n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.36 Pagina 1 ASNWG Press Reportage: Eventi 2005 Disneyworld In prova: Quali caricatori per la serie Colt? Approfondimenti: Speciale Molle 1 parte n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.36 Pagina 2 Sommario In questo numero: ASNWG Press 2 L’editoriale del Presidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 I comitati regionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 - 9 A caccia di news . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 - 13 Multicam il nuovo pattern della Cry . . . . . . . . . . . 14 - 15 Speciale Fiere 2005 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 - 19 Una corretta manutenzione allunga la vita della vostra AEG . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 - 24 Tappo rosso si, tappo rosso no . . . . . . . . . . . . . . 25 - 27 Quale caricatore per il tuo Colt? . . . . . . . . . . . . . 28 - 33 Spetsnaz per passione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 - 38 Il Modular Lightweight Load-carring Equipment . . 39 - 45 Disneyworld III - Operazione Enigma . . . . . . . . . 46 - 57 Conus . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58 - 67 Alfieri di Lunezia - Avenza/Carrara . . . . . . . . . . . 68 - 70 La libreria del softgunner . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71 www.asnwg.it n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.36 Pagina 3 L’editoriale del Presidente ASNWG a Novegro L 'associazione ha deciso di essere presente per la terza volta consecutiva all'importante appuntamento di Militalia a Novegro. Dopo le precedenti esperienze completamente a carico della segreteria e del Presidente ho deciso di "appaltare" l'organizzazione dello stand a un comitato regionale. Ritengo infatti che la responsabilità organizzativa e di presenza debbano avere il supporto pieno della segreteria nazionale ma una presenza fisica dei comitati. L'Asnwg è costituita da comitati regionali e non deve snaturare la propria origine federativa e per questo ho chiamato in causa il Co.re.li. Il presidente Paolo Crivellari ha subito accettato fornendo la massima disponibilità si è sincronizzato con la redazione della rivista per materiali e orari d'incontro, per i due giorni ha mobilitato ben 10 persone e ha portato gran parte del materiale per l'allestimento fieristico e in più fornendo anche uno sponsor dello stand "Softairstore". anche se la fiera non era certo carente di punti di ristoro e ben riforniti, il coreli non certo sprovveduto ha pensato di portarsi al seguito una quantità di bevande e alimenti conservati a fresca temperatura in ben due frigo portatili, pronti a rifocillare oltre gli standisti i numerosi ospiti, tra cui i ragazzi del CRER capitanati dal presidente Ferrante L'attività di Crivellari non si è certo fermata alla gestione dello stand, che lasciava ai suoi ragazzi sempre gentili e disponibili a rilasciare informazioni dettagliate sull'attività dell'associazione e della rivista, ma si prodigava in una proficua attività di pubbliche relazioni insieme al presidente del Crer Ferrante. Voglio ringraziare pubblicamente uno per uno tutti coloro che si sono prodigati per il successo Asnwg a Militalia: Paolo Crivellari, Mario Novaro, Andrea Ingranata, Sergio Iovino, Paolo Rossetto, Laura Marchi, Gloria Strata, Rossi Roberto, Francesca Motteran, Sodaro Alessandro, Filippo Esposito, Peruzzi Omar, Manuel Giordano e Stefano Simoni. Mauro Candiani, Presidente A.S.N.W.G. Mauro Candiani Presidente Asnwg Benvenuto CO.RE.SA. U n caloroso benvenuto a tutti i componenti del nuovo comitato Sardegna Co.re.sa., un ulteriore importante tassello nella costituzione di un movimento sportivo unito da regole e valori comuni, e sono convinto che l'entusiasmo dimostrato dai nuovi iscritti sarà determinante per il prosieguo del rinnovamento intrapreso nel 2004. Ringrazio per il lavoro svolto tutti i componenti Co.re.sa, il loro presidente…. la sempre indispensabile Elisabetta Salvucci (che tutti c'invidiano) e il vice presidente Giuseppe Longo. Il Consiglio Direttivo Mauro Candiani Presidente Asnwg IL NOSTRO PIÙ SENTITO CORDOGLIO L a redazione, il Consiglio Direttivo, il Presidente Candiani, gli amici del Co.re.to, del Co.re.li e Asaf si uniscono in un abbraccio per esprimere le più profonde condoglianze per la grave perdita familiare a Jumpy degli Alfieri di Lunezia, una delle figure più nobili del nostro sport. www.asnwg.it 3 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.36 Pagina 4 Comitato Regionale Marche I l CRM nasce nel 1998 come primo esperimento di Comitato per portare avanti il disegno di decentramento amministrativo dell'Associazione presentato dall'allora marchigiano Vice Presidente Nazionale Dezi Roberto che ha poi seguito la nascita e lo sviluppo di quasi tutti gli altri comitati fino al 2004. Il lavoro del comitato fu improntato, come da direttive, in maniera da avere sempre come destinatario finale le società sportive, nei cui confronti doveva essere indirizzata in modo efficace l'azione di tutti gli organi e le strutture federali, al fine di incrementarne la qualità e la competitività. Non è stato mai tralasciato l'aspetto propagandistico che, come dimostrato negli anni dall'incremento di iscrizioni, ha dato moltissimi frutti. Sin dall'inizio, cosa unica per i vari comitati, esso ha svolto la sua funzione burocratico-amministrativa al 100% con piena autonomia economica, ricevendo le affiliazioni dei club, curando il rilascio delle tessere, lo smistamento della corrispondenza ecc. Non da meno è stato lo sforzo profuso per lo svolgimento della sua funzione programmatico-operativa nel settore tecnico a cui hanno seguito eccellenti risultati sui campi di gioco: alla finale nazionale di Pontedera 1998/1999 la squadra Maceratese dei M.A.T. vinceva il Campionato Italiano e la Prima Classificata del Torneo Regionale i Black Eagle di Ancona arriva quarta ad un soffio dal terzo posto. Da allora le Finali Nazionali hanno visto sempre la presenza di squadre marchigiane, nel 2001 i Pitbull (San Severino Marche - MC), Black Eagle (Ancona), Il Branco (Osimo - AN), Blitzkommando (Senigallia - AN) e nel 2003 ancora i Blitzkommando. Il Comitato è la prova pratica di quello che vuol dire essere espressione dell'Associazione Nazionale nella regione. Da evidenziare quindi che dalle esperienze di questo comitato sono poi scaturite le varie edizioni dei regolamenti che a tutt'oggi gestiscono il funzionamento dei CR. Dal 2003 sono state inserite nell'ambito del Comitato anche le squadre dell'Abruzzo e quindi il comitato è arrivato all'attuale denominazione di Marche Abruzzo. L'attività del Comitato Regionale non si è limitata soltanto all'organizzazione e gestione del campio- Top nato. Nel 2004 è stato proposto alle associazioni iscritte un corso sulle "Simulazioni/tornei a lungo raggio" che si riproponeva di riportare in ambito regionale quanto appreso dai partecipanti allo stage organizzato dall'ASNWG in collaborazione con il GTT. Le associazioni hanno risposto in modo molto positivo tanto che si è discusso in sede di riunione regionale di riproporre il predetto corso affiancandolo ad un altro su "Cartografia ed Orientamento" . Il mese di maggio ha visto la conclusione del campionato regionale 2004-2005 che ha designato l'A. S. D. Grim Reapers di Montorio (TE) quale vincitrice, al secondo posto si sono classificati gli Indians Ascoli di Folignano (AP), al terzo posto i Black Eagle di Ancona ed al quarto posto i Corvi di Fermo (AP). Il campionato regionale 2004-2005 ha visto l'introduzione di molte novità nella gestione ed organizzazione delle varie tappe. E' stata abbandonata la formula del torneo a finestre pre-assegnate e percorso fisso dando una impostazione molto simile alle manifestazioni 24H con infiltrazione libera, navigazione libera e senza finestre fisse. Questa scelta ha destato l'interesse di tutti le associazioni iscritte che hanno apprezzato molto la nuova formula di gioco che lascia spazio alla pianificazione della missione assegnata aumentandone realismo e divertimento. Di contro c'è da segnalare che per l'organizzazione di tornei con questa tipologia di gioco sono necessari campi di dimensioni adeguate non sempre facilmente reperibili. Negli ultimi mesi si sono aggiunte molte nuove Associazioni Sportive a quelle che "storicamente" costituivano la spina dorsale del comitato regionale, segno che il soft air marchigiano è in fermento e l'ASNWG sta raccogliendo molti consensi. Contatti Giulio "Giulk" De Carolis Eternal Assault S.A.C. Giulianova (TE) Tel.: 320.4475085 [email protected] - www.eternalassault.com Comitato Regionale Marche: [email protected] Giulio De Carolis Via Gorizia, 9 - Folignano 63040 (AP) Tel: 338/2883063 BARRACUDA 7.62 San Benedetto del Tronto (AP) Tel: 0735.781118 [email protected] - www.barracudasoftair.com Black Eagle Ancona (AN) Tel: 338.3205656 [email protected] - www.black-eagle.it Branco Soft Air Ancona Ancona (AN) Tel: 348.3842609 [email protected] - www.topannunci.com/branco Corvi Fermo (AP) Tel: 339.7269646 [email protected] - www.corvi.itgo.com Fantasmi Soft Air Club Jesi (AN) Tel: 338.9660868 [email protected] - www.clubfantasmi.it Grey Wolves Civitanova Marche (MC) Tel: 320.4431297 [email protected] - www.conspiracy.at/grey-wolves-hq Il Cassero B.S.B. Castelraimondo (MC) Tel: 0737.640424 [email protected] - www.ilcassero-bsb.it Indians Ascoli Softair Club Folignano (AP) Tel: 338.2883063 [email protected] - www.indiansascoli.com Nucleo Veleno Montoro (AN) Tel: 347.7223339 Pitbull SAC San Severino Marche (MC) Tel: 347.0412976 [email protected] S.A.S. Cartoceto (PU) Tel: 071.7980322 [email protected] WARRIORS Soft Air Team Civitanova Marche (MC) Tel: 333.8580702 [email protected] - www.warriorsteam.tk Grim Reapers SAC Montorio al Vomano (TE) Tel: 0861.592242 [email protected] - www.grimreapers.it Mercenari Softair Pescara Spoltore (PE) Tel: 340.2659599 [email protected] - www.mercenari.net Orsi Bruni d’Abruzzo Chieti (CH) Tel: 328.0709849 [email protected] - www.orsibruni.org 10 campionato Squadra 1 2 3 4 5 6 7 8 Org Totale Indian Ascoli 18,00 25,00 25,00 - - - - - 22,67 90,67 Grim Reapers SAC 25,00 30,00 13,00 - - - - - 22,67 90,67 Black Eagle 30,00 18,00 11,00 - - - - - 19,67 78,67 Corvi 21,00 11,00 30,00 15,00 - - - - - 77,00 Grey Wolves 15,00 21,00 15,00 18,00 - - - - - 69,00 Fantasmi Soft Air Club - 9,00 21,00 21,00 - - - - 17,00 68,00 Nucleo Veleno - 15,00 9,00 25,00 - - - - 16,33 65,33 Il Cassero B.S.B. - - 11,00 30,00 - - - - - 41,00 Branco Softair Ancona - 5,00 - 13,00 - - - - 6,00 24,00 Eternal Assault S.A.C. - 7,00 5,00 9,00 - - - - - 21,00 www.asnwg.it 4 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.36 Pagina 5 Comitato Regionale Puglia S abato 23 e Domenica 24 Aprile 2005 si è svolto a Cassano Murge il torneo 24 ore denominato "JAK-661", organizzato dai club N.A.O.S. di Francavilla F.na e Go Devils di Bari. La gara era valida come 4° tappa del campionato regionale del CRP-ASNWG. La gara svoltasi nei bellissimi boschi delle Murge baresi vedeva la partecipazione di ben nove club appartenenti alla migliore compagine del Soft Air pugliese, tutte iscritte di diritto al campionato ASNWG in corso. L'ambientazione scenografica della nostra storia si svolge nella gelida Svezia (visto che anche il clima piuttosto rigido di quella zona faceva la sua parte). L'agenzia investigativa europea DSE Defence Security Enterprice, viene ingaggiata dal Governo svedese per indagare sulla scomparsa di un aereo ipersonico di altissima concezione tecnologica che al suo primo volo di prova scompare dai radar della società parastatale svedese: l'AirfolkJak. L'avionica del caccia è stata sviluppata sulla base della funzionalità di un microchip il JAK-661 appunto, che risulta essere di altissimo valore. Dalle prime indagini svolte dagli agenti della DSE si è scoperto che l'aereo è stato abbattuto nelle sperdute regioni del Norrland da un missile antiaereo di fabbricazione russa, un SA-16 Gimlet. Ulteriori indagini indicano che a sparare quel missile sono stati degli agenti dei servizi segreti russi infiltrati sul territorio svedese. I russi infatti vogliono impossessarsi del microchip per produrre dei nuovi sistemi di bordo per la costruzione di aerei militari di nuova generazione. Ai nostri Recon Teams viene dato il compito di indagare sull'accaduto e di recuperare il microprocessore prima che i russi lascino l'area. Il loro compito durante la fase notturna era quello di svolgere una ricognizione investigativa fotografica dell'area, per identificare l'ubicazione della valigetta che custodiva il microprocessore. Inoltre dovevano scoprire la dislocazione di alcuni siti adibiti a centro di comunicazione radio, a magazzino di armi leggere e a batterie di missili terra aria che dovevano identificare, quantificare e fotografare. In base alle informazioni raccolte durante la fase notturna si sarebbe elaborato un piano d'azione per la seconda fase: quella diurna. La gara che si è effettuata su un percorso esteso su di un'area di diecimila metri quadrati e preve- Top deva una serie di prove speciali da svolgere su 8 WPs. Bisogna dire che tutti i Recon Teams hanno svolto un ottimo lavoro. La maggior parte di loro ha svolto la ricognizione dividendosi in più sezioni recon. Bravi soprattutto quei club come i Mercenari d. G., i Mistral e le Aquile d'Arg. che hanno ricognito tutta l'area con soli cinque operatori evitando la divisione del gruppo in più aliquote. La fase diurna che si è svolta con la formula standard di acquisizione obiettivi prevista dal regolamento ASNWG, prevedendo l'acquisizione di 5 obiettivi che dovevano essere attaccati e conquistati fino all'esfiltrazione. Il torneo al quale non sono mancati i soliti contrattempi organizzativi ha avuto il successo che speravamo. L'inedita formula (già sperimentata nella finale nazionale) ha dato i suoi buoni frutti. I complimenti ricevuti da tutti i club partecipanti hanno coronato l'evento, pensato e realizzato in poche settimane di lavoro. Complimenti anche ai ragazzi dei Cheyenne di Gioia del Colle (Team agli esordi) per la loro buona volontà ed impegno nel cimentarsi in una competizione non facile. Un grazie in particolare va a Beppe Gentile dei GO DEVILS (mio alter ego) e a tutti i soci dei due club organizzatori che in questo periodo hanno sacrificato tempo e famiglia. Grazie anche a tutte le associazioni per la loro partecipazione e un arrivederci alla prossima gara. Contatti Comitato Regionale Puglia: [email protected] Longo Giuseppe Francavilla (BR) Via S. Cesarea, 34 22° S.A.T. Francavilla Fontana (BR) Tel. 338.6339292 [email protected] AQUILE D'ARGENTO Aradeo (LE) Tel. 328.5926593 CHEYENNE Gioia del Colle (BA) Tel. 333.9478781 [email protected] COMBAT SOFT AIR BRINDISI Brindisi (BR) Tel. 0831.528058 [email protected] EXCALIBUR Bari (BA) Tel. 349.4442631 [email protected] - www.clubexcalibur.ipfox.com FOGGIA DEFCON 1 Foggia (FG) Tel. 0881.723336 [email protected] - web.tiscali.it/defcon1/ GO DEVILS CLUB Noicattaro (BA) Tel. 080.5430207 [email protected] - www.godevils.it HIGHLANDERS Lecce (LE) Tel. 349.5643026 [email protected] - www.softairlecce.it LEGIO TARENTI Taranto (TA) Tel. 393.3320728 [email protected] MERCENARI DEL GARGANO Manfredonia (FG) Tel. 088.4587175 [email protected] La classifica: 1) MERCENARI del GARGANO 4810 2) 22°SAT 4806 3) HIGHLANDERS 4556 4) MISTRAL 4546 5) RAIDERS 3919 6) SWAT 3790 7) EXCALIBUR 3556 8) AQUILE D'ARGENTO 3421 9) CHEYENNE 1720 MISTRAL Trani (BA) Tel.: 088.3480002 [email protected] N.A.O.S. Francavilla Fontana (BR) Tel. 333.7976879 [email protected] RAIDERS - TACTICAL SIMULATIONS TEAM Bari (BA) Tel. 348.3317375 [email protected] Riccardo "Rix" Salerno S.W.A.T. Nardò (LE) Tel. 083.3572066 [email protected] 10 campionato Squadra Swat 1 2 36,00 30,00 3 4 - 5 6 7 8 Org Totale 15,60 - - - - 25,00 106,60 Highlanders - 18,00 30,00 25,20 - - - - 25,20 98,40 22° SAT - 12,00 30,00 30,00 - - - - 25,20 97,20 Mercenari del Gargano - 30,00 15,00 36,00 - - - - - 81,00 15,00 11,00 18,00 - - - - - 65,60 - - - - - - 63,00 - - - - - 62,40 13,20 - - - - 18,00 56,40 Raiders TST 21,60 Defcon 1 30,00 Excalibur - Aquile d’Argento 25,00 - 12,00 30,00 18,00 14,40 - - NAOS - 11,00 21,00 - - - - - 18,00 50,00 Go Devils - 13,00 13,00 - - - - - 15,60 41,60 www.asnwg.it 5 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.37 Pagina 6 Comitato interregionale Sicilia-Calabria L Contatti o staff arbitrale del C.I.S.C. nasce dopo attenta analisi sulle necessità di regolamentare e dare affidabilità e serenità allo svolgimento delle gare A.S.N.W.G. quindi la necessità di formare uno staff è servita a migliorare notevolmente la qualità del gioco e a dare un corretto controllo ai partecipanti. Vengono organizzati dei corsi per Direttori di Gara, le lezioni vertono sul regolamento di gara e sul regolamento dei giudici di gara, per questa "Professione" (la chiamerei così), non esiste una scelta precisa, perché tutti siamo potenzialmente preparati, ma bisogna avere molta fermezza, professionalità, serietà, e bisogna avere il buon senso del padre di famiglia, queste sono le caratteristiche principali. Lo Staff è organizzato in quattro elementi fissi appartenenti al Club GRIFONI, e due elementi per ogni Club Affiliato, ad ogni tappa vengono scelti dal Comitato nove elementi (due per ogni postazione) ed uno come responsabile di Gara, la scelta viene fatta escludendo chi a già arbitrato nella tappa precedente, fatto ciò utilizziamo ed applichiamo il regolamento di gara alla lettera prendendo i provvedimenti per chi non rispetta le regole. La mia conclusione? bisogna creare uno staff per ogni comitato perché solo così si può dare serietà e affidabilità ad una federazione come l' A.S.N.W.G., non vedo aspetti negativi in uno staff fatto di persone SERIE e di buona volontà. Ad oggi il C.I.S.C. vanta ben 15 direttori di Gara ed è in notevole crescita con i continui corsi di aggiornamento e per nuovi Direttori di Gara. Comitato interregionale Sicilia-Calabria Miano Ernesto Via Cesare Battisti, Isol. 226/C - Messina (ME) Telefono: 320.8382902 - Fax: 090.696830 [email protected] 3° INCURSORI SALSO Caltanissetta (CL) Tel. 0934.584546 [email protected] BLACK HAWKS Palermo (PA) Tel. 091.581490 [email protected] - www.blackhawks.it BLACK LOTUS S.A.C. Catania (CT) Tel. 338.2023526 [email protected] - web.tiscali.it/blacklotus BLACK WOLVES Messina (ME) Tel. 349.2688450 [email protected] - www.blackwolves.net DEATHVIPERS Santa Ninfa (TP) Tel. 092.462389 [email protected] - www.deathvipers.net DELTA FORCE Augusta (SR) Tel. 328.9368373 [email protected] - www.deltaforcesoftair.com DRAGONI DI BISCARI Acate (RG) [email protected] GRIFONI STAFF ARBITRALE messina (ME) Tel. 320.8382902 [email protected] JACKALS Vizzini (CT) Tel. 338.7783512 [email protected] LEGIONE IBLEA MOTUKA Modica (RG) Tel. 338.9278713 [email protected] - www.legioneiblea.it Michele Trifiletti e Ernesto Miano PANTERE PELORITANE Messina (ME) Tel. 3287171464 PITBULLS SOFT AIR TEAM PALERMO Palermo (Pa) Tel. 091.6110063 [email protected] - www.pitbulls-softair.net S.A.T. AGRIGENTO RANGER agrigento (AG) Tel. 0922605430 [email protected] S.N.A.S. - SPORT NATURA AIR SOFT Borgetto (Pa) Tel. 091.8914240 [email protected] - xoomer.virgilio.it/snas THE BIG RED ONE Barcellona P.G. (ME) Tel. 340.0567777 [email protected] - www.thebigredone.it VEDOVE NERE SOFT AIR TEAM Messina (ME) Tel. 090.6415491 [email protected] - www.vedovenere.it Top 10 campionato Squadra X° COUGARS Catania (CT) Tel. 347.1161225 [email protected] 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Totale Delta Force 13,00 Pantere Paloritane 18,00 30,00 25,00 Dragoni di Biscari 30,00 18,00 13,00 15,00 21,00 - - - - 97,00 S.A.T. Agrigento Ranger 10,00 25,00 15,00 18,00 18,00 - - - - 86,00 Legione Iblea Motuka 25,00 - 3° Incursori Salso 12,00 21,00 Vedove Nere Soft Air Team 21,00 13,00 21,00 13,00 I Dragoni 9,00 Briganti - Jackals 15,00 6 15,00 30,00 25,00 - - 12,00 30,00 11,00 21,00 10,00 10,00 18,00 12,00 - 10,00 www.asnwg.it 11,00 25,00 - - - - 108,00 30,00 - - - - 103,00 13,00 - - - - 80,00 15,00 - - - - 69,00 68,00 - - - - - 12,00 - - - - 42,00 - - - - - 40,00 - - - - - 36,00 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.37 Pagina 7 Questa pagina è stata intenzionalmente lasciata vuota n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.37 Pagina 8 Comitato Regionale Liguria Operazione "Inferno di spine" 24-04-2005 Località Gazzo (Imperia) Tipologia: Pattuglia Numero squadre partecipanti: 8 Armata Fantasma, Black Devil, Ares, Legionari, Big One, Templari, Pretoriani, 21° Tiger Organico ribelli: circa 30 operatori Organico pattuglia: max 8 operatori Associazione ludica sportiva dilettantistica Red Ants S.A.T. presenta: Questa iniziativa promozionale, volta a far conoscere il comitato regionale ligure dell'Asnwg, nasce in una riunione svoltasi ad Imperia tra le squadre componenti il Co.Re.Li. e rappresenta la prima tappa di un circuito destinato allo sviluppo coordinamento e alla crescita delle sue squadre e di quelle ospiti. Dato lo scopo è stato deciso di organizzare una pattuglia non troppo difficile, in modo che chiunque potesse partecipare, dal club esperto a quello che ha appena iniziato a giocare. Di seguito, il book della gara e la cartina, entrambi identici a quelli consegnati ai partecipanti. Da notare che nella cartina erano segnati solo due objs come da presentazione, ma i partecipanti, come hanno avuto modo di scoprire durante il briefing, ne dovranno conseguire invece ben 6. L'imprevisto non solo rende più interessante la pattuglia ma risulta molto istruttivo, in quanto le gare più impegnative rivelano sempre imprevisti di questo tipo e quindi sarà un ottimo allenamento sia per i teams più esperti che per quelli novizi. Book Dopo l'abbattimento di un nostro elicottero il comando generale ha autorizzato la perlustrazione terrestre della foresta di Sumatra. La zona quasi disabitata non ha mai "Interessato" il comando generale; sulla zona non esistono rapporti del servizio segreto, quindi è da considerarsi "Vergine" e di scarso interesse, questo fino all'abbattimento del nostro elicottero (codice: Tango Foxtrot Robert 731). Qui di seguito le ultime fasi della comunicazione tra TFR 731 e CG avvenuta via satellite il 23-04-05. CG: TFR 731 qui comando generale riferire la situazione passo. TFR 731: Roger CG, procediamo a bassa quota, visibilità ottima, i sensori sono a posto e il satellite non rivela nulla d'insolito, passo. CG: Roger TFR 731 prossimo contatto tra 15 minuti, buon lavoro, passo. TFR 731: Roger CG, chiudo………un momento siamo sotto tiro, hanno colpito il rotore di coda, stiamo perdendo il controllo, mayday mayday!!!!!!!!!! (Rumori disturbati e pezzi di frasi incomprensibili). 