PODOLOGO
il
N.169
in medicina
RIVISTA TRIMESTRALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA PODOLOGI
gennaio/febbraio/marzo 2012
PODOLOGO
il
in medicina
RIVISTA TRIMESTRALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA PODOLOGI
Direttore Responsabile
Mauro Montesi, Presidente A.I.P.
Vice Direttore
Giovanni Pepè, Presidente Onorario A.I.P.
Direttore Scientifico
Arcangelo Marseglia, Vice-Presidente A.I.P.
Vice Direttore Scientifico
Marco Cavallini, Presidente del corso di laurea in Podologia, II Facoltà di Medicina e Psicologia
Università Sapienza di Roma
Vice Direttore Scientifico
Antonio D’Amico, Consigliere A.I.P.
Direttore Editoriale
Benedetto Leone, Responsabile Comunicazione A.I.P.
Coordinamento editoriale
Rocco Menechella, Coordinatore Editoriale A.I.P.
Comitato Scientifico
Joseph B. Addante, Alberto D’Ari, Arcangelo Marseglia, Fabio Moro, Francesco Papa,
Guglielmo Pranteda, Antonella Tammaro
Abbonamento annuo: Euro 3,00 per gli associati Aip. I versamenti vanno effettuati tramite vaglia postale o assegno bancario non
trasferibile, intestato all’Istituto Podologico Italiano. Via dei Berio 91, 00155 Roma. Prezzo di Copertina: Euro 0,60. È vietata la
riproduzione anche parziale degli articoli senza autorizzazione. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati è esclusivamente degli autori. Manoscritti e foto, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Autorizzazione del Tribunale di Roma n.
17397 del 26 settembre 1978. Iscrizione al R.O.C. n.10606/2004.
Editore Associazione Italiana Podologi
Direzione e redazione Via F. Tovaglieri, 17 - 00155 Roma Tel. 06/2282023,
E-mail: [email protected] - Internet: www.associazionepodologi.it
Impaginazione e stampa Gemmagraf 2007 srl tipolitografia - www.gemmagraf.it
Distribuzione Istituto Podologico Italiano
associato all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana)
INSERZIONISTI
BTC Srl. tel. (0542) 643664 - Podopiù Service. tel. 800949516, (06) 7822386
Sponsor Srl tel. (0423) 301771- Laboratoires SVR Italia tel. (02) 6713271
Roberto Mariani Medical Solution tel (06) 68891598 - ProSystem Div. Medestetica tel. (06) 97276557
ASSOCIAZIONE
ITALIANA
PODOLOGI
PRESIDENTE
Mauro Montesi
VICEPRESIDENTE
Arcangelo Marseglia
CONSIGLIO DIRETTIVO
Giovanni Antonacci, Bruno Cordazzu,
Marco Costantini, Erica Forti, Mauro
Montesi, Arcangelo Marseglia, Linda
Passaro, Caterina Vajani, Edoardo
Zucchi (Rapp. Studenti)
COLLEGIO DEI PROBIVIRI
Isabella Bianco, Carlo Bruziches, Catia
Filippi, Stefano Mella, Gerardo Russo
COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
Valentina Mancini, Antonietta Meloni,
Ferruccio Montesi, Francesco Picarazzi
COMUNICAZIONE
E RAPPORTI ISTITUZIONALI
Benedetto Leone
INDIRIZZO SITO AIP
www.associazionepodologi.it
e-mail: [email protected]
PODOLOGO
il
SOMMARIO
N.169
in medicina
RIVISTA TRIMESTRALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA PODOLOGI
7
14
20
gennaio/febbraio/marzo 2012
Editoriale. ............................................................................................................. 5
XXVII Congresso
Lettera del Presidente.................................................................................................................. 6
XXVII Congresso Nazionale di Podologia......................................................................................... 7
Programma e schede di prenotazione..........................................................................................11
A.I.P.
E’ online il nuovo portale dell’A.I.P....................................................................................... 14
Formazione
Le notizie raccolte dall’AIP a Cernobbio, nella III Conferenza Nazionale ECM.................................. 15
Forum e Convegni
La chirurgia mininvasiva del piede ed il ruolo del podologo...................................................... 20
Podologia
L’autodeterminazione del paziente: implicazioni medico-legali correlate alla podologia................. 22
Università
Erasmus: un’esperienza da non perdere............................................................................... 23
L’angolo dermo-podologico
Aspetti clinici della psoriasi del piede.................................................................................... 27
Medicina
Terapia conservativa dell’onicocriptosi e possibile allergia al titanio............................................ 31
23
27
31
EDITORIALE
Editoriale
U
n protocollo di intesa con l’Associazione Nazionale Strutture Terza Età (ANASTE), quello in via di definizione con FEDERSALUTE Lazio, le intese attualmente in corso con l’Associazione Religiosa Istituti SocioSanitari, testimoniano l’impegno dell’AIP per l’assistenza agli anziani, i quali, secondo stime attendibili,
soffrono nel 70% dei casi di patologie podaliche. E’ per questo che nell’organizzazione del XXVII Congresso
Nazionale, di cui leggerete il programma nelle pagine che seguono, si è voluta organizzare una tavola rotonda su
“L’invecchiamento attivo nella Sanità che cambia. Il ruolo del Podologo”. E’ un argomento che per la prima volta
nei nostri congressi viene discusso a così alto livello, proprio per il rilievo che le patologie dell’anziano assumono
nel lavoro quotidiano di ciascun podologo, anche a causa dell’aumento esponenziale degli anziani. E’ un tema, fra
l’altro, che assume grande rilievo nella medicina del territorio, in quanto è necessario, per l’assistenza agli anziani,
rinforzare il ruolo degli studi collegati alle varie organizzazioni locali che assistono gli anziani.
Ecco perché il Convegno è stato intitolato “La podologia sul territorio nella Sanità che cambia” riaffermando così
il ruolo strategico che intendiamo esercitare nell’ambito del Sistema Sanitario e nell’interesse della gente che vi
deve ricorrere.
A leggere, poi, il programma dei corsi di formazione, risulta evidente che sono stati privilegiati temi assolutamente
di interesse pratico, che tengono conto del lavoro quotidiano che giorno per giorno viene praticato negli studi.
Quanto agli studenti, dobbiamo aspettarci una partecipazione compatta, come si è verificato in occasione del XXVI
Congresso a Principina Terra. “L’AIP è sempre più al loro fianco” sottolinea Mauro Montesi nella lettera pubblicata
di seguito, definendo i giovani “Lo straordinario patrimonio che essi rappresentano per la podologia, ed in generale
per la Sanità Italiana”.
In conclusione i contenuti scientifici e pratici dei corsi, come anche l’interesse dei temi al centro della prima e
dell’ultima giornata, costituiscono uno straordinario stimolo alla partecipazione per tutti noi.
Quando leggerete questo editoriale, sarà ben vicino il 19 aprile, giornata nella quale, di pomeriggio, verranno aperti
i lavori di un Congresso che riteniamo si connoti come uno dei più interessanti.
Quindi, arrivederci a Riccione!! ■
5
il PODOLOGO in medicina
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
XXVII CONGRESSO NAZIONALE A.I.P.
Lettera del Presidente
Mauro Montesi
Cari colleghi, cari studenti,
desidero anticiparvi il più sincero e affettuoso benvenuto a Riccione, la località che abbiamo scelto per tenere,dal 19 al 22
Aprile, il XXVII Congresso Nazionale di Podologia. Non credo sia il caso di descrivervi le caratteristiche di Riccione, in quanto
sono ben note le attrattive di ogni tipo che essa offre, e che già costituiscono motivo per partecipare. La scelta della sede, per
altro, non è stata facile, ma ritengo sia stata coronata da un successo, che mi auguro voi tutti possiate verificare, partecipando
compatti all’evento.
Ma ben altri debbono essere i motivi per venire a Riccione. Innanzi tutto la consapevolezza di partecipare alla manifestazione
più importante nel panorama delle iniziative dedicate alla nostra professione; in secondo luogo il piacere di ritrovarsi in questa
grande famiglia che l’AIP ha realizzato e saputo mantenere unita, con l’opportunità di scambiare tra voi pareri, esperienze,
risultati conseguiti, difficoltà incontrate.
Il motivo principale, per altro, è l’opportunità che il Congresso offre di essere partecipi a momenti di formazione di grande
spessore sia sotto l’aspetto scientifico e teorico, che sotto l’aspetto pratico e strettamente connesso con la vostra attività di
tutti i giorni. Quest’anno, infatti, abbiamo ritenuto di dedicare il massimo dello spazio a veri e propri corsi di formazione che si
terranno nelle giornate di Venerdì 20 e Sabato 21. Basta leggere il programma per rendersi conto dell’utilità di tutti i workshop,
molti dei quali effettuati sui pazienti, avendo riguardo alle cure innovative che i docenti hanno personalmente sperimentato. Ciò
nella convinzione che l’aggiornamento professionale risulta fondamentale per la vostra valorizzazione nei confronti dei pazienti
che debbono ricorrere a voi ed anche nei confronti dei medici di Medicina Generale e degli specialisti, che debbono poter
contare sulla vostra valida collaborazione.
Il Convegno vero e proprio, quindi, si limita solo a poche ore del pomeriggio di Giovedì 19, e della mattina di Domenica 22
ma non per questo di minore interesse se si pensa che viene affrontato un tema, quello del Piede dell’Anziano, nel quale vi
imbattete continuamente nello svolgimento quotidiano della vostra professione. “L’invecchiamento attivo nella sanità che cambia. Il ruolo del Podologo” è il tema della tavola rotonda alla quale, come potete constatare dal programma, partecipano i più
prestigiosi professionisti del settore. Anche la relazione e la lettura magistrale che precede e segue la tavola rotonda rivestono
grande interesse in quanto, sempre nel settore Piede dell’Anziano, affrontano sia i problemi collegati alla collaborazione con
il geriatra, sia la prevenzione e la cura delle principali patologie. D’altra parte i temi trattati, sia nella tavola rotonda che nelle
relazioni, acquistano un rilievo del tutto particolare in considerazione delle iniziative prese dall’AIP in questi ultimi mesi, come il
protocollo di intesa sottoscritto con l’ANASTE, che prevede il coinvolgimento dei podologi AIP nell’assistenza agli anziani delle
RSA. Analogo protocollo è in via di definizione con FEDERSALUTE LAZIO, mentre sono in corso intese con l’ARIS ( Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari), sempre con l’obiettivo dell’assistenza agli anziani. Infine un invito speciale lo rivolgo
ai giovani neolaureati e agli studenti affinché partecipino compatti all’evento. L’AIP,infatti, è sempre più al loro fianco, nella
consapevolezza dello straordinario patrimonio che essi rappresentano per la Podologia e in generale per la Sanità Italiana.
