ANNO XLIV • N. 75
ANCONA 26•09•2013
REPUBBLICA ITALIANA
BOLLETTINO UFFICIALE
DELLA REGIONE MARCHE
SOMMARIO
ATTI DELLA REGIONE
MOZIONI, RISOLUZIONI E ORDINI DEL GIORNO DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE
LEGGI REGIONALI
Legge regionale 16 settembre
2013, n. 28
Riordino dell’Agenzia per i servizi
nel settore agroalimentare delle
Marche (ASSAM). Modifiche alla
legge regionale 14 gennaio 1997,
n. 9 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14785
Legge regionale 16 settembre 2013,
n. 29
Riconoscimento della particolare
specificità dell’attività multidisciplinare svolta dalla Lega del Filo
d’Oro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14793
REGOLAMENTI REGIONALI
Regolamento regionale 16 settembre 2013, n. 5
Modifiche al regolamento regionale 19 ottobre 2009, n. 6 “gestione
e tutela dei molluschi bivalvi in
attuazione dell’articolo 13, comma
2, della legge regionale 13 maggio
2004, n. 11” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14794
Estratto del processo verbale
della seduta del 10 settembre
2013, n. 128
- ordine del giorno sulla proposta
di regolamento n. 7 “Gestione e
tutela dei molluschi bivalvi” . . . . . . . pag. 14800
DELIBERAZIONI DELLA
GIUNTA REGIONALE
Deliberazione n. 1253 del
09/09/2013.
Art. 29, comma 4 bis della LR
11/12/2001, n. 31 .Variazione
compensativa di cassa al Programma
Operativo
Annuale
approvato con deliberazione della
Giunta regionale n. 1787 del 28
dicembre 2012 e sue successive
modificazioni ed integrazioni Euro 51.000,00 . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14801
Deliberazione n. 1254 del
09/09/2013.
Art. 2, comma 2, lettera f), della
L.R. n. 45 del 27 dicembre 2012 Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2013
Il Bollettino della Regione Marche si pubblica in Ancona e di norma esce una volta alla settimana, il giovedì.
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26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
DECRETI DEI DIRIGENTI
REGIONALI
approvato con deliberazione della
Giunta regionale n. 1787 del 28
dicembre 2012 e sue successive
modificazioni ed integrazioni - Euro
121.000,00 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14803
Deliberazione n. 1255 del
09/09/2013.
Art. 29, comma 1, della L.R.
31/2001 - Art. 25 comma 1 e 2 della L.R. 46/2012 - Iscrizione nel
Bilancio di Previsione per l'anno
2013 di entrate derivanti da assegnazione di fondi da parte dello
Stato e della UE vincolati a scopi
specifici e delle relative spese Fondo Europeo di adeguamento alla
globalizzazione (FEG) Importo euro
3.008.379,40 - Modifica POA . . . . . . pag. 14804
Deliberazione n. 1256 del
09/09/2013.
Art. 29 comma 3 della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 Art. 26 comma 1
della l.r. 27 dicembre 2012, n. 46 Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2013
approvato con Deliberazione della
Giunta regionale n. 1787 del 28
dicembre 2012 e sue successive
modificazioni ed integrazioni - Euro
71.000,00 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14807
ANNO XLIV • N. 75
SERVIZIO BILANCIO,
RAGIONERIA, TRIBUTI,
PATRIMONIO E POLITICHE
COMUNITARIE
Decreto del Dirigente della P.F.
Politiche Comunitarie e Autorità
di gestione FESR E FSE n. 139
del 10/09/2013.
Procedura aperta servizio attivazione e gestione di uno strumento
finanziario per progetti di sviluppo
e riqualificazione urbana e di housing sociale nella Regione Marche.
Base asta 3% (IVA escl.). CIG
5302238935 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14810
SERVIZIO SANITA’
Decreto del Dirigente del Servizio
Sanità
n.
119
del
19/09/2013
DGR 432 del 25/03/2013 concorso
per l’ammissione al corso triennale
di formazione specifica in medicina
generale: graduatoria candidati
idonei - elenco candidati non idonei pag. 14892
DECRETI DEL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE
Decreto n. 157 del 12/09/2013
Art. 10 L.R. n. 38/1996 “Riordino
in materia di Diritto allo Studio Universitario” - ERSU di Ancona –
Sostituzione di un componente del
Consiglio di Amministrazione . . . . . pag. 14809
SERVIZIO TERRITORIO,
AMBIENTE, ENERGIA
Decreto n. 158 del 12/09/2013
Tribunale di Macerata - Citazione
in opposizione a D.D.S. n. 394/13 decadenza totale dall’aiuto 2007 e
2008 - Reg. CE 1698/05 Sviluppo
Rurale - Misura 2.1.1. Costituzione
in giudizio. Affidamento incarico
Avv. Lucilla DI IANNI . . . . . . . . . . . . . pag. 14809
Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione Valutazioni ed
Autorizzazioni Ambientali n. 80
del 17/09/2013.
LR 3/12 DLgs 42/04 DGRM
1813/2010. Giudizio positivo compatibilità ambientale comprensivo
di VAS e Autorizzazione Paesaggistica. Proponente Apennine Energy
SpA Concessione San Lorenzo realizzazione centrale e linea bassa
pressione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14898
Decreto n. 159 del 17/09/2013.
Conferimento al Consigliere regionale Sandro Donati dell’incarico di
collaborazione relativo alle materie
di competenza del Presidente della
Giunta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14809
Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione Valutazioni ed
Autorizzazioni Ambientali n. 81
del 17/09/2013
L.R. 3/2012. D.Lgs 42/2004 DGR
1813/2010 Procedura di V.I.A.
14780
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
sostituzione VAS Realizzazione
degli Interventi di completamento
per la riduzione del rischio idrogeologico nel Bacino dell’Esino. Proponente: Provincia di Ancona . . . . . . . . pag. 14899
ANNO XLIV • N. 75
petti Luca e nei confronti della
Regione Marche e dell'Assemblea
Legislativa della Regione Marche . . pag. 14935
ATTI DI ENTI LOCALI E DI ALTRI
SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI
SERVIZIO AGRICOLTURA,
FORESTAZIONE E PESCA
Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione Competitività
e Sviluppo dell’Impresa Agricola
n. 380 del 16/09/2013.
DGR 1630/11 - DDPF 292/’12 art.
5 - seconda fase Progetto “Conoscere il biologico nelle Marche” Azione
3.1.1 “Orto biologico a scuola”
liquid. premi scuole vincitrici Euro
5.600,00 U.P.B. 3.09.03 Cap.
30903122 e 30903101 Bil. 2013 . . pag. 14917
Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione Competitività
e Sviluppo dell’Impresa Agricola
n. 382 del 17/09/2013.
L.R. n. 23/03 art. 8: sospensione
delle licenze d’uso “QM” n. 26 e n.
29 a carico di “Terre del Conero,
Agricoltori per Natura” di Sirolo (An)
e degli aderenti alle relative filiere
“cereali” e “miele” . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14919
Decreto del Dirigente del Servizio Agricoltura, Forestazione e
Pesca n. 594 del 13/09/2013.
Reg. CE n. 1698/05 – PSR Marche
2007-2013 – Asse 2 – DGR
127/2013 - Bando misura 2.2.2 Primo impianto di sistemi agroforestali su terreni agricoli. Anno 2013 pag. 14919
ATTI DEGLI ORGANI
GIURISDIZIONALI
DI INTERESSE REGIONALE
Tribunale di Ancona
Ordinanza 18/07/2013 del Tribunale di Ancona Seconda sezione
civile: causa civile di prima istanza
iscritta al n. 1066 del ruolo generale degli affari contenziosi civili del
2012 promossa dalle Sigg.re Donini
Ninel e Palazzetti Barbara contro il
consigliere regionale Acacia Scar-
Provincia di Ascoli Piceno
Determinazione del dirigente n.
328 del 17/09/2013 - Approvazione Avviso Pubblico per l'adesione
alla convenzione per l'attuazione
del Prestito d'Onore Piceno e dello
schema di avviso pubblico per la
presentazione di progetti di nuove
Imprese da finanziare con il Prestito d'Onore Piceno . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14936
Provincia di Ascoli Piceno
Determinazione del Dirigente n.
760 del 12/09/2013 . . . . . . . . . . . . . pag. 14940
Provincia di Ascoli Piceno
T.U. di leggi 11/12/1933, n. 1775 e
succ. mod.- Domanda di rinnovo
concessione pluriennale di derivazione acqua mediante attingimento
diretto dal Torrente Tesino in
Comune di Ripatransone avanzata
dalla ditta FRIGO TECNICA Internazionale s.p.a. con sede in Comune di Ripatransone . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14946
Provincia di Macerata
Comunicazione di avvio di procedimento amministrativo ai sensi della
legge 241/90 e s.m. Modifica alle
aree ai sensi dell'art 19 comma 1
del Piano stralcio di bacino per l'Assetto Idrogeologico dei bacini di
rilievo regionale (PAI) approvato con
Delibera di Consiglio Regionale
n.116 del 21/01/2004 - Codice: F12-1421 (P3) - Comune: Matelica Richiedente: Sig. Gian Luca Vincenzetti. - Amministrazione competente: Provincia di Macerata - IX Settore Gestione del Territorio . . . . . . . . . . pag. 14946
Provincia di Macerata
Determinazione Dirigenziale n. 600
del 29/08/2013 - P.O.R. Marche Ob. 2 - F.S.E. 2007/2013 - Asse I
Adattabilità. - Obiettivo Specifico B
D.G.P. n. 10 del 16/01/2013 - Avviso Pubblico per "Agevolazioni finanziarie per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro atipici". Ammissione
14781
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
alle provvidenze del Progetto n.
174560 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14946
Provincia di Macerata
Determinazione Dirigenziale n. 624
del 09/09/2013 - P.O.R. Marche Ob. 2 - F.S.E. 2007/2013 - Asse I
Adattabilità - Obiettivo Specifico B D.G.P. n. 10 del 16/01/2013 - Avviso Pubblico per "Agevolazioni finanziarie per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro atipici". Secondo esito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14949
Provincia di Fermo
Determinazione Dirigenziale n.
72/Reg. Sett., (681/Reg. Generale),
del 2/9/2013 relativa al pagamento dell'indennità di espropriazione
delle aree per la realizzazione del
progetto di Ammodernamento di un
tratto della S.p. n. 238, ex SS 433
Valdaso - Comune di Pedaso e
Campofilone - Pagamento acconto
indennità di esproprio accettata . . . pag. 14952
Provincia di Fermo
Determinazione Dirigenziale n. 443
del 10/09/2013 - Impresa Romanelli Tommaso, Luca & C. S.n.c. D.lgs.152/2006 - L.R. 3/2012 "RINNOVO per un impianto autorizzato operante in procedura semplificata ai sensi dell'art. 216 del
D.lgs 152/2006 e s.m.i per le attività di trattamento (R4) metalli ferrosi e non, nonché trattamento
R.A.E.E. ai sensi del D.lgs
151/2005; potenzialità superiore a
10 t/g." - Impianto situato in Via
Piannenza - Sant'Elpidio a Mare
(FM) - Conclusione del procedimento di verifica di assoggettabilità a
V.I.A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14952
Provincia di Pesaro e Urbino
Deliberazione n. 205/2013 - Presa
d'atto provvedimento Area Vasta 1
per la variazione del Direttore e la
modifica dei Patti Sociali della "Farmacia Moscioni e Cantarini della
dott.ssa Cantarini Rosa & C. Snc" . pag. 14953
Provincia di Pesaro e Urbino
Deliberazione
n.
207
del
05/09/2013 - Piano Regionale di
Edilizia Residenziale 2006 - 2008.
Legge 179/1992. Comune di
Sant’Angelo in Lizzola rilocalizzazione dell'intervento di due alloggi
da Montecchio al capoluogo . . . . . . . pag. 14953
ANNO XLIV • N. 75
Comune di Apiro
Deliberazione di C.C. n. 21 del
31/07/2013 - Variante generale al
P.R.G. comunale con adeguamento
al P.T.C. Provinciale - rettifica
approvazione finale con recepimento dei rilievi formulati dalla Provincia Macerata con la delibera G.P. n.
154 del 10/06/2013 . . . . . . . . . . . . . pag. 14953
Comune di Camerino
Deliberazione di Giunta comunale
n. 176 del 29/08/2013 avente ad
oggetto l'approvazione definitiva
della variante al piano di recupero
d'iniziativa privata di un fabbricato
residenziale sito in via Cesare Battisti, n. 32, nel centro storico di
Camerino, approvato con delibera
di Consiglio comunale n. 75 del
28/10/2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14957
Comune di Camerino
Deliberazione di Giunta comunale
n. 180 del 05/09/2013 avente ad
oggetto l'approvazione definitiva
del piano di recupero di iniziativa
privata per un fabbricato sito in
località Capolapiaggia . . . . . . . . . . . . pag. 14957
Comune di Camerino
Deliberazione di Giunta comunale
n. 181 del 05/09/2013 avente ad
oggetto l'approvazione definitiva
del piano di recupero di iniziativa
privata per un fabbricato di civile
abitazione sito in largo del Teatro n.
1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14957
Comune di Osimo
Deliberazione di Giunta Comunale
n. 239 del 28/08/2013 - Sdemanializzazione tratto attuale di strada vicinale denominato Via della
Commenda e demanializzazione
nuovo tratto di strada vicinale . . . . . pag. 14957
Città di Recanati
Variante al P.R.G. per la valorizzazione di un'area di proprietà comunale in via dei Politi, ai sensi dell'art. 26 - Ter della l.r. 34/92 Approvazione definitiva . . . . . . . . . . . pag. 14958
Comune di Sant’Angelo in Vado
Strada vicinale Villa dell'Agata.
Cessazione dell'uso pubblico e sdemanializzazione di un tratto di strada vicinale e classificazione ad uso
pubblico di un tratto di strada
esistente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14959
14782
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ASUR – Area Vasta n. 2 – Ancona
Determina del direttore generale n.
694 del 18/09/2013 - Art.15 ACN
PLS 15/12/2005 e ss.mm.ii. Graduatoria Regionale annuale, provvisoria, dei medici specialisti nella
Pediatria di L.S. - Anno 2014 DGRM n. 667 del 12/5/2003 . . . . . pag. 14960
ASUR – Area Vasta n. 2 – Ancona
Determina del direttore generale n.
690 del 18/09/2013 - Graduatoria
regionale annuale provvisoria dei
Medici di MG da incaricare nel SETTORE DELL'ASSISTENZA PRIMARIA. Anno 2014 - DGRM n. 667 del
12/5/03 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14974
ASUR – Area Vasta n. 2 – Ancona
Determina del direttore generale n.
691 del 18/09/2013 - Graduatoria
regionale annuale provvisoria dei
Medici di MG da incaricare nel SETTORE DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE Anno 2014 - DGRM n.
667 del 12/5/03 . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15028
ASUR – Area Vasta n. 2 – Ancona
Determina del direttore generale n.
692 del 18/09/2013. Graduatoria
regionale annuale provvisoria dei
Medici di MG da incaricare nel SETTORE DELL'EMERGENZA SANITARIA TERRITORIALE. Anno 2014 DGRM n. 667 del 12/5/03 . . . . . . . pag. 15070
ASUR – Area Vasta n. 2 - Ancona
Determina del direttore generale n.
693 del 18/09/2013 - Graduatoria
regionale annuale provvisoria dei
Medici di MG da incaricare nel SETTORE DELLA MEDICINA DEI SERVIZI. Anno 2014 - DGRM n. 667 del
12/5/03 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15096
Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti Provveditorato
Interregionale per le Opere Pubbliche Emilia Romagna e Marche
Porto di Ancona - realizzazione di
un terminal di trasporto combinato
nell'area ferroviaria “ex scalo
Marotti”, art. 81 D.p.r. n. 616/77 e
ss.mm.ii. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15144
CIIP – Cicli Integrati Impianti
Primari spa – Ascoli Piceno
Interventi sulla rete fognaria comunale di Ascoli Piceno - C.C. FX75 ID. 594 - Comunicazione di avvio
del procedimento di asservimento
ANNO XLIV • N. 75
e/o espropriazione ai sensi e per gli
effetti degli art. 11, comma 2, 16,
commi 4 e 5, e 19 commi 1 e
seguenti del D.P.R. 327/2001 e
successive modificazioni e dell'art.
8 legge 7 agosto 1990 n.241 . . . . . . pag. 15144
COMUNICAZIONI DI AVVIO
DEI PROCEDIMENTI
AMMINISTRATIVI
Regione Marche - Giunta Regionale - Servizio Infrastrutture,
Trasporti, Energia - Posizione di
Funzione Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali
L.R. n° 3/2012 art. 8. Procedura di
verifica di assoggettabilità. "Progetto per il recupero funzionale del
"Mulino Torri" al fine di realizzare
una micro centrale idroelettrica sul
fiume Cesano di potenza nominale
pari a 44 kW". Soggetto proponente: FINMAG srl di Fano (PU). Avvio
procedimento e richiesta contributi
istruttori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15145
BANDI DI CONCORSO
ARPAM – Agenzia Regionale per
la Protezione Ambientale delle
Marche
Avviso pubblico, per titoli e colloquio, per il conferimento di n. 1
incarico a tempo determinato nel
profilo professionale di Collaboratore Tecnico Professionale - cat. D per l’espletamento di attività di
controllo e monitoraggio marino ed
in particolare per l’effettuazione di
campionamenti in immersione, con
particolare riferimento al monitoraggio delle alghe tossiche, da
assegnare al dipartimento provinciale di Ancona . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15146
A.S.P. PERGOALA – Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (PU)
Avviso di selezione per mobilità
esterna. Per la copertura di n. 1
posto di "Istruttore-Ragioniere" Cat.
C. - per la pubblicazione giorni
quindici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15159
14783
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
AVVISI
Comune di Cupra Montana
“Adozione variante parziale al
piano regolatore generale mediante variazione destinazione d'uso e
zonizzazione urbanistica ex scuola elementare frazione Poggio
Cupro” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15159
Consorzio di Bonifica Integrale
dei Fiumi Foglia - Metauro –
Cesano – Pesaro
Progetto di razionalizzazione e
miglioramento del sistema irriguo
nella valle del Foglia . . . . . . . . . . . . . pag. 15159
Società Beani Annibale srl –
Comunanza
Autorizzazione per la gestione di
un impianto frantumazione inerti . . pag. 15160
14784
ANNO XLIV • N. 75
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ATTI DELLA REGIONE
ANNO XLIV • N. 75
di reti tematiche e di parternariato al fine di
accedere ai fondi comunitari;
i) il supporto all’attività della Regione derivante
dalla partecipazione alla Rete delle Regioni
europee “OGM free”;
l) la valutazione economica dei progetti in materia agroalimentare;
m) la gestione dei vivai forestali e del Centro
sperimentale per la tartuficoltura della Regione;
n) le attività di analisi chimico-fisiche e sensoriali per la caratterizzazione e la valorizzazione
qualitativa agroalimentare e la tutela agroambientale;
o) le attività di controllo tecnico e di vigilanza sui
prodotti e sui processi produttivi agricoli e
agroalimentari;
p) la raccolta e l’elaborazione dei dati meteorologici a supporto delle imprese agricole, in
sinergia con il servizio meteorologico della
protezione civile;
q) la ricerca applicata e la sperimentazione di
prodotti e servizi in agricoltura, utili allo sviluppo della “green economy”.
LEGGI REGIONALI
_______________________________________________________
Legge regionale 16 settembre 2013, n. 28
concernente:
Riordino dell’Agenzia per i servizi nel settore
agroalimentare delle Marche (ASSAM). Modifiche alla legge regionale 14 gennaio 1997, n. 9.
Il Consiglio – Assemblea legislativa regionale
ha approvato.
Il Presidente della Giunta regionale promulga,
la seguente legge regionale :
Art. 1
(Modifica dell’articolo 2 della l.r. 9/1997)
1. Il comma 2 dell’articolo 2 della l.r. 14 gennaio
1997, n. 9 (Istituzione dell'agenzia per i servizi
nel settore agroalimentare delle Marche
(ASSAM). Soppressione dell'Ente di Sviluppo
Agricolo delle Marche (ESAM). Istituzione della
consulta economica e della programmazione nel
settore agroalimentare (CEPA)) è sostituito dal
seguente:
“2. Oltre ai compiti attribuiti dalle leggi regionali di settore, l’ASSAM esercita le funzioni concernenti:
a) i servizi specialistici per il trasferimento dell’innovazione di processo e di prodotto nel
settore agroalimentare e della silvicoltura;
b) i servizi di consulenza e assistenza per la certificazione di qualità dei prodotti;
c) le attività per la valorizzazione dei prodotti
agricoli e agroalimentari e per la tutela della
biodiversità attraverso la valorizzazione delle
razze animali e delle varietà vegetali locali;
d) l’attività di sperimentazione diretta al miglioramento e allo sviluppo della produzione
agricola e agroalimentare;
e) la promozione e la divulgazione dei risultati
della sperimentazione di cui alla lettera d);
f) le attività di formazione, nei limiti dell’accreditamento ottenuto, anche in raccordo con il
sistema regionale della formazione professionale;
g) l’individuazione di filiere strategiche per l’orientamento produttivo del settore;
h) la progettazione di livello interregionale,
nazionale e comunitaria, nonché l’attivazione
Art. 2
(Sostituzione dell’articolo 3 della l.r. 9/1997)
1. L’articolo 3 della l.r. 9/1997 è sostituito dal
seguente:
1. Sono organi dell’ASSAM:
a) il direttore;
b) il revisore unico.”
Art. 3
(Sostituzione dell’articolo 4 della l.r. 9/1997)
1. L’articolo 4 della l.r. 9/1997 è sostituito dal
seguente:
“Art. 4 (Direttore)
1. Il direttore dell’ASSAM è nominato dalla
Giunta regionale, per la durata della legislatura regionale, tra i dirigenti della Regione e
degli enti da essa dipendenti, tenendo conto
del curriculum professionale, della formazione culturale e dei risultati conseguiti nei precedenti incarichi.
2. In caso di conferimento dell’incarico di cui al
comma 1 a un dirigente della Giunta regionale, lo stesso dirigente mantiene, senza remunerazione aggiuntiva, anche la direzione di
una struttura dirigenziale della medesima
Giunta regionale.
3. Il conferimento dell’incarico di cui al comma
1 a un dirigente di altro ente dipendente com-
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
porta il collocamento in aspettativa senza
assegni dello stesso dirigente, con riconoscimento dell’anzianità di servizio per la durata
dell’incarico.
4. Per quanto non previsto dalla presente legge,
al direttore si applicano le disposizioni della
legge regionale 15 ottobre 2001, n. 20 (Norme in materia di organizzazione e di personale della Regione) relative ai dirigenti della
Giunta regionale.”.
ANNO XLIV • N. 75
1. L’articolo 9 della l.r. 9/1997 è sostituito dal
seguente:
“Art. 9 (Trattamento economico del direttore e
indennità del revisore unico)
1. Il trattamento economico omnicomprensivo
spettante al direttore è stabilito dalla Giunta
regionale, tenendo conto delle dimensioni
organizzative, delle competenze e delle risorse finanziarie, umane e strumentali dell’ASSAM e comunque in misura non superiore a
quello previsto per i dirigenti regionali.
2. Il trattamento economico di cui al comma 1, in
caso di incarico conferito a dirigente della
Giunta regionale, tiene altresì conto della
direzione di una struttura della Giunta regionale medesima.
3. Al revisore unico è corrisposta un’indennità
mensile lorda pari al quindici per cento del
compenso spettante al direttore.”.
Art. 4
(Sostituzione dell’articolo 5 della l.r. 9/1997)
1. L’articolo 5 della l.r. 9/1997 è sostituito dal
seguente:
“Art. 5 (Attribuzioni del direttore)
1. Il direttore:
a) ha la rappresentanza legale dell'ASSAM;
b) predispone il programma annuale di attività, di
cui all'articolo 13, i bilanci preventivi e consuntivi, la relazione di gestione e la relazione
sull'attuazione del programma;
c) predispone il regolamento di organizzazione
dell'ASSAM ivi compresa la determinazione
dell'organico del personale, il regolamento di
amministrazione e contabile;
d) sovrintende all'amministrazione dell'ASSAM,
definisce gli obiettivi e gli interventi da attuare, indica le priorità ed emana le conseguenti
direttive generali per l'azione amministrativa
e per la gestione.
2. In caso di assenza o di impedimento del direttore, le funzioni di ordinaria amministrazione sono
espletate dal vicedirettore, scelto dal direttore
medesimo tra i dirigenti dell’ASSAM.”.
Art. 7
(Sostituzione dell’articolo 12 della l.r. 9/1997)
1. L’articolo 12 della l.r. 9/1997 è sostituito dal
seguente:
“Art. 12 (Personale)
1. L’ASSAM dispone di una dotazione organica
propria, determinata sulla base dei criteri fissati dalla Giunta regionale. I posti della dotazione organica sono coperti da personale proprio nonché dal personale assegnato ai sensi
dell’articolo 21.
2. L’assunzione di personale da parte dell’ASSAM avviene con contratto individuale di
lavoro:
a) tramite procedure selettive, conformi ai principi
del comma 3 dell’articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche), volte all’accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l’accesso dall’esterno;
b) mediante avviamento degli iscritti nelle liste di
collocamento ai sensi della legislazione vigente
per le posizioni contrattuali ed i profili professionali per i quali è richiesto il solo requisito della
scuola dell’obbligo, facendo salvi gli eventuali
ulteriori requisiti per specifiche professionalità.
3. Il rapporto di lavoro del personale proprio dell’ASSAM è disciplinato dal contratto collettivo di settore. In alternativa, nei confronti dello stesso personale può trovare applicazione,
previo accordo sia con le organizzazioni sindacali di categoria che del comparto Regioni
e Autonomie locali, il contratto collettivo del
comparto di pubblico impiego applicato al
Art. 5
(Sostituzione dell’articolo 6 della l.r. 9/1997)
1. L’articolo 6 della l.r. 9/1997 è sostituito dal
seguente:
“Art. 6 (Revisore unico)
1. Il revisore unico è nominato dalla Giunta
regionale, per la durata della legislatura regionale, tra gli iscritti nel registro di cui al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39 (Attuazione della direttiva 2006/43/CE, relativa alle
revisioni legali dei conti annuali e dei conti
consolidati, che modifica le direttive
78/660/CEE e 83/349/CEE, e che abroga la
direttiva 84/253/CEE).”.
Art. 6
(Sostituzione dell’articolo 9 della l.r. 9/1997)
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ANNO XLIV • N. 75
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
tare delle Marche (ASSAM). Soppressione dell'Ente di Sviluppo Agricolo delle Marche
(ESAM). Istituzione della consulta economica e
della programmazione nel settore agroalimentare
(CEPA)).
personale di cui all’articolo 21. Il relativo
costo è a carico dell’ASSAM.
4. La contrattazione decentrata integrativa è
effettuata dall’ASSAM secondo le disponibilità del proprio bilancio e sulla base delle
direttive impartite dalla Giunta regionale.
5. La gestione del personale può essere svolta
dalla struttura organizzativa regionale competente in materia, previa stipulazione di apposita convenzione non onerosa, a condizione
che l’ASSAM non disponga di strutture organizzative operanti in tale materia.”.
La presente legge regionale è pubblicata nel bollettino ufficiale della Regione. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge
della regione Marche.
Ancona, 16 settembre 2013
Art. 8
(Disposizioni finanziarie)
1. Alle spese derivanti dalla l.r. 9/1997 come modificata dalla presente legge per un importo complessivo di euro 3.628.843 si provvede per l’anno 2013:
a) per euro 3.126.843 mediante impiego delle
somme autorizzate per il finanziamento della
l.r. 9/1997 nella tabella A della l.r. 27 dicembre 2012, n. 45 (Disposizioni per la formazione del Bilancio annuale 2013 e pluriennale
2013/2015 della Regione. Legge finanziaria
2013) già iscritte nell’UPB 30901;
b) per euro 502.000 mediante impiego delle somme autorizzate nella tabella C della l.r.
45/2012 già iscritte nelle UPB 30901 euro
306.000, UPB 30905 euro 77.000, UPB
30907 euro 60.000,00, UPB 31002 euro
35.000,00, UPB 31605 euro 24.000.
2. Per gli anni successivi l’entità della spesa sarà
stabilita con le rispettive leggi finanziarie nel
rispetto degli equilibri di bilancio.
3. Ai fini della gestione la Giunta regionale è autorizzata ad apportare le conseguenti variazioni al
Programma operativo annuale (POA) per l’anno
2013.
IL PRESIDENTE DELLA
GIUNTA REGIONALE
Gian Mario Spacca
_______________________________________________________
AI SENSI DELL'ARTICOLO 5 DELLA LEGGE
REGIONALE 28 LUGLIO 2003, N. 17 (NORME
IN MATERIA DI ORDINAMENTO DEL BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE E DI
DIRITTO ALL’INFORMAZIONE SUGLI ATTI
AMMINISTRATIVI), IN APPENDICE AL TESTO
DELLA LEGGE REGIONALE SONO PUBBLICATE, AI SOLI FINI INFORMATIVI, LE NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE.
AI SENSI DELL’ARTICOLO 5, COMMA 4, DELLA L.R. 17/2003 E’ ALTRESI’ PUBBLICATO IL
TESTO VIGENTE DELLA LEGGE REGIONALE
“ISTITUZIONE DELL'AGENZIA PER I SERVIZI
NEL SETTORE AGROALIMENTARE DELLE
MARCHE (A.S.S.A.M.). SOPPRESSIONE DELL'ENTE DI SVILUPPO AGRICOLO DELLE
MARCHE (ESAM). ISTITUZIONE DELLA CONSULTA ECONOMICA E DELLA PROGRAMMAZIONE NEL SETTORE AGROALIMENTARE
(CEPA)”, COORDINATO CON LE MODIFICHE E
INTEGRAZIONI APPORTATE CON LA LEGGE
REGIONALE SOPRA PUBBLICATA.
Art. 9
(Norme finali e abrogazioni)
1. Gli organi e il direttore generale dell’ASSAM in
carica alla data di entrata in vigore della presente
legge continuano ad esercitare le loro funzioni
fino alla cessazione dei relativi incarichi.
2. Le norme relative agli organi e al direttore generale dell’ASSAM abrogate, modificate o sostituite dalla presente legge continuano ad applicarsi
fino alla cessazione degli organi ai sensi del comma 1.
3. Sono abrogati i commi 3 e 4 dell’articolo 2, gli
articoli 7 e 11 e i commi 1, 2, 3 e 4 dell’articolo
25 della l.r. 14 gennaio 1997, n. 9 (Istituzione
dell'agenzia per i servizi nel settore agroalimen-
_______________________________________________________
NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO
DI FORMAZIONE:
• Proposta di legge a iniziativa della Giunta regionale n.230 del 10 luglio 2012;
• Proposta di legge a iniziativa dei Consiglieri Bucciarelli, Sciapichetti, Traversini n. 222 del 4 luglio
2012;
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
esso attua gli indirizzi programmatici definiti dal
Consiglio regionale.
2. Oltre ai compiti attribuiti dalle leggi regionali
di settore, l’ASSAM esercita le funzioni concernenti:
a) i servizi specialistici per il trasferimento
dell’innovazione di processo e di prodotto
nel settore agroalimentare e della silvicoltura;
b) i servizi di consulenza e assistenza per la
certificazione di qualità dei prodotti;
c) le attività per la valorizzazione dei prodotti
agricoli e agroalimentari e per la tutela della biodiversità attraverso la valorizzazione
delle razze animali e delle varietà vegetali
locali;
d) l’attività di sperimentazione diretta al
miglioramento e allo sviluppo della produzione agricola e agroalimentare;
e) la promozione e la divulgazione dei risultati della sperimentazione di cui alla lettera
d);
f) le attività di formazione, nei limiti dell’accreditamento ottenuto, anche in raccordo
con il sistema regionale della formazione
professionale;
g) l’individuazione di filiere strategiche per
l’orientamento produttivo del settore;
h) la progettazione di livello interregionale,
nazionale e comunitaria, nonché l’attivazione di reti tematiche e di parternariato al
fine di accedere ai fondi comunitari;
i) il supporto all’attività della Regione derivante dalla partecipazione alla Rete delle
Regioni europee “OGM free”;
l) la valutazione economica dei progetti in
materia agroalimentare;
m) la gestione dei vivai forestali e del Centro
sperimentale per la tartuficoltura della
Regione;
n) le attività di analisi chimico-fisiche e sensoriali per la caratterizzazione e la valorizzazione qualitativa agroalimentare e la tutela
agroambientale;
o) le attività di controllo tecnico e di vigilanza
sui prodotti e sui processi produttivi agricoli e agroalimentari;
p) la raccolta e l’elaborazione dei dati meteorologici a supporto delle imprese agricole,
in sinergia con il servizio meteorologico
della protezione civile;
q) la ricerca applicata e la sperimentazione di
prodotti e servizi in agricoltura, utili allo
sviluppo della “green economy”.
• Relazione della I Commissione assembleare permanente in data 22 luglio 2013;
• Parere espresso dalla II Commissione assembleare
permanente in data 23 luglio 2013;
• Deliberazione legislativa approvata dall’Assemblea legislativa regionale nella seduta del 10 settembre 2013, n. 128.
TESTO VIGENTE DELLA LEGGE REGIONALE 14 GENNAIO 1997, N. 9 “ISTITUZIONE
DELL'AGENZIA PER I SERVIZI NEL SETTORE AGROALIMENTARE DELLE MARCHE
(A.S.S.A.M.). SOPPRESSIONE DELL'ENTE DI
SVILUPPO AGRICOLO DELLE MARCHE
(ESAM). ISTITUZIONE DELLA CONSULTA
ECONOMICA E DELLA PROGRAMMAZIONE NEL SETTORE AGROALIMENTARE
(CEPA)”, COORDINATO CON LE MODIFICHE E INTEGRAZIONI APPORTATE DALLA
LEGGE REGIONALE SOPRA PUBBLICATA,
CHE SONO STAMPATE IN NERETTO.
Avvertenza:
ai sensi dell’articolo 7, comma 3, della legge regionale 28 luglio 2003, n. 17 (Norme in materia di ordinamento del Bollettino Ufficiale della Regione e di
diritto all’informazione sugli atti amministrativi), la
pubblicazione dei testi normativi coordinati ha
esclusivamente carattere informativo. Restano fermi
il valore e l’efficacia dei testi normativi riprodotti.
Capo I
Istituzione dell'A.S.S.A.M.
Art. 1
(Istituzione)
1. È istituita, per le finalità previste dalla presente
legge, l'Agenzia regionale per i servizi nel settore agroalimentare delle Marche (A.S.S.A.M.),
con sede in Ancona.
2. L'A.S.S.A.M. è Ente pubblico economico dotato
di personalità giuridica, di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile e
gestionale.
Art. 2
(Funzioni)
1. L'A.S.S.A.M. costituisce strumento regionale di
riferimento e di raccordo tra il sistema produttivo, il settore della ricerca ed i soggetti detentori
o creatori di tecnologie particolari per promuovere l'ammodernamento delle strutture agricole;
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ANNO XLIV • N. 75
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
2. (comma abrogato)
3. (comma abrogato)
da attuare, indica le priorità ed emana le
conseguenti direttive generali per l'azione
amministrativa e per la gestione.
2. In caso di assenza o di impedimento del direttore, le funzioni di ordinaria amministrazione
sono espletate dal vicedirettore, scelto dal
direttore medesimo tra i dirigenti dell’ASSAM.
Art. 3
(Organi)
1. Sono organi dell’ASSAM:
a) il direttore;
b) il revisore unico.
Art. 6
(Revisore unico)
1. Il revisore unico è nominato dalla Giunta
regionale, per la durata della legislatura
regionale, tra gli iscritti nel registro di cui al
decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39
(Attuazione della direttiva 2006/43/CE, relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei
conti consolidati, che modifica le direttive
78/660/CEE e 83/349/CEE, e che abroga la
direttiva 84/253/CEE).
Art. 4
(Direttore)
1. Il direttore dell’ASSAM è nominato dalla
Giunta regionale, per la durata della legislatura regionale, tra i dirigenti della Regione e
degli enti da essa dipendenti, tenendo conto
del curriculum professionale, della formazione culturale e dei risultati conseguiti nei precedenti incarichi.
2. In caso di conferimento dell’incarico di cui al
comma 1 a un dirigente della Giunta regionale, lo stesso dirigente mantiene, senza remunerazione aggiuntiva, anche la direzione di una
struttura dirigenziale della medesima Giunta
regionale.
3. Il conferimento dell’incarico di cui al comma 1
a un dirigente di altro ente dipendente comporta il collocamento in aspettativa senza
assegni dello stesso dirigente, con riconoscimento dell’anzianità di servizio per la durata
dell’incarico.
4. Per quanto non previsto dalla presente legge, al
direttore si applicano le disposizioni della legge regionale 15 ottobre 2001, n. 20 (Norme in
materia di organizzazione e di personale della
Regione) relative ai dirigenti della Giunta
regionale.
Art. 7
(articolo abrogato)
Art. 8
(Articolo abrogato dall'art. 9, comma 1, lettera e),
della l.r. 18 maggio 2004, n. 13)
Art. 9
(Trattamento economico del direttore e indennità
del revisore unico)
1. Il trattamento economico omnicomprensivo
spettante al direttore è stabilito dalla Giunta
regionale, tenendo conto delle dimensioni
organizzative, delle competenze e delle risorse
finanziarie, umane e strumentali dell’ASSAM
e comunque in misura non superiore a quello
previsto per i dirigenti regionali.
2. Il trattamento economico di cui al comma 1, in
caso di incarico conferito a dirigente della
Giunta regionale, tiene altresì conto della direzione di una struttura della Giunta regionale
medesima.
3. Al revisore unico è corrisposta un’indennità
mensile lorda pari al quindici per cento del
compenso spettante al direttore.
Art. 5
(Attribuzioni del direttore)
1. Il direttore:
a) ha la rappresentanza legale dell'ASSAM;
b) predispone il programma annuale di attività, di cui all'articolo 13, i bilanci preventivi e consuntivi, la relazione di gestione e
la relazione sull'attuazione del programma;
c) predispone il regolamento di organizzazione dell'ASSAM ivi compresa la determinazione dell'organico del personale, il regolamento di amministrazione e contabile;
d) sovrintende all'amministrazione dell'ASSAM, definisce gli obiettivi e gli interventi
Art. 10
(Incompatibilità e ineleggibilità)
1. Agli organi dell'Agenzia si applicano le disposizioni dell'articolo 8 della l.r. 5 agosto 1996, n. 34.
Art. 11
(articolo abrogato)
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1.
2.
3.
4.
5.
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
obiettivi, le attività da svolgere, i settori di intervento, le iniziative progettuali, le previsioni di
spesa, i mezzi per l'attuazione nonché gli strumenti per la verifica dei risultati.
2. (Comma abrogato dall'art. 9, comma 1, lettera e),
della l.r. 18 maggio 2004, n. 13)
Art. 12
(Personale)
L’ASSAM dispone di una dotazione organica
propria, determinata sulla base dei criteri fissati dalla Giunta regionale. I posti della dotazione organica sono coperti da personale proprio nonché dal personale assegnato ai sensi
dell’articolo 21.
L’assunzione di personale da parte dell’ASSAM avviene con contratto individuale di
lavoro:
a) tramite procedure selettive, conformi ai
principi del comma 3 dell’articolo 35 del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165
(Norme generali sull’ordinamento del
lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche), volte all’accertamento
della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l’accesso dall’esterno;
b) mediante avviamento degli iscritti nelle liste
di collocamento ai sensi della legislazione
vigente per le posizioni contrattuali ed i
profili professionali per i quali è richiesto il
solo requisito della scuola dell’obbligo,
facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalità.
Il rapporto di lavoro del personale proprio
dell’ASSAM è disciplinato dal contratto collettivo di settore. In alternativa, nei confronti
dello stesso personale può trovare applicazione, previo accordo sia con le organizzazioni
sindacali di categoria che del comparto Regioni e Autonomie locali, il contratto collettivo
del comparto di pubblico impiego applicato al
personale di cui all’articolo 21. Il relativo
costo è a carico dell’ASSAM.
La contrattazione decentrata integrativa è
effettuata dall’ASSAM secondo le disponibilità del proprio bilancio e sulla base delle
direttive impartite dalla Giunta regionale.
La gestione del personale può essere svolta
dalla struttura organizzativa regionale competente in materia, previa stipulazione di
apposita convenzione non onerosa, a condizione che l’ASSAM non disponga di strutture
organizzative operanti in tale materia.
Art. 14
(Articolo abrogato dall'art. 9, comma 1, lettera e),
della l.r. 18 maggio 2004, n. 13)
Art. 15
(Articolo abrogato dall'art. 9, comma 1, lettera e),
della l.r. 18 maggio 2004, n. 13)
Art. 16
(Patrimonio)
1. L'A.S.S.A.M. ha un proprio patrimonio immobiliare e mobiliare determinato, in via di prima costituzione, dai beni assegnati dalla Giunta regionale.
2. Tale patrimonio può essere incrementato con ulteriori assegnazioni o acquisizioni.
Art. 17
(Finanziamenti)
1. Il finanziamento dell'ASSAM è assicurato
mediante:
a) i proventi dei servizi e delle attività;
b) i contributi a qualsiasi titolo disposti da enti
pubblici o da persone fisiche o giuridiche private;
c) i contributi della Regione alle spese di gestione relative al programma di attività e alle spese per il personale regionale a tempo indeterminato assegnato ai sensi dell'articolo 21;
d) le eventuali entrate derivanti dalla partecipazione a progetti comunitari, nazionali e regionali, e ulteriori eventuali entrate.
2. I contributi di cui alla lettera c) del comma 1 vengono determinati dalla Regione con legge di
approvazione del bilancio dei singoli esercizi
finanziari.
L'importo del contributo relativo al personale è
definito dalla struttura regionale competente in
materia in relazione alle unità con rapporto di
lavoro a tempo indeterminato in servizio alla data
del 1° gennaio dell'anno precedente a quello del
bilancio annuale della Regione che lo prevede.
Art. 13
(Programmi di attività)
Art. 18
(Norme transitorie)
1. In sede di prima attuazione della presente legge,
1. Nello svolgimento dei compiti previsti dall'articolo 2, l'A.S.S.A.M. opera sulla base di programmi annuali di attività che devono individuare gli
14790
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
relative dotazioni finanziarie residue. Analogamente lo stesso liquidatore provvede per
quelle di competenza della Giunta regionale.
3. Entro sei mesi dalla nomina, il Commissario predispone il piano di liquidazione dell'Ente, da
approvare con atto della Giunta regionale inviandone copia al Consiglio regionale.
4. Il piano di liquidazione prevede in particolare:
a) la formazione dello stato di consistenza dei
beni di proprietà dell'Ente, la ricognizione dei
rapporti attivi e passivi, l'individuazione dei
procedimenti pendenti davanti all'autorità
giudiziaria all'atto dello scioglimento dell'ESAM;
b) la ricognizione delle quote di partecipazione
assunte dall'ESAM nell'esercizio delle proprie funzioni ai sensi delle norme vigenti;
c) lo svolgimento delle altre attività inerenti i
predetti compiti o comunque connesse alla
liquidazione dell'ente, secondo le modalità e
con l'obbligo di informativa previsti nell'atto
di nomina;
d) il compimento dei residui provvedimenti pendenti, affidati all'ESAM ai sensi della l.r. n. 35
del 1988, in esecuzione di atti amministrativi
della Regione e non attribuiti ai sensi della
presente legge, con particolare riferimento a
quelli previsti dal comma 16.
5. La Giunta regionale con l'atto di approvazione del
piano di liquidazione dispone anche in ordine al
subingresso nei rapporti attivi e passivi ed al
patrimonio residuo, alle liti attive e passive pendenti, al proseguo delle attività di liquidazione e
di quant'altro necessario.
6. Per gli adempimenti di competenza, il Commissario si avvale di personale messo a disposizione
dalla Giunta regionale.
7. Le cessioni, le alienazioni, i trasferimenti, ed ogni
altro atto di disposizione del patrimonio devono
essere portate a compimento in un tempo non
superiore a due anni dalla data di approvazione
del piano di liquidazione. Durante tale periodo, il
Commissario trasmette semestralmente alla
Giunta regionale una relazione sull'attività svolta, contenente l'elenco particolareggiato delle
operazioni espletate.
8. Il Commissario compie tutti gli atti necessari alla
liquidazione e può fare transazioni e compromessi. Il Commissario provvede all'amministrazione
del patrimonio dell'ESAM fino alla liquidazione.
9. Alla fine di ogni esercizio finanziario il Commissario presenta alla Giunta regionale il bilancio
della gestione, congiuntamente ad una propria
relazione.
10. Alla chiusura della liquidazione, il Commissario
presenta alla Giunta regionale, che provvede a
l'Amministratore unico dell'A.S.S.A.M. propone
il regolamento di organizzazione, di cui all'articolo 5, comma 1, lettera c) entro sessanta giorni
dalla sua nomina.
Capo II
Soppressione dell'ESAM
Art. 19
(Soppressione dell'Ente di sviluppo
agricolo nelle Marche)
1. L'Ente di sviluppo agricolo nelle Marche
(ESAM), istituito con l.r. 22 agosto 1988, n. 35,
è soppresso.
2. Entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale nomina un Commissario liquidatore scelto fra coloro che siano in
possesso di specifiche competenze professionali
adeguate alle funzioni e ai compiti di cui all'articolo 20 e che abbia maturato esperienza almeno
quinquennale con funzioni direttive in aziende
pubbliche o private.
3. Fino alla nomina del Commissario liquidatore
rimane in carica il Commissario straordinario
dell'ESAM soppresso.
4. Al Commissario liquidatore compete, a titolo di
compenso e per la durata dell'incarico, una
indennità mensile pari all'80 per cento di quella
prevista per l'Amministratore unico.
Art. 20
(Procedura di liquidazione)
1. Il Commissario liquidatore predispone le condizioni e adotta gli atti necessari alla liquidazione
nei termini e nei modi previsti dalla presente legge.
2. All'atto del suo insediamento, il Commissario:
a) riceve il conto della gestione relativo al periodo successivo all'ultimo bilancio approvato;
b) prende in consegna sulla base di appositi
inventari i beni, i libri e gli altri documenti
dell'ESAM;
c) individua, d'intesa con la Giunta regionale, i
beni dell'ESAM da trasferire a titolo gratuito
all'A.S.S.A.M. per l'espletamento delle funzioni di cui all'articolo 2 della presente legge;
d) accerta lo stato di attuazione dei compiti previsti dall'articolo 2 della l.r. n. 35 del 1988
nonché gli altri eventualmente affidati all'ESAM da specifici provvedimenti regionali e
trasferisce all'Agenzia le pratiche risultate
non definite e relative ai compiti di cui all'articolo 2 della presente legge, unitamente alle
14791
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
3. Il personale assegnato all'ESAM e proveniente da
enti diversi dalla Regione Marche riprende servizio presso le amministrazioni di appartenenza dal
primo giorno del mese successivo alla data di
entrata in vigore della presente legge, fatte salve
le posizioni del personale comandato ai sensi della legge 4 dicembre 1993, n. 491.
4. Il personale con rapporto di lavoro a tempo determinato resta in servizio rispettivamente presso la
Giunta regionale e l'A.S.S.A.M., fino alla scadenza del contratto.
trasmetterlo al Consiglio regionale, il bilancio
della gestione unitamente ad una propria relazione.
11. In attesa di diversa attribuzione, i compiti ad
esaurimento relativi alla gestione dei beni di
riforma fondiaria sono in ogni caso espletati
attraverso gestioni speciali, con bilancio separato, ai sensi degli articoli 9, 10 e 11 della legge
30 aprile 1976, n. 386.
12. I terreni acquistati dall'ESAM ai sensi e per gli
scopi della legge 26 maggio 1965, n. 590, devono essere assegnati agli aventi diritto nel rispetto delle norme vigenti entro centottanta giorni.
13. Le risultanze delle operazioni di liquidazione
sono approvate dalla Giunta regionale.
14. Esaurita la procedura di liquidazione, la Regione
succede all'ESAM in tutti i rapporti giuridici
attivi e passivi, non estinti dal Commissario o
non trasferiti ad altro soggetto.
15. Sulla base delle risultanze accertate dal Commissario ed approvate dalla Giunta regionale, le
passività residue dell'ESAM saranno iscritte nel
bilancio regionale, le eventuali risultanze attive
sono trasferite all'A.S.S.A.M..
16. Le passività derivanti dalle fidejussioni sono
approvate e liquidate dalla Giunta regionale, su
proposta del Commissario liquidatore nei limiti
previsti dallo stanziamento disposto nel bilancio regionale.
Art. 22
(Abrogazione)
1. La l.r. 22 agosto 1988, n. 35, è abrogata, fatta
eccezione per il comma 1 dell'articolo 27.
2. I riferimenti all'ESAM, contenuti nelle norme e
disposizioni regionali, si intendono riferiti
all'A.S.S.A.M. se riguardanti funzioni da questa
esercitate ai sensi dell'articolo 2 della presente
legge. Tali funzioni fino alla costituzione dell'A.S.S.A.M. sono svolte dalla Giunta regionale.
Capo III
(Il presente capo, unitamente agli articoli che lo
compongono - articoli 23 e 24 - è stato abrogato
dall'art. 6, comma 1, lettera z), del reg. 4 dicembre
2004, n. 11, ai sensi dell'art. 4, comma 2, della l.r. 12
maggio 2003, n. 7)
Art. 21
(Assegnazione del personale)
1. Il personale del ruolo unico regionale assegnato
all'ESAM alla data di entrata in vigore della presente legge è assegnato per cinque anni rinnovabili con delibera della Giunta regionale, adottata
su proposta dell'Amministratore unico
dell'A.S.S.A.M., alle dipendenze funzionali dell'Agenzia stessa, nei limiti dei posti e delle qualifiche richieste per lo svolgimento dei compiti
dell'Agenzia. L'assegnazione è disposta tenuto
conto delle opzioni del personale, delle funzioni
cui risulti addetto e delle professionalità possedute. Il restante personale resta assegnato alle
dipendenze della Giunta regionale.
2. All'A.S.S.A.M., con le modalità di cui al comma
1, può essere assegnato anche personale del ruolo unico regionale non precedentemente assegnato all'ESAM.
2-bis. La gestione del personale di cui ai commi 1 e
2 può essere svolta dalla struttura organizzativa
regionale competente in materia, previa stipulazione di apposita convenzione non onerosa, a
condizione che l'ASSAM non disponga di strutture organizzative operanti in tale materia.
Capo IV
Disposizioni finali
Art. 25
(Promozione e valorizzazione dei prodotti agricoli
e servizio fitosanitario)
1. (comma abrogato)
2. (comma abrogato)
3. (comma abrogato)
4. (comma abrogato)
5. Il servizio fitosanitario ed i relativi compiti di cui
alla l.r. 16 gennaio 1995, n. 11 sono assegnati
all'A.S.S.A.M.
Art. 26
(Divulgatori agricoli)
1. Sono inquadrati nel ruolo unico regionale i divulgatori agricoli specializzati e polivalenti, ai sensi
del regolamento CEE 6 febbraio 1979, n. 270,
che siano stati ammessi ai corsi per divulgatori
14792
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
agricoli presso il Consorzio interregionale per la
formazione dei divulgatori agricoli (CIFDA) per
il centro Italia, costituito ai sensi della l.r. 3 maggio 1982, n. 14, a seguito di pubblico concorso
bandito dallo stesso Consorzio con riferimento
alla Regione Marche e che abbiano superato le
prove finali dei corsi.
2. Per le finalità, di cui al comma 1, la Giunta regionale individua nella dotazione organica del ruolo
unico regionale n. 19 posti della settima qualifica funzionale.
3. L'inquadramento del personale di cui al comma 1
avviene su domanda degli interessati entro trenta
giorni dall'entrata in vigore della presente legge.
4. Il personale inquadrato nel ruolo unico è assegnato ai servizi del settore agroalimentare e
all'A.S.S.A.M. con le modalità di cui all'articolo
21.
ANNO XLIV • N. 75
vigore il giorno successivo a quello della sua
pubblicazione nel Bollettino ufficiale della
Regione.
_______________________________________________________
Legge regionale 16 settembre 2013, n. 29 concernente:
Riconoscimento della particolare specificità
dell’attività multidisciplinare svolta dalla Lega
del Filo d’Oro
Il Consiglio – Assemblea legislativa regionale
ha approvato.
Il Presidente della Giunta regionale promulga,
Art. 27
(Disposizioni finanziarie)
1. Con legge di approvazione del bilancio regionale
è stabilita per l'anno 1997 e successivi l'entità
della spesa per l'attuazione degli interventi di cui
all'articolo 17, lettera c) ed all'articolo 19.
2. Alla copertura delle spese di cui al comma 1 si
provvede per ciascuno degli anni 1997 e 1998
mediante impiego delle somme iscritte ai fini del
bilancio pluriennale 1996/1998 sul capitolo
3111103 che si rendono disponibili a seguito dell'abrogazione della l.r. n. 35 del 1988; per gli anni
successivi mediante impiego di quota parte del
gettito dei tributi propri della Regione.
3. Alla copertura delle spese previste dall'articolo 26
si provvede per ciascuno degli anni 1997 e 1998
mediante impiego delle somme ascritte, ai fini
del bilancio pluriennale 1996/1998, a carico del
capitolo 3115110 che reca la necessaria disponibilità; per gli anni successivi mediante impiego
di quota parte del gettito dei tributi propri della
Regione.
4. Le somme occorrenti per il pagamento delle spese di cui al comma 1 sono iscritte per l'anno 1997
a carico dei capitoli che la Giunta regionale è
autorizzata ad istituire nello stato di previsione
della spesa del bilancio del detto anno con le
seguenti denominazioni:
a) "Contributo all'A.S.S.A.M. nelle spese di
gestione";
b) "Spese per il Commissario liquidatore dell'ESAM"; per gli anni successivi a carico dei
capitoli corrispondenti.
la seguente legge regionale:
Art. 1
(Riconoscimento)
1. La Regione riconosce la particolare specificità
dell’attività multidisciplinare svolta dalla “Lega
del Filo d’Oro - organizzazione non lucrativa di
utilità sociale”, associazione nazionale con sede
in Osimo, quale punto di riferimento insostituibile per l’assistenza, l’educazione, la riabilitazione,
il recupero e il reinserimento delle persone sordocieche e dei pluriminorati psicosensoriali,
anche al fine dell’utilizzo di contributi dello Stato e dell’Unione europea utili allo svolgimento
dell’attività medesima.
Art. 2
(Interventi della Regione)
1. La Regione nell’ambito delle proprie competenze:
a) favorisce, nel rispetto della normativa statale e
regionale vigente e degli strumenti della programmazione regionale e locale, l’apporto
originale e complementare dell’organizzazione non lucrativa di utilità sociale all’intervento pubblico per il conseguimento delle finalità
di carattere sociale, civile e di solidarietà indicate all’articolo 1;
b) promuove e incentiva lo sviluppo del volontariato nello specifico settore del recupero e
reinserimento dei non vedenti privi di udito e
dei pluriminorati psicosensoriali quale
espressione della libera partecipazione dei
cittadini alla vita e allo sviluppo della società;
c) promuove percorsi informativi, di educazione
e sensibilizzazione anche in ambito scolastico
volti a conoscere la sordocecità come disabi-
Art. 28
(Dichiarazione d'urgenza)
1. La presente legge è dichiarata urgente ed entra in
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
lità specifica unica, e reinserire i non vedenti
privi di udito e i pluriminorati psicosensoriali;
d) promuove la formazione professionale di soggetti operanti nel campo della riabilitazione,
recupero e reinserimento dei non vedenti privi di udito e dei pluriminorati psicosensoriali;
e) individua specifiche forme di assistenza individuale ai soggetti sordociechi, con particolare riferimento alla fornitura di sostegno personalizzato mediante guide-comunicatori e
interpreti.
ANNO XLIV • N. 75
• Proposta di legge a iniziativa del Consigliere Latini, n. 343 del 27 giugno 2013;
• Parere espresso dalla V Commissione Assembleare Permanente del 23 luglio 2013;
• Relazione della I Commissione assembleare permanente in data 2 settembre 2013;
• Deliberazione legislativa approvata dall’Assemblea legislativa regionale nella seduta del 10 settembre 2013, n. 128.
REGOLAMENTI REGIONALI
Art. 3
(Disposizione finanziaria)
1. Per gli interventi previsti dalla presente legge
l’entità della spesa è stabilita a decorrere dall’anno 2014 con le rispettive leggi finanziarie nel
rispetto degli equilibri di bilancio.
2. Le somme occorrenti per il pagamento delle spese indicate al comma 1, a decorrere dall’anno
2014, sono iscritte nell’UPB 53007 a carico del
capitolo che la Giunta regionale istituisce, ai fini
della gestione, nello stato di previsione della spesa del Programma operativo annuale (POA).
_______________________________________________________
Regolamento regionale 16 settembre
2013, n. 5 concernente:
Modifiche al regolamento regionale 19 ottobre
2009, n. 6 “gestione e tutela dei molluschi
bivalvi in attuazione dell’articolo 13, comma 2,
della legge regionale 13 maggio 2004, n. 11”.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
La presente legge regionale è pubblicata nel bollettino ufficiale della Regione. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge
della regione Marche.
Visto l’articolo 121, comma 4, della Costituzione;
Visto l’articolo 35, commi 2 e 5, dello Statuto della
Regione;
Vista la deliberazione del Consiglio - Assemblea
legislativa regionale n. 81 del 10 settembre 2013;
Ancona, 16 settembre 2013.
emana il seguente regolamento:
IL PRESIDENTE DELLA
GIUNTA REGIONALE
Gian Mario Spacca
MODIFICHE AL REGOLAMENTO REGIONALE
19 OTTOBRE 2009, N. 6 “GESTIONE E TUTELA
DEI MOLLUSCHI BIVALVI IN ATTUAZIONE
DELL’ARTICOLO 13, COMMA 2, DELLA LEGGE REGIONALE 13 MAGGIO 2004, N. 11”.
_______________________________________________________
AI SENSI DELL’ARTICOLO 5, COMMA 1, DELLA LEGGE REGIONALE 28 LUGLIO 2003, N. 17,
IN APPENDICE ALLA LEGGE REGIONALE, AI
SOLI FINI INFORMATIVI, SONO PUBBLICATE
LE NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO
DI FORMAZIONE.
Art.1
(Modifica dell’articolo 2 del r.r. 6/2009)
1. La lettera b) del comma 2 dell’articolo 2 del regolamento regionale 19 ottobre 2009, n. 6 (Gestione e tutela dei molluschi bivalvi in attuazione
dell’articolo 13, comma 2, della legge regionale
13 maggio 2004, n. 11) è abrogata.
_______________________________________________________
NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI
FORMAZIONE:
Art. 2
(Modifica dell’articolo 3 del r.r. 6/2009)
1. Dopo il comma 2 dell’articolo 3 del r.r. 6/2009 è
aggiunto il seguente:
• Proposta di legge a iniziativa della Giunta regionale, n. 344 del 4 luglio 2013;
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
redatto e firmato da un ricercatore afferente a un
istituto di ricerca pubblico o comunque riconosciuto dal Ministero competente.
3. Il piano di gestione è approvato dal consiglio di
amministrazione del consorzio e presentato ai
soci in occasione di un’assemblea da svolgersi
entro il 31 gennaio di ogni anno.
4. Il piano è redatto alla luce delle informazioni biologiche e gestionali raccolte nel periodo precedente, adeguatamente documentate e riassunte
nella relazione di cui al comma 5 e deve contenere le informazioni di cui al comma 1.
5. Il piano di gestione contiene anche una relazione
consuntiva dell’attività svolta, riferita all’anno in
corso, da cui risultino:
a) numero di barche iscritte al consorzio;
b) periodi di fermo tecnico;
c) periodi di fermo volontario, con specifica delle aree;
d) numero mensile di giorni di pesca e stima
giornaliera delle ore di pesca;
e) piano delle quote di pesca giornaliere per barca;
f) sbarcato mensile e media giornaliera per barca;
g) resoconto dettagliato delle azioni di gestione e
delle azioni di sperimentazione;
h) analisi comparata dell’andamento negli anni
dello sforzo di pesca e di altri parametri correlati;
i) analisi dettagliata degli scostamenti dal piano
di gestione preventivato riguardante l’anno,
con previsione per il periodo decorrente dal
momento della redazione al 31 dicembre successivo.
6. La Giunta regionale può formulare osservazioni
sul piano presentato, alle quali il consorzio è
tenuto ad adeguarsi. In mancanza, le parti in contrasto con le osservazioni sono annullate.
7. Eventuali variazioni alle misure tecniche contenute nel piano di cui al comma 2, qualora non incidenti sullo sforzo di pesca, sono comunicate in
forma scritta da ciascun consorzio alla struttura
organizzativa regionale competente in materia,
alla Capitaneria di porto competente per territorio, alle imprese aderenti e non aderenti al consorzio, e sono esecutive, anche nei confronti dei
pescatori non aderenti al consorzio medesimo, a
decorrere dal giorno successivo a quello della
data di affissione all’albo della Capitaneria.
8. Per le imprese che non aderiscono ad alcuno dei
consorzi riconosciuti viene fissato un limite massimo di prelievo pari a 200 chilogrammi giornalieri. Le stesse imprese possono esercitare la
pesca esclusivamente tramite la tecnica denomi-
“2 bis. La cattura delle specie di cui al comma 2
è effettuata nel rispetto della normativa sanitaria
riguardante la classificazione delle zone di produzione e raccolta dei molluschi bivalvi.”.
Art. 3
(Modifiche dell’articolo 4 del r.r. 6/2009)
1. Dopo il comma 1 dell’articolo 4 del r.r. 6/2009 è
inserito il seguente:
“1 bis. I consorzi comunicano alla struttura organizzativa regionale competente le variazioni
intervenute nella compagine organizzativa entro
trenta giorni dal loro verificarsi.”.
2. Dopo il comma 2 dell’articolo 4 del r.r. 61/2009,
è aggiunto il seguente:
“2 bis. Nel caso in cui la percentuale delle imprese aderenti non scenda al di sotto del 50 per cento, il consorzio ha un anno di tempo per ricostituire la percentuale prevista dall’articolo 2, comma 2, lettera a). In mancanza di tale ricostituzione nel termine indicato, si procede alla revoca di
cui al comma 2, lettera a), dei presente articolo.”.
Art. 4
(Sostituzione dell’articolo 5 del r.r. 6/2009)
1. L’articolo 5 del r.r. 6/2009 è sostituito dal seguente:
“Art. 5 (Piano di gestione)
1. I consorzi definiscono, nei limiti della disciplina della pesca statale e comunitaria, le seguenti
misure tecniche e di gestione:
a) i quantitativi giornalieri massimi pescabili da
ciascuna impresa, anche in considerazione
degli eventuali limiti massimi stabiliti dalla
Regione;
b) l’uso degli attrezzi consentiti nel massimo
rispetto della fauna e della flora ittica secondo le prescrizioni stabilite dalla Regione;
c) i periodi di tempo per lo svolgimento dell’attività di pesca;
d) i punti di sbarco autorizzati tra quelli presenti
nell’area di pertinenza del consorzio, gli orari
e le modalità di sbarco;
e) la costituzione di aree di ripopolamento;
f) i periodi massimi di attività;
g) i periodi minimi di fermo pesca;
h) i periodi e le zone di semina o riposo;
i) le quantità massime di prelievo annuo e le zone
di raccolta.
2. Ciascun consorzio, entro il 30 novembre di ogni
anno, invia alla Giunta regionale e alla competente Capitaneria di porto il piano di gestione,
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
nata “dell’ancora” ai sensi del d.m. 22 dicembre
2000 (Modificazioni al decreto ministeriale 21
luglio 1998 concernente la disciplina della pesca
dei molluschi bivalvi)”.
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AI SENSI DELL’ARTICOLO 5, COMMA 4, DELLA L.R. 17/2003 E’ ALTRESI’ PUBBLICATO IL
TESTO VIGENTE DEL REGOLAMENTO
REGIONALE 19 OTTOBRE 2009, N. 6 (GESTIONE E TUTELA DEI MOLLUSCHI BIVALVI IN
ATTUAZIONE DELL’ARTICOLO 13, COMMA 2,
DELLA LEGGE REGIONALE 3 MAGGIO 2004,
N. 11), COORDINATO CON LE MODIFICHE E
INTEGRAZIONI APPORTATE CON IL REGOLAMENTO REGIONALE SOPRA PUBBLICATO.
Art. 5
(Modifiche dell’articolo 8 del r.r. 6/2009)
1. Dopo la lettera a) del comma 1 dell’articolo 8 del
r.r. 6/2009 è inserita la seguente:
“a bis) il dirigente della struttura organizzativa
regionale competente in materia di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare o suo delegato;”.
1. Al comma 4 dell’articolo 8 del r.r. 6/2009 le
parole: “comma 3” sono sostituite dalle seguenti:
“comma 2”.
_______________________________________________________
NOTIZIE RELATIVE AL PROCEDIMENTO
DI FORMAZIONE:
• Deliberazione della Giunta regionale del 9 luglio
2013, n. 994;
• Relazione della III Commissione assembleare permanente del 24 luglio 2013;
• Deliberazione del Consiglio-Assemblea legislativa regionale nella seduta del 10 settembre 2013, n.
128.
Art. 6
(Modifiche dell’articolo 10 del r.r. 6/2009)
1. Al comma 3 dell’articolo 10 del r.r. 6/2009 le
parole: “In fase di prima applicazione e comunque non oltre il 30 giugno 2011” sono sostituite
dalle seguenti: “Fino al 30 giugno 2016”.
2. Il comma 6 dell’articolo 10 del r.r. 6/2009 è sostituito dal seguente:
“6. Ai fini di una ottimale gestione della risorsa,
la Giunta regionale può disporre la realizzazione
di attività di studio e di analisi scientifica”.
TESTO VIGENTE DEL REGOLAMENTO
REGIONALE 19 OTTOBRE 2009, N. 6
(GESTIONE E TUTELA DEI MOLLUSCHI
BIVALVI IN ATTUAZIONE DELL’ARTICOLO
13, COMMA 2, DELLA LEGGE REGIONALE 3
MAGGIO 2004, N. 11), COORDINATO CON LE
MODIFICHE E INTEGRAZIONI APPORTATE
CON IL REGOLAMENTO REGIONALE
SOPRA PUBBLICATO, CHE SONO STAMPATE IN NERETTO.
Il presente regolamento è pubblicato nel Bollettino
ufficiale della Regione. E’ fatto obbligo a chiunque
spetti di osservarlo e di farlo osservare come regolamento della Regione Marche.
Ancona, 16 settembre 2013
Avvertenza:
ai sensi dell’articolo 7, comma 3, della legge regionale 28 luglio 2003, n. 17 (Norme in materia di ordinamento del Bollettino Ufficiale della Regione e di
diritto all’informazione sugli atti amministrativi), la
pubblicazione dei testi normativi coordinati ha
esclusivamente carattere informativo. Restano fermi
il valore e l’efficacia dei testi normativi riprodotti.
Il Presidente della
Giunta Regionale
Gian Mario Spacca
_______________________________________________________
AI SENSI DELL’ARTICOLO 5, COMMA 1, DELLA LEGGE REGIONALE 28 LUGLIO 2003, N. 17
(NORME IN MATERIA DI ORDINAMENTO DEL
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE E
DI DIRITTO ALL’INFORMAZIONE SUGLI ATTI
AMMINISTRATIVI), IN APPENDICE AL REGOLAMENTO REGIONALE, AI SOLI FINI INFORMATIVI, SONO PUBBLICATE LE NOTIZIE
RELATIVE AL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE.
Art. 1
(Oggetto)
1. Il presente regolamento detta disposizioni per la
gestione e la tutela dei molluschi bivalvi, in
attuazione dell’articolo 13, comma 2, della legge
regionale 13 maggio 2004, n. 11 (Norme in materia di pesca marittima e acquacoltura).
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Art. 2
(Riconoscimento dei consorzi di gestione
dei molluschi bivalvi)
1. La Regione riconosce su base compartimentale e
subcompartimentale i consorzi di gestione dei
molluschi bivalvi in possesso dei requisiti di cui
al comma 2.
2. Può essere riconosciuto il consorzio che:
a) comprende un numero di soci che rappresentino almeno il 75 per cento delle imprese autorizzate alla cattura dei molluschi bivalvi con
draga idraulica nell’area presa in esame;
b) abrogata
c) sia retto da uno statuto che preveda:
1) in modo esplicito, quale obiettivo primario,
l’incremento della risorsa dei molluschi
bivalvi attraverso concrete iniziative per la
sua salvaguardia, semina, ripopolamento,
controllo delle catture, istituzione di aree di
riposo biologico, turnazione dell’attività di
pesca delle navi;
2) la collaborazione con l’Amministrazione
regionale e gli istituti di ricerca per studi e
ricerche sull’ambiente marino, in stretto collegamento con l’attività di pesca dei molluschi bivalvi;
3) la promozione della formazione e della qualificazione professionale del personale addetto
alla pesca dei molluschi bivalvi;
4) la valorizzazione della qualità dei prodotti.
3. La domanda di riconoscimento del consorzio è
trasmessa alla struttura organizzativa regionale
competente in materia di pesca marittima.
4. Alla richiesta dovranno essere allegati:
a) elenco completo delle imbarcazioni aderenti
debitamente sottoscritto;
b) copia autentica dello statuto;
c) copia fotostatica di un documento di riconoscimento in corso di validità del legale rappresentante.
5. Il riconoscimento è effettuato con decreto del dirigente della struttura organizzativa regionale
competente.
ANNO XLIV • N. 75
gestione dei consorzi ai sensi dell’articolo 4, la
gestione e la cattura con draghe idrauliche riguardano le seguenti specie: vongole (venus-gallina),
cannolicchi, telline, cuori, andara o scafarca.
2 bis. La cattura delle specie di cui al comma
2 è effettuata nel rispetto della normativa
sanitaria riguardante la classificazione delle
zone di produzione e raccolta dei molluschi
bivalvi.
