NIMV nell’insufficienza ipossiemica postoperatoria P.Latina,C. Scarpati, F. Esposito, P.Murino, A. Corcione A.O.R.N. “V. Monaldi” Corso teorico-pratico La ventilazione non-invasiva: 4-5 aprile 2005 dall’area critica al domicilio 2-3 maggio 2005 6-7 giugno 2005 NIMV NELL’INSUFFICIENZA RESPIRATORIA IPOSSIEMICA NEL POSTOPERATO 1935 Barach, Martin ed Eckman sperimentano l’uso della NIMV nel trattamento dell’edema polmonare acuto (1) Fine anni ’80 La NIMV si afferma nel trattamento dell’insufficienza cronica riacutizzata (2.3) Attualmente è ancora controverso l’uso della NIMV nel trattamento dell’insufficenza respiratoria ipossiemica non ipercapnica, anche se il livello di evidenza di un suo reale beneficio è in progressivo incremento (4,5,6 ) Cause di ipossiemia CONTUSIONI POLMONARI CPE FIBROSI POLMONARE EMBOLIA POLMONARE IPOSSIEMIA POLMONITE NOSOCOMIALE ARDS POLMONITE DA INALAZIONE ATELETTASIA Atelettasie polmonari Rappresentano una delle cause più importanti di ipossiemia postoperatoria e sono presenti già dal primo giorno dell’intervento fino alla 5° o 6°giornata postoperatoria (7, 8 ). Fattori influenti sono: l’età del paziente; la durata dell’intervento chirurgico; il tipo di anestesia ed in particolare la terapia antalgica intra e postoperatoria(9,10). Classificazione dell’ipossiemia Ipercapnica Normcapnica Ipossiemia grave : PaO2 < 55 mmHg Ipossiemia moderata:PaO2 55 – 59 mmHg Ipossiemia lieve:PaO2 > 60 mmHg Insufficienza respiratoria ipossiemica: segni e sintomi Dispnea Cianosi (difficilmente rilevabile sePaO2 > 60mmHg ) Tachicardia Ipertensione Vasocostrizione cutanea e viscerale Vasodilatazione cerebrale Aumento del flusso ematico polmonare Aumento delle resistenze del piccolo circolo Aumento PAP e CPC Materiali e metodi Lo studio prospettico osservazionale è stato condotto su 98 pazienti, sottoposti ad interventi di chirurgia maggiore (generale, urologica, ortopedica,vascolare), afferenti alla TIPO dell’A.O.R.N “Monaldi” di Napoli con diagnosi di insufficienza respiratoria acuta ipossiemica non ipercapnica successiva all’estubazione e manifestatasi dopo circa 60 min di respiro spontaneo con maschera Venturi ad una frazione inspiratoria di O2 di 0.3 I pazienti sono stati suddivisi a random in due gruppi: Gruppo M comprendeva 48 pz. che ricevevano 02 attraverso maschera Venturi. Gruppo N (NIMV) comprendeva 50 pz che effettuavano Cpap + PSV attraverso maschera facciale o Helmet. Obiettivo Dimostrare che l’uso precoce della NIMV nel postoperato ipossiemico: Aumenta la capacità funzionale residua e la compliance polmonare Migliora gli scambi gassosi Riduce il lavoro dei muscoli respiratori Evita il ricorso all’IOT Riduce il rischio di complicanze infettive ( VAP, sinusiti) Riduce la permanenza in ICU Criteri di ammissione alla NIMV Età compresa tra 18 e 85 anni ASA I – III Pz collaborante Distress respiratorio Fr > 25-30 atti/min Rapporto PaO2/FiO2 ≤ 200 mmHg Normocapnia Uso dei muscoli respiratori accessori (segno di Hoover o di Campbell) Criteri di esclusione dalla NIMV Compromissione dello stato neurologico (scala di Kelly>3) GCS < 12 Assenza di riflessi di protezione delle vie aeree Emergenze chirurgiche Emorragia digestiva in atto Traumi facciali o fratture della base cranica Recente chirurgia esofago-gastrica Instabilità emodinamica: aritmie, ipotensione severa (p.sistolica<80mmHg), IMA, angina instabile pH < 7.30 pCO2 > 50 Scelta dell’interfaccia Maschera facciale Helmet no in alterazioni e trauma facciale si in alterazioni e trauma facciale > perdite < perdite > aerofagia < aerofagia < spazio morto > Spazio morto < confort > confort < compliance >complance congestione e/o ulcerazioni nasali no congestione e/o ulcerazioni nasali sinusalgia sinusalgia ed otalgia tensione nucale tensione ascellare impossibilità di alimentarsi e di bere possibilità di alimentarsi e di bere impossibilità di parlare possibilità di parlare e relazionare La scelta dell’interfaccia : maschera o helmet va fatta in modo da garantire il massimo confort al paziente ( fig.1) Impostazione parametri PS 8 -10 cm H20 con incrementi successivi di 2 cm H20 titolati ad un VTe di 7 -8 ml/Kg ,senza superare i 20 cm H20 per evitare distensione gastrica FiO2 0,5 con incrementi successivi fino ad ottenere Sat 02 > 90% Peep 3 – 4 cm H20 fino a 10 cm H20 ( Fig.2 ) Monitoraggio Obiettività clinica Valutazione gravità del pz nelle prime 24 ore (APACHE e SAPS ) EGA dopo ogni variazione di Fi02 e di modalità ventilatoria e comunque almeno 2 volte nelle 24 ore Pulsossimetria –ECG – PA Monitoraggio funzione ventilatoria Risultati Gruppo M Gruppo N Necessità di intubazione % 15% 2.8% PaO2/FiO2<200mmHg(tempo in ore) 38±25 17±27 Degenza in ICU (ore) 70±50 30±12 Degenza in ospedale (giorni) 15±7 10±5 Polmoniti % 9.5% 1.8% Infezioni % 10.6% 2.8% Sepsi % 7.5% 1.8% Reintervento chirurgico % 2.2% 1.8% % complicanze nei due gruppi 8 7,2 7 6 5,07 5 4,56 4 Gruppo M 3,6 Gruppo N 3 2 1,4 1,4 0,9 1 0,9 0 Necessità di intubazione % Polmoniti % Infezioni % Sepsi % Conclusioni Questo studio dimostra che l’uso precoce della NIMV,nell’insufficienza respiratoria ipossiemica normocapnica postoperatoria: aumenta la Pa02 ,migliorando la ventilazione alveolare, il rapporto V/Q e la diffusione di ossigeno aumenta la Sv02 riducendo il consumo di ossigeno aumenta la capacità funzionale residua e la compliance polmonare previene l’intubazione riduce l’incidenza di complicanze riduce la permanenza in ICU migliora l’outcome. 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A randomized controlled trial”. Jama 2000; 284:2352-2350. 10)Christensen EF, Shultz P et al “:postoperative pulmonary complications and lung function in highrisk patients: a comparison of three physiotherapy regimens after upper abdominal surgery anesthesia.”Acta Anesthesiol Scand 1991;35: 97-104