Migliorare la qualità della formazione e prendere ogni iniziativa utile ad assicurare un’adeguata occupazione dopo la laurea,
questo è il nostro impegno prioritario. Concludo ripetendovi l’invito a una partecipazione compatta al nostro ventisettesimo
appuntamento. Si tratta di un’occasione preziosa per i contenuti scientifici e professionali del Congresso, ma anche per l’opportunità che vi è offerta di godere dei momenti di sereno relax in un contesto che solo Riccione vi potrà regalare.
Arrivederci ad Aprile e cordiali saluti a tutti.
Il Presidente
Mauro Montesi
6
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
il PODOLOGO in medicina
XXVII CONGRESSO NAZIONALE A.I.P.
A Riccione il più importante evento formativo della nostra professione
XXVII Congresso Nazionale
di Podologia
Benedetto
Leone
Responsabile
Comunicazione A.I.P.
I
podologi italiani e gli studenti di podologia, quando
leggeranno questo articolo probabilmente avranno
già deciso di iscriversi al più importante evento formativo della nostra professione, che si terrà a Riccione,
presso l’ Hotel Mediterraneo, dal 19 al 22 aprile. Quanti invece non lo avessero già fatto, potranno eliminare ogni dubbio leggendo il programma riportato nelle
pagine seguenti. Avranno modo, così, di verificare con
quanta attenzione l’A.I.P. abbia scelto i temi dei corsi
formativi e quali docenti siano stati chiamati per tenerli.
Si può dire che tali corsi affrontino i problemi più attuali
che si presentano oggi nella pratica quotidiana. Se poi
si tiene conto che molti di essi si svolgono direttamente
sul paziente, si rinforza la sensazione della grande utilità
di essi. Si inizia il secondo giorno con una lezione sul
trattamento ortesico anche sotto l’aspetto pratico, per
seguire, sempre sul paziente, il passaggio dal bendaggio funzionale al Kinesiotaping. I docenti Moro, Russo,
Montesi e per la Kinesioterepia , Ponti e Furno, debbono essere considerati all’avanguardia nella conoscenza
e nella pratica delle tecniche più avanzate. Ma anche
la lezione sulle linee guida per l’ attuazione delle nuove
direttive sulla sicurezza, tenuta da Renzi e D’Amico, oltre ad essere un tema assolutamente nuovo, acquista
un rilievo pratico di evidente interesse. Sempre nella
stessa giornata De Carli affronta il tema delle patologie
nello Sport.
I temi di carattere giuridico svolti da Croce, ormai l’avvocato più esperto sulle disposizioni di legge che regolano
la professione, nonché un tema sempre all’ordine del
giorno quale la diagnostica radiologica in podologia,
sviluppato da Joe Addante, ben noto podoiatra americano, caratterizzano la giornata di venerdì 20, insieme a
Salvetti che tratta la Metodologia della ricerca.
Di non meno interesse le lezioni di sabato 21. La farmaceutica podologica, che apre la giornata con due podo-
Balconi in vetro cristallizzato
con piante sempreverdi.
Lungomare notturno
logi che sono anche farmacisti (Enrico Bertoncelli, Serena Taddei) e l’ ecografia podologica (oltre a Francesco
Papa, Pausania, Monticone, Cribari) aprono la giornata,
che segue con una lezione di Cavallini e Antonacci sulla
prevenzione e trattamento del piede diabetico. Gianfranco Morico affronta invece il tema delle problematiche
sovra segmentarie, mentre Pranteda e Tammaro sviluppano la loro lezione sulle principali affezioni cutanee
del piede. Di grande interesse la lezione del Presidente
Guarnera e altri medici dell’ AIUC sulle ulcere vascolari
degli arti inferiori.
l’“organizzazione dello studio podologico”, lezione che
si terrà il pomeriggio, fornirà ai colleghi, e soprattutto ai
7
il PODOLOGO in medicina
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
XXVII CONGRESSO NAZIONALE A.I.P.
Camera standard fronte mare
curare agli anziani una soddisfacente qualità della vita.
Lo testimoniano il Protocollo di Intesa, già sottoscritto
con l’ ANASTE per l’assistenza nelle RSA come anche
quello con la FEDERLAZIO SANITA’, oltre alla disponibilità offerta ad alcuni Assessorati, come quello agli Affari
Sociali di Roma Capitale. Il moderatore Dott. d’Ari ,il
Dott. Bianco, il Prof. Falaschi, il Prof. Ceda, il Preside
Prof. Ziparo, il Dott. De Santis, la Dott.sa Nisi e il Dott.
Colaiacomo,nonché il Dott. Dugone, proprio per il ruolo
che rivestono e per le esperienze professionali maturate,
garantiscono una discussione di straordinario interesse,
anche sul piano pratico e propositivo.
Ma si è ritenuto opportuno che ai partecipanti alla tavola
rotonda fossero fornite notizie circa le patologie podaliche degli anziani, per poter discutere su elementi certi.
Suite con bagno interno
giovani, gli elementi fondamentali necessari ad avviare
un ambulatorio, tenuto conto dell’ esigenza di rispettare
i requisiti minimi stabiliti. Fra l’altro la lezione sarà tenuta
dal Presidente Montesi e dal Presidente Onorario Pepè,
che si soffermeranno anche sui principali casi clinici e
sugli interventi ortesici.
Se i temi dei corsi di formazione, di cui abbiamo fatto cenno, costituiscono uno dei principali motivi per
partecipare, non meno importanti risultano le sessioni
plenarie del pomeriggio di giovedì 19 e della mattina
di domenica 22. Ormai le patologie del piede dell’ anziano sono sempre più frequenti, anche per il continuo
invecchiamento della popolazione. Si è così voluto organizzare una tavola rotonda alla quale hanno assicurato la loro presenza i principali esperti della materia. L’
obiettivo è quello di definire il ruolo del podologo nella
Sanità che cambia al fine di assicurare agli anziani un
invecchiamento attivo. E’ un tema mai discusso nei nostri Congressi, oppure discusso solo marginalmente, ma
che ha acquistato un rilievo tale, che non poteva essere
trascurato. D’ altra parte il 2011 e i primi mesi del 2012
hanno registrato un forte impegno dell’ A.I.P. per assi-
Piscina esterna adiacente sala relax
Ingresso
Per questo al Podologo dott. Antonio D’Amico, affiancato dalla Dott.ssa Erica Forti, è stato affidato l’incarico
di aprire la sessione plenaria con un’interessantissima
relazione dal titolo “Le patologie podaliche dell’anziano
in un’ottica di Welfare e Sanità”.
8
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
il PODOLOGO in medicina
XXVII CONGRESSO NAZIONALE A.I.P.
Immediatamente dopo la
tavola rotonda, sarà utile
seguire con attenzione la
lettura magistrale che sarà
tenuta dal Responsabile del reparto di Geriatria
dell’Ospedale Sant’Andrea, prof. Paolo Falaschi.
Da lui, che tratterà “Geriatri
e Podologi. L’integrazione
come risorsa indispensabile alla prevenzione e alla
cura” ci aspettiamo proposte operative per attuare una più stretta collaborazione geriatra-podologo,
attualmente latente.
Domenica, giornata di
chiusura, la Dott.sa Linetti,
Responsabile del Settore
Sala Vespucci
al Ministero della Salute,
esporrà nella prima mattinata quale sia il sistema di cerper la Podologia, sono questi i motivi di cui si deve
tificazione dei crediti formativi nei professionisti sanitari.
tener conto per una adesione massiccia sia dei PodoGrande attesa, infine, per la relazione di chiusura di Anlogi, associati e non , che degli studenti dei vari corsi di
tonietta Codella, in quanto è superfluo sottolineare l’inlaurea in Podologia del nostro Paese. ■
teresse di tutti noi per le novità e gli adempimenti delle
recenti manovre economiche e soprattutto che cosa cambia per i podologi.
A Riccione c’ero anch’io!
Ma un altro motivo per partecipare riAnche la città e l’ hotel dove si svolge il Congresso costituiscono un sicuro
guarda soprattutto gli studenti. Infatti,
richiamo per i podologi e per gli studenti. Riccione è talmente nota che bacome per gli anni scorsi, sarà organizstano poche parole per ricordare che la destinazione della Riviera Romazata la sessione poster per dar modo ai
gnola è ormai da decenni simbolo dell’ospitalità più calorosa. L’evento,poi,
giovani di esprimersi su alcune patologie
si tiene nella seconda metà di Aprile, quando cioè ci troveremo in un posto
di maggior interesse. Un’ apposita comdi incomparabile bellezza nel periodo migliore, lontano dal caos più stretmissione giudicherà il migliore, che sarà
tamente estivo. Né dobbiamo dimenticare come i numerosi giovani che
adeguatamente premiato per lo studio e
saranno presenti avranno pane per i loro denti quanto a discoteche, pub,
per il lavoro svolto.
sale giochi, divertimenti di ogni tipo, ovviamente dopo aver partecipato
Un’offerta formativa senza precedenti,
con la massima serietà e attenzione ai lavori della giornata.
un team di docenti della massima espeQuanto alla sede, non è facile trovare un hotel, pure a quattro stelle, così
accogliente, elegante e raffinato come il Mediterraneo. Senza contare, poi,
rienza scientifica e pratica, un‘occasione
la grande funzionalità della sala ove si tengono le sessioni plenarie e le
unica d’incontro e di scambio di conosale ove si tengono i corsi formativi. E poi, proprio in Viale Ceccarini, uno
scenze, il valore aggiunto di passare tre
degli spazi più noti ed eleganti che può vantare il nostro Paese. Tutti elegiorni in una città e in una sede di grande
menti questi, non certo più importanti dei contenuti congressuali, ma siattrattiva,la consapevolezza di aver partecuramente fondamentali per poter affermare “A Riccione, c’ero anch’io”.
cipato low cost all’evento più importante
9
il PODOLOGO in medicina
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
XXVII CONGRESSO NAZIONALE A.I.P.
Programma
Giovedì 19 Aprile
È stato invitato il Ministro della Salute
Prof. Renato BALDUZZI
SESSIONE PLENARIA
Ore 12,00 REGISTRAZIONE DEI PARTECIPANTI
Ore 14,30 APERTURA DEI LAVORI
E SALUTO DELLE AUTORITÀ
Sen. Mariapia Garavaglia, Sen. Cesare Cursi
Ore 15,00 “Le patologie podaliche dell’anziano in
un’ottica di Welfare e Sanità”
A. D’Amico, E. Forti
Ore 15,30 Tavola Rotonda
“L’invecchiamento attivo nella Sanità che
cambia. Il ruolo del Podologo”
R. d’Ari (moderatore), A. Bianco, A. De Santis, S.
Dugone, N. Nisi, G. Ceda, P. Falaschi, V. Ziparo, E.