Art. 4
(Affidamento e revoca)
1. La Giunta regionale, sentita la Consulta regionale
per l’economia ittica di cui all’articolo 6 della l.r.
n. 11/2004, affida ai consorzi riconosciuti ai sensi dell’articolo 2 la gestione della pesca dei molluschi bivalvi su base compartimentale e subcompartimentale, con le modalità e nei limiti stabiliti dal presente regolamento.
1 bis. I consorzi comunicano alla struttura
organizzativa regionale competente le variazioni intervenute nella compagine organizzativa entro trenta giorni dal loro verificarsi.
2. La gestione della pesca è revocata nei seguenti
casi:
a) al consorzio cui aderiscano un numero di
imprese inferiore alla percentuale stabilita
dall’articolo 2, comma 2, lettera a);
b) per persistenti e accertate violazioni degli
obblighi derivanti da disposizioni legislative,
regolamentari e statutarie;
c) per irregolare funzionamento che pregiudica
l’assolvimento degli scopi del consorzio stesso.
2 bis. Nel caso in cui la percentuale delle
imprese aderenti non scenda al di sotto del
50 per cento, il consorzio ha un anno di
tempo per ricostituire la percentuale prevista dall’articolo 2, comma 2, lettera a). In
mancanza di tale ricostituzione nel termine
indicato, si procede alla revoca di cui al
comma 2, lettera a), del presente articolo.
Art. 5
(Piano di gestione)
1. I consorzi definiscono, nei limiti della disciplina della pesca statale e comunitaria, le seguenti misure tecniche e di gestione:
a) i quantitativi giornalieri massimi pescabili
da ciascuna impresa, anche in considerazione degli eventuali limiti massimi stabiliti dalla Regione;
b) l’uso degli attrezzi consentiti nel massimo
rispetto della fauna e della flora ittica
Art. 3
(Gestione della risorsa molluschi bivalvi)
1. Nell’ambito del compartimento ove opera un consorzio di gestione riconosciuto ai sensi dell’articolo 2, la cattura della risorsa è effettuata dalle
barche con il sistema della draga idraulica autorizzata con la licenza di pesca.
2. Nei compartimenti e nelle aree affidate alla
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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6. La Giunta regionale può formulare osservazioni sul piano presentato, alle quali il consorzio
è tenuto ad adeguarsi. In mancanza, le parti in
contrasto con le osservazioni sono annullate.
7. Eventuali variazioni alle misure tecniche contenute nel piano di cui al comma 2, qualora
non incidenti sullo sforzo di pesca, sono comunicate in forma scritta da ciascun consorzio
alla struttura organizzativa regionale competente in materia, alla Capitaneria di porto
competente per territorio, alle imprese aderenti e non aderenti al consorzio, e sono esecutive, anche nei confronti dei pescatori non aderenti al consorzio medesimo, a decorrere dal
giorno successivo a quello della data di affissione all’albo della Capitaneria.
8. Per le imprese che non aderiscono ad alcuno
dei consorzi riconosciuti viene fissato un limite massimo di prelievo pari a 200 chilogrammi
giornalieri. Le stesse imprese possono esercitare la pesca esclusivamente tramite la tecnica
denominata “dell’àncora” ai sensi del d.m. 22
dicembre 2000 (Modificazioni al decreto ministeriale 21 luglio 1998 concernente la disciplina della pesca dei molluschi bivalvi).
secondo le prescrizioni stabilite dalla
Regione;
c) i periodi di tempo per lo svolgimento dell’attività di pesca;
d) i punti di sbarco autorizzati tra quelli presenti nell’area di pertinenza del consorzio,
gli orari e le modalità di sbarco;
e) la costituzione di aree di ripopolamento;
f) i periodi massimi di attività;
g) i periodi minimi di fermo pesca;
h) i periodi e le zone di semina o riposo;
i) le quantità massime di prelievo annuo e le
zone di raccolta.
2. Ciascun consorzio, entro il 30 novembre di ogni
anno, invia alla Giunta regionale e alla competente Capitaneria di porto il piano di gestione, redatto e firmato da un ricercatore afferente a un istituto di ricerca pubblico o
comunque riconosciuto dal Ministero competente.
3. Il piano di gestione è approvato dal consiglio di
amministrazione del consorzio e presentato ai
soci in occasione di un’assemblea da svolgersi
entro il 31 gennaio di ogni anno.
4. Il piano è redatto alla luce delle informazioni
biologiche e gestionali raccolte nel periodo
precedente, adeguatamente documentate e
riassunte nella relazione di cui al comma 5 e
deve contenere le informazioni di cui al comma 1.
5. Il piano di gestione contiene anche una relazione consuntiva dell’attività svolta, riferita
all’anno in corso, da cui risultino:
a) numero di barche iscritte al consorzio;
b) periodi di fermo tecnico;
c) periodi di fermo volontario, con specifica
delle aree;
d) numero mensile di giorni di pesca e stima
giornaliera delle ore di pesca;
e) piano delle quote di pesca giornaliere per
barca;
f) sbarcato mensile e media giornaliera per
barca;
g) resoconto dettagliato delle azioni di gestione e delle azioni di sperimentazione;
h) analisi comparata dell’andamento negli
anni dello sforzo di pesca e di altri parametri correlati;
i) analisi dettagliata degli scostamenti dal piano di gestione preventivato riguardante
l’anno, con previsione per il periodo decorrente dal momento della redazione al 31
dicembre successivo.
Art. 6
(Individuazione delle aree di pesca e
autorizzazione all’esercizio)
1. La Giunta regionale, sentite le associazioni di
categoria e previo parere della competente commissione assembleare, individua le aree di pesca
e le imbarcazioni autorizzate alla pesca nelle aree
medesime.
Art. 7
(Criteri per la mobilità)
1. La Giunta regionale consente il trasferimento di
unità di pesca da un compartimento ad un altro
nel caso in cui un consorzio acquisisca a qualsiasi titolo unità di pesca appartenenti ad altro compartimento.
2. La Giunta regionale disciplina i procedimenti di
cui al comma 1.
Art. 8
(Comitato di coordinamento)
1. Al fine di garantire un adeguato monitoraggio volto alla gestione eco-compatibile della risorsa, è
istituito presso la struttura organizzativa regionale competente un Comitato di coordinamento
composto da:
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Art. 10
(Norme transitorie)
1. In fase di prima applicazione, le domande di cui
all’articolo 2, comma 3, sono presentate entro
sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del
presente regolamento.
2. Dall’entrata in vigore del presente regolamento e
fino al riconoscimento e all’affidamento di cui
agli articoli 2 e 4 è confermato l’affidamento della gestione della pesca dei molluschi bivalvi nell’ambito dei seguenti compartimenti marittimi:
a) Ancona e San Benedetto del Tronto ai Consorzi per la Gestione Pesca Molluschi Bivalvi
(CO.GE.VO.) di Ancona e Civitanova Marche rispettivamente nelle aree di cui alle lettere b) e c) del comma 3;
b) San Benedetto del Tronto al Consorzio per la
Gestione Pesca Molluschi (CO.VO.PI.) nell’area di cui alla lettera d) del comma 3;
c) Pesaro al Consorzio Gestione Molluschi
(CO.GE.MO.) nell’area di cui alla lettera a)
del comma 3.
3. Fino al 30 giugno 2016, sono individuate le
seguenti aree di pesca in temporanea deroga alle
aree di pesca coincidenti con gli attuali compartimenti, come previsto dal d.m. 12 gennaio 1995,
n. 44 (Regolamento recante norme sulla costituzione di consorzi tra imprese di pesca per la cattura dei molluschi bivalvi):
a) area A, coincidente con il compartimento di
Pesaro e Urbino che va da Gabicce al fiume
Cesano;
b) area B, coincidente con la porzione del compartimento di Ancona che va dal fiume Cesano fino a Porto Recanati e precisamente nel
punto corrispondente a 1,1 km a nord del punto mediano della diga foranea della foce del
fiume Potenza;
c) area C, coincidente con la porzione del compartimento di Ancona che va da Porto Recanati e precisamente nel punto corrispondente
a 1,1 km a nord del punto mediano della diga
foranea della foce del fiume Potenza al fiume
Chienti;
d) area D, coincidente con il compartimento di
San Benedetto del Tronto che va dal fiume
Chienti al fiume Tronto.
4. Nel periodo di cui al comma 3 la Regione, d’intesa con le associazioni di categoria e con i consorzi, promuove iniziative rivolte al trasferimento o alla rottamazione delle imbarcazioni.
5. In fase di prima applicazione, sono autorizzate
alla pesca nelle aree di cui al comma 3 le imbarcazioni di cui all’allegato al presente regolamento.
a) il dirigente della struttura organizzativa regionale competente in materia o suo delegato;
a bis) il dirigente della struttura organizzativa regionale competente in materia di
sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare o suo delegato;
b) tre esperti di biologia marina, nominati dalla
Giunta regionale su indicazione delle università e dei centri di ricerca operanti nel territorio regionale di chiara esperienza nel settore
della biologia marina e della gestione e tecnica della pesca;
c) i comandanti delle Capitanerie di Porto dei
compartimenti marittimi regionali o loro
delegati;
d) i presidenti pro-tempore dei consorzi di gestione dei molluschi bivalvi della Regione o loro
delegati;
e) i rappresentanti delle quattro associazioni di
categoria maggiormente rappresentative a
livello nazionale.
2. Il Comitato approva il regolamento per il proprio
funzionamento.
3. La partecipazione alle sedute del Comitato è a
titolo gratuito.
4. Il comitato esprime pareri e proposte alla Giunta
regionale nelle materie di cui al presente regolamento e in particolare esprime parere sul piano di
gestione di cui all’articolo 5, comma 2.
Art. 9
(Vigilanza)
1. Ciascun consorzio individua, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del presente regolamento, i soggetti incaricati della vigilanza ai quali
possono essere attribuite le funzioni di agente
giurato.
2. La Provincia riconosce la nomina di agenti giurati ai sensi dell’articolo 163, comma 3, lettera b),
del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento
di funzioni e compiti amministrativi dello Stato
alle Regioni ed agli altri enti locali, in attuazione
del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59).
3. Gli agenti giurati, in aggiunta alle Forze di polizia
cui compete per legge, vigilano sull’osservanza
delle norme in materia compreso il rispetto dei
punti di sbarco, delle taglie minime dei molluschi
bivalvi prelevati e delle ulteriori regole di gestione e tutela adottate dal consorzio per garantire
l’equilibrio tra prelievo e conservazione della
risorsa.
14799
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
6. Ai fini di una ottimale gestione della risorsa, la
Giunta regionale può disporre la realizzazione
di attività di studio e di analisi scientifica.
ANNO XLIV • N. 75
quattro Consorzi successivamente riconosciuti
dalla Giunta regionale - alle quali sono state assegnate le imbarcazioni marchigiane;
- il Regolamento regionale n. 6 del 2009 ha altresì
previsto la realizzazione di uno studio finalizzato
ad individuare le modalità per garantire l’ottimale
gestione della risorsa:
- alle attività di monitoraggio finalizzate alla redazione dello studio sono stati pienamente associati i
rappresentanti dei quattro consorzi marchigiani;
- da ultimo, all’inizio del 2013 i contenuti dello studio sono stati illustrati al Comitato di coordinamento per la gestione e la tutela dei molluschi
bivalvi:
- l’Assemblea legislativa regionale con la risoluzione n. 96 da 13 novembre 2012 ha impegnato la
Giunta regionale ad individuare una soluzione
condivisa da tutti i membri del Comitato; nonostante questa indicazione, il Comitato, che ha svolto quattro incontri tra la fine di novembre 2012 e
la metà di gennaio 2013, non c riuscito a trovare
un accordo al proprio interno;
- il gruppo tecnico ristretto degli esperti in seno al
Comitato ha formulato alcune indicazioni che
sono state condivise dai membri del Comitato stesso;
- la III Commissione ha svolto tra i mesi di febbraio
ed aprile 2013 una serie di audizioni con i rappresentanti dei consorzi e delle organizzazioni sindacali del settore della pesca e ha incontrato il
responsabile scientifico della ricerca ed il curatore
del monitoraggio;
MOZIONI, RISOLUZIONI E ORDINI
DEL GIORNO DELL’ASSEMBLEA
LEGISLATIVA REGIONALE
_______________________________________________________
Estratto del processo verbale della seduta
del 10 settembre 2013, n. 128
- ordine del giorno sulla proposta di regolamento n. 7 “Gestione e tutela dei molluschi
bivalvi”.
omissis
Il Presidente passa alla trattazione del punto iscritto
all’ordine del giorno che reca;
- Proposta di Regolamento n. 7 ad iniziativa della
Giunta regionale, concernente: “Modifiche al
Regolamento regionale 19 ottobre 2009, n. 6 Gestione e tutela dei molluschi bivalvi in attuazione dell’articolo 13, comma 2, della legge
regionale 13 maggio 2004, n. 11”
omissis
CONSIDERATO che
- le indicazioni condivise riguardano:
la costituzione di un fondo regionale di solidarietà,
alimentato dagli stessi Consorzi sulla base di un
apposito regolamento da essi condiviso, finalizzato a fronteggiare le situazioni di discontinuità di
presenza della risorsa, alto scopo di integrare la
temporanea riduzione o eventuale perdita di reddito dei pescatori; l’avviamento di forme sperimentali di utilizzo delle aree non disponibili alla pesca,
tra le quali ricomprendere anche l’area 0-0,3
miglia dalla costa interdetta alla pesca in base al
regolamento Ce 1967/06, quali aree di nursery o di
riproduzione;
il miglioramento delle informazioni gestite dai
consorzi attraverso tecniche di georeferenziazione
dei singoli motopesca:
la sperimentazione tra forme di gestione della
risorsa che concorrano a ridurre le fluttuazioni
negative legate al ciclo biologico delle vongole, in
particolare attraverso la semina di novellame, la
rotazione tra le aree di pesca e di semina per otte-
Il Presidente comunica che in merito all’argomento
trattato è stata presentata ed acquisita agli atti una
proposta di ordine del giorno a firma del consigliere Badiali (in qualità di Presidente della III Commissione assembleare) e la pone in votazione.
L’Assemblea legislativa approva l’ordine del
giorno, nel testo che segue:
“L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA
DELLE MARCHE,
PREMESSO che
- la pesca dei molluschi bivalvi ed in particolare della vongola “Chamelea Gallina L.” costituisce
un’attività economica con un importante impatto
per la regione ‘Marche, in cui sono attive 220
“vongolare” su un totale nazionale di 610;
- nel 2009 l’Assemblea legislativa regionale ha
approvato il Regolamento regionale n. 6 che ha
confermato le 4 aree di pesca - corrispondenti ai
14800
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
nere una maggiore densità del prodotto commerciale e per massimizzare l’abbondanza di seme:
la realizzazione di campagne pubblicitarie mirate:
- dal rapporto emerge, in particolare, che ogni Consorzio ha avuto una produzione molto variabile,
sia complessiva che per barca e che questa situazione non sembra essere collegabile con il rapporto tra l’ampiezza della zona e il numero di barche;
inoltre, le fluttuazioni annuali del pescato, complessivo e per barca, sembrano essere determinate
dall’interazione dei fattori ambientali con la
gestione della risorsa;
ANNO XLIV • N. 75
DELIBERA
1. Di apportare al bilancio di previsione per l'anno
2013 le variazioni in termini di cassa di cui
all'ALLEGATO A, parte integrante e sostanziale
del presente provvedimento;
2. Di apportare, ai fini della gestione, alla DGR 1787
del 28 dicembre 2012 (POA 2013), e sue successive modificazioni ed integrazioni, le seguenti
variazioni in termini di cassa di cui all'ALLEGATO B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
3. Di trasmettere copia del presente atto, all'Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni
dalla sua adozione e di disporne la pubblicazione
sul Bollettino della Regione Marche entro quindici giorni ai sensi dell'articolo 29, comma 8 e
dell'articolo 9, comma 4 della LR 11 dicembre
2001, n. 31.
Tutto ciò premesso e considerato
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a porre in essere ogni azione amministrativa utile a
dare concreta attuazione ai contenuti delle azioni
condivise, al fine di migliorare la gestione della
risorsa;
ad avviare, in particolare, dei percorsi di formazione/informazione degli operatori del settore, valutando la fattibilità dell’utilizzo delle risorse FEAP/FSE
della prossima programmazione 2014-2020, associata alla corretta definizione ed utilizzo dei piani di
gestione;
ad avanzare la proposta presso le opportune sedi istituzionali di continuare il negoziato con le istituzioni
europee affinchè; sia concessa la deroga al divieto di
pesca nell’area 0-0,3 di miglia dalla costa”.
Il Presidente
Vittoriano Solazzi
Il Consigliere Segretario
Franca Romagnoli
DELIBERAZIONI DELLA
GIUNTA REGIONALE
_______________________________________________________
Deliberazione n. 1253 del 09/09/2013.
Art. 29, comma 4 bis della LR 11/12/2001, n.
31 .Variazione compensativa di cassa al Programma Operativo Annuale approvato con
deliberazione della Giunta regionale n. 1787
del 28 dicembre 2012 e sue successive modificazioni ed integrazioni - Euro 51.000,00.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
14801
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
14802
ANNO XLIV • N. 75
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
1) Di apportare al Programma Operativo Annuale
per l'anno 2013 - DGR n. 1787 del 28/12/2012 e
sue successive modificazioni ed integrazioni - la
variazione compensativa in termini di competenza e di cassa ai capitoli di spesa come indicato
nell'ALLEGATO A parte integrante della presente deliberazione;
2) Di trasmettere copia del presente atto all'Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni
dalla sua adozione e di disporne la pubblicazione
sul Bollettino della Regione Marche entro quindici giorni ai sensi dell'articolo 29, comma 8 e
dell'articolo 9, comma 4 della l.r. 11/12/2001, n.
31.
_______________________________________________________
Deliberazione n. 1254 del 09/09/2013.
Art. 2, comma 2, lettera f), della L.R. n. 45 del
27 dicembre 2012 - Variazione compensativa
al Programma Operativo Annuale 2013 approvato con deliberazione della Giunta regionale
n. 1787 del 28 dicembre 2012 e sue successive modificazioni ed integrazioni - Euro
121.000,00.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
14803
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
parte integrante della presente deliberazione;
2) Di modificare la DGR 1787 del 28 dicembre 2012
e successive modificazioni concernente l'approvazione del Programma Operativo Annuale per
l'anno 2013, le variazioni in termini di competenza e di cassa così come riportato nell'ALLEGATO "B" parte integrante della presente deliberazione;
3) Di modificare la DGR 1787 del 28 dicembre 2012
e successive modificazioni concernente l'approvazione del Programma Operativo Annuale per
l'anno 2013, come riportato nell'ALLEGATO
"C" parte integrante della presente deliberazione;
4) di trasmettere copia del presente atto, all'Assemblea legislativa regionale entro dieci giorni dalla
sua adozione e di disporne la pubblicazione sul
BUR entro 15 giorni ai sensi dell'art.29, comma
8 e dell'art. 9 comma 4 della L.R. 11/12/2001, n°
31.
_______________________________________________________
Deliberazione n. 1255 del 09/09/2013.
Art. 29, comma 1, della L.R. 31/2001 - Art. 25
comma 1 e 2 della L.R. 46/2012 - Iscrizione
nel Bilancio di Previsione per l'anno 2013 di
entrate derivanti da assegnazione di fondi da
parte dello Stato e della UE vincolati a scopi
specifici e delle relative spese Fondo Europeo
di adeguamento alla globalizzazione (FEG)
Importo euro 3.008.379,40 - Modifica POA.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l'anno
2013 le variazioni in termini di competenza e di
cassa così come riportato nell'ALLEGATO "A"
14804
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14806
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ANNO XLIV • N. 75
2013 le variazioni in termini di competenza e di
cassa come indicato nella ALLEGATO A parte
integrante della presente deliberazione;
2) Di apportare al Programma Operativo Annuale
per l'anno 2013 - DGR n. 1787 del 28/12/2012 e
sue successive modificazioni ed integrazioni - la
variazione compensativa in termini di competenza e di cassa ai capitoli di spesa come indicato
nell'ALLEGATO B parte integrante della presente deliberazione;
3) Di trasmettere copia del presente atto all'Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni
dalla sua adozione e di disporne la pubblicazione
sul Bollettino della Regione Marche entro quindici giorni ai sensi dell'articolo 29, comma 8 e
dell'articolo 9, comma 4 della l.r. 11/12/2001, n.
31.
_______________________________________________________
Deliberazione n. 1256 del 09/09/2013.
Art. 29 comma 3 della l.r. 11 dicembre 2001,
n. 31 Art. 26 comma 1 della l.r. 27 dicembre
2012, n. 46 - Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2013 approvato
con Deliberazione della Giunta regionale n.
1787 del 28 dicembre 2012 e sue successive
modificazioni ed integrazioni - Euro
71.000,00.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l'anno
14807
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
14808
ANNO XLIV • N. 75
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ANNO XLIV • N. 75
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
DECRETI DEL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE
ogni più opportuna facoltà al riguardo ivi compresa la proposizione di domande nuove, riconvenzionali e di provvedere alla chiamata in causa di
terzi;
- di rilasciare procura speciale al predetto legale
eleggendo domicilio in Macerata, presso lo Studio
Legale dell’Avv. Luca Forte, Via Ancona, n. 21.
_______________________________________________________
Decreto n. 157 del 12/09/2013
Art. 10 L.R. n. 38/1996 “Riordino in materia
di Diritto allo Studio Universitario” - ERSU di
Ancona – Sostituzione di un componente del
Consiglio di Amministrazione.
L’onere derivante dal presente atto, per quanto concerne la prestazione dell’Avv. Luca Forte fa carico al
capitolo 10313101 del Bilancio 20132, approvato
con L.R. n. 46 del 27/12/2011.
L’impegno sarà assunto all’atto della liquidazione
che verrà liquidata con apposito decreto dirigenziale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
Gian Mario Spacca
DECRETA
Di nominare componente del Consiglio di Amministrazione dell’ERSU di Ancona , ai sensi dell’art.
10 della legge regionale n. 38/1996, in sostituzione
del dimissionario sig. Paolo Remia, il sig. Corrado
Baldazzi Nembrini Gonzaga.
_______________________________________________________
Decreto n. 159 del 17/09/2013.
Conferimento al Consigliere regionale Sandro
Donati dell’incarico di collaborazione relativo
alle materie di competenza del Presidente della Giunta
Si attesta inoltre che dal presente decreto non deriva
né può derivare un impegno di spesa a carico della
Regione.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
Gian Mario Spacca
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
_______________________________________________________
- di conferire al Consigliere regionale Sandro Donati l’incarico di collaborare con il Presidente della
Giunta nell’esercizio delle competenze relative a
riforme istituzionali; rapporti con le istituzioni
internazionali, comunitarie, nazionali e locali;
internazionalizzazione; programmazione e politica
regionale unitaria; turismo; sport e tempo libero;
affari generali, istituzionali e legali; sistema statistico; ordinamento dell’informazione e della
comunicazione; nomine;
- di demandare alle strutture organizzative della
Giunta regionale il supporto necessario all’espletamento dell’incarico;
- di stabilire che le missioni relative all’espletamento dell’incarico devono essere preventivamente
autorizzate dal Presidente della Giunta regionale.
Decreto n. 158 del 12/09/2013
Tribunale di Macerata - Citazione in opposizione a D.D.S. n. 394/13 - decadenza totale
dall’aiuto 2007 e 2008 - Reg. CE 1698/05 Sviluppo Rurale - Misura 2.1.1. Costituzione in
giudizio. Affidamento incarico Avv. Lucilla DI
IANNI.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
- di costituirsi nel giudizio promosso, avanti il TRIBUNALE DI MACERATA, dal soggetto indicato nel documento istruttorio, con atto di citazione
pervenuto in data 1/02/2012;
- di conferire il relativo incarico all’Avv. Lucilla DI
IANNI dell’Avvocatura regionale, conferendole
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
Gian Mario Spacca
14809
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
DECRETI DEI DIRIGENTI
REGIONALI
ANNO XLIV • N. 75
scadenza del termine fissato per la presentazione
delle offerte in base a quanto stabilito dall’art. 84
comma 10 del D.Lgs. 163/06;
- di dare atto che, ai sensi del D.Lgs. 106/08 che ha
introdotto il comma 3bis all’art. 26 del D.Lgs.
81/08, per i servizi oggetto del presente provvedimento, non si rende necessaria la valutazione dei
rischi di interferenza, trovandosi in presenza di
servizi di natura intellettuale;
- di provvedere alla pubblicazione del bando di
gara:
- sul sito informatico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con l’indicazione degli
estremi di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, in base a quanto previsto dall’art. 66 comma
7 del D.Lgs. 163/06;
- sul sito della Regione Marche;
- sul sito dell’Autorità di gestione del FESR
www.europa.marche.it.
- di dare mandato alla struttura regionale competente in materia di economato di:
a) pubblicare il bando di gara, allegato al presente
decreto, sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione
Europea, serie S;
b) pubblicare il bando di gara, allegato al presente
decreto, sulla Gazzetta Ufficiale Repubblica
Italiana - Serie Speciale - Contratti Pubblici;
c) versare all’Autorità di Vigilanza sui Contratti
Pubblici di lavori, forniture e servizi il contributo dovuto ai sensi della normativa vigente;
d) pubblicare l’avviso di aggiudicazione con le
stesse modalità previste al presente punto;
- di provvedere alle incombenze connesse con la
pubblicazione del bando di gara in estratto e dei
relativi esiti, in base alle modalità stabilite dall’art.
66 del D.Lgs. n. 163 del 12/04/2006, sui seguenti
quotidiani:
- il Sole 24 Ore;
- il Corriere della Sera;
- il Corriere Adriatico (edizione regionale);
- il Messaggero (edizione regionale).
in base al principio di rotazione, come indicato nel
documento istruttorio;
- di prevedere per gli oneri di pubblicità della gara
oggetto del presente atto la somma complessiva di
Euro 16.000,00 (IVA compresa) e di precisare che
alla liquidazione degli oneri di pubblicazione nella GURI e al contributo a favore dell’Autorità di
vigilanza sui contratti pubblici, provvederà con
fondi economali la struttura regionale competente
in materia di economato;
- di provvedere alla copertura finanziaria della spesa derivante dalle attività di pubblicità della gara,
stimata in complessivi Euro 16.000,00 (Codice
SERVIZIO BILANCIO,
RAGIONERIA, TRIBUTI,
PATRIMONIO E POLITICHE
COMUNITARIE
_______________________________________________________
Decreto del Dirigente della P.F. Politiche
Comunitarie e Autorità di gestione FESR
E FSE n. 139 del 10/09/2013.
Procedura aperta servizio attivazione e gestione di uno strumento finanziario per progetti di
sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale nella Regione Marche. Base asta
3% (IVA escl.). CIG 5302238935.
IL DIRIGENTE DELLA P.F. POLITICHE COMUNITARIE E AUTORITA’ DI GESTIONE FESR E FSE
omissis
DECRETA
- di indire una gara con procedura aperta, ai sensi
delle disposizioni previste all’art. 55 del D. Lgs. n.
163 del 12.04.2006, per l’affidamento del servizio
di attivazione e gestione di uno strumento finanziario per il sostegno a progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale nella
Regione Marche di cui alla DGR n. 1148 del
29/07/2013;
- di definire la base d’asta in una commissione di
gestione pari al 3 % (IVA esclusa) all’anno per 2
anni calcolata sulle risorse totali della dotazione
iniziale dello strumento finanziario pari a a
9.851.359,11;
- di approvare il bando di gara di cui all’allegato A
e il disciplinare di gara di cui all’allegato B inclusi i documenti connessi (allegati da 1 a 11) che
fanno parte integrante e sostanziale del presente
atto;
- di stabilire che la procedura di gara si svolgerà
secondo le modalità previste dal bando di gara, dal
disciplinare d’appalto, dal capitolato d’oneri e dallo schema di contratto;
- di stabilire che l’offerta dovrà pervenire alla
Regione Marche, Posizione di Funzione “Politiche
Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE”,
entro e non oltre le ore 13:00 del giorno
07/11/2013, pena la sua irricevibilità e comunque
la sua non ammissione alla gara;
- di stabilire che la nomina della Commissione di
valutazione avverrà con atto successivo dopo la
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26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
- di stabilire che la dotazione iniziale dello strumento finanziario, pari a a 9.851.359,11, trova
copertura finanziaria con le disponibilità finanziarie esistenti sul bilancio di previsione 2013 sui
capitoli e sulle annualità di seguito indicate:
SIOPE 1-03-01-1364), impegnando la suddetta
somma, con riferimento alla disponibilità esistente
sul capitolo n. 31401614 del bilancio di previsione
2013, residui 2012, dell’intervento 6.2.1.86.01 del
POR FESR Marche CRO 2007/2013;
CAPITOLO
31402768
31402768
31402768
31402768
31402768
31402768
31402768
42604246
ANNO
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Subtotale
2013
TOTALE
e di provvedere con successivi atti alla registrazione
degli impegni per la somma suddetta;
- di stabilire che l’onere che deriverà dall’aggiudicazione della gara stabilita con il presente atto,
complessivamente stimato in Euro 715.208,68
(Euro 591.081,55 base d’asta + IVA 21% calcolato quale 3% annuo per 2 anni su Euro
9.851.359,11), fa carico:
- Quanto a Euro 333.960,00 sul capitolo 42604246
CAPITOLO
31402768
ANNO XLIV • N. 75
IMPORTO (€)
0
0
11.790,65
285.490,32
2.009.462,88
1.912.753,12
1.031.862,14
5.251.359,11
4,600.000,00
9.851.359,11
“FONDO REGIONALE PER POLITICHE
ABITATIVE, ART. 6 L.R. 36/2005”, del bilancio 2013;
- Quanto a Euro 381.248,68 sul capitolo 31402768
del POR FESR 07/13 intervento 5.4.1.61.01
Obiettivo operativo “Riqualificare l’ambiente
fisico come motore di uno sviluppo economico e
sociale” del bilancio 2013, secondo la tabella di
seguito riportata:
ANNO
IMPORTO (€)
2009
11.790,65
2010
285.490,32
2011
83.967,71
TOTALE
381.248,68
- di precisare che per quanto riguarda il costo relativo al servizio prestato dall’aggiudicatario si
provvederà con successivi atti autorizzativi di prelievo diretto dallo strumento finanziario, una volta
maturati i compensi per la gestione del servizio
svolto, come indicato all’articolo 9 dello schema
di Contratto (allegato 5 del disciplinare);
- di dare atto che non sono attive convenzioni
CONSIP di cui all’art. 26, comma 1 della Legge
488/1999 aventi ad oggetto beni e/o servizi comparabili con quelli oggetto della presente procedura di gara;
- di pubblicare il presente atto, comprensivo degli
allegati, sul Bollettino Ufficiale della Regione
Marche, ai sensi dell’art. 4 del Reg. Reg. 36/94;
- di ravvisare le motivazioni per l’avvio dell’esecuzione del contratto in via d’urgenza, di cui all’art.
11, comma 9, del Codice dei contratti;
- di dare atto che trattandosi di mera fornitura di
servizi, non si rilevano rischi di natura interferenziale e che pertanto non è necessario redigere il
documento unico di valutazione dei rischi inferenziali, ai sensi del comma 3-bis dell’art. 26 D.Lgs.
81/2008 e Determinazione n. 3 del 05/03/2008
dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici
di lavori, servizi e forniture come indicato dal
Datore di lavoro con nota n. 98 del 24/03/2010;
14811
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
- di individuare quale Responsabile Unico del Procedimento relativo alla procedura il dott. Mauro
Terzoni, dirigente della P.F. Politiche Comunitarie
e Autorità di Gestione FESR e FSE e, quale
Responsabile Unico del Procedimento per la procedura in economia per la pubblicazione dell’estratto del bando di gara e dell’avviso di aggiudicazione, sui quotidiani, il dott. Fabio Travagliati,
funzionario amministrativo della P.F. stessa.
IL DIRIGENTE DELLA P.F.
Dott. Mauro Terzoni
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ALLEGATO A
R E G I O N E
B A N D O
M A R C H E
D I
G A R A
PROCEDURA APERTA SERVIZIO ATTIVAZIONE E GESTIONE DI UNO STRUMENTO
FINANZIARIO PER PROGETTI DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI HOUSING
SOCIALE NELLA REGIONE MARCHE. BASE ASTA 3% (IVA ESCL.). CIG 5302238935.
I.1) DENOMINAZIONE, INDIRIZZI E PUNTI DI CONTATTO
Regione Marche – PF Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE - Via Tiziano, 44 60125 ANCONA
Tel: 071/8063981 e 071/8063762
Fax: 071/8063018
Posta elettronica: [email protected] [email protected][email protected]
Indirizzo(i) internet :
Amministrazione aggiudicatrice: www.regione.marche.it
www.europa.marche.it
Ulteriori informazioni sono disponibili presso:
I punti di contatto sopra indicati
Il capitolato d’oneri e la documentazione complementare (inclusi i documenti per il dialogo
competitivo e per il sistema dinamico di acquisizione) sono disponibili presso:
I punti di contatto sopra indicati
Le offerte e le domande di partecipazione vanno inviate a:
Regione Marche – PF Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE - Via Tiziano, 44 60125 ANCONA
I.2) TIPO DI AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE E PRINCIPALI SETTORI DI ATTIVITA’:
Autorità regionale. Organismo di diritto pubblico.
SEZIONE II: OGGETTO DELL’APPALTO
II.1) DESCRIZIONE
II.1.1) Denominazione conferita all’appalto dall’amministrazione aggiudicatrice:
Affidamento del servizio di attivazione e gestione di uno strumento finanziario per il sostegno a
progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale.
II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione, luogo di consegna o di prestazione dei servizi:
Servizi. Categoria di servizi: n. 06. Luogo di esecuzione: Regione Marche NUTS ITE3
II.1.3) L’avviso riguarda: Un appalto pubblico di servizi
II.1.5) Breve descrizione dell’appalto o degli acquisti:
Servizi relativi all’attivazione e gestione di uno strumento finanziario per il sostegno a progetti di
sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale nella Regione Marche. I servizi si articolano
secondo quanto meglio specificato nel bando integrale di gara.
II.1.6) CPV (Vocabolario comune per gli appalti): 66122000-1
II.1.7) L’appalto rientra nel campo di applicazione dell’accordo quadro sugli appalti pubblici
(AAP): NO
II.1.8) Divisione in lotti: No
II.1.9) Ammissibilità di varianti: Si
II.2) QUANTITATIVO O ENTITA’ DELL’APPALTO
II.2.1) Quantitativo o entità totale: Importo base stimato IVA esclusa: 3% (al netto dell’IVA)
all’anno sulle risorse totali della dotazione iniziale dello strumento finanziario, corrispondente per i
due anni di durata a € 591.081,55 (al netto di IVA)
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II.2.2) Opzioni: Esecuzione anticipata della prestazione, ai sensi dell’art. 11, comma 9 del Codice
II.3) DURATA DELL’APPALTO O TERMINE DI ESECUZIONE: 24 mesi
SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E
TECNICO
III.1) CONDIZIONI RELATIVE ALL’APPALTO
III.1.1) Cauzioni e garanzie richieste:
Garanzia a corredo dell’offerta di € 11.821,63. Per le riduzioni si rinvia all’art 75, comma 7, D.Lgs.
163/06. Validità 180 giorni.
Garanzia fideiussoria da parte dell’esecutore del contratto pari al 10% dell’importo contrattuale con
l’applicazione degli eventuali aumenti ai sensi dell’art. 113 comma 1 del D.Lgs. 163/06.
III.1.2) Principali modalità di finanziamento e di pagamento e/o riferimenti alle disposizioni
applicabili in materia
Finanziamento a carico del Programma Operativo C.R.O. FESR 2007-2013 della Regione Marche e
dei fondi regionali per l’edilizia agevolata di cui alla Legge Regionale n. 36 del 2005.
III.2) CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE
III.2.1) Situazione personale degli operatori, inclusi i requisiti relativi all’iscrizione nell’albo
professionale o nel registro commerciale
Si veda il disciplinare di gara.
III.2.2) Capacità economica e finanziaria
- Possesso, con riferimento agli ultimi tre esercizi finanziari antecedenti la data di pubblicazione
del bando, di almeno due bilanci chiusi in attivo.
- Presentino un totale attivo dello stato patrimoniale relativo all’ultimo bilancio di esercizio
regolarmente approvato non inferiore a € 100.000.000,00 (centomilioni/00).
III.2.3) Capacità tecnica e organizzativa
- Aver finanziato con le forme tecniche di finanziamento di cui alla presente gara (rilascio di
prestiti, interventi a favore del capitale di rischio, ecc.) negli ultimi tre esercizi uno o più progetti
di sviluppo urbano inteso come progetti immobiliari, di rigenerazione urbana, social housing,
efficientamento energetico, infrastrutture di interesse locale, ecc., per un ammontare
complessivo non inferiore a 10 milioni di Euro. Nel caso di più progetti la cui somma consente di
pervenire alla soglia minima indicata, il valore di ciascun progetto finanziato non potrà essere
inferiore al milione di euro (Iva esclusa).
In caso di Raggruppamento temporaneo/Consorzio ordinario di concorrenti/GEIE tale requisito
deve essere posseduto dal Raggruppamento temporaneo/Consorzio ordinario di
concorrenti/GEIE nel suo complesso
- Per la documentazione ai sensi dell’art. 48 c. 1 del D.Lgs. 163/06, si rinvia al disciplinare di gara.
III. 3) CONDIZIONI RELATIVE ALL’APPALTO DI SERVIZI
III.3.1) La prestazione del servizio è riservata ad una particolare professione? La prestazione
del servizio è riservata alle banche iscritte all’albo ai sensi dell’art. 13 del d.lgs. 385/1993 o che
possono esercitare l'attività bancaria ai sensi dell'art. 16, comma 3, del d.lgs. n. 385/1993 e alle
società finanziarie regolamentate ex Art.107 del d.lgs. n. 385/93.
III.3.2) Le persone giuridiche devono indicare il nome e le qualifiche professionali delle
persone incaricate della prestazione del servizio? Sì
SEZIONE IV: PROCEDURA
IV.1) TIPO DI PROCEDURA
IV.1.1) Tipo di procedura: Aperta
IV.2) CRITERI DI AGGIUDICAZIONE
IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa di cui all’art. 83 del
D.Lgs. 163/06:
- offerta tecnica max punti 60/100;
- offerta economica (max punti 40/100);
IV.3) INFORMAZIONI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO
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IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto: No
IV.3.3) Condizioni per ottenere il capitolato d’oneri e la documentazione complementare:
Il disciplinare di gara e la documentazione complementare possono essere scaricati dagli indirizzi
internet o ritirati presso i punti di contatto di cui al pt. I.1). Non si procederà all’invio della
documentazione tramite fax. Termine ultimo per richiedere la documentazione: 10 giorni prima della
scadenza del termine di cui al successivo pt. IV.3.4). Documenti a pagamento: No
IV.3.4) Termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione:
Data: 07/11/2013 Ora: 13:00
IV.3.6) Lingue utilizzabili per la presentazione delle offerte/domande di partecipazione:
Italiano
IV.3.7) Periodo minimo durante il quale l’offerente è vincolato alla propria offerta (procedure
aperte): 180 giorni (dalla data di scadenza del termine per la presentazione dell’offerta)
IV.3.8) Modalità di apertura delle offerte
Data: 13/11/2013 Ora: 10:00
Luogo: Uffici della Giunta Regionale – Palazzo Leopardi – Via Tiziano, 44 - 60125 ANCONA
SEZIONE V: ALTRE INFORMAZIONI
V.1) TRATTASI DI UN APPALTO PERIODICO: No
V.2) APPALTO CONNESSO AD UN PROGETTO E/O PROGRAMMA FINANZIATO DAI FONDI
COMUNITARI: Programma Operativo FESR 2007-2013 Marche - intervento 5.4.1.61.01
V.3) INFORMAZIONI COMPLEMENTARI
Il Codice identificativo della gara (CIG) è il seguente: 5302238935
V.4) PROCEDURE DI RICORSO:
Ricorso al TAR delle Marche entro 60 gg. Oppure ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120
gg.
V.5) PUBBLICAZIONE:
Il Bando di gara sarà pubblicato:
1. nella Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea;
2. nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie speciale – Contratti pubblici;
3. nel Bollettino Ufficiale della Regione Marche (BUR);
4. nel sito istituzionale: www.regione.marche.it;
5. nel sito dell’Autorità di gestione FESR: www.europa.marche.it;
6. nel sito del Ministero delle Infrastrutture: www.serviziocontrattipubblici.it;
7. per estratto su 4 quotidiani (2 a maggiore diffusione nazionale e 2 a maggiore diffusione locale)
V.6) ALTRE INFORMAZIONI:
Responsabile del procedimento: Mauro Terzoni
(tel. 071/8063981; e-mail: [email protected])
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ALLEGATO B
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PROCEDURA APERTA SERVIZIO ATTIVAZIONE E GESTIONE DI UNO STRUMENTO
FINANZIARIO PER PROGETTI DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI HOUSING
SOCIALE NELLA REGIONE MARCHE. BASE ASTA 3% (IVA ESCL.). CIG 5302238935.
PREMESSA
1) OGGETTO DELL’APPALTO
2) TERMINI E ORGANI
3) IMPORTO
4) SOGGETTI AMMESSI ALLA GARA
5) DIVIETI E INCOMPATIBILITA’
6) REQUISITI DI PARTECIPAZIONE
6.1) REQUISITI DI ORDINE GENERALE E PROFESSIONALE
6.2) REQUISITI DI CAPACITÀ ECONOMICO - FINANZIARIA
6.3) REQUISITI DI CAPACITÀ TECNICA E PROFESSIONALE
7) AVVALIMENTO
8) DOCUMENTI DA PRESENTARE AI FINI DELLA PARTECIPAZIONE ALLA PROCEDURA
8.1) BUSTA “A – DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA”
8.2) BUSTE “B – OFFERTA TECNICA” E “C – OFFERTA ECONOMICA”
8.3) INFORMAZIONI GENERALI
9) REGOLE AI FINI DELLA PARTECIPAZIONE DI RTI E CONSORZI
10) MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA
10.1) IL PLICO
10.2) LE BUSTE
10.3) RICHIESTA INFORMAZIONI
11) MODALITA’ DI AGGIUDICAZIONE DELLA GARA
11.1) VALUTAZIONE OFFERTA TECNICA: PUNTI 60
11.2) VALUTAZIONE OFFERTA ECONOMICA: PUNTI 40
11.3) VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELL’OFFERTA
12) DISPOSIZIONI VARIE
13) ADEMPIMENTI PER LA STIPULA DEL CONTRATTO
14) SUBAPPALTO
15) GARANZIA DI ESECUZIONE
16) TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
17) NORMATIVA DI RIFERIMENTO E PRINCIPI
18) ALLEGATI
PREMESSA
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La Regione Marche, P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE (di seguito per
brevità anche Stazione appaltante), ha indetto una gara mediante procedura aperta, ai sensi del D.
Lgs. n. 163/2006 e s.m.i., per l’affidamento del servizio di attivazione e gestione di uno strumento
finanziario per il sostegno a progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale.
La documentazione ufficiale di gara è disponibile in formato cartaceo, ritirabile presso la stazione
appaltante:
Regione Marche
Posizione di Funzione “Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE”
Via Tiziano, 44 - 60125 ANCONA
Tel: 071/8063981 – 071/8063762
Fax: 071/8063018
Posta elettronica: [email protected],
[email protected], [email protected]
PEC [email protected]
Termine ultimo per richiedere la documentazione: 10 giorni prima della scadenza del termine per il
ricevimento delle offerte.
La documentazione di gara può essere consultata e scaricata dal sito www.regione.marche.it,
nonché dal sito www.europa.marche.it.
E’ vietata ogni alterazione dei documenti pubblicati nei succitati siti internet; per eventuali
controversie faranno fede i documenti allegati, quale parte integrante e sostanziale, al decreto di
indizione della gara.
Il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 – “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e
forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE” – viene nel prosieguo del presente
atto denominato “Codice”.
1) OGGETTO DELL’APPALTO
Il presente disciplinare ha per oggetto l’affidamento del servizio di attivazione e gestione di uno
strumento finanziario per il sostegno a progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing
sociale nella Regione Marche.
La stazione appaltate stipulerà con l’aggiudicatario apposito contratto con il quale verrà
regolamentata la predetta prestazione, secondo le modalità previste dal presente Disciplinare e dai
suoi allegati.
2) TERMINI E ORGANI
Ai sensi di quanto disposto dall’art. 2, comma 2, della L. 241/1990, sono stabiliti i seguenti termini
della procedura.
Il termine del procedimento è fissato in 180 giorni naturali e consecutivi dalla data di scadenza del
termine di presentazione delle offerte.
Le offerte devono essere presentate entro e non oltre le ore 13:00 del giorno 07/11/2013.
Il contratto non può essere stipulato prima di trentacinque giorni dall'invio dell'ultima delle
comunicazioni del provvedimento di aggiudicazione definitiva ai sensi dell'articolo 79 del Codice.
La stazione appaltante, ai sensi dell’art. 11, comma 9 del Codice, intende autorizzare l’esecuzione
anticipata della prestazione.
Il termine per dare ultimata la prestazione oggetto del presente atto è indicato al paragrafo 11 del
Capitolato Speciale di appalto.
La verifica finale sulla regolare ed avvenuta esecuzione dei servizi richiesti avverrà entro e non oltre
60 giorni dall’ultimazione delle prestazioni richieste.
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E’ designato quale Responsabile unico del procedimento, ai sensi e per gli effetti dell’art. 10 del
Codice, il dott. Mauro Terzoni, dirigente della P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione
FESR e FSE, Tel: 071/8063981,071/8063762 Fax: 071/8063018.
3) IMPORTO
Il valore posto a base di gara è ad una commissione di gestione pari al 3% (al netto dell’IVA)
all’anno sulle risorse totali della dotazione iniziale dello strumento finanziario, corrispondente per i
due anni di durata a un importo complessivo in appalto di € 591.081,55 (al netto dell’IVA), calcolato
sul 3% per 2 anni sulla dotazione di euro 9.851.359,11.
4) SOGGETTI AMMESSI ALLA GARA
Sono ammessi a partecipare alla procedura i soggetti di cui all’art. 34 del Codice con le modalità di
cui agli artt. 35, 36 e 37 del medesimo Codice. Sono ammessi a partecipare alla gara gli operatori
economici di seguito descritti:
-
Banche iscritte all’albo ai sensi dell’art. 13 del d.lgs. 385/1993 o che possono esercitare
l'attività bancaria ai sensi dell'art. 16, comma 3, del d.lgs. n. 385/1993;
-
Società finanziarie regolamentate ex Art.107 del d.lgs. n. 385/93.
Sono ammessi a partecipare anche altri soggetti che si riuniscano in aggregazioni ex art. 34 del D.
Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 e s.m.i. con un soggetto in possesso dei requisiti di cui al punto
precedente che assuma il ruolo di Gestore (Mandatario).
5) DIVIETI E INCOMPATIBILITA’
A pena di esclusione dalla presente procedura:
-
I consorzi di cui all’art. 34, comma 1, lettere b) e c), del Codice sono tenuti ad indicare in
sede di offerta per quali consorziati il consorzio concorre; a questi ultimi è fatto divieto di
partecipare, in qualsiasi altra forma, alla medesima gara; in tale caso di violazione sono
esclusi dalla gara sia il consorzio sia il consorziato; in caso di inosservanza di tale divieto si
applica l’art. 353 del Codice Penale. È vietata la partecipazione a più di un consorzio stabile.
-
E’ fatto divieto ai concorrenti di partecipare alla gara in più di un raggruppamento
temporaneo o consorzio ordinario di concorrenti, ovvero di partecipare alla gara anche in
forma individuale qualora abbia partecipato alla gara medesima in raggruppamento o
consorzio ordinario di concorrenti.
6) REQUISITI DI PARTECIPAZIONE
Per partecipare alla presente procedura il concorrente deve essere in possesso, a pena di
esclusione, dei seguenti requisiti:
6.1) REQUISITI DI ORDINE GENERALE E PROFESSIONALE
x Non versare in nessuna delle condizioni di esclusione stabilite dall’art. 38 del Codice;
x
Essere iscritti per le attività inerenti l’oggetto della gara al registro delle imprese presso la
C.C.I.A.A. o in uno dei registri professionali o commerciali dello stato di residenza, ai sensi
dell’art. 39 del Codice (l’iscrizione al registro, qualora richiesta ai fini della disciplina del
requisito di professionalità del soggetto partecipante, deve essere coerente con la
prestazione oggetto della procedura);
x
Essere iscritti presso il pertinente albo o elenco di soggetti intermediari vigilati autorizzati allo
svolgimento delle attività di cui al presente bando, o documentazione equipollente per i
soggetti stabiliti in altri Stati membri dell’Unione Europea.
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6.2) REQUISITI DI CAPACITÀ ECONOMICO - FINANZIARIA
Sono ammessi a partecipare alla procedura di gara i concorrenti che:
x
Sono in possesso, con riferimento agli ultimi tre esercizi finanziari antecedenti la data di
pubblicazione del bando, di almeno due bilanci chiusi in attivo.
x
Presentito un totale attivo dello stato patrimoniale relativo all’ultimo bilancio di esercizio
regolarmente approvato non inferiore a 100.000.000 euro (centomilioni/00).
6.3) REQUISITI DI CAPACITÀ TECNICA E ORGANIZZATIVA
Ciascun concorrente deve inoltre dimostrare di essere in possesso dei seguenti requisiti di capacità
tecnica e organizzativa:
x Aver finanziato con le forme tecniche di finanziamento di cui alla presente gara (rilascio di
prestiti, interventi a favore del capitale di rischio, ecc.) negli ultimi tre esercizi uno o più
progetti di sviluppo urbano inteso come progetti immobiliari, di rigenerazione urbana, social
housing, efficientamento energetico, infrastrutture di interesse locale, ecc., per un
ammontare complessivo non inferiore a 10 milioni di Euro. Nel caso di più progetti la cui
somma consente di pervenire alla soglia minima indicata, il valore di ciascun progetto
finanziato non potrà essere inferiore al milione di euro (Iva esclusa).
In caso di Raggruppamento temporaneo/Consorzio ordinario di concorrenti/GEIE tale
requisito deve essere posseduto dal Raggruppamento temporaneo/Consorzio ordinario di
concorrenti/GEIE nel suo complesso;
Ai fini suddetti:
x Devono essere inclusi i servizi relativi al periodo temporale costituito dai tre anni consecutivi
immediatamente antecedenti la data di pubblicazione del bando, ancorché avviati in anni
precedenti e anche se non conclusi entro la data di pubblicazione del bando.
7) AVVALIMENTO
Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 49 del Codice, il concorrente – singolo o plurimo – può
soddisfare la richiesta relativa al possesso dei requisiti tecnici o economici, avvalendosi dei requisiti
di un altro soggetto. A tal fine, il concorrente che intenda far ricorso all’avvalimento dovrà produrre
nella Busta A, la seguente documentazione:
a) dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante del concorrente, attestante l’avvalimento dei
requisiti necessari per la partecipazione alla gara, con specifica indicazione dei requisiti di cui ci si
intende avvalere e dell’impresa ausiliaria;
b) dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa ausiliaria attestante il possesso
da parte di quest’ultima dei requisiti generali di cui all’articolo 38 del Codice;
c) dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa ausiliaria con cui quest’ultima si
obbliga verso il concorrente e verso la stazione appaltante, a mettere a disposizione per tutta la
durata del Contratto le risorse necessarie di cui è carente il concorrente;
d) dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa ausiliaria con cui quest’ultima
attesta che non partecipa alla gara in proprio o associata o consorziata ai sensi dell’art. 34 del
Codice;
e) copia autentica del contratto in virtù del quale l’impresa ausiliaria si obbliga nei confronti del
concorrente a fornire i requisiti e a mettere a disposizione le risorse necessarie per tutta la durata
del Contratto ovvero, in caso di avvalimento nei confronti di un’impresa che appartiene al medesimo
gruppo, dichiarazione sostitutiva attestante il legame giuridico ed economico esistente nel gruppo,
dal quale discendono i medesimi obblighi previsti dall’art. 49, comma 5, del Codice (obblighi previsti
dalla normativa antimafia).
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La stazione appaltante, e per essa la Commissione giudicatrice, si riserva la facoltà di richiedere, ai
sensi dell’art. 46 del Codice, ogni ulteriore documentazione qualora quella presentata non fosse
ritenuta idonea o sufficiente.
Il concorrente può assolvere ai predetti obblighi dichiarativi compilando l’apposito modulo
predisposto dalla stazione appaltante ed allegato al presente disciplinare.
In ogni caso le dichiarazioni in parola devono, a pena di esclusione, riguardare tutti gli elementi e le
informazioni contenute nei suddetti moduli che, a tale fine, sono da considerare parte integrante e
sostanziale del presente disciplinare.
Si precisa che, nel caso di dichiarazioni mendaci, ferma restando l’applicazione dell’art. 49, comma
3, del Codice, si procederà all’esclusione del concorrente e all’escussione della garanzia a corredo
dell’offerta.
Il concorrente e l’impresa ausiliaria sono responsabili in solido delle obbligazioni assunte con la
stipula del Contratto.
Si precisa inoltre, che, in caso di ricorso all’avvalimento:
- non è ammesso, ai sensi dell’art. 49, comma 8, del Codice, che della stessa impresa ausiliaria si
avvalga più di un concorrente, pena l’esclusione di tutti i concorrenti che si siano avvalsi della
medesima impresa;
- non è ammessa, ai sensi del richiamato art. 49, comma 8, del Codice, la partecipazione
contemporanea alla gara dell’impresa ausiliaria e di quella che si avvale dei requisiti di quest’ultima,
pena l’esclusione di entrambe le imprese.
Al fine di consentire un più ampio confronto concorrenziale tra le imprese, non è ammessa, pena
l’esclusione, l’utilizzazione dei requisiti o dei mezzi tecnici o economici mediante avvalimento tra due
o più soggetti in grado di soddisfare singolarmente i requisiti di partecipazione.
In considerazione della circostanza che i divieti sopra citati, relativi all’utilizzazione dell’avvalimento
tra imprese in grado di soddisfare singolarmente i requisiti economici e tecnici di partecipazione
hanno tutti finalità a favore della migliore competitività, tali divieti non operano tra imprese
controllate o collegate ai sensi dell’art. 2359 del Codice Civile e comunque tra imprese che
rappresentano, ai fini della partecipazione alla gara, un unico centro decisionale.
8) DOCUMENTI DA PRESENTARE AI FINI DELLA PARTECIPAZIONE ALLA PROCEDURA
Ferme restando le modalità di presentazione dell’offerta espressamente disciplinate dal presente
atto, ai fini dell’ammissione alla procedura, il concorrente dovrà dichiarare ai sensi e per gli effetti del
DPR 445/2000 il possesso dei requisiti di ordine generale e professionale prescritti nel presente
disciplinare, nonché le ulteriori informazioni richieste dal disciplinare stesso.
Il concorrente può assolvere al predetto obbligo compilando l’apposito modulo predisposto dalla
stazione appaltante e allegato al presente disciplinare.
In ogni caso la dichiarazione del concorrente deve, a pena di esclusione, riguardare tutti gli elementi
e le informazioni contenute nel suddetto modulo che, a tale fine, è da considerare parte integrante e
sostanziale del presente disciplinare.
Ai medesimi fini il concorrente dovrà dichiarare ai sensi e per gli effetti del DPR 445/2000 il
possesso degli ulteriori requisiti prescritti nel presente disciplinare.
Il concorrente può assolvere al predetto obbligo compilando l’apposito modulo predisposto dalla
stazione appaltante e allegato al presente disciplinare.
In ogni caso la dichiarazione del concorrente deve, a pena di esclusione, riguardare tutti gli elementi
e le informazioni contenute nei suddetti moduli che, a tale fine, sono da considerare parte integrante
e sostanziale del presente disciplinare.
Gli operatori economici stabiliti in Paesi diversi dall’Italia ma nell’ambito di uno dei Paesi ammessi a
partecipare alla presente gara, nel rispetto della regola sulla nazionalità, devono produrre
documentazione conforme alle normative vigenti nei rispettivi Paesi, idonea a dimostrare il possesso
dei requisiti minimi qui prescritti. Se nessun documento o certificato è rilasciato dallo Stato
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dell’operatore economico partecipante, allora costituisce prova sufficiente una dichiarazione giurata,
ovvero una dichiarazione resa dall’interessato innanzi a un pubblico ufficiale competente, a un notaio
o a un organismo professionale qualificato a riceverla, del Paese di stabilimento.
Ai fini della partecipazione alla presente procedura il concorrente deve conformare la
documentazione richiesta nel rispetto delle seguenti disposizioni.
8.1) BUSTA “A – DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA”
Nella Busta “A – Documentazione amministrativa” deve essere contenuta, a pena di esclusione, la
seguente documentazione:
A. LA DICHIARAZIONE DI CUI ALL’ALLEGATO 1;
B. PROVA DOCUMENTALE DI AVVENUTO PAGAMENTO DEI DIRITTI A FAVORE
DELL’AUTORITÀ PER LA VIGILANZA SUI CONTRATTI PUBBLICI DI LAVORI, SERVIZI E
FORNITURE, mediante versamento da effettuare secondo le istruzioni operative presenti sul sito
dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (servizio riscossione contributi). Indicare il
Codice Identificativo della Gara (CIG 5302238935). In caso di RTI, costituito o non ancora
costituito, il versamento è unico e deve essere effettuato dalla ditta mandataria.
C. GARANZIA A CORREDO DELL’OFFERTA PRODOTTA, ai sensi dell’art. 75 del D. Lgs. n.
163/2006, di importo pari ad Euro € 11.821,63 (undicimilaottocentoventuno//63 euro) con validità
pari a n. 180 giorni decorrenti dalla data di scadenza per la presentazione delle offerte, prevista
dal presente disciplinare.
La fideiussione, a scelta dell'offerente, può essere bancaria o assicurativa o rilasciata dagli
intermediari iscritti nell'albo di cui all'articolo 106 del decreto legislativo 1°settembre 1993, n. 385,
che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie e che sono sottoposti a
revisione contabile da parte di una società di revisione iscritta nell'albo previsto dall'articolo 161
del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.
La fideiussione bancaria o assicurativa dovrà prevedere:
- la rinuncia espressa al beneficio della preventiva escussione del debitore principale
- la rinuncia espressa all’eccezione di cui all’art. 1957, comma 2, del codice civile
- la sua operatività entro quindici giorni su richiesta scritta della Stazione appaltante.
L'importo della garanzia, e del suo eventuale rinnovo, è ridotto del cinquanta per cento per gli
operatori economici ai quali venga rilasciata, da organismi accreditati, ai sensi delle norme
europee della serie UNI CEI EN 45000 e della serie UNI CEI EN ISO/IEC 17000, la
certificazione del sistema di qualità conforme alle norme europee della serie UNI CEI ISO
9000.
Per fruire di tale beneficio, il concorrente segnala in sede di offerta il possesso del requisito e
lo documenta nei modi stabiliti dalle vigenti disposizioni, producendo nella busta A i relativi
documenti
o, altrimenti producendo una dichiarazione, di cui all’art. 75, comma 7, del D. Lgs. n.
163/2006, resa ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 445/2000;
In caso di soggetti di cui all’art. 34, comma 1, lettere d) ed e), nonché all’art. 90, comma 1,
lettera g), del Codice, costituiti o da costituire, il beneficio della riduzione sarà applicabile alle
seguenti condizioni:
- per soggetti di tipo orizzontale, qualora tutte le raggruppate (o raggruppande) ovvero tutte le
consorziate (o consorziande) siano munite di certificazione di qualità;
- per soggetti di tipo verticale, per l’intero soggetto concorrente qualora tutte le raggruppate (o
raggruppande) ovvero tutte le consorziate (o consorziande) siano munite di certificazione di
qualità, ovvero ancora per le sole raggruppate (o raggruppande) e per le sole consorziate (o
consorziande) munite di certificazione di qualità, limitatamente alla quota parte ad esse
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riferibile.
D. in caso di avvalimento, DOCUMENTAZIONE
RELATIVA
ALL’ISTITUTO
DELL’AVVALIMENTO conforme alle disposizioni di cui al precedente punto 7 del presente
disciplinare.
E. In caso di R.T.I. già costituito o Consorzio o G.E.I.E., COPIA AUTENTICA DEL MANDATO
COLLETTIVO irrevocabile con rappresentanza, conferito alla mandataria ovvero dell’atto
costitutivo del consorzio.
F. COPIA DELLA DELIBERA DELL’ORGANO DELIBERATIVO, in caso di partecipazione in
consorzio del tipo di cui all’art. 34, comma 1, lettere b) e c), nonché dell’art. 90, comma 1, lettera
h), del Codice.
G. PROCURA SPECIALE (in caso di dichiarazione resa da Procuratore speciale).
H. IMPEGNO DI UN FIDEIUSSORE ai sensi dell’art. 75 comma 8 del D.Lgs. 163/2006, a
rilasciare la garanzia per l’esecuzione di cui al presente disciplinare, qualora il concorrente
risultasse aggiudicatario. L’impegno può essere dimostrato come segue:
- mediante l’inserimento dell’impegno all’interno della garanzia a corredo dell’offerta;
- mediante apposita dichiarazione di impegno di un fideiussore ai sensi dell’art. 75 comma 8 del
D.Lgs. 163/2006;
I. Eventuale DICHIARAZIONE di cui alla lett. a) o lett. b) o lett. c) dell’art. 38 comma 2 del D.lgs.
163/06 in combinato disposto con art. 38 comma 1 lett. M-quater (eventuale situazione di
controllo di cui all’art. 2359 del Cod. Civ.).
8.2) BUSTE “B – OFFERTA TECNICA” E “C – OFFERTA ECONOMICA”
La busta “B – Offerta tecnica” deve contenere, a pena di esclusione, la proposta di business plan,
redatta in lingua italiana, priva di qualsivoglia indicazione (diretta o indiretta) di carattere economico:
A seguire sono indicati gli elementi del business plan:
1. Struttura legale e organizzativa del gestore
Descrizione della struttura presso cui lo Strumento Finanziario Urbano (SFU) viene costituito (banca
o società finanziaria) con particolare riferimento a:
- Forma giuridica, organigramma e funzionigramma della struttura presso cui il SFU viene
costituito, rating posseduto; Necessità di autorizzazioni per gestire il SFU e relative
tempistiche per l’ottenimento;
- Strutture coinvolte nel processo decisionale di investimento, in particolare definire e
descrivere le strutture/soggetti incaricati della valutazione dei progetti e della delibera di
finanziamento degli stessi e le relazioni che intercorreranno tra le predette strutture/soggetti
- Presenza del gestore sul territorio (es. filiali, uffici, ecc.) ed eventuale modalità con cui le
strutture territoriali verranno attivate sul progetto;
- Modalità di cooperazione con la Regione e gli Enti Locali promotori dei progetti, in particolare
dovrà essere descritto se il gestore intende attivare un team apposito e come questo verrà
gestito;
- Descrizione del sistema di sorveglianza, monitoraggio e reporting dei progetti che il gestore
intende implementare e come intende gestire i rapporti con la Regione Marche per la
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certificazione e rendicontazione della spesa, garantendo la tracciabilità separata delle risorse
di housing sociale dalle risorse FESR.
2. Gruppo di lavoro
Descrizione del team di lavoro che sarà attivato sul progetto dal gestore e che dovrà includere:
9 CV di ciascuno degli esperti di cui all’Art 4.4 (Team di gestione) del Capitolato speciale
d’appalto
9 CV della altre risorse che si intendono attivare per l’esecuzione del servizio
9 CV di eventuali soggetti terzi che saranno attivati dal gestore
9 Organigramma del gruppo di lavoro
Modalità di interazione con le stazioni appaltanti
3. Strategia di investimento
Il candidato dovrà descrivere la modalità con cui intende gestire le risorse in termini di:
Forma tecnica con cui il gestore intende intervenire;
Forma tecnica con cui il co-finanziamento potrà essere utilizzato nei progetti;
Redditività richiesta, sui progetti, che il gestore si attende per le risorse della dotazione
iniziale regionale;
Modalità con cui il gestore prevede di gestire l’uscita dai progetti;
Modalità di selezione dei progetti, anche qualora quelli proposti dalla Regione Marche non
risultassero finanziabili dal gestore, con particolare riferimento all’analisi economico
finanziaria e socio-economica degli stessi.
Indicazione di due casi pilota quali simulazione e analisi di investimento, sulla base dei
progetti ‘target’:
Nell’offerta tecnica, pena l’esclusione, il candidato non dovrà indicare in alcun modo l’ammontare
previsto di co-finanziamento che intende erogare, essendo questo un elemento dell’offerta
economica di cui alla busta “C”.
Nella busta “C – Offerta economica” il concorrente deve inserire, a pena di esclusione, la
Dichiarazione di offerta economica (Allegato 4), redatta in lingua italiana, su carta legale o
legalizzata con una marca da bollo o contrassegno telematico da € 16,00, firmata o siglata in ogni
sua pagina e sottoscritta, pena l’esclusione, per esteso nell’ultima pagina.
Per il periodo tra il 1/1/2014 e il 31/12/2015 il concorrente dovrà definire il livello della parte fissa e
parte variabile della commissione di gestione, espresso in termini percentuali della dotazione
iniziale, in particolare:
Per la parte fissa – indicando la percentuale della dotazione iniziale che semestralmente
verrà corrisposta dalla Regione al gestore per le attività di gestione. Tale percentuale non
dovrà essere superiore al 50% della commissione complessiva;
Per la parte variabile – indicando la percentuale dell’ammontare dell’investimento deliberato
che verrà corrisposta dalla Regione al gestore al momento della delibera di finanziamento.
La parte fissa e la parte variabile cumulativamente non potranno superare su base annua la soglia
percentuale indicata nel Capitolato speciale di appalto.
Per il periodo successivo al 31/12/2015 la commissione di gestione corrisposta al gestore sarà pari
ad una percentuale dei proventi che saranno corrisposti dai progetti al SFU. Il concorrente deve
indicare quale percentuale dei proventi conseguiti intende mantenere quale commissione di
gestione.
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Infine dovrà essere indicato l’ammontare di co-finanziamento che il concorrente metterà a
disposizione.
Oltre alla Dichiarazione di offerta economica il concorrente nella busta “C” deve presentare un
documento contenente:
-
Il dettaglio delle singole voci di spesa o costo ricomprese all’interno della commissione di
gestione proposta;
-
La remunerazione minima che si stima di richiedere sul cofinanziamento e le condizioni alle
quali il gestore si impegna a garantire il cofinanziamento ai singoli progetti;
-
Un budget operativo in coerenza all’offerta sviluppata, utilizzando lo schema di cui all’allegato
11.
In caso di soggetti di cui all’art. 34, comma 1, lettere d) ed e), nonché all’art. 90, comma 1, lettera g),
del Codice, costituendi o costituiti, la presentazione dei documenti e delle dichiarazioni previste (o
eventualmente dei certificati che tali dichiarazioni sostituiscono), nonché il possesso dei requisiti
minimi richiesti, sono assoggettati anche a quanto appositamente stabilito nel seguito del presente
disciplinare.
8.3) INFORMAZIONI GENERALI
Nell’ambito della presente procedura, la garanzia a corredo dell’offerta viene escussa:
- In caso di mancata sottoscrizione del Contratto per fatto del concorrente;
- Ai sensi dell’art. 48 del Codice, nel caso in cui il concorrente stesso non fornisca la prova in
ordine al possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa e
nel caso di dichiarazioni mendaci.
Ai sensi dell’art. 75, comma 6, del Codice, la garanzia a corredo dell’offerta verrà svincolata
all’aggiudicatario automaticamente al momento della sottoscrizione del Contratto.
Ai sensi dell’art. 75, comma 9, del Codice, verrà comunicata l’aggiudicazione definitiva ai
concorrenti non aggiudicatari e contestualmente, e comunque entro un termine non superiore a
trenta giorni dalla predetta aggiudicazione, verrà svincolata nei loro confronti la garanzia a corredo
dell’offerta.
La stazione appaltante, ai sensi dell’art. 38, comma 2, lettera b), esclude i concorrenti per i quali
accerta che le relative offerte sono imputabili ad un unico centro decisionale, sulla base di univoci
elementi. La verifica e l'eventuale esclusione sono disposte dopo l'apertura delle buste contenenti
l'offerta economica.
Tutta la documentazione prodotta dai concorrenti, ai sensi del presente disciplinare, viene
definitivamente acquisita dalla stazione appaltante e non sarà restituita ai soggetti offerenti neanche
previa specifica richiesta comunque motivata. È ammesso il rilascio di copia conforme della predetta
documentazione nel rispetto delle disposizioni della Regione Marche vigenti in materia.
9. REGOLE AI FINI DELLA PARTECIPAZIONE DI R.T.I. E CONSORZI
Ferme le indicazioni e le prescrizioni in ordine ai requisiti di ammissione e in ordine ai contenuti, alle
modalità di presentazione del plico e delle buste contenenti la documentazione e le offerte, cui si
rimanda, i concorrenti che intendano presentare un’offerta in RTI ovvero in Consorzio, o G.E.I.E., o
con l’impegno di costituire un RTI ovvero un consorzio, dovranno osservare le condizioni previste di
seguito.
I requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa dovranno essere posseduti
cumulativamente dal raggruppamento, fermo restando l’obbligo per la mandataria, ai sensi
dell’art. 275 comma 2 del DPR 207/2010, di possedere in ogni caso tali requisiti ed eseguire le
prestazioni in misura maggioritaria. Si specifica che, ai fini della verifica di quanto appena
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indicato, si prenderanno in considerazione i requisiti nel loro complesso, non essendo richiesta la
maggioranza per ogni singolo requisito.
E’ fatto, infine, divieto ai concorrenti di partecipare alla gara in forma singola e contemporaneamente
in forma plurima (RTI, consorzi, GEIE) ovvero di partecipare in più di una forma plurima, pena
l’esclusione dalla gara del concorrente medesimo e del soggetto plurimo al quale esso partecipa.
I documenti da produrre nella “BUSTA A – DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA”, pena
l’esclusione dalla gara, sono i seguenti:
-
Dichiarazione conforme all’Allegato 1.
