A Lagnasco la IX edizione dall'8 al 10 aprile
Sboccia FRUTTINFIORE
È la fiera di casa, sia perché si
svolge materialmente anche nelle
strutture dell’associazione, sia perché fin dalla sua prima edizione la
Piemonte Asprofrut ha creduto, sostenuto e partecipato attivamente
alla sua organizzazione. Dall’8 al
10 aprile va in scena a Lagnasco la
IX edizione di Fruttinfiore, la fortunata kermesse che rappresenta
una full immersion nel mondo della
frutta, che per il quinto anno potrà
fregiarsi del titolo di Mostra Mercato Nazionale.
Un appuntamento che ha la particolarità di essere rivolto, da un lato,
agli addetti ai lavori, e dall’altro, ai
consumatori, con il grande pubblico
delle famiglie. La collocazione tem-
porale quanto mai azzeccata, con la
splendida e suggestiva scenografia
naturale offerta in questa stagione
dal rosa dei fiori di pesco, completa
gli ingredienti vincenti della manifestazione, che deve il suo richiamo
anche all’interesse dei numerosi appuntamenti proposti nei tre giorni di
fiera. Un evento che tende a metter
in luce una frutticoltura di alto livello, ma anche un territorio ricco
di richiami che vanno dalle distese
di frutteti, alla presenza di opere
d’arte e suggestivi paesaggi. Un
momento tecnico quindi, ma anche
culturale, ambientale e territoriale,
unico nel suo genere, perché dedicato a questi diversi aspetti, tutti riconducibili alla frutticoltura. In
Principali appuntamenti per gli operatori
• INAUGURAZIONE (venerdì 8 aprile alle ore 17 – Piazzale Asprofrut)
• S.T.A.O (Venerdì 8/4 h. 14 - 20; Sabato 9/4 e Domenica 10/4 h. 9 - 20)
Il Salone delle Tecnologie Applicate all'Ortofrutticoltura è la vetrina dei
più competitivi e avaguardistici macchinari, servizi ed equipaggiamenti
in ambito frutticolo.
• LA MELA ROSSA CUNEO E…. ABBINAMENTI IN CASTELLO
(Venerdì 8 aprile, h. 18,30 – Sala convegni Castelli di Lagnasco)
Il punto sul riconoscimento IGP ed abbinamenti gastronomici con le
altre eccellenze del territorio. Nel corso dell’incontro, consegna del Premio Fruttinfiore ad un personaggio pubblico e presentazione del Piatto
Fruttinfiore a cura dell’Istituto Alberghiero di Barge.
• I RESIDUI DELLA POTATURA… UNA NUOVA FONTE ENERGETICA? (Sabato 9 aprile, h. 10 – Sala Convegni Asprofrut)
Convegno sull’utilizzo dei cascami vegetali dei residui di potatura come
fonte energetica. Esperti relazioneranno sullo stato dell’arte ed alcune
aziende del settore presenteranno le proprie proposte.
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poche parole, una vera e propria
“festa della frutta”, il giusto riconoscimento al lavoro di un intero territorio, ma soprattutto una
promozione del settore ortofrutticolo, finalizzata ad avvicinare il
consumatore, non solo al prodotto,
ma anche alle aziende ed al territorio che lo producono e lo propongono, sviluppando in tal modo
conoscenza e consapevolezza.
Anche per la nona edizione il calendario offre numerosi appuntamenti, grazie alla completa sinergia
organizzativa che può contare sul
patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, di Regione e Provincia, e sul finanziamento della
Camera di Commercio di Cuneo,
della Cassa di Risparmio di Saluzzo
e dell’omonima Fondazione. Tra gli
organizzatori, la cui regia è affidata
alla locale Pro Loco, sono coinvolti
il Comune, le organizzazioni di produttori Asprofrut, Lagnasco Group
ed Ortofruit Italia, Assortofrutta,
Coldiretti, Confcooperative, Confartigianato e CReSO con il supporto tecnico della Flyeventi di
Cervere.
Anche l’edizione 2011 avrà come
appuntamenti imperdibili lo STAO,
il Salone delle Tecnologie Applicate
all’Ortofrutticoltura, i mercatini ricchi di prelibatezze, i laboratori e
tante attività didattiche per i più piccoli; ma anche arte e convegni, bancarelle ricche di curiosità, fuochi
d’artificio, ospiti e, per tutti gli appassionati di fitwalking, la terza
edizione della “Camminata tra i
frutteti in fiore”. La novità di quest’anno riguarda Fruttintavola, un
percorso gastronomico allestito in
collaborazione con le associazioni
di categoria, che avrà come filo
conduttore naturalmente la frutta in
abbinamento alle altre eccellenze
uniche del territorio cuneese. Un
ruolo di primo piano sarà riservato
alla mela rossa, con degustazioni
guidate in abbinamento al miele,
ma non solo, ed un convegno tematico che la vedrà protagonista.
La IX edizione di Fruttinfiore - di Oscar Fiore
“Sportivi” a Fruttinfiore
R
illa
am
osatel
lo
Il naturale connubio tra la frutta e lo sport tornerà
protagonista a Fruttinfiore per volontà degli organizzatori, Asprofrut in testa, che intendono
così sottolineare come una sana e corretta alimentazione di uno sportivo non possa fare a
meno delle proprietà nutrizionali della frutta.
L’occasione sarà il convegno in programma nel
tardo pomeriggio di venerdì 8 aprile nelle storiche sale del Castello di Lagnasco che vedrà protagonista la Mela Rossa.