8 www.asnwg.it CG: TFR 731 TFR 731 rispondete passo!!! TFR TFR se mi sentite mandate un segnale qualsiasi. Dalle ultime foto del satellite il pilota risulta sganciato in posizione gps 32T 417145E 4879729N. La vostra missione è esclusivamente di salvataggio, disattivare o distruggere la batteria missilistica situata in coordinate 32T 417071E 4879700N e recuperare il maggior numero d'informazioni; la zona è da considerarsi fortemente ostile. La squadra dovrà varcare la frontiera nel punto 32T 417257E 4878729N e procedere alla ricognizione della zona tracciata dal percorso dell'elicottero. Eventuali materiali pesanti e armamenti che vi potranno servire per la vostra missione, vi saranno forniti sul campo. Informazioni di gioco: - Ogni giocatore che viene colpito dovrà recarsi immediatamente alle spalle dell'arbitro di zona, tornerà in vita quando finirà l'obiettivo; se cadrà in una mina, e la mina si trova al di fuori dell'obiettivo e non è in una zona dove vi sono ingaggi, il giocatore tornerà immediatamente in gioco. - Quando tutta la squadra attaccante viene colpita su un obiettivo, tale obiettivo è da considerarsi perso. - Le regole di gioco sono quelle specificate nel regolamento del Co.Re.Li.. - Su tutto il percorso sarà possibile imbattersi nelle micidiali mine lasciate dai ribelli, ogni volta che ne farete saltare 1 il giocatore che l'avrà innescata sarà considerato colpito. - Il pilota sarà un fantoccio (mimetica a corpo unico riempita di carta) dove al posto della testa vi sarà un palloncino; se il palloncino scoppierà durante il salvataggio dell'ostaggio sarà considerato morto. - Ogni squadra alla fine della gara riceverà un premio, ci sarà un premio extra x la squadra che farà il miglior servizio fotografico con una macchina digitale; alla fine del torneo tutte le foto saranno scaricate su un PC e la squadra che avrà realizzato le foto più belle riceverà un premio. Punteggi: La gara si svolgerà a tempo, ovvero verrà preso il tempo all'inizio e alla fine del torneo, il tempo che ne verrà fuori sarà convertito in secondi che verranno sottratti dal punteggio finale. Op force eliminato: 200 secondi Giocatore colpito: 350 secondi Obiettivo conquistato: 1500 secondi Obiettivo non conquistato: 1000 secondi Help del giudice: 350 secondi Caso di highlander: 600 secondi Dopo il 2° caso di highlander (che può essere giudicato solo dall'arbitro) sarà comunicato al capo squadra; finito il torneo, il direttore generale del torneo sentirà il giudice/i che hanno assegnato il caso/i di highlander ed il caposquadra per decidere l'eventuale squalifica del team. Contatti Comitato Regionale Liguria: [email protected] Paolo Crivellari Via G. Oberdan 56/9 - Genova 16133 (GE) Telefono: 010.3728663 17^ RANGERS Badalucco (IM) Tel. 347.8150123 [email protected] A.S. BLACK DEVIL Albenga (SV) Tel. 0182.548420 [email protected] - www.theblackdevil.it C.I.B.M. THE BIG ONE SAT Genova (GE) Tel. 347.3174504 [email protected] - www.thebigonesat.com GRUPPO A.R.E.S. Alassio (SV) Tel. 0182.644914 [email protected] L' ARMATA FANTASMA SOFT AIR Ventimiglia (IM) Tel. 0184.288114 [email protected] LEGIONARI Sanremo (IM) Tel. 393.2611965 [email protected] RED ANTS Imperia (IM) Tel. 348.0339316 [email protected] SAN LORENZO RANGERS Santa Margherita Ligure (GE) Tel. 347.7623111 [email protected] Classifica finale: 1° Legionari 1° Pretoriani 2° Big one 3° Black devil 3° 21 tiger 4° Templari 5° Armata Fantasma 6° Ares n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.37 Pagina 9 Comitato Regionale Emilia-Romagna Contatti RIUNIONE STRAORDINARIA DEL CRER Comitato Regionale Emilia Romagna Ferrante Giovanni Rimini (RN) Via Bianchelli, 31 Telefono: 347.5703879 [email protected] I n data 1 aprile 2005, in località Faenza (RA), si è svolta una riunione straordinaria del CRER; presenti il Presidente Ferro, il vicepresidente Rudy, il segretario Lombardi e i rappresentanti di 15 dei 20 clubs iscritti. La riunione è stata indetta su richiesta di 2 squadre, Diavoli Verdi e Opforce, a seguito di fatti accaduti durante la gara del campionato regionale, svoltasi in data 20 marzo ed organizzata dal II° incursori. Ad onore della verità, oltre alle due lamentele ufficiali, vi erano state durante la giornata varie lamentele da parte di diversi gruppi in merito a diversi aspetti gestionali-organizzativi della gara stessa. Gli argomenti dibattuti, hanno riguardato soprattutto gli aspetti personali delle accuse rivolte all'organizzazione e alle risposte di quest'ultima. Le polemiche personali, tra squadre in campo agonistico, sono vecchie come lo sport e ci saranno sempre, l'importante come sottolineato dal Presidente Ferro e da alcuni altri interventi è esprimere critiche (con spirito positivo) e non giudizi di condanna ed esporre le proprie istanze in maniera proporzionata e rispettosa. Di converso, è necessario che i gunners si dimostrino persone mature e riescano ad accettare critiche al proprio operato. E' possibile che in molti casi le critiche non siano fondate ma è ammissibile che in qualche caso siano centrate e il rifiutarsi di ammetterlo non migliora la propria crescita sportiva. Nessuno mette in dubbio la buona fede e l'impegno del II° incursori nell'organizzare la propria tappa e hanno diverse attenuanti per certe "pecche". Ma ciò che è successo ha fornito l'occasione di un confronto per migliorare il prossimo campionato. Il CRER conterà ben 400 iscritti nel 2005 per una ventina di squadre, affermandosi come il comitato regionale più numeroso d'Italia, un bel traguardo di cui essere fieri. Ma proprio questa crescita numerica, c'impone anche una crescita qualitativa nella gestione del comitato stesso e del campionato. Ci spiace Top A.S.A. GUERRIERI PER GIOCO Vergiano di Rimini (RN) Tel. 360.335431 [email protected] - www.guerrieripergioco.it NEXUS FERRARA Occhiobello (Fe) Tel. 347.3592647 [email protected] - www.nexusairsoft.com ASSOCIAZIONE SOFT-AIR REGGIO EMILIA Reggio Emilia (RE) Tel. 349.1426352 [email protected] - www.hellfish.it OPFOR (OPPOSITE FORCE) Forlì (FC) Tel. 338.1435058 [email protected] www.arcoefrecce.it/softair/gruppi/oppositforce/opfor&.htm BANDIDOS Reggio Emilia (RE) Tel. 0522.302892 [email protected] RAINBOW RIMINI CORP RIMINI (RN) Tel. 328.0545039 [email protected] - rainbow-riminicorp.tk BLACK JACK SOFTAIR Ferrara (Fe) Tel. 339.8462847 [email protected] - www.blackjacksoftair.it S.A.M. Montecchio (RE) Tel. 0522.866013 [email protected] - www.sam-montecchio.it C.R.M. ROS Misano Adriatico (RN) Tel. 0541.692514 [email protected] SEZIONE 8 Formigine (MO) Tel. 335.5770779 [email protected] - www.sezione8.com C.S.C. CENTAURI SOFTAIR CLUB Bologna (BO) Tel. 347.7473004 [email protected] SEZIONE OMBRA MARANELLO (MO) Tel. 333.5346501 [email protected] DAINO FORCE Mondaino (RN) Tel. 335.6304617 [email protected] - www.dainoforce.it TAGLIAPIETRE Reggio Emilia (RE) Tel. 052.2282793 [email protected] - www.tagliapietre.it DIAVOLI VERDI Castelbolognese (RA) Tel. 338.3557169 [email protected] The Untouchables Rimini (RN) Tel. 347.5703879 [email protected] - www.untouchables.it EASY TRIGGER Reggio Emilia (RE) Tel. 348.2543430 [email protected] - www.easytrigger.org IENA KORPS Castello d'Argile (BO) Tel. 338.5707764 [email protected] - www.ienakorps.itgo.com aver notato posizioni disinteressate a qualunque soluzione degli aspetti più controversi: ospitalità, regole di gioco, arbitraggio, puntualità sui campi e cornice di sicurezza. In particolare, diverse squadre si sono dimostrate disponibili alla proposta di emulare i riusciti esperimenti di sviluppo e gestione di un gruppo arbitrale nel CSIR e nel COTRIVE. Una classe arbitrale di 30 - 40 elementi potrebbe aiutare a risolvere, insieme ad un concerto di regole più chiare e restrittive, i problemi naturali ma mai risolti delle gare di pattuglia e soprattutto di combat. Un ringraziamento a tutti gli intervenuti dal consiglio regionale CRER. Ferro Untouchables Bagi Asaf 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Totale OPFOR (Opposite Force) 22,00 25,00 30,00 - - - - - - 77,00 S.A.M. 30,00 - - - - - - 55,00 Mamba 25,00 14,00 16,00 Nexus Ferrara MAMBA Ravenna (RA) Tel. 0544.471225 [email protected] - www.cervia.com/mamba A.S.A.F. Faenza (RA) Tel. 338.8420577 [email protected] - www.asaf-faenza.com 10 campionato Squadra II° COMPAGNIA INCURSORI Bazzano (B0) Tel. 3472521862 [email protected] - www.incursoribologna.org LEGIONARI MALATESTIANI rimini (RN) Tel. 335/5618223 [email protected] - www.legionarimalatestiani.it - 25,00 - 30,00 13,00 Predatori Modena 16,00 16,00 11,00 A.S.A.F. 20,00 18,00 EasyTrigger 18,00 - - - - - - 55,00 - - - - - - 43,00 - - - - - - 43,00 - - - - - - - 38,00 20,00 - - - - - - 38,00 22,00 15,00 - - - - - - 37,00 - Black Jack Softair - The Untouchables 15,00 - 22,00 - - - - - - 37,00 Unuci SAT Modena 12,00 - 18,00 - - - - - - 30,00 www.asnwg.it 9 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.37 Pagina 10 Comitato Regionale Sardegna E' NATO IL CORESA N ell'ambito dell'insieme dei vari comitati regionali affiliati all'ASNWG, annunciamo con gioia la nascita del CORESA (Coordinamento Regionale Sardegna). Un raggruppamento di associazioni sportive dilettantistiche presenti in Sardegna, che hanno deciso, di portare il gioco del soft air ad un il livello di maggiore progresso organizzativo nella regione.. Attualmente fanno parte di questo coordinamento 6 club, alcuni presenti da anni altri di recente costituzione, ma tutti legati dalla volontà di lavorare con entusiasmo ad una maggiore diffusione di questo sport-Hobby in un'ottica di sano divertimento, ma con un occhio anche all'agonismo e alla competizione sportiva. Vogliamo qui citarne i nomi: S.A.T. Orchi, Beta Snipe, Diavoli Rossi SAT, Tigri Bianche wargames, Carbonia SAT, Wild Boars SAT, Platoon, Seal Team Six, . A questi gruppi se ne stanno aggiungendo via via altri che apporteranno il loro contributo a questa nuova realtà. Perché questo coordinamento? Da anni il soft air in Sardegna si è diffuso, e ha dato origine a numerosi gruppi di giocatori, che si aggregano in associazioni e che cercano di coordinarsi in maniera più o meno coerente, tuttavia per quanto le associazioni si sono sforzate, il bisogno rimaneva sempre quello di una realtà solida e diciamo così "istituzionale" che desse delle regole standard e delle possibilità di sinergia con le altre realtà regionali d'Italia nell'organizzazione e nello svolgimento di eventi ed attività ludico agonistiche allo scopo di non far sentire la Sardegna un'isola anche in questo versante. Esistevano ed esistono forti amcizie e rapporti di stima tra i vari gruppi che compongono la realtà sarda, e volevamo che questi rapporti si evolvessero verso una organizzazione comune che desse la possibilità a tutti i gruppi, giovani e vecchi, di divertirsi, organizzare e partecipare allo stesso modo senza tener conto di "anzianità" o di esperienza sul campo, permettendo ai gruppi più giovani di crescere, e a quelli più "anziani" di confrontarsi con realtà nuove. Da qui la volontà di questi gruppi, che hanno deciso di lavorare per un fine comune aldilà delle differenze e dei livelli di esperienza, per alzare il livello qualitativo del SA sardo, organizzando competizioni a livello regionale, e partecipando con proprie rappresentative agli eventi nazionali ASNWG. Ci auguriamo che questo coordinamento cresca ancor di più accogliendo altri atleti e 10 www.asnwg.it associazioni, siamo aperti alle proposte ed alle adesioni, fiduciosi che il nostro modo di vedere il soft air non sia da imporre ma da condividere con entusiasmo con chiunque voglia entrare a far parte del CO.RE. Sardegna. Quindi auguri e buon Divertimento. Gabriele Carta SAT-ORCHI Contatti Comitato Regionale Sardegna: [email protected] A.S.D. BETA SNIPE Cagliari (CA) Tel. 070.493331 [email protected] - www.beta-snipe.too.it CARBONIA S.A.T. Carbonia (CA) Tel. 078.1670736 [email protected] DIAVOLI ROSSI S.A.T. VILLACIDRO Villacidro (CA) Tel. 070.9314649 [email protected] LE TIGRI BIANCHE WARGAMES Monserrato (CA) Tel. 338.2258080 [email protected] ORCHI S.A.T. Quartucciu (CA) Tel. 347.6755232 [email protected] - www.sat-orchi.it WILD BOARS SAT Carbonia (CA) Tel. 320.0285185 [email protected] n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.37 Pagina 11 Campionato ASNWG 2004-2005 Co.Tri.Ve. Girone A 1° APACHE 2° 1S1K Girone B 1° LUPI DEL CARSO 2° DECIMA REGIO C.R.E.R. 1° SAM Montecchio 2° OPFOR Forlì 3° ASAF Faenza 4° MAMBA Ravenna C.R.M.A. 1° GREAM REAPERS 2° INDIANS ASCOLI 3° BLACK EAGLE 4° CORVI Co.Re.To. C.R.P.B. 1° INCURSORI e LEGIONE VALDARNO 2° COMPAGNIA OMBRA 3° ARGONAUTI 4° MINERVA API DI MARE 1° 22° SAT 2° SWAT 3° MERCENARI DEL GARGANO C.I.L.U.C. 1° LEGIONARI ROMANI 2° ESKANAS C.I.S.C. 1° PANTERE PELORITANE 2° DELTA FORCE 3° LEGIONE IBLEA MOTUKA n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.37 C ome promesso sul primo numero, abbiamo nuovamente messo a soqquadro il web alla ricerca di novità interessanti da proporvi. Ecco i risultati: SERIE COLT Kit SR-25 G&P La dinamica azienda cinese, da tempo sul mercato come produttore sia di accessori after market sia di ASG Pagina 12 to nella versione real steel dalla Knights Armament di Vero Beach FL). Si tratta di un kit "semplificato" e meno costoso del precedente; nella confezione si trovano: GB lungo appositamente realizzato; ingranaggi high torque; cilindro e pistone dedicati (lunghi); teste cilindro/pistone; boccole da 7mm.; spingipallino; tutte le minuterie; T hop up in metallo con gommino e pressore. Al momento è disponibile presso i migliori retailer di Hong Kong ad un prezzo, non certo popolare, di circa $ 570,00. M4 MRP Sarà tra poco disponibile in esclusiva presso il reatiler statunitense Evike, la replica del Lewis Machine & Tools MRP; l'acronimo sta per Monolithic Rail solido. Infatti con l'utilizzo dell'MRP ogni rischio di "canna ballerina" viene eliminato dal momento che la hand guard comprensiva di RIS e l'upper reciver (paramani e parte superiore dei gusci) sono un pezzo unico!! Dalle foto disponibili si nota che il reciver è dotato delle famigerate alette (responsabili di tanti inconvenienti), ma essendo il tutto costruito in metallo il problema dovrebbe essere marginale. Il produttore garantisce la totale compatibilità dell'MRP con i lower recivers della serie Colt Marui, saranno proposte due versioni, che differiranno tra loro esclusivamente per quanto riguarda la lunghezza. Ancora "misterioso" il prezzo, sebbene l'uscita sul mercato del kit sia prevista (e pubblicizzata) per il mese di Giugno. SERIE AK Sempre dalla G&P, novità anche per quel che riguarda la serie AK. Al prezzo decisamente interessante di $.115,00 è disponibile un nuovo kit in legno (garantiscono legno vero) composto da calcio in grado di contenere batterie large fino "complete", ha da poco lanciato un nuovo kit per trasformare i nostri M16/M4 in splendidi SR-25 (il fucile di precisione in calibro 7,62 NATO, prodot- 12 www.asnwg.it Platform (piattaforma portaslitte monolitica). Si tratta di un accessorio estremamente intelligente che consente di rendere il proprio M4 davvero molto a 10,8V 3600mAh, impugnatura anteriore (sempre in legno) e frontale in metallo. Particolarità interessante è rappresen- n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.37 tata dalla possibilità di alloggiare batterie, al massimo delle 8,4V 1700mAh, anche nel paramani. Per accedere al vano batterie situato nel calcio è, però, necessario utilizzare un cacciavite per aprire il "tappo" di chiusura. Complessivamente il kit sembra molto ben realizzato. Pagina 13 ca dell'XM8, il nuovo fucile d'assalto dal look "futuristico" della Heckler & Koch che figura tra i principali candidati destinati a rimpiazzare la serie Colt nell'arse- TACTICAL GEAR Sono, da poco, in vendita i nuovi occhiali Peltor Maxim 2x2 Military goggles. Dalle informazioni in nostro possesso risulta che questi occhiali abbiano una notevole resistenza balistica (almeno per i nostri scopi), avendo superato i test EN116 (Europa), ANSI (USA) e CSA Z94 (Canada). I test consistono sostanzialmente in prove di impatto effettuate utilizzando proiettili di 6mm. di diametro, sparati sia frontalmente che lateralmente sulle lenti. Il Maxim 2x2 ha resi- stito ad impatti da 45m/s fino a 130 m/s (non dichiarato il peso dei proiettili!), tutto ciò abbinato ad un look accattivante e ad una dotazione completa. Il kit comprende: 2 paia di lenti di ricambio (gialle e fumè); stanghette di ricambio, custodia rigida con zip e panno in microfibra. Disponibili presso American Magazines. SERIE H&K G36 È già disponibile per la vendita presso i principali retailers asiatici (a circa 270$, escluse le spese di spedizione) un kit di conversione che permette di trasformare un G36C della Tokyo Marui nella repli- la calciatura (realizzata in ABS) di colore nero e il receiver in metallo. I suoi numeri sono di tutto rispetto: 112cm di lunghezza e circa 3,8kg di peso, con una canna interna lunga ben 515mm. Di serie viene fornito anche un caricatore maggiorato da 470bb e sono già disponibili, sempre dalla G&G, alcuni accessori tra cui la cinghia e il supporto per ottica dotato di slitta Picatinny da 20mm. nale dell'U.S. Army. Il kit è realizzato dalla Gun Work Shop di Hong Kong e include, oltre al receiver (superiore e inferiore), anche il maniglione dotato di finta ottica, il calciolo allungabile, l'outer barrel e il rompifiamma. Fuorchè queste ultime due parti, il kit è interamente realizzato in ABS, esattamente come nella sua controparte reale, ed è disponibile in tre colorazioni diverse: nero, verde oliva e sabbia. Il kit è di facile installazione e si potranno continuare a utilizzare i caricatori del G36C. NUOVE USCITE - G&G M14 Tra le novità del 2005, spicca senza dubbio la replica dello Sprinfield Armory M-14 realizzata dalla Guay&Guay e ora finalmente disponibile anche in Italia. L'azienda di Taiwan è la prima in assoulto a proporre questa ASG in versione "commerciale", dopo aver battuto sul tempo la principale concorrente: la giapponese Tokyo Marui. L'M14 della G&G viene proposto in un'unica versione, con Nome: Minardi Vincenzo Nickname: “Paco” Anno di inizio: 1992 Club: A.S.A.F. - Faenza (Ra) ASG preferita: M4 Nome: Binarelli Paolo Nickname: “Rebel Yell” Anno di inizio: 1998 Club: 82nd Airbone Division ASG preferita: Colt M933 (custom) www.asnwg.it 13 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.37 Pagina 14 w vie e r P ss e r P wg n s A MULTICAM il nuovo pattern della Cry Nome: Minardi Vincenzo Nickname: “Paco” Anno di inizio: 1992 Club: A.S.A.F. - Faenza (Ra) ASG preferita: M4 I n rete se ne parla parecchio, a molti piace, altri restano più scettici. Sicuramente il MULTICAM è un pattern interessante, ma come tutti i nuovi prodotti da poco usciti sul mercato, è relativamente difficile Multicam porta caricatori da 3 14 www.asnwg.it reperire "tactical gear" in questo mimetismo. Questo pattern è stato messo a punto dalla Crye Associates, una azienda di New York specializzata in design applicato. Nel 2001 la Crye ha ottenuto un contratto per partecipare al cd "Progetto Scorpion" dello US ARMY (il primo passo del più ampio programma FCS - Future Combat Systems). La partecipazione della Crye al programma includeva anche la progettazione ex novo di tutto l'equipaggiamento indossato dalle truppe combattenti, compresa l'uniforme. L'idea più innovativa ed interessante è appunto rappresentata dalla messa a punto di un nuovo tipo di mimetismo per sostituire il pattern delle vecchie BDUs (Battle Dress Uniform-Uniforme da combattimento). Il prodotto è il risultato di circa 2 anni di studi e test condotti congiuntamente dala Crye e dal US ARMY; sebbene abbia primeggiato in tutti i test cui è stato sottoposto, risultando ben oltre gli standard richiesti, l'esercito ha preferito (probabilmente per ragioni di spesa) adottare il nuovo pattern ACU, una sorta di evoluzione del Marpat dei Marines. Conosciuto dagli addetti ai lavori come "Scorpion Pattern", dal 2004 la Crye, attraverso l'apposita n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.38 Pagina 15 struttura Crye Precision, ha deciso di commercializzare il suo innovativo pattern con il nome "ufficiale" di Multicam. Questo mimetismo si contraddistingue per la possibilità di adattarsi egregiamente ad un buon numero di "scenari operativi", ufficialmente woodland-desert-urban. Nel nostro piccolo, anche noi lo stiamo provando sul campo da qualche tempo e non funziona male. Sicuramente sarebbe interessante poter provare una BDU completa, ma, ad oggi, la Crye non effettua spedizioni nel nostro Paese. In futuro approfondiremo maggiormente l'argomento (non appena riusciremo a mettere le nostre rapaci zamp..mani su qualche mimetica) con una recensione completa e accurata. Un'ultima cosa, i toni del marrone e del beige sembrano prevalere sul verde, in realtà osservando pezzi di dimensioni maggiori rispetto alle buffetterie delle foto, il verde non manca affatto. Tutti i colori si sfumano fra loro allo scopo di confondere la percezione delle forme e dei contorni agli eventuali osservatori. Tasca multipurpose Set di tasche multicam sul retro Tasca porta caricatori chiusa www.asnwg.it 15 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.38 Pagina 16 Speciale Fiere 2005 EXA 2005 Nome: Ivan Bazzocchi Club: OpForce (FC) Nickname: Omaccio Anno di inizio: 1985 ASG preferita: Colt M4 D omenica 17 aprile un manipolo di collaboratori di Asnwg Press, hanno visitato l'Exa, la fiera delle armi leggere e dell'equipaggiamento tattico più importante d'Italia. La manifestazione, attira migliaia di visitatori ogni anno anche se per quanto riguarda il nostro sport, la presenza si è ridotta notevolmente rispetto agli anni passati. La fiera è dedicata in particolar modo alle armi leggere, soprattutto da caccia o per il tiro sportivo. È sicuramente molto interessante nel suo insieme ma solo pochi stand offrono materiale per i giocatori di soft air. Il nostro