Relazioni
e Bilancio
Consolidato
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78° Esercizio
api - anonima petroli italiana s.p.a.
Sede legale Via Salaria 1322 - 00138 Roma
Capitale Sociale Euro 115.425.000,00 i.v.
C.C.I.A.A. Roma R.E.A. 103708
Codice Fiscale e Registro Imprese Roma n. 00441670585
Partita IVA 00893861005
Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di api holding S.p.A.
Sommario
1
2
Organigramma api–anonima petroli italiana S.p.A.
4
Il Consiglio di Amministrazione
5
Relazione del Consiglio di Amministrazione al 31 dicembre 2011
7
api – anonima petroli italiana S.p.A.
9
Lo scenario petrolifero ed energetico
11
Quadro normativo e rapporti con gli organi istituzionali
14
La gestione operativa
16
La gestione economica
23
La gestione finanziaria
28
La gestione del personale
31
Sistemi informativi
31
Attività dell’organismo di vigilanza
32
Attuazione normativa “privacy”
32
Attività di ricerca e sviluppo
32
Azioni proprie e dell’impresa controllante possedute
32
I rapporti con le società controllate e collegate
32
Fatti di rilievo dopo la chiusura dell’esercizio
33
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
35
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO
37
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA
38
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
39
MOVIMENTI NELLE VOCI DI PATRIMONIO NETTO
40
Principi contabili e note esplicative
42
Note esplicative alle voci di Conto Economico
64
3
Relazione del Collegio Sindacale
101
4
Relazione della Società di Revisione
105
5
Attestazione del Bilancio Consolidato
109
6
Prospetto riepilogativo dei dati essenziali al Bilancio
111
Stato Patrimoniale IAS/IFRS
112
Conto economico IAS/IFRS
113
api anonima petroli italiana S.p.A.
Roma
98,84%
100%
99,99%
99,99%
api energia S.p.A.
api Raffineria di Ancona S.p.A.
apioil ltd
api services ltd
Falconara Mar.ma (AN)
Falconara Marittima (AN)
Bermuda
Londra
50%
apisoi Service S.r.l. in liq.
Ancona
50%
50%
100%
30%
10%
SACCNE
Rete S.r.l.
apisem S.r.l.
Dialco S.r.l.
Abruzzo
Costiero S.r.l.
Petroven S.r.l.
Messina
Lecce
Bari
Pescara
Marghera
100%
apifin S.r.l.
√in liquidazione
Roma
100%
100%
100%
G.R.C. S.r.l.
Festival S.r.l.
IPservices S.r.l.
Roma
Roma
Roma
52%
50%
4,70%
3,12%
2,33%
0,78%
apimak Sh. pk.
apibenzin d.o.o.
Marina Fiera
di Genova S.p.A.
Immobiloil S.r.l.
Civita Servizi S.r.l.
SGR S.p.A.
Macedonia
Croazia
Genova
Roma
Roma
Roma
CONSIGLIO
DI
AMMINISTRAZIONE
Dott. Ugo Brachetti Peretti
Dott. Ferdinando Maria Brachetti Peretti
Cav. del Lav. Dott. Aldo Maria Brachetti Peretti
Sig.ra Mila Peretti
Dott. Umberto Scarimboli
Dott. Claudio Eduardo Capizzi
Avv. Ferdinando Carabba Tettamanti
Dott. Pasquale De Vita
Dott. Fabrizio Liberatori
Dott. Carlo Salvatori
Prof. Avv. Giuseppe Tinelli
(Presidente)
(Vice Presidente)
(Consigliere)
(Consigliere)
(Amministratore Delegato)
(Consigliere)
(Consigliere)
(Consigliere)
(Consigliere)
(Consigliere)
(Consigliere)
COLLEGIO SINDACALE
Prof. Claudio Bianchi
Dott. Adolfo Cucinella
Dott. Pier Andrea Frè Torelli Massini
Dott. Mario Casini
Dott. Fabrizio Scanu
(Presidente)
(Sindaco Effettivo)
(Sindaco Effettivo)
(Sindaco Supplente)
(Sindaco Supplente)
COMITATO ESECUTIVO
Cav. del Lav. Dott. Aldo Maria Brachetti Peretti
Dott. Ferdinando Maria Brachetti Peretti
Dott. Ugo Brachetti Peretti
Dott. Umberto Scarimboli
SOCIETÀ
DI
(Presidente)
REVISIONE
Reconta Ernst & Young S.p.A.
DIRIGENTE
PREPOSTO
ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI
Dott. Stefano Cardello
1
Relazione del Consiglio di Amministrazione
al 31 dicembre 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
api – anonima petroli italiana S.p.A.
Premessa
La relazione consolidata al 31 dicembre 2011 della società api anonima petroli italiana S.p.A. è stata
redatta in conformità ai principi contabili internazionali, International Financial Reporting Standards
(IFRS) adottati dall'Unione Europea.
In merito ai principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio consolidato si segnala che
la Società rientra nell'ambito di applicazione previsto dalla lettera f) dell'art. 2 del D. Lgs. 28 febbraio
2005 n. 38 che disciplina l'esercizio delle opzioni previste dall'art. 5 del Regolamento Comunitario n.
1606/2002 in materia di Principi Contabili Internazionali (di seguito anche "IFRS") e pertanto ai sensi
dell'articolo 3, comma 2 del medesimo decreto, la Società ha esercitato la facoltà di applicare in via
volontaria gli IFRSs adottati dalla Unione Europea per la predisposizione del proprio bilancio consolidato a decorrere dall'esercizio 2005.
La relazione al 31 dicembre 2011 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della api spa
del 29 marzo 2012.
Area di consolidamento integrale ed aree di business
Il bilancio consolidato comprende i bilanci di periodo al 31 dicembre 2011 della api anonima petroli italiana S.p.A. e delle seguenti controllate detenute, direttamente o indirettamente:
Ragione sociale
“api Raffineria” di Ancona S.p.A.
(di seguito denominata "api Raffineria”)
Sede
Azionisti
% di possesso
Capitale sociale
(Migliaia di Euro se non
altrimenti indicato)
Ancona
“api”
100
13.125
api energia S.p.A.
Roma
Londra
98,84
1,16
99,99
13.831
api services limited (Regno Unito)
“api”
“terzi”
“api”
10.000 sterline
Roma
“terzi”
“api”
“terzi”
“api”
0,01
99,99
0,01
100
2 milioni di $ USA
560
Bari
Roma
Roma
“api”
“api”
“api”
100
100
100
10
100
50
Roma
“api”
100
600
apioil limited (Bermuda)
Festival S.r.l.
Dialco S.r.l.
IP Services S.r.l. (già Alpenoil Srl)
G.R.C. S.r.l.
apifin S.r.l. in liquidazione
Hamilton
Le seguenti partecipazioni in società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto:
Ragione sociale
Società collegate:
apisoi Service S.r.l.
in liquidazione
apisem S.p.A.
Abruzzo Costiero S.r.l.
Saccne rete S.r.l.
Sede
Azionista
% di possesso
Capitale sociale
(Migliaia di Euro dove non
diversamente indicato)
Falconara (An)
Pescara
“terzi”
“api”
50,00
50,00
50,00
50,00
30,00
260
Lecce
“api Raffineria”
“terzi”
“api”
2.995
Messina
“terzi”
“api”
70,00
50,00
2.200
“terzi”
50,00
423
9
Relazione del Consiglio di Amministrazione
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
10
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
Le altre partecipazioni e le partecipazioni in imprese collegate per le quali la Società ritiene di non
esercitare un’influenza di fatto, sono valutate con il metodo del costo.
Il contesto macroeconomico
L’anno appena concluso è stato caratterizzato da un’economia mondiale complessivamente in crescita, con un incremento del PIL globale pari al 4%, ma in netto rallentamento rispetto all’incremento
pari al 5,1% del 2010. Come in passato, si conferma una forte eterogeneità fra i paesi emergenti a
quelli industrializzati; per i primi, infatti, sostenuti dalla domanda interna, la crescita è risultata pari al
6,4%, mentre per i paesi industrializzati è stata molto più contenuta, complessivamente pari all’1,6%.
Nell’Area Euro il 2011 è stato caratterizzato dall’intensificarsi della crisi del debito sovrano che, dopo
aver toccato Grecia, Irlanda e Portogallo, ha iniziato ad estendersi in maniera sempre più preoccupante anche a Spagna ed Italia mettendo a rischio l’intera tenuta dell’Area Euro e generando una forte
volatilità ed incertezza sui mercati finanziari. Tale difficile contesto ha portato gli investitori a preferire
attività finanziarie “più sicure” (flight to quality) determinando un differenziale molto elevato fra titoli
di Stato ritenuti affidabili, in particolare americani e tedeschi, e titoli più rischiosi. Il differenziale sui rendimenti (spread) dei titoli di stato italiani rispetto a quelli tedeschi, ha raggiunto nel mese di novembre
la cifra record di 548 basis point.
A sostegno di tale difficile situazione, l’Eurogruppo è intervenuto attraverso il Fondo Salva Stati
(EFSF) mettendo a disposizione, insieme al FMI, capitali per 78 Mld di euro al Portogallo e prevedendo
un ulteriore sostegno a favore della Grecia per 130 Mld a patto però che quest’ultima approvi ulteriori pesanti misure di austerità.
Nel corso dell’ anno inoltre l’EFSF è stato potenziato da 250 a 440 Mld di Euro e riformato nel vertice del 21 luglio per dotarlo di maggiore flessibilità; tali modifiche riguardano principalmente la possibilità del fondo di ricapitalizzare le banche e di muoversi sul mercato secondario acquistando obbligazioni emesse da qualsiasi paese appartenente all’Unione Monetaria che venga a trovarsi in circostanze
eccezionali.
All’interno di questo scenario estremamente incerto, la BCE ha comunque deciso, nella prima parte
dell’anno, di alzare il tasso ufficiale di sconto dall’ 1% all’1,50% nelle riunioni del 7 aprile e del 7 luglio;
tale intervento, dopo quasi due anni di tassi fermi all’1%, è stato posto in essere a seguito dei timori
inflattivi dovuti al forte aumento del prezzo delle materie prime. Negli ultimi mesi dell’anno, invece, la
situazione sempre più incerta e preoccupante nell’area Euro ha indotto la BCE a riportare di nuovo i
tassi di sconto all’1%, attraverso due successivi interventi il 3 novembre e l’ 8 dicembre.
A partire dall’estate inoltre la BCE ha ripreso l’acquisto di titoli di Stato, soprattutto italiani e spagnoli all’interno del Security Market Programme (SMP) allo scopo di ridurre il differenziale sempre più
ampio fra i rendimenti dei titoli di Stato Tedeschi e quelli dei paesi con maggiori difficoltà.
La Banca Centrale ha infine programmato due aste di rifinanziamento illimitato alle banche (LTRO)
a 36 mesi all’1% ed ha ampliato la gamma i titoli da fornire come collaterale di garanzia. La prima LTRO,
posta in essere il 21 dicembre si è conclusa con l’assegnazione di 489 Mld, di cui 116 Mld richiesti da
banche italiane. La seconda è stata prevista il 29 febbraio.
Ancora molto espansiva la politica monetaria della FED che lasciato il livello dei FED FUNDS invariato fra lo 0% – 0,25% per tutto il 2011; la FED ha infatti ribadito anche nell’ ultima riunione del 13
dicembre che tale livello dei tassi verrà mantenuto fermo almeno fino metà del 2013.
Nel mese di settembre la FED ha inoltre introdotto la cosiddetta “operation twist”, ossia l’acquisto,
fino a giugno 2012, di Titoli governativi a scadenza tra 6 e 30 anni e la vendita di Titoli di durata infe-
riore a 3 anni. Tale operazione ha come scopo quello di appiattire la curva dei rendimenti.
Sul mercato valutario, l’Euro/Dollaro dopo essersi indebolito nei primi giorni dell’anno fino a toccare il livello di 1,2903 ha poi iniziato ad intraprendere un trend rialzista a partire da metà gennaio fino
a raggiungere il livello massimo di 1,4822 il 4 maggio scorso; il motivo di tale apprezzamento dell’Euro
è riconducibile fondamentalmente all’andamento del differenziale tassi Euro/Usa soprattutto dal
momento in cui la BCE ha lasciato intendere la possibilità di ulteriori graduali aumenti dei tassi, di cui
si è avuta una prima dimostrazione nel mese di aprile; ad incidere su tale trend anche l’aumento del
prezzo del petrolio in seguito alle tensioni politiche verificatesi nei paesi nord africani.
Nei mesi estivi l’acuirsi delle problematiche sul debito sovrano e l’incertezza sui piani per la gestione della crisi stessa hanno portato l’Euro/Dollaro ad avere un trend molto volatile con un forte indebolimento soprattutto nel mese di settembre passando dal livello di 1,4285 Euro/Dollaro (il 1° settembre)
a quello di 1,3181 Euro/Dollaro (il 4 ottobre), con un deprezzamento di oltre 8% in un solo mese.
Dopo un leggero recupero avvenuto nel mese di ottobre, l’Euro è tornato di nuovo a deprezzarsi a
seguito della mancanza di decisioni da parte dell’Eurogruppo sul problema greco fino a raggiungere il
livello minimo di 1,2889 il 29 dicembre scorso.
Sul mercato delle commodities, la grave crisi geopolitica scoppiata nei paesi nord africani ha comportato un forte aumento del prezzo del Brent Bwave che, da 93,33 USD/bbl (dollari/barile) del 7 gennaio, è arrivato a 125,41 USD/bbl l’ 11 aprile. Il prezzo si è poi ridimensionato a seguito degli eventi
catastrofici occorsi in Giappone fino al livello di 104,51 USD/bbl il 27 giugno scorso. A partire dall’estate il prezzo del petrolio ha avuto un andamento molto volatile compreso fra il massimo di 119,90
USD/bbl il 14 giugno ed il minimo di 100,44 USD/bbl il 4 ottobre.
Nel corso dell’anno, lo straordinario aumento dell’avversione al rischio ha determinato una continua
crescita del prezzo dell’oro che ha raggiunto il 5 settembre scorso il valore massimo di 1900 USD/Oncia.
LO SCENARIO PETROLIFERO ED ENERGETICO
Il Mercato Internazionale
Anche nel corso del 2011 si è assistito ad una crescita delle quotazioni internazionali del greggio.
Dal 1998 ad oggi, l’incremento è stato del 773%, concentrato soprattutto negli ultimi anni: la media
tra il 1998–2004 è stata infatti di 24,3 USD/bbl, contro i 77,3 del periodo 2005 – 2011. La media del
Brent nei primi dodici anni del nuovo secolo sale a 57,2 USD/bbl contro i 18 degli anni ’90 (+218%).
In media a fine 2011 il costo Cif del greggio importato nei Paesi Ocse si è attestato a 108,8 USD/bbl,
contro i 78,1 del 2010 e i 60,4 del 2009. In termini percentuali la crescita è stata di circa il 37%.
Se nella seconda parte del 2011 il rialzo delle quotazioni è stato conseguente alla dinamica di crescita della domanda, più spinta rispetto all’offerta, a partire da marzo ha influito anche la sospensione
della produzione libica che ha trascinato il prezzo oltre i 120 USD/bbl. Nella seconda parte del 2011 la
quotazione ha oscillato nella banda 100 – 120 USD/bbl.
Il rallentamento economico, particolarmente evidente nel secondo semestre del 2011, ha prodotto
nella domanda petrolifera totale una moderata crescita dello 0,8% rispetto al 2010, giungendo a 89,0
milioni barili/giorno, (+0,7 milioni barili/giorno), contro una crescita media di 1,1 milioni barili/giorno nel
decennio 2001 – 2010. La flessione in Europa è stata dell’1,9%, pari a circa 0,4 milioni barili/giorno.
Il fabbisogno dei paesi Ocse è stato di 45,6 milioni barili/giorno, tornando a contrarsi dell’1,2%, contro l’aumento eccezionale dell’1,1% dell’anno 2010, con un peso sul totale di circa il 51% (contro il
62% del 2000).
11
Relazione del Consiglio di Amministrazione
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011 api - anonima petroli italiana S.p.A.
12
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
Quello dei paesi non-Ocse, meno influenzati dalle turbolenze finanziare dei Paesi occidentali, è stato
invece di 43,4 milioni barili/giorno, in progresso del 3,0% e con un peso sul totale del 48% (contro il
38% del 2000). La differenza dei consumi delle due aree si attesta attualmente sui 2 milioni di
barili/giorno, contro i 19 milioni di barili/giorno di dieci anni fa.
Continuano a trainare la domanda dei paesi non–Ocse (+2,9%), l’ex Urss (+5,4%), la Cina (+4,7%)
e l’America Latina (+2,5%).
L’offerta totale nel 2011 si è attestata a 88,5 milioni barili/giorno, +1,1% rispetto al 2010, nuovamente rimanendo inferiore alla domanda: la “primavera araba” e la mancata produzione libica in gran
parte dell’anno hanno infatti prodotto tensioni negli approvvigionamenti. A supportare l’aumento sono
stati soprattutto i paesi Opec (+2,7% rispetto al 2010, pari a +0,9 milioni barili/giorno), in particolare
l’Arabia Saudita che, incrementando di circa 1 milione di barili/giorno la propria produzione, pari a oltre
l’11% in più, ha cercato di coprire i quantitativi libici mancanti.
Per quanto riguarda le quotazioni internazionali dei prodotti, esse non sono state immuni dalle tensioni che hanno caratterizzato il 2011. Le quotazioni Platts della benzina in media annua si sono attestate intorno a 990 dollari/tonnellata, il 34% in più rispetto al 2010. Il gasolio, sempre in media, è stato
quotato sui 971 dollari/tonnellata (+40% rispetto al 2010).
La corsa al rialzo di entrambi i prodotti è stata praticamente continua, con picchi di maggiore tensione in primavera e poi soprattutto a fine 2011.
Il 2011 è stato un anno estremamente negativo per i margini di raffineria che hanno rilevato un
notevole peggioramento, attestandosi ai livelli più bassi degli ultimi 20 anni e mediamente pari a neanche 1 USD/bbl per le lavorazioni più complesse.
Il Mercato Italiano
Nel 2011 i consumi italiani di energia si stima siano ammontati a 178,5 milioni di tonnellate di petrolio equivalente (Tep), in flessione di oltre il 2% rispetto al 2010 (182,4 milioni di Tep), in presenza di una
modesta crescita del Pil fra lo 0,4% e lo 0,5%. Le diverse fonti hanno rilevato andamenti opposti: in
aumento il carbone (+7,0%), e le rinnovabili (+4,7%) mentre il gas naturale (-6,3%) ha perso circa 5,3
miliardi di mc. I consumi di energia elettrica hanno registrato un aumento dello 0,6% e sono salite in
misura ancora più consistente le importazioni nette (+3,3%). Il peso delle fonti rinnovabili sul totale è
oggi pari all’11,2% grazie alla crescita della produzione eolica (+5,7%) e soprattutto di quella fotovoltaica, che ha segnato un vero record, quasi quintuplicando la produzione del 2010, compensando la
diminuita produzione idroelettrica (-11,4%). Il petrolio, che ha segnato un -2,5%, ha perso ulteriori
circa 1,9 milioni di tonnellate: nell’ultimo decennio i consumi sono passati dai circa 93 milioni del 2001
a 71,9 milioni di tonnellate. La copertura del fabbisogno nazionale è stata garantita per il 39,4% dal
petrolio (era il 40,3% nel 2010 e il 57% nel 1990) che resta comunque la fonte energetica principale
nel nostro Paese, seguito dal gas per il 35,7% e dai combustibili solidi per il 9%.
A seguito della generalizzata contrazione dei consumi petroliferi con un calo del 2,5% rispetto al
2010, si segnala che la benzina ha continuato la flessione iniziata nel 2004, perdendo ulteriori 601 mila
tonnellate. La somma di benzina e gasolio presenta un decremento dell’1,2% rispetto ai valori del 2010
(benzina –6%; gasolio +0,8%). L’olio combustibile per uso termoelettrico perde ulteriormente terreno
con un -23,2% (-0,3 milioni di tonnellate). Il gasolio riscaldamento con un -15,7% si attesta su valori
di poco inferiori a 1,6 milioni di tonnellate.
Il sistema di raffinazione nel 2011, ha risentito pienamente della crisi strutturale di eccesso di offerta rispetto alla domanda interna e al calo delle esportazioni dei suoi prodotti, che ha portato alla
sospensione dell’attività e alla trasformazione in polo logistico integrato la raffineria di Cremona riducendo la capacità effettiva totale italiana a 103 milioni di tonnellate. Nel complesso gli impianti sono
stati usati a tassi dell’84% (riferito al greggio e ai semilavorati d’importazione). Le lavorazioni sono
ammontate complessivamente a 86,0 milioni di tonnellate (-5,6%). Nella materia prima trattata sono
diminuiti sia il greggio (-5,9%) che i semilavorati esteri (-6,3%). Le esportazioni dei prodotti hanno registrato una diminuzione di circa 1,9 milioni di tonnellate (-6,3%).
La fattura petrolifera nel 2011 si è attestata a 34,9 miliardi di euro, circa 6,5 miliardi in più rispetto
all’anno precedente, nonostante il calo dei consumi stimato del 2,5%. Il forte aumento delle quotazioni del greggio importato (+39%) è stato attenuato solo parzialmente dal miglioramento del cambio
¤ /USD, euro/dollaro, (+5,2%), per cui nel 2011 è stato superato l’esborso record dell’ultimo decennio,
toccato nel 2008 (32,5 miliardi in valori nominali, 34,3 in termini reali).
La fattura energetica si stima in aumento di oltre 9,1 miliardi di euro rispetto al 2010, sui 62,1 miliardi di euro (+17%). Un valore che corrisponde al 3,9% del Pil (3,4% nel 2010). Il petrolio pesa per il
56% dell’esborso complessivo, mentre il gas per il 33%.
Il prezzo industriale dei prodotti nel corso dell’anno ha seguito le oscillazioni dei mercati internazionali. Per la benzina da un prezzo medio di 0,671 euro/litro nel primo trimestre (+24,1%) rispetto all’analogo periodo del 2010 si è passati a 0,690 nel quarto trimestre. In particolare la crescita da gennaio
2011 a dicembre 2011 è stata pari al 4,8%.
Aumenti più gravosi per il gasolio, che da 0,715 euro/litro nel primo trimestre è salito a 0,765 nel
quarto. La crescita da gennaio 2011 a dicembre 2011 è stata pari al 13%. In particolare ha visto allargarsi di nuovo il delta a suo favore nei confronti della benzina che mediamente nel 2011 è risultato
essere pari a 0,053 euro/litro con una punta massima di 0,108 euro/litro a novembre.
Sia per la benzina che per il gasolio le variazioni osservate dal prezzo industriale per l’intero anno
2011 sono state in linea con quelle registrate dagli analoghi valori Platts in euro/litro e hanno mostrato aumenti analoghi a quelli dei prezzi internazionali.
Complessivamente il prezzo medio industriale della benzina nell’anno ha mostrato un incremento di
0,123 euro/litro rispetto al 2010, più che in linea con le quotazioni Platts, mentre il gasolio ha evidenziato una crescita di 0,156 euro/litro a fronte di una salita anche superiore del Platts.
Il prezzo medio al consumo della benzina è risultato superiore di 0,191 euro/litro rispetto al 2010,
mentre il gasolio superiore di 0,234.
Questi aumenti del prezzo al consumo sono stati in gran parte dovuti al ripetuto ricorso all’incremento delle accise sui carburanti da parte del governo nel corso del 2011. Da aprile a dicembre le accise sulla benzina ed il gasolio sono aumentate rispettivamente di 14 cent/lt e 17 cent/lt, senza considerare l’aumento della tassazione regionale sulla benzina, che ha coinvolto 7 regioni, e l’aumento dell’aliquota ordinaria dell’IVA (dal 20 al 21%) avvenuto il 17 settembre 2011.
Il gettito fiscale sugli olii minerali complessivo nel 2011, infine, è stato pari a circa 37,2 miliardi di
euro, con un aumento del 6,3% rispetto al 2010. Grazie all’aumento dei prezzi il gettito IVA si stima
che sia complessivamente aumentato di 1.500 milioni di euro, di cui 1.290 dal solo gasolio. Il gettito
delle accise risulta invece in aumento di 0,7 miliardi di euro.
13
Relazione del Consiglio di Amministrazione
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011 api - anonima petroli italiana S.p.A.
14
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
QUADRO NORMATIVO E RAPPORTI CON GLI ORGANI ISTITUZIONALI
Disciplina delle emissioni di Co2
Nel 2011 il bilancio delle emissioni della CO2 della raffineria si è chiuso con un credito pari a 9.267
tonnellate. Tale risultato - validato dall’ente certificatore Det Norske Veritas - tiene conto delle emissioni totali per l’anno (pari a 479.547 tonnellate), compensate sia dalle quote che la società ha visto assegnate in via gratuita in attuazione del Piano Nazionale di Allocazione previsto per il 2011 (pari a
462.932 tonnellate), sia dalle quote derivanti dalla vendita alla società SOL di anidride carbonica liquefatta prodotta attraverso l’impianto di recupero CO2 presente in raffineria (pari a 25.882 tonnellate).
Per l’impianto IGCC il totale delle emissioni di CO2 per il 2011 è di 1.514.400 tonnellate. Tale calcolo dovrà essere verificato e certificato dall’Ente Certificatore DNV.
Il prezzo medio di acquisto per il 2011 inclusa la “transaction fee”, è stato di 13,01 euro/ton per le
EUA e 9,94 euro/ton per le CER; l’onere complessivo sostenuto a tate titolo è stato pertanto pari a euro
17.472.000.
Si specifica che come ogni anno in accordo alla delibera 77/08 dell’Autorità per l’Energia Elettrica
e per il Gas, che sancisce per gli impianti CIP 6 il rimborso dei costi per l’acquisto delle quote di emissione mancanti rispetto a quelle assegnate, nel 2011 è stata presentata l’istanza di rimborso per il 2010,
mentre quella per il rimborso 2011 verrà presentata a valle della certificazione DNV entro aprile 2012.
Ambiente e sicurezza
A seguito dell’ottenimento, lo scorso anno, dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, si è svolta
quest’anno presso lo stabilimento della api Raffineria di Ancona S.p.A. la verifica periodica delle prescrizioni previste da parte del Ministero dell'Ambiente, attraverso una commissione interministeriale composta da ARPAM ed ISPRA.
Il gruppo ispettivo ha compiuto sopralluoghi e controlli nel sito tra aprile ed ottobre; le verifiche
hanno confermato la corretta gestione delle matrici ambientali e il rispetto delle attività realizzate nell'ambito del programma di monitoraggio, evidenziando inoltre rilievi di eccellenza rispetto al settore
relativi al sistema di monitoraggio emissioni dei camini (sistema ECOS) e alla gestione delle emissioni
fuggitive VOC (Volatile Organic Compounds).
Sul fronte della sicurezza il Comitato Tecnico Regionale ha concluso per la api Raffineria di Ancona
spa l’istruttoria del Rapporto di Sicurezza presentato nel 2009, effettuando sopralluoghi e avendo un
frequente confronto con l’azienda. Inoltre, è stato inviato l’aggiornamento della notifica ex D.Lgs.
334/99 per il cambio della classificazione dell'olio combustibile denso e del grezzo nel rispetto della
normativa REACh (Registration, Evaluation and Authorization of Chemicals).
Biocarburanti
Con Decreto Legislativo n. 28 del 3 marzo 2011 (recepimento della Direttiva 2009/28/CE), è stata
stabilita la quota minima di immissione al consumo di biocarburanti entro il 2014 nella misura del 5%.
Ricordiamo che la direttiva europea 2009/29/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio in corso di
recepimento nell’ordinamento nazionale dispone l’obbligo di immettere al consumo entro il 2020 energia da fonti rinnovabili nei trasporti pari almeno al 10% dei consumi di benzina e diesel per autotrazione nella Unione Europea.
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Si rinvia a successivi decreti ministeriali per stabilire l’obbligo per gli anni 2013 e 2014; in quel contesto potrà anche essere rideterminato l’obiettivo sopra riportato.
Il Decreto Legislativo n. 55 del 31 marzo 2011 (recepimento della Direttiva 2009/30/CE) introduce
nuove specifiche sui carburanti, che ha come finalità un meccanismo di controllo della riduzione dei gas
serra dei combustibili, e criteri di sostenibilità ambientale dei biocarburanti che dovranno essere utilizzati a partire dal primo gennaio 2012.
Nel mese di gennaio 2012 è stato emanato il decreto interministeriale che obbliga la commercializzazione solo dei biocarburanti e biocombustibili sostenibili ed istituisce il sistema nazionale di certificazione della sostenibilità dei biocarburanti e dei bioliquidi. Deve essere ancora emanato il decreto che
regola la premialità, prevista dal D.Lgs. n. 55/2011, per il prodotto bio proveniente dalla materia prima
coltivata e trasformata nell’Unione Europea.
Rete distribuzione carburanti
La legge 15 luglio 2011, all’art. 28, ha introdotto importanti norme per favorire la razionalizzazione
della rete carburanti. Queste riguardano: l’obbligo di installare il self service pre-pay su tutti gli impianti; l’utilizzo delle medesime attrezzature durante l’orario di apertura dei punti di vendita; un richiamo ai
Comuni a verificare gli impianti incompatibili; l’adozione di nuove figure contrattuali nella gestione del
punto di vendita diverse dalla fornitura e dalla somministrazione; la liberalizzazione ulteriore delle attività di somministrazione di alimenti e bevande, vendita di quotidiani e periodici e pastigliaggi; erogazione, a valere sul fondo per la razionalizzazione della rete, di contributi per la chiusura di impianti (solo
titolari con meno di dieci autorizzazioni) e per il ripristino ambientale dei luoghi a seguito di chiusura.
Altre significative novità sono state previste dal governo Monti attraverso il D.L. n. 1/2012, cosiddetto decreto liberalizzazioni. Si è voluto porre mano nuovamente alle norme che regolano la distribuzione dei carburanti con ulteriori disposizioni volte a promuovere la concorrenza. Tra le principali misure
menzioniamo la libertà di rifornimento almeno fino al 50% della fornitura o dell'erogato per i soli
gestori che siano anche titolari d'autorizzazione; la liberalizzazione delle attività non oil, ampliata con i
generi di monopolio; la conferma dell’obbligo di selfizzare gli impianti compatibili, entro il 31 dicembre
2012, il mancato adeguamento comporta una sanzione pecuniaria e, per gli impianti incompatibili,
costituisce causa di decadenza dell'autorizzazione; l’eliminazione dell'obbligo, per le nuove aperture,
della vendita di prodotti petroliferi biocompatibili (sostanzialmente metano e gpl), in presenza di ostacoli tecnici o di eccessivi oneri economici per la realizzazione degli impianti; la possibilità sui punti vendita posti fuori dai centri abitati, di realizzare impianti interamente self service pre-pay. Per tutti gli altri,
l'attività può essere svolta senza vincoli purché, sull'impianto, sia presente o il titolare della licenza
d'esercizio (norma esistente) o un suo collaboratore.
Disposizioni in materia fiscale e accise
Con Decreto Legge 31 marzo 2011, n. 34, è stata prevista la variazione delle accise sulla benzina ed
il gasolio auto per reintegrare il FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo), tramite un provvedimento del
direttore dell’Agenzia delle Dogane. Questo provvedimento è stato emanato il 5 aprile 2011 (validità 6
aprile) ed ha recato una rimodulazione delle accise sulla benzina ed il gasolio auto. Con successivo provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Dogane, in data 28 giugno 2011 (validità dallo stesso giorno), le accise sui medesimi prodotti sono state nuovamente rimodulate per fronteggiare all’emergenza
immigrazione.
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Relazione del Consiglio di Amministrazione
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
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Successivamente sono intervenuti ulteriori provvedimenti, nei mesi di settembre, novembre e dicembre, che hanno ulteriormente innalzato la pressione fiscale. In particolare ricordiamo l’aumento delle
accise sulla benzina ed il gasolio (rispettivamente di 14 ¤ /cent e 17 ¤ /cent), l’aumento della tassazione
regionale sulla benzina e l’aumento, con decorrenza 17 settembre 2011, dell’aliquota ordinaria dell’IVA
(dal 20 al 21%).
Mercati dell’energia elettrica e del gas
A fine maggio 2011 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legislativo di recepimento delle
direttive 2009/72/CE, 2009/73/CE e 2008/92/CE in materia di apertura dei mercati dell’energia elettrica e del gas. Il provvedimento riordina i suddetti mercati con l’introduzione di norme volte a tutelare
maggiormente i consumatori, aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti e promuovere la concorrenza e la completa apertura dei mercati.
Ricordiamo che in attuazione dell’art. 30, comma 20 della legge 23 luglio 2009, n. 99, il Ministero
dello Sviluppo Economico ha emesso, su proposta dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, il decreto 2 dicembre 2009 che stabilisce i meccanismi per la risoluzione anticipata e volontaria delle così dette
convenzioni CIP 6, relative agli impianti alimentati da combustibili di processo o residui o recuperi di
energia e impianti ad essi assimilati alimentati da combustibili fossili. Con successivo decreto del 2 agosto 2010 il ministero ha definito le modalità di risoluzione anticipata e di liquidazione del corrispettivo,
per i soli impianti alimentati da combustibili fossili. Per gli impianti alimentati da combustibili di processo i decreti saranno predisposti nel corso del 2012.
Per quanto riguarda il gruppo api si rileva che la società api energia S.p.A., dopo aver ottenuto l’autorizzazione dalle banche finanziatrici, ha siglato l’adesione vincolante della risoluzione anticipata in
data 6 febbraio 2012.
LA GESTIONE OPERATIVA
SETTORE PETROLIFERO
Supply e Trading
Nel corso del 2011 sono state acquistate 4.910.900 tonnellate di materie prime, semilavorati e prodotti finiti destinati alla raffinazione e all’attività commerciale e all’attività di Trading, quantitativo inferiore rispetto a quello acquistato nel 2010 (5.534.100 tonnellate).
L’acquisto di tali materie prime provenienti sia da contratti a termine che da transazioni spot è stato
effettuato per 897.900 tonnellate attraverso la nostra consociata apioil limited attiva nel trading
(1.606.100 tonnellate nel 2010).
Attività industriale
Il regime di lavorazione registrato nel 2011 è stato pari a 3.339.700 tonnellate di materie prime
(3.218.800 di greggio, 33.400 di straight run e 87.500 di distillati medi), inferiore per 61.700 tonnellate a quello del 2010.
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Nel 2011 la capacità utilizzata del ciclo di produzione è stata inferiore a quella massima disponibile,
per motivi di opportunità economica (margini negativi) oltre che a causa dell’indisponibilità dell’isola nei
mesi di Maggio e Agosto per la realizzazione degli interventi previsti nell'ambito del progetto di razionalizzazione delle strutture a mare e delle linee di movimentazione greggio.
Relativamente alle attività di raffinazione su Alma Ravenna, dopo un primo trimestre caratterizzato
dal fermo di circa 75 giorni degli impianti per manutenzione straordinaria, la maggiore disponibilità del
semilavorato CBT e la superiore competitività delle lavorazioni a CBT a Falconara rispetto al 2010 hanno
consentito di risollevare il regime di lavorazione, consuntivando complessivamente circa 209.000 tonnellate (verso le 192.200 tonnellate del 2010). Le consegne 2011 del greggio “Sarago” sono state in
linea con quelle consuntivate nel 2010.
Logistica
L’anno 2011 fa registrare una contrazione dei volumi rete ed extra-rete, movimentati sulle nostre
basi, da ricondurre essenzialmente all’incremento del prezzo dei prodotti legato sia all’andamento delle
quotazioni internazionali (Platts) sia agli aumenti delle accise su benzina e gasolio emanati dal governo
nella seconda parte dell’anno.
Altri fattori da considerare sono poi la elevata competitività sul mercato rete e sul mercato extrarete una contrazione dei volumi in particolare sulle basi del Nord-Est, i ridotti margini di vendita e la difficile situazione finanziaria della clientela.
A partire dal mese di maggio non è stato possibile approvvigionare il deposito di Abruzzo Costiero
a causa dell’insabbiamento del porto. E’ stato pertanto necessario ricorrere inizialmente al rifornimento via autobotte da Falconara Marittima e allo spostamento dell’hinterland distributivo api sulla base di
Ortona e successivamente si è ricorsi ad operazioni di allibraggio della nostra flotta a time-charter ad
una n/c di ridotto pescaggio appositamente noleggiata per tale scopo.