Colaiacomo, M. Montesi
Ore 17,00 Lettura Magistrale: “Geriatri e podologi.
L’integrazione come risorsa indispensabile alla
prevenzione ed alla cura”
P. Falaschi
Ore 17,30 LA PAROLA AI CONGRESSISTI
Ore 18,00 ASSEMBLEA DEI SOCI
Ore 19,00 CHIUSURA DEI LAVORI
Venerdì 20 Aprile
CORSO DI FORMAZIONE A
Ore 8,30/12,30 Moderatore: F. Montesi
Giustificazioni epistemologiche del
trattamento ortesico propriocettivo
F. Moro, A. Russo, F. Montesi
Ore 14,30/18,30 Moderatore: F. Moro
Giustificazioni epistemologiche del trattamento ortesico propriocettivo
(Parte pratica)
F. Moro, A. Russo, F. Montesi
CORSO DI FORMAZIONE B
Ore 8,30/12,30 Moderatore: M. Costantini
Dal Bendaggio Funzionale al Kinesiotaping
V. Ponti, G. Furno
Ore 14,30/18,30 Moderatore: V. Ponti
Patologia del piede e della caviglia nello sport
A. De Carli, A. Vadalà, A. Ciompi, R. Lanzetti
CORSO DI FORMAZIONE C
Ore 8,30/10,30 Moderatore: B. Cordazzu
Analisi dei rischi professionali in Podologia.
Linee guida sull’attuazione delle nuove
direttive sulla sicurezza
R. Renzi, A. D’Amico
Ore 10,30/12,30 Moderatore: M. Montesi
Il diritto, le responsabilità per il Podologo oggi
M. Croce
Ore 14,30/16,30 Moderatore: G. Pepè
Metodologia della ricerca
M. Salvetti
Ore 16,30/18,30 Moderatore: G. Antonacci
L’importanza della diagnostica radiologica
in Podologia
J. Addante
Ore 11,00 COFFEE BREAK
Ore 13,30 PAUSA PRANZO
11
il PODOLOGO in medicina
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
XXVII CONGRESSO NAZIONALE A.I.P.
Sabato 21 Aprile
CORSO DI FORMAZIONE D
Ore 8,30/12,30 Moderatore: A. Marseglia
Farmaceutica podologica
E. Bertoncelli, S. Taddei
Ore 14,30/18,30 Moderatore: L. Passaro
Casistica ecografica podologica ragionata
F. Papa, A. Pausania, G. Monticone, A. Cribari
CORSO DI FORMAZIONE E
Ore 8,30/12,30 Moderatore: C. Vajani
Piede Diabetico complicato: i punti critici della
prevenzione e del trattamento
M. Cavallini, G. Antonacci
Ore 14,30/18,30 Moderatore: V. Ponti
Piede e problematiche sovrasegmentarie:
dall’embriologia al trattamento podo-riabilitativo
G. Morico
CORSO DI FORMAZIONE F
Ore 8,30/10,30 Moderatore: E. Forti
Il Dermatologo: casistica clinica nelle principali
affezioni cutanee del piede
G. Pranteda, A. Tammaro
Ore 10,30/12,30 Moderatore: G. Guarnera
Le ulcere vascolari degli arti inferiori
G. Guarnera, G. Mosti, G. Failla,
M. Di Salvo, V. Mattaliano
Ore 14,30/18,30 Moderatore: A. Marseglia
Organizzazione dello studio podologico, casi
clinici ed Interventi ortesici
M. Montesi, G. Pepè
Ore 11,00 COFFEE BREAK
Ore 13,30 PAUSA PRANZO
Ore 18,40 CHIUSURA DEI LAVORI
Ore 20,30 CENA DI GALA
Domenica 22 Aprile
SESSIONE PLENARIA
Ore 9,00 Moderatore: C. Mastrocola
L’ECM, il sistema di certificazione dei crediti
formativi dei professionisti sanitari
M. Linetti
Ore 10,30 Podologi: cosa cambia a seguito delle
nuove e ripetute “manovre economiche”.
M.A. Codella
Ore 12,00 CHIUSURA DEI LAVORI
M. Montesi
COME RAGGIUNGERCI
Grazie ad una fitta rete di collegamenti aeroportuali, Riccione è ben collegata con le principali destinazioni nazionali ed internazionali. Le compagnie aeree propongono voli low cost da e verso le maggiori
città italiane e straniere negli aeroporti di Rimini Miramare (km. 5), Forlì (km. 63), Ancona (km. 83) e
Bologna (km. 122). Per conoscere giorni e orari di partenza e di arrivo basta collegarsi al sito della
compagnia aerea prescelta.
In auto: Autostrada A14 con uscita Riccione, qui di seguito l’itinerario nel dettaglio.
- In auto, percorrere l’Autostrada A14 Bologna Ancona, ed uscire al casello di Riccione
- Appena usciti dal casello, prendere la sinistra e percorrere Viale Enrico Berlinguer
- Alla prima rotonda, proseguire dritto. Alla seconda rotonda, proseguire dritto. Al primo semaforo,
proseguire dritto.
- Al secondo semaforo, girare a destra, proseguendo su Viale Giulio Cesare per trecento metri, in
direzione del Centro.
- Al semaforo, girare a sinistra per Viale Ceccarini monte. In fondo a Viale Ceccarini, girare a sinistra per Viale dei Mille
- Alla rotonda in prossimità del sottopasso ferroviario, girare a destra. Attraversare il sottopasso ferroviario e quindi girare a sinistra
- Percorrere Via Parini, la strada che costeggia il porto canale, fi no a incrociare Via Milano
- Girare a destra in Via Milano, percorrere circa 800 metri, l’hotel è alla Vostra sinistra angolo sud Viale Ceccarini, lato mare. Percorrere la rotonda
con “la Lumaca Fucsia Luminosa” e svoltare a destra sulla strada a fi anco dell’ingresso del parcheggio sotterraneo. Accesso consentito ai soli Clienti
dell’Hotel Mediterraneo.
In treno: Linea Ancona - Bologna, stazione Ferroviaria di Riccione a circa 400-600 metri a piedi dall’Hotel Mediterraneo.
12
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
il PODOLOGO in medicina
XXVII CONGRESSO NAZIONALE A.I.P.
13
il PODOLOGO in medicina
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
AIP
Dinamismo ed aggiornamenti giornalieri tra le principali novità della nuova versione
Rocco
Menechella
Coordinatore
editoriale A.I.P.
C
E’ online
il nuovo portale dell’A.I.P.
i siamo! E’ online il nuovo portale dell’Associazione Italiana Podologi. Una versione completamente rinnovata, fortemente voluta, che proietta
l’A.I.P. verso il futuro senza rinnegare però le consolidate
radici e la tradizionale affidabilità. Un salto di qualità verso un dinamismo più marcato affiancato all’efficienza di
sempre, per consentire ai naviganti di conoscere tutte le
novità aggiornate in tempo reale su quanto ruota intorno
alla Podologia ed all’Associazione Italiana Podologi. Tra
le novità della nuova versione la maggiore facilità nel
trovare un podologo A.I.P. sul territorio nazionale. Nella
sezione degli studi podologici, infatti, oltre alla naturale
divisione per regione, sarà possibile risalire al podologo
A.I.P. più vicino inserendo semplicemente il C.A.P. della
zona di interesse nell’apposito spazio. Ma non sarà l’unica. Infatti, attraverso le sezioni, le pagine e le funzionalità rinnovate del portale dell’A.I.P., si tende a garantire,
mediante internet, quel dinamismo che è oggi richiesto
dalle esigenze lavorative, con la consueta attenzione a
tutti gli adempimenti e a tutti gli elementi essenziali che
riguardano la figura professionale: competenze, diritti e
doveri, responsabilità, deontologia, norme pratiche e
disposizioni legislative. Un modo ulteriore ed uno strumento in più per difendersi dal dilagante abusivismo,
rivolgendosi esclusivamente a podologi qualificati e
consentendo anche ad altri professionisti sanitari nonché agli stessi medici di base di conoscere meglio la
figura del podologo e le sue specifiche professionalità
nelle affezioni del piede. Non resta dunque che collegarsi giornalmente all’indirizzo www.associazionepodologi.
it per essere sempre aggiornati con le ultime novità rivolgendo attentamente lo sguardo alle numerose news,
agli eventi in programma, alle ultime riforme legislative
ed a tutto quanto verrà inserito e che catturerà di sicuro
l’attenzione e l’interesse di tutti.
Buona navigazione!
14
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
il PODOLOGO in medicina
FORMAZIONE
Le notizie raccolte dall’A.I.P. a
Cernobbio, il 17 e 18 ottobre 2011,
nella III Conferenza Nazionale ECM
S
i è tenuta, ancora una volta nella splendida
cornice di Villa Erba a Cernobbio, il 17 e 18
ottobre scorsi, la III Conferenza Nazionale
ECM. Sono stati presenti per l’A.I.P. Podologo Dott.
ssa Linda Passaro, membro del Consiglio Direttivo
con specifica delega alla Formazione, e il Responsabile dell’Ufficio Legale dell’A.I.P. Avv. Marco Croce.
Sin da subito è emerso che la nuova disciplina
dell’ECM è frutto di precedenti elaborazioni e di
modifiche, determinate dalle valutazioni compiute congiuntamente dallo Stato (tramite il Ministero
della Salute), dalle Regioni (soprattutto nella sede
della Conferenza Stato/Regioni e in occasione dei
relativi Accordi Stato-Regioni) e dagli organi appositi quali la Commissione Nazionale ECM, l’Age.Na.S.
(Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) e
il Co.Ge.A.P.S. (Consorzio Gestione Anagrafica Professioni Sanitarie).
Occorre evidenziare che sulla materia dell’ECM vi
è un ulteriore Accordo Stato-Regioni, prossimo ad
essere pubblicato e di cui a Cernobbio sono stati
anticipati i lineamenti.
Dunque, lo Stato e le Regioni hanno individuato un
terreno comune e omogeneo di accordo sulla formazione obbligatoria degli operatori sanitari valido su
tutto il territorio nazionale.
Tutti i soggetti istituzionali coinvolti hanno convenuto
che la formazione è assolutamente fondamentale per
Sistema-Salute. Trasparenza e qualità devono essere
alla base dell’ECM per resistere - senza incertezze alle eventuali sollecitazioni provenienti da gruppi di
pressione.