Rappresentanti di enti ed istituzioni faranno il punto sull’iter per il
riconoscimento dell’IGP, l’Indicazione Geografica Protetta concessa
dall’Unione Europea dopo la protezione transitoria già riconosciuta
dal Ministero delle Politiche Agricole. Inoltre si cercheranno e gusteranno, grazie alla collaborazione con Onafrut (Organizzazione
Nazionale Assaggiatori Frutta) e GIA (Gruppo Italiano Assaggiatori) abbinamenti della Mela Rossa con il miele e, più in generale,
con le eccellenze enogastronomiche del territorio, in appuntamenti
che si ripeteranno nelle giornate successive, non a caso denominati
“La mela rossa cerca un compagno”.
Un’alimentazione alla base della preparazione dei successi di sportivi di casa nostra, che stanno portando alto il nome del territorio
saluzzese in giro per il mondo: Camilla Rosatello,
giovane promessa del tennis italiano, campionessa nazionale in carica under 18, reduce dai
successi delle scorse settimane (in singolo e
doppio) nel torneo internazionale di Kramfors, in Svezia. E poi i gemelli De Matteis,
Martin e Bernard, campioni nazionali ed ai
primi posti al mondo nell’impegnativa specialità della corsa in montagna.
Sono loro i migliori testimonial del territorio della
frutta (i gemelli De Matteis parteciperanno poi alla corsa non competitiva in programma a Lagnasco nella serata di venerdì) unitamente al destinatario della seconda edizione del Premio Fruttinfiore:
Elisa Isoardi. Di origini caragliesi, grazie alla bravura ed alla simpatia che completano l’indiscussa bellezza che la portò alla finale di
Miss Italia, ha saputo conquistarsi il grande
elli De Matteis
pubblico con la conduzione della trag em
smissione di Rai 1 “La prova del
cuoco”, passando poi, da quest’anno, alla principale trasmissione a tematica agricola della
televisione pubblica, “Linea
Verde”. In entrambe le esperienze
professionali, non ha mai mancato
di sottolineare le caratteristiche e le
peculiarità dei prodotti del suo territorio d’origine, contribuendo alla loro valorizzazione.
C
Isoardi
isa
El
Convegno Cippato
Momento di approfondimento importante, nell’ambito di Fruttinfiore, nella mattinata di sabato 9
aprile. Presso la sala convegni dell’Asprofrut si parlerà di un argomento di sicuro interesse per gli
addetti ai lavori. I cascami vegetali
ed i residui di potatura potrebbero
diventare una risorsa da utilizzare
per produrre energia.
Da tempo se ne parla, ma mai
come ora si sta proponendo come
opportunità appetibile e realizzabile. Nella prima parte della mattinata (in programma dalle 10)
relazioneranno sull’argomento alcuni esperti, quindi alcune ditte del
settore esporranno le proprie proposte, che potrebbero prossimamente diventare ottime opportunità per i frutticoltori.
«Senza dubbio si tratta di proposte interessanti – commenta il presidente di Asprofrut, Domenico
Sacchetto – che pone il frutticoltore nella situazione di poter
trarre beneficio da quello che fino
ad ora era considerato un rifiuto.
Le ditte che si occupano di cippato
recuperano i cascami per uso
energetico, togliendo all’agricoltore l’incombenza di disfarsene.
Già questo è un vantaggio, ma le
prospettive potrebbero essere addirittura un’integrazione al reddito, se la produzione di energia
elettrica da biomasse coinvolgesse
in un prossimo futuro anche le
stesse aziende agricole».
Il cippato è inoltre ormai regolarmente utilizzato in impianti di riscaldamento: è infatti un ottimo
combustibile, in grado di sprigionare una potenza calorica di
3000/3500 Kcal/h a seconda del
grado di umidità. Considerato il
prezzo molto basso, non inquinante e rinnovabile, è il combustibile del futuro; in molte Regioni è
già utilizzato in impianti di teleriscaldamento.
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Programma operativo 2011
Programma operativo 2011
Si ricorda ai gentili soci che per tutte le pratiche colturali finanziabili nei Programmi Operativi non è sufficiente presentare le fatture delle spese sostenute;
è indispensabile comunicare preventivamente o mensilmente, a seconda dei
casi, l’attività che si intende attuare in campagna. Con la “comunicazione
evento” Agea predispone verifiche in campagna che possono essere organizzate prima, durante o dopo l’esecuzione prevista dell’evento.
Gli eventi non comunicati ne pregiudicano il finanziamento.
Si allega di seguito l’elenco delle attività soggette a comunicazione previste
dalla circolare Agea.
DESCRIZIONE EVENTO
Comunicazione Comunicazione
PREVENTIVA
MENSILE
SPESE GENERALI DI PRODUZIONE
Taratura e/o utilizzo delle irroratrici
X
Confusione sessuale
X
Difesa delle colture e impollinazione
X
Doppia raccolta delle castagne
X
SPESE PER MIGLIORAMENTO E INNOVAZIONE DELLA TECNICA COLTURALE
Potatura verde
X
Diradamento manuale
X
Tecniche colturali migliorative su ortive in coltura
protetta (cimatura del palco floreale,
potatura e sfogliatura della pianta)
X
MEZZI TECNICI
Reti e materiali agro tessili (tessuto non tessuto)
X
Pacciamatura delle colture
X
Teli per la solarizzazione
X
Tunnel breve durata
X
Ali gocciolanti per microirrigazione
X
Utilizzo preparati ad effetto biocida
X
Insacchettamento dei frutti di pesco
Imbianchimento delle insalate adulte, coltivate
in pieno campo, attraverso la pratica della
legatura (ove la tecnica non sia
ordinariamente praticata)
X
Utilizzo di piante microinnestate
Pacciamatura
Per la pacciamatura, sia delle colture
annuali che pluriennali, in pieno
campo e in coltura protetta, sono ammissibili unicamente le spese sostenute per l’acquisto del film plastico.
