PODOLOGO il N.169 in medicina RIVISTA TRIMESTRALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA PODOLOGI gennaio/febbraio/marzo 2012 PODOLOGO il in medicina RIVISTA TRIMESTRALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA PODOLOGI Direttore Responsabile Mauro Montesi, Presidente A.I.P. Vice Direttore Giovanni Pepè, Presidente Onorario A.I.P. Direttore Scientifico Arcangelo Marseglia, Vice-Presidente A.I.P. Vice Direttore Scientifico Marco Cavallini, Presidente del corso di laurea in Podologia, II Facoltà di Medicina e Psicologia Università Sapienza di Roma Vice Direttore Scientifico Antonio D’Amico, Consigliere A.I.P. Direttore Editoriale Benedetto Leone, Responsabile Comunicazione A.I.P. Coordinamento editoriale Rocco Menechella, Coordinatore Editoriale A.I.P. Comitato Scientifico Joseph B. Addante, Alberto D’Ari, Arcangelo Marseglia, Fabio Moro, Francesco Papa, Guglielmo Pranteda, Antonella Tammaro Abbonamento annuo: Euro 3,00 per gli associati Aip. I versamenti vanno effettuati tramite vaglia postale o assegno bancario non trasferibile, intestato all’Istituto Podologico Italiano. Via dei Berio 91, 00155 Roma. Prezzo di Copertina: Euro 0,60. È vietata la riproduzione anche parziale degli articoli senza autorizzazione. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati è esclusivamente degli autori. Manoscritti e foto, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 17397 del 26 settembre 1978. Iscrizione al R.O.C. n.10606/2004. Editore Associazione Italiana Podologi Direzione e redazione Via F. Tovaglieri, 17 - 00155 Roma Tel. 06/2282023, E-mail: [email protected] - Internet: www.associazionepodologi.it Impaginazione e stampa Gemmagraf 2007 srl tipolitografia - www.gemmagraf.it Distribuzione Istituto Podologico Italiano associato all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana) INSERZIONISTI BTC Srl. tel. (0542) 643664 - Podopiù Service. tel. 800949516, (06) 7822386 Sponsor Srl tel. (0423) 301771- Laboratoires SVR Italia tel. (02) 6713271 Roberto Mariani Medical Solution tel (06) 68891598 - ProSystem Div. Medestetica tel. (06) 97276557 ASSOCIAZIONE ITALIANA PODOLOGI PRESIDENTE Mauro Montesi VICEPRESIDENTE Arcangelo Marseglia CONSIGLIO DIRETTIVO Giovanni Antonacci, Bruno Cordazzu, Marco Costantini, Erica Forti, Mauro Montesi, Arcangelo Marseglia, Linda Passaro, Caterina Vajani, Edoardo Zucchi (Rapp. Studenti) COLLEGIO DEI PROBIVIRI Isabella Bianco, Carlo Bruziches, Catia Filippi, Stefano Mella, Gerardo Russo COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI Valentina Mancini, Antonietta Meloni, Ferruccio Montesi, Francesco Picarazzi COMUNICAZIONE E RAPPORTI ISTITUZIONALI Benedetto Leone INDIRIZZO SITO AIP www.associazionepodologi.it e-mail: [email protected] PODOLOGO il SOMMARIO N.169 in medicina RIVISTA TRIMESTRALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA PODOLOGI 7 14 20 gennaio/febbraio/marzo 2012 Editoriale. ............................................................................................................. 5 XXVII Congresso Lettera del Presidente.................................................................................................................. 6 XXVII Congresso Nazionale di Podologia......................................................................................... 7 Programma e schede di prenotazione..........................................................................................11 A.I.P. E’ online il nuovo portale dell’A.I.P....................................................................................... 14 Formazione Le notizie raccolte dall’AIP a Cernobbio, nella III Conferenza Nazionale ECM.................................. 15 Forum e Convegni La chirurgia mininvasiva del piede ed il ruolo del podologo...................................................... 20 Podologia L’autodeterminazione del paziente: implicazioni medico-legali correlate alla podologia................. 22 Università Erasmus: un’esperienza da non perdere............................................................................... 23 L’angolo dermo-podologico Aspetti clinici della psoriasi del piede.................................................................................... 27 Medicina Terapia conservativa dell’onicocriptosi e possibile allergia al titanio............................................ 31 23 27 31 EDITORIALE Editoriale U n protocollo di intesa con l’Associazione Nazionale Strutture Terza Età (ANASTE), quello in via di definizione con FEDERSALUTE Lazio, le intese attualmente in corso con l’Associazione Religiosa Istituti SocioSanitari, testimoniano l’impegno dell’AIP per l’assistenza agli anziani, i quali, secondo stime attendibili, soffrono nel 70% dei casi di patologie podaliche. E’ per questo che nell’organizzazione del XXVII Congresso Nazionale, di cui leggerete il programma nelle pagine che seguono, si è voluta organizzare una tavola rotonda su “L’invecchiamento attivo nella Sanità che cambia. Il ruolo del Podologo”. E’ un argomento che per la prima volta nei nostri congressi viene discusso a così alto livello, proprio per il rilievo che le patologie dell’anziano assumono nel lavoro quotidiano di ciascun podologo, anche a causa dell’aumento esponenziale degli anziani. E’ un tema, fra l’altro, che assume grande rilievo nella medicina del territorio, in quanto è necessario, per l’assistenza agli anziani, rinforzare il ruolo degli studi collegati alle varie organizzazioni locali che assistono gli anziani. Ecco perché il Convegno è stato intitolato “La podologia sul territorio nella Sanità che cambia” riaffermando così il ruolo strategico che intendiamo esercitare nell’ambito del Sistema Sanitario e nell’interesse della gente che vi deve ricorrere. A leggere, poi, il programma dei corsi di formazione, risulta evidente che sono stati privilegiati temi assolutamente di interesse pratico, che tengono conto del lavoro quotidiano che giorno per giorno viene praticato negli studi. Quanto agli studenti, dobbiamo aspettarci una partecipazione compatta, come si è verificato in occasione del XXVI Congresso a Principina Terra. “L’AIP è sempre più al loro fianco” sottolinea Mauro Montesi nella lettera pubblicata di seguito, definendo i giovani “Lo straordinario patrimonio che essi rappresentano per la podologia, ed in generale per la Sanità Italiana”. In conclusione i contenuti scientifici e pratici dei corsi, come anche l’interesse dei temi al centro della prima e dell’ultima giornata, costituiscono uno straordinario stimolo alla partecipazione per tutti noi. Quando leggerete questo editoriale, sarà ben vicino il 19 aprile, giornata nella quale, di pomeriggio, verranno aperti i lavori di un Congresso che riteniamo si connoti come uno dei più interessanti. Quindi, arrivederci a Riccione!! ■ 5 il PODOLOGO in medicina n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 XXVII CONGRESSO NAZIONALE A.I.P. Lettera del Presidente Mauro Montesi Cari colleghi, cari studenti, desidero anticiparvi il più sincero e affettuoso benvenuto a Riccione, la località che abbiamo scelto per tenere,dal 19 al 22 Aprile, il XXVII Congresso Nazionale di Podologia. Non credo sia il caso di descrivervi le caratteristiche di Riccione, in quanto sono ben note le attrattive di ogni tipo che essa offre, e che già costituiscono motivo per partecipare. La scelta della sede, per altro, non è stata facile, ma ritengo sia stata coronata da un successo, che mi auguro voi tutti possiate verificare, partecipando compatti all’evento. Ma ben altri debbono essere i motivi per venire a Riccione. Innanzi tutto la consapevolezza di partecipare alla manifestazione più importante nel panorama delle iniziative dedicate alla nostra professione; in secondo luogo il piacere di ritrovarsi in questa grande famiglia che l’AIP ha realizzato e saputo mantenere unita, con l’opportunità di scambiare tra voi pareri, esperienze, risultati conseguiti, difficoltà incontrate. Il motivo principale, per altro, è l’opportunità che il Congresso offre di essere partecipi a momenti di formazione di grande spessore sia sotto l’aspetto scientifico e teorico, che sotto l’aspetto pratico e strettamente connesso con la vostra attività di tutti i giorni. Quest’anno, infatti, abbiamo ritenuto di dedicare il massimo dello spazio a veri e propri corsi di formazione che si terranno nelle giornate di Venerdì 20 e Sabato 21. Basta leggere il programma per rendersi conto dell’utilità di tutti i workshop, molti dei quali effettuati sui pazienti, avendo riguardo alle cure innovative che i docenti hanno personalmente sperimentato. Ciò nella convinzione che l’aggiornamento professionale risulta fondamentale per la vostra valorizzazione nei confronti dei pazienti che debbono ricorrere a voi ed anche nei confronti dei medici di Medicina Generale e degli specialisti, che debbono poter contare sulla vostra valida collaborazione. Il Convegno vero e proprio, quindi, si limita solo a poche ore del pomeriggio di Giovedì 19, e della mattina di Domenica 22 ma non per questo di minore interesse se si pensa che viene affrontato un tema, quello del Piede dell’Anziano, nel quale vi imbattete continuamente nello svolgimento quotidiano della vostra professione. “L’invecchiamento attivo nella sanità che cambia. Il ruolo del Podologo” è il tema della tavola rotonda alla quale, come potete constatare dal programma, partecipano i più prestigiosi professionisti del settore. Anche la relazione e la lettura magistrale che precede e segue la tavola rotonda rivestono grande interesse in quanto, sempre nel settore Piede dell’Anziano, affrontano sia i problemi collegati alla collaborazione con il geriatra, sia la prevenzione e la cura delle principali patologie. D’altra parte i temi trattati, sia nella tavola rotonda che nelle relazioni, acquistano un rilievo del tutto particolare in considerazione delle iniziative prese dall’AIP in questi ultimi mesi, come il protocollo di intesa