ANNO XLIV • N. 75 ANCONA 26•09•2013 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE SOMMARIO ATTI DELLA REGIONE MOZIONI, RISOLUZIONI E ORDINI DEL GIORNO DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE LEGGI REGIONALI Legge regionale 16 settembre 2013, n. 28 Riordino dell’Agenzia per i servizi nel settore agroalimentare delle Marche (ASSAM). Modifiche alla legge regionale 14 gennaio 1997, n. 9 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14785 Legge regionale 16 settembre 2013, n. 29 Riconoscimento della particolare specificità dell’attività multidisciplinare svolta dalla Lega del Filo d’Oro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14793 REGOLAMENTI REGIONALI Regolamento regionale 16 settembre 2013, n. 5 Modifiche al regolamento regionale 19 ottobre 2009, n. 6 “gestione e tutela dei molluschi bivalvi in attuazione dell’articolo 13, comma 2, della legge regionale 13 maggio 2004, n. 11” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14794 Estratto del processo verbale della seduta del 10 settembre 2013, n. 128 - ordine del giorno sulla proposta di regolamento n. 7 “Gestione e tutela dei molluschi bivalvi” . . . . . . . pag. 14800 DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE Deliberazione n. 1253 del 09/09/2013. Art. 29, comma 4 bis della LR 11/12/2001, n. 31 .Variazione compensativa di cassa al Programma Operativo Annuale approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 1787 del 28 dicembre 2012 e sue successive modificazioni ed integrazioni Euro 51.000,00 . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14801 Deliberazione n. 1254 del 09/09/2013. Art. 2, comma 2, lettera f), della L.R. n. 45 del 27 dicembre 2012 Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2013 Il Bollettino della Regione Marche si pubblica in Ancona e di norma esce una volta alla settimana, il giovedì. La Direzione e la Redazione sono presso la Regione Marche Segreteria della Giunta regionale - Via Gentile da Fabriano - Ancona - Tel. (071) 8061 POSTE ITALIANE S.p.A. SPEDIZIONE IN A.P. 70% DCB POTENZA 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE DECRETI DEI DIRIGENTI REGIONALI approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 1787 del 28 dicembre 2012 e sue successive modificazioni ed integrazioni - Euro 121.000,00 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14803 Deliberazione n. 1255 del 09/09/2013. Art. 29, comma 1, della L.R. 31/2001 - Art. 25 comma 1 e 2 della L.R. 46/2012 - Iscrizione nel Bilancio di Previsione per l'anno 2013 di entrate derivanti da assegnazione di fondi da parte dello Stato e della UE vincolati a scopi specifici e delle relative spese Fondo Europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) Importo euro 3.008.379,40 - Modifica POA . . . . . . pag. 14804 Deliberazione n. 1256 del 09/09/2013. Art. 29 comma 3 della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 Art. 26 comma 1 della l.r. 27 dicembre 2012, n. 46 Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2013 approvato con Deliberazione della Giunta regionale n. 1787 del 28 dicembre 2012 e sue successive modificazioni ed integrazioni - Euro 71.000,00 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14807 ANNO XLIV • N. 75 SERVIZIO BILANCIO, RAGIONERIA, TRIBUTI, PATRIMONIO E POLITICHE COMUNITARIE Decreto del Dirigente della P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di gestione FESR E FSE n. 139 del 10/09/2013. Procedura aperta servizio attivazione e gestione di uno strumento finanziario per progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale nella Regione Marche. Base asta 3% (IVA escl.). CIG 5302238935 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14810 SERVIZIO SANITA’ Decreto del Dirigente del Servizio Sanità n. 119 del 19/09/2013 DGR 432 del 25/03/2013 concorso per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale: graduatoria candidati idonei - elenco candidati non idonei pag. 14892 DECRETI DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Decreto n. 157 del 12/09/2013 Art. 10 L.R. n. 38/1996 “Riordino in materia di Diritto allo Studio Universitario” - ERSU di Ancona – Sostituzione di un componente del Consiglio di Amministrazione . . . . . pag. 14809 SERVIZIO TERRITORIO, AMBIENTE, ENERGIA Decreto n. 158 del 12/09/2013 Tribunale di Macerata - Citazione in opposizione a D.D.S. n. 394/13 decadenza totale dall’aiuto 2007 e 2008 - Reg. CE 1698/05 Sviluppo Rurale - Misura 2.1.1. Costituzione in giudizio. Affidamento incarico Avv. Lucilla DI IANNI . . . . . . . . . . . . . pag. 14809 Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali n. 80 del 17/09/2013. LR 3/12 DLgs 42/04 DGRM 1813/2010. Giudizio positivo compatibilità ambientale comprensivo di VAS e Autorizzazione Paesaggistica. Proponente Apennine Energy SpA Concessione San Lorenzo realizzazione centrale e linea bassa pressione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14898 Decreto n. 159 del 17/09/2013. Conferimento al Consigliere regionale Sandro Donati dell’incarico di collaborazione relativo alle materie di competenza del Presidente della Giunta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14809 Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali n. 81 del 17/09/2013 L.R. 3/2012. D.Lgs 42/2004 DGR 1813/2010 Procedura di V.I.A. 14780 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE sostituzione VAS Realizzazione degli Interventi di completamento per la riduzione del rischio idrogeologico nel Bacino dell’Esino. Proponente: Provincia di Ancona . . . . . . . . pag. 14899 ANNO XLIV • N. 75 petti Luca e nei confronti della Regione Marche e dell'Assemblea Legislativa della Regione Marche . . pag. 14935 ATTI DI ENTI LOCALI E DI ALTRI SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI SERVIZIO AGRICOLTURA, FORESTAZIONE E PESCA Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione Competitività e Sviluppo dell’Impresa Agricola n. 380 del 16/09/2013. DGR 1630/11 - DDPF 292/’12 art. 5 - seconda fase Progetto “Conoscere il biologico nelle Marche” Azione 3.1.1 “Orto biologico a scuola” liquid. premi scuole vincitrici Euro 5.600,00 U.P.B. 3.09.03 Cap. 30903122 e 30903101 Bil. 2013 . . pag. 14917 Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione Competitività e Sviluppo dell’Impresa Agricola n. 382 del 17/09/2013. L.R. n. 23/03 art. 8: sospensione delle licenze d’uso “QM” n. 26 e n. 29 a carico di “Terre del Conero, Agricoltori per Natura” di Sirolo (An) e degli aderenti alle relative filiere “cereali” e “miele” . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14919 Decreto del Dirigente del Servizio Agricoltura, Forestazione e Pesca n. 594 del 13/09/2013. Reg. CE n. 1698/05 – PSR Marche 2007-2013 – Asse 2 – DGR 127/2013 - Bando misura 2.2.2 Primo impianto di sistemi agroforestali su terreni agricoli. Anno 2013 pag. 14919 ATTI DEGLI ORGANI GIURISDIZIONALI DI INTERESSE REGIONALE Tribunale di Ancona Ordinanza 18/07/2013 del Tribunale di Ancona Seconda sezione civile: causa civile di prima istanza iscritta al n. 1066 del ruolo generale degli affari contenziosi civili del 2012 promossa dalle Sigg.re Donini Ninel e Palazzetti Barbara contro il consigliere regionale Acacia Scar- Provincia di Ascoli Piceno Determinazione del dirigente n. 328 del 17/09/2013 - Approvazione Avviso Pubblico per l'adesione alla convenzione per l'attuazione del Prestito d'Onore Piceno e dello schema di avviso pubblico per la presentazione di progetti di nuove Imprese da finanziare con il Prestito d'Onore Piceno . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14936 Provincia di Ascoli Piceno Determinazione del Dirigente n. 760 del 12/09/2013 . . . . . . . . . . . . . pag. 14940 Provincia di Ascoli Piceno T.U. di leggi 11/12/1933, n. 1775 e succ. mod.- Domanda di rinnovo concessione pluriennale di derivazione acqua mediante attingimento diretto dal Torrente Tesino in Comune di Ripatransone avanzata dalla ditta FRIGO TECNICA Internazionale s.p.a. con sede in Comune di Ripatransone . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14946 Provincia di Macerata Comunicazione di avvio di procedimento amministrativo ai sensi della legge 241/90 e s.m. Modifica alle aree ai sensi dell'art 19 comma 1 del Piano stralcio di bacino per l'Assetto Idrogeologico dei bacini di rilievo regionale (PAI) approvato con Delibera di Consiglio Regionale n.116 del 21/01/2004 - Codice: F12-1421 (P3) - Comune: Matelica Richiedente: Sig. Gian Luca Vincenzetti. - Amministrazione competente: Provincia di Macerata - IX Settore Gestione del Territorio . . . . . . . . . . pag. 14946 Provincia di Macerata Determinazione Dirigenziale n. 600 del 29/08/2013 - P.O.R. Marche Ob. 2 - F.S.E. 2007/2013 - Asse I Adattabilità. - Obiettivo Specifico B D.G.P. n. 10 del 16/01/2013 - Avviso Pubblico per "Agevolazioni finanziarie per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro atipici". Ammissione 14781 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE alle provvidenze del Progetto n. 174560 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14946 Provincia di Macerata Determinazione Dirigenziale n. 624 del 09/09/2013 - P.O.R. Marche Ob. 2 - F.S.E. 2007/2013 - Asse I Adattabilità - Obiettivo Specifico B D.G.P. n. 10 del 16/01/2013 - Avviso Pubblico per "Agevolazioni finanziarie per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro atipici". Secondo esito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14949 Provincia di Fermo Determinazione Dirigenziale n. 72/Reg. Sett., (681/Reg. Generale), del 2/9/2013 relativa al pagamento dell'indennità di espropriazione delle aree per la realizzazione del progetto di Ammodernamento di un tratto della S.p. n. 238, ex SS 433 Valdaso - Comune di Pedaso e Campofilone - Pagamento acconto indennità di esproprio accettata . . . pag. 14952 Provincia di Fermo Determinazione Dirigenziale n. 443 del 10/09/2013 - Impresa Romanelli Tommaso, Luca & C. S.n.c. D.lgs.152/2006 - L.R. 3/2012 "RINNOVO per un impianto autorizzato operante in procedura semplificata ai sensi dell'art. 216 del D.lgs 152/2006 e s.m.i per le attività di trattamento (R4) metalli ferrosi e non, nonché trattamento R.A.E.E. ai sensi del D.lgs 151/2005; potenzialità superiore a 10 t/g." - Impianto situato in Via Piannenza - Sant'Elpidio a Mare (FM) - Conclusione del procedimento di verifica di assoggettabilità a V.I.A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14952 Provincia di Pesaro e Urbino Deliberazione n. 205/2013 - Presa d'atto provvedimento Area Vasta 1 per la variazione del Direttore e la modifica dei Patti Sociali della "Farmacia Moscioni e Cantarini della dott.ssa Cantarini Rosa & C. Snc" . pag. 14953 Provincia di Pesaro e Urbino Deliberazione n. 207 del 05/09/2013 - Piano Regionale di Edilizia Residenziale 2006 - 2008. Legge 179/1992. Comune di Sant’Angelo in Lizzola rilocalizzazione dell'intervento di due alloggi da Montecchio al capoluogo . . . . . . . pag. 14953 ANNO XLIV • N. 75 Comune di Apiro Deliberazione di C.C. n. 21 del 31/07/2013 - Variante generale al P.R.G. comunale con adeguamento al P.T.C. Provinciale - rettifica approvazione finale con recepimento dei rilievi formulati dalla Provincia Macerata con la delibera G.P. n. 154 del 10/06/2013 . . . . . . . . . . . . . pag. 14953 Comune di Camerino Deliberazione di Giunta comunale n. 176 del 29/08/2013 avente ad oggetto l'approvazione definitiva della variante al piano di recupero d'iniziativa privata di un fabbricato residenziale sito in via Cesare Battisti, n. 32, nel centro storico di Camerino, approvato con delibera di Consiglio comunale n. 75 del 28/10/2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14957 Comune di Camerino Deliberazione di Giunta comunale n. 180 del 05/09/2013 avente ad oggetto l'approvazione definitiva del piano di recupero di iniziativa privata per un fabbricato sito in località Capolapiaggia . . . . . . . . . . . . pag. 14957 Comune di Camerino Deliberazione di Giunta comunale n. 181 del 05/09/2013 avente ad oggetto l'approvazione definitiva del piano di recupero di iniziativa privata per un fabbricato di civile abitazione sito in largo del Teatro n. 1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14957 Comune di Osimo Deliberazione di Giunta Comunale n. 239 del 28/08/2013 - Sdemanializzazione tratto attuale di strada vicinale denominato Via della Commenda e demanializzazione nuovo tratto di strada vicinale . . . . . pag. 14957 Città di Recanati Variante al P.R.G. per la valorizzazione di un'area di proprietà comunale in via dei Politi, ai sensi dell'art. 26 - Ter della l.r. 34/92 Approvazione definitiva . . . . . . . . . . . pag. 14958 Comune di Sant’Angelo in Vado Strada vicinale Villa dell'Agata. Cessazione dell'uso pubblico e sdemanializzazione di un tratto di strada vicinale e classificazione ad uso pubblico di un tratto di strada esistente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14959 14782 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ASUR – Area Vasta n. 2 – Ancona Determina del direttore generale n. 694 del 18/09/2013 - Art.15 ACN PLS 15/12/2005 e ss.mm.ii. Graduatoria Regionale annuale, provvisoria, dei medici specialisti nella Pediatria di L.S. - Anno 2014 DGRM n. 667 del 12/5/2003 . . . . . pag. 14960 ASUR – Area Vasta n. 2 – Ancona Determina del direttore generale n. 690 del 18/09/2013 - Graduatoria regionale annuale provvisoria dei Medici di MG da incaricare nel SETTORE DELL'ASSISTENZA PRIMARIA. Anno 2014 - DGRM n. 667 del 12/5/03 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14974 ASUR – Area Vasta n. 2 – Ancona Determina del direttore generale n. 691 del 18/09/2013 - Graduatoria regionale annuale provvisoria dei Medici di MG da incaricare nel SETTORE DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE Anno 2014 - DGRM n. 667 del 12/5/03 . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15028 ASUR – Area Vasta n. 2 – Ancona Determina del direttore generale n. 692 del 18/09/2013. Graduatoria regionale annuale provvisoria dei Medici di MG da incaricare nel SETTORE DELL'EMERGENZA SANITARIA TERRITORIALE. Anno 2014 DGRM n. 667 del 12/5/03 . . . . . . . pag. 15070 ASUR – Area Vasta n. 2 - Ancona Determina del direttore generale n. 693 del 18/09/2013 - Graduatoria regionale annuale provvisoria dei Medici di MG da incaricare nel SETTORE DELLA MEDICINA DEI SERVIZI. Anno 2014 - DGRM n. 667 del 12/5/03 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15096 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Emilia Romagna e Marche Porto di Ancona - realizzazione di un terminal di trasporto combinato nell'area ferroviaria “ex scalo Marotti”, art. 81 D.p.r. n. 616/77 e ss.mm.ii. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15144 CIIP – Cicli Integrati Impianti Primari spa – Ascoli Piceno Interventi sulla rete fognaria comunale di Ascoli Piceno - C.C. FX75 ID. 594 - Comunicazione di avvio del procedimento di asservimento ANNO XLIV • N. 75 e/o espropriazione ai sensi e per gli effetti degli art. 11, comma 2, 16, commi 4 e 5, e 19 commi 1 e seguenti del D.P.R. 327/2001 e successive modificazioni e dell'art. 8 legge 7 agosto 1990 n.241 . . . . . . pag. 15144 COMUNICAZIONI DI AVVIO DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI Regione Marche - Giunta Regionale - Servizio Infrastrutture, Trasporti, Energia - Posizione di Funzione Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali L.R. n° 3/2012 art. 8. Procedura di verifica di assoggettabilità. "Progetto per il recupero funzionale del "Mulino Torri" al fine di realizzare una micro centrale idroelettrica sul fiume Cesano di potenza nominale pari a 44 kW". Soggetto proponente: FINMAG srl di Fano (PU). Avvio procedimento e richiesta contributi istruttori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15145 BANDI DI CONCORSO ARPAM – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche Avviso pubblico, per titoli e colloquio, per il conferimento di n. 1 incarico a tempo determinato nel profilo professionale di Collaboratore Tecnico Professionale - cat. D per l’espletamento di attività di controllo e monitoraggio marino ed in particolare per l’effettuazione di campionamenti in immersione, con particolare riferimento al monitoraggio delle alghe tossiche, da assegnare al dipartimento provinciale di Ancona . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15146 A.S.P. PERGOALA – Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (PU) Avviso di selezione per mobilità esterna. Per la copertura di n. 1 posto di "Istruttore-Ragioniere" Cat. C. - per la pubblicazione giorni quindici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15159 14783 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE AVVISI Comune di Cupra Montana “Adozione variante parziale al piano regolatore generale mediante variazione destinazione d'uso e zonizzazione urbanistica ex scuola elementare frazione Poggio Cupro” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15159 Consorzio di Bonifica Integrale dei Fiumi Foglia - Metauro – Cesano – Pesaro Progetto di razionalizzazione e miglioramento del sistema irriguo nella valle del Foglia . . . . . . . . . . . . . pag. 15159 Società Beani Annibale srl – Comunanza Autorizzazione per la gestione di un impianto frantumazione inerti . . pag. 15160 14784 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ATTI DELLA REGIONE ANNO XLIV • N. 75 di reti tematiche e di parternariato al fine di accedere ai fondi comunitari; i) il supporto all’attività della Regione derivante dalla partecipazione alla Rete delle Regioni europee “OGM free”; l) la valutazione economica dei progetti in materia agroalimentare; m) la gestione dei vivai forestali e del Centro sperimentale per la tartuficoltura della Regione; n) le attività di analisi chimico-fisiche e sensoriali per la caratterizzazione e la valorizzazione qualitativa agroalimentare e la tutela agroambientale; o) le attività di controllo tecnico e di vigilanza sui prodotti e sui processi produttivi agricoli e agroalimentari; p) la raccolta e l’elaborazione dei dati meteorologici a supporto delle imprese agricole, in sinergia con il servizio meteorologico della protezione civile; q) la ricerca applicata e la sperimentazione di prodotti e servizi in agricoltura, utili allo sviluppo della “green economy”. LEGGI REGIONALI _______________________________________________________ Legge regionale 16 settembre 2013, n. 28 concernente: Riordino dell’Agenzia per i servizi nel settore agroalimentare delle Marche (ASSAM). Modifiche alla legge regionale 14 gennaio 1997, n. 9. Il Consiglio – Assemblea legislativa regionale ha approvato. Il Presidente della Giunta regionale promulga, la seguente legge regionale : Art. 1 (Modifica dell’articolo 2 della l.r. 9/1997) 1. Il comma 2 dell’articolo 2 della l.r. 14 gennaio 1997, n. 9 (Istituzione dell'agenzia per i servizi nel settore agroalimentare delle Marche (ASSAM). Soppressione dell'Ente di Sviluppo Agricolo delle Marche (ESAM). Istituzione della consulta economica e della programmazione nel settore agroalimentare (CEPA)) è sostituito dal seguente: “2. Oltre ai compiti attribuiti dalle leggi regionali di settore, l’ASSAM esercita le funzioni concernenti: a) i servizi specialistici per il trasferimento dell’innovazione di processo e di prodotto nel settore agroalimentare e della silvicoltura; b) i servizi di consulenza e assistenza per la certificazione di qualità dei prodotti; c) le attività per la valorizzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari e per la tutela della biodiversità attraverso la valorizzazione delle razze animali e delle varietà vegetali locali; d) l’attività di sperimentazione diretta al miglioramento e allo sviluppo della produzione agricola e agroalimentare; e) la promozione e la divulgazione dei risultati della sperimentazione di cui alla lettera d); f) le attività di formazione, nei limiti dell’accreditamento ottenuto, anche in raccordo con il sistema regionale della formazione professionale; g) l’individuazione di filiere strategiche per l’orientamento produttivo del settore; h) la progettazione di livello interregionale, nazionale e comunitaria, nonché l’attivazione Art. 2 (Sostituzione dell’articolo 3 della l.r. 9/1997) 1. L’articolo 3 della l.r. 9/1997 è sostituito dal seguente: 1. Sono organi dell’ASSAM: a) il direttore; b) il revisore unico.” Art. 3 (Sostituzione dell’articolo 4 della l.r. 9/1997) 1. L’articolo 4 della l.r. 9/1997 è sostituito dal seguente: “Art. 4 (Direttore) 1. Il direttore dell’ASSAM è nominato dalla Giunta regionale, per la durata della legislatura regionale, tra i dirigenti della Regione e degli enti da essa dipendenti, tenendo conto del curriculum professionale, della formazione culturale e dei risultati conseguiti nei precedenti incarichi. 2. In caso di conferimento dell’incarico di cui al comma 1 a un dirigente della Giunta regionale, lo stesso dirigente mantiene, senza remunerazione aggiuntiva, anche la direzione di una struttura dirigenziale della medesima Giunta regionale. 3. Il conferimento dell’incarico di cui al comma 1 a un dirigente di altro ente dipendente com- 14785 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE porta il collocamento in aspettativa senza assegni dello stesso dirigente, con riconoscimento dell’anzianità di servizio per la durata dell’incarico. 4. Per quanto non previsto dalla presente legge, al direttore si applicano le disposizioni della legge regionale 15 ottobre 2001, n. 20 (Norme in materia di organizzazione e di personale della Regione) relative ai dirigenti della Giunta regionale.”. ANNO XLIV • N. 75 1. L’articolo 9 della l.r. 9/1997 è sostituito dal seguente: “Art. 9 (Trattamento economico del direttore e indennità del revisore unico) 1. Il trattamento economico omnicomprensivo spettante al direttore è stabilito dalla Giunta regionale, tenendo conto delle dimensioni organizzative, delle competenze e delle risorse finanziarie, umane e strumentali dell’ASSAM e comunque in misura non superiore a quello previsto per i dirigenti regionali. 2. Il trattamento economico di cui al comma 1, in caso di incarico conferito a dirigente della Giunta regionale, tiene altresì conto della direzione di una struttura della Giunta regionale medesima. 3. Al revisore unico è corrisposta un’indennità mensile lorda pari al quindici per cento del compenso spettante al direttore.”. Art. 4 (Sostituzione dell’articolo 5 della l.r. 9/1997) 1. L’articolo 5 della l.r. 9/1997 è sostituito dal seguente: “Art. 5 (Attribuzioni del direttore) 1. Il direttore: a) ha la rappresentanza legale dell'ASSAM; b) predispone il programma annuale di attività, di cui all'articolo 13, i bilanci preventivi e consuntivi, la relazione di gestione e la relazione sull'attuazione del programma; c) predispone il regolamento di organizzazione dell'ASSAM ivi compresa la determinazione dell'organico del personale, il regolamento di amministrazione e contabile; d) sovrintende all'amministrazione dell'ASSAM, definisce gli obiettivi e gli interventi da attuare, indica le priorità ed emana le conseguenti direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione. 2. In caso di assenza o di impedimento del direttore, le funzioni di ordinaria amministrazione sono espletate dal vicedirettore, scelto dal direttore medesimo tra i dirigenti dell’ASSAM.”. Art. 7 (Sostituzione dell’articolo 12 della l.r. 9/1997) 1. L’articolo 12 della l.r. 9/1997 è sostituito dal seguente: “Art. 12 (Personale) 1. L’ASSAM dispone di una dotazione organica propria, determinata sulla base dei criteri fissati dalla Giunta regionale. I posti della dotazione organica sono coperti da personale proprio nonché dal personale assegnato ai sensi dell’articolo 21. 2. L’assunzione di personale da parte dell’ASSAM avviene con contratto individuale di lavoro: a) tramite procedure selettive, conformi ai principi del comma 3 dell’articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche), volte all’accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l’accesso dall’esterno; b) mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della legislazione vigente per le posizioni contrattuali ed i profili professionali per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell’obbligo, facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalità. 3. Il rapporto di lavoro del personale proprio dell’ASSAM è disciplinato dal contratto collettivo di settore. In alternativa, nei confronti dello stesso personale può trovare applicazione, previo accordo sia con le organizzazioni sindacali di categoria che del comparto Regioni e Autonomie locali, il contratto collettivo del comparto di pubblico impiego applicato al Art. 5 (Sostituzione dell’articolo 6 della l.r. 9/1997) 1. L’articolo 6 della l.r. 9/1997 è sostituito dal seguente: “Art. 6 (Revisore unico) 1. Il revisore unico è nominato dalla Giunta regionale, per la durata della legislatura regionale, tra gli iscritti nel registro di cui al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39 (Attuazione della direttiva 2006/43/CE, relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati, che modifica le direttive 78/660/CEE e 83/349/CEE, e che abroga la direttiva 84/253/CEE).”. Art. 6 (Sostituzione dell’articolo 9 della l.r. 9/1997) 14786 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE tare delle Marche (ASSAM). Soppressione dell'Ente di Sviluppo Agricolo delle Marche (ESAM). Istituzione della consulta economica e della programmazione nel settore agroalimentare (CEPA)). personale di cui all’articolo 21. Il relativo costo è a carico dell’ASSAM. 4. La contrattazione decentrata integrativa è effettuata dall’ASSAM secondo le disponibilità del proprio bilancio e sulla base delle direttive impartite dalla Giunta regionale. 5. La gestione del personale può essere svolta dalla struttura organizzativa regionale competente in materia, previa stipulazione di apposita convenzione non onerosa, a condizione che l’ASSAM non disponga di strutture organizzative operanti in tale materia.”. La presente legge regionale è pubblicata nel bollettino ufficiale della Regione. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge della regione Marche. Ancona, 16 settembre 2013 Art. 8 (Disposizioni finanziarie) 1. Alle spese derivanti dalla l.r. 9/1997 come modificata dalla presente legge per un importo complessivo di euro 3.628.843 si provvede per l’anno 2013: a) per euro 3.126.843 mediante impiego delle somme autorizzate per il finanziamento della l.r. 9/1997 nella tabella A della l.r. 27 dicembre 2012, n. 45 (Disposizioni per la formazione del Bilancio annuale 2013 e pluriennale 2013/2015 della Regione. Legge finanziaria 2013) già iscritte nell’UPB 30901; b) per euro 502.000 mediante impiego delle somme autorizzate nella tabella C della l.r. 45/2012 già iscritte nelle UPB 30901 euro 306.000, UPB 30905 euro 77.000, UPB 30907 euro 60.000,00, UPB 31002 euro 35.000,00, UPB 31605 euro 24.000. 2. Per gli anni successivi l’entità della spesa sarà stabilita con le rispettive leggi finanziarie nel rispetto degli equilibri di bilancio. 3. Ai fini della gestione la Giunta regionale è autorizzata ad apportare le conseguenti variazioni al Programma operativo annuale (POA) per l’anno 2013. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Gian Mario Spacca _______________________________________________________ AI SENSI DELL'ARTICOLO 5 DELLA LEGGE REGIONALE 28 LUGLIO 2003, N. 17 (NORME IN MATERIA DI ORDINAMENTO DEL BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE E DI DIRITTO ALL’INFORMAZIONE SUGLI ATTI AMMINISTRATIVI), IN APPENDICE AL TESTO DELLA LEGGE REGIONALE SONO PUBBLICATE, AI SOLI FINI INFORMATIVI, LE NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE. AI SENSI DELL’ARTICOLO 5, COMMA 4, DELLA L.R. 17/2003 E’ ALTRESI’ PUBBLICATO IL TESTO VIGENTE DELLA LEGGE REGIONALE “ISTITUZIONE DELL'AGENZIA PER I SERVIZI NEL SETTORE AGROALIMENTARE DELLE MARCHE (A.S.S.A.M.). SOPPRESSIONE DELL'ENTE DI SVILUPPO AGRICOLO DELLE MARCHE (ESAM). ISTITUZIONE DELLA CONSULTA ECONOMICA E DELLA PROGRAMMAZIONE NEL SETTORE AGROALIMENTARE (CEPA)”, COORDINATO CON LE MODIFICHE E INTEGRAZIONI APPORTATE CON LA LEGGE REGIONALE SOPRA PUBBLICATA. Art. 9 (Norme finali e abrogazioni) 1. Gli organi e il direttore generale dell’ASSAM in carica alla data di entrata in vigore della presente legge continuano ad esercitare le loro funzioni fino alla cessazione dei relativi incarichi. 2. Le norme relative agli organi e al direttore generale dell’ASSAM abrogate, modificate o sostituite dalla presente legge continuano ad applicarsi fino alla cessazione degli organi ai sensi del comma 1. 3. Sono abrogati i commi 3 e 4 dell’articolo 2, gli articoli 7 e 11 e i commi 1, 2, 3 e 4 dell’articolo 25 della l.r. 14 gennaio 1997, n. 9 (Istituzione dell'agenzia per i servizi nel settore agroalimen- _______________________________________________________ NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE: • Proposta di legge a iniziativa della Giunta regionale n.230 del 10 luglio 2012; • Proposta di legge a iniziativa dei Consiglieri Bucciarelli, Sciapichetti, Traversini n. 222 del 4 luglio 2012; 14787 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 esso attua gli indirizzi programmatici definiti dal Consiglio regionale. 2. Oltre ai compiti attribuiti dalle leggi regionali di settore, l’ASSAM esercita le funzioni concernenti: a) i servizi specialistici per il trasferimento dell’innovazione di processo e di prodotto nel settore agroalimentare e della silvicoltura; b) i servizi di consulenza e assistenza per la certificazione di qualità dei prodotti; c) le attività per la valorizzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari e per la tutela della biodiversità attraverso la valorizzazione delle razze animali e delle varietà vegetali locali; d) l’attività di sperimentazione diretta al miglioramento e allo sviluppo della produzione agricola e agroalimentare; e) la promozione e la divulgazione dei risultati della sperimentazione di cui alla lettera d); f) le attività di formazione, nei limiti dell’accreditamento ottenuto, anche in raccordo con il sistema regionale della formazione professionale; g) l’individuazione di filiere strategiche per l’orientamento produttivo del settore; h) la progettazione di livello interregionale, nazionale e comunitaria, nonché l’attivazione di reti tematiche e di parternariato al fine di accedere ai fondi comunitari; i) il supporto all’attività della Regione derivante dalla partecipazione alla Rete delle Regioni europee “OGM free”; l) la valutazione economica dei progetti in materia agroalimentare; m) la gestione dei vivai forestali e del Centro sperimentale per la tartuficoltura della Regione; n) le attività di analisi chimico-fisiche e sensoriali per la caratterizzazione e la valorizzazione qualitativa agroalimentare e la tutela agroambientale; o) le attività di controllo tecnico e di vigilanza sui prodotti e sui processi produttivi agricoli e agroalimentari; p) la raccolta e l’elaborazione dei dati meteorologici a supporto delle imprese agricole, in sinergia con il servizio meteorologico della protezione civile; q) la ricerca applicata e la sperimentazione di prodotti e servizi in agricoltura, utili allo sviluppo della “green economy”. • Relazione della I Commissione assembleare permanente in data 22 luglio 2013; • Parere espresso dalla II Commissione assembleare permanente in data 23 luglio 2013; • Deliberazione legislativa approvata dall’Assemblea legislativa regionale nella seduta del 10 settembre 2013, n. 128. TESTO VIGENTE DELLA LEGGE REGIONALE 14 GENNAIO 1997, N. 9 “ISTITUZIONE DELL'AGENZIA PER I SERVIZI NEL SETTORE AGROALIMENTARE DELLE MARCHE (A.S.S.A.M.). SOPPRESSIONE DELL'ENTE DI SVILUPPO AGRICOLO DELLE MARCHE (ESAM). ISTITUZIONE DELLA CONSULTA ECONOMICA E DELLA PROGRAMMAZIONE NEL SETTORE AGROALIMENTARE (CEPA)”, COORDINATO CON LE MODIFICHE E INTEGRAZIONI APPORTATE DALLA LEGGE REGIONALE SOPRA PUBBLICATA, CHE SONO STAMPATE IN NERETTO. Avvertenza: ai sensi dell’articolo 7, comma 3, della legge regionale 28 luglio 2003, n. 17 (Norme in materia di ordinamento del Bollettino Ufficiale della Regione e di diritto all’informazione sugli atti amministrativi), la pubblicazione dei testi normativi coordinati ha esclusivamente carattere informativo. Restano fermi il valore e l’efficacia dei testi normativi riprodotti. Capo I Istituzione dell'A.S.S.A.M. Art. 1 (Istituzione) 1. È istituita, per le finalità previste dalla presente legge, l'Agenzia regionale per i servizi nel settore agroalimentare delle Marche (A.S.S.A.M.), con sede in Ancona. 2. L'A.S.S.A.M. è Ente pubblico economico dotato di personalità giuridica, di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile e gestionale. Art. 2 (Funzioni) 1. L'A.S.S.A.M. costituisce strumento regionale di riferimento e di raccordo tra il sistema produttivo, il settore della ricerca ed i soggetti detentori o creatori di tecnologie particolari per promuovere l'ammodernamento delle strutture agricole; 14788 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 2. (comma abrogato) 3. (comma abrogato) da attuare, indica le priorità ed emana le conseguenti direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione. 2. In caso di assenza o di impedimento del direttore, le funzioni di ordinaria amministrazione sono espletate dal vicedirettore, scelto dal direttore medesimo tra i dirigenti dell’ASSAM. Art. 3 (Organi) 1. Sono organi dell’ASSAM: a) il direttore; b) il revisore unico. Art. 6 (Revisore unico) 1. Il revisore unico è nominato dalla Giunta regionale, per la durata della legislatura regionale, tra gli iscritti nel registro di cui al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39 (Attuazione della direttiva 2006/43/CE, relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati, che modifica le direttive 78/660/CEE e 83/349/CEE, e che abroga la direttiva 84/253/CEE). Art. 4 (Direttore) 1. Il direttore dell’ASSAM è nominato dalla Giunta regionale, per la durata della legislatura regionale, tra i dirigenti della Regione e degli enti da essa dipendenti, tenendo conto del curriculum professionale, della formazione culturale e dei risultati conseguiti nei precedenti incarichi. 2. In caso di conferimento dell’incarico di cui al comma 1 a un dirigente della Giunta regionale, lo stesso dirigente mantiene, senza remunerazione aggiuntiva, anche la direzione di una struttura dirigenziale della medesima Giunta regionale. 3. Il conferimento dell’incarico di cui al comma 1 a un dirigente di altro ente dipendente comporta il collocamento in aspettativa senza assegni dello stesso dirigente, con riconoscimento dell’anzianità di servizio per la durata dell’incarico. 4. Per quanto non previsto dalla presente legge, al direttore si applicano le disposizioni della legge regionale 15 ottobre 2001, n. 20 (Norme in materia di organizzazione e di personale della Regione) relative ai dirigenti della Giunta regionale. Art. 7 (articolo abrogato) Art. 8 (Articolo abrogato dall'art. 9, comma 1, lettera e), della l.r. 18 maggio 2004, n. 13) Art. 9 (Trattamento economico del direttore e indennità del revisore unico) 1. Il trattamento economico omnicomprensivo spettante al direttore è stabilito dalla Giunta regionale, tenendo conto delle dimensioni organizzative, delle competenze e delle risorse finanziarie, umane e strumentali dell’ASSAM e comunque in misura non superiore a quello previsto per i dirigenti regionali. 2. Il trattamento economico di cui al comma 1, in caso di incarico conferito a dirigente della Giunta regionale, tiene altresì conto della direzione di una struttura della Giunta regionale medesima. 3. Al revisore unico è corrisposta un’indennità mensile lorda pari al quindici per cento del compenso spettante al direttore. Art. 5 (Attribuzioni del direttore) 1. Il direttore: a) ha la rappresentanza legale dell'ASSAM; b) predispone il programma annuale di attività, di cui all'articolo 13, i bilanci preventivi e consuntivi, la relazione di gestione e la relazione sull'attuazione del programma; c) predispone il regolamento di organizzazione dell'ASSAM ivi compresa la determinazione dell'organico del personale, il regolamento di amministrazione e contabile; d) sovrintende all'amministrazione dell'ASSAM, definisce gli obiettivi e gli interventi Art. 10 (Incompatibilità e ineleggibilità) 1. Agli organi dell'Agenzia si applicano le disposizioni dell'articolo 8 della l.r. 5 agosto 1996, n. 34. Art. 11 (articolo abrogato) 14789 26 SETTEMBRE 2013 1. 2. 3. 4. 5. BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 obiettivi, le attività da svolgere, i settori di intervento, le iniziative progettuali, le previsioni di spesa, i mezzi per l'attuazione nonché gli strumenti per la verifica dei risultati. 2. (Comma abrogato dall'art. 9, comma 1, lettera e), della l.r. 18 maggio 2004, n. 13) Art. 12 (Personale) L’ASSAM dispone di una dotazione organica propria, determinata sulla base dei criteri fissati dalla Giunta regionale. I posti della dotazione organica sono coperti da personale proprio nonché dal personale assegnato ai sensi dell’articolo 21. L’assunzione di personale da parte dell’ASSAM avviene con contratto individuale di lavoro: a) tramite procedure selettive, conformi ai principi del comma 3 dell’articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche), volte all’accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l’accesso dall’esterno; b) mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della legislazione vigente per le posizioni contrattuali ed i profili professionali per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell’obbligo, facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalità. Il rapporto di lavoro del personale proprio dell’ASSAM è disciplinato dal contratto collettivo di settore. In alternativa, nei confronti dello stesso personale può trovare applicazione, previo accordo sia con le organizzazioni sindacali di categoria che del comparto Regioni e Autonomie locali, il contratto collettivo del comparto di pubblico impiego applicato al personale di cui all’articolo 21. Il relativo costo è a carico dell’ASSAM. La contrattazione decentrata integrativa è effettuata dall’ASSAM secondo le disponibilità del proprio bilancio e sulla base delle direttive impartite dalla Giunta regionale. La gestione del personale può essere svolta dalla struttura organizzativa regionale competente in materia, previa stipulazione di apposita convenzione non onerosa, a condizione che l’ASSAM non disponga di strutture organizzative operanti in tale materia. Art. 14 (Articolo abrogato dall'art. 9, comma 1, lettera e), della l.r. 18 maggio 2004, n. 13) Art. 15 (Articolo abrogato dall'art. 9, comma 1, lettera e), della l.r. 18 maggio 2004, n. 13) Art. 16 (Patrimonio) 1. L'A.S.S.A.M. ha un proprio patrimonio immobiliare e mobiliare determinato, in via di prima costituzione, dai beni assegnati dalla Giunta regionale. 2. Tale patrimonio può essere incrementato con ulteriori assegnazioni o acquisizioni. Art. 17 (Finanziamenti) 1. Il finanziamento dell'ASSAM è assicurato mediante: a) i proventi dei servizi e delle attività; b) i contributi a qualsiasi titolo disposti da enti pubblici o da persone fisiche o giuridiche private; c) i contributi della Regione alle spese di gestione relative al programma di attività e alle spese per il personale regionale a tempo indeterminato assegnato ai sensi dell'articolo 21; d) le eventuali entrate derivanti dalla partecipazione a progetti comunitari, nazionali e regionali, e ulteriori eventuali entrate. 2. I contributi di cui alla lettera c) del comma 1 vengono determinati dalla Regione con legge di approvazione del bilancio dei singoli esercizi finanziari. L'importo del contributo relativo al personale è definito dalla struttura regionale competente in materia in relazione alle unità con rapporto di lavoro a tempo indeterminato in servizio alla data del 1° gennaio dell'anno precedente a quello del bilancio annuale della Regione che lo prevede. Art. 13 (Programmi di attività) Art. 18 (Norme transitorie) 1. In sede di prima attuazione della presente legge, 1. Nello svolgimento dei compiti previsti dall'articolo 2, l'A.S.S.A.M. opera sulla base di programmi annuali di attività che devono individuare gli 14790 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 relative dotazioni finanziarie residue. Analogamente lo stesso liquidatore provvede per quelle di competenza della Giunta regionale. 3. Entro sei mesi dalla nomina, il Commissario predispone il piano di liquidazione dell'Ente, da approvare con atto della Giunta regionale inviandone copia al Consiglio regionale. 4. Il piano di liquidazione prevede in particolare: a) la formazione dello stato di consistenza dei beni di proprietà dell'Ente, la ricognizione dei rapporti attivi e passivi, l'individuazione dei procedimenti pendenti davanti all'autorità giudiziaria all'atto dello scioglimento dell'ESAM; b) la ricognizione delle quote di partecipazione assunte dall'ESAM nell'esercizio delle proprie funzioni ai sensi delle norme vigenti; c) lo svolgimento delle altre attività inerenti i predetti compiti o comunque connesse alla liquidazione dell'ente, secondo le modalità e con l'obbligo di informativa previsti nell'atto di nomina; d) il compimento dei residui provvedimenti pendenti, affidati all'ESAM ai sensi della l.r. n. 35 del 1988, in esecuzione di atti amministrativi della Regione e non attribuiti ai sensi della presente legge, con particolare riferimento a quelli previsti dal comma 16. 5. La Giunta regionale con l'atto di approvazione del piano di liquidazione dispone anche in ordine al subingresso nei rapporti attivi e passivi ed al patrimonio residuo, alle liti attive e passive pendenti, al proseguo delle attività di liquidazione e di quant'altro necessario. 6. Per gli adempimenti di competenza, il Commissario si avvale di personale messo a disposizione dalla Giunta regionale. 7. Le cessioni, le alienazioni, i trasferimenti, ed ogni altro atto di disposizione del patrimonio devono essere portate a compimento in un tempo non superiore a due anni dalla data di approvazione del piano di liquidazione. Durante tale periodo, il Commissario trasmette semestralmente alla Giunta regionale una relazione sull'attività svolta, contenente l'elenco particolareggiato delle operazioni espletate. 8. Il Commissario compie tutti gli atti necessari alla liquidazione e può fare transazioni e compromessi. Il Commissario provvede all'amministrazione del patrimonio dell'ESAM fino alla liquidazione. 9. Alla fine di ogni esercizio finanziario il Commissario presenta alla Giunta regionale il bilancio della gestione, congiuntamente ad una propria relazione. 10. Alla chiusura della liquidazione, il Commissario presenta alla Giunta regionale, che provvede a l'Amministratore unico dell'A.S.S.A.M. propone il regolamento di organizzazione, di cui all'articolo 5, comma 1, lettera c) entro sessanta giorni dalla sua nomina. Capo II Soppressione dell'ESAM Art. 19 (Soppressione dell'Ente di sviluppo agricolo nelle Marche) 1. L'Ente di sviluppo agricolo nelle Marche (ESAM), istituito con l.r. 22 agosto 1988, n. 35, è soppresso. 2. Entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale nomina un Commissario liquidatore scelto fra coloro che siano in possesso di specifiche competenze professionali adeguate alle funzioni e ai compiti di cui all'articolo 20 e che abbia maturato esperienza almeno quinquennale con funzioni direttive in aziende pubbliche o private. 3. Fino alla nomina del Commissario liquidatore rimane in carica il Commissario straordinario dell'ESAM soppresso. 4. Al Commissario liquidatore compete, a titolo di compenso e per la durata dell'incarico, una indennità mensile pari all'80 per cento di quella prevista per l'Amministratore unico. Art. 20 (Procedura di liquidazione) 1. Il Commissario liquidatore predispone le condizioni e adotta gli atti necessari alla liquidazione nei termini e nei modi previsti dalla presente legge. 2. All'atto del suo insediamento, il Commissario: a) riceve il conto della gestione relativo al periodo successivo all'ultimo bilancio approvato; b) prende in consegna sulla base di appositi inventari i beni, i libri e gli altri documenti dell'ESAM; c) individua, d'intesa con la Giunta regionale, i beni dell'ESAM da trasferire a titolo gratuito all'A.S.S.A.M. per l'espletamento delle funzioni di cui all'articolo 2 della presente legge; d) accerta lo stato di attuazione dei compiti previsti dall'articolo 2 della l.r. n. 35 del 1988 nonché gli altri eventualmente affidati all'ESAM da specifici provvedimenti regionali e trasferisce all'Agenzia le pratiche risultate non definite e relative ai compiti di cui all'articolo 2 della presente legge, unitamente alle 14791 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 3. Il personale assegnato all'ESAM e proveniente da enti diversi dalla Regione Marche riprende servizio presso le amministrazioni di appartenenza dal primo giorno del mese successivo alla data di entrata in vigore della presente legge, fatte salve le posizioni del personale comandato ai sensi della legge 4 dicembre 1993, n. 491. 4. Il personale con rapporto di lavoro a tempo determinato resta in servizio rispettivamente presso la Giunta regionale e l'A.S.S.A.M., fino alla scadenza del contratto. trasmetterlo al Consiglio regionale, il bilancio della gestione unitamente ad una propria relazione. 11. In attesa di diversa attribuzione, i compiti ad esaurimento relativi alla gestione dei beni di riforma fondiaria sono in ogni caso espletati attraverso gestioni speciali, con bilancio separato, ai sensi degli articoli 9, 10 e 11 della legge 30 aprile 1976, n. 386. 12. I terreni acquistati dall'ESAM ai sensi e per gli scopi della legge 26 maggio 1965, n. 590, devono essere assegnati agli aventi diritto nel rispetto delle norme vigenti entro centottanta giorni. 13. Le risultanze delle operazioni di liquidazione sono approvate dalla Giunta regionale. 14. Esaurita la procedura di liquidazione, la Regione succede all'ESAM in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi, non estinti dal Commissario o non trasferiti ad altro soggetto. 15. Sulla base delle risultanze accertate dal Commissario ed approvate dalla Giunta regionale, le passività residue dell'ESAM saranno iscritte nel bilancio regionale, le eventuali risultanze attive sono trasferite all'A.S.S.A.M.. 16. Le passività derivanti dalle fidejussioni sono approvate e liquidate dalla Giunta regionale, su proposta del Commissario liquidatore nei limiti previsti dallo stanziamento disposto nel bilancio regionale. Art. 22 (Abrogazione) 1. La l.r. 22 agosto 1988, n. 35, è abrogata, fatta eccezione per il comma 1 dell'articolo 27. 2. I riferimenti all'ESAM, contenuti nelle norme e disposizioni regionali, si intendono riferiti all'A.S.S.A.M. se riguardanti funzioni da questa esercitate ai sensi dell'articolo 2 della presente legge. Tali funzioni fino alla costituzione dell'A.S.S.A.M. sono svolte dalla Giunta regionale. Capo III (Il presente capo, unitamente agli articoli che lo compongono - articoli 23 e 24 - è stato abrogato dall'art. 6, comma 1, lettera z), del reg. 4 dicembre 2004, n. 11, ai sensi dell'art. 4, comma 2, della l.r. 12 maggio 2003, n. 7) Art. 21 (Assegnazione del personale) 1. Il personale del ruolo unico regionale assegnato all'ESAM alla data di entrata in vigore della presente legge è assegnato per cinque anni rinnovabili con delibera della Giunta regionale, adottata su proposta dell'Amministratore unico dell'A.S.S.A.M., alle dipendenze funzionali dell'Agenzia stessa, nei limiti dei posti e delle qualifiche richieste per lo svolgimento dei compiti dell'Agenzia. L'assegnazione è disposta tenuto conto delle opzioni del personale, delle funzioni cui risulti addetto e delle professionalità possedute. Il restante personale resta assegnato alle dipendenze della Giunta regionale. 2. All'A.S.S.A.M., con le modalità di cui al comma 1, può essere assegnato anche personale del ruolo unico regionale non precedentemente assegnato all'ESAM. 2-bis. La gestione del personale di cui ai commi 1 e 2 può essere svolta dalla struttura organizzativa regionale competente in materia, previa stipulazione di apposita convenzione non onerosa, a condizione che l'ASSAM non disponga di strutture organizzative operanti in tale materia. Capo IV Disposizioni finali Art. 25 (Promozione e valorizzazione dei prodotti agricoli e servizio fitosanitario) 1. (comma abrogato) 2. (comma abrogato) 3. (comma abrogato) 4. (comma abrogato) 5. Il servizio fitosanitario ed i relativi compiti di cui alla l.r. 16 gennaio 1995, n. 11 sono assegnati all'A.S.S.A.M. Art. 26 (Divulgatori agricoli) 1. Sono inquadrati nel ruolo unico regionale i divulgatori agricoli specializzati e polivalenti, ai sensi del regolamento CEE 6 febbraio 1979, n. 270, che siano stati ammessi ai corsi per divulgatori 14792 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE agricoli presso il Consorzio interregionale per la formazione dei divulgatori agricoli (CIFDA) per il centro Italia, costituito ai sensi della l.r. 3 maggio 1982, n. 14, a seguito di pubblico concorso bandito dallo stesso Consorzio con riferimento alla Regione Marche e che abbiano superato le prove finali dei corsi. 2. Per le finalità, di cui al comma 1, la Giunta regionale individua nella dotazione organica del ruolo unico regionale n. 19 posti della settima qualifica funzionale. 3. L'inquadramento del personale di cui al comma 1 avviene su domanda degli interessati entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge. 4. Il personale inquadrato nel ruolo unico è assegnato ai servizi del settore agroalimentare e all'A.S.S.A.M. con le modalità di cui all'articolo 21. ANNO XLIV • N. 75 vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione. _______________________________________________________ Legge regionale 16 settembre 2013, n. 29 concernente: Riconoscimento della particolare specificità dell’attività multidisciplinare svolta dalla Lega del Filo d’Oro Il Consiglio – Assemblea legislativa regionale ha approvato. Il Presidente della Giunta regionale promulga, Art. 27 (Disposizioni finanziarie) 1. Con legge di approvazione del bilancio regionale è stabilita per l'anno 1997 e successivi l'entità della spesa per l'attuazione degli interventi di cui all'articolo 17, lettera c) ed all'articolo 19. 2. Alla copertura delle spese di cui al comma 1 si provvede per ciascuno degli anni 1997 e 1998 mediante impiego delle somme iscritte ai fini del bilancio pluriennale 1996/1998 sul capitolo 3111103 che si rendono disponibili a seguito dell'abrogazione della l.r. n. 35 del 1988; per gli anni successivi mediante impiego di quota parte del gettito dei tributi propri della Regione. 3. Alla copertura delle spese previste dall'articolo 26 si provvede per ciascuno degli anni 1997 e 1998 mediante impiego delle somme ascritte, ai fini del bilancio pluriennale 1996/1998, a carico del capitolo 3115110 che reca la necessaria disponibilità; per gli anni successivi mediante impiego di quota parte del gettito dei tributi propri della Regione. 4. Le somme occorrenti per il pagamento delle spese di cui al comma 1 sono iscritte per l'anno 1997 a carico dei capitoli che la Giunta regionale è autorizzata ad istituire nello stato di previsione della spesa del bilancio del detto anno con le seguenti denominazioni: a) "Contributo all'A.S.S.A.M. nelle spese di gestione"; b) "Spese per il Commissario liquidatore dell'ESAM"; per gli anni successivi a carico dei capitoli corrispondenti. la seguente legge regionale: Art. 1 (Riconoscimento) 1. La Regione riconosce la particolare specificità dell’attività multidisciplinare svolta dalla “Lega del Filo d’Oro - organizzazione non lucrativa di utilità sociale”, associazione nazionale con sede in Osimo, quale punto di riferimento insostituibile per l’assistenza, l’educazione, la riabilitazione, il recupero e il reinserimento delle persone sordocieche e dei pluriminorati psicosensoriali, anche al fine dell’utilizzo di contributi dello Stato e dell’Unione europea utili allo svolgimento dell’attività medesima. Art. 2 (Interventi della Regione) 1. La Regione nell’ambito delle proprie competenze: a) favorisce, nel rispetto della normativa statale e regionale vigente e degli strumenti della programmazione regionale e locale, l’apporto originale e complementare dell’organizzazione non lucrativa di utilità sociale all’intervento pubblico per il conseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e di solidarietà indicate all’articolo 1; b) promuove e incentiva lo sviluppo del volontariato nello specifico settore del recupero e reinserimento dei non vedenti privi di udito e dei pluriminorati psicosensoriali quale espressione della libera partecipazione dei cittadini alla vita e allo sviluppo della società; c) promuove percorsi informativi, di educazione e sensibilizzazione anche in ambito scolastico volti a conoscere la sordocecità come disabi- Art. 28 (Dichiarazione d'urgenza) 1. La presente legge è dichiarata urgente ed entra in 14793 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE lità specifica unica, e reinserire i non vedenti privi di udito e i pluriminorati psicosensoriali; d) promuove la formazione professionale di soggetti operanti nel campo della riabilitazione, recupero e reinserimento dei non vedenti privi di udito e dei pluriminorati psicosensoriali; e) individua specifiche forme di assistenza individuale ai soggetti sordociechi, con particolare riferimento alla fornitura di sostegno personalizzato mediante guide-comunicatori e interpreti. ANNO XLIV • N. 75 • Proposta di legge a iniziativa del Consigliere Latini, n. 343 del 27 giugno 2013; • Parere espresso dalla V Commissione Assembleare Permanente del 23 luglio 2013; • Relazione della I Commissione assembleare permanente in data 2 settembre 2013; • Deliberazione legislativa approvata dall’Assemblea legislativa regionale nella seduta del 10 settembre 2013, n. 128. REGOLAMENTI REGIONALI Art. 3 (Disposizione finanziaria) 1. Per gli interventi previsti dalla presente legge l’entità della spesa è stabilita a decorrere dall’anno 2014 con le rispettive leggi finanziarie nel rispetto degli equilibri di bilancio. 2. Le somme occorrenti per il pagamento delle spese indicate al comma 1, a decorrere dall’anno 2014, sono iscritte nell’UPB 53007 a carico del capitolo che la Giunta regionale istituisce, ai fini della gestione, nello stato di previsione della spesa del Programma operativo annuale (POA). _______________________________________________________ Regolamento regionale 16 settembre 2013, n. 5 concernente: Modifiche al regolamento regionale 19 ottobre 2009, n. 6 “gestione e tutela dei molluschi bivalvi in attuazione dell’articolo 13, comma 2, della legge regionale 13 maggio 2004, n. 11”. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE La presente legge regionale è pubblicata nel bollettino ufficiale della Regione. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge della regione Marche. Visto l’articolo 121, comma 4, della Costituzione; Visto l’articolo 35, commi 2 e 5, dello Statuto della Regione; Vista la deliberazione del Consiglio - Assemblea legislativa regionale n. 81 del 10 settembre 2013; Ancona, 16 settembre 2013. emana il seguente regolamento: IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Gian Mario Spacca MODIFICHE AL REGOLAMENTO REGIONALE 19 OTTOBRE 2009, N. 6 “GESTIONE E TUTELA DEI MOLLUSCHI BIVALVI IN ATTUAZIONE DELL’ARTICOLO 13, COMMA 2, DELLA LEGGE REGIONALE 13 MAGGIO 2004, N. 11”. _______________________________________________________ AI SENSI DELL’ARTICOLO 5, COMMA 1, DELLA LEGGE REGIONALE 28 LUGLIO 2003, N. 17, IN APPENDICE ALLA LEGGE REGIONALE, AI SOLI FINI INFORMATIVI, SONO PUBBLICATE LE NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE. Art.1 (Modifica dell’articolo 2 del r.r. 6/2009) 1. La lettera b) del comma 2 dell’articolo 2 del regolamento regionale 19 ottobre 2009, n. 6 (Gestione e tutela dei molluschi bivalvi in attuazione dell’articolo 13, comma 2, della legge regionale 13 maggio 2004, n. 11) è abrogata. _______________________________________________________ NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE: Art. 2 (Modifica dell’articolo 3 del r.r. 6/2009) 1. Dopo il comma 2 dell’articolo 3 del r.r. 6/2009 è aggiunto il seguente: • Proposta di legge a iniziativa della Giunta regionale, n. 344 del 4 luglio 2013; 14794 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 redatto e firmato da un ricercatore afferente a un istituto di ricerca pubblico o comunque riconosciuto dal Ministero competente. 3. Il piano di gestione è approvato dal consiglio di amministrazione del consorzio e presentato ai soci in occasione di un’assemblea da svolgersi entro il 31 gennaio di ogni anno. 4. Il piano è redatto alla luce delle informazioni biologiche e gestionali raccolte nel periodo precedente, adeguatamente documentate e riassunte nella relazione di cui al comma 5 e deve contenere le informazioni di cui al comma 1. 5. Il piano di gestione contiene anche una relazione consuntiva dell’attività svolta, riferita all’anno in corso, da cui risultino: a) numero di barche iscritte al consorzio; b) periodi di fermo tecnico; c) periodi di fermo volontario, con specifica delle aree; d) numero mensile di giorni di pesca e stima giornaliera delle ore di pesca; e) piano delle quote di pesca giornaliere per barca; f) sbarcato mensile e media giornaliera per barca; g) resoconto dettagliato delle azioni di gestione e delle azioni di sperimentazione; h) analisi comparata dell’andamento negli anni dello sforzo di pesca e di altri parametri correlati; i) analisi dettagliata degli scostamenti dal piano di gestione preventivato riguardante l’anno, con previsione per il periodo decorrente dal momento della redazione al 31 dicembre successivo. 6. La Giunta regionale può formulare osservazioni sul piano presentato, alle quali il consorzio è tenuto ad adeguarsi. In mancanza, le parti in contrasto con le osservazioni sono annullate. 7. Eventuali variazioni alle misure tecniche contenute nel piano di cui al comma 2, qualora non incidenti sullo sforzo di pesca, sono comunicate in forma scritta da ciascun consorzio alla struttura organizzativa regionale competente in materia, alla Capitaneria di porto competente per territorio, alle imprese aderenti e non aderenti al consorzio, e sono esecutive, anche nei confronti dei pescatori non aderenti al consorzio medesimo, a decorrere dal giorno successivo a quello della data di affissione all’albo della Capitaneria. 8. Per le imprese che non aderiscono ad alcuno dei consorzi riconosciuti viene fissato un limite massimo di prelievo pari a 200 chilogrammi giornalieri. Le stesse imprese possono esercitare la pesca esclusivamente tramite la tecnica denomi- “2 bis. La cattura delle specie di cui al comma 2 è effettuata nel rispetto della normativa sanitaria riguardante la classificazione delle zone di produzione e raccolta dei molluschi bivalvi.”. Art. 3 (Modifiche dell’articolo 4 del r.r. 6/2009) 1. Dopo il comma 1 dell’articolo 4 del r.r. 6/2009 è inserito il seguente: “1 bis. I consorzi comunicano alla struttura organizzativa regionale competente le variazioni intervenute nella compagine organizzativa entro trenta giorni dal loro verificarsi.”. 2. Dopo il comma 2 dell’articolo 4 del r.r. 61/2009, è aggiunto il seguente: “2 bis. Nel caso in cui la percentuale delle imprese aderenti non scenda al di sotto del 50 per cento, il consorzio ha un anno di tempo per ricostituire la percentuale prevista dall’articolo 2, comma 2, lettera a). In mancanza di tale ricostituzione nel termine indicato, si procede alla revoca di cui al comma 2, lettera a), dei presente articolo.”. Art. 4 (Sostituzione dell’articolo 5 del r.r. 6/2009) 1. L’articolo 5 del r.r. 6/2009 è sostituito dal seguente: “Art. 5 (Piano di gestione) 1. I consorzi definiscono, nei limiti della disciplina della pesca statale e comunitaria, le seguenti misure tecniche e di gestione: a) i quantitativi giornalieri massimi pescabili da ciascuna impresa, anche in considerazione degli eventuali limiti massimi stabiliti dalla Regione; b) l’uso degli attrezzi consentiti nel massimo rispetto della fauna e della flora ittica secondo le prescrizioni stabilite dalla Regione; c) i periodi di tempo per lo svolgimento dell’attività di pesca; d) i punti di sbarco autorizzati tra quelli presenti nell’area di pertinenza del consorzio, gli orari e le modalità di sbarco; e) la costituzione di aree di ripopolamento; f) i periodi massimi di attività; g) i periodi minimi di fermo pesca; h) i periodi e le zone di semina o riposo; i) le quantità massime di prelievo annuo e le zone di raccolta. 2. Ciascun consorzio, entro il 30 novembre di ogni anno, invia alla Giunta regionale e alla competente Capitaneria di porto il piano di gestione, 14795 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE nata “dell’ancora” ai sensi del d.m. 22 dicembre 2000 (Modificazioni al decreto ministeriale 21 luglio 1998 concernente la disciplina della pesca dei molluschi bivalvi)”. ANNO XLIV • N. 75 AI SENSI DELL’ARTICOLO 5, COMMA 4, DELLA L.R. 17/2003 E’ ALTRESI’ PUBBLICATO IL TESTO VIGENTE DEL REGOLAMENTO REGIONALE 19 OTTOBRE 2009, N. 6 (GESTIONE E TUTELA DEI MOLLUSCHI BIVALVI IN ATTUAZIONE DELL’ARTICOLO 13, COMMA 2, DELLA LEGGE REGIONALE 3 MAGGIO 2004, N. 11), COORDINATO CON LE MODIFICHE E INTEGRAZIONI APPORTATE CON IL REGOLAMENTO REGIONALE SOPRA PUBBLICATO. Art. 5 (Modifiche dell’articolo 8 del r.r. 6/2009) 1. Dopo la lettera a) del comma 1 dell’articolo 8 del r.r. 6/2009 è inserita la seguente: “a bis) il dirigente della struttura organizzativa regionale competente in materia di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare o suo delegato;”. 1. Al comma 4 dell’articolo 8 del r.r. 6/2009 le parole: “comma 3” sono sostituite dalle seguenti: “comma 2”. _______________________________________________________ NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE: • Deliberazione della Giunta regionale del 9 luglio 2013, n. 994; • Relazione della III Commissione assembleare permanente del 24 luglio 2013; • Deliberazione del Consiglio-Assemblea legislativa regionale nella seduta del 10 settembre 2013, n. 128. Art. 6 (Modifiche dell’articolo 10 del r.r. 6/2009) 1. Al comma 3 dell’articolo 10 del r.r. 6/2009 le parole: “In fase di prima applicazione e comunque non oltre il 30 giugno 2011” sono sostituite dalle seguenti: “Fino al 30 giugno 2016”. 2. Il comma 6 dell’articolo 10 del r.r. 6/2009 è sostituito dal seguente: “6. Ai fini di una ottimale gestione della risorsa, la Giunta regionale può disporre la realizzazione di attività di studio e di analisi scientifica”. TESTO VIGENTE DEL REGOLAMENTO REGIONALE 19 OTTOBRE 2009, N. 6 (GESTIONE E TUTELA DEI MOLLUSCHI BIVALVI IN ATTUAZIONE DELL’ARTICOLO 13, COMMA 2, DELLA LEGGE REGIONALE 3 MAGGIO 2004, N. 11), COORDINATO CON LE MODIFICHE E INTEGRAZIONI APPORTATE CON IL REGOLAMENTO REGIONALE SOPRA PUBBLICATO, CHE SONO STAMPATE IN NERETTO. Il presente regolamento è pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare come regolamento della Regione Marche. Ancona, 16 settembre 2013 Avvertenza: ai sensi dell’articolo 7, comma 3, della legge regionale 28 luglio 2003, n. 17 (Norme in materia di ordinamento del Bollettino Ufficiale della Regione e di diritto all’informazione sugli atti amministrativi), la pubblicazione dei testi normativi coordinati ha esclusivamente carattere informativo. Restano fermi il valore e l’efficacia dei testi normativi riprodotti. Il Presidente della Giunta Regionale Gian Mario Spacca _______________________________________________________ AI SENSI DELL’ARTICOLO 5, COMMA 1, DELLA LEGGE REGIONALE 28 LUGLIO 2003, N. 17 (NORME IN MATERIA DI ORDINAMENTO DEL BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE E DI DIRITTO ALL’INFORMAZIONE SUGLI ATTI AMMINISTRATIVI), IN APPENDICE AL REGOLAMENTO REGIONALE, AI SOLI FINI INFORMATIVI, SONO PUBBLICATE LE NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE. Art. 1 (Oggetto) 1. Il presente regolamento detta disposizioni per la gestione e la tutela dei molluschi bivalvi, in attuazione dell’articolo 13, comma 2, della legge regionale 13 maggio 2004, n. 11 (Norme in materia di pesca marittima e acquacoltura). 14796 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE Art. 2 (Riconoscimento dei consorzi di gestione dei molluschi bivalvi) 1. La Regione riconosce su base compartimentale e subcompartimentale i consorzi di gestione dei molluschi bivalvi in possesso dei requisiti di cui al comma 2. 2. Può essere riconosciuto il consorzio che: a) comprende un numero di soci che rappresentino almeno il 75 per cento delle imprese autorizzate alla cattura dei molluschi bivalvi con draga idraulica nell’area presa in esame; b) abrogata c) sia retto da uno statuto che preveda: 1) in modo esplicito, quale obiettivo primario, l’incremento della risorsa dei molluschi bivalvi attraverso concrete iniziative per la sua salvaguardia, semina, ripopolamento, controllo delle catture, istituzione di aree di riposo biologico, turnazione dell’attività di pesca delle navi; 2) la collaborazione con l’Amministrazione regionale e gli istituti di ricerca per studi e ricerche sull’ambiente marino, in stretto collegamento con l’attività di pesca dei molluschi bivalvi; 3) la promozione della formazione e della qualificazione professionale del personale addetto alla pesca dei molluschi bivalvi; 4) la valorizzazione della qualità dei prodotti. 3. La domanda di riconoscimento del consorzio è trasmessa alla struttura organizzativa regionale competente in materia di pesca marittima. 4. Alla richiesta dovranno essere allegati: a) elenco completo delle imbarcazioni aderenti debitamente sottoscritto; b) copia autentica dello statuto; c) copia fotostatica di un documento di riconoscimento in corso di validità del legale rappresentante. 5. Il riconoscimento è effettuato con decreto del dirigente della struttura organizzativa regionale competente. ANNO XLIV • N. 75 gestione dei consorzi ai sensi dell’articolo 4, la gestione e la cattura con draghe idrauliche riguardano le seguenti specie: vongole (venus-gallina), cannolicchi, telline, cuori, andara o scafarca. 2 bis. La cattura delle specie di cui al comma 2 è effettuata nel rispetto della normativa sanitaria riguardante la classificazione delle zone di produzione e raccolta dei molluschi bivalvi. Art. 4 (Affidamento e revoca) 1. La Giunta regionale, sentita la Consulta regionale per l’economia ittica di cui all’articolo 6 della l.r. n. 11/2004, affida ai consorzi riconosciuti ai sensi dell’articolo 2 la gestione della pesca dei molluschi bivalvi su base compartimentale e subcompartimentale, con le modalità e nei limiti stabiliti dal presente regolamento. 1 bis. I consorzi comunicano alla struttura organizzativa regionale competente le variazioni intervenute nella compagine organizzativa entro trenta giorni dal loro verificarsi. 2. La gestione della pesca è revocata nei seguenti casi: a) al consorzio cui aderiscano un numero di imprese inferiore alla percentuale stabilita dall’articolo 2, comma 2, lettera a); b) per persistenti e accertate violazioni degli obblighi derivanti da disposizioni legislative, regolamentari e statutarie; c) per irregolare funzionamento che pregiudica l’assolvimento degli scopi del consorzio stesso. 2 bis. Nel caso in cui la percentuale delle imprese aderenti non scenda al di sotto del 50 per cento, il consorzio ha un anno di tempo per ricostituire la percentuale prevista dall’articolo 2, comma 2, lettera a). In mancanza di tale ricostituzione nel termine indicato, si procede alla revoca di cui al comma 2, lettera a), del presente articolo. Art. 5 (Piano di gestione) 1. I consorzi definiscono, nei limiti della disciplina della pesca statale e comunitaria, le seguenti misure tecniche e di gestione: a) i quantitativi giornalieri massimi pescabili da ciascuna impresa, anche in considerazione degli eventuali limiti massimi stabiliti dalla Regione; b) l’uso degli attrezzi consentiti nel massimo rispetto della fauna e della flora ittica Art. 3 (Gestione della risorsa molluschi bivalvi) 1. Nell’ambito del compartimento ove opera un consorzio di gestione riconosciuto ai sensi dell’articolo 2, la cattura della risorsa è effettuata dalle barche con il sistema della draga idraulica autorizzata con la licenza di pesca. 2. Nei compartimenti e nelle aree affidate alla 14797 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 6. La Giunta regionale può formulare osservazioni sul piano presentato, alle quali il consorzio è tenuto ad adeguarsi. In mancanza, le parti in contrasto con le osservazioni sono annullate. 7. Eventuali variazioni alle misure tecniche contenute nel piano di cui al comma 2, qualora non incidenti sullo sforzo di pesca, sono comunicate in forma scritta da ciascun consorzio alla struttura organizzativa regionale competente in materia, alla Capitaneria di porto competente per territorio, alle imprese aderenti e non aderenti al consorzio, e sono esecutive, anche nei confronti dei pescatori non aderenti al consorzio medesimo, a decorrere dal giorno successivo a quello della data di affissione all’albo della Capitaneria. 8. Per le imprese che non aderiscono ad alcuno dei consorzi riconosciuti viene fissato un limite massimo di prelievo pari a 200 chilogrammi giornalieri. Le stesse imprese possono esercitare la pesca esclusivamente tramite la tecnica denominata “dell’àncora” ai sensi del d.m. 22 dicembre 2000 (Modificazioni al decreto ministeriale 21 luglio 1998 concernente la disciplina della pesca dei molluschi bivalvi). secondo le prescrizioni stabilite dalla Regione; c) i periodi di tempo per lo svolgimento dell’attività di pesca; d) i punti di sbarco autorizzati tra quelli presenti nell’area di pertinenza del consorzio, gli orari e le modalità di sbarco; e) la costituzione di aree di ripopolamento; f) i periodi massimi di attività; g) i periodi minimi di fermo pesca; h) i periodi e le zone di semina o riposo; i) le quantità massime di prelievo annuo e le zone di raccolta. 2. Ciascun consorzio, entro il 30 novembre di ogni anno, invia alla Giunta regionale e alla competente Capitaneria di porto il piano di gestione, redatto e firmato da un ricercatore afferente a un istituto di ricerca pubblico o comunque riconosciuto dal Ministero competente. 3. Il piano di gestione è approvato dal consiglio di amministrazione del consorzio e presentato ai soci in occasione di un’assemblea da svolgersi entro il 31 gennaio di ogni anno. 4. Il piano è redatto alla luce delle informazioni biologiche e gestionali raccolte nel periodo precedente, adeguatamente documentate e riassunte nella relazione di cui al comma 5 e deve contenere le informazioni di cui al comma 1. 5. Il piano di gestione contiene anche una relazione consuntiva dell’attività svolta, riferita all’anno in corso, da cui risultino: a) numero di barche iscritte al consorzio; b) periodi di fermo tecnico; c) periodi di fermo volontario, con specifica delle aree; d) numero mensile di giorni di pesca e stima giornaliera delle ore di pesca; e) piano delle quote di pesca giornaliere per barca; f) sbarcato mensile e media giornaliera per barca; g) resoconto dettagliato delle azioni di gestione e delle azioni di sperimentazione; h) analisi comparata dell’andamento negli anni dello sforzo di pesca e di altri parametri correlati; i) analisi dettagliata degli scostamenti dal piano di gestione preventivato riguardante l’anno, con previsione per il periodo decorrente dal momento della redazione al 31 dicembre successivo. Art. 6 (Individuazione delle aree di pesca e autorizzazione all’esercizio) 1. La Giunta regionale, sentite le associazioni di categoria e previo parere della competente commissione assembleare, individua le aree di pesca e le imbarcazioni autorizzate alla pesca nelle aree medesime. Art. 7 (Criteri per la mobilità) 1. La Giunta regionale consente il trasferimento di unità di pesca da un compartimento ad un altro nel caso in cui un consorzio acquisisca a qualsiasi titolo unità di pesca appartenenti ad altro compartimento. 2. La Giunta regionale disciplina i procedimenti di cui al comma 1. Art. 8 (Comitato di coordinamento) 1. Al fine di garantire un adeguato monitoraggio volto alla gestione eco-compatibile della risorsa, è istituito presso la struttura organizzativa regionale competente un Comitato di coordinamento composto da: 14798 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 Art. 10 (Norme transitorie) 1. In fase di prima applicazione, le domande di cui all’articolo 2, comma 3, sono presentate entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente regolamento. 2. Dall’entrata in vigore del presente regolamento e fino al riconoscimento e all’affidamento di cui agli articoli 2 e 4 è confermato l’affidamento della gestione della pesca dei molluschi bivalvi nell’ambito dei seguenti compartimenti marittimi: a) Ancona e San Benedetto del Tronto ai Consorzi per la Gestione Pesca Molluschi Bivalvi (CO.GE.VO.) di Ancona e Civitanova Marche rispettivamente nelle aree di cui alle lettere b) e c) del comma 3; b) San Benedetto del Tronto al Consorzio per la Gestione Pesca Molluschi (CO.VO.PI.) nell’area di cui alla lettera d) del comma 3; c) Pesaro al Consorzio Gestione Molluschi (CO.GE.MO.) nell’area di cui alla lettera a) del comma 3. 