La Dott.ssa Maria Linetti, Dirigente del Ministero della Salute responsabile proprio del settore dell’ECM,
ha esposto le novità in cantiere sulle attività dei pro-
Rocco
Menechella
Coordinatore
editoriale A.I.P.
vider, precisando che la qualifica di provider può essere riconosciuta soltanto a un soggetto che sappia
stabilizzare standard adeguati, attenendosi alle indicazioni, ai percorsi e alle procedure che la Segreteria
ECM richiede. Un’attività che sarà fortemente incrementata dalla Commissione ECM è, appunto, quella
dei controlli sui provider.
La Commissione Nazionale ECM per salvaguardare
proprio il sistema dei controlli ha istituito un Comitato
di Garanzia, deputato a vigilare sull’indipendenza del
contenuto formativo, a tutela dei fruitori dell’attività
di docenza. Si sta parlando di controlli particolarmente delicati, che riguardano le sponsorizzazioni e
i contenuti dei corsi, sia in formazione residenziale
che a distanza. Il nuovo Accordo Stato/Regioni presuppone che tutti gli attori della scena (Commissione
ECM, Regioni, Provider, Società scientifiche, Ordini e
Associazioni, nonché gli stessi singoli professionisti
fruitori della formazione) interagiscano efficacemente
nel “sistema”.
Il compito è alto: mettere a disposizione degli operatori sanitari lo strumento per migliorare il servizio
della Salute.
È stato rilevato che risulta necessario superare alcune criticità: ad esempio, la FAD (formazione a distanza) va incrementata - è troppo poca -; lo stesso
vale per la formazione sul campo; l’offerta formativa professionalizzante va rafforzata e presuppone
controlli di qualità e vigilanza sulla correttezza dei
comportamenti.
A sua volta, il Dott. Gennaro Rocco, Presidente del
Collegio IPASVI di Roma, sempre nel Convegno di
Cernobbio qui in commento, ha ricordato l’importanza del Co.Ge.A.P.S. e il ruolo che esso ha svolto
e sta svolgendo per riunire tutti i crediti precedenti
15
il PODOLOGO in medicina
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
FORMAZIONE
(dall’anno 2002) - a vantaggio di un milione e trecentomila operatori sanitari -, con una banca dati da
aggiornare costantemente.
Si mira ad avere la tracciabilità della formazione del
professionista in tempo reale: dal 1°.1.2012 si potrà, almeno teoricamente, rendere visibile ad ogni
cittadino lo stato di acquisizione dei crediti da parte
di un professionista sanitario, ovviamente con filtri e
livelli di accesso diversificati.
Una grande novità è stata introdotta dall’ultima Legge
di manovra finanziaria, vale a dire il Decreto Legge n.
138 del 13.8.2011 (“Ulteriori misure urgenti per la
stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo”, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1,
della Legge n. 148 del 14.9.2011), segnatamente
l’articolo 3, comma 5, lettera b): gli Ordini e le Associazioni, in quanto investite della funzione rappresentativa della Professione cioè in quanto “ordinamento
professionale”, valuteranno e certificheranno i crediti
formativi e monitoreranno il grado di risposta del
professionista in tema di adempimento dell’obbligo
di aggiornamento.
Il Co.Ge.A.P.S. sarà il punto di raccolta dell’anagrafica sulla formazione dei professionisti; si intende
consentire a Ordini, Collegi e Associazioni la verifica
dell’obbligo formativo assolto da parte di ogni iscritto,
a tutela non solo della Professione, ma soprattutto, in
ultima analisi, a garanzia dei cittadini.
Gli Accordi Stato - Regioni del 2007 e del 2009
hanno trattato la materia in maniera specifica, ma
ora il sopra citato articolo 3, comma 5, lettera b) del
Decreto Legge n. 138/2011 prevede specificamente per tutti i professionisti l’introduzione di sanzioni in
caso di mancato assolvimento del dovere di formazione e di aggiornamento.
Nel triennio 2011-2013 ciascun operatore dovrà
conseguire 50 crediti ogni anno, portandosi come
bagaglio 45 crediti dall’esperienza precedente, purché essi siano regolari e certificati. Tale obbligo riguarda espressamente anche i liberi professionisti
- quindi tutti i Podologi - e non soltanto i dipendenti
delle Amministrazioni Pubbliche; si tratta di un obbligo
che, a ben guardare, deriva dalle normative di livello
comunitario che vedono nella garanzia di formazione e di aggiornamento professionale un elemento
indispensabile della crescita e dello sviluppo (sostenibile e responsabile) delle economie e delle società
di ciascuno Stato membro dell’Unione Europea. La
raccolta dei crediti ECM compete al Co.Ge.A.P.S., al
quale tutti i provider comunicheranno i crediti formativi relativi ad ogni evento accreditato e svoltosi.
Saranno, invece, gli Ordini, i Collegi e le Associazioni a registrare i crediti del professionista acquisiti
all’estero oppure quelli relativi alla formazione individuale all’estero o all’autoformazione; è compito del
singolo professionista fornire tali dati particolari agli
Ordini, Collegi e Associazioni. Anche i crediti acquisiti
dal singolo professionista come tutor saranno convogliati nell’anagrafe unica che riguarda quel professionista.
L’anagrafe nazionale del Co.Ge.A.P.S. è accessibile
in via permanente agli Ordini, Collegi e Associazioni,
quale banca dati cui fare riferimento nell’ECM.
Il certificato rilasciato dall’Ordine, Collegio o Associazione sarà in grado di mettere insieme il nominativo
del professionista con tutti i crediti acquisiti dal medesimo.
Sono state riscontrate, per varie Professioni, problematiche nel collazionare i crediti pregressi (periodo
2002 - 2011), soprattutto quelli provenienti dalle
Regioni oppure da parte di organizzatori che non
esistono più.
Dal 1° gennaio 2011 la traccia dei crediti, però, è
sincrona e uniforme, cosicché Ordini, Collegi e Associazioni potranno svolgere con maggiore facilità le
loro funzioni di supporto e di vigilanza in materia.
Dal 2012 il Co.Ge.A.P.S. passerà dalla fase pilota a
quella di pieno esercizio.
Sarà, poi, possibile recuperare anche crediti andati
dispersi, dopo una specifica istruttoria e l’effettivo
accertamento in tal senso.
Il 18 ottobre 2011 la Dott.ssa Maria Linetti non si
è sottratta alla disamina di un tema delicato come
quello degli sponsor, dei rapporti dei provider con
gli sponsor e dei riflessi di tutto ciò nei confronti dei
partecipanti agli eventi.
16
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
il PODOLOGO in medicina
FORMAZIONE
La questione regolata dalla Commissione in materia
di reclutamento dei partecipanti si interseca con il
rapporto tra provider e sponsor. In precedenza, non
vi era altra regolamentazione oltre a quella della dichiarazione sul conflitto di interessi.
Oggi si punta a realizzare il principio fondamentale
secondo cui va garantita l’indipendenza del contenuto formativo.
Da ciò deriva tutta l’analisi e la regolamentazione del
conflitto di interessi e del rapporto con gli sponsor.
Nell’ambito di un evento è consentito allo sponsor:
distribuire penne, gadget, piccole testimonianze del
nome dell’azienda, dei dispositivi medicali, dell’azienda farmaceutica, mai pubblicità relative ai prodotti.
In aula non possono entrare soggetti che agiscano
nel nome o nell’interesse degli sponsor. In altri termini, l’ingresso di un addetto ai lavori dell’azienda è del
tutto improprio, così come è indebita la distribuzione
nell’aula di materiale promozionale dell’azienda.
I controlli sono eseguiti dalla Commissione ECM.
Fuori dell’aula si possono collocare banchetti per
informazioni sull’azienda; dentro l’aula no, dentro il
percorso FAD no.
Complessa è la tematica della contrattualistica sulle
sponsorizzazioni. La parte contrattuale è lo strumento principale della trasparenza tra provider e sponsor;
la Segreteria ECM formula suggerimenti pratici su
questo argomento, sul proprio sito Internet.
All’atto delle verifiche e dei controlli sui provider, la
presenza di una contrattualistica in ordine rappresenta un fattore molto rilevante.
Il “reclutamento” consente allo sponsor di invitare
soggetti ad personam. Ciò è permesso, in piena
trasparenza; si tratta di un invito di un ospite, con
il pagamento anche della quota di partecipazione
all’evento. Il provider può curare gli aspetti dell’ospitalità. L’evento, dunque, è in dominio del provider; il
partecipante invitato dev’essere inserito nell’evento
e deve sottoscrivere la dichiarazione con la quale
accetta l’ospitalità; se tale dichiarazione non viene
sottoscritta, ciò va appositamente annotato dal provider. L’indicazione di coloro che hanno partecipato
per invito dello sponsor va appositamente fatta dal
provider, in una precisa colonna-report.
I crediti formativi derivanti dagli eventi quali ospite
possono arrivare fino a un terzo dei crediti previsti
per il professionista sanitario (cioè fino a 50 al massimo). Nella stessa Conferenza di Cernobbio sono
state svolte dal Dott. Giovanni Leonardi, Direttore
Generale delle Risorse umane e Professioni sanitarie del Ministero della Salute, puntuali considerazioni sulla qualità, cosicché è stato a tutti rammentato
come l’evento ECM non sia fine a se stesso e come
la pianificazione formativa annuale proposta da un
provider debba avere appropriatezza rispetto agli
operatori che accedono ai corsi.
Vanno, quindi, fissati degli obiettivi formativi, che non
possono essere uguali per tutti: ciò che è utile per
un Cardiochirurgo non può andare bene per il Podologo. La FAD può essere replicata e anche un evento residenziale può essere replicato, magari perché
particolarmente gradito dai partecipanti.
Nel piano formativo gli eventi devono avere una compatibilità; la qualità va garantita all’atto dell’erogazione del corso. Nella FAD, se è sincrona, dev’essere
davvero così; se la FAD è asincrona, devono esserci
le relative attestazioni con i corrispondenti requisiti.
La qualità inizia dalla procedura e passa al contenuto, cioè attiene all’effettiva capacità del provider di
coniugare l’attività di docenza con la ricaduta formativa a beneficio del partecipante; quest’ultimo necessariamente compila il questionario sulla qualità, con
un feedback verso la Segreteria ECM sul punto.
Ad ogni partecipante all’evento deve essere comunicato l’indirizzo della Segreteria ECM con il fine apposito di misurare la qualità.
Da gennaio 2012 inizieranno i controlli a tutto campo circa quanto precede.
Il provider è responsabile nei confronti della Commissione ECM Nazionale o Regionale e non deve
farsi mai prevaricare o condizionare dallo sponsor.