gruppo li ha visitati tutti e vi proponiamo qui di seguito alcune significative novità che ci sono state presentate. Presso Mad Max Co. abbiamo potuto visionare l'innovativa tasca porta caricatori cosciale della BlackHawk, in cui tramite una fessura nell'estremità supe- 16 www.asnwg.it riore è possibile inserire i caricatori svuotati senza perdere tempo a reinserirli nei porta caricatori singoli o doppi, con notevole risparmio di tempo prezioso soprattutto se ingaggiati. Finita l'azione sarà possibile recuperare i caricatori vuoti da una tasca a zip che permette l'apertura della tasca principale. In più il nuovo porta caricatori della serie STRIKE con apertura rovesciata per estrarre i caricatori da sotto. Inoltre, come da foto, abbiamo visionato la barella tattica ripiegabile BlakHawk. Come potete notare si piega come un sacco a pelo, grazie alla concezione senza supporti rigidi ma per intenderci a "lenzuolo" ed ha ridotte dimensioni una volta piegato. Disponibile in due versioni sarà utile sia come pronto soccorso, e come telo per stendersi sul terreno, che come elemento coreografico per gli organizzatori di gare, inoltre è stata presentata la pila della ditta Hight-Ops denominata Gladius, paragonabile alla analoga Surefire, con la diversità che con il proprio interruttore si potrà convertire il fascio di luce in tre modalità fascio normale, allargato, e strobo, oltre al resto i nuovi taccuini tattici impermeabili in diverse misure. Presso la Cte international invece ci siamo intrattenuti per le radio Midland e i gps Alan che si confermano entrambi al vertice del settore. Presso lo stand di Mercatino Americano invece oltre agli ultimi modelli di calzature della Diner (non e Danner?) , Bates,e Altama su cui ci soffermeremo nei prossimi numeri; abbiamo focalizzato l'attenzione sui nuovi copri slitte, un particolare porta caricatori gemellati per vest Molle e un gemellatore regolabile e flessibile (vedere foto). I copri slitte, disponibili in OD, Desert Tan e nero, hanno due novità essenziali: il grip per assicurare un presa più salda e una fessura che al centro del copri slitta che permette il passaggio dei cavi elettrici o dei remoti, a tutto vantaggio n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.38 Pagina 17 diversi modelli di AEG non sarà più obbligato a comperare diversi modelli dei classici gemellatori rigidi. Inoltre una volta smontato si può facilmente inserirlo in qualunque tasca e senza disagio, qualora vi ci si dovesse poggiare sopra. Infine, la tasca porta caricatori gemellati, ben 2 per un totale di 4 caricatori, con il vantaggio di poter estrarre caricatori gemellati e non dover più smontare il gemellatore per unire una nuova coppia di magazines. Anche qui risparmio di tempo e vantaggio operativo, assicuriamo che la tasca offre una comoda e rapidell'estetica e della operatività delle AEG dotate di Ris, è prevista anche una maniglia con porta swich, Il gemellatore flessibile, di materiale resistente, consente di gemellare caricatori di qualunque foggia, quindi chi ha da estrazione. Da apprezzare la presenza del Signor Gerber, per presentare in maniera veramente approfondita i coltelli e pinze multiuso e le novità di questo famoso produttore, di lame, verrà in oltre importata sempre della Gerber, la nuova lampada per uso tattico, a led che girando l'interruttore cambiano colore e frequenze di lampeggio, possiede cavetto retrattile in acciaio per agganciarla a pali alberi ecc, e una calamita per l'aggancio a veicoli. Una pila che si presta a innumerevoli usi, sia militari che civili, e sarà importato anche l'ultimo coltello nato della famiglia Gerber dedicato ai militari, e ai servizi di soccorso, e chi pratica la sopravvivenza. La nuova produzione della Eagle, dedicata in parte al sistema Molle, in oltre la nuova colorazione della mimetica Digital denominata all terrain, la versione sei con collo alla coreana e con tasche anche al polpaccio dei pantaloni. Presso American Magazines, erano in esposizione e già disponibili alla vendita i nuovi occhiali balistici della Maxim. Disponibili in 4 versioni: lente chiara (trasmissione luce visibile 92%), lente indoor/outdoor (trasmissione luce visibile 55%), lente bronzo (trasmissione luce visibile 20%) e lente gialla (trasmissione luce visibile 94%). Tutti i modelli hanno montatura nera e astine regolabili, anti appannamento-graffio-statico e agenti chimici. Il peso è di 29 grammi e sono testati per impatti ad alta velocità. Infine abbiamo visitato lo stand di American Store dove era presente la ampia e consueta gamma di prodotti. Inperdibile una visita per i collezionisti di lame allo stend della Extrema Ratio, che a presentato il nuovo machete in stile kukry con angolo squadrato e punta in lama Tanto. Una gita che ci sentiamo di consigliare, soprattutto a chi desidera vedere anteprime di materiali e chiedere informazioni dettagliate, la disponibilità degli standisti è assicurata. www.asnwg.it 17 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.38 Pagina 18 Militalia 2005 N ei giorni 28 e 29 maggio si è svolta presso il parco esposizioni di Novegro la 37a Militalia, la più importante manifestazione del collezionismo militare nazionale ed ora anche del soft air. L'asnwg era presente in forze con uno stand situato in posizione strategica di fronte allo stand Visele, che presentava in anteprima il nuovo CQB e le tre versioni della minimi. Lo stand è stato presidiato interamente dal Co.re.li. per entrambi i due giorni con un'attrezzatura per lo stand invidiabile. Il Co.re.li oltre l'organizzazione scenica, che potete osservare nelle foto, era fornito di "cucina da campo" che ha fornito ottimo cibo e bevande non solo agli standisti e alla pattuglia del Crer ma anche a numerosi visitatori dei comitati autonomi che ci erano venuti a trovare. Il presidente regionale Crivellari e il presidente Ferrante si sono prodigati per ore in pubbliche relazioni che porteranno ottimi frutti. Per non parlare dei ragazzi liguri sempre sorridenti e pronti a rispondere alle domande dei visitatori sia sull'organizzazione Asnwg sia sulla rivista Asnwg Press. A tal proposito siamo felici di avere esaurito le centinaia di copie omaggio portate in fiera a riprova del buon lavoro svolto dai componenti di redazione e collaboratori. In fiera abbiamo visitato tutti gli espositori a partire dagli amici Montani e Expo Army con stand colmi di materiali per gli appassionati e non poche novità sia d'importazione che di produzione propria. Siamo stati felici di aver potuto apprezzare da vicino le novità Classic Army e siamo contenti che tanta parte Dall’alto, lo stand ASNWG, la nuova Minimi Para della Classicarmy e il nuovo M15 CBQ sempre della Classicarmy 18 www.asnwg.it n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.38 dell'evoluzione dei nuovi modelli sia dovuto all'impegno di tecnici italiani, non mancheremo di testarli a fondo appena disponibili. Questa edizione ha presentato una bella novità, il campo rievocazioni storiche, in cui erano allestiti ben 8 accampamenti: quello americano della seconda guerra mondiale, quello ambientato nel Viet Nam e quello Irakeno con ben due Hammer, un accampamento tedesco e uno inglese della seconda guerra mondiale e gli accampamenti dell'esercito romano, di quello napoleonico, il medievale e il villaggio gallico. Tutti curati nei minimi dettagli e con personale gentile e pronto a divulgare informazioni sugli equipaggiamenti in mostra. Particolarmente visitato, lo stand dell'esercito, rappresentato da uno dei suoi reparti più celebri: il 9° Col Moschin con in esposizione un rover attrezzata di tutto punto, la canoa biposto e in anteprima la nuova mimetica vegetale scelta per equipaggiare i soldati italiani nel prossimo futuro. Gli operatori del 9° erano letteralmente presi d'assalto con domande praticamente su tutto e rispondevano in maniera completa e gentile, ovviamente mantenendo il giusto riserbo sulle proprie tecniche ed esperienze. Il soft air era posizionato nel tradizionale padiglione e forse per il primo anno completamente occupato da stands è stato bello vedere riuniti così tanti giocatori di diverse realtà confrontarsi e notare come a volte certe polemiche tra di loro siano più il frutto d'incomprensioni montate ad arte che di reali rivalità. Sarà un bel passo avanti il giorno in cui tutti sponsorizzeranno la concordia abbandonando i propri interessi di parte e a Novegro l'Asnwg ha fatto la sua parte. Pagina 19 L'unico appunto è il caldo eccessivo del padiglione e consigliamo di prendere provvedimenti in quanto ad un certo punto ci è sembrato che molti visitatori non rimanessero appositamente a causa di questo problema, per il resto organizzazione ottima che si migliora con personale e servizi ad ogni edizione. Nota di colore: arrivati a notte fonda al campo allestito per i camper ci siamo svegliati la mattina presto per prepararci e usciti per dirigerci verso i bagni siamo stati sorpresi da un Hummer con annessa calibro 50 che girava nel piazzale a pochi metri da noi. Non vi dico la sorpresa e la gioia. Presa d'assalto! www-akkett.it/softair L'innovativo calcio di fabbricazione israeliano per i modelli Glock in vendita presso Softair Store. www.asnwg.it 19 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.38 Pagina 20 Una corretta manutenzione allunga la vita della vostra AEG Nome: Novelli Luciano Nickname: “Luky” Anno di inizio: 1994 ASG preferita: AK47 N el numero precedente abbiamo visto cosa c'è dentro il gearbox di un nostro fucile ed il funzionamento di ogni suo singolo componente. Inoltre abbiamo analizzato il comportamento di altre parti del fucile (come l'hop-up, per esempio) che ricoprono un ruolo non certamente meno importante di quello del gear-box. Oggi vediamo come si può cercare di tenere efficiente il tutto il più a lungo possibile e con una minima manutenzione. Indipendentemente dal materiale che compone ogni singolo pezzo, il gear-box è indubbiamente la parte più sollecitata meccanicamente del fucile e, pertanto, ha bisogno di essere lubrificata periodi- 20 www.asnwg.it n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.39 camente, proprio per evitare che attriti e piccole scorie (anche della limatura proveniente dagli ingranaggi stessi) possano far peggiorare le prestazioni dell'arma. I fucili, appena tirati fuori dalla loro scatola, sono ovviamente già ingrassati e lubrificati e pronti all'uso, ma dopo quanto tempo bisognerà fare manutenzione? Beh, indubbiamente dipende da come e quanto si usa l'arma, dalla casa costruttrice e dalla qualità dei materiali impiegati. Una revisione e una lubrificata ogni 4-6 mesi direi che è un intervallo ottimale. Per dovere di cronaca devo dire che più di una volta mi è capitato di aprire fucili con alle spalle circa 8 mesi di onorata carriera e non c'era da farci nulla. I fucili Marui, per esempio, sono quelli meglio lubrificati. Probabilmente il motivo di questa corretta lubrificazione va cercata nella scarsa resistenza del materiale che compone gli ingranaggi. Non eccellendo in robustezza, si cerca di favorire al massimo la rotazione degli stessi e la fluidità di movimento di tutte le parti mobili. Altre case costruttrici, sebbene utilizzino gear-box ed ingranaggi rinforzati, presentano a volte lubrificazioni eccessive che, in alcuni casi, hanno agito negativamente sul funzionamento del fucile. Inutile dire che, per una corretta manutenzione, si deve tirare fuori il gear-box dal fucile ed aprirlo. Per chi non lo ha mai fatto, sarebbe opportuno farsi assistere, almeno per la prima volta, da una persona magari del proprio club con esperienza nell'operazione. Questo non tanto per evitare la possibilità di fare danni, ma perchè potrebbero sorgere dei problemi quando si dovrà assemblare nuovamente il Pagina 21 tutto. Dando per scontato che noi siamo bravi e che ora abbiamo aperto il gear-box, cominciamo a darci sotto. Qui di seguito troverete due modi per fare manutenzione: la prima comporta il completo smantellamento del gear-box mentre la seconda è meno invasiva ma, non per questo, meno efficiente della prima. PRIMO METODO. Togliere tutto ciò che si trova dentro e fuori il gear-box: cilindro, pistone, asta spingipallino, ingranaggi, boccole, selector plate…..tutto, insomma. Fare attenzione agli spessori quando si tolgono gli ingranaggi. Il grasso funge da collante e gli spessori tendono a rimanere attaccati sugli ingranaggi e sulle boccole e, se non rimontati correttamente, potrebbero modificare radicalmente il funzionamento del gear-box. Vi consiglio di mettere da parte gli spessori esattamente come si trovano montati. Non mischiate nemmeno gli spessori dello stesso ingranaggio. Quelli che si trovano sotto devono rimanere separati da quelli che si trovano sopra. E questo vale per ogni ingranaggio. Ricordatevi che tutti i pezzi hanno avuto modo di "rodarsi" nei mesi precedenti e che si sono già creati degli equilibri all'interno del gear-box. Se ancora non siete molto esperti nel "rispessorare" il tutto, cercate di evitare di mischiare i pezzi fra di loro, boccole comprese. Non avete idea di quanti softgunners hanno avuto problemi di funzionamento soltanto perché avevano rimontato male gli spessori e le boccole durante il riassemblaggio. Una volta tolto tutto, prendere un panno imbevuto di solvente (il petrolio va benissimo) e pulire accuratamente i due semi-gusci. Se si ha la possibilità di lasciarli "a mollo" nella sostanza sgrassante per una mezz'oretta, sarebbe una cosa ottimale. Fare la stessa cosa per gli ingranaggi. Per le eventuali parti in materiale plastico o che comunque abbiano una componente plastica (boccole, asta spingipallino, testa pistone con il suo o-ring…..) si consiglia comunque di pulirle semplicemente con un panno asciutto. Alcuni tipi di solventi sono a base di componenti particolarmente distruttivi per la plastica (la nitro, per esempio) e, se non si sa che tipo di solvente si sta utilizzando, è preferibile non rischiare. Asciugare il tutto e prepararsi per il rimontaggio. Preparare il grasso. Nella foto sopra sono visibili 3 tipi di grasso: quello Systema (nel piccolo barattolo), quello rosso "per ingranaggi" della Marui e quello blù (sempre della Marui) per la testa del pistone. Qualora non si disponesse di un grasso appositamente dedicato alle repliche soft-air, si può ripiegare su un comunis- www.asnwg.it 21 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.39 simo grasso al litio in vendita in qualsiasi ferramenta. Il risultato sarà lo stesso. Pagina 22 Rimontare per primo il selector-plate ed il gruppo del grilletto. Sullo stesso semiguscio rimontare le boccole e metterci sopra un leggero strato di grasso "per ingranaggi". Mettere gli spessori e posizionare sopra l'ingranaggio centrale. mettere, con un pennello o con una punta di un giravite, un po di grasso sulle dentature e sulla superfice dell'in- Ingranaggio conico Ingranaggio settoriale 22 www.asnwg.it granaggio (foto 1) A questo punto mettere del grasso sulle dentature dell'ingranaggio settoriale e del conico, mettere gli spessori e rimontarli (foto 2). Utilizzando sempre un pennellino o un giravite, mettere del grasso sui binari dell'asta spingipallino e sui binari del pistone (foto 3). Ora possiamo rimontare il gruppo del cilindro (comprensivo di testa cilindro) con relativa asta spingipallino (foto 4). Prendiamo il pistone e mettiamo un leggero strato di grasso all'interno delle scanalature che dovranno scorrere sui binari del gear-box. Aggiungiamo inoltre un po' di grasso "per pistoni" sull'o-ring n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.39 Pagina 23 1 4 2 5 3 6 www.asnwg.it 23 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.39 della testa pistone. Se ci accorgiamo che l'o-ring ha perso di adesione con le pareti del cilindro (prova "siringa"), è opportuno sostituirlo con un altro nuovo (foto 5). Gli o-ring sono facilmente reperibili nei grandi negozi di ferramenta o in quei negozi che vendono apparecchiature elettro-medicali. Abbiamo finito. Non ci resta che rimontare la molla e richiudere il gear-box (foto 6). Se non sono stati commessi errori nella distribuzione degli spessori sotto gli ingranaggi, il fucile sparerà esattamente come prima, se non meglio (la sostituzione dell'o-ring ridarà più compressione). Pagina 24 questo punto, è la stessa del primo metodo relativa ai pezzi interessati. Se si considera che gli ingranaggi hanno avuto tutto il tempo di assestarsi fra di loro (l'uso è il migliore lubrificante che esista), il solo lubrificarli non può che migliorare comunque il loro funzionamento. Ovviamente i tempi richiesti da questo tipo di manutenzione sono minori di quelli richiesti dalla manutenzione SECONDO METODO. Il secondo metodo, decisamente meno invasivo del primo, non richiede lo smantellamento totale del gear-box, ma semplicemente l'asportazione dei soli ingranaggi (con relativi spessori), del pistone e la parziale pulizia dell'area ingranaggi. La procedura da seguire, a precedentemente descritta ma, come ho detto all'inizio, non vuol dire che sia meno efficiente. Ognuno può scegliere, in base alle sue conoscenze e al tempo a disposizione, quale utilizzare. Il risultato sarà sempre e comunque ottimo. L'importante è non esagerare mai con il grasso. Si, è vero che gli ingranaggi ben ingrassati girano meglio ma è anche vero che il grasso, grazie alla forza centrifuga dovuta alla rotazione, finisce inevitabilmente ovunque, anche in posti dove sarebbe preferibile che non andasse (dentro al cilindro, nel gruppo elettri- 24 www.asnwg.it co del grilletto). Per quanto riguarda invece la manutenzione della canna, è sufficiente utilizzare l'asta di pulizia presente nella scatola del fucile. Prima di tutto, ricordarsi di azzerare l'hop-up. A questo punto infilare uno straccetto di cotone nell'asola posta ad una sua estremità, avvolgerlo su se stesso e, seguendo sempre lo stesso senso di rotazione, infilarlo nella canna. Sempre girando nello stesso senso, arrivare fino all'hop-up e tornare indietro. Non cambiare mai il senso di rotazione, nemmeno quando si torna indietro. Fare questa operazione due-tre volte. A seconda del grado di sporcizia presente nella canna, si può prendere in considerazione il fatto di spruzzare un pò di lubrificante siliconico sul pezzetto di cotone. Basta ricordarsi di fare l'ultimo passaggio con un pezzo di cotone asciutto, in modo da togliere i residui di lubrificante all'interno della canna. A questo punto basta dare una spruzzata di lubrificante alla "T" del gruppo hop-up (quella dove entrano i pallini provenienti dal caricatore) e abbiamo finito. Spariamo una trentina di pallini per togliere l'eccesso di lubrificante all'interno dell'hop-up, regoliamolo nuovamente e siamo pronti all'azione!! Come avrete già capito, la manutenzione del gear-box è una buona occasione per fare una "radiografia" a tutti i suoi componenti e verificare lo stato di salute degli stessi. Se si hanno dei dubbi sull'integrità o sul corretto funzionamento di uno di essi, è preferibile sostituirlo immediatamente piuttosto che riaprire il tutto dopo qualche giorno e per più ben gravi motivi. Alla prossima lezione! n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.39 Pagina 25 U Nome: Longo Giuseppe Nickname: Cowboy Club: 22° s.a.t. Anno di inizio: 1996 ASG preferita: Steyr AUG Military Nome: Minardi Vincenzo Nickname: “Paco” Anno di inizio: 1992 Club: A.S.A.F. - Faenza (Ra) ASG preferita: M4 na delle problematiche che più spesso si pongono ai softgunners, soprattutto ai neofiti del nostro gioco, è sicuramente quella relativa all'obbligatorietà o meno della presenza del "tappo" rosso sulla volata delle ASG. Si sono infatti spesso verificati dei casi in cui giocatori di soft air si sono visti sequestrare le ASG a causa dell'assenza del tappo rosso alla volata delle stesse, è opportuno, pertanto, fare chiarezza sull'argomento. La disciplina riguardante le nostre Tappo rosso SI Tappo rosso NO www.asnwg.it 25 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.39 amate repliche è dettata dalla legge 18/04/1975 n° 110 art. 5 (il c.d.TULPS, ovvero Testo Unico sulle leggi di Pubblica Sicurezza)che, testualmente, recita al comma n°4 : "I giocattoli riproducenti armi non possono essere fabbricati con l'impiego di tecniche e di materiali che ne consentano la trasformazione in armi da guerra o comuni da sparo o che consentano l'utilizzo del relativo munizionamento o il lancio di oggetti idonei all'offesa della persona. Devono inoltre avere l'estremità della canna parzialmente o totalmente occlusa da un visibile tappo rosso incorporato." 