Relativamente alla logistica secondaria rete, risulta sempre più difficile mantenere i livelli raggiunti
per i parametri chiave del trasporto quali drop e Km/Kl sia per la riduzione dei volumi che per l’incremento delle quotazioni dei prezzi internazionali dei prodotti (Platts), nonché dell’incremento dei valori
delle accise che aggravano le difficoltà finanziarie lamentate da molti gestori.
Attività Commerciale
Settore Retail
Il mercato rete Italia 2011 (benzina e gasolio) registra un valore di chiusura in ulteriore peggioramento, con un calo pari al 3,71% rispetto al 2010. Al consueto calo dei consumi di benzina (-5,59%) si
affianca, a differenza del passato, un decremento anche del gasolio (-2,48%).
L’andamento negativo dei carburanti autotrazione, che ha registrato un ulteriore decremento nell’ultimo trimestre del 2011, risente delle forti tensioni sul prezzo dei prodotti che hanno raggiunto a
fine anno livelli record anche a causa degli aumenti di accisa e dell’incremento di un punto percentuale dell’IVA.
Il contesto generale economico presenta nel 2011 una tendenza recessiva, con contrazione dei consumi accompagnata da tensioni sui mercati e forti ripercussioni negative su tutti gli aspetti economici
del Paese.
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Relazione del Consiglio di Amministrazione
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
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Sulla rete carburanti si accresce ulteriormente l’attenzione sul pricing da parte di consumatori e operatori. Sul mercato, alle politiche aggressive di prezzo delle c.d. pompe bianche, si affiancano le azioni
commerciali delle società petrolifere, che hanno praticato per periodi sempre maggiori sconti nell’ordine dei 10 cent/lt, effettuati soprattutto in modalità self a chiusura del punto vendita.
Per quanto riguarda il gruppo api, la rete carburanti si presenta quasi completamente con il nuovo
brand IP sul territorio nazionale (salvo singole eccezioni).
Alle politiche di sconto al pubblico già praticate, al fine di garantire il corretto posizionamento in termini di pricing dei nostri punti vendita, nella seconda parte del 2011 si sono aggiunte le nuove iniziative speciali: -10 ¤ /cent (venerdì e sabato e mercoledì o giovedì) su 750 PV, e -6 ¤ /cent (venerdì e sabato) su oltre 120 impianti.
La rete autostradale nel 2011 aumenta di ulteriori 5 aree di servizio rispetto all’anno precedente,
passando così da 31 a 36 aree.
Nel corso del 2011, 10 sono stati i punti vendita IP Matic attivi, totalmente automatizzati in modalità self service pre-pay, confermando performance di erogato molto importanti e una buona marginalità.
Nel 2011 le vendite di benzine e gasolio del gruppo api sono state pari a 3.232 milioni di litri, con
un decremento pari al 7,83%. Il totale carburanti (incluso gpl) è stato 3.397 milioni di litri con una diminuzione del 7,28% rispetto allo scorso anno. La quota di mercato annua (benzina e gasolio) si attesta
al 9,86% -0,43% verso il 2010.
Nell’ambito delle Fuel Cards le vendite del 2011, pari a 189.959 Kl, fanno registrare un incremento
dei volumi transati di 18.975 Kl rispetto al 2010 (+11%). CartaMaxima, con un totale di volumi transati di 110.061 Kl, ha registrato un incremento del 20% rispetto al 2010 (+18.404 Kl).
L’andamento delle vendite lubrificanti rete 2011 conferma il trend decrescente del mercato italiano
degli ultimi mesi (-17,3% rispetto al 2010). Le vendite di lubrificanti api-IP nel 2011 ammontano a
957,8 ton., con un decremento del 17,8% rispetto al 2010, in linea con il mercato. La quota di mercato del gruppo api si attesta al 14,3% (-0,1% rispetto al 2010).
Relativamente alla struttura commerciale Rete Partners segnaliamo che, nel corso del 2011, sono
stati rinnovati 131 contratti di convenzionamento pari a circa 296 milioni di litri (312 PV), stipulati 29
nuovi contratti per circa 115 milioni di litri (92 PV). Non sono stati rinnovati 43 contratti a basso erogato medio e/o di insoddisfacente profittabilità, per un valore di 81 milioni di litri (119 PV).
Al 31.12.2011 la rete api è costituita da 4.189 impianti, di cui 36 autostradali, 1.190 di proprietà e
2.963 convenzionati.
Marketing
Per quanto riguarda le attività di marketing, il 2011 ha visto confermata la forza del marchio IP presso i consumatori con una sostanziale stabilità dei principali indicatori di notorietà ed un aumento dei
valori di intenzione di acquisto passati dal 60,2% del 2010 al 62,3% nel 2011, con un picco di 65,5%
a dicembre.
Il 2011 è stato il secondo anno della campagna Nectar che ha dimostrato la capacità di sostenere
l’erogato assicurando per tutto l’anno una stabilità di volumi dei clienti “fedeli” a fronte di una flessione registrata tra i clienti non fidelizzati.
Nel 2011 a sostegno sia del marchio IP che delle sponsorizzazioni della FIGC e del Team Gresini
Moto2, sono stati realizzati spot televisivi in concomitanza con le partite della Nazionale di calcio e i GP
di motociclismo.
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Nel mese di maggio è partita su quasi 2000 PV l'iniziativa "Mini Match Balls", che ha offerto ai
Clienti la possibilità di acquistare gadget sportivi a fronte di un rifornimento di carburante. La promozione è stata sostenuta da un piano di comunicazione multimediale e sui punti vendita.
Nel 2011 si è conclusa inoltre la seconda fase del Mystery Client, sui principali 1000 punti vendita,
volto a verificare il grado di soddisfazione del servizio offerto sulla nostra rete.
E’ stata inoltre realizzata la nuova immagine della linea lubrificanti il cui lancio è avvenuto durante
le convention per i clienti top dell’extrarete tenutesi rispettivamente ad aprile e a giugno.
Segnaliamo infine l’attività della Scuola di Formazione Commerciale che nel 2011 ha formato oltre
1200 gestori (+27% verso il 2010) con 110 corsi (+12% verso il 2010).
Settore non oil
L’anno 2011 ha evidenziato un ulteriore consolidamento del marchio Festival, proseguendo con il
positivo trend avviatosi a partire dal 2010. Nel corso dell’anno la rete è passata da 151 a 163 punti vendita con 22 nuove aperture, e 10 chiusure di Bar che da diverso tempo avevano una scarsa redditività
ed i cui locali saranno convertiti ad altre attività.
L’aumento numerico della rete e del fatturato hanno generato una crescita delle royalties del 20%.
Segnaliamo inoltre che nel corso del 2011 è stato avviato un nuovo progetto che prevede l’utilizzo,
nei punti vendita Festival, di una piattaforma di acquisto centralizzata di prodotti volta ad ottimizzare
la gestione degli approvvigionamenti e monitorare il rispetto delle politiche commerciali aziendali.
Sul fronte non oil segnaliamo un aumento complessivo dei ricavi per affitto azienda e noleggio
attrezzature lavaggi pari al 6% rispetto al 2010.
SETTORE EXTRA RETE
GASOLIO
Il mercato dei gasoli nel suo complesso, escluso il canale bunker, chiude l’anno 2011 con un vantaggio rispetto al 2010 quantificabile in 441.000 tonnellate, pari ad un incremento percentuale del 3%.
Il segno positivo conferma un trend in recupero, già evidenziatosi negli ultimi mesi del 2010 e nella
prima metà del 2011. Tale risultato è riconducibile esclusivamente alle vendite del gasolio trazione
verso il canale rete “no logo” (pompe bianche), (+8,93%) che hanno bilanciato il perdurare della crisi
del comparto industriale.
Continua invece il costante declino del gasolio riscaldamento, anche a causa di fattori climatici, con
un pesante -5,74%, mentre il gasolio marina si riduce del 2,23% ed il gasolio agricolo chiude con un
decremento del 2,74%.
I prezzi elevati, in crescita fino ad aprile, mediamente stabili sino a settembre e poi di nuovo in crescita anche per l’incremento notevole delle accise, hanno contribuito a mantenere molto elevato il
rischio “credito”.
In un contesto di mercato così caratterizzato l’api S.p.A. ha proseguito la propria politica commerciale, particolarmente attenta alla marginalità ed al credito, concentrando le proprie vendite sulle basi
a più alta redditività, consuntivando un risultato complessivo delle vendite di gasoli pari a -16,90%, ben
inferiore al mercato, anche per la scelta di mantenere le proprie vendite di gasolio trazione nell’ambito
del proprio canale storico, con l’esclusione del canale rete “no logo”.
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Relazione del Consiglio di Amministrazione
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
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api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
Le vendite del gasolio trazione fanno registrare -15,92%, del gasolio agricolo -11,56% e del gasolio marina -19,63%. In forte decremento le vendite del gasolio riscaldamento -43,11%, per la particolare ricerca di elevata marginalità.
In calo la quota mercato rispetto al 2010.
BITUME
Il mercato registra un vantaggio percentuale sul 2010 in progressiva riduzione sino a tutto settembre ed in ripresa negli ultimi mesi dell’anno, chiudendo l’esercizio con un +4,74%. Il comparto “strada” è stato penalizzato dalla scarsità di investimenti pubblici nell’ambito delle manutenzioni e da tempi
di pagamento sempre più dilatati, mentre il comparto “industria”, caratterizzato da un minor ricorso
alle esportazioni da parte delle aziende produttrici di guaine impermeabilizzanti registratosi nel primo
semestre, ha manifestato segnali positivi grazie proprio alla ripresa parziale dell’export nel secondo
semestre.
In tale contesto, caratterizzato da un’offerta superiore alla domanda e quindi da una forte competitività, api ha mantenuto la sua politica di massima attenzione ai margini e al credito, consuntivando
vendite in calo rispetto al pari periodo 2010 (-11,14%).
La quota di mercato scende di conseguenza.
LUBRIFICANTI
Il mercato, positivo sino al primo semestre rispetto al 2010, ha manifestato nel secondo semestre un
trend in costante decremento, seguendo in sostanza l’andamento della crisi economica in atto. Il settore autotrazione registra un -0,5% ed il settore industria un -0,7%.
Il forte rallentamento della domanda rispetto alla prima parte dell’esercizio ha ulteriormente acuito
la competizione tra i vari operatori del mercato, con un aumento della pressione sui prezzi.
Permane, nella clientela, una generalizzata sofferenza sul piano finanziario, con un rischio credito in
crescita nell’ultima parte dell’anno.
Per quanto riguarda il Gruppo api le vendite Italia hanno registrato complessivamente un incremento del 2,6% sul 2010, con una quota di mercato annua in lieve crescita.
Anche le esportazioni hanno evidenziato un buon progresso, (+43,54% rispetto al 2010), dovuto
sostanzialmente al recupero del mercato taiwanese e bulgaro.
Inversione di tendenza del costo delle basi, che hanno evidenziato un leggero calo rispetto alla prima
parte dell’anno.
GPL COMBUSTIONE
In data 28 aprile 2011, è stata perfezionata la cessione alla società Goldengas S.p.A., del ramo
d’azienda GPL che consiste in un complesso di beni e contratti per la vendita e la distribuzione del GPL
attraverso i canali di vendita a mezzo reti multiutenza, piccoli serbatoi di varia capienza, e grandi
impianti realizzando una plusvalenza pari a circa 26,1 milioni di euro.
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ENERGIA
L’esercizio 2011 è stato caratterizzato in generale, da buone performance dell’impianto sia in termini operativi che di produzione. La percentuale di marcia dell’impianto per il 2011 è stata pari a al 92,2%
delle ore totali.
Le attività di manutenzione, effettuate, sono state caratterizzate dalla fermata generale dell’impianto, iniziata il 31 gennaio e terminata il 15 febbraio per la programmata ispezione “B” della turbina a
gas, da alcune fermate impreviste nel mese di aprile e dalla fermata A2 baroscopica della turbina a gas
dal 28 novembre al 3 dicembre.
Nel corso dell’esercizio 2011, l’impianto ha prodotto energia elettrica per 2.146.203 MWh e vapore per 428.195 tonnellate (di cui 89.883 ad alta pressione, 233.751 a media pressione e 104.561 a
bassa pressione).
I parametri produttivi dell’impianto IGCC evidenziano, nel raffronto con il 2010, un lieve decremento della produzione (prodotti 2.146.203 MWh verso 2.204.439), da ricondurre essenzialmente al maggior numero di giorni di fuori servizio dell’impianto (28 verso i 24 consuntivati nel 2010).
Avvenimenti rilevanti
Costo Evitato Combustibile (CEC)
Nel corso del 2011 il Ministero ha recepito quanto proposto dall’AEEG nelle delibere 8/9 e 9/10 che
insieme alla delibera 249 hanno introdotto ulteriori elementi per il calcolo del CEC ad eccezione del
parametro per il calcolo del rendimento complessivo di impianto che rimane, quindi, al valore fissato
dal provvedimento CIP 6/92.
In proposito il Ministero dello Sviluppo Economico ha presentato quesito al Consiglio di Stato per
verificare l’applicabilità di questo coefficiente di riduzione del rendimento anche alle iniziative prescelte, come la nostra. Ad oggi si è ancora in attesa di una risposta definitiva da parte del Consiglio di Stato.
Certificati Verdi
Il nucleo Ispettivo della Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico ha riconosciuto la qualità cogenerativa del nostro impianto secondo gli indici calcolati ai sensi della 42/02 e della 136/06, fino all’anno
2009. Per l’anno 2010 si è in attesa della risposta da parte del GSE mentre per gli anni 2011 e 2012 in
base alle nuove disposizioni di legge (D.L. Ministero Sviluppo Economico del 5 settembre 2011) in materia di incentivi alle fonti rinnovabili ed in particolare sui nuovi parametri che disciplinano in modo restrittivo i criteri di cogeneratività (CAR cogenerazione alto rendimento), si sta concretizzando la possibilità
che l’autorità non riconosca la qualità cogenerativa dell’IGCC, con il conseguente onere da sostenere
per l’acquisto di certificati verdi. api energia S.p.A. sta valutando la possibilità di presentare ricorso in
opposizione.
Certificati Bianchi
Nell’ambito dei Certificati Bianchi, a seguito dell’approvazione da parte dell’AEEG, del progetto di
risparmio energetico per il consumo di energia elettrica attraverso l’utilizzo del Syngas Expander, api
energia ha ottenuto dall’inizio del progetto il riconoscimento di 8971 titoli di risparmio energetico, che
sono stati venduti attraverso il trader nelle sessioni di mercato ad un valore complessivo di euro
635.000.
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Relazione del Consiglio di Amministrazione
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
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Verifica fiscale
Nel corso dell’esercizio 2010 la Società è stata oggetto di una verifica fiscale, condotta dall’Agenzia
delle Entrate – Direzione Regionale Lazio ai fini dell’IRES, dell’IRAP e dell’IVA per l’anno 2007.
All’esito della verifica, l’Agenzia delle Entrate ha notificato, in data 16 dicembre 2010, un Processo
Verbale di Constatazione con il quale è stata contestata, ai fini dell’IRES e dell’IRAP, la mancata imputazione di ricavi per componente incentivo CIP/6 e l’errata applicazione dell'aliquota di ammortamento
della voce "Miscellanea” delle Immobilizzazioni Materiali. In particolare, in entrambi i casi si tratta di
questioni di competenza economica, in quanto gli imponibili oggetto di recupero ai fini della determinazione del reddito dell'esercizio 2007, sono stati / saranno assoggettati a tassazione negli esercizi successivi.
In merito al primo rilievo, la Società, con l'assistenza dei professionisti incaricati e confortata da
apposite perizie redatte da autorevoli professionisti, in considerazione della assoluta infondatezza della
questione contestata, ha ritenuto di non effettuare alcun accantonamento a fronte di passività potenziali, in quanto non ritenute probabili.
In merito al secondo rilievo, sulla base del citato Processo Verbale, l’Agenzia delle Entrate – Direzione
Regionale Marche ha notificato alla Società, nel dicembre 2010, un avviso di accertamento ai fini IRES
ed IRAP per l’anno 2005, nel quale è stata ricalcolata la quota di ammortamento della voce
“Miscellanea” fiscalmente deducibile. Avverso tale atto la Società ha proposto ricorso, nei termini di
legge, alla Commissione Tributaria Provinciale di Ancona.
Nel corso dell'anno 2011 la Direzione Regionale Marche - Ufficio Controlli fiscali, competente per
l'accertamento, ha proceduto ad esaminare la questione relativa all'ammortamento della voce
"Miscellanea" per l'anno d'imposta 2006 ed ha rideterminato la quota annua di ammortamento fiscalmente deducibile in considerazione della natura "mista" dei costi contabilizzati nella categoria
"Miscellanea" avendo riguardo al peso proporzionale di ciascuna macro classe, eccetto la classe
"Edifici", rispetto al costo complessivo dell'impianto. In considerazione del significativo ridimensionamento del rilievo, la Società ha ritenuto di definire sia l'annualità 2006 che l'annualità 2005, mentre
non ha proceduto ad effettuare accantonamenti a fronte dell'annualità 2007 e successive, per esiguità
dell'importo eventualmente dovuto.
Attività di ricerca e sviluppo
Nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo è stato realizzato uno studio tecnico per la verifica
delle modifiche impiantistiche necessarie per alimentare il ciclo combinato dell’IGCC direttamente a
gas naturale.
I requisiti tecnici necessari, oltre al collegamento tra il collettore generale di distribuzione del gas
naturale e la nuova sezione di alimentazione alla turbina consistono in una unità di pretrattamento
del combustibile nonché nella sostituzione di alcune parti meccaniche della turbina stessa.
Sebbene la fattibilità tecnica abbia avuto esito positivo viene segnalata una eventuale problematicità legata ai lunghi tempi di consegna dei manufatti modificati.
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LA GESTIONE ECONOMICA1
Principali dati economici, finanziari e per settore di Attività
migliaia di €
31.12.11
31.12.10
4.063.806
-212.150
3.851.655
82.172
82.879
26.100
-6.225
184.926
-96.081
88.845
3.519.293
-206.193
3.313.100
112.500
46.585
133.818
3.625.361
298.845
5.782
-212.150
3.851.655
135.981
3.103.200
277.824
2.287
-206.193
3.313.100
9.438
85.747
50.469
-63.482
82.172
15.540
102.548
51.164
-56.752
112.500
EBITDA:
Refining
Marketing
Energia
Corporate
Totale
9.438
188.501
50.469
-63.482
184.926
15.540
131.132
51.164
-56.752
141.084
Risultato operativo netto adjusted:
Refining
Marketing
Energia
Corporate
Totale
-24.603
59.076
15.944
-64.326
-13.909
-17.060
76.083
15.382
-57.569
16.836
Risultato operativo netto:
Refining
Marketing
Energia
Corporate
Totale
-24.603
161.830
15.944
-64.326
88.845
-17.060
104.668
15.382
-57.569
45.420
Indebitamento finanziario netto (2)
808.269
817.500
Ricavi della gestione caratteristica (1)
Ricavi infrasettori
Ricavi da terzi
EBITDA adjusted
Utili/Perdite di magazzino
Plusvalenza cessione Gpl
Rebranding
EBITDA
Ammortamenti e svalutazioni
Risultato operativo
Ricavi della gestione caratteristica:
Refining
Marketing
Energia
Corporate
Ricavi infrasettori
Totale
EBITDA adjusted:
Refining
Marketing
Energia
Corporate
Totale
-18.000
141.084
-95.664
45.420
(1) al netto delle accise e scambi commerciali
(2) al netto delle disponibilità liquide
1
Si precisa che per effetto degli arrotondamenti in migliaia o in milioni è possibile che i dati delle tabelle illustrate non coincidano tra loro e che
i totali non corrispondano alla somma delle varie componenti per qualche unità (di migliaia o di milioni).
23
Relazione del Consiglio di Amministrazione
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
24
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
Ricavi della gestione caratteristica
Al 31 dicembre 2011 la società presenta ricavi totali per Euro 3.852 milioni, superiori allo stesso
periodo dell’anno precedente di 538 milioni (Euro 3.313 milioni al 31 dicembre 2010).
Lo scostamento è dovuto all’aumento dei prezzi di vendita conseguente all’aumento delle quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi.
EBITDA adjusted
Al 31 dicembre 2011 la società presenta un EBITDA adjusted di 82,2 milioni di Euro, inferiore allo
stesso periodo dell’anno precedente (Euro 112,5 milioni al 31 dicembre 2010). La variazione in oggetto è principalmente frutto della riduzione dei margini di raffinazione. Lo scenario internazionale dell’anno, più sfavorevole rispetto a quello 2010, ha fatto registrare maggiori perdite industriali.
EBITDA
do
■
■
■
Al 31 dicembre 2011 la società presenta un EBITDA di Euro 184,9 milioni, superiore allo stesso periodell’anno precedente (Euro 141 milioni al 31 dicembre 2010).
Lo scostamento positivo è dovuto principalmente a:
utili di magazzino superiori. Le variazioni delle quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi hanno
determinato un aumento del valore dei greggi e prodotti presenti in magazzino derivante dall’applicazione del costo medio ponderato. Tale aumento, calcolato come differenza tra la valorizzazione a fine
esercizio e la valorizzazione ad inizio esercizio delle quantità presenti al primo gennaio ancora presenti tra quelle giacenti al 31 dicembre sommata all’accantonamento al fondo svalutazione magazzino,
ha determinato utili di magazzino per 82,9 milioni di Euro (verso utili per 46,6 milioni di Euro al 31
dicembre 2010);
costi di rebranding dei punti vendita per 6,2 milioni di Euro nel 2011 inferiori allo stesso periodo dell’anno precedente (18 milioni di Euro al 31 dicembre 2010);
plusvalenza per 26,1 milioni di euro realizzata con la vendita del canale gpl cisternette.
RISULTATO operativo netto adjusted
Al 31 dicembre 2011 la società presenta un risultato operativo netto adjusted di Euro -13,9 milioni,
inferiore allo stesso periodo dell’anno precedente ( 16,8 milioni al 31 dicembre 2010).
RISULTATO operativo netto
Al 31 dicembre la società presenta un risultato netto di 88,8 milioni di Euro, superiore allo stesso
periodo dell’anno precedente (45,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2010).
Lo scostamento è dovuto alle motivazioni sopra descritte.
Investimenti
migliaia di ¤
Dipendenti a fine periodo
n°
Supply & Trading
tonnellate
api - anonima petroli italiana S.p.A.
31.12.11
31.12.10
79.839
67.864
852
906
4.910.900
5.534.100
Lavorazioni Raffinerie
tonnellate
3.553.000
3.597.000
Vendite Rete
tonnellate
2.598.000
2.810.000
Vendite Extra Rete
tonnellate
1.424.000
1.663.000
Altre vendite (1)
tonnellate
385.000
220.000
Produzione
MWh
2.146.204
2.203.933
Stock di materie prime e prodotti
tonnellate
672.686
672.492
(1) include vendite a compagnie petrolifere e vendite in esportazione
RISULTATO del periodo al netto delle imposte
L’utile al 31 dicembre, al netto delle imposte, ammonta ad Euro 25,6 milioni, contro un utile pari ad
Euro 7 milioni del 2010.
Nel periodo in oggetto la società presenta imposte per Euro 33,7 milioni, costituite da costi per
imposte correnti pari ad Euro 36,5 milioni, oneri per differite per Euro 1,9 milioni, nonché ricavi per
imposte anticipate per Euro 4,7 milioni.
L'IRES corrente è stata calcolata applicando, in aggiunta all'aliquota ordinaria (27,5%), l'addizionale del 10,5% prevista per le imprese del settore petrolifero ed energetico con un volume di ricavi superiore a 10 milioni di Euro e un reddito imponibile superiore ad 1 milione di Euro.
SETTORI DI ATTIVITÀ
Di seguito i segmenti di business del gruppo api:
■ Raffinazione: include i margini di raffinazione delle lavorazioni presso la Raffineria di Falconara e presso la Raffineria Alma di Ravenna attribuendo gestionalmente al comparto parte del beneficio delle lavorazioni del residuo;
■ Marketing: include i margini di commercializzazione dei prodotti venduti.
■ Energia: include i margini derivanti dalla produzione di energia e vapore dell’impianto IGCC
Nel dettaglio l'analisi dell'andamento nell’anno per settore, rispetto al corrispondente periodo del
2010, evidenzia quanto segue:
Raffinazione
Il Gruppo api svolge l'attività di raffinazione attraverso la Raffineria di Falconara e, per alcune lavorazioni speciali, attraverso un contratto di conto lavorazione presso la Raffineria Alma, di proprietà di terzi.
La capacità di raffinazione complessiva del Gruppo api ammonta a circa 4 milioni di tonnellate di
greggio all'anno.
25
Relazione del Consiglio di Amministrazione
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
26
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
migliaia di €
31.12.11
Ricavi della gestione caratteristica
Ricavi infrasettori
31.12.10
133.818
135.981
-131.119
-133.174
Ricavi da terzi
2.698
2.808
EBITDA adjusted
9.438
15.540
0
0
Utili/Perdite di magazzino
Rebranding
EBITDA
Ammortamenti e svalutazioni
Risultato operativo
0
0
9.438
15.540
-34.040
-32.601
-24.603
-17.060
Si riportano di seguito i volumi commercializzati:
migliaia di €
31.12.11
3.340.000
31.12.10
Lavorazioni c/o Raffineria api di Falconara
tonnellate
3.401.000
Lavorazioni c/o Raffineria Alma di Ravenna
tonnellate
213.000
196.000
Lavorazioni Raffinerie
tonnellate
3.553.000
3.597.000
Margine di raffinazione Raffineria api
USD/bbl
-1,5
-0,4
Al 31 dicembre 2011 le lavorazioni sono state complessivamente di 3.553 mila tonnellate, inferiori alle lavorazioni dello stesso periodo dell’anno precedente (3.597 mila tonnellate al 31 dicembre 2010)
quale conseguenza della decisione di ridurre le lavorazioni nello stabilimento di Falconara, a causa dei
margini di raffinazione negativi. Al 31 dicembre 2011 il margine di raffinazione è stato pari a -1,5
USD/barile, inferiore al margine dello stesso periodo dell’anno precedente (-0,4 USD/barile al 31 dicembre 2010).
Marketing
Il Gruppo api commercializza prodotti petroliferi sia nel c.d. canale Rete, tramite punti vendita di proprietà o convenzionati ubicati su rete viaria ordinaria e rete viaria autostradale, che attraverso il c.d.
canale Extra Rete, con vendita a grossisti e rivenditori, e marginalmente, tramite vendite in esportazione via nave (c.d. mercato cargo) e ad altre società petrolifere.
31.12.11
31.12.10
3.625.361
3.103.200
-74.238
-66.984
3.551.123
3.036.216
85.747
102.548
Utili/Perdite di magazzino
82.879
46.585
Plusvalenza cessione Gpl
26.100
migliaia di €
Ricavi della gestione caratteristica
Ricavi infrasettori
Ricavi da terzi
EBITDA adjusted
Rebranding
EBITDA
Ammortamenti e svalutazioni
Risultato operativo
-6.225
-18.000
188.501
131.132
-26.671
-26.465
161.830
104.668
api - anonima petroli italiana S.p.A.
Si riportano di seguito i volumi commercializzati:
31.12.11
31.12.10
Vendite Rete
tonnellate
2.598.000
2.810.000
Vendite Extra Rete
tonnellate
1.424.000
1.663.000
Altre vendite (1)
tonnellate
385.000
220.000
Totale vendite
tonnellate
4.407.000
4.693.000
(1) include vendite a compagnie petrolifere e vendite in esportazione
Al 31 dicembre 2011 le vendite sono state complessivamente di 4.407 mila tonnellate, inferiori allo
stesso periodo dell’anno precedente (4.693 mila tonnellate al 31 dicembre 2010).
Rete
Al 31 dicembre 2011 le vendite di carburanti Rete sono state complessivamente di 2.598 mila tonnellate, inferiori allo stesso periodo dell’anno precedente (2.810 mila tonnellate al 31 dicembre 2010)
con margini unitari superiori a quelli dello stesso periodo del 2010.
Extra Rete
Al 31 dicembre 2011 le vendite Extra rete sono state complessivamente di 1.424 mila tonnellate,
inferiori allo stesso periodo dell’anno precedente (1.663 mila tonnellate al 31 dicembre 2010), con
margini unitari superiori a quelli dello stesso periodo del 2010 per il gasolio mentre per i bitumi sono
stati decisamente inferiori.
Altre vendite
Al 31 dicembre 2011 le Altre Vendite sono state complessivamente di 385 mila tonnellate, superiori allo stesso periodo dell’anno precedente (220 mila tonnellate al 31 dicembre 2010).
Magazzino greggi e prodotti
L’aumento del valore dei greggi e dei prodotti petroliferi presenti in magazzino ad inizio anno e
ancora presenti alla fine del trimestre ha determinato utili di magazzino per 82,9 milioni di euro (utili
per 46,6 milioni di euro al 31 dicembre 2010).
Energia
La percentuale di marcia dell’impianto nel corso del 2011 è stata pari all’ 92,2% delle ore totali,
mentre nello stesso periodo del 2010 è stata pari al 93,2%, portando ad un decremento della produzione di energia elettrica che nel corso del 2011 è stata pari a 2.146.203 Mwh contro 2.204.439 Mwh
del 2010; la produzione di vapore è stata rispettivamente 428.195 tonnellate contro 431.686 tonnellate del 2010.
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Relazione del Consiglio di Amministrazione
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
28
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
Si riportano di seguito i principali dati di periodo:
31.12.11
Produzione
MWh
migliaia di €
Ricavi della gestione caratteristica
Ricavi infrasettori
Ricavi da terzi
EBITDA adjusted
Utili/Perdite di magazzino
2.146.203
31.12.11
298.845
31.12.10
2.204.439
31.12.10
277.823
-6.793
-6.035
292.052
271.788
50.469
51.162
0
0
0
0
50.469
51.162
Ammortamenti e svalutazioni
-34.524
-35.782
Risultato operativo
15.944
15.380
Rebranding
EBITDA
LA GESTIONE FINANZIARIA
L’esercizio 2011 è stato caratterizzato da due fasi distinte. Nei primi mesi dell’anno (fino a prima dell’estate) si è assistito ad una continuazione del trend del 2010 con il sistema bancario nazionale che,
pur impegnato in una riduzione dei costi e dei rischi su pressione delle autorità di vigilanza, riusciva a
finanziarsi in condizioni non problematiche ancorché a costi crescenti sia presso il mercato interbancario che presso il pubblico. A partire dall’estate si è assistito ad un rapido deteriorarsi delle condizioni di
mercato a causa del sorgere delle problematiche legate alla crisi dei debiti sovrani. In particolare nel
breve giro di poche settimane la crescente pressione speculativa che si era andata posizionando sul
debito sovrano italiano si è riversata prepotentemente sulle banche domestiche, il cui profilo di rischio
è andato aumentando sui mercati internazionali in quanto detentrici della maggior parte dei titoli di
debito. Questo atteggiamento si è ben presto aggravato con il passare dei giorni sia a causa della revisione al ribasso del rating effettuato su una pluralità di istituti italiani da parte delle principali agenzie
sia a causa dell’impasse politica, italiana ed europea, incapace di risolvere il problema. L’effetto congiunto di questi due eventi ha ulteriormente assottigliato se non inaridito del tutto i canali di raccolta tradizionali delle banche rendendo di fatto da un lato impossibile il rifinanziamento delle obbligazioni in scadenza e dall’altro necessari cospicui aumenti di capitale per far fronte alle svalutazioni derivanti dall’applicazione del prezzo di mercato (mark to market) ai titoli di stato detenuti in portafoglio. Un certo
numero di banche ha provveduto ad effettuare aumenti di capitale e congiuntamente ha accentuato il
processo di deleveraging già in atto chiudendo completamente le erogazioni alle aziende, indistintamente e senza riguardo a qualità dei prenditori, rating, solvibilità, piani industriali o investimenti in atto.
In particolare si è azzerato l’accesso al credito a lungo termine mentre l’accensione di nuovi project
finance/leasing è stata resa difficile oltreché molto costosa; gli affidamenti a breve termine, ove non
revocati, hanno subito repentini rialzi degli spread riflettendo l’aumentato costo della raccolta bancaria
e la necessità per le banche di ridurre le esposizioni velocemente entro la fine dell’esercizio. Solo l’effetto congiunto di due riduzioni dei tassi ufficiali, la prima avvenuta a Novembre in concomitanza con
il cambio alla guida della BCE, e di una operazione straordinaria di rifinanziamento a lungo termine
(LTRO) sempre da parte della BCE, ha riportato livelli di liquidità accettabile sul mercato: grazie a quest’ultima misura circa 500mld di euro sono stati “iniettati” nel sistema a tassi di favore permettendo fra
l’altro alle banche di depositare, come garanzia collaterale, obbligazioni da loro emesse.
api - anonima petroli italiana S.p.A.
Tali vicende hanno indubbiamente avuto un ruolo rilevante nella gestione finanziaria del gruppo che
fa capo ad api spa che, oltre alle sue scadenze, ha dovuto far fronte nel corso del passato esercizio alle
richieste della controllante legate al finanziamento del settore delle energie rinnovabili. E’ parso subito
chiaro che, a causa del deterioramento del merito di credito del settore petrolifero, unito al mutato scenario di riferimento dei tassi di mercato, le modalità del rinnovo sarebbero state peggiori rispetto a quelle originarie. Proprio queste mutate condizioni però rendevano più appetibile per alcune banche la chiusura anticipata dei vecchi finanziamenti per loro svantaggiosi e la contemporanea accensione di nuovi
finanziamenti a condizioni “di mercato”.
Dei 127 milioni in scadenza nell’esercizio, la capogruppo è riuscita a rinegoziarne 90 e ne ha rimborsati 37. In aggiunta, sfruttando il periodo favorevole dei primi mesi dell’anno, api spa ha negoziato
ed ottenuto “nuovi” finanziamenti per 30 milioni, di cui 15 in modalità “bullet” (ovvero con rimborso
finale totale del capitale) con scadenza luglio 2014 e altri 15 “in ammortamento” (ovvero con restituzione graduale a determinati periodi del capitale prestato) con rata finale nel marzo del 2016. In occasione della rinegoziazione delle scadenze 2011, si è proceduto, con un gruppo bancario in particolare,
alla rinegoziazione anticipata di prestiti in scadenza nei primi mesi del 2012 ottenendone una proroga
a fine 2014. Pur in presenza, come ricordato, di condizioni di mercato perturbate e in peggioramento
con il passare dei mesi, nessuna delle linee concesse ad api prevede dei costi di mancato utilizzo così
come nessuno dei finanziamenti riscadenzati prevede il rispetto di determinati stringenti parametri
finanziari (cd covenants) o la corresponsione di garanzie di qualsiasi tipo. In tutti i casi è prevista altresì
l’opzione, a favore dell’azienda, di rimborsare in qualsiasi momento il prestito prima della scadenza
senza il pagamento di penali. Anche gli spread riconosciuti alle banche hanno riflesso il generale deterioramento delle condizioni nel corso dell’anno: sono rimasti compresi nella fascia 150-200 punti base
fino a luglio per poi schizzare anche oltre i 250 per le rinegoziazioni avvenute a fine anno. La media
ponderata degli spread ottenuti, comprensiva sia delle proroghe che dei nuovi finanziamenti, è comunque pari a 200 punti base che, se pur superiori al passato, sono sempre contenuti rispetto a quelli prevalenti sul mercato per prenditori con rating e attività paragonabili a quelli di api spa.
Indebitamento finanziario netto
(in migliaia di euro)
Disponibilità liquide
Disponibilità vincolate da project finance
Indebitamento finanziario a medio-lungo termine
Indebitamento finanziario a breve termine
Totale
31.12.2011
63.263
31.12.2010
42.003
83.985
59.407
367.444
459.522
682.973
470.185
903.169
828.297
94.900
10.800
808.269
817.497
Debiti/finanziari V/Controllanti/Altre Soc. Gruppo
Crediti/finanziari V/Controllanti
P.F.N.