sottoscritto con l’ANASTE, che prevede il coinvolgimento dei podologi AIP nell’assistenza agli anziani delle RSA. Analogo protocollo è in via di definizione con FEDERSALUTE LAZIO, mentre sono in corso intese con l’ARIS ( Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari), sempre con l’obiettivo dell’assistenza agli anziani. Infine un invito speciale lo rivolgo ai giovani neolaureati e agli studenti affinché partecipino compatti all’evento. L’AIP,infatti, è sempre più al loro fianco, nella consapevolezza dello straordinario patrimonio che essi rappresentano per la Podologia e in generale per la Sanità Italiana. Migliorare la qualità della formazione e prendere ogni iniziativa utile ad assicurare un’adeguata occupazione dopo la laurea, questo è il nostro impegno prioritario. Concludo ripetendovi l’invito a una partecipazione compatta al nostro ventisettesimo appuntamento. Si tratta di un’occasione preziosa per i contenuti scientifici e professionali del Congresso, ma anche per l’opportunità che vi è offerta di godere dei momenti di sereno relax in un contesto che solo Riccione vi potrà regalare. Arrivederci ad Aprile e cordiali saluti a tutti. Il Presidente Mauro Montesi 6 n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 il PODOLOGO in medicina XXVII CONGRESSO NAZIONALE A.I.P. A Riccione il più importante evento formativo della nostra professione XXVII Congresso Nazionale di Podologia Benedetto Leone Responsabile Comunicazione A.I.P. I podologi italiani e gli studenti di podologia, quando leggeranno questo articolo probabilmente avranno già deciso di iscriversi al più importante evento formativo della nostra professione, che si terrà a Riccione, presso l’ Hotel Mediterraneo, dal 19 al 22 aprile. Quanti invece non lo avessero già fatto, potranno eliminare ogni dubbio leggendo il programma riportato nelle pagine seguenti. Avranno modo, così, di verificare con quanta attenzione l’A.I.P. abbia scelto i temi dei corsi formativi e quali docenti siano stati chiamati per tenerli. Si può dire che tali corsi affrontino i problemi più attuali che si presentano oggi nella pratica quotidiana. Se poi si tiene conto che molti di essi si svolgono direttamente sul paziente, si rinforza la sensazione della grande utilità di essi. Si inizia il secondo giorno con una lezione sul trattamento ortesico anche sotto l’aspetto pratico, per seguire, sempre sul paziente, il passaggio dal bendaggio funzionale al Kinesiotaping. I docenti Moro, Russo, Montesi e per la Kinesioterepia , Ponti e Furno, debbono essere considerati all’avanguardia nella conoscenza e nella pratica delle tecniche più avanzate. Ma anche la lezione sulle linee guida per l’ attuazione delle nuove direttive sulla sicurezza, tenuta da Renzi e D’Amico, oltre ad essere un tema assolutamente nuovo, acquista un rilievo pratico di evidente interesse. Sempre nella stessa giornata De Carli affronta il tema delle patologie nello Sport. I temi di carattere giuridico svolti da Croce, ormai l’avvocato più esperto sulle disposizioni di legge che regolano la professione, nonché un tema sempre all’ordine del giorno quale la diagnostica radiologica in podologia, sviluppato da Joe Addante, ben noto podoiatra americano, caratterizzano la giornata di venerdì 20, insieme a Salvetti che tratta la Metodologia della ricerca. Di non meno interesse le lezioni di sabato 21. La farmaceutica podologica, che apre la giornata con due podo- Balconi in vetro cristallizzato con piante sempreverdi. Lungomare notturno logi che sono anche farmacisti (Enrico Bertoncelli, Serena Taddei) e l’ ecografia podologica (oltre a Francesco Papa, Pausania, Monticone, Cribari) aprono la giornata, che segue con una lezione di Cavallini e Antonacci sulla prevenzione e trattamento del piede diabetico. Gianfranco Morico affronta invece il tema delle problematiche sovra segmentarie, mentre Pranteda e Tammaro sviluppano la loro lezione sulle principali affezioni cutanee del piede. Di grande interesse la lezione del Presidente Guarnera e altri medici dell’ AIUC sulle ulcere vascolari degli arti inferiori. l’“organizzazione dello studio podologico”, lezione che si terrà il pomeriggio, fornirà ai colleghi, e soprattutto ai 7 il PODOLOGO in medicina n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 XXVII CONGRESSO NAZIONALE A.I.P. Camera standard fronte mare curare agli anziani una soddisfacente qualità della vita. Lo testimoniano il Protocollo di Intesa, già sottoscritto con l’ ANASTE per l’assistenza nelle RSA come anche quello con la FEDERLAZIO SANITA’, oltre alla disponibilità offerta ad alcuni Assessorati, come quello agli Affari Sociali di Roma Capitale. Il moderatore Dott. d’Ari ,il Dott. Bianco, il Prof. Falaschi, il Prof. Ceda, il Preside Prof. Ziparo, il Dott. De Santis, la Dott.sa Nisi e il Dott. Colaiacomo,nonché il Dott. Dugone, proprio per il ruolo che rivestono e per le esperienze professionali maturate, garantiscono una discussione di straordinario interesse, anche sul piano pratico e propositivo. Ma si è ritenuto opportuno che ai partecipanti alla tavola rotonda fossero fornite notizie circa le patologie podaliche degli anziani, per poter discutere su elementi certi. Suite con bagno interno giovani, gli elementi fondamentali necessari ad avviare un ambulatorio, tenuto conto dell’ esigenza di rispettare i requisiti minimi stabiliti. Fra l’altro la lezione sarà tenuta dal Presidente Montesi e dal Presidente Onorario Pepè, che si soffermeranno anche sui principali casi clinici e sugli interventi ortesici. Se i temi dei corsi di formazione, di cui abbiamo fatto cenno, costituiscono uno dei principali motivi per partecipare, non meno importanti risultano le sessioni plenarie del pomeriggio di giovedì 19 e della mattina di domenica 22. Ormai le patologie del piede dell’ anziano sono sempre più frequenti, anche per il continuo invecchiamento della popolazione. Si è così voluto organizzare una tavola rotonda alla quale hanno assicurato la loro presenza i principali esperti della materia. L’ obiettivo è quello di definire il ruolo del podologo nella Sanità che cambia al fine di assicurare agli anziani un invecchiamento attivo. E’ un tema mai discusso nei nostri Congressi, oppure discusso solo marginalmente, ma che ha acquistato un rilievo tale, che non poteva essere trascurato. D’ altra parte il 2011 e i primi mesi del 2012 hanno registrato un forte impegno dell’ A.I.P. per assi- Piscina esterna adiacente sala relax Ingresso Per questo al Podologo dott. Antonio D’Amico, affiancato dalla Dott.ssa Erica Forti, è stato affidato l’incarico di aprire la sessione plenaria con un’interessantissima relazione dal titolo “Le patologie podaliche dell’anziano in un’ottica di Welfare e Sanità”. 8 n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 il PODOLOGO in medicina XXVII CONGRESSO NAZIONALE A.I.P. Immediatamente dopo la tavola rotonda, sarà utile seguire con attenzione la lettura magistrale che sarà tenuta dal Responsabile del reparto di Geriatria dell’Ospedale Sant’Andrea, prof. Paolo Falaschi. Da lui, che tratterà “Geriatri e Podologi. L’integrazione come risorsa indispensabile alla prevenzione e alla cura” ci aspettiamo proposte operative per attuare una più stretta collaborazione geriatra-podologo, attualmente latente. Domenica, giornata di chiusura, la Dott.sa Linetti, Responsabile del Settore Sala Vespucci al Ministero della Salute, esporrà nella prima mattinata quale sia il sistema di cerper la Podologia, sono questi i motivi di cui si deve tificazione dei crediti formativi nei professionisti sanitari. tener conto per una adesione massiccia sia dei PodoGrande attesa, infine, per la relazione di chiusura di Anlogi, associati e non , che degli studenti dei vari corsi di tonietta Codella, in quanto è superfluo sottolineare l’inlaurea in Podologia del nostro Paese. ■ teresse di tutti noi per le novità e gli adempimenti delle recenti manovre economiche e soprattutto che cosa cambia per i podologi. A Riccione c’ero anch’io! Ma un altro motivo per partecipare riAnche la città e l’ hotel dove si svolge il Congresso costituiscono un sicuro guarda soprattutto gli studenti. Infatti, richiamo per i podologi e per gli studenti. Riccione è talmente nota che bacome per gli anni scorsi, sarà organizstano poche parole per ricordare che la destinazione della Riviera Romazata la sessione poster per dar modo ai gnola è ormai da decenni simbolo dell’ospitalità più calorosa. L’evento,poi, giovani di esprimersi su alcune patologie si tiene nella seconda metà di Aprile, quando cioè ci troveremo in un posto di maggior interesse. Un’ apposita comdi incomparabile bellezza nel periodo migliore, lontano dal caos più stretmissione giudicherà il migliore, che sarà tamente estivo. Né dobbiamo dimenticare come i numerosi giovani che adeguatamente premiato per lo studio e saranno presenti avranno pane per i loro denti quanto a discoteche, pub, per il lavoro svolto. sale giochi, divertimenti di ogni tipo, ovviamente dopo aver partecipato Un’offerta formativa senza precedenti, con la massima serietà e attenzione ai lavori della giornata. un team di docenti della massima espeQuanto alla sede, non è facile trovare un hotel, pure a quattro stelle, così accogliente, elegante e raffinato come il Mediterraneo. Senza contare, poi, rienza scientifica e pratica, un‘occasione la grande funzionalità della sala ove si tengono le sessioni plenarie e le unica d’incontro e di scambio di conosale ove si tengono i corsi formativi. E poi, proprio in Viale Ceccarini, uno scenze, il valore aggiunto di passare tre degli spazi più noti ed eleganti che può vantare il nostro Paese. Tutti elegiorni in una città e in una sede di grande menti questi, non certo più importanti dei contenuti congressuali, ma siattrattiva,la consapevolezza di aver partecuramente fondamentali per poter affermare “A Riccione, c’ero anch’io”. cipato low cost all’evento più importante 9 il PODOLOGO in medicina n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 