Le spese sostenute sullo stesso terreno per una coltura ripetuta sono
ammissibili.
Il relativo massimale di spesa è pari
a € 0,15/mq di film plastico.
Teli per solarizzazione
X
X
I modelli da utilizzare per le “comunicazioni evento” di cui sopra, sono disponibili sul sito internet della OP www.asprofrut.com nella sezione News - Modelli Programma Operativo.
Di seguito si riportano le modalità di rendicontazione per le voci di spesa ammissibili nel programma operativo per l’anno 2011 così come riportato nell’allegato al D.M. n. 8445 del 30/09/10.
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Sono ammissibili le spese sostenute
per l’acquisto e la messa in opera dei
seguenti materiali agro tessili:
• tessuto non tessuto (TNT) avente
peso non inferiore a 17 g/mq;
• reti anti-insetti o anti-afidi, quando
utilizzate come metodologie di lotta
integrata/biologica, al fine di un contenimento delle infezioni virali;
• reti frangivento, utilizzate per l’attenuazione degli effetti meccanici
del vento, per la riduzione dell'evaporazione e della traspirazione dell'acqua dal suolo, per il controllo
delle brinate e delle gelate originate
da afflussi di aria fredda.
I relativi massimali di spesa, espressi
per euro/mq, sono pari a:
a) tessuto non tessuto (TNT)
= € 0,10/mq
b) reti anti-insetti o anti-afidi
= € 0,20/mq
c) reti frangivento = € 0,25/mq
d) reti ombreggianti al 40%
= € 0,30/mq
e) reti ombreggianti al 50%
= € 0,65/mq
X
DISCIPLINA AMBIENTALE
Gestione del suolo (limitatamente al sovescio
di piante biocida)
Materiali agro tessili
Per la pratica della solarizzazione,
effettuata sia in coltura protetta che
in pieno campo, sono ammissibili
unicamente le spese sostenute per
l’acquisto del telo, per un solo intervento nell’arco dell’anno solare.
Il relativo massimale di spesa per
l’acquisto del materiale è pari a €
0,09/mq. di film plastico.
Programma operativo 2011
Investimenti arborei o per le colture perenni
Le spese rendicontabili in questa categoria di investimenti sono:
a) espianto e attività connesse;
b) messa a dimora delle piante con attività connesse (livellamento, squadro, apertura di buche, apposizione di pali di sostegno (non antigrandine), fili e sostegni in genere, posa in opera di impianti di irrigazione ecc.);
c) acquisto di materiale vivaistico o propagativo, che deve essere garantito e certificato, o comunque controllato sotto il
profilo sanitario da un organismo ufficiale;
d) Royalties connesse al costo delle piante della varietà brevettata e Royalties stabilite dal costitutore del brevetto sulla
superficie investita.
Non sono ammissibili a contributo superfici frutticole inferiori a 1.000 mq o per un numero di piante della stessa specie
inferiore a 100.
Qualora sia fatto ricorso al metodo comparativo, o nel caso di investimenti inferiori a 50.000 euro, la spesa massima ammissibile per ettaro, per ciascuna delle categorie di spesa previste, deve essere contenuta entro i valori massimi previsti
nella tabella che segue, salvo motivata, diversa determinazione della Regione. Si ricorda che in caso di estirpo di actinidia dovuto a batteriosi (PSA) non sarà possibile conteggiare il valore dell’espianto.
albicocco
Spese
espianto
5.225,00
susino
5.225,00
ciliegio
5.225,00
actinidia
Kaki
Melo
5.225,00
5.225,00
5.225,00
Pero
5.225,00
5.225,00
5.225,00
5.225,00
5.225,00
5.225,00
8.092,00
5.225,00
8.092,00
(b)
Specie
Pesco
asparago verde
carciofo
(b)
Fragola (c)
Frutta a guscio
Piccoli frutti (e)
2.225,00
Spese impianto
Densità < a 1.000 piante/ha
5.066,00
Densità > 1.000 piante/ha
6.264,80
Densità < a 1.000 piante/ha
7.858,00
Densità > 1.000 piante/ha
8.746,20
Densità < a 1.000 piante/ha
5.583,00
Densità > 1.000 piante/ha
8.825,80
8.788,00
4.549,00
12.407,00
Alta densità
13.648,00
Palmetta
9.615,00
Media densità
10.649,00
Alta densità
15.612,00
Altissima densità
15.612,00
Palmetta
7.961,00
Vaso tradizionale
4.446,00
Vaso fitto
7.961,00
Fusetto
7.893,00
Y trasversale
9.171,00
Piantine
1.600,00
Zampe
1.600,00
Tradizionale
1.100,00
Micropropagate
1.100,00
Tradizionale
1.500,00
Fuori suolo
0,00
Cime radicate
1.500,00
Programmata in alta montagna
0,00
4.200,00
Materiale vivaistico
(a)
2.960,00
4.400,00
3.200,00
4.400,00
2.814,00
10.500,00
3.389,00
2.040,00
12.375,00
24.750,00
5.187,00
10.375,00
20.750,00
53.950,00
4.133,00
2.072,00
3.894,00
3.685,00
5.478,00
2.500,00
4.500,00
3.500,00
12.000,00
16.800,00
33.600,00
25.200,00
24.800,00
(d) 1.110,00
40.000,00
totale
13.251,00
15.889,80
16.282,70
18.371,20
13.622,40
24.550,60
17.905,00
11.814,20
30.007,00
43.623,00
20.027,00
26.249,00
41.587,00
74,787,00
17.320,00
11.743,00
19.947,00
16.803,00
22.741,00
4.100,00
6.100,00
4.600,00
13.100,00
18.300,00
33.600,00
26.700,00
24.800,00
7.535,00
Note:
a) Escluso il costo di eventuali royalties.