A fronte di una sostanziale stabilità della posizione finanziaria netta, l’esercizio appena trascorso
registra un incremento dell’indebitamento, al lordo delle disponibilità liquide, pari al 13%. La spiegazione è legata a numerosi fattori: fra i più importanti ricordiamo i maggiori fabbisogni sia della società
controllante api holding che di alcune società del gruppo fra cui la società api raffineria. I primi sono
legati agli ingenti investimenti che sono stati intrapresi dal gruppo nel settore delle energie rinnovabili:
a fronte della scarsità di credito bancario disponibile causata dagli eventi già descritti, si è pensato di
attingere alle linee di credito già concesse e non utilizzate dalla capogruppo. Per i secondi la motivazione risiede nel perdurare dello sfavorevole scenario che sta ormai caratterizzando il settore della raffinazione negli ultimi anni nel quale, per non perdere la competitività derivante dalla complessità dell’impianto, sono comunque previste regolari spese di manutenzione.
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Relazione del Consiglio di Amministrazione
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
30
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
A questi motivi “strutturali” si sono aggiunte delle aggravanti congiunturali, che hanno colpito principalmente la capogruppo, quali l’accresciuto prezzo della materia prima unito alla contemporanea rivalutazione della valuta di riferimento (il dollaro USA).
La già citata “chiusura” del mercato dei capitali a media-lunga scadenza ha costretto il gruppo ad
optare per finanziamenti prevalentemente a breve termine, modificando la suddivisione 50/50 di fine
2010 fra passività finanziarie a medio-lungo e a breve, in un rapporto 35/65.
L’esercizio ha evidenziato una ottima performance finanziaria della controllata api energia, la cui
posizione finanziaria netta è ulteriormente migliorata rispetto all’esercizio precedente. Nel 2011 la
società, pur generando liquidità, non ha provveduto alla distribuzione di dividendi e quindi evidenzia
disponibilità liquide vincolate in notevole aumento. Al 31 dicembre 2011 il debito residuo è pari a Euro
182.642 migliaia. Tale debito è stato ricalcolato secondo il criterio del costo ammortizzato ad un tasso
del 3,15% per un totale di Euro 180.380 migliaia.
L’indebitamento medio di gruppo, pari a 927 milioni, si è leggermente incrementato (+ 1,1%) rispetto ai 917 milioni nel 2010.
Di seguito si fornisce una suddivisione del debito medio per tipologia e relativo costo:
118.832 migliaia
tasso medio 2,73% (1,092% nel 2010)
– c/c ordinari
– finanziamenti operativi
191.046 migliaia
tasso medio 2,383% (1,207% nel 2010)
– finanziamenti strutturali
617.365 migliaia
tasso medio 3,435% (2,525% nel 2010)
A fine anno la parte di debito a medio lungo termine coperta dal rischio relativo alle oscillazioni dei
tassi di interesse era pari al 41%, leggermente più’ bassa rispetto al precedente esercizio sia per la chiusura anticipata di un contratto IRS dovuta all’estinzione anticipata del finanziamento sottostante oggetto della copertura, sia per la scadenza naturale di alcuni derivati a seguito del termine dei finanziamenti sottostanti. Nel corso dell’anno, infine, per coprire il rischio di tasso connesso a due nuovi finanziamenti a medio lungo termine a tasso variabile accesi nel mese di marzo e di durata 5 anni, sono stati
stipulati dalla società capogruppo due nuovi contratti derivati di Interest Rate Swap.
Per quanto riguarda la copertura dallo stesso rischio da parte della controllata api energia, si segnala che il 75% del debito nascente dal project finance è coperto tramite tre semplici derivati “plain vanilla” del tipo Interest Rate Collar che prevedono un tasso debitore minimo dell’1,97% (Interest Rate
Floor) ed un tasso debitore massimo del 6% (Interest rate Cap).
All’interno del gruppo, l’unica società operante sul mercato dei cambi e come tale esposta al rischio
di oscillazioni del tasso di cambio è la capogruppo, api – anonima petroli italiana spa.
Per far fronte al fabbisogno di valuta estera derivante dalle importazioni di greggio, nel corso del
2011 la società ha provveduto ad intermediare, tramite controparti bancarie italiane ed internazionali
operanti sul mercato dei cambi, la ragguardevole cifra di 2,885 miliardi di dollari.
Al netto delle esportazioni, pari a circa 217 milioni di dollari, il monte dollari sotto rischio è risultato uguale a 2,668 miliardi nel 2011 rispetto a 1,932 miliardi nel 2010.
Il maggior valore delle transazioni in valuta è stato una diretta conseguenza dell’aumento dei prezzi della materia prima importata rispetto al precedente esercizio.
La gestione del rischio di cambio è affidata alla stipulazione di contratti di acquisto a termine giornalieri (forward) di durata media di circa 15 giorni. Tali acquisti, mediamente di ammontare di circa
10,5 milioni di dollari /giorno, sono effettuati tenendo a riferimento (benchmark) la chiusura quotidiana della Banca Centrale Europea (BCE). Nel corso dell’anno tale gestione ha comportato un risparmio medio cumulato di circa 2,8 milioni di euro calcolati come differenza fra cambio medio ponderato euro/usd di BCE (1,3922) e cambio medio ponderato ottenuto da api (1,3943) dalle controparti bancarie.
api - anonima petroli italiana S.p.A.
LA GESTIONE DEL PERSONALE
L’organico complessivo del gruppo api anonima petroli italiana S.p.A. al 31/12/2011 è di 852 unità
(906 al 31/12/2010). Lo scostamento è dovuto in gran parte dalla cessione del ramo di azienda gpl cisternette in api anonima oltre che alla realizzazione di quanto previsto nel piano di riorganizzazione e riqualificazione del personale di raffineria. Non si rilevano invece scostamenti negli organici delle altre società
nel perimetro di consolidamento.
La variazione del costo del lavoro dipendente nell’anno 2011 rispetto all’anno 2010 è stata influenzata, dalla presenza del rinnovo del CCNL Energia e Petrolio, dall’incidenza degli incrementi previsti dai contratti integrativi stipulati nel corso degli esercizi precedenti, e dagli oneri sostenuti per l’incentivo all’esodo
legati all’avvio del piano di riorganizzazione concordato con le Organizzazioni Sindacali.
L’attività di relazioni sindacali è stata diretta nei primi mesi del 2011 in api anonima allo studio della
cessione del ramo gpl cisternette, concretizzatasi nel mese di aprile.
In raffineria, con riferimento all’attività sindacale, il 2011 è stato caratterizzato dalla realizzazione di
quanto previsto nel Piano quadriennale di Miglioramento del sito, che ha come priorità l’ottimizzazione
delle rese di produzione, la diminuzione di consumi energetici, il miglioramento dell’efficienza nell’area di
manutenzione, la diminuzione dei costi di altro genere e la riorganizzazione e riqualificazione del personale, come da accordo del 23 Dicembre 2009 siglato con le Organizzazioni Sindacali.
Il 2011 si è caratterizzato tanto in api anonima quanto in api raffineria dal rinnovo del mandato delle
rsu.
Nel 2011 la formazione e le attività di sviluppo in api anonima hanno portato al completamento del
percorso di inserimento di alcuni giovani laureati, inseriti prevalentemente nelle Funzioni commerciali.
Diverse iniziative hanno dato adempimento ad obblighi di legge (sicurezza, D.Lgs. 231) con uso abbastanza diffuso di formazione a distanza. Sono stati realizzati alcuni progetti con finanziamento da parte di
Fondimpresa, ed altri sono stati pianificati per essere realizzati nel 2012, soprattutto in ambito sicurezza.
La Direzione Risorse Umane di api anonima ha anche affiancato le società del comparto renewables
nella realizzazione di alcune iniziative specifiche ancora in ambito sicurezza e del project management, e
nell’effettuazione di un talent audit con finalità di retention e di analisi dei bisogni formativi.
L’attività di selezione è stata marginale, e non ha portato a significativi inserimenti dall'esterno, stante
la prevalente necessità di effettuare ottimizzazioni interne.
In raffineria le attività di formazione eseguite nel 2011 oltre alla prosecuzione dei programmi avviati
negli scorsi anni, sono state finalizzate principalmente alla formazione, informazione e addestramento del
personale inerente tematiche di sicurezza e ambiente, alla revisione di procedure del sistema gestione integrato e a soddisfare esigenze derivanti da analisi effettuate dal “Comitato Sicurezza e Ambiente” e dagli
accordi sindacali.
SISTEMI INFORMATIVI
Nel corso del 2011, nell’ambito dei Sistemi Informativi si segnala l’allargamento delle funzionalità
del portale IPortal destinato ai Retisti ed ai Gestori, la migrazione di api Nòva Energia sui sistemi SAP
centrali di api, la gestione integrata dei profili autorizzativi SAP collegati al modulo HCM (gestione del
personale) e al sistema di Segregation Of Duties, l’avvio in esercizio del progetto di Dematerializzazione
dei documenti (ciclo attivo e libri giornale), la sostituzione dell’elaboratore centrale per adeguarlo alle
aumentate esigenze di calcolo.
31
Relazione del Consiglio di Amministrazione
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
32
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
ATTIVITA’ DELL’ORGANISMO DI VIGILANZA
Nel corso dell’anno l’Organismo di Vigilanza ha verificato la corretta applicazione del D.Lgs. 231/01
mediante una serie di incontri in cui è stata effettuata l’analisi dei flussi informativi periodici redatti dal
management aziendale e delle verifiche effettuate con gli interventi della funzione Internal Audit di api
holding, dai quali non sono emersi profili di criticità.
Periodicamente l'Organismo di Vigilanza si è coordinato con il Collegio Sindacale per garantire un
costante flusso informativo reciproco.
L'Organismo di Vigilanza ha anche monitorato le attività svolte dalla società al fine di adeguare il
Modello di Organizzazione Gestione e Controllo relativamente ai reati ambientali.
ATTUAZIONE NORMATIVA “PRIVACY”
Il gruppo ha provveduto ad aggiornare anche per il corrente anno, il Documento Programmatico
sulla Sicurezza secondo i dettami del D. Lgs. 196/2003, e sono state adottate le misure minime di sicurezza in esso contenute.
ATTIVITA’ DI RICERCA E SVILUPPO
Per quanto riguarda le attività di ricerca e sviluppo si precisa che non si è ritenuto di capitalizzare
alcun costo.
AZIONI PROPRIE E DELL’IMPRESA CONTROLLANTE POSSEDUTE
A seguito del particolare disposto dell’art. 2428 C.C. commi 3 e 4, si precisa che l’Azienda non possiede azioni proprie né azioni o quote di società controllanti neanche tramite società fiduciarie o interposta persona e che nel corso dell’anno tali categorie di azioni o quote non sono state né acquistate
né vendute.
I RAPPORTI CON LE SOCIETA’ CONTROLLATE E COLLEGATE
Con riferimento ai rapporti con le società controllate di seguito evidenziamo, suddiviso per comparto, il volume dei rapporti più significativi intercorsi nell’anno:
FATTURATO 2011
(in migliaia di euro)
api - anonima petroli italiana S.p.A.
verso api anonima
petroli italiana S.p.A.
da api anonima
petroli italiana S.p.A.
146.173
34.808
Raffinazione
api raffineria di ancona S.p.A.
Produzione energia
api energia s.p.a.
83.988
Petrolifero
DIALCO S.R.L.
231
APISEM S.R.L.
3.859
G.R.C. S.R.L.
IP SERVICES S.R.L. (già ALPENOIL S.R.L.)
ABRUZZO COSTIERO S.R.L.
22.901
650
26
29
25.034
3.135
30
Ristorazione
Festival s.r.l.
32
Servizi
api holding s.p.a.
4.911
294
3.842
82
Immobiliari
api real estate s.r.l.
Trading Petrolifero
API SERVICES (SERVIZI)
apioil Limited
159
211.047
95
FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
E PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE
Lo scenario macroeconomico che tende a delinearsi per l’anno in corso sembrerebbe riflettere una
situazione di peggioramento del ciclo economico; ad inizio anno infatti il FMI ha rivisto a ribasso, rispetto alle precedenti stime di settembre, le prospettive di crescita dell’economia mondiale portandole dal
4% al 3,3% per il 2012. La revisione più pesante riguarda principalmente l’Europa per la quale è prevista un rallentamento dello 0,5% (contro la precedente stima di un +1,1%). In netto calo anche le prospettive per l’Italia per la quale è atteso un calo del 2,2% (contro un +0,3% stimato solo pochi mesi fa).
Per l’Europa infatti il 2012 si è aperto ancora con l’attenzione focalizzata sul rischio sovrano dei paesi
dell’Eurogruppo, soprattutto per quanto riguarda la Grecia, per la quale finalmente è stato approvato
lo scorso 20 febbraio il nuovo piano di aiuti per 130 miliardi attraverso l’EFSF ed il Fondo Monetario
Internazionale.
Negli altri paesi dell’area Euro, si comincia ad evidenziare un calo dei rendimenti sui Titoli di Stato,
in particolare quelli italiani, per i quali lo spread con i bund tedeschi è sceso a marzo a 300 basis point;
ciò a seguito delle misure adottate dai governi nazionali e delle varie modifiche apportate al fondo Salva
Stati che presto entreranno in vigore.
33
Relazione del Consiglio di Amministrazione
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
34
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
Sul fronte monetario, la FED ha ulteriormente posticipato a fine 2014 il cambio di politica monetaria
ribadendo prospettive di crescita moderata per il 2012. Il presidente della FED ha affermato che cominciano ad essere visibili miglioramenti sul mercato del lavoro, ma i consumi restano ancora deboli.
Anche la BCE ha lasciato i tassi invariati all’1% nell’ultima riunione del 9 febbraio. Il 29 febbraio la
BCE ha eseguito la seconda importante operazione di prestito illimitato alle banche a 3 anni all’1%
(LTRO) per un totale di 529,5 miliardi, di cui oltre 100 miliardi richiesti da banche italiane.
Sul mercato valutario, da inizio anno l’Euro si è apprezzato nei confronti del Dollaro da un livello minimo di 1,2624 del 13 gennaio fino a quello di 1,3454 a fine febbraio per poi subire di nuovo una forte
correzione nei primi giorni di marzo. A trascinare l’Euro verso il basso sono ancora le problematiche legate al piano d’aiuti alla Grecia che, seppur approvato, è ancora in fase di discussione su molti aspetti.
In salita da inizio anno anche il prezzo del petrolio, passato dai circa 110 dollari di gennaio ai quasi
125 dollari i primi giorni di marzo. Sulle quotazioni ha influito anche la decisione del parlamento
Europeo, su pressione nord americana, di embargare il petrolio iraniano, quale risposta alle crescenti
velleità nucleari dell’attuale regime. Una tale situazione avrà sicuramente riflessi anche sull’approvvigionamento della società api spa nel corso dell’esercizio. Per ovviare alle restrizioni sono già stati presi contatti con gli altri fornitori di greggio che hanno volentieri acconsentito ad aumentare i volumi di vendita nei prossimi mesi.
Lo scenario nella raffinazione rimane comunque caratterizzato da margini non redditizi tali da raccomandare un ridotto utilizzo degli impianti.
Sul fronte della distribuzione nei primi mesi dell’anno si è assistito ad un continuo graduale calo dei
consumi in parte spiegabile con le avverse condizioni climatiche che hanno colpito l’intero territorio italiano, in particolare nel mese di febbraio, oltreché dall’effetto depressivo costituito dall’aumento del prezzo
alla pompa in conseguenza dei recenti ritocchi alle accise e degli aumenti del costo della materia prima.
Sul fronte api energia ricordiamo che a seguito dell’emanazione del DM del Ministero dello Sviluppo
Economico del 23 giugno 2011 ed alla lettera del GSE del 19/11/2011 contenente la procedura relativa alla presentazione dell’istanza vincolate per la risoluzione anticipata delle convenzioni cc.dd. CIP
6/92, api energia ha presentato il 6 febbraio 2012, dopo aver ottenuto l’autorizzazione dalle banche,
l’adesione vincolante alla risoluzione anticipata della convenzione CIP 6/92 in essere, con efficacia a partire dal primo gennaio 2013. In data 26 marzo 2012 è stata firmata la risoluzione della convenzione
con effetto 1 gennaio 2013, a seguito dell’operazione la società api energia sta definendo con le banche l’estinzione anticipata dei finanziamenti in essere. Pertanto api energia S.p.A. continuerà a produrre fino al 31 dicembre 2012 secondo quanto previsto dalla Convenzione con il GSE, in aggiunta saranno valutate le ipotesi di modifica dell’impianto di produzione, di smantellamento o cessione totale o
parziale. Nelle more degli sviluppi sopra descritti, la controllata ha redatto il proprio bilancio secondo
principi di continuità, tenuto conto della completa recuperabilità dei valori scritti, tramite l’indennizzo
connesso alla risoluzione anticipata.
In merito ai finanziamenti in scadenza, la seconda asta effettuata dalla BCE a fine febbraio ha contribuito a riportare la liquidità sul mercato interbancario a livelli accettabili e le controparti bancarie con
le quali si sta attivamente dialogando hanno ammesso la disponibilità ad effettuare il rinnovo di buona
parte delle linee in scadenza nella prima parte dell’anno.
Roma, 29 marzo 2012
Il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Dott. Ugo Brachetti Peretti
Il Dirigente Preposto
Dott. Stefano Cardello
2
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
37
Conto economico complessivo consolidato
31 dicembre 2011
Note
Ricavi
Altri ricavi
31/12/11
31/12/10
3.765.152.924
3.252.150.685
86.502.367
56.748.160
Totale
5
3.851.655.291
3.308.898.845
Costi Materie Prime e Materiali di Consumo
6
-3.125.354.255
-2.619.177.845
Costi per Servizi
7
-291.141.098
-320.372.306
-33.673.422
-30.512.426
Costo Del Personale
8
-62.697.733
-65.753.042
Ammortamenti e Svalutazioni
9
-96.080.530
-95.664.016
Accantonamenti Rischi
10
-26.634.081
-7.768.904
Altri costi operativi
10
-127.229.099
-124.229.897
-3.762.810.218
-3.263.478.436
RISULTATO OPERATIVO
88.845.073
45.420.409
Proventi (oneri) finanziari
-30.546.082
-24.571.091
1.065.292
1.416.352
-29.480.790
-23.154.739
59.364.283
22.265.670
-33.777.449
-15.271.625
25.586.834
6.994.045
25.137.249
6.576.494
449.585
417.551
Costi per Godimento Beni di Terzi
Totale
Proventi (ed oneri) da valutazione con il metodo del PN
Totale
11
RISULTATO ANTE IMPOSTE
Imposte del periodo
12
RISULTATO DEL PERIODO AL NETTO DELLE IMPOSTE
Risultato del Periodo – Gruppo
Risultato del Periodo – Terzi
Utile base per azione
13
0,1796
0,0491
Utile diluito per azione
13
0,1796
0,0491
Dividendo
13
-
-
Conto economico complessivo consolidato
31 dicembre 2011
Gruppo api anonima petroli italiana S.p.A.
Utile di esercizio
Note
31/12/11
31/12/10
25.586.834
6.994.045
1.843.125
2.180.227
27.429.959
9.174.272
Altre componenti di CE Complessivo
Utili (perdite) da componenti di copertura CFH
Totale Utile complessivo dell'esercizio
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
Gruppo api anonima petroli italiana S.p.A.
38
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata
31 dicembre 2011
Gruppo api anonima petroli italiana S.p.A.
Note
31/12/11
Immobili, Impianti e Macchinari
14
877.341.486
903.364.592
Avviamento
15
123.310.655
123.626.279
Immobilizzazioni Immateriali
16
122.387.054
125.333.588
Partecipazioni
17
11.247.513
11.058.991
Altre Attività
18
21.984.144
23.323.633
Strumenti Derivati
19
1.174.069
9.286
Imposte Anticipate
20
72.336.113
77.241.151
1.229.781.034
1.263.957.520
Attività non Correnti
31/12/10
Rimanenze
21
441.265.697
352.808.143
Crediti commerciali e altri crediti
22
712.721.263
588.908.279
Crediti finanziari verso controllanti
23
94.900.210
10.800.000
Altre Attività
24
27.857.533
21.790.632
Crediti per Imposte
25
15.289.094
13.948.867
Disponibilità vincolate da Project Financing
26
83.985.385
59.406.092
Disponibilità Liquide e Mezzi Equivalenti
27
63.262.666
42.000.952
Attività Correnti
1.439.281.848
1.089.662.965
TOTALE ATTIVO
2.669.062.882
2.353.620.485
Capitale sociale
115.425.000
115.425.000
Riserva Legale
23.085.000
19.295.263
268.355.753
263.608.306
25.137.249
6.576.494
432.003.002
404.905.063
1.762.571
1.307.779
433.765.573
406.212.842
367.444.541
459.522.452
Altre riserve
Utile (perdita) di periodo
Totale patrimonio netto del Gruppo
28
Patrimonio Netto di Terzi
Patrimonio Netto
Finanziamenti a medio lungo termine
29
Benefici ai dipendenti
30
12.197.076
13.499.552
Fondo Imposte Differite
31
130.775.343
127.658.043
Fondi Rischi e Oneri
32
58.695.331
45.186.263
569.112.291
645.866.310
Passività non Correnti
Debiti Commerciali e Vari
33
687.560.861
489.039.068
Strumenti derivati
34
15.466.143
19.521.945
Finanziamenti a breve termine
35
682.973.041
470.184.923
Altre Passività
36
149.946.767
196.361.568
Debiti per Imposte
37
130.238.206
126.433.829
Passività Correnti
1.666.185.018
1.301.541.333
TOTALE PASSIVO
2.669.062.882
2.353.620.485
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
39
Rendiconto finanziario consolidato IFRS
31 dicembre 2011
Gruppo api anonima petroli italiana S.p.A. (dati in migliaia di Euro)
Risultato netto dell’esercizio
IFRS
IFRS
2011
2010
25.587
6.994
94.280
94.462
Ammortamenti Immobilizzazioni Materiali
Ammortamenti Immobilizzazioni Immateriali e Impairment
1.800
1.202
Effetti da valutazione ad Equity delle Immobilizzazioni Finanziarie
-1.065
-1.416
Variazioni dei Fondi (incluso TFR)
12.584
-8.092
1.964
-193
-36.934
-35.496
8022
7.718
106.238
65.179
Neutralizzazione effetti non monetari da Hedge Accounting
Altre voci non monetarie
Variazione Fondo (Attività) per Imposte Differite (Anticipate)
Cash-flow da Attività Operativa (prima delle variazioni del Working Capital)
Variazione crediti commerciali
-123.813
-81.234
Variazione rimanenze
-88.458
-30.167
Variazione debiti commerciali
198.522
96.194
Variazione delle Altre Attività Operative Nette
-36.670
27.888
124
321
55.943
78.181
1.462
-490
Effetti derivanti dalla variazione dei cambi sui saldi delle consolidate estere
CASH-FLOW DA ATTIVITÀ OPERATIVA [a]
Investimenti in immobilizzazioni immateriali
Investimenti in immobilizzazioni materiali
-68.257
-64.310
Investimenti in immobilizzazioni finanziarie
877
3.927
Variazione crediti finanziari a lungo termine
1.339
2.386
-64.579
-58.487
Rimborsi/accensioni finanziamenti medio/lungo
-93.449
-146.417
Variazione debiti/crediti finanziari a breve
123.347
41.018
CASH-FLOW DA ATTIVITÀ D'INVESTIMENTO [b]
-639
Distribuzione dividendi
29.898
-106.038
21.262
-86.344
CASSA ED EQUIVALENTI DI CASSA ALL'INIZIO DEL PERIODO
42.001
128.345
CASSA ED EQUIVALENTI DI CASSA ALLA FINE DEL PERIODO
63.263
42.001
CASH-FLOW DA ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO [c]
Incremento/(decremento) cassa ed equivalenti di cassa [a+b+c]
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
Rettifiche per:
115.425
19.295
154.527
6.576
116.722
Saldo al 31 dicembre 2010
-7.640
6.576
Utile del periodo
404.905
6.576
0
6.751
Destinazione utile dell'esercizio 2009
-6.751
0
Variazione area di consolidamento
2.162
0
2.162
Altre movimentazioni di Patrimonio Netto
Effetto delle operazioni di Hedge accounting
321
Riserva Trad. Partecipate Estere
321
0
395.846
Riclassifiche da altre riserve
-6.751
0
123.152
Patrimonio
Netto
Gruppo
Effetto relativo all’applicazione del metodo del PN
-9.802
Utili Utili (perdite)
a nuovo del periodo
0
154.527
Riserva
C.F. Hedge
Distribuzione dividendi
19.295
Altre
Riserve
0
115.425
Saldo al 1 gennaio 2010
Riserva
Legale
Altri utili (perdite) rilevate a PN
Capitale
Sociale
Migliaia di Euro
31 dicembre 2010
Movimenti nelle voci di patrimonio netto
890
365
19
-639
1.145
Capitale
e riserve
Terzi
418
418
-365
365
Risultato
del periodo
Terzi
1.308
418
0
0
0
19
0
0
0
-639
0
1.510
Patrimonio
Netto
Terzi
406.213
6.994
0
0
0
2.181
321
0
0
-639
0
397.356
Patrimonio
Netto
Totale
40
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
23.085
132.361
432.003
25.137
1.314
418
6
890
Capitale
e riserve
Terzi
450
450
-418
418
Risultato
del periodo
Terzi
1.763
450
0
0
0
6
0
0
0
0
0
1.308
Patrimonio
Netto
Terzi
433.766
25.587
0
0
0
1.844
124
0
0
0
0
406.213
Patrimonio
Netto
Totale
api - anonima petroli italiana S.p.A.
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
25.137
141.797
Saldo al 31 dicembre 2011
-5.802
25.137
Risultato del periodo
0
-6.576
Destinazione risultato dell'esercizio 2010
6.576
0
1.838
Variazione area di consolidamento
1.838
124
0
115.425
124
18.711
Altre movimentazioni di Patrimonio Netto
Effetto delle operazioni di Hedge accounting
Riserva Trad. Partecipate Estere
-22.501
0
3.790
404.904
Destinazione risultati 2010 società del gruppo
6.576
0
116.510
Patrimonio
Netto
Gruppo
Effetto relativo all’applicazione del metodo del PN
-7.640
Utili Utili (perdite)
a nuovo del periodo
0
154.738
Riserva
C.F. Hedge
Distribuzione dividendi
19.295
Altre
Riserve
0
115.425
Saldo al 1 gennaio 2011
Riserva
Legale
Altri utili (perdite) rilevate a PN
Capitale
Sociale
Migliaia di Euro
31 dicembre 2011
Movimenti nelle voci di patrimonio netto
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
41
42
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
Principi contabili e note esplicative
1. INFORMAZIONI SOCIETARIE
La pubblicazione del bilancio consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 dell’api, avente
sede in Roma, Via Salaria 1322, è stata autorizzata con delibera degli amministratori del 29 marzo 2012.
Area di consolidamento
Il bilancio consolidato comprende i bilanci di periodo al 31 dicembre 2011 della api anonima petroli italiana S.p.A. e delle seguenti controllate detenute, direttamente o indirettamente:
Ragione sociale
Sede
Azionisti
% di possesso
Capitale sociale
(Migliaia di Euro
se non altrimenti indicato)
“api Raffineria” di Ancona S.p.A.
(di seguito denominata "api Raffineria”)
Ancona
“api”
100
13.125
api energia S.p.A.
Roma
“api”
98,84
13.831
“terzi”
1,16
“api”
99,99
api services limited (Regno Unito)
Londra
apioil limited (Bermuda)
Hamilton
“terzi”
0,01
“api”
99,99
“terzi”
0,01
10.000 sterline
2 milioni di $ USA
Festival S.r.l.
Roma
“api”
100
560
Dialco S.r.l.
Bari
“api”
100
10
IP Services S.r.l. (già Alpenoil Srl)
Roma
“api”
100
100
G.R.C. S.r.l.
Roma
“api”
100
50
apifin S.r.l. in liquidazione
Roma
“api”
100
600
Le seguenti partecipazioni in società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto:
Ragione sociale
Sede
Azionista
% di possesso
“api Raffineria”
50,00
“terzi”
50,00
“api”
50,00
“terzi”
50,00
“api”
30,00
“terzi”
70,00
“api”
50,00
“terzi”
50,00
Capitale Sociale
(Migliaia di Euro
dove non
diversamente indicato)
Società collegate:
apisoi Service S.r.l. in liquidazione
Falconara (An)
apisem S.p.A..
Lecce
Abruzzo Costiero S.r.l.
Pescara
Saccne rete S.r.l.
Messina
260
423
2.995
2.200
api - anonima petroli italiana S.p.A.
Le attività svolte dalle principali società consolidate sono le seguenti:
■ “api”: approvvigionamento greggi e distribuzione prodotti petroliferi;
■ “api energia”: gestione di un impianto di produzione di energia elettrica mediante gassificazione
integrata e combinato ciclo di cogenerazione;
■ “api Raffineria”: raffinazione in conto lavorazione per la controllante;
■ apioil limited e api services Ltd.: rispettivamente intermediazione nell’approvvigionamento e vendita prodotti petroliferi, e monitoraggio sui mercati internazionali di tali beni;
■ Festival S.r.l.: gestione servizi di ristorazione;
■ Apifin S.r.l. in liquidazione: gestione carte carburante.
■
■
■
■
ro
Si segnala che:
in data 28 novembre 2011 con atto del notaio Spagnuolo Giacomo Repertorio n. 4.308 Raccolta n.
2.178 la società apifin s.r.l. ha cambiato l’oggetto sociale, eliminando qualsiasi riferimento all’attività finanziaria e limitando l’attività alla sola emissione e gestione di carte carburante, modificando
conseguentemente il proprio statuto, contestualmente la società è stata posta in liquidazione;
ad aprile 2011 la società Tre C S.r.l. società unipersonale (partecipazione detenuta da “api” anonima petroli italiana s.p.a.) costituita a febbraio 2011 mediante conferimento, da parte della capogruppo stessa, di un ramo d'azienda costituito da quattro impianti di distribuzione carburanti siti nel
Comune di Palermo, nonchè dai diritti acquisiti per la realizzazione, sempre nel Comune di Palermo
di altro impianto, è stata ceduta a terzi per un valore di Euro 1.000 migliaia realizzando una plusvalenza di circa Euro 822 migliaia;
a febbraio 2012 è stata iscritta nel Registro delle Imprese di Roma la variazioni della forma societaria da società per azioni a società a responsabilità limitata della società Festival S.r.L.;
a marzo 2012 è stata iscritta nel Registro delle Imprese di Roma la variazione della denominazione
sociale di Alpenoil S.r.l. in IP Services S.r.l., deliberata dall'Assemblea dei Soci in data 14 febbraio
2012.
Le altre società consolidate, di minore rilevanza, svolgono attività commerciale nel settore petrolifee di servizi prevalentemente per le società del Gruppo.
2.1 CRITERI DI REDAZIONE
Il bilancio consolidato è stato redatto in base al principio del costo storico, tranne che per gli strumenti finanziari derivati che sono iscritti al valore equo (fair value). Il valore contabile delle attività e passività iscritte, che sono oggetto di operazioni di hedging, che sarebbero altrimenti iscritte al costo, sono
rettificati per tenere conto delle variazioni del fair value attribuibile ai rischi oggetto di copertura. Il
bilancio consolidato è presentato in Euro e tutti i valori sono espressi in Euro migliaia se non altrimenti
indicato.
Espressione di conformità agli IFRSs
Il Consiglio di Amministrazione della api anonima petroli italiana spa, in data 7 settembre 2006 ha
deliberato l’adozione dei Principi Contabili Internazionali nella redazione del bilancio di esercizio, come
consentito dall’art. 4 comma 5 del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, che disciplina l’esercizio delle
opzioni previste dall’art. 5 del Regolamento Comunitario n. 1606/2002 in materia di Principi Contabili
IFRS (di seguito IFRS), ai sensi dell’art. 3, comma 2, del medesimo decreto.
43
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
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api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
Pertanto, nel descrivere un bilancio come conforme agli IFRS, un’impresa dichiara che è conforme
all’intera gerarchia dei pronunciamenti emessi dallo IASB, International Accounting Standards Board,
compresi gli IAS, gli IFRS ed alle interpretazioni emesse dall’IFRIC, International Financial Interpretations
Commitee, o dal precedente SIC.
I Principi e le interpretazioni applicati al bilancio sono:
International Financial Reporting Standards (IFRS)
IFRS 1
IFRS 2
IFRS 3
IFRS 4
IFRS 5
IFRS 6
IFRS 7
IFRS 8
IFRS 10
IFRS 11
IFRS 12
IFRS 13
Prima adozione degli International Financial Reporting Standards
Pagamenti basati su azioni
Aggregazioni aziendali (Revised 2008)
Contratti Assicurativi
Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate
Esplorazione e valutazione delle risorse minerarie
Strumenti finanziari: informazioni integrative
Settori operativi
Bilancio Consolidato
Accordi Congiunti
Informativa su partecipazioni in altre imprese
Valutazione al fair value
International Accounting Standards (IAS)
√
√
√
√
√
√
√
IAS 1
IAS 2
IAS 7
IAS 8
IAS 10
IAS 11
IAS 12
IAS 16
IAS 17
IAS 18
Presentazione del bilancio
Rimanenze
Rendiconto finanziario
Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori
Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio
Commesse a lungo termine
Imposte sul reddito
Immobili, impianti e macchinari
Leasing
Ricavi
√
IAS 19
IAS 20
IAS 21
IAS 23
IAS 24
IAS 26
IAS 27
IAS 28
IAS 29
IAS 31
IAS 32
IAS 33
IAS 34
IAS 36
IAS 37
IAS 38
IAS 39
IAS 40
IAS 41
Benefici per I dipendenti
Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sull’assistenza pubblica
Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere
Oneri finanziari
Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate
Rilevazione e rappresentazione in bilancio dei fondi pensione
√
Bilancio consolidato e separato
Partecipazioni in società collegate (rivisto nel 2008)
Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate
√
Partecipazioni in joint venture
Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio
Utile per azione
√
Bilanci intermedi
Riduzione durevole di valore di attività
Accantonamenti, passività e attività potenziali
√
√
√
√
√
√
√
√
√
√
√
√
Attività immateriali
Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione
Investimenti immobiliari
Agricoltura
√
√
√
√
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
45
Principi contabili ed interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e non
ancora omologati dalla UE
La modifica allo IAS 1 cambia il raggruppamento delle altre componenti di conto economico complessivo. Le voci che potrebbero essere riclassificate nel conto economico in futuro dovrebbero essere
presentate separatamente rispetto alle voci che non saranno mai riclassificate. La modifica riguarderà
solo la modalità di presentazione e non avrà alcun impatto sui risultati del Gruppo. La modifica entrerà in vigore il 1 luglio 2012 o successivamente.
IAS 19 Benefici ai dipendenti (modifica)
Lo IASB ha emesso numerose modifiche allo IAS 19. Queste spaziano da cambiamenti radicali quali
l’eliminazione del meccanismo del corridoio e del concetto dei rendimenti attesi dalle attività del piano,
a semplici chiarimenti e terminologia. Nell’esercizio in corso, il Gruppo ha cambiato volontariamente le
politiche contabili per riconoscere gli utili e le perdite attuariali tra le altre componenti di conto economico complessivo. Il Gruppo sta attualmente valutando l’impatto delle altre modifiche. Le modifiche
sono effettive per gli esercizi che hanno inizio al 1 gennaio 2013 o successivamente.
IAS 27 Bilancio separato (rivisto nel 2011)
A seguito dei nuovi IFRS 10 e IFRS 12, quello che rimane dello IAS 27 è limitato alla contabilizzazione delle società controllate, a controllo congiunto e collegate, nel bilancio separato. Il Gruppo non presenta un bilancio separato. Le modifiche diventano effettive per gli esercizi che hanno inizio al 1 gennaio 2013 o successivamente.
IAS 28 Partecipazioni in società collegate (rivisto nel 2011)
A seguito dei nuovi IFRS 11 e IFRS 12, lo IAS 28 è stato rinominato Partecipazioni in società collegate e a controllo congiunto, e descrive l’applicazione del metodo del patrimonio netto per le partecipazioni in società a controllo congiunto, in aggiunta alle collegate. Le modifiche sono effettive per gli esercizi che hanno inizio al 1 gennaio 2013 o successivamente.