XXVII CONGRESSO NAZIONALE A.I.P. Programma Giovedì 19 Aprile È stato invitato il Ministro della Salute Prof. Renato BALDUZZI SESSIONE PLENARIA Ore 12,00 REGISTRAZIONE DEI PARTECIPANTI Ore 14,30 APERTURA DEI LAVORI E SALUTO DELLE AUTORITÀ Sen. Mariapia Garavaglia, Sen. Cesare Cursi Ore 15,00 “Le patologie podaliche dell’anziano in un’ottica di Welfare e Sanità” A. D’Amico, E. Forti Ore 15,30 Tavola Rotonda “L’invecchiamento attivo nella Sanità che cambia. Il ruolo del Podologo” R. d’Ari (moderatore), A. Bianco, A. De Santis, S. Dugone, N. Nisi, G. Ceda, P. Falaschi, V. Ziparo, E. Colaiacomo, M. Montesi Ore 17,00 Lettura Magistrale: “Geriatri e podologi. L’integrazione come risorsa indispensabile alla prevenzione ed alla cura” P. Falaschi Ore 17,30 LA PAROLA AI CONGRESSISTI Ore 18,00 ASSEMBLEA DEI SOCI Ore 19,00 CHIUSURA DEI LAVORI Venerdì 20 Aprile CORSO DI FORMAZIONE A Ore 8,30/12,30 Moderatore: F. Montesi Giustificazioni epistemologiche del trattamento ortesico propriocettivo F. Moro, A. Russo, F. Montesi Ore 14,30/18,30 Moderatore: F. Moro Giustificazioni epistemologiche del trattamento ortesico propriocettivo (Parte pratica) F. Moro, A. Russo, F. Montesi CORSO DI FORMAZIONE B Ore 8,30/12,30 Moderatore: M. Costantini Dal Bendaggio Funzionale al Kinesiotaping V. Ponti, G. Furno Ore 14,30/18,30 Moderatore: V. Ponti Patologia del piede e della caviglia nello sport A. De Carli, A. Vadalà, A. Ciompi, R. Lanzetti CORSO DI FORMAZIONE C Ore 8,30/10,30 Moderatore: B. Cordazzu Analisi dei rischi professionali in Podologia. Linee guida sull’attuazione delle nuove direttive sulla sicurezza R. Renzi, A. D’Amico Ore 10,30/12,30 Moderatore: M. Montesi Il diritto, le responsabilità per il Podologo oggi M. Croce Ore 14,30/16,30 Moderatore: G. Pepè Metodologia della ricerca M. Salvetti Ore 16,30/18,30 Moderatore: G. Antonacci L’importanza della diagnostica radiologica in Podologia J. Addante Ore 11,00 COFFEE BREAK Ore 13,30 PAUSA PRANZO 11 il PODOLOGO in medicina n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 XXVII CONGRESSO NAZIONALE A.I.P. Sabato 21 Aprile CORSO DI FORMAZIONE D Ore 8,30/12,30 Moderatore: A. Marseglia Farmaceutica podologica E. Bertoncelli, S. Taddei Ore 14,30/18,30 Moderatore: L. Passaro Casistica ecografica podologica ragionata F. Papa, A. Pausania, G. Monticone, A. Cribari CORSO DI FORMAZIONE E Ore 8,30/12,30 Moderatore: C. Vajani Piede Diabetico complicato: i punti critici della prevenzione e del trattamento M. Cavallini, G. Antonacci Ore 14,30/18,30 Moderatore: V. Ponti Piede e problematiche sovrasegmentarie: dall’embriologia al trattamento podo-riabilitativo G. Morico CORSO DI FORMAZIONE F Ore 8,30/10,30 Moderatore: E. Forti Il Dermatologo: casistica clinica nelle principali affezioni cutanee del piede G. Pranteda, A. Tammaro Ore 10,30/12,30 Moderatore: G. Guarnera Le ulcere vascolari degli arti inferiori G. Guarnera, G. Mosti, G. Failla, M. Di Salvo, V. Mattaliano Ore 14,30/18,30 Moderatore: A. Marseglia Organizzazione dello studio podologico, casi clinici ed Interventi ortesici M. Montesi, G. Pepè Ore 11,00 COFFEE BREAK Ore 13,30 PAUSA PRANZO Ore 18,40 CHIUSURA DEI LAVORI Ore 20,30 CENA DI GALA Domenica 22 Aprile SESSIONE PLENARIA Ore 9,00 Moderatore: C. Mastrocola L’ECM, il sistema di certificazione dei crediti formativi dei professionisti sanitari M. Linetti Ore 10,30 Podologi: cosa cambia a seguito delle nuove e ripetute “manovre economiche”. M.A. Codella Ore 12,00 CHIUSURA DEI LAVORI M. Montesi COME RAGGIUNGERCI Grazie ad una fitta rete di collegamenti aeroportuali, Riccione è ben collegata con le principali destinazioni nazionali ed internazionali. Le compagnie aeree propongono voli low cost da e verso le maggiori città italiane e straniere negli aeroporti di Rimini Miramare (km. 5), Forlì (km. 63), Ancona (km. 83) e Bologna (km. 122). Per conoscere giorni e orari di partenza e di arrivo basta collegarsi al sito della compagnia aerea prescelta. In auto: Autostrada A14 con uscita Riccione, qui di seguito l’itinerario nel dettaglio. - In auto, percorrere l’Autostrada A14 Bologna Ancona, ed uscire al casello di Riccione - Appena usciti dal casello, prendere la sinistra e percorrere Viale Enrico Berlinguer - Alla prima rotonda, proseguire dritto. Alla seconda rotonda, proseguire dritto. Al primo semaforo, proseguire dritto. - Al secondo semaforo, girare a destra, proseguendo su Viale Giulio Cesare per trecento metri, in direzione del Centro. - Al semaforo, girare a sinistra per Viale Ceccarini monte. In fondo a Viale Ceccarini, girare a sinistra per Viale dei Mille - Alla rotonda in prossimità del sottopasso ferroviario, girare a destra. Attraversare il sottopasso ferroviario e quindi girare a sinistra - Percorrere Via Parini, la strada che costeggia il porto canale, fi no a incrociare Via Milano - Girare a destra in Via Milano, percorrere circa 800 metri, l’hotel è alla Vostra sinistra angolo sud Viale Ceccarini, lato mare. Percorrere la rotonda con “la Lumaca Fucsia Luminosa” e svoltare a destra sulla strada a fi anco dell’ingresso del parcheggio sotterraneo. Accesso consentito ai soli Clienti dell’Hotel Mediterraneo. In treno: Linea Ancona - Bologna, stazione Ferroviaria di Riccione a circa 400-600 metri a piedi dall’Hotel Mediterraneo. 12 n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 il PODOLOGO in medicina XXVII CONGRESSO NAZIONALE A.I.P. 13 il PODOLOGO in medicina n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 AIP Dinamismo ed aggiornamenti giornalieri tra le principali novità della nuova versione Rocco Menechella Coordinatore editoriale A.I.P. C E’ online il nuovo portale dell’A.I.P. i siamo! E’ online il nuovo portale dell’Associazione Italiana Podologi. Una versione completamente rinnovata, fortemente voluta, che proietta l’A.I.P. verso il futuro senza rinnegare però le consolidate radici e la tradizionale affidabilità. Un salto di qualità verso un dinamismo più marcato affiancato all’efficienza di sempre, per consentire ai naviganti di conoscere tutte le novità aggiornate in tempo reale su quanto ruota intorno alla Podologia ed all’Associazione Italiana Podologi. Tra le novità della nuova versione la maggiore facilità nel trovare un podologo A.I.P. sul territorio nazionale. Nella sezione degli studi podologici, infatti, oltre alla naturale divisione per regione, sarà possibile risalire al podologo A.I.P. più vicino inserendo semplicemente il C.A.P. della zona di interesse nell’apposito spazio. Ma non sarà l’unica. Infatti, attraverso le sezioni, le pagine e le funzionalità rinnovate del portale dell’A.I.P., si tende a garantire, mediante internet, quel dinamismo che è oggi richiesto dalle esigenze lavorative, con la consueta attenzione a tutti gli adempimenti e a tutti gli elementi essenziali che riguardano la figura professionale: competenze, diritti e doveri, responsabilità, deontologia, norme pratiche e disposizioni legislative. Un modo ulteriore ed uno strumento in più per difendersi dal dilagante abusivismo, rivolgendosi esclusivamente a podologi qualificati e consentendo anche ad altri professionisti sanitari nonché agli stessi medici di base di conoscere meglio la figura del podologo e le sue specifiche professionalità nelle affezioni del piede. Non resta dunque che collegarsi giornalmente all’indirizzo www.associazionepodologi. it per essere sempre aggiornati con le ultime novità rivolgendo attentamente lo sguardo alle numerose news, agli eventi in programma, alle ultime riforme legislative ed a tutto quanto verrà inserito e che catturerà di sicuro l’attenzione e l’interesse di tutti. Buona navigazione! 14 n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 il PODOLOGO in medicina FORMAZIONE Le notizie raccolte dall’A.I.P. a Cernobbio, il 17 e 18 ottobre 2011, nella III Conferenza Nazionale ECM S i è tenuta, ancora una volta nella splendida cornice di Villa Erba a Cernobbio, il 17 e 18 ottobre scorsi, la III Conferenza Nazionale ECM. Sono stati presenti per l’A.I.P. Podologo Dott. ssa Linda Passaro, membro del Consiglio Direttivo con specifica delega alla Formazione, e il Responsabile dell’Ufficio Legale dell’A.I.P. Avv. Marco Croce. Sin da subito è emerso che la nuova disciplina dell’ECM è frutto di precedenti elaborazioni e di modifiche, determinate dalle valutazioni compiute congiuntamente dallo Stato (tramite il Ministero della Salute), dalle Regioni (soprattutto nella sede della Conferenza Stato/Regioni e in occasione dei relativi Accordi Stato-Regioni) e dagli organi appositi quali la Commissione Nazionale ECM, l’Age.Na.S. (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) e il Co.Ge.A.P.S. (Consorzio Gestione Anagrafica Professioni Sanitarie). Occorre evidenziare che sulla materia dell’ECM vi è un ulteriore Accordo Stato-Regioni, prossimo ad essere pubblicato e di cui a Cernobbio sono stati anticipati i lineamenti. Dunque, lo Stato e le Regioni hanno individuato un terreno comune e omogeneo di accordo sulla formazione obbligatoria degli operatori sanitari valido su tutto il territorio nazionale. Tutti i soggetti istituzionali coinvolti hanno convenuto che la formazione è assolutamente fondamentale per Sistema-Salute. Trasparenza e qualità devono essere alla base dell’ECM per resistere - senza incertezze alle eventuali sollecitazioni provenienti da gruppi di pressione. La Dott.ssa Maria Linetti, Dirigente del Ministero della Salute responsabile proprio del settore dell’ECM, ha esposto le novità in cantiere sulle attività dei pro- Rocco Menechella Coordinatore editoriale A.I.P. vider, precisando che la qualifica di provider può essere riconosciuta soltanto a un soggetto che sappia stabilizzare standard adeguati, attenendosi alle indicazioni, ai percorsi e alle procedure che la Segreteria ECM richiede. Un’attività che sarà fortemente incrementata dalla Commissione ECM è, appunto, quella dei controlli sui provider. La Commissione Nazionale ECM per salvaguardare proprio il