La lista dei partecipanti va congelata entro 30 giorni
prima dell’evento, per creare un sistema di tracciabilità; talora ciò crea qualche difficoltà all’organizzatore,
ma è l’esigenza di coerenza del sistema ad implicare
tutte queste procedure e tutti questi standard. ■
17
il PODOLOGO in medicina
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
FORUM E CONVEGNI
A Milano un’interessante giornata di studio organizzata dall’AIP
La chirurgia mininvasiva del
piede ed il ruolo del Podologo
Rocco
Menechella
Coordinatore
editoriale A.I.P.
S
i è tenuta nell’accogliente Casa di Cura San Pio
X di Milano, lo scorso 4 febbraio, un’interessante
giornata di studio sulla chirurgia percutanea ed
il ruolo del podologo organizzata dall’A.I.P. in collaborazione con la Fondazione Opera San Camillo. Un appuntamento che ha registrato oltre 50 adesioni con podologi, associati e non, provenienti da ogni parte d’Italia
e soprattutto dal centro-nord. A fare gli onori di casa
nell’apertura dei lavori sono stati la senatrice Emanuela
da sinistra: la dott.ssa Caterina Vajani, il Prof. Mauro Montesi,
la senatrice Emanuela Baio e l’onorevole Enrico Marcora
L’intervento della senatrice Emanuela Baio
Baio e l’onorevole Enrico Marcora mentre a moderare
l’intera giornata di studio ci ha pensato la responsabile per la Lombardia dell’A.I.P., dott.ssa Caterina Vajani.
La prima relazione proprio sulla chirurgia mininvasiva
del piede ha riguardato nello specifico: l’introduzione ai
principi generali della chirurgia percutanea del piede, le
note di anatomia funzionale del piede e della caviglia,
l’obiettività nella valutazione preoperatoria e lo studio
radiografico e il planning preoperatorio. Relatori sono
stati il Dott. Pozzolini, responsabile scientifico dell’intera
giornata di studio ed il dott. Marzorati. A seguire è stata
la volta del dott. Valerio Ponti, docente del Corso di laurea in podologia dell’università “Sapienza” ed affermato
podologo dell’Istituto Podologico Italiano di Roma che
ha relazionato sul trattamento conservativo e ortesico.
La mattinata è continuata poi con la parte riguardante
il trattamento chirurgico: strumentario, preparazione e
posizionamento del paziente, l’anestesia locale, le indicazioni e le tecniche chirurgiche per le varie patologie di
avampiede e retro piede dove ad affiancare il dott. Pozzolini è stata la dott.ssa Simona Montesi nella duplice
veste di podologo e medico chirurgo. Interessanti spunti
sono emersi già dalle prime relazioni con l’attiva partecipazione dei podologi intervenuti che si sono protratti
fino alla pausa pranzo. Il pomeriggio di lavori si è aperto
con la relazione sugli aspetti giuridici della professione impeccabilmente condotta dal legale dell’A.I.P., Avv.
Marco Croce. Non è stato da meno l’intervento del
Presidente Montesi che ha illustrato ai partecipanti una
corposa relazione sul ruolo del podologo nella cura del
piede diabetico. Il dibattito che ne è scaturito è stato
quanto mai appassionato e ricco di interventi e proposte fino alla consegna ed alla relativa compilazione
dei questionari ECM che ha di fatto chiuso i lavori della
giornata. ■
20
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
il PODOLOGO in medicina
PODOLOGIA
Eleonora
Di Matteo
Studentessa II anno CdL
in Podologia, Università
“Sapienza”, Roma
L’autodeterminazione del paziente:
implicazioni medico-legali
correlate alla podologia
N
el corso del tempo il rapporto fra professionista
nel nostro profilo professionale vengono ribaditi alcuni
sanitario e paziente è andato profondamente
di questi punti in quanto il podologo tratta direttamente
modificandosi.
dopo un accurato esame obiettivo del piede, con meSe in passato la relazione si è sempre configurata come
todi incruenti,idromassoterapici le patologie cutanee ed
monodirezionale, in quanto il paziente non aveva le coungueali del piede nonché eventuali dimorfismi e piede
noscenze ed i mezzi giusti per la propria autodeterminadoloroso; inoltre, il podologo utilizza metodi ortesici ai
zione, sia in campo clinico che terapeutico, oggigiorno,
fini preventivi e curativi (ad es: utilizzo dell’ ortesi nel
il dialogo tra queste due figure ha come obiettivo principiede diabetico), assiste pazienti a rischio con l’obietpale l’alleanza terapeutica. Questa situazione si configutivo di trasmettere al cittadino l’educazione sanitaria,
ra come punto d’incontro per la ricerca del successo
e segnala tutti i casi in cui sia richiesto un eventuale
terapeutico e punto di scontro per la “disuguaglianza”
approfondimento diagnostico od intervento terapeutico
tra i ruoli. L’atto medico, inteso come raggiungimento
(D.M. 14/09/1994 n. 666); inoltre, nell’art. 12 del nodel benessere e salute del cittadino, ha un’importanza
stro Codice Deontologico viene citata la “Competenza
fondamentale anche a livello sociale. Infatti, l’ OMS, nonProfessionale” e l’attività mediante due costanti: Scienza
ché l’art. 32 della Costituzione italiana, promuovono la
e Coscienza.
SALUTE intesa come benessere fisico, psichico, sociale
A livello giuridico, il nostro ordinamento definisce ogni
ed è proprio per tal motivo che l’attività clinica è lo struatto medico come “qualsiasi prestazione che il sanitario
mento fondamentale per il raggiungimento di questo
svolge in ambito preventivo, diagnostico, curativo, riabiobiettivo. Tale scopo, è contemplato anche dall’Art.24
litativo e medico - legale”.
del Codice deontologico dell’Associazione Italiana PoQuesto enunciato è comprensivo di una molteplicità di
dologi che riconosce nell’attività podologica, un mezzo
situazioni e significati che possono configurarsi, poiché
di tutela della salute nell’interesse della collettività.
ogni prescrizione, visita, certificazione ed attività è regoL’UEMS (Union Europènne des Medicins Specialist) nel
lata da norme peculiari e caratterizzanti, non certamen2006 ha definito l’ “atto medico” come “tutte le aziote accomunabili in un’unica definizione. Il professionista
ni professionali, vale a dire le
attività scientifiche, didattiche,
Fiocco azzurro in casa Marseglia
formative ed educative,cliniche,
medico-tecniche compiute al
E’ nato lo scorso 8 gennaio 2012 alle ore 2.10 Joele Marseglia. Il piccolo
fine di promuovere la salute ed
va a fare compagnia alla sorellina Karol per la gioia di mamma Veronica e
il buon funzionamento,prevenire
di papà Arcangelo Marseglia, vicepresidente A.I.P.
A Veronica ed Arcangelo i migliori auguri per questo importante avvenile malattie,fornire assistenza
mento da parte dell’intera famiglia A.I.P., dal Presidente Mauro Montesi,
diagnostica o terapeutica e rida tutto il consiglio direttivo, dalla segreteria e dalla redazione de “Il poabilitativa a pazienti, gruppi o
dologo in medicina”.
comunità nel rispetto dei valori
etici e deontologici”. Anche
22
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
il PODOLOGO in medicina
PODOLOGIA
abilitato (art 100 del R.D. 27 luglio 1934 n 1265 /
Testo Unico delle leggi sanitarie) dovrà sempre prendere in considerazione le circostanze che potrebbero
configurarsi, e quali sequele giuridico – penali potrebbero scaturirne. Ovviamente, dobbiamo sottolineare
che il professionista non abilitato sarà penalmente perseguibile ai sensi dell’ articolo 348 del Codice Penale
che decreta e punisce il reato di esercizio abusivo. La
crescente autonomia della nostra professione, ha portato ad una maggiore responsabilità e competenza, ed è
proprio per tal motivo che l’art. 22 del Codice Deontologico delibera che il podologo“ è e resta responsabile dei
propri atti e delle proprie prestazioni e non deve subire
condizionamenti della sua autonomia ed indipendenza
professionale”.
Ma ogni qual volta ci si appresterà ad eseguire una visita, un controllo, un trattamento sarà buona norma informare il cittadino della procedura e dei rischi connessi, in
modo da attuare il diritto all’autodeterminazione, il quale,
a livello Costituzionale, è garantito dall’art. 2 nel quale si
asserisce: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti
inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adeguamento dei doveri inderogabili di solidarietà
politica, economica e sociale”; l’art. 13 afferma che:
“non è ammessa forma alcuna di detenzione,di ispezione o perquisizione personale, se non per atto motivato
dall’Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla Legge”; infine, ma non di minor importanza è l’art.
32 che dichiara: “La Repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti […] La
legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal
rispetto della persona umana”.
Pertanto, in questi articoli vengono trattati tre aspetti
fondamentali: in primis, i diritti inviolabili dell’individuo,e
più importante tra tutti il diritto a perseguire un progetto
di vita e realizzazione della persona, concetto ribadito
anche nell’art. 11 del Codice Deontologico A.I.P; in
secondo luogo, l’inviolabilità della libertà personale, poiché, di norma trattamenti ed accertamenti sanitari sono
volontari (eccezion fatta per i TSO, art.33 5° comma
L. 833/1978) ed infine l’importanza della tutela della
salute come interesse del singolo e della collettività.
Lo strumento che ci consente di mettere in atto le
norme appena citate è il CONSENSO INFORMATO, in
quanto rappresenta la sintesi tra l’autodeterminazione
della persona e la sua salute, nonché il diritto di poter
scegliere.
Il consenso, concettualmente, si lega alla consapevolezza dell’individuo, perseguibile mediante l’informazione che permette un’adesione partecipe al trattamento.
Pertanto, ogni qual volta si dovrà mettere in atto un
qualsiasi intervento, si dovrà spiegare alla persona il
modo tramite cui ci si prepone di agire, nel rispetto dell’
indipendenza e della dignità professionale (art. 3 – 4 del
Codice deontologico A.I.P.).
Il consenso si definisce “informato”, poiché, il professionista sanitario è tenuto a dare spiegazioni al paziente
tenendo conto della sua emotività, del livello culturale,
delle informazioni su diagnosi e prognosi, approccio alla
patologia, effetti derivanti dalla terapia, conseguenze
derivanti dalla mancata terapia, limiti delle conoscenze
(art. 13 del Cod. Deo. A.I.P.) ed ogni altra informazione
reputata importante. Il consenso, dovrà inoltre essere
effettivo, non presunto e dovrà essere specifico, pertanto non potrà essere generico e rilasciato “in bianco”
senza il tipo di trattamento/ intervento da eseguire oltreché corredato dai possibili effetti postumi.