IFRS 7 Strumenti finanziari: Informazioni integrative Trasferimenti di attività finanziarie
Le modifiche richiedono delle ulteriori informazioni sugli strumenti finanziari, trasferiti ma non ancora rilevate in bilancio, per consentire agli utilizzatori di bilancio di comprendere la relazione tra quelle
attività che non sono state ancora rilevate in bilancio e le relative passività. Inoltre, le modifiche richiedono informativa sul coinvolgimento residuo nelle attività trasferite e non ancora rilevate per consentire agli utilizzatori di bilancio di valutare la natura e il rischio connessi al coinvolgimento residuo della
società in tali attività cancellate dal bilancio. Le modifiche si applicano per gli esercizi che hanno inizio
al 1 luglio 2011. Le modifiche riguardano solo l’informativa di bilancio e non impattano né la posizione finanziaria del Gruppo né il risultato.
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
IAS 1 Presentazione di Bilancio – Presentazione delle altre componenti di conto economico
complessivo
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api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
IFRS 10 – Bilancio consolidato
L’IFRS 10 sostituisce la parte dello IAS 27 Bilancio consolidato e separato che disciplina la contabilizzazione del bilancio consolidato. Esso comprende anche le problematiche sollevate nel SIC-12
Consolidamento – Società a destinazione specifica. L’IFRS 10 stabilisce un singolo modello di controllo
che si applica a tutte le società, comprese le società a destinazione specifica (special purpose entities).
I cambiamenti introdotti dall’IFRS 10 richiederanno al management, rispetto alle richieste che erano presenti nello IAS 27, valutazioni discrezionali rilevanti per determinare quali società sono controllate e,
quindi, devono essere consolidate dalla controllante. Questo principio si applica dagli esercizi con inizio
al 1 gennaio 2013, o successivamente.
IFRS 11 Accordi congiunti (Joint Arrangements)
L’IFRS 11 sostituisce lo IAS 31 Partecipazioni in Joint venture e il SIC - 13 Entità a controllo congiunto – Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo. L’IFRS 11 elimina l’opzione di contabilizzare le società controllate congiuntamente usando il metodo di consolidamento proporzionale. Le
società controllate congiuntamente che rispettano la definizione di una joint venture devono invece
essere contabilizzate usando il metodo del patrimonio netto. L’applicazione di questo principio avrà
impatto sulla posizione finanziaria del Gruppo. Questo è dovuto alla cessazione del consolidamento
proporzionale della joint venture Showers Limited (si veda nota 6) che dovrà essere contabilizzata con
il metodo del patrimonio netto. Questo principio si applica dagli esercizi con inizio al 1 gennaio 2013,
o successivamente.
IFRS 12 Informativa su partecipazioni in altre imprese
L’IFRS12 include tutte le disposizioni in materia di informativa in precedenza incluse nello IAS 27 relativo al bilancio consolidato, nonché tutte le disposizioni di informativa dello IAS 31 e dello IAS 28.
Questa informativa è relativa alle partecipazioni di una società in società controllate, controllate congiuntamente, collegate e in veicoli strutturati. Sono inoltre previste nuove casistiche di informativa.
Questo principio si applica dagli esercizi con inizio al 1 gennaio 2013, o successivamente.
IFRS 13 – Valutazione al fair value (valore equo)
L’IFRS 13 stabilisce una singola linea guida nell’ambito degli IFRS per tutte le valutazioni al fair value.
L’IFRS 13 non modifica i casi in cui sia richiesto di utilizzare il fair value, ma piuttosto fornisce una guida
su come valutare il fair value in ambito IFRS, quando l’applicazione del fair value è richiesta o permessa. Il Gruppo sta attualmente valutando l’impatto che tale principio avrà sulla posizione finanziaria e sui
risultati. Questo principio è effettivo per gli esercizi con inizio al 1 gennaio 2013.
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
47
2.2 VALUTAZIONI DISCREZIONALI E CONSIDERAZIONI IN MERITO
ALLA STAGIONALITÀ O CICLICITÀ DELLE OPERAZIONI INTERMEDIE
Il bilancio consolidato comprende il bilancio della api anonima petroli italiana e delle società controllate redatti al 31 dicembre 2011, adottando per ciascuna chiusura i medesimi principi contabili della
controllante.
Tutti i saldi e le transazioni infragruppo, inclusi eventuali utili e perdite non realizzati derivanti da rapporti intrattenuti fra società del Gruppo che sono riconosciuti nell’attivo, sono completamente eliminati.
Le società controllate sono consolidate integralmente a partire dalla data di acquisizione, ovvero
dalla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo.
Valutazioni discrezionali
Nell’applicare i principi contabili dell’api spa, gli amministratori hanno assunto decisioni basate sulle
seguenti valutazioni discrezionali (escluse quelle che comportano delle stime) con un effetto significativo sui valori iscritti a bilancio.
Stime ed ipotesi
Qui di seguito sono presentate le ipotesi chiave riguardanti il futuro e altre importanti fonti di incertezza nelle stime alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero produrre rettifiche significative nei
valori di carico delle attività e passività entro il prossimo esercizio finanziario.
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a
Conto economico, qualora la stessa interessi solo quell’esercizio. Nel caso in cui la revisione interessi
esercizi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nell’esercizio in cui la revisione viene effettuata e
nei relativi periodi futuri. Si ritiene che alcuni principi contabili siano particolarmente significativi ai fini
della comprensione del bilancio; a tal fine, di seguito, sono indicate le principali voci di bilancio interessate dall’uso delle predette stime contabili, nonché le principali assunzioni utilizzate dal management
nel processo di valutazione delle predette voci di bilancio, nel rispetto dei sopra richiamati principi contabili internazionali. La criticità insita in tali stime è determinata, infatti, dal ricorso ad assunzioni e/o a
giudizi professionali relativi a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base
delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto significativo sui risultati successivi.
Perdita di valore dell’avviamento
L’avviamento viene sottoposto a verifica circa eventuali perdite di valore con periodicità almeno annuale; detta verifica richiede una stima del valore d’uso dell’unità generatrice di flussi finanziari cui è attribuito l’avviamento, a sua volta basata sulla stima dei flussi finanziari attesi dall’unità e sulla loro attualizzazione in base a un tasso di sconto adeguato.
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
Principi di consolidamento
48
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
Riduzione di valore di attività non finanziarie
Una riduzione di valore sussiste quando il valore contabile di un’attività o di un’unità generatrice di
cassa eccede il proprio valore recuperabile, che è il maggiore tra il suo fair value dedotti i costi di vendita e il suo valore d‘uso. Il calcolo del fair value dedotti i costi di vendita è basato sui dati disponibili
da operazioni di vendita vincolanti, tra parti libere e autonome, di attività simili o prezzi di mercato
osservabili, dedotti i maggiori costi relativi alla dismissione dell’attività. Il calcolo del valore d’uso è basato su un modello di flusso di cassa attualizzato. I flussi di cassa sono derivati dal piano per i cinque anni
successivi e non includono le attività di ristrutturazione per le quali il Gruppo non abbia già un‘obbligazione presente, né significativi investimenti futuri che incrementeranno il rendimento delle attività componenti l‘unità generatrice di flussi cassa oggetto di valutazione. L’importo recuperabile dipende sensibilmente dal tasso di sconto utilizzato nel modello dei flussi di cassa attualizzati così come dai flussi di
cassa in entrata attesi in futuro e dal tasso di crescita utilizzato ai fini dell’estrapolazione.
Imposte
Sussistono incertezze sull’interpretazione di normative fiscali complesse e sull’ammontare e la tempistica del reddito imponibile futuro. Data l’ampia gamma di rapporti commerciali internazionali, la natura
a lungo termine e la complessità dei vigenti accordi contrattuali, le differenze che derivano tra i risultati effettivi e le ipotesi formulate, o i futuri cambiamenti di tali ipotesi, potrebbero richiedere rettifiche
future alle imposte sul reddito e ai costi già registrati. Il Gruppo effettua accantonamenti, basati su
stime ragionevoli, per le possibili conseguenze dei controlli da parte delle autorità fiscali dei rispettivi
paesi in cui opera. L’ammontare di questi accantonamenti si basa su diversi fattori, come l’esperienza
di precedenti verifiche fiscali o le diverse interpretazioni della normativa fiscale da parte della società
soggetta a tassazione e da parte dell’autorità fiscale competente. Queste differenze d’interpretazione
possono sorgere su una vasta gamma di problemi a seconda delle condizioni prevalenti nel rispettivo
domicilio delle società del Gruppo. Le attività fiscali differite sono rilevate per tutte le perdite fiscali non
utilizzate, nella misura in cui è probabile che in futuro vi sarà un utile tassato tale da permettere l’utilizzo delle perdite. E‘ richiesta un’attività di stima rilevante da parte del management per determinare
l‘ammontare delle attività fiscali che possono essere rilevate sulla base del livello di utili tassabili futuri,
sulla tempistica della loro manifestazione e sulle strategie di pianificazione fiscale.
Valore equo degli strumenti finanziari
Quando il valore equo di un’attività o passività finanziaria rilevata nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria non può essere derivato da un mercato attivo, il loro fair value viene determinato
utilizzando diverse tecniche di valutazione, incluso il modello dei flussi di cassa attualizzati. Gli input
inseriti in questo modello sono rilevati dai mercati osservabili, ove possibile, ma qualora non sia possibile, è richiesto un certo grado di stima per definire i valori equi. Le stime includono considerazioni su
variabili quali il rischio di liquidità, il rischio di credito e volatilità. I cambiamenti nelle assunzioni su questi elementi potrebbero avere un impatto sul valore equo dello strumento finanziario rilevato.
Contenziosi e accantonamenti a fondo svalutazione crediti
La capogruppo è parte in giudizio in diversi contenziosi legali. Data la natura di tali contenziosi, non è
sempre oggettivamente possibile prevedere l’esito finale di tali vertenze, alcune delle quali potrebbero
concludersi con esito sfavorevole.
Sono stati costituiti fondi destinati a coprire tutte le passività significative per i casi in cui i legali abbiano constatato la probabilità di un esito sfavorevole e una stima ragionevole dell’importo della perdita.
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
49
Altre voci di bilancio
Sono state inoltre applicate, necessariamente, stime nella determinazione di ipotesi principali applicate
al ricalcolo attuariale del Fondo TFR (benefici ai dipendenti), quali il tasso di turnover futuro, il tasso di
inflazione ed il tasso di sconto.
Conversione delle poste in valuta
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2011 è presentato in Euro, che è la valuta funzionale e di presentazione adottata dalla Società. Ciascuna entità del Gruppo definisce la propria valuta funzionale, che
è utilizzata per valutare le voci comprese nei singoli bilanci al 31 dicembre. Le transazioni in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla data della
transazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio consolidato. Tutte le differenze di cambio sono rilevate nel conto economico, ad eccezione delle differenze derivanti da finanziamenti in valuta estera accesi a copertura di un investimento netto in una società estera, che sono rilevate direttamente nel patrimonio netto fino a quando l’investimento netto non viene dismesso, data in
cui vengono riconosciute a conto economico. Imposte e crediti fiscali attribuibili a differenze di cambio
su tali finanziamenti sono anch’essi trattati direttamente a patrimonio netto. Le poste non monetarie
valutate al costo storico in valuta estera sono convertite usando i tassi di cambio in vigore alla data di
iniziale rilevazione della transazione. Le poste non monetarie iscritte al valore equo in valuta estera sono
convertite usando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.
La valuta funzionale utilizzata dalla controllata apioil Limited Bermuda è il dollaro statunitense mentre per la società apiservices Ltd London U.K. è la sterlina inglese. Alla data di chiusura del bilancio consolidato, le attività e passività di tali controllate sono convertite nella valuta di presentazione della api
anonima petroli italiana S.p.A. (l’Euro) al tasso di cambio in essere in tale data, e il loro conto economico è convertito usando il cambio medio di periodo. Le differenze di cambio derivanti dalla conversione
sono rilevate direttamente a patrimonio netto e sono esposte separatamente in una apposita riserva
dello stesso. Al momento della dismissione di una società estera, le differenze di cambio cumulate rilevate a patrimonio netto in considerazione di quella particolare società estera sono rilevate in conto economico.
Immobili, impianti e macchinari
Gli Immobili, Impianti e Macchinari sono rilevati al costo storico, al netto dei costi di manutenzione
ordinaria, meno il relativo fondo di ammortamento e perdite di valore cumulate. Tale costo include i
costi per la sostituzione di parte di macchinari e impianti nel momento in cui sono sostenuti se conformi ai criteri di rilevazione. L’ammortamento è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata
del bene.
Il valore contabile di macchinari e impianti è sottoposto a verifica per rilevare eventuali perdite di
valore quando eventi o cambiamenti indicano che il valore contabile potrebbe non essere recuperabile.
La vita utile delle attività è stata stimata come illustrato qui di seguito:
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
3. SINTESI DEI PRINCIPALI CRITERI CONTABILI
50
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
Aliquota %
Vita utile
31/12/2011
2010
31/12/2011
2010
4%
4%
25
25
Terreni
Fabbricati industriali
Serbatoi oleodotti
5,55%
5,55%
18
18
10,00%
10,00%
10
10
Impianti generici
5,55%
5,55%
18
18
Impianti scarsamente corrosivi
6,25%
6,25%
16
16
Impianti altamente corrosivi
8,33%
8,33%
12
12
Fabbricati coperti punti vendita
5,00%
5,00%
20
20
Costruzioni leggere
Attrezzature punti vendita
8,33%
8,33%
12
12
Spese primo impianto
6,66%
6,66%
15
15
Attrezzature varie
25,00%
25,00%
4
4
Mobili e arredi
12,50%
12,50%
8
8
Macchine elettroniche
20,00%
20,00%
5
5
Automezzi
25,00%
25,00%
4
4
Catalizzatori UOP
33,33%
33,33%
3
3
Catalizzatori AKZO
50,00%
50,00%
2
2
La determinazione del valore recuperabile, in accordo con lo IAS 36, è stata effettuata utilizzando il
più alto tra il valore d’uso delle attività ed il loro fair value al netto degli oneri derivanti dall’operazione
di cessione.
Per la determinazione del fair value al netto degli oneri derivanti dalle operazioni di vendita, invece,
si è fatto riferimento al più corrente criterio utilizzato dal mercato, che è quello di stimare il prezzo di
vendita avendo a riferimento un multiplo basato sull’EBITDA.
Investimenti immobiliari
Gli investimenti immobiliari sono iscritti inizialmente al costo storico, comprensivo degli oneri accessori di negoziazione. Il valore contabile include il costo afferente alla sostituzione di parte di un investimento immobiliare nel momento in cui tale costo viene sostenuto, a condizione che siano soddisfatti i
criteri di rilevazione, ed esclude i costi di manutenzione ordinaria. Gli investimenti immobiliari sono eliminati dal bilancio quando sono ceduti o quando l’investimento è durevolmente inutilizzabile e non
sono attesi benefici economici futuri dalla sua cessione. Eventuali utili o perdite derivanti dal ritiro o
dismissione di un investimento immobiliare sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui avviene
il ritiro o dismissione.
Le riclassifiche ad investimento immobiliare avvengono quando, e solo quando, vi è cambiamento
d’uso evidenziato da eventi quali: la cessazione dell’utilizzo diretto, l’avvio di un contratto di leasing
operativo con terzi o il completamento dei lavori di costruzione o sviluppo immobiliare. Le riclassifiche
da investimento immobiliare avvengono quando, e solo quando, vi è cambiamento d’uso evidenziato
da eventi quali: l’inizio dell’utilizzo diretto o l’avvio di un progetto di sviluppo con la prospettiva di una
vendita futura.
Quando i beni utilizzati direttamente dal Gruppo diventano un investimento immobiliare, il Gruppo
rileva tali beni conformemente ai criteri indicati al punto Immobili, impianti e macchinari fino alla data
di cambiamento d’uso.
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
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51
Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’acquisizione. Il costo di
un’acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value (valore equo)
alla data di acquisizione, e comprensivo dell’importo delle partecipazioni di minoranza di proprietà dell’acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell’acquisita al fair value (valore equo) oppure in proporzione alla quota della partecipazione di
minoranza nelle attività nette identificabili dell’acquisita. I costi di acquisizione sono spesati e classificati tra le spese amministrative. Quando il Gruppo acquisisce un business, classifica o designa le attività
finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.
Se l’aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, l’acquirente deve ricalcolare il fair value della partecipazione precedentemente detenuta e valutata con il metodo del patrimonio netto (equity method)
e rilevare nel conto economico l’eventuale utile o perdita risultante. Ogni corrispettivo potenziale è rilevato dall’acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo
potenziale classificato come attività o passività, sarà rilevata secondo quanto disposto dallo IAS 39, nel
conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non deve essere ricalcolato sino a
quando la sua estinzione sarà contabilizzata contro patrimonio netto. La transazione successiva sarà
contabilizzata nel patrimonio netto. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricade nello scopo dello
IAS 39, è misurato in accordo con l’appropriato IFRS. L’avviamento è inizialmente valutato al costo che
emerge come eccedenza tra la sommatoria del corrispettivo corrisposto e l’importo riconosciuto per le
quote di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo.
Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è
rilevata nel conto economico. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al costo al netto delle
perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l’avviamento
acquisito in un’aggregazione aziendale deve, dalla data di acquisizione, essere allocato a ogni unità
generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell’aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell’entità acquisita siano assegnate a tali unità. Se l’avviamento è stato allocato a un‘unità generatrice di flussi finanziari e l‘entità dismette parte delle attività di tale unità, l‘avviamento associato all‘attività dismessa deve essere incluso nel valore contabile
dell‘attività quando si determina l‘utile o la perdita derivante dalla dismissione. L’avviamento associato
con l’attività dismessa deve essere determinato sulla base dei valori relativi dell‘attività dismessa e della
parte mantenuta dell‘unità generatrice di flussi finanziari.
Ciascuna unità o gruppo di unità a cui viene allocato l’avviamento:
■ rappresenta il livello più basso all’interno del Gruppo in cui l’avviamento è monitorato a fini di
gestione interna;
■ non è maggiore di un settore come definito nello schema di segnalazione primario o secondario del
Gruppo ai sensi dello IFRS 8 informativa per settori.
La perdita di valore è determinata definendo il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi (o
gruppo di unità) cui è allocato l’avviamento. Quando il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) è inferiore al valore contabile, viene rilevata una perdita di valore. Nei casi in cui
l’avviamento è attribuito a una unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità) il cui attivo viene
parzialmente dismesso, l’avviamento associato all’attivo ceduto viene considerato ai fini della determinazione dell’eventuale plus (minus) valenza derivante dall’operazione. In tali circostanze l’avviamento
ceduto è misurato sulla base dei valori relativi dell’attivo alienato rispetto all’attivo ancora detenuto con
riferimento alla medesima unità.
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
Aggregazioni aziendali e avviamento
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Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali acquisite separatamente sono inizialmente capitalizzate al costo,
mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono capitalizzate al valore
equo alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al
netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell’esercizio in cui sono
state sostenute. La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita. Le attività
immateriali con vita finita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di congruità
ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato viene riesaminato alla fine di ciascun esercizio finanziario o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici
legati all’attività immateriale sono conseguiti dal Gruppo sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento, come adeguato, e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di
ammortamento delle attività immateriali con vita finita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell’attività immateriale.
Le attività immateriali con vita utile indefinita sono sottoposte a verifica annuale della perdita di valore a livello individuale o a livello di unità generatrice di cassa. Per tali attività non è rilevato alcun ammortamento. La vita utile di un bene immateriale con vita indefinita è riesaminata con periodicità annuale
al fine di accertare il persistere delle condizioni alla base di tale classificazione. In caso contrario, il cambiamento della vita utile da indefinita a finita è fatto su base prospettica.
Gli utili o le perdite derivanti dall’alienazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto di vendita e il valore contabile del bene e sono rilevati a conto economico al
momento dell’alienazione.
I diritti di emissione CO2 sono stati assegnati in via gratuita per il triennio 2008-2012, con specifica
indicazione delle quote previste per ciascun anno, dal Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio
sulla base del PNA.
Ai fini della loro iscrizione in bilancio, il costo d’acquisto delle quote utilizzate per coprire il fabbisogno dell’esercizio è stato rilevato tra gli “altri costi operativi”. Il surplus di quote registrato a fine esercizio risulta iscritto tra le rimanenze.
Nel Gruppo sono presenti le seguenti categorie di immobilizzazioni immateriali, la cui vita utile è
stata definita come descritto:
– marchio
vita utile indefinita
– rete di proprietà
vita utile indefinita
– rete di terzi
vita utile indefinita
– licenze
vita utile indefinita
– software
vita utile finita (durata del contratto)
Partecipazioni in società collegate
Le partecipazioni del Gruppo in società controllate e collegate sono valutate al costo di acquisto
comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione. In presenza di obiettive evidenze di perdita di
valore, la recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione della partecipazione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e
il valore d’uso. In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti ovvero sulla base delle migliori informazioni
disponibili per riflettere l’ammontare che l’impresa potrebbe ottenere dalla vendita dell’asset.
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Il valore d’uso è determinato, generalmente, nei limiti della corrispondente frazione del patrimonio
netto dell’impresa partecipata desunto dal bilancio consolidato, attualizzando i flussi di cassa attesi e,
se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al netto degli oneri di dismissione. I
flussi di cassa sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili rappresentative della
migliore stima delle future condizioni economiche, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall’esterno. L’attualizzazione è effettuata a un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del
valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività non riflesse nelle stime dei flussi di cassa.
Nel caso in cui la perdita di pertinenza del Gruppo ecceda il valore contabile della partecipazione e la
partecipante sia impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell’impresa partecipata o
comunque a coprirne le perdite, l’eventuale eccedenza rispetto al valore contabile è rilevata in un apposito fondo del passivo nell’ambito dei fondi rischi e oneri.
Per partecipazioni in imprese collegate si intendono quelle nelle quali si ha un’influenza notevole.
Nel valutare l’esistenza del controllo e dell’influenza notevole si prendono in considerazione anche i
diritti di voto potenziali effettivamente esercitabili o convertibili.
La data di chiusura contabile delle collegate coincide con gli ultimi bilanci approvati; i principi contabili utilizzati sono conformi a quelli utilizzati dal Gruppo, per transazioni ed eventi della stessa natura ed in circostanze simili.
Perdita di valore delle attività
A ogni chiusura di bilancio le attività materiali ed immateriali sono analizzate al fine di valutarne
l’eventuale esistenza di indicatori di riduzione di valore. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, si procede alla stima del loro valore recuperabile. Il valore recuperabile di un’attività è rappresentato dal maggiore fra il valore equo dell‘attività o unità generatrice di flussi finanziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d‘uso. Il valore recuperabile viene determinato
per singola attività, tranne quando tale attività generi flussi finanziari che non sono ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un‘attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell’investimento e ai rischi specifici dell’attività. Per un’attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore recuperabile è
determinato in relazione alla cash gene rating unit cui tale attività appartiene. Una perdita di valore è
riconosciuta a Conto economico qualora il valore di iscrizione dell’attività, o della relativa cash generating unit a cui essa è allocata, sia superiore al suo valore recuperabile. Le riduzione di valore di cash
generating unit sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile dell’eventuale avviamento attribuito alla stessa e, quindi, a riduzione delle altre attività, in proporzione al loro valore contabile.
Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile
dell’attività è ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che
l’attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati i relativi ammortamenti. Il Gruppo basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli
previsionali che sono predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo
cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di cinque anni. Nel caso di periodi più lunghi, viene calcolato un tasso di crescita a lungo termine
che viene utilizzato per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il quinto anno.
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Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
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Le perdite di valore su attività in funzionamento, incluse le perdite sulle rimanenze, sono rilevate nel
conto economico nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell‘attività che ha evidenziato la
perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra gli altri utili complessivi e classificata come riserva da rivalutazione. In tali
casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra gli altri utili complessivi fino a concorrenza della precedente rivalutazione. A ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta, con riferimento alle attività diverse
dall‘avviamento, l‘eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile. Il valore di
un‘attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti nelle
assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato successivamente alla rilevazione dell‘ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato
determinato, al netto degli ammortamenti, nell‘ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata nel conto economico salvo che l‘immobilizzazione non
sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
I seguenti criteri sono utilizzati per la contabilizzazione di perdite di valore relative a specifiche tipologie di attività:
Avviamento
L‘avviamento è verificato per perdite di valore almeno una volta l‘anno (al 31 dicembre) e, più frequentemente, quando le circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione potrebbe essere soggetto
a perdite di valore. La perdita di valore sull‘avviamento è determinata valutando il valore recuperabile
dell‘unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l‘avviamento è riconducibile. Laddove il valore recuperabile dell‘unità generatrice di flussi finanziari è minore del
valore contabile dell‘unità generatrice di flussi finanziari cui l‘avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore. L‘abbattimento del valore dell‘avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri.
Impairment test
A seguito di un’ottimizzazione del proprio sistema informativo perfezionata nel corso del 2011 la
Società ad oggi dispone di informazioni di dettaglio che consentono l’elaborazione della reportistica
sistematica relativa ai diversi business del Gruppo. Pertanto a partire dall’esercizio 2011 sono state create due differenti CGU per il business della commercializzazione ed il business della raffinazione che fino
al’esercizio 2010 costituivano una unica CGU. Resta invariata in conformità con gli esercizi precedenti
la CGU rappresentata dal business dell’energia. La Società ha sottoposto a verifica per perdita di valore al 31 dicembre le CGU sopra descritte, in particolare per la CGU Raffinazione e la CGU Energia sono
state condotte analisi impairment indicators e sono stati individuati indicatori rispettivamente nell’andamento negativo degli scenari di raffinazione e nella risoluzione anticipata della convenzione CIP per
il settore dell’energia. La CGU Commercializzazione è sottoposta a test di impairment almeno una volta
all’anno, alla stessa risulta allocato l’avviamento iscritto in bilancio.
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In sede di impairment test effettuato al 31 dicembre 2011, le CGU Commercializzazione,
Raffinazione ed Energia hanno confermano la tenuta del valore di libro, compreso il goodwill allocato
alla CGU Commercializzazione. In particolare i valori dei flussi di cassa associati all’attività della suddette CGU dei prodotti petroliferi ed energetici stimati sulla base dei prezzi a termine desumibili dal mercato, ed attualizzati al tasso di sconto del 9% (WACC), risultano positivi e quindi non si realizza la fattispecie prevista dallo IAS 36 per un’eventuale svalutazione.
Le assunzioni più rilevanti ai fini della proiezione dei flussi di cassa futuri della CGU riguardano i
margini commerciali, le quantità vendute, l’aumento dei prezzi internazionali dei greggi i tassi di attualizzazione e il tasso di crescita finale. Tali assunzioni sono derivate dal piano industriale adottato dal
management ed approvato in data 6 marzo 2012 dal CdA della api anonima.
Attività finanziarie
Inizialmente tutte le attività finanziarie sono rilevate al fair value. Per le attività diverse da quelle al
fair value con variazioni a conto economico, il fair value è aumentato dei costi di transazione che sono
direttamente attribuibili all’acquisizione.
Il Gruppo api determina la classificazione delle proprie attività finanziarie dopo la rilevazione iniziale, e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio finanziario.
Attività finanziarie al fair value con contropartita a conto economico
Questa categoria ricomprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al
momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto
economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite ai fini di vendita nel breve termine. Utili o perdite sulle attività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.
Investimenti detenuti fino a scadenza
Le attività finanziarie che non sono strumenti derivati e che sono caratterizzate da pagamenti a scadenza fissa o determinabile sono classificate come “investimenti detenuti fino a scadenza” quando il
Gruppo ha l’intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio fino alla naturale scadenza. Dopo la
rilevazione iniziale tali attività sono valutate con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il criterio
del tasso effettivo di interesse, che rappresenta il tasso che attualizza i pagamenti o gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario. Gli utili e le perdite sono rilevati a conto economico nel momento in cui l’investimento viene contabilmente eliminato o al manifestarsi di una perdita di
valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Attualmente il Gruppo non possiede strumenti finanziari con l’intenzione di detenerli fino a scadenza.
Finanziamenti e crediti
I finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili non
quotate su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono valutate secondo il criterio
del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di sconto effettivo al netto di ogni accantonamento per perdita di valore.
Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
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Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
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Perdita di valore su attività finanziarie
Il Gruppo verifica ad ogni data di bilancio se un attività finanziaria o gruppo di attività finanziarie ha
subito una perdita di valore.
Un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie è ritenuta soggetta a perdita durevole di
valore se, e solo se, sussiste una obiettiva evidenza di perdita durevole di valore come esito di uno o più
eventi che sono intervenuti dopo la rilevazione iniziale (quando interviene “un evento di perdita”) e
questo evento di perdita ha un impatto, che possa essere attendibilmente stimato, sui flussi di cassa
futuri stimati dell’attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie.
Attività valutate secondo il criterio del costo ammortizzato
Se esiste un’indicazione oggettiva che un finanziamento o credito iscritti al costo ammortizzato ha
subito una perdita di valore, l’importo della perdita è misurato come la differenza fra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati (escludendo perdite di credito future
non ancora sostenute) scontato al tasso di interesse effettivo originale dell’attività finanziaria (ossia il
tasso di interesse effettivo calcolato alla data di rilevazione iniziale). Il valore contabile dell’attività verrà
ridotto mediante l’utilizzo di un fondo accantonamento. L’importo della perdita verrà rilevato a conto
economico.
Se, in un periodo successivo, l’importo della perdita di valore si riduce e tale riduzione può essere
oggettivamente ricondotta a un evento verificatosi dopo la rilevazione della perdita di valore, il valore
precedentemente ridotto può essere ripristinato. Eventuali successivi ripristini di valore sono rilevati a
conto economico, nella misura in cui il valore contabile dell’attività non supera il costo ammortizzato
alla data del ripristino.
Con riferimento a crediti commerciali, un accantonamento per perdita di valore si effettua quando
esiste indicazione oggettiva (quale, ad esempio, la probabilità di insolvenza o significative difficoltà
finanziarie del debitore) che il gruppo non sarà in grado di recuperare tutti gli importi dovuti in base
alle condizioni originali della fattura. Il valore contabile del credito è ridotto mediante il ricorso ad un
apposito fondo. I crediti soggetti a perdita di valore sono stornati quando si verifica che essi sono irrecuperabili.
Rimanenze
Le rimanenze sono valutate al minore fra il costo e il valore netto di presumibile realizzo.
I costi sostenuti per portare ciascun bene presso l’attuale localizzazione e immagazzinamento sono
rilevati come segue:
Materie prime
–
costo di acquisto basato sul metodo del Costo
Medio Ponderato;
costo diretto dei materiali e del lavoro più una quota
–
Prodotti finiti e semilavorati
delle spese generali di produzione definita in base
alla normale capacità produttiva ma non
considerando gli oneri finanziari.
Il valore netto di presumibile realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita dedotti i costi
stimati di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita.
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Crediti commerciali e altri crediti
I crediti commerciali sono rilevati all’importo nominale riportato in fattura al netto del fondo svalutazione crediti. Tale accantonamento è effettuato in presenza di prove oggettive che il Gruppo non sarà in
grado di incassare il credito. I crediti inesigibili vengono svalutati al momento della loro individuazione.
Le disponibilità liquide e depositi a breve termine nello stato patrimoniale comprendono il denaro in
cassa e i depositi a vista e a breve termine, in quest’ultimo caso con scadenza originaria prevista non
oltre i tre mesi o inferiore.
Ai fini del rendiconto finanziario consolidato, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentate dalle disponibilità liquide come definite sopra al netto degli scoperti bancari.
Passività Finanziarie
Le passività finanziarie che ricadono nel campo di applicazione dello IAS 39 sono classificate come
passività finanziarie al valore equo rilevato nel conto economico, come mutui e finanziamenti, o come
derivati designati come strumenti di copertura, a seconda dei casi. Il Gruppo determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale. Tutte le passività finanziarie
sono rilevate inizialmente al valore equo cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di
transazione a essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie del Gruppo api comprendono debiti
commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.
Dopo l’iniziale rilevazione, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo.
Ogni utile o perdita è contabilizzato a conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Prestiti e Finanziamenti a medio-lungo termine
I finanziamenti a lungo termine, sono inizialmente iscritti al fair value incrementato dei costi dell’operazione; successivamente vengono valutati al costo ammortizzato, rappresentato dal valore iniziale, al netto dei rimborsi in linea capitale già effettuati, rettificato (in aumento o in diminuzione) in base
all’ammortamento di eventuali differenze fra il valore iniziale e il valore alla scadenza, utilizzando il
metodo del tasso di interesse effettivo. Ogni utile o perdita è contabilizzato a conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Strumenti finanziari derivati e hedge accounting
Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati quali contratti a termine in valuta, swap su tassi di interesse per coprire rispettivamente, i propri rischi di cambio valutario e i rischi di tasso d’interesse. Tali
strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al valore equo alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al valore equo. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il valore equo è positivo e come passività finanziarie quando il
valore equo è negativo.
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Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
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Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di valore equo sui derivati sono rilevate direttamente a conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata nel patrimonio netto.
Ai fini dell‘hedge accounting, le coperture sono classificate come:
■ coperture del valore equo, se sono a fronte del rischio di variazione del valore equo dell’attività o
passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato (fatta eccezione per il rischio
di valuta);
■ coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa che è
attribuibile ad un particolare rischio associato ad una attività o passività rilevata o ad una operazione programmata altamente probabile o ad un rischio di valuta legato ad un impegno irrevocabile
non rilevato;
■ coperture di un investimento netto in un’impresa estera.
All’avvio di un’operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di
copertura, cui intende applicare l’hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, dell’elemento od operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l’impresa
intende valutare l’efficacia della copertura nel compensare l’esposizione alle variazioni del valore equo
dell’elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste
coperture siano altamente efficaci nel compensare l’esposizione dell’elemento coperto a variazioni del
valore equo o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto; la valutazione del fatto che queste coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci viene svolta su base continuativa durante gli
esercizi per i quali sono state designate.
Le operazioni che soddisfano i criteri per l’hedge accounting sono contabilizzate come segue:
Coperture di fair value
La variazione del fair value dei derivati di copertura sui tassi d’interesse è rilevato nel conto economico tra gli oneri finanziari. La variazione del valore equo degli strumenti di copertura attribuibile all’elemento coperto è rilevato come parte del valore di carico dell’elemento coperto ed è inoltre rilevato nel
conto economico negli oneri finanziari.
Per quanto riguarda le coperture del valore equo riferite a elementi contabilizzati secondo il criterio
del costo ammortizzato, la rettifica del valore contabile è ammortizzata a conto economico lungo il
periodo mancante alla scadenza. L’ammortamento può iniziare non appena esiste una rettifica ma non
oltre la data in cui l’elemento oggetto di copertura cessa di essere rettificato per le variazioni del proprio valore equo attribuibili al rischio oggetto di copertura.
Se l’elemento coperto è cancellato, il valore equo non ammortizzato è rilevato immediatamente in
conto economico.
Quando un impegno irrevocabile non iscritto è designato come elemento oggetto di copertura, le
successive variazioni cumulate del suo valore equo attribuibili al rischio coperto sono contabilizzate
come attività o passività e i corrispondenti utili o perdite rilevati a conto economico.
Copertura dei flussi di cassa
La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto relativa alla parte di copertura efficace è rilevata tra gli altri utili complessivi nella riserva di “cash flow hedge”, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente a conto economico tra gli oneri finanziari.
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Gli importi riconosciuti tra gli altri utili complessivi sono trasferiti nel conto economico nel periodo
in cui l’operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l’onere o provento finanziario o quando si verifica una vendita prevista. Quando l’elemento oggetto di copertura è il costo di un’attività o passività non finanziari, gli importi riconosciuti tra gli altri utili
complessivi sono trasferiti al valore contabile iniziale dell’attività o passività.
Se si ritiene che l’operazione prevista o l’impegno irrevocabile non si verifichi più, gli utili o le perdite cumulativi rilevati nella riserva di cash flow hedge sono trasferiti nel conto economico. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene
revocata la sua designazione quale copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di “cash
flow hedge” restano lì iscritti fino a quando l’operazione prevista o l’impegno irrevocabile impattano
il conto economico.
Fondi a medio lungo termine
Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando il Gruppo deve far fronte a
un’obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un sacrificio di
risorse per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando il Gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto
rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l’indennizzo è rilevato in modo
distinto e separato nell’attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, nel conto economico è presentato il costo dell’eventuale relativo accantonamento al netto dell’ammontare rilevato
per l’indennizzo. Se l’effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando viene effettuata l’attualizzazione, l’incremento dell’accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.