3. Fino al 30 giugno 2016, sono individuate le seguenti aree di pesca in temporanea deroga alle aree di pesca coincidenti con gli attuali compartimenti, come previsto dal d.m. 12 gennaio 1995, n. 44 (Regolamento recante norme sulla costituzione di consorzi tra imprese di pesca per la cattura dei molluschi bivalvi): a) area A, coincidente con il compartimento di Pesaro e Urbino che va da Gabicce al fiume Cesano; b) area B, coincidente con la porzione del compartimento di Ancona che va dal fiume Cesano fino a Porto Recanati e precisamente nel punto corrispondente a 1,1 km a nord del punto mediano della diga foranea della foce del fiume Potenza; c) area C, coincidente con la porzione del compartimento di Ancona che va da Porto Recanati e precisamente nel punto corrispondente a 1,1 km a nord del punto mediano della diga foranea della foce del fiume Potenza al fiume Chienti; d) area D, coincidente con il compartimento di San Benedetto del Tronto che va dal fiume Chienti al fiume Tronto. 4. Nel periodo di cui al comma 3 la Regione, d’intesa con le associazioni di categoria e con i consorzi, promuove iniziative rivolte al trasferimento o alla rottamazione delle imbarcazioni. 5. In fase di prima applicazione, sono autorizzate alla pesca nelle aree di cui al comma 3 le imbarcazioni di cui all’allegato al presente regolamento. a) il dirigente della struttura organizzativa regionale competente in materia o suo delegato; a bis) il dirigente della struttura organizzativa regionale competente in materia di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare o suo delegato; b) tre esperti di biologia marina, nominati dalla Giunta regionale su indicazione delle università e dei centri di ricerca operanti nel territorio regionale di chiara esperienza nel settore della biologia marina e della gestione e tecnica della pesca; c) i comandanti delle Capitanerie di Porto dei compartimenti marittimi regionali o loro delegati; d) i presidenti pro-tempore dei consorzi di gestione dei molluschi bivalvi della Regione o loro delegati; e) i rappresentanti delle quattro associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello nazionale. 2. Il Comitato approva il regolamento per il proprio funzionamento. 3. La partecipazione alle sedute del Comitato è a titolo gratuito. 4. Il comitato esprime pareri e proposte alla Giunta regionale nelle materie di cui al presente regolamento e in particolare esprime parere sul piano di gestione di cui all’articolo 5, comma 2. Art. 9 (Vigilanza) 1. Ciascun consorzio individua, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del presente regolamento, i soggetti incaricati della vigilanza ai quali possono essere attribuite le funzioni di agente giurato. 2. La Provincia riconosce la nomina di agenti giurati ai sensi dell’articolo 163, comma 3, lettera b), del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli altri enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59). 3. Gli agenti giurati, in aggiunta alle Forze di polizia cui compete per legge, vigilano sull’osservanza delle norme in materia compreso il rispetto dei punti di sbarco, delle taglie minime dei molluschi bivalvi prelevati e delle ulteriori regole di gestione e tutela adottate dal consorzio per garantire l’equilibrio tra prelievo e conservazione della risorsa. 14799 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 6. Ai fini di una ottimale gestione della risorsa, la Giunta regionale può disporre la realizzazione di attività di studio e di analisi scientifica. ANNO XLIV • N. 75 quattro Consorzi successivamente riconosciuti dalla Giunta regionale - alle quali sono state assegnate le imbarcazioni marchigiane; - il Regolamento regionale n. 6 del 2009 ha altresì previsto la realizzazione di uno studio finalizzato ad individuare le modalità per garantire l’ottimale gestione della risorsa: - alle attività di monitoraggio finalizzate alla redazione dello studio sono stati pienamente associati i rappresentanti dei quattro consorzi marchigiani; - da ultimo, all’inizio del 2013 i contenuti dello studio sono stati illustrati al Comitato di coordinamento per la gestione e la tutela dei molluschi bivalvi: - l’Assemblea legislativa regionale con la risoluzione n. 96 da 13 novembre 2012 ha impegnato la Giunta regionale ad individuare una soluzione condivisa da tutti i membri del Comitato; nonostante questa indicazione, il Comitato, che ha svolto quattro incontri tra la fine di novembre 2012 e la metà di gennaio 2013, non c riuscito a trovare un accordo al proprio interno; - il gruppo tecnico ristretto degli esperti in seno al Comitato ha formulato alcune indicazioni che sono state condivise dai membri del Comitato stesso; - la III Commissione ha svolto tra i mesi di febbraio ed aprile 2013 una serie di audizioni con i rappresentanti dei consorzi e delle organizzazioni sindacali del settore della pesca e ha incontrato il responsabile scientifico della ricerca ed il curatore del monitoraggio; MOZIONI, RISOLUZIONI E ORDINI DEL GIORNO DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE _______________________________________________________ Estratto del processo verbale della seduta del 10 settembre 2013, n. 128 - ordine del giorno sulla proposta di regolamento n. 7 “Gestione e tutela dei molluschi bivalvi”. omissis Il Presidente passa alla trattazione del punto iscritto all’ordine del giorno che reca; - Proposta di Regolamento n. 7 ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Modifiche al Regolamento regionale 19 ottobre 2009, n. 6 Gestione e tutela dei molluschi bivalvi in attuazione dell’articolo 13, comma 2, della legge regionale 13 maggio 2004, n. 11” omissis CONSIDERATO che - le indicazioni condivise riguardano: la costituzione di un fondo regionale di solidarietà, alimentato dagli stessi Consorzi sulla base di un apposito regolamento da essi condiviso, finalizzato a fronteggiare le situazioni di discontinuità di presenza della risorsa, alto scopo di integrare la temporanea riduzione o eventuale perdita di reddito dei pescatori; l’avviamento di forme sperimentali di utilizzo delle aree non disponibili alla pesca, tra le quali ricomprendere anche l’area 0-0,3 miglia dalla costa interdetta alla pesca in base al regolamento Ce 1967/06, quali aree di nursery o di riproduzione; il miglioramento delle informazioni gestite dai consorzi attraverso tecniche di georeferenziazione dei singoli motopesca: la sperimentazione tra forme di gestione della risorsa che concorrano a ridurre le fluttuazioni negative legate al ciclo biologico delle vongole, in particolare attraverso la semina di novellame, la rotazione tra le aree di pesca e di semina per otte- Il Presidente comunica che in merito all’argomento trattato è stata presentata ed acquisita agli atti una proposta di ordine del giorno a firma del consigliere Badiali (in qualità di Presidente della III Commissione assembleare) e la pone in votazione. L’Assemblea legislativa approva l’ordine del giorno, nel testo che segue: “L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE, PREMESSO che - la pesca dei molluschi bivalvi ed in particolare della vongola “Chamelea Gallina L.” costituisce un’attività economica con un importante impatto per la regione ‘Marche, in cui sono attive 220 “vongolare” su un totale nazionale di 610; - nel 2009 l’Assemblea legislativa regionale ha approvato il Regolamento regionale n. 6 che ha confermato le 4 aree di pesca - corrispondenti ai 14800 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE nere una maggiore densità del prodotto commerciale e per massimizzare l’abbondanza di seme: la realizzazione di campagne pubblicitarie mirate: - dal rapporto emerge, in particolare, che ogni Consorzio ha avuto una produzione molto variabile, sia complessiva che per barca e che questa situazione non sembra essere collegabile con il rapporto tra l’ampiezza della zona e il numero di barche; inoltre, le fluttuazioni annuali del pescato, complessivo e per barca, sembrano essere determinate dall’interazione dei fattori ambientali con la gestione della risorsa; ANNO XLIV • N. 75 DELIBERA 1. Di apportare al bilancio di previsione per l'anno 2013 le variazioni in termini di cassa di cui all'ALLEGATO A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2. Di apportare, ai fini della gestione, alla DGR 1787 del 28 dicembre 2012 (POA 2013), e sue successive modificazioni ed integrazioni, le seguenti variazioni in termini di cassa di cui all'ALLEGATO B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 3. Di trasmettere copia del presente atto, all'Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di disporne la pubblicazione sul Bollettino della Regione Marche entro quindici giorni ai sensi dell'articolo 29, comma 8 e dell'articolo 9, comma 4 della LR 11 dicembre 2001, n. 31. Tutto ciò premesso e considerato IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE a porre in essere ogni azione amministrativa utile a dare concreta attuazione ai contenuti delle azioni condivise, al fine di migliorare la gestione della risorsa; ad avviare, in particolare, dei percorsi di formazione/informazione degli operatori del settore, valutando la fattibilità dell’utilizzo delle risorse FEAP/FSE della prossima programmazione 2014-2020, associata alla corretta definizione ed utilizzo dei piani di gestione; ad avanzare la proposta presso le opportune sedi istituzionali di continuare il negoziato con le istituzioni europee affinchè; sia concessa la deroga al divieto di pesca nell’area 0-0,3 di miglia dalla costa”. Il Presidente Vittoriano Solazzi Il Consigliere Segretario Franca Romagnoli DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE _______________________________________________________ Deliberazione n. 1253 del 09/09/2013. Art. 29, comma 4 bis della LR 11/12/2001, n. 31 .Variazione compensativa di cassa al Programma Operativo Annuale approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 1787 del 28 dicembre 2012 e sue successive modificazioni ed integrazioni - Euro 51.000,00. LA GIUNTA REGIONALE omissis 14801 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14802 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 1) Di apportare al Programma Operativo Annuale per l'anno 2013 - DGR n. 1787 del 28/12/2012 e sue successive modificazioni ed integrazioni - la variazione compensativa in termini di competenza e di cassa ai capitoli di spesa come indicato nell'ALLEGATO A parte integrante della presente deliberazione; 2) Di trasmettere copia del presente atto all'Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di disporne la pubblicazione sul Bollettino della Regione Marche entro quindici giorni ai sensi dell'articolo 29, comma 8 e dell'articolo 9, comma 4 della l.r. 11/12/2001, n. 31. _______________________________________________________ Deliberazione n. 1254 del 09/09/2013. Art. 2, comma 2, lettera f), della L.R. n. 45 del 27 dicembre 2012 - Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2013 approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 1787 del 28 dicembre 2012 e sue successive modificazioni ed integrazioni - Euro 121.000,00. LA GIUNTA REGIONALE omissis DELIBERA 14803 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 parte integrante della presente deliberazione; 2) Di modificare la DGR 1787 del 28 dicembre 2012 e successive modificazioni concernente l'approvazione del Programma Operativo Annuale per l'anno 2013, le variazioni in termini di competenza e di cassa così come riportato nell'ALLEGATO "B" parte integrante della presente deliberazione; 3) Di modificare la DGR 1787 del 28 dicembre 2012 e successive modificazioni concernente l'approvazione del Programma Operativo Annuale per l'anno 2013, come riportato nell'ALLEGATO "C" parte integrante della presente deliberazione; 4) di trasmettere copia del presente atto, all'Assemblea legislativa regionale entro dieci giorni dalla sua adozione e di disporne la pubblicazione sul BUR entro 15 giorni ai sensi dell'art.29, comma 8 e dell'art. 9 comma 4 della L.R. 11/12/2001, n° 31. _______________________________________________________ Deliberazione n. 1255 del 09/09/2013. Art. 29, comma 1, della L.R. 31/2001 - Art. 25 comma 1 e 2 della L.R. 46/2012 - Iscrizione nel Bilancio di Previsione per l'anno 2013 di entrate derivanti da assegnazione di fondi da parte dello Stato e della UE vincolati a scopi specifici e delle relative spese Fondo Europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) Importo euro 3.008.379,40 - Modifica POA. LA GIUNTA REGIONALE omissis DELIBERA 1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l'anno 2013 le variazioni in termini di competenza e di cassa così come riportato nell'ALLEGATO "A" 14804 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14805 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14806 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 2013 le variazioni in termini di competenza e di cassa come indicato nella ALLEGATO A parte integrante della presente deliberazione; 2) Di apportare al Programma Operativo Annuale per l'anno 2013 - DGR n. 1787 del 28/12/2012 e sue successive modificazioni ed integrazioni - la variazione compensativa in termini di competenza e di cassa ai capitoli di spesa come indicato nell'ALLEGATO B parte integrante della presente deliberazione; 3) Di trasmettere copia del presente atto all'Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni dalla sua adozione e di disporne la pubblicazione sul Bollettino della Regione Marche entro quindici giorni ai sensi dell'articolo 29, comma 8 e dell'articolo 9, comma 4 della l.r. 11/12/2001, n. 31. _______________________________________________________ Deliberazione n. 1256 del 09/09/2013. Art. 29 comma 3 della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 Art. 26 comma 1 della l.r. 27 dicembre 2012, n. 46 - Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2013 approvato con Deliberazione della Giunta regionale n. 1787 del 28 dicembre 2012 e sue successive modificazioni ed integrazioni - Euro 71.000,00. LA GIUNTA REGIONALE omissis DELIBERA 1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l'anno 14807 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14808 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE DECRETI DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE ogni più opportuna facoltà al riguardo ivi compresa la proposizione di domande nuove, riconvenzionali e di provvedere alla chiamata in causa di terzi; - di rilasciare procura speciale al predetto legale eleggendo domicilio in Macerata, presso lo Studio Legale dell’Avv. Luca Forte, Via Ancona, n. 21. _______________________________________________________ Decreto n. 157 del 12/09/2013 Art. 10 L.R. n. 38/1996 “Riordino in materia di Diritto allo Studio Universitario” - ERSU di Ancona – Sostituzione di un componente del Consiglio di Amministrazione. L’onere derivante dal presente atto, per quanto concerne la prestazione dell’Avv. Luca Forte fa carico al capitolo 10313101 del Bilancio 20132, approvato con L.R. n. 46 del 27/12/2011. L’impegno sarà assunto all’atto della liquidazione che verrà liquidata con apposito decreto dirigenziale. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE omissis IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA Gian Mario Spacca DECRETA Di nominare componente del Consiglio di Amministrazione dell’ERSU di Ancona , ai sensi dell’art. 10 della legge regionale n. 38/1996, in sostituzione del dimissionario sig. Paolo Remia, il sig. Corrado Baldazzi Nembrini Gonzaga. _______________________________________________________ Decreto n. 159 del 17/09/2013. Conferimento al Consigliere regionale Sandro Donati dell’incarico di collaborazione relativo alle materie di competenza del Presidente della Giunta Si attesta inoltre che dal presente decreto non deriva né può derivare un impegno di spesa a carico della Regione. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA Gian Mario Spacca IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE omissis DECRETA _______________________________________________________ - di conferire al Consigliere regionale Sandro Donati l’incarico di collaborare con il Presidente della Giunta nell’esercizio delle competenze relative a riforme istituzionali; rapporti con le istituzioni internazionali, comunitarie, nazionali e locali; internazionalizzazione; programmazione e politica regionale unitaria; turismo; sport e tempo libero; affari generali, istituzionali e legali; sistema statistico; ordinamento dell’informazione e della comunicazione; nomine; - di demandare alle strutture organizzative della Giunta regionale il supporto necessario all’espletamento dell’incarico; - di stabilire che le missioni relative all’espletamento dell’incarico devono essere preventivamente autorizzate dal Presidente della Giunta regionale. Decreto n. 158 del 12/09/2013 Tribunale di Macerata - Citazione in opposizione a D.D.S. n. 394/13 - decadenza totale dall’aiuto 2007 e 2008 - Reg. CE 1698/05 Sviluppo Rurale - Misura 2.1.1. Costituzione in giudizio. Affidamento incarico Avv. Lucilla DI IANNI. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE omissis DECRETA - di costituirsi nel giudizio promosso, avanti il TRIBUNALE DI MACERATA, dal soggetto indicato nel documento istruttorio, con atto di citazione pervenuto in data 1/02/2012; - di conferire il relativo incarico all’Avv. Lucilla DI IANNI dell’Avvocatura regionale, conferendole IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA Gian Mario Spacca 14809 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE DECRETI DEI DIRIGENTI REGIONALI ANNO XLIV • N. 75 scadenza del termine fissato per la presentazione delle offerte in base a quanto stabilito dall’art. 84 comma 10 del D.Lgs. 163/06; - di dare atto che, ai sensi del D.Lgs. 106/08 che ha introdotto il comma 3bis all’art. 26 del D.Lgs. 81/08, per i servizi oggetto del presente provvedimento, non si rende necessaria la valutazione dei rischi di interferenza, trovandosi in presenza di servizi di natura intellettuale; - di provvedere alla pubblicazione del bando di gara: - sul sito informatico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con l’indicazione degli estremi di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, in base a quanto previsto dall’art. 66 comma 7 del D.Lgs. 163/06; - sul sito della Regione Marche; - sul sito dell’Autorità di gestione del FESR www.europa.marche.it. - di dare mandato alla struttura regionale competente in materia di economato di: a) pubblicare il bando di gara, allegato al presente decreto, sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, serie S; b) pubblicare il bando di gara, allegato al presente decreto, sulla Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana - Serie Speciale - Contratti Pubblici; c) versare all’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici di lavori, forniture e servizi il contributo dovuto ai sensi della normativa vigente; d) pubblicare l’avviso di aggiudicazione con le stesse modalità previste al presente punto; - di provvedere alle incombenze connesse con la pubblicazione del bando di gara in estratto e dei relativi esiti, in base alle modalità stabilite dall’art. 66 del D.Lgs. n. 163 del 12/04/2006, sui seguenti quotidiani: - il Sole 24 Ore; - il Corriere della Sera; - il Corriere Adriatico (edizione regionale); - il Messaggero (edizione regionale). in base al principio di rotazione, come indicato nel documento istruttorio; - di prevedere per gli oneri di pubblicità della gara oggetto del presente atto la somma complessiva di Euro 16.000,00 (IVA compresa) e di precisare che alla liquidazione degli oneri di pubblicazione nella GURI e al contributo a favore dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, provvederà con fondi economali la struttura regionale competente in materia di economato; - di provvedere alla copertura finanziaria della spesa derivante dalle attività di pubblicità della gara, stimata in complessivi Euro 16.000,00 (Codice SERVIZIO BILANCIO, RAGIONERIA, TRIBUTI, PATRIMONIO E POLITICHE COMUNITARIE _______________________________________________________ Decreto del Dirigente della P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di gestione FESR E FSE n. 139 del 10/09/2013. Procedura aperta servizio attivazione e gestione di uno strumento finanziario per progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale nella Regione Marche. Base asta 3% (IVA escl.). CIG 5302238935. IL DIRIGENTE DELLA P.F. POLITICHE COMUNITARIE E AUTORITA’ DI GESTIONE FESR E FSE omissis DECRETA - di indire una gara con procedura aperta, ai sensi delle disposizioni previste all’art. 55 del D. Lgs. n. 163 del 12.04.2006, per l’affidamento del servizio di attivazione e gestione di uno strumento finanziario per il sostegno a progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale nella Regione Marche di cui alla DGR n. 1148 del 29/07/2013; - di definire la base d’asta in una commissione di gestione pari al 3 % (IVA esclusa) all’anno per 2 anni calcolata sulle risorse totali della dotazione iniziale dello strumento finanziario pari a a 9.851.359,11; - di approvare il bando di gara di cui all’allegato A e il disciplinare di gara di cui all’allegato B inclusi i documenti connessi (allegati da 1 a 11) che fanno parte integrante e sostanziale del presente atto; - di stabilire che la procedura di gara si svolgerà secondo le modalità previste dal bando di gara, dal disciplinare d’appalto, dal capitolato d’oneri e dallo schema di contratto; - di stabilire che l’offerta dovrà pervenire alla Regione Marche, Posizione di Funzione “Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE”, entro e non oltre le ore 13:00 del giorno 07/11/2013, pena la sua irricevibilità e comunque la sua non ammissione alla gara; - di stabilire che la nomina della Commissione di valutazione avverrà con atto successivo dopo la 14810 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE - di stabilire che la dotazione iniziale dello strumento finanziario, pari a a 9.851.359,11, trova copertura finanziaria con le disponibilità finanziarie esistenti sul bilancio di previsione 2013 sui capitoli e sulle annualità di seguito indicate: SIOPE 1-03-01-1364), impegnando la suddetta somma, con riferimento alla disponibilità esistente sul capitolo n. 31401614 del bilancio di previsione 2013, residui 2012, dell’intervento 6.2.1.86.01 del POR FESR Marche CRO 2007/2013; CAPITOLO 31402768 31402768 31402768 31402768 31402768 31402768 31402768 42604246 ANNO 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Subtotale 2013 TOTALE e di provvedere con successivi atti alla registrazione degli impegni per la somma suddetta; - di stabilire che l’onere che deriverà dall’aggiudicazione della gara stabilita con il presente atto, complessivamente stimato in Euro 715.208,68 (Euro 591.081,55 base d’asta + IVA 21% calcolato quale 3% annuo per 2 anni su Euro 9.851.359,11), fa carico: - Quanto a Euro 333.960,00 sul capitolo 42604246 CAPITOLO 31402768 ANNO XLIV • N. 75 IMPORTO (€) 0 0 11.790,65 285.490,32 2.009.462,88 1.912.753,12 1.031.862,14 5.251.359,11 4,600.000,00 9.851.359,11 “FONDO REGIONALE PER POLITICHE ABITATIVE, ART. 6 L.R. 36/2005”, del bilancio 2013; - Quanto a Euro 381.248,68 sul capitolo 31402768 del POR FESR 07/13 intervento 5.4.1.61.01 Obiettivo operativo “Riqualificare l’ambiente fisico come motore di uno sviluppo economico e sociale” del bilancio 2013, secondo la tabella di seguito riportata: ANNO IMPORTO (€) 2009 11.790,65 2010 285.490,32 2011 83.967,71 TOTALE 381.248,68 - di precisare che per quanto riguarda il costo relativo al servizio prestato dall’aggiudicatario si provvederà con successivi atti autorizzativi di prelievo diretto dallo strumento finanziario, una volta maturati i compensi per la gestione del servizio svolto, come indicato all’articolo 9 dello schema di Contratto (allegato 5 del disciplinare); - di dare atto che non sono attive convenzioni CONSIP di cui all’art. 26, comma 1 della Legge 488/1999 aventi ad oggetto beni e/o servizi comparabili con quelli oggetto della presente procedura di gara; - di pubblicare il presente atto, comprensivo degli allegati, sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche, ai sensi dell’art. 4 del Reg. Reg. 36/94; - di ravvisare le motivazioni per l’avvio dell’esecuzione del contratto in via d’urgenza, di cui all’art. 11, comma 9, del Codice dei contratti; - di dare atto che trattandosi di mera fornitura di servizi, non si rilevano rischi di natura interferenziale e che pertanto non è necessario redigere il documento unico di valutazione dei rischi inferenziali, ai sensi del comma 3-bis dell’art. 26 D.Lgs. 81/2008 e Determinazione n. 3 del 05/03/2008 dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture come indicato dal Datore di lavoro con nota n. 98 del 24/03/2010; 14811 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE - di individuare quale Responsabile Unico del Procedimento relativo alla procedura il dott. Mauro Terzoni, dirigente della P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE e, quale Responsabile Unico del Procedimento per la procedura in economia per la pubblicazione dell’estratto del bando di gara e dell’avviso di aggiudicazione, sui quotidiani, il dott. Fabio Travagliati, funzionario amministrativo della P.F. stessa. IL DIRIGENTE DELLA P.F. Dott. Mauro Terzoni 14812 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 ALLEGATO A R E G I O N E B A N D O M A R C H E D I G A R A PROCEDURA APERTA SERVIZIO ATTIVAZIONE E GESTIONE DI UNO STRUMENTO FINANZIARIO PER PROGETTI DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI HOUSING SOCIALE NELLA REGIONE MARCHE. BASE ASTA 3% (IVA ESCL.). CIG 5302238935. I.1) DENOMINAZIONE, INDIRIZZI E PUNTI DI CONTATTO Regione Marche – PF Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE - Via Tiziano, 44 60125 ANCONA Tel: 071/8063981 e 071/8063762 Fax: 071/8063018 Posta elettronica: [email protected] [email protected] – [email protected] Indirizzo(i) internet : Amministrazione aggiudicatrice: www.regione.marche.it www.europa.marche.it Ulteriori informazioni sono disponibili presso: I punti di contatto sopra indicati Il capitolato d’oneri e la documentazione complementare (inclusi i documenti per il dialogo competitivo e per il sistema dinamico di acquisizione) sono disponibili presso: I punti di contatto sopra indicati Le offerte e le domande di partecipazione vanno inviate a: Regione Marche – PF Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE - Via Tiziano, 44 60125 ANCONA I.2) TIPO DI AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE E PRINCIPALI SETTORI DI ATTIVITA’: Autorità regionale. Organismo di diritto pubblico. SEZIONE II: OGGETTO DELL’APPALTO II.1) DESCRIZIONE II.1.1) Denominazione conferita all’appalto dall’amministrazione aggiudicatrice: Affidamento del servizio di attivazione e gestione di uno strumento finanziario per il sostegno a progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale. II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione, luogo di consegna o di prestazione dei servizi: Servizi. Categoria di servizi: n. 06. Luogo di esecuzione: Regione Marche NUTS ITE3 II.1.3) L’avviso riguarda: Un appalto pubblico di servizi II.1.5) Breve descrizione dell’appalto o degli acquisti: Servizi relativi all’attivazione e gestione di uno strumento finanziario per il sostegno a progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale nella Regione Marche. I servizi si articolano secondo quanto meglio specificato nel bando integrale di gara. II.1.6) CPV (Vocabolario comune per gli appalti): 66122000-1 II.1.7) L’appalto rientra nel campo di applicazione dell’accordo quadro sugli appalti pubblici (AAP): NO II.1.8) Divisione in lotti: No II.1.9) Ammissibilità di varianti: Si II.2) QUANTITATIVO O ENTITA’ DELL’APPALTO II.2.1) Quantitativo o entità totale: Importo base stimato IVA esclusa: 3% (al netto dell’IVA) all’anno sulle risorse totali della dotazione iniziale dello strumento finanziario, corrispondente per i due anni di durata a € 591.081,55 (al netto di IVA) 14813 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 II.2.2) Opzioni: Esecuzione anticipata della prestazione, ai sensi dell’art. 11, comma 9 del Codice II.3) DURATA DELL’APPALTO O TERMINE DI ESECUZIONE: 24 mesi SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO III.1) CONDIZIONI RELATIVE ALL’APPALTO III.1.1) Cauzioni e garanzie richieste: Garanzia a corredo dell’offerta di € 11.821,63. Per le riduzioni si rinvia all’art 75, comma 7, D.Lgs. 163/06. Validità 180 giorni. Garanzia fideiussoria da parte dell’esecutore del contratto pari al 10% dell’importo contrattuale con l’applicazione degli eventuali aumenti ai sensi dell’art. 113 comma 1 del D.Lgs. 163/06. III.1.2) Principali modalità di finanziamento e di pagamento e/o riferimenti alle disposizioni applicabili in materia Finanziamento a carico del Programma Operativo C.R.O. FESR 2007-2013 della Regione Marche e dei fondi regionali per l’edilizia agevolata di cui alla Legge Regionale n. 36 del 2005. III.2) CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE III.2.1) Situazione personale degli operatori, inclusi i requisiti relativi all’iscrizione nell’albo professionale o nel registro commerciale Si veda il disciplinare di gara. III.2.2) Capacità economica e finanziaria - Possesso, con riferimento agli ultimi tre esercizi finanziari antecedenti la data di pubblicazione del bando, di almeno due bilanci chiusi in attivo. - Presentino un totale attivo dello stato patrimoniale relativo all’ultimo bilancio di esercizio regolarmente approvato non inferiore a € 100.000.000,00 (centomilioni/00). III.2.3) Capacità tecnica e organizzativa - Aver finanziato con le forme tecniche di finanziamento di cui alla presente gara (rilascio di prestiti, interventi a favore del capitale di rischio, ecc.) negli ultimi tre esercizi uno o più progetti di sviluppo urbano inteso come progetti immobiliari, di rigenerazione urbana, social housing, efficientamento energetico, infrastrutture di interesse locale, ecc., per un ammontare complessivo non inferiore a 10 milioni di Euro. Nel caso di più progetti la cui somma consente di pervenire alla soglia minima indicata, il valore di ciascun progetto finanziato non potrà essere inferiore al milione di euro (Iva esclusa). In caso di Raggruppamento temporaneo/Consorzio ordinario di concorrenti/GEIE tale requisito deve essere posseduto dal Raggruppamento temporaneo/Consorzio ordinario di concorrenti/GEIE nel suo complesso - Per la documentazione ai sensi dell’art. 48 c. 1 del D.Lgs. 163/06, si rinvia al disciplinare di gara. III. 3) CONDIZIONI RELATIVE ALL’APPALTO DI SERVIZI III.3.1) La prestazione del servizio è riservata ad una particolare professione? La prestazione del servizio è riservata alle banche iscritte all’albo ai sensi dell’art. 13 del d.lgs. 385/1993 o che possono esercitare l'attività bancaria ai sensi dell'art. 16, comma 3, del d.lgs. n. 385/1993 e alle società finanziarie regolamentate ex Art.107 del d.lgs. n. 385/93. III.3.2) Le persone giuridiche devono indicare il nome e le qualifiche professionali delle persone incaricate della prestazione del servizio? Sì SEZIONE IV: PROCEDURA IV.1) TIPO DI PROCEDURA IV.1.1) Tipo di procedura: Aperta IV.2) CRITERI DI AGGIUDICAZIONE IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa di cui all’art. 83 del D.Lgs. 163/06: - offerta tecnica max punti 60/100; - offerta economica (max punti 40/100); IV.3) INFORMAZIONI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO 14814 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto: No IV.3.3) Condizioni per ottenere il capitolato d’oneri e la documentazione complementare: Il disciplinare di gara e la documentazione complementare possono essere scaricati dagli indirizzi internet o ritirati presso i punti di contatto di cui al pt. I.1). Non si procederà all’invio della documentazione tramite fax. Termine ultimo per richiedere la documentazione: 10 giorni prima della scadenza del termine di cui al successivo pt. IV.3.4). Documenti a pagamento: No IV.3.4) Termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione: Data: 07/11/2013 Ora: 13:00 IV.3.6) Lingue utilizzabili per la presentazione delle offerte/domande di partecipazione: Italiano IV.3.7) Periodo minimo durante il quale l’offerente è vincolato alla propria offerta (procedure aperte): 180 giorni (dalla data di scadenza del termine per la presentazione dell’offerta) IV.3.8) Modalità di apertura delle offerte Data: 13/11/2013 Ora: 10:00 Luogo: Uffici della Giunta Regionale – Palazzo Leopardi – Via Tiziano, 44 - 60125 ANCONA SEZIONE V: ALTRE INFORMAZIONI V.1) TRATTASI DI UN APPALTO PERIODICO: No V.2) APPALTO CONNESSO AD UN PROGETTO E/O PROGRAMMA FINANZIATO DAI FONDI COMUNITARI: Programma Operativo FESR 2007-2013 Marche - intervento 5.4.1.61.01 V.3) INFORMAZIONI COMPLEMENTARI Il Codice identificativo della gara (CIG) è il seguente: 5302238935 V.4) PROCEDURE DI RICORSO: Ricorso al TAR delle Marche entro 60 gg. Oppure ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 gg. V.5) PUBBLICAZIONE: Il Bando di gara sarà pubblicato: 1. nella Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea; 2. nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie speciale – Contratti pubblici; 3. nel Bollettino Ufficiale della Regione Marche (BUR); 4. nel sito istituzionale: www.regione.marche.it; 5. nel sito dell’Autorità di gestione FESR: www.europa.marche.it; 6. nel sito del Ministero delle Infrastrutture: www.serviziocontrattipubblici.it; 7. per estratto su 4 quotidiani (2 a maggiore diffusione nazionale e 2 a maggiore diffusione locale) V.6) ALTRE INFORMAZIONI: Responsabile del procedimento: Mauro Terzoni (tel. 071/8063981; e-mail: [email protected]) 14815 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 ALLEGATO B R E G I O N E M A R C H E D I S C I P L I N A R E D I G A R A PROCEDURA APERTA SERVIZIO ATTIVAZIONE E GESTIONE DI UNO STRUMENTO FINANZIARIO PER PROGETTI DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI HOUSING SOCIALE NELLA REGIONE MARCHE. BASE ASTA 3% (IVA ESCL.). CIG 5302238935. PREMESSA 1) OGGETTO DELL’APPALTO 2) TERMINI E ORGANI 3) IMPORTO 4) SOGGETTI AMMESSI ALLA GARA 5) DIVIETI E INCOMPATIBILITA’ 6) REQUISITI DI PARTECIPAZIONE 6.1) REQUISITI DI ORDINE GENERALE E PROFESSIONALE 6.2) REQUISITI DI CAPACITÀ ECONOMICO - FINANZIARIA 6.3) REQUISITI DI CAPACITÀ TECNICA E PROFESSIONALE 7) AVVALIMENTO 8) DOCUMENTI DA PRESENTARE AI FINI DELLA PARTECIPAZIONE ALLA PROCEDURA 8.1) BUSTA “A – DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA” 8.2) BUSTE “B – OFFERTA TECNICA” E “C – OFFERTA ECONOMICA” 8.3) INFORMAZIONI GENERALI 9) REGOLE AI FINI DELLA PARTECIPAZIONE DI RTI E CONSORZI 10) MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA 10.1) IL PLICO 10.2) LE BUSTE 10.3) RICHIESTA INFORMAZIONI 11) MODALITA’ DI AGGIUDICAZIONE DELLA GARA 11.1) VALUTAZIONE OFFERTA TECNICA: PUNTI 60 11.2) VALUTAZIONE OFFERTA ECONOMICA: PUNTI 40 11.3) VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELL’OFFERTA 12) DISPOSIZIONI VARIE 13) ADEMPIMENTI PER LA STIPULA DEL CONTRATTO 14) SUBAPPALTO 15) GARANZIA DI ESECUZIONE 16) TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI 17) NORMATIVA DI RIFERIMENTO E PRINCIPI 18) ALLEGATI PREMESSA 14816 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 La Regione Marche, P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE (di seguito per brevità anche Stazione appaltante), ha indetto una gara mediante procedura aperta, ai sensi del D. Lgs. n. 163/2006 e s.m.i., per l’affidamento del servizio di attivazione e gestione di uno strumento finanziario per il sostegno a progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale. La documentazione ufficiale di gara è disponibile in formato cartaceo, ritirabile presso la stazione appaltante: Regione Marche Posizione di Funzione “Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE” Via Tiziano, 44 - 60125 ANCONA Tel: 071/8063981 – 071/8063762 Fax: 071/8063018 Posta elettronica: [email protected], [email protected], [email protected] PEC [email protected] Termine ultimo per richiedere la documentazione: 10 giorni prima della scadenza del termine per il ricevimento delle offerte. La documentazione di gara può essere consultata e scaricata dal sito www.regione.marche.it, nonché dal sito www.europa.marche.it. E’ vietata ogni alterazione dei documenti pubblicati nei succitati siti internet; per eventuali controversie faranno fede i documenti allegati, quale parte integrante e sostanziale, al decreto di indizione della gara. Il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 – “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE” – viene nel prosieguo del presente atto denominato “Codice”. 1) OGGETTO DELL’APPALTO Il presente disciplinare ha per oggetto l’affidamento del servizio di attivazione e gestione di uno strumento finanziario per il sostegno a progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale nella Regione Marche. La stazione appaltate stipulerà con l’aggiudicatario apposito contratto con il quale verrà regolamentata la predetta prestazione, secondo le modalità previste dal presente Disciplinare e dai suoi allegati. 2) TERMINI E ORGANI Ai sensi di quanto disposto dall’art. 2, comma 2, della L. 241/1990, sono stabiliti i seguenti termini della procedura. Il termine del procedimento è fissato in 180 giorni naturali e consecutivi dalla data di scadenza del termine di presentazione delle offerte. Le offerte devono essere presentate entro e non oltre le ore 13:00 del giorno 07/11/2013. Il contratto non può essere stipulato prima di trentacinque giorni dall'invio dell'ultima delle comunicazioni del provvedimento di aggiudicazione definitiva ai sensi dell'articolo 79 del Codice. La stazione appaltante, ai sensi dell’art. 11, comma 9 del Codice, intende autorizzare l’esecuzione anticipata della prestazione. Il termine per dare ultimata la prestazione oggetto del presente atto è indicato al paragrafo 11 del Capitolato Speciale di appalto. La verifica finale sulla regolare ed avvenuta esecuzione dei servizi richiesti avverrà entro e non oltre 60 giorni dall’ultimazione delle prestazioni richieste. 14817 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 E’ designato quale Responsabile unico del procedimento, ai sensi e per gli effetti dell’art. 10 del Codice, il dott. Mauro Terzoni, dirigente della P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE, Tel: 071/8063981,071/8063762 Fax: 071/8063018. 3) IMPORTO Il valore posto a base di gara è ad una commissione di gestione pari al 3% (al netto dell’IVA) all’anno sulle risorse totali della dotazione iniziale dello strumento finanziario, corrispondente per i due anni di durata a un importo complessivo in appalto di € 591.081,55 (al netto dell’IVA), calcolato sul 3% per 2 anni sulla dotazione di euro 9.851.359,11. 4) SOGGETTI AMMESSI ALLA GARA Sono ammessi a partecipare alla procedura i soggetti di cui all’art. 34 del Codice con le modalità di cui agli artt. 35, 36 e 37 del medesimo Codice. Sono ammessi a partecipare alla gara gli operatori economici di seguito descritti: - Banche iscritte all’albo ai sensi dell’art. 13 del d.lgs. 385/1993 o che possono esercitare l'attività bancaria ai sensi dell'art. 16, comma 3, del d.lgs. n. 385/1993; - Società finanziarie regolamentate ex Art.107 del d.lgs. n. 385/93. Sono ammessi a partecipare anche altri soggetti che si riuniscano in aggregazioni ex art. 34 del D. Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 e s.m.i. con un soggetto in possesso dei requisiti di cui al punto precedente che assuma il ruolo di Gestore (Mandatario). 5) DIVIETI E INCOMPATIBILITA’ A pena di esclusione dalla presente procedura: - I consorzi di cui all’art. 34, comma 1, lettere b) e c), del Codice sono tenuti ad indicare in sede di offerta per quali consorziati il consorzio concorre; a questi ultimi è fatto divieto di partecipare, in qualsiasi altra forma, alla medesima gara; in tale caso di violazione sono esclusi dalla gara sia il consorzio sia il consorziato; in caso di inosservanza di tale divieto si applica l’art. 353 del Codice Penale. È vietata la partecipazione a più di un consorzio stabile. - E’ fatto divieto ai concorrenti di partecipare alla gara in più di un raggruppamento temporaneo o consorzio ordinario di concorrenti, ovvero di partecipare alla gara anche in forma individuale qualora abbia partecipato alla gara medesima in raggruppamento o consorzio ordinario di concorrenti. 6) REQUISITI DI PARTECIPAZIONE Per partecipare alla presente procedura il concorrente deve essere in possesso, a pena di esclusione, dei seguenti requisiti: 6.1) REQUISITI DI ORDINE GENERALE E PROFESSIONALE x Non versare in nessuna delle condizioni di esclusione stabilite dall’art. 38 del Codice; x Essere iscritti per le attività inerenti l’oggetto della gara al registro delle imprese presso la C.C.I.A.A. o in uno dei registri professionali o commerciali dello stato di residenza, ai sensi dell’art. 39 del Codice (l’iscrizione al registro, qualora richiesta ai fini della disciplina del requisito di professionalità del soggetto partecipante, deve essere coerente con la prestazione oggetto della procedura); x Essere iscritti presso il pertinente albo o elenco di soggetti intermediari vigilati autorizzati allo svolgimento delle attività di cui al presente bando, o documentazione equipollente per i soggetti stabiliti in altri Stati membri dell’Unione Europea. 14818 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 6.2) REQUISITI DI CAPACITÀ ECONOMICO - FINANZIARIA Sono ammessi a partecipare alla procedura di gara i concorrenti che: x Sono in possesso, con riferimento agli ultimi tre esercizi finanziari antecedenti la data di pubblicazione del bando, di almeno due bilanci chiusi in attivo. x Presentito un totale attivo dello stato patrimoniale relativo all’ultimo bilancio di esercizio regolarmente approvato non inferiore a 100.000.000 euro (centomilioni/00). 6.3) REQUISITI DI CAPACITÀ TECNICA E ORGANIZZATIVA Ciascun concorrente deve inoltre dimostrare di essere in possesso dei seguenti requisiti di capacità tecnica e organizzativa: x Aver finanziato con le forme tecniche di finanziamento di cui alla presente gara (rilascio di prestiti, interventi a favore del capitale di rischio, ecc.) negli ultimi tre esercizi uno o più progetti di sviluppo urbano inteso come progetti immobiliari, di rigenerazione urbana, social housing, efficientamento energetico, infrastrutture di interesse locale, ecc., per un ammontare complessivo non inferiore a 10 milioni di Euro. Nel caso di più progetti la cui somma consente di pervenire alla soglia minima indicata, il valore di ciascun progetto finanziato non potrà essere inferiore al milione di euro (Iva esclusa). In caso di Raggruppamento temporaneo/Consorzio ordinario di concorrenti/GEIE tale requisito deve essere posseduto dal Raggruppamento temporaneo/Consorzio ordinario di concorrenti/GEIE nel suo complesso; Ai fini suddetti: x Devono essere inclusi i servizi relativi al periodo temporale costituito dai tre anni consecutivi immediatamente antecedenti la data di pubblicazione del bando, ancorché avviati in anni precedenti e anche se non conclusi entro la data di pubblicazione del bando. 7) AVVALIMENTO Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 49 del Codice, il concorrente – singolo o plurimo – può soddisfare la richiesta relativa al possesso dei requisiti tecnici o economici, avvalendosi dei requisiti di un altro soggetto. A tal fine, il concorrente che intenda far ricorso all’avvalimento dovrà produrre nella Busta A, la seguente documentazione: a) dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante del concorrente, attestante l’avvalimento dei requisiti necessari per la partecipazione alla gara, con specifica indicazione dei requisiti di cui ci si intende avvalere e dell’impresa ausiliaria; b) dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa ausiliaria attestante il possesso da parte di quest’ultima dei requisiti generali di cui all’articolo 38 del Codice; c) dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa ausiliaria con cui quest’ultima si obbliga verso il concorrente e verso la stazione appaltante, a mettere a disposizione per tutta la durata del Contratto le risorse necessarie di cui è carente il concorrente; d) dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa ausiliaria con cui quest’ultima attesta che non partecipa alla gara in proprio o associata o consorziata ai sensi dell’art. 34 del Codice; e) copia autentica del contratto in virtù del quale l’impresa ausiliaria si obbliga nei confronti del concorrente a fornire i requisiti e a mettere a disposizione le risorse necessarie per tutta la durata del Contratto ovvero, in caso di avvalimento nei confronti di un’impresa che appartiene al medesimo gruppo, dichiarazione sostitutiva attestante il legame giuridico ed economico esistente nel gruppo, dal quale discendono i medesimi obblighi previsti dall’art. 49, comma 5, del Codice (obblighi previsti dalla normativa antimafia). 14819 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 La stazione appaltante, e per essa la Commissione giudicatrice, si riserva la facoltà di richiedere, ai sensi dell’art. 46 del Codice, ogni ulteriore documentazione qualora quella presentata non fosse ritenuta idonea o sufficiente. Il concorrente può assolvere ai predetti obblighi dichiarativi compilando l’apposito modulo predisposto dalla stazione appaltante ed allegato al presente disciplinare. In ogni caso le dichiarazioni in parola devono, a pena di esclusione, riguardare tutti gli elementi e le informazioni contenute nei suddetti moduli che, a tale fine, sono da considerare parte integrante e sostanziale del presente disciplinare. Si precisa che, nel caso di dichiarazioni mendaci, ferma restando l’applicazione dell’art. 49, comma 3, del Codice, si procederà all’esclusione del concorrente e all’escussione della garanzia a corredo dell’offerta. Il concorrente e l’impresa ausiliaria sono responsabili in solido delle obbligazioni assunte con la stipula del Contratto. Si precisa inoltre, che, in caso di ricorso all’avvalimento: - non è ammesso, ai sensi dell’art. 49, comma 8, del Codice, che della stessa impresa ausiliaria si avvalga più di un concorrente, pena l’esclusione di tutti i concorrenti che si siano avvalsi della medesima impresa; - non è ammessa, ai sensi del richiamato art. 49, comma 8, del Codice, la partecipazione contemporanea alla gara dell’impresa ausiliaria e di quella che si avvale dei requisiti di quest’ultima, pena l’esclusione di entrambe le imprese. Al fine di consentire un più ampio confronto concorrenziale tra le imprese, non è ammessa, pena l’esclusione, l’utilizzazione dei requisiti o dei mezzi tecnici o economici mediante avvalimento tra due o più soggetti in grado di soddisfare singolarmente i requisiti di partecipazione. In considerazione della circostanza che i divieti sopra citati, relativi all’utilizzazione dell’avvalimento tra imprese in grado di soddisfare singolarmente i requisiti economici e tecnici di partecipazione hanno tutti finalità a favore della migliore competitività, tali divieti non operano tra imprese controllate o collegate ai sensi dell’art. 2359 del Codice Civile e comunque tra imprese che rappresentano, ai fini della partecipazione alla gara, un unico centro decisionale. 8) DOCUMENTI DA PRESENTARE AI FINI DELLA PARTECIPAZIONE ALLA PROCEDURA Ferme restando le modalità di presentazione dell’offerta espressamente disciplinate dal presente atto, ai fini dell’ammissione alla procedura, il concorrente dovrà dichiarare ai sensi e per gli effetti del DPR 445/2000 il possesso dei requisiti di ordine generale e professionale prescritti nel presente disciplinare, nonché le ulteriori informazioni richieste dal disciplinare stesso. Il concorrente può assolvere al predetto obbligo compilando l’apposito modulo predisposto dalla stazione appaltante e allegato al presente disciplinare. In ogni caso la dichiarazione del concorrente deve, a pena di esclusione, riguardare tutti gli elementi e le informazioni contenute nel suddetto modulo che, a tale fine, è da considerare parte integrante e sostanziale del presente disciplinare. Ai medesimi fini il concorrente dovrà dichiarare ai sensi e per gli effetti del DPR 445/2000 il possesso degli ulteriori requisiti prescritti nel presente disciplinare. Il concorrente può assolvere al predetto obbligo compilando l’apposito modulo predisposto dalla stazione appaltante e allegato al presente disciplinare. In ogni caso la dichiarazione del concorrente deve, a pena di esclusione, riguardare tutti gli elementi e le informazioni contenute nei suddetti moduli che, a tale fine, sono da considerare parte integrante e sostanziale del presente disciplinare. Gli operatori economici stabiliti in Paesi diversi dall’Italia ma nell’ambito di uno dei Paesi ammessi a partecipare alla presente gara, nel rispetto della regola sulla nazionalità, devono produrre documentazione conforme alle normative vigenti nei rispettivi Paesi, idonea a dimostrare il possesso dei requisiti minimi qui prescritti. Se nessun documento o certificato è rilasciato dallo Stato 14820 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 dell’operatore economico partecipante, allora costituisce prova sufficiente una dichiarazione giurata, ovvero una dichiarazione resa dall’interessato innanzi a un pubblico ufficiale competente, a un notaio o a un organismo professionale qualificato a riceverla, del Paese di stabilimento. Ai fini della partecipazione alla presente procedura il concorrente deve conformare la documentazione richiesta nel rispetto delle seguenti disposizioni. 8.1) BUSTA “A – DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA” Nella Busta “A – Documentazione amministrativa” deve essere contenuta, a pena di esclusione, la seguente documentazione: A. LA DICHIARAZIONE DI CUI ALL’ALLEGATO 1; B. PROVA DOCUMENTALE DI AVVENUTO PAGAMENTO DEI DIRITTI A FAVORE DELL’AUTORITÀ PER LA VIGILANZA SUI CONTRATTI PUBBLICI DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE, mediante versamento da effettuare secondo le istruzioni operative presenti sul sito dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (servizio riscossione contributi). Indicare il Codice Identificativo della Gara (CIG 5302238935). In caso di RTI, costituito o non ancora costituito, il versamento è unico e deve essere effettuato dalla ditta mandataria. C. GARANZIA A CORREDO DELL’OFFERTA PRODOTTA, ai sensi dell’art. 75 del D. Lgs. n. 163/2006, di importo pari ad Euro € 11.821,63 (undicimilaottocentoventuno//63 euro) con validità pari a n. 180 giorni decorrenti dalla data di scadenza per la presentazione delle offerte, prevista dal presente disciplinare. La fideiussione, a scelta dell'offerente, può essere bancaria o assicurativa o rilasciata dagli intermediari iscritti nell'albo di cui all'articolo 106 del decreto legislativo 1°settembre 1993, n. 385, che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie e che sono sottoposti a revisione contabile da parte di una società di revisione iscritta nell'albo previsto dall'articolo 161 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58. La fideiussione bancaria o assicurativa dovrà prevedere: - la rinuncia espressa al beneficio della preventiva escussione del debitore principale - la rinuncia espressa all’eccezione di cui all’art. 1957, comma 2, del codice civile - la sua operatività entro quindici giorni su richiesta scritta della Stazione appaltante. L'importo della garanzia, e del suo eventuale rinnovo, è ridotto del cinquanta per cento per gli operatori economici ai quali venga rilasciata, da organismi accreditati, ai sensi delle norme europee della serie UNI CEI EN 45000 e della serie UNI CEI EN ISO/IEC 17000, la certificazione del sistema di qualità conforme alle norme europee della serie UNI CEI ISO 9000. Per fruire di tale beneficio, il concorrente segnala in sede di offerta il possesso del requisito e lo documenta nei modi stabiliti dalle vigenti disposizioni, producendo nella busta A i relativi documenti o, altrimenti producendo una dichiarazione, di cui all’art. 75, comma 7, del D. Lgs. n. 163/2006, resa ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 445/2000; In caso di soggetti di cui all’art. 34, comma 1, lettere d) ed e), nonché all’art. 90, comma 1, lettera g), del Codice, costituiti o da costituire, il beneficio della riduzione sarà applicabile alle seguenti condizioni: - per soggetti di tipo orizzontale, qualora tutte le raggruppate (o raggruppande) ovvero tutte le consorziate (o consorziande) siano munite di certificazione di qualità; - per soggetti di tipo verticale, per l’intero soggetto concorrente qualora tutte le raggruppate (o raggruppande) ovvero tutte le consorziate (o consorziande) siano munite di certificazione di qualità, ovvero ancora per le sole raggruppate (o raggruppande) e per le sole consorziate (o consorziande) munite di certificazione di qualità, limitatamente alla quota parte ad esse 14821 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 riferibile. D. in caso di avvalimento, DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALL’ISTITUTO DELL’AVVALIMENTO conforme alle disposizioni di cui al precedente punto 7 del presente disciplinare. E. In caso di R.T.I. già costituito o Consorzio o G.E.I.E., COPIA AUTENTICA DEL MANDATO COLLETTIVO irrevocabile con rappresentanza, conferito alla mandataria ovvero dell’atto costitutivo del consorzio. F. COPIA DELLA DELIBERA DELL’ORGANO DELIBERATIVO, in caso di partecipazione in consorzio del tipo di cui all’art. 34, comma 1, lettere b) e c), nonché dell’art. 90, comma 1, lettera h), del Codice. G. PROCURA SPECIALE (in caso di dichiarazione resa da Procuratore speciale). H. IMPEGNO DI UN FIDEIUSSORE ai sensi dell’art. 75 comma 8 del D.Lgs. 163/2006, a rilasciare la garanzia per l’esecuzione di cui al presente disciplinare, qualora il concorrente risultasse aggiudicatario. L’impegno può essere dimostrato come segue: - mediante l’inserimento dell’impegno all’interno della garanzia a corredo dell’offerta; - mediante apposita dichiarazione di impegno di un fideiussore ai sensi dell’art. 75 comma 8 del D.Lgs. 163/2006; I. Eventuale DICHIARAZIONE di cui alla lett. a) o lett. b) o lett. c) dell’art. 38 comma 2 del D.lgs. 163/06 in combinato disposto con art. 38 comma 1 lett. M-quater (eventuale situazione di controllo di cui all’art. 2359 del Cod. Civ.). 8.2) BUSTE “B – OFFERTA TECNICA” E “C – OFFERTA ECONOMICA” La busta “B – Offerta tecnica” deve contenere, a pena di esclusione, la proposta di business plan, redatta in lingua italiana, priva di qualsivoglia indicazione (diretta o indiretta) di carattere economico: A seguire sono indicati gli elementi del business plan: 1. Struttura legale e organizzativa del gestore Descrizione della struttura presso cui lo Strumento Finanziario Urbano (SFU) viene costituito (banca o società finanziaria) con particolare riferimento a: - Forma giuridica, organigramma e funzionigramma della struttura presso cui il SFU viene costituito, rating posseduto; Necessità di autorizzazioni per gestire il SFU e relative tempistiche per l’ottenimento; - Strutture coinvolte nel processo decisionale di investimento, in particolare definire e descrivere le strutture/soggetti incaricati della valutazione dei progetti e della delibera di finanziamento degli stessi e le relazioni che intercorreranno tra le predette strutture/soggetti - Presenza del gestore sul territorio (es. filiali, uffici, ecc.) ed eventuale modalità con cui le strutture territoriali verranno attivate sul progetto; - Modalità di cooperazione con la Regione e gli Enti Locali promotori dei progetti, in particolare dovrà essere descritto se il gestore intende attivare un team apposito e come questo verrà gestito; - Descrizione del sistema di sorveglianza, monitoraggio e reporting dei progetti che il gestore intende implementare e come intende gestire i rapporti con la Regione Marche per la 14822 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 certificazione e rendicontazione della spesa, garantendo la tracciabilità separata delle risorse di housing sociale dalle risorse FESR. 2. Gruppo di lavoro Descrizione del team di lavoro che sarà attivato sul progetto dal gestore e che dovrà includere: 9 CV di ciascuno degli esperti di cui all’Art 4.4 (Team di gestione) del Capitolato speciale d’appalto 9 CV della altre risorse che si intendono attivare per l’esecuzione del servizio 9 CV di eventuali soggetti terzi che saranno attivati dal gestore 9 Organigramma del gruppo di lavoro Modalità di interazione con le stazioni appaltanti 3. Strategia di investimento Il candidato dovrà descrivere la modalità con cui intende gestire le risorse in termini di: Forma tecnica con cui il gestore intende intervenire; Forma tecnica con cui il co-finanziamento potrà essere utilizzato nei progetti; Redditività richiesta, sui progetti, che il gestore si attende per le risorse della dotazione iniziale regionale; Modalità con cui il gestore prevede di gestire l’uscita dai progetti; Modalità di selezione dei progetti, anche qualora quelli proposti dalla Regione Marche non risultassero finanziabili dal gestore, con particolare riferimento all’analisi economico finanziaria e socio-economica degli stessi. Indicazione di due casi pilota quali simulazione e analisi di investimento, sulla base dei progetti ‘target’: Nell’offerta tecnica, pena l’esclusione, il candidato non dovrà indicare in alcun modo l’ammontare previsto di co-finanziamento che intende erogare, essendo questo un elemento dell’offerta economica di cui alla busta “C”. Nella busta “C – Offerta economica” il concorrente deve inserire, a pena di esclusione, la Dichiarazione di offerta economica (Allegato 4), redatta in lingua italiana, su carta legale o legalizzata con una marca da bollo o contrassegno telematico da € 16,00, firmata o siglata in ogni sua pagina e sottoscritta, pena l’esclusione, per esteso nell’ultima pagina. Per il periodo tra il 1/1/2014 e il 31/12/2015 il concorrente dovrà definire il livello della parte fissa e parte variabile della commissione di gestione, espresso in termini percentuali della dotazione iniziale, in particolare: Per la parte fissa – indicando la percentuale della dotazione iniziale che semestralmente verrà corrisposta dalla Regione al gestore per le attività di gestione. Tale percentuale non dovrà essere superiore al 50% della commissione complessiva; Per la parte variabile – indicando la percentuale dell’ammontare dell’investimento deliberato che verrà corrisposta dalla Regione al gestore al momento della delibera di finanziamento. La parte fissa e la parte variabile cumulativamente non potranno superare su base annua la soglia percentuale indicata nel Capitolato speciale di appalto. Per il periodo successivo al 31/12/2015 la commissione di gestione corrisposta al gestore sarà pari ad una percentuale dei proventi che saranno corrisposti dai progetti al SFU. Il concorrente deve indicare quale percentuale dei proventi conseguiti intende mantenere quale commissione di gestione. 14823 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 Infine dovrà essere indicato l’ammontare di co-finanziamento che il concorrente metterà a disposizione. Oltre alla Dichiarazione di offerta economica il concorrente nella busta “C” deve presentare un documento contenente: - Il dettaglio delle singole voci di spesa o costo ricomprese all’interno della commissione di gestione proposta; - La remunerazione minima che si stima di richiedere sul cofinanziamento e le condizioni alle quali il gestore si impegna a garantire il cofinanziamento ai singoli progetti; - Un budget operativo in coerenza all’offerta sviluppata, utilizzando lo schema di cui all’allegato 11. In caso di soggetti di cui all’art. 34, comma 1, lettere d) ed e), nonché all’art. 90, comma 1, lettera g), del Codice, costituendi o costituiti, la presentazione dei documenti e delle dichiarazioni previste (o eventualmente dei certificati che tali dichiarazioni sostituiscono), nonché il possesso dei requisiti minimi richiesti, sono assoggettati anche a quanto appositamente stabilito nel seguito del presente disciplinare. 8.3) INFORMAZIONI GENERALI Nell’ambito della presente procedura, la garanzia a corredo dell’offerta viene escussa: - In caso di mancata sottoscrizione del Contratto per fatto del concorrente; - Ai sensi dell’art. 48 del Codice, nel caso in cui il concorrente stesso non fornisca la prova in ordine al possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa e nel caso di dichiarazioni mendaci. Ai sensi dell’art. 75, comma 6, del Codice, la garanzia a corredo dell’offerta verrà svincolata all’aggiudicatario automaticamente al momento della sottoscrizione del Contratto. Ai sensi dell’art. 75, comma 9, del Codice, verrà comunicata l’aggiudicazione definitiva ai concorrenti non aggiudicatari e contestualmente, e comunque entro un termine non superiore a trenta giorni dalla predetta aggiudicazione, verrà svincolata nei loro confronti la garanzia a corredo dell’offerta. La stazione appaltante, ai sensi dell’art. 38, comma 2, lettera b), esclude i concorrenti per i quali accerta che le relative offerte sono imputabili ad un unico centro decisionale, sulla base di univoci elementi. La verifica e l'eventuale esclusione sono disposte dopo l'apertura delle buste contenenti l'offerta economica. Tutta la documentazione prodotta dai concorrenti, ai sensi del presente disciplinare, viene definitivamente acquisita dalla stazione appaltante e non sarà restituita ai soggetti offerenti neanche previa specifica richiesta comunque motivata. È ammesso il rilascio di copia conforme della predetta documentazione nel rispetto delle disposizioni della Regione Marche vigenti in materia. 9. REGOLE AI FINI DELLA PARTECIPAZIONE DI R.T.I. E CONSORZI Ferme le indicazioni e le prescrizioni in ordine ai requisiti di ammissione e in ordine ai contenuti, alle modalità di presentazione del plico e delle buste contenenti la documentazione e le offerte, cui si rimanda, i concorrenti che intendano presentare un’offerta in RTI ovvero in Consorzio, o G.E.I.E., o con l’impegno di costituire un RTI ovvero un consorzio, dovranno osservare le condizioni previste di seguito. I requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa dovranno essere posseduti cumulativamente dal raggruppamento, fermo restando l’obbligo per la mandataria, ai sensi dell’art. 275 comma 2 del DPR 207/2010, di possedere in ogni caso tali requisiti ed eseguire le prestazioni in misura maggioritaria. Si specifica che, ai fini della verifica di quanto appena 14824 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 indicato, si prenderanno in considerazione i requisiti nel loro complesso, non essendo richiesta la maggioranza per ogni singolo requisito. E’ fatto, infine, divieto ai concorrenti di partecipare alla gara in forma singola e contemporaneamente in forma plurima (RTI, consorzi, GEIE) ovvero di partecipare in più di una forma plurima, pena l’esclusione dalla gara del concorrente medesimo e del soggetto plurimo al quale esso partecipa. I documenti da produrre nella “BUSTA A – DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA”, pena l’esclusione dalla gara, sono i seguenti: - Dichiarazione conforme all’Allegato 1. Ferme restando le regole sul possesso dei requisiti di capacità tecnica da parte del RTI o del consorzio, sopra stabilite, la suddetta dichiarazione di cui all’allegato 1, dovrà essere resa da ciascuna impresa partecipante al RTI (costituito o costituendo), al G.E.I.E., nonché, nel caso di consorzio costituito, dal consorzio e da tutte le imprese consorziate, ovvero nel caso di consorzio costituendo da tutte le imprese che intendono costituirsi in consorzio. - Prova documentale di avvenuto pagamento dei diritti a favore dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. - Garanzia a corredo dell’offerta e impegno di un fideiussore ai sensi dell’art. 75 comma 8 del D.Lgs. 163/2006, a rilasciare la garanzia per l’esecuzione di cui al presente disciplinare La garanzia a corredo dell’offerta deve essere prodotta: o in caso di soggetti di cui all’art. 34, comma 1, lettera d), nonché all’art. 90, comma 1, lettera g), del Codice, costituiti, dall’operatore economico mandatario con indicazione che il soggetto garantito è il concorrente nel suo complesso; o in caso di soggetti di cui all’art. 34, comma 1, lettera d), nonché all’art. 90, comma 1, lettera g), del Codice, costituendi, da uno degli operatori economici raggruppandi con indicazione che i soggetti garantiti sono tutti gli operatori raggruppandi; o in caso di soggetti di cui all’art. 34, comma 1, lettera e), del Codice, costituendi, da una delle consorziande con indicazione che i soggetti garantiti sono tutti gli operatori economici che intendono costituirsi in Consorzio; o in caso di soggetti di cui all’art. 34, comma 1, lettera e), del Codice, costituiti, dal consorzio con indicazione che il soggetto garantito è il Consorzio; o in caso di Consorzio di cui alle lettere b) e c) di cui all’art. 34, nonché all’art. 90, comma 1, lettera h), del Codice, dal Consorzio medesimo. - Copia autentica del mandato collettivo irrevocabile con rappresentanza, conferito alla mandataria ovvero dell’atto costitutivo del consorzio (in caso di RTI o consorzio già costituito); - Procura speciale (in caso di dichiarazione resa da Procuratore speciale); - In caso di RTI costituendo, ovvero di consorzio non ancora costituito, la Dichiarazione di cui all’Allegato 1, resa dal legale rappresentante o da persona dotata di poteri di firma di ogni Impresa raggruppanda dovrà: o (solo per i R.T.I.) indicare a quale impresa raggruppanda, in caso di aggiudicazione, sarà conferito mandato speciale con rappresentanza; o indicare l’impegno, in caso di aggiudicazione, ad uniformarsi alla disciplina prevista all’art. 37, D.Lgs. 163/2006. In caso di consorzi di cui alla lettera b) dell’art. 34, comma 1, del D.Lgs. n. 163/2006, la Dichiarazione di cui all’Allegato 1, resa dal legale rappresentante o da persona dotata di poteri di firma, dovrà indicare quali sono le Imprese consorziate per le quali il Consorzio concorre, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 37, comma 7, del D. Lgs. 163/2006. L’offerta tecnica e l’offerta economica dovranno essere sottoscritte, a pena di esclusione, per esteso nell’ultima pagina: x dal legale rappresentante o dal procuratore speciale dell’Impresa mandataria in caso di RTI, di G.E.I.E. costituiti o del Consorzio che partecipa alla gara; 14825 26 SETTEMBRE 2013 x BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 dal legale rappresentante o dal procuratore speciale di tutte le Imprese raggruppande o costituende in caso di RTI, di G.E.I.E. e Consorzi non costituiti al momento della presentazione dell’offerta. 10) MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA L’offerta, redatta in lingua italiana, dovrà pervenire alla Regione Marche Posizione di Funzione “Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE”, Via Tiziano n. 44, 60125 ANCONA, entro e non oltre le ore 13:00 del giorno ………………, pena la sua irricevibilità e comunque la sua non ammissione alla procedura. 10.1) IL PLICO L’offerta deve essere contenuta, a pena di esclusione, in un unico plico, il quale deve essere, sempre a pena di esclusione, chiuso e sigillato sui lembi di chiusura con ceralacca o con striscia di carta incollata o nastro adesivo o con equivalenti strumenti idonei a garantire la sicurezza contro eventuali manomissioni. Il plico deve essere confezionato nelle modalità di seguito espresse a seconda che il soggetto concorrente sia di tipo singolo o plurimo costituito o costituendo. Soggetti singoli Al fine della identità ed immodificabilità della documentazione, nonché della segretezza, identità ed immodificabilità dell’offerta, il plico, a pena di esclusione deve recare all’esterno le indicazioni del mittente e cioè la denominazione o ragione sociale, nonché la seguente dicitura: “NON APRIRE Offerta per la gara a procedura aperta per l’aggiudicazione del servizio di attivazione e gestione delle risorse per il sostegno a progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale nella Regione Marche”. RTI e per i Consorzi ordinari, costituiti o costituendi: Al fine della identità ed immodificabilità della documentazione, nonché della segretezza, identità ed immodificabilità dell’offerta, il plico, a pena di esclusione, deve recare all’esterno le indicazioni del mittente (denominazione o ragione sociale), che può essere: - Il futuro mandatario, in caso di RTI da costituirsi; - Il mandatario, in caso di RTI già costituito; - Uno degli operatori economici che partecipano congiuntamente, in caso di consorzi ordinari costituendi; - Il Consorzio, in caso di consorzio ordinario costituito. Nonché la seguente dicitura: “NON APRIRE - Offerta per la gara a procedura aperta per l’aggiudicazione del servizio di attivazione e gestione delle risorse per il sostegno a progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale nella Regione Marche”. Al fine di consentire alla stazione appaltante l’espletamento delle necessarie attività di ricezione dei plichi, si precisa che in caso di invio mediante corrieri privati o agenzie di recapito debitamente autorizzate la dicitura suddetta, nonché la denominazione del concorrente mittente devono essere presenti anche sull’involucro all'interno del quale lo spedizioniere dovesse eventualmente porre il plico contenente l'offerta. Il plico potrà essere inviato mediante servizio postale, a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento, o mediante corrieri privati o agenzie di recapito debitamente autorizzati, ovvero consegnato a mano da un incaricato del concorrente. Soltanto in tale ultimo caso verrà rilasciata apposita ricevuta con l’indicazione dell’ora e della data di consegna – che potrà avvenire nelle giornate non festive dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle ore 13:00, fino al termine perentorio sopra indicato. L’invio del plico contenente l’offerta è a totale ed esclusivo rischio del mittente, restando esclusa qualsivoglia responsabilità della stazione appaltante ove per disguidi postali o di altra natura, 14826 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 ovvero, per qualsiasi motivo, il plico non pervenga entro il previsto termine perentorio di scadenza all’indirizzo di destinazione. Non saranno in alcun caso presi in considerazione i plichi pervenuti oltre il suddetto termine perentorio di scadenza, anche indipendentemente dalla volontà del concorrente ed anche se spediti prima del termine medesimo; ciò vale anche per i plichi inviati a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, a nulla valendo la data di spedizione risultante dal timbro postale dell’agenzia accettante. Tali plichi non verranno aperti e verranno considerati come non consegnati. 10.2) LE BUSTE A pena di esclusione, all’interno del plico devono essere inserite le seguenti diverse buste, identificate dalle lettere “A”, “B” e “C”, chiuse, siglate e sigillate, sui lembi di chiusura, con ceralacca o con striscia di carta incollata o nastro adesivo o con equivalenti strumenti idonei a garantire la sicurezza contro eventuali manomissioni. La busta “C”, contenente l’Offerta economica, deve, a pena di esclusione, essere non trasparente o, comunque, tale da non rendere conoscibile il suo contenuto relativamente ai valori economici. Per i concorrenti che partecipano singolarmente: Le buste “A”, “B” e “C” devono, a pena di esclusione, recare all’esterno la denominazione o ragione sociale, il timbro dell’offerente o altro diverso elemento di identificazione. Le buste dovranno, inoltre, recare, a pena di esclusione, la firma o la sigla del legale rappresentante o del procuratore speciale all’uopo incaricato. Per i RTI e i Consorzi ordinari, costituiti o costituendi: Le buste devono, a pena di esclusione, recare all’esterno la denominazione o ragione sociale, il timbro dell’offerente o altro diverso elemento di identificazione, nonché la firma o la sigla del legale rappresentante o del procuratore speciale all’uopo incaricato, come segue: - della futura mandataria, in caso di RTI da costituirsi; - della mandataria in caso, di RTI costituito; - di uno degli operatori economici che partecipano congiuntamente, in caso di consorzi costituendi; - del Consorzio, in caso di consorzio ordinario costituito. 10.3) RICHIESTA INFORMAZIONI Eventuali informazioni complementari o chiarimenti sul contenuto degli atti a base della procedura, potranno essere richiesti alla stazione appaltante secondo le disposizioni che seguono. Le richieste, formulate in lingua italiana, devono essere trasmesse a mezzo fax al n. 071 8063018 all’attenzione del Dott. Mauro Terzoni (e anticipate via e-mail ai seguenti indirizzi: [email protected] e, p.c a [email protected]) e pervenire almeno 10 giorni prima della scadenza del termine per il ricevimento delle offerte. Eventuali rettifiche al bando di gara vengono pubblicate secondo le modalità di legge. 