sistema dei controlli ha istituito un Comitato di Garanzia, deputato a vigilare sull’indipendenza del contenuto formativo, a tutela dei fruitori dell’attività di docenza. Si sta parlando di controlli particolarmente delicati, che riguardano le sponsorizzazioni e i contenuti dei corsi, sia in formazione residenziale che a distanza. Il nuovo Accordo Stato/Regioni presuppone che tutti gli attori della scena (Commissione ECM, Regioni, Provider, Società scientifiche, Ordini e Associazioni, nonché gli stessi singoli professionisti fruitori della formazione) interagiscano efficacemente nel “sistema”. Il compito è alto: mettere a disposizione degli operatori sanitari lo strumento per migliorare il servizio della Salute. È stato rilevato che risulta necessario superare alcune criticità: ad esempio, la FAD (formazione a distanza) va incrementata - è troppo poca -; lo stesso vale per la formazione sul campo; l’offerta formativa professionalizzante va rafforzata e presuppone controlli di qualità e vigilanza sulla correttezza dei comportamenti. A sua volta, il Dott. Gennaro Rocco, Presidente del Collegio IPASVI di Roma, sempre nel Convegno di Cernobbio qui in commento, ha ricordato l’importanza del Co.Ge.A.P.S. e il ruolo che esso ha svolto e sta svolgendo per riunire tutti i crediti precedenti 15 il PODOLOGO in medicina n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 FORMAZIONE (dall’anno 2002) - a vantaggio di un milione e trecentomila operatori sanitari -, con una banca dati da aggiornare costantemente. Si mira ad avere la tracciabilità della formazione del professionista in tempo reale: dal 1°.1.2012 si potrà, almeno teoricamente, rendere visibile ad ogni cittadino lo stato di acquisizione dei crediti da parte di un professionista sanitario, ovviamente con filtri e livelli di accesso diversificati. Una grande novità è stata introdotta dall’ultima Legge di manovra finanziaria, vale a dire il Decreto Legge n. 138 del 13.8.2011 (“Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo”, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della Legge n. 148 del 14.9.2011), segnatamente l’articolo 3, comma 5, lettera b): gli Ordini e le Associazioni, in quanto investite della funzione rappresentativa della Professione cioè in quanto “ordinamento professionale”, valuteranno e certificheranno i crediti formativi e monitoreranno il grado di risposta del professionista in tema di adempimento dell’obbligo di aggiornamento. Il Co.Ge.A.P.S. sarà il punto di raccolta dell’anagrafica sulla formazione dei professionisti; si intende consentire a Ordini, Collegi e Associazioni la verifica dell’obbligo formativo assolto da parte di ogni iscritto, a tutela non solo della Professione, ma soprattutto, in ultima analisi, a garanzia dei cittadini. Gli Accordi Stato - Regioni del 2007 e del 2009 hanno trattato la materia in maniera specifica, ma ora il sopra citato articolo 3, comma 5, lettera b) del Decreto Legge n. 138/2011 prevede specificamente per tutti i professionisti l’introduzione di sanzioni in caso di mancato assolvimento del dovere di formazione e di aggiornamento. Nel triennio 2011-2013 ciascun operatore dovrà conseguire 50 crediti ogni anno, portandosi come bagaglio 45 crediti dall’esperienza precedente, purché essi siano regolari e certificati. Tale obbligo riguarda espressamente anche i liberi professionisti - quindi tutti i Podologi - e non soltanto i dipendenti delle Amministrazioni Pubbliche; si tratta di un obbligo che, a ben guardare, deriva dalle normative di livello comunitario che vedono nella garanzia di formazione e di aggiornamento professionale un elemento indispensabile della crescita e dello sviluppo (sostenibile e responsabile) delle economie e delle società di ciascuno Stato membro dell’Unione Europea. La raccolta dei crediti ECM compete al Co.Ge.A.P.S., al quale tutti i provider comunicheranno i crediti formativi relativi ad ogni evento accreditato e svoltosi. Saranno, invece, gli Ordini, i Collegi e le Associazioni a registrare i crediti del professionista acquisiti all’estero oppure quelli relativi alla formazione individuale all’estero o all’autoformazione; è compito del singolo professionista fornire tali dati particolari agli Ordini, Collegi e Associazioni. Anche i crediti acquisiti dal singolo professionista come tutor saranno convogliati nell’anagrafe unica che riguarda quel professionista. L’anagrafe nazionale del Co.Ge.A.P.S. è accessibile in via permanente agli Ordini, Collegi e Associazioni, quale banca dati cui fare riferimento nell’ECM. Il certificato rilasciato dall’Ordine, Collegio o Associazione sarà in grado di mettere insieme il nominativo del professionista con tutti i crediti acquisiti dal medesimo. Sono state riscontrate, per varie Professioni, problematiche nel collazionare i crediti pregressi (periodo 2002 - 2011), soprattutto quelli provenienti dalle Regioni oppure da parte di organizzatori che non esistono più. Dal 1° gennaio 2011 la traccia dei crediti, però, è sincrona e uniforme, cosicché Ordini, Collegi e Associazioni potranno svolgere con maggiore facilità le loro funzioni di supporto e di vigilanza in materia. Dal 2012 il Co.Ge.A.P.S. passerà dalla fase pilota a quella di pieno esercizio. Sarà, poi, possibile recuperare anche crediti andati dispersi, dopo una specifica istruttoria e l’effettivo accertamento in tal senso. Il 18 ottobre 2011 la Dott.ssa Maria Linetti non si è sottratta alla disamina di un tema delicato come quello degli sponsor, dei rapporti dei provider con gli sponsor e dei riflessi di tutto ciò nei confronti dei partecipanti agli eventi. 16 n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 il PODOLOGO in medicina FORMAZIONE La questione regolata dalla Commissione in materia di reclutamento dei partecipanti si interseca con il rapporto tra provider e sponsor. In precedenza, non vi era altra regolamentazione oltre a quella della dichiarazione sul conflitto di interessi. Oggi si punta a realizzare il principio fondamentale secondo cui va garantita l’indipendenza del contenuto formativo. Da ciò deriva tutta l’analisi e la regolamentazione del conflitto di interessi e del rapporto con gli sponsor. Nell’ambito di un evento è consentito allo sponsor: distribuire penne, gadget, piccole testimonianze del nome dell’azienda, dei dispositivi medicali, dell’azienda farmaceutica, mai pubblicità relative ai prodotti. In aula non possono entrare soggetti che agiscano nel nome o nell’interesse degli sponsor. In altri termini, l’ingresso di un addetto ai lavori dell’azienda è del tutto improprio, così come è indebita la distribuzione nell’aula di materiale promozionale dell’azienda. I controlli sono eseguiti dalla Commissione ECM. Fuori dell’aula si possono collocare banchetti per informazioni sull’azienda; dentro l’aula no, dentro il percorso FAD no. Complessa è la tematica della contrattualistica sulle sponsorizzazioni. La parte contrattuale è lo strumento principale della trasparenza tra provider e sponsor; la Segreteria ECM formula suggerimenti pratici su questo argomento, sul proprio sito Internet. All’atto delle verifiche e dei controlli sui provider, la presenza di una contrattualistica in ordine rappresenta un fattore molto rilevante. Il “reclutamento” consente allo sponsor di invitare soggetti ad personam. Ciò è permesso, in piena trasparenza; si tratta di un invito di un ospite, con il pagamento anche della quota di partecipazione all’evento. Il provider può curare gli aspetti dell’ospitalità. L’evento, dunque, è in dominio del provider; il partecipante invitato dev’essere inserito nell’evento e deve sottoscrivere la dichiarazione con la quale accetta l’ospitalità; se tale dichiarazione non viene sottoscritta, ciò va appositamente annotato dal provider. L’indicazione di coloro che hanno partecipato per invito dello sponsor va appositamente fatta dal provider, in una precisa colonna-report. I crediti formativi derivanti dagli eventi quali ospite possono arrivare fino a un terzo dei crediti previsti per il professionista sanitario (cioè fino a 50 al massimo). Nella stessa Conferenza di Cernobbio sono state svolte dal Dott. Giovanni Leonardi, Direttore Generale delle Risorse umane e Professioni sanitarie del Ministero della Salute, puntuali considerazioni sulla qualità, cosicché è stato a tutti rammentato come l’evento ECM non sia fine a se stesso e come la pianificazione formativa annuale proposta da un provider debba avere appropriatezza rispetto agli operatori che accedono ai corsi. Vanno, quindi, fissati degli obiettivi formativi, che non possono essere uguali per tutti: ciò che è utile per un Cardiochirurgo non può andare bene per il Podologo. La FAD può essere replicata e anche un evento residenziale può essere replicato, magari perché particolarmente gradito dai partecipanti. Nel piano formativo gli eventi devono avere una compatibilità; la qualità va garantita all’atto dell’erogazione del corso. Nella FAD, se è sincrona, dev’essere davvero così; se la FAD è asincrona, devono esserci le relative attestazioni con i corrispondenti requisiti. La qualità inizia dalla procedura e passa al contenuto, cioè attiene all’effettiva capacità del provider di coniugare l’attività di docenza con la ricaduta formativa a beneficio del partecipante; quest’ultimo necessariamente compila il questionario sulla qualità, con un feedback verso la Segreteria ECM sul punto. Ad ogni partecipante all’evento deve essere comunicato l’indirizzo della Segreteria ECM con il fine apposito di misurare la qualità. Da gennaio 2012 inizieranno i controlli a tutto campo circa quanto precede. Il provider è responsabile nei confronti della Commissione ECM Nazionale o Regionale e non deve farsi mai prevaricare o condizionare dallo sponsor. La lista dei partecipanti va congelata entro 30 giorni prima dell’evento, per creare un sistema di tracciabilità; talora ciò crea qualche difficoltà all’organizzatore, ma è l’esigenza di coerenza del sistema ad implicare