26 www.asnwg.it Pagina 26 Tale norma è stata "integrata", in merito all'applicazione del "tappo rosso", dalla Legge n.36 del 1990 art.2 e dalla circolare ministeriale 31 ottobre 1996 n° 559/C-50.824-E-93(96). La detta circolare dà delle precise direttive, specificando che le repliche da Soft Air debbono sottostare alla disciplina delle armi giocattolo dettata dal 4° comma dell'art. 5 della legge n°110/75 precisando, inoltre, che il termine "incorporato" riportato dalla detta norma a proposito del tappo rosso deve essere inteso nel senso di "intimamente connesso" e pertanto non asportabile senza danno alla volata dell'ASG. La normativa, comunque, fà riferimento esclusivamente alla produzione ed alla commercializzazione dei giocattoli riproducenti armi, ai quali sono assimilate le ASG, e nulla dice in merito alla mera detenzione ed al porto degli stessi privi del famigerato tappo rosso. Da qui la facile interpretazione che ci porta, tante volte, a rimuovere la verniciatura rossa alla volata delle ASG o a trasportarle senza il tappino rosso di gomma che, normalmente, fa parte della dotazione di serie della replica. L'idea dell'interpretazione che detenere e trasportare le ASG senza tappo rosso alla volata sia esatta è supportata anche da una copiosa giurisprudenza della Corte di Cassazione, che in più riprese ha statuito come il porto e la detenzione di giocattoli riproducenti armi da fuoco non configuri più una responsabilità penale; infatti la Cass. Pen, sez. II,05/05/1993, n°4594 ha così statuito: "Il semplice uso o porto fuori dalla propria abitazione di un giocattolo riproducente un'arma privo del tappo rosso assume rilevanza penale solo se mediante esso si realizzi un reato del quale l'uso o il porto di un'arma rappresenti elemento costitutivo o circostanza aggravante, dovendosi in tali casi ritenere la sussistenza del reato o dell'aggravante, ancorché si tratti di arma giocattolo. A carico, invece, di coloro che portino fuori dalla loro abitazione giocattoli riproducenti armi sprovvisti di tappo rosso non è più configurabile, per il semplice uso o porto, responsabilità penale, neppure in relazione agli artt. 4 e 7 legge 895 del 1967, modificati dagli artt. 12 e 14 legge 497 del 1974, o allo art. 4 legge n. 110 del 1975". n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.39 Inoltre in Cass. Pen., sez. I, 04/12/1992, n° 11640: "A seguito dell'entrata in vigore della legge 21 febbraio 1990 n°36, non è più configurabile, a carico di coloro che portino fuori della propria abitazione armi giocattolo sprovviste di tappo rosso, responsabilità penale per semplice uso e porto, neppure in relazione agli artt. 4 e 7 legge 2 ottobre 1967, modificati dagli artt. 12 e 14 legge 14 ottobre 1974 n. 497, o all'art. 4 legge 18 aprile 1975 n.110". Ed ancora Cass. pen., sez. I, 05/05/1992, n° 1141: "La disposizione del comma sesto dell'art. 5 della legge n. 110/75, come sostituito dall 'art. 2 della legge n° 36 del 1990, individua, attraverso le condotte tipiche, i destinatari del precetto penalmente sanzionato nei soli fabbricanti e in coloro che pongono in commercio le armi giocattolo non rispondenti ai requisiti richiesti dalla legge. Ne consegue che l' inosservanza delle prescrizioni imposte integra reato proprio, non applicabile a persone diverse da quelle indicate, mentre non configura ipotesi di reato il semplice porto di arma giocattolo, a norma del settimo comma dello stesso art. 5". L'art 2 L. N.36 del 1990 è estremamente importante ed oggettivamente dettato dal buon senso. Mantenendo il tappo rosso che occlude la volata sarebbe impossibile la fuoriuscita dei BB e quindi le repliche risulterebbero, di fatto, inutilizzabili; pur rispettando i limiti di potenza previsti (il famigerato 1 Joule). Viceversa detto "obbligo di occlusione" è rivolto esclusivamente a fabbricanti, importatori e rivenditori. Al momento dell'acquisto si deve, quindi, esigere la presenza del tappo rosso. Ma allora, direte voi, siamo a cavallo; possiamo tranquillamente togliere Pagina 27 quegli orrendi tappi di plastica e rimuovere quell'antiestetica colorazione rossa alla volata delle nostre repliche! Purtroppo non è così semplice. Mentre la costante e mai riformata giurisprudenza di cui sopra ci garantisce una piena assoluzione innanzi al Giudice e la restituzione delle ASG in caso di sequestro delle stesse, purtroppo non ci garantisce dal fatto di non finire davanti al Giudice o che le nostre repliche non ci vengano sequestrate o, ad ogni modo, dal passare una brutta Domenica discutendo con le forze dell'ordine invece che giocare. Infatti chi effettua i controlli, cioè gli agenti di P.S., i Carabinieri, la Guardia di Finanza ecc. ecc., è solo relativamente condizionato dalla presenza di una certa giurisprudenza in materia e spesso non ne è a conoscenza. Quello che conta, per le forze dell' ordine, è la norma in sé e la sua interpretazione pedissequa. Possiamo quindi trovarci innanzi a casi in cui l'assenza del tappo rosso non viene presa in considerazione (infatti, per fortuna, nella maggioranza dei casi prevale il buonsenso); come possiamo trovarci innanzi a casi diametralmente opposti, in cui l'agente si impunti sull'assenza di tale dispositivo e proceda al sequestro delle ASG ed alla denuncia dello sfortunato softgunner. Come fare, quindi, per evitare di correre il rischio del sequestro dell'ASG e della denuncia per porto abusivo d'arma? Si aprono due prospettive: la prima è rappresentata dal cercare di spiegare all'agente cosa in effetti la Legge prescrive; naturalmente con la dovuta pacatezza ed educazione ed a patto di conoscere effettivamente la normativa e la giurisprudenza cui accennavamo poco fa. Portarsi in macchina anche la fotocopia di questo articolo potrebbe aiutarvi a mostrare gli articoli che disciplinano la materia e risolvere la situazione. La seconda alternativa, molto più sicura e praticabile da chiunque rispetto alla prima,consiste nel trasportare le ASG inserendo il tappo rosso ed utilizzarle con la volata dipinta del medesimo colore rosso. Questi semplici accorgimenti, sebbene non imposti per legge, mettono al riparo il softgunner anche dall'agente più intransigente. Dobbiamo tenerci le volate dipinte di rosso quindi? Teoricamente sì ma, inpratica, è sicuramente sufficiente trasportare le ASG con il relativo tappino rosso amovibile e dato in dotazione all'acquisto della replica. In tal modo, infatti, difficilmente potranno sorgere problemi, dato che avremo l'estremità della canna parzialmente o totalmente occlusa da un visibile tappo rosso incorporato. In conclusione, sebbene la Legge sia formalmente "dalla nostra parte" e perciò in caso di eventuali rinvii a giudizio nessun softgunner possa correre reali rischi di condanna per aver trasportato o utilizzato la propria replica sprovvista del tappo rosso, la prudenza e la "saggezza" (specialmente durante il trasporto in auto delle ASG) devono avere il sopravvento. Pochi semplici accorgimenti mettono al riparo da spiacevoli conseguenze. www.asnwg.it 27 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.39 Pagina 28 Quale caricatore per il tuo Colt? Un’intesivo ed esaustivo test Nome: Rudy Lombardini Nickname: Rudy Anno di inizio: 1998 Club: Mamba S.A.C. ASG preferita: J4-System N egli ultimi anni le case produttrici di ASG sono aumentate presentando le loro ultime versioni di modelli Colt, facendo sì che questo tipo di replica sia diventata la più venduta al mondo. In base a questo orientamento di mercato si è verificato 28 www.asnwg.it un adeguamento generale che ha portato ad un aumento delle varietà disponibili. Per questo motivo ci siamo fatti carico di testare i modelli di caricatori più diffusi. Per eseguire i test abbiamo utilizzato sempre lo stesso tipo di pallini 0,25 della Guarder e li abbiamo provati con repliche Marui, Classic Army e ICS con meccanica originale, inoltre li abbiamo testati anche con repliche Marui con cassa in metallo della Sistema e G&G. Il test è durato 3 mesi, per ogni modello sono stati provati 3 caricatori in ogni condizione meteo durante gare e partite amichevoli, sono stati utilizzati circa 5000 pallini per ogni modello di caricatore tranne per i tipi a bassa capacità dove sono stati utilizzati circa 1000 colpi. Per il test ha collaborato il gruppo Mamba S.A.C. di Ravenna. I test eseguiti sono stati: resistenza della meccanica nel tempo, capienza del caricatore (per effettuare la capienza effettiva abbiamo riempito il caricatore, caricata la molla, quindi rabboccato nuovamente e successivamente svuotato in una bilancia di precisione), rumorosità nel movimento, ingombro, materiale di costruzione (non necessariamente in questo ordine). Per cominciare partiremo con i modelli della Marui, quelli da 70 - 190 - 300 colpi, passando a quelli della Classic Army da 190 - 300, seguiti da quelli della G&G da 450 classico e 450 modello canadese, il modello dello Star da 30 colpi e infine abbiamo provato i modelli ad alta capacità della Top da 1000, della Guarder da 5000 e della G - Mac da 3000. MARUI DA 70 COLPI Nei nostri test di tiro abbiamo notato che la meccanica della molla funziona bene, non richiede manutenzione, ingombro nei movimenti molto basso, rumorosità inesistente. Va detto che n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.40 Pagina 29 l'unica nota negativa riguardi la reperibilità presso i negozianti in quanto il prezzo si avvicina di molto a quello dei modelli di maggior capienza della stessa marca). Peso a vuoto: 195 gr. Peso pieno: 213 gr. Ingombro: Altezza 160 mm. Larghezza 64 mm. Profondità 63 mm. Materiale di costruzione metallo e lega plastica. MARUI DA 190 COLPI Capienza effettiva: 180 colpi. Nei test di tiro dopo alcuni mesi la molla funziona ancora molto bene. Nello smontaggio abbiamo notato che la ghiera di caricamento presenta usura da sfregamento e all'interno abbiamo trovato molta sporcizia, quindi consigliamo una pulizia www.asnwg.it 29 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.40 periodica. Ingombro nei movimenti quasi inesistente, rumorosità quasi inesistente. Peso vuoto: 147 gr. Peso pieno: 188 gr. Ingombro: Altezza 104 mm. Larghezza 64 mm. Profondità 24.5 mm. Materiale di costruzione metallo e lega plastica. MARUI DA 300 COLPI Nei test di tiro la molla funziona ancora molto bene, caricandola per due volte si svuota completamente. La capienza effettiva con molla carica e rabbocco è di 330 colpi. Nello smontaggio come per il modello da 190 colpi la ghiera di carica presenta usura da sfregamento, rumorosità molto bassa, l'ingombro accettabile. Ci teniamo a mettere in evidenza che l'interno del caricatore rimane pulito, comunque, consigliamo una pulizia periodica per mantenere il pezzo in efficienza nel tempo. Peso a vuoto: Peso pieno: Ingombro: Altezza Larghezza Profondità 30 Pagina 30 Materiale di costruzione metallo e lega plastica. In conclusione tutti i modelli della Marui si sono presentati all'altezza delle aspettative come del resto ci ha abituato la marca nipponica. CLASSIC ARMY DA 190 COLPI La capienza effettiva è di 180 colpi come per i modelli Marui, la rumorosità è quasi inesistente. Nello smontaggio abbiamo appurato che come per i modelli Marui, la ghiera di caricamento presentava usura da sfregamento. Per quanto riguarda la meccanica della molla abbiamo notato un dato dissonante, infatti, un caricatore ci ha dato dei problemi in fase caricamento mentre gli altri due no. Complessivamente la meccanica è buona anche se a nostro parere meno robusta dei modelli Marui. Come sempre consigliamo la manutenzione periodica. 200 gr. 285 gr. Peso a vuoto: 145 gr. Peso pieno: 187 gr. Ingombro: Altezza 104 mm. Larghezza 64 mm. Profondità 23 mm. Materiale di costruzione metallo e lega plastica. 160 mm. 64 mm. 23.5 mm. CLASSIC ARMY DA 300 COLPI Portata effettiva: 320 colpi. Per tutti i caricatori utilizzati abbiamo notato che www.asnwg.it bisogna caricare più volte la molla in confronto ai modelli della Marui. Anche in questo modello, si nota la classica usura nella ghiera di ricarica. In fase di smontaggio abbiamo verificato la solita dissonanza, un caricatore presentava la compromissione della nervatura della molla, mentre la meccanica degli altri due è rimasta in ottimo stato. Peso vuoto: 198 gr. Peso pieno: 275 gr. Ingombro: Altezza 160 mm. Larghezza 64 mm. Profondità 23 mm. Materiale di costruzione metallo e lega plastica. In conclusione abbiamo avuto con i modelli Classic Army alcuni problemi in più rispetto ai modelli precedenti, tutti riguardanti la nervatura della molla di ricarica. G&G DA 450 COLPI Capienza effettiva: 420 colpi. Durante il test abbiamo notato che la rumorosità è di poco più alta rispetto ai caricatori classici da 300 colpi, l'ingombro è maggiore ma non provoca difficoltà nei movimenti, mentre crea qualche difficoltà in più nel posizionamento dello stes- n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.40 Pagina 31 so nelle buffetterie, soprattutto se munito di mag-pull. Dopo lo smontaggio abbiamo rilevato il solito inconveniente. Uno dei tre caricatori presenta la classi- ca snervatura della molla mentre negli altri due la meccanica rimane in buone condizioni, Peso a vuoto: 222 gr. Peso pieno: 330 gr. Ingombro: Altezza 180 mm. Larghezza 64 mm. Profondità 23.5 mm. Materiale di costruzione metallo e lega plastica. Sul mercato è disponibile un modello da 130 colpi, un modello elettrico da 1000 colpi ricavato da due caricatori gemellati, e c'è anche un caricatore da 180 colpi, da noi non ancora provato. A fine test possiamo dire che i modelli della G&G si sono comportati in maniera eccellente e non ci hanno dato dei grandi problemi. Solito problema presente anche in altri modelli di altre case produttrici, la relativa facilità con cui si verifica la perdita di carico della molla. Inoltre in alcuni modelli CA non si riesce ad inserire. G&P DA 450 COLPI VERSIONE CANADESE Portata effettiva: 420 colpi. Come per il modello classico la rumorosità è di poco superiore ai modelli da 300 colpi e l'in- gombro è accettabile. Nello smontaggio abbiamo trovato la meccanica in ottimo stato e l'interno rimane pulito. Consigliamo sempre e comunque come per tutti i modelli, pulizia e manutenzio- ne periodica. Dopo tre mesi non abbiamo avuto problemi con nessuno dei tre caricatori, se non la difficoltà di inserimento nei modelli con cassa in metallo della Sistema. Peso a vuoto: 130 gr. Peso pieno: 236 gr. Ingombro: Altezza 180 mm. Larghezza 69 mm. Profondità 31 mm. Materiale di costruzione lega plastica. STAR DA 30 COLPI Questi caricatori della Star ci sono stati www.asnwg.it 31 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.40 consegnati da poco tempo e quindi non siamo riusciti ancora a testarli in maniera efficace, comunque alcuni problemi li abbiamo rilevati, uno di questi è che non si innestano correttamente nei fucili con carcasse in metallo prodotti sia dalla Sistema che dalla Ics. A favore di questo modello c'è sia il basso prezzo sia la caratteristica costruttiva di essere capienti come gli originali (30 colpi). Commercialmente sono venduti in scatole da 10 caricatori. Tutto sommato un modello interessante. Peso a vuoto: 92 gr. Peso pieno: 97 gr. Ingombro: Altezza 160 mm. Larghezza 64 mm. Profondità 23 mm. Materiale di costruzione lega plastica. Di questa ditta è presente sul mercato un caricatore da 550 colpi totalmente costruito in materiale plastico. Pagina 32 Peso a vuoto: 173 gr. Peso pieno: 179 gr. Ingombro: Altezza 160 mm. Larghezza 64 mm. Profondità 23,5 mm. Materiale di costruzione metallo e lega plastica. Mentre svolgevamo i test, sono usciti sul mercato altre marche con i loro prodotti come la Guarder con un modello da 300 colpi costruito in metallo e materiale plastico, e la Sistema con 2 modelli uno da 120 colpi e l'altro da 80. Ed ora prima di continuare con i modelli ad alta capacità diamo il nostro personalissimo giudizio sui test realizzati. La Marui risulta essere il migliore produttore di questo articolo, le altre marche sia come qualità che durata nel tempo sono di poco inferiori. Siamo rimasti delusi dai modelli Classic Army che sono risultati inferiori alle nostre aspettative. su 2 esemplari. Entrambi i caricatori ci hanno dato molti problemi. Particolarmente gravi sono: uno la meccanica che si inceppa continuamente, due la carcassa del caricatore non è ben sigillata, ha fessure di oltre 1 millimetro dalla quale entrano impurità che potrebbero fare bloccare il pallino nella replica. Questa mancanza rende inderogabile un'accurata manutenzione ogni volta che lo si usa. Particolarmente fastidioso è il rumore che aumenta progressivamente mentre si sta svuotando, tenuto conto della caratteristica di avere il tamburo in metallo. Nota positiva è l'ingombro che non è eccessivo se paragonato agli altri modelli ad alta capacità. Peso a vuoto: 370 gr. Peso pieno: 710 gr. Ingombro: Altezza 198 mm. Larghezza 64 mm. Profondità 121 mm. Materiale di costruzione metallo TOP DA 1000 COLPI Portata effettiva: 1350 colpi. Il test su questo modello della Top è stato eseguito FIRST FATTORI DA 5000 COLPI Il test è stato eseguito su un solo modello visto che la meccanica interna è della Marui. Il pezzo va acquistato a parte smontandola da un caricatore. È importante nel montaggio assicurarsi di applicare le due linguette di gomma adesiva nel punto esatto indicato nel manuale di istruzione (purtroppo tutto in lingua giapponese) per evitare inceppamenti della meccanica. Il modello viene venduto come caricatore da 5000 colpi, in realtà ne porta 3000 più 2000 di riserva la quale va utilizzata ruotando una leva all'esterno del caricatore e capovolgerla. Nel test non abbiamo mai avuto problemi di inceppamento. Nello smontaggio abbiamo notato che la carcassa si chiude in maniera perfetta evitando l'ingresso di sporcizia all'interno, TOP DA 70 COLPI Di questo modello ne abbiamo avuto a disposizione 1 solo esemplare, nel test abbiamo notato che dopo i 3 mesi di prova la molla che spinge i pallini ha perso potenza e non svuota interamente il caricatore. 32 www.asnwg.it n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.41 cosa che fa ridurre il tempo impiegato per la manutenzione. L'ingombro non è eccessivo considerando la quantità di colpi che riesce a contenere. Unico problema riscontrato è la rumorosità quando il caricatore è parzialmente vuoto. A nostro parere è il miglior caricatore ad alta capacita da noi provato. Peso a vuoto: 545 gr. Peso a pieno: 1800 gr. Ingombro: Altezza Profondità Larghezza Materiale di costruzione lega plastico HERO ARMS GI MAG ELETTRICO VERSIONE 1 La capacità è di circa 2200 colpi. Questo modello elettrico è fornito di interruttore remoto per il caricamento. Durante il test la meccanica non si è mai inceppata al contrario dei pallini che si incastrano all'interno del caricatore costringendoci spesso a scuoterlo con forza. Un altro difetto lo abbiamo riscontrato nelle raffiche lunghe, in quanto non riesce a mantenere il caricamento dei pallini Pagina 33 rischiando di sparare a vuoto. Abbiamo notato che per cambiare la batteria bisogna smontare tutto il caricatore. L'ingombro è eccessivo però la rumorosità è minore rispetto ai modelli ad alta capacità testati. Peso a vuoto: 460 gr. Peso a pieno: 920 gr. Ingombro: Larghezza 68 mm. Altezza 98 mm. Profondità 230 mm. Alimentazione: batteria 9 volt Materiale di costruzione lega plastica e staffe di rinforzo in metallo HERO ARMS GI MAG ELETTRICO VERSIONE 2 A differenza della versione 1 in questo modello notiamo subito una maggiore cura nei particolari. L'alimentazione è stata ridotta dai 9 a 6 volt tramite 4 batterie mini stilo, la capienza del caricatore è aumentata da 2500 a 3000 colpi, il problema del bloccaggio dei pallini è stato risolto con una paratia a molla che li comprime verso la meccanica, cosa che ha fatto ulteriormente calare la rumorosità. Il problema di alimentazione dei pallini nelle raffiche lunghe è stato risolto montando un motorino più veloce. L'ingombro è ancora elevato ma è normale visto che le misure sono le stesse della versione 1. È stato modificato anche il remoto al quale ci si può scollegare tramite un jack. In conclusione la nuova versione è miglio- rata moltissimo riuscendo a risolvere tutti i problemi presenti nel primo modello. Secondo noi l'unica nota negativa è dovuto al fatto che per sostituire le batterie bisogna smontare il caricatore. Peso a vuoto: 480 gr. Peso a pieno: 1080 gr. Ingombro: Larghezza 68 mm. Altezza 98 mm. Profondità 230 mm. Alimentazione: 4 batt. ministilo da 1,5 volt Materiale di costruzione lega plastica e staffe di rinforzo in metallo. Della Hero Arms è presente sul mercato il modello w mag costruito gemellando due caricatori originali con meccanica elettrica ad attivazione sonora, la quale si può disattivare e utilizzare manualmente. La capacità di carica è di circa 850 colpi. Altri tipi disponibili sul mercato Italiano sono quelli della Mosquito che ci accingeremo presto a provare. I modelli sono entrambi manuali dei quali uno è la replica del drum, l'altro del box. Entrambi i caricatori hanno una capienza di 3000 colpi e la meccanica, ci è stato assicurato, è quella della Marui. www.asnwg.it 33 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.41 Pagina 34 Autore: Filippo Canini Nickname: “Bulgaro” Anno di inizio: 1996 Club: A.s.a.f. Faenza (RA) ASG preferita: Serie AK Spetsnaz per passione L a mia passione per il materiale russo è nata intorno all'anno 1999 quando stufo delle solite mimetiche ed equipaggiamenti woodland e Flectar usate e strausate, decisi di cambiare e adottare qualcosa di nuovo, ma cosa?????? Dopo aver letto alcuni libri di Tom Clancy come Uragano Rosso, Caccia a Ottobre Rosso e giocato ad alcuni video game come Operation Flashpoint (dove giocando on-line con miei amici impersonifico sempre l'esercito russo) ho finito con l'appassionarmi alla sfera militare russa; incuriosito ed anche affascinato da quel mondo sempre rappresentato come una sorta di lato oscuro militare della storia contemporanea. E finalmente mi accorsi di aver trovato quel che andavo cercando e da quel momento ho traslato la mia passione dal livello storico a quello di gioco. Fin da subito ho cominciato ad equipaggiarmi con materiale russo, ho comperato l'ak47; e mi sono ritrovato almeno i primi tempi isolato in mezzo agli equipaggiamenti di marchio occidentale. Oggi con mia soddisfazione di veterano del genere, noto che gli appassionati della militaria russa sono cresciuti più del previsto considerando l'abbondanza del materiale occidentale e la sua facilità di reperimento. Il primo pezzo comperato è stato il chest rig (il pioneer per precisione) per poi abbinargli la mimetica "Flora" più la cintura, le boracce, il cappello a tesa larga e con punta accentuata, un elmetto da carrista proveniente da un reduce dell'Afghanistan, la bandana, la maglietta a righe tipica degli spetsnaz e una baionetta originale per ak47. Infine l'ultimo acquisto riguarda una radio militare HF frequenze di trasmissione FM dai 30Mhz ai 69.95MHz a passi di 50kHz di fabbricazione sovietica ma prodotta nella ex Jugoslavia, anno 1970, con caratteri cirillici sull'apparecchiatura e completa di antenna componibile alta circa 4 metri montata, l'unico problema è che può essere utilizzata solo su certe frequenze sulla banda dei 50Mhz (uso radioamatoriale), tensione di alimentazione 12Vdc potenza in uscita da 0,9 a 1,8W dipendentemente dalla frequenza utilizzata. Siccome le altre sia sopra che sotto i 50Mhz sono utilizzate dall'esercito mi raccomando, per chi ne possedesse una analoga, che questo tipo di radio per legge può essere utilizzata e detenuta solo da un radioamatore in possesso di patente e licenza che io possiedo regolarmente. I prezzi, considerando che acquisto solo materiale originale direttamente da un n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.41 sito russo, sono molto competitivi e a volte costano addirittura meno di equipaggiamenti equivalenti di altre nazionalità. I materiali sia dell'abbigliamento che delle buffetteria sono ottimi per rifinitura e grado di resistenza ed è da un anno circa che li utilizzo in ogni condizione ambientale e