COLLEGAMENTI PER ATTRITO: esempi
Sviluppo dell’ elica cilindrica nel piano: si ottiene una retta la
cui inclinazione è definita dall’ angolo di inclinazione a dell’
elica stessa.
La stabilità del collegamento vite-madrevite dipende dalla
pressione esercitata tra le superfici elicoidali dei filetti e tra le
superfici di appoggio dello spallamento.
Montaggio errato di un
prigioniero
Supponendo di avvolgere attorno ad un cilindro il cuneo (la
base del cuneo poggia sullo spallamento) la superficie
inclinata si dispone secondo un elicoide rigato retto chiuso.
Le viti assicurano il collegamento per attrito avvitandosi in
uno dei due pezzi o premendo sull’ altro o mediante lo
spallamento costituito dalla testa della vite, oppure mediante
l’ estremità della vite.
a) Filetto incompleto del prigioniero; b) smusso della madrevite; c) assemblaggio del
prigioniero: schiacciamento dei primi filetti della madrevite (collegamento per attrito e per
deformazione).
Calettamento di un mozzo su un albero
mediante deformazione elastica del mozzo
stesso (collegamento per attrito).
Calettamento di un mozzo su un albero mediante interposizione di una
bussola elastica.
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