tutte queste procedure e tutti questi standard. ■ 17 il PODOLOGO in medicina n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 FORUM E CONVEGNI A Milano un’interessante giornata di studio organizzata dall’AIP La chirurgia mininvasiva del piede ed il ruolo del Podologo Rocco Menechella Coordinatore editoriale A.I.P. S i è tenuta nell’accogliente Casa di Cura San Pio X di Milano, lo scorso 4 febbraio, un’interessante giornata di studio sulla chirurgia percutanea ed il ruolo del podologo organizzata dall’A.I.P. in collaborazione con la Fondazione Opera San Camillo. Un appuntamento che ha registrato oltre 50 adesioni con podologi, associati e non, provenienti da ogni parte d’Italia e soprattutto dal centro-nord. A fare gli onori di casa nell’apertura dei lavori sono stati la senatrice Emanuela da sinistra: la dott.ssa Caterina Vajani, il Prof. Mauro Montesi, la senatrice Emanuela Baio e l’onorevole Enrico Marcora L’intervento della senatrice Emanuela Baio Baio e l’onorevole Enrico Marcora mentre a moderare l’intera giornata di studio ci ha pensato la responsabile per la Lombardia dell’A.I.P., dott.ssa Caterina Vajani. La prima relazione proprio sulla chirurgia mininvasiva del piede ha riguardato nello specifico: l’introduzione ai principi generali della chirurgia percutanea del piede, le note di anatomia funzionale del piede e della caviglia, l’obiettività nella valutazione preoperatoria e lo studio radiografico e il planning preoperatorio. Relatori sono stati il Dott. Pozzolini, responsabile scientifico dell’intera giornata di studio ed il dott. Marzorati. A seguire è stata la volta del dott. Valerio Ponti, docente del Corso di laurea in podologia dell’università “Sapienza” ed affermato podologo dell’Istituto Podologico Italiano di Roma che ha relazionato sul trattamento conservativo e ortesico. La mattinata è continuata poi con la parte riguardante il trattamento chirurgico: strumentario, preparazione e posizionamento del paziente, l’anestesia locale, le indicazioni e le tecniche chirurgiche per le varie patologie di avampiede e retro piede dove ad affiancare il dott. Pozzolini è stata la dott.ssa Simona Montesi nella duplice veste di podologo e medico chirurgo. Interessanti spunti sono emersi già dalle prime relazioni con l’attiva partecipazione dei podologi intervenuti che si sono protratti fino alla pausa pranzo. Il pomeriggio di lavori si è aperto con la relazione sugli aspetti giuridici della professione impeccabilmente condotta dal legale dell’A.I.P., Avv. Marco Croce. Non è stato da meno l’intervento del Presidente Montesi che ha illustrato ai partecipanti una corposa relazione sul ruolo del podologo nella cura del piede diabetico. Il dibattito che ne è scaturito è stato quanto mai appassionato e ricco di interventi e proposte fino alla consegna ed alla relativa compilazione dei questionari ECM che ha di fatto chiuso i lavori della giornata. ■ 20 n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 il PODOLOGO in medicina PODOLOGIA Eleonora Di Matteo Studentessa II anno CdL in Podologia, Università “Sapienza”, Roma L’autodeterminazione del paziente: implicazioni medico-legali correlate alla podologia N el corso del tempo il rapporto fra professionista nel nostro profilo professionale vengono ribaditi alcuni sanitario e paziente è andato profondamente di questi punti in quanto il podologo tratta direttamente modificandosi. dopo un accurato esame obiettivo del piede, con meSe in passato la relazione si è sempre configurata come todi incruenti,idromassoterapici le patologie cutanee ed monodirezionale, in quanto il paziente non aveva le coungueali del piede nonché eventuali dimorfismi e piede noscenze ed i mezzi giusti per la propria autodeterminadoloroso; inoltre, il podologo utilizza metodi ortesici ai zione, sia in campo clinico che terapeutico, oggigiorno, fini preventivi e curativi (ad es: utilizzo dell’ ortesi nel il dialogo tra queste due figure ha come obiettivo principiede diabetico), assiste pazienti a rischio con l’obietpale l’alleanza terapeutica. Questa situazione si configutivo di trasmettere al cittadino l’educazione sanitaria, ra come punto d’incontro per la ricerca del successo e segnala tutti i casi in cui sia richiesto un eventuale terapeutico e punto di scontro per la “disuguaglianza” approfondimento diagnostico od intervento terapeutico tra i ruoli. L’atto medico, inteso come raggiungimento (D.M. 14/09/1994 n. 666); inoltre, nell’art. 12 del nodel benessere e salute del cittadino, ha un’importanza stro Codice Deontologico viene citata la “Competenza fondamentale anche a livello sociale. Infatti, l’ OMS, nonProfessionale” e l’attività mediante due costanti: Scienza ché l’art. 32 della Costituzione italiana, promuovono la e Coscienza. SALUTE intesa come benessere fisico, psichico, sociale A livello giuridico, il nostro ordinamento definisce ogni ed è proprio per tal motivo che l’attività clinica è lo struatto medico come “qualsiasi prestazione che il sanitario mento fondamentale per il raggiungimento di questo svolge in ambito preventivo, diagnostico, curativo, riabiobiettivo. Tale scopo, è contemplato anche dall’Art.24 litativo e medico - legale”. del Codice deontologico dell’Associazione Italiana PoQuesto enunciato è comprensivo di una molteplicità di dologi che riconosce nell’attività podologica, un mezzo situazioni e significati che possono configurarsi, poiché di tutela della salute nell’interesse della collettività. ogni prescrizione, visita, certificazione ed attività è regoL’UEMS (Union Europènne des Medicins Specialist) nel lata da norme peculiari e caratterizzanti, non certamen2006 ha definito l’ “atto medico” come “tutte le aziote accomunabili in un’unica definizione. Il professionista ni professionali, vale a dire le attività scientifiche, didattiche, Fiocco azzurro in casa Marseglia formative ed educative,cliniche, medico-tecniche compiute al E’ nato lo scorso 8 gennaio 2012 alle ore 2.10 Joele Marseglia. Il piccolo fine di promuovere la salute ed va a fare compagnia alla sorellina Karol per la gioia di mamma Veronica e il buon funzionamento,prevenire di papà Arcangelo Marseglia, vicepresidente A.I.P. A Veronica ed Arcangelo i migliori auguri per questo importante avvenile malattie,fornire assistenza mento da parte dell’intera famiglia A.I.P., dal Presidente Mauro Montesi, diagnostica o terapeutica e rida tutto il consiglio direttivo, dalla segreteria e dalla redazione de “Il poabilitativa a pazienti, gruppi o dologo in medicina”. comunità nel rispetto dei valori etici e deontologici”. Anche 22 n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 il PODOLOGO in medicina PODOLOGIA abilitato (art 100 del R.D. 27 luglio 1934 n 1265 / Testo Unico delle leggi sanitarie) dovrà sempre prendere in considerazione le circostanze che potrebbero configurarsi, e quali sequele giuridico – penali potrebbero scaturirne. Ovviamente, dobbiamo sottolineare che il professionista non abilitato sarà penalmente perseguibile ai sensi dell’ articolo 348 del Codice Penale che decreta e punisce il reato di esercizio abusivo. La crescente autonomia della nostra professione, ha portato ad una maggiore responsabilità e competenza, ed è proprio per tal motivo che l’art. 22 del Codice Deontologico delibera che il podologo“ è e resta responsabile dei propri atti e delle proprie prestazioni e non deve subire condizionamenti della sua autonomia ed indipendenza professionale”. Ma ogni qual volta ci si appresterà ad eseguire una visita, un controllo, un trattamento sarà buona norma informare il cittadino della procedura e dei rischi connessi, in modo da attuare il diritto all’autodeterminazione, il quale, a livello Costituzionale, è garantito dall’art. 2 nel quale si asserisce: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adeguamento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”; l’art. 13 afferma che: “non è ammessa forma alcuna di detenzione,di ispezione o perquisizione personale, se non per atto motivato dall’Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla Legge”; infine, ma non di minor importanza è l’art. 32 che dichiara: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti […] La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Pertanto, in questi articoli vengono trattati tre aspetti fondamentali: in primis, i diritti inviolabili dell’individuo,e più importante tra tutti il diritto a perseguire un progetto di vita e realizzazione della persona, concetto ribadito anche nell’art. 11 del Codice Deontologico A.I.P; in secondo luogo, l’inviolabilità della libertà personale, poiché, di norma trattamenti ed accertamenti sanitari sono volontari (eccezion fatta per i TSO, art.33 5° comma L. 833/1978) ed infine l’importanza della tutela della salute come interesse del singolo e della collettività. Lo strumento che ci consente di mettere in atto le norme appena citate è il CONSENSO INFORMATO, in quanto rappresenta la sintesi tra l’autodeterminazione della persona e la sua salute, nonché il diritto di poter scegliere. Il consenso, concettualmente, si lega alla consapevolezza dell’individuo, perseguibile mediante l’informazione che permette un’adesione partecipe al trattamento. Pertanto, ogni qual volta si dovrà mettere in atto un qualsiasi intervento, si dovrà spiegare alla persona il modo tramite cui ci si prepone di agire, nel rispetto dell’ indipendenza e della dignità professionale (art. 3 – 4 del Codice deontologico A.I.P.). Il consenso si definisce “informato”, poiché, il professionista sanitario è tenuto a dare spiegazioni al paziente tenendo conto della sua emotività, del livello culturale, delle informazioni su diagnosi e prognosi, approccio alla patologia, effetti derivanti dalla terapia, conseguenze derivanti dalla mancata terapia, limiti delle conoscenze (art. 13 del Cod. Deo. A.I.P.) ed ogni altra informazione reputata importante. Il consenso, dovrà inoltre essere effettivo, non presunto e dovrà essere specifico, pertanto