Ferme restando le regole sul possesso dei requisiti di capacità tecnica da parte del RTI o del
consorzio, sopra stabilite, la suddetta dichiarazione di cui all’allegato 1, dovrà essere resa da
ciascuna impresa partecipante al RTI (costituito o costituendo), al G.E.I.E., nonché, nel caso di
consorzio costituito, dal consorzio e da tutte le imprese consorziate, ovvero nel caso di
consorzio costituendo da tutte le imprese che intendono costituirsi in consorzio.
- Prova documentale di avvenuto pagamento dei diritti a favore dell’Autorità per la vigilanza sui
contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.
- Garanzia a corredo dell’offerta e impegno di un fideiussore ai sensi dell’art. 75 comma 8 del
D.Lgs. 163/2006, a rilasciare la garanzia per l’esecuzione di cui al presente disciplinare
La garanzia a corredo dell’offerta deve essere prodotta:
o in caso di soggetti di cui all’art. 34, comma 1, lettera d), nonché all’art. 90, comma 1,
lettera g), del Codice, costituiti, dall’operatore economico mandatario con indicazione
che il soggetto garantito è il concorrente nel suo complesso;
o in caso di soggetti di cui all’art. 34, comma 1, lettera d), nonché all’art. 90, comma 1,
lettera g), del Codice, costituendi, da uno degli operatori economici raggruppandi con
indicazione che i soggetti garantiti sono tutti gli operatori raggruppandi;
o in caso di soggetti di cui all’art. 34, comma 1, lettera e), del Codice, costituendi, da
una delle consorziande con indicazione che i soggetti garantiti sono tutti gli operatori
economici che intendono costituirsi in Consorzio;
o in caso di soggetti di cui all’art. 34, comma 1, lettera e), del Codice, costituiti, dal
consorzio con indicazione che il soggetto garantito è il Consorzio;
o in caso di Consorzio di cui alle lettere b) e c) di cui all’art. 34, nonché all’art. 90,
comma 1, lettera h), del Codice, dal Consorzio medesimo.
- Copia autentica del mandato collettivo irrevocabile con rappresentanza, conferito alla
mandataria ovvero dell’atto costitutivo del consorzio (in caso di RTI o consorzio già costituito);
- Procura speciale (in caso di dichiarazione resa da Procuratore speciale);
- In caso di RTI costituendo, ovvero di consorzio non ancora costituito, la Dichiarazione di cui
all’Allegato 1, resa dal legale rappresentante o da persona dotata di poteri di firma di ogni
Impresa raggruppanda dovrà:
o (solo per i R.T.I.) indicare a quale impresa raggruppanda, in caso di aggiudicazione,
sarà conferito mandato speciale con rappresentanza;
o indicare l’impegno, in caso di aggiudicazione, ad uniformarsi alla disciplina prevista
all’art. 37, D.Lgs. 163/2006.
In caso di consorzi di cui alla lettera b) dell’art. 34, comma 1, del D.Lgs. n. 163/2006, la
Dichiarazione di cui all’Allegato 1, resa dal legale rappresentante o da persona dotata di poteri di
firma, dovrà indicare quali sono le Imprese consorziate per le quali il Consorzio concorre, ai sensi e
per gli effetti dell’articolo 37, comma 7, del D. Lgs. 163/2006.
L’offerta tecnica e l’offerta economica dovranno essere sottoscritte, a pena di esclusione, per
esteso nell’ultima pagina:
x dal legale rappresentante o dal procuratore speciale dell’Impresa mandataria in caso di RTI,
di G.E.I.E. costituiti o del Consorzio che partecipa alla gara;
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x
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dal legale rappresentante o dal procuratore speciale di tutte le Imprese raggruppande o
costituende in caso di RTI, di G.E.I.E. e Consorzi non costituiti al momento della
presentazione dell’offerta.
10) MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA
L’offerta, redatta in lingua italiana, dovrà pervenire alla Regione Marche Posizione di Funzione
“Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE”, Via Tiziano n. 44, 60125
ANCONA, entro e non oltre le ore 13:00 del giorno ………………, pena la sua irricevibilità e
comunque la sua non ammissione alla procedura.
10.1) IL PLICO
L’offerta deve essere contenuta, a pena di esclusione, in un unico plico, il quale deve essere,
sempre a pena di esclusione, chiuso e sigillato sui lembi di chiusura con ceralacca o con striscia di
carta incollata o nastro adesivo o con equivalenti strumenti idonei a garantire la sicurezza contro
eventuali manomissioni.
Il plico deve essere confezionato nelle modalità di seguito espresse a seconda che il soggetto
concorrente sia di tipo singolo o plurimo costituito o costituendo.
Soggetti singoli
Al fine della identità ed immodificabilità della documentazione, nonché della segretezza, identità ed
immodificabilità dell’offerta, il plico, a pena di esclusione deve recare all’esterno le indicazioni del
mittente e cioè la denominazione o ragione sociale, nonché la seguente dicitura: “NON APRIRE Offerta per la gara a procedura aperta per l’aggiudicazione del servizio di attivazione e
gestione delle risorse per il sostegno a progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di
housing sociale nella Regione Marche”.
RTI e per i Consorzi ordinari, costituiti o costituendi:
Al fine della identità ed immodificabilità della documentazione, nonché della segretezza, identità ed
immodificabilità dell’offerta, il plico, a pena di esclusione, deve recare all’esterno le indicazioni del
mittente (denominazione o ragione sociale), che può essere:
- Il futuro mandatario, in caso di RTI da costituirsi;
- Il mandatario, in caso di RTI già costituito;
- Uno degli operatori economici che partecipano congiuntamente, in caso di consorzi ordinari
costituendi;
- Il Consorzio, in caso di consorzio ordinario costituito.
Nonché la seguente dicitura: “NON APRIRE - Offerta per la gara a procedura aperta per
l’aggiudicazione del servizio di attivazione e gestione delle risorse per il sostegno a progetti
di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale nella Regione Marche”.
Al fine di consentire alla stazione appaltante l’espletamento delle necessarie attività di ricezione dei
plichi, si precisa che in caso di invio mediante corrieri privati o agenzie di recapito debitamente
autorizzate la dicitura suddetta, nonché la denominazione del concorrente mittente devono essere
presenti anche sull’involucro all'interno del quale lo spedizioniere dovesse eventualmente porre il
plico contenente l'offerta.
Il plico potrà essere inviato mediante servizio postale, a mezzo di raccomandata con avviso di
ricevimento, o mediante corrieri privati o agenzie di recapito debitamente autorizzati, ovvero
consegnato a mano da un incaricato del concorrente. Soltanto in tale ultimo caso verrà rilasciata
apposita ricevuta con l’indicazione dell’ora e della data di consegna – che potrà avvenire nelle
giornate non festive dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle ore 13:00, fino al termine perentorio
sopra indicato.
L’invio del plico contenente l’offerta è a totale ed esclusivo rischio del mittente, restando esclusa
qualsivoglia responsabilità della stazione appaltante ove per disguidi postali o di altra natura,
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ovvero, per qualsiasi motivo, il plico non pervenga entro il previsto termine perentorio di scadenza
all’indirizzo di destinazione.
Non saranno in alcun caso presi in considerazione i plichi pervenuti oltre il suddetto termine
perentorio di scadenza, anche indipendentemente dalla volontà del concorrente ed anche se spediti
prima del termine medesimo; ciò vale anche per i plichi inviati a mezzo raccomandata con avviso di
ricevimento, a nulla valendo la data di spedizione risultante dal timbro postale dell’agenzia
accettante. Tali plichi non verranno aperti e verranno considerati come non consegnati.
10.2) LE BUSTE
A pena di esclusione, all’interno del plico devono essere inserite le seguenti diverse buste,
identificate dalle lettere “A”, “B” e “C”, chiuse, siglate e sigillate, sui lembi di chiusura, con ceralacca
o con striscia di carta incollata o nastro adesivo o con equivalenti strumenti idonei a garantire la
sicurezza contro eventuali manomissioni.
La busta “C”, contenente l’Offerta economica, deve, a pena di esclusione, essere non trasparente o,
comunque, tale da non rendere conoscibile il suo contenuto relativamente ai valori economici.
Per i concorrenti che partecipano singolarmente:
Le buste “A”, “B” e “C” devono, a pena di esclusione, recare all’esterno la denominazione o ragione
sociale, il timbro dell’offerente o altro diverso elemento di identificazione.
Le buste dovranno, inoltre, recare, a pena di esclusione, la firma o la sigla del legale rappresentante
o del procuratore speciale all’uopo incaricato.
Per i RTI e i Consorzi ordinari, costituiti o costituendi:
Le buste devono, a pena di esclusione, recare all’esterno la denominazione o ragione sociale, il
timbro dell’offerente o altro diverso elemento di identificazione, nonché la firma o la sigla del legale
rappresentante o del procuratore speciale all’uopo incaricato, come segue:
- della futura mandataria, in caso di RTI da costituirsi;
- della mandataria in caso, di RTI costituito;
- di uno degli operatori economici che partecipano congiuntamente, in caso di consorzi costituendi;
- del Consorzio, in caso di consorzio ordinario costituito.
10.3) RICHIESTA INFORMAZIONI
Eventuali informazioni complementari o chiarimenti sul contenuto degli atti a base della procedura,
potranno essere richiesti alla stazione appaltante secondo le disposizioni che seguono.
Le richieste, formulate in lingua italiana, devono essere trasmesse a mezzo fax al n. 071 8063018
all’attenzione del Dott. Mauro Terzoni (e anticipate via e-mail ai seguenti indirizzi:
[email protected] e, p.c a [email protected]) e pervenire almeno
10 giorni prima della scadenza del termine per il ricevimento delle offerte.
Eventuali rettifiche al bando di gara vengono pubblicate secondo le modalità di legge.
11) MODALITA’ DI AGGIUDICAZIONE DELLA GARA
Il servizio verrà aggiudicato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi
dell’art. 83 del D.Lgs. 163/2006, da determinarsi sulla base delle indicazioni riportate nella tabella
seguente:
A
B
Valutazione offerta tecnica
Valutazione offerta economica
TOTALE
Peso massimo
da assegnare
60
40
100
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Il calcolo dell’offerta economicamente più vantaggiosa è effettuato utilizzando la seguente formula:
P(a) = n [Wi*V(a)i]
Dove:
P(a) = punteggio complessivo da assegnare all’offerta (a)
n = numero totale degli indicatori
n = sommatoria degli indicatori
Wi = peso attribuito all’indicatore (i)
V (a)i = coefficiente della prestazione offerta (a) rispetto all’indicatore “i”, variabile tra zero e
uno
11.1) VALUTAZIONE OFFERTA TECNICA (MAX PUNTI 60/100)
La valutazione dell’offerta tecnica, redatta in conformità a quanto previsto dal capitolato tecnico,
viene effettuata secondo determinati elementi qualitativi, espressi dagli indicatori evidenziati nella
tabella seguente, ciascuno associato al corrispondente peso Wi:
Criteri
Indicatori
Appropriatezza del modello proposto per la
Metodologie di espletamento valutazione e gestione dei progetti di
del servizio (da business trasformazione e sviluppo urbano complessi
plan)
Qualità e funzionalità di eventuali proposte
migliorative / aggiuntive
Modalità organizzative del Coordinamento, organizzazione del gruppo
gruppo di lavoro (da di lavoro, modalità di interazione con le
business plan)
stazioni appaltanti
Adeguatezza della strategia del SFU con gli
obiettivi di intervento della Regione e con le
Efficacia della strategia di migliori pratiche
investimento (da business Adeguatezza della simulazione dei casi di
plan)
studio con la strategia proposta, con le
migliori pratiche di analisi e con gli obiettivi
della Regione
Peso
Wi
15
Peso massimo
da assegnare
20/100
5
10
10/100
15
15
30/100
La commissione determinerà, per ciascun indicatore, un coefficiente “V(a)i” (= coefficiente della
prestazione offerta (a) rispetto all’indicatore “i”), variabile tra zero e uno.
Nell’ambito dei criteri suddetti saranno considerati elementi premianti:
x Per il criterio Metodologie di espletamento del servizio (da business plan): appropriatezza
x
x
del modello proposto per la valutazione e gestione dei progetti urbani complessi; pertinenza
degli strumenti (anche in riferimento a soluzioni già sperimentate) relative a progetti di
sviluppo urbano; efficacia procedurale; rating posseduto, capacità di coinvolgimento degli
stakeholders dei diversi territori coinvolti nel progetto; corrispondenza con gli obiettivi e gli
strumenti evidenziati nell’ambito dell’iniziativa oggetto del presente appalto.
Per il criterio Modalità organizzative del gruppo di lavoro (da business plan):
composizione del team di lavoro con presenza di esperti nelle materie inerenti l’oggetto del
bando; efficacia delle metodologie di coordinamento e organizzazione del gruppo di lavoro
proposto; modalità di interazione con le stazioni appaltanti.
Per il criterio Qualità ed efficacia della strategia di investimento (da business plan):,
grado di adeguatezza rispetto alla strategia di intervento delineata dalla Regione con DGR n.
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1148 del 29/07/2013, modalità e forme tecniche di investimento proposte nei progetti, solidità
finanziaria del proponente.
Il punteggio complessivo dell’offerta tecnica verrà determinato dalla somma dei prodotti Wi * V(a)i
Per determinare i coefficienti di tali indicatori, la Commissione giudicatrice utilizzerà il metodo II, lett.
a) n. 2 dell’allegato P del Regolamento attuativo del Codice Appalti, attenendosi alle “Linee Guida
per l’applicazione del metodo del confronto a coppie” di cui all’allegato G del Regolamento attuativo
del Codice Appalti.
Nel caso le offerte da valutare siano inferiori a tre, i coefficienti sono determinati con il metodo II,
lett. a) n.4 dell’Allegato P del Regolamento attuativo del Codice Appalti, e cioè attraverso la media
dei coefficienti attribuiti discrezionalmente dai singoli commissari.
In ogni caso si procederà alla riparametrazione dei punteggi attribuiti in relazione al punteggio
massimo previsto per l’offerta tecnica (60).
11.2) VALUTAZIONE OFFERTA ECONOMICA (MAX PUNTI 40/100)
La valutazione dell’offerta economica, redatta in conformità a quanto previsto dal capitolato tecnico,
viene effettuata sulla base dell’attribuzione del peso Wi a ciascuno degli elementi quantitativi di cui
alla tabella successiva:
Indicatore
Peso
Ribasso offerto parte fissa commissione gestione
Ribasso offerto parte variabile commissione gestione
Valore percentuale sui proventi dal 1/1/2016
Ammontare del co-finanziamento privato aggiuntivo
5/100
5/100
5/100
25/100
Per determinare il coefficiente V(a)i di ciascuno degli indicatori di cui sopra, la Commissione
applicherà la seguente formula:
V(a)i = Ra/Rmax
Dove:
Ra = valore offerto dal concorrente (a)
Rmax = valore dell’offerta più conveniente
V (a)i = coefficiente della prestazione offerta (a) rispetto all’indicatore “i”, variabile tra zero e uno
Per quanto riguarda gli indicatori “ribasso offerto parte fissa e ribasso offerto parte variabile” i valori
espressi da Ra e Rmax della formula di cui sopra sono espressi in termini di ribasso rispetto alla
percentuale della commissione posta a base di gara.
Per l’offerta economica relativa alla percentuale sui proventi dal 1/1/2016 l’offerente deve indicare il
valore della percentuale offerto, dove l’offerta più conveniente (Rmax) sarà data dalla percentuale
offerta più bassa.
Per ciascun indicatore La commissione un coefficiente “V(a)i” (= coefficiente della prestazione
offerta (a) rispetto all’indicatore “i”), variabile tra zero e uno e poi attribuirà il punteggio moltiplicando
il coefficiente V(a)i*il peso stabilito nella tabella di cui sopra (Wi).
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ANNO XLIV • N. 75
Il punteggio attribuito all’offerta economica considerata nel suo complesso sarà dato dalla
sommatoria dei punteggi attribuiti a ciascun indicatore secondo la formula riportata sopra,
riparametrata per il punteggio massimo stabilito per l’offerta economica (pt. 40).
11.3) VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELL’OFFERTA
Dopo aver effettuato il calcolo dei punteggi per ogni offerta per quanto attiene i punti precedenti, si
compila una tabella come segue:
N offerta
1
2
,,,
Punteggio A
NN,nnn
NN,nnn
…
Punteggio B
NN,nnn
NN,nnn
…
Somma Punteggi A+B
NN,nnn
NN,nnn
…
Saranno esclusi dalla presente procedura i concorrenti che offriranno prezzi superiori alla base
d’asta.
Saranno inoltre esclusi dalla gara i concorrenti che presentino:
- Offerte nelle quali fossero sollevate eccezioni o riserve di qualsiasi natura alle condizioni di
espletamento della prestazione specificate nello schema di Contratto o negli altri atti posti a
base della procedura di cui al presente Disciplinare;
- Offerte che siano sottoposte a condizione;
- Offerte che sostituiscano, modifichino o integrino le predette condizioni;
- Offerte incomplete o parziali;
- Offerte di prodotti che non possiedano le caratteristiche minime stabilite nello schema di
Contratto o negli altri atti posti a base della procedura di cui al presente disciplinare, ovvero di
servizi con modalità difformi, in senso peggiorativo, da quanto stabilito nello schema di Contratto
o negli altri atti posti a base della procedura di cui al presente disciplinare.
Saranno altresì esclusi:
- i concorrenti coinvolti in situazioni oggettive lesive della par condicio tra concorrenti o lesive della
segretezza delle offerte;
- i concorrenti che abbiano omesso di fornire i documenti richiesti, ovvero che abbiano reso false
dichiarazioni. Si rammenta, a tal proposito, che la falsità in atti e le dichiarazioni mendaci
comporta sanzioni penali ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. n. 445/2000.
.
Si precisa che:
- La Stazione appaltante si riserva il diritto di:
a) Non procedere all’aggiudicazione se nessuna offerta risulti conveniente o idonea in
relazione all’oggetto contrattuale in conformità a quanto previsto dall’articolo 81, comma 3
del D. Lgs. n. 163/2006;
b) Procedere all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida;
c) Sospendere, indire nuovamente o non aggiudicare la gara motivatamente;
d) Non stipulare motivatamente il Contratto anche qualora sia intervenuta l’aggiudicazione.
Ai sensi dell’art. 46 del D. Lgs. n. 163/2006, la Stazione appaltante o la Commissione giudicatrice si
riserva di richiedere ai concorrenti di completare o di fornire chiarimenti in ordine al contenuto della
documentazione e delle dichiarazioni presentate, con facoltà di assegnare un termine perentorio,
entro cui le imprese concorrenti devono far pervenire le dette precisazioni o giustificazioni, pena
l’esclusione dalla gara.
- Le offerte anormalmente basse verranno valutate ai sensi degli articoli 86, 87, 88 e 89 del D.
Lgs. n. 163/2006.
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Gli offerenti sono vincolati alle offerte presentate per un periodo di 180 giorni naturali e
consecutivi dalla data di scadenza del termine di presentazione delle offerte.
In ordine alla veridicità delle dichiarazioni, la stazione appaltante si riserva di procedere,
anche a campione, a verifiche d’ufficio.
Ai sensi dell’articolo 153 del Regolamento della Commissione (CE, Euratom) 2342/2002, ogni
qualvolta l’Amministrazione aggiudicatrice intende procedere alla verifica dell’esistenza di errori ed
irregolarità sostanziali o di frodi presunte, procede alla sospensione della gara. Se tali ipotesi non
sono confermate, l’esecuzione della gara riprende al termine della verifica.
Costituiscono cause di annullamento in auto-tutela della gara, il verificarsi di qualsiasi violazione di
una disposizione del Bando, del Disciplinare e del Capitolato o di una disposizione dell’ordinamento
comunitario richiamato dall’articolo 121 del Regolamento della Commissione (CE) 718/2007 e
dell’ordinamento nazionale italiano ivi applicabile, risultante da un atto o da un’omissione che abbia o
potrebbe per effetto far venir meno il rispetto dei principi comunitari che attengono alla gara e/o di
arrecare pregiudizio al bilancio comunitario e/o al bilancio dell’Amministrazione aggiudicatrice.
La sospensione, l’interruzione e il ritiro della sovvenzione accordata al progetto meglio specificato in
premessa o all’Amministrazione aggiudicatrice dal Programma CBC IPA Adriatico nell’ambito del
progetto rappresentano cause di sospensione e/o di annullamento in auto-tutela della presente gara.
L’Amministrazione aggiudicatrice relativamente ai provvedimenti assunti nell’ambito del presente
articolo dà tempestiva ed adeguata comunicazione ai concorrenti partecipanti o, nel caso in cui
l’evento si verifichi durante la pubblicazione della gara, provvede a pubblicare la notizia attraverso gli
stessi mezzi impiegati per la pubblicità della gara.
12) DISPOSIZIONI VARIE
La procedura è dichiarata aperta da un’apposita commissione giudicatrice, la quale, il giorno
13/11/2013 alle ore 10:00, presso la sede della stazione appaltante, in seduta pubblica procede:
• alla verifica dell’integrità e della tempestività della ricezione dei plichi pervenuti, nonché all’apertura
degli stessi e alla verifica della presenza e dell’integrità delle buste;
• all’apertura delle buste “A” di tutte le offerte ed alla constatazione della presenza dei documenti ivi
contenuti e della conformità alle previsioni del Bando e del presente Disciplinare;
• al sorteggio di un numero di concorrenti pari al 10% delle offerte presentate e ammesse dopo la
verifica e la constatazione di cui ai punti precedenti, da sottoporre al controllo sul possesso dei
requisiti ai sensi dell’articolo 48, comma 1, del Codice. In particolare, procederà a richiedere ai
concorrenti sorteggiati, secondo le modalità sopra indicate, di comprovare il possesso dei requisiti di
capacità tecnica, attraverso la presentazione, entro il termine perentorio di 10 giorni dal ricevimento
della relativa richiesta, della seguente documentazione:
- per i requisiti di capacità economico finanziaria, alternativamente:
x una dichiarazione resa ai sensi e per gli effetti dell’art. 47 D.P.R. 445/2000 con le modalità di cui
all’art. 38 D.P.R. 445/2000, rilasciata dal Revisore Contabile o dalla Società di Revisione o dal
Collegio Sindacale della Società concorrente, dotato degli opportuni requisiti ai fini del controllo
contabile ovvero nell’ambito del suo potere di vigilanza, comprovante quanto dichiarato in sede
di offerta; il concorrente può assolvere al predetto obbligo compilando l’apposito modulo
predisposto dalla stazione appaltante di cui all’Allegato 3. In ogni caso la dichiarazione del
concorrente deve, a pena di esclusione, riguardare tutti gli elementi e le informazioni contenute
nel suddetto modulo che, a tale fine, è da considerare parte integrante e sostanziale del
presente disciplinare;
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Copia dei bilanci consuntivi, compresi gli allegati, relativi agli esercizi finanziari previsti per la
partecipazione alla presente procedura, con indicazione del risultato di esercizio.
- per i requisiti di capacità tecnico professionale:
x Copia degli estratti dei principali contratti sottoscritti.
Qualora la predetta documentazione non venga fornita, ovvero qualora il possesso dei requisiti non
risulti confermato dalla documentazione prodotta a comprova, si procede all’esclusione del
concorrente dalla procedura e all’escussione della relativa garanzia a corredo dell’offerta, fermo
quanto ulteriormente previsto dall’art. 48, comma 1, del Codice.
A tutte le sedute della commissione aperte al pubblico può assistere un incaricato di ciascun
concorrente il cui nominativo deve essere comunicato mediante fax da trasmettere al n. 071
8063018 entro il giorno precedente la data della seduta, con allegata fotocopia di un documento di
identificazione con fotografia, nonché con l’indicazione dei relativi poteri o degli estremi della
procura speciale.
L’accesso e la permanenza dei rappresentanti del concorrente nei locali ove si procede alle
operazioni di gara sono subordinati all’esibizione dell’originale del documento di identificazione.
La Commissione, riunita in seduta pubblica, procederà all’apertura delle buste B al fine di accertare
l’esistenza e la regolarità dei documenti in essa contenuti.
La Commissione, quindi, procederà in seduta riservata, con riguardo a ciascuna offerta ammessa,
ed esclusivamente sulla base della documentazione tecnica presentata dai concorrenti nella busta
B, all’assegnazione di un punteggio parziale da attribuire sulla base dei criteri indicati nel presente
disciplinare.
Terminato l’esame delle offerte tecniche, sarà fissata un’apposita seduta pubblica della
Commissione per procedere alla lettura dei punteggi attribuiti alle offerte tecniche, all’ apertura delle
buste C e alla lettura dei prezzi offerti.
Successivamente, la Commissione procederà, in seduta riservata, all’esame e alla verifica delle
offerte economiche presentate, alla verifica dell’esistenza di eventuali offerte anormalmente basse,
nonché all’attribuzione dei punteggi parziali relativi all’offerta economica, in base ai criteri sopra
riportati.
Al termine dei lavori la Commissione procederà alla somma di tutti i punteggi parziali attribuiti alle
diverse offerte, attribuendo il punteggio complessivo a ciascuna offerta secondo quanto previsto dal
presente Disciplinare. Infine, la Commissione procederà alla formulazione della graduatoria
provvisoria. Saranno considerate le prime tre cifre dopo la virgola senza procedere ad alcun
arrotondamento.
In caso di parità in graduatoria si procederà in conformità a quanto previsto dall’articolo 18, comma
5 del Decreto Ministero del Tesoro del 28.10.1985: a tal fine si rappresenta l’opportunità che alla
relativa seduta partecipi un rappresentante del concorrente munito di un documento attestante i
poteri di rappresentare l’impresa e di modificare l’offerta.
Le successive sedute aperte al pubblico, diverse da quelle iniziale di apertura dei plichi, saranno
comunicate ai concorrenti in sede di seduta pubblica immediatamente precedente, ovvero, in caso
di impossibilità in tale sede, a mezzo fax, con congruo anticipo. La partecipazione del
rappresentante del concorrente è regolata da quanto riportato in precedenza.
All’esito delle attività poste in essere dalla commissione aggiudicatrice, si procederà agli
adempimenti relativi all’aggiudicazione di cui agli art. 11 e 12 del D. Lgs. n. 163/2006 e,
successivamente, alla comunicazione dell’aggiudicazione di cui all’art. 79, comma 5, lett. a) del D.
Lgs. n. 163/2006.
Dopo la ricezione della suddetta comunicazione, sarà possibile, ove si ritenga necessario,
presentare istanza di accesso agli atti di gara utilizzando il modulo di cui all’Allegato 9 del presente
Disciplinare di gara, nel rispetto del capo V della Legge n. 241/1990, del DPR n. 184/2006 e dell’art.
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13 del D. Lgs. n. 163/2006, nonché delle disposizioni in materia di misure organizzative sul diritto di
accesso ai documenti amministrativi formati, o comunque rientranti, nelle attribuzioni della Regione
Marche, in attuazione della stessa Legge n. 241/1990 e del DPR 27 giugno 1992 n. 352.
13) ADEMPIMENTI PER LA STIPULA DEL CONTRATTO
Con la comunicazione di aggiudicazione definitiva di cui dell’art. 79, comma 5, lett. a), del Codice,
viene avviata l’attività propedeutica all’efficacia dell’aggiudicazione.
Acquisita la documentazione necessaria, la stazione appaltante verifica che la stessa confermi il
possesso dei requisiti dichiarati.
La stazione appaltante si riserva di procedere alla richiesta di chiarimenti conseguenti alla
documentazione acquisita.
In caso di esito positivo della detta attività, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 11, comma 8, del
Codice, l’aggiudicazione diventa efficace a favore del concorrente. In caso di esito negativo, la
stazione appaltante dichiara decaduto il concorrente dall’aggiudicazione definitiva, dandogliene
comunicazione.
Qualora la stazione appaltante non preferisca indire una nuova procedura, provvede
all’aggiudicazione definitiva a favore del concorrente che segue nella graduatoria, fermo restando il
positivo esito di analoga attività nei suoi confronti.
Nei confronti dell’aggiudicatario dichiarato decaduto, la stazione appaltante può rivalersi in ogni
caso sulla garanzia prestata a corredo dell’offerta incamerandola.
Resta ferma la necessità di acquisire, prima della stipulazione del contratto, la documentazione di
legge in materia di “antimafia” nei confronti dell’aggiudicatario definitivo, qualora necessaria e nel
caso in cui quella acquisita in corso di procedura non sia idonea allo scopo.
A seguito della comunicazione di aggiudicazione e secondo quanto stabilito all’articolo 11, comma
10, del Codice, con l’aggiudicatario verrà stipulato un contratto, conforme allo schema allegato al
presente Disciplinare.
L’aggiudicatario, all’atto della stipula del contratto, deve comprovare i poteri del rappresentante
sottoscrittore mediante produzione di idoneo documento autenticato nelle forme di legge, se non
acquisito già nel corso della procedura.
14) SUBAPPALTO
Il subappalto è consentito nel rispetto del codice degli appalti e nel rispetto delle norme sulla
vigilanza dei soggetti di cui al D.Lgs. 385/93.
15. GARANZIA DI ESECUZIONE
A garanzia di tutte le obbligazioni contrattuali assunte con la stipula del Contratto, l’aggiudicatario
dovrà prestare, ai sensi dell’articolo n. 113 del D. Lgs. n. 163/06, una garanzia pari al 10%
dell’importo contrattuale a favore della Stazione appaltante. Nel caso in cui il ribasso rispetto alla
base d’asta sia superiore al 10% della medesima, il predetto importo è aumentato di tanti punti
percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10% ed ancora, laddove il ribasso rispetto alla base d’asta
sia superiore al 20% della stessa, l’aumento è di due punti percentuali per ogni punto di ribasso
superiore al 20%.
L’importo della garanzia di esecuzione (cauzione definitiva) è ridotto del cinquanta per cento per i
concorrenti ai quali venga rilasciata, da organismi accreditati, ai sensi delle norme europee della
serie UNI CEI EN 45000 e della serie UNI CEI EN ISO/IEC 17000, la certificazione del sistema di
qualità conforme alle norme europee della serie UNI CEI ISO 9000. Per fruire di tale beneficio,
l’aggiudicatario dovrà produrre la certificazione di qualità conforme alle norme europee UNI CEI ISO
9000 (ovvero copia conforme all’originale della suddetta certificazione) o altrimenti la dichiarazione,
di cui all’art. 75, comma 7, del D. Lgs. n. 163/2006, resa ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 445/2000.
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In caso di RTI o consorzio, di cui all’art. 34, comma 1, lettere d) ed e) del D. Lgs. n. 163/2006,
costituiti o da costituire, il beneficio della riduzione sarà applicabile alle seguenti condizioni:
- per RTI o consorzio di tipo orizzontale, qualora tutte le raggruppate (o raggruppande) ovvero
tutte le - consorziate (o consorziande) siano munite di certificazione di qualità o di dichiarazione
ex art. 75, comma 7 del D.Lgs. n. 163/2006;
- per RTI o consorzio di tipo verticale, per l’intero soggetto concorrente, qualora tutte le
raggruppate (o raggruppande) ovvero tutte le consorziate (o consorziande) siano munite di
certificazione di qualità o di dichiarazione ex art. 75, comma 7 del D.Lgs. n. 163/2006, ovvero
ancora per le sole raggruppate (o raggruppande) e per le sole consorziate (o consorziande)
munite di certificazione di qualità o di dichiarazione ex art. 75, comma 7 del D.Lgs. n. 163/2006,
limitatamente alla quota parte ad esse riferibile.
La cauzione definitiva, a scelta dell'offerente, può essere bancaria o assicurativa o rilasciata dagli
intermediari iscritti nell'albo di cui all'articolo 106 del decreto legislativo 1°settembre 1993, n. 385,
che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie e che sono sottoposti a
revisione contabile da parte di una società di revisione iscritta nell'albo previsto dall'articolo 161 del
decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58. La garanzia deve prevedere la rinuncia al beneficio della
preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957,
comma 2 del codice civile, nonché l'operatività della garanzia medesima – anche per il recupero
delle penali contrattuali - entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta della Stazione appaltante.
La garanzia dovrà inoltre avere sottoscrizione autenticata da notaio ed essere irrevocabile.
La mancata costituzione della cauzione determina la revoca dell’aggiudicazione e l’acquisizione
della garanzia a corredo dell’offerta.
La garanzia di esecuzione copre gli oneri per il mancato od inesatto adempimento del Contratto e
cessa di avere effetto a completa ed esatta esecuzione delle obbligazioni nascenti dal contratto
stesso.
Qualora l’ammontare della cauzione dovesse ridursi per effetto dell’applicazione di penali, o per
qualsiasi altra causa, l’aggiudicatario dovrà provvedere al reintegro secondo quanto espressamente
previsto nello schema di Contratto.
La garanzia è progressivamente svincolata in ragione e a misura dell'avanzamento dell'esecuzione,
nel limite massimo del 75 per cento dell'iniziale importo garantito, secondo quanto stabilito all’art.
113, comma 3 del D. Lgs. n. 163/2006. In particolare lo svincolo avviene subordinatamente alla
preventiva consegna, da parte dell’impresa aggiudicataria, all’istituto che ha fornito la garanzia, di
documentazione attestante l’avvenuta esecuzione delle prestazioni contrattuali.
16) TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” (di
seguito la “Legge”), la SA fornisce le seguenti informazioni sul trattamento dei dati personali alla
stessa resi.
Finalità del trattamento
- I dati inseriti nelle buste diverse da quella contenente l’offerta economica vengono acquisiti dalla
SA per verificare la sussistenza dei requisiti necessari per la partecipazione alla gara ed in
particolare delle capacità amministrative e tecnico - economiche dei concorrenti richieste per
l’esecuzione della fornitura nonché per l’aggiudicazione e, per quanto riguarda la normativa
antimafia, in adempimento di precisi obblighi di legge.
- I dati forniti dal concorrente aggiudicatario vengono acquisiti dalla Stazione appaltante ai fini
della stipula del Contratto, per l’adempimento degli obblighi legali ad esso connessi, oltre che
per la gestione ed esecuzione economica ed amministrativa del contratto stesso.
- Tutti i dati acquisiti dalla Stazione appaltante potranno essere trattati a fini di studio e statistici.
Natura del conferimento
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Il conferimento dei dati ha natura facoltativa, tuttavia, il rifiuto di fornire i dati richiesti dalla Stazione
appaltante potrebbe determinare, a seconda dei casi, l’impossibilità di ammettere il concorrente alla
partecipazione alla gara o la sua esclusione da questa o la decadenza dall'aggiudicazione.
Dati sensibili e giudiziari
Di norma i dati forniti dai concorrenti e dall’aggiudicatario non rientrano tra i dati classificabili come
“sensibili” e “giudiziari”, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lettere d) ed e) del D. Lgs. n. 196/2003.
Modalità del trattamento dei dati
Il trattamento dei dati verrà effettuato dalla stazione appaltante in modo da garantirne la sicurezza e
la riservatezza e potrà essere attuato mediante strumenti manuali, informatici e telematici idonei a
trattarli nel rispetto delle regole di sicurezza previste dalla Legge o dai Regolamenti interni.
Ambito di comunicazione e di diffusione dei dati
I dati potranno essere comunicati:
Al personale della Stazione appaltante che cura il procedimento di gara o a quello in forza ad
altri uffici della Stazione appaltante che svolgono attività ad esso attinente;
A collaboratori autonomi, professionisti, consulenti, che prestino consulenza od assistenza
alla stazione appaltante in ordine al procedimento di gara o per studi di settore o fini statistici;
A soggetti esterni, i cui nominativi sono a disposizione degli interessati, facenti parte delle
Commissioni di aggiudicazione e di collaudo che verranno di volta in volta costituite;
Al MEF ed eventualmente al CNIPA, relativamente ai dati forniti dal concorrente
aggiudicatario;
Ad altri concorrenti che facciano richiesta di accesso ai documenti di gara nei limiti consentiti
ai sensi della legge n. 241 del 7 agosto 1990 e s.m.
I dati conferiti dai concorrenti, trattati in forma anonima, nonché il nominativo del concorrente
aggiudicatario della gara ed il prezzo di aggiudicazione della fornitura, potranno essere diffusi
tramite il sito internet di riferimento.
Diritti del concorrente interessato
Al concorrente, in qualità di interessato, vengono riconosciuti i diritti di cui all’art. 7 del D. Lgs
196/2003.
Titolare del trattamento
Titolare del trattamento è la Regione Marche, con sede in Ancona, Via Tiziano 44.
Responsabile per il riscontro all’interessato in caso di esercizio dei diritti di cui all’art. 7 del D. Lgs. n.
196/2003 è il Dirigente della P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE – Dott.
Mauro Terzoni al quale ci si potrà rivolgere al seguente indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
Consenso del concorrente interessato
Acquisite ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/03 le sopra riportate informazioni, con la
presentazione dell’offerta o la sottoscrizione del Contratto il concorrente acconsente espressamente
al trattamento dei dati personali come sopra definito.
17) NORMATIVA DI RIFERIMENTO E PRINCIPI
In quanto applicabile, l’appalto sarà eseguito nel rispetto e per gli scopi dei principi presenti e
perseguiti dalle seguenti disposizioni normative:
- Art. 44 del Reg. CE n. 1083/2006 e agli artt. 43 e 44 del Reg. CE n. 1828 del 2006;
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Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio del 11 luglio 2006 recante disposizioni generali
sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e
che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/99;
- Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006
relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e recante abrogazione del regolamento (CE)
n. 1783/1999,
- Regolamento (CE) n. 1828/2006 d’attuazione dei Reg. 1080/2006 e 1083/2006;
- Decisione della Commissione C(2007) 3986 del 17 agosto 2007 che adotta il Programma
Operativo per l’intervento comunitario del FESR ai fini dell’obiettivo “Competitività regionale e
occupazione” nella Regione Marche;
- NOTA COCOF 10-0014-04-EN Nota orientativa sugli Strumenti di Ingegneria Finanziaria ai
sensi dell’Articolo 44 del Regolamento del Consiglio (CE) No.1083/2006;
- D.D.S. n. 36/POC del 21.3.2013 “Approvazione dei progetti di sviluppo, riqualificazione
urbana e di housing sociale candidabili alla valutazione di finanziabilità da parte del
costituendo Fondo JESSICA Marche”;
- D.G.R. n. 1148 del 29/07/2013 “POR FESR 2007/2013 – Asse V – L.R. 36/2005 Art.6.
Indirizzi per la realizzazione di progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di edilizia
abitativa sociale. Modifiche ed integrazioni alla DGR n.718/2012.”;
- Legge regionale 36/2005; legge 457 del 1978; legge 122 del 1989; Delibera R.M. n. 1428 del
2011; Delibera R.M. n. 114 del 2009;
- Regolamento di attuazione del codice degli appalti – DPR 207/2010;
- Legge di contabilità generale dello Stato approvata con R.D. 18/11/1923 n. 2440;
- Regolamento per l’amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato
approvato con R.D. 23/5/1924 n. 827;
- Capitolato d’Oneri Generali per le forniture ed i servizi eseguiti a cura del Provveditorato
generale dello Stato approvato con D.M. 28 ottobre 1985.
- Determinazioni dell’Autorità di Vigilanza italiana sui Contratti Pubblici rilevanti ai fini del
corretto espletamento della gara.
- normativa italiana specifica applicabile, richiamata ed in vigore in materia di lavoro, di
previdenza e assicurazioni, di contrasto a fenomeni di criminalità organizzata, di tributi e fisco,
di garanzie bancarie, di certificazioni dei requisiti commerciali, civili e penali delle persone
fisiche e giuridiche, di tracciabilità dei pagamenti;
- norme applicabili dei Codici Civile, Penale, di Procedura Civile e del Processo Amministrativo
italiano.
18) ALLEGATI
Sono parte integrante del presente Disciplinare i seguenti allegati:
x Allegato 1 – Dichiarazione ex artt. 46 e 47 del DPR n. 445/2000
x Allegato 2 – Dichiarazione impresa ausiliaria
x Allegato 3 – Dichiarazione a comprova del requisito relativo ai bilanci d’impresa
x Allegato 4 – Capitolato speciale di appalto
x Allegato 5 – Schema di contratto
x Allegato 6 – Modulo per la presentazione dell’offerta economica
x Allegato 7 – Schema di riferimento per garanzia provvisoria
x Allegato 8 – Schema di riferimento per garanzia di esecuzione ai fini della stipula del Contratto
x Allegato 9 – Modulo di richiesta per l’accesso ai documenti amministrativi
x Allegato 10 - Elenco progetti ‘target’ di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale
x Allegato 11 – Schema di Budget Operativo
-
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ALLEGATO 1
R E G I O N E
M A R C H E
PROCEDURA APERTA SERVIZIO ATTIVAZIONE E GESTIONE DI UNO STRUMENTO
FINANZIARIO PER PROGETTI DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI HOUSING
SOCIALE NELLA REGIONE MARCHE. BASE ASTA 3% (IVA ESCL.). CIG 5302238935.
Schema di DICHIARAZIONE RILASCIATA AI SENSI DEGLI ARTT. 46 e 47 DEL DPR n. 445/2000
- da parte di ogni concorrente per la partecipazione alla gara (N.B.: la presente dichiarazione deve essere prodotta unitamente a copia fotostatica non autenticata
di un documento d’identità del sottoscrittore, ai sensi dell’art. 38 del DPR n. 445/2000. Non è
ammessa la sostituzione dei certificati e delle dichiarazioni con fotocopie e duplicati non autenticati
nelle forme previste dagli articoli 18 e 19 dello stesso DPR)
Spettabile Regione Marche
P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione
FESR e FSE
Via Tiziano, 44
60125 - ANCONA
IL SOTTOSCRITTO ______________________________
NATO A ______________________
IL _____________________,CODICE FISCALE_______________________________________
NELLA SUA QUALITA’ DI ____________________________________
(eventualmente) giusta PROCURA GENERALE/SPECIALE n. rep. _________ del______________
AUTORIZZATO A RAPPRESENTARE LEGALMENTE IL SEGUENTE SOGGETTO:
_______________________________________________________________________________
-
-
ai sensi e per gli effetti dell’art. 76 del D.P.R. 445/2000 consapevole della responsabilità e delle
conseguenze civili e penali previste in caso di dichiarazioni mendaci o formazione od uso di atti
falsi, nonché in caso di esibizione di atti contenenti dati non più corrispondenti a verità e
consapevole, altresì, che qualora emerga la non veridicità del contenuto della presente
dichiarazione il soggetto concorrente rappresentato decadrà dai benefici per i quali lo stesso è
rilasciato;
ai fini della partecipazione alla presente procedura
DICHIARA
DATI GENERALI E REQUISITI FORMALI DI PARTECIPAZIONE
1. che il soggetto concorrente rientra nella seguente tipologia:
… imprenditore individuale anche artigiano, società commerciale, società cooperativa (art. 34,
comma 1, lettera a) del Codice);
… consorzio tra società cooperative di produzione lavoro o consorzio tra imprese artigiane (art. 34,
comma 1, lettera b) del Codice);
… consorzio stabile tra imprenditori individuali anche artigiani, società commerciali, società
cooperative di produzione e lavoro (art. 34, comma 1, lettera c) del Codice);
… libero professionista singolo o associato (art. 90, comma 1, lettera d) del Codice);
… società di professionisti (art. 90, comma 1, lettera e) del Codice);
14837
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
… società di ingegneria (art. 90, comma 1, lettera f) del Codice);
… prestatore di servizi di ingegneria ed architettura di cui alla categoria 12 dell’allegato IIA del
Codice (art. 90, comma 1, lettera f-bis) del Codice);
… consorzio stabile di società di professionisti e di società di ingegneria anche in forma mista (art.
90, comma 1, lettera h) del Codice);
… lavoratore subordinato abilitato all’esercizio della professione e iscritto all’ordine professionale
________________
… raggruppamento temporaneo (art. 34, comma 1, lett. d) e art. 90, comma 1, lettera g) del Codice)
formato da:
Denominazione
ragione sociale
o Sede legale
Natura giuridica
Ruolo rivestito nel
Raggruppamento*
nel caso di R.T.I. non ancora costituito la dichiarazione deve essere presentata da tutti i soggetti che
lo costituiranno
* specificare il ruolo di mandatario o mandante rivestito (nel caso di raggruppamento già costituito) o
da rivestire (nel caso di raggruppamento da costituire)
… consorzio ordinario di concorrenti (art. 34, comma 1, lett. e) del Codice) formato da:
Denominazione
ragione sociale
o Sede legale
Natura giuridica
Ruolo rivestito nel
consorzio**
nel caso di consorzio ordinario non ancora costituito la dichiarazione deve essere presentata da tutti
i soggetti che lo costituiranno
** specificare il ruolo di mandatario o mandante rivestito (nel caso di consorzio già costituito) o da
rivestire (nel caso di consorzio da costituire)
… G.E.I.E. Gruppo Europeo di Interesse Economico (art. 34, comma 1, lett. f) del Codice) formato
da:
Denominazione
ragione sociale
o Sede legale
Natura giuridica
Ruolo rivestito nel
Raggruppamento***
nel caso di G.E.I.E. non ancora costituito la dichiarazione deve essere presentata da tutti i soggetti
che lo costituiranno
*** specificare il ruolo di mandatario o mandante rivestito (nel caso di raggruppamento già costituito)
o da rivestire (nel caso di raggruppamento da costituire)
… operatore economico stabilito in altri Stati membri costituito conformemente alla legislazione
vigente nel rispettivo Paese (art. 34, comma 1, lett. f-bis) del Codice);
2.
che
il
soggetto
concorrente
ha
sede
in
______________________,
via
_______________________,
capitale
sociale
€
______________
(___________________________________), è iscritto al Registro delle Imprese di __________ al
n. ____________, codice fiscale n. ___________________________ e partita IVA n.
_____________________, codice INAIL n. _________________________________, Posizioni
Assicurative Territoriali – P.A.T. n. _________________________________________, Matricola
aziendale INPS (con dipendenti) n. ___________________________________ Matricola INPS
(senza dipendenti, posizione personale) n. ______________________________ e il C.C.N.L.
applicato è _____________________________
Numero
dipendenti
addetti
al
servizio
per
l’appalto
in
oggetto:________________________________;
(in caso di mancata iscrizione INPS precisarne le ragioni con nota a parte da allegare alla presente,
14838
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ANNO XLIV • N. 75
specificando anche il diverso fondo di iscrizione. In caso di società con sede in uno stato diverso
dall’Italia occorre indicare i dati equivalenti vigenti nel relativo stato, ai sensi di quanto previsto
dall’art. 39 del Codice);
3. (dichiarazione da rendere o meno in relazione alla personalità giuridica del soggetto richiedente.
In caso di società con sede in uno stato diverso dall’Italia occorre indicare i dati equivalenti vigenti
nel relativo stato, ai sensi di quanto previsto dall’art. 39 del Codice)
3.1 che (solo per le imprese individuali) il titolare attuale è il seguente
(b)_____________________
3.2 che nel libro soci della figurano i soci sottoelencati, titolari delle azioni/quote di capitale riportate
a fianco di ciascuno di essi:
……………….. … % ……………….. … % ___________________ totale 100 %;
3.3 che i soci, il socio unico, il socio di maggioranza, i rappresentanti legali e gli altri soggetti con
potere di rappresentanza attualmente in carica sono i seguenti (c) (d):
cognome
nome
e Nato a
In data
Residente a
prov
Carica ricoperta
3.4 che in base alle risultanze del libro soci, nonché a seguito di comunicazioni ricevute dai titolari
delle stesse partecipazioni,
risultano esistenti i seguenti diritti reali di godimento o di garanzia sulle azioni/quote aventi diritto
di voto:
……………………………………………… a favore di ...................,
……………………………………………… a favore di ...................;
(ovvero)
che non risultano esistenti diritti reali di godimento o di garanzia sulle azioni/quote aventi diritto
di voto;
3.5 che nelle assemblee societarie svoltesi nell’ultimo esercizio sociale, antecedente alla data della
presente dichiarazione,
hanno esercitato il diritto di voto in base a procura irrevocabile o ne hanno avuto comunque
diritto, le seguenti persone:
………………………………………………. per conto di ................
………………………………………………. per conto di ...............;
(ovvero)
che non è stato esercitato alcun diritto di voto in base a procura irrevocabile o in base ad un
titolo equivalente che ne legittimava l’esercizio;
3.6 che i direttori tecnici attualmente in carica sono i seguenti (a):
cognome e nome
Nato a
In data
Residente a
prov
3.7. che i soggetti cessati dalla carica nell’anno antecedente la data di pubblicazione del bando
sono i seguenti (e):
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cognome
nome
e Nato a
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In data
Residente a
prov
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Carica ricoperta
E nei confronti dei suddetti non è mai stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato o
emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile oppure sentenza di applicazione della
pena su richiesta ai sensi dell’art 444 c.p.p.
Oppure
E nei confronti dei suddetti è stata pronunciata la seguente sentenza di condanna passata in
giudicato (o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile oppure sentenza di
applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art 444 c.p.p.):
soggetto
condannato__________________________________________________,
sentenza
/decreto del________________n___________________
in ogni caso sono state adottate le seguenti misure di completa ed effettiva dissociazione attestata
dalla documentazione che si allega (Si precisa che l’esclusione e il divieto di partecipazione per le
imprese dei soggetti cessati dalla carica nell’anno antecedente la pubblicazione del bando operano
qualora l’impresa non dimostri di aver adottato atti o misure di completa ed effettiva dissociazione)
4.
4.1 che nei confronti delle persone fisiche sopraindicate (a), (b), (c), (d) non ricorrono le condizioni di
cui al comma 1, lett. b) e lett. m ter) dell’art 38 del d. Lgs.163/06;
4.2 che
ai sensi del comma1 lett. c) dell’art 38 del d. Lgs. 163/06 nei confronti delle persone fisiche
sopra indicate (a), (b), (c), (d), (e) non è mai stata pronunciata sentenza di condanna passata in
giudicato o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di
applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art 444 c.p.p.;
ovvero
ai sensi del comma1 lett. c) dell’art 38 del d. Lgs. 163/06 nei confronti delle persone fisiche
sopra indicate (a), (b), (c), (d), (e) è stata emessa sentenza passata in giudicato o emesso
decreto penale di condanna divenuto irrevocabile oppure sentenza di applicazione della pena su
richiesta ai sensi dell’art 444 c.p.p. per i seguenti reati:
- del
soggetto
condannato_______________________________________,
sentenza/decreto del__________________n_________________
- del
soggetto
condannato______________________________________,
sentenza/decreto del _________________ n ________________
(Si precisa che l’esclusione e il divieto di partecipazione non operano qualora il reato è stato
depenalizzato ovvero quando è intervenuta la riabilitazione ovvero quando il reato è stato dichiarato
estinto dopo la condanna, da parte del giudice dell’esecuzione, ovvero in caso di revoca della
condanna. Solo per questi casi non è, pertanto, necessario effettuare la dichiarazione)
4.3 che le eventuali condanne per le quali le suddette persone fisiche (a) (b) (c) (d) (e), abbiano
beneficiato della non menzione sono le seguenti_________________________________________
4.4 che le eventuali condanne per le quali le suddette persone fisiche (a) (b) (c) (d) (e), abbiano
beneficiato della sospensione della pena sono le seguenti:________________________________
4.5 che la ditta non si trova in nessuna delle cause di esclusione previste dall’art 38 comma 1, lett
a), d), e), f), g),h), i), m) del D. Lgs. 163/2006;
4.6 che con riguardo agli obblighi di cui alla legge n. 68/1999 l’impresa si trova nella seguente
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situazione
di essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili e di non essere
assoggettabile agli obblighi di assunzione di cui alla legge n. 68/1999, in quanto occupa non più
di 15 dipendenti, oppure da 15 a 35 dipendenti e non ha effettuato nuove assunzione dopo il
18/01/2000
oppure
(in sostituzione della certificazione di cui all’art 17 della legge n. 68/1999) di essere in regola con
le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili e di aver ottemperato alle norme di cui
alla legge n. 68/1999
4.7 che, con riguardo a quanto stabilito dall’art 38 comma 1 lett m quater) del D. Lgs. 163/2006:
Non si trova in alcuna situazione di controllo di cui all’art 2359 c.c. con alcun soggetto e di aver
formulato l’offerta autonomamente;
oppure
non è a conoscenza della partecipazione alla medesima procedura di soggetti che si trovano,
con riferimento alla scrivente impresa, in una delle situazioni di controllo di cui all’art 2359 c.c., e
di aver formulato l’offerta autonomamente;
oppure
è a conoscenza della partecipazione alla medesima procedura di soggetti che si trovano, in
riferimento alla scrivente impresa, in una delle situazioni di controllo di cui all’art 2359 c.c., e di
aver formulato l’offerta autonomamente (in quest’ultima ipotesi occorre allegare idonea
documentazione volta a comprovare l’autonomia delle offerte)
5. di aver preso piena conoscenza e di accettare quanto espresso negli atti posti a base della
procedura, ovvero richiamati e citati, prendendo atto e accettando le norme che regolano la
procedura stessa e, quindi, di aggiudicazione e di esecuzione del relativo contratto, nonché di
obbligarsi, in caso di aggiudicazione, ad osservarli in ogni loro parte;
6. di aver preso piena conoscenza dei requisiti minimi dell’offerta indicati negli atti a base della
procedura;
7. di aver considerato e valutato tutte le condizioni incidenti sulle prestazioni oggetto della
procedura, che possono influire sulla determinazione dell’offerta, di aver considerato e valutato tutte
le condizioni contrattuali e di aver preso conoscenza di tutte le circostanze, generali e specifiche,
relative all’esecuzione del contratto e di averne tenuto conto nella formulazione dell’offerta
economica;
8. di aver tenuto conto, nella preparazione della propria offerta, degli obblighi relativi alle disposizioni
in materia di sicurezza, di condizioni di lavoro e di previdenza e di assistenza in vigore nel luogo
dove deve essere eseguita la prestazione;
9. di accettare, in caso di aggiudicazione in proprio favore, le eventuali variazioni della consistenza e
della dislocazione delle sedi e degli uffici della stazione appaltante;
10. che, con riferimento alla presente procedura, non ha in corso né ha praticato intese o pratiche
restrittive della concorrenza e del mercato vietate ai sensi della normativa applicabile, ivi inclusi gli
articoli 81 e seguenti del Trattato CE e gli articoli 2 e seguenti della Legge n. 287/1990, e che
l’offerta è stata predisposta nel pieno rispetto di tale normativa;
11. di essere consapevole che l’eventuale realizzazione nella presente procedura di pratiche o
intese restrittive della concorrenza e del mercato vietate ai sensi della normativa applicabile, ivi
inclusi gli articoli 81 e seguenti del Trattato CE e gli articoli 2 e seguenti della Legge n. 287/1990,
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sarà valutata dalla stazione appaltante, nell’ambito delle successive procedure dalla stessa indette
ed aventi il medesimo oggetto della presente procedura, al fine della motivata esclusione dalla
partecipazione in tali procedure, ai sensi della normativa vigente;
12. che, con riferimento alla presente procedura, non ha presentato offerta in più di un
raggruppamento temporaneo o consorzio, ovvero singolarmente e quale componente di un
raggruppamento temporaneo o consorzio;
13. che la parte delle attività contrattuali eventualmente da svolgere presso la propria sede sarà
eseguita presso sedi o dipendenze in territorio UE e comunque in Stati che abbiano attuato la
convenzione di Strasburgo del 28 gennaio 1981 in materia di protezione delle persone rispetto al
trattamento di dati o che comunque assicurino adeguate misure di sicurezza dei dati stessi;
14. che il personale impiegato per l’esecuzione delle attività contrattuali ha padronanza della lingua
italiana;
15. di eleggere domicilio in ___________________ via _______________________, tel.
______________, fax ___________, per la ricezione di ogni eventuale comunicazione inerente la
procedura in oggetto o di richieste di chiarimento o integrazione della documentazione presentata,
che la stazione appaltante invierà anche solo a mezzo fax;
16. che, nel rispetto delle specifiche condizioni stabilite nel disciplinare di gara, nello schema di
contratto, nonché nell’art. 118 del Codice, il soggetto concorrente, in caso di aggiudicazione, non
intende affidare alcuna attività oggetto della presenta procedura in subappalto;
(ovvero)
intende affidare in subappalto, nella misura non superiore al________%, le seguenti attività
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
17. (dichiarazione da rendere solo in caso di R.T.I. consorzi o altro soggetto equivalente, costituiti o
costituendi)
a) che la partecipazione alla presente procedura viene effettuata congiuntamente ai seguenti
soggetti (indicare denominazione e ruolo all’interno del RTI, del consorzio o del soggetto
equivalente):
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
b) che la ripartizione dell’oggetto contrattuale all’interno del raggruppamento (o consorzio o altro
soggetto equivalente) è la seguente (indicare le quote di prestazione che saranno eseguite da
ciascun singolo soggetto componente, in conformità all’atto costitutivo, ancorché futuro):
__________(soggetto)___________ _______(prestazione)_______ ______(%)___
__________( soggetto)___________ _______(prestazione)_______ ______(%)___
__________( soggetto)___________ _______(prestazione)_______ ______(%)___;
c) che (dichiarazione da rendere solo in caso di RTI, di Consorzi o di soggetti equivalenti,
costituendi) in caso di aggiudicazione si impegna a costituire un raggruppamento (o consorzio o
altro soggetto equivalente) conformandosi alla disciplina di cui all’art. 37 del Codice, conferendo
mandato collettivo speciale con rappresentanza al soggetto qualificato mandatario il quale stipulerà
il contratto in nome e per conto delle mandanti/consorziate;
18. di essere iscritto
- nell’apposito Registro prefettizio al n. _______ (dichiarazione da rendere solo in caso di
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ANNO XLIV • N. 75
Cooperativa o Consorzio tra Cooperative);
(ovvero)
- nello Schedario generale della cooperazione presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali al n. ________ (dichiarazione da rendere solo in caso di soggetto partecipante a
consorzio fra cooperative);
(ovvero)
- presso il pertinente albo o elenco di soggetti intermediari vigilati autorizzati allo svolgimento
delle attività di cui al presente bando al n. _______________, o documentazione
equipollente per i soggetti stabiliti in altri Stati membri dell’Unione Europea.
19. di uniformarsi alla disciplina di cui agli articoli 17, comma 2, e 53, comma 3, del D.P.R. 633/72 e
comunicherà alla stazione appaltante, in caso di aggiudicazione, la nomina del rappresentante
fiscale nelle forme di legge (dichiarazione da rendere solo in caso di soggetto non residente e senza
stabile organizzazione in Italia);
REQUISITI DI CAPACITA’ ECONOMICA E FINANZIARIA
20. che, con riferimento a quanto specificamente richiesto nel disciplinare:
- ha riportato, negli ultimi tre esercizi antecedenti la data di pubblicazione del bando, almeno
due bilanci chiusi in attivo, attestati dalla compilazione della dichiarazione di cui all’allegato 3
del presente disciplinare;
- Presenta un attivo dello stato patrimoniale relativo all’ultimo bilancio di esercizio
regolarmente approvato non inferiore a 100.000.000 euro (centomilioni/00)
REQUISITI DI CAPACITA’ TECNICA PROFESSIONALE
21. che, con riferimento a quanto specificamente richiesto nel disciplinare, l’elenco dei principali
servizi oggetto della presente gara, realizzati nell’ultimo triennio, antecedente la data di
pubblicazione del bando, è il seguente:
Descrizione della
Importo
Periodo di
Destinatario (indicare la
prestazione
espletamento
denominazione del destinatario
della prestazione, precisando se
trattasi di soggetto pubblico o
privato)
22. di essere a conoscenza che la stazione appaltante si riserva il diritto di procedere d’ufficio a
verifiche, anche a campione, in ordine alla veridicità delle dichiarazioni;
23. di essere consapevole che l’accertamento della non veridicità del contenuto della presente
dichiarazione, comporterà la propria esclusione dalla procedura per la quale è rilasciata, o, se
risultato aggiudicatario, la decadenza dalla medesima e la facoltà per la stazione appaltante di
escutere la garanzia presentata a corredo dell’offerta;
24. di essere consapevole, inoltre, che, qualora la non veridicità del contenuto della presente
dichiarazione fosse accertata dopo la stipula del contratto, questo potrà essere risolto di diritto dalla
stazione appaltante ai sensi dell’art. 1456 Codice Civile.
(Luogo e data) _________________________
IL DICHIARANTE
_____________________________
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ANNO XLIV • N. 75
ALLEGATO 2
R E G I O N E
M A R C H E
PROCEDURA APERTA SERVIZIO ATTIVAZIONE E GESTIONE DI UNO STRUMENTO
FINANZIARIO PER PROGETTI DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI HOUSING
SOCIALE NELLA REGIONE MARCHE. BASE ASTA 3% (IVA ESCL.). CIG 5302238935.
Modello di DICHIARAZIONE RILASCIATA DALL’IMPRESA AUSILIARIA ai sensi dell’art. 49,
comma 2, lett. c) ed e) del D. Lgs. n. 163/2006 ed ai sensi degli art. 46 e 47 del DPR n.
445/2000.
(N.B.: la presente dichiarazione deve essere prodotta unitamente a copia fotostatica non autenticata
di un documento d’identità del sottoscrittore, ai sensi dell’art. 38 del DPR n. 445/2000. Non è
ammessa la sostituzione dei certificati e delle dichiarazioni con fotocopie e duplicati non autenticati
nelle forme previste dagli articoli 18 e 19 del D.P.R. n. 445/2000)
Spett.le Regione Marche
P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione
FESR e FSE
Via Tiziano, 44
60125 ANCONA
IL SOTTOSCRITTO ______________________________
NATO A ______________________
IL _____________________,CODICE FISCALE_______________________________________
NELLA SUA QUALITA’ DI ____________________________________
(eventualmente) giusta PROCURA GENERALE/SPECIALE n. rep. _________ del______________
AUTORIZZATO A RAPPRESENTARE LEGALMENTE IL SEGUENTE SOGGETTO:
_______________________________________________________________________________
x
x
ai sensi e per gli effetti dell’art. 76 DPR n. 445/2000, consapevole della responsabilità e delle
conseguenze civili e penali previste in caso di dichiarazioni mendaci o formazione od uso di atti
falsi, nonché in caso di esibizione di atti contenenti dati non più corrispondenti a verità e
consapevole, altresì, che qualora emerga la non veridicità del contenuto della presente
dichiarazione l’Impresa rappresentata decadrà dai benefici per i quali la stessa è rilasciata;
ai fini di cui all’art. 49, comma 2, lettere c) ed e) del D.Lgs. n. 163/2006,
DICHIARA CHE
DATI GENERALI E REQUISITI FORMALI DI PARTECIPAZIONE
1. L’impresa ausiliaria rientra nella seguente tipologia:
RAGGRUPPAMENTO TEMPORANEO (art. 34, comma 1, lett. d) formato da:
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Denominazione o
ragione sociale
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Sede legale
Natura giuridica
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Ruolo rivestito nel
raggruppamento*
* specificare il ruolo di mandatario o mandante rivestito (nel caso di raggruppamento già costituito) o
da rivestire (nel caso di raggruppamento da costituire)
CONSORZIO ORDINARIO DI CONCORRENTI (art. 34, comma 1, lett. e) del Codice) formato da:
Denominazione
ragione sociale
o Sede legale
Natura giuridica
Ruolo rivestito nel
consorzio**
** specificare il ruolo di mandatario o mandante rivestito (nel caso di consorzio già costituito) o da
rivestire (nel caso di consorzio da costituire)
G.E.I.E. GRUPPO EUROPEO DI INTERESSE ECONOMICO (art. 34, comma 1, lett. f) del
Codice) formato da:
Denominazione
ragione sociale
o Sede legale
Natura giuridica
Ruolo rivestito nel
raggruppamento***
*** specificare il ruolo di mandatario o mandante rivestito (nel caso di raggruppamento già costituito)
o da rivestire (nel caso di raggruppamento da costituire)
OPERATORE ECONOMICO, PLURIMO stabilito in altri Stati membri e costituito conformemente
alla legislazione vigente nel Paese di residenza (art. 34, comma 1, lett. f-bis)
2. che l’impresa ha sede in ______________________, via _______________________, capitale
sociale € ______________ (___________________________________), è iscritto al Registro delle
Imprese di __________ al n. ____________, codice fiscale n. ___________________________ e
partita IVA n. _____________________, codice INAIL n. _________________________________,
Posizioni Assicurative Territoriali – P.A.T. n. _________________________________________,
Matricola aziendale INPS (con dipendenti) n. ___________________________________
Matricola INPS (senza dipendenti, posizione personale) n. ______________________________
e il C.C.N.L. applicato è _____________________________
Numero
dipendenti
addetti
al
servizio
per
l’appalto
in
oggetto:________________________________;
(in caso di mancata iscrizione INPS precisarne le ragioni con nota a parte da allegare alla presente,
specificando anche il diverso fondo di iscrizione. In caso di società con sede in uno stato diverso
dall’Italia occorre indicare i dati equivalenti vigenti nel relativo stato, ai sensi di quanto previsto
dall’art. 39 del Codice);
3. (dichiarazione da rendere o meno in relazione alla personalità giuridica del soggetto richiedente.
In caso di società con sede in uno stato diverso dall’Italia occorre indicare i dati equivalenti vigenti
nel relativo stato, ai sensi di quanto previsto dall’art. 39 del Codice)
3.1 che (solo per le imprese individuali) il titolare attuale è il seguente
(b)_____________________
3.2 che nel libro soci della figurano i soci sottoelencati, titolari delle azioni/quote di capitale riportate
a fianco di ciascuno di essi:
……………….. … % ……………….. … % ___________________ totale 100 %;
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ANNO XLIV • N. 75
3.3 che i soci, il socio unico, il socio di maggioranza, i rappresentanti legali e gli altri soggetti con
potere di rappresentanza attualmente in carica sono i seguenti (c) (d):
cognome
nome
e Nato a
In data
Residente a
prov
Carica ricoperta
3.4 che in base alle risultanze del libro soci, nonché a seguito di comunicazioni ricevute dai titolari
delle stesse partecipazioni,
risultano esistenti i seguenti diritti reali di godimento o di garanzia sulle azioni/quote aventi diritto
di voto:
……………………………………………… a favore di ...................,
……………………………………………… a favore di ...................;
(ovvero)
che non risultano esistenti diritti reali di godimento o di garanzia sulle azioni/quote aventi diritto
di voto;
3.5 che nelle assemblee societarie svoltesi nell’ultimo esercizio sociale, antecedente alla data della
presente dichiarazione,
hanno esercitato il diritto di voto in base a procura irrevocabile o ne hanno avuto comunque
diritto, le seguenti persone:
………………………………………………. per conto di ................
………………………………………………. per conto di ...............;
(ovvero)
che non è stato esercitato alcun diritto di voto in base a procura irrevocabile o in base ad un
titolo equivalente che ne legittimava l’esercizio;
3.6 che i direttori tecnici attualmente in carica sono i seguenti (a):
cognome e nome
Nato a
In data
Residente a
prov
3.7. che i soggetti cessati dalla carica nell’anno antecedente la data di pubblicazione del bando
sono i seguenti (e):
cognome
nome
e Nato a
In data
Residente a
prov
Carica ricoperta
E nei confronti dei suddetti non è mai stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato o
emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile oppure sentenza di applicazione della
pena su richiesta ai sensi dell’art 444 c.p.p.
Oppure
E nei confronti dei suddetti è stata pronunciata la seguente sentenza di condanna passata in
14846
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ANNO XLIV • N. 75
giudicato (o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile oppure sentenza di
applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art 444 c.p.p.):
soggetto
condannato__________________________________________________,
sentenza
/decreto del________________n___________________
in ogni caso sono state adottate le seguenti misure di completa ed effettiva dissociazione attestata
dalla documentazione che si allega (Si precisa che l’esclusione e il divieto di partecipazione per le
imprese dei soggetti cessati dalla carica nell’anno antecedente la pubblicazione del bando operano
qualora l’impresa non dimostri di aver adottato atti o misure di completa ed effettiva dissociazione)
4.