Inoltre,dovrà possedere delle caratteristiche di esaustività, chiarezza ed adeguatezza.
In conclusione, il consenso è uno strumento molto importante per la nostra affermazione professionale, nonché un modo per tutelarci e svolgere l’ attività podologica in modo da garantire al paziente competenza ed
affidabilità. ■
BIBLIOGRAFIA
1) Ricci S. e Miglino A., Consenso informato e fondamento
giustificativo dell’ atto medico 2) Ricci S. Miglino A., Medicina e società- dalla tutela dell’
integrità fisica al diritto alla salute, SEU, 2005
3) www.governo.it/governo/costituzione/principi.html. 4) www.governo.it/governo/costituzione/1.titolo1.html
5) www.governo.it/governo/costituzione/1.titolo2.html
6) www.governo.it/bioetica/testi/200692.html
7) www.amnco.it/server/atto-medico-europeo.pdf
23
il PODOLOGO in medicina
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
UNIVERSITÀ
“NOSOTROS Y LA PODOLOGIA ESPAÑOLA”: L’esperienza Erasmus raccontata da
quattro studenti del corso di podologia de la “Sapienza” di Roma ed i commenti
dei docenti dell’università ospitante “Alfonso X el Sabio” di Madrid.
Fabrizio Carrino
Sabino Grillo
Genni Mandò
Lucia Micheli
Erasmus:
un’esperienza da non perdere
Studenti III anno CdL in
Podologia, Università
“Sapienza”, Roma
Il primo passo
urante il secondo anno del corso di podologia
noi quattro abbiamo pensato di fare domanda
per la borsa di studio Erasmus: ci sembrava
interessante intraprendere un’avventura che avrebbe
solo potuto ampliare il nostro bagaglio professionale e
culturale. Ci è stato però possibile partire tutti insieme
solo l’anno successivo, grazie all’aumento dei posti disponibili. Così, dopo aver fatto domanda e affrontato
la lunghissima burocrazia, il 13 settembre siamo finalmente partiti alla volta di Madrid.
D
Vista di Madrid su Plaza Cibeles
strada a cui più volte, soprattutto all’inizio, ci è capitato di chiedere informazioni. Questa sarà una città
che ci resterà per sempre nel cuore sia per la “movida”, rappresentata non solo dalla “fiesta” ma anche
da un’energia e una voglia di vivere che questa città
sembra emanare giorno e notte, sia per le bellezze
artistiche e architettoniche che offre.
Partenza all’aeroporto di Ciampino. Da sinistra: gli studenti
Sabino Grillo, Lucia Micheli, Fabrizio Carrino e Genni Mandò
L’arrivo in Spagna
La Spagna è conosciuta per le sue bellezze e per il
suo stile di vita molto differente da quello italiano, ma
mai avremmo pensato di trovarci di fronte a una città
così affascinante come Madrid.
Si tratta di una “ciudad” magica in cui si respira un’atmosfera di pace e tranquillità. Camminando per strada
si nota la serenità con cui la gente affronta la giornata. Tutte le persone con cui abbiamo avuto modo di
relazionarci sono state sempre estremamente cordiali
e gentili, nonostante il nostro status di stranieri, dai
docenti e i compagni dell’università ai passanti per
La nostra nuova università
Il secondo giorno ci siamo presentati all’Universidad
“Alfonso X el Sabio”, situata a una trentina di km
da Madrid in una piccola cittadina, Villanueva de la
Cañada. La struttura nuovissima e moderna, curata
nei minimi particolari, a cominciare dai giardini che
circondano ogni edificio e dalla fornitissima biblioteca, ci ha fatto subito un’ottima impressione e già da
questo primo impatto abbiamo capito che ci saremo
trovati bene. Cosa non smentita, infatti, dall’incontro
avuto lo stesso giorno, col professor Moreno Luis de
la Fuente, presidente del corso di laurea in podologia,
con il quale abbiamo subito concordato l’orario del
tirocinio e delle lezioni, nonché il nostro ruolo all’interno della Clinica.
24
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
il PODOLOGO in medicina
UNIVERSITÀ
Edificio “A” dell’Università
- Reparto di “Biomeccanica”, dove vengono effettuate
le visite per la realizzazione di ortesi plantari
- Laboratorio, per la lavorazione delle ortesi
- Reparto di “Radiologia”, dove è possibile effettuare
radiografie per i trattamenti chirurgici o per verificare
eventuali fratture, spine calcaneari etc.
I primi periodi di tirocinio sono stati alquanto complicati,
soprattutto per la nostra pochissima conoscenza della
lingua spagnola. Nonostante questo piccolo problema,
abbiamo subito legato con tutti i professori che ci hanno accolto con molto entusiasmo, mettendoci a nostro
agio. Nel reparto di “quiropodia” fin dal primo giorno ci
è stata data la possibilità di interagire con il paziente.
Abbiamo iniziato direttamente ad effettuare trattamenti
podologici, sotto la supervisione dei nostri tutor. Questo
ci ha permesso di acquisire una maggiore manualità e
una maggiore confidenza con gli strumenti podologici.
Inoltre abbiamo visto e appreso successivamente le diverse tecniche utilizzate. Siamo rimasti stupiti nel notare
che non viene utilizzato il manico tondo, qui chiamato “mango italiano” ovvero sia manico italiano, per noi
molto più semplice da utilizzare nel trattamento di una
unghia invaginata o di una introflessione a cuneo. Abbiamo così dovuto far pratica con il bisturi qui utilizzato
quasi per tutti i tipi di trattamenti.
Viale principale del cortile universitario
La clinica universitaria podologica
La mattina seguente ci siamo recati alla Clinica Universitaria dove il professor Moreno ci ha presentato all’equipe medica, facendoci visitare la struttura, composta da
vari reparti dove ognuno ha un ruolo specifico:
- “Quiropodia”, dove vengono effettuati i trattamenti podologici
- Reparto “piede diabetico”
- Reparto di chirurgia, dove vengono effettuate le visite
e gli interventi chirurgici. È presente una sala operatoria affiancata da una stanza di preparazione per
l’ingresso in sala.
Ingresso della clinica
25
il PODOLOGO in medicina
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
UNIVERSITÀ
alla ESN UAX (Universidad Alfonso X), che in questi 3
mesi ci ha regalato momenti indimenticabili e, soprattutto, è stata un importante punto di riferimento appena
arrivati, in una realtà dove all’inizio, essendo tutto una
novità, ci sentivamo un po’ soli e persi.
Lo studente Sabino Grillo mentre effettua un trattamento
Dopo poco tempo ci è stato
possibile realizzare ortesi in
silicone con le differenze procedurali utilizzate in Spagna.
Con qualche piccola difficoltà
iniziale nell’usare il catalizzatore liquido, ben presto siamo riusciti ad acquisire una
discreta manualità anche con
il silicone.
In laboratorio ci è stato possibile sia conoscere altre tecIntervento di rimozione di niche nella realizzazione delle
neuroma di Morton
ortesi plantari, sia svolgere
molta pratica nella lavorazione di queste, avendo a nostra disposizione il materiale e una mola per ognuno di
noi. Una delle cose più interessanti che in Italia non ci
è ancora permessa fare, è stato vedere come vengono
svolti gli interventi chirurgici sul piede; è stato veramente
costruttivo osservare dal vero (non più solo attraverso
le foto che siamo abituati a vedere) come per esempio
viene estratto un neuroma di Morton o viene effettuato
un intervento di alluce valgo.
L’ ESN UAX
L’ESN (Erasmus Student Network) è un’associazione a
livello internazionale che si occupa degli studenti erasmus: ogni università ospitante ha la sua, con i suoi
coordinatori (universitari che si fanno carico di gestire gli
studenti che ogni quadrimestre aderiscono al programma erasmus presso la loro università), le sue attività ed i
suoi viaggi itineranti, i suoi punti di ritrovo. Nel particolare
della nostra esperienza dobbiamo dire un grande grazie
Cosa hanno detto di noi i professori
Alla fine del nostro percorso da tirocinanti presso la Clinica Podologica, i nostri tutor ci hanno voluto lasciare
dei commenti su come anche loro hanno vissuto con
noi questa bella esperienza. La prof. M.G. ci descrive
come “studenti modello e professionali; vi auguro che
il vostro bel sorriso, con cui avete affrontato questi 3
mesi con noi, vi accompagni sempre!”, mentre il prof
J.P., dopo aver notato l’energia di Lucia, la dolcezza di
Genni e l’educazione dei ragazzi Sabino e Fabrizio, ci fa
un grande in bocca al lupo per il futuro. La prof. T.M.,
infine, ci ringrazia per tutti i sorrisi che le abbiamo regalato con la nostra simpatia e per il buon percorso svolto
e conclude salutandoci affettuosamente con un “hasta
siempre” cioè letteralmente “arrivederci a sempre”.
Conclusioni
L’esperienza erasmus ovviamente non è stata solo tirocinio. E’ stata un’esperienza di vita in primis, è stata
impegnarsi a capire ed esprimersi in una nuova lingua,
è stata viaggiare e scoprire la Spagna, è stata confrontarsi e affezionarsi alla gente del posto, è stata stringere
tantissime nuove amicizie con gli altri studenti in erasmus alla “Alfonso X” e con loro condividere emozioni, avventure, sostenersi in quegli imprevisti e difficoltà
che si sono presentati e, sopra ogni altra cosa, è stata
un’occasione importante di crescita. ■
da sinistra: Sabino Grillo, Lucia Micheli, Prof. Moreno Luis de la
Fuente, Fabrizio Carrino e Genni Mandò
26
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
il PODOLOGO in medicina
L’ANGOLO DERMO-PODOLOGICO
Sabrina De Micco
Dott.ssa in Podologia
Marta Muscianese
Aspetti clinici della
psoriasi del piede
L
a psoriasi è una malattia cronica della cute ad
andamento variabile, caratterizzato da fasi di
remissione, soprattutto nei mesi estivi e fasi di
riacutizzazione, soprattutto nei mesi invernali.
Colpisce dal 2 al 4 % della popolazione caucasica,
con incidenza massima nei paesi del Nord Europa. La
distribuzione per sesso è pressoché sovrapponibile tra
uomini e donne,sebbene il sesso femminile, generalmente, sia colpito più precocemente.
Eziologia:
La psoriasi è caratterizzata da una genesi multifattoriale, a cui concorrono fattori genetici e ambientali.
Ci sono dunque soggetti che hanno una suscettibilità
genetica, legata principalmente all’espressione di determinati antigeni di istocompatibilità,ma, affinchè la
malattia si manifesti clinicamente,devono intervenire
fattori scatenanti endogeni (periodo premestruale,
pubertà, menopausa e obesità) ed esogeni (traumi,
episodi infettivi,eventi stressanti, farmaci e fumo).