non potrà essere generico e rilasciato “in bianco” senza il tipo di trattamento/ intervento da eseguire oltreché corredato dai possibili effetti postumi. Inoltre,dovrà possedere delle caratteristiche di esaustività, chiarezza ed adeguatezza. In conclusione, il consenso è uno strumento molto importante per la nostra affermazione professionale, nonché un modo per tutelarci e svolgere l’ attività podologica in modo da garantire al paziente competenza ed affidabilità. ■ BIBLIOGRAFIA 1) Ricci S. e Miglino A., Consenso informato e fondamento giustificativo dell’ atto medico 2) Ricci S. Miglino A., Medicina e società- dalla tutela dell’ integrità fisica al diritto alla salute, SEU, 2005 3) www.governo.it/governo/costituzione/principi.html. 4) www.governo.it/governo/costituzione/1.titolo1.html 5) www.governo.it/governo/costituzione/1.titolo2.html 6) www.governo.it/bioetica/testi/200692.html 7) www.amnco.it/server/atto-medico-europeo.pdf 23 il PODOLOGO in medicina n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 UNIVERSITÀ “NOSOTROS Y LA PODOLOGIA ESPAÑOLA”: L’esperienza Erasmus raccontata da quattro studenti del corso di podologia de la “Sapienza” di Roma ed i commenti dei docenti dell’università ospitante “Alfonso X el Sabio” di Madrid. Fabrizio Carrino Sabino Grillo Genni Mandò Lucia Micheli Erasmus: un’esperienza da non perdere Studenti III anno CdL in Podologia, Università “Sapienza”, Roma Il primo passo urante il secondo anno del corso di podologia noi quattro abbiamo pensato di fare domanda per la borsa di studio Erasmus: ci sembrava interessante intraprendere un’avventura che avrebbe solo potuto ampliare il nostro bagaglio professionale e culturale. Ci è stato però possibile partire tutti insieme solo l’anno successivo, grazie all’aumento dei posti disponibili. Così, dopo aver fatto domanda e affrontato la lunghissima burocrazia, il 13 settembre siamo finalmente partiti alla volta di Madrid. D Vista di Madrid su Plaza Cibeles strada a cui più volte, soprattutto all’inizio, ci è capitato di chiedere informazioni. Questa sarà una città che ci resterà per sempre nel cuore sia per la “movida”, rappresentata non solo dalla “fiesta” ma anche da un’energia e una voglia di vivere che questa città sembra emanare giorno e notte, sia per le bellezze artistiche e architettoniche che offre. Partenza all’aeroporto di Ciampino. Da sinistra: gli studenti Sabino Grillo, Lucia Micheli, Fabrizio Carrino e Genni Mandò L’arrivo in Spagna La Spagna è conosciuta per le sue bellezze e per il suo stile di vita molto differente da quello italiano, ma mai avremmo pensato di trovarci di fronte a una città così affascinante come Madrid. Si tratta di una “ciudad” magica in cui si respira un’atmosfera di pace e tranquillità. Camminando per strada si nota la serenità con cui la gente affronta la giornata. Tutte le persone con cui abbiamo avuto modo di relazionarci sono state sempre estremamente cordiali e gentili, nonostante il nostro status di stranieri, dai docenti e i compagni dell’università ai passanti per La nostra nuova università Il secondo giorno ci siamo presentati all’Universidad “Alfonso X el Sabio”, situata a una trentina di km da Madrid in una piccola cittadina, Villanueva de la Cañada. La struttura nuovissima e moderna, curata nei minimi particolari, a cominciare dai giardini che circondano ogni edificio e dalla fornitissima biblioteca, ci ha fatto subito un’ottima impressione e già da questo primo impatto abbiamo capito che ci saremo trovati bene. Cosa non smentita, infatti, dall’incontro avuto lo stesso giorno, col professor Moreno Luis de la Fuente, presidente del corso di laurea in podologia, con il quale abbiamo subito concordato l’orario del tirocinio e delle lezioni, nonché il nostro ruolo all’interno della Clinica. 24 n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 il PODOLOGO in medicina UNIVERSITÀ Edificio “A” dell’Università - Reparto di “Biomeccanica”, dove vengono effettuate le visite per la realizzazione di ortesi plantari - Laboratorio, per la lavorazione delle ortesi - Reparto di “Radiologia”, dove è possibile effettuare radiografie per i trattamenti chirurgici o per verificare eventuali fratture, spine calcaneari etc. I primi periodi di tirocinio sono stati alquanto complicati, soprattutto per la nostra pochissima conoscenza della lingua spagnola. Nonostante questo piccolo problema, abbiamo subito legato con tutti i professori che ci hanno accolto con molto entusiasmo, mettendoci a nostro agio. Nel reparto di “quiropodia” fin dal primo giorno ci è stata data la possibilità di interagire con il paziente. Abbiamo iniziato direttamente ad effettuare trattamenti podologici, sotto la supervisione dei nostri tutor. Questo ci ha permesso di acquisire una maggiore manualità e una maggiore confidenza con gli strumenti podologici. Inoltre abbiamo visto e appreso successivamente le diverse tecniche utilizzate. Siamo rimasti stupiti nel notare che non viene utilizzato il manico tondo, qui chiamato “mango italiano” ovvero sia manico italiano, per noi molto più semplice da utilizzare nel trattamento di una unghia invaginata o di una introflessione a cuneo. Abbiamo così dovuto far pratica con il bisturi qui utilizzato quasi per tutti i tipi di trattamenti. Viale principale del cortile universitario La clinica universitaria podologica La mattina seguente ci siamo recati alla Clinica Universitaria dove il professor Moreno ci ha presentato all’equipe medica, facendoci visitare la struttura, composta da vari reparti dove ognuno ha un ruolo specifico: - “Quiropodia”, dove vengono effettuati i trattamenti podologici - Reparto “piede diabetico” - Reparto di chirurgia, dove vengono effettuate le visite e gli interventi chirurgici. È presente una sala operatoria affiancata da una stanza di preparazione per l’ingresso in sala. Ingresso della clinica 25 il PODOLOGO in medicina n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 UNIVERSITÀ alla ESN UAX (Universidad Alfonso X), che in questi 3 mesi ci ha regalato momenti indimenticabili e, soprattutto, è stata un importante punto di riferimento appena arrivati, in una realtà dove all’inizio, essendo tutto una novità, ci sentivamo un po’ soli e persi. Lo studente Sabino Grillo mentre effettua un trattamento Dopo poco tempo ci è stato possibile realizzare ortesi in silicone con le differenze procedurali utilizzate in Spagna. Con qualche piccola difficoltà iniziale nell’usare il catalizzatore liquido, ben presto siamo riusciti ad acquisire una discreta manualità anche con il silicone. In laboratorio ci è stato possibile sia conoscere altre tecIntervento di rimozione di niche nella realizzazione delle neuroma di Morton ortesi plantari, sia svolgere molta pratica nella lavorazione di queste, avendo a nostra disposizione il materiale e una mola per ognuno di noi. Una delle cose più interessanti che in Italia non ci è ancora permessa fare, è stato vedere come vengono svolti gli interventi chirurgici sul piede; è stato veramente costruttivo osservare dal vero (non più solo attraverso le foto che siamo abituati a vedere) come per esempio viene estratto un neuroma di Morton o viene effettuato un intervento di alluce valgo. L’ ESN UAX L’ESN (Erasmus Student Network) è un’associazione a livello internazionale che si occupa degli studenti erasmus: ogni università ospitante ha la sua, con i suoi coordinatori (universitari che si fanno carico di gestire gli studenti che ogni quadrimestre aderiscono al programma erasmus presso la loro università), le sue attività ed i suoi viaggi itineranti, i suoi punti di ritrovo. Nel particolare della nostra esperienza dobbiamo dire un grande grazie Cosa hanno detto di noi i professori Alla fine del nostro percorso da tirocinanti presso la Clinica Podologica, i nostri tutor ci hanno voluto lasciare dei commenti su come anche loro hanno vissuto con noi questa bella esperienza. La prof. M.G. ci descrive come “studenti modello e professionali; vi auguro che il vostro bel sorriso, con cui avete affrontato questi 3 mesi con noi, vi accompagni sempre!”, mentre il prof J.P., dopo aver notato l’energia di Lucia, la dolcezza di Genni e l’educazione dei ragazzi Sabino e Fabrizio, ci fa un grande in bocca al lupo per il futuro. La prof. T.M., infine, ci ringrazia per tutti i sorrisi che le abbiamo regalato con la nostra simpatia e per il buon percorso svolto e conclude salutandoci affettuosamente con un “hasta siempre” cioè letteralmente “arrivederci a sempre”. Conclusioni L’esperienza erasmus ovviamente non è stata solo tirocinio. E’ stata un’esperienza di vita in primis, è stata impegnarsi a capire ed esprimersi in una nuova lingua, è stata viaggiare e scoprire la Spagna, è stata confrontarsi e affezionarsi alla gente del posto, è stata stringere tantissime nuove amicizie con gli altri studenti in erasmus alla “Alfonso X” e con loro condividere emozioni, avventure, sostenersi in quegli imprevisti e difficoltà che si sono presentati e, sopra ogni altra cosa, è stata un’occasione importante di crescita. ■ da sinistra: Sabino Grillo, Lucia Micheli, Prof. Moreno Luis de la Fuente, Fabrizio Carrino e Genni Mandò 26 n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 il PODOLOGO in medicina L’ANGOLO DERMO-PODOLOGICO Sabrina De Micco Dott.ssa in Podologia Marta Muscianese Aspetti clinici della psoriasi del piede L a psoriasi è una malattia cronica della cute ad andamento variabile, caratterizzato da fasi di remissione, soprattutto nei mesi estivi e fasi di riacutizzazione, soprattutto nei mesi invernali. Colpisce dal 2 al 4 % della popolazione caucasica, con incidenza massima nei paesi del Nord Europa. La distribuzione per sesso è pressoché sovrapponibile tra uomini e donne,sebbene il sesso femminile, generalmente, sia colpito più precocemente. Eziologia: La psoriasi è caratterizzata da una genesi multifattoriale, a cui concorrono fattori genetici e ambientali. Ci sono dunque soggetti che hanno una suscettibilità