4.1 che nei confronti delle persone fisiche sopraindicate (a), (b), (c), (d) non ricorrono le condizioni di
cui al comma 1, lett. b) e lett. m ter) dell’art 38 del d. Lgs.163/06;
4.2 che
ai sensi del comma1 lett. c) dell’art 38 del d. Lgs. 163/06 nei confronti delle persone fisiche
sopra indicate (a), (b), (c), (d), (e) non è mai stata pronunciata sentenza di condanna passata in
giudicato o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di
applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art 444 c.p.p.;
ovvero
ai sensi del comma1 lett. c) dell’art 38 del d. Lgs. 163/06 nei confronti delle persone fisiche
sopra indicate (a), (b), (c), (d), (e) è stata emessa sentenza passata in giudicato o emesso
decreto penale di condanna divenuto irrevocabile oppure sentenza di applicazione della pena su
richiesta ai sensi dell’art 444 c.p.p. per i seguenti reati:
- del
soggetto
condannato_______________________________________,
sentenza/decreto del__________________n_________________
- del
soggetto
condannato______________________________________,
sentenza/decreto del _________________ n ____________
(Si precisa che l’esclusione e il divieto di partecipazione non operano qualora il reato è stato
depenalizzato ovvero quando è intervenuta la riabilitazione ovvero quando il reato è stato dichiarato
estinto dopo la condanna, da parte del giudice dell’esecuzione, ovvero in caso di revoca della
condanna. Solo per questi casi non è, pertanto, necessario effettuare la dichiarazione)
4.3 che le eventuali condanne per le quali le suddette persone fisiche (a) (b) (c) (d) (e), abbiano
beneficiato della non menzione sono le seguenti_________________________________________
4.4 che le eventuali condanne per le quali le suddette persone fisiche (a) (b) (c) (d) (e), abbiano
beneficiato della sospensione della pena sono le seguenti:________________________________
4.5 che la ditta non si trova in nessuna delle cause di esclusione previste dall’art 38 comma 1, lett
a), d), e), f), g),h), i), m) del D. Lgs. 163/2006;
4.6 che con riguardo agli obblighi di cui alla legge n. 68/1999 l’impresa si trova nella seguente
situazione
di essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili e di non essere
assoggettabile agli obblighi di assunzione di cui alla legge n. 68/1999, in quanto occupa non più
di 15 dipendenti, oppure da 15 a 35 dipendenti e non ha effettuato nuove assunzione dopo il
18/01/2000
oppure
(in sostituzione della certificazione di cui all’art 17 della legge n. 68/1999) di essere in regola con
le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili e di aver ottemperato alle norme di cui
alla legge n. 68/1999
4.7 che, con riguardo a quanto stabilito dall’art 38 comma 1 lett m quater) del D. Lgs. 163/2006:
Non si trova in alcuna situazione di controllo di cui all’art 2359 c.c. con alcun soggetto e di aver
formulato l’offerta autonomamente;
oppure
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ANNO XLIV • N. 75
non è a conoscenza della partecipazione alla medesima procedura di soggetti che si trovano,
con riferimento alla scrivente impresa, in una delle situazioni di controllo di cui all’art 2359 c.c., e
di aver formulato l’offerta autonomamente;
oppure
è a conoscenza della partecipazione alla medesima procedura di soggetti che si trovano, in
riferimento alla scrivente impresa, in una delle situazioni di controllo di cui all’art 2359 c.c., e di
aver formulato l’offerta autonomamente (in quest’ultima ipotesi occorre allegare idonea
documentazione volta a comprovare l’autonomia delle offerte)
5. di aver preso piena conoscenza e di accettare quanto espresso negli atti posti a base della
procedura, ovvero richiamati e citati, prendendo atto e accettando le norme che regolano la
procedura stessa e, quindi, di aggiudicazione e di esecuzione del relativo contratto, nonché di
obbligarsi, in caso di aggiudicazione, ad osservarli in ogni loro parte;
6. di aver preso piena conoscenza dei requisiti minimi dell’offerta indicati negli atti a base della
procedura;
7. di aver considerato e valutato tutte le condizioni incidenti sulle prestazioni oggetto della
procedura, che possono influire sulla determinazione dell’offerta, di aver considerato e valutato tutte
le condizioni contrattuali e di aver preso conoscenza di tutte le circostanze, generali e specifiche,
relative all’esecuzione del contratto e di averne tenuto conto nella formulazione dell’offerta
economica;
8. di aver tenuto conto, nella preparazione della propria offerta, degli obblighi relativi alle disposizioni
in materia di sicurezza, di condizioni di lavoro e di previdenza e di assistenza in vigore nel luogo
dove deve essere eseguita la prestazione;
9. che, con riferimento alla presente procedura, non ha in corso né ha praticato intese o pratiche
restrittive della concorrenza e del mercato vietate ai sensi della normativa applicabile, ivi inclusi gli
articoli 81 e seguenti del Trattato CE e gli articoli 2 e seguenti della Legge n. 287/1990, e che
l’offerta è stata predisposta nel pieno rispetto di tale normativa;
10. di essere consapevole che l’eventuale realizzazione nella presente procedura di pratiche o
intese restrittive della concorrenza e del mercato vietate ai sensi della normativa applicabile, ivi
inclusi gli articoli 81 e seguenti del Trattato CE e gli articoli 2 e seguenti della Legge n. 287/1990,
sarà valutata dalla stazione appaltante, nell’ambito delle successive procedure dalla stessa indette
ed aventi il medesimo oggetto della presente procedura, al fine della motivata esclusione dalla
partecipazione in tali procedure, ai sensi della normativa vigente;
11. che, con riferimento alla presente procedura, non ha presentato offerta in più di un
raggruppamento temporaneo o consorzio, ovvero singolarmente e quale componente di un
raggruppamento temporaneo o consorzio;
12. Non presenterà offerta per la gara in oggetto, singolarmente o in RTI o in Consorzio, altra
Impresa partecipante con la quale esistono rapporti di controllo o collegamento ai sensi dell’art.
2359 C. C.
13. che la parte delle attività contrattuali eventualmente da svolgere presso la propria sede sarà
eseguita presso sedi o dipendenze in territorio UE e comunque in Stati che abbiano attuato la
convenzione di Strasburgo del 28 gennaio 1981 in materia di protezione delle persone rispetto al
trattamento di dati o che comunque assicurino adeguate misure di sicurezza dei dati stessi;
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14. che il personale impiegato per l’esecuzione delle attività contrattuali ha padronanza della lingua
italiana;
15. di eleggere domicilio in ___________________ via _______________________, tel.
______________, fax ___________, per la ricezione di ogni eventuale comunicazione inerente la
procedura in oggetto o di richieste di chiarimento o integrazione della documentazione presentata,
che la stazione appaltante invierà anche solo a mezzo fax;
16. (In caso di consorzi di cui all'articolo 34, comma 1, lettere b) e c) del D. Lgs. 163/2006) Ai sensi
di quanto stabilito dall’art. 37, comma 7 del D. Lgs. n. 163/2006, l’Impresa eserciterà il ruolo di
ausiliaria con le seguenti imprese consorziate (specificare quali):
…………
…………
17. (in caso di R.T.I. costituiti o costituendi, nonché di consorzi costituendi):
a) il ruolo di ausiliaria viene effettuato congiuntamente dalle seguenti imprese:
…………
…………
(indicare denominazione e ruolo all’interno del RTI: mandante/mandataria);
b) la ripartizione della prestazione contrattuale oggetto di avvalimento all’interno del RTI (servizi che
saranno eseguiti da ciascuna singola Impresa componente il RTI/Consorzio) è la seguente:
………… (Impresa) ………… (attività e/o servizi) … …
………… (Impresa) ………… (attività e/o servizi) … …
………… (Impresa) ………… (attività e/o servizi) … …
c) (in caso di RTI o di Consorzi costituendi) in caso di aggiudicazione in favore dell’avvalente, si
impegna a costituire un RTI/Consorzio conformandosi alla disciplina di cui all’art. 37 del D.Lgs. n.
163/2006, conferendo mandato collettivo speciale con rappresentanza all’impresa qualificata
mandataria la quale stipulerà il contratto in nome e per conto delle mandanti/consorziate.
18. di essere iscritto
- nell’apposito Registro prefettizio al n. _______ (dichiarazione da rendere solo in caso di
Cooperativa o Consorzio tra Cooperative);
(ovvero)
- nello Schedario generale della cooperazione presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali al n. ________ (dichiarazione da rendere solo in caso di soggetto partecipante a
consorzio fra cooperative);
(ovvero)
- presso il pertinente albo o elenco di soggetti intermediari vigilati autorizzati allo svolgimento
delle attività di cui al presente bando al n. __________, o documentazione equipollente per i
soggetti stabiliti in altri Stati membri dell’Unione Europea.
19. (eventuale, in caso di soggetto non residente e senza stabile organizzazione in Italia) L’Impresa
si uniformerà alla disciplina di cui agli articoli 17, comma 2 e 53, e comma 3 del DPR n. 633/1972 e
comunicherà alla Stazione appaltante, in caso di aggiudicazione in favore dell’avvalente, la nomina
del rappresentante fiscale nelle forme di legge.
20. E’ informato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 della legge n. 196/2003, che i dati personali
raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del
procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa, anche in virtù di quanto
espressamente specificato nel Disciplinare di gara, che qui si intende integralmente trascritto.
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L’IMPRESA, SOCIETA’ O ALTRO SOGGETTO AUSILIARIO SI OBBLIGA VERSO IL
CONCORRENTE:
DENOMINAZIONE
O
RAGIONE
SOCIALE___________________________________________________________________
FORMA
GIURIDICA_________________________________________________________________
SEDE
LEGALE____________________________________________________________________
E VERSO L’AMMINISTRAZIONE: REGIONE MARCHE
A METTERE A DISPOSIZIONE, PER TUTTA LA DURATA DELL’APPALTO INDICATO IN TESTA
ALLA PRESENTE DICHIARAZIONE, LE SEGUENTI RISORSE:
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_________
A TAL FINE FORNISCE I SEGUENTI REQUISITI:
… REQUISITI DI CAPACITA’ ECONOMICA E FINANZIARIA
21. che, con riferimento a quanto specificamente richiesto nel disciplinare:
- ha riportato, negli ultimi tre esercizi antecedenti la data di pubblicazione del bando, almeno
due bilanci chiusi in attivo, attestati dalla compilazione della dichiarazione di cui all’allegato 3
del presente disciplinare;
- presenta un attivo dello stato patrimoniale relativo all’ultimo bilancio di esercizio
regolarmente approvato non inferiore a 100.000.000 euro (centomilioni/00).
… REQUISITI DI CAPACITA’ TECNICA PROFESSIONALE
22. che, con riferimento a quanto specificamente richiesto nel disciplinare, l’elenco dei principali
servizi oggetto della presente gara, realizzati nell’ultimo triennio, antecedente la data di
pubblicazione del bando, è il seguente:
Descrizione della
prestazione
Importo
Periodo di
espletamento
Destinatario (indicare la
denominazione del destinatario
della prestazione, precisando se
trattasi di soggetto pubblico o
privato)
22. di essere a conoscenza che la stazione appaltante si riserva il diritto di procedere d’ufficio a
verifiche, anche a campione, in ordine alla veridicità delle dichiarazioni;
23. di essere consapevole che l’accertamento della non veridicità del contenuto della presente
dichiarazione, comporterà la propria esclusione dalla procedura per la quale è rilasciata, o, se
risultato aggiudicatario, la decadenza dalla medesima e la facoltà per la stazione appaltante di
escutere la garanzia presentata a corredo dell’offerta;
24. di essere consapevole, inoltre, che, qualora la non veridicità del contenuto della presente
dichiarazione fosse accertata dopo la stipula del contratto, questo potrà essere risolto di diritto dalla
stazione appaltante ai sensi dell’art. 1456 Codice Civile.
(Luogo e data) _________________________
IL DICHIARANTE
_____________________________
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ALLEGATO 3
D I C H I A R A Z I O N E
R E L A T I V O
A
C O M P R O V A
A I
B I L A N C I
D E L
D ’
R E Q U I S I T O
I M P R E S A
PROCEDURA APERTA SERVIZIO ATTIVAZIONE E GESTIONE DI UNO STRUMENTO
FINANZIARIO PER PROGETTI DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI HOUSING
SOCIALE NELLA REGIONE MARCHE. BASE ASTA 3% (IVA ESCL.). CIG 5302238935.
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA
RILASCIATA AI SENSI DEGLI ARTT. 46 E 47 DEL D.P.R. 445/20003
(la presente dichiarazione deve essere prodotta unitamente a copia fotostatica non autenticata di un
documento di identità del sottoscrittore, ai sensi dell’art. 38 D.P.R. n. 445/2000. Non è ammessa la
sostituzione dei certificati e delle dichiarazioni con fotocopie e duplicati non autenticati nelle forme
previste dagli artt. 18 e 19 del D.P.R. n. 445/2000)
IL SOTTOSCRITTO ________________________________________ NATO A _______________
IL _____________________ , NELLA SUA QUALITA’ DI:
Revisore Contabile (iscritto nel Registro dei Revisori Contabili con D.M. del ____________,
pubblicato in G.U. n. XX del ____________) della Società ________________, con sede in
_______, Via _________, codice fiscale n. ________ e partita IVA n _____________;
legale rappresentante della Società _____________, quale Società di Revisione della Società
______________ con sede in _______, Via _________, codice fiscale n. ________ e partita IVA n
_____________;
Presidente del Collegio Sindacale, preposto al controllo della gestione contabile della Società
_________________ ovvero nell’ambito del suo potere di vigilanza, con sede in _______, Via
_________, codice fiscale n. ________ e partita IVA n _______________,
- ai sensi e per gli effetti dell’art. 76 del D.P.R. 445/2000 consapevole della responsabilità e delle
conseguenze civili e penali previste in caso di dichiarazioni mendaci o formazione od uso di atti falsi,
nonché in caso di esibizione di atti contenenti dati non più corrispondenti a verità e consapevole,
altresì, che qualora emerga la non veridicità del contenuto della presente dichiarazione il soggetto
per il quale la stessa è rilasciata decadrà dai relativi benefici;
- in conformità a quanto da Voi richiesto con comunicazione (indicare il numero e la data della
comunicazione inerente la richiesta di cui all’art. 48, commi 1 o 2, del Codice)
DICHIARA
che, a seguito di verifica effettuata da______________ (Collegio Sindacale o Revisore Contabile o
Società di revisione) la dichiarazione rilasciata dal Legale Rappresentante (o Procuratore speciale)
della Società concorrente in sede di offerta, circa il possesso di almeno due bilanci chiusi in attivo,
corrisponde a verità.
In particolare, con riferimento a quanto espressamente richiesto dal disciplinare:
i bilanci relativi agli ultimi tre esercizi finanziari antecedenti la data di pubblicazione del bando, si
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ANNO XLIV • N. 75
sono chiusi con i seguenti risultati di esercizio:
anno____________ risultato di esercizio:___________________
anno____________ risultato di esercizio:___________________
anno____________ risultato di esercizio:___________________
nell’ultimo bilancio di esercizio regolarmente approvato presenta un attivo dello stato patrimoniale
pari a €mln …………………………………………………………………
(Luogo e data) _________________________
IL DICHIARANTE
_____________________________
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ALLEGATO 4
R E G I O N E
M A R C H E
C A P I T O L A T O S P E C I A L E
D ’ A P P A L T O
PROCEDURA APERTA SERVIZIO ATTIVAZIONE E GESTIONE DI UNO STRUMENTO
FINANZIARIO PER PROGETTI DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI HOUSING
SOCIALE NELLA REGIONE MARCHE. BASE ASTA 3% (IVA ESCL.). CIG 5302238935.
1. Principali definizioni
“SFU”, indica lo Strumento Finanziario Urbano, istituito nell’ambito dell’iniziativa europea ‘JESSICA’
(Reg.to UE n. 1083/06, art. 43) con risorse provenienti dal Programma Operativo Regionale
F.E.S.R. Marche 2007-2013, intervento 5.4.1.61, e risorse del Fondo regionale per le politiche
abitative di cui all’art. 6 della L.R. 36/2005 (risorse housing), a favore di progetti di sviluppo e
riqualificazione urbana e housing sociale.
“Gestore” indica il Gestore dello Strumento Finanziario Urbano, soggetto aggiudicatario della
procedura di evidenza pubblica.
“Comitato di Investimento”, indica il comitato intersettoriale di cui al punto 12 dell’allegato alla
Delibera G.R. n. 1148 del 29/07/2013 con funzione prevalente di definire gli indirizzi operativi cui lo
SFU è tenuto a dare attuazione, in conformità con gli atti e orientamenti della Giunta Regionale. Le
funzioni del Comitato sono definite dalla suddetta Delibera e riprese nel Capitolato speciale
d’appalto.
“Regione Marche” indica la P.F. “Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE” quale
struttura responsabile del procedimento, sulla base delle decisioni prese dal Comitato di
Investimento.
“Business Plan”, indica il piano economico e finanziario che il concorrente presenta in fase di gara
quale offerta tecnica quale documento base delle attività del SFU.
Progetti ‘target’, progetti di sviluppo urbano e di social housing proposti dai Comuni, in prevalenza
nella forma di Partenariato Pubblico Privato (PPP), selezionati con decreto del Dirigente della P.F.
Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE n. 36 del 21/03/2013.
“Veicolo di Progetto” (SVP - Società Veicolo di Progetto), indica la società che nei Partenariati
Pubblico Privati può essere costituita ad hoc per la realizzazione dei progetti, con lo scopo
principale di acquisire il capitale necessario a realizzare l’intervento.
Destinatari finali, i soggetti attuatori dei progetti, in via prioritaria costituiti nella forma di Partenariato
Pubblico Privato.
“Contratto”, indica l’accordo stipulato tra la Regione e il soggetto aggiudicatario, con il quale si
accantona l’ammontare di risorse che dovranno essere utilizzate per erogare finanziamenti nelle
forme e nei modi stabilite dalla stessa, equivalente alla Convenzione.
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“Durata del contratto”, indica il periodo temporale decorrente dalla sottoscrizione del contratto fino
alla sua scadenza (24 mesi).
“Durata dell’investimento” indica il periodo temporale decorrente dalla data di trasferimento delle
risorse ai progetti target fino alla data di conclusione del progetto o di uscita del SFU dal veicolo di
progetto. La durata dell’ultimo investimento in carico al SFU coincide con la durata dello Strumento
Finanziario, salvo che la Regione disponga diversamente. Per il periodo post scadenza del contratto
il compenso deriva da una percentuale dei proventi corrisposti dai progetti al SFU.
“TUB”, indica il Testo Unico Bancario, d.lgs. n. 385/1993 e s.m.i.
2. Oggetto di gara e specifiche tecniche
Con la presente procedura aperta, la Regione Marche intende selezionare il soggetto che istituisce,
amministra e gestisce uno Strumento Finanziario Urbano per il sostegno finanziario a progetti di
sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale, promossi dai Comuni e realizzati con forme
di partenariato pubblico-privato.
Nel corso del 2012 la Regione Marche ha emanato un ‘Avviso a presentare progetti’ (Decreto
Regionale n. 74/POC del 11 giugno 2012) rivolto ai Comuni con una popolazione superiore ai 25
mila abitanti, per selezionare progetti candidabili a ricevere il finanziamento dello Strumento
Finanziario Urbano.
In data 21 marzo 2013 (Decreto nr. 36/POC) sono stati selezionati 6 (sei) progetti territoriali ritenuti
idonei, c.d. progetti target, presentati dai comuni di: Jesi, Fabriano, Macerata, Civitanova Marche,
Falconara Marittima, Fermo, le cui informazioni generali sono riportate nell’Allegato 10.
Ai fini suddetti la Regione realizza la gara nella forma della procedura aperta D.Lgs. 12 aprile 2006,
n. 163 e s.m.i., con ricorso al criterio previsto dall’art. 83 dello stesso D.Lgs., offerta
economicamente più vantaggiosa, mettendo a base d’asta una commissione di gestione pari al 3%
(al netto dell’IVA) all’anno sulle risorse totali della dotazione iniziale dello strumento finanziario,
corrispondente per i due anni di durata a un importo complessivo in appalto di € 591.081,55 (3%
all’anno per 2 anni calcolati sulla dotazione di € 9.851.359,11)
2.1. Soggetti ammessi
Sono ammessi a partecipare alla gara gli operatori economici di seguito descritti:
-
Banche iscritte all’albo ai sensi dell’art. 13 del d.lgs. 385/1993 o che possono esercitare l'attività
bancaria ai sensi dell'art. 16, comma 3, del d.lgs. n. 385/1993.
-
Società finanziarie regolamentate ex Art.107 del d.lgs. n. 385/93;
Sono ammessi a partecipare anche altri soggetti che si riuniscano in aggregazioni ex art. 34 del D.
Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 e s.m.i.. con un soggetto in possesso dei requisiti di cui al punto
precedente che assuma il ruolo di Gestore (Mandatario).
2.2. Modalità di gestione delle risorse
Ai sensi del Reg. CE n. 1828 del 2006 (Art. 43) la scelta individuata dalla Regione per la gestione
delle risorse è quella della “Convenzione” con istituto di credito e/o con società finanziaria ex art.
107 TUB.
Il SFU viene pertanto costituito come capitale separato nell’ambito dell’istituto con contabilità
separata atta a distinguere le risorse regionali da quelle di cui dispone il Gestore.
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Le risorse verranno gestite e amministrate dal Gestore dello SFU ma resteranno nella proprietà
della Regione.
Lo schema di contratto di cui all’Allegato 5, in alcune sue parti potrà essere integrato in base alle
condizioni migliori per la Regione proposte in sede di offerta tecnica dal soggetto aggiudicatario.
2.3. Riferimenti normativi
-
Art. 44 del Reg. CE n. 1083/2006 e agli artt. 43 e 44 del Reg. CE n. 1828 del 2006;
-
Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio del 11 luglio 2006 recante disposizioni
generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul Fondo di
coesione e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/99;
-
Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006
relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e recante abrogazione del regolamento (CE)
n. 1783/1999,
-
Regolamento (CE) n. 1828/2006 d’attuazione dei Reg. 1080/2006 e 1083/2006;
-
Decisione della Commissione C(2007) 3986 del 17 agosto 2007 che adotta il Programma
Operativo per l’intervento comunitario del FESR ai fini dell’obiettivo “Competitività regionale e
occupazione” nella Regione Marche;
-
Decreto del Presidente della repubblica n. 196 del 3 ottobre 2008
-
NOTA COCOF 10-0014-04-EN Nota orientativa sugli Strumenti di Ingegneria Finanziaria ai
sensi dell’Articolo 44 del Regolamento del Consiglio (CE) No.1083/2006;
-
DDS n. 36/POC del 21.3.2013 “Approvazione dei progetti di sviluppo, riqualificazione urbana
e di housing sociale candidabili alla valutazione di finanziabilità da parte del costituendo
Fondo JESSICA Marche”
-
Legge regionale 36/2005 art. 6; legge 457 del 1978; legge 122 del 1989; Delibera R.M. n.
1428 del 2011; Delibera R.M. n. 114 del 2009
-
Deliberazione di Giunta Regionale (DGR) n. 1148 del 29/07/2013 “POR FESR 2007/2013 –
Asse V – L.R. 36/2005 Art.6. Indirizzi per la realizzazione di progetti di sviluppo e
riqualificazione urbana e di edilizia abitativa sociale. Modifiche ed integrazioni alla DGR
n.718/2012”.
3. Caratteristiche dello Strumento finanziario
3.1. Dotazione iniziale dello Strumento finanziario
La dotazione iniziale del Fondo è pari a Euro 9.851.359,11 di cui:
- Risorse FESR: € 5.251.359,11 con le disponibilità finanziarie dell’intervento 5.4.1.61.01 del POR
FESR Marche CRO 2007/2013, a carico del capitolo n. 31402768;
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- Fondo regionale per le politiche abitative di cui all’art. 6 della L.R. 36/2005 (di seguito, anche
“Risorse housing”) € 4.600.000,00 con la disponibilità esistente nel capitolo 42604246 del
bilancio 2013.
3.2. Natura dello Strumento finanziario
Lo strumento finanziario che si intende costituire è istituito nell’ambito dell’iniziativa europea
JESSICA acronimo per Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas, con
risorse provenienti dal Programma Operativo Regionale F.E.S.R. Marche 2007-2013, intervento
5.4.1.61, a favore di progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e inoltre con risorse regionali per
l’edilizia agevolata di cui alla Legge Regionale n. 36/2005 a favore di progetti di housing sociale.
Il SFU assume la natura di fondo di ingegneria finanziaria c.d. ‘rotativo’ cosi come indicato agli artt.
43-46 del Reg.to UE n. 1828/2006; il SFU dovrà infatti utilizzare le risorse della dotazione iniziale nei
progetti ritenuti “ammissibili”, secondo quanto indicato al successivo paragrafo 3.5.
3.3. Progetti ammissibili
La Regione nel corso dell’anno 2012 ha emanato un “Avviso di Manifestazione di interesse a
presentare progetti di sviluppo urbano e housing sociale”, rivolto a Comuni con popolazione
superiore a 25.000 abitanti.
A seguito di questo avviso sono stati presentati 12 progetti potenzialmente ammissibili di cui nr. 6
(sei) sono stati ritenuti idonei e prioritari ai fini dello SFU (di seguito “Progetti Target”) e individuati
con DDS n. 36/POC del 21.03.2013.
Il SFU dovrà investire le risorse della dotazione iniziale in uno o più dei progetti target, le cui
informazioni generali sono riportate all’Allegato 10.
I candidati potranno richiedere copia della documentazione illustrativa dei progetti presso la P.F.
Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE, utilizzando lo schema di richiesta di cui
all’Allegato 9.
Qualora si verifichi l’impossibilità di investire nei progetti target (nr. 6 progetti), lo SFU potrà
individuare altre iniziative su cui investire le risorse gestite, esaminando prioritariamente quelle
incluse nell’elenco progetti di cui all’Allegato 10.
Il finanziamento di progetti non compresi tra i progetti target, di cui al DDS/POC n. 36, è soggetto al
nulla osta da parte della Regione Marche.
Il SFU dovrà comunque operare prioritariamente investendo e/o finanziando progetti strutturati
attraverso procedure di Partenariato Pubblico Privato, che risultino coerenti con i vincoli posti dalla
normativa comunitaria e nazionale in materia di contratti pubblici.
Altre procedure potranno essere utilizzate, previo ottenimento del nulla osta da parte della Regione
Marche.
I progetti oggetto di investimento e/o finanziamento da parte del SFU al momento di ricevere le
risorse dovranno essere inclusi all’interno di atti comunali di pianificazione strategica e integrata in
chiave sostenibile (Piani Integrati di Sviluppo Urbano - PISU). La Regione Marche definirà le
modalità e i contenuti degli stessi al fine di consentire ai Comuni l’inclusione del progetto nel Piano.
Tra la Regione Marche e i singoli destinatari finali verrà stipulato un contratto di finanziamento come
indicato all’art. 6 del Contratto (allegato 5).
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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3.4. Beneficiari ammissibili
I beneficiari del SFU sono i soggetti risultati aggiudicatari di procedure di evidenza pubblica per la
realizzazione di interventi indetti dalle Amministrazioni comunali promotrici dei progetti.
3.5. Forme tecniche attivabili attraverso lo Strumento finanziario
Il SFU potrà finanziare i progetti erogando prestiti rimborsabili ai soggetti attuatori (prioritariamente
nelle forme di partenariato pubblico-privato).
Previo nulla osta da parte della Regione, su richiesta motivata e limitatamente alle risorse FESR,
potrà utilizzare forme diverse di finanziamento, inclusa l’acquisizione di quote di capitale di rischio,
l’erogazione di prestiti “mezzanini” (es. prestito soci) e l’erogazione di prestiti alle Stazioni Appaltanti
dei progetti.
3.6. Vincoli e ammissibilità della spesa
Le risorse non potranno essere impiegate per una quota superiore al 50% del valore totale di
investimento del singolo progetto co-finanziato. Tale condizione potrà essere derogata previo nulla
osta da parte del Comitato di Investimento della Regione su richiesta motivata da parte del SFU e
limitatamente alle risorse FESR.
In ogni caso le risorse FESR eventualmente impiegate sotto forma di capitale di rischio, non
potranno superare il 49% dell’intero capitale sottoscritto; ciò implica che il SFU in tale caso potrà
acquisire solo partecipazioni di minoranza.
Per le risorse FESR si fa riferimento ai criteri di selezione per l’individuazione delle operazioni
(progetti) di cui all’intervento 5.4.1.61.01 “Riqualificazione dell’ambiente fisico come motore di uno
sviluppo economico e sociale” di cui al documento “Modalità Attuative del Programma Operativo
(M.A.P.O - Volume 2)” approvati con Delibera n. 1039/2008 (versione Maggio 2012), disponibile al
sito www.europa.marche.it.
Per le risorse housing (€ 4.600.000) dovranno essere rispettati i seguenti vincoli:
1. Essere impiegate nelle sole funzioni di edilizia abitativa sociale (Housing sociale)
2. Non essere impiegate per una quota superiore al 50% del costo dell’intervento di housing
sociale
3. Rispettare le prescrizioni della normativa nazionale e regionale sull’edilizia agevolata (Legge
regionale 36/2005; legge 457 del 1978; legge 122 del 1989; Delibera R.M. n. 1428 del 2011;
Delibera R.M. n. 114 del 2009) e delle Convenzioni che saranno stipulate tra i Comuni e i singoli
sviluppatori dei progetti risultati assegnatari dei bandi di gara.
4. Individuare le soluzioni procedurali più idonee a tenere distinte e tracciabili le risorse housing da
quelle FESR, e consentire, comunque tenendo conto della distinzione della tipologia di fondi,
l’eventuale recupero delle risorse pubbliche in caso di mancato completamento dell’intervento.
Il riepilogo dei vincoli per le risorse di housing è riportato al paragrafo 6 “Caratteristiche delle risorse
regionali destinate all’edilizia sociale” del presente Capitolato.
3.7. Regimi di aiuto
Il SFU è soggetto alla normativa comunitaria sugli aiuti di Stato. Sarà onere del SFU dimostrare che
la propria modalità di intervento è coerente con tale normativa.
In via preliminare ed esemplificativa si ritiene possa essere applicato, a seconda della tipologia di
investimento prescelto quanto definito:
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x
x
x
x
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Nella comunicazione della Commissione Europea n. relativa alla revisione del metodo di
fissazione dei tassi di riferimento e di attualizzazione (2008/C 14/02).
Orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per investimenti in capitale di rischio nelle piccole
e medie imprese (2006/C 194/02) e s.m.i.
Reg. (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara alcune categorie
di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato
(regolamento generale di esenzione per categoria)
Regolamento (CE) n. 1998/2006 della commissione del 15 dicembre 2006 relativo
all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d’importanza minore («de minimis»)
4. Descrizione del servizio richiesto
4.1. Attività oggetto del servizio
Il soggetto aggiudicatario è incaricato di gestire le risorse del SFU, nel rispetto di quanto previsto
dagli artt. 43-45 del Reg. n. 1828/2006.
Il Gestore dovrà essere partner attivo dell’autorità regionale e dei Comuni per lo stimolo dello
sviluppo territoriale. Le sue principali attività sono:
1. Identificazione dei progetti su cui investire le risorse;
2. Strutturazione e negoziazione di opportuni contratti di finanziamento e trasferimento delle
risorse (della dotazione iniziale e dell’eventuale co-finanziamento offerto dal gestore) ai
progetti selezionati;
3. Gestione e monitoraggio dei progetti su cui il SFU ha investito, fornendo le informazioni
necessarie al fine di ottemperare obblighi di rendicontazione, impartiti dalla Regione e
specifici per le risorse gestite;
4. Gestione dell’uscita del SFU dai progetti, nel caso di interventi sul capitale di rischio.
Compito del SFU è assicurare, preliminarmente all’investimento, la sostenibilità economica, sociale
e tecnica dei progetti di sviluppo, riqualificazione urbana e di housing sociale in cui investirà.
Il SFU dovrà trasmettere la completa attività istruttoria e predisporre ogni documentazione utile per
la presentazione dei progetti alla Regione al fine del rilascio del parere di coerenza secondo quanto
indicato al paragrafo 4.3.
Fra le attività di gestione e monitoraggio di cui al punto 3 sono compresi anche:
ƒ
La tenuta di una contabilità separata (tracciabilità) tra le risorse FESR e quelle di housing;
ƒ
I controlli di primo livello sui destinatari finali previsti dal Regolamento CE n. 1083/2006, e dal
Regolamento CE n. 1828/2006.
4.2. Gestione dello Strumento finanziario
Le modalità di gestione dello SFU sono definite nel Business Plan, da presentare in sede di offerta,
come indicato nel disciplinare allegato. Il gestore dello Strumento Finanziario Urbano:
x Opera professionalmente e secondo le migliori pratiche di mercato nella gestione dei rapporti
societari con gli altri partner finanziatori dei progetti, in particolare dovrà strutturare opportuni
contratti che ne tutelino gli interessi prevedendo, nei confronti dei veicoli di progetto in cui
investirà, opportune clausole che garantiscano il rispetto dei vincoli e il raggiungimento degli
obiettivi in capo allo stesso;
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x Rimane finanziatore del progetto per una durata non superiore alla durata dei progetti stessi
(es. nel caso di procedure di concessione, gli investimenti avranno durata massima pari a
quella della concessione stessa);
x Ha facoltà di concordare con gli altri co-finanziatori dei singoli progetti condizioni che
permettano l’uscita dal progetto dello SFU prima del termine del progetto stesso.
4.3. Comitato d’investimento e parere di coerenza della Regione
In relazione a quanto indicato nella delibera della Regione Marche n. 1148 del 29/07/2013, il
Comitato di Investimento tra le sue funzioni definisce gli indirizzi operativi cui il Gestore è tenuto a
dare attuazione, in conformità con gli atti e orientamenti della Giunta della Regione Marche. Il
Comitato di Investimento ha il compito di:
1. Formulare proposte per l’efficiente ed efficace utilizzo del SFU;
2. Analizzare e valutare l’andamento delle attività del SFU, i risultati ottenuti e, qualora necessario,
proporre misure correttive, tra cui anche la restituzione delle risorse alla Regione;
3. Predisporre e approvare la ‘Relazione annuale’ e il ‘Monitoraggio periodico di efficacia’
dell’azione del SFU, su proposta dello stesso e sulla base di Report periodici delle attività;
4. Supportare le strutture regionali nella definizione degli atti relativi al funzionamento del SFU
eventualmente proporre le modifiche e le interpretazioni delle modalità attuative dell’intervento
che si rendessero necessarie.
La Regione Marche autorizza l’investimento tramite il rilascio di un parere di coerenza. Il parere
verifica la conformità dell’investimento proposto ai vincoli e agli obiettivi delle risorse del POR FESR
e delle risorse di edilizia agevolata.
4.4. Team di gestione
I candidati dovranno indicare e descrivere in sede di offerta tecnica la composizione del team
dedicato alla gestione dello strumento finanziario, che dovrà essere composto almeno da quattro
esperti come di seguito indicato:
ƒ
Responsabile del SFU: primo referente e garante della gestione e del coordinamento del team,
con esperienza di almeno dieci anni in operazioni di partenariato pubblico privato;
ƒ
Esperto in Trasformazione Urbana: con esperienza di almeno cinque anni in operazioni di
sviluppo e riqualificazione urbana e immobiliare, in processi di pianificazione e programmazione
territoriale;
ƒ
Esperto Economico-finanziario: con esperienza di almeno cinque anni e competenze
economico-finanziarie in operazioni di PPP e afferenti al settore pubblico;
ƒ
Esperto Legale-Amministrativo: con esperienza di almeno cinque anni e conoscenza delle
procedure amministrative di PPP e diritto societario.
In sede di offerta tecnica dovranno essere allegati i CV dei quattro esperti, attestanti le esperienze
rilevanti nei settori di riferimento e in progetti similari a quello oggetto del presente servizio.
Al team di gestione potranno essere aggiunti anche altre figure professionali interne od esterne,
ritenute idonee dai candidati una migliore gestione del team. I CV delle figure professionali
aggiuntive dovranno essere allegati in sede di offerta tecnica.
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I candidati dovranno altresì specificare, anche per il tramite di schemi e grafici, l’organigramma del
team di gestione, le modalità di coordinamento interno e il processo decisionale, nonché le modalità
di interazione del team con soggetti esterni quali, a titolo di esempio, la Regione e il Comitato
Investimento.
4.5. Obblighi relativi all’utilizzo delle risorse comunitarie e di housing sociale
Il Gestore garantisce alla Regione i corretti flussi informativi e la collaborazione necessaria per
l’espletamento delle attività di sorveglianza, rendicontazione, monitoraggio finanziario, fisico e
procedurale relativo alla gestione dello strumento e richieste dai Regolamenti Comunitari nel
periodo di programmazione 2007-2013 e dalla normativa sulle risorse di housing, secondo quanto
stabilito nel presente Capitolato e nel Contratto (Allegato 5).
In aggiunta a quanto sopra il Gestore adotta un’opportuna codifica tale da assicurare la tracciabilità
separata degli investimenti effettuati a valere sulle risorse del POR FESR Marche 2007-2013 e sulle
risorse di cui alla L.R. 36/2005 per l’edilizia agevolata, che intervengono nella costituzione del SFU.
4.6. Co-finanziamento
Le risorse pubbliche costituenti la dotazione iniziale del SFU possono essere incrementate da una
quota di co-finanziamento messa a disposizione dal candidato gestore. Tale quota va dichiarata in
sede di offerta economica contribuendo alla valutazione della proposta come indicato nel
Disciplinare di gara (Allegato 4).
La quota di co-finanziamento potrà essere impiegata a livello di singolo progetto ed erogata
attraverso le forme tecniche che il Gestore riterrà più opportune, nell’ambito di quanto indicato al
paragrafo 3.5 del presente Capitolato d’appalto.
4.7. Riutilizzo delle Risorse
Il Gestore, a seguito degli investimenti effettuati e dei rimborsi di prestiti, reintegra le risorse che
rientrano nel SFU.
Le somme rivenienti dal rimborso degli investimenti effettuati così come gli interessi maturati sulle
giacenze del SFU – al netto dei compensi riconosciuti al Gestore e di tutti gli altri oneri o tributi
dovuti - andranno a ricostituire e/o incrementare la dotazione dello Strumento finanziario.
La Regione si riserva di chiedere al Gestore la restituzione delle risorse rinvenienti dagli investimenti
effettuati.
Alla conclusione di tutte le operazioni poste in essere i proventi generati dalla dotazione del SFU,
dopo la copertura integrale delle eventuali perdite derivanti dalla gestione della medesima quota e
degli oneri dovuti al Gestore come risultanti dalla presente gara, saranno riaccreditati alla Regione
Marche mentre i proventi generati dalla eventuale quota privata del SFU, detratte le eventuali
perdite derivanti dalla gestione della medesima, costituiranno la remunerazione di tale quota a
favore del soggetto co-finanziatore.
4.8. Tempistiche di spesa delle risorse
In conformità agli obblighi comunitari di rendicontazione della spesa per le risorse FESR, lo
strumento finanziario dovrà investire nei progetti entro il termine massimo del 31/05/2015.
Al fine di evitare il rischio di inutilizzo dei fondi comunitari e conseguente obbligo di restituzione delle
risorse alla Commissione Europea, di seguito vengono riportati i livelli di avanzamento della spesa
quali obiettivi vincolanti cui il Gestore dovrà ottemperare:
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
OBIETTIVI VINCOLANTI
Individuazione con atto formale dei progetti da finanziare da parte del
Gestore attraverso l’utilizzo del 100% delle risorse messe a
disposizione dalla Regione.
Trasferimento delle risorse ai soggetti attuatori dei progetti
(investimento) da parte del Gestore di almeno il 50% della dotazione
iniziale dello strumento finanziario
Trasferimento delle risorse ai soggetti attuatori dei progetti
(investimento) da parte del SFU del 100% della dotazione iniziale
dello strumento finanziario
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SCADENZA
30/06/2014
31/12/2014
31/05/2015
Il mancato raggiungimento dei singoli obiettivi vincolanti da diritto alla Regione Marche di vedersi
rimborsare le risorse inutilizzate, secondo le modalità che verranno stabilite nel contratto tra la
Regione e il Gestore (allegato 5).
Qualora il contratto tra la Regione Marche e il Gestore dovesse essere stipulato in data successiva
al 30/4/2014 i termini di cui sopra potranno essere concordemente modificati dalle parti ad
eccezione del termine finale del 31/5/2015.
4.9. Durata del contratto e variazioni successive, durata dell’investimento
Il contratto ha la durata di 24 mesi, salvo proroghe debitamente motivate, decorrenti dalla data di
avvio dell’esecuzione corrispondente con la data di sottoscrizione del contratto.
Tutte le attività che fanno riferimento ai servizi oggetto dell’appalto dovranno essere realizzate entro
e non oltre il 31 Maggio 2015, come indicato nella tabella di cui al paragrafo precedente.
Qualora la dotazione di risorse pubbliche stanziata nel SFU risultasse insufficiente rispetto alla
domanda di utilizzo, la Regione si riserva la possibilità di effettuare versamenti aggiuntivi in
relazione ai fabbisogni necessari, secondo la disciplina di cui all’art 7 dello schema di contratto
(Allegato 5).
Alla data del 01/06/2015 eventuali giacenze non utilizzate ritorneranno nella disponibilità della
Regione perché ne disponga diversamente. Il raggiungimento del risultato cosi specificato
costituisce causa di risoluzione ai sensi dell’art.16 dello schema di contratto (Allegato 5).
La durata dell’investimento potrà essere al massimo pari a 20 anni, corrispondente alla durata del
SFU. Tale durata dovrà essere esplicitata dai candidati in sede di offerta tecnica. Conclusi gli
investimenti, e fatta salva diversa decisione della Regione, il SFU sarà liquidato.
4.10.
Commissione di Gestione
Il Gestore riceve un corrispettivo quale “Commissione di Gestione” che dovrà includere tutte le
commissioni e le spese inerenti allo strumento finanziario, quali a titolo indicativo: selezione,
monitoraggio, supervisione, amministrazione e conclusione del finanziamento ai progetti ammissibili.
Tale commissione calcolata sull’intero ammontare delle risorse del SFU non dovrà superare la
soglia del 3% (IVA esclusa) sulla media annua.
La commissione di gestione, che sarà oggetto di valutazione, è calcolata e corrisposta come segue:
ƒ
per il periodo di investimento (01/01/2014 - 31/12/2015), ovvero il periodo in cui avverrà lo
svolgimento prevalente delle attività di selezione e valutazione dei progetti e negoziazione delle
14861
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
condizioni di finanziamento, la commissione di gestione sarà calcolata in percentuale alla
dotazione del SFU e liquidata a valere sulla dotazione stessa. La commissione di gestione è
strutturata in due parti:
ƒ
-
una parte fissa pari al massimo al 50% del totale della commissione, calcolata come % della
dotazione iniziale, e
-
una parte variabile, liquidata solo in caso impegno vincolante delle risorse (con atto formale)
da parte del SFU nei progetti urbani ammissibili.
Per il periodo successivo (dal 1/1/2016 alla data di chiusura del SFU) la commissione di
gestione viene calcolata quale percentuale sui ritorni da investimento generati dallo Strumento
finanziario e retrocessi dai progetti allo stesso.
L’importo della commissione di gestione, corrispondente al 3% posto a base di gara calcolato per 2
anni sulla dotazione dello strumento, è quantificato in € 591.081,55 al netto di IVA, presupponendo
la piena operatività del SFU dal 1/1/2014 al 31/12/2015.
L'offerta dovrà essere espressa indicando separatamente: la commissione fissa e la commissione
variabile. Non sono ammesse offerte alla pari o in aumento.
4.11.
Prodotti e termini
Il Gestore è tenuto ad ottemperare a specifici obblighi informativi periodici nei confronti
dell’Amministrazione regionale.
Tali obblighi, dettagliatamente regolamentati nel Contratto che sarà sottoscritto fra il Gestore e
l’Amministrazione, prevedono la redazione di:
1. Rapporti semestrali per il ‘Monitoraggio di efficacia';
2. Relazioni annuali per ciascun anno di gestione;
3. Relazione finale.
I rapporti semestrali, da inviare entro un termine massimo di gg. 60 dalla fine di ciascun semestre,
dovranno contenere le seguenti informazioni:
- Prospetti contenenti l’elenco delle operazioni effettuate;
- Descrizione sullo stato di avanzamento delle operazioni effettuate ed in corso di effettuazione;
- Incidenza delle operazioni rispetto al capitale totale versato;
- Problemi eventualmente riscontrati e soluzioni adottate o proposte.
- Analisi dei proventi e delle perdite con dettaglio degli oneri di gestione;
- Analisi dei movimenti del SFU (es. saldo iniziale, costi e ricavi, conferimenti nel periodo, saldo
finale);
- Relazioni e bilancio dello strumento finanziario;
- Check list di controllo di primo livello che attestino l’effettuazione delle seguenti verifiche di
gestione: ammissibilità rispetto a quanto previsto nei contratti di finanziamento, conformità dei
progetti rispetto alla normativa applicabile tra cui normativa su aiuti di stato e normativa sugli
appalti pubblici.
Le relazioni annuali, da inviare entro un termine massimo di gg. 60 dalla fine di ciascun anno solare,
dovranno contenere oltre alle informazioni di cui alle relazioni semestrali, anche il bilancio del SFU;
La relazione finale, da inviare entro un termine massimo di gg. 60 dal completamento del servizio
prestato, dovrà contenere le medesime informazioni previste dai rapporti annuali.
14862
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
5. Caratteristiche delle risorse regionali di cui al Fondo regionale per le politiche abitative
(L.R. 36/2005)
Per le risorse di cui al Fondo regionale per le politiche abitative ex L.R. 36/05 (risorse housing) la
Regione individua alcune modalità di utilizzo, derivanti dalla normativa nazionale e regionale, cosi
come indicato nei punti seguenti.
Trasferimento delle risorse housing al Gestore: la possibilità di trasferire tali risorse ad un
soggetto intermedio (nel caso di specie gestore dello SFU) è prevista dall’art. 6 comma 2bis
lettera c) della L.R. 36/2005. In tale articolo si contempla la possibilità di utilizzare le risorse
housing per “costituire o partecipare a uno o più fondi immobiliari, ovvero per utilizzare altri
strumenti finanziari innovativi volti al massimo coinvolgimento dei privati […]”. In relazione alle
risorse housing il Gestore investirà le risorse assegnate sotto forma di credito agevolato ai
progetti di housing sociale dallo stesso selezionati.
Tipologia di interventi ammissibili: le risorse housing potranno essere utilizzate dal Gestore
per finanziare interventi di edilizia agevolata, realizzati tramite procedure di partenariato pubblico
privato (a titolo di esempio procedure di concessione, concessione di costruzione e gestione,
apporto, ecc.), nel rispetto della normativa nazionale e regionale che regola gli interventi di
housing sociale.
Beneficiari finali degli appartamenti: gli appartamenti sono destinati a soggetti aventi i requisiti
soggettivi previsti per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica agevolata dalla legislazione
regionale vigente al momento della vendita/assegnazione dell’immobile. Al momento i requisiti
sono enunciati dall’articolo 18 della l.r. 36/2005.
Beneficiari ammissibili e modalità di valorizzazione: le risorse housing, da utilizzare per la
realizzazione di alloggi di edilizia agevolata, prevedono modalità di valorizzazione (es. locazione
con riscatto e/o cessione) delle strutture realizzate, prezzi di locazione e/o cessione e
assegnazione degli alloggi coerenti con i vincoli di riferimento posti dalla normativa nazionale e
regionale e con le convenzioni comunali dei territori su cui verranno realizzati gli interventi.
Caratteristiche tecniche degli appartamenti e limiti massimi di costo: in relazione alle
caratteristiche degli appartamenti si evidenziano alcuni requisiti quali quelli di seguito indicati:
-
Dimensioni comprese entro i limiti stabiliti dall’articolo 16, comma 3, della legge 457/1978;
-
Superficie parcheggi non inferiore a quanto stabilito con legge 122/1989 (cd Legge Tognoli);
-
Prestazioni energetiche dell’edificio conformi agli standard minimi stabiliti dalla Regione
Marche (attualmente cfr D.G.R. n. 1428 del 31/10/2011, all. 1 punto 3.2.2)”.
Gli appartamenti sono realizzati nel rispetto dei limiti massimi di costo stabiliti dalla Regione
Marche (come attualmente risultanti dalla DGR 1499/2006);
Co-finanziamento A livello di singolo progetto, le risorse housing potranno finanziare non più del
50% del costo dell’intervento (incluso il costo di costruzione e le spese tecniche).
Garanzie: il gestore individua idonee forme di garanzia e/o sanzioni, a carico del soggetto
attuatore dell’intervento e suoi aventi causa, per assicurare il corretto utilizzo delle risorse di
housing sociale come sopra specificati.
Rendicontazione, distinzione e tracciabilità risorse housing e FESR: il Gestore individua le
soluzioni procedurali più idonee a tenere distinte, tracciabili e rendicontabili le risorse housing da
quelle FESR, e consentire, comunque tenendo conto della distinzione della tipologia di fondi,
l’eventuale recupero delle risorse pubbliche in caso di mancato completamento dell’intervento.
La gestione degli alloggi destinati alla locazione, in accordo con i Comuni promotori degli interventi,
dovrà perseguire il massimo coinvolgimento dell’ERAP (Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica)
delle Marche.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
ALLEGATO 5
R E G I O N E
S C H E M A
D I
M A R C H E
C O N T R A T T O
PROCEDURA APERTA SERVIZIO ATTIVAZIONE E GESTIONE DI UNO STRUMENTO
FINANZIARIO PER PROGETTI DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI HOUSING
SOCIALE NELLA REGIONE MARCHE. BASE ASTA 3% (IVA ESCL.). CIG 5302238935.
L’anno duemila ….… nel mese di ………… il giorno ……, ad Ancona, presso gli Uffici della Giunta
Regionale - Via G. da Fabriano n. 2/4, avanti a me … … … Ufficiale Rogante della Regione
Marche, autorizzato a norma di legge a ricevere gli atti in forma pubblica amministrativa, con
decreto del Dirigente del Servizio Risorse Umane e Strumentali, si sono personalmente costituiti:
la Regione Marche (C.F. 80008630420), rappresentata dal Dott. …………………, nato a…….,
il………, Dirigente ……………………………. della Giunta della Regione Marche, domiciliato per la
carica presso la Regione Marche, via Tiziano n. 44 – Ancona, che interviene al presente atto quale
Dirigente della P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE, giusta delibera della
Giunta regionale n. ….,
E
Il Sig …………, nato a ………… il ………… e residente a ………… in via …………, che interviene al
presente atto in qualità di legale rappresentante del …………, C.F. e P. I,V.A. ………… ed iscrizione
al Registro delle Imprese di ………… n. …… … prot. ……….con sede legale in …………, via
…………, n. ……, come risulta dal (certificato della CCIAA o - in casi rari – dalla procura generale o
speciale) che si allega al presente atto sotto la lettera “A”.
Detti signori, maggiori di età e delle cui identità e poteri sono certo, mi chiedono di far constatare per
atto pubblico quanto segue.
PREMESSO
che con Deliberazione di Giunta Regionale n. 1148 del 29/07/2013 si è provveduto a definire gli
indirizzi per il sostegno finanziario nella Regione Marche di progetti di sviluppo e riqualificazione
urbana e di edilizia abitativa sociale, demandando alla P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di
Gestione FESR e FSE la predisposizione degli atti di competenza necessari a realizzare
l’intervento;
che con Decreto del Dirigente della P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE
n. .… del … … …, si è provveduto ad indire la gara, con procedura aperta ai sensi del D. Lgs. n.
163/2006, per l’affidamento in appalto del servizio di attivazione e gestione di uno strumento
finanziario per il sostegno a progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale nella
regione Marche, con un importo complessivo di base pari a € 591.081,55 oltre l’IVA a norma di
legge.
che le parti mi dichiarano che il suddetto atto risulta loro ben noto e che allo stesso intendono fare
riferimento; pertanto esso si intende integralmente recepito, anche se non viene materialmente
allegato, con rinuncia a qualsiasi contraria eccezione;
che con lo stesso decreto di cui sopra è stato approvato, oltre al Capitolato speciale di appalto e al
Disciplinare di gara, anche il presente schema di Contratto;
che con decreto del dirigente … n. … del …, che si allega al presente atto in copia conforme
all'originale sotto la lettera “B”, il contratto in oggetto è stato definitivamente aggiudicato alla società
……… con sede a ……., per un importo netto di Euro … (Euro …/…) IVA esclusa,
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
che il predetto provvedimento di aggiudicazione definitiva è stato comunicato ai contro interessati in
data … ;
che è stato pubblicato l'avviso sui risultati della procedura, in conformità alle disposizioni di cui al
decreto legislativo n. 163/2006;
che con decreto del dirigente …n. …del …., che si allega al presente atto in copia conforme
all'originale sotto la lettera “….”, l’aggiudicazione definitiva è divenuta efficace ai sensi e per gli
effetti dell’articolo 11 del decreto legislativo n. 163/2006.
TUTTO CIO’ PREMESSO
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Art. 1
Efficacia, norme regolatrici e disciplina applicabile
Il presente atto spiega i suoi effetti dalla data della sua sottoscrizione ed ha termine con
l’approvazione degli atti di verifica di conformità secondo la disciplina del presente atto medesimo.
Le premesse fanno parte integrante e sostanziale del presente atto che contiene integralmente
quanto previsto dall’art. 43 del Regolamento (CE) N. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre
2006 e s.m.i.
L’esecuzione delle prestazioni oggetto del presente contratto è regolata:
x Dalle norme comunitarie, nazionali e regionali, primarie e secondarie, applicabili, con particolare
riferimento:
- Al Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
- Al Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione;
- Alla Decisione della Commissione C(2007) 3986 del 17 agosto 2007 che adotta il
Programma Operativo per l’intervento comunitario del FESR ai fini dell’obiettivo
“Competitività regionale e occupazione” nella Regione Marche;
- Alla delibera di Giunta Regionale n. 1039 del 30/07/2008 e s.m.i. di approvazione delle
Modalità Attuative del Programma Operativo (MAPO) della Regione Marche FESR –
Competitività regionale e occupazione 2007/2013 (versione aggiornata Febbraio 2012);
- Alla scheda intervento n. 5.4.1.61.01 e relativi ‘Criteri di selezione’ di cui al Volume 2 della
delibera indicata al punto precedente;
- Alla legge regionale 16 dicembre 2005 n. 36, (Riordino del sistema regionale delle politiche
abitative);
- Al D. Lgs. n. 163/2006 ed al D.P.R. n. 207/2010,
x Dalle clausole del presente contratto e dagli atti ivi richiamati;
x Dalla Deliberazione di Giunta Regionale n. 1148 del 29/07/2013;
x Dall’offerta economica presentata in sede di gara dal Gestore.
In caso di contrasto prevalgono le norme menzionate nel precedente paragrafo, le disposizioni
amministrative dettate dalle convenzioni nonché gli atti da esse richiamati, rispetto a previsioni
difformi eventualmente contenute nell’offerta del Gestore.
Art. 2
Ambito soggettivo
Ai fini dell’esecuzione del presento atto, si intende per:
1. Stazione appaltante, il Dirigente della struttura regionale denominata Posizione di Funzione
“Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE”.
2. Gestore, la società denominata …………aggiudicataria del presente appalto.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
3. Offerta affidataria, la documentazione tecnica ed economica oggetto del decreto di
aggiudicazione definitiva.
4. Responsabile unico della procedura, Dott……….……………, nella sua qualità di
Responsabile Unico del procedimento della Stazione appaltante.
5. Direttore dell’esecuzione, Dott……….…, nella sua qualità di direttore dell’esecuzione della
Stazione appaltante.
6. SFU, lo Strumento Finanziario Urbano, istituito nell’ambito dell’iniziativa europea ‘JESSICA’
con risorse provenienti dal Programma Operativo Regionale F.E.S.R. Marche 2007-2013,
intervento 5.4.1.61, e risorse regionali per l’edilizia sociale (risorse di housing) di cui alla L.R.
36/2005, a favore di progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e housing sociale.
7. Progetti ‘target’, progetti di sviluppo urbano e di social housing proposti dai Comuni in forma
di Partenariato Pubblico Privato (PPP) rappresentati dai progetti selezionati con decreto del
Dirigente della P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE n. 36 del
21/03/2013.
8. Progetti urbani ammissibili, Progetti di sviluppo urbano e di social housing in cui investe lo
SFU, prioritariamente rappresentati dai progetti ‘target’, in via definitiva scelti dal SFU anche
al di fuori dei progetti ‘target’ come indicato al paragrafo 3.3 del Capitolato speciale di appalto.
9. Contratti di finanziamento di progetto, contratti sottoscritti tra il Gestore e i soggetti attuatori
dei progetti urbani ammissibili.
10. Destinatari finali, i soggetti attuatori dei Progetti urbani ammissibili, in via prioritaria costituiti in
forma di Partenariato Pubblico Privato.
11. Comitato di Investimento, organismo interno alla Regione Marche, composto dai dirigenti
delle strutture interessate all’attuazione della strategia di intervento, titolare delle funzioni di
cui all’allegato A della D.G.R. n. 1148 del 29/07/2013.
Art. 3
Ambito oggettivo e luogo di esecuzione
Il presente contratto disciplina il rapporto tra la Regione Marche e il Gestore in merito all’attuazione,
alla gestione e alla liquidazione dello “Strumento Finanziario Urbano” (di seguito definito “SFU”) nel
rispetto delle disposizioni specifiche di cui al capitolato speciale di appalto ed al disciplinare di gara,
nonché a tutti gli atti richiamati.
Il luogo di esecuzione del servizio è la sede di lavoro della Stazione Appaltante.
Art. 4
Dotazione dello SFU, apporto di risorse finanziarie da parte del Gestore, gestione contabile
Il SFU viene costituito mediante gli apporti finanziari della Regione Marche.
Il Gestore apporterà risorse finanziarie a titolo di co-finanziamento, in forma di liquidità, secondo la
modalità e per l’importo pari a quello indicato nell’offerta economica di cui all’allegato 6 del
disciplinare di gara, ammontante ad € ………………….
La Regione Marche verserà la quota di risorse finanziarie, pari ad Euro 9.851.359,11 entro 60 giorni
decorrenti dalla data di sottoscrizione del presente contratto.
Il Gestore verserà ai destinatari finali le risorse necessarie alla realizzazione dei progetti a richiamo
e in base al cronoprogramma dallo stesso definito in relazione ai tempi di attuazione di ciascun
progetto oggetto di investimento.
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A livello di progetto, il Gestore accetta che almeno il 50% dei finanziamenti complessivi provenga da
co-finanziamento, che può derivare dal Gestore stesso e/o da co-finanziamento di terzi diversi dalla
Regione Marche.
Il Gestore è tenuto:
x
Ad assicurare che il co-finanziamento utilizzato per la realizzazione dei progetti sia conforme alle
normative Comunitarie e nazionali applicabili e al presente contratto;
x
A fornire alla Regione Marche prova che i termini del cofinanziamento sono ragionevolmente
basati sulle condizioni di mercato.
Qualora il Gestore non fosse in grado di rispettare il suo obbligo di co-finanziamento, le parti
possono negoziare una soluzione che permetta la migliore gestione del SFU, in conformità con la
normativa di riferimento nazionale e comunitaria. In caso di mancato accordo il contratto si risolverà
di diritto e il Gestore nulla avrà a pretendere.
A garanzia del corretto uso delle risorse di cui ai precedenti comma, in conformità al presente
contratto, e salva comunque la risarcibilità del maggior danno, il Gestore ha costituito una cauzione
definitiva mediante fideiussione a prima richiesta, n. …, in data …, rilasciata da … per l’importo
garantito di Euro 59.108,15 che sarà svincolata, mediante restituzione, alla scadenza del contratto,
previa verifica finale del regolare adempimento da parte del Gestore.
La Regione Marche mantiene la titolarità delle risorse trasferite al Gestore, che ha il compito di
gestirle nei modi e tempi previsti dal presente contratto, dal bando di gara e sulla base di quanto
proposto nell’offerta presentata. Le risorse dovranno essere trasferite su un conto denominato
“STRUMENTO FINANZIARIO URBANO DELLE MARCHE - Conto Erogazioni”, in un un’unica
tranche.
Le coordinate del conto saranno comunicate immediatamente alla Regione al momento
dell’apertura, unitamente alle generalità di tutte le persone fisiche abilitate ad operarvi. Ogni
eventuale modificazione dovrà essere comunicata preventivamente alla Regione.
Il conto bancario suddetto, quale conto bancario fruttifero, è intestato all’aggiudicatario per conto e
nell’interesse della stazione appaltante ed è utilizzato esclusivamente per realizzare le operazioni
connesse all’esecuzione dell’iniziativa, in conformità alle previsioni del presente contratto.
Ogni operazione sul conto bancario è eseguita da soggetti debitamente autorizzati
dall’aggiudicatario.
Il Gestore si assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art.3 della Legge 13
agosto 2010, n.136 e successive modifiche e integrazioni.
Qualora le risorse pubbliche stanziate risultassero insufficienti rispetto alla domanda di utilizzo del
SFU, la Regione si riserva la possibilità di effettuare versamenti aggiuntivi in relazione ai fabbisogni
necessari, secondo la disciplina di cui al successivo art 9.
Le risorse temporaneamente non utilizzate per le finalità del Fondo, devono essere impiegate
secondo le modalità indicate all’art. 8.
Contestualmente all’apertura del conto corrente dedicato il Gestore rilascerà mandato irrevocabile
per il versamento integrale di tutte le giacenze del conto alla Regione dietro semplice richiesta di
quest’ultima, che potrà avvenire in caso di risoluzione del presente contratto ovvero di revoca degli
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atti inerenti alla costituzione del SFU, ovvero di motivato sospetto di gravi irregolarità gestionali da
parte del Gestore, ovvero nel caso di cui all’art. 12. Il mandato irrevocabile dovrà essere
incondizionato ed i predetti limiti alla richiesta di riversamento varranno esclusivamente nel rapporto
interno tra la Regione ed il Gestore. Al di fuori di quanto previsto nel presente comma, la Regione
non potrà disporre direttamente delle somme apportate al SFU fino alla liquidazione del medesimo.
Art. 5
Attività del Gestore ed espletamento della prestazione
Lo strumento finanziario opera per la concessione di finanziamenti di cui al paragrafo 3.5 del
Capitolato Speciale di Appalto.
Il Gestore esegue il servizio oggetto della presente gara nel rispetto delle norme vigenti e secondo
le condizioni, modalità, termini e prescrizioni contenute nel contratto, nel capitolato speciale
d’appalto, nella offerta tecnica e nella offerta economica presentata.
L’aggiudicatario gestisce il SFU:
-
Mediante la struttura tecnico-organizzativa indicata nell’Offerta Tecnica;
-
Attraverso una contabilizzazione separata delle risorse finanziarie che ne costituiscono la
dotazione: il SFU costituisce un’autonoma gestione presso il soggetto aggiudicatario che
rileverà tutte le operazioni attive e passive ad esso inerenti mediante appostazioni specifiche
nei conti d’ordine della sua situazione patrimoniale;
-
Adottando un’opportuna codifica così da assicurare la tracciabilità degli investimenti effettuati
a valere sulle risorse del POR FESR Marche 2007-2013 e sulle risorse di cui alla L.R.
36/2005 per l’edilizia residenziale agevolata che intervengono nella costituzione del SFU;
-
Nel rispetto delle modalità operative previste dai provvedimenti regionali per gli specifici
programmi coinvolti;
-
In conformità ai principi di trasparenza, imparzialità, efficienza nonché di terzietà (Decreto
Legislativo 31 marzo 1998, n. 123, articolo 3 e s.m.i.), autonomia, indipendenza e
separatezza nei confronti dei destinatari finali;
-
Con procedure informatizzate che consentano, in ogni momento, di determinare l’ammontare
del capitale, gli impegni assunti e l’effettivo utilizzo del SFU;
La durata massima del SFU all’interno dei progetti urbani ammissibili e pari a venti anni decorrenti
dalla data di investimento nei progetti stessi.
Le risorse trasferite dalla Regione al SFU possono essere utilizzate solo per finanziare progetti
urbani ammissibili, come previsto al paragrafo 3.3 del Capitolato Speciale di Appalto.
Il Gestore è tenuto a garantire che le risorse non siano impiegate per finanziare progetti non
conformi alla normativa applicabile (Regolamenti Comunitari, normativa sugli Aiuti di Stato,
normativa per gli interventi di edilizia residenziale pubblica, normativa urbanistica, ecc.)
Nel finanziamento dei progetti urbani ammissibili il Gestore è tenuto ad operare con diligenza e
professionalità. Il Gestore è tenuto inoltre a:
-
Raccogliere e mantenere la documentazione che comprova l’ammissibilità dei progetti;
Gestire e monitorare la corretta esecuzione dei contratti di finanziamento;
Notificare alla Regione gli eventi di inadempienza, irregolarità, ecc. che pregiudichino la
corretta esecuzione del progetto.
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In riferimento ai contratti di finanziamento di progetto, il Gestore sarà responsabile, tra l’altro di:
-
Individuare, valutare, approvare ed investire nei progetti urbani ammissibili ai sensi della
normativa comunitaria, nazionale e regionale applicabile e della strategia d’investimento;
-
Eseguire operazioni di verifica sugli investimenti proposti, inclusa una valutazione dei rischi
di credito, e assegnare un rating di credito appropriato a ciascun investimento proposto;
-
Documentare appropriate strategie di uscita da ciascun Progetto Urbano Ammissibile nel
Contratto di Prestito e/o Contratto di Investimento Azionario specifici;
-
Adempiere alle funzioni ed affrontare le responsabilità ad esso assegnate nell’ambito del
presente contratto e nel capitolato
Al fine del corretto espletamento della prestazione il Gestore dovrà provvedere a:
a) Finanziare solo progetti urbani ammissibili inseriti nei Piani Integrati di Sviluppo Urbano (PISU) i
cui criteri di adozione da parte dei Comuni saranno definiti dalla Regione Marche con apposito
atto;
b) Rispettare la strategia di investimento di cui alla proposta presentata in sede di gara;
c) Rispettare gli obiettivi vincolanti di investimento e la tempistica di cui al paragrafo 4.8 del
disciplinare di gara;
d) Garantire un team di risorse umane adeguato;
e) Costituire e mantenere un sistema di contabilità dedicato che consenta in ogni momento di
tenere tracciabili e distinte le risorse FESR dalle risorse Housing;
f) Conservare la documentazione in relazione a quanto previsto dalle norme comunitarie, nazionali
e regionali applicabili.
Il Gestore dovrà inoltre svolgere le seguenti attività, conformemente alla propria offerta:
1) Valutazione degli investimenti per la concessione del finanziamento prioritariamente nell’ambito
dei progetti ‘target’;
2) Gestione, monitoraggio e rendicontazione delle operazioni di finanziamento cosi come
dettagliato al successivo art. 10;
3) Sorveglianza e controllo delle operazioni rispetto ai criteri ammissibilità e rispetto alle norme
applicabili (aiuti di stato e appalti pubblici);
4) Gestione e monitoraggio dei rientri (revoche, recuperi, ecc.);
5) Attuare l’uscita del SFU dai singoli progetti urbani ammissibili;
6) Assicurare, al termine del servizio, la restituzione delle risorse dovute alla Regione.
Il Gestore informa tempestivamente la Regione nel caso di:
x Mutamento sostanziale nella configurazione tecnica, economica e finanziaria dei progetti
urbani ammissibili;
x Contestazioni rilevanti di fatti al Gestore
x Qualsiasi fatto o evento che possa pregiudicare la fattibilità del progetto target.
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Il Gestore dovrà in ogni caso attenersi nell’esecuzione del servizio agli obblighi di legge relativi alla
disciplina del Codice Unico di progetto (CUP).
Art. 6
Contratti di finanziamento dei progetti
I contratti di finanziamento che il Gestore stipulerà per l’erogazione delle risorse ai progetti dovranno
rispettare le seguenti condizioni minime:
-
La durata dei contratti di finanziamento non deve superare la durata massima del Fondo;
-
Il destinatario finale è tenuto a rispettare le convenzioni e clausole indicate nel presente
contratto, ad esso applicabili;
-
Su ciascun contratto di finanziamento, ove applicabile, il Gestore dovrà prevedere:
o Una clausola di cessione dei crediti in favore della Regione Marche;
o Una clausola di pegno su titoli in favore della Regione Marche.
Il Gestore è tenuto a concedere alla Regione Marche qualsiasi altra garanzia supplementare dai
progetti in cui investe.
Art. 7
Obblighi del destinatario finale
Il destinatario finale, nei contratti di finanziamento, si obbliga nei confronti del Gestore a:
-
Osservare tutti gli obblighi previsti dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale
applicabile e compiere ogni altra azione necessaria a permettere al Gestore e alla Regione
Marche di adempiere ai rispettivi obblighi previsti da tale normativa e dal presente contratto;
-
Utilizzare i fondi erogati dal SFU, in coerenza con i contratti di finanziamento,
esclusivamente per l’esecuzione di progetti urbani ammissibili e le relative spese ammissibili;
-
Effettuare il rimborso delle risorse erogate dal SFU, nei modi previsti dai contratti di
finanziamento e/o in relazione ai contratti di investimento azionario;
-
Raccogliere e conservare documentazione contabile e di altro tipo necessaria per
comprovare che i fondi erogati siano utilizzati per finanziare i progetti urbani ammissibili;
-
Assicurare che il Gestore abbia la facoltà di recuperare eventuali perdite sostenute a causa
di violazioni da parte del destinatario finale degli obblighi che spettano a quest’ultimo ai sensi
del contratto di finanziamento specifico;
-
Assicurare che tutte le autorizzazioni richieste al destinatario finale per eseguire un progetto
urbano ammissibile siano ottenute o concesse, con l’obbligo di ottenere tali autorizzazioni
quando richiesto, mantenerle pienamente in vigore e rinnovarle quando necessario;
-
Consentire ai rappresentanti della Regione e di ogni altra istituzione o organo nazionale o
europeo, debitamente autorizzato dalle leggi vigenti a condurre attività di ispezione e/o
controllo, di accedere ai locali e ai documenti del destinatario finale al fine di assicurare la
legittimità e la regolarità del contributo finanziario;
-
Permettere le attività di vigilanza e monitoraggio dei progetti urbani ammissibili da parte del
Gestore (a titolo indicativo: revisione del bilancio, controllo della conformità con le
disposizioni applicabili, ecc.);
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Al fine della concessione dei finanziamenti, il Gestore svolgerà attività di trattativa negoziale e di
definizione delle caratteristiche e condizioni dei finanziamenti nei singoli casi, secondo le modalità e
i tempi previsti nel presente articolo.
Nel caso il destinatario finale non rispetti le modalità e la tempistica previste all’art. 6 le risorse
conferite ai progetti saranno immediatamente revocate e il destinatario finale sarà, pertanto, tenuto
a restituire l’intero ammontare di quanto ricevuto.
A pena di risoluzione del presente contratto, tutti i contratti mediante i quali vengono concessi i
finanziamenti dovranno contenere clausole di mandato irrevocabile in forza delle quali:
1) La restituzione e la remunerazione delle risorse avvengono mediante versamento diretto, da
parte del destinatario finale sovvenuto, pro quota, sul conto corrente di cui all’art. 4;
2) A semplice richiesta della Regione, la restituzione e la remunerazione delle risorse regionali
avvengono mediante versamento diretto alla stessa Regione da parte del destinatario finale
sovvenuto, su un conto che sarà all’uopo indicato dalla Regione.
Art. 8
Gestione della liquidità
Le risorse rivenienti dalla restituzione e dalla remunerazione delle risorse investite, nonché dalla
gestione della liquidità, dovranno essere direttamente versate sul conto corrente dedicato di cui
all’art. 4.
Il Gestore impiega la liquidità del SFU apportata dalla Regione e presente sull’apposito conto
corrente di cui all’art. 4, cioè le risorse non impegnate nei progetti urbani ammissibili, in modo tale
da assicurarne e garantirne primariamente la consistenza e, nel rispetto di tale primario obiettivo,
ricavare un rendimento idoneo a garantirne la remunerazione.