b) Non è praticabile il reimpianto. In caso di espianto di coltura arborea frutticola, si applicano gli importi relativi;
c) Ammissibile solo se utilizzata come coltura perenne, con impianti programmati che garantiscono almeno due raccolti ottenuti dalla stessa pianta;
d) Dato riferito ad impianti monocaule, per impianti policaule l’importo sarà adattato di conseguenza;
e) Dato relativo al lampone programmato con piante in vaso.
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Programma operativo 2011
Difesa delle colture ed impollinazione
Sono ammissibili a rendiconto le spese sostenute per mezzi di difesa biologica e di impollinazione relativamente all’acquisto di materiale specifico e
Bacillus thuringiensis
84,50 euro/ettaro
complementare (insetti utili,
Virus della granulosi
237,50 euro/ettaro
bombi, artropodi, funghi, batAnthocoris femoralis
170,00 euro/ettaro
teri, virus e altri prodotti di ori200,00 euro/ettaro
gine biologica nella difesa ed Nematodi (Steynernema spp.)
Fitoseiulus
persimilis
1.287,00
euro/ettaro
impollinazione delle colture),
1.541,00 euro/ettaro
nei limiti massimi a lato indi- Orius laevigatus
Ambliseius
cucumeris
1.220
,00 euro/ettaro
cati.
1.590,00 euro/ettaro
Per altri insetti utili, quali Di- Macrolophus caliginosus
Trichoderma
800,00 euro/ettaro
glyphus isaea, Amblyseius ca500,00 euro/ettaro
lifornicus, Chrisoperla carnea, Micorrizze
75,00 euro/1000mq
Adalia bipuncatata, Aphidius
per densità inferiore a 2000
colemani, Amblyseius Swirpiante/1000 mq, elevabili a
skii, Nesidiocoris tenuis, En- Bombus terrestris e Apis mellifera
1570,00
euro/1000mq per dencarsia formosa, Eretmocerus
sità superiore a 2000
eremicus, Eretmocerus munpiante/1000 mq
dus, ecc.. i massimali di spesa
500,00/2.000,00 euro/ettaro
saranno definiti dalle Re- Propoli
Trappole
cromotropiche
per
monitoraggio
insetti
65,00 euro/ettaro
gioni/P.A. tenuto conto dei
Trappole sessuali per monitoraggio insetti
45,00 euro/ettaro
costi reali e dei risparmi.
Confusione sessuale
Tunnel a durata breve
Sono ammissibili a rendiconto, fino all’importo massimo di 174,00 euro/ettaro, le spese sostenute per
l’acquisto di mezzi tecnici (dispenser e affini, trappole sessuali per il controllo, ecc.).
In caso di confusione sessuale contro gli insetti xilofaghi è ammesso un costo aggiuntivo di 62,62
euro/ettaro.
Sono ammissibili sistemi di protezione di piante in pieno
campo, di durata inferiore ai due anni.
Possono essere rendicontate spese sia per l’acquisto del
materiale che per la deposizione, i cui costi sono contabilizzati mediante le ore effettive di lavoro.
Il relativo massimale di spesa, espresso per euro/mq, è
pari a € 0,40/mq.
Operazione colturale
Spese
per miglioramento Potatura verde pesche, nettarine e percoche
e innovazione nella Potatura verde dell’albicocco
Potatura verde del ciliegio negli impianti fitti
tecnica colturale
L’attuazione di tecniche
colturali specifiche rivolte
al miglioramento qualitativo e ambientale delle
produzioni ortofrutticole
possono essere ammesse a
contribuzione
relativamente ai maggiori oneri sostenuti nei limiti
dei
massimali ad ettaro di seguito indicati, salvo motivata, diversa determinazione della regione competente.
6
Importo massimo (€/ettaro)
Potatura verde dell’actinidia (kiwi)
Potatura verde del melo
Potatura verde del pero
Potatura verde del susino
Potatura verde del Kaki
Diradamento manuale dell’actinidia (kiwi)
Diradamento manuale dell’albicocco
Diradamento manuale del pero
Diradamento manuale delle pesche, nettarine e percoche
Diradamento manuale del melo
Diradamento manuale del susino
Potatura straordinaria del castagno (ammissibile ogni 5 anni)
Potatura di riequilibrio vegetativo del nocciolo (ammissibile ogni 5 anni)
Ripristino dei letti di coltivazione ( ogni 100 mq letto colt.x ciclo)
827,00
856,00
600,00
287,00
240,00
474,00
855,00
480,00
612,00
265,00
1.193,00
354,00
880,00
2.121,00
5.310,00
350,00
60,00
Spese massime ammissibili per
tecniche colturali migliorative su orticole
in coltura protetta
L’attuazione di tecniche colturali migliorative su piante ortive in coltura
protetta, possono essere ammesse a contribuzione relativamente ai maggiori oneri sostenuti nei limiti dei massimali per 1.000 mq di seguito indicati, salvo motivata, diversa determinazione della Regione o Provincia
autonoma competenti.
