Chiesalrog
Tra il Chiesalrog e Biusandalf scoppia un cruento
scontro e il mago, per salvare gli altri, si sacrifica.
La compagnia perde un membro
Dopo questa disgrazia la compagnia ha ripreso il suo viaggio arrivando fino
allo stupendo bosco Lothlorien.
Qui i nostri eroi incontrano la regina degli elfi: Dama Martina
Dama Martina ospita per alcuni
giorni la compagnia nelle sue
terre.
Un giorno Martina chiama al suo
cospetto Ghiottolo e lo incita a
guardare nel suo specchio; qui
l’hobbit vede quello che
accadrebbe se non compie a
termine la missione.
Allora Ghiottolo offre l’anello alla regina elfica che all’inizio cede alla
tentazione ma poi rifuta l’anello.
Dama Martina prima che la compagnia se ne andasse regalò a
Nieddagorn una spilla d’argento con una gemma verde, a Edomir una
cintura d’oro, a Furia e a Trave due cinture d’argento, a Canni dei semi
appartenenti agli alberi di Lothlorien, a Cerri un suo capello, a Nuzzolas
un arco nuovo e a Ghiottolo una fiala luminosa.
La compagnia attraversò il Grande Fiume e si fermò in una radura.
Qui Edomir cerca di prendere l’anello del potere a Ghiottolo che,
diventato invisibile scappa; Canni cerca Ghiottolo mentre il resto della
compagnia è attaccata da un gruppo di orchetti creati da Ciruman.
Durante questo attacco perde la vita il valoroso Edomir
mentre vengono rapiti Furia e Trave.
La compagnia si scioglie definitivamente con Ghiottolo che decide di andare a
Mordor da solo mentre Nuzzolas, Nieddagorn e Cerri inseguono gli orchetti
per salvare i due giovani hobbit Trave e Furia.
Intanto Canni trova il suo padrone Ghiottolo e decide di partire con lui a
Mordor.
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Il Signore dei Gamberetti