IAS 19 Benefici ai dipendenti
I benefici a dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro (post employment benefits del tipo a “benefici definiti”) e gli altri benefici a lungo termine (“other long term benefits”) sono soggetti a valutazioni attuariali. La passività iscritta in bilancio è rappresentativa del valore
attuale dell’obbligazione della società, al netto di eventuali attività a servizio dei piani.
Si evidenzia che la società ha deciso di non utilizzare il c.d. “corridor approach” e di rilevare gli utili
e le perdite derivanti da modifiche delle ipotesi attuariali direttamente a conto economico.
Le indennità integrative di fine rapporto sono rilevate come passività e costo quando l’impresa si è
impegnata ad interrompere il rapporto di lavoro di un dipendente o di un gruppo di dipendenti prima
del normale pensionamento oppure si è impegnata ad erogare compensi di fine rapporto a seguito di
una proposta per incentivare dimissioni volontarie per esuberi.
A seguito della riforma nel 2007 della normativa nazionale che disciplina, per le Società con più di
50 dipendenti, il TFR maturando dal 1° gennaio 2007 si configura come piano a “contribuzione definita”, i cui pagamenti sono contabilizzati direttamente a conto economico, come costo, quando rilevati.
Il TFR maturato sino al 31.12.2006 rimane un piano a benefici definiti, privo delle contribuzioni future.
Pertanto, la sua valutazione è effettuata dagli attuari indipendenti sulla base della sola vita media lavorativa residua attesa dei dipendenti, senza più considerare la remunerazione da loro percepita nel corso
di un predeterminato periodo di servizio.
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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
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Il TFR “maturato” ante 1° gennaio 2007 subisce quindi una variazione di calcolo per effetto del venir
meno delle ipotesi attuariali precedentemente previste legate agli incrementi salariali. In particolare, la
passività connessa al “TFR maturato” è attuarialmente valutata al 1° gennaio 2007 senza applicazione
del pro-rata (anni di servizio già prestati/anni complessivi di servizio), in quanto i benefici dei dipendenti relativi a tutto il 31 dicembre 2006 possono essere considerati quasi interamente maturati (con la sola
eccezione della rivalutazione) in applicazione del paragrafo 67 (b) dello IAS 19. Ne consegue che, ai fini
di questo calcolo, i “current service costs” relativi alle prestazioni future di lavoro dei dipendenti sono
da considerarsi nulli in quanto rappresentati dai versamenti contributivi ai fondi di previdenza integrativa o al Fondo di Tesoreria dell’INPS.
Rilevazione dei ricavi
I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dal
Gruppo e il relativo importo possa essere determinato in modo affidabile. I seguenti criteri specifici di
rilevazione dei ricavi devono essere rispettati prima dell’imputazione a conto economico:
Vendita di beni
Il ricavo è riconosciuto quando l’impresa ha trasferito all’acquirente tutti i rischi e benefici significativi connessi alla proprietà del bene. Una parte dei ricavi delle vendite del gruppo sono basati su un contratto di vendita con il GSE regolato dalla tariffa predeterminata dal provvedimento 6/1992 del
Comitato Interministeriale Prezzi (CIP 6), della durata di 20 anni e già autorizzato dalla Comunità
Europea per i primi 15 anni. Il provvedimento prevede per i primi otto anni del contratto un riconoscimento di un incentivo.
Tale componente incentivata rappresenta un’anticipazione temporale dei ricavi contrattualmente
previsti che è stata rimodulata sulla durata dell’autorizzazione ottenuta dalla Comunità Europea: l’incentivo è pertanto riconosciuto a ricavo in proporzione alle quantità di energia vendute rapportate a
tale periodo.
Proventi ed Oneri finanziari
I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul
valore netto delle relative attività e passività finanziarie utilizzando il tasso di interesse effettivo e includono le variazioni di fair value degli strumenti finanziari rilevati al fair value a Conto economico e le
variazioni di fair value dei derivati connessi ad operazioni finanziarie.
I proventi finanziari comprendono le variazioni del fair value delle attività finanziarie rilevate a conto
economico, gli utili su cambi e gli utili su strumenti di copertura rilevati a conto economico.
Gli oneri finanziari comprendono gli interessi passivi sui finanziamenti, le perdite su cambi, le variazioni del fair value delle attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, le perdite su strumenti di copertura rilevati a conto economico.
Dividendi
I ricavi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.
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Imposte sul reddito
Imposte differite
Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee
risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività e i valori riportati a bilancio.
Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione:
■ di quando le imposte differite passive derivino dalla rilevazione iniziale dell’avviamento o di un’attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della
transazione stessa, non comporti effetti né sull’utile dell’esercizio calcolato a fini di bilancio né sull’utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;
■ con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate e collegate, nel caso in cui il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso
non si verifichi nel futuro prevedibile.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le
attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile il loro recupero.
Il valore da riportare in bilancio delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di
chiusura del bilancio.
Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che ci si attende vengano applicate all’esercizio in cui tali attività si realizzano o tali passività si estinguono, considerando le
aliquote in vigore e quelle già emanate o sostanzialmente emanate alla data di bilancio.
Le imposte sul reddito relative a poste rilevate direttamente a patrimonio netto sono imputate direttamente a patrimonio netto e non a conto economico.
Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano
riferimento alla stessa entità fiscale ed alla stessa autorità fiscale.
Imposta sul valore aggiunto
I ricavi, i costi e le attività sono rilevati al netto delle imposte sul valore aggiunto ad eccezione del
caso in cui:
■ tale imposta applicata all’acquisto di beni o servizi risulti indetraibile, nel qual caso essa viene rilevata come parte del costo di acquisto dell’attività o parte della voce di costo rilevata a conto economico;
■ si riferisca a crediti e debiti commerciali esposti includendo il valore dell’imposta.
L’ammontare netto delle imposte indirette sulle vendite che possono essere recuperate da o pagate
all’erario è incluso a bilancio nei crediti o debiti commerciali a seconda del segno del saldo.
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
Imposte correnti
Le imposte correnti sono valutate all’importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle
autorità fiscali.
Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l’importo sono quelle emanate o sostanzialmente emanate alla data di chiusura di bilancio.
62
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
4. INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ
Il Gruppo api è organizzato in business unit, ai fini gestionali, in base ai prodotti e servizi forniti e
presenta tre settori operativi, illustrati di seguito:
■ Raffinazione: include i margini di raffinazione delle lavorazioni presso la Raffineria di Falconara e
presso la Raffineria Alma di Ravenna;
■ Marketing: include i margini di commercializzazione dei prodotti venduti;
■ Energia: include i margini derivanti dalla produzione di energia e vapore dell’impianto IGCC.
Nessun settore operativo è stato aggregato al fine di determinare i settori operativi oggetto di informativa. Gli amministratori osservano separatamente i risultati conseguiti dalle business unit allo scopo
di prendere decisioni in merito all‘allocazione delle risorse e alla verifica della performance. La performance dei settori è valutata sulla base del risultato come meglio illustrato nella Relazione sulla Gestione
alla quale si rinvia.
migliaia di ¤
Raffinazione
Marketing
IGCC
Totale
Corporate
Gruppo
31.12.2011
Ricavi netti della gestione caratteristica
133.818
3.625.361
298.845
4.058.024
Ricavi infrasettori
-131.119
-74.238
-6.793
-212.150
Ricavi da terzi
2.698
3.551.123
Margine operativo lordo ex magazzino
e oneri straordinari
9.438
85.747
50.469
145.654
0
82.879
0
82.879
82.879
26.100
26.100
Utili/Perdite di magazzino
Plusvalenza gpl
292.052 3.845.874
26.100
Rebranding
0
-6.225
0
-6.225
9.438
188.501
50.469
248.407
Ammortamenti
-34.040
-26.671
-34.524
Risultato operativo netto ex magazzino e oneri straordinari
-24.603
59.076
15.944
Risultato operativo netto
-24.603
161.830
Investimenti in attività immobilizzate
48.202
Margine operativo lordo
4.063.806
-212.150
5.782
3.851.655
-63.482
82.172
-6.225
-63.482
184.926
-95.236
-844
-96.081
50.417
-64.326
-13.909
15.944
153.171
-64.326
88.845
28.193
3.444
79.839
79.839
-35.821
22.247
38.747
25.173
25.173
Raffinazione
Marketing
IGCC
135.981
3.103.200
277.824
Risultato netto
migliaia di ¤
5.782
Totale
Corporate
Gruppo
31.12.2010
Ricavi netti della gestione caratteristica
3.517.006
2.287
3.519.293
-206.193
Ricavi infrasettori
-133.174
-66.984
-6.035
-206.193
Ricavi da terzi
2.808
3.036.216
271.789
3.310.813
2.287
3.313.100
15.540
102.548
51.164
169.252
-56.752
112.500
0
46.585
0
46.585
Margine operativo lordo ex magazzino
e oneri straordinari
Utili/Perdite di magazzino
Rebranding
0
-18.000
0
-18.000
Margine operativo lordo
15.540
131.132
51.164
197.837
Ammortamenti
-32.601
-26.465
-35.782
Risultato operativo netto ex magazzino e oneri straordinari
-17.060
76.083
15.382
Risultato operativo netto
-17.060
104.668
Investimenti in attività immobilizzate
38.277
-22.875
Risultato netto
46.585
-18.000
-56.752
141.084
-94.847
-817
-95.664
74.405
-57.569
16.836
15.382
102.989
-57.569
45.420
27.134
2.453
67.864
67.864
-6.117
35.986
6.994
6.994
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
migliaia di ¤
api - anonima petroli italiana S.p.A.
Marketing
IGCC
343.549
494.443
388.606
1.226.599
3.182
15.140
643.951
87.649
746.741
251.275
998.016
0
441.266
441.266
Raffinazione
Totale
Finanziarie
e Corporate
63
Gruppo
31.12.2011
Attività Correnti
Magazzino
Totale attività
1.229.781
358.690
1.138.394
476.256
1.973.340
695.723
2.669.063
Totale Passività
82.165
876.433
210.815
1.169.414
1.499.649
2.669.063
Carrying amount
276.524
261.961
265.441
803.926
-803.926
0
Crediti finanziari a M/L
0
0
0
0
0
Crediti finanziari a breve
0
-361.800
0
-361.800
-361.800
-21
-47.638
-15.603
-63.263
-63.263
Disponibilità liquide
Disponibilità vincolate da PF
0
0
-83.985
-83.985
-83.985
Finanziamenti A M/L
0
211.912
155.533
367.445
367.445
283.068
641.958
24.847
949.873
949.873
283.047
444.431
80.791
808.269
Raffinazione
Marketing
IGCC
330.425
506.805
425.361
1.262.591
1.367
11.044
530.768
75.176
616.988
119.867
736.855
0
352.808
352.808
Finanziamenti a Breve Termine
PFN
migliaia di ¤
Totale
0
Finanziarie
e Corporate
808.269
Gruppo
31.12.2010
Attività Immobilizzate
Attività Correnti
Magazzino
Totale attività
1.263.958
341.469
1.037.572
500.537
1.879.579
474.042
2.353.620
Totale Passività
68.757
702.680
226.741
998.178
1.355.442
2.353.620
Carrying amount
272.712
334.892
273.796
881.400
-881.400
0
0
0
0
0
-245.800
Crediti finanziari a M/L
Crediti finanziari a breve
Disponibilità liquide
Disponibilità vincolate da PF
Finanziamenti A M/L
Finanziamenti a Breve Termine
PFN
0
0
-245.800
0
-245.800
-23
-38.003
-3.976
-42.001
-42.001
0
0
-59.406
-59.406
-59.406
0
279.286
180.237
459.522
459.522
242.481
446.528
16.176
705.185
705.185
242.458
442.011
133.031
817.500
0
817.500
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
Attività Immobilizzate
64
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
Note esplicative alle voci di Conto Economico
5. RICAVI E ALTRI RICAVI
migliaia di Euro
31/12/11
31/12/10
Ricavi
3.765.153
3.252.151
86.502
56.748
3.851.655
3.308.899
Altri ricavi
Totale
I ricavi delle vendite e dei servizi presentano un incremento, rispetto al medesimo periodo del 2010,
di Euro 542.756 migliaia. L’incremento in oggetto è attribuibile principalmente ad un aumento dei prezzi dovuto all’aumento delle quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi.
La voce “Altri ricavi” presenta complessivamente un incremento pari ad Euro 29.754 migliaia essenzialmente riferito alla plusvalenza realizzata da parte della capogruppo per un valore di circa Euro 26.100
migliaia relativa alla cessione del ramo d’azienda Gpl alla società Goldengas s.p.a.. La vendita è stata perfezionata il 28 aprile 2011 come meglio commentato nella Relazione sulla Gestione a cui si fa rinvio.
Tale voce è di seguito riepilogata:
migliaia di Euro
31/12/11
31/12/10
Royalties
1.281
1.060
Plusvalenze da cessioni di immobili, impianti e macchinari
26.540
731
Proventi da impianti ed attrezzature industriali
3.739
3.490
Ricavi diversi/Rimborsi
54.942
51.467
Totale
86.502
56.748
L’importo della voce “Royalties” pari ad Euro 1.281 migliaia si riferisce a compensi per attività non
oil, e presenta un incremento rispetto all’esercizio precedente pari ad Euro 221 migliaia.
I “proventi da impianti ed attrezzature industriali” sono pari ad Euro 3.739 migliaia, riguardano i
compensi derivanti da canoni affitto azienda, noleggi, lavaggi automatici ed attrezzature diverse, e
fanno registrare un incremento di Euro 249 migliaia rispetto all’esercizio precedente.
La voce “Ricavi diversi/Rimborsi”, pari ad Euro 54.942 migliaia, presenta un incremento pari ad Euro
3.475 migliaia ed include principalmente:
■ Euro 17.424 migliaia quale rimborso delle quote di CO2 acquistate per coprire le emissioni dell’impianto IGCC;
■ Euro 3.421 migliaia riferiti al rimborso da parte del GSE di una parte degli oneri sostenuti per l’obbligo di acquisto di certificati verdi per l’anno 2011 da parte di api energia (D.L. MISE del 05.9.2011);
■ Euro 146 migliaia relativi ai ricavi per la vendita di n. 1.696 TEE di tipo I (Titoli di Efficienza
Energetica) riconosciuti in seguito all’approvazione del progetto di risparmio dovuto all’utilizzo del
Syngas Expander;
■ Euro 5.125 migliaia rappresenta sostanzialmente la remunerazione del ROL (Reddito Operativo
Lordo) ceduto, al consolidato Nazionale (art. 117 TUIR), da api energia S.p.A. così come previsto dal
regolamento del consolidato del gruppo api Holding S.p.A., da parte di api energia S.p.A. per un
valore pari ad Euro 4.191 migliaia, e per un valore di Euro 934 migliaia della capogruppo;
■ Euro 3.091 migliaia relativamente ai ricavi di api raffineria per ormeggi delle navi cisterna utilizzatrici della piattaforma a mare per lo scarico del greggio;
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
65
■
■
■
■
degli interventi di integrazione termica eseguiti all’impianto Topping, con comunicazione dell’AEEG
(Autorità per l’energia elettrica e il gas) del 28 novembre 2011, in base all’accordo in essere con Eni
SpA, I titoli sono stati valorizzati, sulla base delle quotazioni al 31 dicembre 2011, del mercato dei
TEE gestito dal GME (Gestore Mercati Energetici);
Euro 7.030 migliaia riferiti al riaddebito della capogruppo ai gestori di parte dei costi sostenuti per
la campagna promozionale 2011, e ai contributi in contanti dei clienti per l’acquisizione dei regali;
Euro 8.416 migliaia per riaddebiti a nostri clienti di servizi di logistica e trasporto prodotto (Euro
2.437 migliaia), di manutenzione (Euro 1.428 migliaia), per royalties riconosciuti sui volumi erogati
(Euro 4.551 migliaia);
Euro 2.502 migliaia per riaddebito ai clienti della capogruppo per l’adesione al circuito fuel cards;
Euro 466 migliaia per rimborso sinistri da parte della compagnie assicuratrici riferiti alla capogruppo
per Euro 447 migliaia, ed alla controllata api raffineria per Euro 19 migliaia.
6. COSTI PER MATERIE PRIME E MATERIALI DI CONSUMO
migliaia di Euro
31/12/11
31/12/10
Costi per materie prime e materiali di consumo
3.125.354
2.619.178
di cui variazione delle rimanenze
(90.629)
(28.371)
La voce “Costi per materie prime e materiali di consumo” al 31 dicembre 2011 ammonta ad Euro
3.125.354 migliaia, con un incremento pari ad Euro 506.176 migliaia rispetto al 31 dicembre 2010, pari
ad Euro 2.619.178 migliaia. Tale incremento è influenzato dall’aumento dei prezzi dovuto all’aumento
delle quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi.
Il totale della voce “Costi per materie prime sussidiarie e di consumo” include la variazione delle
rimanenze di materie prime semilavorati e prodotti finiti valorizzati sia al 31 dicembre 2011 che al 31
dicembre 2010 utilizzando il “Metodo del Costo Medio Ponderato”. Tale variazione è stata pari ad Euro
-90.629 migliaia al 31 dicembre 2011 ed Euro -28.371migliaia al 31 dicembre 2010.
La variazione pari ad Euro 62.000 migliaia (Euro 18.071 migliaia al 31 dicembre 2010) beneficia di
una componente positiva di reddito pari ad Euro 82.879 migliaia (Euro 46.584 migliaia al 31 dicembre
2010) calcolata come variazione della valorizzazione delle quantità ancora presenti tra le giacenze a fine
esercizio legata all’oscillazione dei prezzi in diminuzione nell’anno 2011 rispetto al precedente esercizio.
7. COSTI PER SERVIZI
La voce costi per servizi, pari ad Euro 291.141 migliaia è di seguito riepilogata:
31/12/2011
31/12/2010
Trasporti
46.609
49.207
Manutenzioni
67.892
68.351
Compensi impianti stradali
98.883
97.500
6.042
4.889
migliaia di Euro
Spese pubblicità e comunicazione
Provvigioni
3.716
4.875
Prestazioni amministrative e tecniche
34.164
39.511
Altri servizi
33.835
56.039
291.141
320.372
Totale
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
■ Euro 847 migliaia per l’acquisizione dei Titoli di Efficienza Energetica, riconosciuti in conseguenza
66
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
I costi per servizi fanno registrare un decremento di Euro 29.231 migliaia rispetto all’esercizio precedente.
La voce “Trasporti”, che accoglie gli oneri sostenuti per trasporti via terra e via mare, è pari ad Euro
46.609 migliaia e presenta un decremento rispetto lo scorso anno pari ad Euro 2.598 migliaia.
La voce “Manutenzioni”, pari ad Euro 67.892 migliaia, accoglie gli oneri sostenuti per attività manutentiva ordinaria e straordinaria non incrementativa, effettuata sui punti vendita della rete, sugli impianti della raffineria e sull’ impianto IGCC, sostanzialmente in linea rispetto l’anno precedente.
I “Compensi impianti stradali convenzionati”, pari ad Euro 98.883 migliaia, si riferiscono ai compensi riconosciuti ai punti vendita convenzionati. L’incremento rispetto allo scorso anno, pari ad Euro 1.383
migliaia, è da attribuire all’aumento del prezzo del platts dei prodotti per i quali vengono riconosciuti
compensi ai convenzionati.
La voce “Spese pubblicità e promozione”, pari ad Euro 6.042 migliaia, rappresenta il costo sostenuto dalla capogruppo per pubblicità radiofonica e televisiva, e presenta un incremento rispetto al 2010
pari ad Euro 1.153 migliaia, riferito a maggiori spazi televisivi e radiofonici, per i passaggi pubblicitari
della carta Nectar ed a sponsorizzazioni.
Le provvigioni, pari ad Euro 3.716 migliaia, si riferiscono ai compensi riconosciuti a soggetti terzi
sulle vendite di prodotti petroliferi in nome e per conto dell’api; il dato al 31 dicembre 2011 include il
valore dell’attualizzazione, in ossequio a quanto disposto dallo IAS 37. Gli effetti dell’attualizzazione
sono stati valorizzati applicando il “procedimento unitario del credito” così come definito dallo IAS 19.
La voce “Prestazioni amministrative e tecniche” pari ad Euro 34.164 migliaia, presenta un decremento di Euro 5.347 migliaia rispetto all’esercizio precedente, da attribuire prevalentemente alla politica
aziendale nel contenimento dei costi aziendali in particolare di quelli relativi alle collaborazioni esterne.
Tra le voci più significative degli “Altri servizi”, pari ad Euro 33.835 migliaia, in decremento di Euro
22.204 migliaia rispetto all’esercizio precedente, ricordiamo:
■ “Scorte d’obbligo e c/deposito” per Euro 14.350 migliaia, (Euro 24.602 migliaia al 31.12.2010) riferite sia all’onere a carico della capogruppo per Euro 5.518 migliaia riconosciuto ad altre società
petrolifere per la riserva di prodotto in qualità di “scorta d’obbligo”, così come disposto dalla normativa vigente, sia all’onere per lo stoccaggio presso altri del proprio prodotto per Euro 8.832
migliaia;
■ Euro 3.363 migliaia relativi a spese per verniciature dei punti vendita relative alle attività di “rebranding”, con un decremento rispetto al pari periodo dell’anno precedente pari ad Euro 8.108 migliaia riferito ai minori oneri sostenuti per attività di verniciature dei punti vendita di distribuzione carburante, a seguito del completamento del progetto di rebranding (Euro 11.471 migliaia al
31.12.2010);
■ Euro 2.937 migliaia per utenze varie, con un decremento pari ad Euro 1.154 migliaia (Euro 4.091
migliaia al 31.12.2010);
■ Euro 5.286 migliaia inerenti a costi sostenuti sulle polizze assicurative (Euro 5.296 migliaia nel 2010);
■ Euro 830 migliaia per vigilanze e guardianie (Euro 849 migliaia al 31.12.2010);
■ Euro 815 migliaia per spese polizze fideiussorie (Euro 543 migliaia al 31.12.2010);
■ Euro 2.249 migliaia per aggiornamenti ed implementazioni software (Euro 2.905 migliaia al
31.12.2010).
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
67
migliaia di Euro
31/12/11
31/12/10
Stipendi e Salari
43.102
44.145
Oneri Sociali
13.748
13.573
Costi pensionistici ed altri costi del personale
5.848
8.035
62.698
65.753
Totale
I costi del personale, pari ad Euro 62.698 migliaia, presentano un decremento complessivo rispetto
all’esercizio precedente pari ad Euro 3.055 migliaia riconducibile sia alla cessione del ramo di azienda
gpl cisternette della capogruppo sia alla diminuzione dei costi sostenuti dalla controllata api raffineria
s.p.a. per effetto della revisione della normativa pensionistica, che riflette essenzialmente i minori oneri
per l’incentivo all’esodo legato al piano di riorganizzazione concordato con le organizzazioni sindacali,
avviato nel 2009.
La voce “Stipendi e Salari” è pari ad Euro 43.102 migliaia, Euro 44.145 migliaia al 31.12.2010;
Gli “Oneri sociali”, sono pari ad Euro 13.748 migliaia; Euro 13.573 migliaia al 31 dicembre 2010;
I “Costi pensionistici ed altri costi del personale”, pari ad Euro 5.848 migliaia, accolgono principalmente:
■ gli oneri derivanti dall’aggiornamento professionale per Euro 276 migliaia;
■ i costi per le mense aziendali per Euro 728 migliaia;
■ i rimborsi per trasferte riconosciuti al personale dipendente pari ad Euro 1.937 migliaia, con un
decremento rispetto al pari periodo dell’anno precedente pari ad Euro 722 migliaia;
■ gli oneri relativi al lavoro interinale ed ai collaboratori delle aziende del gruppo per complessivi Euro
699 migliaia;
■ oneri vari per il personale pari ad Euro 873 migliaia, riferiti essenzialmente alla controllata api raffineria (Euro 628 migliaia).
Si ricorda che i “costi del personale” accolgono per Euro 482 migliaia l’effetto positivo dell’attualizzazione del T.F.R. al 31 dicembre 2011, per i cui parametri si rimanda alla voce del passivo – passività
non correnti - Fondo T.F.R.
9. AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI
migliaia di Euro
Ammortamenti/Svalutazioni di immobilizzazioni Immateriali
31/12/11
31/12/10
1.800
1.202
Ammortamenti Immobilizzazioni Materiali
94.280
94.462
Totale
96.080
95.664
La voce ammortamenti e svalutazioni presenta un incremento pari a Euro 416 migliaia, essenzialmente riferibile alla capogruppo relativo alla quota di ammortamento dell’anno.
Nel corso dell’esercizio non si sono generati effetti a Conto Economico per svalutazioni riconducibili all’applicazione dell’Impairment Test sulle attività materiali ed immateriali del gruppo così come previsto dallo IAS 36.
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
8. COSTI DEL PERSONALE
68
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
10. ACCANTONAMENTO RISCHI, ALTRI COSTI OPERATIVI
La voce “Accantonamento Rischi” è pari ad Euro 26.634 migliaia (Euro 7.769 migliaia al 31 dicembre 2010) ed è principalmente imputabile:
■ all’accantonamento di Euro 7.455 migliaia da parte della capogruppo, in merito ad interventi di
bonifica, ripristino ambientale e messa in sicurezza dei siti inquinati: per maggiori dettagli si rinvia
alla voce relativa ai “Fondi a medio e lungo termine” della presente Nota Integrativa;
■ all’accantonamento di Euro 6.369 migliaia a fronte dei rischi di svalutazione dei crediti commerciali, ritenuti non esigibili o esigibili in parte, in particolare per Euro 6.324 migliaia riferiti alla capogruppo, per Euro 20 migliaia riferiti alla controllata Festival S.r.l., ed infine per Euro 25 migliaia alla controllata Dialco srl;
■ all’accantonamento di Euro 11.123 migliaia per oneri e spese future, riferiti per Euro 9.409 migliaia, alla valorizzazione relativa all’acquisto di “certificati verdi” per l’anno 2011 della controllata api
energia spa in relazione all’entrata in vigore, dal 1° gennaio 2011, della nuova disposizione di legge
sulla cogenerazione ad alto rendimento (CAR) che disciplina in modo restrittivo i criteri di cogeneratività; per Euro 1.658 migliaia riferiti alla capogruppo relativi all’accantonamento a fronte di un contenzioso con un terzo per delle spese di trasporto; Euro 56 migliaia per il completamento degli interventi per la bonifica e lo smantellamento dell’area interessata dal sinistro all’impianto bitume del
2004;
■ per Euro 737 migliaia riferito all’effetto dell’attualizzazione del Bonus di fine rapporto gestione, in
ossequio a quanto disposto dallo IAS 37. Tale effetto è stato valorizzato applicando il “procedimento unitario del credito” così come definito dallo IAS 19;
■ per Euro 950 migliaia all’accantonamento al fondo per dismissione dei materiali obsoleti del magazzino, per Euro 600 migliaia di api anonima, e per Euro 350 migliaia della controllata api raffineria spa.
Altri costi operativi
migliaia di Euro
Materiali di Consumo
31/12/11
31/12/10
1.205
1.560
Bonus Fine Rapporto Gest. Pp.vv
7.701
8.033
Indennità Diverse
13.519
11.091
Imposte e Tasse
12.348
10.321
Altri costi generali
92.456
93.225
127.229
124.230
Totale
La voce “Materiali di consumo” pari ad Euro 1.205 migliaia presenta un decremento rispetto lo stesso periodo dell’anno precedente pari ad Euro 355 migliaia ed accoglie principalmente oneri sostenuti
per stampati e cancelleria Euro 320 migliaia, per materiali diversi Euro 405 migliaia, per vestiario Euro
180 migliaia.
La voce “Bonus di fine rapporto di gestione” pari ad Euro 7.701 migliaia risulta sostanzialmente in
linea con il valore del precedente esercizio.
La voce “Indennità diverse”, pari ad Euro 13.519 migliaia, presenta un incremento di Euro 2.428
migliaia rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, accoglie principalmente:
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
69
■ indennità per spandimenti e cali merce della controllante, pari ad Euro 11.235 migliaia, (Euro 8.625
migliaia al 31.12.2010);
■ indennità e spese ad enti pubblici per Euro 1.152 migliaia (Euro 1.395 migliaia al 31.12.2010);
La voce “Imposte e tasse” risulta pari ad Euro 12.348 migliaia con un incremento di Euro 2.027
migliaia. Si riferisce principalmente:
■ ad oneri sostenuti dalla capogruppo per l’imposta comunale della pubblicità -ICP- per Euro 5.509
migliaia, alle tasse occupazione suolo TOSAP e COSAP per Euro 1.953 migliaia, ed a oneri per canoni e accessi per Euro 74 migliaia;
■ all’onere relativo all’imposta comunale sugli immobili pari ad Euro 727 migliaia.
Gli “Altri costi generali”, pari ad Euro 92.456 migliaia, presentano un decremento pari ad Euro 769
migliaia. Tale incremento si riferisce essenzialmente all’aumento rinvenuto nelle seguenti voci:
■ Euro 50.151 migliaia relativi a “Oneri per miscelazione” che rappresentano il costo sostenuto, per
assolvere all’obbligo di immissioni al consumo di biocarburanti nel mercato della benzina e del gasolio esitati nel corso del 2011 (Euro 48.033 migliaia al 31.12.2010);
■ Euro 17.729 migliaia quale costo sostenuto per l’acquisto delle quote CO2 da parte di api energia a
fronte delle emissioni dell’impianto, con una variazione in diminuzione, pari ad Euro 2.162 migliaia,
dovuta dall’effetto combinato della diminuzione del valore del costo sostenuto nel corso dell’esercizio per l’acquisto delle quote CO2 e della minore emissione di CO2 in atmosfera dell’impianto;
■ Euro 7.522 migliaia quali compensi speciali “una tantum” per la gestione degli impianti di distribuzione carburante riconosciuti ai titolari degli impianti convenzionati, con un decremento rispetto lo
scorso anno pari ad Euro 1.466 migliaia (Euro 8.988 migliaia al 31.12.2010);
■ Euro 5.657 migliaia quale costo sostenuto dalla società per il circuito delle carte petrolifere, con un
incremento rispetto allo scorso anno pari ad Euro 544 migliaia (Euro 5.113 migliaia al 31.12.2010);
■ Euro 2.646 migliaia per minusvalenze da eliminazione cespiti. L’importo è così composto: per Euro
2.325 migliaia essenzialmente riferito al mancato rinnovo, da parte della capogruppo, di contratti di
convenzionamento per 122 impianti di distribuzione carburanti, ed alla cessione di attrezzature
obsolete; e per Euro 321 migliaia per minusvalenze da eliminazione cespiti da parte della controllante (Euro 252 migliaia), e della controllata api raffineria (Euro 69 migliaia);
■ Euro 1.067 migliaia per spese di rappresentanza;
■ Euro 1.080 migliaia per contributi associativi;
■ Euro 714 migliaia per contributo oneri fideiussori su crediti.
11. PROVENTI ED ONERI FINANZIARI
Il saldo negativo della gestione finanziaria, pari ad Euro 29.481 migliaia, è composto principalmente da proventi per Euro 11.016 migliaia, contrapposto ad oneri per Euro 39.107 migliaia, dalle rettifiche di valore per Euro 1.065 migliaia.
Inoltre la voce risente della riclassifica dettata dall’applicazione dello IAS 1, che richiede la separata
indicazione, del rilascio sia delle componenti positive di Cash Flow Hedge (CFH) dagli “Altri proventi” che
le componenti negative di CFH dagli “altri oneri” il cui netto è pari complessivamente ad Euro -2.455
migliaia così riferiti: per la capogruppo Euro -1.160 migliaia, per api energia Euro -1.295 migliaia.
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
■ indennità per transazioni e controversie per Euro 1.132 migliaia (Euro 439 migliaia al 31.12.2010).
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api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei proventi e degli oneri finanziari e delle rettifiche di
valore:
migliaia di Euro
31/12/11
31/12/10
Interessi Crediti C/C Bancari/Postali
1.045
384
Proventi Partecipazioni
1.316
3.623
Proventi Finanziari
Altri proventi
Totale proventi finanziari
8.655
10.733
11.016
14.740
-27.209
-24.306
Oneri Finanziari
Finanziamenti e scoperti di conto corrente
Altri oneri
-11.898
-12.328
Totale oneri finanziari
-39.107
-36.634
Saldo Proventi ed oneri Finanziari
-28.091
-21.894
1.065
1.416
Proventi ed oneri da valutazione con il metodo del PN
Variazioni della Riserva di CFH
-2.455
-2.677
Totale gestione finanziaria
-29.481
-23.155
Gli interessi bancari attivi, pari ad Euro 1.045 migliaia sono relativi a quanto maturato sui conti correnti bancari del progetto intestati al Facility Agent della controllata api energia spa per un valore di
Euro 973 migliaia; ed Euro 65 migliaia riferiti alla capogruppo.
I Proventi da partecipazioni, pari ad Euro 1.316 migliaia, accolgono oltre al valore della plusvalenza
realizzata per Euro 822 migliaia dalla capogruppo per la cessione della società TRE C srl, anche il dividendo di Euro 100 migliaia distribuito dalla Petroven S.p.A. e dalla distribuzione di riserve ed utili da
parte della partecipata S.G.R S.p.A. in liquidazione , per un valore di Euro 394 migliaia.
La voce “Altri proventi ”, pari ad Euro 8.655 migliaia, accoglie principalmente:
■ Euro 1.883 migliaia per differenza cambio attiva (Euro 2.552 al 31.12.2010);
■ Euro 5.220 migliaia di ricavi sulla valutazione al fair value degli strumenti derivati in possesso di api
energia (pari a Euro 3.775 migliaia) e della capogruppo (pari a Euro 1.445 migliaia);
■ Euro 1.313 migliaia per interessi sul finanziamento concesso, al tasso infragruppo, alla controllante
api holding S.p.A. pari ad Euro 94.900 migliaia;
■ Euro 137 migliaia per interessi maturati su crediti verso clienti.
Gli oneri finanziari, pari ad Euro 39.107 migliaia, evidenziano un incremento di Euro 2.473 migliaia
riconducibile essenzialmente all’incremento nella voce “Interessi su finanziamento e scoperti di conto
corrente”; la crescita degli oneri è dovuta all’effetto congiunto di un maggiore stock di debito, del rialzo degli spread richiesti dalle banche e dall’aumento dei tassi di interesse che si è manifestato in buona
parte dell’anno. Per maggiori dettagli sulle dinamiche relative all’indebitamento, ai tassi e alle condizioni del mercato creditizio nel corso del 2011 si rimanda al capitolo su “La Gestione Finanziaria” della
Relazione sulla Gestione.
Nel dettaglio, l’importo relativo alla voce “Finanziamenti e scoperti di c/corrente”, pari ad Euro
27.209 migliaia, comprende essenzialmente gli oneri finanziari relativi alla società api spa per Euro
18.091 migliaia, alla società api energia per Euro 8.945 migliaia ed alla società api raffineria per Euro
169 migliaia.
api - anonima petroli italiana S.p.A.
Negli “altri oneri” pari ad Euro 11.898 migliaia sono compresi tutti una serie di costi finanziari il cui
dettaglio è il seguente: costi sulla valutazione al fair value degli strumenti derivati in possesso di api
energia e della capogruppo rispettivamente per Euro 1.556 migliaia e per Euro 151 migliaia, il ricalcolo del debito in base al criterio del costo ammortizzato di api energia per Euro 981 migliaia, differenze di cambio passive per Euro 1.951 migliaia, commissioni e spese bancarie per Euro 2.495 migliaia,
interessi su swap pari ad Euro 1.695 migliaia, oneri finanziari derivanti dalla cessione di crediti verso
clienti per Euro 2.108 migliaia, sorti in seguito all’operazione di factoring conclusa dalla controllante,
sconti su acquisti per divise a termine per Euro 304 migliaia e interessi passivi vari per un valore pari a
Euro 585 migliaia.
12. IMPOSTE
I principali componenti delle imposte sul reddito al 31 dicembre 2011 sono mostrati nella tabella
seguente:
migliaia di Euro
31/12/11
31/12/10
Imposte Correnti
(36.505)
(19.469)
Imposte Differite
(1.945)
8.513
Imposte Anticipate
4.673
(4.316)
Totale Imposte
33.777
15.272
13. UTILI PER AZIONE E DIVIDENDI
L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile netto al periodo attribuibile agli azionisti ordinari della capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione al periodo.