Le forme di gestione della liquidità dovranno in ogni caso essere tali da consentire l’immediato
smobilizzo in tempo utile per l’erogazione dei finanziamenti ai progetti target, fin tanto che sarà
possibile, e la liquidazione del SFU alla prevista data.
Il diverso impiego della liquidità presente sul conto corrente di cui all’art. 4, che possa pregiudicare
l’erogazione immediata ai progetti target consente alla Regione di dichiarare risolto il presente
contratto.
Il Gestore sarà libero di gestire a propria discrezione la liquidità presente sul conto corrente di cui
all’art. 4, purché ne conservi la consistenza minima ivi prescritta e ne garantisca la possibilità di
immediato smobilizzo ai fini dell’impiego nei prestiti partecipativi.
Art. 9
Corrispettivo, commissione di gestione, varianti
Il corrispettivo contrattuale, fisso e omnicomprensivo, a valere sulle risorse finanziarie effettivamente
versate nel conto bancario “STRUMENTO FINANZIARIO URBANO DELLE MARCHE - Conto
Erogazioni” riferito all’esatto adempimento delle prestazioni affidate, sulla dotazione annua media
del Fondo è pari a:
1. Per il periodo di durata del contratto, ovvero il periodo in cui avverrà lo svolgimento prevalente
delle attività di selezione, valutazione e avvio dei progetti e negoziazione delle condizioni di
finanziamento, la commissione di gestione sarà calcolata in percentuale alla dotazione del SFU
e liquidata a valere sulla dotazione stessa. La commissione di gestione è strutturata in due parti:
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-
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Una parte fissa pari al ….…% del totale della commissione, calcolata come % della
dotazione iniziale, e
Una parte variabile pari al …% del totale della commissione, liquidata solo in caso di
investimento delle risorse nei progetti ammissibili.
2. Per il periodo successivo (dal 1/1/2014 alla data di chiusura del SFU) la commissione di
gestione viene calcolata con la percentuale del ………..% sui ritorni da investimento generati dal
SFU e retrocessi dai progetti stessi allo strumento finanziario.
L’importo della commissione fissa è quantificato in € ………, al netto di IVA, presupponendo la piena
operatività del SFU dal 1/1/2014 al 31/12/2015.
La commissione di gestione è omnicomprensiva di tutte le voci di spesa e costo così come indicati
in sede di offerta.
Il diritto a percepire la commissione di gestione decorre dalla data di apertura del conto di cui all’art.
4.
Il Gestore non ha diritto di richiedere compensi dai destinatari finali rispetto agli stessi servizi e gli
stessi costi per i quali c’è già stato un compenso e/o un indennizzo con la commissione di gestione.
La Regione provvederà al pagamento della commissioni di gestione, autorizzando il Gestore al
prelievo della stessa direttamente dalla giacenza del SFU, in rate semestrali posticipate, 30 giugno
e 31 dicembre di ogni anno.
L’aggiudicatario non potrà vantare diritto ad altri compensi ovvero ad adeguamenti o aumenti del
corrispettivo contrattuale, salvo quanto espressamente previsto dal presente atto.
Tutti gli importi di cui al presente atto devono intendersi al netto dell'IVA, se dovuta.
Le fatture dovranno essere intestate alla _____, Via _____, n. ___, CAP ___, Ancona, P. IVA ____,
e spedite alla ______, Via _____, n. ___, CAP ___, Ancona.
Nel caso in cui, nel corso di esecuzione del contratto, si rendessero necessarie variazioni su aspetti
non essenziali delle prestazioni che non comportino aumento del corrispettivo, l’aggiudicatario è
tenuto ad assoggettarvisi.
Sono ammesse varianti in aumento o in diminuzione, finalizzate al miglioramento della prestazione
e alla sua funzionalità, sempre che non comportino modifiche sostanziali e siano derivate da
obiettive circostanze e purché la relativa eventuale spesa non superi il quinto del corrispettivo e trovi
copertura nella somma già stanziata per l’aggiudicazione del contratto.
Al di là di questo limite l’aggiudicatario ha diritto alla risoluzione contrattuale e al pagamento delle
prestazioni eseguite, a termini del presente atto. Ove l’aggiudicatario non si avvalga del diritto alla
risoluzione, è obbligato ad assoggettarsi all’aumento o alla diminuzione.
Sono ammesse inoltre varianti alle prestazioni qualora, in corso di esecuzione, si verifichi una delle
seguenti circostanze:
a) Sopravvenienza di disposizioni normative comunitarie, nazionali e regionali;
b) Cause impreviste e non prevedibili, accertate successivamente alla sottoscrizione del
contratto;
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c) Versamento da parte della Regione Marche di risorse aggiuntive rispetto allo stanziamento
iniziale del Fondo;
La decisione relativa alle variazioni della dotazione del SFU di cui al precedente punto c) è presa dal
Comitato di Investimento. In presenza delle situazioni sopra indicate, il responsabile della procedura
ne dà comunicazione all’aggiudicatario che, nel termine di 10 giorni dal ricevimento, è tenuto a
manifestare per iscritto se intende accettare le varianti e a quali condizioni. Entro 30 giorni
successivi al ricevimento, il responsabile della procedura comunica, a sua volta, le determinazioni
delle stazione appaltante. Se l’aggiudicatario non dà risposta nel termine assegnato, le varianti si
intendono accettate alle stesse condizioni del presente contratto. Se il responsabile del
procedimento non dà risposta nel termine fissato, si intendono accettate le condizioni
dell’aggiudicatario. Ove l’aggiudicatario non intenda accettare le determinazioni della stazione
appaltante, può richiedere la risoluzione del contratto verso il pagamento delle prestazioni eseguite
e senza diritto a nessun compenso ulteriore né a indennità o risarcimenti.
L’aggiudicatario risponde dei ritardi e degli oneri conseguenti alla necessità di introdurre varianti in
corso di esecuzione delle prestazioni a causa di carenze a lui ascrivibili.
Al di fuori di quanto previsto nel presente articolo, nessuna variazione e/o modificazione alla
prestazione affidata può essere introdotta dall’aggiudicatario se non è preventivamente approvata
dalla stazione appaltante. Il mancato rispetto di tale disposizione non dà titolo al pagamento delle
attività non autorizzate.
Art. 10
Attività di rendicontazione, monitoraggio, audit e verifica di conformità
Il Gestore deve garantire alla Regione i corretti flussi informativi e la collaborazione necessaria per
l’espletamento delle attività di rendicontazione, monitoraggio finanziario, fisico e procedurale relativo
alla gestione del SFU e richieste dai Regolamenti Comunitari nel periodo di programmazione 20072013 e dalla normativa sulle risorse di housing.
Il Gestore deve inoltre assicurare la disponibilità di tutti i documenti necessari a garantire il rispetto
delle disposizioni previste in materia di audit di cui all’art. 62 del Regolamento (CE) 1083/2006 e agli
artt. 16 e19 del Regolamento (CE) 1828/2006.
Eventuali richieste aggiuntive ed eventuali modifiche delle informazioni richieste e/o delle modalità e
delle scadenze per la trasmissione delle informazioni saranno comunicate dalla Regione al Gestore
con un congruo anticipo.
La Regione potrà chiedere al Gestore copia dei contratti di finanziamento conclusi con i destinatari
finali sovvenuti, nonché della documentazione inerente all’istruttoria che ne sta alla base, anche per
quanto concerne la verifica della sussistenza dei requisiti di finanziabilità in capo ai destinatari
stessi.
Al fine del corretto monitoraggio delle attività il Gestore produce i documenti di cui al paragrafo 4.11
del Capitolato speciale d’appalto.
Sulla base delle risultanze della rendicontazione, la Regione svolgerà la verifica di conformità
dell’esecuzione, con la medesima periodicità semestrale. La verifica sarà svolta nell’osservanza
delle disposizioni del D.P.R. n. 207/2010 ed inizierà non oltre 20 giorni dalla data di presentazione
del rendiconto per compiersi entro i quaranta giorni successivi.
Le risultanze della verifica in corso di esecuzione, benché rilevanti per l’autorizzazione dei
pagamenti, non vincoleranno la Regione nel senso di impedirle nel seguito di contestare al Gestore
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eventuali inadempimenti o irregolarità non immediatamente rilevati e, dunque, non comporteranno
accettazione delle prestazioni effettuate dal medesimo.
Art. 11
Liquidazione dello Strumento Finanziario
Lo Strumento Finanziario Urbano viene liquidato entro sei mesi dalla data di uscita dello stesso
dall’ultimo progetto in portafoglio, la cui durata massima è pari a venti anni, salvo quanto previsto
dall’art. 12 paragrafo 3°.
In vista della liquidazione sono recuperate tutte le somme concesse in prestito, ovvero sono
definitivamente accertate, con l’accordo della Regione Marche, le perdite dovute all’impossibilità,
ragionevolmente determinata, di ottenere la restituzione di somme prestate. Il Gestore è tenuto a
versare gli importi dovuti a copertura di tali perdite, nei casi in cui ciò sia previsto espressamente da
altre disposizioni del presente contratto ed in particolare nel caso in cui derivino da finanziamenti
conferiti in difformità del presente contratto, ovvero con dolo o con inadempimento degli obblighi di
diligenza e prudenza gravanti sul gestore secondo correnti standard professionali.
Sulla base delle operazioni svolte dal Gestore, e di quelle previste dal precedente paragrafo, sono
redatti un prospetto riepilogativo di tutta l’attività ed un bilancio, con l’indicazione dello stato di
consistenza finale dello Strumento Finanziario Urbano.
Ultimate tali operazioni, il Gestore comunicherà alla Regione Marche l’ultimazione delle prestazioni,
ai sensi dell’art. 309 del D.P.R. n. 207/2010.
Successivamente, e nell’osservanza delle previsioni del D.P.R. n. 207/2010, la regione Marche
procederà alla verifica di conformità dell’esecuzione, con riguardo all’intera attività del SFU. Al
termine, in caso di esito favorevole, regolarmente approvato dalla Regione sarà svincolata la
cauzione e sarà possibile procedere agli adempimenti liquidatori di cui al successivo paragrafo.
Su tali basi avviene la liquidazione. Le risorse del SFU corrispondenti all’iniziale conferimento della
Regione, incrementata delle plusvalenze realizzate, ovvero ridotta delle perdite realizzate, salvi gli
eventuali obblighi di ripianamento del Gestore, è riversata da quest’ultimo alla Regione.
Art. 12
Durata, proroghe e sospensioni
Le attività oggetto del presente atto devono essere ultimate entro il termine di mesi 24 decorrenti
dalla data di sottoscrizione del contratto ed espletate con le modalità stabilite dal Capitolato
Speciale d’appalto.
Ferma restando la possibilità di utilizzare le risorse rivenienti dalle restituzioni dei finanziamenti per
l’erogazione di nuovi finanziamenti, il SFU sarà comunque liquidato entro il periodo di cui al primo
paragrafo dell’articolo 11. Tutti gli impieghi di risorse dovranno quindi essere strutturati in modo da
garantire la possibilità di liquidazione entro tale periodo.
Il Gestore potrà richiedere alla Regione Marche un ulteriore periodo, non superiore a sei mesi, per il
recupero definitivo delle somme impiegate e la chiusura definitiva dei conti prima del rimborso a
Regione stessa delle risorse residue a seguito della liquidazione del Fondo.
Il contratto non può essere unilateralmente e tacitamente rinnovato. In accordo tra le parti potrà
essere rinnovato ai sensi della normativa vigente.
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Qualora circostanze speciali impediscano, in via temporanea, che le prestazioni oggetto del
presente atto procedano, in tutto o in parte, utilmente ed a regola d'arte, il responsabile unico ne
ordina la sospensione, indicando le ragioni. La sospensione, così disposta, permane per il tempo
necessario a far cessare le cause che l’hanno determinata.
L'aggiudicatario che ritenga cessate le cause che hanno determinato la sospensione, senza che la
stazione appaltante abbia disposto la ripresa, può diffidare per iscritto il responsabile unico perché
provveda a quanto necessario alla ripresa. La diffida ai sensi del presente comma è condizione
necessaria per poter promuovere apposita controversia, secondo la disciplina vigente, intesa a far
valere l'illegittima maggiore durata della sospensione.
Fuori dei casi previsti dal punto precedente il responsabile unico della procedura può, per ragioni di
pubblico interesse o necessità, ordinare la sospensione dell’esecuzione delle prestazioni.
Per la sospensione dell’esecuzione del contratto, qualunque sia la causa, non spetta al soggetto
aggiudicatario alcun compenso o indennizzo.
Art. 13
Subappalto
Il subappalto è consentito nel rispetto del codice degli appalti e nel rispetto delle norme sulla
vigilanza dei soggetti di cui al D.Lgs. 385/93.
Art. 14
Garanzie
L’appaltatore garantisce la piena proprietà dei servizi oggetto del presente atto, e dichiara che tali
suoi diritti sono liberi da vincoli o diritti a favore di terzi.
Le suddette garanzie sono prestate in proprio dall’appaltatore anche per il fatto del terzo,
intendendo la stazione appaltante restare estranea ai rapporti tra l’appaltatore ed eventuali soggetti
terzi prestatori di servizi e/o prodotti componenti il servizio oggetto del presente atto.
La stazione appaltante e l’appaltatore convengono che i termini di cui agli articoli 1495, 1511 e 1667
del codice civile decorreranno dalla data di approvazione degli atti di verifica di conformità secondo
la disciplina del presente atto.
Il termine per la denuncia dei vizi non riconoscibili viene convenuto in 12 (dodici) mesi dalla scoperta.
In caso di inadempienza da parte dell’appaltatore alle obbligazioni di cui ai precedenti commi, la
stazione appaltante, fermo restando il risarcimento di tutti i danni, avrà facoltà di dichiarare risolto di
diritto il presente atto ai sensi della disciplina prevista nel presente atto medesimo, nonché
dell’articolo 1456 c.c..
Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 113, comma 1, del decreto legislativo n. 163/2006, l’appaltatore
ha costituito una garanzia fideiussoria pari al 10 per cento dell’importo del corrispettivo per
l’esecuzione del presente atto, che si allega al presente atto sotto la lettera “ …..”.
La garanzia fideiussoria è progressivamente svincolata a misura dell’avanzamento dell’esecuzione
nel limite massimo del 80 per cento dell'iniziale importo garantito. Lo svincolo, nei termini e per le
entità anzidetti, è automatico, senza necessità di benestare del committente, con la sola condizione
della preventiva consegna all'istituto garante, da parte dell'aggiudicatario, dei documenti, in
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originale o in copia autentica, attestanti l'avvenuta progressiva esecuzione secondo la disciplina del
presente atto.
L'ammontare residuo, pari al 20 per cento dell’iniziale importo garantito, è svincolato secondo la
disciplina del presente atto riguardante la verifica di conformità.
Sono nulle le eventuali pattuizioni contrarie o in deroga.
Il mancato svincolo nei 15 (quindici) giorni solari dalla consegna della predetta documentazione
costituisce inadempimento del garante nei confronti dell'aggiudicatario per la quale la garanzia e'
prestata.
La garanzia copre gli oneri per il mancato od inesatto adempimento del presente atto e cessa di
avere effetto solo alla data di emissione del certificato di ultimazione secondo la disciplina del
presente atto.
La garanzia è rilasciata a prima e semplice richiesta, incondizionata, irrevocabile, con rinuncia alla
preventiva escussione, estesa a tutti gli accessori del debito principale, in favore della stazione
appaltante a garanzia dell’esatto e corretto adempimento di tutte le obbligazioni, anche future ai
sensi e per gli effetti dell’articolo 1938 c.c., nascenti dall’esecuzione del presente atto.
In particolare, la garanzia rilasciata garantisce tutti gli obblighi specifici assunti dall’aggiudicatario,
anche quelli a fronte dei quali è prevista l’applicazione di penali e, pertanto, resta inteso che la
stazione appaltante, fermo restando quanto espressamente previsto nel presente atto in materia di
contestazioni di inadempimento e applicazione di penali, ha diritto di rivalersi direttamente sulla
garanzia per l’applicazione delle penali.
In ogni caso il garante sarà liberato dalla garanzia prestata solo previo consenso espresso in forma
scritta dalla stazione appaltante.
Qualora l’ammontare della garanzia prestata dovesse ridursi per effetto dell’applicazione di penali, o
per qualsiasi altra causa, l’aggiudicatario dovrà provvedere al reintegro entro il termine di 10 (dieci)
giorni solari dal ricevimento della relativa richiesta effettuata dalla stazione appaltante.
In caso di inadempimento alle obbligazioni previste nel presente articolo la stazione appaltante ha
facoltà di dichiarare risolto il presente atto.
Art. 15
Diritti di proprietà, brevetti industriali e diritti d’autore
La stazione appaltante acquisisce la piena proprietà dei risultati dei servizi, positivamente sottoposti
a verifica di conformità secondo la disciplina del presente atto.
Prima di tale verifica di conformità, tutti i rischi relativi ai servizi prestati saranno a carico
dell’aggiudicatario anche nell’ipotesi di detenzione degli stessi da parte della stazione appaltante.
L’aggiudicatario assume ogni responsabilità connessa all’uso di dispositivi o all’adozione di soluzioni
tecniche che violino diritti di brevetti o d’autore o di privativa altrui, obbligandosi così a tenere
indenne la stazione appaltante dalle pretese dei terzi interessati.
Qualora venga promossa azione giudiziaria nei confronti della stazione appaltante da parte di terzi
che vantino pretese sulle prestazioni contrattuali, l’aggiudicatario assume a proprio carico tutti gli
oneri conseguenti, nessuno escluso.
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Nel caso in cui tale azione risulti fondata, la stazione appaltante ha facoltà di risolvere di diritto il
presente atto escutendo la garanzia fidejussoria salvo in ogni caso il diritto al risarcimento del danno
subito.
Art. 16
Penali
In caso di incompleto svolgimento delle attività di cui all’art. 5 così come previste nell’offerta del
Gestore, la stazione appaltante potrà ridurre in misura proporzionale il corrispettivo annuo di cui
all’art. 9, dovuto al Gestore.
In caso di erogazione da parte del Gestore per cause riconducibili alla sua responsabilità, di
finanziamenti non conformi a quanto previsto del presente contratto, si applica comunque al
Gestore, in favore della Regione, una penale pari al 5% dell’importo a base di gara, salvo il
risarcimento dell’eventuale o maggior danno.
La penale è comminata dal responsabile unico della procedura. É ammessa, su motivata richiesta
del Gestore, la totale o parziale disapplicazione della penale, quando si riconosca che la non
conformità della prestazione non è imputabile al Gestore, oppure quando si riconosca che la penale
è manifestamente sproporzionata, rispetto all'interesse della stazione appaltante. La disapplicazione
non comporta il riconoscimento di compensi o indennizzi al Gestore.
Sull'istanza di disapplicazione della penale decide la stazione appaltante su proposta del
responsabile del procedimento.
Art. 17
Risoluzione
La Regione potrà dichiarare risolto il presente contratto di diritto per grave inadempimento del
Gestore, con conseguente diritto alla restituzione immediata della quota-parte di risorse da essa
conferita nel SFU, al lordo di eventuali plusvalenze ed in ogni caso con rivalutazione,
indipendentemente dalla presenza della corrispondente liquidità nel SFU, nei casi di:
a) Mancata individuazione con atto formale dei progetti da finanziare da parte del Gestore del
100% delle risorse messe a disposizione dalla Regione entro la data del 30/06/2014;
b) Mancato trasferimento delle risorse ai soggetti attuatori dei progetti (investimento) da parte
del Gestore di almeno il 50% della dotazione iniziale dello strumento finanziario entro la data
del 31/12/2014;
c) Mancato trasferimento delle risorse ai soggetti attuatori dei progetti (investimento) da parte
del Gestore del 100% della dotazione iniziale dello strumento finanziario entro la data del
31/05/2015;
d) Concessione, da parte del Gestore, di finanziamenti non conformi a quanto previsto dal
presente contratto, anche quanto alla tipologia di destinatari finali;
e) Prelievo non autorizzato di somme dal SFU ad opera del Gestore;
f) Investimento della liquidità con modalità non previste dal precedente articolo 6;
g) Realizzazione, da parte del Gestore di operazioni che espongano la Regione Marche al
rischio di dovere restituire le risorse pubbliche destinate al SFU;
h) Gravi inadempimenti nell’espletamento delle attività di cui all’art. 5;
i) Impedimento delle attività di controllo che il presente contratto riserva alla Regione;
j) Formazione e/o utilizzo e/o esibizione alla Regione di documenti falsi;
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k) Perdita, da parte del Gestore, dei requisiti che gli hanno consentito la partecipazione alla
gara.
In relazione alle scadenze di cui alle lettere a), b) e c) qualora il presente contratto dovesse essere
stipulato in data successiva al 30/4/2014 i termini potranno essere concordemente modificati dalle
parti ad eccezione del termine finale del 31/5/2015.
Resta ferma la possibilità di richiedere la risoluzione per grave inadempimento del Gestore in altri
casi, diversi da quelli contemplati nel precedente primo comma.
In caso di risoluzione ovvero di domanda di risoluzione ai sensi del presente articolo, la Regione
potrà incamerare in tutto o in parte la cauzione, salvo comunque il suo diritto all’integrale
risarcimento di tutti i danni.
Art. 18
Recesso
La stazione appaltante ha il diritto di recedere in qualunque tempo e per qualsiasi motivo dal
presente atto, in tutto o in parte, avvalendosi della facoltà consentita dall’articolo 1671 codice civile.
L'esercizio del diritto di recesso è preceduto da formale comunicazione al Gestore da darsi con un
preavviso non inferiore a 20 (venti) giorni solari, comunicato con lettera raccomandata a.r., decorsi i
quali la stazione appaltante prende in consegna le prestazioni ed effettua il loro collaudo.
In caso di mutamenti di carattere organizzativo interessanti la stazione appaltante che abbiano
incidenza sulla prestazione, la stessa stazione appaltante potrà recedere in tutto o in parte
unilateralmente dal presente atto, con un preavviso di almeno 20 (venti) giorni solari, da comunicarsi
al Gestore con lettera raccomandata a.r..
Il recesso comporta il pagamento delle prestazioni regolarmente eseguite e del decimo dell'importo
delle prestazioni non eseguite.
Il decimo dell'importo delle prestazioni non eseguite è calcolato sulla differenza tra l'importo dei
quattro quinti del corrispettivo del presente atto e l'ammontare delle prestazioni già liquidate e
pagate.
L’aggiudicatario rinuncia espressamente, ora per allora, a qualsiasi ulteriore eventuale pretesa,
anche di natura risarcitoria, ed a ogni ulteriore compenso o indennizzo o rimborso.
In ogni caso di recesso l’aggiudicatario si impegna a porre in essere ogni attività necessaria per
assicurare la continuità della prestazione in favore della stazione appaltante.
Art. 19
Danni e responsabilità civile
L’aggiudicatario assume in proprio ogni responsabilità per qualsiasi danno causato a persone o
beni, tanto dall’aggiudicatario stesso quanto della stazione appaltante o di terzi, in dipendenza di
omissioni, negligenze o altre inadempienze relative all’esecuzione delle prestazioni contrattuali ad
esso riferibili, anche se eseguite da parte di terzi.
Art. 20
Divieto di cessione del contratto
È fatto assoluto divieto all’appaltatore di cedere, a qualsiasi titolo, il presente atto, a pena di nullità
dell’atto medesimo.
In caso di inadempimento da parte dell’appaltatore degli obblighi di cui al presente articolo, la
stazione appaltante, fermo restando il diritto al risarcimento del danno, ha facoltà di dichiarare risolto
di diritto, il presente atto.
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Art. 21
Trattamento dei dati personali
Le parti stipulanti dichiarano di essersi reciprocamente comunicate, oralmente e prima della
sottoscrizione del presente atto, le informazioni di cui all’articolo 13 del D.Lgs. n. 196/2003 recante
“Codice in materia di protezione dei dati personali” circa il trattamento dei dati personali conferiti per
la sottoscrizione e l’esecuzione del presente atto stesso e di essere a conoscenza dei diritti che
spettano loro in virtù dell’art. 7 della citata normativa.
La Regione Marche, come rappresentata nel presente atto, tratta i dati relativi al presente atto
stesso ed alla sua esecuzione in ottemperanza agli obblighi di legge, per fini di studio e statistici ed
in particolare per le finalità legate al monitoraggio dei consumi ed al controllo della spesa della
Regione Marche, nonché per l’analisi degli ulteriori risparmi di spesa ottenibili.
La trasmissione dei dati dall’appaltatore alla Regione Marche avverrà anche per via telefonica o
telematica nel rispetto delle disposizioni in materia di comunicazioni elettroniche di cui al D.Lgs.
196/2003.
Le parti stipulanti si impegnano ad improntare il trattamento dei dati ai principi di correttezza, liceità
e trasparenza nel pieno rispetto del citato D. Lgs. 196/2003 con particolare attenzione a quanto
prescritto riguardo alle misure minime di sicurezza da adottare.
Le parti stipulanti dichiarano che i dati personali forniti con il presente atto sono esatti e
corrispondono al vero esonerandosi reciprocamente da qualsivoglia responsabilità per errori
materiali di compilazione ovvero per errori derivanti da un’inesatta imputazione dei dati stessi negli
archivi elettronici e cartacei.
Art. 22
Condizione risolutiva espressa
Il presente atto è soggetto alla condizione risolutiva di cui all’articolo 11 del decreto del Presidente
della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252.
Art. 23
Foro competente
Per tutte le questioni relative ai rapporti tra l’appaltatore e la stazione appaltante, sarà competente in
via esclusiva il Foro di Ancona.
*********
§§
Richiesto, io Ufficiale Rogante ho ricevuto il presente atto, dattiloscritto da persona di mia fiducia,
atto che ho letto alle parti sopra convenute e costituitesi, le quali da me interpellate, lo hanno
dichiarato conforme alla loro volontà manifestatami e quindi lo hanno sottoscritto qui in calce ed a
margine di ogni foglio, nonché degli allegati. Di tutti gli allegati al presente contratto è stata omessa
la lettura per concorde volontà delle parti che me ne hanno dato dispensa, avendomi le stesse
dichiarato di averne preso esatta conoscenza.
L’APPALTATORE
REGIONE MARCHE
IL
DIRIGENTE
DELLA
P.F.
POLITICHE
COMUNITARIE E AUTORITA’ DI GESTIONE
FESR E FSE
(__________________________)
(Dott.__________________)
__________________________
__________________________
L’UFFICIALE ROGANTE
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DELLA REGIONE MARCHE
(______________________)
_________________________
Il presente atto si compone di n. ………. facciate dattiloscritte per intero e fin qui della presente.
L’UFFICIALE ROGANTE
DELLA REGIONE MARCHE
(______________________)
_________________________
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ALLEGATO 6
R E G I O N E
M O D U L O
M A R C H E
O F F E R T A
E C O N O M I C A
(da redigere su carta legale o legalizzata da marca da bollo o contrassegno telematico da euro 14,62)
PROCEDURA APERTA SERVIZIO ATTIVAZIONE E GESTIONE DI UNO STRUMENTO
FINANZIARIO PER PROGETTI DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI HOUSING
SOCIALE NELLA REGIONE MARCHE. BASE ASTA 3% (IVA ESCL.). CIG 5302238935.
MODULO OFFERTA ECONOMICA
Servizio di attivazione e gestione di uno strumento finanziario per il sostegno a progetti di sviluppo e
riqualificazione urbana e di housing sociale nella Regione Marche:
VALORI ECONOMICI OFFERTI (IVA ESCLUSA):
A. COMMISSIONE FISSA DI GESTIONE in termini di ribasso sulla percentuale prevista:
IN CIFRE: …………% (VALORE MASSIMO 50%)
IN LETTERE: …………………………………………………PER CENTO.
B. COMMISSIONE VARIABILE DI GESTIONE in termini di ribasso sulla percentuale prevista:
IN CIFRE: …………% (VALORE MASSIMO 50%)
IN LETTERE: …………………………………………………PER CENTO.
C. PERCENTUALE SUI PROVENTI POST 2015
IN CIFRE: …………%
IN LETTERE: …………………………………………………PER CENTO.
D. AMMONTARE DEL CO-FINANZIAMENTO PRIVATO AGGIUNTIVO:
IN CIFRE: …………………………………….
IN LETTERE…………………………………………………………………..
LA SOTTOSCRITTA SOCIETÀ ………………………………………………ELEGGE IL PROPRIO
DOMICILIO LEGALE IN: ……………………………………………………………………………………
TIMBRO E FIRMA DEL LEGALE RAPPRESENTANTE:
DATA,
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ALLEGATO 7
S C H E M A
D I
R I F E R I M E N T O
C A U Z I O N E
P E R
P R O V V I S O R I A
PROCEDURA APERTA SERVIZIO ATTIVAZIONE E GESTIONE DI UNO STRUMENTO
FINANZIARIO PER PROGETTI DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI HOUSING
SOCIALE NELLA REGIONE MARCHE. BASE ASTA 3% (IVA ESCL.). CIG 5302238935.
Spett. le
Regione Marche
P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di
Gestione FESR e FSE
Via Tiziano, 44
60125 ANCONA
Art. 1 - Oggetto della garanzia
Il Garante si impegna nei confronti della Stazione appaltante, nei limiti della somma garantita, al
pagamento delle somme dovute dal Contraente per il mancato adempimento degli obblighi ed oneri
inerenti alla partecipazione alla gara di cui alla Scheda Tecnica.
Inoltre il Garante si impegna nei confronti del Contraente a rilasciare la garanzia fideiussoria per la
cauzione definitiva prevista dall'art. 75, comma 8, del decreto legislativo n. 163/2006.
Art. 2 - Durata della garanzia
L'efficacia della garanzia, come riportato nella Scheda Tecnica:
a) decorre dalla data di presentazione dell'offerta;
b) ha validità di almeno 180 giorni a partire dalla data su indicata;
c) cessa automaticamente qualora il Contraente non risulti aggiudicatario o secondo in graduatoria
della gara, estinguendosi comunque ad ogni effetto trascorsi 30 giorni dall'aggiudicazione della gara
ad altro operatore economico;
d) cessa automaticamente al momento della sottoscrizione del contratto d'appalto da parte del
Contraente aggiudicatario della gara.
La liberazione anticipata della garanzia rispetto alle scadenze di cui ai precedenti punti b), c), d) può
aver luogo solo con la consegna dell'originale della Scheda Tecnica o con comunicazione scritta
della Stazione appaltante al Garante.
Art. 3 - Somma garantita
La somma garantita dalla presente fideiussione è pari al 2% del prezzo base indicato nel bando o
nell’invito ed il relativo valore è riportato nella Scheda Tecnica.
Qualora ricorrano le condizioni di cui all'art. 75, comma 7, del decreto legislativo n. 163/2006, la
somma garantita indicata al primo comma è ridotta del 50%.
Art. 4 - Escussione della garanzia
Il Garante pagherà l'importo dovuto dal Contraente entro il termine di 15 giorni dal ricevimento della
semplice richiesta scritta della Stazione appaltante inviata per conoscenza anche al Contraente,
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presentata in conformità del successivo art. 6 e contenente gli elementi in suo possesso per
l'escussione della garanzia. Il Garante non godrà del beneficio della preventiva escussione del
debitore principale di cui all'art. 1944 cod. civ..
Restano salve le azioni di legge nel caso che le somme pagate dal Garante risultassero
parzialmente o totalmente non dovute.
Art. 5 – Surrogazione
Il Garante, nei limiti delle somme pagate, è surrogato alla Stazione appaltante in tutti i diritti, ragioni
ed azioni verso il Contraente, i suoi successori ed aventi causa a qualsiasi titolo.
La Stazione appaltante faciliterà le azioni di recupero fornendo al Garante tutti gli elementi utili in
suo possesso.
Art. 6 - Forma delle comunicazioni
Tutte le comunicazioni e notifiche al Garante dipendenti dalla presente garanzia, per essere valide,
devono essere fatte esclusivamente con lettera raccomandata indirizzata alla sede del Garante.
Art. 7 - Premio o Commissione
Il premio/commissione dovuto dal Contraente all'atto della stipulazione della presente garanzia è
riportato nella Scheda Tecnica.
Il mancato pagamento del premio/commissione non può essere opposto alla Stazione appaltante.
Le somme pagate a titolo di premio/commissione rimangono comunque acquisite dal Garante
indipendentemente dal fatto che la garanzia cessi prima della data prevista all'art. 2.
Art. 8 - Foro competente
In caso di controversia fra il Garante e la Stazione appaltante, il foro competente è quello
determinato ai sensi dell'art. 25 cod. proc. civ..
Art. 9 - Rinvio alle norme di legge
Per tutto quanto non diversamente regolato, valgono le norme di legge.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ALLEGATO 8
S C H E M A
C A U Z I O N E
D I
R I F E R I M E N T O
D E F I N I T I V A
( p e r
P E R
s t i p u l a
c o n t r a t t o )
Spett. le
Regione Marche
P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di
Gestione FESR e FSE
Via Tiziano, 44
60125 ANCONA
(data) … … …
(Istituto di credito / Società Finanziaria / Impresa di Assicurazione) … …………
Premesso che:
in data ………… la Regione Marche tramite la P.F. Innovazione Ricerca e Competitività dei Settori
Produttivi (in seguito, per brevità, anche “Stazione appaltante”) ha aggiudicato con proprio atto, alla
… ……… (in seguito, per brevità anche “aggiudicatario”) la gara relativa alla stipula del Contratto
avente ad oggetto: “D. lgs n. 163/2006 e smi – Procedura aperta per l’affidamento del servizio di
attivazione e gestione di uno strumento finanziario per il sostegno a progetti di sviluppo e
riqualificazione urbana e di housing sociale nella Regione Marche. Base d’asta 3% quale
commissione di gestione (IVA esclusa).
Ai sensi dell’art. … … del predetto Contratto l’aggiudicatario si impegna a garantire, nei confronti
della stazione appaltante, l’esatto e corretto adempimento di tutti gli obblighi, anche futuri, nascenti
dal Contratto stesso
L’aggiudicatario si è impegnato a stipulare in favore della Stazione appaltante, una fideiussione
bancaria o assicurativa irrevocabile, a prima e semplice richiesta, incondizionata, con rinuncia al
beneficio della preventiva escussione, con Istituto di Credito/Società Finanziaria o con imprese di
assicurazione debitamente autorizzate all’esercizio del ramo cauzioni per l’importo massimo di Euro
… … … = (… …/…).
Il sottoscritto Istituto di credito … [ovvero, in alternativa: la sottoscritta Società Finanziaria ovvero, in
alternativa: la sottoscritta Impresa di Assicurazione], con sede in … …, Via … …, n. …, si è
dichiarato/a disponibile a concedere la predetta fideiussione.
Tutto ciò premesso, a valere quale parte integrale e sostanziale della presente lettera, il sottoscritto
Istituto di credito … ……… (ovvero, in alternativa: la sottoscritta Società Finanziaria ovvero, in
alternativa: la sottoscritta Impresa di Assicurazione - in seguito per brevità anche “Istituto”,ovvero, in
alternativa: “Società” ovvero, in alternativa: “Assicuratore”), con sede in … ……, Via ………, n. … ,
iscritto/a nel registro delle imprese di … ……… al n. …… , iscritto/a all’albo delle banche presso la
Banca d’Italia … …… (per le società di assicurazione indicare gli estremi di iscrizione all’elenco
delle imprese autorizzate all’esercizio del ramo cauzioni; per le società finanziarie indicare gli
estremi di iscrizione all’elenco speciale ex art. 106 del D.Lgs. n. 385/93 presso la Banca d’Italia),
nella persona dei suoi procuratori: sig. …………… , nato a … ………, il … ……… e sig. … ………
nato a … …… il … ……, in forza di procura speciale del … ……., con la presente si costituisce
fideiussore nell’interesse dell’aggiudicatario in favore della Stazione appaltante, garantendole, alle
condizioni di seguito stabilite, il puntuale ed esatto adempimento degli obblighi, anche futuri ai sensi
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
e per gli effetti dell’art. 1938 del Codice Civile, assunti con la stipula del Contratto, nonché il
pagamento delle somme il tutto sino ad un importo massimo pari a Euro …………= (…….… / …).
La garanzia è prestata alle seguenti condizioni:
1. L’Istituto (ovvero, in alternativa: la Società, ovvero, in alternativa: l’Assicuratore) si impegna,
irrevocabilmente ed incondizionatamente, ad effettuare il pagamento sino all’importo massimo di
Euro ……… …= (…….… / …), a prima e semplice richiesta scritta e, comunque, non oltre 15
(quindici) giorni dalla richiesta stessa formulata da parte della stazione appaltante, a mezzo
raccomandata con ricevuta di ritorno, formulata con l’indicazione dell’inadempienza riscontrata.
Alla richiesta non potrà essere opposta alcuna eccezione dall’Istituto (ovvero, in alternativa: dalla
Società, ovvero, in alternativa: dall’Assicuratore), anche nell’eventualità di opposizione proposta
dall’aggiudicatario o da altri soggetti comunque interessati ed anche nel caso in cui l’aggiudicatario
sia stato dichiarato nel frattempo fallito ovvero sottoposto a procedure concorsuali o posto in
liquidazione.
Il mancato pagamento del premio e/o commissione non potrà essere opposto alla stazione
appaltante.
2. L’aggiudicatario prende atto e accetta, ogni eccezione rimossa, che l’Istituto (ovvero, in
alternativa: la Società, ovvero, in alternativa: l’Assicuratore) non dovrà accertare il fondamento della
richiesta di pagamento ma, a fronte del semplice ricevimento della lettera di richiesta da parte della
stazione appaltante, sarà obbligata ad eseguire il pagamento della somma richiesta.
3. L’Istituto (o, in alternativa: la Società, ovvero, in alternativa: l’Assicuratore) rinuncia formalmente
ed espressamente ai benefici, diritti ed eccezioni che le derivano dagli articoli 1944 e 1945 del
Codice Civile e rinuncia altresì sin d’ora ad eccepire la decorrenza del termine di cui all’art. 1957 del
Codice Civile.
4. La presente garanzia opererà per tutta la durata del Contratto e, comunque, sino alla completa ed
esatta esecuzione delle obbligazioni nascenti dal contratto medesimo e sarà svincolata, secondo le
modalità ed alle condizioni di seguito indicate - previa deduzione di eventuali crediti della stazione
appaltante verso l’aggiudicatario – a seguito della esatta esecuzione delle obbligazioni contrattuali e
decorsi detti termini. In particolare, la garanzia è progressivamente svincolata in ragione e a misura
dell'avanzamento dell'esecuzione, nel limite massimo del 80 per cento dell'iniziale importo garantito
secondo quanto stabilito all’art. 113, comma 3, D.Lgs. n. 163/2006, subordinatamente alla
preventiva consegna, da parte dell’aggiudicatario al garante, di un documento attestante l’avvenuta
esecuzione delle prestazioni contrattuali. Tale documento è disciplinato dal contratto.
5. L’Istituto (ovvero, in alternativa: la Società, ovvero, in alternativa: l’Assicuratore) sarà liberato dal
vincolo di cui alla presente fideiussione solo con il consenso espresso in forma scritta dalla stazione
appaltante.
6. La presente fideiussione non potrà formare oggetto di cessione a terzi, ad alcun titolo o causa, da
parte della stazione appaltante.
7. La presente fideiussione è regolata, per tutto quanto non espressamente previsto dal presente
atto, dalla legge italiana e verrà interpretata in conformità alla medesima.
8. In caso di controversia tra l’Istituto (ovvero, in alternativa: la Società, ovvero, in alternativa:
l’Assicuratore) e la Stazione appaltante è competente in via esclusiva il Foro di Ancona.
L’aggiudicatario
L’Istituto
(ovvero: La Società)
(ovvero: L’Assicuratore)
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
ALLEGATO 9
MODULO DI RICHIESTA PER L’ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI
Raccomandata A/R (anticipata via fax al n. 071 806 3017)
Procedura aperta servizio attivazione e gestione di uno strumento finanziario per progetti di
sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale nella Regione Marche. Base asta 3%
(IVA escl.). CIG 5302238935.
Spett. le
Regione Marche
P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di
Gestione FESR e FSE
Via Tiziano, 44
60125 ANCONA
Il sottoscritto …………… (indicare: nome e cognome, luogo e data di nascita, residenza, recapito
telefonico e documento d’identificazione), in qualità di legale rappresentante della …………, con
sede legale in …………, iscritta alla CCIAA di … …… al n. … , partita IVA …, giusti poteri allo
stesso conferiti da … (generalità dell’accompagnatore ed estremi del documento d’identità)
chiede
di prendere visione dei seguenti documenti:
1. oggetto del documento: ………
a. destinatario del documento … ……
b. data del documento … ……
c. autorità che ha emanato il documento … ……
d. procedimento a cui il documento è relativo … ……
e. ulteriori elementi utili all’identificazione … ……
f.
richiesta di copia SI NO 2. oggetto del documento … ……
a. destinatario del documento … ……
b. data del documento … ……
c. autorità che ha emanato il documento … ……
d. procedimento a cui il documento è relativo … ……
e. ulteriori elementi utili all’identificazione … ……
f.
richiesta di copia SI NO Al riguardo dichiara che l’interesse alla visione della predetta documentazione è connesso alla tutela
della seguente situazione giuridicamente rilevante: ……………
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
A sostegno della richiesta allega i seguenti documenti: …………
Ai sensi del D. Lgs. n. 196/2003, acconsente al trattamento dei propri dati personali per l’esercizio
del diritto di accesso.
Data ………………….
Firma del richiedente ………………
14887
26 SETTEMBRE 2013
ANNO XLIV • N. 75
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ALLEGATO 10
ELENCO PROGETTI ‘TARGET’ DI SVILUPPO E RIQUALIFICAZIONE URBANA E DI HOUSING
SOCIALE
Nella tabella che segue si riportano le informazioni relative alla redditività stimata e all’ammontare
degli investimenti per ciascuno degli interventi proposti dai Comuni della Regione Marche, ai sensi
della procedura di selezione attivata con Decreto n. 74/POC del 11 giugno 2012, il cui esito finale ha
consentito di individuare nr. sei progetti ‘target’ idonei al co-finanziamento (Decreto n. 36/POC del
21 marzo 2013).
Progetti Target
COMUNE
Civitanova Marche
Macerata
Jesi
Fabriano
Fermo
DESCRIZIONE
PROGETTO
Intervento di riqualificazione
di tre immobili di proprietà
comunale: comparto
Trieste, ubicato in zona
centrale e i lotti delle
Palazzine Tecnologiche e
dell’Ex-Mattatoio ubicati in
un ambito semicentrale
Progetto di riqualificazione /
rifunzionalizzazione di un
immobile di proprietà
dell’Università (Villa Lauri) e
realizzazione di alloggi
destinati al Social Housing
Progetto di riqualificazione
Comparto 5 - Ex Mattatoio
(parte del progetto
complessivo di
riqualificazione urbana
"Campo Boario")
Rinnova Fabriano: interventi
di trasformazione e di
sviluppo sostenibile per
recuperare specificità e
vocazioni del territorio
Riqualificazione di comparti
del centro storico, quali il
Piazzale Carducci ed area
ex mercato coperto
14888
INVESTIMENTO
INDICATIVO DA METTERE
A BANDO €mln
22,4
5,2
(Progetto complessivo €mln
16,2)
9,5
7
(Progetto complessivo €mln
31,5)
8,4
(Progetto complessivo €mln
25,0)
26 SETTEMBRE 2013
ANNO XLIV • N. 75
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Falconara Marittima
Progetto ‘Incontriamoci in
Centro’: Riqualificazione del
mercato coperto sito in via
Bixio, Realizzazione di un
parcheggio multipiano,
Recupero di un immobile di
proprietà comunale
denominato Ex fanesi, da
destinare a spazi
commerciali e direzionali
TOTALE
11,3
63,8
Seconda fascia
•
Comuni di Ancona e Fano
Terza fascia
•
Comuni di Pesaro, San Benedetto Del Tronto, Ascoli Piceno
Informazioni di dettaglio possono essere richieste alla Regione Marche - P.F. Politiche Comunitarie
e Autorità di Gestione FESR e FSE, con apposito modulo di cui all’allegato 9 del disciplinare di gara.
14889
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
ALLEGATO 11
SCHEMA DI BUDGET OPERATIVO
(il file excel è scaricabile da sito www.europa.marche.it nella home page all’interno della notizia
relativa al bando ovvero nel sito www.regione.marche.it sezione Bandi)
ASSUNZIONI DELLO STRUMENTO FINANZIARIO
URBANO
Assunzioni temporali
Data di partenza
Data di conclusione
01/01/2014
17
31/05/2015
01/06/2015
20
31/05/2035
Assunzioni finanziarie
Fondi regionali in gestione (€mln)
9,85135911
Durata del periodo di investimento (mesi)
Fine del periodo di investimento
Inizio del periodo post investimento
Durata del SFU in anni (dalla fine del periodo di investimento)
% investita come capitale di rischio
Investimento in capitale di rischio (€mln)
Tasso Interno Rendimento atteso sul capitale di rischio
% investita come prestito
Investimento in prestiti (€mln)
Tasso di interesse base per i prestiti (1)
Spread medio ipotizzato per i prestiti
Tasso di interesse lordo (tasso base + spread)
Durata media dei finanziamenti (anni)
Periodo di preammortamente medio (anni)
(1) tasso utilizzato come base per i prestiti del SFU
Indicatori progettuali
Tasso di rendimento medio dei progetti
Durata media dei progetti
Periodo di payback medio dei progetti
14890
0%
0
0%
0
14891
0,00
0,00
Flusso di cassa da attività finanziarie
FLUSSI DI CASSA NETTI
FLUSSI DI CASSA CUMULATI
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2015
VERO
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2016
VERO
0,00
0,00
0,00
0,00
2016
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2017
VERO
0,00
0,00
0,00
0,00
2017
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2018
VERO
0,00
0,00
0,00
0,00
2018
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2019
VERO
0,00
0,00
0,00
0,00
2019
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2020
VERO
0,00
0,00
0,00
0,00
2020
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2021
VERO
0,00
0,00
0,00
0,00
2021
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2022
VERO
0,00
0,00
0,00
0,00
2022
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2023
VERO
0,00
0,00
0,00
0,00
2023
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2024
VERO
0,00
0,00
0,00
0,00
2024
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2025
VERO
0,00
0,00
0,00
0,00
2025
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2026
VERO
0,00
0,00
0,00
0,00
2026
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2027
VERO
0,00
0,00
0,00
0,00
2027
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2028
VERO
0,00
0,00
0,00
0,00
2028
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2029
VERO
0,00
0,00
0,00
0,00
2029
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2030
VERO
0,00
0,00
0,00
0,00
2030
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2031
VERO
0,00
0,00
0,00
0,00
2031
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2032
VERO
0,00
0,00
0,00
0,00
2032
0,
0,
0,
0,
0,
0,
0,
0,
0,
20
VE
0,
0,
0,
0,
20
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
USCITE
Fondi trasferiti dal SFU alla Regione
ENTRATE
Fondi trasferiti dalla Regione (più interessi)
FLUSSI DI CASSA DA ATTIVITÁ FINANZIARIE
Flusso di cassa dalle attività operative
Flusso di cassa dalle attività operativo cumulato
ENTRATE
Interessi sul conto corrente
Interessi da prestiti erogati
Interessi da prestiti mezzanini erogati
Dividendi
Ripagamento quota capitale prestiti
Ripagamento quota capitale prestiti mezzanini
Ripagamento capitale di rischio
USCITE
Prestiti erogati
Prestiti mezzanini erogati
Capitale di rischio
Commissione di gestione
FLUSSI DI CASSA DA ATTIVITÁ OPERATIVE
2014
RENDICONTO FINANZIARIO (€MLN)
SOMMA
VERO
0,00
check
Perdite
Risorse dovute alla Regione
PASSIVO
Risorse Regionali non ancora erogate
Cash
Capitale di rischio
Prestiti mezzanini erogati
0,00
0,00
Prestiti erogati
0,00
0,00
ATTIVO
Financial instruments
0,00
2015
Ancona
2014
STATO PATRIMONIALE (€MLN)
26 SETTEMBRE 2013
ANNO XLIV • N. 75
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
SERVIZIO SANITA’
_______________________________________________________
Decreto del Dirigente del Servizio Sanità
n. 119 del 19/09/2013
DGR 432 del 25/03/2013 concorso per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale: graduatoria candidati idonei - elenco candidati non idonei.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO SANITÀ
omissis
DECRETA
• di prendere atto e dare atto della regolarità degli
atti concorsuali;
• di prendere atto e approvare la graduatoria di merito dei n. 101 candidati che, avendo conseguito il
punteggio minimo di 60 punti previsto dall’art. 7
del bando di concorso, hanno superato la prova
d’esame per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale di cui al
bando emanato dalla Giunta Regione Marche con
delibera n. 432 del 25/03/2013, così come formulata dall’apposita Commissione d’esame, di cui
all’allegato A parte integrante e sostanziale del
presente atto;
• di prendere atto e dare atto dell’elenco dei n. 26
candidati che, non avendo conseguito il punteggio
minimo di 60 punti richiesto dal bando di concorso, non hanno superato la prova d’esame per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale di cui al bando sopra citato, così come formulato dall’apposita Commissione d’esame, di cui all’allegato B parte integrante e
sostanziale del presente atto;
• di ammettere al corso triennale di formazione specifica in medicina generale della Regione Marche
i candidati utilmente collocati nella graduatoria
degli idonei di cui all’allegato A al presente atto,
secondo ordine, nel limite dei n. 25 posti fissati
dall’art. 1 del bando;
• di stabilire come data di inizio formale del corso il
1 novembre 2013;
Il presente decreto sarà pubblicato per estratto sul
Bollettino Ufficiale della Regione Marche.
Si attesta che dal presente decreto non deriva, né può
derivare, un impegno di spesa a carico della Regione.
IL DIRIGENTE
Dott. Pierluigi Gigliucci
14892
ANNO XLIV • N. 75
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
Allegato A
DGR 432 del 25/03/2013 - Concorso per l’ammissione al corso triennale di formazione
specifica in medicina generale
GRADUATORIA IDONEI
Pos.
Grad
Cognome
Nome
Luogo nascita
PROV.
Data
laurea
Data
nascita
numero
risposte
esatte
1 ANGELETTI AGNOLETTI SAMUELE
SENIGALLIA
AN
23/10/2012
31/08/1987
90
2 CARIANI
SIMONE
CASCIA
PG
14/03/2011
04/02/1983
87
3 FESTA
ROBERTO
AVELLINO
AV
22/03/2007
22/08/1980
85
4 PAOLINI
ENRICO
SENIGALLIA
AN
26/07/2012
26/12/1985
83
5 SFORZA
GIULIA
FERMO
FM
23/10/2012
10/05/1983
82
6 LANCIONI
LETIZIA
JESI
AN
27/07/2006
03/05/1980
82
7 FIORENTINI
LUCA
FANO
PU
23/10/2012
14/11/1984
81
8 GUARDATI
PAOLA
S. SEVERINO MARCHE
MC
18/07/2012
08/06/1986
81
9 GIANNINI
ELENA
S. SEVERINO MARCHE
MC
12/10/2006
19/03/1981
81
10 DE LUCA
SARA
TIVOLI
RM
29/03/2012
13/09/1985
80
11 GATTO
CHIARA
OSIMO
AN
27/03/2012
25/11/1986
80
12 DE ANGELIS
LETIZIA
JESI
AN
27/03/2012
01/01/1984
80
13 AGOSTINI
FEDERICA
FANO
PU
27/03/2012
22/03/1986
79
14 DOLCINI
JACOPO
ANCONA
AN
25/10/2011
11/12/1985
78
15 DELBIANCO
LETIZIA
PESARO
PU
25/10/2011
23/08/1985
78
16 PETTINARI
PIETRO
CHIARAVALLE
AN
23/10/2012
26/02/1987
77
17 FREDDO
FRANCESCO
SENIGALLIA
AN
26/07/2012
12/09/1982
77
18 FALCONI
VALENTINA
SASSOCORVARO
PU
27/03/2012
14/03/1985
77
19 AMADORI
MONICA
FANO
PU
27/03/2012
22/09/1981
77
20 GIOVAGNETTI
VIOLA
OSIMO
AN
23/10/2012
07/01/1987
76
21 MARTORELLI
EVA-EDVIGE
JESI
AN
22/10/2012
13/08/1986
76
22 TOCCACIELI
LORENZO
S. BENEDETTO DEL TR.
AP
26/07/2012
18/02/1987
76
23 PAPIRI
SARA
FERMO
FM
27/03/2012
13/10/1985
76
14893
26 SETTEMBRE 2013
Pos.
Grad
ANNO XLIV • N. 75
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Cognome
Nome
Luogo nascita
PROV.
Data
laurea
Data
nascita
numero
risposte
esatte
24 ROMBINI
ANTONELLA
RECANATI
MC
27/03/2012
20/08/1984
76
25 OLIVA
MATTEO
ANCONA
AN
24/10/2011
12/05/1985
76
26 ANITORI
GIACOMO
TREIA
MC
23/10/2012
01/05/1987
75
27 BARTOCCI
LUCA
JESI
AN
23/10/2012
18/06/1986
75
28 ZINGARETTI
NICOLA
JESI
AN
18/10/2012
09/03/1986
75
29 VERDONE
ENRICO
ANCONA
AN
26/07/2012
21/01/1970
75
30 POSANZINI
ANNA
JESI
AN
27/03/2012
19/08/1982
75
31 OLIMPI
DANIELE
FERMO
FM
19/03/2012
04/07/1986
75
32 TARTOUSSI
HOUDA CLAUDIA
LIMASSOL
CIPRO
18/03/2011
13/10/1985
75
33 SOROKHAN
MYROSLAVA
CHERNIVTSI
UCRAINA
21/10/2010
01/07/1983
75
34 CARBAJAL ALIAGA
RAQUEL ELIZABETH
AREQUIPA
PERU'
24/09/2010
25/09/1977
75
35 CLARETTI
CARLO
FERMO
FM
21/10/2008
25/05/1982
75
36 LAVORATORNUOVO
LUCIA
SENIGALLIA
AN
24/10/2002
05/08/1975
75
37 HAMDAN
MAZEN
BEDDAWI
LIBANO
21/10/1999
12/07/1975
74
38 TOZZI
ALESSANDRA
ANCONA
AN
26/07/2012
20/12/1988
73
39 CURSI
ELEONORA
JESI
AN
27/03/2012
15/09/1984
73
40 PALMAS
GIULIA
JESI
AN
27/03/2012
19/10/1983
73
41 MANCINI
DANIELA
FERMO
FM
22/03/2011
01/06/1982
73
42 PETTINARI
CRISTIANA
OSIMO
AN
10/10/2006
08/07/1978
73
43 AVITABILE
EMMA
JESI
AN
23/10/2012
29/01/1988
72
44 TURCHIARELLI
ANNALISA
ANCONA
AN
26/07/2012
31/08/1978
72
45 COSOLI
CHIARA
ANCONA
AN
27/03/2012
29/08/1986
72
46 CARNEVALI
ERIK DECIO
ASSISI
PG
15/03/2012
25/07/1985
72
47 SERRI
MATTEO
S. SEVERINO MARCHE
MC
23/10/2012
07/08/1987
71
48 NICOLETTI
GIORGIA
JESI
AN
23/10/2012
08/07/1984
71
49 LANCIOTTI
SILVIA
S. BENEDETTO DEL TR.
AP
23/10/2012
08/02/1983
71
50 CONTARELLI
VALENTINA
JESI
AN
22/10/2012
27/09/1986
71
14894
26 SETTEMBRE 2013
Pos.
Grad
ANNO XLIV • N. 75
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Cognome
Nome
Luogo nascita
PROV.
Data
laurea
Data
nascita
numero
risposte
esatte
51 VAGNI
DOMENICO
PERGOLA
PU
22/10/2012
21/11/1975
71
52 CECCHINI
LUCA
CESENA
FC
27/03/2012
03/08/1983
71
53 TRAVASI
FRANCESCA
NERETO
TE
24/07/2002
08/04/1975
71
54 BETONICA
ALESSANDRO
URBINO
PU
23/03/2010
29/10/1978
70
55 LANDI
CHIARA
SENIGALLIA
AN
16/03/2006
26/12/1980
70
56 CERQUETTI
ILARIA
CIVITANOVA MARCHE
MC
27/03/2012
07/06/1984
69
57 BICCHIARELLI
ENRICA
URBINO
PU
23/10/2012
16/03/1987
68
58 GOFFREDO
ANDREA
JESI
AN
23/03/2010
27/06/1974
68
59 GASPERINI
FILIPPO
CATTOLICA
RN
11/12/2008
05/01/1983
68
60 BELLAPI
ALBERTO GIUSEPPE
MILANO
GUIDO MARIA
MI
23/10/1998
01/10/1970
68
61 BATTISTELLI
ELEONORA
URBINO
PU
26/07/2012
09/02/1985
67
62 MELETANI
TANIA
FABRIANO
AN
27/03/2012
13/08/1986
67
63 PAOLUCCI
FERNANDA
CIVITANOVA MARCHE
MC
27/03/2012
24/04/1986
67
64 GALMOZZI
SARA
LORETO
AN
24/10/2011
26/05/1984
67
65 SCHIAVON
SARA
ANCONA
AN
22/03/2011
05/07/1980
67
66 STROVEGLI
SAMUELA
PORTO SAN GIORGIO
FM
22/03/2011
23/07/1977
67
67 SCARINCI
MARCO
CAMERINO
MC
27/07/2010
22/09/1979
67
68 FARINELLI
LORENZO
ANCONA
AN
23/10/2012
09/04/1984
66
69 ROMAGNOLI
LUCA
MONDAVIO
PU
27/03/2012
05/06/1977
66
70 LATINI
LUCA
SENIGALLIA
AN
25/10/2011
29/10/1986
66
71 LUCHETTI
EMANUELE
CORRIDONIA
MC
22/03/2011
30/05/1979
66
72 FAVARA PEDARSI
RICCARDO
FRASCATI
RM
27/10/2010
29/10/1983
66
73 MORETTI
ROMINA
RECANATI
MC
10/10/2007
08/12/1981
66
74 ESPOSTO
ALICE
JESI
AN
23/10/2012
24/07/1985
65
75 RIPANI
FEDERICO
URBINO
PU
19/10/2012
22/06/1984
65
76 CANNICI
FRANCESCA
PALERMO
PA
26/07/2012
09/09/1984
65
14895
26 SETTEMBRE 2013
Pos.
Grad
ANNO XLIV • N. 75
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Cognome
Nome
Luogo nascita
PROV.
Data
laurea
Data
nascita
numero
risposte
esatte
77 MIULLI
ELEONORA
CIVITANOVA MARCHE
MC
19/07/2012
07/09/1985
65
78 MAGRINI
CHIARA
SENIGALLIA
AN
27/03/2012
11/09/1985
65
79 BIAGINI
ALESSANDRA
ANCONA
AN
27/03/2012
14/03/1984
65
80 DURAZZI
PAOLA
CHIARAVALLE
AN
22/03/2011
29/09/1985
65
81 CIANFORLINI
NANCY
ANCONA
AN
15/12/2005
04/08/1979
65
82 MALATESTA
MICHELA
ANCONA
AN
23/10/2012
20/12/1985
64
83 DIAZ
MARIA STEFHANIE
LAMBAYEQUE
PERU'
27/03/2012
13/01/1986
64
84 BARTOLUCCI
FRANCESCA
SASSOCORVARO
PU
28/07/2005
06/11/1969
64
85 GIAMPRINI
MARIA SOLE
PESARO
PU
24/07/2003
06/01/1976
64
86 PAVONI
ILARIA
RECANATI
MC
23/10/2012
31/07/1987
63
87 BELLEGGIA
NOEMI
CIVITANOVA MARCHE
MC
22/10/2012
13/06/1985
63
88 BARTOLI
ALICE
OSIMO
AN
23/03/2011
05/08/1984
63
89 FORLANI
DAVIDE
CITTÀ DI CASTELLO
PG
26/02/2003
10/11/1975
63
90 SACCO
LUCIA FLORA
MANFREDONIA
FG
24/10/2002
14/08/1975
63
91 OTTAVI
ELEONORA
MACERATA
MC
24/10/2011
01/11/1985
62
92 SENESI
ANDREA
JESI
AN
27/09/2010
20/09/1984
62
93 POIANI
MONICA
CHIARAVALLE
AN
15/03/2007
17/10/1977
62
94 CELLESI
GERARDA LUCIA
TERMOLI
CB
28/03/2003
17/11/1974
62
95 D'ANGELO
LAURA
URBINO
PU
23/10/2012
05/03/1985
61
96 GEMINI
MARGHERITA
ANCONA
AN
22/03/2011
22/02/1976
61
97 DI VITO MUCEDOLA
CRISTIANO
ROMA
RM
18/04/2002
01/11/1972
61
98 MENCARELLI
ELENA
SENIGALLIA
AN
23/10/2012
22/03/1977
60
99 ERCOLI
MARCO
FERMO
FM
22/10/2012
22/09/1981
60
100 PERTICAROLI
EVA
JESI
AN
27/07/2006
15/09/1978
60
101 ASTOLFI
MASSIMILIANO
ANCONA
AN
27/03/2003
28/08/1974
60
Ai sensi del bando DGR 432/2013 art. 8, c. 5, "in caso di parità di punteggio ha diritto di precedenza chi ha minor
anzianità di laurea e, a parità di anzianità di laurea, chi ha minore età".
14896
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
Allegato B
DGR 432 del 25/03/2013 - Concorso per l’ammissione al corso triennale di formazione
specifica in medicina generale
ELENCO NON IDONEI (in ordine alfabetico)
Cognome
Nome
BARONI
ELEONORA
BERGAMASCHI
ROBERTA GIOVANNA
CAMELI
EMANUELA
CAMPANELLI
MICHELA
CARIANI
GIACOMO
CIARAFONI
CRISTINA
CINTI
RITA
CIUCCI
ANDREA
DEMIRAJ
ARBEN
DI ZIO
MANUELA ANGELA MARGHERITA
EGIDI
BARTOLO
FISCALETTI
PAOLA
FRANCINI
VITTORIA
FRESCHI
GIULIA
GIACOMELLI
SONIA
HADJI
ELIZAVETA
LODOLINI
PAOLA
MANFREDI
MARICA
NEZAM HASHEMI
HOSSEIN
PETKOVIC
PAULINA
PIERDILUCA
MATTEO
PLATON
LILIA
ROSSI
MICHELA
SERVILI
SARA
TOMBOLINI
GIORGIO
VITALE
GIORGIA
corso med gen 2013/concorso/decreto IDONEI e NON IDONEI 2013
14897
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
SERVIZIO TERRITORIO,
AMBIENTE, ENERGIA
torio per la configurazione progettuale che emerge
dagli elaborati depositati dal proponente.
_______________________________________________________
DI RENDERE NOTO che, ai sensi dell’art. 13,
comma 3 della L.R. n. 3/2012, non sono pervenute
osservazioni da parte del pubblico.
Decreto del Dirigente della Posizione di
Funzione Valutazioni ed Autorizzazioni
Ambientali n. 80 del 17/09/2013.
LR 3/12 DLgs 42/04 DGRM 1813/2010. Giudizio positivo compatibilità ambientale comprensivo di VAS e Autorizzazione Paesaggistica. Proponente Apennine Energy SpA Concessione San Lorenzo realizzazione centrale e
linea bassa pressione.
DI TRASMETTERE copia del presente atto unitamente agli elaborati progettuali debitamente timbrati, alla Società Apennine Energy SPA, e copia del
decreto al dirigente del Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia, alla P.F. Regionali Difesa del Suolo, alla P.F. Tutela delle risorse ambientali, alla P.F.
Ciclo dei Rifiuti, Bonifiche ambientali, AERCA e
rischio industriale, al Comune di Falconara Marittima (AN), alla Provincia di Ancona, all’ARPAM
Dipartimento Provinciale di Ancona, all’Autorità di
Bacino Regionale, al Corpo Forestale dello Stato
Comando Provinciale di Ancona ed al Ministero dello Sviluppo Economico.
IL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE VALUTAZIONI ED AUTORIZZAZIONI
AMBIENTALI
omissis
DECRETA
DI STABILIRE che ai sensi del combinato disposto
della LR 6/2007 e della DGR 1813/2010, punto 9
paragrafo 1.3, la procedura di screening di Valutazione Ambientale Strategica relative alla variante del
PRG del Comune di Falconara Marittima necessaria
per la realizzazione del progetto “Concessione San
Lorenzo, realizzazione della centrale e della linea in
bassa pressione”, Progetto Definitivo, proposto dalla Società Apennine Energy SPA è sostituita dalla
presente procedura di Valutazione di Impatto
Ambientale e che la variante è esclusa dalla procedura di valutazione ambientale strategica in quanto
dalla sua applicazione non possono originarsi effetti
significativi negativi sull’ambiente e sul patrimonio
culturale.
DI TRASMETTERE copia del presente atto alla
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche, alla Soprintendenza per i Beni
Architettonici e Paesaggistici delle Marche, alla
Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche.
DI RENDERE NOTO ai sensi dell’articolo 3, comma 4, della L. 241/1990, che contro il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale delle
Marche entro sessanta giorni dalla data di ricevimento del presente atto. Entro 120 giorni può, in
alternativa, essere proposto ricorso straordinario al
Capo dello Stato, ai sensi del D.P.R. 24 novembre
1971 n. 1199.
DI RILASCIARE ai sensi dell’ art. 12 della L.R. n.
3/2012, il giudizio positivo di compatibilità ambientale per il progetto denominato: “Concessione San
Lorenzo, realizzazione della centrale e della linea in
bassa pressione” localizzata in Via delle Caserme
vecchie del Comune di Falconara Marittima, purché
nelle successive fasi progettuali, autorizzatorie e di
gestione dell’impianto siano rispettate le condizioni
e prescrizioni riportate nell’Allegato “A” che forma
parte integrante e sostanziale del presente decreto.
DI RENDERE NOTO che il presente provvedimento è rilasciato ai soli fini stabiliti dal D.Lgs. n.
152/2006 e dalla L.R. n. 3/2012 e non sostituisce in
alcun modo ulteriori pareri od atti di assenso comunque denominati di competenza di questa o di altre
amministrazioni, pertanto il proponente dovrà ottenere tutte le ulteriori autorizzazioni necessarie alla
concreta realizzazione dell’intervento.
DI PUBBLICARE per estratto il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche. Il presente atto può essere scaricato integralmente dal seguente link selezionando la voce Provvedimento finale:
http://www.ambiente.regione.marche.it/Ambiente/Valutazionieautorizzazioni/ValutazionediIm-
DI RILASCIARE l’Autorizzazione Paesaggistica,
di cui all’art. 146 del D.Lgs. n. 42/2004, per il progetto denominato: “Concessione San Lorenzo, realizzazione della centrale e della linea in bassa pressione”, localizzata nel Comune di Falconara Marittima e presentata dalla società Apennine Energy SpA,
per le motivazioni evidenziate nel documento istrut-
14898
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ANNO XLIV • N. 75
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
pattoAmbientale/tabid/86/ctl/Dettaglio/mid/626/I
mpianto/540/Ditta/362/ID_proc/1124/Tipo/VIA/d
irectory/V00471/Default.aspx
_______________________________________________________
Decreto del Dirigente della Posizione di
Funzione Valutazioni ed Autorizzazioni
Ambientali n. 81 del 17/09/2013
L.R. 3/2012. D.Lgs 42/2004 DGR 1813/2010
Procedura di V.I.A. sostituzione VAS Realizzazione degli Interventi di completamento per la
riduzione del rischio idrogeologico nel Bacino
dell’Esino. Proponente: Provincia di Ancona.
Si attesta inoltre che dal presente decreto non deriva
né può derivare un impegno di spesa a carico della
Regione.
IL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI
FUNZIONE VALUTAZIONI ED
AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI
Dott. Geol. David Piccinini
IL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI
FUNZIONE VALUTAZIONI ED
AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI
omissis
DECRETA
Allegato A
DI DARE ATTO che sono pervenute osservazioni
da parte di privati cittadini e di portatori di interessi
diffusi costituiti in associazioni o comitati e che le
stesse sono state valutate in sede istruttoria. Le
osservazioni con le relative controdeduzioni del proponente e con gli esiti istruttori, sono riportate nell’Allegato C, parte integrante del presente decreto.
1. I processi di movimentazione dovranno essere
effettuati con scarse altezze di getto, basse velocità d’uscita e contenitori di raccolta chiusi.
2. Le aree esposte al vento e quelle vicine ai ricettori sensibili dovranno essere protette con sistemi
idonei al contenimento delle polveri.
3. I cumuli di terre di scavo e di riporto dovranno
essere realizzati in aree lontane dai recettori sensibili.
4. Dovrà essere effettuata una fermata dei lavori in
condizioni anemologiche sfavorevoli.
5. Occorre adottare un’ apposito sistema di copertura del carico durante la fase di trasporto nei veicoli utilizzati per la movimentazione dei materiali.
6. Gli automezzi dovranno essere tenuti con i motori spenti durante quelle attività in cui non è
necessario utilizzare il motore.
7. Le misure di mitigazione dovranno essere attuate
anche durante le fasi di dismissione dell’impianto.
8. In merito al monitoraggio pedologico da predisporre nel piano di ripristino il posizionamento
dei punti di campionamento, i parametri chimico
fisici da analizzare, le metodiche di campionamento ed analisi dovranno essere individuati in
condivisione con ARPAM.
9. Nelle operazioni di scavo la parte superficiale di
terreno (in media i primi 30 cm) dovrà essere
tenuta separata da quella profonda e, al momento
del ricoprimento ricollocata in superficie.
10. Ai fini dell’approvazione del progetto per il riutilizzo delle terre e rocce da scavo di cui al DM
161/2012, occorre predisporre un Piano di Utilizzo ai sensi dell’art. 5 del DM 161/2012 redatto in conformità all’allegato n. 5.