non mi hanno mai dato problemi. Una volta completato l'equipaggiamento, ho deciso di ampliare l'armeria e oltre all'ak47 marui ho acquistato l'ak corto Spetsnaz Limited Edition della stessa casa e per finire ho comperato il kit Dragunov per montarlo su un secondo ak47, ci tengo a precisare che su quest'ultimo modello monto la sua ottica originale POSP 8x42 che a mio parere è troppo per il soft air, infatti ora cerco di procurami la 4x24, è agganciata sulla piastrina montata lateralmente della guarder ma purtroppo ha un pò di gioco e bisogna mettergli un piccolo spessore come nastro adesivo all'interno della sede in cui viene inserita l'ottica. EQUIPAGGIAMENTO IN DETTAGLIO Pagina 35 Chest rig Pioneer M23 tato per le unità mobili della fanteria dell'esercito russo, di FSB (KGB) e degli operatori interni delle forze di polizia (MVD). Caratteristiche principali: - Regolabile a qualsiasi formato di torace (fino a una taglia 36 e oltre) - Materiale di costruzione: Kodra1000 - Compatibile con alpine climbing system - Il sistema fornisce lo scarico dell'acqua con fori in fondo alle tasche ed è idrorepellente. - I putch supplementari possono essere Pioneer M23 Il chest rig pioneer M23 è stato proget- fissati per mezzo delle clip della ALICE Il chest può essere equipaggiato con: - 8 caricatori di AK o 4 per RPK - 10 granate VOG-25 - tre granate di RGN o di RGO, i sacchetti della granata sono dotati del carabine per il fissaggio del fusibile e la estrazione rapida delle munizioni - IDP (corredo di pronto soccorso specifico) - una tasca per la baionetta - tre tasche per flares di segnalazione - una tasca centrale che può essere utilizzata come porta documenti o come body armour con la lastra addizionale. - Può supportare un peso di gr. 1000 (2.2 libbre). - Colore LES che corrisponde circa al woodland e disponibile anche olive drab (verde oliva). Sniper Belt System Lo sniper belt system è stato progettato per gli snipers dell'esercito russo, di FSB (KGB) e degli operatori interni delle forze di polizia (MVD). - È compatibile con il chest rig pioneer M23. - Le clip dello sniper belt system possono essere utilizzate per unirlo al pioneer m23 oppure ad un Rps webbing (i classici spallacci). - Materiale di costruzione: Kodra1000 Apparato radio di fabbricazione sovietica ma prodotta nella ex Jugoslavia www.asnwg.it 35 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.42 Pagina 36 - Clip per Baionetta attacco ALICE - due tasche piccole per IDP (corredo di pronto soccorso specifico) o per due caricatori SVD dragunov ciascuna - due grandi tasche che possono contenere due borracce standard o altro materiale come giacca e pantaloni in gorotex - una tasca voluminosa sul retro come tascapane - Colore Les che corrisponde al woodland di stile russo - Totale del peso supportato 8.8 libbre. Buttpack Model 2 Colore LES che corrisponde circa al woodland. Pioneer M23 + Sniper Belt System e Zainetto tattico Pregi: - Molte tasche per varie tipologie di materiali - C'è il posto per una radio lpd o vhf di piccole dimensioni in alto a sinistra del chest rig (vedere foto). - Molto comodo il porta documenti costituito dalla tasca centrale del pioneer m23 - Alcune tasche piccole hanno un gancino di sicurezza con cordicella, per attaccarci oggetti di piccole dimensioni per non rischiare di perderli, ad esempio ci si può attaccare la bussola. - Si possono aggiungere giberne con attacco alice di vario genere alla cintura. - Se si aggiunge lo sniper belt system si aumenta la quantità di materiale trasportabile in maniera considerevole. - Comoda la possibilità di portare zaino in abbinamento al chest righ come nei modelli Molle. - Spalle e schiena scoperte, se non si utilizza lo zaino permettendo una maggiore areazione durante la stagione estiva - Idrorepellente all'acqua Pioneer M23 con cinturone e zainetto tattico Sniper Belt System Equipaggiamento Sniper: Sniper Belt System + zainetto tattico 36 www.asnwg.it n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.43 Pagina 37 Pioneer M23 + Sniper Belt System - Per chi utilizza la serie Ak è possibile trasportare fino a 8 caricatori da 600bb e 4 caricatori piccoli da 250bb e con l'aggiunta dello sniper belt che che porta 4 piccoli a sua volta si può arrivare fino ad 8 car da 250bb , perfetto per gare come la Disneyworld. - Grande quantità d'acqua trasportabile, oltre alle tasche per le due borracce se ne può mettere anche una da 2 o 3 litri nel butt pack posteriore. - Zainetto tattico molto capiente per gorotex e altri materiali. Difetti: - Scomodità nello strisciare se le tasche dei caricatori frontali sono piene - Indossare tutto l'equipaggiamento, soprattutto a pieno carico, e svestirsi con le cinghie incrociate che si allacciano sul retro non è sempre agevole - L'aggancio per lo zainetto tattico manca e quindi è necessario agganciarlo al chest rig con due moschettoni per evitare le scomode bretelle dello zaino. Mimetica Flora La mimetica flora è in dotazione alla maggior parte dei reggimenti russi dell'esercito contemporaneo. Maglietta Talnyashka La versione leggera (per l'estate) della camicia famosa di Telnyashka che originalmente era in uso nella fanteria di marina sovietica. Poi in seguito è stata adottata dagli spetsnaz, dal KGB/FSB, dell'esercito e dagli operatori di MVD (forze interne). Colori disponibili: blu e bianca o nera e bianca. Bandana Spetsnaz Bandana standard come usata dal Russian Army, da FSB (KGB) e dagli operatori interni delle forze di polizia (MVD). Kodra 1000: Zainetto tattico www.asnwg.it 37 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.43 Maglietta Talnyashka Pagina 38 - 1 contenitore con pile di ricambio Nello zainetto tattico: (vedi foto 3) - 1 scatola con kit cacciaviti, chiavi a brugola e fusibile in una tasca laterale - 1 pacco fazzoletti + flacone acqua ossigenata in una tasca laterale - 1 termos per caffè - sacco con vettovaglie varie. nylon 100%. Peso: 310 gr/sq.m. Tessuto impermeabile 100% estremamente hard-wearing In dettaglio il mio equipaggiamento settato: Nello sniper belt inserisco: (vedi foto 1) - Due borracce nelle due tasche posteriori - 2 caricatori da 250bb in una una tasca frontale - 1 sacco pallini nell’altra tasca frontale - nel butt pack posteriore la cerata e un berretto per la pioggia Con questo articolo diamo inizio ad una rubrica che vuole presentare al nostro pubblico i migliori abbinamenti di equipaggiamenti per affrontare tutte le tipologie di gara, siano essi fedeli riproduzioni di reparti contemporanei o siano originali assemblaggi di materiali provenienti da differenti modelli. 1 2 Aspettiamo i vostri contributi. 3 Nel Pioneer M23 inserisco: (vedi foto 2) - 2 caricatori da 150bb della star che a mio parere vanno molto bene in una tasca frontale - 4 caricatori da 60bb nelle due tasche frontali - 1 finto caricatore che uso come contenitore per pallini in una tasca frontale - 1 bb loader - 1 Leederman - 1 Binocolo piccolo - 1 Bussola - 2 caricatori da 250bb - 1 Torcia a L - 1 Macchina fotografica - 1 Radio - 1 pacco fazzoletti - 1 Cartina, blocco appunti e penna - nel portadocumenti 38 www.asnwg.it n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.44 Pagina 39 Il Modular Lightweight Load-carrying Equipment Storia e sviluppo del sistema che ha rivoluzionato gli eserciti moderni - Prima parte I l presente articolo rappresenta la prima parte di un'analisi approfondita ad uno degli equipaggiamenti più rivoluzionari per gli operatori militari e di conseguenza anche per noi giocatori di war games. Nome: Binarelli Paolo Nickname: “Rebel Yell” Anno di inizio: 1998 Club: MAS 1 ASG preferita: Colt M933 (custom) Il sistema M.O.L.L.E. (Modular Lightweight Load-carrying Equipment) è stato sviluppato nella prima metà degli anni '90 dal Natick (U.S. Army Soldier Systems Center) come rimpiazzo dei sistemi A.L.I.C.E. (All-purpose, Lightweight, Individual Carrying Equipment) e I.I.F.S. (Integrated Individual Fighting System, introdotto sul finire degli anni '80). Questi sistemi di buffetteria non erano più in grado di soddisfare le esigenze del soldato moderno, chiamato a operare in scenari operativi che richiedevano la più ampia flessibilità anche in termini di equipaggiamento individuale. Il punto di forza del nuovo sistema di buffetteria risiedeva infatti proprio nella www.asnwg.it 39 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.44 Pagina 40 MOLLE II: il set completo in distribuzione alle forze armate U.S.A. "modularità", ovvero la possibilità di essere configurato in base alla situazione che il soldato era chiamato ad affrontare e/o al ruolo che il soldato era chiamato a svolgere all'interno dell'unità. La base del nuovo sistema era costituita dal vest o F.L.C. (Fighting Load Carrier) e dallo zaino da combattimento (rucksack); al contrario dei sistemi di buffetteria usati in precedenza, il nuovo FLC MOLLE non aveva tasche "fisse" (come per esempio, nel T.L.B.V. "Tactical LoadBearing Vest", dotato di quattro tasche porta-caricatori e di due tasche portagranata): le tasche potevano essere agganciate/sganciate e spostate grazie all'impiego di una robusta "ragnatela" (webbing) costituita da strisce di cordura alte un pollice. Ogni tasca era dotata, nella parte posteriore, di apposite "clips" con bottoni a pressione, specifiIn alto: particolari del cinturone, integrato nel vest a partire dal MOD II, da notare le tre file di “pals” a cui si possono applicare le varie tipologie di tasche 40 www.asnwg.it catamente disegnate per massimizzarne la durabilità e la messa in sicurezza. Il soldato poteva quindi scegliere volta per volta la configurazione del proprio FLC scegliendo le tasche dal proprio "set" in dotazione (porta-caricatori, porta-munizioni per l'arma automatica di squadra, porta-granata, porta-medikit, etc.) per adattarlo alle esigenze operative. Questo sistema avrebbe inoltre semplificato le procedure di pezzi danneggiati, dato che in caso di rottura di una tasca, non era più necessario sostituire l'intero FLC. Oltre a questo, anche i materiali erano cambiati: al posto della tela, infatti, il nuovo sistema faceva largo impiego di Cordura e Nylon, molto più resistenti, e gran parte delle chiusure a fibbia metal- n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.44 Pagina 41 A sinistra il MOLLE MOD II, a destra la prima versione MOD I lica erano state rimpiazzate da "fibbie a sgancio rapido" in materiale plastico, prodotte dalla Fastex. esempio, il "recon-pack") utilizzabili singolarmente qualora fosse richiesta una capacità di carico inferiore. Per quanto riguardava lo zaino da combattimento, il nuovo rucksack era stato concepito quale parte integrante del sistema di buffetteria MOLLE. L'intelaiatura interna era ora costituita da uno scheletro anatomico in materiale plastico, molto più comodo della vecchia struttura tubolare che sosteneva gli zaini del sistema ALICE. Anche lo zaino era interamente scomponibile in più parti che potevano essere impiegate singolarmente: la parte principale, o "main pack", era quella di maggiore capienza, e a questa vi si potevano agganciare elementi addizionali (per Il complesso sistema FLC-rucksack era stato disegnato per distribuire in modo efficiente il peso dell'equipaggiamento sul corpo del soldato. Al contrario del vecchio sistema ALICE, dove il peso veniva essenzialmente scaricato sulle spalle per mezzo dei "suspenders", con il MOLLE si passava a una maggiore applicazione del peso sui fianchi: in base ai test effettuati dall'U.S. Army, questo sistema riduceva notevolmente lo sforzo fisico necessario al trasporto dell'equipaggiamento a pieno carico (circa 60kg, in media, solo nello zaino). La prima versione dell'FLC MOLLE, a cui si accompagnava l'acro- Il Butt Pack della serie MOLLE www.asnwg.it 41 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.44 Pagina 42 nimo M.O.D. (Modular Operation Duty), era divisa in due parti: la parte superiore (vest/gilet) e la cintura (waist belt). La cintura, imbottita e anch'essa ricoperta di webbing MOLLE, veniva assicurata alla parte superiore per mezzo di alcune cinghie regolabili. All'occorrenza, si poteva sostituire il waist belt originale con uno specificatamente disegnato per l'utilizzo in combinazione con il rucksack: in questo caso, il cinturone ospitava nella parte posteriore una sorta di "rostro" che si agganciava all'intelaiatura del rucksack in modo solidale. La parte superiore del vest era realizzata con una trama a "rete", in modo tale da massimizzare la traspirazione e ridurre il peso del vest. La parte degli spallacci era molto larga e, sebbene non fossero imbottiti, permetteva una buona distribuzione del peso senza "segare" le spalle del soldato. Sullo spallaccio destro campeggiava la scritta "U.S." (che identifica tutti i prodotti "governativi" dell'U.S. Army) e la parte posteriore era stata volutamente lasciata scoperta. Dall’alto: Portacaricatore doppio per M4 Portagranata Portacaricatore da 100 colpi/tasca multiuso Portacaricatore da 200 colpi/tasca multiuso (fonte Specialty Defense Systems) 42 www.asnwg.it L'introduzione del sistema MOLLE ha richiesto anche una completa rivisitazione delle protezioni balistiche. In particolare, il giubbotto anti-schegge (flakvest), che veniva in genere indossato sotto il resto della buffetteria, era rimpiazzato dalle nuove "body armor" dotate di webbing MOLLE: faceva così la sua comparsa l'Interceptor O.T.V. (Outer Tactical Vest), completamente integrabile nel nuovo sistema di buffetteria. L'ingombro della nuova protezione balistica era ridotto grazie all'impiego di materiali leggeri ad alta resistenza (kevlar) ai quali era comunque possibile associare protezioni aggiuntive interne Dall’alto: Interno dell’FLC MOLLE MOD II Particolare della tasca interna sinistra Tasce modulari montate: 4 doppi caricatori, 1 porta granate, tasca portacaricatore della serie R.A.C.K. n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.44 Pagina 43 Atleti del club MAS1 di Roma (le cosiddette piastre S.A.P.I. "Small Arms Protection Inserts") ed esterne (protezioni per il collo, la gola e l'inguine). Le tasche con clips MOLLE potevano inoltre essere agganciate direttamente sull'OTV, con la configurazione prescelta dal singolo soldato, riducendo notevolmente peso e ingombri dell'intero equi- paggiamento. Dopo i primi test effettuati dalla 25ma Divisione di Fanteria dell'U.S. Army (demandata a valutare le capacità del nuovo sistema di buffetteria), la gara per la fornitura di oltre 210mila kit MOLLE è stata vinta dalla S.D.S. (Specialty Defense Systems) e ancora oggi è il principale fornitore di buffetteria dell'U.S. Army. Negli ultimi anni, la SDS ha affiancato alla produzione "militare" (identificata dalle cosiddette "specifiche", riportate su apposte targhette cucite sulla buffetteria) anche una produzione "commerciale" di libera www.asnwg.it 43 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.44 Pagina 44 Interceptor O.T.V. da sinistra: vista frontale, retro, un esempio di settaggio vendita. I kit MOLLE consegnati all'U.S. Army venivano identificati e differenziati in base alle varie specialità a cui erano destinati. La base per ciascun kit era comune ed era rappresentata dal vest o FLC, dal buttpack e dal rucksack (e successivamente anche dal sistema di idratazione), a questi si accompagnava un diverso assortimento di tasche e accessori a seconda del soldato a cui era destinato: fante, granatiere, medico, operatore d'arma di squadra, medico, etc. 44 www.asnwg.it n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.44 Dopo i primi anni di impiego operativo, sono state apportate alcune migliorie al sistema, sulla base dei feedback forniti dai soldati. La prima versione del FLC (MOD I), scomponibile nelle due parti (vest e waist belt) è stata infatti rimpiazzata dalla MOD II, dove il cinturone diventava parte integrante del FLC senza possibilità di essere rimossa. Molti soldati, infatti, avevano ravvisato una certa scomodità nell'avere le due parti separate. Il MOD II aveva una maggiore capacità di carico, essendo dotato nella parte bassa di tre file di webbing MOLLE, mentre il MOD I ne aveva solamente Pagina 45 due. All'interno del nuovo vest, erano state aggiunte due piccole tasche con chiusura a velcro, molto utili per riporre mappe o altri oggetti poco ingombranti. Infine, la cinghia di regolazione dietro al collo presente nel MOD I, era stata rimpiazzata da un robusto "maniglione" in cordura, che all'occorrenza poteva essere utilizzato per trasportare il soldato ferito in combattimento. Negli ultimi anni, per far fronte alle richieste dei vari corpi militari di cui si compone l'U.S. Army, sono state progettate e realizzate differenti versioni del sistema MOLLE (tutte compatibili con il medesimo sistema di buffetteria). Alcuni classificati (o classificabili) come "governativi", altri prodotti da fornitori (almeno ufficialmente) non governativi. Tra questi, vale la pena di ricordare il R.A.C.K. (Ranger Assault Carrying Kit), il F.S.B.E. (Full Spectrum Battle Equipment), lo S.P.E.A.R. (Special Operations Force Advanced Requirements) e l' E.L.C.S. (Equipment Loading Carrying Subsystem). Molti altri produttori hanno fatto la loro comparsa sul mercato, in concorrenza con la SDS, come la Blackhawk Industries, la Eagle e la Tactical Tailor, tanto per citare alcune delle più rinomate, aprendo la strada a una continua evoluzione del prodotto. Iraq: unità dello United States Marines Corps in addestramento: si noti l’FLC Vest indossato sopra il body armour (fonte: archivio fotografico U.S.M.C.) www.asnwg.it 45 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.44 Pagina 46 E Nome: Giancarlo De Paolis Nickname: Leon Club: TNT FORCE Roma Anno di inizio: 1995 ASG preferita: Colt M4 CQB sistono gare, buone gare ed eventi. La Disneyworld appartiene a quest'ultima specie. Abbiamo voluto portare una serie di contributi approfonditi su questa gara e permettere ai lettori di conoscere come è nata e si è sviluppata una delle manifestazioni più importanti del nostro sport. Infine vi presenteremo i racconti di due squadre che vi hanno conseguito la valutazione più alta. Per la crescita dei giovani organizzatori è di esempio la stesura del book pre-gara di ben 20 pagine e corredato in maniera chiara di tutte le informazioni utili dal punto di vista operativo, logistico e del regolamento. Il book è una parte fondamentale della gara in quanto è su tale documento che si basa tutta la pianificazione dei teams partecipanti e commettere errori nella sua stesura pregiudica il successo della manifestazione. La manifestazione che oggi il S.A. italiano conosce come "DISNEYWORLD", ed ormai giunta alla sua 3° edizione, nasce DISNEYWORLD III Operazione Enigma n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.44 nel 2001. Già qualche anno prima, il gruppo dei TNT FORCE insieme al club dei Legionari Romani, avevano cominciato a riflettere e a confrontarsi sulla strada "particolare" e fino a poco tempo prima mai immaginata, che stava imboccando una (all'epoca non molto grande…) fetta del Soft Air Nazionale. Già allora, quando ancora la formazione dei Gruppi Tattici era lontana e nonostante la sana e amichevole rivalità sportiva che divide ancora oggi i due club, il rispetto e la stima reciproci dettati anche dai risultati ottenuti in tanti anni di gioco, fece nascere tra i 2 club un feeling particolare, una sinergia di intenti e di vedute che poi è sfociata dopo tre anni di attiva e fattiva collaborazione, nella formazione del Gruppo Tattico Lazio. Dalle molte gare/manifestazioni a cui avevamo partecipato e ad altre che avevamo organizzato in prima persona, avevamo acquisito una discreta esperienza, e quindi cominciammo a prende- Pagina 47 re in esami quelli che a nostro parere erano gli "errori" tecnici di organizzazione più frequenti e che dovevano essere corretti per realizzare una simulazione di azione tattica il più realistica possibile. Col tempo sono nate missioni 24h e 36h, non ne perdemmo una, ma immancabilmente al termine, tutti quanti ci chiedevano: "Ma quando organizzate qualcosa di simile anche voi nel Lazio?". Alla fine, anche se con un po' di timore, abbiamo realizzato l'impresa. Il primo scoglio, quello di trovare un campo adatto, fu risolto brillantemente utilizzando quello dei Legionari, presso Malagrotta alla periferia di Roma, rivelatosi in seguito, alla prova dei fatti, veramente ottimo. Poi passammo all'analisi "tecnica" della gara. Dal punto di vista tecnico/amministrativo cercammo di risolvere alcuni "infortuni" in cui noi stessi eravamo incappati in gare passate. Il primo fu quello dei Way Point fanta- sma. Inizialmente sui WP venivano infisse sul terreno delle paline che portavano scritto sopra dei codici alfa numerici. Ogni squadra che passava annotava il codice di ogni wp per dimostrare il proprio passaggio presso lo stesso e proseguiva. Poi venne il tempo dei " furbi " che, con grande sportività, dopo aver annotato il codice, facevano sparire la palina, con grande giubilo delle squadre che seguivano, che non trovavano nulla e quindi perdevano punti (e tempo) preziosi. Noi adottammo quindi un sistema diverso. Sui WP piazzammo dei paletti a cui era appesa una busta impermeabile. Dentro la busta erano presenti delle carte da gioco. Ad ogni squadra, durante i briefing premissione veniva assegnata una carta da ritirare su tutti i WP, diversa per ogni squadra. Per una squadra erano tutti gli Assi, per un'altra i Re, per un'altra le donne, e I Landwarrior www.asnwg.it 47 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.44 Pagina 48 I S.A.S. così via. Al termine non si contavano tanto le carte riportate dalle squadre, quanto quelle che mancavano dai WP, quindi se qualcuno prendeva la carta di un'altra squadra, o le prendeva tutte, o addirittura faceva sparire il paletto, non faceva altro che regalare punti alle altre squadre. Altra nota dolente erano i " rapporti di ingaggio " della contro interdizione, cioè quei foglietti che i Capi Pattuglia e i Capi Squadra dovevano compilare al termine dell'ingaggio appunto con una pattuglia areale o con i difensori degli obj. Questi "foglietti" arrivavano chiaramente agli organizzatori solamente al termine della manifestazione, quando cioè tutte le squadre avevano terminato la missione e i Capi Pattuglia e i Comandanti degli obj potevano lasciare le postazioni, quindi molto in ritardo. Immaginate poi