Per coltura protetta si intendono le varie forme di protezione della coltura anche relative ad una sola parte del ciclo.
Specie orticola
Fragola
Cimatura del palco fiorale, potatura e
sfogliatura della pianta
(€/1.000mq di serra)
936,00
Pomodoro
2.016,00
Melanzana
1.140,00
Anguria
840,00
Cetriolo
840,00
Melone
840,00
Peperone
1.320,00
Zucchino
1.020,00
Ai fini della verifica del rispetto della durata minima della coltivazione:
7 mesi per le solanacee e 6 mesi per le cucurbitacee, si terrà conto della
data dei trapianti e della data dell’ultimo conferimento dei prodotti.
Doppia raccolta per
le castagne e le nocciole
Sono ammissibili i costi aggiuntivi nella
misura forfettaria di 294,89 euro/ha per le
nocciole e 296,36/ha per le castagne, relativi al secondo intervento di raccolta, dove
questa è ordinariamente eseguita in unica
soluzione.
Ali gocciolanti
per la microirrigazione
Sono ammissibili le spese sostenute per
l’acquisto di ali gocciolanti leggere per
la microirrigazione.
Il costo massimo ammesso viene
espresso in €/ha in rapporto allo sviluppo lineare delle ali gocciolanti ed alla
loro sezione.
Ali gocciolanti sezione inferiore a 16”
• 302 euro/ha per colture con un fabbisogno di ali
gocciolanti con uno sviluppo lineare
fino a 5.500 metri/ha
• 605 euro/ha per colture con un fabbisogno di ali gocciolanti con uno sviluppo lineare oltre i 5.500 metri/ha.
Ali gocciolanti sezione da 16” in poi
• 360 euro/Ha per colture con un fabbisogno di ali gocciolanti con uno sviluppo lineare fino a 5.500 metri/ha
• 720 euro/ha per colture con un fabbisogno di ali gocciolanti con uno sviluppo lineare oltre i 5.500 metri/ha.
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di Graziano Vittone - CReSO, Centro Ricerche per la frutticoltura
La batteriosi del kiwi
Riflessioni su un’avversità
divenuta emergenza
Evidenti essudati rossastri su tronco.
C’era una volta un albero da frutto
che non richiedeva nessun intervento per la sua difesa……. E’
questo il sogno da tempo realmente vissuto da un po’ tutti noi in
particolare da coloro per i quali,
non praticando a tempo pieno l’attività di produttore, non si rende
nemmeno necessaria la disponibilità di attrezzature quali l’atomizzatore ovviamente indispensabile
per la conduzione di altre specie
frutticole.
I sogni però finiscono e il risveglio
è sovente amaro come in questo
caso in cui ci troviamo di fronte a
una realtà che ci vede impreparati.
Beh, siamo sinceri, speravamo
tutti di farla in barba alla natura
avendo trovato una specie come
l’actinidia il cui albero, per qual-
8
che predisposizione particolare,
sembrava resistere a buona parte
degli insetti e funghi che normalmente aggrediscono tutte le altre
Pianta in produzione colpita.
specie frutticole. Tanto per non
farsi dimenticare anche dai tecnici,
di tanto in tanto questa specie ha
richiamato l’attenzione in qualche
occasione per i ricamatori (Argyrotaenia pulchellana), sporadicamente per gli eriofidi e solo in certi
impianti gestiti non proprio a regola d’arte, per la cocciniglia
bianca.
Per la verità, che esistesse qualcosa per cui anche l’actinidia
avesse di che preoccuparsi, già si
era verificato in passato e cioè la
carie del legno.
In questo caso però, trattandosi di
funghi a diffusione, nella pianta,
abbastanza limitata, la virulenza
era modesta e quasi sempre la malattia si risolveva con l’asportazione della porzione di pianta più o
meno colpita.
Nel caso della batteriosi da Pseudomonas s.a. la situazione è molto
diversa: la repentina diffusione del
patogeno fra pianta e pianta o addirittura fra i diversi appezzamenti
non trova eguali nella storia recente della patologia dei fruttiferi e
siamo tutti consapevoli che il perdurare di questa emergenza determinerà gravi ripercussioni sull’assetto produttivo e commerciale
del territorio.
Infatti si tenga conto che questo
ceppo di batterio presenta una velocità di diffusione senza eguali
(nulla a che vedere con lo stesso
La batteriosi del Kiwi
colpo di fuoco batterico del pero) e
da ciò si può comprendere lo sviluppo esponenziale del patogeno
di questi ultimi mesi.
A questo punto c’è veramente da
chiedersi che cosa sia “saltato” nel
sistema produttivo dell’actinidia
quando, come per una curiosa
coincidenza, tanti diversi focolai
abbiano preso avvio nelle diverse
parti del mondo: prima a partire
dal Lazio, poi dal Piemonte, infine
in altre regioni italiane per giungere alla Nuova Zelanda e più recentemente al Cile.
Come sempre succede in queste
circostanze, fenomeni di questa
portata colgono impreparati tutti i
soggetti, sia tecnici che ricercatori,
sinora piuttosto impegnati nel
conseguire un miglioramento qualitativo dei frutti piuttosto che ad
investigare sulle patologie che in
effetti in questi ultimi anni avevano risparmiato questa specie.
C’è da ritenere che, in particolare
da noi, si siano assommate diverse
situazioni favorevoli alla diffusione massiccia di questo batterio:
l’introduzione di materiale vivaistico infetto, condizioni climatiche
altamente favorevoli (temperature
medio basse in buona parte dell’anno) eventi meteorologici in
Essudato biancastro su una gemma.