genetica, legata principalmente all’espressione di determinati antigeni di istocompatibilità,ma, affinchè la malattia si manifesti clinicamente,devono intervenire fattori scatenanti endogeni (periodo premestruale, pubertà, menopausa e obesità) ed esogeni (traumi, episodi infettivi,eventi stressanti, farmaci e fumo). Questi fattori scatenanti sono associati non solo alla slatentizzazione della malattia, ma anche alle esacerbazioni della stessa. Stud.ssa in Medicina e Chirurgia Guglielmo Pranteda Prof. Aggregato, Ricercatore Università “Sapienza” Roma, Az. Osp. S. Andrea Annalisa Arcese Giulia Pranteda Dott.ssa in Medicina e Chirurgia Specialista in Dermatologia e Venereologia, dottoranda in dermatologia Università “Sapienza” Roma, Az. Osp. S. Andrea Antonella Tammaro Mauro Montesi Prof. Aggregato, Ricercatore Università “Sapienza” Roma, Az. Osp. S. Andrea Coordinatore e Docente Corso di Laurea in Podologia Università “Sapienza” Roma La lesione elementare è rappresentata da una maculopapula eritemato-squamosa, generalmente arrotondata, a limiti netti. L’asportazione delle squame avviene facilmente e la diagnosi può essere facilitata dal grattamento metodico delle stesse che permette di osservare un imbiancamento della lesione paragonabile a quello della cera (segno della goccia di cera). Dopo l’asportazione delle squame si può osservare un fine stillicidio ematico (segno di Auspitz). Altra caratteristica tipica, anche se non esclusiva della psoriasi, è il cosiddetto fenomeno di Koebner (isomorfismo reattivo) che consistente nella comparsa di lesioni di tipo psoriasico in aree nelle quali si è verificato un trauma di tipo fisico (sfregamento, bruciatura, cicatrici ecc.). Può associarsi a prurito più o meno intenso. Anche se non considerata una sede tipica come ad esempio gomiti,ginocchia, cuoio capelluto, le lesioni psoriasiche a livello del piede sono di frequente osser- Patogenesi: Caratteristica è l’eccessiva proliferazione e differenziazione dei cheratinociti ,indotta da un’alterata stimolazione immunitaria. Numerose sono le cellule e le citochine che entrano in gioco, ma sicuramente un ruolo chiave è svolto dai linfociti T e dal TNF-α. Clinica: Si tratta di una patologia con notevole polimorfismo clinico talora associata ad artropatia. Psoriasi volgare: l’aspetto clinico della forma volgare classica con interessamento ungueale. 27 il PODOLOGO in medicina n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 L’ANGOLO DERMO-PODOLOGICO Psoriasi volgare classica: da notare la netta delimitazione della lesione. vazione. A livello del dorso del piede e delle dita,la variante più frequente di psoriasi è quella volgare, caratterizzata dalle classiche lesioni eritemato-squamose. A livello plantare invece la psoriasi assume caratteri e forme diverse: 1. Volgare 2. Desquamativa diffusa: si riconosce per il distacco dello strato corneo a lamelle disuguali. 3. Psoriasi desquamativa diffusa: gli aspetti caratteristici sono il distacco dello strato corneo in lamelle e l’ipercheratosi. 4. Ragadiforme: forma in cui prevale l’aspetto ipercheratosico. Le placche iperc h e r a t o s i c h e, possono formarsi anche in zone differenti da quelle d’appoggio e si caratterizzano per la presenza di fissurazioni dello strato corneo nei punti in cui la pressione è Psoriasi desquamativa diffusa: gli aspetti caratteristici sono il distacco maggiore. dello strato corneo in lamelle e l’iper5. Pustolosa: si cheratosi. Psoriasi pustolosa: l’aspetto figurato della lesione potrebbe indurre in un’errata diagnosi di micosi che in tale caso è stata esclusa dalla negatività degli esami micologici. da notare la presenza di pustole. tratta della psoriasi pustolosa circoscritta in sede palmo-plantare detta di Barber Le lesioni pustolose hanno dimensioni di qualche millimetro, sono di colore giallastro e sterili. Una forma particolare di psoriasi pustolosa localizzata è l’acrodermatite suppurativa di Hallopeau nella quale le pustole sono localizzate alle falangi distali delle dita delle mani e dei piedi e al letto ungueale. In genere l’eruzione procede a poussée. La lamina ungueale può essere distrutta da fenomeni di onicolisi. Psoriasi ungueale: l’aspetto clinico dell’onicolisi con macchia d’olio. questo quadro va distinto da una onicomicosi. Psoriasi ungueale: Il coinvolgimento ungueale è piuttosto frequente ed è caratterizzato da diverse lesioni, di cui i principali sono: 28 n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 il PODOLOGO in medicina L’ANGOLO DERMO-PODOLOGICO Psoriasi ungueale: l’aspetto clinico dell’onicolisi destruente. Pitting: Si caratterizza per la comparsa sulla lamina ungueale di piccole depressioni cupoliformi, conseguenti ad un alterato processo di cheratinizzazione della lamina ungueale. Comunemente, tale manifestazione clinica viene chiamata anche unghia a ditale da cucito proprio per il suo caratteristico aspetto simile all’utensile della sarta. Onicolisi: Si manifesta con un’area di colorito gialloocra (macchia d’olio), localizzata in prossimità del margine distale e laterale dell’unghia, spesso confusa con un’onicomicosi, è dovuta allo scollamento dell’unghia dal letto ungueale. Aspetti istologici della psoriasi: in questa foto si possono osservare la papillomatosi, l’acantosi e l’ispessimento dello strato corneo Istologia: Gli aspetti istopatologici della psoriasi sono essenzialmente riconducibili a due fenomeni: l’aumentata proliferazione cheratinocitaria e il processo infiammatorio,con presenza di neutrofili nell’epidermide e linfociti T nel derma. I criteri più importanti per la diagnosi di psoriasi sono dunque: - l’iperplasia dell’epidermide,con focolai di paracheratosi contenenti accumuli di PMN neutrofili(microascessi di Munro) - l’allungamento delle creste dermiche interpapillari, capillari dilatati e tortuosi e infiltrato infiammatorio perivascolare. Terapia: La terapia della psoriasi può essere topica e/o sistemica,in base alla gravità ,all’estensione della patologia,nonché agli effetti collaterali della terapia stessa e alla compliance del paziente. La terapia topica si avvale di sostanze cheratinolitiche, che favoriscono il distacco delle squame, quali agenti emollienti (vaselina) e acido salicilico,di sostanze con attività anti-infiammatoria,quali i Cortisonici, e di sostanze con attività antiproliferativa, quali i derivati della vitamina D (calcipotriolo) e i retinoidi (tazarotene). La fototerapia,intesa sia come esposizione solare che a sorgenti artificiali,risulta essere efficace nelle forme di psoriasi guttata, volgare ed eritrodermica. La terapia sistemica si avvale di farmaci ad azione immunosoppressiva (Ciclosporina,Methotrexate) o,qualora il paziente non sia eleggibile o non responsivo ad almeno due di queste terapie tradizionali, all’impiego di farmaci biologici. L’interessamento frequente del piede in corso di patologia psoriasica rende pertanto il podologo una figura indispensabile nella diagnosi primitiva di malattia. Il riconoscimento dei segni clinici caratteristici di psoriasi cutanea in sedi tipiche può essere un valido ausilio per il podologo, al fine di sospettare la malattia ed indirizzare il paziente allo specialista dermatologo. ■ 29 il PODOLOGO in medicina n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 MEDICINA Giulia Spinelli Terapia conservativa dell’onicocriptosi e possibile allergia al titanio INTRODUZIONE L’onicocriptosi (dal greco onukos = unghia e crupto = nascondere), conosciuta anche come “unghia incarnita”, rappresenta un evento di carattere patologico che sta divenendo sempre più frequente, specie nelle popolazioni occidentali. L’onicocriptosi avviene in seguito ad una sollecitazione meccanica esercitata sul bordo della lamina con conseguente infiammazione del margine periungueale, che diviene edematoso con possibile formazione di pus. Il periodo invernale favorisce la comparsa dell’onicopatia in quanto il piede, costretto dalle calzature chiuse, è sottoposto a traumi ripetuti. ETIOLOGIA L’onicocriptosi si verifica quando la lamina ungueale, determinando una lesione ulcerata, penetra parzialmente all’interno del solco periungueale scatenando il processo di flogosi. Nei casi più gravi potremmo notare la presenza di un granuloma reattivo, che si manifesta con la formazione di tessuto granulomatoso talvolta sanguinolento, edematoso e purulento. Questo tipo di complicanza avviene nel momento in cui, all’unghia incarnita, si aggiunge una sovrainfezione causata dal contatto dell’epidermide lesionata con la lamina ungueale. Il contatto con microrganismi come batteri o miceti è responsabile dell’infezione. Le cause vanno ricercate in fattori esogeni e endogeni. FATTORI ESOGENI: • Sovrappeso • Taglio non corretto delle unghie • Incuria e scarsa igiene personale • Uso di calzature incongrue FATTORI ENDOGENI: • Piede quadro: I e II dito, essendo sullo stesso livello, potrebbero entrare in conflitto Antonella Tammaro Studentessa II anno CdL in Podolo- Prof. Aggregato, Dipartimento NESMOS, Ospedale Sant’Andrea, gia, Università “Sapienza”, Roma Facoltà di Medicina e Psicologia Università “Sapienza”, Roma Dott.ssa in Medicina e Chirurgia Giulia Pranteda Graziana Muti Alessandra Narcisi Specializzanda in Dermatologia, Studentessa II anno CdL in Podolo- Dipartimento NESMOS, Ospedale Sant’Andrea, Facoltà di Medicina gia, Università “Sapienza”, Roma e Psicologia, Università “Sapienza”, Roma Francesca Romana Parisella Donato Muti Studentessa in Medicina e Chirurgia, Studente II anno CdL in PodoloTowson University, Maryland, USA gia, Università “Sapienza”, Roma • Pronazione dell’avampiede: eccessivo aumento della pressione sui tessuti molli • Valgismo dell’alluce: microtruami indotti dal contatto del I dito sul II. • Ipertrofia dell’iponichio: la lamina rimane inclusa e ritorta • Iperidrosi: perdita di resistenza dei tessuti molli che diventano vulnerabili alla lamina • Deformità idiopatica della lamina. Il fattore patogeno, in ultima