11. Occorre comunicare l’inizio dei lavori per rendere possibile l’attivazione dei controlli.
DI DARE ATTO che ai sensi del combinato disposto della LR 6/2007 e della DGR 1813/2010, punto
9 paragrafo 1.3, la procedura di screening di Valutazione Ambientale Strategica relative alle varianti dei
PRG dei Comuni di Ancona, Camerata Picena e Falconara Marittima necessarie per la realizzazione del
progetto “O.P.C.M. n. 3548/2006, D.C.D. n. 6/08,
D.C.D. n. 31/10. Interventi di completamento per la
riduzione del rischio idrogeologico nelle aree interessate dagli eventi alluvionali del settembre 2006.
Bacino Idrografico del Fiume Esino - Fossi di
Castelferretti. Fosso Cannetacci, Fosso San Sebastiano, Fosso della Liscia, confluenza fossi minori.
Progetto Definitivo”, proposto dalla Provincia di
Ancona è sostituita dalla presente procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e che le varianti sono
escluse dalla procedura di valutazione ambientale
strategica in quanto dalla loro applicazione non possono originarsi effetti significativi sull’ambiente e
sul patrimonio culturale a condizione che vengano
rispettate le prescrizioni contenute nell’Allegato A
parte integrante del presente decreto.
DI RILASCIARE parere positivo di compatibilità
ambientale per la Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 26 del D.lgs. 152/2006 e dell’art.
15 della L.R. n. 3/2012, per il progetto “O.P.C.M. n.
3548/2006, D.C.D. n. 6/08, D.C.D. n. 31/10. Interventi di completamento per la riduzione del rischio
idrogeologico nelle aree interessate dagli eventi
alluvionali del settembre 2006. Bacino Idrografico
14899
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
DI RAPPRESENTARE ai sensi dell’art. 3 comma
4 della legge n. 241/90, che contro il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60
giorni dalla data di ricevimento del presente atto.
Entro 120 giorni può, in alternativa, essere proposto
ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del
D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1199.
del Fiume Esino - Fossi di Castelferretti. Fosso
Cannetacci, Fosso San Sebastiano, Fosso della
Liscia, confluenza fossi minori. Progetto Definitivo”, proposto dalla Provincia di Ancona, a condizione che vengano rispettate le prescrizioni contenute
nell’Allegato A parte integrante del presente decreto.
DI RILASCIARE l’autorizzazione paesaggistica di
cui all’art. 146 del D.Lgs 42/2004, secondo le modalità stabilite dalla L.R. n. 3/2012, art. 5, comma 10,
per il progetto “O.P.C.M. n. 3548/2006, D.C.D. n.
6/08, D.C.D. n. 31/10. Interventi di completamento
per la riduzione del rischio idrogeologico nelle aree
interessate dagli eventi alluvionali del settembre
2006. Bacino Idrografico del Fiume Esino - Fossi di
Castelferretti. Fosso Cannetacci, Fosso San Sebastiano, Fosso della Liscia, confluenza fossi minori.
Progetto Definitivo”, proposto dalla Provincia di
Ancona, a condizione che vengano rispettate le prescrizioni contenute nell’Allegato A parte integrante
del presente decreto.
DI PUBBLICARE per estratto il presente decreto
sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche. Il
presente atto può essere scaricato integralmente dal
seguente link selezionando la voce Provvedimento
finale:
http://www.ambiente.regione.marche.it/Ambiente/V
alutazionieautorizzazioni/ValutazionediImpattoAmbientale.aspx
Si attesta inoltre che dal presente decreto non deriva
un impegno di spesa a carico della Regione.
IL DIRIGENTE DELLA P.F. VAA
Dott. Geol. David Piccinini
DI ESCLUDERE dal campo di applicazione della
normativa dei rifiuti di cui alla Parte IV del Decreto
Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia
ambientale le terre e rocce da scavo del progetto
“O.P.C.M. n. 3548/2006, D.C.D. n. 6/08, D.C.D. n.
31/10. Interventi di completamento per la riduzione
del rischio idrogeologico nelle aree interessate dagli
eventi alluvionali del settembre 2006. Bacino Idrografico del Fiume Esino - Fossi di Castelferretti.
Fosso Cannetacci, Fosso San Sebastiano, Fosso della Liscia, confluenza fossi minori. Progetto Definitivo”, proposto dalla Provincia di Ancona e di approvare il Piano di utilizzo a condizione che vengano
rispettate le prescrizioni contenute nell’Allegato A
parte integrante del presente decreto.
DI TRASMETTERE il presente decreto ai soggetti coinvolti nel procedimento; alla Provincia di
Ancona si trasmettono anche gli elaborati progettuali per gli adempimenti di propria competenza.
DI TRASMETTERE il presente decreto alla Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici delle
Marche;
DI RAPPRESENTARE che il presente provvedimento è rilasciato ai soli fini stabiliti dalla Legge
regionale 26 marzo 2012, n. 3 e non sostituisce in
alcun modo ulteriori pareri od atti di assenso comunque denominati di competenza di questa o di altre
amministrazioni, pertanto la ditta dovrà ottenere tutte le ulteriori autorizzazioni necessarie alla concreta
realizzazione dell’intervento;
14900
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
ALLEGATO A
PRESCRIZIONI DA RECEPIRE NEL PROGETTO ESECUTIVO IN MERITO ALLA
MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE DEGLI IMPATTI
MITIGAZIONI PER GLI IMPATTI SULL’ATMOSFERA
1. In fase di cantiere le aree interessate dai lavori che generano polveri, così come i cumuli di
materiale e le strade di cantiere dovranno essere irrorate con acqua secondo le frequenze indicate
nella tabella 10 (pag.30) delle “Linee guida per la valutazione delle emissioni di polveri provenienti
da attività di produzione, manipolazione, trasporto, carico o stoccaggio di materiali polverulenti”
(Provincia di Firenze e ARPAT, 2009), intensificando tale intervento nei periodi di massima attività
anemologica e di siccità; per i percorsi, in alternativa, si potrà attuare la stabilizzazione a calce ma
soltanto se tale misura non compromette il successivo ripristino del terreno e la funzionalità
biologica delle vegetazione che vi si andrà ad insediare. I processi di movimentazione dovranno
prevedere scarse altezze di getto, basse velocità d’uscita e contenitori di raccolta chiusi. Le aree
esposte al vento e quelle vicine ai ricettori sensibili devono essere protette con sistemi idonei al
contenimento delle polveri. I lavori pulverulenti dovranno essere sospesi in condizioni
anemologiche sfavorevoli. I lavori di raduno, ossia la riunione di materiale sciolto nei luoghi di
trasbordo dovranno essere ridotti al minimo. I punti di raduno dei cumuli di terre di scavo e di riporto
dovranno essere protetti e realizzati in aree lontane dei recettori sensibili. Dovrà essere realizzato
un impianto di pulizia delle ruote e della scocca dei mezzi all’uscita delle aree di cantiere. Dovrà
essere adottato un apposito sistema di copertura del carico durante la fase di trasporto nei veicoli
utilizzati per la movimentazione dei materiali. La velocità dei mezzi all’interno delle zone di
lavorazione non dovrà superare i 20 km/h. I mezzi di trasporto utilizzati dovranno essere adeguati
alle normative europee in fatto di emissioni, preferendo veicoli a basso fattore di emissione (Euro
III, IV e V); dovranno essere rispettate le normative regionali in fatto di contenimento delle polveri
sottili. Organizzare il cantiere in modo che i mezzi pesanti non debbano circolare senza carico per
limitare il numero di viaggi e siano dilazionati i trasporti da cava in modo tale da dimezzare il
numero di camion su strada.
MITIGAZIONI PER GLI IMPATTI SUL SUOLO
2. Gli strati di terreno fertile da asportare e ricollocare in situ dovranno essere accantonati in cumuli a
sezione trapezoidale di altezza non superiore a 1,5 m o, in caso di mancanza di spazi adeguati, in
cumuli con pendenze limitate e/o sistemazioni idrauliche per rallentare i deflussi superficiali; nel
caso in cui la ricollocazione non sia prevista a breve, i mucchi dovranno rinverditi mediante specie
annuali non infestanti e/o leguminose da sovescio;
MITIGAZIONI PER GLI IMPATTI SUL PAESAGGIO E I BENI ARCHEOLOGICI
3. Parte delle opere in progetto sono finalizzate a mitigare gli impatti sul paesaggio e pertanto devono
essere realizzati tutti gli impianti vegetazionali di attuazione diretta con esproprio delle aree.
4. in caso di rinvenimenti di interesse archeologico i lavori dovranno essere sospesi e dovrà esserne
data comunicazione alla Soprintendenza per i beni archeologici delle Marche, alla quale è riservato
il diritto di richiedere, se necessario, modifiche al progetto e/o di fornire indicazioni per la
prosecuzione dei lavori.
MITIGAZIONI PER GLI IMPATTI SULLA FAUNA/ECOSISTEMI
5. Dovranno essere realizzate le mitigazioni e compensazioni indicate nello Studio di Impatto
Ambientale e per le quali si prevede l’attuazione diretta da parte del proponente: per il Fosso San
Sebastiano compensazione C3 e mitigazioni M1, M2, M5 e per il Fosso Cannetacci compensazioni
C1, C2 e mitigazioni M1, M2, M3.
14901
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
6. Dovranno essere predisposti accorgimenti costruttivi delle bocche tarate tali da assicurare il transito
dell’acqua anche nei periodi di magra.
7. Durante i lavori andrà mantenuta un’adeguata funzionalità idraulica ai due corsi d’acqua
contenendo altresì i valori della torbidità delle acque, al fine di non compromettere la vita della
fauna.
8. Durante la fase di esercizio dovranno essere adottate modalità di gestione delle bocche tarate tali
da evitare la completa asportazione dello strato limoso accumulato.
9. Secondo quanto stabilito nella Circolare della Regione Marche n. 1 del 23/01/1997 “Criteri ed
indirizzi per l'attuazione di interventi in ambito fluviale nel territorio della Regione Marche” e sulla
base delle analisi faunistiche le operazioni di arginatura e le manovre di movimento terra non
dovranno essere effettuate da aprile a luglio compresi, le operazioni sulla vegetazione ripariale e
sulle siepi non dovranno essere effettuate da marzo a giugno compresi, mantenendo lungo le siepi
alberi secchi o deperiti eventualmente presenti.
ALTRE PRESCRIZIONI DA RECEPIRE NEL PROGETTO ESECUTIVO
10. Il Piano di Monitoraggio Ambientale dovrà essere integrato secondo le osservazioni e prescrizioni
fornite dall’ARPAM.
11. Il cronoprogramma del progetto esecutivo dovrà comprendere le campagne di monitoraggio di cui
agli elaborati R08 – Piano di manutenzione e gestione operativa, 02 int. Piano di Monitoraggio
Ambientale, SP_10B int. Monitoraggio e per il monitoraggio faunistico 01 int. Relazione –
Integrazioni a seguito della CdS del 12.09.2012 Istruttoria VIA-VAS. Per il monitoraggio faunistico
anziché quello in corso d’opera dovrà essere effettuato quello ante operam.
12. Nel quadro economico del progetto esecutivo dovranno essere evidenziate le risorse
appositamente destinate alla realizzazione dei monitoraggi di cui agli elaborati R08 – Piano di
manutenzione e gestione operativa, 02 int. Piano di Monitoraggio Ambientale, SP_10B int.
Monitoraggio e per il monitoraggio faunistico 01 int. – Relazione – Integrazioni a seguito della CdS
del 12.09.2012 Istruttoria VIA-VAS.
13. Dovrà essere realizzata la carta delle isofreatiche con indicazione dei punti di monitoraggio delle
acque sotterranee; questi dovranno essere posizionati, uno a monte e due a valle di ciascun
cantiere, in funzione dell’andamento delle curve piezometriche.
14. L’elaborato 04 int Piano di utilizzo materiali da scavo, dovrà essere integrato con i risultati
dell'indagine conoscitiva dell'area di intervento (fonti bibliografiche, studi pregressi, fonti
cartografiche, ecc) con particolare attenzione le attività antropiche svolte nel sito o di caratteristiche
naturali dei siti che possono comportare la presenza di materiali con sostanze specifiche.
15. Il progetto esecutivo dovrà essere trasmesso a questo ufficio al fine di verificare l’ottemperanza a
tutte le precedenti prescrizioni.
ULTERIORI PRESCRIZIONI
16. Dovrà essere comunicato l’avvio dei lavori a questo ufficio per i provvedimenti di competenza, con
un anticipo di almeno due settimane per rendere possibile l’attivazione dei controlli.
17. Dovranno essere comunicati gli estremi identificativi dell’esecutore del Piano di Utilizzo di cui all’art.
5 del D.M. 161/2012 prima dell'inizio dei lavori di realizzazione dell'opera.
18. Dovrà essere richiesta apposita autorizzazione per attività temporanee al Comune in deroga ai
limiti stabiliti dalla Legge Quadro sull’inquinamento acustico L. 447/95 (Art.6 comma 1 lettera h
della L. 447/95 ed Art.16 della legge Regionale n. 28 del 14/l11/2001); la ditta dovrà comunque fare
ricorso a modalità operative di gestione del cantiere stesso, volte a contenere per quanto possibile i
livelli di inquinamento acustico prodotto e, se necessario, utilizzare anche barriere fonoassorbenti
temporanee.
14902
VAA
1
n
Manca una relazione idrologica dei corsi
d’acqua oggetto di intervento da cui si possano
evincere le portate associate ai vari tempi di
ritorno, tenendo conto dei fattori caratteristici
dei bacini in studio (superficie di bacino
sottesa, lunghezza dell’asta, altezza media,
serie pluviometrica delle stazioni utilizzate ecc);
Richieste di integrazione
Come si evince nella premessa contenuta nell’elaborato IR1 “Relazione Idrologica
e Idraulica”, che si riporta integralmente di seguito: “gli idrogrammi di piena assunti
per la verifica idraulica sono quelli già determinati nella precedente fase
preliminare come validati da ulteriori elaborazioni idrologiche di conferma e
integralmente richiamati nel presente studio”; pertanto la Relazione Idrologica alla
quale fare riferimento per ogni valutazione è quella già contenuta nel progetto
preliminare che si invia comunque in allegato alla presente. Allegato Elaborato
ER2 (progetto preliminare)
Risposte del Proponente
La richiesta era diretta ad acquisire le
informazioni probabilmente già contenute nel
progetto preliminare, di cui non si aveva
conoscenza.
Infatti la relazione idrologica dovrebbe
valutare la formazione e la quantità delle
precipitazioni, elabora modelli di previsione
delle stesse utilizzando metodi propri
dell’idrologia tecnica. Il contenuto della
relazione idrologica deve essere finalizzato
alla determinazione delle precipitazioni che
afferiscono sul bacino ed alla successiva
valutazione della trasformazione da afflussi
meteorici a deflussi superficiali che scorrono
in una data sezione di chiusura dell’area
considerata (area scolante o bacino
idrografico).
L’elaborato ER2 (Relazione Idrologica –
idraulica preliminare) riporta una Q_Tr_200
anni di 100 mc/s per il Fosso S. Sebastiano
e 50 mc/s per il Cannetacci, tali dati,
essenziali per il corretto dimensionamento
delle opere, si evincono da idrogrammi di
piena derivanti da simulazioni idrologiche. Le
simulazioni idrologiche da cui si derivano gli
idrogrammi di piena non vengono descritte.
Esito
Dalla relazione idrologica integrativa del
03/07/2013 si evince la metodologia adottata
per il calcolo della portata con TR 200 anni
sui due fossi oggetto d’intervento.
Valutazioni della P.F. VAA
LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima
RIEPILOGO DELLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE
ALLEGATO B
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ANNO XLIV • N. 75
VAA
3
VAA
2
n
Le sezioni di verifica, ante e post operam,
riportate nell’elaborato “Relazione Idrologica ed
idraulica”, andrebbero contestualizzate in un
intorno significativo, spingendole dove sia
possibile, fino ai fabbricati, alle infrastrutture ed
in generale fino ad intercettare i beni posti a
rischio.
Manca una planimetria che riporti l’ubicazione
delle sezioni di verifica.
Richieste di integrazione
l’affermazione e la conseguente richiesta contenuta in tale punto è errata in
quanto le sezioni per gli studi idraulici monodimensionali, come quello in oggetto,
devono essere limitate rigorosamente al solo alveo inciso del corso oggetto di
modellazione; pertanto estendere le sezioni fino ai fabbricati ed in generale fino ai
beni a rischio è errata perché comporterebbe una modellazione non congrua dei
corsi d’acqua.
la planimetria di riferimento è presente ed è rappresentata dalle Tavole I.04_1 e 2.
Risposte del Proponente
Le sezioni a cui si faceva riferimento nella
richiesta
sono
quelle
corrispondenti
all’abitato di Castelferretti, ai fini di verificare
il miglioramento posto in essere dalle casse.
Infatti nella frazione di Castelferretti insistono
due aree esondabili E-12-0034 sul Fosso S.
Sebastiano ed E-12-0036 sul Fosso
Cannetacci poste entrambe a rischio (R4).
Le sezioni riportate nelle tavole I.04_1 e
I.04_2 terminano prima dell’abitato di
Castelferretti.
Esito
Nelle planimetrie inviate in data 03/07/2013
vi è l’indicazione delle sezioni d’alveo che
rappresentano i dati input per il calcolo
idraulico effettuato
Le sezioni a cui si faceva riferimento nella
richiesta
sono
quelle
corrispondenti
all’abitato di Castelferretti, ai fini di verificare
il miglioramento posto in essere dalle casse.
Infatti nella frazione di Castelferretti insistono
due aree esondabili E-12-0034 sul Fosso S.
Sebastiano ed E-12-0036 sul Fosso
Cannetacci poste entrambe a rischio (R4).
Le sezioni riportate nelle tavole I.04_1 e
I.04_2 terminano prima dell’abitato di
Castelferretti.
Esito
Nelle planimetrie inviate in data 03/07/2013
vi è l’indicazione delle sezioni d’alveo che
rappresentano i dati input per il calcolo
idraulico effettuato
Valutazioni della P.F. VAA
LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima
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14904
ANNO XLIV • N. 75
VAA
4
n
A pag 31 dello SIA si riporta “pur mitigando e
riducendo la portata in transito nei vari tronchi
fluviali, permangono situazioni di criticità
soprattutto in corrispondenza dei ponti, laddove
il deflusso di piena avviene con franchi di
sicurezza minimi ed in alcuni casi con
interessamento dell’impalcato delle strutture di
attraversamento” In merito a tale
considerazione il proponente non fornisce
adeguati approfondimenti tecnici.
Richieste di integrazione
la pag. 31 del SIA al punto 3-4, riporta uno stralcio della Relazione Idrologica e
Idraulica elaborato IR1 e relativi allegati, alla quale ovviamente si deve fare
riferimento per ogni approfondimento e analisi.
Risposte del Proponente
Le sezioni riportate nelle tavole I.04_1 e
I.04_2 terminano prima dell’abitato di
Castelferretti; dunque i benefici nella frazione
più esposta, derivanti dall’abbattimento delle
portate di piena a seguito della realizzazione
delle casse di espansione, non vengono
compiutamente rappresentati.
Comunque dalle sezioni di calcolo idraulico
allegate al progetto definitivo si evincono i
seguenti benefici:
- Fosso Cannetacci: Sez_41 a valle
del rilevato, tra lo stato di progetto e
lo stato modificato vi è un
abbassamento del livello idrico di
0,5 m;
- Fosso S. Sebastiano: Sez_127 a
valle del rilevato tra lo stato di
progetto e lo stato modificato vi è
un abbassamento del livello idrico
di circa 1 m. Entrambe le sezioni
citate si trovano a monte dell’abitato
di Castelferretti.
Esito
Nelle planimetrie inviate in data 03/07/2013
vi è l’indicazione delle sezioni d’alveo che
rappresentano i dati input per il calcolo
idraulico effettuato
Valutazioni della P.F. VAA
LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima
RIEPILOGO DELLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE
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14905
ANNO XLIV • N. 75
VAA
5
6
7
8
n
Per quanto riguarda i movimenti terra,
andrebbero prodotti:
a)
cronoprogramma e diagramma di
Gant dei singoli interventi (con indicazione dei
tempi previsti per il trasporto dei materiali);
b)
planimetria della viabilità utilizzata dai
camion provenienti dalla cava di Polverigi, con
una individuazione dei principali recettori
sensibili interessati dal passaggio dei mezzi;
c)
predisporre un piano di monitoraggio
ambientale (con particolare riferimento ai
principali recettori sensibili interessati dalla
esecuzione delle opere) da eseguire in corso e
post opera;
d)
dovranno essere caratterizzati i 9.000
mc circa di terreno vegetale da portare in cava
per recupero ambientale.
Richieste di integrazione
Allegati trasmessi:
a)
vedi in allegato la tavola 05 int. “Cronoprogramma;
b)
vedi in allegato tavola SP_I.05B int
c)
vedi in allegato l’elaborato 02 int “Piano di Monitoraggio Ambientale”;
d)
vedi punto in particolare le TAV. SP_I.05 int.1e 2. Inoltre le linee guida ed
indicazioni operative per l’utilizzo di terre e rocce da scavo a cui si fa riferimento
nel frattempo sono state revocate con DGRM n. 1552 del 12/11/2012.
Si è deciso di riutilizzare in sito tutto il terreno scavato vedi integrazioni
nell’allegato 04 int.
Risposte del Proponente
In tavola 05 int. è riportato il
CRONOPROGRAMMA per un periodo di
19 mesi;
In tavola 05 int. è riportato il percorso
degli automezzi dalle aree di cava alle
aree casse, con individuazione della
pista di accesso al cantiere;
Con Elaborato 02 int. Il PIANO DI
MONITORAGGIO
AMBIENTALE,
strutturato per la fase ante-operam, in
corso d’opera e post-operam;
Il proponete ha deciso di riutilizzare in
sito tutto il terreno scavato vedi
integrazioni nell’allegato 04 int. “PIANO
DI UTILIZZO”
Esito
Le integrazioni sono ritenute soddisfacenti –
Nella caratterizzazione dei materiali di scavo
in corso d’opera, prevista dal DM 161/2012
allegato 8, occorrerà verificare il valore
soglia degli analiti secondo quanto riportato
nella Tabella 1, Allegato 5, Parte Quarta,
Titolo V, del Dlgs. n. 152 del 2006. E quindi
prevedere diverse destinazioni in riferimento
alle colonne A e B. Visto che la
caratterizzazione è fatta in corso d’opera il
piano di utilizzo dovrà essere approvato
dall’Amministrazione competente al rilascio
del permesso di costruzione.
Inoltre vista la vicinanza con le infrastrutture
(A14) , presenza di capannoni industriali in
cui si effettuano anche attività di
combustione e l’ex discarica del comune di
Falconara Marittima (al limite nord
dell’invaso sul Fosso S. Sebastiano), si
ritiene che nella caratterizzazione si debbano
verificare anche gli inquinanti BTEX e IPA e
che le analisi debbano essere condotte
secondo quanto indicato nell’allegato 4 del
d)
c)
b)
a)
Valutazioni della P.F. VAA
LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima
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14906
ANNO XLIV • N. 75
Al fine di una completa
integrazione/sostituzione del procedimento
VAS nell’attuale procedimento VIA, sarà
necessario predisporre da parte del
proponente la dichiarazione di sintesi
Dovrà essere predisposto il piano di
monitoraggio per la fase di esercizio, al fine di
valutare con indicatori correlati ad indicatori di
contesto ambientale, il contributo delle opere,
positivo o negativo, al contesto ambientale di
riferimento
In particolare, stante la natura dell’intervento e
delle mitigazioni/compensazioni proposte, si
ritiene possibile utilizzare alcuni tra gli indicatori
proposti nelle Linee guida VAS di cui alla DGR
1813/2010 quali, ad esempio, l’aumento della
superficie
forestale
a
seguito
della
realizzazione degli interventi, il contributo
positivo dell’intervento all’assorbimento della
CO2 e la riduzione della vulnerabilità da nitrati
dovuta alla diminuzione delle superfici agricole.
Occorrerà naturalmente prevedere chi dovrà
attuare il monitoraggio e indicare nel quadro
economico gli importi necessari. In tale piano di
monitoraggio si dovrà inserire anche il
monitoraggio faunistico di cui alla pag. 17 della
relazione faunistica.
VAA
9
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VAA
10b
VAA
10
Si dovrà illustrare il motivo della necessità di
sottoporre a VAS gli interventi di cui trattasi e
delle integrazioni VIA-VAS resesi necessarie
Richieste di integrazione
VAA
9
n
“Le modificazioni prodotte dall’attuazione degli interventi programmati perseguono
alcuni obiettivi ambientali, già posti dalle politiche esistenti, di seguito indicati
unitamente ai relativi indicatori selezionati a seguito della procedura di VAS,
individuati nell’ambito dell’elenco di cui all’allegato VI della DGR 1813/2010 ed
indicati nella tabella riportata al paragrafo seguente.” …
“· durante le fasi di cantiere dovranno svolgersi i rilevamenti ogni due settimane
nelle aree interessate dagli interventi; le metodologie da adottare sono quelle già
indicate nella Relazione Faunistica, in modo tale da ottenere dati confrontabili. ·
dal termine dei lavori e per i successivi due anni, dovranno svolgersi i rilevamenti
nelle aree interessate dagli interventi; in particolare i monitoraggi dovranno
concentrarsi nei periodi più sensibili per la fauna, ossia dal 1 marzo al 31 luglio,
con uscite di campo ogni due settimane; negli altri periodi dell’anno i monitoraggi
dovranno essere condotti una volta al mese, salvo prevedere uscite di campo
ulteriori in caso di utilizzo delle casse di espansione; le metodologie da adottare
sono quelle già indicate nella Relazione Faunistica, in modo tale da ottenere dati
confrontabili”
Vedi l’elaborato in allegato SP_10B int. “Monitoraggio”
Il progetto proposto rientra nell’elenco delle tipologie progettuali da sottoporre a
Valutazione di impatto Ambientale e a Valutazione Ambientale Strategica, in
quanto è necessario procedere ad una variante specifica dello strumento
urbanistico per le aree in oggetto, classificate principalmente come zone nella
zona omogenea E (Agricole) ed in parte Ambiti soggetti a vincolo ai sensi della
legge 431/85 (Corsi d’acqua e Galassini), nell’ambito definitivo di tutela dei corsi
d’acqua e nell’ambito di tutela definitivo del Paesaggio Agrario storico”
Vedi l’elaborato in allegato SP_10A int. “Integrazioni Sintesi non Tecnica”
Risposte del Proponente
Nell’elaborato 01 int. sono state anche
definite le voci di spesa.
Esito
L’integrazione è ritenuta soddisfacente.
Nel quadro economico del Progetto
esecutivo dovranno essere riportate le
voci di spesa relative a tutti i monitoraggi.
Esito
L’integrazione è ritenuta soddisfacente
anche se l’elaborato dovrà essere adeguato
rispetto alle prescrizioni di cui al presente
Decreto.
Esito
L’integrazione è ritenuta soddisfacente
(erroneamente la Dichiarazione di sintesi è
stata chiamata “Sintesi non tecnica”)
Esito
L’integrazione è ritenuta soddisfacente
Valutazioni della P.F. VAA
LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima
RIEPILOGO DELLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE
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ANNO XLIV • N. 75
MATRICE ACQUE PUNTO 1:
nel valutare l’impatto degli interventi alla fauna
presente è stato sottovalutato l’ostacolo che le
traverse delle casse di espansione potrebbero
avere alla libera circolazione dell’ittofauna,
comunità che nell’elaborato “Relazione fauna”
è stato brevemente accennato solo per il fosso
artificiale della Liscia
ARPAM
14908
MATRICE ACQUE PUNTO 2
per un buon funzionamento delle opere di
laminazione e per evitare i possibili effetti
indotti dalla creazione delle casse di
espansione sulle opere in alveo (es. ponti) già
esistenti a valle dell’area oggetto di intervento,
si raccomanda di prevedere una periodica
mobilizzazione dei sedimenti accumulatisi a
monte dell’opera di sbarramento con
spostamento immediatamente a valle della
stessa
MATRICE ACQUE PUNTO 3
potrebbe, in estrema sintesi, essere valutata
tra le alternative di progetto la possibilità di
soluzione con casse di espansione in
derivazione piuttosto che in linea al fine di una
migliore salvaguardia dell’ambiente naturale
ARPAM
12 bis
12
ARPAM
11
Richieste di integrazione
n
Ostacolo opere all’ittiofauna ...”: Dall’analisi bibliografica e dai successivi
rilevamenti di campo non sono emersi dati di presenza di specie di Pesci nei fossi
San Sebastiano, Cannetacci e Liscia. Lungo il fosso della Liscia, come già
specificato nella Relazione Faunistica, potrebbero essere presenti alcuni individui
presso la confluenza col fiume Esino solamente durante alcuni periodi dell’anno, in
cui le piogge garantiscono una presenza dell’acqua costante. I fossi San
Sebastiano e Cannetacci, interessati dalle opere di riduzione del rischio
idrogeologico, non presentano acqua per quasi l’intera durata dell’anno, non
garantendo, quindi, le condizioni necessarie alla vita dei Pesci: infatti, l’acqua è
presente in conseguenza di eventi piovosi e sono frequenti le secche, non
solamente in estate. Inoltre, la tipologia delle opere, come si evince dagli elaborati
tecnici, non sono rappresentate da briglie o sbarramenti trasversali classici: le
opere che si andranno a realizzare, infatti, sono caratterizzate da un’apertura fissa
che non interrompe il deflusso delle acque. Pertanto, anche in caso di
un’eventuale presenza di Pesci, questi non avrebbero ostacoli al libero movimento
lungo i fossi San Sebastiano e Cannetacci.
Come già evidenziato al precedente punto 11 la tipologia delle opere non
determina uno sbarramento totale del corso d’acqua essendo presente in alveo
una apertura fissa delle dimensioni 2 x 3 metri, come descritta in dettaglio negli
elaborati progettuali I.09_1 e 2
Risposte del Proponente
Oltre a quanto contro dedotto si rileva che
nel Piano di manutenzione e gestione
operativa sono previste verifiche mensili di
tutte le opere idrauliche, nonché verifiche
preventive ad ogni allerta della Protezione
Civile della Regione Marche. Se necessario,
in via d’urgenza sono altresì previste opere
di ripristino dell’efficienza idraulica.
Esito
L’integrazione è ritenuta soddisfacente,
anche sulla base di quanto previsto nel
Piano di manutenzione e gestione operativa
Esito
Le scelte progettuali sono già state effettuate
e condivise in precedenza con
l’approvazione del progetto preliminare.
L’ARPAM prende atto della carenza d’acqua
dei fossi e della presenza saltuaria della
fauna ittica lungo il Fosso della Liscia
Esito
L’integrazione è ritenuta soddisfacente.
Si reputa comunque necessario adottare
alcuni accorgimenti, in sede di
realizzazione e di gestione delle opere,
per consentire la continuità ecologica tra i
tratti a monte e quelli a valle delle bocche
tarate.
Valutazioni della P.F. VAA
LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima
RIEPILOGO DELLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE
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ANNO XLIV • N. 75
MATRICE ARIA PUNTO 1
fornire il campo entomologico del sito
(specificando la provenienza dei dati) in
relazione alla presenza di eventuali recettori
sensibili, evidenziandoli su cartina orientata
MATRICE ARIA PUNTO 2
effettuare una stima di tutto il traffico indotto
dalla fase di cantiere (quindi non solo per il
trasporto di terre dalla cava) sulla viabilità
ordinaria rispetto all’attuale
MATRICE ARIA PUNTO 3
fornire una valutazione, tramite misurazioni,
della qualità dell’aria “ante-operam” almeno per
gli inquinanti PM10 e Nox
MATRICE ARIA PUNTO 4
stimare, per l’area in studio, i livelli di
emissione di PM10 e NOx sulla componente
atmosfera prodotti dalla fase di cantiere, in cui
siano considerati almeno i seguenti contributi
(emissioni da traffico dei mezzi pesanti lungo le
piste del cantiere e lungo le strade di accesso
ai due cantieri, sollevamento del traffico
veicolare delle aree non pavimentate,
escavazione e movimentazione materiali) e
fornire i fattori di emissione utilizzati;
MATRICE ARIA PUNTO 5
stimare il contributo delle emissioni di PM10 e
NOx alle concentrazioni complessive di PM10
e NOx nei recettori sensibili, in fase di cantiere;
ARPAM
ARPAM
14909
17
ARPAM
16
15
ARPAM
14
ARPAM
13
Richieste di integrazione
n
Vedi apposito elaborato 03 int. “Stima Emissione Inquinanti”
Vedi apposito elaborato 03 int. “Stima Emissione Inquinanti”
Vedi apposito elaborato 03 int. “Stima Emissione Inquinanti”
Vedi apposito elaborato 03 int. “Stima Emissione Inquinanti”
Vedi in allegato TAV.all. 01 int. e l’elaborato 03 int “Stima Emissione Inquinanti”.
Risposte del Proponente
L’ARPAM ritiene che la documentazione
integrativa non sia del tutto rispondente a
quanto richiesto e quindi non sia esaustiva
per una valutazione dell’impatto generato
dall’opera sulla componente atmosfera (fase
ante operam e fase di cantiere).
Considerando che sarà attuato il
monitoraggio degli inquinanti emessi in
atmosfera, l’ARPAM ritiene di esprimere una
valutazione tecnica favorevole a condizione
che il proponente attui tutte le misure di
mitigazione proposte nello studio presentato
e applichi le mitigazioni già indicate nel
proprio precedente parere. In merito al Piano
di Monitoraggio Ambientale occorrono
maggiori specifiche non per le metodiche di
rilevamento quanto per la collocazione delle
stazioni e le modalità di trasmissione dei
dati. In ogni caso la frequenza e la durata del
monitoraggio ante operam, in corso d’opera
e post operam debba essere conforme a
quanto indicato nel D.Lgs. 155/2010.
Esito
Il proponente dovrà effettuare le
necessarie integrazioni al Piano di
Monitoraggio Ambientale secondo le
osservazioni e prescrizioni dell’ARPAM
Valutazioni della P.F. VAA
LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima
RIEPILOGO DELLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE
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ANNO XLIV • N. 75
MATRICE RIFIUTI/SUOLO PUNTO 1
in merito alle aree di cantiere si ritiene che
debba essere previsto un monitoraggio al fine
di garantire la restituzione di tali aree nelle
condizioni iniziali. Il monitoraggio dovrà
prevedere sia le caratteristiche pedologiche
che chimico fisiche del suolo interessato
MATRICE RIFIUTI/SUOLO PUNTO 2
In merito alla gestione delle terre e rocce da
scavo si ritiene che, visto il riferimento alle
linee guida regionali, debba essere allegata la
dichiarazione di cui al modello E della D.G.R.
886 del 20.06.2011
D.G.C. n.184 del 11.09.2012 punti 5A) e 5B).
In riferimento alle casse C1 e C2 sul fosso
Cannetacci si richiede la soppressione della
cassa C1 nel progetto globale, per i motivi già
esposti in fase di progetto preliminare,
adottando le soluzioni proposte nella relazione
tecnica. E’ dunque necessario variare
definitivamente il progetto preliminare.
In riferimento alle casse S1 e S2 sul fosso San
Sebastiano, viste le ridotte dimensioni della
cassa S1, si ritiene opportuno alzare di poche
decine di cm gli argini della cassa S2 e
realizzarne una unica
ARPAM
ARPAM
CFM
21.01
19
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Richieste di integrazione
n
14910
Il progetto definitivo è stato redatto tenendo conto dei suggerimenti formulati dal
Comune nel corso della Conferenza dei Servizi che approvò il progetto
preliminare. Essendovi urgenza di procedere con il progetto definitivo delle opere
prioritarie si è dovuto mantenere il riferimento al progetto preliminare approvato.
Resta inteso che non appena concluso l’impegno relativo alla trattazione delle
osservazioni di cui alla presente relazione si procederà con la redazione della
variante al progetto preliminare che vedrà un ridimensionamento o se possibile
l’eliminazione delle casse poste più a valle.
Le linee guida ed indicazioni operative per l’utilizzo di terre e rocce da scavo a cui
si fa riferimento nel frattempo sono state revocate con DGRM n. 1552 del
12/11/2012. Si è deciso di riutilizzare in sito tutto il terreno scavato vedi
integrazioni nell’allegato 04 int.
Vedi apposito elaborato 03 int. “Stima Emissione Inquinanti”
Risposte del Proponente
Nello specifico si è esaminato anche
l’elaborato 04 int. Piano di utilizzo materiali
da scavo. Poiché si ritiene che l’obiettivo
della richiesta sia la preservazione del
terreno vegetale
Esito
Si reputa comunque necessario adottare
ulteriori accorgimenti, oltre a quelli già
previsti, in sede di realizzazione delle
opere.
L’ARPAM non riporta ulteriori osservazioni
Esito
l’autorità proponente, tra le integrazioni del
dicembre 2012, ha prodotto il Piano di
utilizzo di cui all’art. 5 del citato D.M.
(elaborato 04 int. del dicembre 2012) e
dovrà, ai sensi del comma 1, art. 9 del D.M.
medesimo, comunicare a questa Autorità
competente gli estremi identificativi
dell’esecutore del Piano di Utilizzo prima
dell'inizio dei lavori di realizzazione delle
opere in progetto.
Il Comune di Falconara Marittima accoglie
quanto riportato nella relazione integrativa.
Esito
Si accoglie la controdeduzione
Valutazioni della P.F. VAA
LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima
RIEPILOGO DELLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE
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ANNO XLIV • N. 75
Richieste di integrazione
D.G.C. n.184 del 11.09.2012 punti 5C) e 5D).
In riferimento al fosso Vallato del Molino si
ritiene opportuno inserire l’intervento relativo al
nuovo fosso drenante all’interno del progetto
definitivo, visti gli esiti dell’ultima alluvione dei
primi di marzo 2011, durante la quale lo
straripamento di tale fosso ha allagato il
quartiere Fiumesino. Si sottolinea che tale
intervento ha un costo stimato di soli 50.000,00
euro, pertanto facilmente realizzabile con le
somme a disposizione.
Relativamente al fosso di cui sopra si propone
l’allungamento dell’attuale corso d’acqua verso
monte, fino alla zona aeroportuale dell’ex
caserma militare, al fine di poter ricevere tutte
le acque meteoriche dell’aeroporto e dalla zona
dell’Hotel Avion, e convogliarle insieme alle
altre verso il Fiume Esino.
n
CFM
21.02
Con riferimento a tale osservazione sono state eseguiti ulteriori approfondimenti
anche in loco risultando quanto segue:
1) la proprietà dell’area subito a valle dell’Hotel Avion appartiene al demanio idrico
e risulta l’antico sedime del canale appena in uscita dal molino che rappresentava
l’attuale struttura dell’Hotel Avion; tale tratto risulta totalmente tombato fino a circa
150 m a valle;
2) risulta già realizzata dalla Provincia di Ancona a tentativo di risoluzione della
problematica del ristagno dell’acque in sinistra idraulica del fosso della Liscia,
portella idraulica attraversante l’argine sinistro di tale fosso poco a monte dell’orto
botanico; esiste parte del tracciato del fosso drenante al piede dell’argine sinistro;
in occasione delle ultime piene la portella esistente ha potuto drenare le acque
della piana solo dopo l’abbassamento del livello di piena del fosso della Liscia; in
tale zona risulta presente anche un’area di discontinuità dell’argine probabilmente
riconducibile ad una preesistente confluenza tra il fosso drenante e il Fosso della
Liscia;
3) le quote plano-altimetriche esistenti tra zona Hotel Avion ed ipotetico recapito in
fiume Esino del fosso drenante in questione comportano la necessità di realizzare
un varco nell’argine destro del fiume Esino e di fatto la posa in opera di apposita
portella d’ingresso con la possibile conseguenza che, in caso di piena del fiume
Esino, tale dispositivo rimanga chiuso a lungo e quindi non efficace ai fini del
drenaggio della piana; in alternativa il varco del fosso di drenaggio in fiume Esino
può essere realizzato senza portella, ma ciò comporterebbe la realizzazione di
arginature di rigurgito sul fosso drenante compatibili con i livelli di piena del fiume
Esino;
4) l’area antistante l’Hotel Avion risulta essere notevolmente depressa rispetto
all’area circostante vista l’origine storica del manufatto che era in passato antico
molino; in corrispondenza di detta area, in parte demanio idrico e demanio
aeronautico, le acque, provenienti dall’ ex aeroporto militare, risultano recapitate
tramite un grosso pozzetto di drenaggio e da una grossa conduttura in parte
lesionata, sempre proveniente dall’area aeroportuale, probabilmente riconnessa al
canale di guardia perimetrale all’aeroporto;
Risposte del Proponente
Tutti i soggetti coinvolti e tutti gli enti
interessati dovrebbero concorrere alla
risoluzione delle criticità. Il coordinamento di
tale azione potrebbe essere dello stesso
proponente Provincia di Ancona, in quanto
autorità idraulica competente.
Esito
La richiesta non può essere accolta in
questa sede, in quanto è rivolta ad ottenere
la realizzazione di ulteriori opere non
comprese nel progetto preliminare già
approvato. Tuttavia tali interventi di ripristino
ed adeguamento della rete di drenaggio
esistente verranno definiti nel dettaglio nel
progetto esecutivo e realizzati nell’ambito
delle somme a disposizione inserite nel
quadro economico di progetto.
Valutazioni della P.F. VAA
LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima
RIEPILOGO DELLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
14911
ANNO XLIV • N. 75
(segue)
CFM
21.02
n
Richieste di integrazione
Per quanto sopra espresso e come già evidenziato anche alla pag. 22 della
relazione generale del preliminare ER1, non appare più necessaria la
realizzazione del fosso drenante, che anzi risulterebbe pericolosa idraulicamente
per le interconnessioni con il fiume Esino.
Rimane in alternativa la necessità del ripristino della funzionalità dei sistemi di
drenaggio della acque già esistenti con l’eliminazione della tombatura del vallato
subito a valle dell’Hotel Avion, ripristino della funzionalità delle linee fognarie delle
acque provenienti dall’area aeroportuale con interessamento diretto secondo le
rispettive competenze (come già evidenziato nel progetto preliminare) da parte
dell’Amministrazione comunale di Falconara, della struttura aeroportuale e della
proprietà Hotel Avion, che dovranno tra l’altro provvedere alla richiesta con
eventuale regolarizzazione delle autorizzazioni amministrative inerenti lo scarico
delle acque in ambito idrico demaniale; ripristino della funzionalità del canale
drenante attualmente esistente in sinistra idraulica del fosso della Liscia
unitamente al ripristino e verifica degli attraversamenti esistenti tra vallato del
molino e fosso della Liscia. Andrà anche adeguata la funzionalità dell’attuale
portella e relativa tubazione esistente trasformandola in vera e propria zona di
confluenza tra fosso drenante e fosso della Liscia. Si evidenzia comunque che tale
fosso drenante costituisce opera accessoria alle opere principali in progetto
costituite dalle casse di espansione, che rappresentano gli interventi per la
riduzione del rischio idraulico dei fossi, mentre il fosso drenante è un’opera di
smaltimento delle acque di pianura. Tali interventi di ripristino ed adeguamento
della rete di drenaggio esistente verranno definiti nel dettaglio nel progetto
esecutivo e realizzati nell’ambito delle somme a disposizione inserite nel quadro
economico di progetto (elaborato R11).
5) come già detto in relazione alla pagina 22 della relazione generale del progetto
preliminare ER1, durante l’evento del marzo 2011 sono state effettuate dalla
Provincia di Ancona lavori si somma urgenza che hanno ripristinato
organicamente l’officiosità idraulica del canale vallato fino al quartiere di
Fiumesino fino all’attraversamento della S.S.16 compreso; di recente anche il
tratto terminale che va dalla statale alla confluenza con il fiume Esino è stato
adeguato idraulicamente con le previsioni del progetto preliminare da parte di API
raffineria.
Risposte del Proponente
Valutazioni della P.F. VAA
LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima
RIEPILOGO DELLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
14912
ANNO XLIV • N. 75
D.G.C. n.184 del 11.09.2012 punto 5e). In
ordine a considerazioni urbanistiche, pur
risultando l’intervento di messa in sicurezza
previsto sostanzialmente compatibile, potrebbe
essere necessaria una variante urbanistica se
per l’acquisizione dei terreni venisse attivata
una procedura di esproprio ai sensi dell’art. 19
DPR 327/2001. Qualora, invece, i terreni
venissero acquisiti dall’amministrazione
procedente mediante cessione volontaria dei
privati, l’intervento non necessiterebbe di
variante urbanistica.
D.G.C. n.184 del 11.09.2012 punti 5F), 5G),
5H).
Richiesta di sistemazione Fosso dello Zocco
all’imbocco del Fosso Cannetacci e
realizzazione di un adeguato sistema di
sollevamento.
Realizzazione di progettazione e lavori di
sistemazione del Fosso Rigatta.
Realizzazione di un sistema di smaltimento
delle acque provenienti dalla collina di
Montedomini di Castelferretti.
CFM
21.03
CFM
21.04
Richieste di integrazione
n
L’osservazione non è attinente al progetto in corso di valutazione di impatto
ambientale, in quanto riferisce di problematiche inerenti i fossi Zocco, Rigatta e di
scolo delle acque meteoriche di Montedomini, oltre ad interferenze con linee
fognarie. Si rileva , comunque, che il quadro complessivo delle criticità dell’intera
zona e dei relativi interventi di soluzione è contenuto nel progetto preliminare,
approvato dall’Amministrazione Provinciale di Ancona con DGP n. 375 del
11.10.2011. In particolare per quanto riguarda il fosso Rigatta si richiama quanto
contenuto nel progetto preliminare, che prevede espressamente anche azioni
dirette a carico degli enti concessionari volte alla eliminazione delle criticità
determinate dalle opere oggetto di autorizzazione/concessione (API, ANAS,
Aeroporto, Multiservizi), verso le quali devono essere avviate idonee azioni
amministrative per l’esecuzione degli interventi da parte dell’Amministrazione
comunale e provinciale, anche in variante all’autorizzazione provinciale n.14/2011
rilasciata alla struttura aeroportuale ed utilizzando i principi dell’ invarianza
idraulica contenuti nella L.R.n.22/2011.
Per quanto riguarda tale osservazione è l’Amministrazione comunale che deve
valutare la compatibilità urbanistica secondo la norma prevista dal DPR 327/2001.
Risposte del Proponente
Esito
L’osservazione non attiene al presente
procedimento.
La variante è necessaria tanto che nel
procedimento di VIA è stata ricompresa e
sostituita la procedura di verifica di
assoggettabilità a VAS.
Esito
Dall’esito dell’istruttoria risulta la non
assoggettabilità a VAS e rilascio del giudizio
positivo di compatibilità ambientale, pertanto
i Comuni dovranno avviare le procedure di
ratifica dei PRG.
Valutazioni della P.F. VAA
LEGENDA: VAA: P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali - ARPAM: ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona - CFM: Comune di Falconara Marittima
RIEPILOGO DELLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
14913
ANNO XLIV • N. 75
Osservazioni
PUNTO 1. Il Comitato chiede che lo studio di
impatto ambientale presentato, equivalente al
rapporto ambientale previsto dalla procedura di
VAS assuma come “ragionevole alternativa alla
luce degli obiettivi e dell’ambito territoriale del
piano o programma” in oggetto, il progetto
proposto dal Comitato alluvionati di
Castelferretti, sottoponendolo a valutazione al
fine di verificare quale delle due soluzioni sia
strategicamente la più rispondente in termini di
sostenibilità ambientale.
PUNTO 2. Il Comitato chiede che venga rivista
l’ubicazione della cassa di espansione prevista
sul fosso di San Sebastiano, individuando una
o più aree di laminazione naturale delle piene
in zone la cui geomorfologia appaia più idonea
e paesaggisticamente adeguata, ovvero, che si
vincoli all’inedificabilità assoluta il versante
collinare soprastante il bacino di carico della
cassa, ove è presenta una frana inattiva
censita dal PAI, almeno fino alla direttrice
determinata dalla linea di confine tra la zona
ZED2 e la zona ZUT2 come individuate dal
vigente PRG di Falconara Marittima
n
CAC
20.01
CAC
20.02
Controdeduzioni del Proponente
In riferimento “all’omessa considerazione di alternative strategiche nel
procedimento di via” si evidenzia in linea di principio la non veridicità di quanto
affermato in quanto nel SIA è contenuto un apposito paragrafo denominato “3.7
soluzioni delle alternativa di progetto” (pagg. 34 e seguenti).
Per quanto riguarda il merito dell’osservazioni con la richiesta di valutazione del
progetto proposto e presentato dal comitato nel febbraio 2011, si precisa che lo
stesso non è stato valutato e non è possibile sottoporlo a valutazione in quanto la
documentazione presentata non presenta minimamente i requisiti della proposta
progettuale, neanche come studio di fattibilità, secondo la normativa vigente in
materia di lavori pubblici. Peraltro l’idea presentata a febbraio 2011 è scaturita in
seguito a confronti tenutisi presso questa Provincia e si differenzia da una prima
idea, precedentemente presentata, che ipotizzava esondazioni diffuse lungo i
corsi dei due fossi interessati.
Per quanto attiene all’osservazione di cui al punto 2 si rileva che la frana
individuata dal P.A.I. è di tipo scivolamento inattivo e non attiva come evidenziato
dal capoverso dell’osservazione. Per le valutazioni circa le possibili interferenze si
rimanda a quanto descritto in dettaglio nella Relazione Geologica elaborato
G01_1. Premesso quanto sopra dal punto di vista geologico, non è rilevabile
alcuna interferenza con la zona urbanistica citata nell’osservazioni.
LEGENDA: CAC: Comitato Alluvionati Castelferretti - HA: Hotel Avion
RIEPILOGO DELLE OSSERVAZIONI
ALLEGATO C
14914
Esito
Si accoglie la controdeduzione.
Per quanto attiene gli aspetti procedurali si
precisa che si tratta di progetto e non di
piano/programma, gli elementi necessari alla
procedura di VAS sono già presenti negli
elaborati di VIA (la VIA in questo caso
comprende e sostituisce la VAS). Per dare
atto degli effetti ambientali è stata anche
prodotta la Dichiarazione di Sintesi ed è
stato inserito il monitoraggio di indicatori
VAS
Esito
Si accoglie la controdeduzione.
Valutazioni della P.F. VAA
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
PUNTO 3. Il Comitato chiede che venga rivista
la strategia complessiva del programma di
interventi, recuperando le risorse necessarie
affinché siano adeguati: il sistema di
smaltimento delle acque provenienti dalla
collina di Montedomini; il dispositivo di
fuoriuscita delle acque dello Zocco sul
Cannetacci mediante la realizzazione di un
sistema di sollevamento; la rete fognaria
urbana al fine di assicurarne il buon
funzionamento.
PUNTO 4. Il Comitato chiede che il progetto
della Provincia preveda un intervento di
ripristino delle effettive capacità di portata dei
fossi, specie nel tratto artificiale del fosso della
Liscia, individuando successive modalità di
manutenzione non più legate ad interventi
episodici ma gestite in modo costante da
soggetti responsabili attraverso micro-azioni a
basso impatto.
PUNTO 5. Il Comitato chiede che il progetto
della
Provincia
fornisca
precise
ed
incontrovertibili garanzie circa la corretta e
costante manutenzione in efficienza delle
casse di espansione, sotto la responsabilità di
persone
appositamente
incaricate,
mantenendo inalterate nel tempo le capacità di
invaso.
CAC
20.03
CAC
20.05
CAC
20.04
Osservazioni
n
Controdeduzioni del Proponente
In ordine a tale osservazione si evidenzia la non veridicità dell’affermazione, in
quanto nel SIA, è contenuto un apposito paragrafo denominato “5.12 Impatto
sull’ambiente antropico – Rischio di cedimento del rilevato” (pagg. 72 e seguenti),
dove tale problematica è ampiamente trattata e analizzata. Inoltre il progetto
contiene un apposito elaborato tecnico denominato “Piano di manutenzione e
gestione operativa” (SP_R.08).
Anche in merito a tale osservazione si rimanda integralmente a quanto evidenziato
al punto 3.
L’osservazione n. 3 non è attinente al progetto in corso di valutazione di impatto
ambientale, in quanto riferisce di problematiche inerenti l’inadeguatezza dei fossi
di scolo secondari ed erronea conformazione delle linee fognarie.
Si rileva, comunque, che il quadro complessivo delle criticità dell’intera zona e dei
relativi interventi di soluzione è contenuto nel progetto preliminare, approvato
dall’Amministrazione Provinciale di Ancona con DGP n.375 del 11.10.2011.
LEGENDA: CAC: Comitato Alluvionati Castelferretti - HA: Hotel Avion
RIEPILOGO DELLE OSSERVAZIONI
Esito
Si accoglie la controdeduzione.
Esito
Si accoglie la controdeduzione.
Esito
Si accoglie la controdeduzione.
Valutazioni della P.F. VAA
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
14915
ANNO XLIV • N. 75
HA
22
n
Si chiede:
- di affrontare il problema relativo al rischio
idrogeologico dando risposta alle situazioni ove
il rischio risulta più elevato, al fine di assicurare
che nel territorio falconarese non sussistano
condizioni che mettano a rischio la vita umana.
In tale ottica appare imprescindibile affrontare
e risolvere il problema presente all’Hotel Avion
- al fine di risolvere la situazione di rischio più
elevata, prevedere l’intervento già considerato
all’interno del progetto preliminare e
indebitamente stralciato nel progetto definitivo,
relativo alla “realizzazione di un fosso drenante
parallelo all’argine sinistro del F. della Liscia a
partire dalla zona Hotel Avion fino alla
confluenza con eliminazione del sifone
presente al di sotto del fosso stesso”,
integrandolo con le previsioni formulate nel
progetto redatto su incarico della proprietà
Avion e trasmesso alla Provincia dal Comune
di Falconara nella fase delle osservazioni al
progetto preliminare, il quale prevede
l’allungamento del fosso drenante fino ad
intercettare le acque superficiali dell’area della
ex caserma aeronautica.
- che si dia pertanto risposta, all’interno del
progetto definitivo, alle prescrizioni n. 3 e 4
formulate dal Comune di Falconara in sede di
conferenza dei servizi
Osservazioni
Controdeduzioni del Proponente
Per quanto riguarda tali osservazioni si rimanda integralmente a quanto contenuto
nella risposta alle richieste di cui ai nn. 21 e seguenti del Comune di Falconara
Marittima
LEGENDA: CAC: Comitato Alluvionati Castelferretti - HA: Hotel Avion
RIEPILOGO DELLE OSSERVAZIONI
Esito
Cfr. esiti precedenti
Valutazioni della P.F. VAA
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
14916
ANNO XLIV • N. 75
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
riportate nell’elenco allegato A, parte integrante
e sostanziale del presente atto, così come detto
nel documento istruttorio;
2) di concedere, impegnare e liquidare, a favore dei
4 Istituti Scolastici Pubblici selezionati, il contributo di Euro 1.400,00 cadauno, previsto dall’art.
5 del bando approvato dal DDPF 292/CSI del
02.08.2012, per la realizzazione degli orti scolastici biologici, riportati nell’elenco allegato B,
parte integrante e sostanziale del presente atto,
per un importo totale di Euro 5.600,00;
3) l’importo suddetto non è soggetto alla ritenuta
d’acconto del 4% ai sensi dell’art. 28 del DPR n.
600/73;
4) l’onere derivante dall'esecuzione del seguente atto
fa carico per Euro 4.200,00, all’ U.P.B. 3.09.03
Capitolo 30903122 e per Euro 1.400.,00
all’UPB 3.09.03 capitolo 30903101 stato di previsione della spesa del bilancio per l'anno 2013
dello come specificato nell’allegato B parte integrante e sostanziale del presente atto;
5) Si applica l’art. 1 del DPR 7 aprile2000 n. 118.
SERVIZIO AGRICOLTURA,
FORESTAZIONE E PESCA
_______________________________________________________
Decreto del Dirigente della Posizione di
Funzione Competitività e Sviluppo dell’Impresa Agricola n. 380 del 16/09/2013.
DGR 1630/11 - DDPF 292/’12 art. 5 - seconda fase Progetto “Conoscere il biologico nelle
Marche” Azione 3.1.1 “Orto biologico a scuola”
liquid. premi scuole vincitrici Euro 5.600,00
U.P.B. 3.09.03 Cap. 30903122 e 30903101
Bil. 2013.
IL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI
FUNZIONE COMPETITIVITÀ E SVILUPPO
DELL’IMPRESA AGRICOLA
omissis
DECRETA
1) di approvare la graduatoria delle 4 scuole vincitrici della selezione finale del concorso regionale
“Orto biologico a scuola – anno scolastico 20122013” di cui al DDPF 292/’12, rivolto agli alunni delle scuole d’infanzia, primarie e secondarie
di 1° grado, statali e paritarie, della Regione Marche in attuazione dell’azione 3.1.1 relativa al
Progetto “Conoscere il biologico nelle Marche”,
Il presente decreto sarà pubblicato sul BUR della
Regione Marche.
Luogo di emissione, Ancona
IL DIRIGENTE
Roberto Luciani
Allegato A
Graduatoria delle 4 Scuole vincitrici
GRADUATORIA
I.C. S. BENEDETTO CENTRO infanzia Togliatti
30
I.C. FEDERICO II – JESI primaria “Perchi”
30
INFANZIA PARITARIA COMUNE URBINO “Villa del Popolo”
30
I.C. C.G.Cesare-Osimo secondaria 1° Offagna
30
14917
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
Allegato B
Elenco Istituti Scolastici
INTESTAZIONE
RESIDENZA
ViaG.Impastato12
ISTITUTOCOMPRENSIVO 63074S.BENEDETTO
SANBENEDETTO“CENTRO” DELTRONTO(AP)
P.leSanSavino1
ISTITUTOCOMPRENSIVO
60035JESI(AN)
"FEDERICOII"
COMUNEdiURBINO
viaPuccinottin.3
SCUOLADELL’INFANZIA
61029URBINO(PU)
PARITARIA“VilladelPopolo”
PiazzaleBellini,1
ISTITUTOCOMPRENSIVO
60027OSIMO(AN)
“CAIOGIULIOCESARE”
14918
COD.FISC.E/O COSTO CAPITOLO
PART.IVA
€.
91038890447
1.400,00
30903122
91017960427
1.400,00
30903122
82004510416
1.400,00
30903101
93084520423
1.400,00
30903122
Totale
5.600,00
26 SETTEMBRE 2013
ANNO XLIV • N. 75
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
tuita presso la Dirigenza del Servizio Agricoltura
Forestazione e Pesca.
Si attesta inoltre che dal presente decreto non deriva,
né può derivare, un impegno di spesa a carico della
Regione Marche.
_______________________________________________________
Decreto del Dirigente della Posizione di
Funzione Competitività e Sviluppo dell’Impresa Agricola n. 382 del 17/09/2013.
L.R. n. 23/03 art. 8: sospensione delle licenze
d’uso “QM” n. 26 e n. 29 a carico di “Terre del
Conero, Agricoltori per Natura” di Sirolo (An) e
degli aderenti alle relative filiere “cereali” e
“miele”.
Il presente atto viene pubblicato per estratto sul
BUR della Regione Marche.
IL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI
FUNZIONE COMPETITIVITÀ E
SVILUPPO DELL’IMPRESA AGRICOLA
Luogo di emissione Ancona
IL DIRIGENTE
Dott. Roberto Luciani
omissis
DECRETA
– di SOSPENDERE le licenze d’uso del marchio
“QM - Qualità Garantita dalle Marche“ n. 26 del
26/03/2013 e n. 29 del 11/07/2013, rilasciate al
concessionario “Terre del Conero, Agricoltori per
Natura Soc. Coop. Agr.” con sede legale a Sirolo
(An) in via Peschiera n. 30 e p. IVA 02474980428,
nelle modalità di seguito descritte:
– La sospensione dell’uso del marchio avrà la
durata di 30 giorni e comporterà la sospensione
della commercializzazione di tutti i prodotti QM
delle filiere miele e cereali;
– non si applicherà ai prodotti non più nella disponibilità del concessionario e degli aderenti alla
data della decorrenza del periodo di sospensione, purché correttamente etichettati;
– si applicherà, invece, ai prodotti già presenti nei
depositi e nei punti vendita del concessionario e
degli aderenti nonché a quelli che verranno condizionati o etichettati nel corso del periodo di
sospensione;
– decorrerà dal giorno lavorativo successivo alla
pubblicazione del presente atto nel Bollettino
Ufficiale della Regione Marche.
– Il concessionario è tenuto a comunicare formalmente ai propri aderenti i contenuti del presente
decreto.
– L’Autorità Pubblica di Controllo dell’Assam, quale Organismo di Controllo incaricato, è tenuta ad
effettuare almeno un’ispezione suppletiva presso
la sede del concessionario con particolare riguardo
alla verifica delle giacenze dichiarate.
– Eventuali usi del marchio a fini promozionali da
parte del concessionario e/o degli aderenti durante
il periodo di sospensione delle licenze devono
essere preventivamente autorizzati dalla Posizione
di Funzione Competitività e Sviluppo dell’Impresa Agricola su richiesta del concessionario stesso.
– Avverso il presente atto può essere presentato
ricorso alla Giunta di Appello del marchio, costi-
_______________________________________________________
Decreto del Dirigente del Servizio Agricoltura, Forestazione e Pesca n. 594 del
13/09/2013.
Reg. CE n. 1698/05 – PSR Marche 2007-2013
– Asse 2 – DGR 127/2013 - Bando misura
2.2.2 - Primo impianto di sistemi agroforestali su terreni agricoli. Anno 2013.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO AGRICOLTURA,
FORESTAZIONE E PESCA
omissis
DECRETA
• di approvare ed emanare, in attuazione alle Disposizioni attuative di cui all’allegato A della DGR
n.127 del 18/02/2013 recanti disposizioni attuative
per la misura 2.2.2. del Programma di Sviluppo
Rurale (PSR) Marche 2007/2013, il bando per le
domande di aiuto relativo alla Misura 2.2.2 “Primo impianto di sistemi agroforestali su terreni
agricoli” del PSR della Regione Marche
2007/2013, riportato nell’allegato A del presente
atto quale parte integrante;
• di stabilire quale termine di scadenza per la presentazione sul Sistema Informativo Agricolo
Regionale (SIAR) delle domande di aiuto le ore
13,00 del giorno 18/10/2013 sia per il rilascio sul
Sistema Informativo Agricolo Regionale (SIAR),
sia per la consegna in formato cartaceo alle Strutture decentrate Agricoltura (SDA) competenti
secondo il luogo di impianto dell’imboschimento
e consentire il caricamento delle domande di aiuto
a partire dal 12/09/2013;
• di prendere atto che in base alla DGR n.
127/2013, le risorse finanziarie disponibili per il
bando di cui all’allegato A del presente atto,
ammontano a complessivi Euro 1.270.000,00
14919
26 SETTEMBRE 2013
•
•
•
•
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
(IVA esclusa), comprendenti le spese per gli investimenti, le manutenzioni e le perdite di reddito, di
cui il 10 %, pari a Euro 127.000,00 , quale fondo
di riserva per eventuali ricorsi;
di stabilire che per le domande di aiuto che per le
domande di pagamento della misura 2.2.2. del
PSR Marche 2007/2013 si applicano le procedure
ed i controlli adottate dall’Agea e/o dall’ AdG del
PSR Marche;
di stabilire che, per quanto non specificato nel presente atto, si applicano le norme e le disposizioni
contenute nel Programma di Sviluppo Rurale Marche 2007-2013 e le vigenti disposizioni comunitarie, nazionali e regionali, compreso il manuale dell’Organismo Pagatore che regolamenta il procedimento relativo alla domanda di pagamento;
che dal presente atto non deriva un impegno di
spesa a carico del bilancio regionale in quanto la
copertura finanziaria relativa all’attuazione della
Misura 2.2.2 del PSR Marche 2007 – 2013 è
garantita dalla quota FEASR e dalla quota dello
Stato;
di dare la massima diffusione al presente atto attraverso la pubblicazione sul BUR Marche per estratto, sul sito regionale www.agri.marche.it e
http://psr2.agri.marche.it e sul sito della Rete
Rurale Nazionale www.reterurale.it, e attraverso
le Strutture Decentrate Agricoltura, le Organizzazioni Professionali, i Centri di Assistenza Agricola
Autorizzati (CAA), gli ordini e i collegi professionali convenzionati.
Luogo di emissione, Ancona
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
Cristina Martellini
14920
ANNO XLIV • N. 75
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
REGIONE MARCHE
Reg. (CE) n. 1698/2005
Programma di Sviluppo Rurale 2007 – 2013
BANDO Anno 2013
Misura 2.2.2
Primo impianto di sistemi agroforestali su terreni agricoli
5(*,21(0$5&+(–ServizioAgricolturaForestazioneePesca
14921
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
INDICE
1.
2.
3.
4.
5
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
- OBIETTIVO
- BENEFICIARI
- DISPOSIZIONI ATTUATIVE
- DISPONIBILITA’ FINANZIARIE
- TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI
- CONDIZIONI DI ACCESSO
- LIMITAZIONI ALLE CONDIZIONI DI ACCESSO
- INTENSITA’ E TIPOLOGIA DI AIUTO
- CRITERI DI PRIORITA’
- FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA
- SPESE AMMISSIBILI PER L’IMPIANTO
- MODALITA E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
12.1 - Modalità di presentazione
12.2 - Termini di presentazione
- DOCUMENTAZIONE CARTACEA DELLA DOMANDA
- RICEVIBILITA’
- AMMISSIBILITA’
- PROROGHE
- TEMPI DI REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI
- FASI SUCCESSIVE ALLA GRADUATORIA REGIONALE
- OBBLIGHI DEI BENEFICIARI
- CONTROLLI - DECADENZA DELL’AIUTO, RIDUZIONI, ESCLUSIONI E SANZIONI
- TUTELA DEI DIRITTI DEL RICHIEDENTE
- INFORMATIVA
- NORMATIVA DI RIFERIMENTO
- RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
- DISPOSIZIONI GENERALI
Modello a)
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ANNO XLIV • N. 75
1. OBIETTIVO
La misura è funzionale al perseguimento dei seguenti obiettivi strategici: tutelare,salvaguardare e
valorizzare il territorio (suolo e paesaggio), tutelare la qualità della risorsa idrica, promuovere la biodiversità e
concorrere all’attenuazione dei cambiamenti climatici.
La misura prevede la concessione di aiuti destinati all’impianto di specie forestali,autoctone o di
antico indigenato, gruppi, boschetti, filari, esemplari isolati e siepi, con funzione produttiva, protettiva,
paesaggistica ed ambientale, in terreni investiti con colture agricole tradizionali, per favorire un utilizzo
plurimo del suolo al fine di perseguire i seguenti obiettivi specifici:
– ricreare o migliorare, attraverso l’impianto dei cosiddetti “elementi diffusi del paesaggio agrario”, il
paesaggio rurale tipico delle Marche, uniformemente diffuso nella bassa e media collina marchigiana, prima
dell’avvento della meccanizzazione agricola, o il ripristino dei pascoli arborati dell’alta collina e montagna;
– favorire nelle aree collinari la tutela della risorsa suolo contrastandone l’erosione superficiale ed il piccolo
dissesto idrogeologico attraverso una maggiore copertura del suolo ed una maggiore diversificazione dei
soprassuoli dei versanti collinari;
– garantire una funzione tampone depurativa delle acque;
– promuovere l’incremento della biodiversità attraverso il ripristino di elementi di interconnessione tra habitat
favorevoli alla vita della fauna selvatica;
– favorire l’attenuazione dei cambiamenti climatici attraverso l’immobilizzazione nel suolo e la riduzione del
carbonio nell’atmosfera.
La misura è costituita da un’unica azione: Primo impianto di sistemi agroforestali su terreni
agricoli.
2. BENEFICIARI
Possono accedere all’aiuto: Imprenditori agricoli singoli o associati.
3. DISPOSIZIONI ATTUATIVE
Le disposizioni attuative, approvate con DGR n.127 del 18/02/2013 , contengono i seguenti
paragrafi che fissano:
- par. 3.1
- definizioni generali;
- par. 3.2.1 - data di ammissibilità delle spese.
Per quanto non previsto nel presente bando si fa rifermento alle procedure e disposizioni attuative
stabilite dall’Autorità di Gestione (A.d.G.) del PSR Marche 2007/2013, dall’ Agea Organismo Pagatore o
dalla Struttura delegata.
Gli atti e i documenti di attuazione del P.S.R. Marche 2007/13 sono inseriti e aggiornati sul sito
http://www.agri.marche.it. e sul sito http://psr2.agri.marche.it.
4. DISPONIBILITA’ FINANZIARIE
In base a quanto disposto dalla D.G.R. di approvazione delle disposizioni attuative del presente
bando, la dotazione finanziaria per la presente misura risulta essere pari ad € 1.270.000,00.
Il 10%, della dotazione finanziaria disponibile sarà cautelativamente riservata dall’Autorità di
Gestione alla costituzione di un fondo di riserva. Attraverso tale fondo sarà garantita la disponibilità di
somme necessarie alla liquidazione di domande che, a seguito di ricorsi amministrativi o giurisdizionali,
dovessero essere riconosciute finanziabili.
5. TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI
Sono ammesse le seguenti tipologie di impianto:
1. impianti a sesto definitivo (massimo 100 piante ad ettaro e minimo 50) di specie arboree di latifoglie
autoctone anche micorrizate con tartufo;
2. impianto misto di arbusti a frutti eduli per confetture, di specie mellifere o per altre produzioni eduli
disposti in filare, siepe, arbusteto o gruppo (corniolo, corbezzolo, biancospino, sambuco, rosaceae
selvatiche), e di specie arboree di latifoglie autoctone o di antico indigenato anche micorrizate con tartufo
(massimo 100 piante ad ettaro per specie arboree e 200 per specie arbustive e minimo 50 piante ad
ettaro per specie arboree e 100 per le specie arbustive).
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Sono ammissibili all’aiuto i costi di impianto, nei limiti stabiliti dai prezzari vigenti per le opere
forestali, costituiti esclusivamente da:
a) il costo delle piante;
b) i costi diretti della messa a dimora delle piante;
c) i costi connessi alla messa a dimora delle piante: tutori e protezioni della singola
pianta.