Essudati su cordone.
questi anni sempre più frequenti
(gelo e grandine).
Se a tutto questo si aggiunge il ricorso, ormai da anni, a pratiche
colturali spesso esasperate rivolte
unicamente al conseguimento di
elevati risultati produttivi con
l’espansione in aree, sempre più
vaste, dell’investimento monocul-
turale di questa specie, ecco che
abbiamo ottenuto una serie di elementi su cui riflettere se vogliamo
veramente uscirne o comunque
poter voltare pagina e ricominciare.
A tale proposito resto sempre più
convinto che proprio in questo
caso la soluzione derivata dal binomio malattia – prodotto non
funzioni; si dovranno invece rivedere tutti quei fattori precedentemente accennati, non escluso il
terreno.
Malgrado questo quadro non certo
ottimistico, si deve comunque cercare nell’immediato di adottare
quelle regole che ci consentano di
far sopravvivere la coltura convivendo con questo patogeno in attesa che la ricerca, che poi siamo
tutti noi, riesca a trovare la chiave,
che non sarà una sola, alla soluzione del problema.
Eliminazione immediata delle
fonti d’inoculo: molto sinteticamente si tratta di applicare nella
sua interezza quanto disposto dalla
delibera regionale che prevede
prima di tutto l’estirpo completo
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La batteriosi del Kiwi
traduca nel risanamento della
pianta infetta; sono in corso sperimentazioni da parte del CReSO e
istituti di ricerca con l’applicazione di sistemi endoterapici con i
quali si vanno ad iniettare nel sistema vascolare prodotti che inducano resistenze al batterio da parte
della pianta.
Essudati rossastri su una giovane pianta.
degli impianti giovani (20092010) che hanno introdotto il patogeno; asportazione, dove ancora
possibile, delle parti più colpite o
capitozzatura nei casi gravi delle
piante adulte.
Evitare la diffusione del batterio: porre attenzione durante le
operazioni di potatura o di asportazione di parti colpite, disinfettando gli attrezzi, bruciando o
interrando i residui legnosi infetti e
non trasferendoli sul territorio se
non adeguatamente protetti.
Quando ci si trasferisce da un appezzamento infetto ad un altro ancora indenne, si dovranno attuare
le massime cautele che vanno dalla
pulizia degli attrezzi, compresi i
mezzi agricoli, senza per altro dimenticare la persona stessa (mani,
tutte da lavoro ecc.)
Interventi preventivi: purtroppo
su questo argomento che guarda
caso coinvolge maggiormente
l’aspetto commerciale, regna ancora una grande confusione; attualmente i diversi centri di
ricerca, compreso il CReSO, sono
all’opera per individuare i prodotti
ed una strategia applicabile ed efficace; evitando di ricorrere, come
qualcuno proporrebbe, una mole
d’interventi che supererebbe, nel
numero, addirittura quelli del
melo…..; in questo stato di cose la
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proposta, tuttora valida resta l’applicazione alternata di prodotti rameici e igienizzanti, fatti con
cautela, in particolare per i primi,
per evitare fenomeni di fitotossicità e resistenze.
Tutto il resto che viene proposto
da fonti diverse (induttori di resistenza, microelementi, microrganismi antagonisti) non hanno
ancora riscontri pratici ma sono
comunque oggetto di sperimentazione.
Interventi curativi: al momento
non si conoscono sistemi che garantiscano un risultato certo che si
Kiwi estirpati colpiti da batteriosi.
Nuovi impianti: allo stato attuale
delle conoscenze, anche dal punto
di vista tecnico ritengo che sia assolutamente un atto incosciente effettuare nuovi impianti di actinidia
nel territorio: infatti le piante giovani come è noto, presentano una
maggiore sensibilità al batterio, ed
affrontare l’investimento di un
nuovo impianto con questa minaccia incombente il rischio di insuccesso risulta molto elevato.
Chiudo questa breve e mi rendo
conto, al momento, poco ottimistica nota, ma con la sincera speranza di poter, insieme, giungere
prima o poi alla soluzione del problema anche confortati dall’impegno concreto che la nostra Regione
ha iniziato a dimostrare; nel mese
di aprile si organizzerà al CReSO
un incontro di aggiornamento
sugli sviluppi della situazione e
sulle attenzioni da adottare per la
fase di fioritura.
Bilancio 2010
per il prodotto da industria
Tons % per specie 2010
Il bilancio 2010 dell’Ufficio Industria di Asprofrut si chiude con discreta soddisfazione, anche e
soprattutto in considerazione del
difficile andamento dei mercati e
della crisi in atto.
Ciò che scaturisce dall’andamento
della campagna è il cauto ottimismo
che si è registrato con il passare dei
mesi, fino alla fine dell’anno, mentre non passa inosservato il crescente interesse per i prodotti bio e
biodinamici e per quelli destinati
alla produzione di prodotti per bambini. L’analisi per prodotto parte dai
prezzi delle pesche e delle nettarine,
che in termini di percentuale rappresentano il 39% del quantitativo
destinato all’industria dall’Asprofrut, che durante la campagna 2010
sono stati relativamente bassi. Nonostante volumi regolari per quantità, i prezzi di vendita si sono
mantenuti decisamente e costantemente bassi, nell’ordine di 4/5 centesimi di euro il chilo. Situazione
migliorata già con le pere (che rappresentano il 7% del quantitativo
Asprofrut), con prezzi migliori e
trend in crescita per i prodotti bio e
biodinamici e per le destinazioni a
produzione “baby food”. Il prodotto
che ha quantitativamente la maggior
incidenza (il 43% sono infatti mele)
hanno infine fatto registrare un andamento in continua crescita, con
volumi discreti e prezzi in aumento
dal periodo della raccolta fino alla
fine dell’anno. Anche in questo caso
si è registrato un buon interesse per
i prodotti bio e biodinamici, con
prezzi decisamente superiori a quelli
della campagna precedente.