L’utile per azione diluito non evidenzia differenze rispetto all’utile base per azione in quanto non
sono presenti obbligazioni convertibili o altri strumenti finanziari con effetti diluitivi. Di seguito sono
esposti il reddito e le informazioni sulle azioni utilizzati ai fini del calcolo dell’utile per azione base:
in Euro
Utile netto attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo
31/12/2011
31/12/2010
0,1796
0,0491
Nell’esercizio 2011 non sono stati distribuiti dividendi.
71
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
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14. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI
La voce al 31 dicembre 2011 ammonta ad Euro 877.341 migliaia.
Il dettaglio della voce in oggetto viene riportato nella seguente tabella:
migliaia di Euro
Al 1 gennaio 2011 al netto di ammortamenti e perdite di valore
Capitalizzazioni al periodo/lavori in corso
Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchinari
128.181
520.356
191.388
63.440
903.365
39.133
17.889
33.906
82.935
173.863
-67
-4.981
-95.372
-100.420
Decrementi
Attrezzature
Industriali
e Commerc.
Altri beni
Immobilizzazioni Totale
in corso e acconti
Variazione area di consolidamento
Riclassifiche contabili
Decrementi per Cessione ramo GPL
:
Quote di ammortamento del periodo
-12.101
-53.787
-21.667
-21.667
-28.389
-94.277
12.122
12.122
4.355
4.355
Perdite di valore
Movimentazioni del fondo ammor.to per Cessione ramo GPL
Movimentazioni del fondo ammortamento per alienazioni e perdite di valore
Al 31 dicembre 2011, al netto di ammortamenti accumulati e perdite di valore
155.213
484.391
186.734
51.003
877.341
197.891
967.512
461.074
63.440
1.689.917
Al 1 gennaio 2011
Costo
Ammortamento cumulato e perdite di valore
-69.710
-447.156
-269.686
0
-786.552
Valore contabile netto
128.181
520.356
191.388
63.440
903.365
Costo al 31 dicembre 2011
237.025
981.815
468.306
51.003
1.738.149
Ammortamento cumulato e perdite di valore al 31 dicembre 2011
-81.812
-497.424
-281.572
0
-860.808
155.213
484.391
186.734
51.003
877.341
Valore contabile netto al 31 dicembre 2011
La voce “Immobili impianti e macchinari” accoglie:
“Terreni e Fabbricati” iscritti per un valore pari ad Euro 237.025 migliaia, Fondo Ammortamento pari
ad Euro 81.812 migliaia, per un valore residuo pari ad Euro 155.213 migliaia.
La voce in oggetto è principalmente riferita a:
■ Terreni, Fabbricati Strumentali ed Edifici per Euro 203.682 migliaia, Fondo Ammortamento pari ad
Euro 68.991 migliaia;
■ Terreni e Fabbricati coperti da stazioni di servizio per Euro 33.343 migliaia, Fondo Ammortamento
Fabbricati pari ad Euro 12.821 migliaia.
Gli incrementi dell’esercizio, pari ad Euro 39.133 migliaia, sono riferibili sia alla capitalizzazione da
parte di api di lavori in corso per Euro 2.535 migliaia, principalmente relativi ai terreni e fabbricati coperti da stazioni di servizio, sia agli interventi effettuati dalla controllata raffineria per Euro 36.598 migliaia, tra i quali segnaliamo per:
■ Euro 12.167 migliaia, riferiti all’ammodernamento delle strutture d’approdo e conseguente ampliamento dei limiti operativi al terminale marino “Isola”;
■ Euro 10.436 migliaia, per il consolidamento strutturale del terminale marino “Pontile”;
■ Euro 10.252 migliaia, per la razionalizzazione e messa fuori terra delle tubazioni del circuito grezzi.
“Impianti e Macchinari” pari ad Euro 981.815 migliaia, Fondo Ammortamento pari ad Euro
497.424 migliaia, per un valore residuo pari ad Euro 484.391 migliaia.
api - anonima petroli italiana S.p.A.
La voce in oggetto comprende essenzialmente gli impianti e macchinari della raffineria, l’impianto
IGCC di api energia, gli impianti e macchinari relativi alle reti della capogruppo, nonché gli impianti
generici installati presso i depositi nazionali di Roma e Barletta.
A tal proposito riteniamo opportuno segnalare che gli impianti e macchinari includono gli oneri
finanziari capitalizzati dalla controllata api energia nel corso dei precedenti esercizi relativamente agli
interessi maturati ed ai ratei calcolati sul debito verso le banche finanziatrici, gli sponsors e le hedging
banks, fino alla data di accettazione provvisoria dell’impianto (26 aprile 2001).
Gli oneri finanziari in oggetto capitalizzati nel corso degli esercizi precedenti, fino all'accettazione
provvisoria dell’impianto, sono pari ad Euro 117.883 migliaia.
Le acquisizioni e le capitalizzazioni dell’esercizio, pari ad Euro 17.889 migliaia, sono riferibili principalmente alla controllata api raffineria e sono relativi essenzialmente ad:
■ Euro 4.098 migliaia per la realizzazione termica della quarta linea prodotti bitume;
■ Euro 3.415 migliaia, relativi all’integrazione termica dell’impianto Topping per il recupero energetico;
■ Euro 2.926 migliaia, per la sostituzione dei catalizzatori agli impianti di Desolforazione HDS3A e
recupero Zolfo;
■ Euro 2.775 migliaia, per le modifiche al circuito di raffreddamento residui dell’impianto Visbreaker;
■ Euro 1.102 migliaia, per l’adeguamento delle motopompe antincendio del terminale “Isola”.
Per Euro 637 migliaia, alla controllata api energia riconducibili, essenzialmente, al potenziamento
degli impianti di implementazione al sistema di polmonazione dei Tank 38 e 39 e implementazione sul
sistema di controllo della temperatura sulle muffole.
“Attrezzature Industriali ed Altri beni” pari ad Euro 468.306 migliaia, Fondo Ammortamento pari
ad Euro 281.572 migliaia, per un valore residuo pari ad Euro 186.734 migliaia. La voce si riferisce a:
■ Attrezzature impianti stradali per un valore di Euro 287.589 migliaia, Fondo Ammortamento
Attrezzature impianti stradali pari ad Euro 160.676 migliaia;
■ Spese di primo impianto punti vendita per un valore di Euro 121.343 migliaia, Fondo
Ammortamento Spese di primo impianto punti vendita pari ad Euro 92.765 migliaia; riguardano la
costituzione, l’avvio e la ristrutturazione dei punti vendita;
■ Attrezzature varie, macchine elettroniche e mobili ed arredi per Euro 59.374 migliaia, con Fondo
Ammortamento per Euro 28.131 migliaia, principalmente riferibili alle attrezzature della raffineria e
dell’impianto IGCC di api energia, nonché alle macchine elettroniche ed ai mobili ed arredi delle
società del gruppo.
L’incremento dell’esercizio pari ad Euro 33.906 migliaia è principalmente imputabile:
■ per Euro 30.173 migliaia alla capitalizzazione di lavori in corso relativi a serbatoi, distributori, pensiline, chioschi ed apparecchiature self-service installati sui punti vendita della rete della capogruppo;
■ per Euro 2.543 migliaia, all’acquisizione delle parti di ricambio denominate capital spare. Si precisa
che la voce capital spare è riferita principalmente a materiale per il refrattario dei gassificatori, agli
scambiatori del compressore BLAC e BNLC, al fascio tubiero dello scambiatore E 8105 della controllata api energia.
La voce subisce una riduzione complessiva di Euro 26.648 migliaia nei valori patrimoniali e per Euro
16.477 migliaia nei Fondi ammortamento sostanzialmente a seguito di tali operazioni:
■ Per Euro 21.667 migliaia relativi a serbatoi, cisternette e bruciatori Gpl, Fondo Ammortamento pari ad
Euro 12.122 migliaia, a seguito della cessione del ramo d’azienda Gpl, da parte della capogruppo;
■ Per Euro 513 migliaia per attrezzature relative ai punti vendita, Fondo Ammortamento Euro 417
migliaia, a seguito del conferimento fatto dalla capogruppo per la costituzione della TRE C s.r.l.,
ceduta nel corso dell’esercizio;
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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
74
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■ Per Euro 4.409 migliaia essenzialmente riferiti alla rimozione e alla perdita di punti vendita della rete
del gruppo, Fondo Ammortamento Euro 3.938 migliaia.
La voce “Immobilizzazioni in corso ed acconti” ammonta alla fine dell’esercizio ad Euro 51.003
migliaia ed è essenzialmente relativa a nuove costruzioni, ristrutturazioni, ripristini, ampliamenti di punti
vendita e di impianti non oil da parte della capogruppo; alla sostituzione degli oleodotti sottomarini che
collegano la raffineria al terminale marino “Isola” alle attività di razionalizzazione dei collegamenti tra
le strutture a mare e i serbatoi di stoccaggio a terra alla razionalizzazione delle linee “Pontile” ed ad
altre attività della api raffineria spa; ad acquisti di importanti parti di ricambio per l’impianto IGCC.
15. AVVIAMENTO
Viene di seguito riportata la composizione della voce Avviamento:
migliaia di Euro
Saldo
iniziale
Incrementi
Decrementi
Svalutazioni
da Impairment
Saldo
finale
Api Energia S.p.A.
16.488
16.488
Calgas S.r.L.
14.717
14.717
Bielpe S.p.A.
13.812
13.812
2.059
2.059
Petronoil S.r.L.
F Gas S.r.L.
680
-680
0
Italiana Petroli S.p.a.
50.510
50.510
Di Car S.p.a.
14.298
14.298
Step S.p.A.
7.665
7.665
Gamma Petroli S.r.l.
1.079
1.079
Petrolgas S.r.L.
1.412
1.412
854
854
Elbagas S.r.L.
Terzi
Totale
53
365
418
123.626
-315
123.311
L’avviamento iscritto nel Bilancio al 31 Dicembre 2011, per euro 123.311 migliaia, è relativo principalmente all’acquisizione della società IP nel 2005 (Euro 50.510 migliaia), alla fusione della società
Calgas nel 2009 (Euro 14.717 migliaia), alla fusione della società Bielpe (Euro 13.812 migliaia) e dall’acquisizione della società Step nel 2002 (Euro 7.665 migliaia) e per la sua natura risulta completamente
allocato alla CGU Commercializzazione. Tale CGU è sottoposta a test di impairment almeno una volta
all’anno.
La voce al 31 dicembre 2011 registra un decremento pari ad Euro 680 migliaia riferito all’avviamento
relativo alla società F Gas s.r.l., per effetto della cessione del ramo d’azienda Gpl, da parte della capogruppo, ed un incremento pari ad euro 365 migliaia riferito all’iscrizione dell’avviamento di due impianti.
Riteniamo opportuno ricordare che il Gruppo rileva contabilmente delle svalutazioni per impairment
in quei casi in cui il valore recuperabile delle attività oggetto di analisi è inferiore rispetto al valore contabile delle stesse, e la relativa perdita di valore è ritenuta durevole da parte degli amministratori.
La determinazione del valore recuperabile, in accordo con lo IAS 36, è stata effettuata utilizzando il
più alto tra il valore d’uso delle attività ed il loro fair value al netto degli oneri derivanti dall’operazione
di cessione.
api - anonima petroli italiana S.p.A.
Per la determinazione del valore d’uso delle attività, gli amministratori hanno ritenuto, in base alla
prevalente prassi applicativa, di adottare il metodo UDCF (Unlevered Discounted Cash Flow), il quale
comporta l’attualizzazione dei flussi di cassa operativi, ovvero dei flussi disponibili prima del rimborso
dei debiti finanziari e della remunerazione degli azionisti. In base a tale criterio, i flussi operativi sono
attualizzati ad un tasso pari alla media ponderata del costo del debito e del capitale proprio (WACC o
Weighted Average Cost of Capital), allo scopo di ottenere il valore del capitale operativo che potrà essere generato dalle attività oggetto di analisi. I flussi di cassa operativi oggetto di attualizzazione sono
quelli prodotti dalla CGU Commercializzazione ed utilizzati nella costruzione del Business Plan del gruppo 2011-2014. Il 2011 si basa su dati di budget. Per gli anni successivi invece sono state utilizzate le
previsioni EMC per il primo margine della raffinazione e previsioni interne per quello commerciale. Gli
altri costi/ricavi sono stati ottenuti applicando, sui dati 2011, il 75% del tasso di inflazione programmato (1,5%). Il tasso di attualizzazione utilizzato è stato dell’8,1% su un periodo di 5 anni. Nel calcolo del
recoverable amount è stato inserito anche un terminal value rivalutato al tasso del 1,5%.
Per la determinazione del fair value al netto degli oneri derivanti dalle operazioni di vendita, invece,
si è fatto riferimento al più corrente criterio utilizzato dal mercato, che è quello di stimare il prezzo di
vendita avendo a riferimento un multiplo basato sull’EBITDA.
16. IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
Viene di seguito riportato il dettaglio della voce Immobilizzazioni immateriali:
migliaia di Euro
Reti di
proprietà
Al 1 gennaio 2011 al netto dei fondi di
ammortamento e perdite di valore
21.134
Reti in
concessione
43.623
Incrementi
Decrementi
-341
Diritti di brev.
Ind.e dir. ut.
opere ingegno
Concesssioni
licenze marchi
e dir. simili
Altre immob.
immateriali
Totale
3.665
54.480
2.432
125.334
8
355
967
1.330
-1.984
-152
-2.477
Variazione perimetro di consolidamento
Riclassifiche contabili
Altri movimenti
Ammortamento
Al 31 dicembre 2011, al netto di ammortamenti
accumulati e perdite di valore
20.793
41.639
-478
-146
-1.176
-1.800
3.195
54.537
2.223
122.387
La voce “Immobilizzazioni immateriali” ammonta a Euro 122.387 migliaia, presenta un decremento di Euro 2.947 migliaia ed include:
“Reti di proprietà” e “Reti in concessione”, pari rispettivamente ad Euro 20.793 migliaia ed Euro
41.639 migliaia, rappresentanti il fair value delle attività immateriali rilevate in sede di allocazione del
prezzo pagato per l’acquisizione di IP. Il decremento di Euro 341 migliaia e di Euro 1.984 migliaia, rispettivamente delle Reti di proprietà e delle Reti di terzi, è imputabile al mancato rinnovo di contratti di convenzionamento e alla cessione e chiusura di impianti di proprietà;
75
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
76
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
“Diritti di brevetto ed utilizzo delle opere dell’ingegno”, per un valore di Euro 3.195 migliaia, rappresentati essenzialmente dai diritti di utilizzo dei software della capogruppo e di api raffineria, nonché dal diritto di brevetto General Electric Energy (ex Texaco Development Corporation) relativo al processo di gassificazione per la produzione di energia elettrica da parte della controllata api energia;
“Concessioni, licenze, marchi e diritti simili” , per Euro 54.537 migliaia, costituito essenzialmente
dai seguenti valori:
■ Euro 51.894 migliaia, quale fair value del marchio della IP rilevato nel 2005 in sede di allocazione
del prezzo pagato per l’acquisto della società in oggetto;
■ Euro 2.643 migliaia, riferiti a concessioni e licenze inerenti punti vendita e bar della capogruppo;
“Altre immobilizzazioni immateriali”, pari ad Euro 2.223 migliaia, costituite essenzialmente dal contributo di api energia per l’allacciamento alla rete elettrica nazionale dell’ENEL, ammortizzato con aliquota annua del 5% correlata alla durata della convenzione stipulata con ENEL (ora GSE).
17. PARTECIPAZIONI
La voce partecipazioni, pari ad Euro 11.248 migliaia, il cui dettaglio è evidenziato nella tabella di
seguito esposta, si compone, per Euro 10.602 migliaia, dalle partecipazioni in società collegate, e per
Euro 646 migliaia dalle partecipazioni in altre imprese.
migliaia di Euro
Valore di Carico
31/12/10
Incrementi
Decrementi
Valore di Carico
31/12/2011
% di possesso
31/12/2011
% di possesso
31/12/2010
Imprese collegate
Apisem Spa
4.604
Abruzzo costiero S.r.l.
1.658
apisoi Service S.r.l. in liquidazione
Saccne rete S.r.l.
Apibenzin
Fondo svalutazione collegate
Totale
-336
4.268
50,00%
50,00%
163
1.821
30,00%
30,00%
928
50,00%
50,00%
356
3.585
50,00%
50,00%
10,00%
10,00%
928
3.229
13
13
-13
-13
10.419
519
-336
10.602
Altre imprese
Petroven S.r.l.
16
16
Immobiloil
50
50
4
4
Consorzio grandi reti
Altre partecipazioni
570
6
576
Totale
640
6
646
Totale
11.059
525
-336
11.248
Gli altri incrementi ed i decrementi del valore delle partecipazioni in società collegate sono da imputare ai risultati delle società valutate con il metodo del patrimonio netto.
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
77
L’incremento nella voce Altre partecipazioni pari ad Euro 6 migliaia si riferisce alla sottoscrizione, da
parte della capogruppo, avvenuto in data 4 ottobre 2011, dell’aumento della quota di pertinenza del
capitale sociale della Civita servizi s.r.l. deliberato con assemblea straordinaria del 27 maggio 2011.
18. ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI
migliaia di Euro
Crediti Finanziari verso Collegate a M/L
31/12/11
31/12/10
76
195
Crediti Tributari
1.502
2.155
Crediti verso altri
20.402
20.970
Attività finanziarie
4
4
21.984
23.324
Totale
to
■
■
■
La voce al 31 dicembre 2011 ammonta ad Euro 21.984 migliaia, e presenta un decremento rispetlo scorso esercizio pari ad Euro 1.340 migliaia.
Il saldo della voce include:
i “Crediti verso collegate” per Euro 76 migliaia a fronte dei crediti finanziari ed i relativi interessi
maturati, vantati dalla capogruppo nei confronti della collegata Abruzzo Costiero s.r.l.;
i “crediti tributari”, pari ad Euro 1.502 migliaia, riferiti principalmente a ritenute d’acconto, anticipazioni, ed interessi su crediti d’imposta di esercizi risalenti ad anni precedenti, per i quali sono state
inoltrate le istanze di estinzione mediante assegnazione di titoli pubblici ai sensi del D.L. 23 maggio
1994 n.307 convertito nella L.457/94, nonché all’anticipo d’imposta sul TFR corrisposto ai sensi della
Legge n.140 del 1997, e ad un credito per rimborso IVA;
i “crediti verso altri”, pari ad Euro 20.402 migliaia, inerenti principalmente sia i risconti attivi per
Euro 16.579 migliaia con durata superiore all’anno derivanti dall’erogazione da parte di api di una
tantum di rinnovo contrattuale per forniture in esclusiva (convenzionamenti), sia, per Euro 2.185
migliaia, a risconti attivi relativi principalmente a costi per canoni di locazione corrisposti anticipatamente rispetto al periodo di godimento, ed ai compensi riconosciuti a fornitori di servizi.
19. STRUMENTI DERIVATI ATTIVI
La voce “Strumenti derivati attivi”, pari a Euro 1.174 migliaia, (Euro 9 migliaia al 31.12.2010) corrisponde alla valutazione a fair value dei contratti derivati in essere alla data di bilancio relativi principalmente ad operazioni di hedging per la copertura dal rischio legato all’oscillazione dei tassi di cambio della capogruppo.
Il fair value è stato determinato attraverso modelli e tecniche di valutazione generalmente accettati, basati sull’attualizzazione dei flussi di cassa attesi. Alcuni derivati sono stati valutati utilizzando i
modelli di pricing per le opzioni. A tale scopo, oltre ai parametri contrattuali di ciascun derivato sono
stati utilizzati i parametri di mercato sui fattori di rischio sottostanti (curve dei tassi Euribor e volatilità)
rinvenibili da info-provider esterni (es: Bloomberg).
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
Le “Altre attività non correnti” sono costituite da:
78
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
Il Gruppo ha provveduto a verificare trimestralmente nel corso del periodo l’efficacia delle relazioni
di hedging in essere.
Al 31 dicembre 2011 l’applicazione dell’hedge accounting ha prodotto sul bilancio i seguenti effetti:
1) Un miglioramento del fair value dei derivati su cambi rispetto al precedente esercizio, legato principalmente ad un apprezzamento del dollaro intercorso fra la data di stipula dei contratti forward e
la chiusura dell’esercizio;
2) L’importo della Riserva di Cash Flow Hedge si modifica da Euro – 7.640 migliaia ad Euro – 5.801
migliaia. La variazione è attribuibile principalmente alla riduzione del valore negativo dei fair value
sui tassi di interesse della capogruppo api spa rispetto al precedente esercizio ed in misura minore
al piano di rientro della Riserva di Cash Flow hedge da parte di api energia.
In conseguenza di quanto menzionato sono stati rilevati nel CE dell’esercizio il netto tra proventi ed
oneri finanziari pari ad Euro -2.455 migliaia.
20. IMPOSTE ANTICIPATE
Le imposte anticipate al 31 dicembre 2011 sono pari ad Euro 72.336 migliaia, a fronte di un importo al 31 dicembre 2010 pari ad Euro 77.241 migliaia.
Il saldo in oggetto include principalmente crediti generati da differenze temporanee su accantonamenti a fondi tassati e su altri costi la cui deducibilità è rinviata al futuro, al netto degli utilizzi sostanzialmente riferibili al rilascio dei fondi tassati. La voce accoglie, altresì, la fiscalità anticipata in relazione
alla temporanea indeducibilità degli interessi passivi ai sensi dell’art. 96 TUIR nonché la valorizzazione
della perdita fiscale dell’esercizio precedente della controllante agli effetti dell’IRES ordinaria e dell’addizionale IRES; ricordiamo infine che per la controllata api energia spa si rileva un incremento per effetto del ricalcalo delle imposte tenendo conto dell’incremento dello 0,09% dell’aliquota IRAP applicabile nella Regione Lazio in particolare l’aliquota IRAP di tale Regione è stata aumentata a 4,97%. Il valore è principalmente riferito: per Euro 18.617 migliaia della capogruppo, per Euro 34.115 migliaia della
controllata api energia spa, e per Euro 19.301 migliaia della controllata api raffineria spa.
21. RIMANENZE
La voce ammonta ad Euro 441.266 migliaia al 31 dicembre 2011 e presenta un incremento di Euro
88.458 migliaia rispetto al corrispondente saldo al 31 dicembre 2010.
La composizione della voce è la seguente:
migliaia di Euro
31/12/11
31/12/10
Materie prime
170.173
115.393
Prodotti in corso di lavorazione
34.930
29.309
Prodotti finiti
201.318
171.089
Scorte e ricambi
Totale
34.845
37.017
441.266
352.808
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
79
L’incremento di Euro 88.458 migliaia è dovuto all’effetto combinato di:
■ un aumento del costo ponderato rispetto al valore di mercato di gennaio 2011;
■ minori volumi di giacenza rispetto al precedente esercizio.
22. CREDITI COMMERCIALI ED ALTRI CREDITI
I Crediti commerciali ed altri crediti sono composti da:
migliaia di Euro
31/12/11
31/12/10
Crediti Commerciali
605.981
469.470
Fondo svalutazione crediti
-9.724
-7.015
Crediti verso altre società petrolifere
80.599
81.886
Cambiali attive
1.865
2.284
Crediti verso Collegate oltre dodici mesi
7.517
8.281
Crediti Controllanti dodici mesi
25.840
33.614
Attività verso Altre Società del Gruppo
Totale
643
388
712.721
588.908
I crediti commerciali sono pari a Euro 712.721 migliaia, il fondo svalutazione crediti, pari ad Euro
9.724 migliaia, riflette gli effetti negativi della profonda crisi creditizia ed economica in atto nel Paese.
La voce “Crediti verso altre società petrolifere”, pari ad Euro 80.599 migliaia, presenta un decremento pari ad Euro 1.287 migliaia. Tali crediti rappresentano, in correlazione alla contrapposta voce nella
sezione del passivo, l’ammontare dei crediti accertati a fine periodo nei confronti delle altre società
petrolifere in relazione ai contratti di compravendita di merci intercorrenti con le stesse.
La voce “Cambiali attive”, pari ad Euro 1.865 migliaia, si decrementa per Euro 419 migliaia. La variazione è inerente al valore presente in portafoglio ed anche a quello già presentato all'incasso salvo buon
fine, alla data di chiusura dell'esercizio.
La voce “Crediti verso collegate” pari ad Euro 7.517 migliaia, si riferisce essenzialmente al credito
vantato dalla capogruppo nei confronti della collegata Saccne rete S.r.l.; in particolare, Euro 2.629
migliaia rappresentano il residuo da incassare per effetto della cessione da parte della capogruppo delle
quote sociali della Royal oil srl interamente controllata; mentre Euro 4.861 migliaia rappresentano il
valore dei crediti commerciali nei confronti della capogruppo.
I “crediti verso controllanti”, pari ad Euro 25.840 migliaia, sono costituiti principalmente dal credito della capogruppo (Euro 13.008 migliaia) della controllata api raffineria (Euro 8.641 migliaia) e di api
energia (Euro 4.191 migliaia), nei confronti di api holding spa relativamente al credito IRES degli esercizi precedenti, trasferito alla controllante ai sensi dell’art. 118 comma 3 T.U.I.R., nonché dal credito
ceduto dalla stessa capogruppo ad api holding relativamente all’IVA del mese di dicembre.
Tra le “Attività verso altre società del gruppo” pari ad Euro 643 migliaia vengono annoverati principalmente i crediti vantati dal gruppo nei confronti delle società:
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
Precisiamo che gli importi mostrati in tabella sono al netto dei relativi fondi svalutazione.
La voce “scorte e ricambi” pari ad Euro 34.845 migliaia, si riferisce principalmente ai materiali di
ricambio e di manutenzione della raffineria e dell’impianto IGCC, nonché ai materiali di consumo e di
manutenzione per la rete di distribuzione prodotti petroliferi della capogruppo.
80
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
■ Biotrade spa Euro 14 migliaia;
■ Biomasse Italia spa Euro 283 migliaia;
■ CER spa 33 Euro migliaia;
■ Ser 1 spa Euro 15 migliaia;
■ Ser spa Euro 70 migliaia;
■ Solergys Euro 51 migliaia.
.
23. CREDITI FINANZIARI VERSO CONTROLLANTI
La voce in oggetto, si riferisce al credito finanziario concesso da api anonima s.p.a. alla controllante api holding s.p.a. che ad oggi è pari ad Euro 94.900 migliaia, per integrazioni avvenute nel corso dell’anno. Detto finanziamento è regolato al tasso medio ponderato calcolato ad inizio di ogni mese sul
debito bancario delle società api spa e api holding spa con una maggiorazione di 15 punti base. Si ricorda che il credito finanziario alla fine dello scorso esercizio era pari ad Euro 10.800 migliaia.
24. ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI
La voce “Altre attività” ammonta a Euro 27.858 migliaia, rilevando un incremento di Euro 6.067
migliaia rispetto all’esercizio precedente.
Tra i rapporti creditori più significativi ricordiamo:
■ Regione Friuli-Venezia-Giulia, di Euro 3.963 migliaia, - giusta art.3 commi 16 e 17 Legge 28 dicembre 1995 n. 549 – per il recupero degli sconti applicati da api spa a titolo di riduzioni del prezzo alla
pompa delle benzine ai soli residenti nel territorio regionale;
■ Altri rapporti verso diversi soggetti per il valore complessivo di Euro 1.930 migliaia, riferibili essenzialmente a crediti per anticipi per canoni di locazione ed altri anticipi minori a fronte di diverse relazioni da parte della capogruppo;
■ Mediofactoring, pari ad Euro 13.638 migliaia, riferito al credito rilevato, alla data del 31 dicembre
2011, nei confronti dei clienti fuel card della “Carta Maxima” e coperto dalla società di factoring,
Mediofactoring SpA, alla quale abbiamo ceduto i nostri crediti con la garanzia pro soluto.
25. CREDITI PER IMPOSTE
La voce “crediti per imposte” ammonta ad Euro 15.289 migliaia, presenta un decremento di Euro
1.340 migliaia, ed accoglie il credito IRES, IRAP ed i crediti IVA delle società del gruppo.
26. DISPONIBILITÀ VINCOLATE DA PROJECT FINANCING
Il valore al 31 dicembre 2011 è pari ad Euro 83.985 migliaia rilevando un incremento di Euro 24.579
migliaia. La voce è interamente costituita dalle disponibilità liquide vincolate di api energia, connesse a
conti correnti accessi presso la Banca Nazionale del Lavoro ed intestati al Facility Agent The Royal Bank
of Scotland, rispettivamente denominati “Revenues” per Euro 79.690 migliaia, (Euro 58.419 migliaia al
31 dicembre 2010), “Debt Service Reserve Account” per Euro 3.872 migliaia (Euro 567 migliaia al 31
dicembre 2010), “Compensation” per Euro 307 migliaia (Euro 305 migliaia rispetto al 31 dicembre
2010) ed “Extra-maintenance” Euro 116 migliaia (Euro 115 migliaia al 31 dicembre 2010).
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
81
27. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
migliaia di Euro
31/12/11
31/12/10
Depositi bancari e postali valutari
60.755
40.701
Denaro e valori in cassa ed assegni
2.508
1.300
63.263
42.001
Totale
I depositi bancari a breve sono remunerati a un tasso variabile basato sui tassi giornalieri.
Ai fini del rendiconto finanziario consolidato la voce disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 31
dicembre 2011 si compone come sopra indicato.
28. PATRIMONIO NETTO DEL GRUPPO
Capitale Sociale
Il capitale sociale ammonta a Euro 115.425 migliaia.
Riserva Legale
La “Riserva Legale” è pari ad Euro 23.085 migliaia, e registra un incremento pari ad Euro 3.790 migliaia rispetto al 31 dicembre 2010 (pari ad Euro 19.295 migliaia) per effetto della destinazione dell’utile dell’esercizio con delibera dell’assemblea della capogruppo del 4 maggio 2011.
Altre Riserve
La voce Altre Riserve, comprensiva degli Utili a nuovo ed al netto della Riserva di Cash Flow Hedge,
pari ad Euro (5.802) migliaia, ammonta ad Euro 268.356 migliaia, con un incremento rispetto al precedente esercizio di Euro 4.748 migliaia.
Riserva di Cash Flow Hedge
La voce ammonta ad Euro – 5.802 migliaia e si riferisce alla porzione efficace del fair value dei contratti in strumenti derivati in essere al 31 dicembre 2011 per la copertura dal rischio di oscillazione dei
cambi e dei tassi d’interesse.
Saldo al 1 gennaio 2011
Capitale
Sociale
Riserva
Legale
Altre
Riserve
Riserva
C.F.
Hedge
Utili
a
nuovo
Utili
(perdite)
periodo
Patrimonio
Netto
GRUPPO
115.425
19.295
154.738
-7.640
116.510
6.576
404.904
Capitale Risultato Patrimonio Patrimonio
Riserve periodo
Netto
Netto
TERZI
TERZI
TERZI
TOTALE
1.308
406.213
Altri utili (perdite) rilevate a PN
0
0
0
Distribuzione dividendi
0
0
0
Effetto relativo all’applicazione del metodo del PN
0
0
0
Destinazione risultati 2010 società del gruppo
3.790
Riserva Trad. Partecipate Estere
-22.501
18.711
124
Altre movimentazioni di Patrimonio Netto
0
0
0
0
124
6
1.844
0
0
0
0
0
0
6
0
Variazione area di consolidamento
0
Destinazione risultato dell'esercizio 2010
6.576
-6.576
25.137
25.137
141.797
25.137
432.003
Risultato del periodo
Saldo al 31 dicembre 2011
418
124
1.838
1.838
Effetto delle operazioni di Hedge accounting
890
115.425
23.085
132.361
-5.802
0
418
-418
450
450
25.587
1.314
450
1.763
433.766
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
Le Disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono composti da:
82
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
29. FINANZIAMENTI A MEDIO LUNGO TERMINE
I Finanziamenti a medio lungo termine si compongono di:
migliaia di Euro
31/12/11
31/12/10
Debiti verso Bancari oltre dodici mesi
367.444
459.522
Totale
367.444
459.522
La voce “Debiti verso banche”, pari ad Euro 367.444 migliaia, è attribuibile per Euro 211.912 migliaia alla capogruppo e per Euro 155.532 migliaia al debito residuo del project finance acceso da api energia. Il decremento della voce rappresenta la quota di debito a medio lungo termine in scadenza nel
corso del prossimo esercizio che è stata riclassificata fra i debiti a breve.
La riduzione della porzione di debito a medio – lungo termine risente anche, come già detto, del
processo di riduzione dei rischi intrapreso dal sistema bancario che ha reso oltremodo difficoltoso, nonché costoso in termini di spread applicati, la concessione di “nuovo credito” a media e lunga scadenza. Questo atteggiamento ha indotto il gruppo e nello specifico la società api spa a rifinanziare i prestiti dovuti nell’anno rimodulando le scadenze e gli spread applicati piuttosto che accenderne di nuovi.
Per maggiori dettagli si rinvia a quanto esposto nel capitolo relativo a “La Gestione Finanziaria” della
Relazione sulla Gestione.
La seguente tabella presenta la composizione dei Debiti Finanziari a breve ed a medio – lungo termine in relazione ai tassi applicati:
migliaia di Euro
31/12/2011
31/12/2010
Finanziamenti in Euro a tasso fisso
20.000
20.000
Subtotale finanziamento in Euro a tasso fisso
20.000
20.000
Finanziamenti al 1% < tasso effettivo* < 2%
131.068
433.830
Finanziamenti al 2% < tasso effettivo* < 3%
247.135
185.535
Finanziamenti al 3% < tasso effettivo* < 4%
288.880
48.572
Finanziamenti al 4% < tasso effettivo* < 5%
331.834
239.627
Finanziamenti al 5% < tasso effettivo* < 6%
31.500
2.143
Finanziamenti in Euro a tasso variabile
Subtotale finanziamento in euro a tasso variabile
1.030.417
909.707
Totale finanziamenti
1.050.417
929.707
682.973
470.185
367.444
459.522
Di cui quota corrente vs sistema bancario
Di cui quota corrente vs soc. controllanti/altre del Gruppo
Di cui quota a lungo termine
* il tasso effettivo è inclusivo dei costi relativi degli spread applicati e delle eventuali operazioni di copertura (IRS, collar ecc..)
Per maggiori commenti relativi a finanziamenti verso banche a breve vedi nota 36 Finanziamenti a
breve termine.
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
83
30. BENEFICI AI DIPENDENTI (“TFR”)
Benefici post impiego
Passività iniziale
2011
2010
13.500
15.131
Service costs
164
36
Interest costs
590
570
Actual Gain/Loss
-639
-488
Trasferimenti
-3
Prestazioni erogate
-1.415
-1.749
Costo netto del beneficio
12.197
13.500
Ricordiamo che in applicazione della riforma sulla scelta della destinazione del TFR con la Legge
296/2006 (legge finanziaria 2007) dal 1° Gennaio del 2007 i lavoratori dipendenti possono scegliere di
destinare il proprio tfr maturando alle forme pensionistiche complementari di settore (Fondoenergia) o
di versarlo all’INPS. Per tale motivo il ricalcolo dell’attualizzazione del fondo TFR ha fatto registrare alla
società un effetto positivo sugli utili attuariali.
La seguente tabella include la riconciliazione dei dipendenti al 31 dicembre 2011, rispetto a quelli
del 31 dicembre 2010, non considerando gli usciti al 31 dicembre:
Dipendenti al 31/12/2010
906
Nuovi assunti
13
Dipendenti acquisiti
0
Usciti
67
Dipendenti al 31/12/2011
852
Le ipotesi adottate ai fini della valutazione del TFR possono esser suddivise in due categorie:
• ipotesi finanziare;
• ipotesi demografiche.
Più in particolare le ipotesi adottate sono le seguenti:
Ipotesi finanziarie
Dirigenti
Altri Dipendenti
■ Incremento del costo della vita
2,0% annuo
2,0% annuo
■ Tasso di attualizzazione
4,0% annuo
4,0% annuo
■ Incremento retributivo:
• età pari o inferiore a 40 anni
• età superiore a 40 anni ma pari o inferiore a 55 anni
2,75% annuo
2,5% annuo
2,5% annuo
2,25% annuo
2,25% annuo
2,0% annuo
• età superiore a 55 anni
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
La valutazione del Trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2011 è stata effettuata secondo la
metodologia di calcolo indicata nello IAS 19.