Sono inoltre ammissibili nel limite complessivo dell’10% dei costi materiali di cui sopra le spese per
onorari di consulenti progettisti per la progettazione degli investimenti in questione. I costi di impianto sono
calcolati con riferimento al prezzario regionale in materia di lavori pubblici.
Non sono ammesse più richieste di intervento sulla stessa superficie di terreno.
6. CONDIZIONI DI ACCESSO
Il sostegno agli investimenti può essere concesso ai beneficiari che rispettino le seguenti
condizioni:
A. realizzino impianti conformi alle norme in materia paesaggistica, ambientale, forestale ed urbanistica
ed in particolare a quanto disposto dallo strumento urbanistico vigente in merito agli elementi diffusi
del paesaggio agrario e del paesaggio agrario di interesse storico-ambientale (artt. 37 e 38 delle
NTA del PPAR e loro recepimento nei PRG comunali adeguati al PPAR e vigenti);
B. adottino per l’impianto specie idonee in rapporto alle condizioni stazionali del contesto interessato;
C. le superfici oggetto del sostegno, alla conclusione degli investimenti realizzati, risultino sia ad uso
agricolo che forestale sulla base delle definizioni stabilite nella presente misura.
Definizione di uso agricolo ed uso forestale del suolo ai fini della presente misura
Viene considerato uso agricolo estensivo del suolo ai fini della presente misura, lo svolgimento su di
esso di una delle seguenti attività su almeno il 50% della superficie: la coltivazione di specie erbacee a ciclo
annuale e poliennale; la coltivazione di foraggere avvicendate; l’utilizzo di prati-pascolo poliennali sottoposti
a coltivazione (miglioramenti, trasemine, ricostituzione del cotico erboso, sfalcio); l’utilizzo di prati pascolo
anche solo per il pascolo da parte di bestiame brado o semibrado.
Per la definizione di bosco – uso forestale - si rimanda a quanto indicato nel PSR Marche e nelle
disposizioni attuative.
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
Sono inoltre condizioni di accesso:
apertura ed aggiornamento del fascicolo unico aziendale di cui al DPR 503/99 con i dati catastali
delle superfici interessate dall’intervento;
possesso di partita IVA;
iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio (iscritte al Registro delle Imprese
della Camera di Commercio (sezione speciale “Imprese agricole”);
la superficie minima di impianto deve essere pari ad almeno 1 ettaro accorpato.
domanda cartacea completa di tutti i documenti elencati al paragrafo 13, compreso il piano colturale,
redatto ai sensi dell’articolo 13 della l.r. n. 6/2005 e secondo il “Piano di coltura tipo per
imboschimenti, rimboschimenti, impianti di arboricoltura da legno” del Piano Forestale regionale;
elaborati di progetto timbrati e sottoscritti dal progettista e firmati dal soggetto richiedente l’aiuto. Nel
caso di proprietari pubblici dal legale rappresentante dell’Ente e dal responsabile unico del
procedimento, oltre che dal progettista. La documentazione progettuale deve essere redatta da
tecnici abilitati ed iscritti agli Ordini ed ai Collegi di specifica competenza.
atti autorizzativi (autorizzazioni, pareri, nulla osta ecc.) ove previsti dalle normative vigenti in materia
paesistico – ambientale e di difesa del suolo;
possesso della superficie agricola, oltre che a titolo di proprietà anche mediante usufrutto o affitto
dalla sottoscrizione della domanda di aiuto fino ai cinque anni successivi a quello di avvenuto
impianto;
7. LIMITAZIONI ALLE CONDIZIONI DI ACCESSO
Gli aiuti previsti dalla presente misura sono sottoposti alle seguenti limitazioni:
A. il sostegno non è concesso per l’impianto di alberi natalizi;
B. il sostengo è concesso per i soli boschi di proprietà di privati o di loro associazioni ovvero di Comuni
o di loro associazioni;
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C. l’imboschimento realizzato nei siti Natura 2000, designati ai sensi delle direttive 79/409/CEE e
92/43/CEE, deve essere compatibile con gli obiettivi di gestione del sito interessato e con le misure
di conservazione previste per gli ambienti aperti, dalla normativa regionale;
D. non sono ammissibili a contributo impianti che eliminano fasce ecotonali, sede di colonizzazione di
specie legnose autoctone arbustive ed arboree od aree aperte intercluse (ad es. inclusi particellari
non boscati, pascoli ed aree aperte intercluse);
E. la superficie minima di impianto è di almeno 1 ettaro di superficie trasformata da agricola ad
agroforestale;
F. il sostegno non è concesso a imprenditori
agricoli che beneficiano del sostegno al
prepensionamento;
G. non è ammesso l’utilizzo di specie a rapido accrescimento coltivate a breve durata, ossia le specie il
cui tempo di rotazione, inteso come intervallo tra due tagli consecutivi nella stessa parcella, è
inferiore a 15 (quindici) anni;
H. impianti su superfici oggetto di aiuti comunitari (Reg. CEE 2080/92 - art. 31 del Reg. CE 1257/99
(Misura H) - Reg. CEE 1609/89) per i quali persistono obblighi di mantenimento da parte del
beneficiario;
I. non utilizzo delle specie arboree ed arbustive per la realizzazione di impianti di latifoglie autoctone,
nobili e di boschi misti, in relazione ai parametri stazionali, bioclimatici, agli ecosistemi forestali
naturaliformi dell’intorno, al piano climatico vegetazionale ed ai caratteri paesistico-ambientali del
contesto interessato, tra quelle elencate nell’allegato 4 – Elenco delle specie di latifoglie autoctone
arboree ed arbustive della D.G.R. n. 1329 del 10102011;
8. INTENSITA’ E TIPOLOGIA DI AIUTO
Aiuto all’impianto
È concesso un aiuto in conto capitale per gli investimenti ammissibili con una intensità del:
– 80% degli investimenti ammissibili realizzati nelle zone di cui all'articolo 36, lettera a), punti i), ii) e iii) del
Reg. (CE) 1698/05;
– 70% degli investimenti realizzati in altre aree;
L’aiuto è concesso ai sensi dell’aiuto SA 33175 (2011/N) – Decisione CE C(2012)608 def del
02/02/2012.
Il piano colturale deve essere redatto ai sensi dell’articolo 13 della l.r. n. 6/2005 e secondo il “Piano
di coltura tipo per imboschimenti, rimboschimenti, impianti di arboricoltura da legno” del Piano forestale
regionale.
Nel piano colturale debbono essere elencate le operazioni di manutenzione previste per il periodo di
durata dell’investimento.
9. CRITERI DI PRIORITA’
È assegnata priorità assoluta agli interventi realizzati nelle aree oggetto di un accordo agro
ambientale d’area , ammesso a finanziamento dalla regione marche con le modalità stabilite dal capitolo
5.3.2. del PSR stesso.
Sia nel caso di interventi ricadenti nelle aree oggetto di un accordo agro ambientale d’area , che
negli altri casi, l’attribuzione del punteggio di priorità, alle domande ritenute ammissibili, avviene valutando
nell’ordine ciascuna tipologia di priorità a cui viene attribuito un peso in % su un totale di 100:
TIPOLOGIA DELLE PRIORITA’
PESO
A. impianti realizzati in aree ZVN
25%
B. impianti realizzati in siti della Rete Natura 2000
35%
C. impianti realizzati in aree ad elevato rischio di erosione dei suoli
30%
D. investimenti in aree Natura 2000 ricadenti nelle aree A, C1 e C2
10%
TOTALE
100%
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La posizione in graduatoria sarà stabilita in base ai seguenti parametri. Per l’assegnazione del
punteggio sarà verificato il requisito nel quale l’area ricada totalmente nelle aree di seguito elencate:
A. impianti realizzati in aree ZVN
Punti
x
impianti realizzati in aree ZVN
1
x
impianti realizzati in altre aree
0
Il punteggio verrà attribuito solo se tutta l’area di intervento ricade nelle ZVN.
Le ZVN sono quelle delimitate dalla Regione Marche e le superfici catastali ricadenti in tali aree
risultano evidenziate nell’ambito del fascicolo aziendale del SIAN.
B. impianti realizzati in siti della Rete Natura 2000
Punti
x
impianti realizzati in siti della Rete Natura 2000
1
x
impianti realizzati in altre aree
0
Il punteggio verrà attribuito solo se tutta l’area di intervento ricade in siti della Rete Natura 2000.
I siti della Rete Natura 2000 sono quelle delimitate dalla Regione Marche e le superfici catastali
ricadenti in tali aree risultano evidenziate nell’ambito del fascicolo aziendale del SIAN.
C. impianti realizzati in aree ad elevato rischio di erosione dei suoli
Punti
x
livello di rischio dell’area superiore a 40 t/ha/anno
1
x
livello di rischio dell’area > 20 e < a 40 t/ha/anno
0,5
x
livello di rischio dell’area > 10 e < a 20 t/ha/anno
0
I punteggi previsti nella tabella verranno attribuiti solo se tutta l’area di intervento ricade in un’area
con livello di rischio dell’area superiore a 40 ton/Ha/anno o compresa tra 30 e 40 ton/Ha/anno.
Le aree sono definite ad elevato rischio o medio rischio di erosione dei suoli sulla base della carta
regionale di rischio dei suoli dell’Assam.
D. investimenti in aree Natura 2000 ricadenti nelle aree A, C1 e C2
x
superficie dell’intervento ricadente totalmente in aree A e C1
x
superficie dell’intervento ricadente totalmente in aree C2
x
altri interventi
Punti
1
0,5
0
La ripartizione dei diversi comuni marchigiani tra le diverse aree rurali è riportata nell’allegato 6 alla
DGR 1041 del 30 luglio 2008, pubblicata sul BURM n. 77 del 18/08/2008.
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10. FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA
E’ prevista la formazione di una graduatoria unica regionale che verrà redatta secondo le seguenti
modalità:
1. attribuzione dei punteggi previsti per ciascun criterio (A-B-C-D);
2. moltiplicazione dei punteggi ottenuti per il proprio peso percentuale;
3. sommatoria dei valori ottenuti sulla base del calcolo così ottenuto con attribuzione del punteggio.
Le domande verranno finanziate, per ordine decrescente di punteggio, fino alla concorrenza della
dotazione finanziaria prevista al paragrafo 4.del presente documento.
In caso di parità di punteggio, verrà attribuita la preferenza alle giovani imprenditrici di età pari o inferiore
a 40 anni al momento della presentazione della domanda, a partire dalla più giovane e secondo l’ordine
crescente di età anagrafica.
Quindi a seguire tutti gli altri soggetti ammessi, con il criterio dell’ordine crescente dell’età anagrafica, a
partire dal soggetto più giovane.
In caso di società, il criterio di preferenza sopra indicato verrà applicato al legale rappresentante.
11.
SPESE AMMISSIBILI PER L’IMPIANTO
Sono ammissibili a contributo le spese di impianto e le spese generali per la progettazione e la
direzione lavori.
Per la quantificazione delle spese è necessario utilizzare il prezziario ufficiale vigente della Regione
Marche in materia di lavori pubblici. Per le eventuali lavorazioni non previste dal prezzario ufficiale dovrà
essere predisposta specifica analisi dei prezzi.
Spese di impianto
Sono ammissibili a finanziamento le spese relative a :
a. costo delle piante a fronte di specifica fattura;
b. costi diretti della messa a dimora delle piante: preparazione e sistemazione del terreno, squadro e
trapianto;
c. costi connessi alla messa a dimora delle piante: tutori e protezioni della singola pianta.
Tutte le spese sono ammissibili sulla base del vigente prezzario ufficiale della Regione Marche dei lavori
pubblici e al netto dell’IVA (rif.codice 23.01 e 23. 02 e 23.03). per le eventuali lavorazioni non previste dal
prezziario ufficiale dovrà essere predisposta specifica analisi prezzi.
Le spese ammissibili per l’impianto non potranno comunque superare, per tipologia di impianto e per
superficie, espressa per ettaro, area e centiara, oggetto di imboschimento, gli importi di seguito riportati.
Tipologia di impianto
Tipologia 1)
Tipologia 2)
Costo massimo ammissibile (€/ha)
2000 €/ha per densità massima di 100 piante ad
ettaro
3000 €/ha per densità massima di 100 piante ad
ettaro
Per densità intermedie il sostegno sarà determinato in proporzione.
Per la messa a dimora delle piante sono ammissibili le spese per lavori eseguiti in economia solo
se:
¾
¾
¾
¾
l’imprenditore agricolo esegue direttamente con manodopera familiare i lavori di carattere agronomico
(lavorazione del terreno - messa a dimora di specie arboree e arbustive - messa a dimora di tutori a
protezione della pianta);
l’imprenditore agricolo possiede (in proprietà) i mezzi e le attrezzature necessarie per eseguire i lavori di
carattere agronomico;
le spese da rendicontare sulla base delle voci di spesa del prezziario regionale delle opere pubbliche
non superano i prezzi (detratti dell’utile di impresa pari al 10%) riportati, per le stesse voci, sul Prezziario
regionale delle Opere Pubbliche;
le spese sono quantificate nel computo metrico estimativo allegato al progetto presentato al momento
della domanda;
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¾
la spesa pubblica cofinanziata sia minore o uguale alla differenza tra il costo totale dell’investimento ed il
costo del materiale e delle prestazioni in natura.
Es.: A (B – C)
Dove:
A = Spesa pubblica cofinanziata dal Feasr (contributo pubblico totale)
B = Spesa totale ammissibile (Costo totale dell’investimento ammesso ad operazione ultimata)
C = Contributi totali in natura (Costo del materiale e delle prestazioni in natura).
Spese generali
Le spese generali comprendono:
¾ la progettazione e la direzione lavori
Le spese generali - progettazione e direzione lavori ammissibili a finanziamento, documentate
tramite preventivo, sono calcolate nel limite massimo del 10% dell’importo delle spese ammissibili a
contributo.
Le spese generali - progettazione e direzione dei lavori ammissibili a pagamento sono determinate
nel limite massimo del 10%, calcolato sull’importo dell’investimento ammesso a contributo, realizzato,
rendicontato e verificato per la liquidazione.
Per gli enti pubblici la progettazione, direzione lavori e l’esecuzione dei lavori dovrà rispettare il
Codice dei contratti pubblici ed il relativo regolamento.
Non sono ammissibili a contributo spese diverse da quelle sopra indicate.
12.
MODALITA’ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
I richiedenti devono presentare la domanda di aiuto compilando on-line il modello di domanda sul
Sistema Informativo Agricolo Regionale (SIAR) e devono far pervenire la domanda in formato cartaceo
completa di tutti gli allegati alle Strutture decentrate Agricoltura (SDA) competenti in base al luogo di
impianto dell’ imboschimento.
Per
l’accesso
al
portale
SIAR
è
necessario
connettersi
all’indirizzo:
http://siar.regione.marche.it/siarweb/homepage.aspx.
La domanda si compone di una parte informatizzata e di una parte cartacea non acquisibile dal
Sistema Informativo Agricolo Regionale (SIAR).
La domanda, pena l’irricevibilità della stessa, deve essere rilasciata sul SIAR entro e non oltre le ore
13.00 del giorno 18/10/2013
ed entro lo stesso termine deve essere fatta pervenire alla Struttura
Decentrata competente in base al luogo di impianto dell’ imboschimento la domanda in formato cartaceo
(sono esclusi i presidi agricoli territoriali ad eccezione di Fermo).
Il caricamento delle domande di aiuto su SIAR sarà consentito a partire dal 12/09/2013.
La domanda in formato cartaceo dovrà essere inserita entro una busta chiusa, compilata mediante
apposizione dei seguenti elementi minimi:
identificativo del richiedente
identificativo di misura
anno
identificativo del bando
identificativo della domanda
di norma è il CUAA del richiedente
2.2.2.
2013
estremi dell’atto ( DDS n…………/AFP/2013)
N° domanda assegnato dal Sistema Informativo Agricolo
Regionale
L’Amministrazione Regionale non assume alcuna responsabilità in merito a disguidi o disservizi degli
incaricati alla consegna.
Il recapito intempestivo della domanda, indipendentemente dalla modalità utilizzata, rimane ad
esclusivo rischio dei richiedenti.
Non è consentita la ricevibilità differita di cui al Reg. (CE) 796/2004 art. 21 con applicazione di
penalità per i giorni di ritardata presentazione.
Per quanto non previsto nel bando si fa riferimento al Manuale delle procedure della Autorità di
Gestione (A.d.G.) del PSR 2007-2013 Marche.
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13. DOCUMENTAZIONE CARTACEA DELLA DOMANDA
Fanno parte della domanda i seguenti documenti:
a) dimostrazione del titolo di possesso: proprietà - usufrutto - affitto
Proprietà/comproprietà
Nel caso di proprietà la dichiarazione relativa al titolo di possesso sarà resa in sede di compilazione
della domanda di aiuto.
Nel caso di comproprietà deve essere prodotta da parte di tutti i comproprietari una dichiarazione
sostitutiva dell’atto di notorietà, modello a) allegato al presente bando, ai sensi degli articoli 46 e 47 del
DPR n. 445/2000.
Usufrutto
Nel caso di usufrutto la dichiarazione relativa al titolo di possesso sarà resa in sede di compilazione della
domanda di aiuto.
Affitto
In caso di affitto deve essere prodotta copia del contratto di affitto.
Il contratto di affitto deve essere registrato e, in caso di comproprietà, il contratto di affitto deve essere
sottoscritto da tutti i comproprietari o da soggetto fornito di procura speciale. Inoltre, il contratto di affitto
deve avere una durata almeno pari a quella minima prevista dalla scheda di misura 222 del PSR
Marche 2007/13 per la tipologia di impianto per cui viene richiesto il contributo .
In ogni caso, deve essere prodotta da parte del/dei proprietario/i una dichiarazione sostitutiva dell’atto di
notorietà, modello a) allegato al presente bando, ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR n. 445/2000.
b) documentazione fotografica dell’area oggetto di intervento con visioni panoramiche dell’intorno e con
indicazione della data di rilevazione;
c) planimetria in scala non inferiore a 1:10.000, con riportata l’area di intervento, la fascia fitoclimatica,
le carte dell’attitudine alla produzione del tartufo bianco e nero pregiati dell’Inventario Forestale Regionale
(IPLA 2000) e i punti di vista fotografici;
d) planimetria catastale in scala 1: 2000 con riportata l’area oggetto di intervento.
e) relazione generale:
La relazione generale descrive in dettaglio, anche attraverso specifici riferimenti agli elaborati grafici ed alla
pianificazione e normativa in materia ambientale e forestale, la coerenza degli interventi progettati con il
Piano Forestale Regionale (PFR), gli strumenti di Pianificazione delle Aree Naturali Protette (Parchi e riserve
naturali), le misure di conservazione dei siti della Rete Natura 2000 (ZPS e SIC) e la coerenza con quanto
previsto in materia di condizionalità.
In relazione alla scelta progettuale dovranno, inoltre, essere analizzati:
x i parametri stazionali (suolo, clima, topografia, morfologia, vegetazione naturale dell’intorno) per
individuare la fascia fitoclimatica dell’area di intervento e la/e specie/e che garantisca l’incremento
legnoso ottimale sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo a garanzia dell’efficacia
dell’investimento;
x con riferimento alle carte dell’attitudine alla produzione del tartufo bianco e nero pregiati dell’Inventario
Forestale Regionale (IPLA 2000), la classe di attitudine dell’area. Nel caso in cui il progetto interessi
un’area con “nessuna attitudine” occorre fornire validi elementi che provino che nella località vi sia
attitudine alla produzione del tartufo, a garanzia dell’efficacia dell’investimento.
x dovranno essere individuate le specie da utilizzare con riferimento al parametro composizione degli
ecosistemi forestali misti naturaliformi o del piano climatico vegetazionale in cui l’area ricade, a garanzia
del grado di attecchimento ed accrescimento e dell’inserimento paesistico e ambientale del nuovo
complesso boscato.
Fanno parte della relazione:
- la scelta delle specie, del sesto di impianto e del modello colturale, indicando in particolare la distanza delle
piante tra le file e sulle file, il tipo di mescolanza, l’eventuale consociazione con specie arbustive;
- l’elenco delle specie per tipologia di impianto e superfici imboschite;
- lo schema di impianto;
- la descrizione della preparazione del terreno e la messa a dimora delle piante;
- piano colturale ai sensi dell’art. 13 della l.r. 6/2005 redatto secondo il piano colturale tipo del Piano
Forestale regionale: risarcimenti, modalità e frequenza del controllo delle infestanti, lavorazioni superficiali,
lotta fitosanitaria, irrigazioni di soccorso, concimazioni, sfolli e diradamenti, ecc. Analisi delle principali
difficoltà tecniche ed operative che potranno essere incontrate durante la vita dell’impianto, con particolare
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riferimento al periodo di durata dell’impegno. Messa in evidenza degli accorgimenti da seguire per ridurre il
rischio di fallimento dell’impianto e delle possibili soluzioni da prendere a seguito della comparsa dei primi
segnali di difficoltà;
- quantificazione delle spese generali (progettazione e direzione dei lavori);
- descrizione, nel caso di lavori eseguiti in economia, dei lavori da eseguire in economia,
dell’organizzazione aziendale e dei mezzi ed attrezzature in dotazione dell’a stessa azienda;
f) elenco terreni dell’area oggetto di intervento con indicazione della superficie catastale e di quella oggetto
di imboschimento, espresse per ettaro, aree e centiare, e con l’indicazione del comune, foglio e particella
catastale e fascia altimetrica;
g) elenco degli atti autorizzativi (pareri, nulla osta, autorizzazioni, valutazione incidenza, ecc.), con allegati
(in originale o copia conforme) gli stessi atti;
h) computo metrico estimativo, redatto sulla base del vigente prezziario ufficiale della Regione Marche
in materia di lavori pubblici, con indicazione dei lavori da eseguire in economia.
Il progetto deve determinare, in ogni dettaglio, i lavori da realizzare ed i costi da sostenere in modo da
identificare ogni elemento progettuale per forma, tipologia, qualità, dimensione e prezzo.
Gli elaborati di progetto, in relazione alle caratteristiche del contesto paesistico ambientale interessato ed
alla tipologia di intervento, deve essere completa dello studio di incidenza sul quale è stata espressa la
valutazione di incidenza.
Lo studio di incidenza, se necessario, rientra tra i documenti della domanda cartacea.
14. RICEVIBILITA’
L’avvio del procedimento coincide con il giorno successivo alla presentazione della domanda presso
la Struttura decentrata Agricoltura competente per territorio, tenendo conto di quanto stabilito dal manuale
delle procedure approvato con DGR 773 dell’11-06-2008. Questa fase del procedimento viene espletata
attraverso il controllo :
a) che la documentazione cartacea richiesta dal bando non acquisita in formato elettronico sul SIAR sia
inserita in busta secondo le modalità sopra-riportate e sia pervenuta entro i termini stabiliti dal bando
(ore 13 del giorno 18/10/2013) ;
b) della verifica di inaffidabilità di cui all’art. 26 del Reg. (CE) 1975/2006. L’Autorità di gestione del PSR
Marche considera inaffidabile il richiedente nei confronti del quale, nel precedente (PSR 2000-2006) o
nell’attuale periodo di programmazione (PSR 2007-2013), si sia avviata e conclusa una procedura di
decadenza totale con relativa revoca degli aiuti con recupero degli indebiti percepiti, senza che sia
intervenuta la restituzione degli stessi.
L’Autorità di gestione rende disponibile ed aggiorna un apposito elenco sulla propria rete intranet dei soggetti
che ricadono in tale casistica .
15.
AMMISSIBILITA’
L’ammissibilità della domanda comprende l’analisi e la verifica delle condizioni di accesso e delle
limitazioni alle condizioni di accesso, nonché l’esame e la valutazione degli elaborati di progetto, con
riferimento agli atti di programmazione e pianificazione ed alle disposizioni normative per l’attività di
imboschimento.
In fase di ammissibilità è determinato, altresì, l’aiuto all’impianto sotto forma di contributo in conto
capitale, il premio annuale per la perdita di reddito ed il premio annuale per il costo di manutenzione della
durata di cinque anni, determinato sulla base del piano colturale.
L’ammissibilità è effettuata secondo le modalità stabilite dal Manuale delle procedure.
16. PROROGHE E VARIANTI
Per le eventuali proroghe e varianti, compresi gli adeguamenti tecnici e le modifiche progettuali non
sostanziali, si applica quanto previsto dal Manuale delle procedure e dei controlli della domanda di
pagamento dell’AdG del PSR Marche 2007/2013.
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ANNO XLIV • N. 75
17. FASI SUCCESSIVE ALLA GRADUATORIA REGIONALE
La liquidazione del contributo, unicamente a saldo finale, è determinata in funzione della superficie
effettivamente imboschita ed è subordinato, fatte salve le istruzioni applicative disposte dall’Organismo
Pagatore (OP) o dalla struttura delegata dall’OP, al rilascio della domanda di pagamento del contributo per
l’impianto di imboschimento su Siar entro le ore 13,00 del giorno 15/05/2015, entro lo stesso termine deve
essere fatta pervenire alla Struttura decentrata agricoltura (esclusi i presidi ad eccezione di Fermo)
competente per territorio, pena la decadenza del contributo, la seguente documentazione:
1. relazione tecnica descrittiva dell’impianto realizzato nella quale si descrivano dettagliatamente i lavori
realizzati, la superficie d’impianto espressa in ettari, aree e centiare e il numero delle piante messe a
dimora, l’elenco delle specie utilizzate, lo schema di impianto, le operazioni effettuate per la messa a
dimora delle essenze;
2. planimetria catastale in scala 1:2000 con riportata la misurazione dell’area oggetto di imboschimento,
la delimitazione dell’area oggetto di imboschimento ed i punti di vista fotografici;
3. elenco terreni dell’area oggetto di intervento con indicazione della superficie catastale e di quella
oggetto di imboschimento, espresse per ettaro, aree e centiare, e con l’indicazione del comune, foglio e
particella catastale e fascia altimetrica;
4. stato finale dei lavori analitico completo dei codici di riferimento delle voci di spesa, redatto in base al
prezzario regionale delle opere pubbliche o al prezziario delle opere agricole della Regione Marche
allegato alle disposizioni attuative.
Lo stato finale dei lavori dovrà essere distinto per categoria di opera e dovrà essere timbrato e firmato
dal tecnico progettista. Allo stato finale deve essere allegata dichiarazione sostitutiva di atto notorio del
Direttore dei Lavori relativa alla computazione dei lavori concernente la domanda di contributo
predisposta secondo lo schema dell’A.d.G. in applicazione del decreto n. 503/AFP del 26-07-2013.
Il prezzario ufficiale della Regione Marche, consultabile sul sito www.operepubbliche.marche.it vigente
al momento della domanda.
Per le eventuali lavorazioni non previste dai prezzari dovrà essere predisposta specifica analisi del
prezzo.
I lavori in economia (esclusivamente di natura agro-forestale) dovranno essere riportati nello Stato
Finale dei Lavori in un capitolo specifico e dettagliati in maniera analitica per ciascuna opera e con voci
di costo riferite al prezzario;
5. elenco riassuntivo delle fatture;
6. copia delle fatture e del relativo Documento di Trasporto. In sede di accertamento finale le fatture
originali, dopo il confronto con le copie presentate, verranno annullate con l’apposizione della dicitura
“Prestazione e/o fornitura inerente all’attuazione della Misura “2.2.2” del PSR Marche - Reg. CEE
1698/05”; Le fatture debbono recare, pena l’inammissibilità della spesa, il dettaglio dei lavori svolti con
specifico riferimento all’investimento finanziato;
7. Copia dei bonifici / Riba eseguiti, prodotti dalla Banca o dalla Posta, con il riferimento alla fattura per la
quale è stato disposto il pagamento;
8. Copia assegni emessi per il pagamento delle opere/beni rendicontati. Tale modalità di pagamento, per
quanto sconsigliata, può essere accettata, purché l’assegno sia sempre emesso con la dicitura “non
trasferibile” e il beneficiario produca l’estratto conto rilasciato dall’istituto di credito di appoggio riferito
all’assegno con il quale è stato effettuato il pagamento. Nel caso di pagamenti effettuati con assegni
circolari e/o bancari, è necessario allegare copia della "traenza" del pertinente titolo rilasciata dall'istituto
di credito;
9. Per pagamenti eseguiti con Carta di credito e/o bancomat produrre l’estratto conto rilasciato dall’istituto
di credito di appoggio riferito all’operazione con il quale è stato effettuato il pagamento. Non sono
ammessi pagamenti tramite carte prepagate;
10. documentazione fotografica dell’impianto;
11. certificazione sulla provenienza e qualità del materiale vivaistico rilasciata dal venditore, qualora
previsto, così come disposto dal Decreto Legislativo 10/11/2003, n. 386, ed in particolare dagli artt. 17 e
18 e dalla DGR Marche n.291/07. Il materiale vivaistico dovrà, inoltre, essere conforme, ove previsto,
alla normativa fitosanitaria nazionale vigente ovvero al Dec. Leg.vo 214/2005 (passaporto delle piante) e
Dec. Leg.vo 151/2000 (registrazione fornitore di materiale di moltiplicazione di piante ornamentali);
12. certificazione relativa alla micorizzazione rilasciata da istituti o enti accreditati in caso di utilizzo di
piante micorizzate.
13. Dichiarazione del Beneficiario, sottoscritta ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR 445 del 28 dicembre
2000, con la quale si attesta l’iscrizione alla gestione agricola INPS.
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ANNO XLIV • N. 75
La documentazione indicata ai punti 1., 2., 3., 4., deve essere datata e sottoscritta dal soggetto
richiedente, nonché timbrata e firmata dal direttore dei lavori o dal progettista.
Per quanto non previsto dal presente paragrafo si applica quanto previsto dal Manuale delle
procedure e dei controlli della domanda di aiuto e pagamento dell’AdG del PSR Marche 2007/2013, nonché
le “Linee guida sull’ammissibilità delle spese relative allo sviluppo rurale e ad interventi analoghi”.
La liquidazione del saldo del contributo, è concessa soltanto dopo l’effettuazione di un sopralluogo
aziendale inteso a verificare:
¾
¾
¾
¾
18.
l’effettiva realizzazione degli investimenti previsti e rendicontati;
il rispetto delle prescrizioni, dei vincoli e del raggiungimento degli obiettivi previsti dal programma
d’investimento;
la regolare esecuzione delle opere e degli acquisti previsti dal programma;
l’affissione di una targa informativa o di un cartello, a seconda se l’investimento ha avuto,
rispettivamente, un costo complessivo superiore a € 50.000,00 o a € 500.000,00, secondo gli
obblighi previsti dall’articolo 58 del Reg. (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre
2006, che stabilisce che i beneficiari sono tenuti a dare adeguata pubblicità al finanziamento
pubblico. Sia la targa che il cartello dovranno contenere la bandiera europea, corredata da una
spiegazione del ruolo della Comunità mediante la dicitura: “Fondo europeo agricolo per lo
sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali”.
OBBLIGHI DEI BENEFICIARI
Il beneficiario dell’aiuto deve rispettare le condizioni previste e richiamate nel presente bando per
tutta la durata dell’investimento.
Le condizioni previste per il rispetto dei criteri di gestione obbligatori (art. 3 e 4 Reg. CE 1782/03 ) e
delle buone condizioni agronomiche ed ambientali (art. 5 Reg. CE 1782/03), debbono essere rispettate su
tutta la superficie aziendale in possesso del beneficiario, così come risultante dal fascicolo aziendale
elettronico di cui al DPR 503/99.
Inoltre, il soggetto beneficiario deve rispettare le seguenti condizioni:
x il sistema agro forestale deve essere sempre costituito da agricoltura estensiva da una parte
(es.cerealicoltura e/o foraggere in rotazione) e da attività silvicola dall’altra;
x non destinare ad altro uso, per tutta la durata dell’impegno, la superficie impiantata ed accertata in sede
di verifica finale;
x gestire l’impianto sino al termine del turno conformemente alle indicazioni contenute nel piano di coltura
redatto dal tecnico, sottoscritto dal beneficiario e approvato dall’Amministrazione;
x eseguire gli interventi colturali riconducibili alla ordinaria e razionale manutenzione dell’ impianto e alla
prevenzione dagli incendi boschivi;
x non eseguire il taglio anticipato delle piante e l’estirpazione delle ceppaie, gli innesti e le irrazionali
potature;
x non eseguire tagli di ceduazione, sfolli e diradamenti non autorizzati ;
x devono essere assicurati gli eventuali risarcimenti delle fallanze e tutte le restanti cure culturali previste
nel progetto per almeno 10 (dieci) anni;
x devono essere realizzati impianti conformi alle norme in materia paesaggistica, ambientale e di difesa
del suolo, nonché in materia di certificazione di materiale di propagazione;
x realizzare l’intervento ammesso a contributo in conformità alla documentazione progettuale della
domanda cartacea;
x non modificare la destinazione d’uso del suolo imboschito per la durata minima dell’impianto;
x provvedere alla custodia dell’imboschimento ed alla sua difesa contro i danni di qualsiasi natura;
x non esercitare il pascolo sulla superficie imboschita;
x consentire l’accesso al fondo al personale incaricato all’attività di verifica e controllo dei lavori di
imboschimento;
x essere in regola con le norme in materia previdenziale ed assicurativa;
x conservare e mettere a disposizione delle strutture regionali, dell’Organismo Pagatore e della
Commissione Europea per dieci anni successivi al pagamento del contributo da parte dell’Organismo
Pagatore, la documentazione connessa alla realizzazione degli interventi ammessi a contributo a pena
di revoca del finanziamento liquidato;
x dare adeguata pubblicità al finanziamento pubblico, secondo gli obblighi previsti dall’articolo 58 del Reg.
(CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006, conforme alle specifiche grafiche di cui al
punto 4 dell’Allegato VI del Reg. 1974/2006. Per investimenti di costo complessivo superiore a €
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50.000,00 mediante l’affissione di una targa informativa, per investimenti di costo complessivo superiore
a € 500.000,00 mediante l’affissione di un cartello; targa o cartello dovranno contenere la bandiera
europea, corredata di una spiegazione del ruolo della Comunità mediante la dicitura: “Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali”;
x rispettare tutte le condizioni previste nel bando e dalle altre normative comunitarie, nazionali e regionali
in materia.
Il mancato rispetto delle condizioni sopra richiamate ed elencate comporta la decadenza o la revoca del
contributo.
E’ consentito, senza la decadenza e la revoca dell’aiuto, il passaggio ad un altro soggetto qualora il
soggetto subentrante, oltre a proseguire gli impegni e rispettare gli obblighi alle medesime condizioni, sia in
possesso, al momento della richiesta di subentro da inoltrare alle strutture decentrate agricoltura, di tutte le
condizioni e limitazioni di accesso del presente bando.
19. TUTELA DEI DIRITTI DEL RICHIEDENTE
L'ufficio presso il quale si può prendere visione degli atti è quello del dirigente della Struttura.
territorialmente competente per la presa in carico della domanda.
Allo stesso ufficio è possibile presentare memorie ed ulteriore eventuale documentazione, nonché
presentare segnalazioni in caso di ravvisata inerzia dell’amministrazione.
Avverso gli atti con rilevanza esterna emanati dagli A.d.G. è data facoltà all’interessato di avvalersi del
diritto di presentare ricorso secondo le modalità previste dal manuale delle procedure dell’Autorità di
Gestione approvato con DGR n. 773 del 11/06/2008.
La misurazione della superficie effettivamente imboschita è effettuata secondo le modalità definite
dall’Organismo Pagatore AGEA.
20.
INFORMATIVA AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 30/06/2003 N.196 E SUCCESSIVE
MODIFICAZIONI ED INTEGRAZIONI
I dati acquisiti dai beneficiari nelle diverse fasi procedurali vengono trattati nel rispetto della normativa
vigente ed in particolare al Decreto Legislativo n. 163/2003 “Codice in materia di protezione dei dati
personali”.
Al fine di esplicitare l’obbligo comunitario di pubblicare le informazioni relative ai beneficiari di fondi
provenienti dal bilancio comunitario (Reg CE n. 1995/2006 del Consiglio) l’Autorità di Gestione del PSR
2007-2013 pubblica l’elenco dei beneficiari (con relativo titolo delle operazioni e importi della partecipazione
pubblica assegnati a tali operazioni) del sostegno allo sviluppo rurale da parte del FEASR - Fondo Europeo
Agricolo per lo Sviluppo Rurale (Reg. CE 1974/2006, all. VI).
21. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Il Dr.Fabrizio Cerasoli, funzionario del Servizio Agricoltura Forestazione e Pesca è responsabile del
procedimento relativo alla misura 2.2.2. ” Primo impianto di sistemi agroforestali su terreni agricoli” del
PSR Marche 2007-2013.
Ai sensi della legge 241/1990 e s.m.i, il procedimento si intende avviato il primo giorno lavorativo utile
successivo alle scadenze fissate per la presentazione delle domande da parte dei soggetti richiedenti.
La presente ha valore di comunicazione di avvio del procedimento nei confronti dei richiedenti.
22. DISPOSIZIONI GENERALI
Per quanto non specificato nel presente atto, si applicano le norme e disposizioni contenute nel
Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 e le vigenti disposizioni comunitarie, nazionali e regionali.
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Mis.222 - Modello a)
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA
ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR 445 del 28/12/2000
Il/La sottoscritto/a………………………………………, nato a…………………………..…(Prov. ……)
il………………………..C.F…………………….…………,P.IVA……………………………………………
residente in via ……………………………………….., Comune di ………...……………….(Prov…….)
in riferimento alla domanda di aiuto presentata dal ………………………………………………………………….
domanda per accedere agli aiuti previsti dalla Misura 2.2.2 “Primo impianto di sistemi agroforestali su
terreni agricoli” del PSR Marche 2007/13 per l’annualità 2013, ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR 445
del 28/12/2000, consapevole che in caso di dichiarazione mendace o non conforme al vero incorrerà nelle
sanzioni previste dall’articolo 76 del DPR 445/2000 e nella perdita dei benefici ai sensi dell’articolo 75 del
medesimo decreto.
DICHIARA
in qualità di proprietario/comproprietario delle superfici agricole oggetto della domanda di aiuto sotto
indicate:
Comune
x
x
x
Foglio
Particella
Superficie
di essere a conoscenza e di acconsentire all’effettuazione degli interventi richiesti ;
che l’area distinta al catasto terreni (particella/e – foglio/i catastale/i – Comune/i), oggetto di richiesta di
aiuto ai sensi della Misura 2.2.2., è di proprietà/comproprietà dello sottoscrivente ed è libera da
qualsiasi vincolo e diritto d’uso;
di essere a conoscenza che i terreni resteranno gravati dalle prescrizioni e dai vincoli previsti dalla
misura 2.2.2. e dalla relativa normativa comunitaria, nazionale e regionale.
Luogo e data………………..
FIRMA
_________________________________________
(La sottoscrizione deve essere accompagnata dalla
copia del documento di identità personale)
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ATTI DEGLI ORGANI
GIURISDIZIONALI
DI INTERESSE REGIONALE
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medesimo Ente e, infine, di membro del consiglio
predetto in rappresentanza dell'assessore regionale
all'ambiente;
- che l'Acacia Scarpetti, prima del deposito del ricorso avvenuto il 16/3/2012, risulta aver rassegnato le
proprie dimissioni: in data 25/5/2010 dalla carica
di membro del consiglio direttivo dell'Ente in rappresentanza del Comune di Pesaro; in data
25/6/2011 dalla carica di presidente dell'Ente: in
data 25/11/2011 dalla carica di membro del consiglio direttivo dell'Ente in rappresentanza dell'assessore regionale;
- che tale circostanza evidenzia da sola l'infondatezza della pretesa, giacché, secondo l’interpretazione del Supremo Collegio, “il termine di dieci giorni - dalla data in cui é venuta a concretizzarsi la
causa di ineleggibilità o di incompatibililà - per la
cessazione, da parte del candidato eletto, delle
funzioni incompatibili con la carica da assumere,
previsto dall'art 6 della legge 23 aprile 1981, n.
154, non sancisce una automatica sanzione di
decadenza nel caso di inosservanza dell'adempimento da parte del candidato medesimo, ma concede a questo uno “spatium deliberandi", con la
conseguenza che la rimozione della causa di
incompatibilità, pur se avvenuta successivamente
al decorso di quel termine, preclude sia l’instaurazione del procedimento previsto dall'art. 7 della
citata legge n. 154 del 1981 per la dichiarazione
della decadenza dalla carica, sia l’azione popolare, di cui all'art 9 bis del d.P.R. 16 maggio 1960,
n. 570, preordinata, al pari di tale procedimento
amministrativo ad una dichiarazione siffatta”
(Cass. 1993 n. 4642; conf. Cass. 2004 n. 12809,
secondo cui “il principio, già affermato in relazione alle disposizioni di cui agli artt. 6 e 7 della legge n. 154 del 1981, della tempestività ed utilità
della rimozione delle causa di incompatibilità del
candidato eletto, ancorché tardiva rispetto al termine stabilito e tuttavia intervenuta in un momento anteriore al promuovimento del giudizio finalizzato all'accertamento della causa di incompatibilità, opera anche con riferimento alla nuova disciplina elettorale di cui al D.Lgs. n. 267 del 2000, le
cui disposizioni - segnatamente gli artt. 68, che
riprende nella sua formulazione letterale l’art. 6
della legge 154 cit. e l’art. 70, che disciplina l’azione popolare con rinvio all'art. 82 d.P.R. n. 570
del 1960 - ripetono il medesimo sistema);
- che, peraltro, lo stesso resistente risulta aver rispettato il termine di cui all'art. 7 della legge n. 154 del
1981, il quale si applica - si badi - non solo alla
condizione di incompatibilità che si verifica successivamente alla elezione, ma anche a quella che
“esista al momento della elezione”, come nella fattispecie:
_______________________________________________________
Tribunale di Ancona
Ordinanza 18/07/2013 del Tribunale di
Ancona Seconda sezione civile: causa civile di
prima istanza iscritta al n. 1066 del ruolo
generale degli affari contenziosi civili del 2012
promossa dalle Sigg.re Donini Ninel e Palazzetti Barbara contro il consigliere regionale
Acacia Scarpetti Luca e nei confronti della
Regione Marche e dell'Assemblea Legislativa
della Regione Marche.
IL TRIBUNALE
riunito in camera di consiglio nelle persone-dei
magistrati:
dr.ssa Edi Ragaglia Presidente
dr. Pietro Merletti giudice
dr. Fabrizio Melucci giudice relatore
nella causa civile di prima istanza iscritta al n. 1066
del ruolo generale degli affari contenziosi civili dell'anno 2012, promossa da Donini Ninel e Palazzetti
Barbara contro Acacia Scarpetti Luca e nei confronti di Regione Marche e Assemblea Legislativa
Regione Marche, a scioglimento della riserva di cui
all'udienza del 9/5/2013, ha emesso la seguente ordinanza
rilevato
- che le ricorrenti hanno proposto domanda (ed azione popolare) ai sensi del d.P.R. n. 570 del 1960 e
dell'art. 70 d.lgs. n. 267 del 2000, richiamato dall'art. 19 della legge n. 108 del 1968, come modificato dall'art. 34 del d.lgs. n. 150 del 2011, chiedendo che, accertata l'incompatibilità ex art 3,
comma 1, n. 1, della legge n. 154 del 1981, del
consigliere regionale Acacia Scarpetti, ne sia
dichiarata la decadenza dalla carica.
- che a tal fine le ricorrenti deducono l'inosservanza
del termine previsto dall'art. 6 della legge n. 154
del 1981, ora trasfuso nell'art. 68 d.lgsa. n. 267 del
2000 e tuttora vigente per i consiglieri regionali,
assumendo che tale inosservanza comporterebbe
l'automatica decadenza;
- Che l'incompatibilità, per quanto dedotto, deriva
dalla carica di componente del consiglio direttivo
dell'Ente Parco dei Monte San Bartolo in rappresentanza del Comune di Pesaro, di presidente del
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
- che infatti prima che l'assemblea procedesse alla
contestazione di cui all'art. 7, da cui decorre il termine de quo, il resistente provvide, a rassegnare in
data 25/5/2010 le proprie dimissioni dalla carica di
componente del consiglio (doc. n. 2 resistente),
donde l'assemblea legislativa, informata anche
della sussistente carica di presidente dell'Ente Parco (v. verbale doc. n. 3 resistente), provvide alla
convalida dell'elezione con atto del 15/6/2010;
parimenti, prima che l'assemblea procedesse, su
determinazione in data 28/11/2011 dell'ufficio di
presidenza (doc. n. 9 resistente), alla contestazione
della causa di incompatibilità con la carica di
membro del consiglio su delega dell'assessore
regionale - carica assunta con atto del 28/7/2010
(doc. n. 4 resistente) - il resistente provvide a rassegnare le proprie dimissioni anche da detta carica
con atto del 25/11/2011 (doc. n. 10 resistente):
- che, pertanto, il ricorso deve essere disatteso con
aggravio di spese processuali, atteso che, in tema
di contenzioso elettorale, l'art. 91 c.p.c. é applicabile anche al procedimento giurisdizionale instaurato a seguito di azione popolare (cfr. Cass. 2004
n. 12806: Cass. 2002 n. 1812B)
getti di nuove Imprese da finanziare con il Prestito d'Onore Piceno.
IL DIRIGENTE
omissis
DETERMINA
1) di approvare lo schema di avviso per l’adesione
alla convenzione per l'attuazione del Prestito
d'Onore Piceno" e i relativi allegati: n. 1) schema
di istanza di adesione alla convenzione sul Prestito d'Onore Piceno, n. 2) Convenzione per l'attuazione dell'iniziativa denominata "Prestito d'Onore Piceno" e n. 3) schema di Avviso pubblico
per la presentazione di progetti di nuove imprese
da finanziare con il Prestito d' Onore Piceno e
suoi allegati, che costituiscono parte integrante e
sostanziale della presente determina;
2) di pubblicare l'avviso per l'adesione alla convenzione per l’attuazione del "Prestito d'Onore Piceno", la convenzione per l'attuazione dell'iniziativa denominata "Prestito d'Onore Piceno", comprensiva dell'allegato schema di Avviso pubblico
per la presentazione di progetti di nuove imprese
da finanziare con 2 prestito d'onore piceno, come
approvati al precedente punto n. 1, all'albo pretorio e sul sito informatico dell' Ente www.provincia.ap.it;
3) di pubblicare il presente provvedimento unitamente all'avviso per l'adesione alla convenzione
per l'attuazione del "Prestito d'Onore Piceno" e
lo schema di istanza di adesione alla convenzione sul Prestito d'Onore Piceno sul Bollettino
Ufficiale della Regione Marche senza gli ulteriori allegati, per la cui consultazione si rinvia al
sito istituzionale della Provincia www.provincia.ap.it;
4) di dare atto che una volta terminate le procedure
relative alle adesioni pervenute dalle banche o
intermediari finanziari per la sottoscrizione della
convenzione per l'attuazione dell'iniziativa denominata “Prestito d'Onore Piceno” si procederà
alla pubblicazione integrale dell'Avviso pubblico
per la presentazione di progetti di nuove imprese
da finanziare con Il Prestito d'Onore Piceno,
approvato al precedente punto 1, all'albo pretorio, sul sito internet dell'Ente e per estratto con i
relativi allegati al BURM;
5) di fissare il termine massimo di presentazione delle domande da parte dei destinatari del Prestito
d'Onore Piceno, di cui all'art. 12 dell'avviso pubblico per la presentazione di progetti di nuove
imprese da finanziare con il Prestito d'Onore
Piceno, alla data del 31/12/2014 in analogia alla
scadenza prevista nell'avviso pubblico relativo al
Prestito d'Onore regionale, fermo restando il
P.Q.M.
respinge il ricorso e condanna Donini Ninel e Palazzetti Barbara, in solido, a rifondere alle parti costituite le spese di lite, che si liquidano, per ciascuna di
dette parti, in Euro 2.500,00 per compenso professionale, oltre IVA e CPA come per legge.
Si comunichi.
Ancona, 18/7/2013.
Il Presidente
Dr.ssa Edi Ragaglia
Il Giudice estensore
Dr. Fabrizio Melucci
ATTI DI ENTI LOCALI E DI ALTRI
SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI
_______________________________________________________
Provincia di Ascoli Piceno
Determinazione del dirigente n. 328 del
17/09/2013 - Approvazione Avviso Pubblico
per l'adesione alla convenzione per l'attuazione del Prestito d'Onore Piceno e dello schema
di avviso pubblico per la presentazione di pro-
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"Prestito d'Onore Piceno". Il prestito è assistito
dal fondo di garanzia regionale per il Piceno dell'ammontare di Euro 500.000,00 imputati all'ASSE II del Fondo Sociale Europeo secondo quanto specificato nell'art. 3 dell'allegata convenzione.
10. SOGGETTI AMMESSI ALL'ADESIONE:
possono aderire e sottoscrivere la convenzione
allegata al presente Avviso le banche iscritte
all'Albo per l'esercizio dell'attività bancaria di
cui al D. Lgs. 01/09/1993, n. 385 e gli intermediari finanziari iscritti nell'elenco previsto dall'art. 106 del predetto testo unico D.Lgs.
01/09/1993, n. 385, presenti con propri sportelli nel territorio della Provincia di Ascoli Piceno
o che si impegnino ad aprirli prima della scadenza della predetta convenzione.
11. CRITERI PER L'INDIVIDUAZIONE
DEGLI ENTI CONCEDENTI IL CREDITO
Saranno prese in considerazione, pertanto, le
istanze di, adesione delle banche o intermediari
finanziari secondo l'ordine cronologico di ricezione del Fax a partire dalla data di pubblicazione della presente convenzione all'Albo Pretorio provinciale on line e fino ad esaurimento
del fondo di garanzia di 500.000,00.
12. INDIRIZZO PRESSO CUI INVIARE L'ISTANZA DI ADESIONE ALLA CONVENZIONE "PRESTITO D'ONORE PICENO:
L'istanza di adesione allegata al presento avviso
deve essere compilata e trasmessa, unitamente
alla copia fotostatica di un documento di identità in corso di validità del firmatario, alla Dirigente del Servizio Formazione Professionale e
Politiche, Attive della Provincia di Ascoli Piceno, secondo la seguente modalità:
- Via fax al numero: 073.6277.418
ALLLEGATI:
n. 1 Istanza di adesione alla convenzione
n. 2 Schema di convenzione per l'attuazione dell'iniziativa denominata “PRESTITO D'ONORE PICENO”
limite massimo di finanziamenti concessi derivante dall'esaurimento del credito tenuto conto
degli importi sottoscritti dai soggetti finanziatori;
6) di dare atto che il presente provvedimento non
comporta oneri a carico del Bilancio Provinciale;
7) di trasmettere la presente determina:
a) Al Segretario Generale;
b) All’Assessore alla Formazione Professionale e
Politiche Attive del Lavoro;
c) Al Dirigente del Servizio Economico finanziario
Trasmettere il 2° originale del presente provvedimento dirigenziale al Segretario Generale per gli
adempimenti previsti nello Statuto Provinciale.
Il Dirigente
Menicozzi Dr.ssa Matilde
AVVISO PER L'ADESIONE ALLA
CONVENZIONE PER L'ATTUAZIONE DEL
"PRESTITO D'ONORE PICENO"
DETTAGLI DELL'ADESIONE
1. TITOLO: Adesione alla convenzione per l'attuazione dell'iniziativa denominata "PRESTITO
D'ONORE PICENO"
2. TERMINI DI ADESIONE ALL'INTERVENTO: Dalla data di pubblicazione del presente
avviso all'albo pretorio on line provinciale fino al
termine di durata della convenzione allegata
(31.12.2013)
3. ENTE: Provincia di Ascoli Piceno
4. SERVIZIO: Formazione Professionale e Politiche Attive del Lavoro
5. RESPONSABILE
PROCEDIMENTO:
Dott.ssa Matilde Menicozzi
6. CONTATTO: Dott.ssa Carla Urbani
7. E-MAIL: [email protected]
8. TELEFONO: 0736277415-470
9. OGGETTO: individuazione modalità di adesione alla convenzione per l'attuazione del "Prestito
d'Onore Piceno" da parte delle banche iscritte
all'albo per l'esercizio dell'attività bancaria, di cui
al D.Lgs. 01/09/1993, n. 385 e degli intermediari finanziari iscritti nell'elenco previsto dall'art.
106 del predetto testo unico D.Lgs. 01/09/1993,
n. 385 che siano disposti a concedere credito a
medio termine, con esclusione del ricorso a
garanzie di qualunque tipo, ai beneficiari del
La Dirigente
Servizio Formazione Professionale e
Politiche Attive del Lavoro
dott.ssa Matilde Menicozzi
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
- la legge regionale n. 10 del 06/04/1998;
- il decreto del Presidente della Provincia di Ascoli
Piceno n. 13 del 12/04/2011 e succ.
modifiche;
- la deliberazione della Giunta Provinciale n. 564 del
12.12.2005;
- lo Statuto Provinciale e l'atto di Giunta n. 21 del
29/01/2010;
_______________________________________________________
Provincia di Ascoli Piceno
Determinazione del Dirigente n. 760 del
12/09/2013.
IL DIRIGENTE
omissis
DETERMINA
Il Dirigente del Servizio Tutela Ambientale - C.E.A.
-Rifiuti - Energia - Acque - Sistemi e Bacini di Trasporto della Provincia di Ascoli Piceno, in qualità di
Presidente della Commissione provinciale per l'accertamento dell'idoneità all'esercizio del trasporto
persone con mezzi pubblici non di linea, nominata
con Decreto del Presidente della Provincia di Ascoli
Piceno n. 13 del 12/04/2011 e successive modifiche,
sentita detta Commissione Provinciale
1) di approvare l'allegato bando pubblico per l'ammissione agli esami di idoneità all'esercizio dei
trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea per la 2^ sessione dell'anno 2013
e lo schema di domanda di partecipazione, che
costituiscono parti integranti e sostanziali del
presente atto;
2) di dare la massima pubblicità al suddetto bando
attraverso la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche, l'affissione all'Albo
Pretorio della Provincia di Ascoli Piceno e la
pubblicazione sul sito Internet della Provincia di
Ascoli Piceno;
3) di dare esecuzione al procedimento con il presente disposto, designandone, a norma dell'art. 5
della Legge 241/1990, a responsabile l'I.D.
Andreina Ducci;
4) di dare atto che il presente provvedimento non
comporta onere diretto o indiretto a carico del
bilancio provinciale;
5) di trasmettere il 2° originale del presente provvedimento al Segretario Generale per gli adempimenti previsti dallo Statuto.
RENDE NOTO
che è indetto un bando pubblico per l'ammissione
agli esami per il conseguimento dell'idoneità all'esercizio del trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea, con le modalità e nei termini di seguito indicati.
Sentita la Commissione Provinciale per l'accertamento dell'idoneità all'esercizio del trasporto di persone con mezzi pubblici non di linea, è stata fissata
la data per l'espletamento della seconda sessione
annuale relativa all'anno 2013 per l'esame per il conseguimento dell'idoneità di cui sopra per il giorno
28 novembre 2013 (giovedì) a far tempo dalle ore
9,30.
L'esame si svolgerà presso i locali della Motorizzazione Civile di Ascoli Piceno, in Zona Basso Marino
di Ascoli Piceno, salvo diversa disponibilità che
verrà eventualmente comunicata ai candidati.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
I.D. Andreina Ducci
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
Dott. Giuseppe Serafini
Requisiti e condizioni per l'ammissione
Possono sostenere l'esame presso la Provincia di
Ascoli Piceno anche soggetti non residenti nell'ambito territoriale provinciale.
Possono prendere parte alla selezione:
- gli aspiranti conducenti di autovetture (9 posti
compreso il conducente);
- gli aspiranti conducenti di veicoli a trazione animale;
- gli aspiranti conducenti di motocarrozzette;
- gli aspiranti conducenti di natanti.
Allegato 1
BANDO PUBBLICO PER L'AMMISSIONE
AGLI ESAMI DI IDONEITÀ ALL'ESERCIZIO
DEL TRASPORTO DI PERSONE MEDIANTE
AUTOSERVIZI PUBBLICI NON DI LINEA.
2^ SESSIONE ANNO 2013
VISTO:
- la legge quadro n. 21 del 15/01/1992 riguardante i
principi generali relativi al trasporto di persone
mediante autoservizi pubblici non di linea;
Gli interessati devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
1. compimento del ventunesimo anno di età alla data
di scadenza del termine di presentazione della
domanda;
2. possesso della patente di abilitazione professionale prescritta dalle vigenti norme di legge per la
guida dei veicoli di cui si chiede l'idoneità ad
esercitare la professione di conducente per il trasporto pubblico non di linea;
3. possesso del certificato di abilitazione professionale (CAP);
4. possesso del titolo professionale marittimo di cui
al R.D. 30 marzo 1942 n. 327, qualora sia richiesta l'idoneità quale conducente di natanti;
5. non essere stati condannati con sentenza passata
in giudicato per delitti non colposi a pena restrittiva della libertà personale superiore a due anni;
6. non essere stati sottoposti alle misure di prevenzione di cui alla L. n. 1423 del 27/12/1956.
I requisiti devono essere posseduti entro la data di
scadenza del termine utile per la presentazione della
domanda di ammissione all'esame fissata dal bando.
La cittadinanza italiana non costituisce requisito
indispensabile per l'ammissione agli esami; possono
presentare domanda: i cittadini italiani, i cittadini di
uno. degli Stati membri dell'Unione Europea stabiliti in Italia, i cittadini extracomunitari muniti di regolare permesso di soggiorno.
ANNO XLIV • N. 75
razione le domande che, per qualsiasi ragione, non
saranno pervenute all'indirizzo sopra indicato entro
la data stabilita.
La Provincia di Ascoli Piceno declina ogni responsabilità connessa ad omissioni o ritardi relativi all'inoltro dell'istanza, per disguidi postali, fatti comunque imputabili a terzi, casi fortuiti o di forza maggiore.
La Provincia di Ascoli Piceno, inoltre, non si assume
responsabilità alcuna per omissioni, ritardi, o disguidi relativi alle comunicazioni trasmesse ai candidati
in conseguenza di omesse o errate indicazioni del
recapito o di mancate o tardive comunicazioni dei
cambiamento dell'indirizzo specificata
Nelle domande il candidato deve dichiarare, ai sensi
degli artt. 46 e 47 del DPR n. 445/2000:
1. nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza (indicare se le comunicazioni devono essere
inviate ad altro indirizzo), recapito telefonico,
codice fiscale, cittadinanza e, per i cittadini di
Stati non appartenenti all'Unione Europea, il possesso del permesso di soggiorno;
2. di voler sostenere l'esame per il conseguimento
dell'idoneità di: conducente di autovetture (9
posti compreso il conducente); conducente di
veicoli a trazione animale; conducente di motocarrozzette; conducente di natanti (si deve scegliere una delle possibilità);
3. di essere in possesso di tutti i requisiti di cui al
presente bando,
4. di essere consapevole che quanto dichiarato nella
domanda può essere soggetto ai controlli di legge ai sensi dell'art. 71 del DPR n. 445/2000 e delle conseguenze di carattere amministrativo e
penale previste dagli artt. 75 e 76 dei citato DPR,
nel caso di dichiarazioni mendaci o atti falsi.
La domanda può essere sottoscritta dall'interessato
in presenza del dipendente addetto del Servizio
Tutela Ambientale - C.E.A. - Rifiuti - Energia Acque - Sistemi e Bacini di Trasporto o essere presentata unitamente alla fotocopia di un valido documento di identità del sottoscrittore.
Alla domanda dovranno essere allegati:
- copia fotostatica della patente prescritta dalle
vigenti norme di legge per la guida del veicolo,
che vale anche come documento d'identità;
- copia fotostatica del certificato di abilitazione professionale (C.A.P.);
- copia fotostatica dei titolo professionale marittimo,
per l'iscrizione alla sezione riservata ai conducenti
di natanti;
- per i cittadini extracomunitari, copia fotostatica del
permesso di soggiorno;
- attestazione del versamento di euro 50,00, sul c/c
postale n. 13951637 intestato a:
Domanda di ammissione all'esame
La domanda di ammissione all'esame, redatta su carta legale, secondo lo schema di seguito riportato,
unitamente alla copia fotostatica di un documento di
identità in corso di validità del sottoscrittore, dovrà
essere indirizzata alla "Commissione provinciale per
l'accertamento dei requisiti d'idoneità all'esercizio
del trasporto persone mediante autoservizi non di
linea", presso l'Amministrazione Provinciale - Servizio Tutela Ambientale - C.E.A. - Rifiuti - Energia Acque - Sistemi e Bacini di Trasporto - Piazza Simonetti, 36 - 63100 Ascoli Piceno e presentata o a mezzo raccomandata con avviso di ricezione al suddetto
indirizzo, o al protocollo dell'Ente in Piazza Simonetti, 36 di Ascoli Piceno, (nel caso di spedizione
postale la busta deve recare all'esterno la dicitura
"esame per idoneità trasporto persone mediante
autoservizi non di linea" e se contiene più istanze
deve altresì indicare i vari nominativi espressamente, sempre all'esterno della busta).
Nel primo caso farà fede la data di spedizione che
figurerà dal timbro apposto sulla busta da parte dell'Ufficio Postale, nell'altro, il timbro di arrivo apposto dall'incaricato al protocollo.
La scadenza ultima di presentazione della domanda
è venerdì 25 ottobre 2013.
Il termine per la presentazione delle domande è
perentorio e, pertanto, non saranno prese in conside-
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Amministrazione Provinciale - Servizio Tesoreria 63100 Ascoli Piceno, con indicazione obbligatoria
della causale "diritti di partecipazione esami trasporto persone c/o Servizio Trasporti".
Le somme versate quale contributo per l'istruttoria,
una volta presentate in commissione, non verranno
rimborsate in nessun caso.
Il contributo versato non sarà rimborsato anche nel
caso in cui il richiedente non venga ammesso alla
prova d'esame.
La Commissione provvederà ad inviare ai candidati
esclusi e a quelli ammessi con riserva apposita
comunicazione motivata, con lettera raccomandata
A. R..
I candidati ammessi sono tacitamente convocati e
l'elenco dei soli candidati ammessi all'esame
verrà pubblicato sul sito Internet della Provincia
di Ascoli Piceno, alla pagina relativa al Servizio
Trasporti, almeno quindici giorni prima della
data d'esame.
Ai candidati ammessi verrà inviata comunicazione
solo nel caso venga modificata la data o la sede dove
si svolgeranno gli esami rispetto a quanto indicato
nel bando d'esami.
Gli stessi dovranno presentarsi per sostenere l'esame
nel luogo, data e ora ivi indicati, muniti di codice
fiscale, della patente di guida dei veicoli per cui si
chiede l'idoneità ad esercitare la professione, del
CAP o del titolo professionale marittimo di cui al
R.D. n. 327 dei 30/03/1942.
Ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003, si informa che i dati
personali saranno trattati esclusivamente per le funzioni istituzionali dell'Ente relative al presente contesto amministrativo. Il titolare dei dati potrà esercitare i diritti previsti dall'art. 7 del D.Lgs. n. 196/2003
e secondo le modalità fissate nei successivi artt. 8 e
9.
Per ogni eventuale informazione e per ritirare, eventualmente, la copia del presente bando e dello schema di domanda, che comunque verranno inseriti nel
sito internet. della Provincia di Ascoli Piceno, www.
provincia .ap.it, è possibile contattare la segreteria
della Commissione - Servizio Tutela Ambientale C.E.A. - Rifiuti - Energia - Acque - Sistemi e Bacini
di Trasporto - Via Marche snc - Zona Pennile di Sotto - Ascoli Piceno - telefono 0736 277906 (centralino 0736 2771), solamente nelle giornate di martedì e
giovedì.
ANNO XLIV • N. 75
- normative regionali in materia di autoservizi pubblici non di linea;
- norme di esercizio tecnico, norme per la manutenzione dei veicoli, tutela dell'ambiente in relazione
all'utilizzazione e manutenzione di veicoli;
- disposizioni legislative, regolamentari e amministrative in materia di sicurezza della circolazione e
prevenzione degli incendi;
- norme comportamentali nei confronti dell'utenza
portatrice di handicap.
I conducenti di veicoli a trazione animale devono
dimostrare di possedere nozioni in materia di manutenzione dei veicoli e nozioni sulla guida e la custodia degli animali da tiro, nonché, ove non siano in
possesso di patente di guida, di adeguata conoscenza delle norme concernenti la circolazione sulle strade e la sicurezza dei veicoli.
Qualora presentino domanda di partecipazione all'esame aspiranti conducenti di natanti, si provvederà a
partecipare agli stessi l'integrazione dei quiz di cui
sopra relativamente alla specifica attività.
Il materiale oggetto d'esame per quanto attiene gli
aspiranti conducenti di autovetture, di veicoli a trazione animale e di motocarrozzette è composto da n.
500 quiz con le relative risposte esatte, oltre ai quiz
integrativi per i candidati all'esame per veicoli a trazione animale.
Copia dei quiz di cui sopra, che comunque verranno
inseriti nel sito Internet della" Provincia di Ascoli
Piceno: www.provincia.ap.it, potrà essere ritirata
presso la segreteria della Commissione -. Servizio
Tutela Ambientale - C.E.A. - Rifiuti - Energia Acque - Sistemi e Bacini di Trasporto, in Via Marche snc - Zona Pennile di Sotto - Ascoli Piceno telefono 0736 277906 (centralino 0736 2771), solamente nelle giornate di martedì e giovedì.
Prova d'esame
L'esame consisterà in una prova scritta mediante
quiz a risposta multipla predeterminata. Nella seduta d'esame, un candidato sceglierà una busta delle tre
predisposte dalla Commissione. Ciascuna busta conterrà n. 25 quiz sorteggiati; verranno: assegnati ai
candidati non più di quarantacinque minuti per lo
svolgimento della prova. Saranno giudicati idonei
quei candidati che avranno risposto esattamente ad
almeno n. 20 quiz.
Al termine di ogni seduta d'esame, la Commissione
esaminatrice formerà l'elenco dei candidati che hanno sostenuto la prova, con l'indicazione per ciascuno
del numero delle risposte esatte fornite. L'elenco,
sottoscritto dal presidente o da altro membro eventualmente designato dal. presidente e dal segretario,
sarà affisso nel medesimo giorno nella sede della
prova d'esame.
Programma d'esame
L'esame consiste in una prova scritta basata su quesiti, o quiz, a risposta multipla predeterminata, concernenti le seguenti materie:
- elementi di geografia e toponomastica della Regione Marche;
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Diario e sede della prova d'esame
I candidati ammessi dovranno presentarsi il giorno
di giovedì 28/11/2013, presso la sede e all'ora indicati nel presente bando, senza ricevere comunicazione alcuna; mentre ai candidati ammessi con riserva o
non ammessi, sarà inviata lettera raccomandata A.R.
almeno 15 giorni prima la data dell'esame. Per gli
ammessi con riserva verrà indicato il motiva della
riserva, da sanare entro la data dell'esame.
La mancata presentazione dei candidati nel giorno,
ora e luogo comunicati comporterà l'automatica
esclusione dall'esame, a prescindere dalle motivazioni addotte.
I candidati dovranno presentarsi muniti di idoneo
documento di riconoscimento in corso legale, dei
codice fiscale, della patente di guida richiesta e del
certificato di abilitazione professionale e, per i cittadini extracomunitari, del regolare permesso di soggiorno in originale.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO TUTELA
AMBIENTALE C.E.A. - RIFIUTI - ENERGIA ACQUE SISTEMI E BACINI DI TRASPORTO
Dott. Giuseppe Serafini
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richiesta di chiarimenti o documentazione integrativa fino al ricevimento di quanto richiesto.
La richiesta di modifica dell'area verrà pubblicata
anche all'Albo Pretorio del Comune di Matelica.
Si informa che chiunque ne abbia interesse potrà
prendere visione degli atti del procedimento e presentare memorie scritte e documenti ai sensi della
vigente legislazione in materia (art 10 lett. b della L.
241/90 e successive modificazioni).
Il responsabile del procedimento è il Dott. Geol. Silvio Liverotti del IX Settore - Gestione del Territorio
della Provincia di Macerata (tel. 0733248753 e-mail:
[email protected]); gli atti possono
essere visionati presso il medesimo Settore, in via
Velluti 41 località Piediripa di Macerata, nei giorni
di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 9,00 alle
12.00.
_______________________________________________________
Provincia di Ascoli Piceno
T.U. di leggi 11/12/1933, n. 1775 e succ.
mod.- Domanda di rinnovo concessione pluriennale di derivazione acqua mediante attingimento diretto dal Torrente Tesino in Comune
di Ripatransone avanzata dalla ditta FRIGO
TECNICA Internazionale s.p.a. con sede in
Comune di Ripatransone
Con Ordinanza n. 37841 in data 10/09/2013 del Dirigente del Servizio Patrimonio – Genio Civile - Protezione Civile ERP della Provincia di Ascoli Piceno
è stata ammessa in istruttoria la domanda della ditta
FRIGO TECNICA Internazionale s.p.a. con sede in
Comune di Ripatransone tendente ad ottenere il rinnovo della concessione pluriennale, onde esercitare
la derivazione, mediante attingimento diretto ad uso
igienico presso lo stabilimento sito in Via Valtesino,
Km 4,500 in Comune di Ripatransone.
IL DIRIGENTE
Ing. Alberto Gigli
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Geom. Francesca Isolini
_______________________________________________________
Provincia di Macerata
Determinazione Dirigenziale n. 600 del
29/08/2013 - P.O.R. Marche - Ob. 2 - F.S.E.
2007/2013 - Asse I Adattabilità. - Obiettivo
Specifico B D.G.P. n. 10 del 16/01/2013 Avviso Pubblico per "Agevolazioni finanziarie
per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro atipici". Ammissione alle provvidenze del Progetto n. 174560.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
Dott. Giuseppe Serafini
_______________________________________________________
Provincia di Macerata
Comunicazione di avvio di procedimento
amministrativo ai sensi della legge 241/90 e
s.m. Modifica alle aree ai sensi dell'art 19
comma 1 del Piano stralcio di bacino per l'Assetto Idrogeologico dei bacini di rilievo regionale (PAI) approvato con Delibera di Consiglio
Regionale n.116 del 21/01/2004 - Codice: F12-1421 (P3) - Comune: Matelica - Richiedente: Sig. Gian Luca Vincenzetti. - Amministrazione competente: Provincia di Macerata - IX
Settore Gestione del Territorio.