i ritardi in caso di 48 www.asnwg.it maltempo che è stato una caratteristica di quasi tutte le DISNEYWORLD. Anche questi furono quindi sostituiti da "testimoni". Praticamente su ogni obj conquistato alla squadra veniva consegnata una "prova" (nel nostro caso un CD con su scritto il nome dell'OBJ) che dimostrava che detto obj era stato preso, mentre, per quanto riguarda le contro interdizioni, a ogni team partecipante venivano consegnati 20 "gettoni vita". In caso di scontro con uno ptg della contro, al termine dello stesso il Capo Squadra consegnava al Capo Pattuglia avversario un solo gettone se aveva vinto lo scontro (se aveva cioè eliminato tutta la ptg avversaria) oppure due se lo aveva perso (cioè se tutta la sua squadra era stata eliminata dagli avversari). Questo facilitò molto la stesura dei punteggi in quanto, a mano a mano che le squadre rientravano non facevano altro che consegnare: 1) I rimanenti GETTONI VITA rispetto ai 20 iniziali 2) I testimoni ritirati sugli obj conquistati 3) Le carte ritirate sui WP rilevati Praticamente due minuti dopo il rientro dell'ultima squadra, tutti i punteggi erano pronti. A parte comunque questi dettagli "amministrativi", ci rendemmo comunque conto, che la cosa che maggiormente "strideva" con la realtà nelle gare convenzionali, era comunque l'estrema prevedibilità delle squadre in gioco. La sequenzialità obbligata di attacco degli obj, le ristrette finestre d'ingaggio, facevano si che le "missioni" di tutte le squadre fossero sempre molto simili tra loro, e queste ultime perdevano quindi quello che nella realtà sarebbe stato il loro primo, più importante e probabilmente unico vantaggio se si fosse trattato di un'azione reale: La sorpresa! Inoltre l'impossibilità di mettere in atto n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.44 particolari tattiche, sempre a causa della mancanza di tempo o di divieti del regolamento, ad esempio la divisione della pattuglia in più chalk per coprire un'area maggiore di terreno o attaccare un obj contemporaneamente da punti diversi, impediva alle squadre più preparate in tal senso, di far "pesare" questo vantaggio. Praticamente tutti attaccavano "come potevano" e non "come avrebbero voluto", e quindi molto spesso la differenza la facevano le " dichiarazioni", proprio il punto più aleatorio, incerto e non controllabile del nostro sport. (Per questo motivo nelle DISNEYWORLD i colpiti non danno alcun punteggio. Ne in negativo i propri colpiti, ne positivo Pagina 49 quelli dell'avversario). Di conseguenza cercammo di eliminare, o quanto meno di limitare al massimo questo problema non adottando alcuna finestra di ingaggio e nessuna sequenza obbligatoria di missione. Seguendo l'insegnamento dei nostri amici toscani, secondo cui "meno regole ci sono, meno si rischia di infrangerne", cercammo di realizzare qualcosa che si avvicinasse il più possibile ad un vero ordine di missione. Praticamente fornimmo alle squadre esclusivamente un punto di infiltrazione, le coordinate di una serie di obj di varia tipologia e importanza tattica, e di un punto di esfiltrazione e recupero. Oltre a questo, l'orario di inizio missione e quello massimo entro il quale dovevano portarla a termine o comunque esfiltrare anche se a missione non completata. Naturalmente abbiamo spesso inserito a sorpresa, quindi a missione iniziata, anche quegli "elementi imprevisti" che, proprio perché tali, mettono in difficoltà le pattuglie durante la loro missione. Una volta un obj spostato dalla posizione iniziale, in altra occasione alcuni operatori venivano separati dal resto della squadra per simulare l'abbattimento di uno dei mezzi di trasporto e dovevano quindi affrontare una parte della missione da soli e tentare poi di riunirsi al resto della pattuglia, la codifica di messaggi cifrati, il disinnesco di Il punto di ristoro www.asnwg.it 49 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.44 Pagina 50 Qualche momento di relax a fine gara ordigni esplosivi (simulati, chiaramente...) con innesco elettronico, hanno contribuito a rendere la missione ogni volta più intrigante e complessa. Il punto cardine rimaneva la libertà di organizzazione e pianificazione, l'elemento che senza dubbio ha riscosso i maggiori consensi. Ognuno era libero di agire in modo autonomo e quindi la fantasia e l'inventiva, delle squadre partecipanti si accrescevano ad ogni edizione. Oltre al divertimento delle squadre impiegate nel ruolo di interdizione, 50 www.asnwg.it aumentava anche il divertimento dei gunners schierati in contro interdizione ma che dovevano mantenere sempre alto e costante il livello di attenzione e sorveglianza per tutta la durata della missione, in quanto l'attacco poteva giungere da qualunque parte, in qualsiasi modo e in qualsiasi momento. Inoltre stimolava anche noi addetti al Comando e alla Direzione Operazioni, che dovevamo mantenere elastica la vigilanza, apportando eventuali modifiche alla disposizione di base delle forze di difesa, a seconda delle segnalazioni che giungevano dai Comandanti di zona. Per fare ciò abbiamo deciso di dividere il campo in tre zone, ed assegnare ad ognuna un Comandante responsabile a livello tattico del movimento e della dislocazione delle forze a sua disposizione. Suo era anche il compito di stabilire eventuali turni di riposo a rotazione. Praticamente i comandi di zona mettono in pratica i compiti affidati dal comando centrale. Altra cosa che si era notata e alla quale si è cercato di portare rimedio, era quell'agonismo "negativo", purtroppo quasi sempre presente nelle gare a classifica, n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.44 Pagina 51 Il personale della tenda comando per cui la preoccupazione principale dei teams era di accumulare punti e non divertirsi. Per questo si è deciso di abolire, dopo la prima edizione, la classifica, e di trasformare la DISNEYWORLD da una GARA a un ESAME, e cioè una missione in cui ogni squadra doveva mettere alla prova se stessa, infischiandosene dei risultati delle altre squadre. Di conseguenza abbiamo stabilito di non effettuare appunto una classifica generale, ma di valutare singolarmente la prova di ogni squadra come se si trattasse di un compito in classe, di conse- guenza in base al punteggio ottenuto, abbiamo assegnato delle valutazioni: fino a 2000 punti DISCRETO, da 2000 a 3000 punti BUONO, oltre i 3000 punti OTTIMO. Dobbiamo dire che anche quest'ultima scelta si è rivelata di alto gradimento, e le squadre hanno cominciato ad arrivare alla DISNEYWORLD con un unico scopo, che poi dovrebbe essere quello principale: Quello di divertirsi! Senza l'assillo del risultato a tutti i costi hanno potuto quindi giocare in scioltezza e senza tensioni, preoccupandosi esclusivamente di assaporare il gusto di giocare. Dobbiamo dire quindi che a tutt'oggi, i nostri sforzi e i nostri sacrifici sono stati premiati sia dai giudizi positivi degli stessi partecipanti, che dal loro costante e copioso aumento. Infatti, dopo le 12 squadre partecipanti alla prima edizione, per accontentare le 24 squadre iscrittesi alla seconda edizione, abbiamo impostato la gara in due sessioni di 12 squadre l'una, effettuate a distanza di 15 giorni l'una dall'altra. Quest'anno poi la terza edizione ha visto l'iscrizione di ben 30 squadre www.asnwg.it 51 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.44 Pagina 52 Controlli di routine delle forze dell’ordine complessive alle due sessioni effettuate a distanza di un mese l'una dall'altra, il massimo gestibile, oltre il quale, nonostante la vastità del campo a disposizione, la cosa perderebbe di credibilità e funzionalità. Per il prossimo anno abbiamo deciso di apportare ulteriori novità e variazioni, attualmente allo studio sia teorico che pratico. Sperando, anche stavolta, di non deludere tutti gli amici che, con la loro presenza, ogni anno ci accordano la loro fiducia. Leon 52 www.asnwg.it GTL TNT FORCE Roma GTER a DISNEYWORLD… Il 2 e il 3 di aprile una delegazione di otto elementi del Gruppo Tattico Emiliano Romagnolo ha partecipato, alla oramai storica 24h organizzata dai Legionari Romani e dai TNT Force di Roma. Nessuno di noi aveva precedentemente partecipato ad una DisneyWorld per ciò le aspettative e l'entusiasmo erano alle stelle. A completare l'atmosfera stava il fatto che per il GTER, era la prima uscita ufficiale, dovevamo mettere a frutto il lavoro di preparazione svolto in inverno. La pattuglia mista era formata dai seguenti operatori: Esploratori Davide Monduzzi, Melandri Mirko Diavoli Verdi Castel Bolognese Vice comandante e navigatore Costarella Alessandro, Tedeschini Matteo ANPd'I SAT Modena Comandante e appoggio Rambo, Fabrizio OpFor Forlì n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.44 Sicurezza Salgarelli Tiziano, Brugni Christian ANPd'I SAT Modena Durante il viaggio si ripassano tattiche e ruoli, cercando di allentare la tensione che comincia a crescere man mano che ci si avvicina. Sono state approntate tattiche e sistemi per risolvere ogni situazione, in base al fatto che, tutto quello che sappiamo potrebbe essere stravolto sul campo. Arriviamo con un buon anticipo e cominciamo subito a prepararci, il sole sta già scomparendo all'orizzonte. Appena il tempo di fare il briefing che viene dato il via! Le tenebre ci hanno avvolto ormai da tempo, siamo in viaggio all'interno di un furgone senza vetri e… …Operazione Enigma ha inizio! L'infiltrazione comincia subito con un imprevisto, due uomini vengono infiltrati separatamente in coordinate sconosciute, starà al resto della pattuglia ritrovarli… I malcapitati sono i due esploratori Davide e Melo. Non ci perdiamo d'animo, sappiamo che possono resistere benissimo anche senza di noi e abbiamo già fatto fronte ad un problema del genere, in fase di pianificazione, prendendo le giuste precauzioni. Nessuno rimarrà indietro! Con questa consapevolezza partiamo alla ricerca dei Way Point più vicini, come da piano. La ricerca inizia; dopo i primi passaggi, gli occhi iniziano ad abituarsi al buio, svelandoci una distesa di colline, con ampi prati che le separano. Cominciamo acquisendo il primo way point, che si trova proprio al limitare di Pagina 53 una spianata, che si estende a valle. Data la conformazione del terreno pensiamo di sondare l'area circostante con i visori notturni, non abbiamo ancora intenzione di far cantare le armi. Gli ampi prati che si aprono di volta in volta sul nostro percorso, ci obbligano a rallentare, per osservare tramite i visori, l'eventuale presenza nemica. Per fortuna, niente scontri e acquisiamo un altro way point. Non passa molto, che riusciamo a contattare i due dispersi grazie alla tattica pianificata e ci informano che a loro volta hanno acquisito un Way Point. Ci diamo punto di incontro all' obbiettivo ALPHA, il più vicino ad entrambi. Prima però, dobbiamo ancora setacciare altri due way point e continuiamo la marcia. Sorpresa! Il terzo way point non c'è! Dopo una lunga ricerca ci rendiamo conto che era solo una distrazione segnataci nel book di missione! Manca ancora un way point, poi l'obj alpha! Ma tra noi e il way point c'è un prato completamente pianeggiante circondato da due fiumiciattoli, che seguono fino a valle sotto la ferrovia, per noi off-limits. Cerchiamo un guado non troppo profondo e saltiamo dall'altra parte. Sfruttando la vegetazione cresciuta ai lati di un fosso, attraversiamo velocemente il prato, dove ci aspetta, un altro guado nel fango! Giungiamo in prossimità del way point ma non lo troviamo… pensiamo ad un altro scherzo dell'organizzazione quando, un colpo di fortuna ci fa intravedere tra dei rami, appoggiato per terra, proprio il suddetto way point! Rimaniamo allibiti per il fatto, che non fosse illuminato con i Cyalume, come per gli altri way point e sperando che non fosse uno scherzo di pessimo gusto, organizzato da un'altra squadra partecipante, ripartiamo alla volta di Alpha! E' proprio sul primo OBJ Alpha, che coordinandoci durante l'assalto possiamo riunirci ai due dispersi, Davide e Melo, rimasti semi ibernati, in nostra attesa, dopo aver effettuato una ricognizione di alpha. Organizziamo l'assalto e non appena scatta il via, esplode il putiferio assoluto! Raffiche, sciabolate di "sure fire" che tagliano il buio, urla e spostamenti concitati nel sotto bosco. Non siamo i soli a tentare l'assalto e dopo la confusione iniziale comincia l'assedio alla postazione nemica, che cadrà nelle nostre mani solo dopo un violentissimo scontro. Giusto il tempo di dare il bentornati a Davide e Melo, che si ritorna in marcia. Ci avviciniamo alla ferrovia, che taglia il campo in due e notiamo un ponte, il quale potrebbe offrire un passaggio ma il caposquadra Rambo decide per una ricognizione, volta ad individuare eventuali imboscate. Decisione saggia, il passaggio è presidiato… meglio farsi largo tra la boscaglia che passa al di sopra della ferrovia! Questo ci rallenta un po'ma ci permette di passare indenni. Rambo mi guarda e mi fa notare che mancano poche ore all'alba, meglio sfruttare il vantaggio offertoci dall'oscurità. Inseriamo il pilota automatico e procediamo il più velocemente possibile. La fatica comincia a sentirsi ma il moto ci fa scaldare i muscoli, che nonostante non piova, sono intirizziti dalla fortissima umidità penetrata fino alle ossa. Sulla strada acquisiamo un altro way point ma pochi metri più avanti, una www.asnwg.it 53 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.44 pattuglia della contro ci vede e apre il fuoco! Reagiamo fulmineamente e abbiamo la meglio in una manciata di secondi! Si va avanti…dritti verso l'obbiettivo Delta. Si trova in mezzo ad un boschetto dove in pochi attimi, la calma più assoluta, si trasforma, in un nuovo sciabolare di luci e pallini! Lo scontro stavolta si risolve rapidamente e con poche perdite, il che ci permette di guadagnare qualche minuto di buio in più. Scivoliamo nelle tenebre che precedono l'alba, acquisendo un altro way point e poi ancora dritti verso un nuovo Obj. Bunker! La svolta dell'operazione Enigma è qui! OBJ ECHO! Fortemente presidiata è la prova più dura! Sembra impossibile espugnare quei maledetti bunker, i difensori non vogliono cedere e continuano a fare fuoco in ogni direzione. Proviamo diversi assalti, con esiti alterni, con noi altre squadre martellano i bunker, che cominciano a cedere sotto il fuoco incessante! Solo dopo vari tentativi e diverse perdite riusciamo a mettere le mani sulla famigerata macchina Enigma! La quale ci da la possibilità di trovare le coordinate di un altro OBJ nascosto, nel quale dovremo impedire il lancio di missili balistici. Sulla strada si trova ancora l'obiettivo Charlie che non è molto lontano e decidiamo di prenderlo rapidamente con un raid in velocità. Arrivati sull'obj capiamo che non sarà impresa facile, vi è un caseggiato che offre riparo ai nemici. Scoppia lo scontro e dobbiamo, anche qui, procedere con brevi sbalzi per evitare ingenti perdite! 54 www.asnwg.it Pagina 54 Nonostante i nemici vendano cara la pelle, riusciamo a prendere anche questo obj. Diamo il tempo all'adrenalina di scendere e ci rendiamo conto che il nuovo OBJ, dove si trovano i missili da disinnescare, è molto lontano e dovremo raggiungerlo, accompagnati da un timido sole, che fa capolino ormai da diversi minuti. A questo punto una nuova divisione della squadra; Melo e Cristian procedono al recupero di due ulteriori Way point che mancano all'appello e il grosso della squadra procede in direzione dell'ultimo famigerato Obj. Melo: "La strada da percorre è più o meno la medesima, qualche centinaio di metri assieme e poi la divisione. Procediamo di buon passo cercando di rimanere nascosti alla base della collina; controlliamo il GPS, una coppia di controinterditori viene scorta sulla collina alla nostra sinistra scappiamo il più velocemente possibile ma attraversato il boschetto una seconda coppia ci attende e ci fa una imboscata; 2 raffiche ed entrambi gli operatori cadono. Ci scambiamo un saluto, consegniamo i nostri punti vita e procediamo in direzione WP. Pochi metri e in cima alla collina raggiungiamo il primo; preleviamo il testimone e via veloci verso il secondo mantenendoci sul confine destro del campo per evitare altri scontri, 2 soste per riposarci e raggiungiamo l'ultimo WP, a questo punto il GPS viene settato su EXFILT e di buon passo ma controllando sempre l'eventuale presenza di contrinterditori in una decina di minuti raggiungiamo la zona sicura." Con il resto della squadra, scegliamo una via lunga ma presumibilmente più sicura, il sole è cattivo compagno delle operazioni stealth e non abbiamo nessuna voglia di incappare nella contro interdizione. La marcia non sembra finire mai, procediamo per zone boschive alternate da ampi pascoli, dove ogni attraversamento rischia di trasformarsi in una imboscata. Infine a poche decine di metri dall'obj, finiamo in una macchia di arbusti fittissimi che rallentano la nostra avanzata. Sembra tempo sprecato ma serve ed aggirare il sentiero principale troppo esposto. Infatti quando arriviamo sull'obbiettivo, le forze che lo presidiano, non ci aspettano e ci danno tutto il tempo di circondarli e prenderli alle spalle. Non avranno nemmeno il tempo di reagire! Poche raffiche e possiamo disinnescare i missili. Tempo di esfiltrare! Sempre attenti a non farci scorgere, pratichiamo una rotta lunga ma sicura, fino a che non arriviamo a destinazione, senza aver fatto brutti incontri. Siamo completamente distrutti ma terribilmente soddisfatti! Il risultato non ci interessa più di tanto, anche se ci ripaga appieno, degli sforzi fatti. Quello che conta è che il GTER ha compiuto la missione fino in fondo, grazie all'apporto fondamentale di tutti i componenti, alla coesione infusa dal comandate di pattuglia e alle tattiche elaborate in fase di addestramento che si sono rivelate spesso decisive nel risolvere le situazioni. Un esempio su tutti, il lancio di cylume presso le postazioni dei difensori degli objs di notte. Ottima alternativa all'uso dei visori e delle sure-fire (il cui utilizzo scopre al nemico la propria posizione) e n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.45 Pagina 55 www.asnwg.it 55 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.45 permette d'illuminare l'avversario e bersagliarlo mantenendo celata la propria posizione. Facciamo un doveroso e sentito ringraziamento a tutti i Legionari Romani e ai TNT Force, che hanno organizzato una gara a dir poco entusiasmante e coinvolgente dando prova della loro professionalità. E' proprio in gare come queste, che il soft air guadagna significato, richiedendo dedizione e sacrificio a chi lo pratica, ripagandolo però con la più grande delle soddisfazioni, al di là di ogni punteggio. Matteo Tedeschini ANPd'I SAT Modena - GTER Divisione Borbonica a DISNEYWORLD… Il 2 e 3 aprile si è svolta la seconda sessione della RECON 24 H. "DISNEY WORLD III", gara non competitiva organizzata dai TNT FORCE e dai LEGIONARI ROMANI. Appena abbiamo ricevuto il Road Book e la mappa del campo di gara ci siamo riuniti i componenti del team: Tarallo Nunzio (Leon), Caputo Luigi (Veleno), Iacomino Donatello (Murdok), Maiorano Cristiano(Shark), Esposito Salvatore (Omni), Esposito Giuseppe (Logic), Guida Giuseppe (Grigio) ed Esposito Massimo (Bronta). Definiamo i ruoli e pianifichiamo la gara cercando di valutare tutte le probabili varianti da approntare in gara. SVOLGIMENTO OPERATIVO: Sabato 2 aprile 2005 ore 15.00: siamo arrivati nell'area predisposta dall'organizzazione dove lasciare le auto mentre il resto del team inizia a mettersi in assetto tattico io e Logic ci dirigiamo al Comando Operazioni dove 56 www.asnwg.it Pagina 56 ci accolgono Angelo dei Legionari Romani e Leon dei TNT Force. Dopo i saluti di rito ci viene confermato il nostro orario di infiltrazione. ore 18.00: dopo un ultimo controllo agli zaini e alle ASG ci portiamo al Comando Operazioni per il briefing. Leon, dopo averci dato i tagliandi da consegnare in caso di contatto con la controinterdizione, ci consegna un nuovo messaggio criptato che annulla quello inviatoci e ci comunica che due operatori di ogni team saranno infiltrati in coordinate che saranno note solo ai due operatori al momento del loro inserimento. Decido che si separeranno dal team Logic e Bronta. Ore 18.40: veniamo caricati sul furgone insieme ad altri team mentre Logic e Bronta salgono su un fuoristrada che si allontana velocemente. Ore 19.00: ci infiltriamo in zona operazioni, ci disponiamo in sicurezza e cerco di contattare Logic sul canale VHF, dopo 15 minuti di tentativi vani, invio un SMS a Bronta: c'è ancora luce ma non riesco a tenere congelata la squadra che freme dalla voglia di giocare. Tentiamo una sortita confidando che la controinterdizione non sia già piazzata, lo scout Veleno ci porta velocemente su WP4, ci disponiamo a 360° e accertata la totale assenza di forze ostili con un balzo Veleno recupera il testimone. Ore 20.00: tentiamo un altro contatto radio con Logic - questa volta siamo fortunati - ma con mio rammarico, riportando sulla mappa le coordinate dove sono stati infiltrati, mi rendo conto che dovranno operare da soli per un bel po'. Gli comunico di acquisire WP1, recuperare il testimone e portarsi al punto di riordino prefissato. Ore 20.30: si è fatto buio e Veleno, guidato alla perfezione da Omni che seppure è la prima volta che usa il GPS, coadiuvato da Murdok con il riscontro sulla mappa, acquisiamo in sequenza WP3, dove recuperiamo il testimone e WP2 e WP4 che risulteranno entrambi falsi. Ore 22.00: Logic ci comunica che ha acquisito WP1 recuperando il testimone ed è fermo al punto di riordino. Ci dirigiamo cautamente verso di loro e dovendo attraversare i binari della ferrovia usiamo il passaggio che avevamo deciso in fase di pianificazione, essendo l'unico punto sicuro (sicurezza fisica e per non incorrere in problematiche estranee al gioco) c'è un grande movimento di controinterdizione, ma con uno stratagemma le evitiamo. Ore 23.15: finalmente ci ricongiungiamo con Logic e Bronta i quali ci comunicano che l'Oby Alpha è presidiato da quattro difensori e che una pattuglia di controinterdizione ci sbarra la strada di accesso allo stesso mentre decidiamo come agire si scatena la terza guerra mondiale, udiamo alle nostre spalle un susseguirsi di spari e dichiarazioni di "colpito". Velocemente io, Shark e Murdok con i nostri visori notturni, montati