11) MODALITA’ DI AGGIUDICAZIONE DELLA GARA Il servizio verrà aggiudicato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 83 del D.Lgs. 163/2006, da determinarsi sulla base delle indicazioni riportate nella tabella seguente: A B Valutazione offerta tecnica Valutazione offerta economica TOTALE Peso massimo da assegnare 60 40 100 14827 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE Il calcolo dell’offerta economicamente più vantaggiosa è effettuato utilizzando la seguente formula: P(a) = n [Wi*V(a)i] Dove: P(a) = punteggio complessivo da assegnare all’offerta (a) n = numero totale degli indicatori n = sommatoria degli indicatori Wi = peso attribuito all’indicatore (i) V (a)i = coefficiente della prestazione offerta (a) rispetto all’indicatore “i”, variabile tra zero e uno 11.1) VALUTAZIONE OFFERTA TECNICA (MAX PUNTI 60/100) La valutazione dell’offerta tecnica, redatta in conformità a quanto previsto dal capitolato tecnico, viene effettuata secondo determinati elementi qualitativi, espressi dagli indicatori evidenziati nella tabella seguente, ciascuno associato al corrispondente peso Wi: Criteri Indicatori Appropriatezza del modello proposto per la Metodologie di espletamento valutazione e gestione dei progetti di del servizio (da business trasformazione e sviluppo urbano complessi plan) Qualità e funzionalità di eventuali proposte migliorative / aggiuntive Modalità organizzative del Coordinamento, organizzazione del gruppo gruppo di lavoro (da di lavoro, modalità di interazione con le business plan) stazioni appaltanti Adeguatezza della strategia del SFU con gli obiettivi di intervento della Regione e con le Efficacia della strategia di migliori pratiche investimento (da business Adeguatezza della simulazione dei casi di plan) studio con la strategia proposta, con le migliori pratiche di analisi e con gli obiettivi della Regione Peso Wi 15 Peso massimo da assegnare 20/100 5 10 10/100 15 15 30/100 La commissione determinerà, per ciascun indicatore, un coefficiente “V(a)i” (= coefficiente della prestazione offerta (a) rispetto all’indicatore “i”), variabile tra zero e uno. Nell’ambito dei criteri suddetti saranno considerati elementi premianti: x Per il criterio Metodologie di espletamento del servizio (da business plan): appropriatezza x x del modello proposto per la valutazione e gestione dei progetti urbani complessi; pertinenza degli strumenti (anche in riferimento a soluzioni già sperimentate) relative a progetti di sviluppo urbano; efficacia procedurale; rating posseduto, capacità di coinvolgimento degli stakeholders dei diversi territori coinvolti nel progetto; corrispondenza con gli obiettivi e gli strumenti evidenziati nell’ambito dell’iniziativa oggetto del presente appalto. Per il criterio Modalità organizzative del gruppo di lavoro (da business plan): composizione del team di lavoro con presenza di esperti nelle materie inerenti l’oggetto del bando; efficacia delle metodologie di coordinamento e organizzazione del gruppo di lavoro proposto; modalità di interazione con le stazioni appaltanti. Per il criterio Qualità ed efficacia della strategia di investimento (da business plan):, grado di adeguatezza rispetto alla strategia di intervento delineata dalla Regione con DGR n. 14828 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 1148 del 29/07/2013, modalità e forme tecniche di investimento proposte nei progetti, solidità finanziaria del proponente. Il punteggio complessivo dell’offerta tecnica verrà determinato dalla somma dei prodotti Wi * V(a)i Per determinare i coefficienti di tali indicatori, la Commissione giudicatrice utilizzerà il metodo II, lett. a) n. 2 dell’allegato P del Regolamento attuativo del Codice Appalti, attenendosi alle “Linee Guida per l’applicazione del metodo del confronto a coppie” di cui all’allegato G del Regolamento attuativo del Codice Appalti. Nel caso le offerte da valutare siano inferiori a tre, i coefficienti sono determinati con il metodo II, lett. a) n.4 dell’Allegato P del Regolamento attuativo del Codice Appalti, e cioè attraverso la media dei coefficienti attribuiti discrezionalmente dai singoli commissari. In ogni caso si procederà alla riparametrazione dei punteggi attribuiti in relazione al punteggio massimo previsto per l’offerta tecnica (60). 11.2) VALUTAZIONE OFFERTA ECONOMICA (MAX PUNTI 40/100) La valutazione dell’offerta economica, redatta in conformità a quanto previsto dal capitolato tecnico, viene effettuata sulla base dell’attribuzione del peso Wi a ciascuno degli elementi quantitativi di cui alla tabella successiva: Indicatore Peso Ribasso offerto parte fissa commissione gestione Ribasso offerto parte variabile commissione gestione Valore percentuale sui proventi dal 1/1/2016 Ammontare del co-finanziamento privato aggiuntivo 5/100 5/100 5/100 25/100 Per determinare il coefficiente V(a)i di ciascuno degli indicatori di cui sopra, la Commissione applicherà la seguente formula: V(a)i = Ra/Rmax Dove: Ra = valore offerto dal concorrente (a) Rmax = valore dell’offerta più conveniente V (a)i = coefficiente della prestazione offerta (a) rispetto all’indicatore “i”, variabile tra zero e uno Per quanto riguarda gli indicatori “ribasso offerto parte fissa e ribasso offerto parte variabile” i valori espressi da Ra e Rmax della formula di cui sopra sono espressi in termini di ribasso rispetto alla percentuale della commissione posta a base di gara. Per l’offerta economica relativa alla percentuale sui proventi dal 1/1/2016 l’offerente deve indicare il valore della percentuale offerto, dove l’offerta più conveniente (Rmax) sarà data dalla percentuale offerta più bassa. Per ciascun indicatore La commissione un coefficiente “V(a)i” (= coefficiente della prestazione offerta (a) rispetto all’indicatore “i”), variabile tra zero e uno e poi attribuirà il punteggio moltiplicando il coefficiente V(a)i*il peso stabilito nella tabella di cui sopra (Wi). 14829 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 Il punteggio attribuito all’offerta economica considerata nel suo complesso sarà dato dalla sommatoria dei punteggi attribuiti a ciascun indicatore secondo la formula riportata sopra, riparametrata per il punteggio massimo stabilito per l’offerta economica (pt. 40). 11.3) VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELL’OFFERTA Dopo aver effettuato il calcolo dei punteggi per ogni offerta per quanto attiene i punti precedenti, si compila una tabella come segue: N offerta 1 2 ,,, Punteggio A NN,nnn NN,nnn … Punteggio B NN,nnn NN,nnn … Somma Punteggi A+B NN,nnn NN,nnn … Saranno esclusi dalla presente procedura i concorrenti che offriranno prezzi superiori alla base d’asta. Saranno inoltre esclusi dalla gara i concorrenti che presentino: - Offerte nelle quali fossero sollevate eccezioni o riserve di qualsiasi natura alle condizioni di espletamento della prestazione specificate nello schema di Contratto o negli altri atti posti a base della procedura di cui al presente Disciplinare; - Offerte che siano sottoposte a condizione; - Offerte che sostituiscano, modifichino o integrino le predette condizioni; - Offerte incomplete o parziali; - Offerte di prodotti che non possiedano le caratteristiche minime stabilite nello schema di Contratto o negli altri atti posti a base della procedura di cui al presente disciplinare, ovvero di servizi con modalità difformi, in senso peggiorativo, da quanto stabilito nello schema di Contratto o negli altri atti posti a base della procedura di cui al presente disciplinare. Saranno altresì esclusi: - i concorrenti coinvolti in situazioni oggettive lesive della par condicio tra concorrenti o lesive della segretezza delle offerte; - i concorrenti che abbiano omesso di fornire i documenti richiesti, ovvero che abbiano reso false dichiarazioni. Si rammenta, a tal proposito, che la falsità in atti e le dichiarazioni mendaci comporta sanzioni penali ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. n. 445/2000. . Si precisa che: - La Stazione appaltante si riserva il diritto di: a) Non procedere all’aggiudicazione se nessuna offerta risulti conveniente o idonea in relazione all’oggetto contrattuale in conformità a quanto previsto dall’articolo 81, comma 3 del D. Lgs. n. 163/2006; b) Procedere all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida; c) Sospendere, indire nuovamente o non aggiudicare la gara motivatamente; d) Non stipulare motivatamente il Contratto anche qualora sia intervenuta l’aggiudicazione. Ai sensi dell’art. 46 del D. Lgs. n. 163/2006, la Stazione appaltante o la Commissione giudicatrice si riserva di richiedere ai concorrenti di completare o di fornire chiarimenti in ordine al contenuto della documentazione e delle dichiarazioni presentate, con facoltà di assegnare un termine perentorio, entro cui le imprese concorrenti devono far pervenire le dette precisazioni o giustificazioni, pena l’esclusione dalla gara. - Le offerte anormalmente basse verranno valutate ai sensi degli articoli 86, 87, 88 e 89 del D. Lgs. n. 163/2006. 14830 26 SETTEMBRE 2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 Gli offerenti sono vincolati alle offerte presentate per un periodo di 180 giorni naturali e consecutivi dalla data di scadenza del termine di presentazione delle offerte. In ordine alla veridicità delle dichiarazioni, la stazione appaltante si riserva di procedere, anche a campione, a verifiche d’ufficio. Ai sensi dell’articolo 153 del Regolamento della Commissione (CE, Euratom) 2342/2002, ogni qualvolta l’Amministrazione aggiudicatrice intende procedere alla verifica dell’esistenza di errori ed irregolarità sostanziali o di frodi presunte, procede alla sospensione della gara. Se tali ipotesi non sono confermate, l’esecuzione della gara riprende al termine della verifica. Costituiscono cause di annullamento in auto-tutela della gara, il verificarsi di qualsiasi violazione di una disposizione del Bando, del Disciplinare e del Capitolato o di una disposizione dell’ordinamento comunitario richiamato dall’articolo 121 del Regolamento della Commissione (CE) 718/2007 e dell’ordinamento nazionale italiano ivi applicabile, risultante da un atto o da un’omissione che abbia o potrebbe per effetto far venir meno il rispetto dei principi comunitari che attengono alla gara e/o di arrecare pregiudizio al bilancio comunitario e/o al bilancio dell’Amministrazione aggiudicatrice. La sospensione, l’interruzione e il ritiro della sovvenzione accordata al progetto meglio specificato in premessa o all’Amministrazione aggiudicatrice dal Programma CBC IPA Adriatico nell’ambito del progetto rappresentano cause di sospensione e/o di annullamento in auto-tutela della presente gara. L’Amministrazione aggiudicatrice relativamente ai provvedimenti assunti nell’ambito del presente articolo dà tempestiva ed adeguata comunicazione ai concorrenti partecipanti o, nel caso in cui l’evento si verifichi durante la pubblicazione della gara, provvede a pubblicare la notizia attraverso gli stessi mezzi impiegati per la pubblicità della gara. 12) DISPOSIZIONI VARIE La procedura è dichiarata aperta da un’apposita commissione giudicatrice, la quale, il giorno 13/11/2013 alle ore 10:00, presso la sede della stazione appaltante, in seduta pubblica procede: • alla verifica dell’integrità e della tempestività della ricezione dei plichi pervenuti, nonché all’apertura degli stessi e alla verifica della presenza e dell’integrità delle buste; • all’apertura delle buste “A” di tutte le offerte ed alla constatazione della presenza dei documenti ivi contenuti e della conformità alle previsioni del Bando e del presente Disciplinare; • al sorteggio di un numero di concorrenti pari al 10% delle offerte presentate e ammesse dopo la verifica e la constatazione di cui ai punti precedenti, da sottoporre al controllo sul possesso dei requisiti ai sensi dell’articolo 48, comma 1, del Codice. In particolare, procederà a richiedere ai concorrenti sorteggiati, secondo le modalità sopra indicate, di comprovare il possesso dei requisiti di capacità tecnica, attraverso la presentazione, entro il termine perentorio di 10 giorni dal ricevimento della relativa richiesta, della seguente documentazione: - per i requisiti di capacità economico finanziaria, alternativamente: x una dichiarazione resa ai sensi e per gli effetti dell’art. 47 D.P.R. 445/2000 con le modalità di cui all’art. 38 D.P.R. 445/2000, rilasciata dal Revisore Contabile o dalla Società di Revisione o dal Collegio Sindacale della Società concorrente, dotato degli opportuni requisiti ai fini del controllo contabile ovvero nell’ambito del suo potere di vigilanza, comprovante quanto dichiarato in sede di offerta; il concorrente può assolvere al predetto obbligo compilando l’apposito modulo predisposto dalla stazione appaltante di cui all’Allegato 3. In ogni caso la dichiarazione del concorrente deve, a pena di esclusione, riguardare tutti gli elementi e le informazioni contenute nel suddetto modulo che, a tale fine, è da considerare parte integrante e sostanziale del presente disciplinare; 14831 26 SETTEMBRE 2013 x BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 Copia dei bilanci consuntivi, compresi gli allegati, relativi agli esercizi finanziari previsti per la partecipazione alla presente procedura, con indicazione del risultato di esercizio. - per i requisiti di capacità tecnico professionale: x Copia degli estratti dei principali contratti sottoscritti. Qualora la predetta documentazione non venga fornita, ovvero qualora il possesso dei requisiti non risulti confermato dalla documentazione prodotta a comprova, si procede all’esclusione del concorrente dalla procedura e all’escussione della relativa garanzia a corredo dell’offerta, fermo quanto ulteriormente previsto dall’art. 48, comma 1, del Codice. A tutte le sedute della commissione aperte al pubblico può assistere un incaricato di ciascun concorrente il cui nominativo deve essere comunicato mediante fax da trasmettere al n. 071 8063018 entro il giorno precedente la data della seduta, con allegata fotocopia di un documento di identificazione con fotografia, nonché con l’indicazione dei relativi poteri o degli estremi della procura speciale. L’accesso e la permanenza dei rappresentanti del concorrente nei locali ove si procede alle operazioni di gara sono subordinati all’esibizione dell’originale del documento di identificazione. La Commissione, riunita in seduta pubblica, procederà all’apertura delle buste B al fine di accertare l’esistenza e la regolarità dei documenti in essa contenuti. La Commissione, quindi, procederà in seduta riservata, con riguardo a ciascuna offerta ammessa, ed esclusivamente sulla base della documentazione tecnica presentata dai concorrenti nella busta B, all’assegnazione di un punteggio parziale da attribuire sulla base dei criteri indicati nel presente disciplinare. Terminato l’esame delle offerte tecniche, sarà fissata un’apposita seduta pubblica della Commissione per procedere alla lettura dei punteggi attribuiti alle offerte tecniche, all’ apertura delle buste C e alla lettura dei prezzi offerti. Successivamente, la Commissione procederà, in seduta riservata, all’esame e alla verifica delle offerte economiche presentate, alla verifica dell’esistenza di eventuali offerte anormalmente basse, nonché all’attribuzione dei punteggi parziali relativi all’offerta economica, in base ai criteri sopra riportati. Al termine dei lavori la Commissione procederà alla somma di tutti i punteggi parziali attribuiti alle diverse offerte, attribuendo il punteggio complessivo a ciascuna offerta secondo quanto previsto dal presente Disciplinare. Infine, la Commissione procederà alla formulazione della graduatoria provvisoria. Saranno considerate le prime tre cifre dopo la virgola senza procedere ad alcun arrotondamento. In caso di parità in graduatoria si procederà in conformità a quanto previsto dall’articolo 18, comma 5 del Decreto Ministero del Tesoro del 28.10.1985: a tal fine si rappresenta l’opportunità che alla relativa seduta partecipi un rappresentante del concorrente munito di un documento attestante i poteri di rappresentare l’impresa e di modificare l’offerta. Le successive sedute aperte al pubblico, diverse da quelle iniziale di apertura dei plichi, saranno comunicate ai concorrenti in sede di seduta pubblica immediatamente precedente, ovvero, in caso di impossibilità in tale sede, a mezzo fax, con congruo anticipo. La partecipazione del rappresentante del concorrente è regolata da quanto riportato in precedenza. All’esito delle attività poste in essere dalla commissione aggiudicatrice, si procederà agli adempimenti relativi all’aggiudicazione di cui agli art. 11 e 12 del D. Lgs. n. 163/2006 e, successivamente, alla comunicazione dell’aggiudicazione di cui all’art. 79, comma 5, lett. a) del D. Lgs. n. 163/2006. Dopo la ricezione della suddetta comunicazione, sarà possibile, ove si ritenga necessario, presentare istanza di accesso agli atti di gara utilizzando il modulo di cui all’Allegato 9 del presente Disciplinare di gara, nel rispetto del capo V della Legge n. 241/1990, del DPR n. 184/2006 e dell’art. 14832 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 13 del D. Lgs. n. 163/2006, nonché delle disposizioni in materia di misure organizzative sul diritto di accesso ai documenti amministrativi formati, o comunque rientranti, nelle attribuzioni della Regione Marche, in attuazione della stessa Legge n. 241/1990 e del DPR 27 giugno 1992 n. 352. 13) ADEMPIMENTI PER LA STIPULA DEL CONTRATTO Con la comunicazione di aggiudicazione definitiva di cui dell’art. 79, comma 5, lett. a), del Codice, viene avviata l’attività propedeutica all’efficacia dell’aggiudicazione. Acquisita la documentazione necessaria, la stazione appaltante verifica che la stessa confermi il possesso dei requisiti dichiarati. La stazione appaltante si riserva di procedere alla richiesta di chiarimenti conseguenti alla documentazione acquisita. In caso di esito positivo della detta attività, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 11, comma 8, del Codice, l’aggiudicazione diventa efficace a favore del concorrente. In caso di esito negativo, la stazione appaltante dichiara decaduto il concorrente dall’aggiudicazione definitiva, dandogliene comunicazione. Qualora la stazione appaltante non preferisca indire una nuova procedura, provvede all’aggiudicazione definitiva a favore del concorrente che segue nella graduatoria, fermo restando il positivo esito di analoga attività nei suoi confronti. Nei confronti dell’aggiudicatario dichiarato decaduto, la stazione appaltante può rivalersi in ogni caso sulla garanzia prestata a corredo dell’offerta incamerandola. Resta ferma la necessità di acquisire, prima della stipulazione del contratto, la documentazione di legge in materia di “antimafia” nei confronti dell’aggiudicatario definitivo, qualora necessaria e nel caso in cui quella acquisita in corso di procedura non sia idonea allo scopo. A seguito della comunicazione di aggiudicazione e secondo quanto stabilito all’articolo 11, comma 10, del Codice, con l’aggiudicatario verrà stipulato un contratto, conforme allo schema allegato al presente Disciplinare. L’aggiudicatario, all’atto della stipula del contratto, deve comprovare i poteri del rappresentante sottoscrittore mediante produzione di idoneo documento autenticato nelle forme di legge, se non acquisito già nel corso della procedura. 14) SUBAPPALTO Il subappalto è consentito nel rispetto del codice degli appalti e nel rispetto delle norme sulla vigilanza dei soggetti di cui al D.Lgs. 385/93. 15. GARANZIA DI ESECUZIONE A garanzia di tutte le obbligazioni contrattuali assunte con la stipula del Contratto, l’aggiudicatario dovrà prestare, ai sensi dell’articolo n. 113 del D. Lgs. n. 163/06, una garanzia pari al 10% dell’importo contrattuale a favore della Stazione appaltante. Nel caso in cui il ribasso rispetto alla base d’asta sia superiore al 10% della medesima, il predetto importo è aumentato di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10% ed ancora, laddove il ribasso rispetto alla base d’asta sia superiore al 20% della stessa, l’aumento è di due punti percentuali per ogni punto di ribasso superiore al 20%. L’importo della garanzia di esecuzione (cauzione definitiva) è ridotto del cinquanta per cento per i concorrenti ai quali venga rilasciata, da organismi accreditati, ai sensi delle norme europee della serie UNI CEI EN 45000 e della serie UNI CEI EN ISO/IEC 17000, la certificazione del sistema di qualità conforme alle norme europee della serie UNI CEI ISO 9000. Per fruire di tale beneficio, l’aggiudicatario dovrà produrre la certificazione di qualità conforme alle norme europee UNI CEI ISO 9000 (ovvero copia conforme all’originale della suddetta certificazione) o altrimenti la dichiarazione, di cui all’art. 75, comma 7, del D. Lgs. n. 163/2006, resa ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 445/2000. 14833 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 In caso di RTI o consorzio, di cui all’art. 34, comma 1, lettere d) ed e) del D. Lgs. n. 163/2006, costituiti o da costituire, il beneficio della riduzione sarà applicabile alle seguenti condizioni: - per RTI o consorzio di tipo orizzontale, qualora tutte le raggruppate (o raggruppande) ovvero tutte le - consorziate (o consorziande) siano munite di certificazione di qualità o di dichiarazione ex art. 75, comma 7 del D.Lgs. n. 163/2006; - per RTI o consorzio di tipo verticale, per l’intero soggetto concorrente, qualora tutte le raggruppate (o raggruppande) ovvero tutte le consorziate (o consorziande) siano munite di certificazione di qualità o di dichiarazione ex art. 75, comma 7 del D.Lgs. n. 163/2006, ovvero ancora per le sole raggruppate (o raggruppande) e per le sole consorziate (o consorziande) munite di certificazione di qualità o di dichiarazione ex art. 75, comma 7 del D.Lgs. n. 163/2006, limitatamente alla quota parte ad esse riferibile. La cauzione definitiva, a scelta dell'offerente, può essere bancaria o assicurativa o rilasciata dagli intermediari iscritti nell'albo di cui all'articolo 106 del decreto legislativo 1°settembre 1993, n. 385, che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie e che sono sottoposti a revisione contabile da parte di una società di revisione iscritta nell'albo previsto dall'articolo 161 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58. La garanzia deve prevedere la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957, comma 2 del codice civile, nonché l'operatività della garanzia medesima – anche per il recupero delle penali contrattuali - entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta della Stazione appaltante. La garanzia dovrà inoltre avere sottoscrizione autenticata da notaio ed essere irrevocabile. La mancata costituzione della cauzione determina la revoca dell’aggiudicazione e l’acquisizione della garanzia a corredo dell’offerta. La garanzia di esecuzione copre gli oneri per il mancato od inesatto adempimento del Contratto e cessa di avere effetto a completa ed esatta esecuzione delle obbligazioni nascenti dal contratto stesso. Qualora l’ammontare della cauzione dovesse ridursi per effetto dell’applicazione di penali, o per qualsiasi altra causa, l’aggiudicatario dovrà provvedere al reintegro secondo quanto espressamente previsto nello schema di Contratto. La garanzia è progressivamente svincolata in ragione e a misura dell'avanzamento dell'esecuzione, nel limite massimo del 75 per cento dell'iniziale importo garantito, secondo quanto stabilito all’art. 113, comma 3 del D. Lgs. n. 163/2006. In particolare lo svincolo avviene subordinatamente alla preventiva consegna, da parte dell’impresa aggiudicataria, all’istituto che ha fornito la garanzia, di documentazione attestante l’avvenuta esecuzione delle prestazioni contrattuali. 16) TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” (di seguito la “Legge”), la SA fornisce le seguenti informazioni sul trattamento dei dati personali alla stessa resi. Finalità del trattamento - I dati inseriti nelle buste diverse da quella contenente l’offerta economica vengono acquisiti dalla SA per verificare la sussistenza dei requisiti necessari per la partecipazione alla gara ed in particolare delle capacità amministrative e tecnico - economiche dei concorrenti richieste per l’esecuzione della fornitura nonché per l’aggiudicazione e, per quanto riguarda la normativa antimafia, in adempimento di precisi obblighi di legge. - I dati forniti dal concorrente aggiudicatario vengono acquisiti dalla Stazione appaltante ai fini della stipula del Contratto, per l’adempimento degli obblighi legali ad esso connessi, oltre che per la gestione ed esecuzione economica ed amministrativa del contratto stesso. - Tutti i dati acquisiti dalla Stazione appaltante potranno essere trattati a fini di studio e statistici. Natura del conferimento 14834 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 Il conferimento dei dati ha natura facoltativa, tuttavia, il rifiuto di fornire i dati richiesti dalla Stazione appaltante potrebbe determinare, a seconda dei casi, l’impossibilità di ammettere il concorrente alla partecipazione alla gara o la sua esclusione da questa o la decadenza dall'aggiudicazione. Dati sensibili e giudiziari Di norma i dati forniti dai concorrenti e dall’aggiudicatario non rientrano tra i dati classificabili come “sensibili” e “giudiziari”, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lettere d) ed e) del D. Lgs. n. 196/2003. Modalità del trattamento dei dati Il trattamento dei dati verrà effettuato dalla stazione appaltante in modo da garantirne la sicurezza e la riservatezza e potrà essere attuato mediante strumenti manuali, informatici e telematici idonei a trattarli nel rispetto delle regole di sicurezza previste dalla Legge o dai Regolamenti interni. Ambito di comunicazione e di diffusione dei dati I dati potranno essere comunicati: Al personale della Stazione appaltante che cura il procedimento di gara o a quello in forza ad altri uffici della Stazione appaltante che svolgono attività ad esso attinente; A collaboratori autonomi, professionisti, consulenti, che prestino consulenza od assistenza alla stazione appaltante in ordine al procedimento di gara o per studi di settore o fini statistici; A soggetti esterni, i cui nominativi sono a disposizione degli interessati, facenti parte delle Commissioni di aggiudicazione e di collaudo che verranno di volta in volta costituite; Al MEF ed eventualmente al CNIPA, relativamente ai dati forniti dal concorrente aggiudicatario; Ad altri concorrenti che facciano richiesta di accesso ai documenti di gara nei limiti consentiti ai sensi della legge n. 241 del 7 agosto 1990 e s.m. I dati conferiti dai concorrenti, trattati in forma anonima, nonché il nominativo del concorrente aggiudicatario della gara ed il prezzo di aggiudicazione della fornitura, potranno essere diffusi tramite il sito internet di riferimento. Diritti del concorrente interessato Al concorrente, in qualità di interessato, vengono riconosciuti i diritti di cui all’art. 7 del D. Lgs 196/2003. Titolare del trattamento Titolare del trattamento è la Regione Marche, con sede in Ancona, Via Tiziano 44. Responsabile per il riscontro all’interessato in caso di esercizio dei diritti di cui all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003 è il Dirigente della P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE – Dott. Mauro Terzoni al quale ci si potrà rivolgere al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] Consenso del concorrente interessato Acquisite ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/03 le sopra riportate informazioni, con la presentazione dell’offerta o la sottoscrizione del Contratto il concorrente acconsente espressamente al trattamento dei dati personali come sopra definito. 17) NORMATIVA DI RIFERIMENTO E PRINCIPI In quanto applicabile, l’appalto sarà eseguito nel rispetto e per gli scopi dei principi presenti e perseguiti dalle seguenti disposizioni normative: - Art. 44 del Reg. CE n. 1083/2006 e agli artt. 43 e 44 del Reg. CE n. 1828 del 2006; 14835 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio del 11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/99; - Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e recante abrogazione del regolamento (CE) n. 1783/1999, - Regolamento (CE) n. 1828/2006 d’attuazione dei Reg. 1080/2006 e 1083/2006; - Decisione della Commissione C(2007) 3986 del 17 agosto 2007 che adotta il Programma Operativo per l’intervento comunitario del FESR ai fini dell’obiettivo “Competitività regionale e occupazione” nella Regione Marche; - NOTA COCOF 10-0014-04-EN Nota orientativa sugli Strumenti di Ingegneria Finanziaria ai sensi dell’Articolo 44 del Regolamento del Consiglio (CE) No.1083/2006; - D.D.S. n. 36/POC del 21.3.2013 “Approvazione dei progetti di sviluppo, riqualificazione urbana e di housing sociale candidabili alla valutazione di finanziabilità da parte del costituendo Fondo JESSICA Marche”; - D.G.R. n. 1148 del 29/07/2013 “POR FESR 2007/2013 – Asse V – L.R. 36/2005 Art.6. Indirizzi per la realizzazione di progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di edilizia abitativa sociale. Modifiche ed integrazioni alla DGR n.718/2012.”; - Legge regionale 36/2005; legge 457 del 1978; legge 122 del 1989; Delibera R.M. n. 1428 del 2011; Delibera R.M. n. 114 del 2009; - Regolamento di attuazione del codice degli appalti – DPR 207/2010; - Legge di contabilità generale dello Stato approvata con R.D. 18/11/1923 n. 2440; - Regolamento per l’amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato approvato con R.D. 23/5/1924 n. 827; - Capitolato d’Oneri Generali per le forniture ed i servizi eseguiti a cura del Provveditorato generale dello Stato approvato con D.M. 28 ottobre 1985. - Determinazioni dell’Autorità di Vigilanza italiana sui Contratti Pubblici rilevanti ai fini del corretto espletamento della gara. - normativa italiana specifica applicabile, richiamata ed in vigore in materia di lavoro, di previdenza e assicurazioni, di contrasto a fenomeni di criminalità organizzata, di tributi e fisco, di garanzie bancarie, di certificazioni dei requisiti commerciali, civili e penali delle persone fisiche e giuridiche, di tracciabilità dei pagamenti; - norme applicabili dei Codici Civile, Penale, di Procedura Civile e del Processo Amministrativo italiano. 18) ALLEGATI Sono parte integrante del presente Disciplinare i seguenti allegati: x Allegato 1 – Dichiarazione ex artt. 46 e 47 del DPR n. 445/2000 x Allegato 2 – Dichiarazione impresa ausiliaria x Allegato 3 – Dichiarazione a comprova del requisito relativo ai bilanci d’impresa x Allegato 4 – Capitolato speciale di appalto x Allegato 5 – Schema di contratto x Allegato 6 – Modulo per la presentazione dell’offerta economica x Allegato 7 – Schema di riferimento per garanzia provvisoria x Allegato 8 – Schema di riferimento per garanzia di esecuzione ai fini della stipula del Contratto x Allegato 9 – Modulo di richiesta per l’accesso ai documenti amministrativi x Allegato 10 - Elenco progetti ‘target’ di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale x Allegato 11 – Schema di Budget Operativo - 14836 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 ALLEGATO 1 R E G I O N E M A R C H E PROCEDURA APERTA SERVIZIO ATTIVAZIONE E GESTIONE DI UNO STRUMENTO FINANZIARIO PER PROGETTI DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI HOUSING SOCIALE NELLA REGIONE MARCHE. BASE ASTA 3% (IVA ESCL.). CIG 5302238935. Schema di DICHIARAZIONE RILASCIATA AI SENSI DEGLI ARTT. 46 e 47 DEL DPR n. 445/2000 - da parte di ogni concorrente per la partecipazione alla gara (N.B.: la presente dichiarazione deve essere prodotta unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento d’identità del sottoscrittore, ai sensi dell’art. 38 del DPR n. 445/2000. Non è ammessa la sostituzione dei certificati e delle dichiarazioni con fotocopie e duplicati non autenticati nelle forme previste dagli articoli 18 e 19 dello stesso DPR) Spettabile Regione Marche P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE Via Tiziano, 44 60125 - ANCONA IL SOTTOSCRITTO ______________________________ NATO A ______________________ IL _____________________,CODICE FISCALE_______________________________________ NELLA SUA QUALITA’ DI ____________________________________ (eventualmente) giusta PROCURA GENERALE/SPECIALE n. rep. _________ del______________ AUTORIZZATO A RAPPRESENTARE LEGALMENTE IL SEGUENTE SOGGETTO: _______________________________________________________________________________ - - ai sensi e per gli effetti dell’art. 76 del D.P.R. 445/2000 consapevole della responsabilità e delle conseguenze civili e penali previste in caso di dichiarazioni mendaci o formazione od uso di atti falsi, nonché in caso di esibizione di atti contenenti dati non più corrispondenti a verità e consapevole, altresì, che qualora emerga la non veridicità del contenuto della presente dichiarazione il soggetto concorrente rappresentato decadrà dai benefici per i quali lo stesso è rilasciato; ai fini della partecipazione alla presente procedura DICHIARA DATI GENERALI E REQUISITI FORMALI DI PARTECIPAZIONE 1. che il soggetto concorrente rientra nella seguente tipologia: imprenditore individuale anche artigiano, società commerciale, società cooperativa (art. 34, comma 1, lettera a) del Codice); consorzio tra società cooperative di produzione lavoro o consorzio tra imprese artigiane (art. 34, comma 1, lettera b) del Codice); consorzio stabile tra imprenditori individuali anche artigiani, società commerciali, società cooperative di produzione e lavoro (art. 34, comma 1, lettera c) del Codice); libero professionista singolo o associato (art. 90, comma 1, lettera d) del Codice); società di professionisti (art. 90, comma 1, lettera e) del Codice); 14837 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 società di ingegneria (art. 90, comma 1, lettera f) del Codice); prestatore di servizi di ingegneria ed architettura di cui alla categoria 12 dell’allegato IIA del Codice (art. 90, comma 1, lettera f-bis) del Codice); consorzio stabile di società di professionisti e di società di ingegneria anche in forma mista (art. 90, comma 1, lettera h) del Codice); lavoratore subordinato abilitato all’esercizio della professione e iscritto all’ordine professionale ________________ raggruppamento temporaneo (art. 34, comma 1, lett. d) e art. 90, comma 1, lettera g) del Codice) formato da: Denominazione ragione sociale o Sede legale Natura giuridica Ruolo rivestito nel Raggruppamento* nel caso di R.T.I. non ancora costituito la dichiarazione deve essere presentata da tutti i soggetti che lo costituiranno * specificare il ruolo di mandatario o mandante rivestito (nel caso di raggruppamento già costituito) o da rivestire (nel caso di raggruppamento da costituire) consorzio ordinario di concorrenti (art. 34, comma 1, lett. e) del Codice) formato da: Denominazione ragione sociale o Sede legale Natura giuridica Ruolo rivestito nel consorzio** nel caso di consorzio ordinario non ancora costituito la dichiarazione deve essere presentata da tutti i soggetti che lo costituiranno ** specificare il ruolo di mandatario o mandante rivestito (nel caso di consorzio già costituito) o da rivestire (nel caso di consorzio da costituire) G.E.I.E. Gruppo Europeo di Interesse Economico (art. 34, comma 1, lett. f) del Codice) formato da: Denominazione ragione sociale o Sede legale Natura giuridica Ruolo rivestito nel Raggruppamento*** nel caso di G.E.I.E. non ancora costituito la dichiarazione deve essere presentata da tutti i soggetti che lo costituiranno *** specificare il ruolo di mandatario o mandante rivestito (nel caso di raggruppamento già costituito) o da rivestire (nel caso di raggruppamento da costituire) operatore economico stabilito in altri Stati membri costituito conformemente alla legislazione vigente nel rispettivo Paese (art. 34, comma 1, lett. f-bis) del Codice); 2. che il soggetto concorrente ha sede in ______________________, via _______________________, capitale sociale € ______________ (___________________________________), è iscritto al Registro delle Imprese di __________ al n. ____________, codice fiscale n. ___________________________ e partita IVA n. _____________________, codice INAIL n. _________________________________, Posizioni Assicurative Territoriali – P.A.T. n. _________________________________________, Matricola aziendale INPS (con dipendenti) n. ___________________________________ Matricola INPS (senza dipendenti, posizione personale) n. ______________________________ e il C.C.N.L. applicato è _____________________________ Numero dipendenti addetti al servizio per l’appalto in oggetto:________________________________; (in caso di mancata iscrizione INPS precisarne le ragioni con nota a parte da allegare alla presente, 14838 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 specificando anche il diverso fondo di iscrizione. In caso di società con sede in uno stato diverso dall’Italia occorre indicare i dati equivalenti vigenti nel relativo stato, ai sensi di quanto previsto dall’art. 39 del Codice); 3. (dichiarazione da rendere o meno in relazione alla personalità giuridica del soggetto richiedente. In caso di società con sede in uno stato diverso dall’Italia occorre indicare i dati equivalenti vigenti nel relativo stato, ai sensi di quanto previsto dall’art. 39 del Codice) 3.1 che (solo per le imprese individuali) il titolare attuale è il seguente (b)_____________________ 3.2 che nel libro soci della figurano i soci sottoelencati, titolari delle azioni/quote di capitale riportate a fianco di ciascuno di essi: ……………….. … % ……………….. … % ___________________ totale 100 %; 3.3 che i soci, il socio unico, il socio di maggioranza, i rappresentanti legali e gli altri soggetti con potere di rappresentanza attualmente in carica sono i seguenti (c) (d): cognome nome e Nato a In data Residente a prov Carica ricoperta 3.4 che in base alle risultanze del libro soci, nonché a seguito di comunicazioni ricevute dai titolari delle stesse partecipazioni, risultano esistenti i seguenti diritti reali di godimento o di garanzia sulle azioni/quote aventi diritto di voto: ……………………………………………… a favore di ..................., ……………………………………………… a favore di ...................; (ovvero) che non risultano esistenti diritti reali di godimento o di garanzia sulle azioni/quote aventi diritto di voto; 3.5 che nelle assemblee societarie svoltesi nell’ultimo esercizio sociale, antecedente alla data della presente dichiarazione, hanno esercitato il diritto di voto in base a procura irrevocabile o ne hanno avuto comunque diritto, le seguenti persone: ………………………………………………. per conto di ................ ………………………………………………. per conto di ...............; (ovvero) che non è stato esercitato alcun diritto di voto in base a procura irrevocabile o in base ad un titolo equivalente che ne legittimava l’esercizio; 3.6 che i direttori tecnici attualmente in carica sono i seguenti (a): cognome e nome Nato a In data Residente a prov 3.7. che i soggetti cessati dalla carica nell’anno antecedente la data di pubblicazione del bando sono i seguenti (e): 14839 26 SETTEMBRE 2013 cognome nome e Nato a BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE In data Residente a prov ANNO XLIV • N. 75 Carica ricoperta E nei confronti dei suddetti non è mai stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art 444 c.p.p. Oppure E nei confronti dei suddetti è stata pronunciata la seguente sentenza di condanna passata in giudicato (o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art 444 c.p.p.): soggetto condannato__________________________________________________, sentenza /decreto del________________n___________________ in ogni caso sono state adottate le seguenti misure di completa ed effettiva dissociazione attestata dalla documentazione che si allega (Si precisa che l’esclusione e il divieto di partecipazione per le imprese dei soggetti cessati dalla carica nell’anno antecedente la pubblicazione del bando operano qualora l’impresa non dimostri di aver adottato atti o misure di completa ed effettiva dissociazione) 4. 4.1 che nei confronti delle persone fisiche sopraindicate (a), (b), (c), (d) non ricorrono le condizioni di cui al comma 1, lett. b) e lett. m ter) dell’art 38 del d. Lgs.163/06; 4.2 che ai sensi del comma1 lett. c) dell’art 38 del d. Lgs. 163/06 nei confronti delle persone fisiche sopra indicate (a), (b), (c), (d), (e) non è mai stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art 444 c.p.p.; ovvero ai sensi del comma1 lett. c) dell’art 38 del d. Lgs. 163/06 nei confronti delle persone fisiche sopra indicate (a), (b), (c), (d), (e) è stata emessa sentenza passata in giudicato o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art 444 c.p.p. per i seguenti reati: - del soggetto condannato_______________________________________, sentenza/decreto del__________________n_________________ - del soggetto condannato______________________________________, sentenza/decreto del _________________ n ________________ (Si precisa che l’esclusione e il divieto di partecipazione non operano qualora il reato è stato depenalizzato ovvero quando è intervenuta la riabilitazione ovvero quando il reato è stato dichiarato estinto dopo la condanna, da parte del giudice dell’esecuzione, ovvero in caso di revoca della condanna. Solo per questi casi non è, pertanto, necessario effettuare la dichiarazione) 4.3 che le eventuali condanne per le quali le suddette persone fisiche (a) (b) (c) (d) (e), abbiano beneficiato della non menzione sono le seguenti_________________________________________ 4.4 che le eventuali condanne per le quali le suddette persone fisiche (a) (b) (c) (d) (e), abbiano beneficiato della sospensione della pena sono le seguenti:________________________________ 4.5 che la ditta non si trova in nessuna delle cause di esclusione previste dall’art 38 comma 1, lett a), d), e), f), g),h), i), m) del D. Lgs. 163/2006; 4.6 che con riguardo agli obblighi di cui alla legge n. 68/1999 l’impresa si trova nella seguente 14840 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 situazione di essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili e di non essere assoggettabile agli obblighi di assunzione di cui alla legge n. 68/1999, in quanto occupa non più di 15 dipendenti, oppure da 15 a 35 dipendenti e non ha effettuato nuove assunzione dopo il 18/01/2000 oppure (in sostituzione della certificazione di cui all’art 17 della legge n. 68/1999) di essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili e di aver ottemperato alle norme di cui alla legge n. 68/1999 4.7 che, con riguardo a quanto stabilito dall’art 38 comma 1 lett m quater) del D. Lgs. 163/2006: Non si trova in alcuna situazione di controllo di cui all’art 2359 c.c. con alcun soggetto e di aver formulato l’offerta autonomamente; oppure non è a conoscenza della partecipazione alla medesima procedura di soggetti che si trovano, con riferimento alla scrivente impresa, in una delle situazioni di controllo di cui all’art 2359 c.c., e di aver formulato l’offerta autonomamente; oppure è a conoscenza della partecipazione alla medesima procedura di soggetti che si trovano, in riferimento alla scrivente impresa, in una delle situazioni di controllo di cui all’art 2359 c.c., e di aver formulato l’offerta autonomamente (in quest’ultima ipotesi occorre allegare idonea documentazione volta a comprovare l’autonomia delle offerte) 5. di aver preso piena conoscenza e di accettare quanto espresso negli atti posti a base della procedura, ovvero richiamati e citati, prendendo atto e accettando le norme che regolano la procedura stessa e, quindi, di aggiudicazione e di esecuzione del relativo contratto, nonché di obbligarsi, in caso di aggiudicazione, ad osservarli in ogni loro parte; 6. di aver preso piena conoscenza dei requisiti minimi dell’offerta indicati negli atti a base della procedura; 7. di aver considerato e valutato tutte le condizioni incidenti sulle prestazioni oggetto della procedura, che possono influire sulla determinazione dell’offerta, di aver considerato e valutato tutte le condizioni contrattuali e di aver preso conoscenza di tutte le circostanze, generali e specifiche, relative all’esecuzione del contratto e di averne tenuto conto nella formulazione dell’offerta economica; 8. di aver tenuto conto, nella preparazione della propria offerta, degli obblighi relativi alle disposizioni in materia di sicurezza, di condizioni di lavoro e di previdenza e di assistenza in vigore nel luogo dove deve essere eseguita la prestazione; 9. di accettare, in caso di aggiudicazione in proprio favore, le eventuali variazioni della consistenza e della dislocazione delle sedi e degli uffici della stazione appaltante; 10. che, con riferimento alla presente procedura, non ha in corso né ha praticato intese o pratiche restrittive della concorrenza e del mercato vietate ai sensi della normativa applicabile, ivi inclusi gli articoli 81 e seguenti del Trattato CE e gli articoli 2 e seguenti della Legge n. 287/1990, e che l’offerta è stata predisposta nel pieno rispetto di tale normativa; 11. di essere consapevole che l’eventuale realizzazione nella presente procedura di pratiche o intese restrittive della concorrenza e del mercato vietate ai sensi della normativa applicabile, ivi inclusi gli articoli 81 e seguenti del Trattato CE e gli articoli 2 e seguenti della Legge n. 287/1990, 14841 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 sarà valutata dalla stazione appaltante, nell’ambito delle successive procedure dalla stessa indette ed aventi il medesimo oggetto della presente procedura, al fine della motivata esclusione dalla partecipazione in tali procedure, ai sensi della normativa vigente; 12. che, con riferimento alla presente procedura, non ha presentato offerta in più di un raggruppamento temporaneo o consorzio, ovvero singolarmente e quale componente di un raggruppamento temporaneo o consorzio; 13. che la parte delle attività contrattuali eventualmente da svolgere presso la propria sede sarà eseguita presso sedi o dipendenze in territorio UE e comunque in Stati che abbiano attuato la convenzione di Strasburgo del 28 gennaio 1981 in materia di protezione delle persone rispetto al trattamento di dati o che comunque assicurino adeguate misure di sicurezza dei dati stessi; 14. che il personale impiegato per l’esecuzione delle attività contrattuali ha padronanza della lingua italiana; 15. di eleggere domicilio in ___________________ via _______________________, tel. ______________, fax ___________, per la ricezione di ogni eventuale comunicazione inerente la procedura in oggetto o di richieste di chiarimento o integrazione della documentazione presentata, che la stazione appaltante invierà anche solo a mezzo fax; 16. che, nel rispetto delle specifiche condizioni stabilite nel disciplinare di gara, nello schema di contratto, nonché nell’art. 118 del Codice, il soggetto concorrente, in caso di aggiudicazione, non intende affidare alcuna attività oggetto della presenta procedura in subappalto; (ovvero) intende affidare in subappalto, nella misura non superiore al________%, le seguenti attività _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ 17. (dichiarazione da rendere solo in caso di R.T.I. consorzi o altro soggetto equivalente, costituiti o costituendi) a) che la partecipazione alla presente procedura viene effettuata congiuntamente ai seguenti soggetti (indicare denominazione e ruolo all’interno del RTI, del consorzio o del soggetto equivalente): _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ b) che la ripartizione dell’oggetto contrattuale all’interno del raggruppamento (o consorzio o altro soggetto equivalente) è la seguente (indicare le quote di prestazione che saranno eseguite da ciascun singolo soggetto componente, in conformità all’atto costitutivo, ancorché futuro): __________(soggetto)___________ _______(prestazione)_______ ______(%)___ __________( soggetto)___________ _______(prestazione)_______ ______(%)___ __________( soggetto)___________ _______(prestazione)_______ ______(%)___; c) che (dichiarazione da rendere solo in caso di RTI, di Consorzi o di soggetti equivalenti, costituendi) in caso di aggiudicazione si impegna a costituire un raggruppamento (o consorzio o altro soggetto equivalente) conformandosi alla disciplina di cui all’art. 37 del Codice, conferendo mandato collettivo speciale con rappresentanza al soggetto qualificato mandatario il quale stipulerà il contratto in nome e per conto delle mandanti/consorziate; 18. di essere iscritto - nell’apposito Registro prefettizio al n. _______ (dichiarazione da rendere solo in caso di 14842 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 Cooperativa o Consorzio tra Cooperative); (ovvero) - nello Schedario generale della cooperazione presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al n. ________ (dichiarazione da rendere solo in caso di soggetto partecipante a consorzio fra cooperative); (ovvero) - presso il pertinente albo o elenco di soggetti intermediari vigilati autorizzati allo svolgimento delle attività di cui al presente bando al n. _______________, o documentazione equipollente per i soggetti stabiliti in altri Stati membri dell’Unione Europea. 19. di uniformarsi alla disciplina di cui agli articoli 17, comma 2, e 53, comma 3, del D.P.R. 633/72 e comunicherà alla stazione appaltante, in caso di aggiudicazione, la nomina del rappresentante fiscale nelle forme di legge (dichiarazione da rendere solo in caso di soggetto non residente e senza stabile organizzazione in Italia); REQUISITI DI CAPACITA’ ECONOMICA E FINANZIARIA 20. che, con riferimento a quanto specificamente richiesto nel disciplinare: - ha riportato, negli ultimi tre esercizi antecedenti la data di pubblicazione del bando, almeno due bilanci chiusi in attivo, attestati dalla compilazione della dichiarazione di cui all’allegato 3 del presente disciplinare; - Presenta un attivo dello stato patrimoniale relativo all’ultimo bilancio di esercizio regolarmente approvato non inferiore a 100.000.000 euro (centomilioni/00) REQUISITI DI CAPACITA’ TECNICA PROFESSIONALE 21. che, con riferimento a quanto specificamente richiesto nel disciplinare, l’elenco dei principali servizi oggetto della presente gara, realizzati nell’ultimo triennio, antecedente la data di pubblicazione del bando, è il seguente: Descrizione della Importo Periodo di Destinatario (indicare la prestazione espletamento denominazione del destinatario della prestazione, precisando se trattasi di soggetto pubblico o privato) 22. di essere a conoscenza che la stazione appaltante si riserva il diritto di procedere d’ufficio a verifiche, anche a campione, in ordine alla veridicità delle dichiarazioni; 23. di essere consapevole che l’accertamento della non veridicità del contenuto della presente dichiarazione, comporterà la propria esclusione dalla procedura per la quale è rilasciata, o, se risultato aggiudicatario, la decadenza dalla medesima e la facoltà per la stazione appaltante di escutere la garanzia presentata a corredo dell’offerta; 24. di essere consapevole, inoltre, che, qualora la non veridicità del contenuto della presente dichiarazione fosse accertata dopo la stipula del contratto, questo potrà essere risolto di diritto dalla stazione appaltante ai sensi dell’art. 1456 Codice Civile. (Luogo e data) _________________________ IL DICHIARANTE _____________________________ 14843 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 ALLEGATO 2 R E G I O N E M A R C H E PROCEDURA APERTA SERVIZIO ATTIVAZIONE E GESTIONE DI UNO STRUMENTO FINANZIARIO PER PROGETTI DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI HOUSING SOCIALE NELLA REGIONE MARCHE. BASE ASTA 3% (IVA ESCL.). CIG 5302238935. Modello di DICHIARAZIONE RILASCIATA DALL’IMPRESA AUSILIARIA ai sensi dell’art. 49, comma 2, lett. c) ed e) del D. Lgs. n. 163/2006 ed ai sensi degli art. 46 e 47 del DPR n. 445/2000. (N.B.: la presente dichiarazione deve essere prodotta unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento d’identità del sottoscrittore, ai sensi dell’art. 38 del DPR n. 445/2000. Non è ammessa la sostituzione dei certificati e delle dichiarazioni con fotocopie e duplicati non autenticati nelle forme previste dagli articoli 18 e 19 del D.P.R. n. 445/2000) Spett.le Regione Marche P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE Via Tiziano, 44 60125 ANCONA IL SOTTOSCRITTO ______________________________ NATO A ______________________ IL _____________________,CODICE FISCALE_______________________________________ NELLA SUA QUALITA’ DI ____________________________________ (eventualmente) giusta PROCURA GENERALE/SPECIALE n. rep. _________ del______________ AUTORIZZATO A RAPPRESENTARE LEGALMENTE IL SEGUENTE SOGGETTO: _______________________________________________________________________________ x x ai sensi e per gli effetti dell’art. 76 DPR n. 445/2000, consapevole della responsabilità e delle conseguenze civili e penali previste in caso di dichiarazioni mendaci o formazione od uso di atti falsi, nonché in caso di esibizione di atti contenenti dati non più corrispondenti a verità e consapevole, altresì, che qualora emerga la non veridicità del contenuto della presente dichiarazione l’Impresa rappresentata decadrà dai benefici per i quali la stessa è rilasciata; ai fini di cui all’art. 49, comma 2, lettere c) ed e) del D.Lgs. n. 163/2006, DICHIARA CHE DATI GENERALI E REQUISITI FORMALI DI PARTECIPAZIONE 1. L’impresa ausiliaria rientra nella seguente tipologia: RAGGRUPPAMENTO TEMPORANEO (art. 34, comma 1, lett. d) formato da: 14844 26 SETTEMBRE 2013 Denominazione o ragione sociale BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE Sede legale Natura giuridica ANNO XLIV • N. 75 Ruolo rivestito nel raggruppamento* * specificare il ruolo di mandatario o mandante rivestito (nel caso di raggruppamento già costituito) o da rivestire (nel caso di raggruppamento da costituire) CONSORZIO ORDINARIO DI CONCORRENTI (art. 34, comma 1, lett. e) del Codice) formato da: Denominazione ragione sociale o Sede legale Natura giuridica Ruolo rivestito nel consorzio** ** specificare il ruolo di mandatario o mandante rivestito (nel caso di consorzio già costituito) o da rivestire (nel caso di consorzio da costituire) G.E.I.E. GRUPPO EUROPEO DI INTERESSE ECONOMICO (art. 34, comma 1, lett. f) del Codice) formato da: Denominazione ragione sociale o Sede legale Natura giuridica Ruolo rivestito nel raggruppamento*** *** specificare il ruolo di mandatario o mandante rivestito (nel caso di raggruppamento già costituito) o da rivestire (nel caso di raggruppamento da costituire) OPERATORE ECONOMICO, PLURIMO stabilito in altri Stati membri e costituito conformemente alla legislazione vigente nel Paese di residenza (art. 34, comma 1, lett. f-bis) 2. che l’impresa ha sede in ______________________, via _______________________, capitale sociale € ______________ (___________________________________), è iscritto al Registro delle Imprese di __________ al n. ____________, codice fiscale n. ___________________________ e partita IVA n. _____________________, codice INAIL n. _________________________________, Posizioni Assicurative Territoriali – P.A.T. n. _________________________________________, Matricola aziendale INPS (con dipendenti) n. ___________________________________ Matricola INPS (senza dipendenti, posizione personale) n. ______________________________ e il C.C.N.L. applicato è _____________________________ Numero dipendenti addetti al servizio per l’appalto in oggetto:________________________________; (in caso di mancata iscrizione INPS precisarne le ragioni con nota a parte da allegare alla presente, specificando anche il diverso fondo di iscrizione. In caso di società con sede in uno stato diverso dall’Italia occorre indicare i dati equivalenti vigenti nel relativo stato, ai sensi di quanto previsto dall’art. 39 del Codice); 3. (dichiarazione da rendere o meno in relazione alla personalità giuridica del soggetto richiedente. In caso di società con sede in uno stato diverso dall’Italia occorre indicare i dati equivalenti vigenti nel relativo stato, ai sensi di quanto previsto dall’art. 39 del Codice) 3.1 che (solo per le imprese individuali) il titolare attuale è il seguente (b)_____________________ 3.2 che nel libro soci della figurano i soci sottoelencati, titolari delle azioni/quote di capitale riportate a fianco di ciascuno di essi: ……………….. … % ……………….. … % ___________________ totale 100 %; 14845 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 3.3 che i soci, il socio unico, il socio di maggioranza, i rappresentanti legali e gli altri soggetti con potere di rappresentanza attualmente in carica sono i seguenti (c) (d): cognome nome e Nato a In data Residente a prov Carica ricoperta 3.4 che in base alle risultanze del libro soci, nonché a seguito di comunicazioni ricevute dai titolari delle stesse partecipazioni, risultano esistenti i seguenti diritti reali di godimento o di garanzia sulle azioni/quote aventi diritto di voto: ……………………………………………… a favore di ..................., ……………………………………………… a favore di ...................; (ovvero) che non risultano esistenti diritti reali di godimento o di garanzia sulle azioni/quote aventi diritto di voto; 3.5 che nelle assemblee societarie svoltesi nell’ultimo esercizio sociale, antecedente alla data della presente dichiarazione, hanno esercitato il diritto di voto in base a procura irrevocabile o ne hanno avuto comunque diritto, le seguenti persone: ………………………………………………. per conto di ................ ………………………………………………. per conto di ...............; (ovvero) che non è stato esercitato alcun diritto di voto in base a procura irrevocabile o in base ad un titolo equivalente che ne legittimava l’esercizio; 3.6 che i direttori tecnici attualmente in carica sono i seguenti (a): cognome e nome Nato a In data Residente a prov 3.7. che i soggetti cessati dalla carica nell’anno antecedente la data di pubblicazione del bando sono i seguenti (e): cognome nome e Nato a In data Residente a prov Carica ricoperta E nei confronti dei suddetti non è mai stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art 444 c.p.p. Oppure E nei confronti dei suddetti è stata pronunciata la seguente sentenza di condanna passata in 14846 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 giudicato (o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art 444 c.p.p.): soggetto condannato__________________________________________________, sentenza /decreto del________________n___________________ in ogni caso sono state adottate le seguenti misure di completa ed effettiva dissociazione attestata dalla documentazione che si allega (Si precisa che l’esclusione e il divieto di partecipazione per le imprese dei soggetti cessati dalla carica nell’anno antecedente la pubblicazione del bando operano qualora l’impresa non dimostri di aver adottato atti o misure di completa ed effettiva dissociazione) 4. 4.1 che nei confronti delle persone fisiche sopraindicate (a), (b), (c), (d) non ricorrono le condizioni di cui al comma 1, lett. b) e lett. m ter) dell’art 38 del d. Lgs.163/06; 4.2 che ai sensi del comma1 lett. c) dell’art 38 del d. Lgs. 163/06 nei confronti delle persone fisiche sopra indicate (a), (b), (c), (d), (e) non è mai stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art 444 c.p.p.; ovvero ai sensi del comma1 lett. c) dell’art 38 del d. Lgs. 163/06 nei confronti delle persone fisiche sopra indicate (a), (b), (c), (d), (e) è stata emessa sentenza passata in giudicato o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art 444 c.p.p. per i seguenti reati: - del soggetto condannato_______________________________________, sentenza/decreto del__________________n_________________ - del soggetto condannato______________________________________, sentenza/decreto del _________________ n ____________ (Si precisa che l’esclusione e il divieto di partecipazione non operano qualora il reato è stato depenalizzato ovvero quando è intervenuta la riabilitazione ovvero quando il reato è stato dichiarato estinto dopo la condanna, da parte del giudice dell’esecuzione, ovvero in caso di revoca della condanna. Solo per questi casi non è, pertanto, necessario effettuare la dichiarazione) 4.3 che le eventuali condanne per le quali le suddette persone fisiche (a) (b) (c) (d) (e), abbiano beneficiato della non menzione sono le seguenti_________________________________________ 4.4 che le eventuali condanne per le quali le suddette persone fisiche (a) (b) (c) (d) (e), abbiano beneficiato della sospensione della pena sono le seguenti:________________________________ 4.5 che la ditta non si trova in nessuna delle cause di esclusione previste dall’art 38 comma 1, lett a), d), e), f), g),h), i), m) del D. Lgs. 163/2006; 4.6 che con riguardo agli obblighi di cui alla legge n. 68/1999 l’impresa si trova nella seguente situazione di essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili e di non essere assoggettabile agli obblighi di assunzione di cui alla legge n. 68/1999, in quanto occupa non più di 15 dipendenti, oppure da 15 a 35 dipendenti e non ha effettuato nuove assunzione dopo il 18/01/2000 oppure (in sostituzione della certificazione di cui all’art 17 della legge n. 68/1999) di essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili e di aver ottemperato alle norme di cui alla legge n. 68/1999 4.7 che, con riguardo a quanto stabilito dall’art 38 comma 1 lett m quater) del D. Lgs. 163/2006: Non si trova in alcuna situazione di controllo di cui all’art 2359 c.c. con alcun soggetto e di aver formulato l’offerta autonomamente; oppure 14847 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 non è a conoscenza della partecipazione alla medesima procedura di soggetti che si trovano, con riferimento alla scrivente impresa, in una delle situazioni di controllo di cui all’art 2359 c.c., e di aver formulato l’offerta autonomamente; oppure è a conoscenza della partecipazione alla medesima procedura di soggetti che si trovano, in riferimento alla scrivente impresa, in una delle situazioni di controllo di cui all’art 2359 c.c., e di aver formulato l’offerta autonomamente (in quest’ultima ipotesi occorre allegare idonea documentazione volta a comprovare l’autonomia delle offerte) 5. di aver preso piena conoscenza e di accettare quanto espresso negli atti posti a base della procedura, ovvero richiamati e citati, prendendo atto e accettando le norme che regolano la procedura stessa e, quindi, di aggiudicazione e di esecuzione del relativo contratto, nonché di obbligarsi, in caso di aggiudicazione, ad osservarli in ogni loro parte; 6. di aver preso piena conoscenza dei requisiti minimi dell’offerta indicati negli atti a base della procedura; 7. di aver considerato e valutato tutte le condizioni incidenti sulle prestazioni oggetto della procedura, che possono influire sulla determinazione dell’offerta, di aver considerato e valutato tutte le condizioni contrattuali e di aver preso conoscenza di tutte le circostanze, generali e specifiche, relative all’esecuzione del contratto e di averne tenuto conto nella formulazione dell’offerta economica; 8. di aver tenuto conto, nella preparazione della propria offerta, degli obblighi relativi alle disposizioni in materia di sicurezza, di condizioni di lavoro e di previdenza e di assistenza in vigore nel luogo dove deve essere eseguita la prestazione; 9. che, con riferimento alla presente procedura, non ha in corso né ha praticato intese o pratiche restrittive della concorrenza e del mercato vietate ai sensi della normativa applicabile, ivi inclusi gli articoli 81 e seguenti del Trattato CE e gli articoli 2 e seguenti della Legge n. 287/1990, e che l’offerta è stata predisposta nel pieno rispetto di tale normativa; 10. di essere consapevole che l’eventuale realizzazione nella presente procedura di pratiche o intese restrittive della concorrenza e del mercato vietate ai sensi della normativa applicabile, ivi inclusi gli articoli 81 e seguenti del Trattato CE e gli articoli 2 e seguenti della Legge n. 287/1990, sarà valutata dalla stazione appaltante, nell’ambito delle successive procedure dalla stessa indette ed aventi il medesimo oggetto della presente procedura, al fine della motivata esclusione dalla partecipazione in tali procedure, ai sensi della normativa vigente; 11. che, con riferimento alla presente procedura, non ha presentato offerta in più di un raggruppamento temporaneo o consorzio, ovvero singolarmente e quale componente di un raggruppamento temporaneo o consorzio; 12. Non presenterà offerta per la gara in oggetto, singolarmente o in RTI o in Consorzio, altra Impresa partecipante con la quale esistono rapporti di controllo o collegamento ai sensi dell’art. 2359 C. C. 13. che la parte delle attività contrattuali eventualmente da svolgere presso la propria sede sarà eseguita presso sedi o dipendenze in territorio UE e comunque in Stati che abbiano attuato la convenzione di Strasburgo del 28 gennaio 1981 in materia di protezione delle persone rispetto al trattamento di dati o che comunque assicurino adeguate misure di sicurezza dei dati stessi; 14848 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 14. che il personale impiegato per l’esecuzione delle attività contrattuali ha padronanza della lingua italiana; 15. di eleggere domicilio in ___________________ via _______________________, tel. ______________, fax ___________, per la ricezione di ogni eventuale comunicazione inerente la procedura in oggetto o di richieste di chiarimento o integrazione della documentazione presentata, che la stazione appaltante invierà anche solo a mezzo fax; 16. (In caso di consorzi di cui all'articolo 34, comma 1, lettere b) e c) del D. Lgs. 163/2006) Ai sensi di quanto stabilito dall’art. 37, comma 7 del D. Lgs. n. 163/2006, l’Impresa eserciterà il ruolo di ausiliaria con le seguenti imprese consorziate (specificare quali): ………… ………… 17. (in caso di R.T.I. costituiti o costituendi, nonché di consorzi costituendi): a) il ruolo di ausiliaria viene effettuato congiuntamente dalle seguenti imprese: ………… ………… (indicare denominazione e ruolo all’interno del RTI: mandante/mandataria); b) la ripartizione della prestazione contrattuale oggetto di avvalimento all’interno del RTI (servizi che saranno eseguiti da ciascuna singola Impresa componente il RTI/Consorzio) è la seguente: ………… (Impresa) ………… (attività e/o servizi) … … ………… (Impresa) ………… (attività e/o servizi) … … ………… (Impresa) ………… (attività e/o servizi) … … c) (in caso di RTI o di Consorzi costituendi) in caso di aggiudicazione in favore dell’avvalente, si impegna a costituire un RTI/Consorzio conformandosi alla disciplina di cui all’art. 37 del D.Lgs. n. 163/2006, conferendo mandato collettivo speciale con rappresentanza all’impresa qualificata mandataria la quale stipulerà il contratto in nome e per conto delle mandanti/consorziate. 18. di essere iscritto - nell’apposito Registro prefettizio al n. _______ (dichiarazione da rendere solo in caso di Cooperativa o Consorzio tra Cooperative); (ovvero) - nello Schedario generale della cooperazione presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al n. ________ (dichiarazione da rendere solo in caso di soggetto partecipante a consorzio fra cooperative); (ovvero) - presso il pertinente albo o elenco di soggetti intermediari vigilati autorizzati allo svolgimento delle attività di cui al presente bando al n. __________, o documentazione equipollente per i soggetti stabiliti in altri Stati membri dell’Unione Europea. 19. (eventuale, in caso di soggetto non residente e senza stabile organizzazione in Italia) L’Impresa si uniformerà alla disciplina di cui agli articoli 17, comma 2 e 53, e comma 3 del DPR n. 633/1972 e comunicherà alla Stazione appaltante, in caso di aggiudicazione in favore dell’avvalente, la nomina del rappresentante fiscale nelle forme di legge. 20. E’ informato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 della legge n. 196/2003, che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa, anche in virtù di quanto espressamente specificato nel Disciplinare di gara, che qui si intende integralmente trascritto. 14849 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 L’IMPRESA, SOCIETA’ O ALTRO SOGGETTO AUSILIARIO SI OBBLIGA VERSO IL CONCORRENTE: DENOMINAZIONE O RAGIONE SOCIALE___________________________________________________________________ FORMA GIURIDICA_________________________________________________________________ SEDE LEGALE____________________________________________________________________ E VERSO L’AMMINISTRAZIONE: REGIONE MARCHE A METTERE A DISPOSIZIONE, PER TUTTA LA DURATA DELL’APPALTO INDICATO IN TESTA ALLA PRESENTE DICHIARAZIONE, LE SEGUENTI RISORSE: _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _________ A TAL FINE FORNISCE I SEGUENTI REQUISITI: REQUISITI DI CAPACITA’ ECONOMICA E FINANZIARIA 21. che, con riferimento a quanto specificamente richiesto nel disciplinare: - ha riportato, negli ultimi tre esercizi antecedenti la data di pubblicazione del bando, almeno due bilanci chiusi in attivo, attestati dalla compilazione della dichiarazione di cui all’allegato 3 del presente disciplinare; - presenta un attivo dello stato patrimoniale relativo all’ultimo bilancio di esercizio regolarmente approvato non inferiore a 100.000.000 euro (centomilioni/00). REQUISITI DI CAPACITA’ TECNICA PROFESSIONALE 22. che, con riferimento a quanto specificamente richiesto nel disciplinare, l’elenco dei principali servizi oggetto della presente gara, realizzati nell’ultimo triennio, antecedente la data di pubblicazione del bando, è il seguente: Descrizione della prestazione Importo Periodo di espletamento Destinatario (indicare la denominazione del destinatario della prestazione, precisando se trattasi di soggetto pubblico o privato) 22. di essere a conoscenza che la stazione appaltante si riserva il diritto di procedere d’ufficio a verifiche, anche a campione, in ordine alla veridicità delle dichiarazioni; 23. di essere consapevole che l’accertamento della non veridicità del contenuto della presente dichiarazione, comporterà la propria esclusione dalla procedura per la quale è rilasciata, o, se risultato aggiudicatario, la decadenza dalla medesima e la facoltà per la stazione appaltante di escutere la garanzia presentata a corredo dell’offerta; 24. di essere consapevole, inoltre, che, qualora la non veridicità del contenuto della presente dichiarazione fosse accertata dopo la stipula del contratto, questo potrà essere risolto di diritto dalla stazione appaltante ai sensi dell’art. 1456 Codice Civile. (Luogo e data) _________________________ IL DICHIARANTE _____________________________ 14850 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ALLEGATO 3 D I C H I A R A Z I O N E R E L A T I V O A C O M P R O V A A I B I L A N C I D E L D ’ R E Q U I S I T O I M P R E S A PROCEDURA APERTA SERVIZIO ATTIVAZIONE E GESTIONE DI UNO STRUMENTO FINANZIARIO PER PROGETTI DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI HOUSING SOCIALE NELLA REGIONE MARCHE. BASE ASTA 3% (IVA ESCL.). CIG 5302238935. DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA RILASCIATA AI SENSI DEGLI ARTT. 46 E 47 DEL D.P.R. 445/20003 (la presente dichiarazione deve essere prodotta unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento di identità del sottoscrittore, ai sensi dell’art. 38 D.P.R. n. 445/2000. Non è ammessa la sostituzione dei certificati e delle dichiarazioni con fotocopie e duplicati non autenticati nelle forme previste dagli artt. 18 e 19 del D.P.R. n. 445/2000) IL SOTTOSCRITTO ________________________________________ NATO A _______________ IL _____________________ , NELLA SUA QUALITA’ DI: Revisore Contabile (iscritto nel Registro dei Revisori Contabili con D.M. del ____________, pubblicato in G.U. n. XX del ____________) della Società ________________, con sede in _______, Via _________, codice fiscale n. ________ e partita IVA n _____________; legale rappresentante della Società _____________, quale Società di Revisione della Società ______________ con sede in _______, Via _________, codice fiscale n. ________ e partita IVA n _____________; Presidente del Collegio Sindacale, preposto al controllo della gestione contabile della Società _________________ ovvero nell’ambito del suo potere di vigilanza, con sede in _______, Via _________, codice fiscale n. ________ e partita IVA n _______________, - ai sensi e per gli effetti dell’art. 76 del D.P.R. 445/2000 consapevole della responsabilità e delle conseguenze civili e penali previste in caso di dichiarazioni mendaci o formazione od uso di atti falsi, nonché in caso di esibizione di atti contenenti dati non più corrispondenti a verità e consapevole, altresì, che qualora emerga la non veridicità del contenuto della presente dichiarazione il soggetto per il quale la stessa è rilasciata decadrà dai relativi benefici; - in conformità a quanto da Voi richiesto con comunicazione (indicare il numero e la data della comunicazione inerente la richiesta di cui all’art. 48, commi 1 o 2, del Codice) DICHIARA che, a seguito di verifica effettuata da______________ (Collegio Sindacale o Revisore Contabile o Società di revisione) la dichiarazione rilasciata dal Legale Rappresentante (o Procuratore speciale) della Società concorrente in sede di offerta, circa il possesso di almeno due bilanci chiusi in attivo, corrisponde a verità. In particolare, con riferimento a quanto espressamente richiesto dal disciplinare: i bilanci relativi agli ultimi tre esercizi finanziari antecedenti la data di pubblicazione del bando, si 14851 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 sono chiusi con i seguenti risultati di esercizio: anno____________ risultato di esercizio:___________________ anno____________ risultato di esercizio:___________________ anno____________ risultato di esercizio:___________________ nell’ultimo bilancio di esercizio regolarmente approvato presenta un attivo dello stato patrimoniale pari a €mln ………………………………………………………………… (Luogo e data) _________________________ IL DICHIARANTE _____________________________ 14852 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 ALLEGATO 4 R E G I O N E M A R C H E C A P I T O L A T O S P E C I A L E D ’ A P P A L T O PROCEDURA APERTA SERVIZIO ATTIVAZIONE E GESTIONE DI UNO STRUMENTO FINANZIARIO PER PROGETTI DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI HOUSING SOCIALE NELLA REGIONE MARCHE. BASE ASTA 3% (IVA ESCL.). CIG 5302238935. 