Le tabelle seguenti sintetizzano i componenti del costo netto dei benefici rilevati nel conto economico consolidato:
84
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
Ipotesi demografiche
■ Probabilità per un attivo di:
• Decesso
• Invalidità
• dimissioni:
– sino al raggiungimento dei 50 anni di età
successivamente
pensionamento:
– al raggiungimento dei 60 anni di età
– successivamente ma sino ad un’età inferiore ai 65 anni
– al compimento dei 65 anni di età
• ricevere all’inizio dell’anno un’anticipazione
della riserva di T.F.R. accantonata pari al 70%
Dirigenti
Altri Dipendenti
Tabelle di mortalità
RG 48 pubblicate
dalla Ragioneria
Generale dello Stato
Tabelle di mortalità
RG 48 pubblicate
dalla Ragioneria
Generale dello Stato
Tavola INPS
differenziata in funzione
di età e sesso
Tavola INPS
differenziata in funzione
di età e sesso
4,0%
2,0%
in ciascun anno
in ciascun anno
Nulla
Nulla
35%
(100% per le donne)
60%
(100% per le donne)
20%
in ciascun anno
10%
in ciascun anno
100%
100%
3,0%
in ciascun anno
3,0%
in ciascun anno
31. FONDO IMPOSTE DIFFERITE
Il Fondo Imposte Differite al 31 dicembre 2011 è pari ad Euro 130.775 migliaia, a fronte di un valore al 31 dicembre 2010 pari ad Euro 127.658 migliaia.
Il Fondo riflette i maggiori costi dedotti rispetto a quanto imputato nel conto economico nel corrente esercizio ed in quelli precedenti in forza di specifiche norme tributarie. L’incremento del Fondo
è dovuto principalmente al differimento della tassazione della plusvalenza relativa alla cessione del
ramo d’azienda GPL, della capogruppo solo parzialmente compensato dal rientro degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali fiscalmente dedotti dal reddito imponibile negli anni
precedenti.
Il valore è essenzialmente così riferito per Euro 67.374 migliaia alla capogruppo, per Euro 18.063
migliaia alla controllata api raffineria spa, e per Euro 45.316 migliaia alla controllata api energia spa.
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
85
32. FONDI RISCHI ED ONERI
Migliaia di Euro
Saldo iniziale
Sorti del periodo
Utilizzati
Attualizzazione
Trattamento
quiescenza ed
obblighi simili
Fondo
Bonifica
Terreni
Fondo rischi
oneri e spese
diverse
Totale
16.706
3.915
45.187
8.767
7.456
11.123
27.346
-6.416
-4.805
-1.794
-13.015
19.357
13.244
58.695
23.982
Fondo
imposte
584
-823
Riclassifiche
Altri movimenti
Saldo Finale
25.510
584
Trattamento di quiescenza
La voce in oggetto ammonta ad Euro 25.510 migliaia, ed è riferita:
■ per Euro 25.147 migliaia ai rapporti con i gestori degli impianti stradali a titolo di Bonus di fine
gestione, a seguito dell’accordo quadro del 18.11.1992, l’accantonamento al periodo è pari ad Euro
8.670 migliaia e l’utilizzo è pari ad Euro 6.108 migliaia;
■ per Euro 363 migliaia per indennità suppletive nei confronti degli agenti per la cessazione dei rapporti l’accantonamento al periodo è pari ad Euro 97 migliaia e l’utilizzo è pari ad Euro 308 migliaia;
■ infine, il valore di Euro 823 migliaia si riferisce all’impatto che ha avuto nell’esercizio l’attualizzazione del Bonus di fine gestione, che ha determinato un effetto positivo sul suddetto fondo di Euro 737
migliaia, ed un effetto positivo per indennità suppletive nei confronti degli agenti per Euro 86 migliaia; in ossequio a quanto disposto dallo IAS 37. Tali effetti sono stati valorizzati applicando il “procedimento unitario del credito” così come definito dallo IAS 19.
Fondo per imposte
La voce ammonta ad Euro 584 migliaia e rappresenta il rischio potenziale relativo ad eventuali rilievi minori che dovessero essere confermati nell’ambito di giudizi che, ad oggi, non risultano ancora definiti in senso favorevole.
Segnaliamo infatti che, nel corso del 1998, l’api anonima è stata fatta oggetto di una verifica da
parte della Guardia di Finanza, per gli anni dal 1992 al 1997, che ha avuto come esito un processo verbale di constatazione da cui sono derivati gli avvisi di accertamento e rettifica in seguito emessi:
■ nel dicembre 1998 è stato notificato un avviso di accertamento per l’anno 1992 (IRPEG ILOR), annullato nella quasi totalità nel corso del 2002 dalla Commissione Tributaria Regionale di Roma; contro
tale sentenza, l’Amministrazione Finanziaria ha proposto ricorso per Cassazione. L’udienza si è tenuta nel gennaio 2008; la Corte di Cassazione, con sentenza n° 9497/08 depositata l’11 aprile 2008,
ha accolto sia il ricorso principale dell’Agenzia delle Entrate, che il ricorso incidentale della Società
ed ha rinviato la causa ad altra sezione della Commissione Tributaria Regionale del Lazio. La
Commissione Tributaria Regionale del Lazio, in data 21 dicembre 2009, ha depositato la sentenza
n. 713/01/09, con la quale ha accolto l’appello della Società ed ha respinto l’appello dell’Ufficio.
Anche contro tale sentenza, l’Amministrazione Finanziaria ha proposto ricorso per Cassazione;
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
La composizione ed i movimenti dei Fondi a medio e lungo termine dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2011 è la seguente:
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api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
■ Nel corso del 1999 sono stati notificati avvisi di accertamento per l’anno 1993 (IRPEG – ILOR – IVA),
contro i quali è stato proposto ricorso nei termini di legge. Il ricorso relativo all’IVA è stato definito
a favore della società, con sentenza passata in giudicato; il ricorso relativo a IRPEG-ILOR è stato integralmente accolto dalla Commissione Tributaria Provinciale di Roma. Anche la Commissione
Tributaria Regionale del Lazio, pronunciatasi nel corso del 2004, ha accolto nella quasi totalità le
ragioni della Società avvalendosi di un Consulente Tecnico d’Ufficio che ha accertato l’infondatezza
dell’avviso di accertamento; avverso tale sentenza, l’Amministrazione Finanziaria ha proposto ricorso per Cassazione. L’udienza si è tenuta nel gennaio 2008; la Corte di Cassazione, con sentenza n°
8773/08 depositata il 4 aprile 2008, ha accolto sia il ricorso principale dell’ Agenzia delle Entrate,
che il ricorso incidentale della Società ed ha rinviato la causa ad altra sezione della Commissione
Tributaria Regionale del Lazio. La Commissione Tributaria Regionale del Lazio, in data 14 gennaio
2010, ha depositato la sentenza n. 7/01/10, con la quale ha accolto l’appello della Società ed ha
respinto l’appello dell’Ufficio. Anche contro tale sentenza, l’Amministrazione Finanziaria ha proposto ricorso per Cassazione;
■ nel corso del 2001 sono stati notificati gli avvisi di accertamento per gli anni 1994 (IRPEG ILOR IVA),
1995 (IRPEG ILOR IVA), e 1996 (IVA) avverso i quali anche in questo caso, è stato opposto ricorso
nei termini di legge. Le sentenze pronunciate a tutt’oggi emesse dalla Commissione Tributaria del
Lazio accolgono le ragioni della società; le sentenze relative agli avvisi IVA 1994 e 1995 sono passate in giudicato. L’Amministrazione Finanziaria ha proposto ricorso per Cassazione avverso le sentenze pronunciate relativamente alle controversie per IRPEG ILOR 1994 e IVA 1996 e per IRPEG – ILOR
1995; non risulta ancora fissata l’udienza di trattazione;
■ nel corso del 2002 sono stati notificati gli avvisi di accertamento relativi agli anni 1996 (IRPEG – ILOR)
e 1997 (IVA); anche in questo caso sono stati presentati ricorsi nei termini di legge. La CTP di Roma
ha accolto il ricorso annullando l’atto relativo ad IRPEG-ILOR 1996. L’Ufficio non ha proposto appello e, pertanto, la sentenza è passata in giudicato.
Quanto all’avviso IVA 1997, la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Roma ha
accolto integralmente il ricorso della Società. Avverso la suddetta sentenza, l’Agenzia delle Entrate ha
proposto appello; in data 19 gennaio 2010 si è svolta l’udienza di trattazione e, in data 6 ottobre 2010,
la Commissione Tributaria Regionale di Roma ha depositato la sentenza n. 154/35/10 con la quale ha
accolto l’appello dell’Amministrazione Finanziaria. La Società ha proposto ricorso per la revocazione
della sentenza ed istanza di sospensione presso la Commissione Tributaria Regionale di Roma nonché
ricorso in Cassazione; in data 15 dicembre 2011 la Commissione Tributaria Regionale di Roma, sez. II,
ha depositato l’ordinanza n° 43/2/11 con la quale ha sospeso l’esecuzione della sopraindicata sentenza n. 154/35/10;
■ nel corso del 2003 è stato notificato l’avviso di accertamento relativo all’anno 1997 (IRPEG-ILOR), il
ricorso, presentato dalla società, è stato integralmente accolto dalla CTP di Roma. L’Agenzia delle
Entrate ha presentato ricorso in appello, avverso il quale la Società si è costituita nei termini di legge.
La Commissione Tributaria Regionale del Lazio ha rigettato l’appello proposto dall’Agenzia, confermando le statuizioni della sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Roma.
L’Agenzia delle Entrate ha proposto ricorso in Cassazione, avverso il quale la Società si è costituita
nei termini di legge; non risulta ancora fissata l’udienza di trattazione.
Fondo bonifica dismissione terreni ed impianti stradali
La consistenza del fondo al 31 dicembre 2011 è pari ad Euro 19.357 migliaia. Nel corso dell’esercizio sono stati accantonati Euro 7.456 migliaia ed utilizzati Euro 4.805 migliaia.
Il fondo in oggetto riguarda l’accantonamento di costi effettuato dalla capogruppo per danni
ambientali sulla rete e i depositi provinciali esistenti sugli impianti rete.
■
■
■
■
■
■
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Fondo rischi, oneri e spese diverse
La voce presenta un valore al 31 dicembre pari ad Euro 13.244 migliaia.
Il fondo è stato incrementato nel periodo per Euro 11.123 migliaia come segue:
Euro 9.409 migliaia a fronte di un accantonamento effettuato dalla controllata api energia, relativo
dell’obbligo di acquisto di certificati verdi a copertura del 6,8% della produzione di energia elettrica 2011, valorizzati ad un prezzo unitario di Euro 82,51. L’onere da sostenere per l’acquisto di certificati verdi sarà compensato dal rimborso da parte del GSE di un importo pari ad Euro 3.421 migliaia, pari ad Euro 30 per certificato. In relazione a quanto sopra esposto si è valutata la possibilità di
presentare ricorso in opposizione;
Euro 1.659 migliaia, per un accantonamento della capogruppo a fronte di un previsto aumento del
costo del trasporto secondario dei prodotti petroliferi, a garanzia del rispetto della sicurezza come
richiesto dalle rappresentanze dei vettori, anche se Confindustria su questo tema ha contestato sia
il metodo che i dati; in attesa di un approfondimento della problematica in oggetto si è ritenuto
opportuno accantonare conservativamente la cifra suddetta;
Euro 55 migliaia per incrementi legati al completamento degli interventi di bonifica e smantellamento dell’impianto di stoccaggio bitume, della controllata api raffineria.
Il fondo è stato utilizzato nel periodo per Euro 1.794 migliaia, riferiti:
Euro 155 migliaia utilizzati a copertura degli oneri legati alla prosecuzione degli interventi di bonifica e messa in sicurezza dell’area bitume della controllata api raffineria;
Euro 1.556 migliaia per l’acquisto sul mercato dei diritti di emissione CO2 a copertura del deficit
registrato nel triennio 2008-2010 pari a 129.669 titoli della controllata api raffineria;
Euro 83 migliaia riferiti al parziale recupero dell’accantonamento effettuato lo scorso esercizio a fronte
di perdite nella gestione riferite a due aree di servizio (Sicilia Ovest e Adige Ovest) della capogruppo.
33. DEBITI COMMERCIALI E VARI
I Debiti commerciali e vari sono composti da:
31/12/11
31/12/10
Debiti commerciali
479.655
327.494
Debiti vs. altre società petrolifere
192.482
138.365
migliaia di Euro
Debiti verso collegate
Debiti verso controllanti
Totale
358
970
15.066
22.211
687.561
489.040
I debiti commerciali pari ad Euro 687.561 migliaia aumentano rispetto all’esercizio precedente di
Euro 198.521 migliaia e sono frutto dell’ordinaria gestione del circolante.
La voce “Debiti verso altre società petrolifere”, pari ad Euro 192.482 migliaia, rappresenta, in correlazione
alla contrapposta voce nella sezione dell’attivo, l’ammontare dei debiti accertati a fine periodo nei confronti
delle altre società petrolifere in relazione ai contratti di compravendita di merci intercorrenti con le stesse.
I debiti verso collegate ammontano ad Euro 358 migliaia e sono riferiti ai debiti della capogruppo
verso la collegata Apisem.
I debiti verso controllanti, pari ad Euro 15.066 migliaia, sono inerenti sia alla cessione dei debiti IVA
di api raffineria che ai corrispettivi da pagare da parte di api anonima (Euro 1.536 migliaia), raffineria
(Euro 47 migliaia), energia (Euro 13.385 migliaia), ed alpenoil (Euro 96 migliaia), alla controllante Api
Holding S.p.A., a fronte di servizi da essa erogati, nonché al trasferimento del reddito imponibile ai fini
IRES di api energia ad api holding, in applicazione della norma sul consolidato fiscale.
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Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
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34. STRUMENTI DERIVATI
La voce “Strumenti derivati passivi”, pari a Euro 15.466 migliaia, (Euro 19.522 migliaia al
31.12.2010) corrisponde alla valutazione a fair value dei contratti derivati in essere alla data di bilancio
relativi ad operazioni di hedging della capogruppo e di api energia per la copertura dal rischio legato
all’oscillazione dei tassi d’interesse e di cambio.
Nella capogruppo il saldo negativo di tali coperture risulta pari a Euro 873 migliaia ( Euro 3.544
migliaia al 31.12.2010) e corrisponde alla valutazione a fair value dei contratti derivati in essere alla data
di bilancio relativi ad operazioni di hedging per la copertura dal rischio legato all’oscillazione dei tassi
d’interesse. La riduzione del valore negativo rispetto al precedente esercizio è dovuta principalmente
ad un aumento della curva forward su tassi, soprattutto nella parte a breve. La riduzione del fair value
negativo su tassi è anche ascrivibile all’avvenuta scadenza ed all’estinzione anticipata nel corso dell’esercizio di 6 contratti derivati che generavano un fair value negativo.
Per quanto riguarda la controllata api energia, risultano in essere 3 posizioni relative a strumenti derivati di copertura, corrispondenti a interest rate collar in relazione ai quali la Società incassa semestralmente dalla controparte l'eventuale differenza tra il tasso Euribor a 6 mesi ed il 6% e paga semestralmente alla controparte l'eventuale differenza tra 1,97% e il tasso Euribor a 6 mesi.
Tali contratti derivati sono stati stipulati per contenere il rischio legato alle oscillazioni del tasso d’interesse variabile al quale il finanziamento di progetto (Project finance) è stato erogato. A tal fine la
società si è coperta, attraverso un struttura “zero cost”, dall’evenienza di un aumento dei tassi di mercato sopra il 6% (cap) accettando però di pagare un livello minimo in ogni caso pari all’1,97% (floor)
nell’ipotesi di tassi di mercato più bassi di tale livello. Tale evento si è nei fatti verificato per il secondo
anno consecutivo durante tutto il 2011 quando, dato il livello stabilmente basso dei tassi di mercato,
con l’Euribor 6 mesi pari in media all’1,638%, la società ha pagato comunque il tasso fisso dell’1,97%.
La copertura è stata definita per una quota pari al 75% circa dell'esposizione complessiva al rischio
e per una durata corrispondente alla vita residua del finanziamento. E' stata designata a copertura la
sola componente di valore intrinseco degli strumenti interest rate collar (è conseguentemente esclusa
la componente di valore temporale).
35. FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE
I finanziamenti a breve termine sono costituiti da:
migliaia di Euro
31/12/11
31/12/10
Debiti verso banche
682.973
470.185
682.973
470.185
Debiti verso altri finanziatori
Debiti Finanziari verso altre imprese del gruppo
Debiti Finanziari verso Controllanti
Totale
L’incremento dell’indebitamento, pari ad Euro 212.788 migliaia, è legato all’aumentato fabbisogno
delle varie società del gruppo, a cui provvede la società api spa in virtù della sua capacità di reperire
risorse finanziarie a costi competitivi. Nel corso del 2011 infatti api spa ha sostenuto sia la controllante
api holding, determinando un aumento del credito verso la stessa da Euro 10.800 migliaia ad Euro
94.900 migliaia, sia la controllata api raffineria, il cui debito è salito da Euro 235.000 migliaia ad Euro
266.900 migliaia.
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
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A questi motivi “strutturali” si sono aggiunte delle aggravanti congiunturali quali l’accresciuto prezzo della materia prima unito alla contemporanea rivalutazione della valuta di riferimento (il dollaro USA)
che hanno determinato un incremento dei fabbisogni anche per la capogruppo.
La parte relativa alla società api energia all’interno della voce, ammonta a Euro 24.847 migliaia pari
al rimborso parziale del debito previsto per l’esercizio in corso.
Le Altre Passività pari ad Euro 149.947 migliaia, fanno registrare un decremento di Euro 46.415
migliaia e sono così composte:
migliaia di Euro
Debiti verso istituti di previdenza
31/12/11
31/12/10
3.825
3.790
Altri debiti
146.122
192.572
Totale
149.947
196.362
La voce “Debiti verso Istituti di previdenza”, pari ad Euro 3.825 migliaia, presenta un incremento
pari ad Euro 35 migliaia e si riferisce principalmente ai contributi dovuti all'INPS, all'Inpdai e ad altri Enti
e sono commisurati alle retribuzioni del mese di dicembre.
La voce “Altri debiti” pari ad Euro 146.122 migliaia comprende principalmente:
■ Euro 130.327 migliaia, quale risconto della componente incentivata della tariffa CIP 6, relativa al
contratto di vendita di api energia con il Gestore dei Servizi Elettrici – GSE della durata di 20 anni,
che prevede il riconoscimento di un incentivo per i primi otto;
■ Euro 2.447 migliaia, per le competenze dei dipendenti maturate al 31.12.2011, dovute per indennità differite e premi;
■ Euro 8.497 migliaia riferiti alla vendita dei buoni carburante della capogruppo in circolazione;
■ Euro 647 migliaia relative al debito nei confronti dei gestori per l’applicazione dell’aliquota agevolata sul GPL.
37. DEBITI PER IMPOSTE
migliaia di Euro
31/12/11
31/12/10
Debiti Tributari
130.238
126.434
Totale
130.238
126.434
Il valore di Euro 130.238 migliaia al 31 dicembre 2011 è costituito principalmente da:
■ Euro 2.771 migliaia riferiti per Euro 1.214 migliaia principalmente alla 13a rata della Robin Tax e per
Euro 1.557 migliaia principalmente al saldo IRAP 2011;
■ Euro 113.220 migliaia verso le dogane relativamente alle accise applicate sulle estrazioni di prodotti
effettuate nel mese di dicembre, al netto dell’anticipo liquidato nel mese di dicembre 2011 per pagamenti correnti scadenti nei primi mesi dell’anno 2012;
■ Euro 1.000 migliaia riguarda il debito corrente per versamenti regolati al concessionario nel mese di
gennaio 2011 per ritenute di imposta.
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
36. ALTRE PASSIVITÀ
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38. GARANZIE ED IMPEGNI
Il saldo complessivo della voce al 31 dicembre 2011 ammonta ad Euro 91.140 migliaia (Euro
101.108 migliaia al 31 dicembre 2010) ed è costituito dalle seguenti garanzie ed impegni:
■ garanzie prestate dalle società a favore di Enti Pubblici in relazione agli obblighi connessi al rilascio
di licenze e/o concessioni essenzialmente pari ad Euro 90.820 migliaia.
■ Polizza Fidejussoria assicurativa di api energia, che ha sostituito quella bancaria di pari importo scaduta il 31 dicembre 2001, previa specifica autorizzazione del Facility Agent, rilasciata quale garanzia per la concessione di utilizzo dello specchio acqueo di Mq 66.663 – Porto di Ancona – per complessivi Euro 320 migliaia.
39. PROCEDIMENTI GIUDIZIARI ED ARBITRALI
Al periodo risultano pendenti procedimenti giudiziari, amministrativi e arbitrali di varia natura, che
coinvolgono l'Emittente o società del Gruppo api.
Tra i contenziosi maggiormente rilevanti si segnalano i seguenti:
(I) Con Conferenza di Servizi dell'11 gennaio 2005 il Ministero dell'Ambiente ha prescritto una serie
di opere di mitigazione ambientale relativamente al sito sul quale è ubicata la Raffineria di
Falconara; tra tali opere si segnala, in particolare, la richiesta di realizzazione di una barriera di contenimento fisico dell'area al fine di isolarla ed impedire qualsiasi diffusione di inquinanti. Con ricorso del 13 aprile 2005, api Raffineria ha impugnato innanzi al Tribunale Amministrativo delle Marche
le determinazioni della Conferenza di Servizi in quanto eccessivamente onerose e di difficile realizzazione pratica, e la relativa controversia è pendente. Ad essa si è aggiunto il ricorso contro la
Conferenza decisoria del marzo successivo (2006). I ricorsi erano fissati per la discussione dinnanzi
al TAR Marche all’udienza del 4 aprile 2007; l’udienza inizialmente rinviata per il 5 marzo 2008 è
stata nuovamente rinviata al 2 dicembre 2009 e quindi nuovamente rinviata in previsione di una
definizione del procedimento amministrativo con Ministero Ambiente che superi le censure avanzate con il ricorso; la prossima udienza è fissata per il 24 gennaio 2013;
(II) In data 25 agosto 1999 si è verificato presso la Raffineria di Falconara un evento incidentale con
conseguenze mortali per due dipendenti di api Raffineria. Al seguito di tale incidente, si è aperto
un procedimento penale definitosi con l’assoluzione di tutti gli imputati tranne un operatore di
campo. Il procedimento penale si trova ora nella fase della pendenza dell'appello instaurato dalla
Procura della Repubblica, dall'imputato condannato e da api Raffineria quale responsabile civile; è
stata fissata la prima udienza del giudizio di appello per il 23 marzo 2012. Tra le parti civili, il
Comune di Falconara ha rinunciato a coltivare l’impugnativa e l’azione risarcitoria;
(III) Nel corso degli esercizi 2006 e 2007 sono stati notificati alla Società api raffineria spa quattro avvisi di accertamento per IVA anno 2000, 2001, 2002 e 2003 tutti derivanti da un Processo Verbale di
Constatazione redatto dalla Guardia di Finanza – Nucleo Regionale Marche a seguito di una verifica fiscale condotta presso la collegata apisoi service S.r.l. (in liquidazione). Con tali atti è stata contestata la ritardata fatturazione, da parte di api raffineria S.p.A. alla collegata apisoi, dei materiali
prelevati dalla stessa apisoi dal magazzino di api raffineria sulla base di un rapporto di somministrazione di cui all’art. 1559 c.c. ai fini dell’effettuazione dei lavori di manutenzione presso la Raffineria.
L’Ufficio accertatore ha qualificato i trasferimenti dei materiali nell’ambito della disciplina IVA della
cessione di beni, disconoscendo l’esistenza del rapporto di somministrazione. Alla data di chiusura
del presente bilancio, è stata decisa a favore della società, con sentenza passata in giudicato emes-
api - anonima petroli italiana S.p.A.
sa dalla Commissione Tributaria Regionale di Roma, la vertenza relativa all’anno 2000; inoltre, le
controversie relative alle annualità 2001, 2002 e 2003 sono state decise con sentenze pienamente
favorevoli depositate dalla Commissione Tributaria Provinciale di Ancona e, per le annualità 2001 e
2003, anche dalla Commissione Tributaria Regionale di Ancona. Relativamente all’annualità 2002,
l’Agenzia delle Entrate ha notificato ricorso in appello e l’udienza non è stata ancora fissata. In considerazione della manifesta infondatezza della pretesa dell’Ufficio impositore nonché delle sentenze favorevoli ottenute, la società ha ritenuto di non effettuare alcun accantonamento a fronte di
passività potenziali, in quanto non ritenute probabili;
(IV) Nel corso dell’esercizio 2010 la Società api energia spa è stata oggetto di una verifica fiscale, condotta dall’Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale Lazio ai fini dell’IRES, dell’IRAP e dell’IVA per
l’anno 2007. All’esito della verifica, l’Agenzia delle Entrate ha notificato, in data 16 dicembre 2010,
un Processo Verbale di Constatazione con il quale è stata contestata, ai fini dell’IRES e dell’IRAP, la
mancata imputazione di ricavi per componente incentivo CIP/6 e l’errata applicazione dell'aliquota
di ammortamento della voce "Miscellanea” delle Immobilizzazioni Materiali. In particolare, in
entrambi i casi si tratta di questioni di competenza economica, in quanto gli imponibili oggetto di
recupero ai fini della determinazione del reddito dell'esercizio 2007, sono stati/saranno assoggettati a tassazione negli esercizi successivi. In merito al primo rilievo, i verbalizzanti hanno ritenuto non
corretta l’impostazione contabile adottata da api energia (in conformità ai principi contabili
IAS/IFRS) di ripartire in più esercizi (in ragione del rapporto tra la produzione annua effettiva e l'ammontare totale della produzione attesa, riferita a 15 anni) la componente incentivo della tariffa
CIP/6, sostenendo che l'incentivo andasse imputato quale ricavo interamente ai primi 8 anni del
contratto. Relativamente a tale rilievo la Società, con l'assistenza dei professionisti incaricati e confortata da apposite perizie redatte da autorevoli professionisti, in considerazione della assoluta
infondatezza della questione contestata, ha ritenuto di non effettuare alcun accantonamento a
fronte di passività potenziali, in quanto non ritenute probabili.
In merito al secondo rilievo, i verbalizzanti hanno ricalcolato l'ammortamento della voce
“Miscellanea” previa ripartizione del relativo importo su quello complessivo dell’impianto IGCC, utilizzando un'aliquota media ponderata in luogo di quella utilizzata dalla società (10%), propria della
categoria “Produzione e filtrazione”. Sulla base del citato Processo Verbale, l’Agenzia delle Entrate
– Direzione Regionale Marche ha notificato alla Società, nel dicembre 2010, un avviso di accertamento ai fini IRES ed IRAP per l’anno 2005, nel quale è stata ricalcolata la quota di ammortamento della voce “Miscellanea” fiscalmente deducibile. Avverso tale atto la Società ha proposto ricorso, nei termini di legge, alla Commissione Tributaria Provinciale di Ancona. Nel corso dell'anno 2011
la Direzione Regionale Marche - Ufficio Controlli fiscali, competente per l'accertamento, ha proceduto ad esaminare la questione relativa all'ammortamento della voce "Miscellanea" per l'anno
d'imposta 2006 ed ha rideterminato la quota annua di ammortamento fiscalmente deducibile in
considerazione della natura "mista" dei costi contabilizzati nella categoria "Miscellanea" avendo
riguardo al peso proporzionale di ciascuna macro classe, eccetto la classe "Edifici", rispetto al costo
complessivo dell'impianto. In considerazione del significativo ridimensionamento del rilievo, la
Società ha ritenuto di definire sia l'annualità 2006 che l'annualità 2005, mentre non ha proceduto
ad effettuare accantonamenti a fronte dell'annualità 2007 e successive, per esiguità dell'importo
eventualmente dovuto.
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40. GESTIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO: OBIETTIVI E CRITERI
Le attività operative del Gruppo sono finanziate facendo prevalentemente ricorso al sistema bancario,
mediante l’utilizzo di scoperti di conto corrente e di finanziamenti, sia a breve - in Euro e limitatamente in
valuta - che a medio e lungo termine. Nell’ambito della gestione ordinaria delle attività, l’api utilizza anche
altri strumenti finanziari come i debiti e crediti commerciali e contratti di noleggio operativo.
La capogruppo, in particolare, nell’ambito dell’ordinaria attività operativa, è esposta contemporaneamente al rischio di tasso d’interesse, al rischio di cambio, al rischio commodity, al rischio di liquidità e al rischio di credito. La politica dell’api prevede ad oggi esclusivamente la copertura dei rischi legati alle oscillazioni dei tassi d’interesse e dei tassi di cambio, che viene realizzata essenzialmente attraverso la stipula di IRS (Interest Rate Swap), collar e forward; non è prevista alcuna negoziazione di strumenti derivati per fini speculativi.
Rischio tasso d’interesse
Relativamente al rischio di mercato per le variazioni del tasso di interesse è politica del Gruppo coprire l’esposizione relativa alla quota di indebitamento di medio e lungo termine. Nell’attività di gestione di tale rischio, si
utilizzano esclusivamente strutture di hedging a costo zero come IRS, “cap” e “collar”. In passato sono state
concluse operazioni leggermente più strutturate composte dalla combinazione di due derivati semplici.
È politica del Gruppo che il piano d’ammortamento della copertura segua specularmente, in termini di scadenze e nozionale, il piano d’ammortamento del debito sottostante.
Le principali fonti di esposizione della Società al rischio di tasso sono riconducibili ai finanziamenti in essere
a breve ed a medio e lungo termine ed al fair value degli strumenti derivati in essere. In particolare, i potenziali
impatti sul Conto Economico dell'esercizio 2012 (2011 per il comparativo) riconducibili al rischio di tasso sono:
■ potenziale variazione degli oneri finanziari e degli interessi di competenza dell'esercizio 2012;
■ potenziale variazione del fair value degli strumenti derivati in essere (altri derivati e componente inefficace dei derivati di copertura).
Le potenziali variazioni di fair value della componente efficace degli strumenti derivati di copertura in essere producono, invece impatti a Patrimonio Netto.
SENSITIVITÀ INTERESSI
31 dicembre 2011
Impatto
a Conto
Economico
2012
+100 bps
(€/000)
c
Impatto
a Conto
Economico
2012
-50 bps
(€/000)
d
Debito
residuo
a
Stima
valore attuale
interessi/oneri
finanziari
esercizio 2012
(€/000)
b
a
Stima
valore attuale
interessi/oneri
finanziari
esercizio 2011
(€/000)
b
Impatto
a Cconto
Economico
2011
+100 bps
(€/000)
c
Impatto
a Conto
Economico
2011
-100 bps
(€/000)
d
94.900
(1.052.637)
3.628
(26.166)
862
(7.126)
(431)
3.489
10.800
(932.936)
301
(19.466)
98
(5.916)
(49)
2.958
(957.736)
(22.538)
(6.264)
3.058
(922.136)
(19.165)
(5.818)
2.909
Nozionale
(€/000)
Impatto
a conto
Economico
2012
+100 bps
(€/000)
k
Impatto
a Conto
Economico
2012
-50 bps
(€/000)
l
Nozionale
(€/000)
i
Stima
valore attuale
differenziali
esercizio
2012
(€/000)
j
m
Stima
valore attuale
differenziali
esercizio
2011
(€/000)
n
Impatto
a Conto
Economico
2011
+100 bps
(€/000)
o
Impatto
a Conto
Economico
2011
-100 bps
(€/000)
p
212.531
197.336
409.867
(993)
(3.112)
(4.105)
312
45
356
(159)
(23)
(181)
262.952
221.734
484.686
(2.265)
(3.584)
(5.849)
(233)
993
760
(1.486)
(508)
(1.994)
(26.644)
(5.908)
2.876
(25.014)
(5.058)
916
Debito
residuo
(€/000)
Finanziamenti attivi
Finanziamenti passivi
Totale finanziamenti
Strumenti derivati a
copertura di flussi di cassa
Altri strumenti derivati
Totale derivati
Totale
31 dicembre 2010
(€/000)
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
93
Strumenti Derivati (shift tassi)
SENSITIVITÀ VALORE EQUO DERIVATI
Valore Fair Value
Nozionale
Netto
Fair Value
Netto
(€/000)
(€/000)
+100 bps
(€/000)
Variazione
Fair Value
Netto
+100 bps
(€/000)
a
b
c
d=c-b
Impatto
a Conto
Economico
+100 bps
2011
(€/000)
e=d-f
Strumenti derivati a
copertura di flussi di cassa
212.531
(4.226)
(1.419)
2.807
624
Altri strumenti derivati
197.336
(11.240)
(10.943)
297
297
409.867
(15.466)
(12.362)
3.104
921
Totale
Impatto a
Patrimonio
Netto
+100 bps
2011
(€/000)
f
2.183
Fair Value
Netto
-50 bps
(€/000)
g
Variazione
Impatto Impatto a
Fair Value
a Conto Patrimonio
Netto Economico
Netto
-50 bps
-50 bps
-50 bps
(€/000)
2011
2011
(€/000)
(€/000)
h=g-b
i=h-j
j
(5.051)
(825)
(11)
(11.394)
(154)
(154)
2.183
(16.445)
(979)
(164)
Impatto a
Patrimonio
Netto
+100 bps
2010
Fair Value
Netto
f
g
1.474
(5.584)
(14.637)
(20.221)
(815)
(815)
31 dicembre 2010
Valore Fair Value
Nozionale
Netto
Fair Value
Netto
(€/000)
(€/000)
+100 bps
(€/000)
Variazione
Fair Value
Netto
+100 bps
(€/000)
a
b
c
d=c-b
Impatto
a Conto
Economico
+100 bps
2010
(€/000)
e=d-f
Strumenti derivati a
copertura di flussi di cassa 262.952
Altri strumenti derivati
221.734
Totale
484.686
(3.765)
(14.387)
(18.152)
869
(13.912)
(14.781)
2.896
475
3.371
1.422
475
1.897
1.474
-100 bps
(€/000)
Variazione
Impatto Impatto a
Fair Value
a Conto Patrimonio
Netto Economico
Netto
-100 bps
-100 bps
-100 bps
(€/000)
2010
2010
(€/000)
(€/000)
h=g-b
i=h-j
j
(1.819)
(250)
(2.068)
(307)
(250)
(557)
(1.511)
(1.511)
Strumenti Derivati (shift volatilità)
SENSITIVITÀ VALORE EQUO DERIVATI
31 dicembre 2011
Valore Fair Value
Nozionale
Netto
Fair Value
Netto
(€/000)
(€/000)
+100 bps
(€/000)
Variazione
Fair Value
Netto
+100 bps
(€/000)
a
b
c
d=c-b
Impatto
a Conto
Economico
+100 bps
2011
(€/000)
e=d-f
Strumenti derivati a
copertura di flussi di cassa 212.531
Altri strumenti derivati
197.336
Totale
409.867
(4.226)
(11.240)
(15.466)
(1.419)
(10.943)
(12.362)
2.807
297
3.104
624
297
921
Impatto a
Patrimonio
Netto
+100 bps
2011
(€/000)
f
Fair Value
Netto
2.183
(5.051)
(11.394)
(16.445)
2.183
-50 bps
(€/000)
g
Variazione
Impatto Impatto a
Fair Value
a Conto Patrimonio
Netto Economico
Netto
-50 bps
-50 bps
-50 bps
(€/000)
2011
2011
(€/000)
(€/000)
h=g-b
i=h-j
j
(825)
(154)
(979)
(11)
(154)
(164)
(815
(815)
31 dicembre 2010
Valore Fair Value
Netto
Nozionale
Fair Value
Netto
(€/000)
(€/000)
+100 bps
(€/000)
Variazione
Fair Value
Netto
+100 bps
(€/000)
a
b
c
d=c-b
Impatto
a Conto
Economico
+100 bps
2010
(€/000)
e=d-f
Strumenti derivati a
copertura di flussi di cassa 262.952
Altri strumenti derivati
221.734
484.686
Totale
(3.765)
(14.387)
(18.152)
(869)
(13.912)
(14.781)
2.896
475
3.371
1.422
475
1.897
Impatto a
Patrimonio
Netto
+100 bps
2010
Fair Value
Netto
f
g
1.474
(5.584)
(14.637)
(20.221)
1.474
-100 bps
(€/000)
Variazione
Impatto Impatto a
Fair Value
a Conto Patrimonio
Netto
Netto Economico
-100 bps
-100 bps
-100 bps
(€/000)
2010
2010
(€/000)
(€/000)
h=g-b
i=h-j
j
(1.819)
(250)
(2.068)
(307)
(250)
(557)
(1.511)
(1.511)
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
31 dicembre 2011
94
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
La sensitività al rischio di tasso è stata valutata mediante il ricorso a modelli interni di valutazione,
basati su logiche di generale accettazione:
■ per i finanziamenti stimando una variazione parallela di +100/-50 basis points (+1% -0,50 %) basis
point della struttura a termine dei tassi per la capogruppo, e di +100/-20 basis point (+1% -0,20%)
per la controllata api energia. Tale variazione è stata applicata per i soli flussi di cassa da liquidare
nell'esercizio 2012 (2011 per il comparativo);
■ per gli strumenti derivati stimando una variazione della struttura a termine dei tassi di +100 /-50
basis points (+1%/-0,5%) per la capogruppo e di +100/-20 basis point ( +1% -0,20%) per la controllata api energia ed una variazione media della volatilità dei tassi Euro pari a +/-5% per entrambe le società.