sulle ASG scrutiamo la scena a distanza di sicurezza, notiamo che l'Oby è attaccato da altri Team e che la strada oramai è libera perché la controinterdizione è stata eliminata. Comunico al resto del team di approfittare del regalo e di unirci all'attacco. Veleno e Murdok sotto un fuoco massiccio di copertura eliminano l'ultimo cecchino ancora in gioco, recuperiamo il testimone, salutiamo gli altri Team e ci dividiamo di nuovo in due brick. Io, Logic e Bronta andiamo ad acquisire WP10, gli altri WP7. Ore 24.30: contatto Grigio sul canale VHF mi comunica che hanno occultato gli zaini - come previsto - e si dirigono al n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.45 punto di riordino prima di attaccare l'Oby Echo. Noi facciamo altrettanto ma incappiamo in due pattuglie di controinterdizione che ci fanno perdere tempo prezioso e punti. Ore 2.00: l'Oby Echo si presenta ostico da conquistare in quanto il decifratore "Enigma" è custodito all'interno di un bunker e forze ostili sono poste a sua difesa. Mi guardo in giro con il visore notturno e noto con mio stupore che tutta la squadra è già schierata a 360° pronta all'attacco. Al mio via tramite LPD con un'azione fulminea Logic elimina il cecchino esterno al bunker ed io e Murdok, sotto una pressante copertura, irrompiamo nel bunker. Recupero il testimone e Logic mi fa un sorriso passandomi il foglio con il messaggio criptato da decifrare con l'ausilio di "Enigma". Il messaggio è già tutto decifrato, faccio un veloce riscontro e lasciamo la zona. Logic mi dirà poi che nella lunga attesa prima che i due brick si ricongiungessero l'aveva decifrato usando un suo sistema (ci sarà un motivo per cui il suo nickname è Logic). Ore 2.40: durante la marcia di avvicinamento all'Oby Delta recuperiamo il testimone da WP5, la pioggia dei giorni scorsi ha reso il sottobosco un acquitrino. Veleno scorge il cialume che segnala l'Oby, ci fermiamo e iniziamo a scrutare nell'oscurità con i visori notturni. C'è qualcosa che non va - tutto tace e non si notano presenze ostili - ma non possiamo attendere, mancano poche ore all'alba e abbiamo ancora da fare. Decido una manovra diversiva, ci muoviamo io e Grigio, il resto del team pronto ad intervenire, vengo eliminato da un cecchino che fa l'errore di accendere la sua Surefire. Grigio subito l'elimina, a quel punto si materializza dal buio dal lato opposto il Team Sas di Torino, i difenso- Pagina 57 ri sono presi in una morsa, abbiamo facilmente il sopravvento, recuperiamo il testimone e ci dirigiamo all'Oby Jolly. Ore 6.15: inizia l'alba e senza tanti tentennamenti e preamboli conquistiamo l'Oby Jolly situato lungo il greto di un fiume, per nostra fortuna quasi a secco. Ore 6.30: siamo stanchi, è giorno e possiamo essere avvistati più facilmente , chiedo un ultimo sforzo al mio team, attaccare l'Oby Charlie e poi esfiltrare. Logic e Omni ci guidano su percorsi sicuri anche se più tortuosi. Ore 7.30: l'Oby Charlie è una casa dove è impossibile avvicinarsi senza essere visti. Usiamo la tattica di copertura e avanzamento a sbalzo e abbiamo la meglio anche se subiamo tre perdite. Ore 7.45: ci dirigiamo nel boschetto per recuperare gli zaini, ma Veleno e Logic non sono sazi, mi chiedono di andare da soli ad acquisire WP6, gli do l'OK e con il resto della squadra mi dirigo all'esfiltrazione. Ore 8.15: Logic e Veleno ci raggiungono e mi consegnano il testimone, hanno evitato due controinterdizioni: bravi e grazie. Veleno è inesauribile, si mette in testa al gruppo e ci trascina fuori dalla zona operazioni giusto in tempo. Leon dei TNT Force si apprestava ad entrare in gioco per ostacolare l'esfiltrazione ai team. Ore 10.30: ci siamo ricomposti e rifocillati prima di ripartire alla volta di Napoli andiamo al comando operazioni dove ci attende Leon. Gli consegno tutti i testimoni recuperati in gara. Con piacere apprendo che la nostra prova è stata giudicata "Ottimo" e ci viene rilasciato un attestato, ma Shark, legato alle classifiche, chiede il punteggio: siamo primi, ma ciò non mi importa, ringraziamo Leon e Angelo e mi dirigo alla mia auto, ringraziando il mio team per avermi dato una ulteriore soddisfazione. Approfitto di questo articolo per invitare tutti i club campani a formare il G.T.C. I tempi sono maturi, lasciate vecchi rancori e inutili corse alla Leadership, contattatemi, sono aperto a qualsiasi dialogo. Leon Divisione Napoli Borbonica www.asnwg.it 57 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.45 Pagina 58 CONUS sistema innovativo per allenare i teams a partecipare con la dovuta preparazione alle missioni h24 Nome: Longo Giuseppe Nickname: Cowboy Club: 22° s.a.t. Anno di inizio: 1996 ASG preferita: Steyr AUG Military N ell'ambito del Comitato regionale Puglia si iniziava da tempo a sentire, da parte dei club più "anziani" e con esperienza maturata partecipando a gare e manifestazioni in 58 www.asnwg.it giro per l'Italia, la necessità di creare delle tipologie di gioco che andassero oltre il normale combat domenicale e gli usuali allenamenti per le gare di pattuglia classica. Fu proprio quest'esigenza a spingere gli Excalibur, i Raiders e il 22° s.a.t. a sviluppare, i primi in sinergia tra di loro e l'ultimo per proprio conto, una tipologia di gioco che simulasse delle vere e proprie missioni con tanto di recon ed azioni dirette. Le tipologie di gioco realizzate da questi gruppi, battezzate CONUS dai club Baresi e Simulazioni operative da parte del club Salentino, fondamentalmente vertevano sulla medesima tipologia di gioco. Dato il successo conseguito in regione, presso tutti i club, di questa nuova tipologia di gioco/allenamento abbiamo voluto, in collaborazione con la redazione, realizzare uno speciale in due parti che illustri come sia relativamente semplice allenare a turno i clubs del proprio comitato a pianificare di volta in volta l'organizzazione o la partecipazione ad eventi tipo h24, divertendosi e testando tecniche di gioco e materiali. a riprova degli effetti delle Conus, vi è la crescita del tasso tecnico generale dei teams partecipanti. Dopo le prime prove ("Smoking gun" organizzata nel novembre 2003 per gli Orsi Bruni d'Abruzzo dai Raiders ed Excalibur ed "Arciere Impavido" orga- n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.45 nizzata nel gennaio 2004 dal 22° per i suoi operatori e per gli Highlanders) si giunse ad uniformare la tipologia della regolamentazione di tali manifestazioni sulla base di quanto predisposto dai club baresi, dato che tale regolamentazione prevedeva regole più specifiche per quanto riguardava le fasi di gioco notturne. Il termine CONUS per identificare tali tipi di missioni fu adottato in quanto tale termine, abbreviativo di CONtinetal United States, indica le esercitazioni svolte dall'esercito U.S.A. sul continente nordamericano. Dato che similarmente a quanto accade nella realtà le missioni CONUS avrebbero riguardato solo team pugliesi sul territorio della regione, tale termine sembrava il più adatto a caratterizzarle. Il battesimo delle missioni CONUS si ebbe con la CONUS #01, organizzata dagli Excalibur e dai Raiders e che vide la partecipazione del 22° s.a.t. come team di interdizione, inoltre parteciparono alla missione come controinterdizione gli SWAT di Nardò ed i Mistral di Trani. La missione riscosse un notevole gradimento ed il 22° prese l'impegno di realizzarne le prossime edizioni prima di passare il testimone ad un altro club. Da qui ad inquadrare le CONUS nell'ambito del Comitato regionale Puglia ASNWG il passo fu breve ed ora tali missioni sono divenute un appuntamento molto atteso dai club del Comitato. Ma cos'è ed a cosa serve una CONUS? Innanzi tutto bisogna specificare che le CONUS non sono delle gare, non vi sono né vincitori né vinti, sono delle simulazioni (amichevoli e senza nessuna classifica) con una situazione alquanto fluida che comporta, per chi vi partecipa, sia come interdizione che come controinterdizione, un certo lavoro di Pagina 59 adattamento e di flessibilità operativa in base alle mutevoli condizioni operativoesecutive caratterizzanti il tipo di missione. Le CONUS servono, inoltre, a testare gli equipaggiamenti in dotazione, le modalità operativo-esecutive dei vari gruppi, il loro livello di pianificazione e realizzazione di una missione più o meno complessa e servono, soprattutto, a fare esperienza e cementare i rapporti tra i vari club. La missione tipo inizia con l'invio, da parte del team che organizza la missio- ne, di un OPORD contenente tutte le indicazioni per il compimento della missione stessa. Tale invio viene effettuato con notevole anticipo onde consentire una corretta e completa pianificazione operativa della missione. Il team o i teams di interdizione (infatti non vi è un limite al numero dei partecipanti alla missione dato che è lasciata libera ogni facoltà nella realizzazione della stessa) possono sia pianificare attentamente la missione sia tentare di realizzarla improvvisando, hanno la www.asnwg.it 59 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.45 massima libertà. La Contro interdizione cercherà, a sua volta, di organizzarsi in modo tale da impedire, cercando di prevedere la mosse dell'avversario, il compimento di qualsiasi missione sul proprio territorio. Le regole di gioco sono poche e semplici e, come sempre, si basano sulla lealtà e correttezza dei partecipanti. Come già detto prima non ci sono né vincitori né vinti né bisogna dimostrare niente a nessuno, se qualcuno commette degli errori bene, la prossima volta saprà cos'è che è andato storto e si comporterà di conseguenza facendo tesoro delle esperienze fatte siano esse positive o negative. Le CONUS sono caratterizzate da una 60 www.asnwg.it Pagina 60 fase di pianificazione, alla quale seguirà la fase operativa, sul campo da gioco, per mettere in pratica quanto si è pianificato. E' chiaro che i Teams incaricati della missione potranno dedicarsi direttamente alla fase operativa, dando per scontata la prima fase, ma ciò potrebbe compromettere il successo della missione. Dalle 00.00 sino ad un orario X stabilito da chi organizza è possibile effettuare delle SR (Special Reconnaisances) in Area d'Operazioni allo scopo di individuare gli obiettivi, qualora questi non fossero resi noti. Dopo l'ora X gli obiettivi reali diventano attivi e quindi soggetti a DA (Direct Action). La missione tipo ha i seguenti requisiti: OBIETTIVI: Dovranno essere presenti un numero massimo di 4 (quattro) obiettivi reali. Nel caso in cui questi non siano noti, devono essere resi riconoscibili da cyalume la notte e da bandiere colorate il giorno. Può capitare il caso in cui l'organizzazione decida di non indicare l'esatta ubica- OPTEMPO: Durata della missione. Tutte le CONUS iniziano alle 00.00 della domenica e terminano alle 14.30 dello stesso giorno. Il Team incaricato della missione sceglie le modalità ed i tempi per effettuare l'infiltrazione. n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.45 Pagina 61 zione degli obiettivi, ma circoscrivere una zona sulla mappa o, ancora, incaricare il team d'interdizione di acquisire gli obiettivi reali da altri fasulli. In questo caso, nel book con gli ordini operativi, deve essere specificato il colore della bandiera o del cyalume che caratterizzano gli obiettivi (per es.: una Stazione Radio avrà un cyalume rosso per la notte ed una bandiera gialla durante il giorno). I colori sono a piacere dell'organizzazione. SENTINELLE E PATTUGLIE DI CONTROINTERDIZIONE: Le sentinelle di guardia agli obiettivi sono in atteggiamento rilassato: possono fumare, giocare a carte, ascoltare musica, banchettare, ingannare il tempo come meglio credono, il che non vuol dire essere ciechi e sordi. Il numero massimo di elementi presenti in ciascun obiettivo reale è di quattro e non potranno inseguire il team d'interdizione una volta stabilito il contatto. I turni di guardia sono a discrezione degli organizzatori. Le pattuglie mobili di controinterdizione possono essere composte da massimo sei elementi e controlleranno l'area di competenza assegnatagli. FINESTRE D'INGAGGIO: Salvo particolari circostanze stabilite dall'organizzazione, nelle CONUS non sono presenti finestre d'ingaggio. Gli unici orari da rispettare sono l'Infiltrazione e l'esfiltrazione, in maniera da lasciare al team d'interdizione massima libertà di pianificare la missione nei modi che ritiene più opportuni. LA GESTIONE DEI COLPITI Il Soft Air si basa sull'onestà dei partecipanti. www.asnwg.it 61 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.45 Le CONUS sono organizzate per puro spirito di aggregazione e divertimento, senza nessun riconoscimento, non ci sono nè coppe nè medaglie. Solo la sana voglia di vivere una bella avventura. E' auspicabile, quindi, che si svolgano all'insegna della correttezza e del rispetto, che tutti dichiarino la propria eliminazione una volta colpiti ed osservino poche e semplici regole. INTERDIZIONE: Si possono verificare due distinti momenti: 1. dalle 00.00 a X: è la fase in cui possono effettuare le SR per acquisire gli obiettivi che non sono stati resi noti. Se ingaggiato, il team d'interdizione può sganciarsi in qualsiasi momento, ma se sorpreso e completamente 62 www.asnwg.it Pagina 62 eliminato, viene trattenuto su un qualsiasi obiettivo e rilasciato solo allo scoccare dell'ora X. 2. da X ad Exfil: gli obiettivi reali diventano attivi e quindi è possibile attaccarli. Durante una DA su obiettivo, i colpiti di entrambe le parti aspettano, in disparte, la fine dello scontro. Durante il trasferimento da un obiettivo all'altro, se attivato, il team d'interdizione deve portare a termine l'ingaggio senza potersi disimpegnare, se lo vince i suoi colpiti rientrano in gioco e gli sarà permesso di allontanarsi. Se, invece, perde lo scontro, resta ferma sul posto, assieme alla pattuglia di controinterdizione per 10 minuti, allo scadere dei quali ognuno si allontana in direzioni diverse. CONTROINTERDIZIONE: Tutte le pattuglie di controinterdizione hanno sul braccio una fascia di nastro adesivo da carrozziere. Nel momento in cui un operatore viene colpito, deve togliersi la fascia. E' possibile recuperare le fasce recandosi sull'obiettivo più vicino, ma non è permesso rientrare sullo scontro in corso. Su ogni obiettivo sono presenti dei capo squadra responsabili della sicurezza degli obiettivi e del coordinamento delle sentinelle. Ciascun capo-squadra possiede un nastro da carrozziere, che cederà al capo-squadra che gli darà il cambio. Sentinelle su obiettivo: Durante uno scontro sull'obiettivo, le sentinelle colpite dovranno togliersi la fascia e mettersi da parte in attesa che n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.45 finisca l'ingaggio. Pattuglia di controllo territoriale: Se una pattuglia di controinterdizione ingaggia si possono verificare due casi: 1. la pattuglia perde lo scontro: in questo caso, i colpiti si tolgono le fasce e si recano sull'obiettivo più vicino per recuperarle. 2. la pattuglia vince lo scontro: in questo caso, i colpiti rientrano in gioco, senza togliersi le fasce e si fermano sul posto con il team eliminato per 10 minuti, dopodichè ognuno si allontana in direzioni diverse. OPORD No.#01/2004-jul,20. From: JCS Raiders/Excalibur To: 22° SAT GDO: Prot.no.:OpOrdCONUS#01 Riferimenti: Cartografia: CTMIGM, 1:25000 Denominazione Aerale: Murgia del Ceraso Fuso Orario: Roma (Z+1) Composizione ed Articolazione delle Forze: SFT 22°S.A.T. 1. SITUAZIONE ANTEFATTO: La rete d'Intelligence alleata ci informa che Forze Speciali di una nazione ostile stanno addestrando la locale guerriglia ribelle nel settore interessato. Secondo HumInt, i guerriglieri sarebbero in procinto di consegnare alle Forze Speciali una valigetta contenenti preziose informazioni riguardanti la disposizione delle Forze Alleate e i relativi piani d'invasione. FORZE NEMICHE: Milizia ostile con armi portatili, della Pagina 63 consistenza di plotone. Si sospetta la presenza di Forze Speciali avversarie, in veste di military advisors. FORZE AMICHE: Nessuna INTENTO DEL COMANDO L'intento del Comando è quello di inserire un Team di Forze Speciali col compito di recuperare il materiale strategico. 2. MISSIONE Uno SFT verrà inserito nell'area di competenza allo scopo di raccogliere informazioni sul dispositivo nemico, individuare con precisione il luogo dove il materiale strategico è custodito, recuperarlo ed esfiltrare con esso. RIFORNIMENTI: Lo SFT deve essere autonomo per tutta la durata della missione, in quanto non sono previsti aviolanci di rifornimento. MED-EVAC: omesso 5. C3 - INTELLIGENCE COMANDO TEAM: Il comando del Team sul campo è affidato al responsabile del Team stesso. CONTROLLO TEAM: Vedi sopra. COMUNICAZIONI: Non sono previste comunicazioni tra lo SFT ed il Comando Operazioni. 3. ESECUZIONE CONCETTO D'AZIONE: Lo SFT ha massima libertà d'azione per ciò che riguarda la stesura del piano d'azione e i modi ed i tempi atti al buon conseguimento della missione. ORDINI OPERATIVI: GDO: 0000am z+1/ 12 sett.2004: Inserimento SFT in AO. GDO: 0000am - 0800am z+1/12sett.2004: SR autorizzate per individuare gli obiettivi. GDO: 0800am - 1400am z+1/12sett.2004: Recupero valigetta ed esfiltrazione. E' concessa massima libertà allo SFT circa i tempi ed i modi di recupero. EXFIL entro e non oltre le 1430. 4. SOSTEGNO LOGISTICO MATERIALI & SERVIZI: Il Team ha a disposizione i materiali in dotazione, non potrà ususfruire in nessun modo di alcun supporto logistico. INTELLIGENCE: HumInt segnala la presenza di una Stazione Radio ed un Centro Comando & Controllo che potrebbero contenere informazioni utili al buon esito della missione. Le pessime condizioni meteo dei giorni scorsi non hanno permesso una accurata scansione della AO mediante SIGINT/ELINT. Non si dispone del tempo necessario per effettuare un ulteriore passaggio satellitare, per cui lo SFT dovrà identificare le installazioni direttamente in AO. Sulla mappa allegata è evidenziata la zona dove potrebbero trovarsi le installazioni. Sempre da HumInt, sappiamo che il nemico usa caratterizzare gli edifici con luci colorate: - Cyalume BLU o ROSSO per Stazione Radio; - Cyalume GIALLO o VERDE per Centro C2. Ancora ignoto il luogo dove i documenti da recuperare sarebbero custoditi. www.asnwg.it 63 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.45 (N.B.: Per quanto riguarda il parcheggio, anche se il punto di inserzione è libero, abbiamo ritenuto opportuno segnalarvi alcuni punti dove lasciare le auto senza che esse diano fastidio. Tali punti sono indicati di seguito in coordinate WGS84, ricordate quindi di convertirle in UTM Europa 50. PUNTO 1 - 0626655E, 4536283N; PUNTO 2 - 0626264E, 4538993N; PUNTO 3 - 0627180E, 4538460N. E' ovvio che detti punti sono segreti e sconosciuti alla Controinterdizione.) 6. ASSOLVIMENTO MISSIONE La missione è considerata conclusa quando: - Lo SFT recupera la valigetta e raggiunge il punto d'esfiltrazione entro le 14,30. 7. ELENCO ALLEGATI Allegato A: mappa della AO. Allegato B: regolamento CONUS. Pianificazione operativa CONUS no.01#04sett11-12 Forze di interdizione a disposizione n°13 operatori del 22°;si formano preventivamente n°3 Chalk composti da 4 /5 operatori ciascuno .Da stabilire la composizione della forza: CHALK VIPERA (op: Commando- Fox - Pisolo - Cucciolo - GPS) CHALK COBRA -comando(op: Cowboy - Goemon - Ariete - Crack) CHALK ANACONDA (op: Maresciallo - Brontolo- Punk - Stecca) Ogni Chalk ha in dotazione n°1 apparato portatile VHF - n°1 visore notturno. Pagina 64 04Sett.1122:00ZULU+1 Da opzioni disponibili si localizza il punto inizio operazione su : FOB#03(33T0627253/UTM4538649) I 3 Chalk si muovono in assetto tattico sino a raggiungere RV# AMELIA (33T0626361/UTM4538545). 04Sett.1123:15ZULU+1 Su RV i gruppi depositeranno e occulteranno gli zaini tattici, ogni Chalk cambierà la frequenza sui propri LPD,successivamente si muoveranno alla volta del proprio settore di competenza per allestire POA ed effettuare SR. 04Sett.120:00ZULU+1 - VIPERA alleste POA nelle vicinanze di OBJ#QUA(33T0626362/UTM4539155) effettua SR nei pressi di OBJ#QUO(33T0626010/UTM4539120). - COBRA_ alleste POA nei pressi di OBJ#MINNI(33T0626223/UTM453801 5) effettua SR suOBJ#PAPERINO (33T0625880/UTM4538040). - ANACONDA alleste POA nelle vicinanze di OBJ#QUI (33T0625910/UTM4538638) 04Sett.120:40ZULU+1 I capo team accendono i propri ricevitori VHF e trasmettono in proprio rapporto al capo missione, ricordando di specificare il colore del cyalume: Es. “Vipera a Cobra… Cobra in ascolto… Vipera ha letto il fumetto Minni aveva il vestito rosso, Paperino non era vestito!…….OK poi mi presti il fumetto.” “Anaconda a Cobra… Cobra in ascolto… Anaconda ha letto il fumetto QUI non ha il cappello in testa (OPPURE… QUI porta il cappello verde)… OK poi mi presti il fumetto” A questo punto il capo missione fa il 64 www.asnwg.it punto della situazione: OBJ# MINNI attivato e identificato come stazione radio,OBJ QUI non attivato(se non ha il cappello)Il capo MISSIONE appartenente a Cobra effettuando recon su OBJ QUO vede luca gialla e identifica il centro C2.Entrambi obj sono identificati. IL capo squadra comunica con VHF: “A tutti i serpenti ci vediamo da Amelia e ci prendiamo un bel caffè!…OK per le vipere caffe….Per anaconda Cappuccino tanto paga il capo……!” I tre Chalk spengono le VHF sintonizzano LPD su 22 e ritornano su RV, sicuramente Anaconda arriverà prima su RV e lo comunicherà con LPD… Anaconda al bar … a intervalli di 3-4 min sino a quando non avrà conferma…. si le vipere arrivano.Quando Vipera sono vicino RV(2030mt) comunicano …Vipere al bar e fanno un flash blue. Anaconda risponde con 3 flash blu. 04Sett1205:45ZULU tutti gli operatoti svegli si consuma un pasto fugace si ricondiziona la buffetteria e ci si mette in marcia alla volta dell'obj sul quale sarà effettuata D.A. per la raccolta informazioni.