1. Principali definizioni “SFU”, indica lo Strumento Finanziario Urbano, istituito nell’ambito dell’iniziativa europea ‘JESSICA’ (Reg.to UE n. 1083/06, art. 43) con risorse provenienti dal Programma Operativo Regionale F.E.S.R. Marche 2007-2013, intervento 5.4.1.61, e risorse del Fondo regionale per le politiche abitative di cui all’art. 6 della L.R. 36/2005 (risorse housing), a favore di progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e housing sociale. “Gestore” indica il Gestore dello Strumento Finanziario Urbano, soggetto aggiudicatario della procedura di evidenza pubblica. “Comitato di Investimento”, indica il comitato intersettoriale di cui al punto 12 dell’allegato alla Delibera G.R. n. 1148 del 29/07/2013 con funzione prevalente di definire gli indirizzi operativi cui lo SFU è tenuto a dare attuazione, in conformità con gli atti e orientamenti della Giunta Regionale. Le funzioni del Comitato sono definite dalla suddetta Delibera e riprese nel Capitolato speciale d’appalto. “Regione Marche” indica la P.F. “Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE” quale struttura responsabile del procedimento, sulla base delle decisioni prese dal Comitato di Investimento. “Business Plan”, indica il piano economico e finanziario che il concorrente presenta in fase di gara quale offerta tecnica quale documento base delle attività del SFU. Progetti ‘target’, progetti di sviluppo urbano e di social housing proposti dai Comuni, in prevalenza nella forma di Partenariato Pubblico Privato (PPP), selezionati con decreto del Dirigente della P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE n. 36 del 21/03/2013. “Veicolo di Progetto” (SVP - Società Veicolo di Progetto), indica la società che nei Partenariati Pubblico Privati può essere costituita ad hoc per la realizzazione dei progetti, con lo scopo principale di acquisire il capitale necessario a realizzare l’intervento. Destinatari finali, i soggetti attuatori dei progetti, in via prioritaria costituiti nella forma di Partenariato Pubblico Privato. “Contratto”, indica l’accordo stipulato tra la Regione e il soggetto aggiudicatario, con il quale si accantona l’ammontare di risorse che dovranno essere utilizzate per erogare finanziamenti nelle forme e nei modi stabilite dalla stessa, equivalente alla Convenzione. 14853 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 “Durata del contratto”, indica il periodo temporale decorrente dalla sottoscrizione del contratto fino alla sua scadenza (24 mesi). “Durata dell’investimento” indica il periodo temporale decorrente dalla data di trasferimento delle risorse ai progetti target fino alla data di conclusione del progetto o di uscita del SFU dal veicolo di progetto. La durata dell’ultimo investimento in carico al SFU coincide con la durata dello Strumento Finanziario, salvo che la Regione disponga diversamente. Per il periodo post scadenza del contratto il compenso deriva da una percentuale dei proventi corrisposti dai progetti al SFU. “TUB”, indica il Testo Unico Bancario, d.lgs. n. 385/1993 e s.m.i. 2. Oggetto di gara e specifiche tecniche Con la presente procedura aperta, la Regione Marche intende selezionare il soggetto che istituisce, amministra e gestisce uno Strumento Finanziario Urbano per il sostegno finanziario a progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale, promossi dai Comuni e realizzati con forme di partenariato pubblico-privato. Nel corso del 2012 la Regione Marche ha emanato un ‘Avviso a presentare progetti’ (Decreto Regionale n. 74/POC del 11 giugno 2012) rivolto ai Comuni con una popolazione superiore ai 25 mila abitanti, per selezionare progetti candidabili a ricevere il finanziamento dello Strumento Finanziario Urbano. In data 21 marzo 2013 (Decreto nr. 36/POC) sono stati selezionati 6 (sei) progetti territoriali ritenuti idonei, c.d. progetti target, presentati dai comuni di: Jesi, Fabriano, Macerata, Civitanova Marche, Falconara Marittima, Fermo, le cui informazioni generali sono riportate nell’Allegato 10. Ai fini suddetti la Regione realizza la gara nella forma della procedura aperta D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 e s.m.i., con ricorso al criterio previsto dall’art. 83 dello stesso D.Lgs., offerta economicamente più vantaggiosa, mettendo a base d’asta una commissione di gestione pari al 3% (al netto dell’IVA) all’anno sulle risorse totali della dotazione iniziale dello strumento finanziario, corrispondente per i due anni di durata a un importo complessivo in appalto di € 591.081,55 (3% all’anno per 2 anni calcolati sulla dotazione di € 9.851.359,11) 2.1. Soggetti ammessi Sono ammessi a partecipare alla gara gli operatori economici di seguito descritti: - Banche iscritte all’albo ai sensi dell’art. 13 del d.lgs. 385/1993 o che possono esercitare l'attività bancaria ai sensi dell'art. 16, comma 3, del d.lgs. n. 385/1993. - Società finanziarie regolamentate ex Art.107 del d.lgs. n. 385/93; Sono ammessi a partecipare anche altri soggetti che si riuniscano in aggregazioni ex art. 34 del D. Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 e s.m.i.. con un soggetto in possesso dei requisiti di cui al punto precedente che assuma il ruolo di Gestore (Mandatario). 2.2. Modalità di gestione delle risorse Ai sensi del Reg. CE n. 1828 del 2006 (Art. 43) la scelta individuata dalla Regione per la gestione delle risorse è quella della “Convenzione” con istituto di credito e/o con società finanziaria ex art. 107 TUB. Il SFU viene pertanto costituito come capitale separato nell’ambito dell’istituto con contabilità separata atta a distinguere le risorse regionali da quelle di cui dispone il Gestore. 14854 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 Le risorse verranno gestite e amministrate dal Gestore dello SFU ma resteranno nella proprietà della Regione. Lo schema di contratto di cui all’Allegato 5, in alcune sue parti potrà essere integrato in base alle condizioni migliori per la Regione proposte in sede di offerta tecnica dal soggetto aggiudicatario. 2.3. Riferimenti normativi - Art. 44 del Reg. CE n. 1083/2006 e agli artt. 43 e 44 del Reg. CE n. 1828 del 2006; - Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio del 11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/99; - Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e recante abrogazione del regolamento (CE) n. 1783/1999, - Regolamento (CE) n. 1828/2006 d’attuazione dei Reg. 1080/2006 e 1083/2006; - Decisione della Commissione C(2007) 3986 del 17 agosto 2007 che adotta il Programma Operativo per l’intervento comunitario del FESR ai fini dell’obiettivo “Competitività regionale e occupazione” nella Regione Marche; - Decreto del Presidente della repubblica n. 196 del 3 ottobre 2008 - NOTA COCOF 10-0014-04-EN Nota orientativa sugli Strumenti di Ingegneria Finanziaria ai sensi dell’Articolo 44 del Regolamento del Consiglio (CE) No.1083/2006; - DDS n. 36/POC del 21.3.2013 “Approvazione dei progetti di sviluppo, riqualificazione urbana e di housing sociale candidabili alla valutazione di finanziabilità da parte del costituendo Fondo JESSICA Marche” - Legge regionale 36/2005 art. 6; legge 457 del 1978; legge 122 del 1989; Delibera R.M. n. 1428 del 2011; Delibera R.M. n. 114 del 2009 - Deliberazione di Giunta Regionale (DGR) n. 1148 del 29/07/2013 “POR FESR 2007/2013 – Asse V – L.R. 36/2005 Art.6. Indirizzi per la realizzazione di progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di edilizia abitativa sociale. Modifiche ed integrazioni alla DGR n.718/2012”. 3. Caratteristiche dello Strumento finanziario 3.1. Dotazione iniziale dello Strumento finanziario La dotazione iniziale del Fondo è pari a Euro 9.851.359,11 di cui: - Risorse FESR: € 5.251.359,11 con le disponibilità finanziarie dell’intervento 5.4.1.61.01 del POR FESR Marche CRO 2007/2013, a carico del capitolo n. 31402768; 14855 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 - Fondo regionale per le politiche abitative di cui all’art. 6 della L.R. 36/2005 (di seguito, anche “Risorse housing”) € 4.600.000,00 con la disponibilità esistente nel capitolo 42604246 del bilancio 2013. 3.2. Natura dello Strumento finanziario Lo strumento finanziario che si intende costituire è istituito nell’ambito dell’iniziativa europea JESSICA acronimo per Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas, con risorse provenienti dal Programma Operativo Regionale F.E.S.R. Marche 2007-2013, intervento 5.4.1.61, a favore di progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e inoltre con risorse regionali per l’edilizia agevolata di cui alla Legge Regionale n. 36/2005 a favore di progetti di housing sociale. Il SFU assume la natura di fondo di ingegneria finanziaria c.d. ‘rotativo’ cosi come indicato agli artt. 43-46 del Reg.to UE n. 1828/2006; il SFU dovrà infatti utilizzare le risorse della dotazione iniziale nei progetti ritenuti “ammissibili”, secondo quanto indicato al successivo paragrafo 3.5. 3.3. Progetti ammissibili La Regione nel corso dell’anno 2012 ha emanato un “Avviso di Manifestazione di interesse a presentare progetti di sviluppo urbano e housing sociale”, rivolto a Comuni con popolazione superiore a 25.000 abitanti. A seguito di questo avviso sono stati presentati 12 progetti potenzialmente ammissibili di cui nr. 6 (sei) sono stati ritenuti idonei e prioritari ai fini dello SFU (di seguito “Progetti Target”) e individuati con DDS n. 36/POC del 21.03.2013. Il SFU dovrà investire le risorse della dotazione iniziale in uno o più dei progetti target, le cui informazioni generali sono riportate all’Allegato 10. I candidati potranno richiedere copia della documentazione illustrativa dei progetti presso la P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE, utilizzando lo schema di richiesta di cui all’Allegato 9. Qualora si verifichi l’impossibilità di investire nei progetti target (nr. 6 progetti), lo SFU potrà individuare altre iniziative su cui investire le risorse gestite, esaminando prioritariamente quelle incluse nell’elenco progetti di cui all’Allegato 10. Il finanziamento di progetti non compresi tra i progetti target, di cui al DDS/POC n. 36, è soggetto al nulla osta da parte della Regione Marche. Il SFU dovrà comunque operare prioritariamente investendo e/o finanziando progetti strutturati attraverso procedure di Partenariato Pubblico Privato, che risultino coerenti con i vincoli posti dalla normativa comunitaria e nazionale in materia di contratti pubblici. Altre procedure potranno essere utilizzate, previo ottenimento del nulla osta da parte della Regione Marche. I progetti oggetto di investimento e/o finanziamento da parte del SFU al momento di ricevere le risorse dovranno essere inclusi all’interno di atti comunali di pianificazione strategica e integrata in chiave sostenibile (Piani Integrati di Sviluppo Urbano - PISU). La Regione Marche definirà le modalità e i contenuti degli stessi al fine di consentire ai Comuni l’inclusione del progetto nel Piano. Tra la Regione Marche e i singoli destinatari finali verrà stipulato un contratto di finanziamento come indicato all’art. 6 del Contratto (allegato 5). 14856 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 3.4. Beneficiari ammissibili I beneficiari del SFU sono i soggetti risultati aggiudicatari di procedure di evidenza pubblica per la realizzazione di interventi indetti dalle Amministrazioni comunali promotrici dei progetti. 3.5. Forme tecniche attivabili attraverso lo Strumento finanziario Il SFU potrà finanziare i progetti erogando prestiti rimborsabili ai soggetti attuatori (prioritariamente nelle forme di partenariato pubblico-privato). Previo nulla osta da parte della Regione, su richiesta motivata e limitatamente alle risorse FESR, potrà utilizzare forme diverse di finanziamento, inclusa l’acquisizione di quote di capitale di rischio, l’erogazione di prestiti “mezzanini” (es. prestito soci) e l’erogazione di prestiti alle Stazioni Appaltanti dei progetti. 3.6. Vincoli e ammissibilità della spesa Le risorse non potranno essere impiegate per una quota superiore al 50% del valore totale di investimento del singolo progetto co-finanziato. Tale condizione potrà essere derogata previo nulla osta da parte del Comitato di Investimento della Regione su richiesta motivata da parte del SFU e limitatamente alle risorse FESR. In ogni caso le risorse FESR eventualmente impiegate sotto forma di capitale di rischio, non potranno superare il 49% dell’intero capitale sottoscritto; ciò implica che il SFU in tale caso potrà acquisire solo partecipazioni di minoranza. Per le risorse FESR si fa riferimento ai criteri di selezione per l’individuazione delle operazioni (progetti) di cui all’intervento 5.4.1.61.01 “Riqualificazione dell’ambiente fisico come motore di uno sviluppo economico e sociale” di cui al documento “Modalità Attuative del Programma Operativo (M.A.P.O - Volume 2)” approvati con Delibera n. 1039/2008 (versione Maggio 2012), disponibile al sito www.europa.marche.it. Per le risorse housing (€ 4.600.000) dovranno essere rispettati i seguenti vincoli: 1. Essere impiegate nelle sole funzioni di edilizia abitativa sociale (Housing sociale) 2. Non essere impiegate per una quota superiore al 50% del costo dell’intervento di housing sociale 3. Rispettare le prescrizioni della normativa nazionale e regionale sull’edilizia agevolata (Legge regionale 36/2005; legge 457 del 1978; legge 122 del 1989; Delibera R.M. n. 1428 del 2011; Delibera R.M. n. 114 del 2009) e delle Convenzioni che saranno stipulate tra i Comuni e i singoli sviluppatori dei progetti risultati assegnatari dei bandi di gara. 4. Individuare le soluzioni procedurali più idonee a tenere distinte e tracciabili le risorse housing da quelle FESR, e consentire, comunque tenendo conto della distinzione della tipologia di fondi, l’eventuale recupero delle risorse pubbliche in caso di mancato completamento dell’intervento. Il riepilogo dei vincoli per le risorse di housing è riportato al paragrafo 6 “Caratteristiche delle risorse regionali destinate all’edilizia sociale” del presente Capitolato. 3.7. Regimi di aiuto Il SFU è soggetto alla normativa comunitaria sugli aiuti di Stato. Sarà onere del SFU dimostrare che la propria modalità di intervento è coerente con tale normativa. In via preliminare ed esemplificativa si ritiene possa essere applicato, a seconda della tipologia di investimento prescelto quanto definito: 14857 26 SETTEMBRE 2013 x x x x BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 Nella comunicazione della Commissione Europea n. relativa alla revisione del metodo di fissazione dei tassi di riferimento e di attualizzazione (2008/C 14/02). Orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per investimenti in capitale di rischio nelle piccole e medie imprese (2006/C 194/02) e s.m.i. Reg. (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria) Regolamento (CE) n. 1998/2006 della commissione del 15 dicembre 2006 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d’importanza minore («de minimis») 4. Descrizione del servizio richiesto 4.1. Attività oggetto del servizio Il soggetto aggiudicatario è incaricato di gestire le risorse del SFU, nel rispetto di quanto previsto dagli artt. 43-45 del Reg. n. 1828/2006. Il Gestore dovrà essere partner attivo dell’autorità regionale e dei Comuni per lo stimolo dello sviluppo territoriale. Le sue principali attività sono: 1. Identificazione dei progetti su cui investire le risorse; 2. Strutturazione e negoziazione di opportuni contratti di finanziamento e trasferimento delle risorse (della dotazione iniziale e dell’eventuale co-finanziamento offerto dal gestore) ai progetti selezionati; 3. Gestione e monitoraggio dei progetti su cui il SFU ha investito, fornendo le informazioni necessarie al fine di ottemperare obblighi di rendicontazione, impartiti dalla Regione e specifici per le risorse gestite; 4. Gestione dell’uscita del SFU dai progetti, nel caso di interventi sul capitale di rischio. Compito del SFU è assicurare, preliminarmente all’investimento, la sostenibilità economica, sociale e tecnica dei progetti di sviluppo, riqualificazione urbana e di housing sociale in cui investirà. Il SFU dovrà trasmettere la completa attività istruttoria e predisporre ogni documentazione utile per la presentazione dei progetti alla Regione al fine del rilascio del parere di coerenza secondo quanto indicato al paragrafo 4.3. Fra le attività di gestione e monitoraggio di cui al punto 3 sono compresi anche: La tenuta di una contabilità separata (tracciabilità) tra le risorse FESR e quelle di housing; I controlli di primo livello sui destinatari finali previsti dal Regolamento CE n. 1083/2006, e dal Regolamento CE n. 1828/2006. 4.2. Gestione dello Strumento finanziario Le modalità di gestione dello SFU sono definite nel Business Plan, da presentare in sede di offerta, come indicato nel disciplinare allegato. Il gestore dello Strumento Finanziario Urbano: x Opera professionalmente e secondo le migliori pratiche di mercato nella gestione dei rapporti societari con gli altri partner finanziatori dei progetti, in particolare dovrà strutturare opportuni contratti che ne tutelino gli interessi prevedendo, nei confronti dei veicoli di progetto in cui investirà, opportune clausole che garantiscano il rispetto dei vincoli e il raggiungimento degli obiettivi in capo allo stesso; 14858 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 x Rimane finanziatore del progetto per una durata non superiore alla durata dei progetti stessi (es. nel caso di procedure di concessione, gli investimenti avranno durata massima pari a quella della concessione stessa); x Ha facoltà di concordare con gli altri co-finanziatori dei singoli progetti condizioni che permettano l’uscita dal progetto dello SFU prima del termine del progetto stesso. 4.3. Comitato d’investimento e parere di coerenza della Regione In relazione a quanto indicato nella delibera della Regione Marche n. 1148 del 29/07/2013, il Comitato di Investimento tra le sue funzioni definisce gli indirizzi operativi cui il Gestore è tenuto a dare attuazione, in conformità con gli atti e orientamenti della Giunta della Regione Marche. Il Comitato di Investimento ha il compito di: 1. Formulare proposte per l’efficiente ed efficace utilizzo del SFU; 2. Analizzare e valutare l’andamento delle attività del SFU, i risultati ottenuti e, qualora necessario, proporre misure correttive, tra cui anche la restituzione delle risorse alla Regione; 3. Predisporre e approvare la ‘Relazione annuale’ e il ‘Monitoraggio periodico di efficacia’ dell’azione del SFU, su proposta dello stesso e sulla base di Report periodici delle attività; 4. Supportare le strutture regionali nella definizione degli atti relativi al funzionamento del SFU eventualmente proporre le modifiche e le interpretazioni delle modalità attuative dell’intervento che si rendessero necessarie. La Regione Marche autorizza l’investimento tramite il rilascio di un parere di coerenza. Il parere verifica la conformità dell’investimento proposto ai vincoli e agli obiettivi delle risorse del POR FESR e delle risorse di edilizia agevolata. 4.4. Team di gestione I candidati dovranno indicare e descrivere in sede di offerta tecnica la composizione del team dedicato alla gestione dello strumento finanziario, che dovrà essere composto almeno da quattro esperti come di seguito indicato: Responsabile del SFU: primo referente e garante della gestione e del coordinamento del team, con esperienza di almeno dieci anni in operazioni di partenariato pubblico privato; Esperto in Trasformazione Urbana: con esperienza di almeno cinque anni in operazioni di sviluppo e riqualificazione urbana e immobiliare, in processi di pianificazione e programmazione territoriale; Esperto Economico-finanziario: con esperienza di almeno cinque anni e competenze economico-finanziarie in operazioni di PPP e afferenti al settore pubblico; Esperto Legale-Amministrativo: con esperienza di almeno cinque anni e conoscenza delle procedure amministrative di PPP e diritto societario. In sede di offerta tecnica dovranno essere allegati i CV dei quattro esperti, attestanti le esperienze rilevanti nei settori di riferimento e in progetti similari a quello oggetto del presente servizio. Al team di gestione potranno essere aggiunti anche altre figure professionali interne od esterne, ritenute idonee dai candidati una migliore gestione del team. I CV delle figure professionali aggiuntive dovranno essere allegati in sede di offerta tecnica. 14859 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 I candidati dovranno altresì specificare, anche per il tramite di schemi e grafici, l’organigramma del team di gestione, le modalità di coordinamento interno e il processo decisionale, nonché le modalità di interazione del team con soggetti esterni quali, a titolo di esempio, la Regione e il Comitato Investimento. 4.5. Obblighi relativi all’utilizzo delle risorse comunitarie e di housing sociale Il Gestore garantisce alla Regione i corretti flussi informativi e la collaborazione necessaria per l’espletamento delle attività di sorveglianza, rendicontazione, monitoraggio finanziario, fisico e procedurale relativo alla gestione dello strumento e richieste dai Regolamenti Comunitari nel periodo di programmazione 2007-2013 e dalla normativa sulle risorse di housing, secondo quanto stabilito nel presente Capitolato e nel Contratto (Allegato 5). In aggiunta a quanto sopra il Gestore adotta un’opportuna codifica tale da assicurare la tracciabilità separata degli investimenti effettuati a valere sulle risorse del POR FESR Marche 2007-2013 e sulle risorse di cui alla L.R. 36/2005 per l’edilizia agevolata, che intervengono nella costituzione del SFU. 4.6. Co-finanziamento Le risorse pubbliche costituenti la dotazione iniziale del SFU possono essere incrementate da una quota di co-finanziamento messa a disposizione dal candidato gestore. Tale quota va dichiarata in sede di offerta economica contribuendo alla valutazione della proposta come indicato nel Disciplinare di gara (Allegato 4). La quota di co-finanziamento potrà essere impiegata a livello di singolo progetto ed erogata attraverso le forme tecniche che il Gestore riterrà più opportune, nell’ambito di quanto indicato al paragrafo 3.5 del presente Capitolato d’appalto. 4.7. Riutilizzo delle Risorse Il Gestore, a seguito degli investimenti effettuati e dei rimborsi di prestiti, reintegra le risorse che rientrano nel SFU. Le somme rivenienti dal rimborso degli investimenti effettuati così come gli interessi maturati sulle giacenze del SFU – al netto dei compensi riconosciuti al Gestore e di tutti gli altri oneri o tributi dovuti - andranno a ricostituire e/o incrementare la dotazione dello Strumento finanziario. La Regione si riserva di chiedere al Gestore la restituzione delle risorse rinvenienti dagli investimenti effettuati. Alla conclusione di tutte le operazioni poste in essere i proventi generati dalla dotazione del SFU, dopo la copertura integrale delle eventuali perdite derivanti dalla gestione della medesima quota e degli oneri dovuti al Gestore come risultanti dalla presente gara, saranno riaccreditati alla Regione Marche mentre i proventi generati dalla eventuale quota privata del SFU, detratte le eventuali perdite derivanti dalla gestione della medesima, costituiranno la remunerazione di tale quota a favore del soggetto co-finanziatore. 4.8. Tempistiche di spesa delle risorse In conformità agli obblighi comunitari di rendicontazione della spesa per le risorse FESR, lo strumento finanziario dovrà investire nei progetti entro il termine massimo del 31/05/2015. Al fine di evitare il rischio di inutilizzo dei fondi comunitari e conseguente obbligo di restituzione delle risorse alla Commissione Europea, di seguito vengono riportati i livelli di avanzamento della spesa quali obiettivi vincolanti cui il Gestore dovrà ottemperare: 14860 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE OBIETTIVI VINCOLANTI Individuazione con atto formale dei progetti da finanziare da parte del Gestore attraverso l’utilizzo del 100% delle risorse messe a disposizione dalla Regione. Trasferimento delle risorse ai soggetti attuatori dei progetti (investimento) da parte del Gestore di almeno il 50% della dotazione iniziale dello strumento finanziario Trasferimento delle risorse ai soggetti attuatori dei progetti (investimento) da parte del SFU del 100% della dotazione iniziale dello strumento finanziario ANNO XLIV • N. 75 SCADENZA 30/06/2014 31/12/2014 31/05/2015 Il mancato raggiungimento dei singoli obiettivi vincolanti da diritto alla Regione Marche di vedersi rimborsare le risorse inutilizzate, secondo le modalità che verranno stabilite nel contratto tra la Regione e il Gestore (allegato 5). Qualora il contratto tra la Regione Marche e il Gestore dovesse essere stipulato in data successiva al 30/4/2014 i termini di cui sopra potranno essere concordemente modificati dalle parti ad eccezione del termine finale del 31/5/2015. 4.9. Durata del contratto e variazioni successive, durata dell’investimento Il contratto ha la durata di 24 mesi, salvo proroghe debitamente motivate, decorrenti dalla data di avvio dell’esecuzione corrispondente con la data di sottoscrizione del contratto. Tutte le attività che fanno riferimento ai servizi oggetto dell’appalto dovranno essere realizzate entro e non oltre il 31 Maggio 2015, come indicato nella tabella di cui al paragrafo precedente. Qualora la dotazione di risorse pubbliche stanziata nel SFU risultasse insufficiente rispetto alla domanda di utilizzo, la Regione si riserva la possibilità di effettuare versamenti aggiuntivi in relazione ai fabbisogni necessari, secondo la disciplina di cui all’art 7 dello schema di contratto (Allegato 5). Alla data del 01/06/2015 eventuali giacenze non utilizzate ritorneranno nella disponibilità della Regione perché ne disponga diversamente. Il raggiungimento del risultato cosi specificato costituisce causa di risoluzione ai sensi dell’art.16 dello schema di contratto (Allegato 5). La durata dell’investimento potrà essere al massimo pari a 20 anni, corrispondente alla durata del SFU. Tale durata dovrà essere esplicitata dai candidati in sede di offerta tecnica. Conclusi gli investimenti, e fatta salva diversa decisione della Regione, il SFU sarà liquidato. 4.10. Commissione di Gestione Il Gestore riceve un corrispettivo quale “Commissione di Gestione” che dovrà includere tutte le commissioni e le spese inerenti allo strumento finanziario, quali a titolo indicativo: selezione, monitoraggio, supervisione, amministrazione e conclusione del finanziamento ai progetti ammissibili. Tale commissione calcolata sull’intero ammontare delle risorse del SFU non dovrà superare la soglia del 3% (IVA esclusa) sulla media annua. La commissione di gestione, che sarà oggetto di valutazione, è calcolata e corrisposta come segue: per il periodo di investimento (01/01/2014 - 31/12/2015), ovvero il periodo in cui avverrà lo svolgimento prevalente delle attività di selezione e valutazione dei progetti e negoziazione delle 14861 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 condizioni di finanziamento, la commissione di gestione sarà calcolata in percentuale alla dotazione del SFU e liquidata a valere sulla dotazione stessa. La commissione di gestione è strutturata in due parti: - una parte fissa pari al massimo al 50% del totale della commissione, calcolata come % della dotazione iniziale, e - una parte variabile, liquidata solo in caso impegno vincolante delle risorse (con atto formale) da parte del SFU nei progetti urbani ammissibili. Per il periodo successivo (dal 1/1/2016 alla data di chiusura del SFU) la commissione di gestione viene calcolata quale percentuale sui ritorni da investimento generati dallo Strumento finanziario e retrocessi dai progetti allo stesso. L’importo della commissione di gestione, corrispondente al 3% posto a base di gara calcolato per 2 anni sulla dotazione dello strumento, è quantificato in € 591.081,55 al netto di IVA, presupponendo la piena operatività del SFU dal 1/1/2014 al 31/12/2015. L'offerta dovrà essere espressa indicando separatamente: la commissione fissa e la commissione variabile. Non sono ammesse offerte alla pari o in aumento. 4.11. Prodotti e termini Il Gestore è tenuto ad ottemperare a specifici obblighi informativi periodici nei confronti dell’Amministrazione regionale. Tali obblighi, dettagliatamente regolamentati nel Contratto che sarà sottoscritto fra il Gestore e l’Amministrazione, prevedono la redazione di: 1. Rapporti semestrali per il ‘Monitoraggio di efficacia'; 2. Relazioni annuali per ciascun anno di gestione; 3. Relazione finale. I rapporti semestrali, da inviare entro un termine massimo di gg. 60 dalla fine di ciascun semestre, dovranno contenere le seguenti informazioni: - Prospetti contenenti l’elenco delle operazioni effettuate; - Descrizione sullo stato di avanzamento delle operazioni effettuate ed in corso di effettuazione; - Incidenza delle operazioni rispetto al capitale totale versato; - Problemi eventualmente riscontrati e soluzioni adottate o proposte. - Analisi dei proventi e delle perdite con dettaglio degli oneri di gestione; - Analisi dei movimenti del SFU (es. saldo iniziale, costi e ricavi, conferimenti nel periodo, saldo finale); - Relazioni e bilancio dello strumento finanziario; - Check list di controllo di primo livello che attestino l’effettuazione delle seguenti verifiche di gestione: ammissibilità rispetto a quanto previsto nei contratti di finanziamento, conformità dei progetti rispetto alla normativa applicabile tra cui normativa su aiuti di stato e normativa sugli appalti pubblici. Le relazioni annuali, da inviare entro un termine massimo di gg. 60 dalla fine di ciascun anno solare, dovranno contenere oltre alle informazioni di cui alle relazioni semestrali, anche il bilancio del SFU; La relazione finale, da inviare entro un termine massimo di gg. 60 dal completamento del servizio prestato, dovrà contenere le medesime informazioni previste dai rapporti annuali. 14862 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 5. Caratteristiche delle risorse regionali di cui al Fondo regionale per le politiche abitative (L.R. 36/2005) Per le risorse di cui al Fondo regionale per le politiche abitative ex L.R. 36/05 (risorse housing) la Regione individua alcune modalità di utilizzo, derivanti dalla normativa nazionale e regionale, cosi come indicato nei punti seguenti. Trasferimento delle risorse housing al Gestore: la possibilità di trasferire tali risorse ad un soggetto intermedio (nel caso di specie gestore dello SFU) è prevista dall’art. 6 comma 2bis lettera c) della L.R. 36/2005. In tale articolo si contempla la possibilità di utilizzare le risorse housing per “costituire o partecipare a uno o più fondi immobiliari, ovvero per utilizzare altri strumenti finanziari innovativi volti al massimo coinvolgimento dei privati […]”. In relazione alle risorse housing il Gestore investirà le risorse assegnate sotto forma di credito agevolato ai progetti di housing sociale dallo stesso selezionati. Tipologia di interventi ammissibili: le risorse housing potranno essere utilizzate dal Gestore per finanziare interventi di edilizia agevolata, realizzati tramite procedure di partenariato pubblico privato (a titolo di esempio procedure di concessione, concessione di costruzione e gestione, apporto, ecc.), nel rispetto della normativa nazionale e regionale che regola gli interventi di housing sociale. Beneficiari finali degli appartamenti: gli appartamenti sono destinati a soggetti aventi i requisiti soggettivi previsti per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica agevolata dalla legislazione regionale vigente al momento della vendita/assegnazione dell’immobile. Al momento i requisiti sono enunciati dall’articolo 18 della l.r. 36/2005. Beneficiari ammissibili e modalità di valorizzazione: le risorse housing, da utilizzare per la realizzazione di alloggi di edilizia agevolata, prevedono modalità di valorizzazione (es. locazione con riscatto e/o cessione) delle strutture realizzate, prezzi di locazione e/o cessione e assegnazione degli alloggi coerenti con i vincoli di riferimento posti dalla normativa nazionale e regionale e con le convenzioni comunali dei territori su cui verranno realizzati gli interventi. Caratteristiche tecniche degli appartamenti e limiti massimi di costo: in relazione alle caratteristiche degli appartamenti si evidenziano alcuni requisiti quali quelli di seguito indicati: - Dimensioni comprese entro i limiti stabiliti dall’articolo 16, comma 3, della legge 457/1978; - Superficie parcheggi non inferiore a quanto stabilito con legge 122/1989 (cd Legge Tognoli); - Prestazioni energetiche dell’edificio conformi agli standard minimi stabiliti dalla Regione Marche (attualmente cfr D.G.R. n. 1428 del 31/10/2011, all. 1 punto 3.2.2)”. Gli appartamenti sono realizzati nel rispetto dei limiti massimi di costo stabiliti dalla Regione Marche (come attualmente risultanti dalla DGR 1499/2006); Co-finanziamento A livello di singolo progetto, le risorse housing potranno finanziare non più del 50% del costo dell’intervento (incluso il costo di costruzione e le spese tecniche). Garanzie: il gestore individua idonee forme di garanzia e/o sanzioni, a carico del soggetto attuatore dell’intervento e suoi aventi causa, per assicurare il corretto utilizzo delle risorse di housing sociale come sopra specificati. Rendicontazione, distinzione e tracciabilità risorse housing e FESR: il Gestore individua le soluzioni procedurali più idonee a tenere distinte, tracciabili e rendicontabili le risorse housing da quelle FESR, e consentire, comunque tenendo conto della distinzione della tipologia di fondi, l’eventuale recupero delle risorse pubbliche in caso di mancato completamento dell’intervento. La gestione degli alloggi destinati alla locazione, in accordo con i Comuni promotori degli interventi, dovrà perseguire il massimo coinvolgimento dell’ERAP (Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica) delle Marche. 14863 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 ALLEGATO 5 R E G I O N E S C H E M A D I M A R C H E C O N T R A T T O PROCEDURA APERTA SERVIZIO ATTIVAZIONE E GESTIONE DI UNO STRUMENTO FINANZIARIO PER PROGETTI DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI HOUSING SOCIALE NELLA REGIONE MARCHE. BASE ASTA 3% (IVA ESCL.). CIG 5302238935. L’anno duemila ….… nel mese di ………… il giorno ……, ad Ancona, presso gli Uffici della Giunta Regionale - Via G. da Fabriano n. 2/4, avanti a me … … … Ufficiale Rogante della Regione Marche, autorizzato a norma di legge a ricevere gli atti in forma pubblica amministrativa, con decreto del Dirigente del Servizio Risorse Umane e Strumentali, si sono personalmente costituiti: la Regione Marche (C.F. 80008630420), rappresentata dal Dott. …………………, nato a……., il………, Dirigente ……………………………. della Giunta della Regione Marche, domiciliato per la carica presso la Regione Marche, via Tiziano n. 44 – Ancona, che interviene al presente atto quale Dirigente della P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE, giusta delibera della Giunta regionale n. …., E Il Sig …………, nato a ………… il ………… e residente a ………… in via …………, che interviene al presente atto in qualità di legale rappresentante del …………, C.F. e P. I,V.A. ………… ed iscrizione al Registro delle Imprese di ………… n. …… … prot. ……….con sede legale in …………, via …………, n. ……, come risulta dal (certificato della CCIAA o - in casi rari – dalla procura generale o speciale) che si allega al presente atto sotto la lettera “A”. Detti signori, maggiori di età e delle cui identità e poteri sono certo, mi chiedono di far constatare per atto pubblico quanto segue. PREMESSO che con Deliberazione di Giunta Regionale n. 1148 del 29/07/2013 si è provveduto a definire gli indirizzi per il sostegno finanziario nella Regione Marche di progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di edilizia abitativa sociale, demandando alla P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE la predisposizione degli atti di competenza necessari a realizzare l’intervento; che con Decreto del Dirigente della P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE n. .… del … … …, si è provveduto ad indire la gara, con procedura aperta ai sensi del D. Lgs. n. 163/2006, per l’affidamento in appalto del servizio di attivazione e gestione di uno strumento finanziario per il sostegno a progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale nella regione Marche, con un importo complessivo di base pari a € 591.081,55 oltre l’IVA a norma di legge. che le parti mi dichiarano che il suddetto atto risulta loro ben noto e che allo stesso intendono fare riferimento; pertanto esso si intende integralmente recepito, anche se non viene materialmente allegato, con rinuncia a qualsiasi contraria eccezione; che con lo stesso decreto di cui sopra è stato approvato, oltre al Capitolato speciale di appalto e al Disciplinare di gara, anche il presente schema di Contratto; che con decreto del dirigente … n. … del …, che si allega al presente atto in copia conforme all'originale sotto la lettera “B”, il contratto in oggetto è stato definitivamente aggiudicato alla società ……… con sede a ……., per un importo netto di Euro … (Euro …/…) IVA esclusa, 14864 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 che il predetto provvedimento di aggiudicazione definitiva è stato comunicato ai contro interessati in data … ; che è stato pubblicato l'avviso sui risultati della procedura, in conformità alle disposizioni di cui al decreto legislativo n. 163/2006; che con decreto del dirigente …n. …del …., che si allega al presente atto in copia conforme all'originale sotto la lettera “….”, l’aggiudicazione definitiva è divenuta efficace ai sensi e per gli effetti dell’articolo 11 del decreto legislativo n. 163/2006. TUTTO CIO’ PREMESSO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE Art. 1 Efficacia, norme regolatrici e disciplina applicabile Il presente atto spiega i suoi effetti dalla data della sua sottoscrizione ed ha termine con l’approvazione degli atti di verifica di conformità secondo la disciplina del presente atto medesimo. Le premesse fanno parte integrante e sostanziale del presente atto che contiene integralmente quanto previsto dall’art. 43 del Regolamento (CE) N. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 e s.m.i. L’esecuzione delle prestazioni oggetto del presente contratto è regolata: x Dalle norme comunitarie, nazionali e regionali, primarie e secondarie, applicabili, con particolare riferimento: - Al Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio; - Al Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione; - Alla Decisione della Commissione C(2007) 3986 del 17 agosto 2007 che adotta il Programma Operativo per l’intervento comunitario del FESR ai fini dell’obiettivo “Competitività regionale e occupazione” nella Regione Marche; - Alla delibera di Giunta Regionale n. 1039 del 30/07/2008 e s.m.i. di approvazione delle Modalità Attuative del Programma Operativo (MAPO) della Regione Marche FESR – Competitività regionale e occupazione 2007/2013 (versione aggiornata Febbraio 2012); - Alla scheda intervento n. 5.4.1.61.01 e relativi ‘Criteri di selezione’ di cui al Volume 2 della delibera indicata al punto precedente; - Alla legge regionale 16 dicembre 2005 n. 36, (Riordino del sistema regionale delle politiche abitative); - Al D. Lgs. n. 163/2006 ed al D.P.R. n. 207/2010, x Dalle clausole del presente contratto e dagli atti ivi richiamati; x Dalla Deliberazione di Giunta Regionale n. 1148 del 29/07/2013; x Dall’offerta economica presentata in sede di gara dal Gestore. In caso di contrasto prevalgono le norme menzionate nel precedente paragrafo, le disposizioni amministrative dettate dalle convenzioni nonché gli atti da esse richiamati, rispetto a previsioni difformi eventualmente contenute nell’offerta del Gestore. Art. 2 Ambito soggettivo Ai fini dell’esecuzione del presento atto, si intende per: 1. Stazione appaltante, il Dirigente della struttura regionale denominata Posizione di Funzione “Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE”. 2. Gestore, la società denominata …………aggiudicataria del presente appalto. 14865 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 3. Offerta affidataria, la documentazione tecnica ed economica oggetto del decreto di aggiudicazione definitiva. 4. Responsabile unico della procedura, Dott……….……………, nella sua qualità di Responsabile Unico del procedimento della Stazione appaltante. 5. Direttore dell’esecuzione, Dott……….…, nella sua qualità di direttore dell’esecuzione della Stazione appaltante. 6. SFU, lo Strumento Finanziario Urbano, istituito nell’ambito dell’iniziativa europea ‘JESSICA’ con risorse provenienti dal Programma Operativo Regionale F.E.S.R. Marche 2007-2013, intervento 5.4.1.61, e risorse regionali per l’edilizia sociale (risorse di housing) di cui alla L.R. 36/2005, a favore di progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e housing sociale. 7. Progetti ‘target’, progetti di sviluppo urbano e di social housing proposti dai Comuni in forma di Partenariato Pubblico Privato (PPP) rappresentati dai progetti selezionati con decreto del Dirigente della P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE n. 36 del 21/03/2013. 8. Progetti urbani ammissibili, Progetti di sviluppo urbano e di social housing in cui investe lo SFU, prioritariamente rappresentati dai progetti ‘target’, in via definitiva scelti dal SFU anche al di fuori dei progetti ‘target’ come indicato al paragrafo 3.3 del Capitolato speciale di appalto. 9. Contratti di finanziamento di progetto, contratti sottoscritti tra il Gestore e i soggetti attuatori dei progetti urbani ammissibili. 10. Destinatari finali, i soggetti attuatori dei Progetti urbani ammissibili, in via prioritaria costituiti in forma di Partenariato Pubblico Privato. 11. Comitato di Investimento, organismo interno alla Regione Marche, composto dai dirigenti delle strutture interessate all’attuazione della strategia di intervento, titolare delle funzioni di cui all’allegato A della D.G.R. n. 1148 del 29/07/2013. Art. 3 Ambito oggettivo e luogo di esecuzione Il presente contratto disciplina il rapporto tra la Regione Marche e il Gestore in merito all’attuazione, alla gestione e alla liquidazione dello “Strumento Finanziario Urbano” (di seguito definito “SFU”) nel rispetto delle disposizioni specifiche di cui al capitolato speciale di appalto ed al disciplinare di gara, nonché a tutti gli atti richiamati. Il luogo di esecuzione del servizio è la sede di lavoro della Stazione Appaltante. Art. 4 Dotazione dello SFU, apporto di risorse finanziarie da parte del Gestore, gestione contabile Il SFU viene costituito mediante gli apporti finanziari della Regione Marche. Il Gestore apporterà risorse finanziarie a titolo di co-finanziamento, in forma di liquidità, secondo la modalità e per l’importo pari a quello indicato nell’offerta economica di cui all’allegato 6 del disciplinare di gara, ammontante ad € …………………. La Regione Marche verserà la quota di risorse finanziarie, pari ad Euro 9.851.359,11 entro 60 giorni decorrenti dalla data di sottoscrizione del presente contratto. Il Gestore verserà ai destinatari finali le risorse necessarie alla realizzazione dei progetti a richiamo e in base al cronoprogramma dallo stesso definito in relazione ai tempi di attuazione di ciascun progetto oggetto di investimento. 14866 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 A livello di progetto, il Gestore accetta che almeno il 50% dei finanziamenti complessivi provenga da co-finanziamento, che può derivare dal Gestore stesso e/o da co-finanziamento di terzi diversi dalla Regione Marche. Il Gestore è tenuto: x Ad assicurare che il co-finanziamento utilizzato per la realizzazione dei progetti sia conforme alle normative Comunitarie e nazionali applicabili e al presente contratto; x A fornire alla Regione Marche prova che i termini del cofinanziamento sono ragionevolmente basati sulle condizioni di mercato. Qualora il Gestore non fosse in grado di rispettare il suo obbligo di co-finanziamento, le parti possono negoziare una soluzione che permetta la migliore gestione del SFU, in conformità con la normativa di riferimento nazionale e comunitaria. In caso di mancato accordo il contratto si risolverà di diritto e il Gestore nulla avrà a pretendere. A garanzia del corretto uso delle risorse di cui ai precedenti comma, in conformità al presente contratto, e salva comunque la risarcibilità del maggior danno, il Gestore ha costituito una cauzione definitiva mediante fideiussione a prima richiesta, n. …, in data …, rilasciata da … per l’importo garantito di Euro 59.108,15 che sarà svincolata, mediante restituzione, alla scadenza del contratto, previa verifica finale del regolare adempimento da parte del Gestore. La Regione Marche mantiene la titolarità delle risorse trasferite al Gestore, che ha il compito di gestirle nei modi e tempi previsti dal presente contratto, dal bando di gara e sulla base di quanto proposto nell’offerta presentata. Le risorse dovranno essere trasferite su un conto denominato “STRUMENTO FINANZIARIO URBANO DELLE MARCHE - Conto Erogazioni”, in un un’unica tranche. Le coordinate del conto saranno comunicate immediatamente alla Regione al momento dell’apertura, unitamente alle generalità di tutte le persone fisiche abilitate ad operarvi. Ogni eventuale modificazione dovrà essere comunicata preventivamente alla Regione. Il conto bancario suddetto, quale conto bancario fruttifero, è intestato all’aggiudicatario per conto e nell’interesse della stazione appaltante ed è utilizzato esclusivamente per realizzare le operazioni connesse all’esecuzione dell’iniziativa, in conformità alle previsioni del presente contratto. Ogni operazione sul conto bancario è eseguita da soggetti debitamente autorizzati dall’aggiudicatario. Il Gestore si assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art.3 della Legge 13 agosto 2010, n.136 e successive modifiche e integrazioni. Qualora le risorse pubbliche stanziate risultassero insufficienti rispetto alla domanda di utilizzo del SFU, la Regione si riserva la possibilità di effettuare versamenti aggiuntivi in relazione ai fabbisogni necessari, secondo la disciplina di cui al successivo art 9. Le risorse temporaneamente non utilizzate per le finalità del Fondo, devono essere impiegate secondo le modalità indicate all’art. 8. Contestualmente all’apertura del conto corrente dedicato il Gestore rilascerà mandato irrevocabile per il versamento integrale di tutte le giacenze del conto alla Regione dietro semplice richiesta di quest’ultima, che potrà avvenire in caso di risoluzione del presente contratto ovvero di revoca degli 14867 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 atti inerenti alla costituzione del SFU, ovvero di motivato sospetto di gravi irregolarità gestionali da parte del Gestore, ovvero nel caso di cui all’art. 12. Il mandato irrevocabile dovrà essere incondizionato ed i predetti limiti alla richiesta di riversamento varranno esclusivamente nel rapporto interno tra la Regione ed il Gestore. Al di fuori di quanto previsto nel presente comma, la Regione non potrà disporre direttamente delle somme apportate al SFU fino alla liquidazione del medesimo. Art. 5 Attività del Gestore ed espletamento della prestazione Lo strumento finanziario opera per la concessione di finanziamenti di cui al paragrafo 3.5 del Capitolato Speciale di Appalto. Il Gestore esegue il servizio oggetto della presente gara nel rispetto delle norme vigenti e secondo le condizioni, modalità, termini e prescrizioni contenute nel contratto, nel capitolato speciale d’appalto, nella offerta tecnica e nella offerta economica presentata. L’aggiudicatario gestisce il SFU: - Mediante la struttura tecnico-organizzativa indicata nell’Offerta Tecnica; - Attraverso una contabilizzazione separata delle risorse finanziarie che ne costituiscono la dotazione: il SFU costituisce un’autonoma gestione presso il soggetto aggiudicatario che rileverà tutte le operazioni attive e passive ad esso inerenti mediante appostazioni specifiche nei conti d’ordine della sua situazione patrimoniale; - Adottando un’opportuna codifica così da assicurare la tracciabilità degli investimenti effettuati a valere sulle risorse del POR FESR Marche 2007-2013 e sulle risorse di cui alla L.R. 36/2005 per l’edilizia residenziale agevolata che intervengono nella costituzione del SFU; - Nel rispetto delle modalità operative previste dai provvedimenti regionali per gli specifici programmi coinvolti; - In conformità ai principi di trasparenza, imparzialità, efficienza nonché di terzietà (Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 123, articolo 3 e s.m.i.), autonomia, indipendenza e separatezza nei confronti dei destinatari finali; - Con procedure informatizzate che consentano, in ogni momento, di determinare l’ammontare del capitale, gli impegni assunti e l’effettivo utilizzo del SFU; La durata massima del SFU all’interno dei progetti urbani ammissibili e pari a venti anni decorrenti dalla data di investimento nei progetti stessi. Le risorse trasferite dalla Regione al SFU possono essere utilizzate solo per finanziare progetti urbani ammissibili, come previsto al paragrafo 3.3 del Capitolato Speciale di Appalto. Il Gestore è tenuto a garantire che le risorse non siano impiegate per finanziare progetti non conformi alla normativa applicabile (Regolamenti Comunitari, normativa sugli Aiuti di Stato, normativa per gli interventi di edilizia residenziale pubblica, normativa urbanistica, ecc.) Nel finanziamento dei progetti urbani ammissibili il Gestore è tenuto ad operare con diligenza e professionalità. Il Gestore è tenuto inoltre a: - Raccogliere e mantenere la documentazione che comprova l’ammissibilità dei progetti; Gestire e monitorare la corretta esecuzione dei contratti di finanziamento; Notificare alla Regione gli eventi di inadempienza, irregolarità, ecc. che pregiudichino la corretta esecuzione del progetto. 14868 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 In riferimento ai contratti di finanziamento di progetto, il Gestore sarà responsabile, tra l’altro di: - Individuare, valutare, approvare ed investire nei progetti urbani ammissibili ai sensi della normativa comunitaria, nazionale e regionale applicabile e della strategia d’investimento; - Eseguire operazioni di verifica sugli investimenti proposti, inclusa una valutazione dei rischi di credito, e assegnare un rating di credito appropriato a ciascun investimento proposto; - Documentare appropriate strategie di uscita da ciascun Progetto Urbano Ammissibile nel Contratto di Prestito e/o Contratto di Investimento Azionario specifici; - Adempiere alle funzioni ed affrontare le responsabilità ad esso assegnate nell’ambito del presente contratto e nel capitolato Al fine del corretto espletamento della prestazione il Gestore dovrà provvedere a: a) Finanziare solo progetti urbani ammissibili inseriti nei Piani Integrati di Sviluppo Urbano (PISU) i cui criteri di adozione da parte dei Comuni saranno definiti dalla Regione Marche con apposito atto; b) Rispettare la strategia di investimento di cui alla proposta presentata in sede di gara; c) Rispettare gli obiettivi vincolanti di investimento e la tempistica di cui al paragrafo 4.8 del disciplinare di gara; d) Garantire un team di risorse umane adeguato; e) Costituire e mantenere un sistema di contabilità dedicato che consenta in ogni momento di tenere tracciabili e distinte le risorse FESR dalle risorse Housing; f) Conservare la documentazione in relazione a quanto previsto dalle norme comunitarie, nazionali e regionali applicabili. Il Gestore dovrà inoltre svolgere le seguenti attività, conformemente alla propria offerta: 1) Valutazione degli investimenti per la concessione del finanziamento prioritariamente nell’ambito dei progetti ‘target’; 2) Gestione, monitoraggio e rendicontazione delle operazioni di finanziamento cosi come dettagliato al successivo art. 10; 3) Sorveglianza e controllo delle operazioni rispetto ai criteri ammissibilità e rispetto alle norme applicabili (aiuti di stato e appalti pubblici); 4) Gestione e monitoraggio dei rientri (revoche, recuperi, ecc.); 5) Attuare l’uscita del SFU dai singoli progetti urbani ammissibili; 6) Assicurare, al termine del servizio, la restituzione delle risorse dovute alla Regione. Il Gestore informa tempestivamente la Regione nel caso di: x Mutamento sostanziale nella configurazione tecnica, economica e finanziaria dei progetti urbani ammissibili; x Contestazioni rilevanti di fatti al Gestore x Qualsiasi fatto o evento che possa pregiudicare la fattibilità del progetto target. 14869 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 Il Gestore dovrà in ogni caso attenersi nell’esecuzione del servizio agli obblighi di legge relativi alla disciplina del Codice Unico di progetto (CUP). Art. 6 Contratti di finanziamento dei progetti I contratti di finanziamento che il Gestore stipulerà per l’erogazione delle risorse ai progetti dovranno rispettare le seguenti condizioni minime: - La durata dei contratti di finanziamento non deve superare la durata massima del Fondo; - Il destinatario finale è tenuto a rispettare le convenzioni e clausole indicate nel presente contratto, ad esso applicabili; - Su ciascun contratto di finanziamento, ove applicabile, il Gestore dovrà prevedere: o Una clausola di cessione dei crediti in favore della Regione Marche; o Una clausola di pegno su titoli in favore della Regione Marche. Il Gestore è tenuto a concedere alla Regione Marche qualsiasi altra garanzia supplementare dai progetti in cui investe. Art. 7 Obblighi del destinatario finale Il destinatario finale, nei contratti di finanziamento, si obbliga nei confronti del Gestore a: - Osservare tutti gli obblighi previsti dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale applicabile e compiere ogni altra azione necessaria a permettere al Gestore e alla Regione Marche di adempiere ai rispettivi obblighi previsti da tale normativa e dal presente contratto; - Utilizzare i fondi erogati dal SFU, in coerenza con i contratti di finanziamento, esclusivamente per l’esecuzione di progetti urbani ammissibili e le relative spese ammissibili; - Effettuare il rimborso delle risorse erogate dal SFU, nei modi previsti dai contratti di finanziamento e/o in relazione ai contratti di investimento azionario; - Raccogliere e conservare documentazione contabile e di altro tipo necessaria per comprovare che i fondi erogati siano utilizzati per finanziare i progetti urbani ammissibili; - Assicurare che il Gestore abbia la facoltà di recuperare eventuali perdite sostenute a causa di violazioni da parte del destinatario finale degli obblighi che spettano a quest’ultimo ai sensi del contratto di finanziamento specifico; - Assicurare che tutte le autorizzazioni richieste al destinatario finale per eseguire un progetto urbano ammissibile siano ottenute o concesse, con l’obbligo di ottenere tali autorizzazioni quando richiesto, mantenerle pienamente in vigore e rinnovarle quando necessario; - Consentire ai rappresentanti della Regione e di ogni altra istituzione o organo nazionale o europeo, debitamente autorizzato dalle leggi vigenti a condurre attività di ispezione e/o controllo, di accedere ai locali e ai documenti del destinatario finale al fine di assicurare la legittimità e la regolarità del contributo finanziario; - Permettere le attività di vigilanza e monitoraggio dei progetti urbani ammissibili da parte del Gestore (a titolo indicativo: revisione del bilancio, controllo della conformità con le disposizioni applicabili, ecc.); 14870 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 Al fine della concessione dei finanziamenti, il Gestore svolgerà attività di trattativa negoziale e di definizione delle caratteristiche e condizioni dei finanziamenti nei singoli casi, secondo le modalità e i tempi previsti nel presente articolo. Nel caso il destinatario finale non rispetti le modalità e la tempistica previste all’art. 6 le risorse conferite ai progetti saranno immediatamente revocate e il destinatario finale sarà, pertanto, tenuto a restituire l’intero ammontare di quanto ricevuto. A pena di risoluzione del presente contratto, tutti i contratti mediante i quali vengono concessi i finanziamenti dovranno contenere clausole di mandato irrevocabile in forza delle quali: 1) La restituzione e la remunerazione delle risorse avvengono mediante versamento diretto, da parte del destinatario finale sovvenuto, pro quota, sul conto corrente di cui all’art. 4; 2) A semplice richiesta della Regione, la restituzione e la remunerazione delle risorse regionali avvengono mediante versamento diretto alla stessa Regione da parte del destinatario finale sovvenuto, su un conto che sarà all’uopo indicato dalla Regione. Art. 8 Gestione della liquidità Le risorse rivenienti dalla restituzione e dalla remunerazione delle risorse investite, nonché dalla gestione della liquidità, dovranno essere direttamente versate sul conto corrente dedicato di cui all’art. 4. Il Gestore impiega la liquidità del SFU apportata dalla Regione e presente sull’apposito conto corrente di cui all’art. 4, cioè le risorse non impegnate nei progetti urbani ammissibili, in modo tale da assicurarne e garantirne primariamente la consistenza e, nel rispetto di tale primario obiettivo, ricavare un rendimento idoneo a garantirne la remunerazione. Le forme di gestione della liquidità dovranno in ogni caso essere tali da consentire l’immediato smobilizzo in tempo utile per l’erogazione dei finanziamenti ai progetti target, fin tanto che sarà possibile, e la liquidazione del SFU alla prevista data. Il diverso impiego della liquidità presente sul conto corrente di cui all’art. 4, che possa pregiudicare l’erogazione immediata ai progetti target consente alla Regione di dichiarare risolto il presente contratto. Il Gestore sarà libero di gestire a propria discrezione la liquidità presente sul conto corrente di cui all’art. 4, purché ne conservi la consistenza minima ivi prescritta e ne garantisca la possibilità di immediato smobilizzo ai fini dell’impiego nei prestiti partecipativi. Art. 9 Corrispettivo, commissione di gestione, varianti Il corrispettivo contrattuale, fisso e omnicomprensivo, a valere sulle risorse finanziarie effettivamente versate nel conto bancario “STRUMENTO FINANZIARIO URBANO DELLE MARCHE - Conto Erogazioni” riferito all’esatto adempimento delle prestazioni affidate, sulla dotazione annua media del Fondo è pari a: 1. Per il periodo di durata del contratto, ovvero il periodo in cui avverrà lo svolgimento prevalente delle attività di selezione, valutazione e avvio dei progetti e negoziazione delle condizioni di finanziamento, la commissione di gestione sarà calcolata in percentuale alla dotazione del SFU e liquidata a valere sulla dotazione stessa. La commissione di gestione è strutturata in due parti: 14871 26 SETTEMBRE 2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 Una parte fissa pari al ….…% del totale della commissione, calcolata come % della dotazione iniziale, e Una parte variabile pari al …% del totale della commissione, liquidata solo in caso di investimento delle risorse nei progetti ammissibili. 2. Per il periodo successivo (dal 1/1/2014 alla data di chiusura del SFU) la commissione di gestione viene calcolata con la percentuale del ………..% sui ritorni da investimento generati dal SFU e retrocessi dai progetti stessi allo strumento finanziario. L’importo della commissione fissa è quantificato in € ………, al netto di IVA, presupponendo la piena operatività del SFU dal 1/1/2014 al 31/12/2015. La commissione di gestione è omnicomprensiva di tutte le voci di spesa e costo così come indicati in sede di offerta. Il diritto a percepire la commissione di gestione decorre dalla data di apertura del conto di cui all’art. 4. Il Gestore non ha diritto di richiedere compensi dai destinatari finali rispetto agli stessi servizi e gli stessi costi per i quali c’è già stato un compenso e/o un indennizzo con la commissione di gestione. La Regione provvederà al pagamento della commissioni di gestione, autorizzando il Gestore al prelievo della stessa direttamente dalla giacenza del SFU, in rate semestrali posticipate, 30 giugno e 31 dicembre di ogni anno. L’aggiudicatario non potrà vantare diritto ad altri compensi ovvero ad adeguamenti o aumenti del corrispettivo contrattuale, salvo quanto espressamente previsto dal presente atto. Tutti gli importi di cui al presente atto devono intendersi al netto dell'IVA, se dovuta. Le fatture dovranno essere intestate alla _____, Via _____, n. ___, CAP ___, Ancona, P. IVA ____, e spedite alla ______, Via _____, n. ___, CAP ___, Ancona. Nel caso in cui, nel corso di esecuzione del contratto, si rendessero necessarie variazioni su aspetti non essenziali delle prestazioni che non comportino aumento del corrispettivo, l’aggiudicatario è tenuto ad assoggettarvisi. Sono ammesse varianti in aumento o in diminuzione, finalizzate al miglioramento della prestazione e alla sua funzionalità, sempre che non comportino modifiche sostanziali e siano derivate da obiettive circostanze e purché la relativa eventuale spesa non superi il quinto del corrispettivo e trovi copertura nella somma già stanziata per l’aggiudicazione del contratto. Al di là di questo limite l’aggiudicatario ha diritto alla risoluzione contrattuale e al pagamento delle prestazioni eseguite, a termini del presente atto. Ove l’aggiudicatario non si avvalga del diritto alla risoluzione, è obbligato ad assoggettarsi all’aumento o alla diminuzione. Sono ammesse inoltre varianti alle prestazioni qualora, in corso di esecuzione, si verifichi una delle seguenti circostanze: a) Sopravvenienza di disposizioni normative comunitarie, nazionali e regionali; b) Cause impreviste e non prevedibili, accertate successivamente alla sottoscrizione del contratto; 14872 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 c) Versamento da parte della Regione Marche di risorse aggiuntive rispetto allo stanziamento iniziale del Fondo; La decisione relativa alle variazioni della dotazione del SFU di cui al precedente punto c) è presa dal Comitato di Investimento. In presenza delle situazioni sopra indicate, il responsabile della procedura ne dà comunicazione all’aggiudicatario che, nel termine di 10 giorni dal ricevimento, è tenuto a manifestare per iscritto se intende accettare le varianti e a quali condizioni. Entro 30 giorni successivi al ricevimento, il responsabile della procedura comunica, a sua volta, le determinazioni delle stazione appaltante. Se l’aggiudicatario non dà risposta nel termine assegnato, le varianti si intendono accettate alle stesse condizioni del presente contratto. Se il responsabile del procedimento non dà risposta nel termine fissato, si intendono accettate le condizioni dell’aggiudicatario. Ove l’aggiudicatario non intenda accettare le determinazioni della stazione appaltante, può richiedere la risoluzione del contratto verso il pagamento delle prestazioni eseguite e senza diritto a nessun compenso ulteriore né a indennità o risarcimenti. L’aggiudicatario risponde dei ritardi e degli oneri conseguenti alla necessità di introdurre varianti in corso di esecuzione delle prestazioni a causa di carenze a lui ascrivibili. Al di fuori di quanto previsto nel presente articolo, nessuna variazione e/o modificazione alla prestazione affidata può essere introdotta dall’aggiudicatario se non è preventivamente approvata dalla stazione appaltante. Il mancato rispetto di tale disposizione non dà titolo al pagamento delle attività non autorizzate. Art. 10 Attività di rendicontazione, monitoraggio, audit e verifica di conformità Il Gestore deve garantire alla Regione i corretti flussi informativi e la collaborazione necessaria per l’espletamento delle attività di rendicontazione, monitoraggio finanziario, fisico e procedurale relativo alla gestione del SFU e richieste dai Regolamenti Comunitari nel periodo di programmazione 20072013 e dalla normativa sulle risorse di housing. Il Gestore deve inoltre assicurare la disponibilità di tutti i documenti necessari a garantire il rispetto delle disposizioni previste in materia di audit di cui all’art. 62 del Regolamento (CE) 1083/2006 e agli artt. 16 e19 del Regolamento (CE) 1828/2006. Eventuali richieste aggiuntive ed eventuali modifiche delle informazioni richieste e/o delle modalità e delle scadenze per la trasmissione delle informazioni saranno comunicate dalla Regione al Gestore con un congruo anticipo. La Regione potrà chiedere al Gestore copia dei contratti di finanziamento conclusi con i destinatari finali sovvenuti, nonché della documentazione inerente all’istruttoria che ne sta alla base, anche per quanto concerne la verifica della sussistenza dei requisiti di finanziabilità in capo ai destinatari stessi. Al fine del corretto monitoraggio delle attività il Gestore produce i documenti di cui al paragrafo 4.11 del Capitolato speciale d’appalto. Sulla base delle risultanze della rendicontazione, la Regione svolgerà la verifica di conformità dell’esecuzione, con la medesima periodicità semestrale. La verifica sarà svolta nell’osservanza delle disposizioni del D.P.R. n. 207/2010 ed inizierà non oltre 20 giorni dalla data di presentazione del rendiconto per compiersi entro i quaranta giorni successivi. Le risultanze della verifica in corso di esecuzione, benché rilevanti per l’autorizzazione dei pagamenti, non vincoleranno la Regione nel senso di impedirle nel seguito di contestare al Gestore 14873 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 eventuali inadempimenti o irregolarità non immediatamente rilevati e, dunque, non comporteranno accettazione delle prestazioni effettuate dal medesimo. Art. 11 Liquidazione dello Strumento Finanziario Lo Strumento Finanziario Urbano viene liquidato entro sei mesi dalla data di uscita dello stesso dall’ultimo progetto in portafoglio, la cui durata massima è pari a venti anni, salvo quanto previsto dall’art. 12 paragrafo 3°. In vista della liquidazione sono recuperate tutte le somme concesse in prestito, ovvero sono definitivamente accertate, con l’accordo della Regione Marche, le perdite dovute all’impossibilità, ragionevolmente determinata, di ottenere la restituzione di somme prestate. Il Gestore è tenuto a versare gli importi dovuti a copertura di tali perdite, nei casi in cui ciò sia previsto espressamente da altre disposizioni del presente contratto ed in particolare nel caso in cui derivino da finanziamenti conferiti in difformità del presente contratto, ovvero con dolo o con inadempimento degli obblighi di diligenza e prudenza gravanti sul gestore secondo correnti standard professionali. Sulla base delle operazioni svolte dal Gestore, e di quelle previste dal precedente paragrafo, sono redatti un prospetto riepilogativo di tutta l’attività ed un bilancio, con l’indicazione dello stato di consistenza finale dello Strumento Finanziario Urbano. Ultimate tali operazioni, il Gestore comunicherà alla Regione Marche l’ultimazione delle prestazioni, ai sensi dell’art. 309 del D.P.R. n. 207/2010. Successivamente, e nell’osservanza delle previsioni del D.P.R. n. 207/2010, la regione Marche procederà alla verifica di conformità dell’esecuzione, con riguardo all’intera attività del SFU. Al termine, in caso di esito favorevole, regolarmente approvato dalla Regione sarà svincolata la cauzione e sarà possibile procedere agli adempimenti liquidatori di cui al successivo paragrafo. Su tali basi avviene la liquidazione. Le risorse del SFU corrispondenti all’iniziale conferimento della Regione, incrementata delle plusvalenze realizzate, ovvero ridotta delle perdite realizzate, salvi gli eventuali obblighi di ripianamento del Gestore, è riversata da quest’ultimo alla Regione. Art. 12 Durata, proroghe e sospensioni Le attività oggetto del presente atto devono essere ultimate entro il termine di mesi 24 decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto ed espletate con le modalità stabilite dal Capitolato Speciale d’appalto. Ferma restando la possibilità di utilizzare le risorse rivenienti dalle restituzioni dei finanziamenti per l’erogazione di nuovi finanziamenti, il SFU sarà comunque liquidato entro il periodo di cui al primo paragrafo dell’articolo 11. Tutti gli impieghi di risorse dovranno quindi essere strutturati in modo da garantire la possibilità di liquidazione entro tale periodo. Il Gestore potrà richiedere alla Regione Marche un ulteriore periodo, non superiore a sei mesi, per il recupero definitivo delle somme impiegate e la chiusura definitiva dei conti prima del rimborso a Regione stessa delle risorse residue a seguito della liquidazione del Fondo. Il contratto non può essere unilateralmente e tacitamente rinnovato. In accordo tra le parti potrà essere rinnovato ai sensi della normativa vigente. 14874 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 Qualora circostanze speciali impediscano, in via temporanea, che le prestazioni oggetto del presente atto procedano, in tutto o in parte, utilmente ed a regola d'arte, il responsabile unico ne ordina la sospensione, indicando le ragioni. La sospensione, così disposta, permane per il tempo necessario a far cessare le cause che l’hanno determinata. L'aggiudicatario che ritenga cessate le cause che hanno determinato la sospensione, senza che la stazione appaltante abbia disposto la ripresa, può diffidare per iscritto il responsabile unico perché provveda a quanto necessario alla ripresa. La diffida ai sensi del presente comma è condizione necessaria per poter promuovere apposita controversia, secondo la disciplina vigente, intesa a far valere l'illegittima maggiore durata della sospensione. Fuori dei casi previsti dal punto precedente il responsabile unico della procedura può, per ragioni di pubblico interesse o necessità, ordinare la sospensione dell’esecuzione delle prestazioni. Per la sospensione dell’esecuzione del contratto, qualunque sia la causa, non spetta al soggetto aggiudicatario alcun compenso o indennizzo. Art. 13 Subappalto Il subappalto è consentito nel rispetto del codice degli appalti e nel rispetto delle norme sulla vigilanza dei soggetti di cui al D.Lgs. 385/93. Art. 14 Garanzie L’appaltatore garantisce la piena proprietà dei servizi oggetto del presente atto, e dichiara che tali suoi diritti sono liberi da vincoli o diritti a favore di terzi. Le suddette garanzie sono prestate in proprio dall’appaltatore anche per il fatto del terzo, intendendo la stazione appaltante restare estranea ai rapporti tra l’appaltatore ed eventuali soggetti terzi prestatori di servizi e/o prodotti componenti il servizio oggetto del presente atto. La stazione appaltante e l’appaltatore convengono che i termini di cui agli articoli 1495, 1511 e 1667 del codice civile decorreranno dalla data di approvazione degli atti di verifica di conformità secondo la disciplina del presente atto. Il termine per la denuncia dei vizi non riconoscibili viene convenuto in 12 (dodici) mesi dalla scoperta. In caso di inadempienza da parte dell’appaltatore alle obbligazioni di cui ai precedenti commi, la stazione appaltante, fermo restando il risarcimento di tutti i danni, avrà facoltà di dichiarare risolto di diritto il presente atto ai sensi della disciplina prevista nel presente atto medesimo, nonché dell’articolo 1456 c.c.. Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 113, comma 1, del decreto legislativo n. 163/2006, l’appaltatore ha costituito una garanzia fideiussoria pari al 10 per cento dell’importo del corrispettivo per l’esecuzione del presente atto, che si allega al presente atto sotto la lettera “ …..”