Le ipotesi relative all'ampiezza delle variazioni dei parametri di mercato utilizzate per la simulazione
degli shock sono state formulate sulla base di un'analisi dell'evoluzione storica di tali parametri con riferimento ad un orizzonte temporale di 12 mesi.
Rischio di cambio
Sia l’attività principale d’approvvigionamento di materie prime che quella marginale di export,
entrambe espresse in valuta estera, espongono il Gruppo al rischio di variazioni del cambio Euro/dollaro. La politica applicata prevede la copertura integrale del rischio netto – dato dal valore dell’import
detratta la componente export - attraverso l’utilizzo sistematico dei forwards. Tali contratti a termine,
solitamente caratterizzati da scadenze di brevissimo periodo (10 – 30 gg.), presentano una valuta di
regolamento che tende a coincidere con la valuta di pagamento del fornitore estero. La politica del
Gruppo prevede la stipula del contratto a termine unicamente in presenza di un impegno irrevocabile.
Il rischio di cambio traslativo non è attualmente gestito in quanto i singoli contratti di acquisto della
valuta sono precedenti alla data di pagamento della fattura in dollari.
I potenziali impatti sul Conto Economico dell'esercizio 2011 (2010 per il comparativo) riconducibili
al rischio di cambio sono:
■ rivalutazione/svalutazione delle poste attive e passive denominate in valuta estera;
■ variazione del fair value degli strumenti derivati in essere a copertura di poste attive e passive denominate in valuta estera;
■ variazione del fair value della componente inefficace degli strumenti derivati in essere a copertura di
transazioni altamente probabili in valuta estera.
Le potenziali variazioni di fair value della componente efficace degli strumenti derivati di copertura
in essere produce, invece, impatti a Patrimonio Netto.
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
95
Esposizione in valuta estera
2011
Esposizione relativa
a poste patrimoniali
SENSITIVITÀ
Attivo
(USD/000)
Passivo
(USD/000)
Netto
(USD/000)
-
-
-
Cassa
∆ Conto
Economico
Cambio
EUR/USD
+5%
(€/000)
∆ Conto
Economico
Cambio
EUR/USD
-5%
(€/000)
-
-
Crediti commerciali
-
-
-
-
-
Debiti commerciali
-
(133.579)
(133.579)
5.162
(5.162)
Debiti finanziari
-
-
-
-
-
poste patrimoniali
-
(133.579)
(133.579)
5.162
(5.162)
Acquisti a termine (valore nozionale)
-
116.100
116.100
(4.486)
4.486
Vendite a termine (valore nozionale)
-
-
-
-
-
Totale esposizione netta poste patrimoniali
-
(17.479)
(17.479)
675
(675)
Previsione
incassi
futuri
(USD/000)
Previsione
pagamenti
futuri
(USD/000)
Netto
(USD/000)
∆ Conto
Economico
Cambio
EUR/USD
+5%
(€/000)
∆ Conto
Economico
Cambio
EUR/USD
-5%
(€/000)
-
-
-
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
ESPOSIZIONE IN VALUTA ESTERA (USD)
Totale esposizione Lorda
Esposizione derivante
da transazioni future
altamente probabili
Importo flussi di cassa futuri
∆ Patrimonio
Netto
Cambio
EUR/USD
+5%
(€/000)
∆ Patrimonio
Netto
Cambio
EUR/USD
-5%
(€/000)
(componente non rilevata a Stato Patrimoniale)
Acquisti a termine (valore nozionale)
-
-
-
-
-
-
-
Vendite a termine (valore nozionale)
-
-
-
-
-
-
-
Totale esposizione netta
Transazioni future
-
-
-
-
-
-
-
Totale esposizione netta
-
(17.479)
(17.479)
675
(675)
-
-
2010
ESPOSIZIONE IN VALUTA ESTERA (USD)
Esposizione relativa
a poste patrimoniali
SENSITIVITÀ
Attivo
(USD/000)
Passivo
(USD/000)
Netto
(USD/000)
Cassa
∆ Conto
Economico
Cambio
EUR/USD
+5%
(€/000)
∆ Conto
Economico
Cambio
EUR/USD
-5%
(€/000)
228
6.095
-
6.095
(228)
Crediti commerciali
-
-
-
-
-
Debiti commerciali
-
(184.704)
( 184.704)
6.912
(6.912)
Debiti finanziari
-
-
-
-
-
6.095
(184.704)
(178.609)
6.683
(6.683)
-
216.333
216.333
(8.095)
8.095
-
(101.933)
(101.933)
3.814
(3.814)
6.095
(70.304)
(64.209)
675
(675)
Totale esposizione Lorda
poste patrimoniali
Acquisti a termine (valore nozionale)
Vendite a termine (valore nozionale)
Totale esposizione netta poste patrimoniali
96
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
Esposizione derivante
da transazioni future
altamente probabili
Previsione
incassi
futuri
(USD/000)
Previsione
pagamenti
futuri
(USD/000)
Netto
(USD/000)
-
(41.500)
(41.500)
Acquisti a termine (valore nozionale)
-
41.500
41.500
Vendite a termine (valore nozionale)
-
-
-
(solo se oggetto di hedge accounting)
Importo flussi di cassa futuri
∆ Conto
Economico
Cambio
EUR/USD
+5%
(€/000)
∆ Conto
Economico
Cambio
EUR/USD
-5%
(€/000)
∆ Patrimonio
Netto
Cambio
EUR/USD
+5%
(€/000)
∆ Patrimonio
Netto
Cambio
EUR/USD
-5%
(€/000)
-
-
(1.553)
1.553
-
-
-
-
(componente non rilevata a Stato Patrimoniale)
Totale esposizione netta
Transazioni future
Totale esposizione netta
-
-
-
-
-
(1.553)
1.553
6.095
(70.304)
(64.209)
2.403
(2.403)
(1.553)
1.553
Le ipotesi relative all'ampiezza delle variazioni dei parametri di mercato utilizzate per la simulazione
degli shock sono state formulate sulla base di un'analisi dell'evoluzione storica di tali parametri con riferimento ad un orizzonte temporale di 30-45 giorni, coerente con la durata prevista delle esposizioni.
Rischio commodity sul magazzino
Il rischio legato alle variazioni dei prezzi delle materie prime viene gestito dalla società unicamente in
concomitanza di eventi di natura straordinaria, legati prevalentemente alle esigenze di raffinazione. Nel
corso dell’esercizio non è stata effettuata nessuna operazione di copertura legata a questo tipo di rischio.
Rischio di credito
Il Gruppo tratta solo con clienti affidabili. Il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell’esercizio in modo regolare sia in termini di esposizione che di scaduto. È politica del Gruppo sottoporre i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate a procedure di verifica sulla relativa classe di credito/solvibilità.
L'esposizione complessiva di API Anonima al rischio di credito, risulta prevalentemente connessa
ai crediti commerciali ed ai crediti verso altre Società petrolifere, derivanti soprattutto dalle attività di
core business della Società. Dall'esercizio 2008, api anonima ha posto in essere un'operazione di factoring con controparte IFITALIA (Società appartenente al Gruppo BNL); per mezzo di tale operazione,
api anonima ha realizzato la cessione alla stessa IFITALIA di una quota (per un importo massimo complessivo pari a ¤ 170 milioni) dei propri crediti commerciali in essere con clienti appartenenti al circuito extra-rete. Ciò ha comportato complessivamente una riduzione dell'esposizione al rischio di
credito. Non sono da segnalare significative concentrazioni dell'esposizione al rischio di credito nei
confronti di singoli debitori. Tutte le posizioni relative a crediti finanziari ed a crediti commerciali, sia
con riferimento alla chiusura dell'esercizio 2011 che a quella dell'esercizio 2010, risultano avere scadenza inferiore a 12 mesi.
CREDITI COMMERCIALI
migliaia di Euro
Tipologia
Non scaduti
<30 giorni
Tra 30 e
60 giorni
Tra 60 e
90 giorni
Tra 90 e
120 giorni
Tra 120 e
150 giorni
>150 giorni
Totale
scaduti
Svalutati
678.722
5.919
8.768
1724
1.730
207
510
18.858
9.724
34.000
-
-
-
-
-
-
-
-
712.722
5.919
8.768
1.724
1.730
207
510
18.858
9.724
Crediti verso terzi
Crediti v. società del gruppo
Totale
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
97
Rischio liquidità
Scadenzario debiti 2011
31 dicembre 2011
Debiti Finanziari
Scadenza
Capitale
(€/000)
Interessi
(€/000)
a
b
Entro 1 mese
Tra 1 e 3 mesi
(40.357)
Debiti
Commerciali
(€/000)
c
Strumenti
Derivati
(€/000)
d
Totale
(€/000)
e=a+b+c+d
(1.555)
(192.840)
1.088
(193.307)
(5.310)
(494.721)
(150)
(540.538)
Tra 3 e 6 mesi
(39.555)
(8.618)
(1.914)
(50.087)
Tra 6 e 12 mesi
(603.157)
(13.272)
(1.896)
(618.325)
Tra 1 e 2 anni
(124.545)
(7.468)
(3.298)
(135.311)
Tra 2 e 3 anni
(110.256)
(5.865)
(2.421)
(118.542)
Tra 3 e 5 anni
(75.378)
(7.767)
(2.887)
(86.032)
Tra 5 e 10 anni
(59.388)
(2.754)
(714)
(62.856)
Oltre 10 anni
Totale
(1.052.637)
(52.608)
(687.561)
(12.191)
(1.804.998)
Strumenti
Derivati
(€/000)
d
Totale
(€/000)
e=a+b+c+d
Scadenzario debiti 2010
31 dicembre 2010
Debiti Finanziari
Scadenza
Capitale
(€/000)
Interessi
(€/000)
a
b
Debiti
Commerciali
(€/000)
c
(664)
(159.208)
(1504)
(161.376)
(34.116)
(3.931)
(329.832)
(450)
(368.329)
Entro 1 mese
Tra 1 e 3 mesi
Tra 3 e 6 mesi
(36.964)
(5.720)
(2456)
(45.140)
Tra 6 e 12 mesi
(399.928)
(11.561)
(2415)
(413.904)
Tra 1 e 2 anni
(189.500)
(10.715)
(3906)
(204.121)
Tra 2 e 3 anni
(78.548)
(9.029)
(2692)
(90.269)
Tra 3 e 5 anni
(97.052)
(12.979)
(3923)
(113.954)
Tra 5 e 10 anni
(96.829)
(7.597)
(1909)
(106.335)
Oltre 10 anni
Totale
(932.937)
(62.196)
(489.040)
(19.255)
(1.503.428)
La stima degli oneri futuri attesi impliciti nei finanziamenti e dei differenziali futuri attesi impliciti negli
strumenti derivati è stata determinata sulla base della struttura a termine dei tassi di interesse Euro e del
tasso di cambio Euro/Dollaro in essere alle date di riferimento (31 dicembre 2010 e 31 dicembre 2009).
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
La flessibilità finanziaria del gruppo viene sostanzialmente garantita per effetto di un costante e
dinamico ricorso a forme di finanziamento di brevissimo termine (scoperti di conto corrente, denaro
caldo ecc.).
Al 31 dicembre 2011, l’esposizione delle diverse forme di finanziamento di breve termine rispetto al
debito complessivo è risultata essere di circa il 65%.
98
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
41. STRUMENTI DERIVATI
Il fair value degli strumenti derivati di tasso e di cambio in essere è determinato sulla base di modelli interni di valutazione. Tali modelli sono basati su logiche di generale accettazione. In particolare, sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri impliciti in tali strumenti derivati. La stima dei flussi di cassa
futuri impliciti e l'attualizzazione viene effettuata sulla base dei parametri di mercato riguardanti la
struttura a termine dei tassi Euro e Dollaro, la loro volatilità ed il tasso di cambio Euro/Dollaro. Le valutazioni ricavate attraverso i modelli interni sono validate anche attraverso l'esame delle evidenze fornite a cura delle controparti degli strumenti derivati.
In particolare, al 31 dicembre 2011, risultano in essere 11 posizioni relative a strumenti derivati di
copertura del rischio di tasso, di cui 6 corrispondenti a interest rate swap e 5 corrispondenti a strumenti interest rate cap e collar ( di cui 3 relativi ad operazioni “interest rate collar in capo ad api energia”).
Con riferimento alle posizioni relative agli strumenti interest rate swap, la finalità perseguita dalla
Società è neutralizzare la potenziale variazione degli oneri finanziari futuri connessi ai finanziamenti a
medio e lungo termine in essere in relazione a variazioni del tasso Euribor. Con riferimento alle posizioni relative agli strumenti interest rate cap e collar, la finalità perseguita dalla Società è limitare la potenziale variazione degli oneri finanziari futuri connessi ai finanziamenti a medio e lungo termine in essere in relazione a variazioni del tasso Euribor all'interno di un corridoio predeterminato. Per tali operazioni, è stata designata a copertura la sola componente di valore intrinseco degli strumenti interest rate
collar (è conseguentemente esclusa la componente di valore temporale).
Sono inoltre in essere 3 posizioni relative a strumenti derivati di tasso (collar) negoziati a copertura
di passività finanziarie a medio/lungo termine precedenti all’adozione dei principi contabili internazionali IFRS. Tali contratti di copertura pur non essendo nella sostanza di natura speculativa non rispettano i criteri indicati dai principi IFRS per il cash flow hedge accounting.
Al 31 dicembre 2011, erano inoltre presenti 36 posizioni relative a contratti di acquisto a termine di
dollari. Tali posizioni erano state negoziate a copertura del rischio di cambio connesso a 2 operazioni di
acquisto merce, con regolamento previsto a gennaio 2012. Per tali operazioni, è stata designata a
copertura la sola componente connessa alla variazione del cambio a pronti; è conseguentemente esclusa la componente di interesse (connessa alla variazione del differenziale spot-forward).
Derivati su tassi di interesse
2011
Strumenti derivati a
copertura di flussi
di cassa
Altri strumenti derivati
TOTALE DERIVATI
DI TASSO
2010
VARIAZIONE
VALORE
NOZIONALE
(€/000)
FAIR VALUE
ATTIVO
(€/000)
d
FAIR VALUE
PASSIVO
(€/000)
e
FAIR VALUE
NETTO
(€/000)
f=d+e
VALORE
NOZIONALE
(€/000)
FAIR VALUE
ATTIVO
(€/000)
a
FAIR VALUE
PASSIVO
(€/000)
b
FAIR VALUE
NETTO
(€/000)
c=a+b
VARIAZIONE
FAIR VALUE NETTO
(€/000)
g=f-c
212.531
0,044
(4.226)
(4.226)
262.953
9
(3.775)
(3.765)
(461)
(14.388)
(14.388)
3.148
9
(18.162)
(18.153)
2.687
197.336
-
(11.240)
(11.240)
221.734
409.867
0,04
(15.466)
(15.466)
484.687
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
99
Derivati su cambi
Strumenti derivati
a copertura di poste
attive e passive
in valuta estera
Strumenti derivati
a copertura di transazioni
altamente probabili
n valuta estera
TOTALE DERIVATI
DI CAMBIO
2010
VARIAZIONE
VALORE
NOZIONALE
(€/000)
FAIR VALUE
ATTIVO
(€/000)
d
FAIR VALUE
PASSIVO
(€/000)
e
FAIR VALUE
NETTO
(€/000)
f=d+e
VALORE
NOZIONALE
(€/000)
FAIR VALUE
ATTIVO
(€/000)
a
FAIR VALUE
PASSIVO
(€/000)
b
FAIR VALUE
NETTO
(€/000)
c=a+b
VARIAZIONE
FAIR VALUE NETTO
(€/000)
g=f-c
116.100
1.195
(21)
1.174
114.400
496
(1.792)
(1.296)
2.470
-
-
-
-
41.500
3
(218)
(215)
215
116.100
1.195
(21)
1.174
155.900
499
(2.010)
(1.511)
2.685
42. RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
Le operazioni compiute dal gruppo api con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di
beni e la prestazione di servizi. Tutte le operazioni fanno parte della gestione ordinaria dell’impresa e sono
generalmente regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti
indipendenti. Tutte le operazioni poste in essere sono state compiute nell’interesse dell’impresa.
Sono di seguito indicati i rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria posti in
essere con parti correlate in conformità a quanto previsto dallo IAS 24 relativo all’informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate.
Evidenziamo, inoltre, suddivisa per genere di attività, l’entità economica dei rapporti contrattuali
intercorsi con la controllante e le altre società del gruppo nell’anno 2011:
2011 (migliaia di Euro)
Ricavi
Costi
Petrolifero Consumo
Apisem S.P.A.
Abruzzo Costiero S.R.L.
30
3.859
3.135
Immobiliari
Api real estate S.R.L.
82
3.842
Servizi
Api Holding S.P.A.
294
4.911
Nell’ambito della attività di tesoreria centralizzata, Vi Segnaliamo inoltre in dettaglio i flussi dei finanziamenti nei confronti delle altre società del Gruppo, indicando anche i relativi oneri finanziari.
FINANZIAMENTI DA API ANONIMA PETROLI ITALIANA SPA A:
2011 (migliaia di Euro)
Capitale
Interessi
ABRUZZO COSTIERO S.R.L.
API HOLDING S.P.A.
70
94.900
1.313
6
Roma, 29 marzo 2012
api - anonima petroli italiana S.p.A.
Il Presidente
Dott. Ugo Brachetti Peretti
Il Dirigente Preposto
Dott. Stefano Cardello
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011
2011
3
Relazione del Collegio Sindacale
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
103
"api " anonima petroli italiana S.p.A.
Sede Roma - Via Salaria n. 1322
Capitale Sociale Euro 115.425.000,00.= i.v.
***
Signori Azionisti,
nel corso dell’esercizio 2011 abbiamo seguitato a svolgere l’attività di vigilanza sull’amministrazione, essendo il controllo contabile affidato alla Reconta Ernst & Young spa.
Lo svolgimento del nostro incarico ha comportato la partecipazione alle quattro riunioni del
Consiglio di Amministrazione, nonché un costante contatto informativo sull’evoluzione della gestione
con l’Amministratore Delegato ed il CFO della Società.
Il presidente del Collegio ha partecipato ai lavori del Comitato per il Controllo Interno, riferendo ai
Colleghi in ordine ai programmi di tale Organismo ed allo stato della loro realizzazione.
Abbiamo ha avuto cura di convocare sempre alle nostre riunioni il responsabile dell’Internal
Auditing, del Controllo di gestione, dell’Organizzazione ed il Partner della Società di Revisione, per ottenere un efficace coordinamento tra i diversi organismi di controllo, ricercando con continuità la migliore sinergia attraverso lo scambio di informazioni con tutti i preposti a funzioni di controllo. Di tutto ciò
abbiamo dato puntuale testimonianza nei verbali redatti al termine di ciascuna riunione.
Vi precisiamo che non abbiamo riscontrato, nello svolgimento del nostro incarico, l’esistenza di operazioni inusuali con società controllate e collegate e che risulta, quindi, corretta l’informativa resa dal
Consiglio di Amministrazione nella Relazione sulla Gestione.
Non abbiamo ricevuto denuncie ex art. 2408 Cod. Civ., né esposti d’alcun genere.
Abbiamo effettuato, come ricordato, un confronto costante con la Società di Revisione incaricata del
controllo contabile, acquisendo sempre informazioni positive sugli esiti delle stesse. In particolare, ci
siamo confrontati con gli esponenti della Società sui valori del bilancio individuale e del consolidato,
acquisendo la certezza che l’opinione da loro espressa su entrambi i documenti sarebbe stata senza
alcun rilievo.
Ne consegue che, per quanto di nostra competenza, siamo in grado di dichiarare che, il documento in questione risulta conforme alle disposizioni dettate dai principi contabili internazionali (IFRS) e non
in contrasto con la normativa nazionale.
Il bilancio individuale si conclude con un utile di ¤ ml 22,2, sulla cui ripartizione il Consiglio di
Amministrazione si rimette alla Vostra decisione.
Sottolineiamo che il predetto risultato deriva da un MOL di ¤ ml 76 e di un utile operativo di ¤ ml 49.
A nostro parere e per quanto di nostra competenza riteniamo meritevole di approvazione il predetto bilancio.
Relazione del Collegio Sindacale
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
PER L’ASSEMBLEA
104
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
Riteniamo, per le ragioni descritte e nel puro ambito della nostra competenza, di esprimere condivisione anche per il bilancio consolidato, che Vi viene sottoposto insieme all’individuale di cui abbiamo
riferito.
Dobbiamo darVi conferma che il Comitato per il Controllo Interno ha continuato a porre attenzione ai rischi ex 231/2001, adeguando opportunamente il modello di Organizzazione, Gestione e
Controllo in funzione dell’ampliamento dei reati previsti dalla normativa.
Roma, 4 aprile 2012
Il Collegio Sindacale
(Prof. Claudio Bianchi)
(Dott. Adolfo Cucinella)
(Dott. Pier Andrea Frè Torelli Massini)
4
Relazione della Società di Revisione
api - anonima petroli italiana S.p.A.
107
Relazione della Società di Revisione
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
108
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
5
Attestazione del Bilancio Consolidato
110
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
6
Prospetto riepilogativo
dei dati essenziali di Bilancio
112
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
Stato Patrimoniale IAS/IFRS
31 dicembre 2011
api
anonima petroli
italiana S.p.A.
Roma
(euro)
api raffineria
di ancona S.p.A.
api Energia
S.p.A.
Roma
(euro)
Roma
(euro)
IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI
204.622.541
323.246.223
349.749.364
AVVIAMENTO
108.855.428
0
0
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
115.868.372
96.416
4.934.402
PARTECIPAZIONI
107.755.555
130.000
0
ALTRE ATTIVITA'
4.724.496
64.711
15.223
STRUMENTI DERIVATI ATTIVI
1.174.069
0
0
20.046.197
21.859.886
34.023.320
ATTIVITA' NON CORRENTI
563.046.657
345.397.237
388.722.309
RIMANENZE
409.012.912
19.148.762
12.275.692
CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CLIENTI
558.574.159
28.600.309
84.930.641
ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI
361.800.210
0
0
IMPOSTE ANTICIPATE
ALTRE ATTIVITA'
CREDITI PER IMPOSTE
DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
ATTIVITA' DESTINATE A CESSARE
ATTIVITA' CORRENTI
42.103.491
510.614
843.580
5.725.850
5.372.287
3.994.040
41.497.111
21.310
99.588.437
0
0
0
1.418.713.732
53.653.282
201.582.390
1.981.760.389
399.050.519
590.304.699
PATRIMONIO NETTO
330.050.280
20.840.696
152.046.104
FINANZIAMENTI A M/L TERMINE
211.911.727
0
155.532.814
TOTALE ATTIVO
FONDO TFR
5.770.206
6.110.714
147.425
FONDO IMPOSTE DIFFERITE
67.373.530
18.063.190
45.315.988
FONDI A M/L TERMINE
48.138.358
7.796.544
9.409.195
0
0
0
ALTRE PASSIVITA'
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI
333.193.821
31.970.448
210.405.421
DEBITI COMMERCIALI E VARI
536.218.092
56.744.588
46.455.630
872.919
0
14.593.224
641.902.100
283.067.939
24.846.830
STRUMENTI DERIVATI - Passivi
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE
QUOTE A BREVE DI FINANZIAMENTI A M/L TERMINE
ALTRE PASSIVITA'
DEBITI PER IMPOSTE
QUOTA A BREVE DEI FONDI A M/L TERMINE
PASSIVITA' RELATIVE AD ATTIVITA' DESTINATE A CESSARE
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI
TOTALE PASSIVO
0
0
0
14.792.588
4.240.369
138.739.280
124.730.590
2.186.479
3.218.210
0
0
0
0
0
0
1.318.516.289
346.239.375
227.853.173
1.981.760.389
399.050.519
590.304.699
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
113
Conto Economico IAS/IFRS
31 dicembre 2011
api
anonima petroli
italiana S.p.A.
Roma
(euro)
api raffineria
di ancona S.p.A.
api Energia
S.p.A.
Roma
(euro)
Roma
(euro)
ATTIVITA' DESTINATE A CONTINUARE
Ricavi
3.453.199.176
65.842.052
276.995.849
Ricavi da Permutanti
(735.820.677)
0
0
Altri ricavi
101.422.448
23.755.395
26.040.193
Incrementi Imm.ni per lavori interni
0
0
0
Variazione delle rimanenze
0
0
0
Proventi Straordinari
0
0
0
TOTALE
2.818.800.947
89.597.447
303.036.042
Costi per Materie prime e materiali di consumo
(2.196.335.941)
(8.102.779)
(119.728.927)
0
0
0
(359.439.234)
(53.337.463)
(40.771.707)
Costi per Permutanti
Costi per Servizi
Costi per Godimento beni di terzi
(31.724.078)
(1.109.792)
(940.099)
Costo del personale
(32.895.155)
(27.932.562)
(1.190.556)
Ammortamenti e svalutazioni
(27.358.871)
(34.051.147)
(34.541.659)
Accantonamenti Rischi
(16.774.786)
(405.000)
(9.409.195)
(105.038.276)
(3.429.948)
(19.594.167)
0
0
0
(2.769.566.341)
(128.368.690)
(226.176.312)
49.234.605
(38.771.243)
76.859.730
(11.278.914)
(7.431.618)
(6.993.262)
Rettifiche attività finanziarie
0
0
0
Quota proventi (ed oneri) da valutazione con il metodo del PN
0
0
0
(11.278.914)
(7.431.618)
(6.993.262)
37.955.692
(46.202.861)
69.866.468
(13.652.851)
0
(22.198.061)
(2.174.629)
3.188.213
(2.910.114)
1.233.736
7.765.088
(4.726.101)
(14.593.744)
10.953.301
(29.834.276)
(1.159.432)
0
(1.295.295)
22.202.516
(35.249.561)
38.736.897
Altri costi operativi
Oneri Straordinari
TOTALE
UTILE
GESTIONE FINANZIARIA
Proventi (oneri) finanziari
TOTALE
RISULTATO ANTE IMPOSTE
Imposte correnti
Imposte differite – CE
Imposte anticipate – CE
TOTALE
Variazione della riserva di Cash Flow Hedge (CFH)
RISULTATO DEL PERIODO AL NETTO DELLE IMPOSTE
Prospetto riepilogativo dei dati essenziali al Bilancio
IMPOSTE
114
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
Stato Patrimoniale IAS/IFRS
31 dicembre 2011
apioil
limited
api services
limited
IP services
S.r.l.
Bermuda
(USD)
London
(Lst)
Roma
(Euro)
IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI
0
1.514
3.125
AVVIAMENTO
0
0
0
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
0
0
0
PARTECIPAZIONI
0
0
0
ALTRE ATTIVITA'
0
0
955
STRUMENTI DERIVATI ATTIVI
0
0
0
IMPOSTE ANTICIPATE
0
0
0
ATTIVITA' NON CORRENTI
0
1.514
4.080
RIMANENZE
0
0
727.897
177.977.555
74.316
851.065
0
0
0
179.720
0
239.138
0
0
1.868
5.916.760
483.939
1.157.068
0
0
0
CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CLIENTI
ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI
ALTRE ATTIVITA'
CREDITI PER IMPOSTE
DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
ATTIVITA' DESTINATE A CESSARE
ATTIVITA' CORRENTI
184.074.035
558.255
2.977.036
184.074.035
559.769
2.981.116
6.797.612
467.014
360.596
FINANZIAMENTI A M/L TERMINE
0
0
0
FONDO TFR
0
0
0
FONDO IMPOSTE DIFFERITE
0
0
0
FONDI A M/L TERMINE
0
0
0
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI
0
0
0
TOTALE ATTIVO
PATRIMONIO NETTO
176.791.176
92.755
2.599.517
STRUMENTI DERIVATI - Passivi
0
0
0
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE
0
0
0
QUOTE A BREVE DI FINANZIAMENTI A M/L TERMINE
0
0
0
DEBITI COMMERCIALI E VARI
ALTRE PASSIVITA'
485.247
0
222
DEBITI PER IMPOSTE
0
0
20.782
QUOTA A BREVE DEI FONDI A M/L TERMINE
0
0
0
PASSIVITA' RELATIVE AD ATTIVITA' DESTINATE A CESSARE
0
0
0
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI
TOTALE PASSIVO
177.276.423
92.755
2.620.520
184.074.035
559.769
2.981.116
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
115
Conto Economico IAS/IFRS
31 dicembre 2011
apioil
limited
api services
limited
IP services
S.r.l.
Bermuda
(USD)
London
(Lst)
Roma
(Euro)
ATTIVITA' DESTINATE A CONTINUARE
Ricavi
452.736.422
297.309
25.345.429
Ricavi da Permutanti
0
0
0
Altri ricavi
0
164.577
116.959
Incrementi Imm.ni per lavori interni
0
0
0
Variazione delle rimanenze
0
0
0
Proventi Straordinari
0
0
0
TOTALE
452.736.422
461.886
25.462.388
Costi per Materie prime e materiali di consumo
(450.236.536)
0
(24.609.423)
0
0
0
(526.186)
(150.697)
(390.179))
Costi per Permutanti
Costi per Servizi
Costi per Godimento beni di terzi
0
0
(3.484)
Costo del personale
0
(133.993)
0
Ammortamenti e svalutazioni
0
0
(750)
Accantonamenti Rischi
0
0
0
Altri costi operativi
0
0
(76.252)
Oneri Straordinari
0
0
0
(450.762.722)
(284.690)
(25.080.088)
1.973.700
177.196
382.300
(124.510)
1.151
(59.992)
Rettifiche attività finanziarie
0
0
0
Quota proventi (ed oneri) da valutazione con il metodo del PN
0
0
0
TOTALE
UTILE
GESTIONE FINANZIARIA
Proventi (oneri) finanziari
TOTALE
(124.510)
1.151
(59.992)
RISULTATO ANTE IMPOSTE
1.849.190
178.347
322.308
(434.297)
(50.844)
(115.349)
Imposte differite - CE
0
0
0
Imposte anticipate - CE
0
0
0
(434.297)
(50.844)
(115.349)
0
0
0
1.414.893
127.503
206.959
Imposte correnti
TOTALE
Variazione della riserva di Cash Flow Hedge (CFH)
RISULTATO DEL PERIODO AL NETTO DELLE IMPOSTE
Prospetto riepilogativo dei dati essenziali al Bilancio
IMPOSTE
116
api - anonima petroli italiana S.p.A. Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
Stato Patrimoniale IAS/IFRS
31 dicembre 2011
Apifin S.r.l.
in liquidazione
Dialco S.r.l.
Festival S.r.l.
GRC S.r.l
Roma
(Euro)
Bari
(Euro)
Roma
(Euro)
Roma
(Euro)
IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI
0
1.428
3.096
5.802
AVVIAMENTO
0
0
0
0
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
0
1.824
1.007
0
PARTECIPAZIONI
0
0
0
0
ALTRE ATTIVITA'
600.000
0
0
0
STRUMENTI DERIVATI ATTIVI
0
0
0
0
IMPOSTE ANTICIPATE
0
0
300.161
2.190
ATTIVITA' NON CORRENTI
600.000
3.252
304.264
7.992
RIMANENZE
0
134.381
0
0
CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CLIENTI
0
5.023.502
611.388
840.597
ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI
0
0
0
0
ALTRE ATTIVITA'
CREDITI PER IMPOSTE
DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
ATTIVITA' DESTINATE A CESSARE
ATTIVITA' CORRENTI
3.230
1.111
52.716
0
0
184.249
34.932
25.507
1.848
2.171.655
18.131
62.280
0
0
0
0
5.078
7.514.898
717.167
928.384
605.078
7.518.150
1.021.431
936.376
571.161
860.507
745.437
731.975
FINANZIAMENTI A M/L TERMINE
0
0
0
0
FONDO TFR
0
49.403
36.560
120.198
FONDO IMPOSTE DIFFERITE
0
0
0
0
FONDI A M/L TERMINE
0
1.490
0
0
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI
0
50.893
36.560
120.198
TOTALE ATTIVO
PATRIMONIO NETTO
33.917
6.534.160
145.193
45.979
STRUMENTI DERIVATI - Passivi
0
0
0
0
FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE
0
56.173
0
0
QUOTE A BREVE DI FINANZIAMENTI A M/L TERMINE
0
0
0
0
ALTRE PASSIVITA'
0
10.011
18.501
38.224
DEBITI PER IMPOSTE
0
6.406
75.740
0
QUOTA A BREVE DEI FONDI A M/L TERMINE
0
0
0
0
PASSIVITA' RELATIVE AD ATTIVITA' DESTINATE A CESSARE
0
0
0
0
DEBITI COMMERCIALI E VARI
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI
TOTALE PASSIVO
33.917
6.606.750
239.434
84.203
605.078
7.518.150
1.021.431
936.376
Relazioni e Bilancio Consolidato 2011
api - anonima petroli italiana S.p.A.
117
Conto Economico IAS/IFRS
31 dicembre 2011
Apifin S.r.l.
in liquidazione
Dialco S.r.l.
Festival S.r.l.
GRC S.r.l
Roma
(Euro)
Bari
(Euro)
Roma
(Euro)
Roma
(Euro)
ATTIVITA' DESTINATE A CONTINUARE
Ricavi
0
23.692.708
0
650.278
Ricavi da Permutanti
0
0
0
0
Altri ricavi
0
5.150
987.022
5.360
Incrementi Imm.ni per lavori interni
0
0
0
0
Variazione delle rimanenze
0
0
0
0
Proventi Straordinari
0
0
0
0
TOTALE
0
23.697.858
987.022
655.638
Costi per Materie prime e materiali di consumo
0
(22.905.003)
(5.933)
0
Costi per Permutanti
0
0
0
0
(8.685)
(629.709)
(254.494)
(175.469)
Costi per Servizi
Costi per Godimento beni di terzi
0
(67)
(250)
(31.894)
Costo del personale
0
(76.082)
(177.521)
(371.718)
Ammortamenti e svalutazioni
0
(899)
(266.498)
(2.221)
Accantonamenti Rischi
0
(25.100)
(20.000)
0
(881)
(24.076)
(45.047)
(3.377)
0
0
0
0
TOTALE
(9.566)
(23.660.936)
(769.743)
(584.679)
UTILE
(9.566)
36.922
217.279
70.959
(158)
2.664
(2.114)
3.209
Rettifiche attività finanziarie
0
0
0
0
Quota proventi (ed oneri) da valutazione con il metodo del PN
0
0
0
0
Altri costi operativi
Oneri Straordinari
GESTIONE FINANZIARIA
Proventi (oneri) finanziari
TOTALE
(158)
2.664
(2.114)
3.209
(9.724)
39.586
215.165
74.168
Imposte correnti
0
(19.015)
(111.116)
(38.028)
Imposte differite - CE
0
0
0
0
Imposte anticipate - CE
0
0
36.937
1.355
TOTALE
0
(19.015)
(74.179)
(36.673)
Variazione della riserva di Cash Flow Hedge (CFH)
0
0
0
0
(9.724)
20.571
140.986
37.495
RISULTATO ANTE IMPOSTE
RISULTATO DEL PERIODO AL NETTO DELLE IMPOSTE
Prospetto riepilogativo dei dati essenziali al Bilancio
IMPOSTE
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