In totale, nel corso del 2010, l’Ufficio Industria di Asprofrut ha trattato
350 mila quintali di prodotto, per un
fatturato di 4.606.000 euro. Il Servizio Industria è stato utilizzato da
185 aziende associate, cui vanno aggiunti 36 magazzini collegati ad
Asprofrut.
Euro % per specie 2010
Trend in crescita per il controllato
Un ruolo di primo piano nella produzione da industria di Asprofrut se lo sta ritagliando il cosiddetto “controllato”, prodotto con residuo praticamente nullo da destinare al “baby food”, vale a dire alla trasformazione
in omogeneizzati e prodotti per la prima infanzia. Si tratta di un percorso “controllato” che la produzione deve
seguire fin dalle prime fasi, con appositi tecnici che ne seguono l’evoluzione con specifici programmi di trattamenti in tutta la fase di maturazione.
I soci produttori di pere william e mele golden che volessero valutare la possibilità di produrre merci a residuo controllato o che intendessero ricevere più approfondite informazioni sull’argomento, possono contattare l’Ufficio Industria della Piemonte Asprofrut.
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Alcuni scatti della
Festa dei 40 anni
Oltre 300 soci hanno partecipato, sabato 18 dicembre, alla giornata di festa organizzata per il quarantennale di attività dell’Asprofrut.
La tradizionale Festa del Socio prenatalizia, giunta
alla decima edizione grazie al sostegno della
Cassa di Risparmio di Saluzzo, è stata l’occasione per celebrare la ricorrenza della fondazione, avvenuta ufficialmente l’8 dicembre
1970 presso la Camera di Commercio di Cuneo
per iniziativa dei Comitati di Intesa, espressione
delle associazioni sindacali agricole.
Una
piacevole
“rimpatriata” come
l’ha definita qualcuno,
che ha visto anche la
presenza del
dr. Raffaele Bassi,
pioniere in Piemonte
della sperimentazione
frutticola.
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Dai 95 soci fondatori alla recente costituzione dell’AOP, passando attraverso le profonde
trasformazioni che hanno interessato l’Asprofrut, dettate dall’emanazione dei vari e successivi regolamenti comunitari. Il quarantennio di attività è stato ripercorso anche in una pubblicazione, data alle stampe per l’occasione, che riassume in pillole, tra testi, belle immagini
e vecchi articoli di giornale, i fatti salienti.
Fotoservizio Castellano Studio - Savigliano
Una storia raccontata dalla viva voce dei protagonisti, dalla fase precedente la costituzione, ricordata dal senatore Natale Carlotto, alla continua
evoluzione ripercorsa dai direttori che hanno guidato negli anni l’Asprofrut: Giovenale Gerbaudo, che ha fatto le veci del compianto Gino Taricco,
Giancarlo Laratore, lo stesso Gerbaudo, Fabrizio Garuti e l’attuale direttore Leonardo Spaccavento.
Presenti alla giornata l’assessore
regionale all’agricoltura Claudio
Sacchetto, i consiglieri regionali
Giovanni Negro e Mino Taricco, il
senatore Giuseppe Menardi, gli assessori provinciali Giuseppe Lauria e Roberto Mellano, il sindaco di
Lagnasco Ernesto Testa, oltre ai
vertici e le rappresentanze delle
varie organizzazioni ed associazioni agricole; tra gli altri il presidente di UNAPROA, Ambrogio
De Ponti.
Al culmine
dell
alla quiescen ’incontro sono quindi st
za: Giuliana
a
Carli e Giust ti premiati due dipende
ad Assortofr
nti prossimi
o Marchisio,
utta.
confluito neg
li ultimi anni
I convenuti hanno infine partecipato all’apprezzato ritrovo
conviviale curato dalla Trattoria “Persi Pien” nella tensostruttura allestita nel magazzino dell’organizzazione.
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L'Asprofrut al Salone Internazionale di Berlino
Protagonisti al Fruit Logistica
Il Piemonte, come ormai da otto
anni, è stato protagonista in modo
unitario alla diciannovesima edizione del Fruit Logistica, il principale appuntamento di settore ormai
a livello globale, svoltosi a Berlino
da mercoledì 9 a venerdì 11 febbraio. La partecipazione delle
aziende subalpine, così come la realizzazione dello stand, è stata coordinata dal CEIP, il Centro Estero
per l’Internazionalizzazione del
Piemonte su incarico della Regione,
che ha contribuito per la presenza
all’evento.
La collettiva piemontese, oltre alla
Piemonte Asprofrut, era composta
dalle altre Organizzazioni di Produttori frutticoli Lagnasco Group
ed Ortofruit Italia, dall’O.P. orticola Aspropat e da ben nove
aziende (Gullino Import-Export,
Kiwi Uno, Rivoira, RK Marketing,
Aurum Fruit, Sanifrutta, SEPO,
Cooperativa Ponso e Vanzetti
Fruit).
Apprezzato da operatori, clienti e
visitatori lo spazio espositivo di 150
metri quadrati allestito per l’occasione, con la consueta professionalità, nella hall 2.2.