. La garanzia fideiussoria è progressivamente svincolata a misura dell’avanzamento dell’esecuzione nel limite massimo del 80 per cento dell'iniziale importo garantito. Lo svincolo, nei termini e per le entità anzidetti, è automatico, senza necessità di benestare del committente, con la sola condizione della preventiva consegna all'istituto garante, da parte dell'aggiudicatario, dei documenti, in 14875 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 originale o in copia autentica, attestanti l'avvenuta progressiva esecuzione secondo la disciplina del presente atto. L'ammontare residuo, pari al 20 per cento dell’iniziale importo garantito, è svincolato secondo la disciplina del presente atto riguardante la verifica di conformità. Sono nulle le eventuali pattuizioni contrarie o in deroga. Il mancato svincolo nei 15 (quindici) giorni solari dalla consegna della predetta documentazione costituisce inadempimento del garante nei confronti dell'aggiudicatario per la quale la garanzia e' prestata. La garanzia copre gli oneri per il mancato od inesatto adempimento del presente atto e cessa di avere effetto solo alla data di emissione del certificato di ultimazione secondo la disciplina del presente atto. La garanzia è rilasciata a prima e semplice richiesta, incondizionata, irrevocabile, con rinuncia alla preventiva escussione, estesa a tutti gli accessori del debito principale, in favore della stazione appaltante a garanzia dell’esatto e corretto adempimento di tutte le obbligazioni, anche future ai sensi e per gli effetti dell’articolo 1938 c.c., nascenti dall’esecuzione del presente atto. In particolare, la garanzia rilasciata garantisce tutti gli obblighi specifici assunti dall’aggiudicatario, anche quelli a fronte dei quali è prevista l’applicazione di penali e, pertanto, resta inteso che la stazione appaltante, fermo restando quanto espressamente previsto nel presente atto in materia di contestazioni di inadempimento e applicazione di penali, ha diritto di rivalersi direttamente sulla garanzia per l’applicazione delle penali. In ogni caso il garante sarà liberato dalla garanzia prestata solo previo consenso espresso in forma scritta dalla stazione appaltante. Qualora l’ammontare della garanzia prestata dovesse ridursi per effetto dell’applicazione di penali, o per qualsiasi altra causa, l’aggiudicatario dovrà provvedere al reintegro entro il termine di 10 (dieci) giorni solari dal ricevimento della relativa richiesta effettuata dalla stazione appaltante. In caso di inadempimento alle obbligazioni previste nel presente articolo la stazione appaltante ha facoltà di dichiarare risolto il presente atto. Art. 15 Diritti di proprietà, brevetti industriali e diritti d’autore La stazione appaltante acquisisce la piena proprietà dei risultati dei servizi, positivamente sottoposti a verifica di conformità secondo la disciplina del presente atto. Prima di tale verifica di conformità, tutti i rischi relativi ai servizi prestati saranno a carico dell’aggiudicatario anche nell’ipotesi di detenzione degli stessi da parte della stazione appaltante. L’aggiudicatario assume ogni responsabilità connessa all’uso di dispositivi o all’adozione di soluzioni tecniche che violino diritti di brevetti o d’autore o di privativa altrui, obbligandosi così a tenere indenne la stazione appaltante dalle pretese dei terzi interessati. Qualora venga promossa azione giudiziaria nei confronti della stazione appaltante da parte di terzi che vantino pretese sulle prestazioni contrattuali, l’aggiudicatario assume a proprio carico tutti gli oneri conseguenti, nessuno escluso. 14876 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 Nel caso in cui tale azione risulti fondata, la stazione appaltante ha facoltà di risolvere di diritto il presente atto escutendo la garanzia fidejussoria salvo in ogni caso il diritto al risarcimento del danno subito. Art. 16 Penali In caso di incompleto svolgimento delle attività di cui all’art. 5 così come previste nell’offerta del Gestore, la stazione appaltante potrà ridurre in misura proporzionale il corrispettivo annuo di cui all’art. 9, dovuto al Gestore. In caso di erogazione da parte del Gestore per cause riconducibili alla sua responsabilità, di finanziamenti non conformi a quanto previsto del presente contratto, si applica comunque al Gestore, in favore della Regione, una penale pari al 5% dell’importo a base di gara, salvo il risarcimento dell’eventuale o maggior danno. La penale è comminata dal responsabile unico della procedura. É ammessa, su motivata richiesta del Gestore, la totale o parziale disapplicazione della penale, quando si riconosca che la non conformità della prestazione non è imputabile al Gestore, oppure quando si riconosca che la penale è manifestamente sproporzionata, rispetto all'interesse della stazione appaltante. La disapplicazione non comporta il riconoscimento di compensi o indennizzi al Gestore. Sull'istanza di disapplicazione della penale decide la stazione appaltante su proposta del responsabile del procedimento. Art. 17 Risoluzione La Regione potrà dichiarare risolto il presente contratto di diritto per grave inadempimento del Gestore, con conseguente diritto alla restituzione immediata della quota-parte di risorse da essa conferita nel SFU, al lordo di eventuali plusvalenze ed in ogni caso con rivalutazione, indipendentemente dalla presenza della corrispondente liquidità nel SFU, nei casi di: a) Mancata individuazione con atto formale dei progetti da finanziare da parte del Gestore del 100% delle risorse messe a disposizione dalla Regione entro la data del 30/06/2014; b) Mancato trasferimento delle risorse ai soggetti attuatori dei progetti (investimento) da parte del Gestore di almeno il 50% della dotazione iniziale dello strumento finanziario entro la data del 31/12/2014; c) Mancato trasferimento delle risorse ai soggetti attuatori dei progetti (investimento) da parte del Gestore del 100% della dotazione iniziale dello strumento finanziario entro la data del 31/05/2015; d) Concessione, da parte del Gestore, di finanziamenti non conformi a quanto previsto dal presente contratto, anche quanto alla tipologia di destinatari finali; e) Prelievo non autorizzato di somme dal SFU ad opera del Gestore; f) Investimento della liquidità con modalità non previste dal precedente articolo 6; g) Realizzazione, da parte del Gestore di operazioni che espongano la Regione Marche al rischio di dovere restituire le risorse pubbliche destinate al SFU; h) Gravi inadempimenti nell’espletamento delle attività di cui all’art. 5; i) Impedimento delle attività di controllo che il presente contratto riserva alla Regione; j) Formazione e/o utilizzo e/o esibizione alla Regione di documenti falsi; 14877 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 k) Perdita, da parte del Gestore, dei requisiti che gli hanno consentito la partecipazione alla gara. In relazione alle scadenze di cui alle lettere a), b) e c) qualora il presente contratto dovesse essere stipulato in data successiva al 30/4/2014 i termini potranno essere concordemente modificati dalle parti ad eccezione del termine finale del 31/5/2015. Resta ferma la possibilità di richiedere la risoluzione per grave inadempimento del Gestore in altri casi, diversi da quelli contemplati nel precedente primo comma. In caso di risoluzione ovvero di domanda di risoluzione ai sensi del presente articolo, la Regione potrà incamerare in tutto o in parte la cauzione, salvo comunque il suo diritto all’integrale risarcimento di tutti i danni. Art. 18 Recesso La stazione appaltante ha il diritto di recedere in qualunque tempo e per qualsiasi motivo dal presente atto, in tutto o in parte, avvalendosi della facoltà consentita dall’articolo 1671 codice civile. L'esercizio del diritto di recesso è preceduto da formale comunicazione al Gestore da darsi con un preavviso non inferiore a 20 (venti) giorni solari, comunicato con lettera raccomandata a.r., decorsi i quali la stazione appaltante prende in consegna le prestazioni ed effettua il loro collaudo. In caso di mutamenti di carattere organizzativo interessanti la stazione appaltante che abbiano incidenza sulla prestazione, la stessa stazione appaltante potrà recedere in tutto o in parte unilateralmente dal presente atto, con un preavviso di almeno 20 (venti) giorni solari, da comunicarsi al Gestore con lettera raccomandata a.r.. Il recesso comporta il pagamento delle prestazioni regolarmente eseguite e del decimo dell'importo delle prestazioni non eseguite. Il decimo dell'importo delle prestazioni non eseguite è calcolato sulla differenza tra l'importo dei quattro quinti del corrispettivo del presente atto e l'ammontare delle prestazioni già liquidate e pagate. L’aggiudicatario rinuncia espressamente, ora per allora, a qualsiasi ulteriore eventuale pretesa, anche di natura risarcitoria, ed a ogni ulteriore compenso o indennizzo o rimborso. In ogni caso di recesso l’aggiudicatario si impegna a porre in essere ogni attività necessaria per assicurare la continuità della prestazione in favore della stazione appaltante. Art. 19 Danni e responsabilità civile L’aggiudicatario assume in proprio ogni responsabilità per qualsiasi danno causato a persone o beni, tanto dall’aggiudicatario stesso quanto della stazione appaltante o di terzi, in dipendenza di omissioni, negligenze o altre inadempienze relative all’esecuzione delle prestazioni contrattuali ad esso riferibili, anche se eseguite da parte di terzi. Art. 20 Divieto di cessione del contratto È fatto assoluto divieto all’appaltatore di cedere, a qualsiasi titolo, il presente atto, a pena di nullità dell’atto medesimo. In caso di inadempimento da parte dell’appaltatore degli obblighi di cui al presente articolo, la stazione appaltante, fermo restando il diritto al risarcimento del danno, ha facoltà di dichiarare risolto di diritto, il presente atto. 14878 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 Art. 21 Trattamento dei dati personali Le parti stipulanti dichiarano di essersi reciprocamente comunicate, oralmente e prima della sottoscrizione del presente atto, le informazioni di cui all’articolo 13 del D.Lgs. n. 196/2003 recante “Codice in materia di protezione dei dati personali” circa il trattamento dei dati personali conferiti per la sottoscrizione e l’esecuzione del presente atto stesso e di essere a conoscenza dei diritti che spettano loro in virtù dell’art. 7 della citata normativa. La Regione Marche, come rappresentata nel presente atto, tratta i dati relativi al presente atto stesso ed alla sua esecuzione in ottemperanza agli obblighi di legge, per fini di studio e statistici ed in particolare per le finalità legate al monitoraggio dei consumi ed al controllo della spesa della Regione Marche, nonché per l’analisi degli ulteriori risparmi di spesa ottenibili. La trasmissione dei dati dall’appaltatore alla Regione Marche avverrà anche per via telefonica o telematica nel rispetto delle disposizioni in materia di comunicazioni elettroniche di cui al D.Lgs. 196/2003. Le parti stipulanti si impegnano ad improntare il trattamento dei dati ai principi di correttezza, liceità e trasparenza nel pieno rispetto del citato D. Lgs. 196/2003 con particolare attenzione a quanto prescritto riguardo alle misure minime di sicurezza da adottare. Le parti stipulanti dichiarano che i dati personali forniti con il presente atto sono esatti e corrispondono al vero esonerandosi reciprocamente da qualsivoglia responsabilità per errori materiali di compilazione ovvero per errori derivanti da un’inesatta imputazione dei dati stessi negli archivi elettronici e cartacei. Art. 22 Condizione risolutiva espressa Il presente atto è soggetto alla condizione risolutiva di cui all’articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252. Art. 23 Foro competente Per tutte le questioni relative ai rapporti tra l’appaltatore e la stazione appaltante, sarà competente in via esclusiva il Foro di Ancona. ********* §§ Richiesto, io Ufficiale Rogante ho ricevuto il presente atto, dattiloscritto da persona di mia fiducia, atto che ho letto alle parti sopra convenute e costituitesi, le quali da me interpellate, lo hanno dichiarato conforme alla loro volontà manifestatami e quindi lo hanno sottoscritto qui in calce ed a margine di ogni foglio, nonché degli allegati. Di tutti gli allegati al presente contratto è stata omessa la lettura per concorde volontà delle parti che me ne hanno dato dispensa, avendomi le stesse dichiarato di averne preso esatta conoscenza. L’APPALTATORE REGIONE MARCHE IL DIRIGENTE DELLA P.F. POLITICHE COMUNITARIE E AUTORITA’ DI GESTIONE FESR E FSE (__________________________) (Dott.__________________) __________________________ __________________________ L’UFFICIALE ROGANTE 14879 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 DELLA REGIONE MARCHE (______________________) _________________________ Il presente atto si compone di n. ………. facciate dattiloscritte per intero e fin qui della presente. L’UFFICIALE ROGANTE DELLA REGIONE MARCHE (______________________) _________________________ 14880 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 ALLEGATO 6 R E G I O N E M O D U L O M A R C H E O F F E R T A E C O N O M I C A (da redigere su carta legale o legalizzata da marca da bollo o contrassegno telematico da euro 14,62) PROCEDURA APERTA SERVIZIO ATTIVAZIONE E GESTIONE DI UNO STRUMENTO FINANZIARIO PER PROGETTI DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI HOUSING SOCIALE NELLA REGIONE MARCHE. BASE ASTA 3% (IVA ESCL.). CIG 5302238935. MODULO OFFERTA ECONOMICA Servizio di attivazione e gestione di uno strumento finanziario per il sostegno a progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale nella Regione Marche: VALORI ECONOMICI OFFERTI (IVA ESCLUSA): A. COMMISSIONE FISSA DI GESTIONE in termini di ribasso sulla percentuale prevista: IN CIFRE: …………% (VALORE MASSIMO 50%) IN LETTERE: …………………………………………………PER CENTO. B. COMMISSIONE VARIABILE DI GESTIONE in termini di ribasso sulla percentuale prevista: IN CIFRE: …………% (VALORE MASSIMO 50%) IN LETTERE: …………………………………………………PER CENTO. C. PERCENTUALE SUI PROVENTI POST 2015 IN CIFRE: …………% IN LETTERE: …………………………………………………PER CENTO. D. AMMONTARE DEL CO-FINANZIAMENTO PRIVATO AGGIUNTIVO: IN CIFRE: ……………………………………. IN LETTERE………………………………………………………………….. LA SOTTOSCRITTA SOCIETÀ ………………………………………………ELEGGE IL PROPRIO DOMICILIO LEGALE IN: …………………………………………………………………………………… TIMBRO E FIRMA DEL LEGALE RAPPRESENTANTE: DATA, 14881 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ALLEGATO 7 S C H E M A D I R I F E R I M E N T O C A U Z I O N E P E R P R O V V I S O R I A PROCEDURA APERTA SERVIZIO ATTIVAZIONE E GESTIONE DI UNO STRUMENTO FINANZIARIO PER PROGETTI DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI HOUSING SOCIALE NELLA REGIONE MARCHE. BASE ASTA 3% (IVA ESCL.). CIG 5302238935. Spett. le Regione Marche P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE Via Tiziano, 44 60125 ANCONA Art. 1 - Oggetto della garanzia Il Garante si impegna nei confronti della Stazione appaltante, nei limiti della somma garantita, al pagamento delle somme dovute dal Contraente per il mancato adempimento degli obblighi ed oneri inerenti alla partecipazione alla gara di cui alla Scheda Tecnica. Inoltre il Garante si impegna nei confronti del Contraente a rilasciare la garanzia fideiussoria per la cauzione definitiva prevista dall'art. 75, comma 8, del decreto legislativo n. 163/2006. Art. 2 - Durata della garanzia L'efficacia della garanzia, come riportato nella Scheda Tecnica: a) decorre dalla data di presentazione dell'offerta; b) ha validità di almeno 180 giorni a partire dalla data su indicata; c) cessa automaticamente qualora il Contraente non risulti aggiudicatario o secondo in graduatoria della gara, estinguendosi comunque ad ogni effetto trascorsi 30 giorni dall'aggiudicazione della gara ad altro operatore economico; d) cessa automaticamente al momento della sottoscrizione del contratto d'appalto da parte del Contraente aggiudicatario della gara. La liberazione anticipata della garanzia rispetto alle scadenze di cui ai precedenti punti b), c), d) può aver luogo solo con la consegna dell'originale della Scheda Tecnica o con comunicazione scritta della Stazione appaltante al Garante. Art. 3 - Somma garantita La somma garantita dalla presente fideiussione è pari al 2% del prezzo base indicato nel bando o nell’invito ed il relativo valore è riportato nella Scheda Tecnica. Qualora ricorrano le condizioni di cui all'art. 75, comma 7, del decreto legislativo n. 163/2006, la somma garantita indicata al primo comma è ridotta del 50%. Art. 4 - Escussione della garanzia Il Garante pagherà l'importo dovuto dal Contraente entro il termine di 15 giorni dal ricevimento della semplice richiesta scritta della Stazione appaltante inviata per conoscenza anche al Contraente, 14882 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 presentata in conformità del successivo art. 6 e contenente gli elementi in suo possesso per l'escussione della garanzia. Il Garante non godrà del beneficio della preventiva escussione del debitore principale di cui all'art. 1944 cod. civ.. Restano salve le azioni di legge nel caso che le somme pagate dal Garante risultassero parzialmente o totalmente non dovute. Art. 5 – Surrogazione Il Garante, nei limiti delle somme pagate, è surrogato alla Stazione appaltante in tutti i diritti, ragioni ed azioni verso il Contraente, i suoi successori ed aventi causa a qualsiasi titolo. La Stazione appaltante faciliterà le azioni di recupero fornendo al Garante tutti gli elementi utili in suo possesso. Art. 6 - Forma delle comunicazioni Tutte le comunicazioni e notifiche al Garante dipendenti dalla presente garanzia, per essere valide, devono essere fatte esclusivamente con lettera raccomandata indirizzata alla sede del Garante. Art. 7 - Premio o Commissione Il premio/commissione dovuto dal Contraente all'atto della stipulazione della presente garanzia è riportato nella Scheda Tecnica. Il mancato pagamento del premio/commissione non può essere opposto alla Stazione appaltante. Le somme pagate a titolo di premio/commissione rimangono comunque acquisite dal Garante indipendentemente dal fatto che la garanzia cessi prima della data prevista all'art. 2. Art. 8 - Foro competente In caso di controversia fra il Garante e la Stazione appaltante, il foro competente è quello determinato ai sensi dell'art. 25 cod. proc. civ.. Art. 9 - Rinvio alle norme di legge Per tutto quanto non diversamente regolato, valgono le norme di legge. 14883 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ALLEGATO 8 S C H E M A C A U Z I O N E D I R I F E R I M E N T O D E F I N I T I V A ( p e r P E R s t i p u l a c o n t r a t t o ) Spett. le Regione Marche P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE Via Tiziano, 44 60125 ANCONA (data) … … … (Istituto di credito / Società Finanziaria / Impresa di Assicurazione) … ………… Premesso che: in data ………… la Regione Marche tramite la P.F. Innovazione Ricerca e Competitività dei Settori Produttivi (in seguito, per brevità, anche “Stazione appaltante”) ha aggiudicato con proprio atto, alla … ……… (in seguito, per brevità anche “aggiudicatario”) la gara relativa alla stipula del Contratto avente ad oggetto: “D. lgs n. 163/2006 e smi – Procedura aperta per l’affidamento del servizio di attivazione e gestione di uno strumento finanziario per il sostegno a progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale nella Regione Marche. Base d’asta 3% quale commissione di gestione (IVA esclusa). Ai sensi dell’art. … … del predetto Contratto l’aggiudicatario si impegna a garantire, nei confronti della stazione appaltante, l’esatto e corretto adempimento di tutti gli obblighi, anche futuri, nascenti dal Contratto stesso L’aggiudicatario si è impegnato a stipulare in favore della Stazione appaltante, una fideiussione bancaria o assicurativa irrevocabile, a prima e semplice richiesta, incondizionata, con rinuncia al beneficio della preventiva escussione, con Istituto di Credito/Società Finanziaria o con imprese di assicurazione debitamente autorizzate all’esercizio del ramo cauzioni per l’importo massimo di Euro … … … = (… …/…). Il sottoscritto Istituto di credito … [ovvero, in alternativa: la sottoscritta Società Finanziaria ovvero, in alternativa: la sottoscritta Impresa di Assicurazione], con sede in … …, Via … …, n. …, si è dichiarato/a disponibile a concedere la predetta fideiussione. Tutto ciò premesso, a valere quale parte integrale e sostanziale della presente lettera, il sottoscritto Istituto di credito … ……… (ovvero, in alternativa: la sottoscritta Società Finanziaria ovvero, in alternativa: la sottoscritta Impresa di Assicurazione - in seguito per brevità anche “Istituto”,ovvero, in alternativa: “Società” ovvero, in alternativa: “Assicuratore”), con sede in … ……, Via ………, n. … , iscritto/a nel registro delle imprese di … ……… al n. …… , iscritto/a all’albo delle banche presso la Banca d’Italia … …… (per le società di assicurazione indicare gli estremi di iscrizione all’elenco delle imprese autorizzate all’esercizio del ramo cauzioni; per le società finanziarie indicare gli estremi di iscrizione all’elenco speciale ex art. 106 del D.Lgs. n. 385/93 presso la Banca d’Italia), nella persona dei suoi procuratori: sig. …………… , nato a … ………, il … ……… e sig. … ……… nato a … …… il … ……, in forza di procura speciale del … ……., con la presente si costituisce fideiussore nell’interesse dell’aggiudicatario in favore della Stazione appaltante, garantendole, alle condizioni di seguito stabilite, il puntuale ed esatto adempimento degli obblighi, anche futuri ai sensi 14884 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 e per gli effetti dell’art. 1938 del Codice Civile, assunti con la stipula del Contratto, nonché il pagamento delle somme il tutto sino ad un importo massimo pari a Euro …………= (…….… / …). La garanzia è prestata alle seguenti condizioni: 1. L’Istituto (ovvero, in alternativa: la Società, ovvero, in alternativa: l’Assicuratore) si impegna, irrevocabilmente ed incondizionatamente, ad effettuare il pagamento sino all’importo massimo di Euro ……… …= (…….… / …), a prima e semplice richiesta scritta e, comunque, non oltre 15 (quindici) giorni dalla richiesta stessa formulata da parte della stazione appaltante, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, formulata con l’indicazione dell’inadempienza riscontrata. Alla richiesta non potrà essere opposta alcuna eccezione dall’Istituto (ovvero, in alternativa: dalla Società, ovvero, in alternativa: dall’Assicuratore), anche nell’eventualità di opposizione proposta dall’aggiudicatario o da altri soggetti comunque interessati ed anche nel caso in cui l’aggiudicatario sia stato dichiarato nel frattempo fallito ovvero sottoposto a procedure concorsuali o posto in liquidazione. Il mancato pagamento del premio e/o commissione non potrà essere opposto alla stazione appaltante. 2. L’aggiudicatario prende atto e accetta, ogni eccezione rimossa, che l’Istituto (ovvero, in alternativa: la Società, ovvero, in alternativa: l’Assicuratore) non dovrà accertare il fondamento della richiesta di pagamento ma, a fronte del semplice ricevimento della lettera di richiesta da parte della stazione appaltante, sarà obbligata ad eseguire il pagamento della somma richiesta. 3. L’Istituto (o, in alternativa: la Società, ovvero, in alternativa: l’Assicuratore) rinuncia formalmente ed espressamente ai benefici, diritti ed eccezioni che le derivano dagli articoli 1944 e 1945 del Codice Civile e rinuncia altresì sin d’ora ad eccepire la decorrenza del termine di cui all’art. 1957 del Codice Civile. 4. La presente garanzia opererà per tutta la durata del Contratto e, comunque, sino alla completa ed esatta esecuzione delle obbligazioni nascenti dal contratto medesimo e sarà svincolata, secondo le modalità ed alle condizioni di seguito indicate - previa deduzione di eventuali crediti della stazione appaltante verso l’aggiudicatario – a seguito della esatta esecuzione delle obbligazioni contrattuali e decorsi detti termini. In particolare, la garanzia è progressivamente svincolata in ragione e a misura dell'avanzamento dell'esecuzione, nel limite massimo del 80 per cento dell'iniziale importo garantito secondo quanto stabilito all’art. 113, comma 3, D.Lgs. n. 163/2006, subordinatamente alla preventiva consegna, da parte dell’aggiudicatario al garante, di un documento attestante l’avvenuta esecuzione delle prestazioni contrattuali. Tale documento è disciplinato dal contratto. 5. L’Istituto (ovvero, in alternativa: la Società, ovvero, in alternativa: l’Assicuratore) sarà liberato dal vincolo di cui alla presente fideiussione solo con il consenso espresso in forma scritta dalla stazione appaltante. 6. La presente fideiussione non potrà formare oggetto di cessione a terzi, ad alcun titolo o causa, da parte della stazione appaltante. 7. La presente fideiussione è regolata, per tutto quanto non espressamente previsto dal presente atto, dalla legge italiana e verrà interpretata in conformità alla medesima. 8. In caso di controversia tra l’Istituto (ovvero, in alternativa: la Società, ovvero, in alternativa: l’Assicuratore) e la Stazione appaltante è competente in via esclusiva il Foro di Ancona. L’aggiudicatario L’Istituto (ovvero: La Società) (ovvero: L’Assicuratore) 14885 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 ALLEGATO 9 MODULO DI RICHIESTA PER L’ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI Raccomandata A/R (anticipata via fax al n. 071 806 3017) Procedura aperta servizio attivazione e gestione di uno strumento finanziario per progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale nella Regione Marche. Base asta 3% (IVA escl.). CIG 5302238935. Spett. le Regione Marche P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE Via Tiziano, 44 60125 ANCONA Il sottoscritto …………… (indicare: nome e cognome, luogo e data di nascita, residenza, recapito telefonico e documento d’identificazione), in qualità di legale rappresentante della …………, con sede legale in …………, iscritta alla CCIAA di … …… al n. … , partita IVA …, giusti poteri allo stesso conferiti da … (generalità dell’accompagnatore ed estremi del documento d’identità) chiede di prendere visione dei seguenti documenti: 1. oggetto del documento: ……… a. destinatario del documento … …… b. data del documento … …… c. autorità che ha emanato il documento … …… d. procedimento a cui il documento è relativo … …… e. ulteriori elementi utili all’identificazione … …… f. richiesta di copia SI NO 2. oggetto del documento … …… a. destinatario del documento … …… b. data del documento … …… c. autorità che ha emanato il documento … …… d. procedimento a cui il documento è relativo … …… e. ulteriori elementi utili all’identificazione … …… f. richiesta di copia SI NO Al riguardo dichiara che l’interesse alla visione della predetta documentazione è connesso alla tutela della seguente situazione giuridicamente rilevante: …………… 14886 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 A sostegno della richiesta allega i seguenti documenti: ………… Ai sensi del D. Lgs. n. 196/2003, acconsente al trattamento dei propri dati personali per l’esercizio del diritto di accesso. Data …………………. Firma del richiedente ……………… 14887 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ALLEGATO 10 ELENCO PROGETTI ‘TARGET’ DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI HOUSING SOCIALE Nella tabella che segue si riportano le informazioni relative alla redditività stimata e all’ammontare degli investimenti per ciascuno degli interventi proposti dai Comuni della Regione Marche, ai sensi della procedura di selezione attivata con Decreto n. 74/POC del 11 giugno 2012, il cui esito finale ha consentito di individuare nr. sei progetti ‘target’ idonei al co-finanziamento (Decreto n. 36/POC del 21 marzo 2013). Progetti Target COMUNE Civitanova Marche Macerata Jesi Fabriano Fermo DESCRIZIONE PROGETTO Intervento di riqualificazione di tre immobili di proprietà comunale: comparto Trieste, ubicato in zona centrale e i lotti delle Palazzine Tecnologiche e dell’Ex-Mattatoio ubicati in un ambito semicentrale Progetto di riqualificazione / rifunzionalizzazione di un immobile di proprietà dell’Università (Villa Lauri) e realizzazione di alloggi destinati al Social Housing Progetto di riqualificazione Comparto 5 - Ex Mattatoio (parte del progetto complessivo di riqualificazione urbana "Campo Boario") Rinnova Fabriano: interventi di trasformazione e di sviluppo sostenibile per recuperare specificità e vocazioni del territorio Riqualificazione di comparti del centro storico, quali il Piazzale Carducci ed area ex mercato coperto 14888 INVESTIMENTO INDICATIVO DA METTERE A BANDO €mln 22,4 5,2 (Progetto complessivo €mln 16,2) 9,5 7 (Progetto complessivo €mln 31,5) 8,4 (Progetto complessivo €mln 25,0) 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE Falconara Marittima Progetto ‘Incontriamoci in Centro’: Riqualificazione del mercato coperto sito in via Bixio, Realizzazione di un parcheggio multipiano, Recupero di un immobile di proprietà comunale denominato Ex fanesi, da destinare a spazi commerciali e direzionali TOTALE 11,3 63,8 Seconda fascia • Comuni di Ancona e Fano Terza fascia • Comuni di Pesaro, San Benedetto Del Tronto, Ascoli Piceno Informazioni di dettaglio possono essere richieste alla Regione Marche - P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE, con apposito modulo di cui all’allegato 9 del disciplinare di gara. 14889 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 ALLEGATO 11 SCHEMA DI BUDGET OPERATIVO (il file excel è scaricabile da sito www.europa.marche.it nella home page all’interno della notizia relativa al bando ovvero nel sito www.regione.marche.it sezione Bandi) ASSUNZIONI DELLO STRUMENTO FINANZIARIO URBANO Assunzioni temporali Data di partenza Data di conclusione 01/01/2014 17 31/05/2015 01/06/2015 20 31/05/2035 Assunzioni finanziarie Fondi regionali in gestione (€mln) 9,85135911 Durata del periodo di investimento (mesi) Fine del periodo di investimento Inizio del periodo post investimento Durata del SFU in anni (dalla fine del periodo di investimento) % investita come capitale di rischio Investimento in capitale di rischio (€mln) Tasso Interno Rendimento atteso sul capitale di rischio % investita come prestito Investimento in prestiti (€mln) Tasso di interesse base per i prestiti (1) Spread medio ipotizzato per i prestiti Tasso di interesse lordo (tasso base + spread) Durata media dei finanziamenti (anni) Periodo di preammortamente medio (anni) (1) tasso utilizzato come base per i prestiti del SFU Indicatori progettuali Tasso di rendimento medio dei progetti Durata media dei progetti Periodo di payback medio dei progetti 14890 0% 0 0% 0 14891 0,00 0,00 Flusso di cassa da attività finanziarie FLUSSI DI CASSA NETTI FLUSSI DI CASSA CUMULATI 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2015 VERO 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2016 VERO 0,00 0,00 0,00 0,00 2016 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2017 VERO 0,00 0,00 0,00 0,00 2017 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2018 VERO 0,00 0,00 0,00 0,00 2018 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2019 VERO 0,00 0,00 0,00 0,00 2019 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2020 VERO 0,00 0,00 0,00 0,00 2020 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2021 VERO 0,00 0,00 0,00 0,00 2021 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2022 VERO 0,00 0,00 0,00 0,00 2022 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2023 VERO 0,00 0,00 0,00 0,00 2023 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2024 VERO 0,00 0,00 0,00 0,00 2024 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2025 VERO 0,00 0,00 0,00 0,00 2025 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2026 VERO 0,00 0,00 0,00 0,00 2026 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2027 VERO 0,00 0,00 0,00 0,00 2027 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2028 VERO 0,00 0,00 0,00 0,00 2028 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2029 VERO 0,00 0,00 0,00 0,00 2029 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2030 VERO 0,00 0,00 0,00 0,00 2030 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2031 VERO 0,00 0,00 0,00 0,00 2031 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2032 VERO 0,00 0,00 0,00 0,00 2032 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 20 VE 0, 0, 0, 0, 20 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE USCITE Fondi trasferiti dal SFU alla Regione ENTRATE Fondi trasferiti dalla Regione (più interessi) FLUSSI DI CASSA DA ATTIVITÁ FINANZIARIE Flusso di cassa dalle attività operative Flusso di cassa dalle attività operativo cumulato ENTRATE Interessi sul conto corrente Interessi da prestiti erogati Interessi da prestiti mezzanini erogati Dividendi Ripagamento quota capitale prestiti Ripagamento quota capitale prestiti mezzanini Ripagamento capitale di rischio USCITE Prestiti erogati Prestiti mezzanini erogati Capitale di rischio Commissione di gestione FLUSSI DI CASSA DA ATTIVITÁ OPERATIVE 2014 RENDICONTO FINANZIARIO (€MLN) SOMMA VERO 0,00 check Perdite Risorse dovute alla Regione PASSIVO Risorse Regionali non ancora erogate Cash Capitale di rischio Prestiti mezzanini erogati 0,00 0,00 Prestiti erogati 0,00 0,00 ATTIVO Financial instruments 0,00 2015 Ancona 2014 STATO PATRIMONIALE (€MLN) 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE SERVIZIO SANITA’ _______________________________________________________ Decreto del Dirigente del Servizio Sanità n. 119 del 19/09/2013 DGR 432 del 25/03/2013 concorso per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale: graduatoria candidati idonei - elenco candidati non idonei. IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO SANITÀ omissis DECRETA • di prendere atto e dare atto della regolarità degli atti concorsuali; • di prendere atto e approvare la graduatoria di merito dei n. 101 candidati che, avendo conseguito il punteggio minimo di 60 punti previsto dall’art. 7 del bando di concorso, hanno superato la prova d’esame per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale di cui al bando emanato dalla Giunta Regione Marche con delibera n. 432 del 25/03/2013, così come formulata dall’apposita Commissione d’esame, di cui all’allegato A parte integrante e sostanziale del presente atto; • di prendere atto e dare atto dell’elenco dei n. 26 candidati che, non avendo conseguito il punteggio minimo di 60 punti richiesto dal bando di concorso, non hanno superato la prova d’esame per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale di cui al bando sopra citato, così come formulato dall’apposita Commissione d’esame, di cui all’allegato B parte integrante e sostanziale del presente atto; • di ammettere al corso triennale di formazione specifica in medicina generale della Regione Marche i candidati utilmente collocati nella graduatoria degli idonei di cui all’allegato A al presente atto, secondo ordine, nel limite dei n. 25 posti fissati dall’art. 1 del bando; • di stabilire come data di inizio formale del corso il 1 novembre 2013; Il presente decreto sarà pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche. Si attesta che dal presente decreto non deriva, né può derivare, un impegno di spesa a carico della Regione. IL DIRIGENTE Dott. Pierluigi Gigliucci 14892 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 Allegato A DGR 432 del 25/03/2013 - Concorso per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale GRADUATORIA IDONEI Pos. Grad Cognome Nome Luogo nascita PROV. Data laurea Data nascita numero risposte esatte 1 ANGELETTI AGNOLETTI SAMUELE SENIGALLIA AN 23/10/2012 31/08/1987 90 2 CARIANI SIMONE CASCIA PG 14/03/2011 04/02/1983 87 3 FESTA ROBERTO AVELLINO AV 22/03/2007 22/08/1980 85 4 PAOLINI ENRICO SENIGALLIA AN 26/07/2012 26/12/1985 83 5 SFORZA GIULIA FERMO FM 23/10/2012 10/05/1983 82 6 LANCIONI LETIZIA JESI AN 27/07/2006 03/05/1980 82 7 FIORENTINI LUCA FANO PU 23/10/2012 14/11/1984 81 8 GUARDATI PAOLA S. SEVERINO MARCHE MC 18/07/2012 08/06/1986 81 9 GIANNINI ELENA S. SEVERINO MARCHE MC 12/10/2006 19/03/1981 81 10 DE LUCA SARA TIVOLI RM 29/03/2012 13/09/1985 80 11 GATTO CHIARA OSIMO AN 27/03/2012 25/11/1986 80 12 DE ANGELIS LETIZIA JESI AN 27/03/2012 01/01/1984 80 13 AGOSTINI FEDERICA FANO PU 27/03/2012 22/03/1986 79 14 DOLCINI JACOPO ANCONA AN 25/10/2011 11/12/1985 78 15 DELBIANCO LETIZIA PESARO PU 25/10/2011 23/08/1985 78 16 PETTINARI PIETRO CHIARAVALLE AN 23/10/2012 26/02/1987 77 17 FREDDO FRANCESCO SENIGALLIA AN 26/07/2012 12/09/1982 77 18 FALCONI VALENTINA SASSOCORVARO PU 27/03/2012 14/03/1985 77 19 AMADORI MONICA FANO PU 27/03/2012 22/09/1981 77 20 GIOVAGNETTI VIOLA OSIMO AN 23/10/2012 07/01/1987 76 21 MARTORELLI EVA-EDVIGE JESI AN 22/10/2012 13/08/1986 76 22 TOCCACIELI LORENZO S. BENEDETTO DEL TR. AP 26/07/2012 18/02/1987 76 23 PAPIRI SARA FERMO FM 27/03/2012 13/10/1985 76 14893 26 SETTEMBRE 2013 Pos. Grad ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE Cognome Nome Luogo nascita PROV. Data laurea Data nascita numero risposte esatte 24 ROMBINI ANTONELLA RECANATI MC 27/03/2012 20/08/1984 76 25 OLIVA MATTEO ANCONA AN 24/10/2011 12/05/1985 76 26 ANITORI GIACOMO TREIA MC 23/10/2012 01/05/1987 75 27 BARTOCCI LUCA JESI AN 23/10/2012 18/06/1986 75 28 ZINGARETTI NICOLA JESI AN 18/10/2012 09/03/1986 75 29 VERDONE ENRICO ANCONA AN 26/07/2012 21/01/1970 75 30 POSANZINI ANNA JESI AN 27/03/2012 19/08/1982 75 31 OLIMPI DANIELE FERMO FM 19/03/2012 04/07/1986 75 32 TARTOUSSI HOUDA CLAUDIA LIMASSOL CIPRO 18/03/2011 13/10/1985 75 33 SOROKHAN MYROSLAVA CHERNIVTSI UCRAINA 21/10/2010 01/07/1983 75 34 CARBAJAL ALIAGA RAQUEL ELIZABETH AREQUIPA PERU' 24/09/2010 25/09/1977 75 35 CLARETTI CARLO FERMO FM 21/10/2008 25/05/1982 75 36 LAVORATORNUOVO LUCIA SENIGALLIA AN 24/10/2002 05/08/1975 75 37 HAMDAN MAZEN BEDDAWI LIBANO 21/10/1999 12/07/1975 74 38 TOZZI ALESSANDRA ANCONA AN 26/07/2012 20/12/1988 73 39 CURSI ELEONORA JESI AN 27/03/2012 15/09/1984 73 40 PALMAS GIULIA JESI AN 27/03/2012 19/10/1983 73 41 MANCINI DANIELA FERMO FM 22/03/2011 01/06/1982 73 42 PETTINARI CRISTIANA OSIMO AN 10/10/2006 08/07/1978 73 43 AVITABILE EMMA JESI AN 23/10/2012 29/01/1988 72 44 TURCHIARELLI ANNALISA ANCONA AN 26/07/2012 31/08/1978 72 45 COSOLI CHIARA ANCONA AN 27/03/2012 29/08/1986 72 46 CARNEVALI ERIK DECIO ASSISI PG 15/03/2012 25/07/1985 72 47 SERRI MATTEO S. SEVERINO MARCHE MC 23/10/2012 07/08/1987 71 48 NICOLETTI GIORGIA JESI AN 23/10/2012 08/07/1984 71 49 LANCIOTTI SILVIA S. BENEDETTO DEL TR. AP 23/10/2012 08/02/1983 71 50 CONTARELLI VALENTINA JESI AN 22/10/2012 27/09/1986 71 14894 26 SETTEMBRE 2013 Pos. Grad ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE Cognome Nome Luogo nascita PROV. Data laurea Data nascita numero risposte esatte 51 VAGNI DOMENICO PERGOLA PU 22/10/2012 21/11/1975 71 52 CECCHINI LUCA CESENA FC 27/03/2012 03/08/1983 71 53 TRAVASI FRANCESCA NERETO TE 24/07/2002 08/04/1975 71 54 BETONICA ALESSANDRO URBINO PU 23/03/2010 29/10/1978 70 55 LANDI CHIARA SENIGALLIA AN 16/03/2006 26/12/1980 70 56 CERQUETTI ILARIA CIVITANOVA MARCHE MC 27/03/2012 07/06/1984 69 57 BICCHIARELLI ENRICA URBINO PU 23/10/2012 16/03/1987 68 58 GOFFREDO ANDREA JESI AN 23/03/2010 27/06/1974 68 59 GASPERINI FILIPPO CATTOLICA RN 11/12/2008 05/01/1983 68 60 BELLAPI ALBERTO GIUSEPPE MILANO GUIDO MARIA MI 23/10/1998 01/10/1970 68 61 BATTISTELLI ELEONORA URBINO PU 26/07/2012 09/02/1985 67 62 MELETANI TANIA FABRIANO AN 27/03/2012 13/08/1986 67 63 PAOLUCCI FERNANDA CIVITANOVA MARCHE MC 27/03/2012 24/04/1986 67 64 GALMOZZI SARA LORETO AN 24/10/2011 26/05/1984 67 65 SCHIAVON SARA ANCONA AN 22/03/2011 05/07/1980 67 66 STROVEGLI SAMUELA PORTO SAN GIORGIO FM 22/03/2011 23/07/1977 67 67 SCARINCI MARCO CAMERINO MC 27/07/2010 22/09/1979 67 68 FARINELLI LORENZO ANCONA AN 23/10/2012 09/04/1984 66 69 ROMAGNOLI LUCA MONDAVIO PU 27/03/2012 05/06/1977 66 70 LATINI LUCA SENIGALLIA AN 25/10/2011 29/10/1986 66 71 LUCHETTI EMANUELE CORRIDONIA MC 22/03/2011 30/05/1979 66 72 FAVARA PEDARSI RICCARDO FRASCATI RM 27/10/2010 29/10/1983 66 73 MORETTI ROMINA RECANATI MC 10/10/2007 08/12/1981 66 74 ESPOSTO ALICE JESI AN 23/10/2012 24/07/1985 65 75 RIPANI FEDERICO URBINO PU 19/10/2012 22/06/1984 65 76 CANNICI FRANCESCA PALERMO PA 26/07/2012 09/09/1984 65 14895 26 SETTEMBRE 2013 Pos. Grad ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE Cognome Nome Luogo nascita PROV. Data laurea Data nascita numero risposte esatte 77 MIULLI ELEONORA CIVITANOVA MARCHE MC 19/07/2012 07/09/1985 65 78 MAGRINI CHIARA SENIGALLIA AN 27/03/2012 11/09/1985 65 79 BIAGINI ALESSANDRA ANCONA AN 27/03/2012 14/03/1984 65 80 DURAZZI PAOLA CHIARAVALLE AN 22/03/2011 29/09/1985 65 81 CIANFORLINI NANCY ANCONA AN 15/12/2005 04/08/1979 65 82 MALATESTA MICHELA ANCONA AN 23/10/2012 20/12/1985 64 83 DIAZ MARIA STEFHANIE LAMBAYEQUE PERU' 27/03/2012 13/01/1986 64 84 BARTOLUCCI FRANCESCA SASSOCORVARO PU 28/07/2005 06/11/1969 64 85 GIAMPRINI MARIA SOLE PESARO PU 24/07/2003 06/01/1976 64 86 PAVONI ILARIA RECANATI MC 23/10/2012 31/07/1987 63 87 BELLEGGIA NOEMI CIVITANOVA MARCHE MC 22/10/2012 13/06/1985 63 88 BARTOLI ALICE OSIMO AN 23/03/2011 05/08/1984 63 89 FORLANI DAVIDE CITTÀ DI CASTELLO PG 26/02/2003 10/11/1975 63 90 SACCO LUCIA FLORA MANFREDONIA FG 24/10/2002 14/08/1975 63 91 OTTAVI ELEONORA MACERATA MC 24/10/2011 01/11/1985 62 92 SENESI ANDREA JESI AN 27/09/2010 20/09/1984 62 93 POIANI MONICA CHIARAVALLE AN 15/03/2007 17/10/1977 62 94 CELLESI GERARDA LUCIA TERMOLI CB 28/03/2003 17/11/1974 62 95 D'ANGELO LAURA URBINO PU 23/10/2012 05/03/1985 61 96 GEMINI MARGHERITA ANCONA AN 22/03/2011 22/02/1976 61 97 DI VITO MUCEDOLA CRISTIANO ROMA RM 18/04/2002 01/11/1972 61 98 MENCARELLI ELENA SENIGALLIA AN 23/10/2012 22/03/1977 60 99 ERCOLI MARCO FERMO FM 22/10/2012 22/09/1981 60 100 PERTICAROLI EVA JESI AN 27/07/2006 15/09/1978 60 101 ASTOLFI MASSIMILIANO ANCONA AN 27/03/2003 28/08/1974 60 Ai sensi del bando DGR 432/2013 art. 8, c. 5, "in caso di parità di punteggio ha diritto di precedenza chi ha minor anzianità di laurea e, a parità di anzianità di laurea, chi ha minore età". 14896 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 Allegato B DGR 432 del 25/03/2013 - Concorso per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale ELENCO NON IDONEI (in ordine alfabetico) Cognome Nome BARONI ELEONORA BERGAMASCHI ROBERTA GIOVANNA CAMELI EMANUELA CAMPANELLI MICHELA CARIANI GIACOMO CIARAFONI CRISTINA CINTI RITA CIUCCI ANDREA DEMIRAJ ARBEN DI ZIO MANUELA ANGELA MARGHERITA EGIDI BARTOLO FISCALETTI PAOLA FRANCINI VITTORIA FRESCHI GIULIA GIACOMELLI SONIA HADJI ELIZAVETA LODOLINI PAOLA MANFREDI MARICA NEZAM HASHEMI HOSSEIN PETKOVIC PAULINA PIERDILUCA MATTEO PLATON LILIA ROSSI MICHELA SERVILI SARA TOMBOLINI GIORGIO VITALE GIORGIA corso med gen 2013/concorso/decreto IDONEI e NON IDONEI 2013 14897 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 SERVIZIO TERRITORIO, AMBIENTE, ENERGIA torio per la configurazione progettuale che emerge dagli elaborati depositati dal proponente. _______________________________________________________ DI RENDERE NOTO che, ai sensi dell’art. 13, comma 3 della L.R. n. 3/2012, non sono pervenute osservazioni da parte del pubblico. Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali n. 80 del 17/09/2013. LR 3/12 DLgs 42/04 DGRM 1813/2010. Giudizio positivo compatibilità ambientale comprensivo di VAS e Autorizzazione Paesaggistica. Proponente Apennine Energy SpA Concessione San Lorenzo realizzazione centrale e linea bassa pressione. DI TRASMETTERE copia del presente atto unitamente agli elaborati progettuali debitamente timbrati, alla Società Apennine Energy SPA, e copia del decreto al dirigente del Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia, alla P.F. Regionali Difesa del Suolo, alla P.F. Tutela delle risorse ambientali, alla P.F. Ciclo dei Rifiuti, Bonifiche ambientali, AERCA e rischio industriale, al Comune di Falconara Marittima (AN), alla Provincia di Ancona, all’ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona, all’Autorità di Bacino Regionale, al Corpo Forestale dello Stato Comando Provinciale di Ancona ed al Ministero dello Sviluppo Economico. IL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE VALUTAZIONI ED AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI omissis DECRETA DI STABILIRE che ai sensi del combinato disposto della LR 6/2007 e della DGR 1813/2010, punto 9 paragrafo 1.3, la procedura di screening di Valutazione Ambientale Strategica relative alla variante del PRG del Comune di Falconara Marittima necessaria per la realizzazione del progetto “Concessione San Lorenzo, realizzazione della centrale e della linea in bassa pressione”, Progetto Definitivo, proposto dalla Società Apennine Energy SPA è sostituita dalla presente procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e che la variante è esclusa dalla procedura di valutazione ambientale strategica in quanto dalla sua applicazione non possono originarsi effetti significativi negativi sull’ambiente e sul patrimonio culturale. DI TRASMETTERE copia del presente atto alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche, alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche, alla Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche. DI RENDERE NOTO ai sensi dell’articolo 3, comma 4, della L. 241/1990, che contro il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale delle Marche entro sessanta giorni dalla data di ricevimento del presente atto. Entro 120 giorni può, in alternativa, essere proposto ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1199. DI RILASCIARE ai sensi dell’ art. 12 della L.R. n. 3/2012, il giudizio positivo di compatibilità ambientale per il progetto denominato: “Concessione San Lorenzo, realizzazione della centrale e della linea in bassa pressione” localizzata in Via delle Caserme vecchie del Comune di Falconara Marittima, purché nelle successive fasi progettuali, autorizzatorie e di gestione dell’impianto siano rispettate le condizioni e prescrizioni riportate nell’Allegato “A” che forma parte integrante e sostanziale del presente decreto. DI RENDERE NOTO che il presente provvedimento è rilasciato ai soli fini stabiliti dal D.Lgs. n. 152/2006 e dalla L.R. n. 3/2012 e non sostituisce in alcun modo ulteriori pareri od atti di assenso comunque denominati di competenza di questa o di altre amministrazioni, pertanto il proponente dovrà ottenere tutte le ulteriori autorizzazioni necessarie alla concreta realizzazione dell’intervento. DI PUBBLICARE per estratto il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche. Il presente atto può essere scaricato integralmente dal seguente link selezionando la voce Provvedimento finale: http://www.ambiente.regione.marche.it/Ambiente/Valutazionieautorizzazioni/ValutazionediIm- DI RILASCIARE l’Autorizzazione Paesaggistica, di cui all’art. 146 del D.Lgs. n. 42/2004, per il progetto denominato: “Concessione San Lorenzo, realizzazione della centrale e della linea in bassa pressione”, localizzata nel Comune di Falconara Marittima e presentata dalla società Apennine Energy SpA, per le motivazioni evidenziate nel documento istrut- 14898 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE pattoAmbientale/tabid/86/ctl/Dettaglio/mid/626/I mpianto/540/Ditta/362/ID_proc/1124/Tipo/VIA/d irectory/V00471/Default.aspx _______________________________________________________ Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali n. 81 del 17/09/2013 L.R. 3/2012. D.Lgs 42/2004 DGR 1813/2010 Procedura di V.I.A. sostituzione VAS Realizzazione degli Interventi di completamento per la riduzione del rischio idrogeologico nel Bacino dell’Esino. Proponente: Provincia di Ancona. Si attesta inoltre che dal presente decreto non deriva né può derivare un impegno di spesa a carico della Regione. IL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE VALUTAZIONI ED AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI Dott. Geol. David Piccinini IL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE VALUTAZIONI ED AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI omissis DECRETA Allegato A DI DARE ATTO che sono pervenute osservazioni da parte di privati cittadini e di portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati e che le stesse sono state valutate in sede istruttoria. Le osservazioni con le relative controdeduzioni del proponente e con gli esiti istruttori, sono riportate nell’Allegato C, parte integrante del presente decreto. 1. I processi di movimentazione dovranno essere effettuati con scarse altezze di getto, basse velocità d’uscita e contenitori di raccolta chiusi. 2. Le aree esposte al vento e quelle vicine ai ricettori sensibili dovranno essere protette con sistemi idonei al contenimento delle polveri. 3. I cumuli di terre di scavo e di riporto dovranno essere realizzati in aree lontane dai recettori sensibili. 4. Dovrà essere effettuata una fermata dei lavori in condizioni anemologiche sfavorevoli. 5. Occorre adottare un’ apposito sistema di copertura del carico durante la fase di trasporto nei veicoli utilizzati per la movimentazione dei materiali. 6. Gli automezzi dovranno essere tenuti con i motori spenti durante quelle attività in cui non è necessario utilizzare il motore. 7. Le misure di mitigazione dovranno essere attuate anche durante le fasi di dismissione dell’impianto. 8. In merito al monitoraggio pedologico da predisporre nel piano di ripristino il posizionamento dei punti di campionamento, i parametri chimico fisici da analizzare, le metodiche di campionamento ed analisi dovranno essere individuati in condivisione con ARPAM. 9. Nelle operazioni di scavo la parte superficiale di terreno (in media i primi 30 cm) dovrà essere tenuta separata da quella profonda e, al momento del ricoprimento ricollocata in superficie. 10. Ai fini dell’approvazione del progetto per il riutilizzo delle terre e rocce da scavo di cui al DM 161/2012, occorre predisporre un Piano di Utilizzo ai sensi dell’art. 5 del DM 161/2012 redatto in conformità all’allegato n. 5. 11. Occorre comunicare l’inizio dei lavori per rendere possibile l’attivazione dei controlli. DI DARE ATTO che ai sensi del combinato disposto della LR 6/2007 e della DGR 1813/2010, punto 9 paragrafo 1.3, la procedura di screening di Valutazione Ambientale Strategica relative alle varianti dei PRG dei Comuni di Ancona, Camerata Picena e Falconara Marittima necessarie per la realizzazione del progetto “O.P.C.M. n. 3548/2006, D.C.D. n. 6/08, D.C.D. n. 31/10. Interventi di completamento per la riduzione del rischio idrogeologico nelle aree interessate dagli eventi alluvionali del settembre 2006. Bacino Idrografico del Fiume Esino - Fossi di Castelferretti. Fosso Cannetacci, Fosso San Sebastiano, Fosso della Liscia, confluenza fossi minori. Progetto Definitivo”, proposto dalla Provincia di Ancona è sostituita dalla presente procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e che le varianti sono escluse dalla procedura di valutazione ambientale strategica in quanto dalla loro applicazione non possono originarsi effetti significativi sull’ambiente e sul patrimonio culturale a condizione che vengano rispettate le prescrizioni contenute nell’Allegato A parte integrante del presente decreto. DI RILASCIARE parere positivo di compatibilità ambientale per la Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 26 del D.lgs. 152/2006 e dell’art. 15 della L.R. n. 3/2012, per il progetto “O.P.C.M. n. 3548/2006, D.C.D. n. 6/08, D.C.D. n. 31/10. Interventi di completamento per la riduzione del rischio idrogeologico nelle aree interessate dagli eventi alluvionali del settembre 2006. Bacino Idrografico 14899 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 DI RAPPRESENTARE ai sensi dell’art. 3 comma 4 della legge n. 241/90, che contro il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto. Entro 120 giorni può, in alternativa, essere proposto ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1199. del Fiume Esino - Fossi di Castelferretti. Fosso Cannetacci, Fosso San Sebastiano, Fosso della Liscia, confluenza fossi minori. Progetto Definitivo”, proposto dalla Provincia di Ancona, a condizione che vengano rispettate le prescrizioni contenute nell’Allegato A parte integrante del presente decreto. DI RILASCIARE l’autorizzazione paesaggistica di cui all’art. 146 del D.Lgs 42/2004, secondo le modalità stabilite dalla L.R. n. 3/2012, art. 5, comma 10, per il progetto “O.P.C.M. n. 3548/2006, D.C.D. n. 6/08, D.C.D. n. 31/10. Interventi di completamento per la riduzione del rischio idrogeologico nelle aree interessate dagli eventi alluvionali del settembre 2006. Bacino Idrografico del Fiume Esino - Fossi di Castelferretti. Fosso Cannetacci, Fosso San Sebastiano, Fosso della Liscia, confluenza fossi minori. Progetto Definitivo”, proposto dalla Provincia di Ancona, a condizione che vengano rispettate le prescrizioni contenute nell’Allegato A parte integrante del presente decreto. DI PUBBLICARE per estratto il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche. Il presente atto può essere scaricato integralmente dal seguente link selezionando la voce Provvedimento finale: http://www.ambiente.regione.marche.it/Ambiente/V alutazionieautorizzazioni/ValutazionediImpattoAmbientale.aspx Si attesta inoltre che dal presente decreto non deriva un impegno di spesa a carico della Regione. IL DIRIGENTE DELLA P.F. VAA Dott. Geol. David Piccinini DI ESCLUDERE dal campo di applicazione della normativa dei rifiuti di cui alla Parte IV del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale le terre e rocce da scavo del progetto “O.P.C.M. n. 3548/2006, D.C.D. n. 6/08, D.C.D. n. 31/10. Interventi di completamento per la riduzione del rischio idrogeologico nelle aree interessate dagli eventi alluvionali del settembre 2006. Bacino Idrografico del Fiume Esino - Fossi di Castelferretti. Fosso Cannetacci, Fosso San Sebastiano, Fosso della Liscia, confluenza fossi minori. Progetto Definitivo”, proposto dalla Provincia di Ancona e di approvare il Piano di utilizzo a condizione che vengano rispettate le prescrizioni contenute nell’Allegato A parte integrante del presente decreto. DI TRASMETTERE il presente decreto ai soggetti coinvolti nel procedimento; alla Provincia di Ancona si trasmettono anche gli elaborati progettuali per gli adempimenti di propria competenza. DI TRASMETTERE il presente decreto alla Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche; DI RAPPRESENTARE che il presente provvedimento è rilasciato ai soli fini stabiliti dalla Legge regionale 26 marzo 2012, n. 3 e non sostituisce in alcun modo ulteriori pareri od atti di assenso comunque denominati di competenza di questa o di altre amministrazioni, pertanto la ditta dovrà ottenere tutte le ulteriori autorizzazioni necessarie alla concreta realizzazione dell’intervento; 14900 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 ALLEGATO A PRESCRIZIONI DA RECEPIRE NEL PROGETTO ESECUTIVO IN MERITO ALLA MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE DEGLI IMPATTI MITIGAZIONI PER GLI IMPATTI SULL’ATMOSFERA 1. In fase di cantiere le aree interessate dai lavori che generano polveri, così come i cumuli di materiale e le strade di cantiere dovranno essere irrorate con acqua secondo le frequenze indicate nella tabella 10 (pag.30) delle “Linee guida per la valutazione delle emissioni di polveri provenienti da attività di produzione, manipolazione, trasporto, carico o stoccaggio di materiali polverulenti” (Provincia di Firenze e ARPAT, 2009), intensificando tale intervento nei periodi di massima attività anemologica e di siccità; per i percorsi, in alternativa, si potrà attuare la stabilizzazione a calce ma soltanto se tale misura non compromette il successivo ripristino del terreno e la funzionalità biologica delle vegetazione che vi si andrà ad insediare. I processi di movimentazione dovranno prevedere scarse altezze di getto, basse velocità d’uscita e contenitori di raccolta chiusi. Le aree esposte al vento e quelle vicine ai ricettori sensibili devono essere protette con sistemi idonei al contenimento delle polveri. I lavori pulverulenti dovranno essere sospesi in condizioni anemologiche sfavorevoli. I lavori di raduno, ossia la riunione di materiale sciolto nei luoghi di trasbordo dovranno essere ridotti al minimo. I punti di raduno dei cumuli di terre di scavo e di riporto dovranno essere protetti e realizzati in aree lontane dei recettori sensibili. Dovrà essere realizzato un impianto di pulizia delle ruote e della scocca dei mezzi all’uscita delle aree di cantiere. Dovrà essere adottato un apposito sistema di copertura del carico durante la fase di trasporto nei veicoli utilizzati per la movimentazione dei materiali. La velocità dei mezzi all’interno delle zone di lavorazione non dovrà superare i 20 km/h. I mezzi di trasporto utilizzati dovranno essere adeguati alle normative europee in fatto di emissioni, preferendo veicoli a basso fattore di emissione (Euro III, IV e V); dovranno essere rispettate le normative regionali in fatto di contenimento delle polveri sottili. Organizzare il cantiere in modo che i mezzi pesanti non debbano circolare senza carico per limitare il numero di viaggi e siano dilazionati i trasporti da cava in modo tale da dimezzare il numero di camion su strada. MITIGAZIONI PER GLI IMPATTI SUL SUOLO 2. Gli strati di terreno fertile da asportare e ricollocare in situ dovranno essere accantonati in cumuli a sezione trapezoidale di altezza non superiore a 1,5 m o, in caso di mancanza di spazi adeguati, in cumuli con pendenze limitate e/o sistemazioni idrauliche per rallentare i deflussi superficiali; nel caso in cui la ricollocazione non sia prevista a breve, i mucchi dovranno rinverditi mediante specie annuali non infestanti e/o leguminose da sovescio; MITIGAZIONI PER GLI IMPATTI SUL PAESAGGIO E I BENI ARCHEOLOGICI 3. Parte delle opere in progetto sono finalizzate a mitigare gli impatti sul paesaggio e pertanto devono essere realizzati tutti gli impianti vegetazionali di attuazione diretta con esproprio delle aree. 4. in caso di rinvenimenti di interesse archeologico i lavori dovranno essere sospesi e dovrà esserne data comunicazione alla Soprintendenza per i beni archeologici delle Marche, alla quale è riservato il diritto di richiedere, se necessario, modifiche al progetto e/o di fornire indicazioni per la prosecuzione dei lavori. MITIGAZIONI PER GLI IMPATTI SULLA FAUNA/ECOSISTEMI 5. Dovranno essere realizzate le mitigazioni e compensazioni indicate nello Studio di Impatto Ambientale e per le quali si prevede l’attuazione diretta da parte del proponente: per il Fosso San Sebastiano compensazione C3 e mitigazioni M1, M2, M5 e per il Fosso Cannetacci compensazioni C1, C2 e mitigazioni M1, M2, M3. 14901 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 6. Dovranno essere predisposti accorgimenti costruttivi delle bocche tarate tali da assicurare il transito dell’acqua anche nei periodi di magra. 7. Durante i lavori andrà mantenuta un’adeguata funzionalità idraulica ai due corsi d’acqua contenendo altresì i valori della torbidità delle acque, al fine di non compromettere la vita della fauna. 8. Durante la fase di esercizio dovranno essere adottate modalità di gestione delle bocche tarate tali da evitare la completa asportazione dello strato limoso accumulato. 9. Secondo quanto stabilito nella Circolare della Regione Marche n. 1 del 23/01/1997 “Criteri ed indirizzi per l'attuazione di interventi in ambito fluviale nel territorio della Regione Marche” e sulla base delle analisi faunistiche le operazioni di arginatura e le manovre di movimento terra non dovranno essere effettuate da aprile a luglio compresi, le operazioni sulla vegetazione ripariale e sulle siepi non dovranno essere effettuate da marzo a giugno compresi, mantenendo lungo le siepi alberi secchi o deperiti eventualmente presenti. ALTRE PRESCRIZIONI DA RECEPIRE NEL PROGETTO ESECUTIVO 10. Il Piano di Monitoraggio Ambientale dovrà essere integrato secondo le osservazioni e prescrizioni fornite dall’ARPAM. 11. Il cronoprogramma del progetto esecutivo dovrà comprendere le campagne di monitoraggio di cui agli elaborati R08 – Piano di manutenzione e gestione operativa, 02 int. Piano di Monitoraggio Ambientale, SP_10B int. Monitoraggio e per il monitoraggio faunistico 01 int. Relazione – Integrazioni a seguito della CdS del 12.09.2012 Istruttoria VIA-VAS. Per il monitoraggio faunistico anziché quello in corso d’opera dovrà essere effettuato quello ante operam. 12. Nel quadro economico del progetto esecutivo dovranno essere evidenziate le risorse appositamente destinate alla realizzazione dei monitoraggi di cui agli elaborati R08 – Piano di manutenzione e gestione operativa, 02 int. Piano di Monitoraggio Ambientale, SP_10B int. Monitoraggio e per il monitoraggio faunistico 01 int. – Relazione – Integrazioni a seguito della CdS del 12.09.2012 Istruttoria VIA-VAS. 13. Dovrà essere realizzata la carta delle isofreatiche con indicazione dei punti di monitoraggio delle acque sotterranee; questi dovranno essere posizionati, uno a monte e due a valle di ciascun cantiere, in funzione dell’andamento delle curve piezometriche. 14. L’elaborato 04 int Piano di utilizzo materiali da scavo, dovrà essere integrato con i risultati dell'indagine conoscitiva dell'area di intervento (fonti bibliografiche, studi pregressi, fonti cartografiche, ecc) con particolare attenzione le attività antropiche svolte nel sito o di caratteristiche naturali dei siti che possono comportare la presenza di materiali con sostanze specifiche. 15. Il progetto esecutivo dovrà essere trasmesso a questo ufficio al fine di verificare l’ottemperanza a tutte le precedenti prescrizioni. ULTERIORI PRESCRIZIONI 16. Dovrà essere comunicato l’avvio dei lavori a questo ufficio per i provvedimenti di competenza, con un anticipo di almeno due settimane per rendere possibile l’attivazione dei controlli. 17. Dovranno essere comunicati gli estremi identificativi dell’esecutore del Piano di Utilizzo di cui all’art. 5 del D.M. 161/2012 prima dell'inizio dei lavori di realizzazione dell'opera. 18. Dovrà essere richiesta apposita autorizzazione per attività temporanee al Comune in deroga ai limiti stabiliti dalla Legge Quadro sull’inquinamento acustico L. 447/95 (Art.6 comma 1 lettera h della L. 447/95 ed Art.16 della legge Regionale n. 28 del 14/l11/2001); la ditta dovrà comunque fare ricorso a modalità operative di gestione del cantiere stesso, volte a contenere per quanto possibile i livelli di inquinamento acustico prodotto e, se necessario, utilizzare anche barriere fonoassorbenti temporanee. 