Questi fattori scatenanti sono associati non solo alla
slatentizzazione della malattia, ma anche alle esacerbazioni della stessa.
Stud.ssa in Medicina e Chirurgia
Guglielmo Pranteda
Prof. Aggregato, Ricercatore Università
“Sapienza” Roma, Az. Osp. S. Andrea
Annalisa Arcese
Giulia Pranteda
Dott.ssa in Medicina e Chirurgia
Specialista in Dermatologia e Venereologia, dottoranda in dermatologia Università
“Sapienza” Roma, Az. Osp. S. Andrea
Antonella Tammaro
Mauro Montesi
Prof. Aggregato, Ricercatore Università
“Sapienza” Roma, Az. Osp. S. Andrea
Coordinatore e Docente Corso di Laurea
in Podologia Università “Sapienza” Roma
La lesione elementare è rappresentata da una maculopapula eritemato-squamosa, generalmente arrotondata, a limiti netti.
L’asportazione delle squame avviene facilmente e la
diagnosi può essere facilitata dal grattamento metodico delle stesse che permette di osservare un imbiancamento della lesione paragonabile a quello della cera
(segno della goccia di cera).
Dopo l’asportazione delle squame si può osservare un
fine stillicidio ematico (segno di Auspitz).
Altra caratteristica tipica, anche se non esclusiva della
psoriasi, è il cosiddetto fenomeno di Koebner (isomorfismo reattivo) che consistente nella comparsa di
lesioni di tipo psoriasico in aree nelle quali si è verificato un trauma di tipo fisico (sfregamento, bruciatura,
cicatrici ecc.).
Può associarsi a prurito più o meno intenso.
Anche se non considerata una sede tipica come ad
esempio gomiti,ginocchia, cuoio capelluto, le lesioni
psoriasiche a livello del piede sono di frequente osser-
Patogenesi:
Caratteristica è l’eccessiva proliferazione e differenziazione dei cheratinociti ,indotta da un’alterata stimolazione immunitaria.
Numerose sono le cellule e le citochine che entrano
in gioco, ma sicuramente un ruolo chiave è svolto dai
linfociti T e dal TNF-α.
Clinica:
Si tratta di una patologia con notevole polimorfismo
clinico talora associata ad artropatia.
Psoriasi volgare: l’aspetto clinico della forma volgare
classica con interessamento ungueale.
27
il PODOLOGO in medicina
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
L’ANGOLO DERMO-PODOLOGICO
Psoriasi volgare classica: da notare la netta
delimitazione della lesione.
vazione. A livello del dorso del piede e delle dita,la variante più frequente di psoriasi è quella volgare, caratterizzata dalle classiche lesioni eritemato-squamose.
A livello plantare invece la psoriasi assume caratteri e
forme diverse:
1. Volgare
2. Desquamativa diffusa: si riconosce per il distacco
dello strato corneo a lamelle disuguali.
3. Psoriasi desquamativa diffusa: gli aspetti caratteristici sono il distacco dello strato corneo in lamelle
e l’ipercheratosi.
4.
Ragadiforme: forma in cui
prevale l’aspetto
ipercheratosico.
Le placche iperc h e r a t o s i c h e,
possono formarsi
anche in zone
differenti da quelle d’appoggio e
si caratterizzano
per la presenza
di fissurazioni dello strato corneo
nei punti in cui
la pressione è
Psoriasi desquamativa diffusa: gli
aspetti caratteristici sono il distacco
maggiore.
dello strato corneo in lamelle e l’iper5. Pustolosa: si
cheratosi.
Psoriasi pustolosa: l’aspetto figurato della lesione potrebbe indurre in un’errata diagnosi di micosi che in tale caso è stata esclusa
dalla negatività degli esami micologici. da notare la presenza di
pustole.
tratta della psoriasi pustolosa circoscritta in sede
palmo-plantare detta di Barber
Le lesioni pustolose hanno dimensioni di qualche millimetro, sono di colore giallastro e sterili.
Una forma particolare di psoriasi pustolosa localizzata
è l’acrodermatite suppurativa di Hallopeau nella quale
le pustole sono localizzate alle falangi distali delle dita
delle mani e dei piedi e al letto ungueale. In genere
l’eruzione procede a poussée. La lamina ungueale può
essere distrutta da fenomeni di onicolisi.
Psoriasi ungueale: l’aspetto clinico dell’onicolisi con macchia
d’olio. questo quadro va distinto da una onicomicosi.
Psoriasi ungueale:
Il coinvolgimento ungueale è piuttosto frequente ed
è caratterizzato da diverse lesioni, di cui i principali
sono:
28
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
il PODOLOGO in medicina
L’ANGOLO DERMO-PODOLOGICO
Psoriasi ungueale: l’aspetto clinico dell’onicolisi destruente.
Pitting: Si caratterizza per la comparsa sulla lamina
ungueale di piccole depressioni cupoliformi, conseguenti ad un alterato processo di cheratinizzazione
della lamina ungueale. Comunemente, tale manifestazione clinica viene chiamata anche unghia a
ditale da cucito proprio per il suo caratteristico
aspetto simile all’utensile della sarta.
Onicolisi: Si manifesta con un’area di colorito gialloocra (macchia d’olio), localizzata in prossimità del
margine distale e laterale dell’unghia, spesso confusa con un’onicomicosi, è dovuta allo scollamento
dell’unghia dal letto ungueale.
Aspetti istologici della psoriasi: in questa foto si possono osservare la papillomatosi, l’acantosi e l’ispessimento dello strato corneo
Istologia:
Gli aspetti istopatologici della psoriasi sono essenzialmente riconducibili a due fenomeni:
l’aumentata proliferazione cheratinocitaria e il processo infiammatorio,con presenza di neutrofili nell’epidermide e linfociti T nel derma.
I criteri più importanti per la diagnosi di psoriasi sono
dunque:
- l’iperplasia dell’epidermide,con focolai di paracheratosi
contenenti accumuli di PMN neutrofili(microascessi
di Munro)
- l’allungamento delle creste dermiche interpapillari,
capillari dilatati e tortuosi e infiltrato infiammatorio
perivascolare.
Terapia:
La terapia della psoriasi può essere topica e/o
sistemica,in base alla gravità ,all’estensione della
patologia,nonché agli effetti collaterali della terapia
stessa e alla compliance del paziente.
La terapia topica si avvale di sostanze cheratinolitiche,
che favoriscono il distacco delle squame, quali agenti
emollienti (vaselina) e acido salicilico,di sostanze con
attività anti-infiammatoria,quali i Cortisonici, e di sostanze con attività antiproliferativa, quali i derivati della
vitamina D (calcipotriolo) e i retinoidi (tazarotene).
La fototerapia,intesa sia come esposizione solare che
a sorgenti artificiali,risulta essere efficace nelle forme
di psoriasi guttata, volgare ed eritrodermica.
La terapia sistemica si avvale di farmaci ad azione immunosoppressiva (Ciclosporina,Methotrexate)
o,qualora il paziente non sia eleggibile o non responsivo ad almeno due di queste terapie tradizionali, all’impiego di farmaci biologici.
L’interessamento frequente del piede in corso di patologia psoriasica rende pertanto il podologo una figura
indispensabile nella diagnosi primitiva di malattia.
Il riconoscimento dei segni clinici caratteristici di psoriasi cutanea in sedi tipiche può essere un valido ausilio per il podologo, al fine di sospettare la malattia ed
indirizzare il paziente allo specialista dermatologo. ■
29
il PODOLOGO in medicina
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
MEDICINA
Giulia Spinelli
Terapia conservativa
dell’onicocriptosi e
possibile allergia al titanio
INTRODUZIONE
L’onicocriptosi (dal greco onukos = unghia e crupto =
nascondere), conosciuta anche come “unghia incarnita”, rappresenta un evento di carattere patologico che
sta divenendo sempre più frequente, specie nelle popolazioni occidentali. L’onicocriptosi avviene in seguito
ad una sollecitazione meccanica esercitata sul bordo
della lamina con conseguente infiammazione del margine periungueale, che diviene edematoso con possibile
formazione di pus. Il periodo invernale favorisce la comparsa dell’onicopatia in quanto il piede, costretto dalle
calzature chiuse, è sottoposto a traumi ripetuti.
ETIOLOGIA
L’onicocriptosi si verifica quando la lamina ungueale,
determinando una lesione ulcerata, penetra parzialmente all’interno del solco periungueale scatenando il
processo di flogosi. Nei casi più gravi potremmo notare
la presenza di un granuloma reattivo, che si manifesta con la formazione di tessuto granulomatoso talvolta
sanguinolento, edematoso e purulento. Questo tipo di
complicanza avviene nel momento in cui, all’unghia incarnita, si aggiunge una sovrainfezione causata dal contatto dell’epidermide lesionata con la lamina ungueale.
Il contatto con microrganismi come batteri o miceti è
responsabile dell’infezione. Le cause vanno ricercate in
fattori esogeni e endogeni.
FATTORI ESOGENI:
• Sovrappeso
• Taglio non corretto delle unghie
• Incuria e scarsa igiene personale
• Uso di calzature incongrue
FATTORI ENDOGENI:
• Piede quadro: I e II dito, essendo sullo stesso livello,
potrebbero entrare in conflitto
Antonella Tammaro
Studentessa II anno CdL in Podolo- Prof. Aggregato, Dipartimento
NESMOS, Ospedale Sant’Andrea,
gia, Università “Sapienza”, Roma
Facoltà di Medicina e Psicologia
Università “Sapienza”, Roma
Dott.ssa in Medicina e Chirurgia
Giulia Pranteda
Graziana Muti
Alessandra Narcisi
Specializzanda in Dermatologia,
Studentessa II anno CdL in Podolo- Dipartimento NESMOS, Ospedale
Sant’Andrea, Facoltà di Medicina
gia, Università “Sapienza”, Roma
e Psicologia, Università “Sapienza”, Roma
Francesca Romana
Parisella
Donato Muti
Studentessa in Medicina e Chirurgia, Studente II anno CdL in PodoloTowson University, Maryland, USA
gia, Università “Sapienza”, Roma
• Pronazione dell’avampiede: eccessivo aumento
della pressione sui tessuti molli
• Valgismo dell’alluce: microtruami indotti dal contatto
del I dito sul II.
• Ipertrofia dell’iponichio: la lamina rimane inclusa e
ritorta
• Iperidrosi: perdita di resistenza dei tessuti molli che
diventano vulnerabili alla lamina
• Deformità idiopatica della lamina.