Nonostante i nuovi record di espositori e visitatori, gli operatori
hanno avvertito il vento di crisi che
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nostre imprese anche attraverso
una più corretta e completa informazione ai consumatori, ed il recente decreto sull’etichettatura
obbligatoria è una misura che stimola l’Europa a seguire la nostra
strada».
«La rassegna ha rappresentato
un’importante occasione per le
aziende piemontesi – ha commentato la partecipazione al Fruit Logistica, l’assessore regionale Claudio
Sacchetto – un’opportunità in più
per far conoscere agli operatori del
settore la qualità e l’eccellenza uniche del prodotto piemontese. Inoltre è certamente utile e costruttivo
confrontarsi con le realtà delle
aziende provenienti dalle diverse
nazioni partecipanti all’appuntamento. Ricordiamo che il Piemonte
è tra i leader del comparto con i
suoi oltre 50 mila ettari di suolo ortofrutticolo coltivato e le sue 18
mila aziende agricole».
soffia sui mercati internazionali, ma
anche l’importanza che eventi
come il Fruit Logistica rivestono, a
maggior ragione, in questi frangenti. Il Salone Internazionale di
Berlino non è infatti semplicemente
una fiera, ma la vetrina mondiale
dell’ortofrutta, l’appuntamento globale del settore per antonomasia,
con espositori e visitatori da ogni
Paese del mondo che si danno appuntamento nella capitale tedesca.
Molti i passaggi nello stand piemontese, tra cui quello gradito del
Ministro alle Politiche Agricole
Giancarlo Galan che, accompagnato dall’assessore regionale all’agricoltura Claudio Sacchetto, si
è soffermato con gli operatori per
uno scambio di battute.
«Le esportazioni agroalimentari verso la Germania sono in forte
recupero – ha sottolineato il Ministro – e la
presenza di numerosi
operatori italiani al
Fruit Logistica conferma
il mercato tedesco come
primo sbocco commerciale, assorbendo il 20%
dei nostri prodotti. Il governo si è molto impeIl presidente dell' Asprofrut Domenico Sacchetto con l'Asgnato, e continuerà a sessore regionale Claudio Sacchetto ed il Ministro Giancarlo
farlo, per sostenere le Galan a Berlino.
LA FIERA DEI RECORD
Nuovo record di espositori e nuovo record di visitatori professionali: i
dati resi noti dagli organizzatori della Messe Berlin, confermano il Fruit
Logistica come il principale appuntamento fieristico nel mondo per il
settore ortofrutticolo. Sono stati registrati oltre 56.000 visitatori professionali (+4% rispetto al 2010, quando erano stati 54.000) provenienti da 132 Paesi di tutto il mondo.
Mai così tanti neppure gli espositori: 2.452 provenienti da 84 Paesi (nel
2010 erano stati 2.314 da 71 Paesi) a coprire l'intera gamma dei servizi
logistici necessari per garantire un approvvigionamento di alta qualità
di prodotti ortofrutticoli per i consumatori di tutto il mondo; circa il
90% degli espositori proveniva da Paesi al di fuori della Germania.
Altro dato di rilievo, si sono accreditati all’evento oltre 1000 giornalisti provenienti da 50 Paesi diversi.
Il 19 gennaio in diretta dagli studi RAI di Roma
Quasi un quarto d’ora di ribalta nazionale, mercoledì 19 gennaio, per
la Mela Rossa Cuneo, una delle
eccellenze produttive di Asprofrut
già oggetto di protezione transitoria, in attesa della concessione dell'IGP a livello europeo.
A dare spazio alle peculiarità ed
alle caratteristiche del frutto, la seguita trasmissione quotidiana di
Rai 3, che si occupa di ambiente e
territorio, “Geo & Geo”. Ospiti
nello studio Rai di via Teulada a
Roma, il nostro presidente Domenico Sacchetto, per conto del Consorzio “Mela Rossa Cuneo” che
presiede, Cesare Gallesio di Coldiretti, e Germano Gerbaudo, l’ex
pasticcere lagnaschese che 25 anni
fa inventò i Pumalin, squisiti dolcetti con le mele.
Cesare Gallesio, nel prologo alla
trasmissione, ha sottolineato le caratteristiche delle mele rosse,
quindi Domenico Sacchetto ha risposto alle domande della conduttrice Sveva Sagramola, mentre
Germano Gerbaudo preparava in
diretta frittelle e sfoglia di mele,
sottolineando la genuinità degli ingredienti.
Ospiti a “Geo & Geo”
Oltre ad illustrare le peculiarità
delle quattro varietà che compongono il gruppo, Gala, Red delicious, Fuji e Braeburn, sono state
presentate dal sontuoso banchetto
in cui spiccava il rosso delle mele,
anche la purea, lo snack con gli
spicchi pronti al consumo, la frutta
disidratata ed il succo limpido.
«Una ribalta importante per promuovere uno dei prodotti di punta
della nostra frutticoltura» sottolinea Domenico Sacchetto. Non è la
prima volta che la Mela Rossa
solca la scena di questa trasmissione, grazie agli ottimi rapporti
instaurati con gli autori (una delle
quali, Anna Rita Cammerata, fu
premiata lo scorso anno con il
“Premio Fruttinfiore”).
Secondo i dati Auditel, la puntata
di mercoledì 19 gennaio che ha
ospitato la Mela Rossa Cuneo è
stata seguita da 1 milione 744 mila
spettatori, con uno share
dell’11,54%.
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Materiali agro tessili