14902 VAA 1 n Manca una relazione idrologica dei corsi d’acqua oggetto di intervento da cui si possano evincere le portate associate ai vari tempi di ritorno, tenendo conto dei fattori caratteristici dei bacini in studio (superficie di bacino sottesa, lunghezza dell’asta, altezza media, serie pluviometrica delle stazioni utilizzate ecc); Richieste di integrazione Come si evince nella premessa contenuta nell’elaborato IR1 “Relazione Idrologica e Idraulica”, che si riporta integralmente di seguito: “gli idrogrammi di piena assunti per la verifica idraulica sono quelli già determinati nella precedente fase preliminare come validati da ulteriori elaborazioni idrologiche di conferma e integralmente richiamati nel presente studio”; pertanto la Relazione Idrologica alla quale fare riferimento per ogni valutazione è quella già contenuta nel progetto preliminare che si invia comunque in allegato alla presente. Allegato Elaborato ER2 (progetto preliminare) Risposte del Proponente La richiesta era diretta ad acquisire le informazioni probabilmente già contenute nel progetto preliminare, di cui non si aveva conoscenza. Infatti la relazione idrologica dovrebbe valutare la formazione e la quantità delle precipitazioni, elabora modelli di previsione delle stesse utilizzando metodi propri dell’idrologia tecnica. Il contenuto della relazione idrologica deve essere finalizzato alla determinazione delle precipitazioni che afferiscono sul bacino ed alla successiva valutazione della trasformazione da afflussi meteorici a deflussi superficiali che scorrono in una data sezione di chiusura dell’area considerata (area scolante o bacino idrografico). L’elaborato ER2 (Relazione Idrologica – idraulica preliminare) riporta una Q_Tr_200 anni di 100 mc/s per il Fosso S. Sebastiano e 50 mc/s per il Cannetacci, tali dati, essenziali per il corretto dimensionamento delle opere, si evincono da idrogrammi di piena derivanti da simulazioni idrologiche. Le simulazioni idrologiche da cui si derivano gli idrogrammi di piena non vengono descritte. Esito Dalla relazione idrologica integrativa del 03/07/2013 si evince la metodologia adottata per il calcolo della portata con TR 200 anni sui due fossi oggetto d’intervento. Valutazioni della P.F. VAA LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima RIEPILOGO DELLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE ALLEGATO B 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14903 ANNO XLIV • N. 75 VAA 3 VAA 2 n Le sezioni di verifica, ante e post operam, riportate nell’elaborato “Relazione Idrologica ed idraulica”, andrebbero contestualizzate in un intorno significativo, spingendole dove sia possibile, fino ai fabbricati, alle infrastrutture ed in generale fino ad intercettare i beni posti a rischio. Manca una planimetria che riporti l’ubicazione delle sezioni di verifica. Richieste di integrazione l’affermazione e la conseguente richiesta contenuta in tale punto è errata in quanto le sezioni per gli studi idraulici monodimensionali, come quello in oggetto, devono essere limitate rigorosamente al solo alveo inciso del corso oggetto di modellazione; pertanto estendere le sezioni fino ai fabbricati ed in generale fino ai beni a rischio è errata perché comporterebbe una modellazione non congrua dei corsi d’acqua. la planimetria di riferimento è presente ed è rappresentata dalle Tavole I.04_1 e 2. Risposte del Proponente Le sezioni a cui si faceva riferimento nella richiesta sono quelle corrispondenti all’abitato di Castelferretti, ai fini di verificare il miglioramento posto in essere dalle casse. Infatti nella frazione di Castelferretti insistono due aree esondabili E-12-0034 sul Fosso S. Sebastiano ed E-12-0036 sul Fosso Cannetacci poste entrambe a rischio (R4). Le sezioni riportate nelle tavole I.04_1 e I.04_2 terminano prima dell’abitato di Castelferretti. Esito Nelle planimetrie inviate in data 03/07/2013 vi è l’indicazione delle sezioni d’alveo che rappresentano i dati input per il calcolo idraulico effettuato Le sezioni a cui si faceva riferimento nella richiesta sono quelle corrispondenti all’abitato di Castelferretti, ai fini di verificare il miglioramento posto in essere dalle casse. Infatti nella frazione di Castelferretti insistono due aree esondabili E-12-0034 sul Fosso S. Sebastiano ed E-12-0036 sul Fosso Cannetacci poste entrambe a rischio (R4). Le sezioni riportate nelle tavole I.04_1 e I.04_2 terminano prima dell’abitato di Castelferretti. Esito Nelle planimetrie inviate in data 03/07/2013 vi è l’indicazione delle sezioni d’alveo che rappresentano i dati input per il calcolo idraulico effettuato Valutazioni della P.F. VAA LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima RIEPILOGO DELLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14904 ANNO XLIV • N. 75 VAA 4 n A pag 31 dello SIA si riporta “pur mitigando e riducendo la portata in transito nei vari tronchi fluviali, permangono situazioni di criticità soprattutto in corrispondenza dei ponti, laddove il deflusso di piena avviene con franchi di sicurezza minimi ed in alcuni casi con interessamento dell’impalcato delle strutture di attraversamento” In merito a tale considerazione il proponente non fornisce adeguati approfondimenti tecnici. Richieste di integrazione la pag. 31 del SIA al punto 3-4, riporta uno stralcio della Relazione Idrologica e Idraulica elaborato IR1 e relativi allegati, alla quale ovviamente si deve fare riferimento per ogni approfondimento e analisi. Risposte del Proponente Le sezioni riportate nelle tavole I.04_1 e I.04_2 terminano prima dell’abitato di Castelferretti; dunque i benefici nella frazione più esposta, derivanti dall’abbattimento delle portate di piena a seguito della realizzazione delle casse di espansione, non vengono compiutamente rappresentati. Comunque dalle sezioni di calcolo idraulico allegate al progetto definitivo si evincono i seguenti benefici: - Fosso Cannetacci: Sez_41 a valle del rilevato, tra lo stato di progetto e lo stato modificato vi è un abbassamento del livello idrico di 0,5 m; - Fosso S. Sebastiano: Sez_127 a valle del rilevato tra lo stato di progetto e lo stato modificato vi è un abbassamento del livello idrico di circa 1 m. Entrambe le sezioni citate si trovano a monte dell’abitato di Castelferretti. Esito Nelle planimetrie inviate in data 03/07/2013 vi è l’indicazione delle sezioni d’alveo che rappresentano i dati input per il calcolo idraulico effettuato Valutazioni della P.F. VAA LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima RIEPILOGO DELLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14905 ANNO XLIV • N. 75 VAA 5 6 7 8 n Per quanto riguarda i movimenti terra, andrebbero prodotti: a) cronoprogramma e diagramma di Gant dei singoli interventi (con indicazione dei tempi previsti per il trasporto dei materiali); b) planimetria della viabilità utilizzata dai camion provenienti dalla cava di Polverigi, con una individuazione dei principali recettori sensibili interessati dal passaggio dei mezzi; c) predisporre un piano di monitoraggio ambientale (con particolare riferimento ai principali recettori sensibili interessati dalla esecuzione delle opere) da eseguire in corso e post opera; d) dovranno essere caratterizzati i 9.000 mc circa di terreno vegetale da portare in cava per recupero ambientale. Richieste di integrazione Allegati trasmessi: a) vedi in allegato la tavola 05 int. “Cronoprogramma; b) vedi in allegato tavola SP_I.05B int c) vedi in allegato l’elaborato 02 int “Piano di Monitoraggio Ambientale”; d) vedi punto in particolare le TAV. SP_I.05 int.1e 2. Inoltre le linee guida ed indicazioni operative per l’utilizzo di terre e rocce da scavo a cui si fa riferimento nel frattempo sono state revocate con DGRM n. 1552 del 12/11/2012. Si è deciso di riutilizzare in sito tutto il terreno scavato vedi integrazioni nell’allegato 04 int. Risposte del Proponente In tavola 05 int. è riportato il CRONOPROGRAMMA per un periodo di 19 mesi; In tavola 05 int. è riportato il percorso degli automezzi dalle aree di cava alle aree casse, con individuazione della pista di accesso al cantiere; Con Elaborato 02 int. Il PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE, strutturato per la fase ante-operam, in corso d’opera e post-operam; Il proponete ha deciso di riutilizzare in sito tutto il terreno scavato vedi integrazioni nell’allegato 04 int. “PIANO DI UTILIZZO” Esito Le integrazioni sono ritenute soddisfacenti – Nella caratterizzazione dei materiali di scavo in corso d’opera, prevista dal DM 161/2012 allegato 8, occorrerà verificare il valore soglia degli analiti secondo quanto riportato nella Tabella 1, Allegato 5, Parte Quarta, Titolo V, del Dlgs. n. 152 del 2006. E quindi prevedere diverse destinazioni in riferimento alle colonne A e B. Visto che la caratterizzazione è fatta in corso d’opera il piano di utilizzo dovrà essere approvato dall’Amministrazione competente al rilascio del permesso di costruzione. Inoltre vista la vicinanza con le infrastrutture (A14) , presenza di capannoni industriali in cui si effettuano anche attività di combustione e l’ex discarica del comune di Falconara Marittima (al limite nord dell’invaso sul Fosso S. Sebastiano), si ritiene che nella caratterizzazione si debbano verificare anche gli inquinanti BTEX e IPA e che le analisi debbano essere condotte secondo quanto indicato nell’allegato 4 del d) c) b) a) Valutazioni della P.F. VAA LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima RIEPILOGO DELLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14906 ANNO XLIV • N. 75 Al fine di una completa integrazione/sostituzione del procedimento VAS nell’attuale procedimento VIA, sarà necessario predisporre da parte del proponente la dichiarazione di sintesi Dovrà essere predisposto il piano di monitoraggio per la fase di esercizio, al fine di valutare con indicatori correlati ad indicatori di contesto ambientale, il contributo delle opere, positivo o negativo, al contesto ambientale di riferimento In particolare, stante la natura dell’intervento e delle mitigazioni/compensazioni proposte, si ritiene possibile utilizzare alcuni tra gli indicatori proposti nelle Linee guida VAS di cui alla DGR 1813/2010 quali, ad esempio, l’aumento della superficie forestale a seguito della realizzazione degli interventi, il contributo positivo dell’intervento all’assorbimento della CO2 e la riduzione della vulnerabilità da nitrati dovuta alla diminuzione delle superfici agricole. Occorrerà naturalmente prevedere chi dovrà attuare il monitoraggio e indicare nel quadro economico gli importi necessari. In tale piano di monitoraggio si dovrà inserire anche il monitoraggio faunistico di cui alla pag. 17 della relazione faunistica. VAA 9 14907 VAA 10b VAA 10 Si dovrà illustrare il motivo della necessità di sottoporre a VAS gli interventi di cui trattasi e delle integrazioni VIA-VAS resesi necessarie Richieste di integrazione VAA 9 n “Le modificazioni prodotte dall’attuazione degli interventi programmati perseguono alcuni obiettivi ambientali, già posti dalle politiche esistenti, di seguito indicati unitamente ai relativi indicatori selezionati a seguito della procedura di VAS, individuati nell’ambito dell’elenco di cui all’allegato VI della DGR 1813/2010 ed indicati nella tabella riportata al paragrafo seguente.” … “· durante le fasi di cantiere dovranno svolgersi i rilevamenti ogni due settimane nelle aree interessate dagli interventi; le metodologie da adottare sono quelle già indicate nella Relazione Faunistica, in modo tale da ottenere dati confrontabili. · dal termine dei lavori e per i successivi due anni, dovranno svolgersi i rilevamenti nelle aree interessate dagli interventi; in particolare i monitoraggi dovranno concentrarsi nei periodi più sensibili per la fauna, ossia dal 1 marzo al 31 luglio, con uscite di campo ogni due settimane; negli altri periodi dell’anno i monitoraggi dovranno essere condotti una volta al mese, salvo prevedere uscite di campo ulteriori in caso di utilizzo delle casse di espansione; le metodologie da adottare sono quelle già indicate nella Relazione Faunistica, in modo tale da ottenere dati confrontabili” Vedi l’elaborato in allegato SP_10B int. “Monitoraggio” Il progetto proposto rientra nell’elenco delle tipologie progettuali da sottoporre a Valutazione di impatto Ambientale e a Valutazione Ambientale Strategica, in quanto è necessario procedere ad una variante specifica dello strumento urbanistico per le aree in oggetto, classificate principalmente come zone nella zona omogenea E (Agricole) ed in parte Ambiti soggetti a vincolo ai sensi della legge 431/85 (Corsi d’acqua e Galassini), nell’ambito definitivo di tutela dei corsi d’acqua e nell’ambito di tutela definitivo del Paesaggio Agrario storico” Vedi l’elaborato in allegato SP_10A int. “Integrazioni Sintesi non Tecnica” Risposte del Proponente Nell’elaborato 01 int. sono state anche definite le voci di spesa. Esito L’integrazione è ritenuta soddisfacente. Nel quadro economico del Progetto esecutivo dovranno essere riportate le voci di spesa relative a tutti i monitoraggi. Esito L’integrazione è ritenuta soddisfacente anche se l’elaborato dovrà essere adeguato rispetto alle prescrizioni di cui al presente Decreto. Esito L’integrazione è ritenuta soddisfacente (erroneamente la Dichiarazione di sintesi è stata chiamata “Sintesi non tecnica”) Esito L’integrazione è ritenuta soddisfacente Valutazioni della P.F. VAA LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima RIEPILOGO DELLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 MATRICE ACQUE PUNTO 1: nel valutare l’impatto degli interventi alla fauna presente è stato sottovalutato l’ostacolo che le traverse delle casse di espansione potrebbero avere alla libera circolazione dell’ittofauna, comunità che nell’elaborato “Relazione fauna” è stato brevemente accennato solo per il fosso artificiale della Liscia ARPAM 14908 MATRICE ACQUE PUNTO 2 per un buon funzionamento delle opere di laminazione e per evitare i possibili effetti indotti dalla creazione delle casse di espansione sulle opere in alveo (es. ponti) già esistenti a valle dell’area oggetto di intervento, si raccomanda di prevedere una periodica mobilizzazione dei sedimenti accumulatisi a monte dell’opera di sbarramento con spostamento immediatamente a valle della stessa MATRICE ACQUE PUNTO 3 potrebbe, in estrema sintesi, essere valutata tra le alternative di progetto la possibilità di soluzione con casse di espansione in derivazione piuttosto che in linea al fine di una migliore salvaguardia dell’ambiente naturale ARPAM 12 bis 12 ARPAM 11 Richieste di integrazione n Ostacolo opere all’ittiofauna ...”: Dall’analisi bibliografica e dai successivi rilevamenti di campo non sono emersi dati di presenza di specie di Pesci nei fossi San Sebastiano, Cannetacci e Liscia. Lungo il fosso della Liscia, come già specificato nella Relazione Faunistica, potrebbero essere presenti alcuni individui presso la confluenza col fiume Esino solamente durante alcuni periodi dell’anno, in cui le piogge garantiscono una presenza dell’acqua costante. I fossi San Sebastiano e Cannetacci, interessati dalle opere di riduzione del rischio idrogeologico, non presentano acqua per quasi l’intera durata dell’anno, non garantendo, quindi, le condizioni necessarie alla vita dei Pesci: infatti, l’acqua è presente in conseguenza di eventi piovosi e sono frequenti le secche, non solamente in estate. Inoltre, la tipologia delle opere, come si evince dagli elaborati tecnici, non sono rappresentate da briglie o sbarramenti trasversali classici: le opere che si andranno a realizzare, infatti, sono caratterizzate da un’apertura fissa che non interrompe il deflusso delle acque. Pertanto, anche in caso di un’eventuale presenza di Pesci, questi non avrebbero ostacoli al libero movimento lungo i fossi San Sebastiano e Cannetacci. Come già evidenziato al precedente punto 11 la tipologia delle opere non determina uno sbarramento totale del corso d’acqua essendo presente in alveo una apertura fissa delle dimensioni 2 x 3 metri, come descritta in dettaglio negli elaborati progettuali I.09_1 e 2 Risposte del Proponente Oltre a quanto contro dedotto si rileva che nel Piano di manutenzione e gestione operativa sono previste verifiche mensili di tutte le opere idrauliche, nonché verifiche preventive ad ogni allerta della Protezione Civile della Regione Marche. Se necessario, in via d’urgenza sono altresì previste opere di ripristino dell’efficienza idraulica. Esito L’integrazione è ritenuta soddisfacente, anche sulla base di quanto previsto nel Piano di manutenzione e gestione operativa Esito Le scelte progettuali sono già state effettuate e condivise in precedenza con l’approvazione del progetto preliminare. L’ARPAM prende atto della carenza d’acqua dei fossi e della presenza saltuaria della fauna ittica lungo il Fosso della Liscia Esito L’integrazione è ritenuta soddisfacente. Si reputa comunque necessario adottare alcuni accorgimenti, in sede di realizzazione e di gestione delle opere, per consentire la continuità ecologica tra i tratti a monte e quelli a valle delle bocche tarate. Valutazioni della P.F. VAA LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima RIEPILOGO DELLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 MATRICE ARIA PUNTO 1 fornire il campo entomologico del sito (specificando la provenienza dei dati) in relazione alla presenza di eventuali recettori sensibili, evidenziandoli su cartina orientata MATRICE ARIA PUNTO 2 effettuare una stima di tutto il traffico indotto dalla fase di cantiere (quindi non solo per il trasporto di terre dalla cava) sulla viabilità ordinaria rispetto all’attuale MATRICE ARIA PUNTO 3 fornire una valutazione, tramite misurazioni, della qualità dell’aria “ante-operam” almeno per gli inquinanti PM10 e Nox MATRICE ARIA PUNTO 4 stimare, per l’area in studio, i livelli di emissione di PM10 e NOx sulla componente atmosfera prodotti dalla fase di cantiere, in cui siano considerati almeno i seguenti contributi (emissioni da traffico dei mezzi pesanti lungo le piste del cantiere e lungo le strade di accesso ai due cantieri, sollevamento del traffico veicolare delle aree non pavimentate, escavazione e movimentazione materiali) e fornire i fattori di emissione utilizzati; MATRICE ARIA PUNTO 5 stimare il contributo delle emissioni di PM10 e NOx alle concentrazioni complessive di PM10 e NOx nei recettori sensibili, in fase di cantiere; ARPAM ARPAM 14909 17 ARPAM 16 15 ARPAM 14 ARPAM 13 Richieste di integrazione n Vedi apposito elaborato 03 int. “Stima Emissione Inquinanti” Vedi apposito elaborato 03 int. “Stima Emissione Inquinanti” Vedi apposito elaborato 03 int. “Stima Emissione Inquinanti” Vedi apposito elaborato 03 int. “Stima Emissione Inquinanti” Vedi in allegato TAV.all. 01 int. e l’elaborato 03 int “Stima Emissione Inquinanti”. Risposte del Proponente L’ARPAM ritiene che la documentazione integrativa non sia del tutto rispondente a quanto richiesto e quindi non sia esaustiva per una valutazione dell’impatto generato dall’opera sulla componente atmosfera (fase ante operam e fase di cantiere). Considerando che sarà attuato il monitoraggio degli inquinanti emessi in atmosfera, l’ARPAM ritiene di esprimere una valutazione tecnica favorevole a condizione che il proponente attui tutte le misure di mitigazione proposte nello studio presentato e applichi le mitigazioni già indicate nel proprio precedente parere. In merito al Piano di Monitoraggio Ambientale occorrono maggiori specifiche non per le metodiche di rilevamento quanto per la collocazione delle stazioni e le modalità di trasmissione dei dati. In ogni caso la frequenza e la durata del monitoraggio ante operam, in corso d’opera e post operam debba essere conforme a quanto indicato nel D.Lgs. 155/2010. Esito Il proponente dovrà effettuare le necessarie integrazioni al Piano di Monitoraggio Ambientale secondo le osservazioni e prescrizioni dell’ARPAM Valutazioni della P.F. VAA LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima RIEPILOGO DELLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 MATRICE RIFIUTI/SUOLO PUNTO 1 in merito alle aree di cantiere si ritiene che debba essere previsto un monitoraggio al fine di garantire la restituzione di tali aree nelle condizioni iniziali. Il monitoraggio dovrà prevedere sia le caratteristiche pedologiche che chimico fisiche del suolo interessato MATRICE RIFIUTI/SUOLO PUNTO 2 In merito alla gestione delle terre e rocce da scavo si ritiene che, visto il riferimento alle linee guida regionali, debba essere allegata la dichiarazione di cui al modello E della D.G.R. 886 del 20.06.2011 D.G.C. n.184 del 11.09.2012 punti 5A) e 5B). In riferimento alle casse C1 e C2 sul fosso Cannetacci si richiede la soppressione della cassa C1 nel progetto globale, per i motivi già esposti in fase di progetto preliminare, adottando le soluzioni proposte nella relazione tecnica. E’ dunque necessario variare definitivamente il progetto preliminare. In riferimento alle casse S1 e S2 sul fosso San Sebastiano, viste le ridotte dimensioni della cassa S1, si ritiene opportuno alzare di poche decine di cm gli argini della cassa S2 e realizzarne una unica ARPAM ARPAM CFM 21.01 19 18 Richieste di integrazione n 14910 Il progetto definitivo è stato redatto tenendo conto dei suggerimenti formulati dal Comune nel corso della Conferenza dei Servizi che approvò il progetto preliminare. Essendovi urgenza di procedere con il progetto definitivo delle opere prioritarie si è dovuto mantenere il riferimento al progetto preliminare approvato. Resta inteso che non appena concluso l’impegno relativo alla trattazione delle osservazioni di cui alla presente relazione si procederà con la redazione della variante al progetto preliminare che vedrà un ridimensionamento o se possibile l’eliminazione delle casse poste più a valle. Le linee guida ed indicazioni operative per l’utilizzo di terre e rocce da scavo a cui si fa riferimento nel frattempo sono state revocate con DGRM n. 1552 del 12/11/2012. Si è deciso di riutilizzare in sito tutto il terreno scavato vedi integrazioni nell’allegato 04 int. Vedi apposito elaborato 03 int. “Stima Emissione Inquinanti” Risposte del Proponente Nello specifico si è esaminato anche l’elaborato 04 int. Piano di utilizzo materiali da scavo. Poiché si ritiene che l’obiettivo della richiesta sia la preservazione del terreno vegetale Esito Si reputa comunque necessario adottare ulteriori accorgimenti, oltre a quelli già previsti, in sede di realizzazione delle opere. L’ARPAM non riporta ulteriori osservazioni Esito l’autorità proponente, tra le integrazioni del dicembre 2012, ha prodotto il Piano di utilizzo di cui all’art. 5 del citato D.M. (elaborato 04 int. del dicembre 2012) e dovrà, ai sensi del comma 1, art. 9 del D.M. medesimo, comunicare a questa Autorità competente gli estremi identificativi dell’esecutore del Piano di Utilizzo prima dell'inizio dei lavori di realizzazione delle opere in progetto. Il Comune di Falconara Marittima accoglie quanto riportato nella relazione integrativa. Esito Si accoglie la controdeduzione Valutazioni della P.F. VAA LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima RIEPILOGO DELLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 Richieste di integrazione D.G.C. n.184 del 11.09.2012 punti 5C) e 5D). In riferimento al fosso Vallato del Molino si ritiene opportuno inserire l’intervento relativo al nuovo fosso drenante all’interno del progetto definitivo, visti gli esiti dell’ultima alluvione dei primi di marzo 2011, durante la quale lo straripamento di tale fosso ha allagato il quartiere Fiumesino. Si sottolinea che tale intervento ha un costo stimato di soli 50.000,00 euro, pertanto facilmente realizzabile con le somme a disposizione. Relativamente al fosso di cui sopra si propone l’allungamento dell’attuale corso d’acqua verso monte, fino alla zona aeroportuale dell’ex caserma militare, al fine di poter ricevere tutte le acque meteoriche dell’aeroporto e dalla zona dell’Hotel Avion, e convogliarle insieme alle altre verso il Fiume Esino. n CFM 21.02 Con riferimento a tale osservazione sono state eseguiti ulteriori approfondimenti anche in loco risultando quanto segue: 1) la proprietà dell’area subito a valle dell’Hotel Avion appartiene al demanio idrico e risulta l’antico sedime del canale appena in uscita dal molino che rappresentava l’attuale struttura dell’Hotel Avion; tale tratto risulta totalmente tombato fino a circa 150 m a valle; 2) risulta già realizzata dalla Provincia di Ancona a tentativo di risoluzione della problematica del ristagno dell’acque in sinistra idraulica del fosso della Liscia, portella idraulica attraversante l’argine sinistro di tale fosso poco a monte dell’orto botanico; esiste parte del tracciato del fosso drenante al piede dell’argine sinistro; in occasione delle ultime piene la portella esistente ha potuto drenare le acque della piana solo dopo l’abbassamento del livello di piena del fosso della Liscia; in tale zona risulta presente anche un’area di discontinuità dell’argine probabilmente riconducibile ad una preesistente confluenza tra il fosso drenante e il Fosso della Liscia; 3) le quote plano-altimetriche esistenti tra zona Hotel Avion ed ipotetico recapito in fiume Esino del fosso drenante in questione comportano la necessità di realizzare un varco nell’argine destro del fiume Esino e di fatto la posa in opera di apposita portella d’ingresso con la possibile conseguenza che, in caso di piena del fiume Esino, tale dispositivo rimanga chiuso a lungo e quindi non efficace ai fini del drenaggio della piana; in alternativa il varco del fosso di drenaggio in fiume Esino può essere realizzato senza portella, ma ciò comporterebbe la realizzazione di arginature di rigurgito sul fosso drenante compatibili con i livelli di piena del fiume Esino; 4) l’area antistante l’Hotel Avion risulta essere notevolmente depressa rispetto all’area circostante vista l’origine storica del manufatto che era in passato antico molino; in corrispondenza di detta area, in parte demanio idrico e demanio aeronautico, le acque, provenienti dall’ ex aeroporto militare, risultano recapitate tramite un grosso pozzetto di drenaggio e da una grossa conduttura in parte lesionata, sempre proveniente dall’area aeroportuale, probabilmente riconnessa al canale di guardia perimetrale all’aeroporto; Risposte del Proponente Tutti i soggetti coinvolti e tutti gli enti interessati dovrebbero concorrere alla risoluzione delle criticità. Il coordinamento di tale azione potrebbe essere dello stesso proponente Provincia di Ancona, in quanto autorità idraulica competente. Esito La richiesta non può essere accolta in questa sede, in quanto è rivolta ad ottenere la realizzazione di ulteriori opere non comprese nel progetto preliminare già approvato. Tuttavia tali interventi di ripristino ed adeguamento della rete di drenaggio esistente verranno definiti nel dettaglio nel progetto esecutivo e realizzati nell’ambito delle somme a disposizione inserite nel quadro economico di progetto. Valutazioni della P.F. VAA LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima RIEPILOGO DELLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14911 ANNO XLIV • N. 75 (segue) CFM 21.02 n Richieste di integrazione Per quanto sopra espresso e come già evidenziato anche alla pag. 22 della relazione generale del preliminare ER1, non appare più necessaria la realizzazione del fosso drenante, che anzi risulterebbe pericolosa idraulicamente per le interconnessioni con il fiume Esino. Rimane in alternativa la necessità del ripristino della funzionalità dei sistemi di drenaggio della acque già esistenti con l’eliminazione della tombatura del vallato subito a valle dell’Hotel Avion, ripristino della funzionalità delle linee fognarie delle acque provenienti dall’area aeroportuale con interessamento diretto secondo le rispettive competenze (come già evidenziato nel progetto preliminare) da parte dell’Amministrazione comunale di Falconara, della struttura aeroportuale e della proprietà Hotel Avion, che dovranno tra l’altro provvedere alla richiesta con eventuale regolarizzazione delle autorizzazioni amministrative inerenti lo scarico delle acque in ambito idrico demaniale; ripristino della funzionalità del canale drenante attualmente esistente in sinistra idraulica del fosso della Liscia unitamente al ripristino e verifica degli attraversamenti esistenti tra vallato del molino e fosso della Liscia. Andrà anche adeguata la funzionalità dell’attuale portella e relativa tubazione esistente trasformandola in vera e propria zona di confluenza tra fosso drenante e fosso della Liscia. Si evidenzia comunque che tale fosso drenante costituisce opera accessoria alle opere principali in progetto costituite dalle casse di espansione, che rappresentano gli interventi per la riduzione del rischio idraulico dei fossi, mentre il fosso drenante è un’opera di smaltimento delle acque di pianura. Tali interventi di ripristino ed adeguamento della rete di drenaggio esistente verranno definiti nel dettaglio nel progetto esecutivo e realizzati nell’ambito delle somme a disposizione inserite nel quadro economico di progetto (elaborato R11). 5) come già detto in relazione alla pagina 22 della relazione generale del progetto preliminare ER1, durante l’evento del marzo 2011 sono state effettuate dalla Provincia di Ancona lavori si somma urgenza che hanno ripristinato organicamente l’officiosità idraulica del canale vallato fino al quartiere di Fiumesino fino all’attraversamento della S.S.16 compreso; di recente anche il tratto terminale che va dalla statale alla confluenza con il fiume Esino è stato adeguato idraulicamente con le previsioni del progetto preliminare da parte di API raffineria. Risposte del Proponente Valutazioni della P.F. VAA LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima RIEPILOGO DELLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14912 ANNO XLIV • N. 75 D.G.C. n.184 del 11.09.2012 punto 5e). In ordine a considerazioni urbanistiche, pur risultando l’intervento di messa in sicurezza previsto sostanzialmente compatibile, potrebbe essere necessaria una variante urbanistica se per l’acquisizione dei terreni venisse attivata una procedura di esproprio ai sensi dell’art. 19 DPR 327/2001. Qualora, invece, i terreni venissero acquisiti dall’amministrazione procedente mediante cessione volontaria dei privati, l’intervento non necessiterebbe di variante urbanistica. D.G.C. n.184 del 11.09.2012 punti 5F), 5G), 5H). Richiesta di sistemazione Fosso dello Zocco all’imbocco del Fosso Cannetacci e realizzazione di un adeguato sistema di sollevamento. Realizzazione di progettazione e lavori di sistemazione del Fosso Rigatta. Realizzazione di un sistema di smaltimento delle acque provenienti dalla collina di Montedomini di Castelferretti. CFM 21.03 CFM 21.04 Richieste di integrazione n L’osservazione non è attinente al progetto in corso di valutazione di impatto ambientale, in quanto riferisce di problematiche inerenti i fossi Zocco, Rigatta e di scolo delle acque meteoriche di Montedomini, oltre ad interferenze con linee fognarie. Si rileva , comunque, che il quadro complessivo delle criticità dell’intera zona e dei relativi interventi di soluzione è contenuto nel progetto preliminare, approvato dall’Amministrazione Provinciale di Ancona con DGP n. 375 del 11.10.2011. In particolare per quanto riguarda il fosso Rigatta si richiama quanto contenuto nel progetto preliminare, che prevede espressamente anche azioni dirette a carico degli enti concessionari volte alla eliminazione delle criticità determinate dalle opere oggetto di autorizzazione/concessione (API, ANAS, Aeroporto, Multiservizi), verso le quali devono essere avviate idonee azioni amministrative per l’esecuzione degli interventi da parte dell’Amministrazione comunale e provinciale, anche in variante all’autorizzazione provinciale n.14/2011 rilasciata alla struttura aeroportuale ed utilizzando i principi dell’ invarianza idraulica contenuti nella L.R.n.22/2011. Per quanto riguarda tale osservazione è l’Amministrazione comunale che deve valutare la compatibilità urbanistica secondo la norma prevista dal DPR 327/2001. Risposte del Proponente Esito L’osservazione non attiene al presente procedimento. La variante è necessaria tanto che nel procedimento di VIA è stata ricompresa e sostituita la procedura di verifica di assoggettabilità a VAS. Esito Dall’esito dell’istruttoria risulta la non assoggettabilità a VAS e rilascio del giudizio positivo di compatibilità ambientale, pertanto i Comuni dovranno avviare le procedure di ratifica dei PRG. Valutazioni della P.F. VAA LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima RIEPILOGO DELLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14913 ANNO XLIV • N. 75 Osservazioni PUNTO 1. Il Comitato chiede che lo studio di impatto ambientale presentato, equivalente al rapporto ambientale previsto dalla procedura di VAS assuma come “ragionevole alternativa alla luce degli obiettivi e dell’ambito territoriale del piano o programma” in oggetto, il progetto proposto dal Comitato alluvionati di Castelferretti, sottoponendolo a valutazione al fine di verificare quale delle due soluzioni sia strategicamente la più rispondente in termini di sostenibilità ambientale. PUNTO 2. Il Comitato chiede che venga rivista l’ubicazione della cassa di espansione prevista sul fosso di San Sebastiano, individuando una o più aree di laminazione naturale delle piene in zone la cui geomorfologia appaia più idonea e paesaggisticamente adeguata, ovvero, che si vincoli all’inedificabilità assoluta il versante collinare soprastante il bacino di carico della cassa, ove è presenta una frana inattiva censita dal PAI, almeno fino alla direttrice determinata dalla linea di confine tra la zona ZED2 e la zona ZUT2 come individuate dal vigente PRG di Falconara Marittima n CAC 20.01 CAC 20.02 Controdeduzioni del Proponente In riferimento “all’omessa considerazione di alternative strategiche nel procedimento di via” si evidenzia in linea di principio la non veridicità di quanto affermato in quanto nel SIA è contenuto un apposito paragrafo denominato “3.7 soluzioni delle alternativa di progetto” (pagg. 34 e seguenti). Per quanto riguarda il merito dell’osservazioni con la richiesta di valutazione del progetto proposto e presentato dal comitato nel febbraio 2011, si precisa che lo stesso non è stato valutato e non è possibile sottoporlo a valutazione in quanto la documentazione presentata non presenta minimamente i requisiti della proposta progettuale, neanche come studio di fattibilità, secondo la normativa vigente in materia di lavori pubblici. Peraltro l’idea presentata a febbraio 2011 è scaturita in seguito a confronti tenutisi presso questa Provincia e si differenzia da una prima idea, precedentemente presentata, che ipotizzava esondazioni diffuse lungo i corsi dei due fossi interessati. Per quanto attiene all’osservazione di cui al punto 2 si rileva che la frana individuata dal P.A.I. è di tipo scivolamento inattivo e non attiva come evidenziato dal capoverso dell’osservazione. Per le valutazioni circa le possibili interferenze si rimanda a quanto descritto in dettaglio nella Relazione Geologica elaborato G01_1. Premesso quanto sopra dal punto di vista geologico, non è rilevabile alcuna interferenza con la zona urbanistica citata nell’osservazioni. LEGENDA: CAC: Comitato Alluvionati Castelferretti - HA: Hotel Avion RIEPILOGO DELLE OSSERVAZIONI ALLEGATO C 14914 Esito Si accoglie la controdeduzione. Per quanto attiene gli aspetti procedurali si precisa che si tratta di progetto e non di piano/programma, gli elementi necessari alla procedura di VAS sono già presenti negli elaborati di VIA (la VIA in questo caso comprende e sostituisce la VAS). Per dare atto degli effetti ambientali è stata anche prodotta la Dichiarazione di Sintesi ed è stato inserito il monitoraggio di indicatori VAS Esito Si accoglie la controdeduzione. Valutazioni della P.F. VAA 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 PUNTO 3. Il Comitato chiede che venga rivista la strategia complessiva del programma di interventi, recuperando le risorse necessarie affinché siano adeguati: il sistema di smaltimento delle acque provenienti dalla collina di Montedomini; il dispositivo di fuoriuscita delle acque dello Zocco sul Cannetacci mediante la realizzazione di un sistema di sollevamento; la rete fognaria urbana al fine di assicurarne il buon funzionamento. PUNTO 4. Il Comitato chiede che il progetto della Provincia preveda un intervento di ripristino delle effettive capacità di portata dei fossi, specie nel tratto artificiale del fosso della Liscia, individuando successive modalità di manutenzione non più legate ad interventi episodici ma gestite in modo costante da soggetti responsabili attraverso micro-azioni a basso impatto. PUNTO 5. Il Comitato chiede che il progetto della Provincia fornisca precise ed incontrovertibili garanzie circa la corretta e costante manutenzione in efficienza delle casse di espansione, sotto la responsabilità di persone appositamente incaricate, mantenendo inalterate nel tempo le capacità di invaso. CAC 20.03 CAC 20.05 CAC 20.04 Osservazioni n Controdeduzioni del Proponente In ordine a tale osservazione si evidenzia la non veridicità dell’affermazione, in quanto nel SIA, è contenuto un apposito paragrafo denominato “5.12 Impatto sull’ambiente antropico – Rischio di cedimento del rilevato” (pagg. 72 e seguenti), dove tale problematica è ampiamente trattata e analizzata. Inoltre il progetto contiene un apposito elaborato tecnico denominato “Piano di manutenzione e gestione operativa” (SP_R.08). Anche in merito a tale osservazione si rimanda integralmente a quanto evidenziato al punto 3. L’osservazione n. 3 non è attinente al progetto in corso di valutazione di impatto ambientale, in quanto riferisce di problematiche inerenti l’inadeguatezza dei fossi di scolo secondari ed erronea conformazione delle linee fognarie. Si rileva, comunque, che il quadro complessivo delle criticità dell’intera zona e dei relativi interventi di soluzione è contenuto nel progetto preliminare, approvato dall’Amministrazione Provinciale di Ancona con DGP n.375 del 11.10.2011. LEGENDA: CAC: Comitato Alluvionati Castelferretti - HA: Hotel Avion RIEPILOGO DELLE OSSERVAZIONI Esito Si accoglie la controdeduzione. Esito Si accoglie la controdeduzione. Esito Si accoglie la controdeduzione. Valutazioni della P.F. VAA 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14915 ANNO XLIV • N. 75 HA 22 n Si chiede: - di affrontare il problema relativo al rischio idrogeologico dando risposta alle situazioni ove il rischio risulta più elevato, al fine di assicurare che nel territorio falconarese non sussistano condizioni che mettano a rischio la vita umana. In tale ottica appare imprescindibile affrontare e risolvere il problema presente all’Hotel Avion - al fine di risolvere la situazione di rischio più elevata, prevedere l’intervento già considerato all’interno del progetto preliminare e indebitamente stralciato nel progetto definitivo, relativo alla “realizzazione di un fosso drenante parallelo all’argine sinistro del F. della Liscia a partire dalla zona Hotel Avion fino alla confluenza con eliminazione del sifone presente al di sotto del fosso stesso”, integrandolo con le previsioni formulate nel progetto redatto su incarico della proprietà Avion e trasmesso alla Provincia dal Comune di Falconara nella fase delle osservazioni al progetto preliminare, il quale prevede l’allungamento del fosso drenante fino ad intercettare le acque superficiali dell’area della ex caserma aeronautica. - che si dia pertanto risposta, all’interno del progetto definitivo, alle prescrizioni n. 3 e 4 formulate dal Comune di Falconara in sede di conferenza dei servizi Osservazioni Controdeduzioni del Proponente Per quanto riguarda tali osservazioni si rimanda integralmente a quanto contenuto nella risposta alle richieste di cui ai nn. 21 e seguenti del Comune di Falconara Marittima LEGENDA: CAC: Comitato Alluvionati Castelferretti - HA: Hotel Avion RIEPILOGO DELLE OSSERVAZIONI Esito Cfr. esiti precedenti Valutazioni della P.F. VAA 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14916 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 riportate nell’elenco allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto, così come detto nel documento istruttorio; 2) di concedere, impegnare e liquidare, a favore dei 4 Istituti Scolastici Pubblici selezionati, il contributo di Euro 1.400,00 cadauno, previsto dall’art. 5 del bando approvato dal DDPF 292/CSI del 02.08.2012, per la realizzazione degli orti scolastici biologici, riportati nell’elenco allegato B, parte integrante e sostanziale del presente atto, per un importo totale di Euro 5.600,00; 3) l’importo suddetto non è soggetto alla ritenuta d’acconto del 4% ai sensi dell’art. 28 del DPR n. 600/73; 4) l’onere derivante dall'esecuzione del seguente atto fa carico per Euro 4.200,00, all’ U.P.B. 3.09.03 Capitolo 30903122 e per Euro 1.400.,00 all’UPB 3.09.03 capitolo 30903101 stato di previsione della spesa del bilancio per l'anno 2013 dello come specificato nell’allegato B parte integrante e sostanziale del presente atto; 5) Si applica l’art. 1 del DPR 7 aprile2000 n. 118. SERVIZIO AGRICOLTURA, FORESTAZIONE E PESCA _______________________________________________________ Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione Competitività e Sviluppo dell’Impresa Agricola n. 380 del 16/09/2013. DGR 1630/11 - DDPF 292/’12 art. 5 - seconda fase Progetto “Conoscere il biologico nelle Marche” Azione 3.1.1 “Orto biologico a scuola” liquid. premi scuole vincitrici Euro 5.600,00 U.P.B. 3.09.03 Cap. 30903122 e 30903101 Bil. 2013. IL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE COMPETITIVITÀ E SVILUPPO DELL’IMPRESA AGRICOLA omissis DECRETA 1) di approvare la graduatoria delle 4 scuole vincitrici della selezione finale del concorso regionale “Orto biologico a scuola – anno scolastico 20122013” di cui al DDPF 292/’12, rivolto agli alunni delle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado, statali e paritarie, della Regione Marche in attuazione dell’azione 3.1.1 relativa al Progetto “Conoscere il biologico nelle Marche”, Il presente decreto sarà pubblicato sul BUR della Regione Marche. Luogo di emissione, Ancona IL DIRIGENTE Roberto Luciani Allegato A Graduatoria delle 4 Scuole vincitrici GRADUATORIA I.C. S. BENEDETTO CENTRO infanzia Togliatti 30 I.C. FEDERICO II – JESI primaria “Perchi” 30 INFANZIA PARITARIA COMUNE URBINO “Villa del Popolo” 30 I.C. C.G.Cesare-Osimo secondaria 1° Offagna 30 14917 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 Allegato B Elenco Istituti Scolastici INTESTAZIONE RESIDENZA ViaG.Impastato12 ISTITUTOCOMPRENSIVO 63074S.BENEDETTO SANBENEDETTO“CENTRO” DELTRONTO(AP) P.leSanSavino1 ISTITUTOCOMPRENSIVO 60035JESI(AN) "FEDERICOII" COMUNEdiURBINO viaPuccinottin.3 SCUOLADELL’INFANZIA 61029URBINO(PU) PARITARIA“VilladelPopolo” PiazzaleBellini,1 ISTITUTOCOMPRENSIVO 60027OSIMO(AN) “CAIOGIULIOCESARE” 14918 COD.FISC.E/O COSTO CAPITOLO PART.IVA €. 91038890447 1.400,00 30903122 91017960427 1.400,00 30903122 82004510416 1.400,00 30903101 93084520423 1.400,00 30903122 Totale 5.600,00 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE tuita presso la Dirigenza del Servizio Agricoltura Forestazione e Pesca. Si attesta inoltre che dal presente decreto non deriva, né può derivare, un impegno di spesa a carico della Regione Marche. _______________________________________________________ Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione Competitività e Sviluppo dell’Impresa Agricola n. 382 del 17/09/2013. L.R. n. 23/03 art. 8: sospensione delle licenze d’uso “QM” n. 26 e n. 29 a carico di “Terre del Conero, Agricoltori per Natura” di Sirolo (An) e degli aderenti alle relative filiere “cereali” e “miele”. Il presente atto viene pubblicato per estratto sul BUR della Regione Marche. IL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE COMPETITIVITÀ E SVILUPPO DELL’IMPRESA AGRICOLA Luogo di emissione Ancona IL DIRIGENTE Dott. Roberto Luciani omissis DECRETA – di SOSPENDERE le licenze d’uso del marchio “QM - Qualità Garantita dalle Marche“ n. 26 del 26/03/2013 e n. 29 del 11/07/2013, rilasciate al concessionario “Terre del Conero, Agricoltori per Natura Soc. Coop. Agr.” con sede legale a Sirolo (An) in via Peschiera n. 30 e p. IVA 02474980428, nelle modalità di seguito descritte: – La sospensione dell’uso del marchio avrà la durata di 30 giorni e comporterà la sospensione della commercializzazione di tutti i prodotti QM delle filiere miele e cereali; – non si applicherà ai prodotti non più nella disponibilità del concessionario e degli aderenti alla data della decorrenza del periodo di sospensione, purché correttamente etichettati; – si applicherà, invece, ai prodotti già presenti nei depositi e nei punti vendita del concessionario e degli aderenti nonché a quelli che verranno condizionati o etichettati nel corso del periodo di sospensione; – decorrerà dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Marche. – Il concessionario è tenuto a comunicare formalmente ai propri aderenti i contenuti del presente decreto. – L’Autorità Pubblica di Controllo dell’Assam, quale Organismo di Controllo incaricato, è tenuta ad effettuare almeno un’ispezione suppletiva presso la sede del concessionario con particolare riguardo alla verifica delle giacenze dichiarate. – Eventuali usi del marchio a fini promozionali da parte del concessionario e/o degli aderenti durante il periodo di sospensione delle licenze devono essere preventivamente autorizzati dalla Posizione di Funzione Competitività e Sviluppo dell’Impresa Agricola su richiesta del concessionario stesso. – Avverso il presente atto può essere presentato ricorso alla Giunta di Appello del marchio, costi- _______________________________________________________ Decreto del Dirigente del Servizio Agricoltura, Forestazione e Pesca n. 594 del 13/09/2013. Reg. CE n. 1698/05 – PSR Marche 2007-2013 – Asse 2 – DGR 127/2013 - Bando misura 2.2.2 - Primo impianto di sistemi agroforestali su terreni agricoli. Anno 2013. IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO AGRICOLTURA, FORESTAZIONE E PESCA omissis DECRETA • di approvare ed emanare, in attuazione alle Disposizioni attuative di cui all’allegato A della DGR n.127 del 18/02/2013 recanti disposizioni attuative per la misura 2.2.2. del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Marche 2007/2013, il bando per le domande di aiuto relativo alla Misura 2.2.2 “Primo impianto di sistemi agroforestali su terreni agricoli” del PSR della Regione Marche 2007/2013, riportato nell’allegato A del presente atto quale parte integrante; • di stabilire quale termine di scadenza per la presentazione sul Sistema Informativo Agricolo Regionale (SIAR) delle domande di aiuto le ore 13,00 del giorno 18/10/2013 sia per il rilascio sul Sistema Informativo Agricolo Regionale (SIAR), sia per la consegna in formato cartaceo alle Strutture decentrate Agricoltura (SDA) competenti secondo il luogo di impianto dell’imboschimento e consentire il caricamento delle domande di aiuto a partire dal 12/09/2013; • di prendere atto che in base alla DGR n. 127/2013, le risorse finanziarie disponibili per il bando di cui all’allegato A del presente atto, ammontano a complessivi Euro 1.270.000,00 14919 26 SETTEMBRE 2013 • • • • BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE (IVA esclusa), comprendenti le spese per gli investimenti, le manutenzioni e le perdite di reddito, di cui il 10 %, pari a Euro 127.000,00 , quale fondo di riserva per eventuali ricorsi; di stabilire che per le domande di aiuto che per le domande di pagamento della misura 2.2.2. del PSR Marche 2007/2013 si applicano le procedure ed i controlli adottate dall’Agea e/o dall’ AdG del PSR Marche; di stabilire che, per quanto non specificato nel presente atto, si applicano le norme e le disposizioni contenute nel Programma di Sviluppo Rurale Marche 2007-2013 e le vigenti disposizioni comunitarie, nazionali e regionali, compreso il manuale dell’Organismo Pagatore che regolamenta il procedimento relativo alla domanda di pagamento; che dal presente atto non deriva un impegno di spesa a carico del bilancio regionale in quanto la copertura finanziaria relativa all’attuazione della Misura 2.2.2 del PSR Marche 2007 – 2013 è garantita dalla quota FEASR e dalla quota dello Stato; di dare la massima diffusione al presente atto attraverso la pubblicazione sul BUR Marche per estratto, sul sito regionale www.agri.marche.it e http://psr2.agri.marche.it e sul sito della Rete Rurale Nazionale www.reterurale.it, e attraverso le Strutture Decentrate Agricoltura, le Organizzazioni Professionali, i Centri di Assistenza Agricola Autorizzati (CAA), gli ordini e i collegi professionali convenzionati. Luogo di emissione, Ancona IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO Cristina Martellini 14920 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 REGIONE MARCHE Reg. (CE) n. 1698/2005 Programma di Sviluppo Rurale 2007 – 2013 BANDO Anno 2013 Misura 2.2.2 Primo impianto di sistemi agroforestali su terreni agricoli 5(*,21(0$5&+(–ServizioAgricolturaForestazioneePesca 14921 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 INDICE 1. 2. 3. 4. 5 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. - OBIETTIVO - BENEFICIARI - DISPOSIZIONI ATTUATIVE - DISPONIBILITA’ FINANZIARIE - TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI - CONDIZIONI DI ACCESSO - LIMITAZIONI ALLE CONDIZIONI DI ACCESSO - INTENSITA’ E TIPOLOGIA DI AIUTO - CRITERI DI PRIORITA’ - FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA - SPESE AMMISSIBILI PER L’IMPIANTO - MODALITA E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE 12.1 - Modalità di presentazione 12.2 - Termini di presentazione - DOCUMENTAZIONE CARTACEA DELLA DOMANDA - RICEVIBILITA’ - AMMISSIBILITA’ - PROROGHE - TEMPI DI REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI - FASI SUCCESSIVE ALLA GRADUATORIA REGIONALE - OBBLIGHI DEI BENEFICIARI - CONTROLLI - DECADENZA DELL’AIUTO, RIDUZIONI, ESCLUSIONI E SANZIONI - TUTELA DEI DIRITTI DEL RICHIEDENTE - INFORMATIVA - NORMATIVA DI RIFERIMENTO - RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO - DISPOSIZIONI GENERALI Modello a) 14922 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 1. OBIETTIVO La misura è funzionale al perseguimento dei seguenti obiettivi strategici: tutelare,salvaguardare e valorizzare il territorio (suolo e paesaggio), tutelare la qualità della risorsa idrica, promuovere la biodiversità e concorrere all’attenuazione dei cambiamenti climatici. La misura prevede la concessione di aiuti destinati all’impianto di specie forestali,autoctone o di antico indigenato, gruppi, boschetti, filari, esemplari isolati e siepi, con funzione produttiva, protettiva, paesaggistica ed ambientale, in terreni investiti con colture agricole tradizionali, per favorire un utilizzo plurimo del suolo al fine di perseguire i seguenti obiettivi specifici: – ricreare o migliorare, attraverso l’impianto dei cosiddetti “elementi diffusi del paesaggio agrario”, il paesaggio rurale tipico delle Marche, uniformemente diffuso nella bassa e media collina marchigiana, prima dell’avvento della meccanizzazione agricola, o il ripristino dei pascoli arborati dell’alta collina e montagna; – favorire nelle aree collinari la tutela della risorsa suolo contrastandone l’erosione superficiale ed il piccolo dissesto idrogeologico attraverso una maggiore copertura del suolo ed una maggiore diversificazione dei soprassuoli dei versanti collinari; – garantire una funzione tampone depurativa delle acque; – promuovere l’incremento della biodiversità attraverso il ripristino di elementi di interconnessione tra habitat favorevoli alla vita della fauna selvatica; – favorire l’attenuazione dei cambiamenti climatici attraverso l’immobilizzazione nel suolo e la riduzione del carbonio nell’atmosfera. La misura è costituita da un’unica azione: Primo impianto di sistemi agroforestali su terreni agricoli. 2. BENEFICIARI Possono accedere all’aiuto: Imprenditori agricoli singoli o associati. 3. DISPOSIZIONI ATTUATIVE Le disposizioni attuative, approvate con DGR n.127 del 18/02/2013 , contengono i seguenti paragrafi che fissano: - par. 3.1 - definizioni generali; - par. 3.2.1 - data di ammissibilità delle spese. Per quanto non previsto nel presente bando si fa rifermento alle procedure e disposizioni attuative stabilite dall’Autorità di Gestione (A.d.G.) del PSR Marche 2007/2013, dall’ Agea Organismo Pagatore o dalla Struttura delegata. Gli atti e i documenti di attuazione del P.S.R. Marche 2007/13 sono inseriti e aggiornati sul sito http://www.agri.marche.it. e sul sito http://psr2.agri.marche.it. 4. DISPONIBILITA’ FINANZIARIE In base a quanto disposto dalla D.G.R. di approvazione delle disposizioni attuative del presente bando, la dotazione finanziaria per la presente misura risulta essere pari ad € 1.270.000,00. Il 10%, della dotazione finanziaria disponibile sarà cautelativamente riservata dall’Autorità di Gestione alla costituzione di un fondo di riserva. Attraverso tale fondo sarà garantita la disponibilità di somme necessarie alla liquidazione di domande che, a seguito di ricorsi amministrativi o giurisdizionali, dovessero essere riconosciute finanziabili. 5. TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI Sono ammesse le seguenti tipologie di impianto: 1. impianti a sesto definitivo (massimo 100 piante ad ettaro e minimo 50) di specie arboree di latifoglie autoctone anche micorrizate con tartufo; 2. impianto misto di arbusti a frutti eduli per confetture, di specie mellifere o per altre produzioni eduli disposti in filare, siepe, arbusteto o gruppo (corniolo, corbezzolo, biancospino, sambuco, rosaceae selvatiche), e di specie arboree di latifoglie autoctone o di antico indigenato anche micorrizate con tartufo (massimo 100 piante ad ettaro per specie arboree e 200 per specie arbustive e minimo 50 piante ad ettaro per specie arboree e 100 per le specie arbustive). 14923 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 Sono ammissibili all’aiuto i costi di impianto, nei limiti stabiliti dai prezzari vigenti per le opere forestali, costituiti esclusivamente da: a) il costo delle piante; b) i costi diretti della messa a dimora delle piante; c) i costi connessi alla messa a dimora delle piante: tutori e protezioni della singola pianta. Sono inoltre ammissibili nel limite complessivo dell’10% dei costi materiali di cui sopra le spese per onorari di consulenti progettisti per la progettazione degli investimenti in questione. I costi di impianto sono calcolati con riferimento al prezzario regionale in materia di lavori pubblici. Non sono ammesse più richieste di intervento sulla stessa superficie di terreno. 6. CONDIZIONI DI ACCESSO Il sostegno agli investimenti può essere concesso ai beneficiari che rispettino le seguenti condizioni: A. realizzino impianti conformi alle norme in materia paesaggistica, ambientale, forestale ed urbanistica ed in particolare a quanto disposto dallo strumento urbanistico vigente in merito agli elementi diffusi del paesaggio agrario e del paesaggio agrario di interesse storico-ambientale (artt. 37 e 38 delle NTA del PPAR e loro recepimento nei PRG comunali adeguati al PPAR e vigenti); B. adottino per l’impianto specie idonee in rapporto alle condizioni stazionali del contesto interessato; C. le superfici oggetto del sostegno, alla conclusione degli investimenti realizzati, risultino sia ad uso agricolo che forestale sulla base delle definizioni stabilite nella presente misura. Definizione di uso agricolo ed uso forestale del suolo ai fini della presente misura Viene considerato uso agricolo estensivo del suolo ai fini della presente misura, lo svolgimento su di esso di una delle seguenti attività su almeno il 50% della superficie: la coltivazione di specie erbacee a ciclo annuale e poliennale; la coltivazione di foraggere avvicendate; l’utilizzo di prati-pascolo poliennali sottoposti a coltivazione (miglioramenti, trasemine, ricostituzione del cotico erboso, sfalcio); l’utilizzo di prati pascolo anche solo per il pascolo da parte di bestiame brado o semibrado. Per la definizione di bosco – uso forestale - si rimanda a quanto indicato nel PSR Marche e nelle disposizioni attuative. a) b) c) d) e) f) g) h) Sono inoltre condizioni di accesso: apertura ed aggiornamento del fascicolo unico aziendale di cui al DPR 503/99 con i dati catastali delle superfici interessate dall’intervento; possesso di partita IVA; iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio (iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio (sezione speciale “Imprese agricole”); la superficie minima di impianto deve essere pari ad almeno 1 ettaro accorpato. domanda cartacea completa di tutti i documenti elencati al paragrafo 13, compreso il piano colturale, redatto ai sensi dell’articolo 13 della l.r. n. 6/2005 e secondo il “Piano di coltura tipo per imboschimenti, rimboschimenti, impianti di arboricoltura da legno” del Piano Forestale regionale; elaborati di progetto timbrati e sottoscritti dal progettista e firmati dal soggetto richiedente l’aiuto. Nel caso di proprietari pubblici dal legale rappresentante dell’Ente e dal responsabile unico del procedimento, oltre che dal progettista. La documentazione progettuale deve essere redatta da tecnici abilitati ed iscritti agli Ordini ed ai Collegi di specifica competenza. atti autorizzativi (autorizzazioni, pareri, nulla osta ecc.) ove previsti dalle normative vigenti in materia paesistico – ambientale e di difesa del suolo; possesso della superficie agricola, oltre che a titolo di proprietà anche mediante usufrutto o affitto dalla sottoscrizione della domanda di aiuto fino ai cinque anni successivi a quello di avvenuto impianto; 7. LIMITAZIONI ALLE CONDIZIONI DI ACCESSO Gli aiuti previsti dalla presente misura sono sottoposti alle seguenti limitazioni: A. il sostegno non è concesso per l’impianto di alberi natalizi; B. il sostengo è concesso per i soli boschi di proprietà di privati o di loro associazioni ovvero di Comuni o di loro associazioni; 14924 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 C. l’imboschimento realizzato nei siti Natura 2000, designati ai sensi delle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE, deve essere compatibile con gli obiettivi di gestione del sito interessato e con le misure di conservazione previste per gli ambienti aperti, dalla normativa regionale; D. non sono ammissibili a contributo impianti che eliminano fasce ecotonali, sede di colonizzazione di specie legnose autoctone arbustive ed arboree od aree aperte intercluse (ad es. inclusi particellari non boscati, pascoli ed aree aperte intercluse); E. la superficie minima di impianto è di almeno 1 ettaro di superficie trasformata da agricola ad agroforestale; F. il sostegno non è concesso a imprenditori agricoli che beneficiano del sostegno al prepensionamento; G. non è ammesso l’utilizzo di specie a rapido accrescimento coltivate a breve durata, ossia le specie il cui tempo di rotazione, inteso come intervallo tra due tagli consecutivi nella stessa parcella, è inferiore a 15 (quindici) anni; H. impianti su superfici oggetto di aiuti comunitari (Reg. CEE 2080/92 - art. 31 del Reg. CE 1257/99 (Misura H) - Reg. CEE 1609/89) per i quali persistono obblighi di mantenimento da parte del beneficiario; I. non utilizzo delle specie arboree ed arbustive per la realizzazione di impianti di latifoglie autoctone, nobili e di boschi misti, in relazione ai parametri stazionali, bioclimatici, agli ecosistemi forestali naturaliformi dell’intorno, al piano climatico vegetazionale ed ai caratteri paesistico-ambientali del contesto interessato, tra quelle elencate nell’allegato 4 – Elenco delle specie di latifoglie autoctone arboree ed arbustive della D.G.R. n. 1329 del 10102011; 8. INTENSITA’ E TIPOLOGIA DI AIUTO Aiuto all’impianto È concesso un aiuto in conto capitale per gli investimenti ammissibili con una intensità del: – 80% degli investimenti ammissibili realizzati nelle zone di cui all'articolo 36, lettera a), punti i), ii) e iii) del Reg. (CE) 1698/05; – 70% degli investimenti realizzati in altre aree; L’aiuto è concesso ai sensi dell’aiuto SA 33175 (2011/N) – Decisione CE C(2012)608 def del 02/02/2012. Il piano colturale deve essere redatto ai sensi dell’articolo 13 della l.r. n. 6/2005 e secondo il “Piano di coltura tipo per imboschimenti, rimboschimenti, impianti di arboricoltura da legno” del Piano forestale regionale. Nel piano colturale debbono essere elencate le operazioni di manutenzione previste per il periodo di durata dell’investimento. 9. CRITERI DI PRIORITA’ È assegnata priorità assoluta agli interventi realizzati nelle aree oggetto di un accordo agro ambientale d’area , ammesso a finanziamento dalla regione marche con le modalità stabilite dal capitolo 5.3.2. del PSR stesso. Sia nel caso di interventi ricadenti nelle aree oggetto di un accordo agro ambientale d’area , che negli altri casi, l’attribuzione del punteggio di priorità, alle domande ritenute ammissibili, avviene valutando nell’ordine ciascuna tipologia di priorità a cui viene attribuito un peso in % su un totale di 100: TIPOLOGIA DELLE PRIORITA’ PESO A. impianti realizzati in aree ZVN 25% B. impianti realizzati in siti della Rete Natura 2000 35% C. impianti realizzati in aree ad elevato rischio di erosione dei suoli 30% D. investimenti in aree Natura 2000 ricadenti nelle aree A, C1 e C2 10% TOTALE 100% 14925 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 La posizione in graduatoria sarà stabilita in base ai seguenti parametri. Per l’assegnazione del punteggio sarà verificato il requisito nel quale l’area ricada totalmente nelle aree di seguito elencate: A. impianti realizzati in aree ZVN Punti x impianti realizzati in aree ZVN 1 x impianti realizzati in altre aree 0 Il punteggio verrà attribuito solo se tutta l’area di intervento ricade nelle ZVN. Le ZVN sono quelle delimitate dalla Regione Marche e le superfici catastali ricadenti in tali aree risultano evidenziate nell’ambito del fascicolo aziendale del SIAN. B. impianti realizzati in siti della Rete Natura 2000 Punti x impianti realizzati in siti della Rete Natura 2000 1 x impianti realizzati in altre aree 0 Il punteggio verrà attribuito solo se tutta l’area di intervento ricade in siti della Rete Natura 2000. I siti della Rete Natura 2000 sono quelle delimitate dalla Regione Marche e le superfici catastali ricadenti in tali aree risultano evidenziate nell’ambito del fascicolo aziendale del SIAN. C. impianti realizzati in aree ad elevato rischio di erosione dei suoli Punti x livello di rischio dell’area superiore a 40 t/ha/anno 1 x livello di rischio dell’area > 20 e < a 40 t/ha/anno 0,5 x livello di rischio dell’area > 10 e < a 20 t/ha/anno 0 I punteggi previsti nella tabella verranno attribuiti solo se tutta l’area di intervento ricade in un’area con livello di rischio dell’area superiore a 40 ton/Ha/anno o compresa tra 30 e 40 ton/Ha/anno. Le aree sono definite ad elevato rischio o medio rischio di erosione dei suoli sulla base della carta regionale di rischio dei suoli dell’Assam. D. investimenti in aree Natura 2000 ricadenti nelle aree A, C1 e C2 x superficie dell’intervento ricadente totalmente in aree A e C1 x superficie dell’intervento ricadente totalmente in aree C2 x altri interventi Punti 1 0,5 0 La ripartizione dei diversi comuni marchigiani tra le diverse aree rurali è riportata nell’allegato 6 alla DGR 1041 del 30 luglio 2008, pubblicata sul BURM n. 77 del 18/08/2008. 14926 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 10. FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA E’ prevista la formazione di una graduatoria unica regionale che verrà redatta secondo le seguenti modalità: 1. attribuzione dei punteggi previsti per ciascun criterio (A-B-C-D); 2. moltiplicazione dei punteggi ottenuti per il proprio peso percentuale; 3. sommatoria dei valori ottenuti sulla base del calcolo così ottenuto con attribuzione del punteggio. Le domande verranno finanziate, per ordine decrescente di punteggio, fino alla concorrenza della dotazione finanziaria prevista al paragrafo 4.del presente documento. In caso di parità di punteggio, verrà attribuita la preferenza alle giovani imprenditrici di età pari o inferiore a 40 anni al momento della presentazione della domanda, a partire dalla più giovane e secondo l’ordine crescente di età anagrafica. Quindi a seguire tutti gli altri soggetti ammessi, con il criterio dell’ordine crescente dell’età anagrafica, a partire dal soggetto più giovane. In caso di società, il criterio di preferenza sopra indicato verrà applicato al legale rappresentante. 11. SPESE AMMISSIBILI PER L’IMPIANTO Sono ammissibili a contributo le spese di impianto e le spese generali per la progettazione e la direzione lavori. Per la quantificazione delle spese è necessario utilizzare il prezziario ufficiale vigente della Regione Marche in materia di lavori pubblici. Per le eventuali lavorazioni non previste dal prezzario ufficiale dovrà essere predisposta specifica analisi dei prezzi. Spese di impianto Sono ammissibili a finanziamento le spese relative a : a. costo delle piante a fronte di specifica fattura; b. costi diretti della messa a dimora delle piante: preparazione e sistemazione del terreno, squadro e trapianto; c. costi connessi alla messa a dimora delle piante: tutori e protezioni della singola pianta. Tutte le spese sono ammissibili sulla base del vigente prezzario ufficiale della Regione Marche dei lavori pubblici e al netto dell’IVA (rif.codice 23.01 e 23. 02 e 23.03). per le eventuali lavorazioni non previste dal prezziario ufficiale dovrà essere predisposta specifica analisi prezzi. Le spese ammissibili per l’impianto non potranno comunque superare, per tipologia di impianto e per superficie, espressa per ettaro, area e centiara, oggetto di imboschimento, gli importi di seguito riportati. Tipologia di impianto Tipologia 1) Tipologia 2) Costo massimo ammissibile (€/ha) 2000 €/ha per densità massima di 100 piante ad ettaro 3000 €/ha per densità massima di 100 piante ad ettaro Per densità intermedie il sostegno sarà determinato in proporzione. Per la messa a dimora delle piante sono ammissibili le spese per lavori eseguiti in economia solo se: ¾ ¾ ¾ ¾ l’imprenditore agricolo esegue direttamente con manodopera familiare i lavori di carattere agronomico (lavorazione del terreno - messa a dimora di specie arboree e arbustive - messa a dimora di tutori a protezione della pianta); l’imprenditore agricolo possiede (in proprietà) i mezzi e le attrezzature necessarie per eseguire i lavori di carattere agronomico; le spese da rendicontare sulla base delle voci di spesa del prezziario regionale delle opere pubbliche non superano i prezzi (detratti dell’utile di impresa pari al 10%) riportati, per le stesse voci, sul Prezziario regionale delle Opere Pubbliche; le spese sono quantificate nel computo metrico estimativo allegato al progetto presentato al momento della domanda; 14927 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 ¾ la spesa pubblica cofinanziata sia minore o uguale alla differenza tra il costo totale dell’investimento ed il costo del materiale e delle prestazioni in natura. Es.: A (B – C) Dove: A = Spesa pubblica cofinanziata dal Feasr (contributo pubblico totale) B = Spesa totale ammissibile (Costo totale dell’investimento ammesso ad operazione ultimata) C = Contributi totali in natura (Costo del materiale e delle prestazioni in natura). Spese generali Le spese generali comprendono: ¾ la progettazione e la direzione lavori Le spese generali - progettazione e direzione lavori ammissibili a finanziamento, documentate tramite preventivo, sono calcolate nel limite massimo del 10% dell’importo delle spese ammissibili a contributo. Le spese generali - progettazione e direzione dei lavori ammissibili a pagamento sono determinate nel limite massimo del 10%, calcolato sull’importo dell’investimento ammesso a contributo, realizzato, rendicontato e verificato per la liquidazione. Per gli enti pubblici la progettazione, direzione lavori e l’esecuzione dei lavori dovrà rispettare il Codice dei contratti pubblici ed il relativo regolamento. Non sono ammissibili a contributo spese diverse da quelle sopra indicate. 12. MODALITA’ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE I richiedenti devono presentare la domanda di aiuto compilando on-line il modello di domanda sul Sistema Informativo Agricolo Regionale (SIAR) e devono far pervenire la domanda in formato cartaceo completa di tutti gli allegati alle Strutture decentrate Agricoltura (SDA) competenti in base al luogo di impianto dell’ imboschimento. Per l’accesso al portale SIAR è necessario connettersi all’indirizzo: http://siar.regione.marche.it/siarweb/homepage.aspx. La domanda si compone di una parte informatizzata e di una parte cartacea non acquisibile dal Sistema Informativo Agricolo Regionale (SIAR). La domanda, pena l’irricevibilità della stessa, deve essere rilasciata sul SIAR entro e non oltre le ore 13.00 del giorno 18/10/2013 ed entro lo stesso termine deve essere fatta pervenire alla Struttura Decentrata competente in base al luogo di impianto dell’ imboschimento la domanda in formato cartaceo (sono esclusi i presidi agricoli territoriali ad eccezione di Fermo). Il caricamento delle domande di aiuto su SIAR sarà consentito a partire dal 12/09/2013. La domanda in formato cartaceo dovrà essere inserita entro una busta chiusa, compilata mediante apposizione dei seguenti elementi minimi: identificativo del richiedente identificativo di misura anno identificativo del bando identificativo della domanda di norma è il CUAA del richiedente 2.2.2. 2013 estremi dell’atto ( DDS n…………/AFP/2013) N° domanda assegnato dal Sistema Informativo Agricolo Regionale L’Amministrazione Regionale non assume alcuna responsabilità in merito a disguidi o disservizi degli incaricati alla consegna. Il recapito intempestivo della domanda, indipendentemente dalla modalità utilizzata, rimane ad esclusivo rischio dei richiedenti. Non è consentita la ricevibilità differita di cui al Reg. (CE) 796/2004 art. 21 con applicazione di penalità per i giorni di ritardata presentazione. Per quanto non previsto nel bando si fa riferimento al Manuale delle procedure della Autorità di Gestione (A.d.G.) del PSR 2007-2013 Marche. 14928 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 13. DOCUMENTAZIONE CARTACEA DELLA DOMANDA Fanno parte della domanda i seguenti documenti: a) dimostrazione del titolo di possesso: proprietà - usufrutto - affitto Proprietà/comproprietà Nel caso di proprietà la dichiarazione relativa al titolo di possesso sarà resa in sede di compilazione della domanda di aiuto. Nel caso di comproprietà deve essere prodotta da parte di tutti i comproprietari una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, modello a) allegato al presente bando, ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR n. 445/2000. Usufrutto Nel caso di usufrutto la dichiarazione relativa al titolo di possesso sarà resa in sede di compilazione della domanda di aiuto. Affitto In caso di affitto deve essere prodotta copia del contratto di affitto. Il contratto di affitto deve essere registrato e, in caso di comproprietà, il contratto di affitto deve essere sottoscritto da tutti i comproprietari o da soggetto fornito di procura speciale. Inoltre, il contratto di affitto deve avere una durata almeno pari a quella minima prevista dalla scheda di misura 222 del PSR Marche 2007/13 per la tipologia di impianto per cui viene richiesto il contributo . In ogni caso, deve essere prodotta da parte del/dei proprietario/i una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, modello a) allegato al presente bando, ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR n. 445/2000. b) documentazione fotografica dell’area oggetto di intervento con visioni panoramiche dell’intorno e con indicazione della data di rilevazione; c) planimetria in scala non inferiore a 1:10.000, con riportata l’area di intervento, la fascia fitoclimatica, le carte dell’attitudine alla produzione del tartufo bianco e nero pregiati dell’Inventario Forestale Regionale (IPLA 2000) e i punti di vista fotografici; d) planimetria catastale in scala 1: 2000 con riportata l’area oggetto di intervento. e) relazione generale: La relazione generale descrive in dettaglio, anche attraverso specifici riferimenti agli elaborati grafici ed alla pianificazione e normativa in materia ambientale e forestale, la coerenza degli interventi progettati con il Piano Forestale Regionale (PFR), gli strumenti di Pianificazione delle Aree Naturali Protette (Parchi e riserve naturali), le misure di conservazione dei siti della Rete Natura 2000 (ZPS e SIC) e la coerenza con quanto previsto in materia di condizionalità. In relazione alla scelta progettuale dovranno, inoltre, essere analizzati: x i parametri stazionali (suolo, clima, topografia, morfologia, vegetazione naturale dell’intorno) per individuare la fascia fitoclimatica dell’area di intervento e la/e specie/e che garantisca l’incremento legnoso ottimale sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo a garanzia dell’efficacia dell’investimento; x con riferimento alle carte dell’attitudine alla produzione del tartufo bianco e nero pregiati dell’Inventario Forestale Regionale (IPLA 2000), la classe di attitudine dell’area. Nel caso in cui il progetto interessi un’area con “nessuna attitudine” occorre fornire validi elementi che provino che nella località vi sia attitudine alla produzione del tartufo, a garanzia dell’efficacia dell’investimento. x dovranno essere individuate le specie da utilizzare con riferimento al parametro composizione degli ecosistemi forestali misti naturaliformi o del piano climatico vegetazionale in cui l’area ricade, a garanzia del grado di attecchimento ed accrescimento e dell’inserimento paesistico e ambientale del nuovo complesso boscato. Fanno parte della relazione: - la scelta delle specie, del sesto di impianto e del modello colturale, indicando in particolare la distanza delle piante tra le file e sulle file, il tipo di mescolanza, l’eventuale consociazione con specie arbustive; - l’elenco delle specie per tipologia di impianto e superfici imboschite; - lo schema di impianto; - la descrizione della preparazione del terreno e la messa a dimora delle piante; - piano colturale ai sensi dell’art. 13 della l.r. 6/2005 redatto secondo il piano colturale tipo del Piano Forestale regionale: risarcimenti, modalità e frequenza del controllo delle infestanti, lavorazioni superficiali, lotta fitosanitaria, irrigazioni di soccorso, concimazioni, sfolli e diradamenti, ecc. Analisi delle principali difficoltà tecniche ed operative che potranno essere incontrate durante la vita dell’impianto, con particolare 14929 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 riferimento al periodo di durata dell’impegno. Messa in evidenza degli accorgimenti da seguire per ridurre il rischio di fallimento dell’impianto e delle possibili soluzioni da prendere a seguito della comparsa dei primi segnali di difficoltà; - quantificazione delle spese generali (progettazione e direzione dei lavori); - descrizione, nel caso di lavori eseguiti in economia, dei lavori da eseguire in economia, dell’organizzazione aziendale e dei mezzi ed attrezzature in dotazione dell’a stessa azienda; f) elenco terreni dell’area oggetto di intervento con indicazione della superficie catastale e di quella oggetto di imboschimento, espresse per ettaro, aree e centiare, e con l’indicazione del comune, foglio e particella catastale e fascia altimetrica; g) elenco degli atti autorizzativi (pareri, nulla osta, autorizzazioni, valutazione incidenza, ecc.), con allegati (in originale o copia conforme) gli stessi atti; h) computo metrico estimativo, redatto sulla base del vigente prezziario ufficiale della Regione Marche in materia di lavori pubblici, con indicazione dei lavori da eseguire in economia. Il progetto deve determinare, in ogni dettaglio, i lavori da realizzare ed i costi da sostenere in modo da identificare ogni elemento progettuale per forma, tipologia, qualità, dimensione e prezzo. Gli elaborati di progetto, in relazione alle caratteristiche del contesto paesistico ambientale interessato ed alla tipologia di intervento, deve essere completa dello studio di incidenza sul quale è stata espressa la valutazione di incidenza. Lo studio di incidenza, se necessario, rientra tra i documenti della domanda cartacea. 14. RICEVIBILITA’ L’avvio del procedimento coincide con il giorno successivo alla presentazione della domanda presso la Struttura decentrata Agricoltura competente per territorio, tenendo conto di quanto stabilito dal manuale delle procedure approvato con DGR 773 dell’11-06-2008. Questa fase del procedimento viene espletata attraverso il controllo : a) che la documentazione cartacea richiesta dal bando non acquisita in formato elettronico sul SIAR sia inserita in busta secondo le modalità sopra-riportate e sia pervenuta entro i termini stabiliti dal bando (ore 13 del giorno 18/10/2013) ; b) della verifica di inaffidabilità di cui all’art. 26 del Reg. (CE) 1975/2006. L’Autorità di gestione del PSR Marche considera inaffidabile il richiedente nei confronti del quale, nel precedente (PSR 2000-2006) o nell’attuale periodo di programmazione (PSR 2007-2013), si sia avviata e conclusa una procedura di decadenza totale con relativa revoca degli aiuti con recupero degli indebiti percepiti, senza che sia intervenuta la restituzione degli stessi. L’Autorità di gestione rende disponibile ed aggiorna un apposito elenco sulla propria rete intranet dei soggetti che ricadono in tale casistica . 15. AMMISSIBILITA’ L’ammissibilità della domanda comprende l’analisi e la verifica delle condizioni di accesso e delle limitazioni alle condizioni di accesso, nonché l’esame e la valutazione degli elaborati di progetto, con riferimento agli atti di programmazione e pianificazione ed alle disposizioni normative per l’attività di imboschimento. In fase di ammissibilità è determinato, altresì, l’aiuto all’impianto sotto forma di contributo in conto capitale, il premio annuale per la perdita di reddito ed il premio annuale per il costo di manutenzione della durata di cinque anni, determinato sulla base del piano colturale. L’ammissibilità è effettuata secondo le modalità stabilite dal Manuale delle procedure. 16. PROROGHE E VARIANTI Per le eventuali proroghe e varianti, compresi gli adeguamenti tecnici e le modifiche progettuali non sostanziali, si applica quanto previsto dal Manuale delle procedure e dei controlli della domanda di pagamento dell’AdG del PSR Marche 2007/2013. 14930 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 17. FASI SUCCESSIVE ALLA GRADUATORIA REGIONALE La liquidazione del contributo, unicamente a saldo finale, è determinata in funzione della superficie effettivamente imboschita ed è subordinato, fatte salve le istruzioni applicative disposte dall’Organismo Pagatore (OP) o dalla struttura delegata dall’OP, al rilascio della domanda di pagamento del contributo per l’impianto di imboschimento su Siar entro le ore 13,00 del giorno 15/05/2015, entro lo stesso termine deve essere fatta pervenire alla Struttura decentrata agricoltura (esclusi i presidi ad eccezione di Fermo) competente per territorio, pena la decadenza del contributo, la seguente documentazione: 1. relazione tecnica descrittiva dell’impianto realizzato nella quale si descrivano dettagliatamente i lavori realizzati, la superficie d’impianto espressa in ettari, aree e centiare e il numero delle piante messe a dimora, l’elenco delle specie utilizzate, lo schema di impianto, le operazioni effettuate per la messa a dimora delle essenze; 2. planimetria catastale in scala 1:2000 con riportata la misurazione dell’area oggetto di imboschimento, la delimitazione dell’area oggetto di imboschimento ed i punti di vista fotografici; 3. elenco terreni dell’area oggetto di intervento con indicazione della superficie catastale e di quella oggetto di imboschimento, espresse per ettaro, aree e centiare, e con l’indicazione del comune, foglio e particella catastale e fascia altimetrica; 4. stato finale dei lavori analitico completo dei codici di riferimento delle voci di spesa, redatto in base al prezzario regionale delle opere pubbliche o al prezziario delle opere agricole della Regione Marche allegato alle disposizioni attuative. Lo stato finale dei lavori dovrà essere distinto per categoria di opera e dovrà essere timbrato e firmato dal tecnico progettista. Allo stato finale deve essere allegata dichiarazione sostitutiva di atto notorio del Direttore dei Lavori relativa alla computazione dei lavori concernente la domanda di contributo predisposta secondo lo schema dell’A.d.G. in applicazione del decreto n. 503/AFP del 26-07-2013. Il prezzario ufficiale della Regione Marche, consultabile sul sito www.operepubbliche.marche.it vigente al momento della domanda. Per le eventuali lavorazioni non previste dai prezzari dovrà essere predisposta specifica analisi del prezzo. I lavori in economia (esclusivamente di natura agro-forestale) dovranno essere riportati nello Stato Finale dei Lavori in un capitolo specifico e dettagliati in maniera analitica per ciascuna opera e con voci di costo riferite al prezzario; 5. elenco riassuntivo delle fatture; 6. copia delle fatture e del relativo Documento di Trasporto. In sede di accertamento finale le fatture originali, dopo il confronto con le copie presentate, verranno annullate con l’apposizione della dicitura “Prestazione e/o fornitura inerente all’attuazione della Misura “2.2.2” del PSR Marche - Reg. CEE 1698/05”; Le fatture debbono recare, pena l’inammissibilità della spesa, il dettaglio dei lavori svolti con specifico riferimento all’investimento finanziato; 7. Copia dei bonifici / Riba eseguiti, prodotti dalla Banca o dalla Posta, con il riferimento alla fattura per la quale è stato disposto il pagamento; 8. Copia assegni emessi per il pagamento delle opere/beni rendicontati. Tale modalità di pagamento, per quanto sconsigliata, può essere accettata, purché l’assegno sia sempre emesso con la dicitura “non trasferibile” e il beneficiario produca l’estratto conto rilasciato dall’istituto di credito di appoggio riferito all’assegno con il quale è stato effettuato il pagamento. Nel caso di pagamenti effettuati con assegni circolari e/o bancari, è necessario allegare copia della "traenza" del pertinente titolo rilasciata dall'istituto di credito; 9. Per pagamenti eseguiti con Carta di credito e/o bancomat produrre l’estratto conto rilasciato dall’istituto di credito di appoggio riferito all’operazione con il quale è stato effettuato il pagamento. Non sono ammessi pagamenti tramite carte prepagate; 10. documentazione fotografica dell’impianto; 11. certificazione sulla provenienza e qualità del materiale vivaistico rilasciata dal venditore, qualora previsto, così come disposto dal Decreto Legislativo 10/11/2003, n. 386, ed in particolare dagli artt. 17 e 18 e dalla DGR Marche n.291/07. Il materiale vivaistico dovrà, inoltre, essere conforme, ove previsto, alla normativa fitosanitaria nazionale vigente ovvero al Dec. Leg.vo 214/2005 (passaporto delle piante) e Dec. Leg.vo 151/2000 (registrazione fornitore di materiale di moltiplicazione di piante ornamentali); 12. certificazione relativa alla micorizzazione rilasciata da istituti o enti accreditati in caso di utilizzo di piante micorizzate. 