Il fattore patogeno, in ultima analisi, è di natura microtraumatica.
ESAME OBIETTIVO
In seguito ad un’accurata ispezione visiva e manuale
dell’unghia si denoteranno infiammazione e tumefazione
del tessuto periungueale, segni caratteristici della flogosi
che, di norma, saranno accompagnati da una scorretta
deambulazione del paziente e dall’impossibilità da parte
dello stesso di utilizzare alcuni tipi di calzature.
TERAPIA
Conservativa
Il primo intervento teerapeutico per portare alla guarigione questa onicopatia è sicuramente quello podologico.
La figura sanitaria del podologo, infatti, ha competenze
sia in campo diagnostico che terapeutico e fa sì che la
patologia non assuma caratteri degenerativi.
Il podologo inizialmente interviene tramite trattamenti
non invasivi Il protocollo del trattamento dell’onicocriptosi, prevede innanzitutto la disinfezione della parte interessata con acqua ossigenata e, in seguito, la rimozione
della porzione di lamina penetrata all’interno dei tessuti.
Questa si effettua con un taglio retto con la tronchesi,
e poi con un taglio con un’inclinazione di 45° rispetto
al margine distale della lamina. In seguito si rifinisce il
31
il PODOLOGO in medicina
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
MEDICINA
lavoro e si asporta lo sperone incarnito con la sgorbia.
Successivamente si disinfetta nuovamente la parte con
acqua ossigenata. Segue zaffatura con aureomicina,
e medicazione con garze sterili e surgifix. Questo darà
come immediato risultato sollievo da parte del paziente.
In presenza o meno del granuloma reattivo il podologo
dovrà rivisitare il paziente dopo 48ore. Questi, in quel
determinato arco di tempo di tempo, a livello domiciliare,
dovrà fare tre volte al giorno impacchi con euclorina per
ridurre al minimo i rischi di infezione, per diminuire l’infiammazione, per velocizzare il ripristino dell’omeostasi
e per far regredire, se presente, il granuloma reattivo.
qualora questo alla prima medicazione non sia in fase
regressiva significa che una piccola porzione di unghia
e’ ancora presente e quindi dovra essere rimossa per
arrivare alla guarigione Una volta che quest’ultimo sarà
essiccato, si potrà procedere con il nitrato d’argento che
serve per cauterizzare il granuloma.quindi non va piu
bendato il dito vanno interrotti gli impacchi e va rivisto
il paziente dopo 8gg si sara formata un escara che va
rimossa e qualora ancora e presente un residuo di granuloma si procede alla stessa maniera. la ferita infetta.
Questo tipo di trattamento verrà effettuato più volte nel
tempo durante il decorso della patologia. L’operatore
sanitario dovrà prestare particolare attenzione nell’anamnesi per poter capire se la patologia in questione è la
manifestazione di un episodio patologico isolato o è
una conseguenza di deficit biomeccanici. Nel caso in
cui alla base del problema vengano rilevate cause biomeccaniche, il podologo potrà mettere in atto anche un
trattamento di tipo conservativo, creando ortesi plantari
o ortesi digitali in silicone assolutamente specifiche per
quel paziente. In più il podologo può intervenire mediante trattamento riabilitativo mettendo in pratica un vero
e proprio metodo di rieducazione ungueale: l’ortonixia.
L’ortonixia è una metodica di rieducazione ungueale che
consiste nell’applicazione di forze tangenziali alla lamina
ungueale per correggere e modificare la curvatura e
la crescita delle unghie soggette ad involuzione. Il successo permanente dell’ortonixia è dato dal fatto che la
matrice prende memoria del modo corretto in cui far
crescere la lamina, evitando recidive (molto insolite) e risolvendo definitivamente il problema. A disposizione del
podologo vi sono molte metodiche di ortonixia; la scelta
della tecnica più appropriata viene unicamente effettua-
ta, però, solo dopo una corretta e scrupolosa valutazione podologica tenendo in considerazione l’entità e la
frequenza del problema, e tutti i parametri relativi agli
stili di vita del paziente (calzature, attività professionale,
sport, ecc...). Tra le più moderne, efficaci e incruente
tecniche troviamo il trattamento dell’unghia dolorosa
con filo di acciaio in lega di titanio.
Questo verrà fissato alla lamina tramite particolari resine.
Il risultato sarà un dispositivo comodo, leggero e non
ingombrante. E’ ben accetto anche dalle pazienti di sesso femminile poiché, essendo pressoché invisibile, non
intacca l’estetica dell’unghia.
Chirurgica
Qualora i trattamenti esclusivamente podologici non
raggiungessero l’ obiettivo prefissato, è necessario ricorrere alla chirurgia. L’intervento chirurgico (matricectomia), (fenolizzazione)che vede la collaborazione del
medico chirurgo con il podologo, consiste nell’utilizzo
di fenolo liquido puro a diretto contatto con la matrice
ungueale. Dopo aver disinfettato la parte interessata ed
aver effettuato anestesia locale, si taglierà in maniera
retta la porzione di lamina scoperta tramite l’utilizzo di
tronchesi a taglio retto sino ad arrivare sotto cute per 2
o 3 mm; a quel punto si asporterà la porzione di lamina
ungueale e si agirà con il fenolo. Il fenolo verrà somministrato 2 o 3 volte per trenta dopodiché secondi, si
lascia agire per 30 o 60 minuti applicato una sola volta
per 3 minuti e si procede alla medicazione. Il paziente
puo’ deambulare subito e va medicato dopo 24h al paziente vanno prescritti lavaggi con iodopovitone sapone
per circa 5 minuti e poi versamento sui canali operati
di iodopovidone soluzione il tutto coperto con cerotto
medicato mattina e sera il paziente deve essere rivisto
una volta a settimana dopo la seconda medicazione va
rimossa la fibrina che si forma. Nella fase post operatoria i risultati saranno positivi e soddisfacenti, in quanto
il periodo di convalescenza è molto breve e la ripresa
della deambulazione ottimale. Rari i casi di recidiva.
ALLERGIA AL TITANIO
Il titanio, grazie alle sue numerose proprietà, tra cui
leggerezza e resistenza, ha svariati impieghi; infatti,viene
utilizzato sia in campo medico (costruzione di impianti
protesici), sia nella vita quotidiana (bracciali e anelli in
32
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
il PODOLOGO in medicina
MEDICINA
Per gentile concessione di Fabio Moro e Silvia Vincenzi
titanio, carta, vernici bianche). Nonostante sia un metallo
che raramente induce sensibilizzazione, potrebbe essere
causa di allergie da non sottovalutare. Infatti, come tutti
gli altri metalli, entrando in contatto con fluidi biologici si
potrebbe ionizzare, diventando instabile e quindi legarsi
a proteine carrier, divenendo un aptene con l’induzione
di una reazione allergica da contatto di IV tipo secondo
Gell and Coombs.. Possiamo avere reazioni locali con
dermatiti irritative o allergiche da contatto. In letteratura
sono riportati studi clinici su pazienti portatori di materiali
protesici in titanio che dimostrano una bassa incidenza
di dermatiti allergiche dovute a questo metallo. Di seguito sono riportate immagini di un paziente portatore
di artroprotesi d’anca in titanio, che presentava lesioni
eritemato-papulo-desquamative diffuse, con patch test
positivo al titanio, sia a 48 che a 72 ore.
Test diagnostici per DAC
Patch test
Il patch test è un esame diagnostico che prevede l’utilizzo di apteni applicati sulla schiena del paziente tramite
opportuni devices, per testare reazioni allergiche di tipo
cellulo-mediato. Una prima lettura verrà effettuata dopo
48 ore dall’applicazione e successivamente si effettuerà
una seconda lettura a 72 ore. Il paziente non dovrà
effettuare uso di cortisonici, antistaminici, steroidi topici
sul sito dove si vuole eseguire il test o steroidi orali nelle
ultime due settimane, poiché questi sono fattori che potrebbero modificare le positività dell’esame.
I quattro pannelli usati contengono diverse apteni:
PANNELLO 1:
• Disperso Rosso
• Disperso Giallo
• Disperso BlU
• Bianco di Vaselina
• Fenilisopropil p-Fenilendiamina 0,1%
• Colofonia
• Nichel solfato
• Cobalto cloruro
• Tiuram Mix
• MBT Mix
PANNELLO 2:
• Quaternium 15
• Resina Epossidica
• Balsamo del Perù
• Resina para-terziar-butilfenolformaldeidica
33
il PODOLOGO in medicina
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
MEDICINA
• Carba Mix (gomma)
• Etilendiamina
• Benzocaina
• Formaldeide 1%
• Parafenilendiamina base 1%
• Diaminodifenilmetano
PANNELLO 3:
• Crinolina Mix
• kathon C.G. 0,01%
• Mercurio Ammonio Cloruro 1%
• Timerosal 0,1%
• Neomicina Solfato
• Imidazolidinil-urea 1%
• Parabeni mix
• Mercaptobenzodiazolo 1%
• Alcoli della Lanolina
• Potassio Bicromato
PANNELLO 4:
• Profumi Mix
• Metacrilato di Metile
CONCLUSIONI
L’onicocriptosi è un’onicopatia prevenibile mediante semplici accorgimenti: è utile non tagliare troppo
l’unghia e soprattutto cercare di dare tagli netti senza
provare a rimuovere gli angoli in quanto questi devono essere solamente levigati con la lima. E’ necessario farsi aiutare sistematicamente da figure competenti
come quella del podologo. In più bisogna evitare scarpe troppo strette che potrebbero traumatizzare eccessivamente la lamina. Particolare attenzione deve
essere prestata da quei soggetti che indossano scarpe
antinfortunistiche poiché la tomaia rigida crea eccessiva pressione sull’unghia, che a lungo andare, potrebbe
scatenare fenomeni patologici.
Anche calciatori e ballerini, poiché utilizzano calzature
che costringono il piede in atteggiamenti poco idonei,
sono più predisposti a problemi quali l’onicocriptosi. Ma
non solo soggetti sportivi o lavoratori incorrono principalmente in questa patologia, ma anche semplicemente
donne che portano abitualmente scarpe troppo alte o
con la punta troppo stretta.
Le accortezze restano comunque quelle di utilizzare
calzature confortevoli e tagliare le unghie in maniera
corretta, ma soprattutto rivolgersi a personale sanitario qualificato possibilmente prima che sopraggiunga l’infezione o che l’onicopatia evolva in senso
negativo. ■
34
n.169 gennaio/febbraio/marzo 2012
il PODOLOGO in medicina
Scarica

RIVISTA TRIMESTRALE DELL`ASSOCIAZIONE ITALIANA PODOLOGI