analisi, è di natura microtraumatica. ESAME OBIETTIVO In seguito ad un’accurata ispezione visiva e manuale dell’unghia si denoteranno infiammazione e tumefazione del tessuto periungueale, segni caratteristici della flogosi che, di norma, saranno accompagnati da una scorretta deambulazione del paziente e dall’impossibilità da parte dello stesso di utilizzare alcuni tipi di calzature. TERAPIA Conservativa Il primo intervento teerapeutico per portare alla guarigione questa onicopatia è sicuramente quello podologico. La figura sanitaria del podologo, infatti, ha competenze sia in campo diagnostico che terapeutico e fa sì che la patologia non assuma caratteri degenerativi. Il podologo inizialmente interviene tramite trattamenti non invasivi Il protocollo del trattamento dell’onicocriptosi, prevede innanzitutto la disinfezione della parte interessata con acqua ossigenata e, in seguito, la rimozione della porzione di lamina penetrata all’interno dei tessuti. Questa si effettua con un taglio retto con la tronchesi, e poi con un taglio con un’inclinazione di 45° rispetto al margine distale della lamina. In seguito si rifinisce il 31 il PODOLOGO in medicina n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 MEDICINA lavoro e si asporta lo sperone incarnito con la sgorbia. Successivamente si disinfetta nuovamente la parte con acqua ossigenata. Segue zaffatura con aureomicina, e medicazione con garze sterili e surgifix. Questo darà come immediato risultato sollievo da parte del paziente. In presenza o meno del granuloma reattivo il podologo dovrà rivisitare il paziente dopo 48ore. Questi, in quel determinato arco di tempo di tempo, a livello domiciliare, dovrà fare tre volte al giorno impacchi con euclorina per ridurre al minimo i rischi di infezione, per diminuire l’infiammazione, per velocizzare il ripristino dell’omeostasi e per far regredire, se presente, il granuloma reattivo. qualora questo alla prima medicazione non sia in fase regressiva significa che una piccola porzione di unghia e’ ancora presente e quindi dovra essere rimossa per arrivare alla guarigione Una volta che quest’ultimo sarà essiccato, si potrà procedere con il nitrato d’argento che serve per cauterizzare il granuloma.quindi non va piu bendato il dito vanno interrotti gli impacchi e va rivisto il paziente dopo 8gg si sara formata un escara che va rimossa e qualora ancora e presente un residuo di granuloma si procede alla stessa maniera. la ferita infetta. Questo tipo di trattamento verrà effettuato più volte nel tempo durante il decorso della patologia. L’operatore sanitario dovrà prestare particolare attenzione nell’anamnesi per poter capire se la patologia in questione è la manifestazione di un episodio patologico isolato o è una conseguenza di deficit biomeccanici. Nel caso in cui alla base del problema vengano rilevate cause biomeccaniche, il podologo potrà mettere in atto anche un trattamento di tipo conservativo, creando ortesi plantari o ortesi digitali in silicone assolutamente specifiche per quel paziente. In più il podologo può intervenire mediante trattamento riabilitativo mettendo in pratica un vero e proprio metodo di rieducazione ungueale: l’ortonixia. L’ortonixia è una metodica di rieducazione ungueale che consiste nell’applicazione di forze tangenziali alla lamina ungueale per correggere e modificare la curvatura e la crescita delle unghie soggette ad involuzione. Il successo permanente dell’ortonixia è dato dal fatto che la matrice prende memoria del modo corretto in cui far crescere la lamina, evitando recidive (molto insolite) e risolvendo definitivamente il problema. A disposizione del podologo vi sono molte metodiche di ortonixia; la scelta della tecnica più appropriata viene unicamente effettua- ta, però, solo dopo una corretta e scrupolosa valutazione podologica tenendo in considerazione l’entità e la frequenza del problema, e tutti i parametri relativi agli stili di vita del paziente (calzature, attività professionale, sport, ecc...). Tra le più moderne, efficaci e incruente tecniche troviamo il trattamento dell’unghia dolorosa con filo di acciaio in lega di titanio. Questo verrà fissato alla lamina tramite particolari resine. Il risultato sarà un dispositivo comodo, leggero e non ingombrante. E’ ben accetto anche dalle pazienti di sesso femminile poiché, essendo pressoché invisibile, non intacca l’estetica dell’unghia. Chirurgica Qualora i trattamenti esclusivamente podologici non raggiungessero l’ obiettivo prefissato, è necessario ricorrere alla chirurgia. L’intervento chirurgico (matricectomia), (fenolizzazione)che vede la collaborazione del medico chirurgo con il podologo, consiste nell’utilizzo di fenolo liquido puro a diretto contatto con la matrice ungueale. Dopo aver disinfettato la parte interessata ed aver effettuato anestesia locale, si taglierà in maniera retta la porzione di lamina scoperta tramite l’utilizzo di tronchesi a taglio retto sino ad arrivare sotto cute per 2 o 3 mm; a quel punto si asporterà la porzione di lamina ungueale e si agirà con il fenolo. Il fenolo verrà somministrato 2 o 3 volte per trenta dopodiché secondi, si lascia agire per 30 o 60 minuti applicato una sola volta per 3 minuti e si procede alla medicazione. Il paziente puo’ deambulare subito e va medicato dopo 24h al paziente vanno prescritti lavaggi con iodopovitone sapone per circa 5 minuti e poi versamento sui canali operati di iodopovidone soluzione il tutto coperto con cerotto medicato mattina e sera il paziente deve essere rivisto una volta a settimana dopo la seconda medicazione va rimossa la fibrina che si forma. Nella fase post operatoria i risultati saranno positivi e soddisfacenti, in quanto il periodo di convalescenza è molto breve e la ripresa della deambulazione ottimale. Rari i casi di recidiva. ALLERGIA AL TITANIO Il titanio, grazie alle sue numerose proprietà, tra cui leggerezza e resistenza, ha svariati impieghi; infatti,viene utilizzato sia in campo medico (costruzione di impianti protesici), sia nella vita quotidiana (bracciali e anelli in 32 n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 il PODOLOGO in medicina MEDICINA Per gentile concessione di Fabio Moro e Silvia Vincenzi titanio, carta, vernici bianche). Nonostante sia un metallo che raramente induce sensibilizzazione, potrebbe essere causa di allergie da non sottovalutare. Infatti, come tutti gli altri metalli, entrando in contatto con fluidi biologici si potrebbe ionizzare, diventando instabile e quindi legarsi a proteine carrier, divenendo un aptene con l’induzione di una reazione allergica da contatto di IV tipo secondo Gell and Coombs.. Possiamo avere reazioni locali con dermatiti irritative o allergiche da contatto. In letteratura sono riportati studi clinici su pazienti portatori di materiali protesici in titanio che dimostrano una bassa incidenza di dermatiti allergiche dovute a questo metallo. Di seguito sono riportate immagini di un paziente portatore di artroprotesi d’anca in titanio, che presentava lesioni eritemato-papulo-desquamative diffuse, con patch test positivo al titanio, sia a 48 che a 72 ore. Test diagnostici per DAC Patch test Il patch test è un esame diagnostico che prevede l’utilizzo di apteni applicati sulla schiena del paziente tramite opportuni devices, per testare reazioni allergiche di tipo cellulo-mediato. Una prima lettura verrà effettuata dopo 48 ore dall’applicazione e successivamente si effettuerà una seconda lettura a 72 ore. Il paziente non dovrà effettuare uso di cortisonici, antistaminici, steroidi topici sul sito dove si vuole eseguire il test o steroidi orali nelle ultime due settimane, poiché questi sono fattori che potrebbero modificare le positività dell’esame. I quattro pannelli usati contengono diverse apteni: PANNELLO 1: • Disperso Rosso • Disperso Giallo • Disperso BlU • Bianco di Vaselina • Fenilisopropil p-Fenilendiamina 0,1% • Colofonia • Nichel solfato • Cobalto cloruro • Tiuram Mix • MBT Mix PANNELLO 2: • Quaternium 15 • Resina Epossidica • Balsamo del Perù • Resina para-terziar-butilfenolformaldeidica 33 il PODOLOGO in medicina n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 MEDICINA • Carba Mix (gomma) • Etilendiamina • Benzocaina • Formaldeide 1% • Parafenilendiamina base 1% • Diaminodifenilmetano PANNELLO 3: • Crinolina Mix • kathon C.G. 0,01% • Mercurio Ammonio Cloruro 1% • Timerosal 0,1% • Neomicina Solfato • Imidazolidinil-urea 1% • Parabeni mix • Mercaptobenzodiazolo 1% • Alcoli della Lanolina • Potassio Bicromato PANNELLO 4: • Profumi Mix • Metacrilato di Metile CONCLUSIONI L’onicocriptosi è un’onicopatia prevenibile mediante semplici accorgimenti: è utile non tagliare troppo l’unghia e soprattutto cercare di dare tagli netti senza provare a rimuovere gli angoli in quanto questi devono essere solamente levigati con la lima. E’ necessario farsi aiutare sistematicamente da figure competenti come quella del podologo. In più bisogna evitare scarpe troppo strette che potrebbero traumatizzare eccessivamente la lamina. Particolare attenzione deve essere prestata da quei soggetti che indossano scarpe antinfortunistiche poiché la tomaia rigida crea eccessiva pressione sull’unghia, che a lungo andare, potrebbe scatenare fenomeni patologici. Anche calciatori e ballerini, poiché utilizzano calzature che costringono il piede in atteggiamenti poco idonei, sono più predisposti a problemi quali l’onicocriptosi. Ma non solo soggetti sportivi o lavoratori incorrono principalmente in questa patologia, ma anche semplicemente donne che portano abitualmente scarpe troppo alte o con la punta troppo stretta. Le accortezze restano comunque quelle di utilizzare calzature confortevoli e tagliare le unghie in maniera corretta, ma soprattutto rivolgersi a personale sanitario qualificato possibilmente prima che sopraggiunga l’infezione o che l’onicopatia evolva in senso negativo. ■ 34 n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012 il PODOLOGO in medicina