13. Dichiarazione del Beneficiario, sottoscritta ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR 445 del 28 dicembre 2000, con la quale si attesta l’iscrizione alla gestione agricola INPS. 14931 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 La documentazione indicata ai punti 1., 2., 3., 4., deve essere datata e sottoscritta dal soggetto richiedente, nonché timbrata e firmata dal direttore dei lavori o dal progettista. Per quanto non previsto dal presente paragrafo si applica quanto previsto dal Manuale delle procedure e dei controlli della domanda di aiuto e pagamento dell’AdG del PSR Marche 2007/2013, nonché le “Linee guida sull’ammissibilità delle spese relative allo sviluppo rurale e ad interventi analoghi”. La liquidazione del saldo del contributo, è concessa soltanto dopo l’effettuazione di un sopralluogo aziendale inteso a verificare: ¾ ¾ ¾ ¾ 18. l’effettiva realizzazione degli investimenti previsti e rendicontati; il rispetto delle prescrizioni, dei vincoli e del raggiungimento degli obiettivi previsti dal programma d’investimento; la regolare esecuzione delle opere e degli acquisti previsti dal programma; l’affissione di una targa informativa o di un cartello, a seconda se l’investimento ha avuto, rispettivamente, un costo complessivo superiore a € 50.000,00 o a € 500.000,00, secondo gli obblighi previsti dall’articolo 58 del Reg. (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006, che stabilisce che i beneficiari sono tenuti a dare adeguata pubblicità al finanziamento pubblico. Sia la targa che il cartello dovranno contenere la bandiera europea, corredata da una spiegazione del ruolo della Comunità mediante la dicitura: “Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali”. OBBLIGHI DEI BENEFICIARI Il beneficiario dell’aiuto deve rispettare le condizioni previste e richiamate nel presente bando per tutta la durata dell’investimento. Le condizioni previste per il rispetto dei criteri di gestione obbligatori (art. 3 e 4 Reg. CE 1782/03 ) e delle buone condizioni agronomiche ed ambientali (art. 5 Reg. CE 1782/03), debbono essere rispettate su tutta la superficie aziendale in possesso del beneficiario, così come risultante dal fascicolo aziendale elettronico di cui al DPR 503/99. Inoltre, il soggetto beneficiario deve rispettare le seguenti condizioni: x il sistema agro forestale deve essere sempre costituito da agricoltura estensiva da una parte (es.cerealicoltura e/o foraggere in rotazione) e da attività silvicola dall’altra; x non destinare ad altro uso, per tutta la durata dell’impegno, la superficie impiantata ed accertata in sede di verifica finale; x gestire l’impianto sino al termine del turno conformemente alle indicazioni contenute nel piano di coltura redatto dal tecnico, sottoscritto dal beneficiario e approvato dall’Amministrazione; x eseguire gli interventi colturali riconducibili alla ordinaria e razionale manutenzione dell’ impianto e alla prevenzione dagli incendi boschivi; x non eseguire il taglio anticipato delle piante e l’estirpazione delle ceppaie, gli innesti e le irrazionali potature; x non eseguire tagli di ceduazione, sfolli e diradamenti non autorizzati ; x devono essere assicurati gli eventuali risarcimenti delle fallanze e tutte le restanti cure culturali previste nel progetto per almeno 10 (dieci) anni; x devono essere realizzati impianti conformi alle norme in materia paesaggistica, ambientale e di difesa del suolo, nonché in materia di certificazione di materiale di propagazione; x realizzare l’intervento ammesso a contributo in conformità alla documentazione progettuale della domanda cartacea; x non modificare la destinazione d’uso del suolo imboschito per la durata minima dell’impianto; x provvedere alla custodia dell’imboschimento ed alla sua difesa contro i danni di qualsiasi natura; x non esercitare il pascolo sulla superficie imboschita; x consentire l’accesso al fondo al personale incaricato all’attività di verifica e controllo dei lavori di imboschimento; x essere in regola con le norme in materia previdenziale ed assicurativa; x conservare e mettere a disposizione delle strutture regionali, dell’Organismo Pagatore e della Commissione Europea per dieci anni successivi al pagamento del contributo da parte dell’Organismo Pagatore, la documentazione connessa alla realizzazione degli interventi ammessi a contributo a pena di revoca del finanziamento liquidato; x dare adeguata pubblicità al finanziamento pubblico, secondo gli obblighi previsti dall’articolo 58 del Reg. (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006, conforme alle specifiche grafiche di cui al punto 4 dell’Allegato VI del Reg. 1974/2006. Per investimenti di costo complessivo superiore a € 14932 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 50.000,00 mediante l’affissione di una targa informativa, per investimenti di costo complessivo superiore a € 500.000,00 mediante l’affissione di un cartello; targa o cartello dovranno contenere la bandiera europea, corredata di una spiegazione del ruolo della Comunità mediante la dicitura: “Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali”; x rispettare tutte le condizioni previste nel bando e dalle altre normative comunitarie, nazionali e regionali in materia. Il mancato rispetto delle condizioni sopra richiamate ed elencate comporta la decadenza o la revoca del contributo. E’ consentito, senza la decadenza e la revoca dell’aiuto, il passaggio ad un altro soggetto qualora il soggetto subentrante, oltre a proseguire gli impegni e rispettare gli obblighi alle medesime condizioni, sia in possesso, al momento della richiesta di subentro da inoltrare alle strutture decentrate agricoltura, di tutte le condizioni e limitazioni di accesso del presente bando. 19. TUTELA DEI DIRITTI DEL RICHIEDENTE L'ufficio presso il quale si può prendere visione degli atti è quello del dirigente della Struttura. territorialmente competente per la presa in carico della domanda. Allo stesso ufficio è possibile presentare memorie ed ulteriore eventuale documentazione, nonché presentare segnalazioni in caso di ravvisata inerzia dell’amministrazione. Avverso gli atti con rilevanza esterna emanati dagli A.d.G. è data facoltà all’interessato di avvalersi del diritto di presentare ricorso secondo le modalità previste dal manuale delle procedure dell’Autorità di Gestione approvato con DGR n. 773 del 11/06/2008. La misurazione della superficie effettivamente imboschita è effettuata secondo le modalità definite dall’Organismo Pagatore AGEA. 20. INFORMATIVA AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 30/06/2003 N.196 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI ED INTEGRAZIONI I dati acquisiti dai beneficiari nelle diverse fasi procedurali vengono trattati nel rispetto della normativa vigente ed in particolare al Decreto Legislativo n. 163/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. Al fine di esplicitare l’obbligo comunitario di pubblicare le informazioni relative ai beneficiari di fondi provenienti dal bilancio comunitario (Reg CE n. 1995/2006 del Consiglio) l’Autorità di Gestione del PSR 2007-2013 pubblica l’elenco dei beneficiari (con relativo titolo delle operazioni e importi della partecipazione pubblica assegnati a tali operazioni) del sostegno allo sviluppo rurale da parte del FEASR - Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (Reg. CE 1974/2006, all. VI). 21. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Il Dr.Fabrizio Cerasoli, funzionario del Servizio Agricoltura Forestazione e Pesca è responsabile del procedimento relativo alla misura 2.2.2. ” Primo impianto di sistemi agroforestali su terreni agricoli” del PSR Marche 2007-2013. Ai sensi della legge 241/1990 e s.m.i, il procedimento si intende avviato il primo giorno lavorativo utile successivo alle scadenze fissate per la presentazione delle domande da parte dei soggetti richiedenti. La presente ha valore di comunicazione di avvio del procedimento nei confronti dei richiedenti. 22. DISPOSIZIONI GENERALI Per quanto non specificato nel presente atto, si applicano le norme e disposizioni contenute nel Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 e le vigenti disposizioni comunitarie, nazionali e regionali. 14933 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE Mis.222 - Modello a) DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR 445 del 28/12/2000 Il/La sottoscritto/a………………………………………, nato a…………………………..…(Prov. ……) il………………………..C.F…………………….…………,P.IVA…………………………………………… residente in via ……………………………………….., Comune di ………...……………….(Prov…….) in riferimento alla domanda di aiuto presentata dal …………………………………………………………………. domanda per accedere agli aiuti previsti dalla Misura 2.2.2 “Primo impianto di sistemi agroforestali su terreni agricoli” del PSR Marche 2007/13 per l’annualità 2013, ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR 445 del 28/12/2000, consapevole che in caso di dichiarazione mendace o non conforme al vero incorrerà nelle sanzioni previste dall’articolo 76 del DPR 445/2000 e nella perdita dei benefici ai sensi dell’articolo 75 del medesimo decreto. DICHIARA in qualità di proprietario/comproprietario delle superfici agricole oggetto della domanda di aiuto sotto indicate: Comune x x x Foglio Particella Superficie di essere a conoscenza e di acconsentire all’effettuazione degli interventi richiesti ; che l’area distinta al catasto terreni (particella/e – foglio/i catastale/i – Comune/i), oggetto di richiesta di aiuto ai sensi della Misura 2.2.2., è di proprietà/comproprietà dello sottoscrivente ed è libera da qualsiasi vincolo e diritto d’uso; di essere a conoscenza che i terreni resteranno gravati dalle prescrizioni e dai vincoli previsti dalla misura 2.2.2. e dalla relativa normativa comunitaria, nazionale e regionale. Luogo e data……………….. FIRMA _________________________________________ (La sottoscrizione deve essere accompagnata dalla copia del documento di identità personale) 14934 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ATTI DEGLI ORGANI GIURISDIZIONALI DI INTERESSE REGIONALE ANNO XLIV • N. 75 medesimo Ente e, infine, di membro del consiglio predetto in rappresentanza dell'assessore regionale all'ambiente; - che l'Acacia Scarpetti, prima del deposito del ricorso avvenuto il 16/3/2012, risulta aver rassegnato le proprie dimissioni: in data 25/5/2010 dalla carica di membro del consiglio direttivo dell'Ente in rappresentanza del Comune di Pesaro; in data 25/6/2011 dalla carica di presidente dell'Ente: in data 25/11/2011 dalla carica di membro del consiglio direttivo dell'Ente in rappresentanza dell'assessore regionale; - che tale circostanza evidenzia da sola l'infondatezza della pretesa, giacché, secondo l’interpretazione del Supremo Collegio, “il termine di dieci giorni - dalla data in cui é venuta a concretizzarsi la causa di ineleggibilità o di incompatibililà - per la cessazione, da parte del candidato eletto, delle funzioni incompatibili con la carica da assumere, previsto dall'art 6 della legge 23 aprile 1981, n. 154, non sancisce una automatica sanzione di decadenza nel caso di inosservanza dell'adempimento da parte del candidato medesimo, ma concede a questo uno “spatium deliberandi", con la conseguenza che la rimozione della causa di incompatibilità, pur se avvenuta successivamente al decorso di quel termine, preclude sia l’instaurazione del procedimento previsto dall'art. 7 della citata legge n. 154 del 1981 per la dichiarazione della decadenza dalla carica, sia l’azione popolare, di cui all'art 9 bis del d.P.R. 16 maggio 1960, n. 570, preordinata, al pari di tale procedimento amministrativo ad una dichiarazione siffatta” (Cass. 1993 n. 4642; conf. Cass. 2004 n. 12809, secondo cui “il principio, già affermato in relazione alle disposizioni di cui agli artt. 6 e 7 della legge n. 154 del 1981, della tempestività ed utilità della rimozione delle causa di incompatibilità del candidato eletto, ancorché tardiva rispetto al termine stabilito e tuttavia intervenuta in un momento anteriore al promuovimento del giudizio finalizzato all'accertamento della causa di incompatibilità, opera anche con riferimento alla nuova disciplina elettorale di cui al D.Lgs. n. 267 del 2000, le cui disposizioni - segnatamente gli artt. 68, che riprende nella sua formulazione letterale l’art. 6 della legge 154 cit. e l’art. 70, che disciplina l’azione popolare con rinvio all'art. 82 d.P.R. n. 570 del 1960 - ripetono il medesimo sistema); - che, peraltro, lo stesso resistente risulta aver rispettato il termine di cui all'art. 7 della legge n. 154 del 1981, il quale si applica - si badi - non solo alla condizione di incompatibilità che si verifica successivamente alla elezione, ma anche a quella che “esista al momento della elezione”, come nella fattispecie: _______________________________________________________ Tribunale di Ancona Ordinanza 18/07/2013 del Tribunale di Ancona Seconda sezione civile: causa civile di prima istanza iscritta al n. 1066 del ruolo generale degli affari contenziosi civili del 2012 promossa dalle Sigg.re Donini Ninel e Palazzetti Barbara contro il consigliere regionale Acacia Scarpetti Luca e nei confronti della Regione Marche e dell'Assemblea Legislativa della Regione Marche. IL TRIBUNALE riunito in camera di consiglio nelle persone-dei magistrati: dr.ssa Edi Ragaglia Presidente dr. Pietro Merletti giudice dr. Fabrizio Melucci giudice relatore nella causa civile di prima istanza iscritta al n. 1066 del ruolo generale degli affari contenziosi civili dell'anno 2012, promossa da Donini Ninel e Palazzetti Barbara contro Acacia Scarpetti Luca e nei confronti di Regione Marche e Assemblea Legislativa Regione Marche, a scioglimento della riserva di cui all'udienza del 9/5/2013, ha emesso la seguente ordinanza rilevato - che le ricorrenti hanno proposto domanda (ed azione popolare) ai sensi del d.P.R. n. 570 del 1960 e dell'art. 70 d.lgs. n. 267 del 2000, richiamato dall'art. 19 della legge n. 108 del 1968, come modificato dall'art. 34 del d.lgs. n. 150 del 2011, chiedendo che, accertata l'incompatibilità ex art 3, comma 1, n. 1, della legge n. 154 del 1981, del consigliere regionale Acacia Scarpetti, ne sia dichiarata la decadenza dalla carica. - che a tal fine le ricorrenti deducono l'inosservanza del termine previsto dall'art. 6 della legge n. 154 del 1981, ora trasfuso nell'art. 68 d.lgsa. n. 267 del 2000 e tuttora vigente per i consiglieri regionali, assumendo che tale inosservanza comporterebbe l'automatica decadenza; - Che l'incompatibilità, per quanto dedotto, deriva dalla carica di componente del consiglio direttivo dell'Ente Parco dei Monte San Bartolo in rappresentanza del Comune di Pesaro, di presidente del 14935 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE - che infatti prima che l'assemblea procedesse alla contestazione di cui all'art. 7, da cui decorre il termine de quo, il resistente provvide, a rassegnare in data 25/5/2010 le proprie dimissioni dalla carica di componente del consiglio (doc. n. 2 resistente), donde l'assemblea legislativa, informata anche della sussistente carica di presidente dell'Ente Parco (v. verbale doc. n. 3 resistente), provvide alla convalida dell'elezione con atto del 15/6/2010; parimenti, prima che l'assemblea procedesse, su determinazione in data 28/11/2011 dell'ufficio di presidenza (doc. n. 9 resistente), alla contestazione della causa di incompatibilità con la carica di membro del consiglio su delega dell'assessore regionale - carica assunta con atto del 28/7/2010 (doc. n. 4 resistente) - il resistente provvide a rassegnare le proprie dimissioni anche da detta carica con atto del 25/11/2011 (doc. n. 10 resistente): - che, pertanto, il ricorso deve essere disatteso con aggravio di spese processuali, atteso che, in tema di contenzioso elettorale, l'art. 91 c.p.c. é applicabile anche al procedimento giurisdizionale instaurato a seguito di azione popolare (cfr. Cass. 2004 n. 12806: Cass. 2002 n. 1812B) getti di nuove Imprese da finanziare con il Prestito d'Onore Piceno. IL DIRIGENTE omissis DETERMINA 1) di approvare lo schema di avviso per l’adesione alla convenzione per l'attuazione del Prestito d'Onore Piceno" e i relativi allegati: n. 1) schema di istanza di adesione alla convenzione sul Prestito d'Onore Piceno, n. 2) Convenzione per l'attuazione dell'iniziativa denominata "Prestito d'Onore Piceno" e n. 3) schema di Avviso pubblico per la presentazione di progetti di nuove imprese da finanziare con il Prestito d' Onore Piceno e suoi allegati, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente determina; 2) di pubblicare l'avviso per l'adesione alla convenzione per l’attuazione del "Prestito d'Onore Piceno", la convenzione per l'attuazione dell'iniziativa denominata "Prestito d'Onore Piceno", comprensiva dell'allegato schema di Avviso pubblico per la presentazione di progetti di nuove imprese da finanziare con 2 prestito d'onore piceno, come approvati al precedente punto n. 1, all'albo pretorio e sul sito informatico dell' Ente www.provincia.ap.it; 3) di pubblicare il presente provvedimento unitamente all'avviso per l'adesione alla convenzione per l'attuazione del "Prestito d'Onore Piceno" e lo schema di istanza di adesione alla convenzione sul Prestito d'Onore Piceno sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche senza gli ulteriori allegati, per la cui consultazione si rinvia al sito istituzionale della Provincia www.provincia.ap.it; 4) di dare atto che una volta terminate le procedure relative alle adesioni pervenute dalle banche o intermediari finanziari per la sottoscrizione della convenzione per l'attuazione dell'iniziativa denominata “Prestito d'Onore Piceno” si procederà alla pubblicazione integrale dell'Avviso pubblico per la presentazione di progetti di nuove imprese da finanziare con Il Prestito d'Onore Piceno, approvato al precedente punto 1, all'albo pretorio, sul sito internet dell'Ente e per estratto con i relativi allegati al BURM; 5) di fissare il termine massimo di presentazione delle domande da parte dei destinatari del Prestito d'Onore Piceno, di cui all'art. 12 dell'avviso pubblico per la presentazione di progetti di nuove imprese da finanziare con il Prestito d'Onore Piceno, alla data del 31/12/2014 in analogia alla scadenza prevista nell'avviso pubblico relativo al Prestito d'Onore regionale, fermo restando il P.Q.M. respinge il ricorso e condanna Donini Ninel e Palazzetti Barbara, in solido, a rifondere alle parti costituite le spese di lite, che si liquidano, per ciascuna di dette parti, in Euro 2.500,00 per compenso professionale, oltre IVA e CPA come per legge. Si comunichi. Ancona, 18/7/2013. Il Presidente Dr.ssa Edi Ragaglia Il Giudice estensore Dr. Fabrizio Melucci ATTI DI ENTI LOCALI E DI ALTRI SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI _______________________________________________________ Provincia di Ascoli Piceno Determinazione del dirigente n. 328 del 17/09/2013 - Approvazione Avviso Pubblico per l'adesione alla convenzione per l'attuazione del Prestito d'Onore Piceno e dello schema di avviso pubblico per la presentazione di pro- 14936 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 "Prestito d'Onore Piceno". Il prestito è assistito dal fondo di garanzia regionale per il Piceno dell'ammontare di Euro 500.000,00 imputati all'ASSE II del Fondo Sociale Europeo secondo quanto specificato nell'art. 3 dell'allegata convenzione. 10. SOGGETTI AMMESSI ALL'ADESIONE: possono aderire e sottoscrivere la convenzione allegata al presente Avviso le banche iscritte all'Albo per l'esercizio dell'attività bancaria di cui al D. Lgs. 01/09/1993, n. 385 e gli intermediari finanziari iscritti nell'elenco previsto dall'art. 106 del predetto testo unico D.Lgs. 01/09/1993, n. 385, presenti con propri sportelli nel territorio della Provincia di Ascoli Piceno o che si impegnino ad aprirli prima della scadenza della predetta convenzione. 11. CRITERI PER L'INDIVIDUAZIONE DEGLI ENTI CONCEDENTI IL CREDITO Saranno prese in considerazione, pertanto, le istanze di, adesione delle banche o intermediari finanziari secondo l'ordine cronologico di ricezione del Fax a partire dalla data di pubblicazione della presente convenzione all'Albo Pretorio provinciale on line e fino ad esaurimento del fondo di garanzia di 500.000,00. 12. INDIRIZZO PRESSO CUI INVIARE L'ISTANZA DI ADESIONE ALLA CONVENZIONE "PRESTITO D'ONORE PICENO: L'istanza di adesione allegata al presento avviso deve essere compilata e trasmessa, unitamente alla copia fotostatica di un documento di identità in corso di validità del firmatario, alla Dirigente del Servizio Formazione Professionale e Politiche, Attive della Provincia di Ascoli Piceno, secondo la seguente modalità: - Via fax al numero: 073.6277.418 ALLLEGATI: n. 1 Istanza di adesione alla convenzione n. 2 Schema di convenzione per l'attuazione dell'iniziativa denominata “PRESTITO D'ONORE PICENO” limite massimo di finanziamenti concessi derivante dall'esaurimento del credito tenuto conto degli importi sottoscritti dai soggetti finanziatori; 6) di dare atto che il presente provvedimento non comporta oneri a carico del Bilancio Provinciale; 7) di trasmettere la presente determina: a) Al Segretario Generale; b) All’Assessore alla Formazione Professionale e Politiche Attive del Lavoro; c) Al Dirigente del Servizio Economico finanziario Trasmettere il 2° originale del presente provvedimento dirigenziale al Segretario Generale per gli adempimenti previsti nello Statuto Provinciale. Il Dirigente Menicozzi Dr.ssa Matilde AVVISO PER L'ADESIONE ALLA CONVENZIONE PER L'ATTUAZIONE DEL "PRESTITO D'ONORE PICENO" DETTAGLI DELL'ADESIONE 1. TITOLO: Adesione alla convenzione per l'attuazione dell'iniziativa denominata "PRESTITO D'ONORE PICENO" 2. TERMINI DI ADESIONE ALL'INTERVENTO: Dalla data di pubblicazione del presente avviso all'albo pretorio on line provinciale fino al termine di durata della convenzione allegata (31.12.2013) 3. ENTE: Provincia di Ascoli Piceno 4. SERVIZIO: Formazione Professionale e Politiche Attive del Lavoro 5. RESPONSABILE PROCEDIMENTO: Dott.ssa Matilde Menicozzi 6. CONTATTO: Dott.ssa Carla Urbani 7. E-MAIL: [email protected] 8. TELEFONO: 0736277415-470 9. OGGETTO: individuazione modalità di adesione alla convenzione per l'attuazione del "Prestito d'Onore Piceno" da parte delle banche iscritte all'albo per l'esercizio dell'attività bancaria, di cui al D.Lgs. 01/09/1993, n. 385 e degli intermediari finanziari iscritti nell'elenco previsto dall'art. 106 del predetto testo unico D.Lgs. 01/09/1993, n. 385 che siano disposti a concedere credito a medio termine, con esclusione del ricorso a garanzie di qualunque tipo, ai beneficiari del La Dirigente Servizio Formazione Professionale e Politiche Attive del Lavoro dott.ssa Matilde Menicozzi 14937 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14938 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14939 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 - la legge regionale n. 10 del 06/04/1998; - il decreto del Presidente della Provincia di Ascoli Piceno n. 13 del 12/04/2011 e succ. modifiche; - la deliberazione della Giunta Provinciale n. 564 del 12.12.2005; - lo Statuto Provinciale e l'atto di Giunta n. 21 del 29/01/2010; _______________________________________________________ Provincia di Ascoli Piceno Determinazione del Dirigente n. 760 del 12/09/2013. IL DIRIGENTE omissis DETERMINA Il Dirigente del Servizio Tutela Ambientale - C.E.A. -Rifiuti - Energia - Acque - Sistemi e Bacini di Trasporto della Provincia di Ascoli Piceno, in qualità di Presidente della Commissione provinciale per l'accertamento dell'idoneità all'esercizio del trasporto persone con mezzi pubblici non di linea, nominata con Decreto del Presidente della Provincia di Ascoli Piceno n. 13 del 12/04/2011 e successive modifiche, sentita detta Commissione Provinciale 1) di approvare l'allegato bando pubblico per l'ammissione agli esami di idoneità all'esercizio dei trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea per la 2^ sessione dell'anno 2013 e lo schema di domanda di partecipazione, che costituiscono parti integranti e sostanziali del presente atto; 2) di dare la massima pubblicità al suddetto bando attraverso la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche, l'affissione all'Albo Pretorio della Provincia di Ascoli Piceno e la pubblicazione sul sito Internet della Provincia di Ascoli Piceno; 3) di dare esecuzione al procedimento con il presente disposto, designandone, a norma dell'art. 5 della Legge 241/1990, a responsabile l'I.D. Andreina Ducci; 4) di dare atto che il presente provvedimento non comporta onere diretto o indiretto a carico del bilancio provinciale; 5) di trasmettere il 2° originale del presente provvedimento al Segretario Generale per gli adempimenti previsti dallo Statuto. RENDE NOTO che è indetto un bando pubblico per l'ammissione agli esami per il conseguimento dell'idoneità all'esercizio del trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea, con le modalità e nei termini di seguito indicati. Sentita la Commissione Provinciale per l'accertamento dell'idoneità all'esercizio del trasporto di persone con mezzi pubblici non di linea, è stata fissata la data per l'espletamento della seconda sessione annuale relativa all'anno 2013 per l'esame per il conseguimento dell'idoneità di cui sopra per il giorno 28 novembre 2013 (giovedì) a far tempo dalle ore 9,30. L'esame si svolgerà presso i locali della Motorizzazione Civile di Ascoli Piceno, in Zona Basso Marino di Ascoli Piceno, salvo diversa disponibilità che verrà eventualmente comunicata ai candidati. IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO I.D. Andreina Ducci IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO Dott. Giuseppe Serafini Requisiti e condizioni per l'ammissione Possono sostenere l'esame presso la Provincia di Ascoli Piceno anche soggetti non residenti nell'ambito territoriale provinciale. Possono prendere parte alla selezione: - gli aspiranti conducenti di autovetture (9 posti compreso il conducente); - gli aspiranti conducenti di veicoli a trazione animale; - gli aspiranti conducenti di motocarrozzette; - gli aspiranti conducenti di natanti. Allegato 1 BANDO PUBBLICO PER L'AMMISSIONE AGLI ESAMI DI IDONEITÀ ALL'ESERCIZIO DEL TRASPORTO DI PERSONE MEDIANTE AUTOSERVIZI PUBBLICI NON DI LINEA. 2^ SESSIONE ANNO 2013 VISTO: - la legge quadro n. 21 del 15/01/1992 riguardante i principi generali relativi al trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea; Gli interessati devono essere in possesso dei seguenti requisiti: 14940 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 1. compimento del ventunesimo anno di età alla data di scadenza del termine di presentazione della domanda; 2. possesso della patente di abilitazione professionale prescritta dalle vigenti norme di legge per la guida dei veicoli di cui si chiede l'idoneità ad esercitare la professione di conducente per il trasporto pubblico non di linea; 3. possesso del certificato di abilitazione professionale (CAP); 4. possesso del titolo professionale marittimo di cui al R.D. 30 marzo 1942 n. 327, qualora sia richiesta l'idoneità quale conducente di natanti; 5. non essere stati condannati con sentenza passata in giudicato per delitti non colposi a pena restrittiva della libertà personale superiore a due anni; 6. non essere stati sottoposti alle misure di prevenzione di cui alla L. n. 1423 del 27/12/1956. I requisiti devono essere posseduti entro la data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di ammissione all'esame fissata dal bando. La cittadinanza italiana non costituisce requisito indispensabile per l'ammissione agli esami; possono presentare domanda: i cittadini italiani, i cittadini di uno. degli Stati membri dell'Unione Europea stabiliti in Italia, i cittadini extracomunitari muniti di regolare permesso di soggiorno. ANNO XLIV • N. 75 razione le domande che, per qualsiasi ragione, non saranno pervenute all'indirizzo sopra indicato entro la data stabilita. La Provincia di Ascoli Piceno declina ogni responsabilità connessa ad omissioni o ritardi relativi all'inoltro dell'istanza, per disguidi postali, fatti comunque imputabili a terzi, casi fortuiti o di forza maggiore. La Provincia di Ascoli Piceno, inoltre, non si assume responsabilità alcuna per omissioni, ritardi, o disguidi relativi alle comunicazioni trasmesse ai candidati in conseguenza di omesse o errate indicazioni del recapito o di mancate o tardive comunicazioni dei cambiamento dell'indirizzo specificata Nelle domande il candidato deve dichiarare, ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR n. 445/2000: 1. nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza (indicare se le comunicazioni devono essere inviate ad altro indirizzo), recapito telefonico, codice fiscale, cittadinanza e, per i cittadini di Stati non appartenenti all'Unione Europea, il possesso del permesso di soggiorno; 2. di voler sostenere l'esame per il conseguimento dell'idoneità di: conducente di autovetture (9 posti compreso il conducente); conducente di veicoli a trazione animale; conducente di motocarrozzette; conducente di natanti (si deve scegliere una delle possibilità); 3. di essere in possesso di tutti i requisiti di cui al presente bando, 4. di essere consapevole che quanto dichiarato nella domanda può essere soggetto ai controlli di legge ai sensi dell'art. 71 del DPR n. 445/2000 e delle conseguenze di carattere amministrativo e penale previste dagli artt. 75 e 76 dei citato DPR, nel caso di dichiarazioni mendaci o atti falsi. La domanda può essere sottoscritta dall'interessato in presenza del dipendente addetto del Servizio Tutela Ambientale - C.E.A. - Rifiuti - Energia Acque - Sistemi e Bacini di Trasporto o essere presentata unitamente alla fotocopia di un valido documento di identità del sottoscrittore. Alla domanda dovranno essere allegati: - copia fotostatica della patente prescritta dalle vigenti norme di legge per la guida del veicolo, che vale anche come documento d'identità; - copia fotostatica del certificato di abilitazione professionale (C.A.P.); - copia fotostatica dei titolo professionale marittimo, per l'iscrizione alla sezione riservata ai conducenti di natanti; - per i cittadini extracomunitari, copia fotostatica del permesso di soggiorno; - attestazione del versamento di euro 50,00, sul c/c postale n. 13951637 intestato a: Domanda di ammissione all'esame La domanda di ammissione all'esame, redatta su carta legale, secondo lo schema di seguito riportato, unitamente alla copia fotostatica di un documento di identità in corso di validità del sottoscrittore, dovrà essere indirizzata alla "Commissione provinciale per l'accertamento dei requisiti d'idoneità all'esercizio del trasporto persone mediante autoservizi non di linea", presso l'Amministrazione Provinciale - Servizio Tutela Ambientale - C.E.A. - Rifiuti - Energia Acque - Sistemi e Bacini di Trasporto - Piazza Simonetti, 36 - 63100 Ascoli Piceno e presentata o a mezzo raccomandata con avviso di ricezione al suddetto indirizzo, o al protocollo dell'Ente in Piazza Simonetti, 36 di Ascoli Piceno, (nel caso di spedizione postale la busta deve recare all'esterno la dicitura "esame per idoneità trasporto persone mediante autoservizi non di linea" e se contiene più istanze deve altresì indicare i vari nominativi espressamente, sempre all'esterno della busta). Nel primo caso farà fede la data di spedizione che figurerà dal timbro apposto sulla busta da parte dell'Ufficio Postale, nell'altro, il timbro di arrivo apposto dall'incaricato al protocollo. La scadenza ultima di presentazione della domanda è venerdì 25 ottobre 2013. Il termine per la presentazione delle domande è perentorio e, pertanto, non saranno prese in conside- 14941 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE Amministrazione Provinciale - Servizio Tesoreria 63100 Ascoli Piceno, con indicazione obbligatoria della causale "diritti di partecipazione esami trasporto persone c/o Servizio Trasporti". Le somme versate quale contributo per l'istruttoria, una volta presentate in commissione, non verranno rimborsate in nessun caso. Il contributo versato non sarà rimborsato anche nel caso in cui il richiedente non venga ammesso alla prova d'esame. La Commissione provvederà ad inviare ai candidati esclusi e a quelli ammessi con riserva apposita comunicazione motivata, con lettera raccomandata A. R.. I candidati ammessi sono tacitamente convocati e l'elenco dei soli candidati ammessi all'esame verrà pubblicato sul sito Internet della Provincia di Ascoli Piceno, alla pagina relativa al Servizio Trasporti, almeno quindici giorni prima della data d'esame. Ai candidati ammessi verrà inviata comunicazione solo nel caso venga modificata la data o la sede dove si svolgeranno gli esami rispetto a quanto indicato nel bando d'esami. Gli stessi dovranno presentarsi per sostenere l'esame nel luogo, data e ora ivi indicati, muniti di codice fiscale, della patente di guida dei veicoli per cui si chiede l'idoneità ad esercitare la professione, del CAP o del titolo professionale marittimo di cui al R.D. n. 327 dei 30/03/1942. Ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003, si informa che i dati personali saranno trattati esclusivamente per le funzioni istituzionali dell'Ente relative al presente contesto amministrativo. Il titolare dei dati potrà esercitare i diritti previsti dall'art. 7 del D.Lgs. n. 196/2003 e secondo le modalità fissate nei successivi artt. 8 e 9. Per ogni eventuale informazione e per ritirare, eventualmente, la copia del presente bando e dello schema di domanda, che comunque verranno inseriti nel sito internet. della Provincia di Ascoli Piceno, www. provincia .ap.it, è possibile contattare la segreteria della Commissione - Servizio Tutela Ambientale C.E.A. - Rifiuti - Energia - Acque - Sistemi e Bacini di Trasporto - Via Marche snc - Zona Pennile di Sotto - Ascoli Piceno - telefono 0736 277906 (centralino 0736 2771), solamente nelle giornate di martedì e giovedì. ANNO XLIV • N. 75 - normative regionali in materia di autoservizi pubblici non di linea; - norme di esercizio tecnico, norme per la manutenzione dei veicoli, tutela dell'ambiente in relazione all'utilizzazione e manutenzione di veicoli; - disposizioni legislative, regolamentari e amministrative in materia di sicurezza della circolazione e prevenzione degli incendi; - norme comportamentali nei confronti dell'utenza portatrice di handicap. I conducenti di veicoli a trazione animale devono dimostrare di possedere nozioni in materia di manutenzione dei veicoli e nozioni sulla guida e la custodia degli animali da tiro, nonché, ove non siano in possesso di patente di guida, di adeguata conoscenza delle norme concernenti la circolazione sulle strade e la sicurezza dei veicoli. Qualora presentino domanda di partecipazione all'esame aspiranti conducenti di natanti, si provvederà a partecipare agli stessi l'integrazione dei quiz di cui sopra relativamente alla specifica attività. Il materiale oggetto d'esame per quanto attiene gli aspiranti conducenti di autovetture, di veicoli a trazione animale e di motocarrozzette è composto da n. 500 quiz con le relative risposte esatte, oltre ai quiz integrativi per i candidati all'esame per veicoli a trazione animale. Copia dei quiz di cui sopra, che comunque verranno inseriti nel sito Internet della" Provincia di Ascoli Piceno: www.provincia.ap.it, potrà essere ritirata presso la segreteria della Commissione -. Servizio Tutela Ambientale - C.E.A. - Rifiuti - Energia Acque - Sistemi e Bacini di Trasporto, in Via Marche snc - Zona Pennile di Sotto - Ascoli Piceno telefono 0736 277906 (centralino 0736 2771), solamente nelle giornate di martedì e giovedì. Prova d'esame L'esame consisterà in una prova scritta mediante quiz a risposta multipla predeterminata. Nella seduta d'esame, un candidato sceglierà una busta delle tre predisposte dalla Commissione. Ciascuna busta conterrà n. 25 quiz sorteggiati; verranno: assegnati ai candidati non più di quarantacinque minuti per lo svolgimento della prova. Saranno giudicati idonei quei candidati che avranno risposto esattamente ad almeno n. 20 quiz. Al termine di ogni seduta d'esame, la Commissione esaminatrice formerà l'elenco dei candidati che hanno sostenuto la prova, con l'indicazione per ciascuno del numero delle risposte esatte fornite. L'elenco, sottoscritto dal presidente o da altro membro eventualmente designato dal. presidente e dal segretario, sarà affisso nel medesimo giorno nella sede della prova d'esame. Programma d'esame L'esame consiste in una prova scritta basata su quesiti, o quiz, a risposta multipla predeterminata, concernenti le seguenti materie: - elementi di geografia e toponomastica della Regione Marche; 14942 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE Diario e sede della prova d'esame I candidati ammessi dovranno presentarsi il giorno di giovedì 28/11/2013, presso la sede e all'ora indicati nel presente bando, senza ricevere comunicazione alcuna; mentre ai candidati ammessi con riserva o non ammessi, sarà inviata lettera raccomandata A.R. almeno 15 giorni prima la data dell'esame. Per gli ammessi con riserva verrà indicato il motiva della riserva, da sanare entro la data dell'esame. La mancata presentazione dei candidati nel giorno, ora e luogo comunicati comporterà l'automatica esclusione dall'esame, a prescindere dalle motivazioni addotte. I candidati dovranno presentarsi muniti di idoneo documento di riconoscimento in corso legale, dei codice fiscale, della patente di guida richiesta e del certificato di abilitazione professionale e, per i cittadini extracomunitari, del regolare permesso di soggiorno in originale. IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO TUTELA AMBIENTALE C.E.A. - RIFIUTI - ENERGIA ACQUE SISTEMI E BACINI DI TRASPORTO Dott. Giuseppe Serafini 14943 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14944 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14945 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE richiesta di chiarimenti o documentazione integrativa fino al ricevimento di quanto richiesto. La richiesta di modifica dell'area verrà pubblicata anche all'Albo Pretorio del Comune di Matelica. Si informa che chiunque ne abbia interesse potrà prendere visione degli atti del procedimento e presentare memorie scritte e documenti ai sensi della vigente legislazione in materia (art 10 lett. b della L. 241/90 e successive modificazioni). Il responsabile del procedimento è il Dott. Geol. Silvio Liverotti del IX Settore - Gestione del Territorio della Provincia di Macerata (tel. 0733248753 e-mail: [email protected]); gli atti possono essere visionati presso il medesimo Settore, in via Velluti 41 località Piediripa di Macerata, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 9,00 alle 12.00. _______________________________________________________ Provincia di Ascoli Piceno T.U. di leggi 11/12/1933, n. 1775 e succ. mod.- Domanda di rinnovo concessione pluriennale di derivazione acqua mediante attingimento diretto dal Torrente Tesino in Comune di Ripatransone avanzata dalla ditta FRIGO TECNICA Internazionale s.p.a. con sede in Comune di Ripatransone Con Ordinanza n. 37841 in data 10/09/2013 del Dirigente del Servizio Patrimonio – Genio Civile - Protezione Civile ERP della Provincia di Ascoli Piceno è stata ammessa in istruttoria la domanda della ditta FRIGO TECNICA Internazionale s.p.a. con sede in Comune di Ripatransone tendente ad ottenere il rinnovo della concessione pluriennale, onde esercitare la derivazione, mediante attingimento diretto ad uso igienico presso lo stabilimento sito in Via Valtesino, Km 4,500 in Comune di Ripatransone. IL DIRIGENTE Ing. Alberto Gigli IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Geom. Francesca Isolini _______________________________________________________ Provincia di Macerata Determinazione Dirigenziale n. 600 del 29/08/2013 - P.O.R. Marche - Ob. 2 - F.S.E. 2007/2013 - Asse I Adattabilità. - Obiettivo Specifico B D.G.P. n. 10 del 16/01/2013 Avviso Pubblico per "Agevolazioni finanziarie per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro atipici". Ammissione alle provvidenze del Progetto n. 174560. IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO Dott. Giuseppe Serafini _______________________________________________________ Provincia di Macerata Comunicazione di avvio di procedimento amministrativo ai sensi della legge 241/90 e s.m. Modifica alle aree ai sensi dell'art 19 comma 1 del Piano stralcio di bacino per l'Assetto Idrogeologico dei bacini di rilievo regionale (PAI) approvato con Delibera di Consiglio Regionale n.116 del 21/01/2004 - Codice: F12-1421 (P3) - Comune: Matelica - Richiedente: Sig. Gian Luca Vincenzetti. - Amministrazione competente: Provincia di Macerata - IX Settore Gestione del Territorio. IL DIRIGENTE omissis DETERMINA a. di prendere atto delle risultanze del lavoro istruttorio svolto per l'istanza presentata, nei termini ai sensi e per effetto dell'Avviso Pubblico emanato con D.D. n. 279/6/2013 e rettificato con D.D. n. 532/6/2013, dall'impresa TRITIUM di Muraro Arnaldo, P. IVA 01776000430, di Tolentino, per la trasformazione a tempo indeterminato del contratto atipico in capo al lavoratore identificato nel documento istruttorio al presente provvedimento; b. di prendere atto della correttezza delle controdeduzioni presentate dall'impresa come identificata al precedente punto a, in merito al procedimento di preavviso di rigetto avviato; c. di concedere all'impresa così come identificata nel prospetto di cui al documento istruttorio al presente provvedimento, il contributo nel limite massimo dell'importo indicato nella specifica Si comunica che con nota del 04/09/2013, il Sig. Gian Luca Vincenzetti ha trasmesso una richiesta di riperimetrazione area di versante in dissesto, individuata nel Piano stralcio di bacino per l'Assetto Idrogeologico (PA1) dei bacini di rilievo regionale, contraddistinta con il codice F-12-1421 (P3). L'istanza, che è stata inviata ai sensi dell'art. 19 delle Norme di Attuazione del PAI approvato con D.C.R. n. 116 del 21/01/2004, è pervenuta in data 04/09/2013 ed è stata iscritta al n° di prot. 59080 dello scrivente Settore. Il procedimento, per il quale è previsto un termine di 90 giorni decorrente dalla data di ricevimento della richiesta, dovrà concludersi entro la data del 03/12/2013, fatta salva la possibilità per lo scrivente Settore di sospendere il termine per l'eventuale 14946 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE colonna dello stesso e finalizzato alla realizzazione del relativo Progetto; d. di dare atto che la copertura finanziaria alla spesa che si determina con la decisione di cui al punto precedente del presente provvedimento è assicurata dalle risorse assegnate al capitolo n. 1622 del Bilancio Provinciale, con riferimento all'impegno di spesa n. 2115.1/2012, la cui disponibilità residua risulta ora pari a Euro 78.550,00; e. di dare atto che la spesa che si determina con il presente provvedimento pari a Euro 7.700,00 è: - sostenuta dalle risorse del P.O.R. Marche OB.2 - F.S.E. 2007-2013, secondo le quote di seguito riportate Quota FSE (39,62%) Euro 3.050,74 Quota Stato (50,88%) Euro 3.917,76 Quota Regionale (9,5%) Euro 731,50 - classificata nella categoria di spesa n.64 del su indicato P.O.R.; f. di disporre che il Responsabile del procedimento provveda a dare formale comunicazione all'interessato delle risultanze del presente provvedimento, richiamando gli obblighi ed impegni ai quali t tenuto in conformità all'Avviso di riferimento, per mantenere il diritto alle provvidenze concesse; g. di prescrivere al Responsabile del procedimento l'assolvimento degli adempimenti amministrativi previsti per la regolare gestione del Progetto; h. di rinviare a successivo atto la liquidazione del contributo concesso per la domande di cui al precedente punto a, sulla base della verifica del rispetto di tutti gli obblighi previsti dall'Avviso di riferimento da parte del beneficiari; i. di disporre la pubblicazione del presente atto: per estremi, all'Albo Pretorio on-line, al BUR Marche, sul sito istituzionale della Provincia nella sezione "Amministrazione Aperta" e sul Portale Lavoro della Provincia. Macerata, lì 29/08/2013 IL DIRIGENTE DEL SETTORE POLITICHE DEL LAVORO E FORMAZIONE Gattafoni Graziella 14947 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14948 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 g. rinviare a successivo atto la liquidazione dei contributi complessivamente concessi per le domande di cui al precedente punto a, sulla base della verifica. del rispetto di tutti gli obblighi previsti dall'Avviso di riferimento da parte dei beneficiari; h. disporre la pubblicazione del presente atto: per estremi, all'Albo Pretorio on-line, al BUR Marche, sul sito istituzionale della Provincia nella sezione "Amministrazione Aperta" e sul Portale Lavoro della Provincia. _______________________________________________________ Provincia di Macerata Determinazione Dirigenziale n. 624 del 09/09/2013 - P.O.R. Marche - Ob. 2 - F.S.E. 2007/2013 - Asse I Adattabilità - Obiettivo Specifico B - D.G.P. n. 10 del 16/01/2013 Avviso Pubblico per "Agevolazioni finanziarie per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro atipici". Secondo esito. IL DIRIGENTE omissis Macerata, lì 09/09/2013 DETERMINA a. prendere atto delle risultanze dei lavori istruttori svolti per le domande presentate nei termini ai sensi e per effetto dell'Avviso Pubblico emanato con D.D. n. 279/6/2013 e rettificato con D.D. n. 532/6/2013, di cui al documento istruttorio al presente provvedimento; b. concedere alle imprese così come identificate nel prospetto di cui al documento istruttorio al presente provvedimento, i contributi nel limite massimo dell'importo indicato nella specifica colonna dello stesso c finalizzati alla realizzazione dei relativi Progetti; c. dare atto che la copertura finanziaria alla spesa che si determina con la decisione di cui al punto precedente del presente provvedimento è assicurata dalle risorse assegnate al capitolo n. 1622 del Bilancio Provinciale, con riferimento all'impegno di spesa n. 2115.1/2012, la cui disponibilità residua risulta ora pari a Euro 26.750,00 e all'impegno di spesa n. 14.1 del Bilancio Pluriennale 2014, la cui disponibilità è pari a Euro 216.221,52; d. dare atto che la spesa che si determina con il presente provvedimento pari a Euro 51.800,00 è: - sostenuta dalle risorse del P.O.R. Marche- OB.2 - F.S.E. 2007-2013, secondo le quote di seguito riportate Quota FSE (39,62%) Euro 20.523,16 Quota Stato (50,88%) Euro 26.355,84 Quota Regione (9,5%) Euro 4.921,00 - classificata nella categoria di spesa n.64 del su indicato P.O.R.; e. disporre che il Responsabile del procedimento provveda a dare formale comunicazione agli interessati delle risultanze del presente provvedimento, richiamando gli obblighi ed impegni ai quali sono tenuti in conformità all'Avviso di riferimento, per mantenere il diritto alle provvidenze concesse; f. prescrivere al Responsabile del procedimento l'assolvimento degli adempimenti amministrativi previsti per la regolare gestione dei Progetti; IL DIRIGENTE DEL SETTORE. POLITICHE DEL LAVORO E FORMAZIONE Gattafoni Graziella 14949 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14950 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14951 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE _______________________________________________________ zato operante in procedura semplificata ai sensi dell'art. 216 del D.lgs 152/2006 e s.m.i per le attività di trattamento (R4) metalli ferrosi e non, nonché trattamento R.A.E.E. ai sensi del D.lgs 151/2005; potenzialità superiore a 10 t/g." - Impianto situato in Via Piannenza Sant'Elpidio a Mare (FM) - Conclusione del procedimento di verifica di assoggettabilità a V.I.A. Provincia di Fermo Determinazione Dirigenziale n. 72/Reg. Sett., (681/Reg. Generale), del 2/9/2013 relativa al pagamento dell'indennità di espropriazione delle aree per la realizzazione del progetto di Ammodernamento di un tratto della S.p. n. 238, ex SS 433 Valdaso - Comune di Pedaso e Campofilone - Pagamento acconto indennità di esproprio accettata. IL DIRIGENTE ESTRATTO Art. 26.7 del DPR 327/2001 Con deliberazione della Giunta Provinciale di Fermo n. 273 del 2/11/2010 e n. 140 del 7/6/2011 è stato approvato rispettivamente il progetto definitivo ed il progetto definitivo del 1° stralcio funzionale in variante al progetto approvato con deliberazione Giuntale n. 273/2010, anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità, ai sensi dell'art. 22 bis del DPR 327/2001; In base all'art. 22 bis e. 3, DPR 327/2001, al proprietario che abbia condiviso la determinazione dell'indennità è riconosciuto l'acconto dell'80% con le modalità di cui al comma 6 dell'art. 20; Preso atto che alcune ditte espropriande hanno ritenuto, con atti di cessione volontaria di concludere la procedura espropriativa accettando l'importo in essi riportati; omissis DETERMINA 1) di concludere il procedimento di verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale di cui all'articolo 20 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e dell'articolo n.8 della legge regionale 26 marzo 2012, n. 3; 2) di escludere dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, ai sensi dell'art. 8, comma 9, lettera a), della legge regionale 26 marzo 2012, n. 3, il progetto "RINNOVO per un impianto autorizzato di recupero operante in procedura semplificata ai sensi dell'art. 216 del D.Igs 152/2006 e s.m.i per le attività di trattamento (R4) metalli ferrosi e non, nonché trattamento R.A.E.E. ai sensi del D.lgs 151/2005; potenzialità superiore a 10 t/g." presso lo stabilimento dell'impresa ROMANELLI TOMMASO, LUCA & C. S.n.c. (P.I. 01767560442) [legale rappresentante: MARCO ROMANELLI (nato a Fermo il 13/2/1978 e residente in Montegranaro, Contrada Santa Leandra, 346 - cod. fisc. RMN MRC 78B 13 D542Q), situato in contrada Piannenza nel Comune di Sant'Elpidio a Mare; 3) di impartire le prescrizioni di seguito riportate, da recepirsi nel procedimento di rinnovo dell'iscrizione di cui all'art. 216, comma 5, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152: - l'attività di recupero dei rifiuti speciali non pericolosi dovrà essere esercitata nel rispetto dei valori limite di emissione del rumore fissati dall'art. 3 del Piano comunale di classificazione acustica, approvato dal Consiglio Comunale di Sant'Elpidio Mare con deliberazione n. 37 del 29/7/2008. 4) di trasmettere copia conforme del presente provvedimento al Comune di Sant'Elpidio a Mare, all'ARPAM Dipartimento di Fermo, all'ASUR di Fermo (Servizio igiene), al Corpo Forestale dello Stato (Comando Provinciale di Ascoli Piceno); 5) di trasmettere copia conforme del presente provvedimento all'impresa ROMANELLI TOMMASO, LUCA & C. S.n.c., con sede legale in Contrada Piannenza - Sant'Elpidio a Mare (FM); DETERMINA di corrispondere alla seguente ditta un acconto pari all'80% dell'indennità di esproprio affittata e sottoscritta come di seguito: - Società Telecom Italia S.p.A., con sede in Piazza degli Affari, 2 - Milano proprietaria dell'area distinta al N.C.T. del Comune di Pedaso, al foglio 3, particella 152, da occupare per mq. 310, da permutare a parziale compensazione dell'indennità di esproprio con porzione della particella 284 della superficie di mq. 200, sempre del Comune di Pedaso. Indennità spettante quale differenza di superficie pari a mq.110 - Euro 3.300,00. Fermo, 12 settembre 2013 IL DIRIGENTE Dott. Lucia Marinangeli _______________________________________________________ Provincia di Fermo Determinazione Dirigenziale n. 443 del 10/09/2013 - Impresa Romanelli Tommaso, Luca & C. S.n.c. - D.lgs.152/2006 - L.R. 3/2012 - "RINNOVO per un impianto autoriz- 14952 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 6) di pubblicare il presente provvedimento finale di verifica: a. per estremi sul B.U.R. delle Marche; b. in versione integrale sul sito web della Provincia di Fermo. 7) di richiamare che contro il presente provvedimento è ammesso ricorso al T.A.R. Marche entro 60 giorni o, in alternativa, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla sua notifica o, comunque, dalla sua piena conoscenza. gelo in Lizzola rilocalizzazione dell'intervento di due alloggi da Montecchio al capoluogo. LA GIUNTA PROVINCIALE omissis DELIBERA per quanto esposto in premessa, 1. di approvare la rilocalizzazione dell'intervento del Piano Provinciale 2006 - 2008 al Comune di S. Angelo in Lizzola, località capoluogo n. 2 alloggi per Euro 375.655,42; 2. di dare atto che la somma di Euro 375.655,42 già impegnata sul capitolo 40710/0, impegno 2895/2008, sub impegno 154/2009, buono d'ordine 344/2009; 3. di riconfermare l'intervento in Comune di S. Angelo in Lizzola, località capoluogo in luogo della frazione Montecchio, modificando il Piano Provinciale 2006 - 2008 approvato con delibera n. 86/2008 con la realizzazione di due alloggi di ERP sovvenzionata; 4. di dare atto che il Responsabile del procedimento, ai sensi dell'articolo 5, I ° comma, della Legge n. 241/90 e s.mi., è l'Arch. Giuseppe Rombini e che gli atti concernenti la presente fattispecie possono essere visionati presso il Servizio 6 “Edilizia Residenziale Pubblica, Logistica, Manutenzione impianti patrimonio provinciale”; 5. di trasmettere la deliberazione di Giunta Provinciale ai sensi del paragrafo 3.3. della D.A.C.R. n. 55/2007, alla Regione Marche; 6. di disporre la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche della deliberazione di Giunta provinciale; 7. di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile, ex art. 134, 4°comma, del T.U.E.L. del D.Lgs. 267/2000 e s.m.i. IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Luigi Francesco Montanini IL DIRIGENTE DEL SETTORE Dott. Roberto Fausti _______________________________________________________ Provincia di Pesaro e Urbino Deliberazione n. 205/2013 - Presa d'atto provvedimento Area Vasta 1 per la variazione del Direttore e la modifica dei Patti Sociali della "Farmacia Moscioni e Cantarini della dott.ssa Cantarini Rosa & C. Snc". LA GIUNTA PROVINCIALE omissis DELIBERA 1. Di prendere atto del provvedimento n. 188 del 26/02/2013 dell'Area Vasta 1, che qui si allega come parte integrante e sostanziale del presente atto, relativo alla variazione del Direttore e alla modifica dei patti sociali della "Farmacia Moscioni e Cantarini della dott.ssa Cantarini Rosa & C. snc", con sede in Fano, frazione Cuccurano, via Flaminia a seguito di recesso del socio dott.ssa Rossolini Maria Agnese; 2. Di dar ragguaglio del presente atto ai soggetti cointeressati; 3. Di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134 del TUEL in relazione ai tempi brevi per la pubblicazione sul BURM. _______________________________________________________ Comune di Apiro Deliberazione di C.C. n. 21 del 31/07/2013 Variante generale al P.R.G. comunale con adeguamento al P.T.C. Provinciale - rettifica approvazione finale con recepimento dei rilievi formulati dalla Provincia Macerata con la delibera G.P. n. 154 del 10/06/2013. _______________________________________________________ IL CONSIGLIO COMUNALE Provincia di Pesaro e Urbino Deliberazione n. 207 del 05/09/2013 - Piano Regionale di Edilizia Residenziale 2006 2008. Legge 179/1992. Comune di Sant’An- omissis DELIBERA 14953 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 1) DI DICHIARARE la sopra esposta premessa alla parte dispositiva parte integrante e sostanziale del presente atto; 2) DI ACCOGLIERE integralmente i rilievi formulati nella Delibera di G.P. n. 154 del 10.06.2013, e quindi di approvare la nuova stesura delle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) in accoglimento ai rilievi succitati nelle 2 versioni: - NTA adeguato ai rilievi con evidenziate le modifiche introdotte; - NTA adeguato ai rilievi versione approvata definitiva; 3) DI APPROVARE, ai sensi art. 26 comma 8 della L.R. 34/1992 s.mm., la versione definitiva delle NTA della variante generale al PRG con adeguamento al PTC, con recepimento dei rilievi espressi dalla Provincia di Macerata con il parere di Conformità Definitivo di cui alla Deliberazione di G.P. n. 154 del 10.06.2013; 4) DI INVIARE la presente ed i relativi elaborati progettuali alla Provincia di Macerata ai fini dell'esame ed approvazione di competenza ai sensi art. 26 della L.R. 34/1992 e ss.mm.; ANNO XLIV • N. 75 5) DI PUBBLICARE l'avviso della approvazione definitiva della presente variante sul BUR Marche ai sensi art. 40 comma 2 bis della L.R 34/1992 e ss.mm. e contestualmente all'albo pretorio comunale; 6) DI TRASMETTERE alla Giunta provinciale ai fini conoscitivi il presente PRG con il relativo atto di approvazione; 7) DI RICHIEDERE alla Giunta provinciale la erogazione del saldo 50% del contributo previsto nel bando approvato con D.G.P. n. 165 del 17.07.2007 e trasmettere alla medesima i file dwg degli elaborati, indagini, tavole di tutela costituenti l'intera variante generale al PRG; 8) DI DARE ATTO che le disposizioni del presente P.R.G. comunale adeguato al PTC entrano in vigore a partire dalla pubblicazione sul BUR; 9) DI DARE ATTO, a titolo ricognitivo, che gli elaborati tecnici definitivi costituenti la variante generale al PRG con adeguamento al PTC approvati con le precedenti deliberazioni di C.C. n. 3 del 09/04/2013 e n. 14 del 26/06/2013 e con la presente sono i seguenti: 14954 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14955 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14956 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 2. di approvare definitivamente, ai sensi dell'art. 30 della legge regionale n. 34/1992 e s.m.i., il piano di recupero presentato dalla sig.ra Evaristi Stefania, nata a Camerino il 02/06/1960 e residente a Guidonia Montecelio (RM) in via Francesco D. Guerrazzi n. 30, C.F.: VRS SFN 60H42 B474U, in qualità di proprietaria, relativo ai lavori di demolizione e ricostruzione di un fabbricato sull'unità immobiliare distinta al catasto fabbricati al foglio n. 38 con mappale 171, sub 9 e7, adibita ad abitazione e sita in Località Capolapiaggia; _______________________________________________________ Comune di Camerino Deliberazione di Giunta comunale n. 176 del 29/08/2013 avente ad oggetto l'approvazione definitiva della variante al piano di recupero d'iniziativa privata di un fabbricato residenziale sito in via Cesare Battisti, n. 32, nel centro storico di Camerino, approvato con delibera di Consiglio comunale n. 75 del 28/10/2010. LA GIUNTA COMUNALE omissis omissis DELIBERA IL RESPONSABILE Arch. Maurizio Forconi 1. la premessa è parte integrante del presente dispositivo; 2. di approvare definitivamente alle condizioni espresse dagli Enti interessati, ai sensi del dell'art. 30, comma 1 della L.R. 34/1992, la variante al piano di recupero d'iniziativa privata di un fabbricato residenziale sito in via Cesare Battisti, n. 32, censito al C.F. al foglio 125 con part. 431, approvato con Delibera di Consiglio comunale n. 75 dei 28/10/2010, assunta al n. 14077 di protocollo del 17/12/2012, presentata dalla sig.ra Caldarelli Giovanna, C.F.: CLDGNN49A69A474E, in qualità di comproprietaria, con la quale quest'ultima intende eseguire delle modifiche non sostanziali al piano di recupero precedentemente approvato, consistenti nella realizzazione di un lucernario, un comignolo e di alcune modifiche alle aperture esterne; _______________________________________________________ Comune di Camerino Deliberazione di Giunta comunale n. 181 del 05/09/2013 avente ad oggetto l'approvazione definitiva del piano di recupero di iniziativa privata per un fabbricato di civile abitazione sito in largo del Teatro n. 1. LA GIUNTA COMUNALE omissis DELIBERA 1. la premessa è parte integrante del presente dispositivo; 2. di approvare definitivamente alle condizioni espresse dagli Enti interessati, ai sensi del dell'art. 30, comma 1 della L.R. 34/1992, il piano di recupero di iniziativa privata presentato dal sig. Maccari Luca, nato a Camerino il 15/05/1968 ed ivi residente in largo del Teatro n. 1, C.F.: MCC LCU 68E15 B474D, in qualità di comproprietario, relativo ai lavori di ristrutturazione edilizia di un edificio destinato a civile abitazione sito in largo del Teatro n. 1, censito al C.F. al foglio 125, part. 33, sub 3; omissis IL RESPONSABILE Arch. Maurizio Forconi _______________________________________________________ Comune di Camerino Deliberazione di Giunta comunale n. 180 del 05/09/2013 avente ad oggetto l'approvazione definitiva del piano di recupero di iniziativa privata per un fabbricato sito in località Capolapiaggia. omissis IL RESPONSABILE Arch. Maurizio Forconi LA GIUNTA COMUNALE omissis _______________________________________________________ DELIBERA Comune di Osimo Deliberazione di Giunta Comunale n. 239 del 28/08/2013 - Sdemanializzazione tratto attuale di strada vicinale denominato Via del- 1. la premessa è parte integrante del presente dispositivo; 14957 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE _______________________________________________________ la Commenda e demanializzazione nuovo tratto di strada vicinale. omissis Città di Recanati Variante al P.R.G. per la valorizzazione di un'area di proprietà comunale in via dei Politi, ai sensi dell'art. 26 - Ter della l.r. 34/92 Approvazione definitiva. DELIBERA IL CONSIGLIO COMUNALE LA GIUNTA COMUNALE omissis - di procedere alla sdemanializzazione, per i motivi in premessa citati, del tratto attuale della strada vicinale via della Commenda, meglio individuato a seguito di redazione di frazionamento ed aggiornamento catastale stabilito dall'Agenzia del Territorio - Ufficio Provinciale di Ancona, al Fg. 20, part. 131 superficie mq. 523 (già individuata catastalmente negli atti comunali precedentemente adottati al C. T Fg. 21 superficie circa mq. 522, 61), destinando il relativo sedime al patrimonio disponibile del Comune; - di acquisire al demanio comunale il nuovo tratto di strada, fatto realizzare dai sigg.ri Mazzocchi Alberto/Chessi Sara, a seguito di regolare permesso di costruire n. 99/2011 del 07/09/2011 e presentazione del certificato di regolare esecuzione dei lavori redatto in data 28/09/2012 dal D.L. Stefania Zucchinali e acquisito al prot. 28871 del 03/10/2012, meglio individuato a seguito di redazione di frazionamento al C.T. al Fg. 20 part. 132 per una superficie complessiva di mq. 599 (già individuato catastalmente negli atti comunali precedentemente adottati al C. T Fg. 20 superficie presunta mq. 490,53); - di trasmettere un estratto del presente provvedimento, alla Regione Marche che provvede alla pubblicazione dello stesso sul B. U.R., ai sensi dell'art. 4 comma 2 della Legge Regionale 28 luglio 2003 n. 17 e verrà trasmesso entro un mese dalla pubblicazione al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Dipartimento delle Opere Pubbliche e per l'Edilizia - Direzione generale per le strade e le autostrade - Divisione V, per la registrazione nell'archivio nazionale delle strade ai sensi dell'art. 3, comma 4 del D.P.R. 16.12.1992 n. 495; - di dare atto che il presente provvedimento avrà effetto dall'inizio del secondo mese successivo a quello nel quale è stato pubblicato nel B. U.R., ai sensi dell'artt. 2 e 3 del D.P.R. 495/92; - di dare atto che il presente provvedimento non comporta impegno di spesa o diminuzione di entrata e non necessita quindi del parere contabile; - di dichiarare, con voti unanimi, il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134 del D.Lgs. n. 267/2000. DELIBERA 1. Le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente atto; 2. Di approvare definitivamente la variante parziale al Piano Regolatore Generale, consistente nella modifica della destinazione urbanistica dell'area comunale denominata "Piazza Verde", come "Zone per attrezzature pubbliche e di interesse generale", di cui all'articolo 32 delle nuove N.T.A., ed in particolare - "Attrezzature di interesse comune FC1-Sanitarie Assistenziali / FC2-Sociali Culturali / FC3Religiose" di cui all'articolo 33, (in conformità al P.R.G. adottato); - "Attrezzature per l'istruzione Fl1-Istruzione inferiore" di cui all'articolo 34 (in conformità al P.R.G. adottato); - "Parcheggi - Privati di uso pubblico" di cui all'articolo 33 "FC6 Piazza Verde - Comparto A2, destinazione FP Parcheggi: 1.050 mq fuori terra; - 900 mq interrati"; - Zone terziaria D2 di cui all'articolo 33 "FC6 Piazza Verde - Comparto A1, destinazione D2 Terziario: - SF 1.700 mq; - SUL 1.600 mq; Hmax 5.00 ml;" il tutto come meglio specificato negli elaborati di variante di seguito elencati: - Relazione illustrativa - Tav. n. 1 - Inquadramento urbanistico - Tav. n. 2 - Planivolumetrico - Tav. n. 3 - Piano interrato - Tav. n. 4 - Piano terra - Tav. n. 5 - Piazza Verde - Relazione geologica - Stralcio P.R.G. - Vigente - Stralcio P.R.G. - Adottato - Stralcio P.R.G. - Modificato - Stralcio N.T.A. - Modificate - Stralcio P.R.G. - Adeguato alle prescrizioni della Provincia di Macerata - Stralcio N.T.A. - Adeguate alle prescrizioni della Provincia di Macerata 14958 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 2. DI PRENDERE ATTO della nota di questo Comune del 26/06/2010, prot. n. 2783, con la quale è stato comunicato ai richiedenti l'avvio dei procedimento della pratica in argomento, ai sensi degli articoli 7 e 8 della Legge 07/08/1990, n. 241 e s.m.i., nonché della pubblicazione della stessa in data 29/06/2010, ai sensi e per gli effetti dell'art. 8 - comma 3 - della Legge 07.08.1990 n, 24.1 e s.m.i., all'Albo Pretorio Comunale per 30 giorni naturali successivi e continui N. pubblicazione 102/2010 - per il periodo 29/06/2010 29/07/2010), per dar modo ad altri soggetti interessati non facilmente individuabili, di partecipare al procedimento; 3. DI PRENDERE ATTO che durante il periodo di pubblicazione dell'avvio del procedimento all'Albo Pretorio come sopra indicato e fino alla data dei 22/10/2012, non sono pervenute osservazioni e/o opposizioni alla sdemanializzazione di un tratto della strada vicinale di Villa. dell'Agata, comportante la cessazione dell'uso pubblico di un tratto del vecchio tracciato della strada vicinale in argomento, non più in uso da oltre trent'anni e la classificazione ad uso pubblico del tratto stradale esistente, come risulta dal certificato del Segretario Comunale del. 22/10/2012; 4. DI PRENDERE ATTO dell'approvazione da parte della dalla Giunta Comunale con delibera n. 148 del 25/10/2012, della richiesta dei sig.ri; - BEISART MARIA RICCARDA, nata a Ingolstad (Germania) il 17/02/1949 - LIBORI LUCIANO, nato a Sant'Angelo in Vado (PU) il 05/10/1932 - GARULLI ANNA, nata a Sant'Angelo in Vado (PU) il 30/11/1939; - TOPI ASSUNTA, nata a Sant'Angelo in Vado (PU) il 06/02/1949, in qualità di legale rappresentante dell'AZIENDA AGRICOLA CAL BOCCO E LA PIEVE S.R.L. con sede a Sant'Angelo in Vado (PU); avanzata con nota del 18/06/2010, acquisita, agli di questo Comune in data 18/06/2010, prot. n. 2663, con la quale detti proprietari frontisti di un tratto della strada vicinale Villa dell'Agata hanno chiesto: - la cessazione dell'uso pubblico e la sdemanializzazione di un tratto del vecchio tracciato della strada vicinale Villa dell'Agata in argomento, non più in uso da oltre trent'anni, con retrocessione del terreno ai proprietari frontisti, evidenziato in. rosso nella planimetria allegata al presente atto; - la classificazione del tratto stradale esistente a strada vicinale con dichiarazione di uso pubblico (strada privata di uso pubblico), già in uso da molto tempo e alternativo alla viabilità indicata nella mappa catastale, con relativa area per 3. Dare atto che in riferimento al P.R.G. in adeguamento al P.T.C., adottato definitivamente con Delibera di C.C. n. 6 del 07/02/2013, la variante "Piazza Verde" in oggetto, prevede la medesima destinazione urbanistica generale di "Zone per attrezzature pubbliche e di interesse generale", di cui all'articolo 32 delle nuove N.T.A., e che la stessa verrà adeguata alle prescrizioni formulate dalla Provincia di Macerata con Atto n. n. 43 del 01/03/2013; 4. Dare atto che l'area ex Mosca verrà qualificata all'interno degli standard richiesti con destinazione di parcheggio pubblico - FP per complessivi 590 mq in aggiunta ai 50 mq del Comparto A2, mentre verrà attuato, per complessivi 640 mq, il verde pubblico FV1 ai sensi dell'articolo 51, co. 6 del RET; 5. Dare atto che le procedure per l'approvazione definitiva della presente variante sono quelle stabilite dall'art. 26-ter della L.R. 34/92, in quanto riguarda un'area di proprietà comunale denominata "Piazza Verde", attraverso l'alienazione e valorizzazione di cui all'art. 58, comma 2, del D.L. n. 112/2008 convertito con legge n. 133/2008; 6. Dare atto che il Consiglio Comunale con delibera n. 81 del 06.12.2010, si era già favorevolmente espresso per la proposta di riqualificazione di detta piazza pubblica e la realizzazione di nuovi parcheggi; 7. Designare quale responsabile del procedimento amministrativo e dell'esecuzione del presente atto il Responsabile del Servizio Programmazione e Gestione del Territorio, Dott. Arch. Claudio Agostinelli. 8. Dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile. _______________________________________________________ Comune di Sant’Angelo in Vado Strada vicinale Villa dell'Agata. Cessazione dell'uso pubblico e sdemanializzazione di un tratto di strada vicinale e classificazione ad uso pubblico di un tratto di strada esistente. IL RESPONSABILE DEL SETTORE URBANISTICA omissis DETERMINA 1. DI RITENERE la premessa parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, anche ai fini dell'art. 3 della legge 07/08/1990, n. 241 e s.m.i.; 14959 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE lo spazio di manovra, realizzato in questo Comune, Località Villa dell'Agata - su area distinta al Catasto Terreni al Foglio 20 - Particelle 1,35/p - 137/p - 140/p - 148/p. di proprietà dei signori Libori Luciano (1l2) e Garulli Anna (1l2), evidenziata in verde nella planimetria allegata al presente atto; 5. DI DECLASSIFICARE, dichiarare la. cessazione dell'uso pubblico e sdemanializzare il tratto di strada vicinale Villa dell'Agata in argomento (evidenziato in rosso nella planimetria catastale allegata al presente atto), con relativa cessazione dell'uso pubblico e retrocessione del terreno ai proprietari frontisti, di seguito indicati, ognuno per le proprie quote e per le rispettive competenze: - BEISART MARIA RICCARDA, nata a Ingolstad (Germania) il 17/02/1949 - LIBORI LUCIANO, nato a Sant'Angelo in Vado (PU) il 05/10/1932 - GARULLI ANNA, nata a Sant'Angelo in Vado (PU) il 30/11/1939; - AZIENDA AGRICOLA CAL BOCCO E LA PIEVE s.r.l , con sede a Sant'Angelo in Vado (PU); da definire con apposito tipo di frazionamento, da redigere a cura e spese dei richiedenti, a seguito del perfezionamento della procedura di declassificazione in argomento, da definire e concludere con apposito atto notarile; 6. DI CLASSIFICARE a strada. vicinale con conseguente dichiarazione di uso pubblico il tratto stradale esistente (strada privata di uso pubblico), già in uso da. molto tempo e alternativo alla viabilità indicata. nella mappa catastale, con relativa area per lo spazio di manovra, realizzato in questo Comune, località Villa dell'Agata - su area distinta al Catasto Terreni al Foglio 20 - Particelle 135/p - 137/p - 140/p - 148/p di proprietà dei signori Libori Luciano (1/2) e Garulli Anna (1/2) - (evidenziata in verde nella planimetria allegata al presente atto), da identificare con apposito tipo di frazionamento, da redigere a cura e spese dei richiedenti, a seguito del perfezionamento della procedura di declassificazione in argomento, da definire e concludere con apposito atto notarile; 7. DI STABILIRE che tutte le spese per il perfezionamento della pratica in argomento: - redazione tipi di frazionamento; - stipula atto notarile e successiva registrazione, trascrizione e volturazione; - ogni altro onere per completare l'iter della pratica in argomento; sono a totale carico dei richiedenti e quindi senza, alcun onere a carico del Comune; 8. DI STABILIRE che la presente Determinazione verrà pubblicata per estratto nel Bollettino Regionale e verrà trasmessa, entro un mese dalla pubblicazione, al Ministero LL.PP. - Ispettorato Generale per la circolazione e Sicurezza Stradale di Roma, per, la registrazione nell'archivio nazionale delle strade di cui all'art. 226 del codice, ai sensi dell'art. 3 - comma 4 - del D.P.R. 16.12.1992, n. 495; 9. DI STABILIRE che l'efficacia del presente atto avrà inizio dal secondo mese successivo a quello della sua pubblicazione nel B.U.R., ai sensi dell'art. 3 - comma 5 - del D.P.R. 495/1992; UFFICIO TECNICO ASSOCIATO "MASSA TRABARIA" IL RESPONSABILE DEL SETTORE URBANISTICA Geom. Daniel Luis Bartolucci _______________________________________________________ ASUR – Area Vasta n. 2 – Ancona Determina del direttore generale n. 694 del 18/09/2013 - Art.15 ACN PLS 15/12/2005 e ss.mm.ii. Graduatoria Regionale annuale, provvisoria, dei medici specialisti nella Pediatria di L.S. - Anno 2014 - DGRM n. 667 del 12/5/2003. IL DIRETTORE GENERALE ASUR omissis DETERMINA 1. di provvedere alla stesura della graduatoria regionale annuale provvisoria dei medici Pediatri di Libera Scelta da incaricare per l'espletamento delle attività regolamentate dall'ACN PLS del 15/12/2005 e ss.mm.ii., ai sensi dell'art.15 del predetto ACN; 2. di escludere dalla graduatoria medesima due domande, per le motivazioni di cui all'allegato n.1, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto; 2. di escludere altresì una domanda di integrazione titoli per le motivazioni di cui all'allegato n. 2 , parte integrante e sostanziale del presente atto. Lo specialista pediatra tuttavia viene iscritto nella graduatoria 2014 col punteggio della graduatoria precedente, ai sensi dell'art. 15, comma 1; 4. di approvare la graduatoria regionale annuale provvisoria, da valere per l'anno 2014, di cui all' allegato n. 3 , che forma parte integrante del presente atto; 5. di provvedere alla pubblicazione sul Bollettino 14960 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE Ufficiale della Regione Marche della graduatoria provvisoria annuale in argomento, ai sensi dell'art.15, comma 8, del predetto ACN PLS, entro la scadenza massima del 30/9/2013; 6. di precisare infine che: - eventuali osservazioni in merito ai punteggi assegnati, secondo il fac-simile di richiesta di riesame che si allega (all. n. 4), dovranno essere spedite a mezzo raccomandata A.R. all'Unità Operativa Convenzioni e Prestazioni/Gestione Graduatorie Regionali – Ufficio Attività Regionali MG e PLS - presso l'AV2 - , Via C.Colombo, 106 - Ancona - entro e non oltre il termine perentorio di 30 giorni a decorrere dal giorno successivo a quello di pubblicazione sul BUR Marche; - trascorso tale termine, qualora non pervengano osservazioni al riguardo, la graduatoria medesima verrà approvata in via definitiva con specifico atto, da pubblicarsi sul BUR Marche, ai sensi del più volte citato art.15 , comma 9, dell'ACN PLS del 15.12.2005 e ss.mm.ii., entro il 31/12/2013; omissis IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO Dott. Alberto Carelli IL DIRETTORE SANITARIO Dott. Giorgio Caraffa IL DIRETTORE GENERALE Dott. Piero Ciccarelli 14961 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14962 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14963 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ALLEGATO N. 3 26 SETTEMBRE 2013 14964 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14965 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14966 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14967 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14968 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14969 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14970 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14971 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14972 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14973 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE sensi del più volte citato art.15, comma 10, dell'ACN MG del 23/3/2005 e ss.mm.ii., entro il 31/12/2013; _______________________________________________________ ASUR – Area Vasta n. 2 – Ancona Determina del direttore generale n. 690 del 18/09/2013 - Graduatoria regionale annuale provvisoria dei Medici di MG da incaricare nel SETTORE DELL'ASSISTENZA PRIMARIA. Anno 2014 - DGRM n. 667 del 12/5/03. omissis IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO Dott. Alberto Carelli IL DIRETTORE GENERALE ASUR IL DIRETTORE SANITARIO Dott. Giorgio Caraffa omissis IL DIRETTORE GENERALE Dott. Piero Ciccarelli DETERMINA 1. di provvedere alla stesura della graduatoria regionale annuale provvisoria della Regione Marche dei medici di Medicina Generale da incaricare nel Settore dell'Assistenza Primaria per l'espletamento delle attività regolamentate dall'ACN MG del 23/3/2005 e ss.mm.ii., ai sensi dell'art.15 del predetto ACN, anno 2014; 2. di escludere dalla graduatoria medesima n. 8 domande di primo inserimento, per le motivazioni di cui all'allegato n. 1, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto; 3. di escludere altresì n. 17 domande di integrazione titoli per le motivazioni di cui all' allegato n. 2 , parte integrante e sostanziale del presente atto. I medici tuttavia vengono iscritti nella graduatoria 2014 col punteggio della graduatoria dell'anno precedente, ai sensi dell'art. 15 , comma 1; 4. di approvare la graduatoria regionale annuale provvisoria, da valere per l'anno 2014, come da allegato elenco, che forma parte integrante e sostanziale del presente atto (all.n.4); 5. di provvedere alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche della graduatoria provvisoria annuale in argomento, entro la scadenza massima del 30.09.2013; 6. di precisare infine che: - eventuali osservazioni in merito ai punteggi assegnati, secondo il facsimile di richiesta di riesame che si allega (all. n. 5), dovranno essere spedite a mezzo raccomandata A.R. all'Unità Operativa Convenzioni e Prestazioni/Gestione Graduatorie Regionali – Ufficio Attività Regionali MG e PLS - presso la AV 2 - Via C. Colombo, 106 - Ancona -, entro e non oltre il termine perentorio di 30 giorni a decorrere dal giorno successivo a quello di pubblicazione sul BUR Marche; - trascorso tale termine, qualora non pervengano osservazioni al riguardo, la graduatoria medesima verrà approvata in via definitiva con specifico atto, da pubblicarsi sul BUR Marche, ai 14974 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14975 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14976 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14977 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ALLEGATO N. 4 26 SETTEMBRE 2013 14978 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14979 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14980 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14981 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14982 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14983 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14984 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14985 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14986 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14987 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14988 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14989 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14990 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14991 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14992 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14993 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14994 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14995 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14996 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14997 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14998 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 14999 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15000 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15001 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15002 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15003 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15004 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15005 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15006 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15007 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15008 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15009 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15010 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15011 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15012 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15013 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15014 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15015 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15016 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15017 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15018 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15019 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15020 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15021 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15022 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15023 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15024 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15025 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15026 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15027 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE sensi del più volte citato art.15, comma 10, dell'ACN MG del 23/3/2005 e ss.mm. ii., entro il 31.12.2013; _______________________________________________________ ASUR – Area Vasta n. 2 – Ancona Determina del direttore generale n. 691 del 18/09/2013 - Graduatoria regionale annuale provvisoria dei Medici di MG da incaricare nel SETTORE DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE Anno 2014 - DGRM n. 667 del 12/5/03. omissis IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO Dott. Alberto Carelli IL DIRETTORE GENERALE ASUR IL DIRETTORE SANITARIO Dott. Giorgio Caraffa omissis IL DIRETTORE GENERALE Dott. Piero Ciccarelli DETERMINA 1. di provvedere alla stesura della graduatoria regionale annuale provvisoria della Regione Marche dei medici di Medicina Generale da incaricare nel Settore della Continuità Assistenziale per l'espletamento delle attività regolamentate dall'ACN MG del 23/3/2005 e ss.mm.ii., ai sensi dell'art.15 del predetto ACN, anno 2014; 2. di escludere dalla graduatoria medesima n. 11 domande di primo inserimento, per le motivazioni di cui all'allegato n. 1, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto; 3. di escludere altresì n. 12 domande di integrazione titoli per le motivazioni di cui all' allegato n. 2 , parte integrante e sostanziale del presente atto. I medici tuttavia vengono iscritti nella graduatoria 2014 col punteggio della graduatoria dell'anno precedente, ai sensi dell'art. 15 , comma 1; 4. di approvare la graduatoria regionale annuale provvisoria, da valere per l'anno 2014, come da allegato elenco, che forma parte integrante e sostanziale del presente atto (all. n. 3); 5. di provvedere alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche della graduatoria provvisoria annuale in argomento, entro la scadenza massima del 30/09/2013; 6. di precisare infine che: - eventuali osservazioni in merito ai punteggi assegnati, secondo il fac-simile di richiesta di riesame che si allega (all. n. 4), dovranno essere spedite a mezzo raccomandata A.R. all'Unità Operativa Convenzioni e Prestazioni/Gestione Graduatorie Regionali - Ufficio Attività Regionali MG e PLS - presso la AV 2 - Via C. Colombo, 106 - Ancona - entro e non oltre il termine perentorio di 30 giorni a decorrere dal giorno successivo a quello di pubblicazione sul BUR Marche; - trascorso tale termine, qualora non pervengano osservazioni al riguardo, la graduatoria medesima verrà approvata in via definitiva con specifico atto, da pubblicarsi sul BUR Marche, ai 15028 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15029 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15030 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ALLEGATO N. 3 26 SETTEMBRE 2013 15031 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15032 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15033 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15034 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15035 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15036 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15037 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15038 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15039 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15040 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15041 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15042 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15043 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15044 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15045 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15046 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15047 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15048 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15049 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15050 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15051 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15052 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15053 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15054 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15055 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15056 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15057 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15058 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15059 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15060 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15061 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15062 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15063 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15064 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15065 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15066 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15067 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15068 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15069 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE sensi del più volte citato art.15, comma 10, dell'ACN MG del 23/3/2005 e ss.mm.ii., entro il 31.12.2013; _______________________________________________________ ASUR – Area Vasta n. 2 – Ancona Determina del direttore generale n. 692 del 18/09/2013. Graduatoria regionale annuale provvisoria dei Medici di MG da incaricare nel SETTORE DELL'EMERGENZA SANITARIA TERRITORIALE. Anno 2014 - DGRM n.667 del 12/5/03. omissis IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO Dott. Alberto Carelli IL DIRETTORE SANITARIO Dott. Giorgio Caraffa IL DIRETTORE GENERALE ASUR omissis IL DIRETTORE GENERALE Dott. Piero Ciccarelli DETERMINA 1. di provvedere alla stesura della graduatoria regionale annuale provvisoria della Regione Marche dei medici di Medicina Generale da incaricare nel Settore dell'Emergenza Sanitaria Territoriale per l'espletamento delle attività regolamentate dall'ACN MG del 23/3/2005 e ss.mm.ii., ai sensi dell'art.15 del predetto ACN, anno 2014; 2. di escludere dalla graduatoria medesima n. 6 domande di primo inserimento, per le motivazioni di cui all'allegato n.1, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto; 3. di escludere altresì n. 4 domande di integrazione titoli per le motivazioni di cui all' allegato n. 2 , parte integrante e sostanziale del presente atto. I medici tuttavia vengono iscritti nella graduatoria 2014 col punteggio della graduatoria dell'anno precedente, ai sensi dell'art. 15, comma 1; 4. di approvare la graduatoria regionale annuale provvisoria, da valere per l'anno 2014, come da allegato elenco, che forma parte integrante e sostanziale del presente atto (all. n. 4); 5. di provvedere alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche della graduatoria provvisoria annuale in argomento, entro la scadenza massima del 30/09/2013; 6. di precisare infine che: - eventuali osservazioni in merito ai punteggi assegnati, secondo il fac-simile di richiesta di riesame che si allega (all. n. 5), dovranno essere spedite a mezzo raccomandata A.R. all'Unità Operativa Convenzioni e Prestazioni/Gestione Graduatorie Regionali - Ufficio Attività Regionali MG e PLS - presso la AV 2 - Via C. Colombo, 106 - Ancona, entro e non oltre il termine perentorio di 30 giorni a decorrere dal giorno successivo a quello di pubblicazione sul BUR Marche; - trascorso tale termine, qualora non pervengano osservazioni al riguardo, la graduatoria medesima verrà approvata in via definitiva con specifico atto, da pubblicarsi sul BUR Marche, ai 15070 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15071 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15072 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15073 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ALLEGATO N.4 26 SETTEMBRE 2013 15074 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15075 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15076 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15077 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15078 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15079 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15080 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15081 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15082 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15083 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15084 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15085 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15086 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15087 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15088 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15089 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15090 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15091 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15092 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15093 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15094 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15095 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 sensi del più volte citato art.15, comma 10, dell'ACN MG del 23/3/2005 e ss.mm. ii., entro il 31/12/2013; _______________________________________________________ ASUR – Area Vasta n. 2 - Ancona Determina del direttore generale n. 693 del 18/09/2013 - Graduatoria regionale annuale provvisoria dei Medici di MG da incaricare nel SETTORE DELLA MEDICINA DEI SERVIZI. Anno 2014 - DGRM n. 667 del 12/5/03. omissis IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO Dott. Alberto Carelli IL DIRETTORE GENERALE ASUR IL DIRETTORE SANITARIO Dott. Giorgio Caraffa omissis DETERMINA IL DIRETTORE GENERALE Dott. Piero Ciccarelli 1. di provvedere alla stesura della graduatoria regionale annuale provvisoria della Regione Marche dei medici di Medicina Generale da incaricare nel Settore della Medicina dei Servizi per l'espletamento delle attività regolamentate dall'ACN MG del 23/3/2005 e ss.mm.ii., ai sensi dell'art.15 del predetto ACN, anno 2014; 2. di escludere dalla graduatoria medesima n. 8 domande di primo inserimento, per le motivazioni di cui all'allegato n. 1, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto; 3. di escludere altresì n. 16 domande di integrazione titoli per le motivazioni di cui all'allegato n. 2, parte integrante e sostanziale del presente atto. I medici tuttavia vengono iscritti nella graduatoria 2014 col punteggio della graduatoria dell'anno precedente, ai sensi dell'art. 15 , comma 1; 4. di approvare la graduatoria regionale annuale provvisoria, da valere per l'anno 2014, come da allegato elenco, che forma parte integrante e sostanziale del presente atto (all. n. 4); 5. di provvedere alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche della graduatoria provvisoria annuale in argomento, entro la scadenza massima del 30.09.2013; 6. di precisare infine che: - eventuali osservazioni in merito ai punteggi assegnati, secondo il facsimile di richiesta di riesame che si allega (all.n.5), dovranno essere spedite a mezzo raccomandata A.R. all'Unità Operativa Convenzioni e Prestazioni/Gestione Graduatorie Regionali – Ufficio Attività Regionali MG e PLS - presso la AV 2 - Via C. Colombo, 106 - Ancona, entro e non oltre il termine perentorio di 30 giorni a decorrere dal giorno successivo a quello di pubblicazione sul BUR Marche; - trascorso tale termine, qualora non pervengano osservazioni al riguardo, la graduatoria medesima verrà approvata in via definitiva con specifico atto, da pubblicarsi sul BUR Marche, ai 15096 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15097 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15098 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15099 ANNO XLIV • N. 75 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ALLEGATO N. 4 26 SETTEMBRE 2013 15100 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15101 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15102 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15103 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15104 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15105 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15106 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15107 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15108 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15109 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15110 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15111 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15112 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15113 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15114 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15115 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15116 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15117 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15118 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15119 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15120 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15121 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15122 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15123 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15124 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15125 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15126 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15127 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15128 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15129 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15130 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15131 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15132 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15133 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15134 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15135 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15136 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15137 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15138 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15139 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15140 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15141 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15142 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15143 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 di affidare alla C.I.I.P. SPA - CICLI INTEGRATI IMPIANTI PRIMARI - la gestione del servizio idrico integrato di cinquantanove (59) comuni compresi nell'Ambito Territoriale Ottimale n. 5 fra i quali è compreso il Comune di Ascoli Piceno; CHE l'AATO Marche Sud - Ascoli Piceno, competente per territorio, con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 67 del 17 luglio 2013, ha delegato alla CIIP SPA tutte le funzioni amministrative, ad eccezione della dichiarazione di pubblica utilità dell'opera, inerenti le procedure di espropriazione delle opere e degli impianti previsti in progetto indicato in oggetto. CHE la CIIP SPA - CICLI INTEGRATI IMPIANTI PRIMARI, concessionaria dei servizio idrico integrato come sopra richiamato, nella qualità di soggetto asservente delle arre occorrenti ai lavori di cui in oggetto, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 11, comma 2, articolo 16, commi 4 e 5 e articolo 19 commi 1 e seguenti, del D.P.R. 327/2001 e successive modificazioni nonché dell'art. 8 della legge 241/1990, con il presente avviso _______________________________________________________ Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Emilia Romagna e Marche Porto di Ancona - realizzazione di un terminal di trasporto combinato nell'area ferroviaria “ex scalo Marotti”, art. 81 D.p.r. n. 616/77 e ss.mm.ii. IL PROVVEDITORE omissis ACCLARA in conformità alla deliberazione n. 138 del 26.04.2013 del Commissario Straordinario del Comune di Ancona, alla deliberazione n. 907 del 17.06.2013 della Giunta Regionale Marche ed al verbale della Conferenza di Servizi del 24.07.2013, che qui devono intendersi integralmente richiamati, l'intesa Stato -Regione di cui all'art. 81 del D.p.r. 616/77 e all'art. 2 del D.p.r. n. 383/94, in merito alla localizzazione dell'intervento finalizzato alla realizzazione di un terminal di trasporto combinato nell'area ferroviaria "ex scalo Marotti" nel Porto di Ancona. Sono fatti salvi ed impregiudicati gli eventuali ulteriori adempimenti di competenza di altre Amministrazioni che esulano dall'accertamento della conformità urbanistica. COMUNICA L'avvio del procedimento diretto all'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio nonché l'avvio del procedimento relativo alla dichiarazione di pubblica utilità dell'opera. Coloro che vi abbiano interesse possono presentare in forma scritta le loro eventuali osservazioni alla CIIP Spa presso la sede centrale di Ascoli Piceno, Via della Repubblica n. 24. A tal fine si rende noto: - che il piano particellare e l'intero progetto definitivo con tutta la connessa documentazione, sono consultabili presso la sede della CIIP Spa - sita in Ascoli Piceno - Via della Repubblica n. 24 o presso l'ufficio tecnico del Comune di Ascoli Piceno; - che il Responsabile del Procedimento della CIIP è l'Arch. Maria Cristina Paoletti; - che nel formulare le osservazioni può essere chiesto che l'esproprio riguardi anche le frazioni residue dei beni che non siano state prese in considerazione, qualora per essi risulti una disagevole utilizzazione ovvero siano necessari considerevoli lavori per disporne un'agevole utilizzazione; - Che la realizzazione dei lavori indicati in oggetto è prevista dal Piano degli Investimenti parte integrante della convenzione di affidamento del servizio idrico integrato da parte dell'AATO n. 5 al gestore CIIP SPA, con il Codice Identificativo 594; - Che sono interessati alla procedura di asservimento e/o esproprio le seguenti ditte: Ancona, 11/09/2013 IL PROVVEDITORE Dott. Ing. Vittorio Rapisarda Federico _______________________________________________________ CIIP – Cicli Integrati Impianti Primari spa – Ascoli Piceno Interventi sulla rete fognaria comunale di Ascoli Piceno - C.C. FX75 - ID. 594 - Comunicazione di avvio del procedimento di asservimento e/o espropriazione ai sensi e per gli effetti degli art. 11, comma 2, 16, commi 4 e 5, e 19 commi 1 e seguenti del D.P.R. 327/2001 e successive modificazioni e dell'art. 8 legge 7 agosto 1990 n.241. PREMESSO CHE l'assemblea dell'Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale n. 5 - Marche Sud -, con delibera Assembleare n. 18 del 28 Novembre 2007, ha stabilito, ai sensi della vigente normativa nazionale e regionale 15144 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE COMUNE DI ASCOLI PICENO ANNO XLIV • N. 75 gioni migliorative e/o costruzioni realizzate dopo la presente comunicazione di avvio del procedimento. AREE DA OCCUPARE E ASSERVIRE Ascoli Piceno, lì 09 Settembre 2013 1) ARMANDI CESIRA, proprietaria per 2/24, Foglio n. 69, particella n. 233; 2) CARPANI CARLO, proprietario per 3/24, Foglio n. 69, particella n. 233; 3) CARPANI ENRICO, proprietaria per 2/24, Foglio n. 69, particella n. 233; 4) CARPANI ENRICO, proprietaria per 4/24, Foglio n. 69, particella n. 233; 5) CARPANI GIULIA, proprietaria per 2/24, Foglio n. 69, particella n. 233; 6) CARPANI GIULIA, proprietaria per 4/24, Foglio n. 69, particella n. 233; 7) CRESCENZI GIUSEPPINA ELIA, proprietaria per 3/24, Foglio n. 69, particella n. 233; 8) MARTELLI VINCENZO, proprietario per 1/24, Foglio n. 69, particella n. 233; 9) PIERAGOSTINI GIOVANNA, proprietaria per 1/24, Foglio n. 69, particella n. 233; 10) PIERANTOZZI FILOMENA, usufrutto per 4/24, Foglio n. 69, particella n. 233; 11) TIRABASSI DAVID, proprietaria per 2/24, Foglio n. 69, particella n. 233; 12) FABIANI LUIGINA, comproprietaria, Foglio n. 69, particella n. 228; 13) FABIANI MARIA, comproprietaria, Foglio n. 69, particella n. 228; 14) FABIANI FABIO ANTONIO, comproprietario, Foglio n. 69, particella n. 228; 15) FABIANI LUIGINA, proprietaria, Foglio n. 69, particella n. 762; 16) FABIANI LUIGINA, proprietaria per 2/15, Foglio n. 69, particella n. 229; 17) FABIANI LUIGINA, proprietaria per 1/5, Foglio n. 69, particella n. 229; 18) FABIANI MARIA, proprietaria per 333/1000, Foglio n. 69, particella n. 229; 19) FABIANI PIETRO, proprietario per 2/15, Foglio n. 69, particella n. 229; 20) FABIANI PIETRO, proprietario per 1/5, Foglio n. 69, particella n. 229; 21) PANICHI PIER LUIGI, proprietario per 1/3, Foglio n. 69, particella n. 292; 22) PANICHI PIER LUIGI, proprietario per 2/3, Foglio n. 69, particella n. 292. IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ESPROPRIATIVO Geom. Gabiele Coccia COMUNICAZIONI DI AVVIO DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI _______________________________________________________ Regione Marche - Giunta Regionale - Servizio Infrastrutture, Trasporti, Energia Posizione di Funzione Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali L.R. n° 3/2012 art. 8. Procedura di verifica di assoggettabilità. "Progetto per il recupero funzionale del "Mulino Torri" al fine di realizzare una micro centrale idroelettrica sul fiume Cesano di potenza nominale pari a 44 kW". Soggetto proponente: FINMAG srl di Fano (PU). Avvio procedimento e richiesta contributi istruttori. La ditta FINMAG srl di Fano (PU) in data 24/08/2013 ha trasmesso gli elaborati del "Progetto per il recupero funzionale del "Mulino Torri" al fine di realizzare una micro centrale idroelettrica sul fiume Cesano di potenza nominale pari a 44 kW" assunto al protocollo del Servizio Infrastrutture Trasporti ed Energia, P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali, n° 56099 del 28/08/2013, ai fini dell'avvio del procedimento di verifica di assoggettabilità ai sensi dell'art. 8 della L.R. n. 3/2012. In data 19/09/2013 è stata data pubblicità al deposito dei progetto mediante pubblicazione dell'avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche n° 74, a carico del proponente, e sul sito web della Regione Marche a carico della scrivente autorità competente. Ai sensi degli artt. 7 e 8 della Legge n° 241/1990 con la presente si comunica l'avvio del procedimento, indicando in particolare: a) l'Amministrazione competente è la Regione Marche; b) l'oggetto del procedimento promosso è la procedura di verifica di assoggettabilità volta al rilascio del provvedimento di cui all'art. 8 della L.R. n° 3/2012; Si rammenta inoltre che, ai sensi dell'art. 32, comma 2, D.P.R. 327/2001, non si terrà conto delle pianta- 15145 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 BANDI DI CONCORSO c) l'ufficio competente è la P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali dei Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia ed il Responsabile del Procedimento è l'arch. Moriana Vitali, tel. 071/8063930, e-mail: [email protected]; _______________________________________________________ ARPAM – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche Avviso pubblico, per titoli e colloquio, per il conferimento di n. 1 incarico a tempo determinato nel profilo professionale di Collaboratore Tecnico Professionale - cat. D - per l’espletamento di attività di controllo e monitoraggio marino ed in particolare per l’effettuazione di campionamenti in immersione, con particolare riferimento al monitoraggio delle alghe tossiche, da assegnare al dipartimento provinciale di Ancona. d) i tempi del procedimento sono stabiliti dall'art. 8 della L.R. n° 3/2012 in 75 (settantacinque) giorni dalla pubblicazione dell'avviso, salvo interruzioni per richiesta di integrazioni; e) la data di pubblicazione sul BUR dell'avvenuto deposito è il 19/09/2013 e da tale data decorre il termine di 45 (quarantacinque) giorni di durata del deposito entro il quale chiunque abbia interesse può far pervenire le proprie osservazioni; In esecuzione della Determina n. 120/DG del 28.08.2013 è indetto avviso pubblico, per titoli e colloquio, per il conferimento di n. 1 incarico a tempo determinato, della durata di dodici mesi, nel profilo professionale di Collaboratore Tecnico Professionale (cat. D) per l’espletamento di attività di controllo e monitoraggio marino ed in particolare per l’effettuazione di campionamenti in immersione, con particolare riferimento al monitoraggio delle alghe tossiche, da assegnare al Dipartimento provinciale di Ancona. L’ammissione alla selezione, l’espletamento della stessa, il trattamento giuridico ed il trattamento economico sono disciplinati dal presente bando. Al predetto incarico è attribuito il trattamento economico e giuridico previsto dalle disposizioni legislative vigenti nonché dal C.C.N.L. in vigore per il personale del “Comparto Sanità”. L’ARPAM garantisce parità e pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro (ai sensi della Legge 125 del 10/04/1991, del D.Lgs n.198 del 11/04/2006 e del D.Lgs n. 5 del 25/01/2010). Il posto si intende riferito ad aspiranti dell’uno e dell’altro sesso. f) dalla stessa data 19/09/2013 decorre il termine di 30 (trenta) giorni entro il quale gli enti coinvolti rendono i propri contributi istruttori; g) gli elaborati sono consultabili, previo accordo, presso l'ufficio del Responsabile del Procedimento Arch. Moriana Vitali, Via Tiziano 44, Ancona. La documentazione progettuale rimane depositata, a far data dal 19/09/2013, presso l'autorità competente, Regione Marche Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia, P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali, Via Tiziano 44 Ancona e presso il Comune di Sant'Abbondio per 45 (quarantacinque) giorni decorrenti dalla data di pubblicazione dell'annuncio nel BURM, al fine di consentire a chiunque vi abbia interesse di prendere visione del progetto e presentare all'autorità competente osservazioni e memorie scritte. La documentazione ricevuta dallo scrivente ufficio ed inoltrata dal proponente ai sopra citati enti è inserita sulla pagina web: http://www.ambiente.marche.it/Ambiente/Valutazionieautorizzazioni/ValutazionediImpattoAmbientale/tabid/86/ctl/Dettaglio/mi d/626/lmpianto/570/Ditta/461/ID_proc/1163/TipoNIA/directory/V00504/Default.aspx ART. 1 REQUISITI GENERALI DI AMMISSIONE 1. Possono accedere all’impiego presso l’ARPAM i soggetti che possiedono i seguenti requisiti generali: a) cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti. Tale requisito non è richiesto per i soggetti appartenenti all’Unione europea, i quali devono, comunque, possedere i requisiti previsti dall’art. 3 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 febbraio 1994, n. 174, e pertanto: - godere dei diritti civili e politici anche negli Stati di appartenenza o provenienza; IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Dott. Arch. Moriana Vitali IL DIRIGENTE DELLA P.F. Dott. Geol. David Piccinini 15146 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 le domande di ammissione, fatto salvo quelli dell’idoneità fisica alla mansione che deve sussistere all’atto dell’accertamento da eseguirsi a cura dell’ARPAM. - essere in possesso, fatta eccezione della titolarità della cittadinanza italiana, di tutti gli altri requisiti previsti per i cittadini della Repubblica; - avere adeguata conoscenza della lingua italiana; b) idoneità fisica all’impiego; l’accertamento dell’idoneità fisica all’impiego - con particolare riferimento alla valutazione della idoneità alla mansione specifica ai sensi dell’art. 41 del D.Lgs. 81/08 e successive modificazioni - è effettuato dal medico competente dell’ARPAM prima dell’immissione in servizio; c) godimento dei diritti civili e politici. Non possono accedere all’impiego coloro che siano stati esclusi dall’elettorato politico attivo; d) non essere stati destituiti dall’impiego, dichiarati decaduti, dispensati ovvero licenziati disciplinarmente da una pubblica amministrazione: e) condanne penali: salvo i casi, stabiliti dalla legge, per alcune tipologie di reati che escludono l’ammissibilità all’impiego, l’Agenzia si riserva di valutare, a proprio insindacabile giudizio, l’ammissibilità all’impiego di coloro che abbiano riportato condanna penale irrevocabile alla luce del titolo del reato, dell’attualità, o meno, del comportamento negativo in relazione alle mansioni della posizione di lavoro messa a selezione; f) conoscenza di almeno una lingua straniera, almeno a livello iniziale, a scelta del candidato tra inglese e francese (qualora dal candidato non sia stata indicata la preferenza per una delle lingue sopra indicate il medesimo verrà automaticamente sottoposto alla verifica della conoscenza della lingua inglese). 2. Ai fini dell’ammissione alla procedura selettiva è necessario avere raggiunto la maggiore età e non avere raggiunto il limite massimo per il collocamento a riposo d’ufficio. 3. La mancanza di uno solo dei sopraindicati requisiti, unitamente ai requisiti specifici di accesso di cui al seguente articolo, comporta l’esclusione dalla selezione, in qualunque momento, con provvedimento motivato. Qualora sia accertato il vizio di uno dei requisiti prescritti, l’esclusione può avvenire in qualunque momento della selezione, anche successivamente alla formazione della graduatoria. 4. I suddetti requisiti, unitamente ai requisiti specifici di accesso di cui al seguente articolo 2, devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito nel bando per la presentazione del- ART. 2 REQUISITI SPECIFICI DI AMMISSIONE 1. Al fine dell’ammissione alla selezione candidati dovranno risultare in possesso: a) di una delle seguenti lauree: - Diploma di Laurea in Scienze Biologiche di cui all’ordinamento previgente al D.M. 509/99; - Laurea Specialistica o Laurea Magistrale in una delle seguenti classi determinate rispettivamente ai sensi del D.M. 509/99 o del D.M. 270/04 ed equiparate al suddetto titolo di studio in base al D.M. 09/07/2009 (G.U. n.233 del 07/10/2009): classe 6/S Biologia; classe LM-6 Biologia; - Laurea Triennale (L) in una delle seguenti classi determinate ai sensi del DM 509/909 o del D.M. 270/2004: classe 12 scienze biologiche; classe L13 scienze biologiche. Sono fatte salve le equipollenze stabilite dalle norme di legge in materia di titoli universitari, non suscettibili di interpretazione analogica. Per i titoli equipollenti o equivalenti dovranno essere indicati gli estremi del relativo provvedimento che ne dichiara l’equipollenza o l’equivalenza. b) dell’abilitazione all’esercizio della professione di Biologo. c) di brevetto subacqueo ricreativo/sportivo almeno di 2° livello riconosciuto a livello nazionale e internazionale; lo standard di qualità delle didattiche subacquee per attività ricreative e sportive devono essere definiti e/o certificati da organizzazioni nazionali o internazionali come: Confederazione Italiana delle Attività Subacquee (CIAS), Confédération Mondiale des Activités Subaquatiques (CMAS), Recreational Scuba Training Council (RSTC), European Underwater Federation (EUF), European Committee for Standardization (CEN); ART. 3 PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI AMMISSIONE 1. La domanda di ammissione alla selezione cui si intende partecipare, datata e sottoscritta dal can- 15147 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE didato (non occorre l’autenticazione della firma), redatta in carta semplice secondo il fac-simile allegato al presente bando (Allegato A), deve essere indirizzata all’ARPAM - Sede Centrale Via Caduti del lavoro, n.40 - 60131 ANCONA, entro e non oltre il 15° giorno successivo alla data di pubblicazione dei presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche. Qualora detto giorno sia festivo il termine è prorogato al primo giorno non festivo. La mancata sottoscrizione della domanda di ammissione alla selezione non è sanabile e comporta l’automatica esclusione dalla selezione stessa. 2. Le domande ed i relativi allegati possono essere presentati: - a mezzo del servizio postale (Raccomandata R.R.); farà fede in tal caso il timbro dell’Ufficio postale accettante; - direttamente all’Ufficio Protocollo dell’ARPAM dalle ore 9,00 alle ore 12,00 di tutti i giorni feriali, escluso il sabato. In tal caso la data di presentazione è comprovata a mezzo del solo datario, da apporre su una copia della domanda di cui il concorrente dovrà eventualmente munirsi. Si precisa che gli operatori dell’ARPAM non sono tenuti né abilitati al controllo circa la regolarità della domanda e dei relativi allegati. - mediante la modalità di invio della domanda sottoscritta e dei relativi allegati, in formato PDF, tramite l’utilizzo della posta elettronica certificata (PEC) personale del candidato esclusivamente all’indirizzo mail: [email protected]; si precisa che, in caso di trasmissione mediante PEC, il termine ultimo di invio, pena non ammissibilità, è fissato alle ore 12.00 del giorno di scadenza del bando. Non sono consentite altre modalità di invio 2. Il termine per la presentazione delle domande, delle dichiarazioni sostitutive nonché dei documenti e titoli è perentorio. Non saranno comunque accettate domande pervenute a questa Amministrazione oltre 5 giorni dalla data di scadenza, anche se inoltrate nei termini a mezzo del servizio postale. La produzione o la riserva di invio successivo di documenti è priva di effetto. 3. L’ARPAM declina ogni responsabilità per eventuale smarrimento della domanda o dei documenti spediti a mezzo servizio postale con modalità ordinarie nonché per il caso di dispersione di comunicazioni dipendenti dalla inesatta indicazione del recapito da parte del candidato o da mancata, oppure tardiva, comunicazione del cambiamento di indirizzo indicato nella domanda o per eventuali disguidi postali o telegrafici non imputabili a colpe dell’Amministrazione stessa. ANNO XLIV • N. 75 4. Nella domanda gli aspiranti devono indicare, pena esclusione dalla procedura selettiva, consapevole delle responsabilità penali e della decadenza dai benefici eventualmente conseguiti cui può andare incontro in caso di dichiarazione mendace ai sensi degli artt. 46,47,75 e 76 del DPR 445/2000: a. cognome e nome; b. la data, il luogo di nascita e la residenza; c. il possesso della cittadinanza italiana o equivalente; d) il comune nelle cui liste elettorali sono iscritti ovvero i motivi della loro non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime; e) le eventuali condanne penali riportate (anche se sia stata concessa amnistia, condono indulto e perdono giudiziale) e i procedimenti penali eventualmente pendenti; f) i titoli di studio posseduti, con l’indicazione della data di conseguimento, della classe, della sede e denominazione completa degli Istituti presso i quali i titoli sono stati conseguiti e della votazione; il titolo di studio conseguito all’estero deve aver ottenuto, entro la data di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di partecipazione alla selezione, la necessaria equipollenza ai diplomi italiani rilasciata dalle competenti autorità, da allegare alla domanda di partecipazione; g) l’abilitazione all’esercizio della professione di Biologo; h) la posizione nei riguardi degli obblighi militari; i) i servizi prestati presso pubbliche amministrazioni e le eventuali cause di cessazione di precedenti rapporti di pubblico impiego o di lavoro; j) di non essere stato destituito dall’impiego, dichiarato decaduto, dispensato ovvero licenziato disciplinarmente da una pubblica amministrazione; k) il domicilio presso il quale deve essere fatta ogni comunicazione inerente alla selezione e recapito telefonico. In caso di mancata indicazione vale, ad ogni effetto, la residenza di cui alla precedente lettera b); l. la lingua straniera conosciuta; m. i titoli che danno diritto a preferenza nella nomina (art. 5 D.P.R. 487/94); ART. 4 DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA 1. I concorrenti debbono presentare, a corredo della domanda: 15148 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 necessarie previste dalle certificazioni che sostituiscono. La mancanza, anche parziale, di tali elementi preclude la possibilità di procedere alla relativa valutazione. 7. In particolare nel caso in cui il candidato debba autocertificare attività lavorative svolte presso pubbliche amministrazioni o aziende private lo stesso dovrà indicare: - denominazione dell’ente/ amministrazione /azienda presso cui l’attività lavorativa è stata svolto; - il contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento; - profilo professionale/ qualifica professionale /livello/ categoria; - periodi di servizio con esatta indicazione della data di inizio e termine del rapporto di lavoro con indicazione di eventuali interruzioni del rapporto di lavoro; - tipologia del rapporto di lavoro (dipendente, libero professionista, socio lavoratore, etc.); - impegno orario settimanale (tempo pieno o parziale specificando la percentuale oraria rispetto alla prestazione lavorativa full-time. 8. L’ARPAM si riserva la facoltà di verificare la veridicità delle dichiarazioni sostitutive prodotte, che devono contenere con esattezza tutti gli elementi e le informazioni necessarie affinché l’Azienda sia posta nella condizione di poter determinare con certezza il possesso dei requisiti o la valutabilità dei titoli presentati. 9. L’interessato che si avvalga della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà deve allegare o presentare copia fotostatica di un valido documento di riconoscimento sia in caso di inoltro della domanda e della documentazione a mezzo del servizio postale sia direttamente all’Ufficio Protocollo dell’Azienda. 10. Non è consentito il riferimento a titoli presentati a questa o ad altra amministrazione o a documenti allegati alla domanda di partecipazione ad altre procedure concorsuali o selettive. 11. Non saranno prese in considerazione e comporteranno pertanto l’esclusione dalla selezione le domande prive di firma e le domande con omessa o errata indicazione della selezione al quale s’intende partecipare. 12. Il candidato ha l’obbligo di comunicare le successive variazioni di residenza e/o domicilio mediante fax (071-2132776) indirizzato all’Ufficio Personale dell’ARPAM, - Via Caduti del Lavoro n. 40 - 60131 Ancona, ed accompagnato dalla copia di un valido documento di riconoscimento oppure a mezzo raccomandata A.R. - documentazione relativa al possesso di titoli (di carriera, di studio, ecc.) che si ritiene opportuno far valere ai fini della valutazione di merito e della formazione della graduatoria; relativamente ai servizi prestati presso le aziende sanitarie o presso le aziende ospedaliere deve essere attestato se ricorrono o meno le condizioni in presenza delle quali il punteggio di anzianità deve essere ridotto e, in caso positivo, la misura della riduzione del punteggio; - curriculum formativo e professionale, datato e firmato - elenco in carta semplice dei documenti e dei titoli presentati. - copia fotostatica di un documento di identità in corso di validità. 2. Il curriculum formativo e professionale dovrà essere redatto su carta libera, datato e firmato e debitamente documentato; si precisa che le dichiarazioni effettuate nel curriculum non supportate da documentazione o da dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà non sono oggetto di valutazione. 3. I titoli ed i documenti, per essere oggetto di valutazione, devono essere prodotti in originale o in copia legale o autenticata ai sensi di legge; le pubblicazioni devono essere edite a stampa. Ai sensi del D.P.R. 28.12.2000, n. 445, la conformità all’originale dei titoli e delle pubblicazioni può essere resa anche in forma di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà; in tal caso alla dichiarazione deve essere allegata la fotocopia dei documenti originali. 4. Ai sensi dell’art. 15 della Legge 12.11.2011 n. 183, le certificazioni rilasciate dalla Pubblica Amministrazione in ordine a stati, qualità personali e fatti sono sempre sostituite dalle dichiarazioni di cui agli arti. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000 (dichiarazioni sostitutive di certificazioni e dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà). Non Potranno pertanto essere accettate certificazioni rilasciate, successivamente all’entrata in vigore della detta Legge n. 183/2011 da Pubbliche Amministrazioni e da gestori di pubblici servizi, che - ove presentate - devono ritenersi nulle. 5. Qualora venga presentata dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (Allegato B), tale dichiarazione deve essere resa nella consapevolezza che saranno applicate sanzioni penali in caso di dichiarazioni false o mendaci ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. n. 445/00 e che il candidato decadrà dai benefici acquisiti secondo quanto disposto dall’art. 75 dello stesso Decreto. 6. Le dichiarazioni sostitutive devono, in ogni caso, contenere tutti gli elementi e le informazioni 15149 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 13. L’ARPAM non assume responsabilità per la mancata ricezione di comunicazioni dipendente da inesatta indicazione del recapito da parte del concorrente oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento dell’indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore. ANNO XLIV • N. 75 ART. 7 COMMISSIONE ESAMINATRICE 1. Il Direttore Generale, dopo la scadenza del bando di selezione, nomina la commissione esaminatrice e mette a disposizione il personale necessario per l’attività della stessa. 2. La Commissione esaminatrice è così composta: - Presidente: un esperto scelto tra i dirigenti dell’ARPAM, di altre agenzie ambientali o di altre amministrazioni pubbliche, in possesso del diploma di laurea, competenti nelle materie oggetto della selezione, o tra docenti universitari nelle materie oggetto della selezione; - Componenti: due esperti scelti tra il personale dell’ARPAM, di altre agenzie ambientali o di altre amministrazioni pubbliche, competenti nelle materie oggetto della selezione ed inquadrati in categoria almeno pari rispetto a quella propria dei posti messi a selezione; - Segretario: un dipendente amministrativo dell’ARPAM, di categoria non inferiore alla C. 3. La commissione esaminatrice, ove necessario, può essere integrata da membri aggiunti per l’accertamento della conoscenza della lingua straniera. ART. 5 RIAPERTURA DEL TERMINE E REVOCA DELLA SELEZIONE 1. Il Direttore Generale dell’ARPAM può stabilire di riaprire il termine fissato nel bando per la presentazione delle domande allorquando il numero delle domande presentate entro il medesimo termine venga considerato insufficiente ad assicurare un esito soddisfacente della selezione. Ha inoltre facoltà di modificare, revocare o sospendere la presente selezione con provvedimento motivato. ART. 6 AMMISSIONE ED ESCLUSIONE DALLA SELEZIONE ART. 8 CESSAZIONE DALL’INCARICO DI COMPONENTE DELLA COMMISSIONE ESAMINATRICE 1. L’esclusione dei candidati dalla selezione è disposta con Determina del Dirigente dell’Ufficio Personale; relativamente alla verifica del possesso del requisito di cui al punto c) comma 1 del precedente art. 2 il Dirigente dell’Ufficio Personale si avvarrà di preliminare parere da parte del responsabile del Servizio Acque del Dipartimento provinciale di Ancona, unitamente ad esperto in immersioni del Servizio medesimo, in ordine alla congruità del brevetto conseguito rispetto a quello previsto nel bando quale requisito di ammissione. 2. Può anche essere disposta l’ammissione con riserva qualora sussista la necessità di acquisire ulteriori elementi di valutazione senza ritardare l’espletamento della procedura. L’eventuale nomina rimane sospesa sino allo scioglimento della riserva medesima. L’esclusione o l’ammissione con riserva sono comunicate ai candidati interessati a mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento. 3. I candidati che non ricevono comunicazione di esclusione o di ammissione con riserva sono ammessi alla procedura selettiva senza alcuna ulteriore formalità. 1. I componenti della commissione, il cui rapporto d’impiego si risolva per qualsiasi causa durante l’espletamento dei lavori della commissione, cessano dall’incarico, salvo conferma del Direttore Generale. ART. 9 TRASPARENZA AMMINISTRATIVA NELLA PROCEDURA SELETTIVA 1. La commissione esaminatrice, alla prima riunione, stabilisce i criteri e le modalità di valutazione dei titoli e del colloquio, da formalizzare nel relativo verbale. 2. La valutazione dei titoli verrà effettuata con i criteri di cui all’art. 18 del vigente regolamento aziendale per l’accesso dall’esterno agli impieghi presso l’ARPAM approvato con determina n. 27/DG del 5.3.2013. 15150 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 degli Enti Locali, con particolare riferimento alle competenze in materia di ambiente, e compiti istituzionali delle ARPA. 3. La votazione complessiva è determinata sommando il voto conseguito nella valutazione dei titoli al voto riportato nel colloquio. 4. Non è consentito il diritto d’accesso se non quando la selezione si sia formalmente conclusa; al termine del procedimento complessivo l’accesso potrà essere attivato nei limiti e con le condizioni di cui al regolamento approvato dall’ARPAM. In sede di colloquio la Commissione procederà alla verifica dei requisiti di conoscenza della lingua straniera, almeno a livello iniziale. 1. Per la valutazione dei titoli e del colloquio la commissione esaminatrice dispone complessivamente di 60 punti così ripartiti; a) 30 punti per i titoli; b) 30 punti per la prova orale I punti per la valutazione dei titoli sono così ripartiti: a) titoli di carriera punti 15 b) titoli accademici e di studio punti 3 c) pubblicazioni e titoli scientifici punti 3 d) curriculum formativo e professionale punti 9. 2. Il risultato della valutazione dei titoli deve precedere il colloquio orale. 2. L’avviso per la presentazione al colloquio, con la comunicazione del giorno, ora e sede ove si svolgerà il colloquio, sarà pubblicato sul sito istituzionale dell’ARPAM (www.arpa.marche.it) sezione Concorsi ed avvisi pubblici - almeno quindici giorni prima di quello in cui essi debbono sostenerla. La predetta pubblicazione ha valore di notifica a tutti gli effetti; l’assenza al colloquio comporterà comunque l’esclusione dalla selezione qualunque ne sia la causa. 3. I candidati dovranno presentarsi al colloquio muniti di un documento di identità in corso di validità, a pena di esclusione. 4. Il superamento del colloquio è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza, espressa in termini numerici, di almeno 21/30. 5. Il colloquio si svolge nel giorno stabilito, alla presenza dell’intera commissione, in sala aperta al pubblico. ART. 11 COLLOQUIO ART. 12 VERBALI RELATIVI ALLA SELEZIONE 1. Il colloquio verterà sui compiti connessi alla qualificazione professionale richiesta nonché sulle materie di specifica competenza ed in particolare: - principi e tecniche di monitoraggio ambientale riferiti alla matrice acqua - biondicatori in ambiente marino - preparazione del campione per le diverse tipologie di analisi biologiche, microbiologiche - inquinamento marino - sedimentologia e circolazione marina in Adriatico - misure e strumentazioni oceanografiche - immersioni subacquee scientifiche - sistemi di qualità - normativa comunitaria, statale e della Regione Marche in campo ambientale, con particolare riferimento all’inquinamento idrico ed acque destinate al consumo umano - organizzazione amministrativa dello Stato e 1. Di ogni seduta della commissione il segretario redige processo verbale dal quale devono risultare descritte tutte le fasi della selezione. 2. La commissione deve procedere, alla presenza di tutti i componenti, alla determinazione dei criteri generali per la valutazione dei titoli, all’esame degli stessi, all’espletamento della prova orale ed alla formulazione della graduatoria di merito dei candidati. 3. I punteggi relativi alla prova sono attribuiti con voti palesi; in caso di differenti valutazioni, il punteggio da attribuire é quello risultante dalla media aritmetica dei voti espressi da ciascun commissario. 4. Ciascun commissario, fermo restando l’obbligo della firma dei verbali della selezione, può far inserire nei medesimi, controfirmandole, tutte le osservazioni in merito a presunte irregolarità nello svolgimento della selezione ed il proprio eventuale dissenso circa le decisioni adottate dagli altri componenti della commissione. Eventuali osservazioni dei candidati, inerenti allo svolgimento della procedura selettiva, devono essere ART. 10 PUNTEGGI PER I TITOLI E COLLOQUIO 15151 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE formulate con esposto sottoscritto che deve essere allegato al verbale. 5. Al termine dei lavori, i verbali, unitamente a tutti gli atti della selezione, sono rimessi ai competenti uffici dell’ARPAM per le determinazioni di competenza. ANNO XLIV • N. 75 in relazione alla presenza di norme che stabiliscano il blocco delle assunzioni. 3. Scaduto inutilmente il termine assegnato per la presentazione della documentazione, non si darà luogo alla stipulazione del contratto. Il vincitore che non assuma servizio senza giustificato motivo entro il termine stabilito decade nei diritti conseguenti. ART. 13 GRADUATORIA ART. 15 TUTELA DELLA PRIVACY 1. Al termine della selezione viene formata la graduatoria secondo l’ordine dei punti della votazione complessiva riportata da ciascun candidato per i titoli ed il colloquio con l’osservanza, a parità di punti, delle preferenze previste dall’art. 5 del D.P.R. n. 487/94 e successive modificazioni ed integrazioni. 2. Il Direttore Generale dell’ARPAM, riconosciuta la regolarità degli atti della selezione, approva la graduatoria di merito con apposito provvedimento immediatamente efficace. 3. Successivamente all’approvazione della graduatoria di merito la stessa sarà pubblicata sul sito dell’ARPAM: www.arpa.marche.it 4. La graduatoria conserva validità per 36 mesi dalla data di adozione del provvedimento di approvazione. 5. La graduatoria, entro il termine di validità di cui sopra, potrà essere utilizzate anche per effettuare eventuali ulteriori assunzioni a tempo determinato, per il medesimo profilo professionale, per attività di controllo e monitoraggio marino ed in particolare per l’effettuazione di campionamenti in immersione, al fine di rispondere ad esigenze temporanee dell’ARPAM in conformità alle disposizioni normative al momento vigenti. 1. L’ARPAM, nel rispetto del D.lgs. 196/2003 recante il codice in materia di dati personali, utilizza i dati contenuti nelle domande di partecipazione alle selezioni pubbliche ai soli fini della gestione della procedura di selezione e dell’instaurazione del rapporto conseguente che avverrà con utilizzo di procedure informatiche ed archiviazione cartacea dei relativi atti. 2. Il conferimento dei dati è obbligatorio, pena l’esclusione dalla selezione, ai fini dell’esame dei requisiti di partecipazione posseduti dai candidati, ad eccezione dei dati concernenti eventuali titoli di precedenza o preferenza, che è facoltativo. Detto conferimento, nel rispetto dei principi di cui al succitato decreto legislativo, costituisce espressione di tacito consenso al trattamento dei dati personali. 3. Ai candidati sono riconosciuti i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/2003, tra i quali il diritto di: - accedere ai dati che lo riguardano; - far aggiornare, rettificare, integrare i dati erronei o incompleti; - far cancellare i dati trattati in violazione di legge; - opporsi, per motivi legittimi, al trattamento dei dati che lo riguardano. 4. Titolare del trattamento è l’ARPAM - Via Caduti del lavoro, n. 40 - 60131 Ancona, nei cui confronti possono essere fatti valere i diritti di cui sopra. ART. 14 CONFERIMENTO INCARICHI 1. Il candidato dichiarato vincitore è invitato dall’ARPAM, ai fini della stipula del contratto individuale di lavoro, a presentare i documenti corrispondenti alle dichiarazioni contenute nella domanda di partecipazione alla selezione. 2. L’ARPAM, verificata la sussistenza dei requisiti generali e specifici, procede alla stipula del contratto individuale, nel quale sarà indicata la data di assunzione in servizio e per un periodo di dodici mesi. Gli effetti economici decorrono dalla data di effettiva presa di servizio che avviene, di norma, il primo od il sedicesimo giorno del mese. L’assunzione del vincitore potrà essere temporaneamente sospesa o comunque ritardata ART. 16 NORME FINALI 1. Con la partecipazione all’avviso è implicita, da parte del concorrente, l’accettazione senza riserve di tutte le prescrizioni e precisazioni del presente bando nonché di quelle che disciplinano o disciplineranno lo stato giuridico ed economico del personale delle ARPA. 15152 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 2. Per quanto non specificatamente indicato dal presente bando, si rinvia al vigente regolamento aziendale per l’accesso dall’esterno agli impieghi ed alle norme legislative, regolamentari e negoziali vigenti in materia ed in particolare al D.Lgs 30.3.2001, n. 165 e s.m.i., ai Contratti Collettivi Nazionali Lavoro che si applicano al personale delle ARPA, al D.P.R. 9.5.1994, n. 487 e s.m.i., al D.P.R 27.3.2001, n. 220 e al D.P.R. 10.12.1997, n. 483. 3. Per ogni eventuale chiarimento gli aspiranti potranno rivolgersi all’Ufficio Personale dell’ARPAM - Via Caduti del Lavoro n. 40 - 60131 Ancona - dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 12.00 (n. tel. 071/2132739-38-25). 4. Copia del presente avviso sarà consultabile, successivamente alla pubblicazione sul B.U.R. Marche, sul sito dell’ARPAM: www.arpa.marche.it. IL DIRETTORE GENERALE Dott. Roberto Oreficini Rosi 15153 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15154 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15155 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15156 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15157 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE 15158 ANNO XLIV • N. 75 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE ANNO XLIV • N. 75 sto previsto dall'art. 26 ter della L.R. 34/92, così come dalla modifica aggiunta dall'art. 1 L.R. 2/2011, stante le disposizioni relative al piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari di regioni, provincie e comuni ai sensi dell'art. 58 D.L. 112/08 convertito in L. 133/08. Sia gli Enti che i privati hanno la facoltà di prendere visione di tutti gli atti affinchè chiunque possa presentare le osservazioni che ritiene opportune. Le osservazioni devono essere presentate per iscritto su carta da bollo da Euro 16,00 , entro 15 (QUINDICI) giorni a decorrere da quello successivo all'ultimo delle pubblicazioni suindicate. _______________________________________________________ A.S.P. PERGOALA – Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (PU) Avviso di selezione per mobilità esterna. Per la copertura di n. 1 posto di "Istruttore-Ragioniere" Cat. C. - per la pubblicazione giorni quindici. Selezione mobilità esterna per la copertura di n. 1 posto di Istruttore-Ragioniere - Cat. C. Scadenza presentazione domande: dentro il quindicesimo giorno dalla data di pubblicazione sul B.U.R.M. il bando integrale è consultabile sui seguenti siti internet: www.asp-pergola.it www.comune.pergola.pu.it Per informazioni telefonare al numero: 0721/734325 (Ufficio Segreteria A.S.P. Pergola) Cupramontana, lì 16 Settembre 2013 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO AMBIENTE E TERRITORIO Ragni geom. Sauro IL DIRETTORE DELL’A.S.P. PERGOLA Moraschini Rag. Renzo _______________________________________________________ Consorzio di Bonifica Integrale dei Fiumi Foglia - Metauro – Cesano – Pesaro Progetto di razionalizzazione e miglioramento del sistema irriguo nella valle del Foglia. AVVISI _______________________________________________________ Verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale (art. 20 del D. Lgs. 152/2006) Il sottoscritto Avv. Claudio Netti in qualità di proponente e titolare/legale rappresentante del Consorzio di Bonifica Integrale del Foglia, Metauro, Cesano Codice Fiscale 80001510413 con sede legale nel Comune di Pesaro, Provincia di PU Via L. Guidi n° 30 CAP 61121 Comune di Cupra Montana “Adozione variante parziale al piano regolatore generale mediante variazione destinazione d'uso e zonizzazione urbanistica ex scuola elementare frazione Poggio Cupro”. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO AMBIENTE E TERRITORIO RENDE NOTO AVVISA CHE Che il Consiglio Comunale, con atto n. 18 del 29/08/2013, esecutivo ai sensi di legge, ha adottato, la Variante parziale al piano regolatore generale mediante variazione destinazione d'uso e zonizzazione urbanistica ex scuola elementare Poggio Cupro. La delibera consiliare di adozione ed i relativi atti progettuali, si trovano depositati nella Segreteria del Comune di Cupramontana, dove rimarranno a disposizione del pubblico fino al compimento di 15 (quindici) giorni interi e consecutivi, compresi i festivi, a partire dal giorno successivo a quello dell'ultima pubblicazione del presente avviso che verrà eseguita una sola volta all'Albo Pretorio, al sito istituzionale del Comune, al B.U.R., negli spazi di affissione pubblica e sulle pagine locali del quotidiano a diffusione regionale "Il Messaggero". Il deposito è effettuato ai sensi del combinato dispo- 1. gli elaborati del progetto denominato Progetto di razionalizzazione e miglioramento del sistema irriguo nella valle del Foglia è localizzato nei Comuni di Auditore, Sassocorvaro, Urbino, Montecalvo in Foglia, Colbordolo, Tavullia, Montelabbate, S. Angelo in Lizzola, Pesaro, e che consiste nell'ammodernamento dell'opera di presa a San Leo e nella realizzazione di una condotta irrigua sono stati depositati presso i seguenti comuni e presso l'Autorità Competente alla verifica di assoggettabilità a VIA: Ente e Servizio Indirizzo Regione Marche - Via Tiziano, 44 - 60125 Ancona Comune di Auditore - Piazza V. Sartori, 11 - 61020 Auditore (PU) 15159 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE Comune di Sassocorvaro - Via Roma, 2-61028 Sassocorvaro (PU) Comune di Urbino - Via S. Chiara - 61029 Urbino (PU) Comune di Montecalvo in Foglia - Piazza Municipio, 1 - 61020 Montecalvo in Foglia (PU) Comune di Colbordolo - Piazza del Popolo, 5-61022 Colbordolo (PU) Comune di Tavullia - Via Roma, 81 - 61010 Tavullia (PU) Comune di Montelabbate - Via Roma, 2 - 61025 Montelabbate (PU) Comune di S. Angelo in Lizzola - Piazza IV novembre, 6 - 61020 Sant'Angelo in Lizzola (PU) Comune di Pesaro - Piazza del Popolo, 1 - 61121 Pesaro 2. Il progetto medesimo ed i relativi elaborati per la verifica di assoggettabilità a VIA rimarranno depositati presso gli enti sopra elencati per 45 giorni consecutivi a partire dalla data odierna; 1. Il progetto preliminare e lo studio preliminare ambientale sono altresì pubblicati e visionabili sul sito web dell'autorità competente alla verifica di assoggettabilità a VIA al seguente indirizzo: http://www.ambiente.regione.marche.it; 2. Il deposito è effettuato ai sensi dell'art. 20, comma 3, del D.Lgs. n. 152/2006 allo scopo di consentire, a chiunque vi abbia interesse, di prenderne visione, ottenerne a proprie spese una copia e presentare all'autorità competente osservazioni e memorie relative al progetto depositato, da prodursi per iscritto in carta semplice entro 45 giorni dalla data odierna. ANNO XLIV • N. 75 AVVISA CHE gli elaborati del progetto denominato IMPIANTO FISSO DI RECUPERO RIFIUTI INERTI CON CAPACITÀ > 10 ton/giorno che ha per oggetto IL RECUPERO R5 DI RIFIUTI INERTI MEDIANTE IMPIANTO DI TRATTAMENTO FISSO è localizzato in LOCALITÀ PIANERIE SNC, COMUNANZA (AP) e che consiste in IMPIANTO DI TRATTAMENTO FISSO PER RECUPERO R5 DI RIFIUTI INERTI PRESSO IL SITO AUTORIZZATO ALLA MESSA IN RISERVA R13 DELLA DITTA "BEANI ANNIBALE SRL" COSTITUITO DA TRE FASI PRINCIPALI: FRANTUMAZIONE, VAGLIATURA E MACINATURA. sono stati depositati presso il comune di COMUNANZA Ente e Servizio: Comune di COMUNANZA, Servizio Lavori Pubblici - Piazza IV Novembre, 2 63087 Comunanza (AP) Provincia di Ascoli Piceno, Servizio Tutela Ambientale: Viale della Repubblica, 34 - 63100 Ascoli Piceno ARPAM, Dipartimento di Ascoli Piceno - Viale della Repubblica, 34 - 63100 Ascoli Piceno L'Autorità Competente al rilascio del provvedimento finale di verifica di assoggettabilità è la provincia di Ascoli Piceno, servizio tutela ambientale, Viale della Repubblica 34, 63100 Ascoli Piceno. Il progetto medesimo ed i relativi elaborati rimarranno depositati presso gli enti sopra elencati per 45 giorni consecutivi a partire dalla data odierna. Il deposito è effettuato ai sensi dell'art. 20, comma 3, del D.Lgs, n. 152/2006 e dell'art. 8, comma 7, della l.r. 3/2012 ai fini di consentire a chiunque vi abbia interesse di prenderne visione, ottenerne a proprie spese una copia e presentare all'Autorità Competente osservazioni e memorie relative al progetto depositato, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi, da prodursi per iscritto in carta semplice entro 45 giorni dalla data odierna, Il provvedimento finale di verifica di assoggettabilità ha natura obbligatoria e vincolante e può disporre l'esclusione dei progetto dalla procedura di VIA nel caso l'Autorità Competente valuti che non abbia impatti ambientali negativi significativi ovvero l'assoggettamento del progetto alla procedura di VIA nel caso abbia impatti ambientali negativi significativi. Pesaro, lì 03/09/2013 Il Proponente Avv. Claudio Netti _______________________________________________________ Società Beani Annibale srl – Comunanza Autorizzazione per la gestione di un impianto frantumazione inerti. Verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale (art. 20 D.Lgs. 152/2006 e art. 8 l.r. 3/2012) Il sottoscritto Beani Annibale in qualità di proponente e titolare della Società Beani Annibale srl Partita Iva 01721960449 con sede legale nel Comune di Comunanza Provincia di Ascoli Piceno, via Trieste n° 122 cap 63044 15160 26 SETTEMBRE 2013 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE Il provvedimento finale di verifica di assoggettabilità che dispone l'esclusione del progetto dalla VIA può impartire eventuali prescrizioni, anche relative al monitoraggio dell'opera o all'utilizzazione delle migliori tecnologie disponibili, tali prescrizioni obbligano il proponente a conformare il progetto definitivo a quanto in esse stabilito. Il progetto preliminare e lo studio preliminare ambientale sono altresì pubblicati e visionabili sul sito web dell'autorità competente alla verifica di assoggettabilità a VIA al seguente indirizzo: http://www.provincia.ap.it/provincia/ambiente/gest/ page.asp?id=51 Ascoli Piceno, lì 17/07/2013 IL PROPONENTE Beani Annibale srl 15161 ANNO XLIV • N. 75 Gli annunci da pubblicare devono pervenire entro le ore 16,00 del giovedì precedente la data di pubblicazione. Dovranno essere inviati: Direzione del Bollettino - Regione Marche - Giunta Regionale, Via Gentile da Fabriano 60125 Ancona. ABBONAMENTO ORDINARIO (ai soli Bollettini ordinari esclusi i supplementi e le edizioni speciali e straordinarie) Annuo (01.01.2013 - 31.12.2013) Semestrale (01.01.2013 - 30.06.2013 o 01.07.2013 - 31.12.2013) ABBONAMENTO SPECIALE (comprensivo dei bollettini ordinari, dei supplementi e delle edizioni speciali e straordinarie) Annuo (01.01.2013 - 31.12.2013) Semestrale (01.01.2013 - 30.06.2013 o 01.07.2013 - 31.12.2013) COPIA BUR ORDINARIO a 100,00 a 55,00 a 125,00 a 68,00 a COPIA SUPPLEMENTO - COPIA EDIZIONE SPECIALE COPIA EDIZIONE STRAORDINARIA (fino aa 160 pagine) a (da pagina 161 a pagina 300) a (da pagina 301 a pagina 500) a (oltre le 500 pagine) a COPIE ARRETRATE (si considerano copie arretrate i numeri dei bollettini stampati negli anni precedenti a quello in corso) Editore: REGIONE MARCHE AUT. TRIBUNALE ANCONA N. 23/1971 Direttore responsabile: Dottoressa ELISA MORONI 2,50 2,50 5,50 7,00 8,00 il doppio del prezzo I versamenti dovranno essere effettuati sul C.C.P. n. 13960604 intestato al “BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE MARCHE Via Gentile da Fabriano - 60125 Ancona”. Si prega di inviare a “BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE MARCHE Via Gentile da Fabriano - 60125 Ancona” l’attestazione del versamento o fotocopia di esso con la esatta indicazione dell’indirizzo cui spedire il Bollettino Ufficiale. (Anche tramite Fax: 071/8062411) Spedizione in a.p. art. 2 comma 20/c. legge 662/96 - Filiale di Ancona Il Bollettino è in vendita presso la Redazione del Bollettino Ufficiale della Regione Marche Giunta Regionale Via Gentile da Fabriano - 60125 Ancona e c/o gli sportelli informativi di Ancona Via G. da Fabriano Tel. 071/8062358 - Ascoli Piceno Via Napoli, 75 Tel. 0736/342426 - Macerata Via Alfieri, 2 Tel. 0733/235356 - Pesaro V.le della Vittoria, 117 Tel. 0721/31327. 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