(La procedura di attacco sarà a discrezione del capo operazione) .Si stima di arrivare su OBJ in 04Sett.06:40 ed effettuare SR per verificare eventuali tragitti di ptg. di contro. INFO CONDI-METEO Il sole tramonta la sera di 04Sett11 alle ore 19:54 si leva il 04Sett.12 alle ore05:45. Durante la notte la temperatura min. sarà di 18°c; la pressione Barometrica si abbasserà provocando la condensa di acqua in atm. (umidità, e nelle prime ore n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.45 del mattino nebbia). Non ci sono isoipse di bassa e alta pressione che si incontrano quindi non sono previste precipitazioni. Nella mattinata del 04Sett12 la temperatura media è di 24°c. Previsioni soggette a modifiche rispetto il variare di correnti est Europa; da aggiornare per maggiore affidabilità 72 H prima dell'ingresso AO www.meteoprevisioni.com DEBRIEFING CONUS #01 La pianificazione della missione inizia ben un mese prima della data prevista per la stessa, non appena ricevuta la documentazione da Greenberet (Presidente dei Raiders t.s.t.). Vengono pianificati diversi piani di operazione da adottarsi a seconda del numero di operatori disponibili al momento di compiere la missione. Accertato che il numero di operatori del 22° ammonterà a 13 unità e che non sarà possibile contare sull'aiuto di altri club, passiamo a studiare attentamente Pagina 65 la carte topografiche della zona alla ricerca di tutti gli edifici presenti nell'A.O. Individuiamo cinque siti che vengono ribattezzati Qui, Quo, Qua, Paperino e Minni. Stabiliamo di dividerci in tre teams: Cobra, Vipera ed Anaconda. Ad ogni team viene assegnato un OBJ da ricognire, ai teams Vipera e Cobra ne vengono assegnati due, un primario ed un secondario. Dato che la recon potrà essere effettuata solo dopo le ore 0.00 della domenica, perché solo dopo quell'orario saranno accesi i cyalume contrassegnanti gli OBJ reali , stabiliamo di penetrare in territorio ostile con un certo anticipo, allestire un campo base (nome in codice "Amelia") praticamente al centro dell'A.O., dove il bosco è più fitto. Su Amelia occulteremo gli zaini e ci divideremo per andare ad allestire dei P.O.A. innanzi agli obiettivi per poi riconvergere su Amelia dopo avere acquisito le informazioni che ci servono. Se riusciremo ad individuare gli obiettivi potremo attaccarli esattamente allo scattare dell'orario in cui inizia, per noi, la possibilità di effettuare le D.A., quando, presumibilmente, il "nemico" meno se lo aspetta. Giunti in A.O. iniziamo la penetrazione in territorio ostile verso le 22.45 ma, giunti a circa 150 metri dal limitare della boscaglia, ci accorgiamo della presenza di un'unità avversaria che si trova proprio sulla nostra direttrice. Nel dubbio di essere stati individuati ci allontaniamo e, dopo un breve briefing dei capisquadra, decidiamo di modificare il piano originario, i tre teams penetreranno separati in "territorio indiano" e convergeranno su Amelia solo dopo aver effettuato la recon dell'OBJ di competenza ed aver comunicato al comandante ed agli altri teams il risultato della stessa. Detto fatto ci separiamo e, da questo momento, il debriefing riguarda solo l'esperienza del team "Cobra" fino al rendez vous su "Amelia". www.asnwg.it 65 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.45 Una volta separati dagli altri due teams, ci allontaniamo ulteriormente prima di penetrare nella boscaglia. Dopo un primo ingresso, cui dobbiamo rinunciare perché sentiamo dei rumori sospetti nelle vicinanze, entriamo nel bosco e marciamo per circa 5/600 metri tagliando i filari di alberi. A questo punto decidiamo di occultare gli zaini sotto rami spezzati ed aghi di pino e ci dirigiamo verso l'OBJ "Minni" avendo cura di tenerci sempre al coperto nella boscaglia. Giunti a circa 150 metri da "Minni" alle ore 23.50 circa, ci fermiamo ed allestiamo il nostro POA mettendoci in osservazione. Mentre siamo fermi in attesa udiamo dei rumori sospetti provenire dalla strada che passa a circa cinque/sei metri dalla nostra posizione, ci spalmiamo a terra e vediamo transitare una pattuglia avversaria. Sono vicinissimi e sento distintamente Greenberet comunicare per radio con i suoi confermando i loro codici di identificazione luminosa (utile informazione che provvediamo a comunicare agli altri teams non appena la pattuglia si allontana). Scampato il pericolo e verificato che su "Minni" alle 0.00 non viene attivata alcuna luce ci dirigiamo sul nostro OBJ secondario "Paperino". Ci avviciniamo cautamente all'OBJ facendo un largo giro e scorgiamo la luce verde che lo identifica come centro comando. Ad ulteriore conferma Goemon si avvicina ulteriormente ed arriva ad affacciarsi dal muro di cinta dell'edificio verificando la presenza del cyalume nonché di un gruppo di difensori impegnati a frugare nel buio con le loro torce. Cautamente e con circospezione ci allontaniamo e, dopo aver evitato nuovamente la pattuglia di Greenberet (lo riconosciamo dalla voce) recuperia- 66 www.asnwg.it Pagina 66 mo gli zaini e ci dirigiamo su "Amelia" dopo aver comunicato agli altri l'acquisizione di "Paperino". Nel frattempo il team "Vipera" ci comunica di aver visto luce rossa su "Qua" identificandolo, quindi, come stazione radio,e che su "Quo" è tutto buio pertanto, ritenendo di aver localizzato gli OBJ reali, ordino a tutti i teams di convergere su "Amelia". Dopo un lungo ed articolato giro per evitare le pattuglie di contronterdizione, arriviamo su "Amelia" dove veniamo raggiunti poco dopo dal team "Anaconda", aspettiamo ancora ma del team "Vipera" nessuna traccia, né riusciamo a stabilire alcun tipo di comunicazione . Iniziamo a stare in pensiero ed alle 03.00 ci convinciamo che "Vipera" deve essere caduto in un'imboscata e che i suoi operatori devono essere prigionieri dato che continuiamo a non riuscire a metterci in contatto con loro. Approntiamo il bivacco e ci accingiamo a passare il resto della nottata. Sveglia alle 06.00, e, assieme alla sveglia arrivano anche due notizie, una buona ed una cattiva. La buona è che riusciamo finalmente a metterci in contatto con "Vipera" che ci riferisce di aver fatto campo a circa 500 metri da dove ci troviamo a causa della forte attività avversaria che rendeva troppo rischioso raggiungere "Amelia". La notizia cattiva è un sms di Greenberet della notte precedente che mi avvisa che uno dei cyalume era difettato e che era stato sostituito da due lucette da pesca. Non sapendo quale dei due cyalume sia quello "incriminato" tra i due localizzati né quando abbia smesso di funzionare e ragionando per esclusione, stabiliamo che, dato che "Minni" e "Quo" non sono certamente attivi, solo l'Obj "Qui" rimane probabile. Decidiamo, comunque, di muoverci ed attaccare alle 08.00 l'Obj "Qua" , identificato come stazione radio, riunendoci nel contempo a "Vipera" che si trova tra noi ed il detto Obj. Raggiunto senza intoppi il team "Vipera" facciamo una breve pausa, occultiamo nuovamente gli zaini e ci muoviamo in direzione di "Qua" con congruo anticipo. Nell'avvicinamento facciamo due soste ed evitiamo un grosso pattuglione della contro (contiamo 9 elementi) in movimento lungo il tratturo che proviene da "Qua". Dopo una lenta manovra di aggiramento arriviamo a circa duecento metri da "Qua". Ci accingiamo ad attaccare. Divido il gruppo in due squadre d'assalto ed una di sicurezza, alle 08.00 do il segnale di attacco. Ci muoviamo veloci con una manovra a tenaglia che ci consente di coprire tutti gli angoli degli edifici ma con nostra estrema sorpresa (nonché disappunto) troviamo l'obiettivo deserto, tra me e me maledico la sfortuna anche perché, lungo la strada, si avvicina una pattuglia di due uomini che, vista la nostra presenza, pensa bene di allontanarsi velocemente riuscendo per un pelo a sfuggire alla nostra sicurezza. Ormai la frittata è fatta, ci hanno individuato, data la vicinanza mando una sezione a controllare "Quo" (più per scrupolo che per altro) e contatto l'organizzazione per accertarmi che non vi siano stati disguidi e di non aver occupato un Obj prima che i difensori fossero in posizione. Avuto conferma da MP (presidente degli Excalibur) che è tutto regolare, ordino di rientrare nella boscaglia per far perdere le nostre tracce. Appena raggiunta la copertura del bosco facciamo il punto della situazione e decidiamo n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.45 di convergere decisamente su "Qui", anche perché "Paperino" è molto più lontano e, comunque, riteniamo più probabile reperire informazioni sulla stazione radio che sul comando avversario. TOMBOLA! Questa volta ci siamo., dal bosco notiamo attività sull'Obj, le mimetiche desert dei Raiders sono inconfondibili. OK, attacchiamo, veloce manovra a tenaglia di due fire-teams con una sezione a fare sicurezza nel caso qualche pattuglia si avvicini e cerchi di intervenire sullo scontro. Il combattimento è feroce e velocissimo, riusciamo ad eliminare tutti e cinque i difensori con due sole perdite (tra cui il sottoscritto che, dopo aver eliminato un difensore, si fa "plasticamente" colpire mentre corre a prendere un angolo). Sull'Obj troviamo il caro Greenberet che ci consegna la mappa con l'ubicazione della posizione di stazionamento del nostro obiettivo principale, la valigetta dei documenti da recuperare, e del percorso che seguiranno i guerriglieri per raggiungere la loro base sicura. Richiamati tutti gli uomini rientriamo nella boscaglia e facciamo il punto della situazione. Sono le 08.50. Ci accertiamo che il punto di stazionamento della valigetta è ad 850 metri da noi, sul cocuzzolo di una collinetta. Decido di attaccare senza indugio, prima che tutto il dispositivo della controinterdizione si metta in moto ed inizi a braccarci. Copriamo rapidamente la distanza con una marcia forzata di una quindicina di minuti, nello spostamento riusciamo ad evitare un'altra pattuglia avversaria che ci passa ad una ventina di metri sulla sinistra non vedendoci perché ci siamo gettati tutti a terra e siamo al coperto nella boscaglia. Mentre ci muoviamo sulle pendici della collina ne avvistiamo Pagina 67 un'altra ma, anche se ci vede, è troppo lontana per poterci infastidire. Arriviamo sull'Obj e lo attacchiamo con la solita tecnica, avendo sempre cura di mantenere una sezione in sicurezza, cosa che si rivela azzeccata perché sul luogo dello scontro cerca di intervenire una pattuglia di cinque Mistral, prontamente eliminata assieme a tutti e sette i difensori della valigetta (erano gli SWAT del caro Mino "Morpheo" Paglialunga). Una volta che ci siamo impadroniti della "mitica" valigetta salutiamo cordialmente i nostri "nemici" e ci muoviamo per riguadagnare la copertura della boscaglia. Durante il movimento "Cobra" fa da apripista, "Anaconda" custodisce la valigetta al centro e "Vipera" fa sicurezza alle spalle. Capo Vipera mi riferisce che alcuni operatori cominciano ad accusare un po' di stanchezza, pertanto decido di effettuare una sosta di una trentina di minuti presso il luogo di occultamento degli zaini. Raggiunti gli zaini, mentre i ragazzi tirano il fiato e mettono qualcosa sotto i denti, valuto il da farsi. Abbiamo due alternative, dirigerci verso "Amelia" fermarci ancora un po' e poi dirigerci verso l'esfiltrazione o dirigerci direttamente verso quest'ultima. Adottiamo la seconda soluzione che, benché più azzardata è nettamente più veloce della prima anche se questa è sicuramente più sicura ed imprevedibile ma confidiamo nel fatto che il punto di esfiltrazione sia sconosciuto e di riuscire, ancora una volta, a sfuggire alle pattuglie avversarie. Prolunghiamo la nostra sosta di un'altra decina di minuti dopo di che ci mettiamo in marcia. Mentre siamo in movimento gli scouts si accorgono di una presenza ostile sulla nostra sinistra, verso la cresta della collina alle cui pendici ci troviamo, silenziosamente ci spostiamo più a valle e ci infiliamo in una specie di canalone che non mi piace per niente ma che ci consente di muoverci molto velocemente. Quando siamo a circa 130 metri dal punto di esfiltrazione ( che ci basterà raggiungere per portare a termine con successo la nostra missione) scorgiamo una pattuglia nemica, a circa 250 metri da noi) scendere lungo un sentiero. Fatto un rapido calcolo sulle distanze ci rendiamo conto che non riusciranno mai a raggiungerci prima del nostro arrivo sul punto di fine prova pertanto ordino di mettersi a correre verso il punto di esfiltrazione. Giunti praticamente sul punto si scatena il finimondo, nei pressi troviamo ben quattro pattuglie avversarie della forza media di cinque/sei uomini. Si scatena uno scontro quanto mai violento e confuso ma riusciamo comunque a tener duro ed a portare la valigetta sul punto preciso dell'esfiltrazione. "COBRA LEADER A TUTTI I SERPENTI MISSIONE COMPIUTA CESSARE IL FUOCO - FINE MISSIONE". Il nostro scopo è stato raggiunto, la valigetta è in salvo. Le ASG smettono di sputare pallini , gli abbracci e le pacche sulla spalla tra ex avversari si scatenano. Salutiamo i nostri amici degli EXCALIBUR, dei RAIDERS e degli SWAT con cui abbiamo condiviso un bel film vivendolo tutti insieme con la promessa di rincontrarci quanto prima sul campo. www.asnwg.it 67 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.46 Pagina 68 Nome: Matteo Nerbi Club: Alfieri di Lunezia Va.Mas.S Nickname: Don Matteo Braccini Anno di inizio: 1999 ASG preferita: Colt M4 realtà del SA italiano. Il 23 settembre dello stesso anno, con la firma dello Statuto (che ricalca perfettamente la linea ispiratrice degli Alfieri nonché già in regola con le vigenti Leggi) nascono ufficialmente gli Alfieri Lunezia Va. Ma. S. I SOCI All'interno della Associazione Alfieri Lunezia Va.Ma.S. non viene fatta distinzione tra il socio fondatore ed il socio ordinario che è entrato nel club in un secondo tempo. Ed anche le cariche sociali possono essere ricoperte da ogni socio in regola e che risulti iscritto in via continuativa per due anni. La provenienza dei soci è la più varia. Vi sono soci che provengono da realtà limitrofe esistenti Una giornata con: Alfieri di Lunezia Va.Ma.S Avenza - Carrara (MS) I l 9 settembre 2003, durante una storica riunione in pizzeria, alcuni appassionati di softgunner uscenti da altra realtà oramai divenuta "stretta" 68 www.asnwg.it decisero di formare un nuovo gruppo le cui basilari caratteristica fossero: amicizia, divertimento, organizzazione democratica e socializzazione con le altre o scomparse, da realtà di regioni Limitrofe e da regioni molto distanti. Vi sono soci che hanno avuto "il battessimo del pallino" con gli Alfieri, Vi sono n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.46 Pagina 69 L’officina soci che appartengono tutt'ora ad altre realtà nazionali ma che hanno voluto tesserarsi con gli Alfieri perché nel nostro club hanno trovato una accogliente "seconda casa". Per rimanere ai soci "locali", la provenienza è per la maggior parte delle due attigue province di Carrara e di La Spezia. I soci, che provengono da due province che sono tradizionalmente antagoniste , con il SoftAir hanno superato ogni campanilismo formando un gruppo affiatato all'interno del quale si condividono passioni e frequentazioni che vanno al di là del SA. IL NOME Nel scegliere il nome avevamo deciso di sceglierne uno italiano e che non fosse aggressivo, visto che il nostro è un gioco, e che ricordasse la nostra zona di provenienza. Cosi la scelta ricadde su "Alfieri" che è italiano e di intuitiva memorizzazione, Lunezia che è la regione virtuale che comprende la Val di Magra e Va. Ma.S. che è l'acronimo di Val di Magra Soft Air. La Val di Magra viene citata perché, vista la provenienza dei soci, ci sembrava giusto scegliere il nome della valle che divide La Spezia da Carrara e che è, di fatto, il nostro naturale punto di incontro. LA SEDE Provenendo da città, province e regioni diverse (sia pure in un raggio di 15 kilometri), i soci si sono accordati sulla sede in Carrara perché i campi attualmente e disposizioni e regolarmente autorizzati, si trovano nella provincia di Massa e Carrara. Per praticità è stata scelta una seconda sede in La Spezia al fine di favorire i soci liguri in occasione delle numerosissime riunioni che si tengono sia in vista delle gare e tornei cui si partecipa, sia per il semplice piacere di vedersi per discutere del gioco domenicale. I CAMPI I campi a disposizione degli Alfieri Lunezia Va. Ma. S. si trovano nella provincia di Massa e Carra. Più precisamente si trovano nella zona di nome Lunigiana, nel punto di confine tra i LaSgabei, Ryche, Jumpy e Blanko al torneo AlìBaba www.asnwg.it 69 n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.46 Pagina 70 Ryche comuni di Licciana Nardi, Villafranca Lunigiana e Bagnone. La nostra associazione si è premurata di sottoscrivere un regolare contratto con i proprietari dei terreni, al fine di meglio adempiere ad ogni prescrizione di Legge. I campi sono del tipo boschivo con scenari di differente tipologia. Si passa da boschivo aspro e brullo, al boschivo dalla vegetazione florida e dall'intricato sottobosco, al castagneto, il bosco con "foresta di felci". Non manca il "fiume" che, percorrendo controcorrente la sponda, ci conduce nella zona denominata "Cambogia" per la sua intricata vegetazione. Possiamo incontrare canaloni, vallette e radure. Non mancano alcuni vecchi fienili, ideali per un agguato nonché il luogo denominato "Cà del Vecchio" in cui le vecchie stalle con la casa colonica, rappresentano una ottima occasione di testare la nostra abilità tra vecchi muri e cantine. Si possono mettere alla prova le proprie capacità atletiche con l'assalto a Campo Orus, o giocare nel più agevole "Boschetto della Camurria". E' possibile mettere alla prova la propia abilità strisciando per attaccare il bunker, costruzione in legno dalle cui feritoie si domina a 360° un bosco aspro e fitto. Alla fine del gioco, nelle immediate vicinanze del campo, si trovano un agriturismo ed una trattoria che hanno già avuto modo di conoscere i nostri "assalti gastronomici". mento interno che viene distribuito ad ogni socio. In tale documento viene regolamentata la attività di gioco ed agonistica con particolare riguardo alla sicurezza e al rispetto della Legge. L'OFFICINA Alla nascita del club, abbiamo subito affrontato l'esigenza di renderci autonomi per le riparazioni delle ASG che (vista la media di 25 iscritti), allo stato attuale sono oltre 40. Grazie alla disponibilità del socio Diego "Ryche" Rolla, un capiente box auto ha visto sfrattata la sua naturale "inquilina" per essere occupato da bancone con morse, trapani ed utensileria varia, capienti scaffali e cassettiere con ricambi nuovi ed usati. In condizioni normali la nostra officina permette di effettuare qualsiasi riparazioni con la garanzia di un magazzino ricambi capace di soddisfare fino a 6 riparazioni settimanali senza rifornimento. Il magazzino viene ripristinato una volta al mese o, comunque, ad ogni ordine effettuato dai singoli soci. CDA Il CDA viene eletto tra i soci in regola con i pagamenti e che siano iscritti in maniera continuativa da almeno due anni. L'attuale CDA è così composto: ATTREZZATURA Fino dalla nascita era ben chiaro che un club moderno ed efficiente si doveva dotare di quella attrezzatura oggi indispensabile per la partecipazione ad eventi e gare che coinvolgessero altri club. Ci siamo pertanto dotati fin da subito di alcuni Gps (cartografici), di Chrony per la misurazione delle ASG, tre ASG di squadra, un caricabatteria "di squadra" al fine di preparare le batterie suppletive, bandiera di squadra, radio LPD di riserva, attrezzatura di officina e ricambi delle diverse marche e tipologie. Presidente e consigliere Co.Re.To Matteo Nerbi "MatteoTiger1" Vice Presidente, Segretario Giampaolo "Jump" Cavalca Consiglieri Lorenzo "Il Vecchio" Marciasini Diego "Ryche" Rolla Luca "Smilzo" Giovanelli RECAPITI Telefono: 339-5496104 Mail: [email protected] Sito: www.alfieri-lunezia.it Gli alfieri erano adusi a portare e difendere la bandiera del reggimento e così gli alfieri di Lunezia difendono i valori migliori del nostro sport sui campi e nella nostra associazione; per questo motivo sono alfieri nell'animo e non solo nel nome. Il Direttore REGOLAMENTO Gli Alfieri si sono dotati di un regolaFisher 70 www.asnwg.it n 2 aprile-maggio web.qxp 17/08/2005 12.46 "DENTRO LA GUERRA" l'avventura di una giornalista italiana che ha vissuto con i soldati americani la guerra in Iraq M olti dei lettori di questa rivista, hanno sicuramente divorato libri di racconti sul campo di battaglia, dai classici della Seconda Guerra Mondiale ai più moderni scontri, immortalati in libri quali "Black Hawk Down", fino alla saga dei protagonisti di "Bravo Two Zero". Bene questo libro non rientra negli schemi classici: non è un racconto asettico di come si svolse una campagna nella 2da GM, né un racconto dell'epopea di una banda di fratelli impegnati nella sopravvivenza dietro Pagina 71 le linee nemiche. Non è niente di ciò a cui siete abituati a leggere ma credetemi è imperdibile proprio per questo. Chi ha letto attentamente i libri sopra menzionati, ritroverà le stesse atmosfere, le stesse difficoltà e gli stessi intensi momenti di cameratismo. Non vi sono descritte le battaglie di Iraqi Freedom ma le storie di giovani soldati americani e dei loro comandanti con pagine degne dei migliori film del genere. Scoprirete la vita dei soldati in zona di combattimento e di come imparano ad indossare le mop, la maschera antigas al buio e come conviverci per giorni. Scoprirete la vita nelle tende da campo presso il fronte, ove ogni soldato sembra avere un portatile per giocare nei momenti di libertà, perfino durante le tempeste di sabbia. Scopriremo personaggi come il sergente Fowley, nome di battaglia Sky, ex ranger in Somalia, ora nelle screaming eagles, che confessa al soldato Monica come ha imparato a convivere con l'incubo delle facce di coloro che aveva ucciso durante le missioni. Conosceremo il capitano Snedden, pilota di elicotteri apache, ed il suo burrascoso rapporto con l'embedded italiana. Impareremo a conoscere, come per giorni e giorni si possa vivere in costante movimento, su terreno accidentato in una stretta cabina di un camion e in un humvee. Scopriremo come il soldato Monica e il suo operatore Silvio hanno abbattuto la diffidenza iniziale dei loro compagni e di come questi abbiano alla fine dato sempre una mano, anche contro gli ordini ricevuti, per permettere agli italiani di svolgere al meglio il loro lavoro. In questo racconto, dell'unica giornalista italiano embedded con le truppe USA, troverete il sudore, la fatica, il pericolo, l'amicizia, la rabbia e la paura provati da un gruppo di uomini e donne dentro la guerra. Buona lettura gunners! J. Bauer L'autrice: conduttrice e giornalista del TG1 e insegnante di Teoria e Tecnica del linguaggio televisivo presso l'Università Cattolica di Milano. shifty dell’82nd Airbone Division di Roma www.asnwg.it 71