IL DIRIGENTE
omissis
DETERMINA
a. di prendere atto delle risultanze del lavoro istruttorio svolto per l'istanza presentata, nei termini ai
sensi e per effetto dell'Avviso Pubblico emanato
con D.D. n. 279/6/2013 e rettificato con D.D. n.
532/6/2013, dall'impresa TRITIUM di Muraro
Arnaldo, P. IVA 01776000430, di Tolentino, per
la trasformazione a tempo indeterminato del contratto atipico in capo al lavoratore identificato nel
documento istruttorio al presente provvedimento;
b. di prendere atto della correttezza delle controdeduzioni presentate dall'impresa come identificata
al precedente punto a, in merito al procedimento
di preavviso di rigetto avviato;
c. di concedere all'impresa così come identificata nel
prospetto di cui al documento istruttorio al presente provvedimento, il contributo nel limite
massimo dell'importo indicato nella specifica
Si comunica che con nota del 04/09/2013, il Sig.
Gian Luca Vincenzetti ha trasmesso una richiesta di
riperimetrazione area di versante in dissesto, individuata nel Piano stralcio di bacino per l'Assetto Idrogeologico (PA1) dei bacini di rilievo regionale, contraddistinta con il codice F-12-1421 (P3).
L'istanza, che è stata inviata ai sensi dell'art. 19 delle Norme di Attuazione del PAI approvato con
D.C.R. n. 116 del 21/01/2004, è pervenuta in data
04/09/2013 ed è stata iscritta al n° di prot. 59080 dello scrivente Settore.
Il procedimento, per il quale è previsto un termine di
90 giorni decorrente dalla data di ricevimento della
richiesta, dovrà concludersi entro la data del
03/12/2013, fatta salva la possibilità per lo scrivente
Settore di sospendere il termine per l'eventuale
14946
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
colonna dello stesso e finalizzato alla realizzazione del relativo Progetto;
d. di dare atto che la copertura finanziaria alla spesa
che si determina con la decisione di cui al punto
precedente del presente provvedimento è assicurata dalle risorse assegnate al capitolo n. 1622 del
Bilancio Provinciale, con riferimento all'impegno di spesa n. 2115.1/2012, la cui disponibilità
residua risulta ora pari a Euro 78.550,00;
e. di dare atto che la spesa che si determina con il
presente provvedimento pari a Euro 7.700,00 è:
- sostenuta dalle risorse del P.O.R. Marche OB.2 - F.S.E. 2007-2013, secondo le quote di
seguito riportate
Quota FSE (39,62%) Euro 3.050,74
Quota Stato (50,88%) Euro 3.917,76
Quota Regionale (9,5%) Euro 731,50
- classificata nella categoria di spesa n.64 del su
indicato P.O.R.;
f. di disporre che il Responsabile del procedimento
provveda a dare formale comunicazione all'interessato delle risultanze del presente provvedimento, richiamando gli obblighi ed impegni ai
quali t tenuto in conformità all'Avviso di riferimento, per mantenere il diritto alle provvidenze
concesse;
g. di prescrivere al Responsabile del procedimento
l'assolvimento degli adempimenti amministrativi
previsti per la regolare gestione del Progetto;
h. di rinviare a successivo atto la liquidazione del
contributo concesso per la domande di cui al precedente punto a, sulla base della verifica del
rispetto di tutti gli obblighi previsti dall'Avviso di
riferimento da parte del beneficiari;
i. di disporre la pubblicazione del presente atto: per
estremi, all'Albo Pretorio on-line, al BUR Marche, sul sito istituzionale della Provincia nella
sezione "Amministrazione Aperta" e sul Portale
Lavoro della Provincia.
Macerata, lì 29/08/2013
IL DIRIGENTE DEL SETTORE
POLITICHE DEL LAVORO E FORMAZIONE
Gattafoni Graziella
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ANNO XLIV • N. 75
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
g. rinviare a successivo atto la liquidazione dei contributi complessivamente concessi per le domande di cui al precedente punto a, sulla base della
verifica. del rispetto di tutti gli obblighi previsti
dall'Avviso di riferimento da parte dei beneficiari;
h. disporre la pubblicazione del presente atto: per
estremi, all'Albo Pretorio on-line, al BUR Marche, sul sito istituzionale della Provincia nella
sezione "Amministrazione Aperta" e sul Portale
Lavoro della Provincia.
_______________________________________________________
Provincia di Macerata
Determinazione Dirigenziale n. 624 del
09/09/2013 - P.O.R. Marche - Ob. 2 - F.S.E.
2007/2013 - Asse I Adattabilità - Obiettivo
Specifico B - D.G.P. n. 10 del 16/01/2013 Avviso Pubblico per "Agevolazioni finanziarie
per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro atipici". Secondo esito.
IL DIRIGENTE
omissis
Macerata, lì 09/09/2013
DETERMINA
a. prendere atto delle risultanze dei lavori istruttori
svolti per le domande presentate nei termini ai
sensi e per effetto dell'Avviso Pubblico emanato
con D.D. n. 279/6/2013 e rettificato con D.D. n.
532/6/2013, di cui al documento istruttorio al
presente provvedimento;
b. concedere alle imprese così come identificate nel
prospetto di cui al documento istruttorio al presente provvedimento, i contributi nel limite massimo dell'importo indicato nella specifica colonna dello stesso c finalizzati alla realizzazione dei
relativi Progetti;
c. dare atto che la copertura finanziaria alla spesa
che si determina con la decisione di cui al punto
precedente del presente provvedimento è assicurata dalle risorse assegnate al capitolo n. 1622 del
Bilancio Provinciale, con riferimento all'impegno di spesa n. 2115.1/2012, la cui disponibilità
residua risulta ora pari a Euro 26.750,00 e all'impegno di spesa n. 14.1 del Bilancio Pluriennale
2014, la cui disponibilità è pari a Euro
216.221,52;
d. dare atto che la spesa che si determina con il presente provvedimento pari a Euro 51.800,00 è:
- sostenuta dalle risorse del P.O.R. Marche- OB.2
- F.S.E. 2007-2013, secondo le quote di seguito riportate
Quota FSE (39,62%) Euro 20.523,16
Quota Stato (50,88%) Euro 26.355,84
Quota Regione (9,5%) Euro 4.921,00
- classificata nella categoria di spesa n.64 del su
indicato P.O.R.;
e. disporre che il Responsabile del procedimento
provveda a dare formale comunicazione agli
interessati delle risultanze del presente provvedimento, richiamando gli obblighi ed impegni ai
quali sono tenuti in conformità all'Avviso di riferimento, per mantenere il diritto alle provvidenze
concesse;
f. prescrivere al Responsabile del procedimento l'assolvimento degli adempimenti amministrativi
previsti per la regolare gestione dei Progetti;
IL DIRIGENTE DEL SETTORE. POLITICHE
DEL LAVORO E FORMAZIONE
Gattafoni Graziella
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zato operante in procedura semplificata ai
sensi dell'art. 216 del D.lgs 152/2006 e s.m.i
per le attività di trattamento (R4) metalli ferrosi e non, nonché trattamento R.A.E.E. ai sensi
del D.lgs 151/2005; potenzialità superiore a
10 t/g." - Impianto situato in Via Piannenza Sant'Elpidio a Mare (FM) - Conclusione del procedimento di verifica di assoggettabilità a
V.I.A.
Provincia di Fermo
Determinazione Dirigenziale n. 72/Reg. Sett.,
(681/Reg. Generale), del 2/9/2013 relativa al
pagamento dell'indennità di espropriazione
delle aree per la realizzazione del progetto di
Ammodernamento di un tratto della S.p. n.
238, ex SS 433 Valdaso - Comune di Pedaso e
Campofilone - Pagamento acconto indennità di
esproprio accettata.
IL DIRIGENTE
ESTRATTO
Art. 26.7 del DPR 327/2001
Con deliberazione della Giunta Provinciale di Fermo
n. 273 del 2/11/2010 e n. 140 del 7/6/2011 è stato
approvato rispettivamente il progetto definitivo ed il
progetto definitivo del 1° stralcio funzionale in
variante al progetto approvato con deliberazione
Giuntale n. 273/2010, anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità, ai
sensi dell'art. 22 bis del DPR 327/2001;
In base all'art. 22 bis e. 3, DPR 327/2001, al proprietario che abbia condiviso la determinazione dell'indennità è riconosciuto l'acconto dell'80% con le
modalità di cui al comma 6 dell'art. 20; Preso atto
che alcune ditte espropriande hanno ritenuto, con atti
di cessione volontaria di concludere la procedura
espropriativa accettando l'importo in essi riportati;
omissis
DETERMINA
1) di concludere il procedimento di verifica di
assoggettabilità alla Valutazione di Impatto
Ambientale di cui all'articolo 20 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e dell'articolo n.8
della legge regionale 26 marzo 2012, n. 3;
2) di escludere dalla procedura di Valutazione di
Impatto Ambientale, ai sensi dell'art. 8, comma 9,
lettera a), della legge regionale 26 marzo 2012, n.
3, il progetto "RINNOVO per un impianto autorizzato di recupero operante in procedura semplificata ai sensi dell'art. 216 del D.Igs 152/2006
e s.m.i per le attività di trattamento (R4) metalli
ferrosi e non, nonché trattamento R.A.E.E. ai
sensi del D.lgs 151/2005; potenzialità superiore
a 10 t/g." presso lo stabilimento dell'impresa
ROMANELLI TOMMASO, LUCA & C.
S.n.c. (P.I. 01767560442) [legale rappresentante:
MARCO ROMANELLI (nato a Fermo il
13/2/1978 e residente in Montegranaro, Contrada
Santa Leandra, 346 - cod. fisc. RMN MRC 78B
13 D542Q), situato in contrada Piannenza nel
Comune di Sant'Elpidio a Mare;
3) di impartire le prescrizioni di seguito riportate,
da recepirsi nel procedimento di rinnovo dell'iscrizione di cui all'art. 216, comma 5, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152:
- l'attività di recupero dei rifiuti speciali non pericolosi dovrà essere esercitata nel rispetto dei
valori limite di emissione del rumore fissati
dall'art. 3 del Piano comunale di classificazione acustica, approvato dal Consiglio Comunale di Sant'Elpidio Mare con deliberazione n. 37
del 29/7/2008.
4) di trasmettere copia conforme del presente provvedimento al Comune di Sant'Elpidio a Mare,
all'ARPAM Dipartimento di Fermo, all'ASUR di
Fermo (Servizio igiene), al Corpo Forestale dello Stato (Comando Provinciale di Ascoli Piceno);
5) di trasmettere copia conforme del presente provvedimento all'impresa ROMANELLI TOMMASO, LUCA & C. S.n.c., con sede legale in
Contrada Piannenza - Sant'Elpidio a Mare (FM);
DETERMINA
di corrispondere alla seguente ditta un acconto pari
all'80% dell'indennità di esproprio affittata e sottoscritta come di seguito:
- Società Telecom Italia S.p.A., con sede in Piazza
degli Affari, 2 - Milano proprietaria dell'area
distinta al N.C.T. del Comune di Pedaso, al foglio
3, particella 152, da occupare per mq. 310, da permutare a parziale compensazione dell'indennità di
esproprio con porzione della particella 284 della
superficie di mq. 200, sempre del Comune di
Pedaso. Indennità spettante quale differenza di
superficie pari a mq.110 - Euro 3.300,00.
Fermo, 12 settembre 2013
IL DIRIGENTE
Dott. Lucia Marinangeli
_______________________________________________________
Provincia di Fermo
Determinazione Dirigenziale n. 443 del
10/09/2013 - Impresa Romanelli Tommaso,
Luca & C. S.n.c. - D.lgs.152/2006 - L.R.
3/2012 - "RINNOVO per un impianto autoriz-
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6) di pubblicare il presente provvedimento finale di
verifica:
a. per estremi sul B.U.R. delle Marche;
b. in versione integrale sul sito web della Provincia di Fermo.
7) di richiamare che contro il presente provvedimento è ammesso ricorso al T.A.R. Marche entro
60 giorni o, in alternativa, ricorso straordinario al
Capo dello Stato entro 120 giorni dalla sua notifica o, comunque, dalla sua piena conoscenza.
gelo in Lizzola rilocalizzazione dell'intervento
di due alloggi da Montecchio al capoluogo.
LA GIUNTA PROVINCIALE
omissis
DELIBERA
per quanto esposto in premessa,
1. di approvare la rilocalizzazione dell'intervento del
Piano Provinciale 2006 - 2008 al Comune di S.
Angelo in Lizzola, località capoluogo n. 2 alloggi per Euro 375.655,42;
2. di dare atto che la somma di Euro 375.655,42 già
impegnata sul capitolo 40710/0, impegno
2895/2008, sub impegno 154/2009, buono d'ordine 344/2009;
3. di riconfermare l'intervento in Comune di S.
Angelo in Lizzola, località capoluogo in luogo
della frazione Montecchio, modificando il Piano
Provinciale 2006 - 2008 approvato con delibera
n. 86/2008 con la realizzazione di due alloggi di
ERP sovvenzionata;
4. di dare atto che il Responsabile del procedimento,
ai sensi dell'articolo 5, I ° comma, della Legge n.
241/90 e s.mi., è l'Arch. Giuseppe Rombini e che
gli atti concernenti la presente fattispecie possono essere visionati presso il Servizio 6 “Edilizia
Residenziale Pubblica, Logistica, Manutenzione
impianti patrimonio provinciale”;
5. di trasmettere la deliberazione di Giunta Provinciale ai sensi del paragrafo 3.3. della D.A.C.R. n.
55/2007, alla Regione Marche;
6. di disporre la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche della deliberazione di
Giunta provinciale;
7. di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile, ex art. 134, 4°comma, del T.U.E.L. del
D.Lgs. 267/2000 e s.m.i.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Luigi Francesco Montanini
IL DIRIGENTE DEL SETTORE
Dott. Roberto Fausti
_______________________________________________________
Provincia di Pesaro e Urbino
Deliberazione n. 205/2013 - Presa d'atto
provvedimento Area Vasta 1 per la variazione
del Direttore e la modifica dei Patti Sociali della "Farmacia Moscioni e Cantarini della
dott.ssa Cantarini Rosa & C. Snc".
LA GIUNTA PROVINCIALE
omissis
DELIBERA
1. Di prendere atto del provvedimento n. 188 del
26/02/2013 dell'Area Vasta 1, che qui si allega
come parte integrante e sostanziale del presente
atto, relativo alla variazione del Direttore e alla
modifica dei patti sociali della "Farmacia
Moscioni e Cantarini della dott.ssa Cantarini
Rosa & C. snc", con sede in Fano, frazione Cuccurano, via Flaminia a seguito di recesso del
socio dott.ssa Rossolini Maria Agnese;
2. Di dar ragguaglio del presente atto ai soggetti
cointeressati;
3. Di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134 del
TUEL in relazione ai tempi brevi per la pubblicazione sul BURM.
_______________________________________________________
Comune di Apiro
Deliberazione di C.C. n. 21 del 31/07/2013 Variante generale al P.R.G. comunale con adeguamento al P.T.C. Provinciale - rettifica approvazione finale con recepimento dei rilievi formulati dalla Provincia Macerata con la delibera G.P. n. 154 del 10/06/2013.
_______________________________________________________
IL CONSIGLIO COMUNALE
Provincia di Pesaro e Urbino
Deliberazione n. 207 del 05/09/2013 - Piano
Regionale di Edilizia Residenziale 2006 2008. Legge 179/1992. Comune di Sant’An-
omissis
DELIBERA
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1) DI DICHIARARE la sopra esposta premessa alla
parte dispositiva parte integrante e sostanziale
del presente atto;
2) DI ACCOGLIERE integralmente i rilievi formulati nella Delibera di G.P. n. 154 del 10.06.2013,
e quindi di approvare la nuova stesura delle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) in accoglimento ai rilievi succitati nelle 2 versioni:
- NTA adeguato ai rilievi con evidenziate le modifiche introdotte;
- NTA adeguato ai rilievi versione approvata definitiva;
3) DI APPROVARE, ai sensi art. 26 comma 8 della
L.R. 34/1992 s.mm., la versione definitiva delle
NTA della variante generale al PRG con adeguamento al PTC, con recepimento dei rilievi
espressi dalla Provincia di Macerata con il parere di Conformità Definitivo di cui alla Deliberazione di G.P. n. 154 del 10.06.2013;
4) DI INVIARE la presente ed i relativi elaborati
progettuali alla Provincia di Macerata ai fini dell'esame ed approvazione di competenza ai sensi
art. 26 della L.R. 34/1992 e ss.mm.;
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5) DI PUBBLICARE l'avviso della approvazione
definitiva della presente variante sul BUR Marche ai sensi art. 40 comma 2 bis della L.R
34/1992 e ss.mm. e contestualmente all'albo pretorio comunale;
6) DI TRASMETTERE alla Giunta provinciale ai
fini conoscitivi il presente PRG con il relativo
atto di approvazione;
7) DI RICHIEDERE alla Giunta provinciale la erogazione del saldo 50% del contributo previsto nel
bando approvato con D.G.P. n. 165 del
17.07.2007 e trasmettere alla medesima i file
dwg degli elaborati, indagini, tavole di tutela
costituenti l'intera variante generale al PRG;
8) DI DARE ATTO che le disposizioni del presente
P.R.G. comunale adeguato al PTC entrano in
vigore a partire dalla pubblicazione sul BUR;
9) DI DARE ATTO, a titolo ricognitivo, che gli elaborati tecnici definitivi costituenti la variante
generale al PRG con adeguamento al PTC approvati con le precedenti deliberazioni di C.C. n. 3
del 09/04/2013 e n. 14 del 26/06/2013 e con la
presente sono i seguenti:
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2. di approvare definitivamente, ai sensi dell'art. 30
della legge regionale n. 34/1992 e s.m.i., il piano
di recupero presentato dalla sig.ra Evaristi Stefania, nata a Camerino il 02/06/1960 e residente a
Guidonia Montecelio (RM) in via Francesco D.
Guerrazzi n. 30, C.F.: VRS SFN 60H42 B474U,
in qualità di proprietaria, relativo ai lavori di
demolizione e ricostruzione di un fabbricato sull'unità immobiliare distinta al catasto fabbricati
al foglio n. 38 con mappale 171, sub 9 e7, adibita ad abitazione e sita in Località Capolapiaggia;
_______________________________________________________
Comune di Camerino
Deliberazione di Giunta comunale n. 176 del
29/08/2013 avente ad oggetto l'approvazione
definitiva della variante al piano di recupero
d'iniziativa privata di un fabbricato residenziale sito in via Cesare Battisti, n. 32, nel centro storico di Camerino, approvato con delibera di Consiglio comunale n. 75 del
28/10/2010.
LA GIUNTA COMUNALE
omissis
omissis
DELIBERA
IL RESPONSABILE
Arch. Maurizio Forconi
1. la premessa è parte integrante del presente dispositivo;
2. di approvare definitivamente alle condizioni
espresse dagli Enti interessati, ai sensi del dell'art. 30, comma 1 della L.R. 34/1992, la variante al piano di recupero d'iniziativa privata di un
fabbricato residenziale sito in via Cesare Battisti,
n. 32, censito al C.F. al foglio 125 con part. 431,
approvato con Delibera di Consiglio comunale n.
75 dei 28/10/2010, assunta al n. 14077 di protocollo del 17/12/2012, presentata dalla sig.ra Caldarelli Giovanna, C.F.: CLDGNN49A69A474E,
in qualità di comproprietaria, con la quale quest'ultima intende eseguire delle modifiche non
sostanziali al piano di recupero precedentemente
approvato, consistenti nella realizzazione di un
lucernario, un comignolo e di alcune modifiche
alle aperture esterne;
_______________________________________________________
Comune di Camerino
Deliberazione di Giunta comunale n. 181 del
05/09/2013 avente ad oggetto l'approvazione
definitiva del piano di recupero di iniziativa
privata per un fabbricato di civile abitazione
sito in largo del Teatro n. 1.
LA GIUNTA COMUNALE
omissis
DELIBERA
1. la premessa è parte integrante del presente dispositivo;
2. di approvare definitivamente alle condizioni
espresse dagli Enti interessati, ai sensi del dell'art. 30, comma 1 della L.R. 34/1992, il piano di
recupero di iniziativa privata presentato dal sig.
Maccari Luca, nato a Camerino il 15/05/1968 ed
ivi residente in largo del Teatro n. 1, C.F.: MCC
LCU 68E15 B474D, in qualità di comproprietario, relativo ai lavori di ristrutturazione edilizia di
un edificio destinato a civile abitazione sito in
largo del Teatro n. 1, censito al C.F. al foglio 125,
part. 33, sub 3;
omissis
IL RESPONSABILE
Arch. Maurizio Forconi
_______________________________________________________
Comune di Camerino
Deliberazione di Giunta comunale n. 180 del
05/09/2013 avente ad oggetto l'approvazione
definitiva del piano di recupero di iniziativa
privata per un fabbricato sito in località Capolapiaggia.
omissis
IL RESPONSABILE
Arch. Maurizio Forconi
LA GIUNTA COMUNALE
omissis
_______________________________________________________
DELIBERA
Comune di Osimo
Deliberazione di Giunta Comunale n. 239 del
28/08/2013 - Sdemanializzazione tratto
attuale di strada vicinale denominato Via del-
1. la premessa è parte integrante del presente dispositivo;
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la Commenda e demanializzazione nuovo tratto di strada vicinale.
omissis
Città di Recanati
Variante al P.R.G. per la valorizzazione di
un'area di proprietà comunale in via dei Politi,
ai sensi dell'art. 26 - Ter della l.r. 34/92 Approvazione definitiva.
DELIBERA
IL CONSIGLIO COMUNALE
LA GIUNTA COMUNALE
omissis
- di procedere alla sdemanializzazione, per i motivi
in premessa citati, del tratto attuale della strada
vicinale via della Commenda, meglio individuato
a seguito di redazione di frazionamento ed aggiornamento catastale stabilito dall'Agenzia del Territorio - Ufficio Provinciale di Ancona, al Fg. 20,
part. 131 superficie mq. 523 (già individuata catastalmente negli atti comunali precedentemente
adottati al C. T Fg. 21 superficie circa mq. 522,
61), destinando il relativo sedime al patrimonio
disponibile del Comune;
- di acquisire al demanio comunale il nuovo tratto di
strada, fatto realizzare dai sigg.ri Mazzocchi
Alberto/Chessi Sara, a seguito di regolare permesso di costruire n. 99/2011 del 07/09/2011 e
presentazione del certificato di regolare esecuzione dei lavori redatto in data 28/09/2012 dal D.L.
Stefania Zucchinali e acquisito al prot. 28871 del
03/10/2012, meglio individuato a seguito di redazione di frazionamento al C.T. al Fg. 20 part. 132
per una superficie complessiva di mq. 599 (già
individuato catastalmente negli atti comunali precedentemente adottati al C. T Fg. 20 superficie
presunta mq. 490,53);
- di trasmettere un estratto del presente provvedimento, alla Regione Marche che provvede alla
pubblicazione dello stesso sul B. U.R., ai sensi dell'art. 4 comma 2 della Legge Regionale 28 luglio
2003 n. 17 e verrà trasmesso entro un mese dalla
pubblicazione al Ministero delle Infrastrutture e
Trasporti, Dipartimento delle Opere Pubbliche e
per l'Edilizia - Direzione generale per le strade e
le autostrade - Divisione V, per la registrazione
nell'archivio nazionale delle strade ai sensi dell'art. 3, comma 4 del D.P.R. 16.12.1992 n. 495;
- di dare atto che il presente provvedimento avrà
effetto dall'inizio del secondo mese successivo a
quello nel quale è stato pubblicato nel B. U.R., ai
sensi dell'artt. 2 e 3 del D.P.R. 495/92;
- di dare atto che il presente provvedimento non
comporta impegno di spesa o diminuzione di
entrata e non necessita quindi del parere contabile;
- di dichiarare, con voti unanimi, il presente atto
immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134
del D.Lgs. n. 267/2000.
DELIBERA
1. Le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente atto;
2. Di approvare definitivamente la variante parziale
al Piano Regolatore Generale, consistente nella
modifica della destinazione urbanistica dell'area
comunale denominata "Piazza Verde", come
"Zone per attrezzature pubbliche e di interesse
generale", di cui all'articolo 32 delle nuove
N.T.A., ed in particolare
- "Attrezzature di interesse comune FC1-Sanitarie Assistenziali / FC2-Sociali Culturali / FC3Religiose" di cui all'articolo 33, (in conformità
al P.R.G. adottato);
- "Attrezzature per l'istruzione Fl1-Istruzione
inferiore" di cui all'articolo 34 (in conformità al
P.R.G. adottato);
- "Parcheggi - Privati di uso pubblico" di cui
all'articolo 33 "FC6 Piazza Verde - Comparto
A2, destinazione FP Parcheggi: 1.050 mq fuori terra; - 900 mq interrati";
- Zone terziaria D2 di cui all'articolo 33 "FC6
Piazza Verde - Comparto A1, destinazione D2
Terziario: - SF 1.700 mq; - SUL 1.600 mq; Hmax 5.00 ml;"
il tutto come meglio specificato negli elaborati di
variante di seguito elencati:
- Relazione illustrativa
- Tav. n. 1 - Inquadramento urbanistico
- Tav. n. 2 - Planivolumetrico
- Tav. n. 3 - Piano interrato
- Tav. n. 4 - Piano terra
- Tav. n. 5 - Piazza Verde
- Relazione geologica
- Stralcio P.R.G. - Vigente
- Stralcio P.R.G. - Adottato
- Stralcio P.R.G. - Modificato
- Stralcio N.T.A. - Modificate
- Stralcio P.R.G. - Adeguato alle prescrizioni della Provincia di Macerata
- Stralcio N.T.A. - Adeguate alle prescrizioni della Provincia di Macerata
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2. DI PRENDERE ATTO della nota di questo
Comune del 26/06/2010, prot. n. 2783, con la
quale è stato comunicato ai richiedenti l'avvio dei
procedimento della pratica in argomento, ai sensi degli articoli 7 e 8 della Legge 07/08/1990, n.
241 e s.m.i., nonché della pubblicazione della
stessa in data 29/06/2010, ai sensi e per gli effetti dell'art. 8 - comma 3 - della Legge 07.08.1990
n, 24.1 e s.m.i., all'Albo Pretorio Comunale per
30 giorni naturali successivi e continui N. pubblicazione 102/2010 - per il periodo 29/06/2010 29/07/2010), per dar modo ad altri soggetti interessati non facilmente individuabili, di partecipare al procedimento;
3. DI PRENDERE ATTO che durante il periodo di
pubblicazione dell'avvio del procedimento all'Albo Pretorio come sopra indicato e fino alla data
dei 22/10/2012, non sono pervenute osservazioni
e/o opposizioni alla sdemanializzazione di un
tratto della strada vicinale di Villa. dell'Agata,
comportante la cessazione dell'uso pubblico di
un tratto del vecchio tracciato della strada vicinale in argomento, non più in uso da oltre trent'anni e la classificazione ad uso pubblico del tratto
stradale esistente, come risulta dal certificato del
Segretario Comunale del. 22/10/2012;
4. DI PRENDERE ATTO dell'approvazione da parte
della dalla Giunta Comunale con delibera n. 148
del 25/10/2012, della richiesta dei sig.ri;
- BEISART MARIA RICCARDA, nata a Ingolstad (Germania) il 17/02/1949
- LIBORI LUCIANO, nato a Sant'Angelo in
Vado (PU) il 05/10/1932
- GARULLI ANNA, nata a Sant'Angelo in Vado
(PU) il 30/11/1939;
- TOPI ASSUNTA, nata a Sant'Angelo in Vado
(PU) il 06/02/1949, in qualità di legale rappresentante dell'AZIENDA AGRICOLA CAL
BOCCO E LA PIEVE S.R.L. con sede a
Sant'Angelo in Vado (PU);
avanzata con nota del 18/06/2010, acquisita, agli
di questo Comune in data 18/06/2010, prot. n.
2663, con la quale detti proprietari frontisti di un
tratto della strada vicinale Villa dell'Agata hanno
chiesto:
- la cessazione dell'uso pubblico e la sdemanializzazione di un tratto del vecchio tracciato della strada vicinale Villa dell'Agata in argomento, non più in uso da oltre trent'anni, con retrocessione del terreno ai proprietari frontisti, evidenziato in. rosso nella planimetria allegata al
presente atto;
- la classificazione del tratto stradale esistente a
strada vicinale con dichiarazione di uso pubblico (strada privata di uso pubblico), già in uso
da molto tempo e alternativo alla viabilità indicata nella mappa catastale, con relativa area per
3. Dare atto che in riferimento al P.R.G. in adeguamento al P.T.C., adottato definitivamente con
Delibera di C.C. n. 6 del 07/02/2013, la variante
"Piazza Verde" in oggetto, prevede la medesima
destinazione urbanistica generale di "Zone per
attrezzature pubbliche e di interesse generale", di
cui all'articolo 32 delle nuove N.T.A., e che la
stessa verrà adeguata alle prescrizioni formulate
dalla Provincia di Macerata con Atto n. n. 43 del
01/03/2013;
4. Dare atto che l'area ex Mosca verrà qualificata
all'interno degli standard richiesti con destinazione di parcheggio pubblico - FP per complessivi
590 mq in aggiunta ai 50 mq del Comparto A2,
mentre verrà attuato, per complessivi 640 mq, il
verde pubblico FV1 ai sensi dell'articolo 51, co.
6 del RET;
5. Dare atto che le procedure per l'approvazione
definitiva della presente variante sono quelle stabilite dall'art. 26-ter della L.R. 34/92, in quanto
riguarda un'area di proprietà comunale denominata "Piazza Verde", attraverso l'alienazione e
valorizzazione di cui all'art. 58, comma 2, del
D.L. n. 112/2008 convertito con legge n.
133/2008;
6. Dare atto che il Consiglio Comunale con delibera
n. 81 del 06.12.2010, si era già favorevolmente
espresso per la proposta di riqualificazione di
detta piazza pubblica e la realizzazione di nuovi
parcheggi;
7. Designare quale responsabile del procedimento
amministrativo e dell'esecuzione del presente
atto il Responsabile del Servizio Programmazione e Gestione del Territorio, Dott. Arch. Claudio
Agostinelli.
8. Dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile.
_______________________________________________________
Comune di Sant’Angelo in Vado
Strada vicinale Villa dell'Agata. Cessazione
dell'uso pubblico e sdemanializzazione di un
tratto di strada vicinale e classificazione ad
uso pubblico di un tratto di strada esistente.
IL RESPONSABILE DEL
SETTORE URBANISTICA
omissis
DETERMINA
1. DI RITENERE la premessa parte integrante e
sostanziale del presente provvedimento, anche ai
fini dell'art. 3 della legge 07/08/1990, n. 241 e
s.m.i.;
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
lo spazio di manovra, realizzato in questo
Comune, Località Villa dell'Agata - su area
distinta al Catasto Terreni al Foglio 20 - Particelle 1,35/p - 137/p - 140/p - 148/p. di proprietà
dei signori Libori Luciano (1l2) e Garulli Anna
(1l2), evidenziata in verde nella planimetria
allegata al presente atto;
5. DI DECLASSIFICARE, dichiarare la. cessazione
dell'uso pubblico e sdemanializzare il tratto di
strada vicinale Villa dell'Agata in argomento
(evidenziato in rosso nella planimetria catastale
allegata al presente atto), con relativa cessazione
dell'uso pubblico e retrocessione del terreno ai
proprietari frontisti, di seguito indicati, ognuno
per le proprie quote e per le rispettive competenze:
- BEISART MARIA RICCARDA, nata a Ingolstad (Germania) il 17/02/1949
- LIBORI LUCIANO, nato a Sant'Angelo in
Vado (PU) il 05/10/1932
- GARULLI ANNA, nata a Sant'Angelo in Vado
(PU) il 30/11/1939;
- AZIENDA AGRICOLA CAL BOCCO E LA
PIEVE s.r.l , con sede a Sant'Angelo in Vado
(PU); da definire con apposito tipo di frazionamento, da redigere a cura e spese dei richiedenti, a seguito del perfezionamento della procedura di declassificazione in argomento, da
definire e concludere con apposito atto notarile;
6. DI CLASSIFICARE a strada. vicinale con conseguente dichiarazione di uso pubblico il tratto
stradale esistente (strada privata di uso pubblico),
già in uso da. molto tempo e alternativo alla viabilità indicata. nella mappa catastale, con relativa
area per lo spazio di manovra, realizzato in questo Comune, località Villa dell'Agata - su area
distinta al Catasto Terreni al Foglio 20 - Particelle 135/p - 137/p - 140/p - 148/p di proprietà dei
signori Libori Luciano (1/2) e Garulli Anna (1/2)
- (evidenziata in verde nella planimetria allegata
al presente atto), da identificare con apposito tipo
di frazionamento, da redigere a cura e spese dei
richiedenti, a seguito del perfezionamento della
procedura di declassificazione in argomento, da
definire e concludere con apposito atto notarile;
7. DI STABILIRE che tutte le spese per il perfezionamento della pratica in argomento:
- redazione tipi di frazionamento;
- stipula atto notarile e successiva registrazione,
trascrizione e volturazione;
- ogni altro onere per completare l'iter della pratica in argomento;
sono a totale carico dei richiedenti e quindi senza, alcun onere a carico del Comune;
8. DI STABILIRE che la presente Determinazione
verrà pubblicata per estratto nel Bollettino
Regionale e verrà trasmessa, entro un mese dalla
pubblicazione, al Ministero LL.PP. - Ispettorato
Generale per la circolazione e Sicurezza Stradale
di Roma, per, la registrazione nell'archivio nazionale delle strade di cui all'art. 226 del codice, ai
sensi dell'art. 3 - comma 4 - del D.P.R.
16.12.1992, n. 495;
9. DI STABILIRE che l'efficacia del presente atto
avrà inizio dal secondo mese successivo a quello
della sua pubblicazione nel B.U.R., ai sensi dell'art. 3 - comma 5 - del D.P.R. 495/1992;
UFFICIO TECNICO ASSOCIATO
"MASSA TRABARIA"
IL RESPONSABILE DEL
SETTORE URBANISTICA
Geom. Daniel Luis Bartolucci
_______________________________________________________
ASUR – Area Vasta n. 2 – Ancona
Determina del direttore generale n. 694 del
18/09/2013 - Art.15 ACN PLS 15/12/2005 e
ss.mm.ii. Graduatoria Regionale annuale,
provvisoria, dei medici specialisti nella Pediatria di L.S. - Anno 2014 - DGRM n. 667 del
12/5/2003.
IL DIRETTORE GENERALE ASUR
omissis
DETERMINA
1. di provvedere alla stesura della graduatoria regionale annuale provvisoria dei medici Pediatri di
Libera Scelta da incaricare per l'espletamento
delle attività regolamentate dall'ACN PLS del
15/12/2005 e ss.mm.ii., ai sensi dell'art.15 del
predetto ACN;
2. di escludere dalla graduatoria medesima due
domande, per le motivazioni di cui all'allegato
n.1, che costituisce parte integrante e sostanziale
del presente atto;
2. di escludere altresì una domanda di integrazione
titoli per le motivazioni di cui all'allegato n. 2 ,
parte integrante e sostanziale del presente atto.
Lo specialista pediatra tuttavia viene iscritto nella graduatoria 2014 col punteggio della graduatoria precedente, ai sensi dell'art. 15, comma 1;
4. di approvare la graduatoria regionale annuale
provvisoria, da valere per l'anno 2014, di cui all'
allegato n. 3 , che forma parte integrante del presente atto;
5. di provvedere alla pubblicazione sul Bollettino
14960
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Ufficiale della Regione Marche della graduatoria
provvisoria annuale in argomento, ai sensi dell'art.15, comma 8, del predetto ACN PLS, entro
la scadenza massima del 30/9/2013;
6. di precisare infine che:
- eventuali osservazioni in merito ai punteggi
assegnati, secondo il fac-simile di richiesta di
riesame che si allega (all. n. 4), dovranno essere spedite a mezzo raccomandata A.R. all'Unità
Operativa Convenzioni e Prestazioni/Gestione
Graduatorie Regionali – Ufficio Attività
Regionali MG e PLS - presso l'AV2 - , Via
C.Colombo, 106 - Ancona - entro e non oltre il
termine perentorio di 30 giorni a decorrere dal
giorno successivo a quello di pubblicazione sul
BUR Marche;
- trascorso tale termine, qualora non pervengano
osservazioni al riguardo, la graduatoria medesima verrà approvata in via definitiva con specifico atto, da pubblicarsi sul BUR Marche, ai
sensi del più volte citato art.15 , comma 9, dell'ACN PLS del 15.12.2005 e ss.mm.ii., entro il
31/12/2013;
omissis
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
Dott. Alberto Carelli
IL DIRETTORE SANITARIO
Dott. Giorgio Caraffa
IL DIRETTORE GENERALE
Dott. Piero Ciccarelli
14961
ANNO XLIV • N. 75
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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ANNO XLIV • N. 75
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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ANNO XLIV • N. 75
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ALLEGATO N. 3
26 SETTEMBRE 2013
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ANNO XLIV • N. 75
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
14965
ANNO XLIV • N. 75
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
14966
ANNO XLIV • N. 75
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
14967
ANNO XLIV • N. 75
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
14968
ANNO XLIV • N. 75
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
14969
ANNO XLIV • N. 75
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
14970
ANNO XLIV • N. 75
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
14971
ANNO XLIV • N. 75
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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ANNO XLIV • N. 75
26 SETTEMBRE 2013
ANNO XLIV • N. 75
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
sensi del più volte citato art.15, comma 10, dell'ACN MG del 23/3/2005 e ss.mm.ii., entro il
31/12/2013;
_______________________________________________________
ASUR – Area Vasta n. 2 – Ancona
Determina del direttore generale n. 690 del
18/09/2013 - Graduatoria regionale annuale
provvisoria dei Medici di MG da incaricare nel
SETTORE DELL'ASSISTENZA PRIMARIA.
Anno 2014 - DGRM n. 667 del 12/5/03.
omissis
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
Dott. Alberto Carelli
IL DIRETTORE GENERALE ASUR
IL DIRETTORE SANITARIO
Dott. Giorgio Caraffa
omissis
IL DIRETTORE GENERALE
Dott. Piero Ciccarelli
DETERMINA
1. di provvedere alla stesura della graduatoria
regionale annuale provvisoria della Regione
Marche dei medici di Medicina Generale da incaricare nel Settore dell'Assistenza Primaria per l'espletamento delle attività regolamentate dall'ACN MG del 23/3/2005 e ss.mm.ii., ai sensi
dell'art.15 del predetto ACN, anno 2014;
2. di escludere dalla graduatoria medesima n. 8
domande di primo inserimento, per le motivazioni di cui all'allegato n. 1, che costituisce parte
integrante e sostanziale del presente atto;
3. di escludere altresì n. 17 domande di integrazione titoli per le motivazioni di cui all' allegato n. 2
, parte integrante e sostanziale del presente atto. I
medici tuttavia vengono iscritti nella graduatoria
2014 col punteggio della graduatoria dell'anno
precedente, ai sensi dell'art. 15 , comma 1;
4. di approvare la graduatoria regionale annuale
provvisoria, da valere per l'anno 2014, come da
allegato elenco, che forma parte integrante e
sostanziale del presente atto (all.n.4);
5. di provvedere alla pubblicazione sul Bollettino
Ufficiale della Regione Marche della graduatoria
provvisoria annuale in argomento, entro la scadenza massima del 30.09.2013;
6. di precisare infine che:
- eventuali osservazioni in merito ai punteggi
assegnati, secondo il facsimile di richiesta di
riesame che si allega (all. n. 5), dovranno essere spedite a mezzo raccomandata A.R. all'Unità
Operativa Convenzioni e Prestazioni/Gestione
Graduatorie Regionali – Ufficio Attività
Regionali MG e PLS - presso la AV 2 - Via C.
Colombo, 106 - Ancona -, entro e non oltre il
termine perentorio di 30 giorni a decorrere dal
giorno successivo a quello di pubblicazione sul
BUR Marche;
- trascorso tale termine, qualora non pervengano
osservazioni al riguardo, la graduatoria medesima verrà approvata in via definitiva con specifico atto, da pubblicarsi sul BUR Marche, ai
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ANNO XLIV • N. 75
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
sensi del più volte citato art.15, comma 10, dell'ACN MG del 23/3/2005 e ss.mm. ii., entro il
31.12.2013;
_______________________________________________________
ASUR – Area Vasta n. 2 – Ancona
Determina del direttore generale n. 691 del
18/09/2013 - Graduatoria regionale annuale
provvisoria dei Medici di MG da incaricare nel
SETTORE DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE Anno 2014 - DGRM n. 667 del 12/5/03.
omissis
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
Dott. Alberto Carelli
IL DIRETTORE GENERALE ASUR
IL DIRETTORE SANITARIO
Dott. Giorgio Caraffa
omissis
IL DIRETTORE GENERALE
Dott. Piero Ciccarelli
DETERMINA
1. di provvedere alla stesura della graduatoria regionale annuale provvisoria della Regione Marche
dei medici di Medicina Generale da incaricare
nel Settore della Continuità Assistenziale per l'espletamento delle attività regolamentate dall'ACN MG del 23/3/2005 e ss.mm.ii., ai sensi
dell'art.15 del predetto ACN, anno 2014;
2. di escludere dalla graduatoria medesima n. 11
domande di primo inserimento, per le motivazioni di cui all'allegato n. 1, che costituisce parte
integrante e sostanziale del presente atto;
3. di escludere altresì n. 12 domande di integrazione
titoli per le motivazioni di cui all' allegato n. 2 ,
parte integrante e sostanziale del presente atto. I
medici tuttavia vengono iscritti nella graduatoria
2014 col punteggio della graduatoria dell'anno
precedente, ai sensi dell'art. 15 , comma 1;
4. di approvare la graduatoria regionale annuale
provvisoria, da valere per l'anno 2014, come da
allegato elenco, che forma parte integrante e
sostanziale del presente atto (all. n. 3);
5. di provvedere alla pubblicazione sul Bollettino
Ufficiale della Regione Marche della graduatoria
provvisoria annuale in argomento, entro la scadenza massima del 30/09/2013;
6. di precisare infine che:
- eventuali osservazioni in merito ai punteggi
assegnati, secondo il fac-simile di richiesta di
riesame che si allega (all. n. 4), dovranno essere spedite a mezzo raccomandata A.R. all'Unità
Operativa Convenzioni e Prestazioni/Gestione
Graduatorie Regionali - Ufficio Attività Regionali MG e PLS - presso la AV 2 - Via C.
Colombo, 106 - Ancona - entro e non oltre il
termine perentorio di 30 giorni a decorrere dal
giorno successivo a quello di pubblicazione sul
BUR Marche;
- trascorso tale termine, qualora non pervengano
osservazioni al riguardo, la graduatoria medesima verrà approvata in via definitiva con specifico atto, da pubblicarsi sul BUR Marche, ai
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ALLEGATO N. 3
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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ANNO XLIV • N. 75
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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ANNO XLIV • N. 75
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
sensi del più volte citato art.15, comma 10, dell'ACN MG del 23/3/2005 e ss.mm.ii., entro il
31.12.2013;
_______________________________________________________
ASUR – Area Vasta n. 2 – Ancona
Determina del direttore generale n. 692 del
18/09/2013. Graduatoria regionale annuale
provvisoria dei Medici di MG da incaricare nel
SETTORE DELL'EMERGENZA SANITARIA
TERRITORIALE. Anno 2014 - DGRM n.667 del
12/5/03.
omissis
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
Dott. Alberto Carelli
IL DIRETTORE SANITARIO
Dott. Giorgio Caraffa
IL DIRETTORE GENERALE ASUR
omissis
IL DIRETTORE GENERALE
Dott. Piero Ciccarelli
DETERMINA
1. di provvedere alla stesura della graduatoria regionale annuale provvisoria della Regione Marche
dei medici di Medicina Generale da incaricare
nel Settore dell'Emergenza Sanitaria Territoriale
per l'espletamento delle attività regolamentate
dall'ACN MG del 23/3/2005 e ss.mm.ii., ai sensi
dell'art.15 del predetto ACN, anno 2014;
2. di escludere dalla graduatoria medesima n. 6
domande di primo inserimento, per le motivazioni di cui all'allegato n.1, che costituisce parte
integrante e sostanziale del presente atto;
3. di escludere altresì n. 4 domande di integrazione
titoli per le motivazioni di cui all' allegato n. 2 ,
parte integrante e sostanziale del presente atto. I
medici tuttavia vengono iscritti nella graduatoria
2014 col punteggio della graduatoria dell'anno
precedente, ai sensi dell'art. 15, comma 1;
4. di approvare la graduatoria regionale annuale
provvisoria, da valere per l'anno 2014, come da
allegato elenco, che forma parte integrante e
sostanziale del presente atto (all. n. 4);
5. di provvedere alla pubblicazione sul Bollettino
Ufficiale della Regione Marche della graduatoria
provvisoria annuale in argomento, entro la scadenza massima del 30/09/2013;
6. di precisare infine che:
- eventuali osservazioni in merito ai punteggi
assegnati, secondo il fac-simile di richiesta di
riesame che si allega (all. n. 5), dovranno essere spedite a mezzo raccomandata A.R. all'Unità
Operativa Convenzioni e Prestazioni/Gestione
Graduatorie Regionali - Ufficio Attività Regionali MG e PLS - presso la AV 2 - Via C.
Colombo, 106 - Ancona, entro e non oltre il termine perentorio di 30 giorni a decorrere dal
giorno successivo a quello di pubblicazione sul
BUR Marche;
- trascorso tale termine, qualora non pervengano
osservazioni al riguardo, la graduatoria medesima verrà approvata in via definitiva con specifico atto, da pubblicarsi sul BUR Marche, ai
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ALLEGATO N.4
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLIV • N. 75
sensi del più volte citato art.15, comma 10, dell'ACN MG del 23/3/2005 e ss.mm. ii., entro il
31/12/2013;
_______________________________________________________
ASUR – Area Vasta n. 2 - Ancona
Determina del direttore generale n. 693 del
18/09/2013 - Graduatoria regionale annuale
provvisoria dei Medici di MG da incaricare nel
SETTORE DELLA MEDICINA DEI SERVIZI.
Anno 2014 - DGRM n. 667 del 12/5/03.
omissis
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
Dott. Alberto Carelli
IL DIRETTORE GENERALE ASUR
IL DIRETTORE SANITARIO
Dott. Giorgio Caraffa
omissis
DETERMINA
IL DIRETTORE GENERALE
Dott. Piero Ciccarelli
1. di provvedere alla stesura della graduatoria regionale annuale provvisoria della Regione Marche
dei medici di Medicina Generale da incaricare
nel Settore della Medicina dei Servizi per l'espletamento delle attività regolamentate dall'ACN
MG del 23/3/2005 e ss.mm.ii., ai sensi dell'art.15
del predetto ACN, anno 2014;
2. di escludere dalla graduatoria medesima n. 8
domande di primo inserimento, per le motivazioni di cui all'allegato n. 1, che costituisce parte
integrante e sostanziale del presente atto;
3. di escludere altresì n. 16 domande di integrazione
titoli per le motivazioni di cui all'allegato n. 2,
parte integrante e sostanziale del presente atto. I
medici tuttavia vengono iscritti nella graduatoria
2014 col punteggio della graduatoria dell'anno
precedente, ai sensi dell'art. 15 , comma 1;
4. di approvare la graduatoria regionale annuale
provvisoria, da valere per l'anno 2014, come da
allegato elenco, che forma parte integrante e
sostanziale del presente atto (all. n. 4);
5. di provvedere alla pubblicazione sul Bollettino
Ufficiale della Regione Marche della graduatoria
provvisoria annuale in argomento, entro la scadenza massima del 30.09.2013;
6. di precisare infine che:
- eventuali osservazioni in merito ai punteggi
assegnati, secondo il facsimile di richiesta di
riesame che si allega (all.n.5), dovranno essere
spedite a mezzo raccomandata A.R. all'Unità
Operativa Convenzioni e Prestazioni/Gestione
Graduatorie Regionali – Ufficio Attività
Regionali MG e PLS - presso la AV 2 - Via C.
Colombo, 106 - Ancona, entro e non oltre il
termine perentorio di 30 giorni a decorrere dal
giorno successivo a quello di pubblicazione sul
BUR Marche;
- trascorso tale termine, qualora non pervengano
osservazioni al riguardo, la graduatoria medesima verrà approvata in via definitiva con specifico atto, da pubblicarsi sul BUR Marche, ai
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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ANNO XLIV • N. 75
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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ANNO XLIV • N. 75
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
15134
ANNO XLIV • N. 75
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
15135
ANNO XLIV • N. 75
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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ANNO XLIV • N. 75
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
15142
ANNO XLIV • N. 75
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
15143
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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di affidare alla C.I.I.P. SPA - CICLI INTEGRATI
IMPIANTI PRIMARI - la gestione del servizio idrico integrato di cinquantanove (59) comuni compresi
nell'Ambito Territoriale Ottimale n. 5 fra i quali è
compreso il Comune di Ascoli Piceno;
CHE l'AATO Marche Sud - Ascoli Piceno, competente per territorio, con deliberazione del Consiglio
di Amministrazione n. 67 del 17 luglio 2013, ha
delegato alla CIIP SPA tutte le funzioni amministrative, ad eccezione della dichiarazione di pubblica
utilità dell'opera, inerenti le procedure di espropriazione delle opere e degli impianti previsti in progetto indicato in oggetto.
CHE la CIIP SPA - CICLI INTEGRATI IMPIANTI
PRIMARI, concessionaria dei servizio idrico integrato come sopra richiamato, nella qualità di soggetto asservente delle arre occorrenti ai lavori di cui in
oggetto, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 11,
comma 2, articolo 16, commi 4 e 5 e articolo 19
commi 1 e seguenti, del D.P.R. 327/2001 e successive modificazioni nonché dell'art. 8 della legge
241/1990, con il presente avviso
_______________________________________________________
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Provveditorato Interregionale per le
Opere Pubbliche Emilia Romagna e Marche
Porto di Ancona - realizzazione di un terminal
di trasporto combinato nell'area ferroviaria “ex
scalo Marotti”, art. 81 D.p.r. n. 616/77 e
ss.mm.ii.
IL PROVVEDITORE
omissis
ACCLARA
in conformità alla deliberazione n. 138 del
26.04.2013 del Commissario Straordinario del
Comune di Ancona, alla deliberazione n. 907 del
17.06.2013 della Giunta Regionale Marche ed al
verbale della Conferenza di Servizi del 24.07.2013,
che qui devono intendersi integralmente richiamati,
l'intesa Stato -Regione di cui all'art. 81 del D.p.r.
616/77 e all'art. 2 del D.p.r. n. 383/94, in merito alla
localizzazione dell'intervento finalizzato alla realizzazione di un terminal di trasporto combinato nell'area ferroviaria "ex scalo Marotti" nel Porto di Ancona. Sono fatti salvi ed impregiudicati gli eventuali
ulteriori adempimenti di competenza di altre Amministrazioni che esulano dall'accertamento della
conformità urbanistica.
COMUNICA
L'avvio del procedimento diretto all'apposizione del
vincolo preordinato all'esproprio nonché l'avvio del
procedimento relativo alla dichiarazione di pubblica
utilità dell'opera.
Coloro che vi abbiano interesse possono presentare
in forma scritta le loro eventuali osservazioni alla
CIIP Spa presso la sede centrale di Ascoli Piceno,
Via della Repubblica n. 24.
A tal fine si rende noto:
- che il piano particellare e l'intero progetto definitivo con tutta la connessa documentazione, sono
consultabili presso la sede della CIIP Spa - sita in
Ascoli Piceno - Via della Repubblica n. 24 o presso l'ufficio tecnico del Comune di Ascoli Piceno;
- che il Responsabile del Procedimento della CIIP è
l'Arch. Maria Cristina Paoletti;
- che nel formulare le osservazioni può essere chiesto che l'esproprio riguardi anche le frazioni residue dei beni che non siano state prese in considerazione, qualora per essi risulti una disagevole utilizzazione ovvero siano necessari considerevoli
lavori per disporne un'agevole utilizzazione;
- Che la realizzazione dei lavori indicati in oggetto è
prevista dal Piano degli Investimenti parte integrante della convenzione di affidamento del servizio idrico integrato da parte dell'AATO n. 5 al
gestore CIIP SPA, con il Codice Identificativo
594;
- Che sono interessati alla procedura di asservimento e/o esproprio le seguenti ditte:
Ancona, 11/09/2013
IL PROVVEDITORE
Dott. Ing. Vittorio Rapisarda Federico
_______________________________________________________
CIIP – Cicli Integrati Impianti Primari spa
– Ascoli Piceno
Interventi sulla rete fognaria comunale di
Ascoli Piceno - C.C. FX75 - ID. 594 - Comunicazione di avvio del procedimento di asservimento e/o espropriazione ai sensi e per gli
effetti degli art. 11, comma 2, 16, commi 4 e 5,
e 19 commi 1 e seguenti del D.P.R. 327/2001
e successive modificazioni e dell'art. 8 legge 7
agosto 1990 n.241.
PREMESSO
CHE l'assemblea dell'Autorità d'Ambito Territoriale
Ottimale n. 5 - Marche Sud -, con delibera Assembleare n. 18 del 28 Novembre 2007, ha stabilito, ai
sensi della vigente normativa nazionale e regionale
15144
26 SETTEMBRE 2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
COMUNE DI ASCOLI PICENO
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gioni migliorative e/o costruzioni realizzate dopo la
presente comunicazione di avvio del procedimento.
AREE DA OCCUPARE E ASSERVIRE
Ascoli Piceno, lì 09 Settembre 2013
1) ARMANDI CESIRA, proprietaria per 2/24,
Foglio n. 69, particella n. 233;
2) CARPANI CARLO, proprietario per 3/24,
Foglio n. 69, particella n. 233;
3) CARPANI ENRICO, proprietaria per 2/24,
Foglio n. 69, particella n. 233;
4) CARPANI ENRICO, proprietaria per 4/24,
Foglio n. 69, particella n. 233;
5) CARPANI GIULIA, proprietaria per 2/24,
Foglio n. 69, particella n. 233;
6) CARPANI GIULIA, proprietaria per 4/24,
Foglio n. 69, particella n. 233;
7) CRESCENZI GIUSEPPINA ELIA, proprietaria per 3/24, Foglio n. 69, particella n. 233;
8) MARTELLI VINCENZO, proprietario per 1/24,
Foglio n. 69, particella n. 233;
9) PIERAGOSTINI GIOVANNA, proprietaria per
1/24, Foglio n. 69, particella n. 233;
10) PIERANTOZZI FILOMENA, usufrutto per
4/24, Foglio n. 69, particella n. 233;
11) TIRABASSI DAVID, proprietaria per 2/24,
Foglio n. 69, particella n. 233;
12) FABIANI LUIGINA, comproprietaria, Foglio
n. 69, particella n. 228;
13) FABIANI MARIA, comproprietaria, Foglio n.
69, particella n. 228;
14) FABIANI FABIO ANTONIO, comproprietario, Foglio n. 69, particella n. 228;
15) FABIANI LUIGINA, proprietaria, Foglio n. 69,
particella n. 762;
16) FABIANI LUIGINA, proprietaria per 2/15,
Foglio n. 69, particella n. 229;
17) FABIANI LUIGINA, proprietaria per 1/5,
Foglio n. 69, particella n. 229;
18) FABIANI MARIA, proprietaria per 333/1000,
Foglio n. 69, particella n. 229;
19) FABIANI PIETRO, proprietario per 2/15,
Foglio n. 69, particella n. 229;
20) FABIANI PIETRO, proprietario per 1/5,
Foglio n. 69, particella n. 229;
21) PANICHI PIER LUIGI, proprietario per 1/3,
Foglio n. 69, particella n. 292;
22) PANICHI PIER LUIGI, proprietario per 2/3,
Foglio n. 69, particella n. 292.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
ESPROPRIATIVO
Geom. Gabiele Coccia
COMUNICAZIONI DI AVVIO
DEI PROCEDIMENTI
AMMINISTRATIVI
_______________________________________________________
Regione Marche - Giunta Regionale - Servizio Infrastrutture, Trasporti, Energia Posizione di Funzione Valutazioni ed
Autorizzazioni Ambientali
L.R. n° 3/2012 art. 8. Procedura di verifica di
assoggettabilità. "Progetto per il recupero funzionale del "Mulino Torri" al fine di realizzare
una micro centrale idroelettrica sul fiume
Cesano di potenza nominale pari a 44 kW".
Soggetto proponente: FINMAG srl di Fano (PU).
Avvio procedimento e richiesta contributi
istruttori.
La ditta FINMAG srl di Fano (PU) in data
24/08/2013 ha trasmesso gli elaborati del "Progetto
per il recupero funzionale del "Mulino Torri" al fine
di realizzare una micro centrale idroelettrica sul fiume Cesano di potenza nominale pari a 44 kW"
assunto al protocollo del Servizio Infrastrutture Trasporti ed Energia, P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni
Ambientali, n° 56099 del 28/08/2013, ai fini dell'avvio del procedimento di verifica di assoggettabilità
ai sensi dell'art. 8 della L.R. n. 3/2012.
In data 19/09/2013 è stata data pubblicità al deposito dei progetto mediante pubblicazione dell'avviso
sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche n° 74,
a carico del proponente, e sul sito web della Regione Marche a carico della scrivente autorità competente.
Ai sensi degli artt. 7 e 8 della Legge n° 241/1990 con
la presente si comunica l'avvio del procedimento,
indicando in particolare:
a) l'Amministrazione competente è la Regione Marche;
b) l'oggetto del procedimento promosso è la procedura di verifica di assoggettabilità volta al rilascio del provvedimento di cui all'art. 8 della L.R.
n° 3/2012;
Si rammenta inoltre che, ai sensi dell'art. 32, comma
2, D.P.R. 327/2001, non si terrà conto delle pianta-
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BANDI DI CONCORSO
c) l'ufficio competente è la P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali dei Servizio Infrastrutture,
Trasporti ed Energia ed il Responsabile del Procedimento è l'arch. Moriana Vitali, tel. 071/8063930,
e-mail: [email protected];
_______________________________________________________
ARPAM – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche
Avviso pubblico, per titoli e colloquio, per il
conferimento di n. 1 incarico a tempo determinato nel profilo professionale di Collaboratore
Tecnico Professionale - cat. D - per l’espletamento di attività di controllo e monitoraggio
marino ed in particolare per l’effettuazione di
campionamenti in immersione, con particolare
riferimento al monitoraggio delle alghe tossiche, da assegnare al dipartimento provinciale
di Ancona.
d) i tempi del procedimento sono stabiliti dall'art. 8
della L.R. n° 3/2012 in 75 (settantacinque) giorni dalla pubblicazione dell'avviso, salvo interruzioni per richiesta di integrazioni;
e) la data di pubblicazione sul BUR dell'avvenuto
deposito è il 19/09/2013 e da tale data decorre il
termine di 45 (quarantacinque) giorni di durata
del deposito entro il quale chiunque abbia interesse può far pervenire le proprie osservazioni;
In esecuzione della Determina n. 120/DG del
28.08.2013 è indetto avviso pubblico, per titoli e colloquio, per il conferimento di n. 1 incarico a tempo
determinato, della durata di dodici mesi, nel profilo
professionale di Collaboratore Tecnico Professionale (cat. D) per l’espletamento di attività di controllo
e monitoraggio marino ed in particolare per l’effettuazione di campionamenti in immersione, con particolare riferimento al monitoraggio delle alghe tossiche, da assegnare al Dipartimento provinciale di
Ancona.
L’ammissione alla selezione, l’espletamento della
stessa, il trattamento giuridico ed il trattamento economico sono disciplinati dal presente bando.
Al predetto incarico è attribuito il trattamento economico e giuridico previsto dalle disposizioni legislative vigenti nonché dal C.C.N.L. in vigore per il
personale del “Comparto Sanità”.
L’ARPAM garantisce parità e pari opportunità tra
uomini e donne per l’accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro (ai sensi della Legge 125 del
10/04/1991, del D.Lgs n.198 del 11/04/2006 e del
D.Lgs n. 5 del 25/01/2010). Il posto si intende riferito ad aspiranti dell’uno e dell’altro sesso.
f) dalla stessa data 19/09/2013 decorre il termine di
30 (trenta) giorni entro il quale gli enti coinvolti
rendono i propri contributi istruttori;
g) gli elaborati sono consultabili, previo accordo,
presso l'ufficio del Responsabile del Procedimento Arch. Moriana Vitali, Via Tiziano 44, Ancona.
La documentazione progettuale rimane depositata, a
far data dal 19/09/2013, presso l'autorità competente, Regione Marche Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia, P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni
Ambientali, Via Tiziano 44 Ancona e presso il
Comune di Sant'Abbondio per 45 (quarantacinque)
giorni decorrenti dalla data di pubblicazione dell'annuncio nel BURM, al fine di consentire a chiunque
vi abbia interesse di prendere visione del progetto e
presentare all'autorità competente osservazioni e
memorie scritte.
La documentazione ricevuta dallo scrivente ufficio
ed inoltrata dal proponente ai sopra citati enti è inserita sulla pagina web: http://www.ambiente.marche.it/Ambiente/Valutazionieautorizzazioni/ValutazionediImpattoAmbientale/tabid/86/ctl/Dettaglio/mi
d/626/lmpianto/570/Ditta/461/ID_proc/1163/TipoNIA/directory/V00504/Default.aspx
ART. 1
REQUISITI GENERALI DI AMMISSIONE
1. Possono accedere all’impiego presso l’ARPAM i
soggetti che possiedono i seguenti requisiti generali:
a) cittadinanza italiana, salve le equiparazioni
stabilite dalle leggi vigenti. Tale requisito non
è richiesto per i soggetti appartenenti all’Unione europea, i quali devono, comunque,
possedere i requisiti previsti dall’art. 3 del
Decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri 7 febbraio 1994, n. 174, e pertanto:
- godere dei diritti civili e politici anche negli
Stati di appartenenza o provenienza;
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Dott. Arch. Moriana Vitali
IL DIRIGENTE DELLA P.F.
Dott. Geol. David Piccinini
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le domande di ammissione, fatto salvo quelli dell’idoneità fisica alla mansione che deve sussistere all’atto dell’accertamento da eseguirsi a cura
dell’ARPAM.
- essere in possesso, fatta eccezione della titolarità della cittadinanza italiana, di tutti gli
altri requisiti previsti per i cittadini della
Repubblica;
- avere adeguata conoscenza della lingua italiana;
b) idoneità fisica all’impiego; l’accertamento
dell’idoneità fisica all’impiego - con particolare riferimento alla valutazione della idoneità alla mansione specifica ai sensi dell’art.
41 del D.Lgs. 81/08 e successive modificazioni - è effettuato dal medico competente
dell’ARPAM prima dell’immissione in servizio;
c) godimento dei diritti civili e politici. Non possono accedere all’impiego coloro che siano
stati esclusi dall’elettorato politico attivo;
d) non essere stati destituiti dall’impiego, dichiarati decaduti, dispensati ovvero licenziati
disciplinarmente da una pubblica amministrazione:
e) condanne penali: salvo i casi, stabiliti dalla
legge, per alcune tipologie di reati che escludono l’ammissibilità all’impiego, l’Agenzia
si riserva di valutare, a proprio insindacabile
giudizio, l’ammissibilità all’impiego di coloro che abbiano riportato condanna penale
irrevocabile alla luce del titolo del reato, dell’attualità, o meno, del comportamento negativo in relazione alle mansioni della posizione
di lavoro messa a selezione;
f) conoscenza di almeno una lingua straniera,
almeno a livello iniziale, a scelta del candidato tra inglese e francese (qualora dal candidato non sia stata indicata la preferenza per una
delle lingue sopra indicate il medesimo verrà
automaticamente sottoposto alla verifica della conoscenza della lingua inglese).
2. Ai fini dell’ammissione alla procedura selettiva è
necessario avere raggiunto la maggiore età e non
avere raggiunto il limite massimo per il collocamento a riposo d’ufficio.
3. La mancanza di uno solo dei sopraindicati requisiti, unitamente ai requisiti specifici di accesso di
cui al seguente articolo, comporta l’esclusione
dalla selezione, in qualunque momento, con
provvedimento motivato. Qualora sia accertato il
vizio di uno dei requisiti prescritti, l’esclusione
può avvenire in qualunque momento della selezione, anche successivamente alla formazione
della graduatoria.
4. I suddetti requisiti, unitamente ai requisiti specifici di accesso di cui al seguente articolo 2, devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito nel bando per la presentazione del-
ART. 2
REQUISITI SPECIFICI DI AMMISSIONE
1. Al fine dell’ammissione alla selezione candidati
dovranno risultare in possesso:
a) di una delle seguenti lauree:
- Diploma di Laurea in Scienze Biologiche di
cui all’ordinamento previgente al D.M.
509/99;
- Laurea Specialistica o Laurea Magistrale in
una delle seguenti classi determinate rispettivamente ai sensi del D.M. 509/99 o del
D.M. 270/04 ed equiparate al suddetto titolo di studio in base al D.M. 09/07/2009
(G.U. n.233 del 07/10/2009): classe 6/S
Biologia; classe LM-6 Biologia;
- Laurea Triennale (L) in una delle seguenti
classi determinate ai sensi del DM 509/909
o del D.M. 270/2004: classe 12 scienze biologiche; classe L13 scienze biologiche.
Sono fatte salve le equipollenze stabilite
dalle norme di legge in materia di titoli universitari, non suscettibili di interpretazione
analogica. Per i titoli equipollenti o equivalenti dovranno essere indicati gli estremi
del relativo provvedimento che ne dichiara
l’equipollenza o l’equivalenza.
b) dell’abilitazione all’esercizio della professione di Biologo.
c) di brevetto subacqueo ricreativo/sportivo
almeno di 2° livello riconosciuto a livello
nazionale e internazionale; lo standard di qualità delle didattiche subacquee per attività
ricreative e sportive devono essere definiti e/o
certificati da organizzazioni nazionali o internazionali come: Confederazione Italiana delle Attività Subacquee (CIAS), Confédération
Mondiale des Activités Subaquatiques
(CMAS), Recreational Scuba Training Council (RSTC), European Underwater Federation
(EUF), European Committee for Standardization (CEN);
ART. 3
PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI
AMMISSIONE
1. La domanda di ammissione alla selezione cui si
intende partecipare, datata e sottoscritta dal can-
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didato (non occorre l’autenticazione della firma),
redatta in carta semplice secondo il fac-simile
allegato al presente bando (Allegato A), deve
essere indirizzata all’ARPAM - Sede Centrale Via Caduti del lavoro, n.40 - 60131 ANCONA,
entro e non oltre il 15° giorno successivo alla
data di pubblicazione dei presente avviso sul
Bollettino Ufficiale della Regione Marche.
Qualora detto giorno sia festivo il termine è prorogato al primo giorno non festivo. La mancata
sottoscrizione della domanda di ammissione alla
selezione non è sanabile e comporta l’automatica
esclusione dalla selezione stessa.
2. Le domande ed i relativi allegati possono essere
presentati:
- a mezzo del servizio postale (Raccomandata
R.R.); farà fede in tal caso il timbro dell’Ufficio postale accettante;
- direttamente all’Ufficio Protocollo dell’ARPAM dalle ore 9,00 alle ore 12,00 di tutti i giorni feriali, escluso il sabato. In tal caso la data di
presentazione è comprovata a mezzo del solo
datario, da apporre su una copia della domanda
di cui il concorrente dovrà eventualmente
munirsi. Si precisa che gli operatori dell’ARPAM non sono tenuti né abilitati al controllo
circa la regolarità della domanda e dei relativi
allegati.
- mediante la modalità di invio della domanda
sottoscritta e dei relativi allegati, in formato
PDF, tramite l’utilizzo della posta elettronica
certificata (PEC) personale del candidato
esclusivamente
all’indirizzo
mail:
[email protected]; si precisa che, in caso di
trasmissione mediante PEC, il termine ultimo
di invio, pena non ammissibilità, è fissato alle
ore 12.00 del giorno di scadenza del bando.
Non sono consentite altre modalità di invio
2. Il termine per la presentazione delle domande,
delle dichiarazioni sostitutive nonché dei documenti e titoli è perentorio. Non saranno comunque accettate domande pervenute a questa
Amministrazione oltre 5 giorni dalla data di scadenza, anche se inoltrate nei termini a mezzo del
servizio postale. La produzione o la riserva di
invio successivo di documenti è priva di effetto.
3. L’ARPAM declina ogni responsabilità per eventuale smarrimento della domanda o dei documenti spediti a mezzo servizio postale con modalità ordinarie nonché per il caso di dispersione di
comunicazioni dipendenti dalla inesatta indicazione del recapito da parte del candidato o da
mancata, oppure tardiva, comunicazione del
cambiamento di indirizzo indicato nella domanda o per eventuali disguidi postali o telegrafici
non imputabili a colpe dell’Amministrazione
stessa.
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4. Nella domanda gli aspiranti devono indicare, pena
esclusione dalla procedura selettiva, consapevole
delle responsabilità penali e della decadenza dai
benefici eventualmente conseguiti cui può andare incontro in caso di dichiarazione mendace ai
sensi degli artt. 46,47,75 e 76 del DPR 445/2000:
a. cognome e nome;
b. la data, il luogo di nascita e la residenza;
c. il possesso della cittadinanza italiana o equivalente;
d) il comune nelle cui liste elettorali sono iscritti
ovvero i motivi della loro non iscrizione o
della cancellazione dalle liste medesime;
e) le eventuali condanne penali riportate (anche
se sia stata concessa amnistia, condono indulto e perdono giudiziale) e i procedimenti
penali eventualmente pendenti;
f) i titoli di studio posseduti, con l’indicazione
della data di conseguimento, della classe, della sede e denominazione completa degli Istituti presso i quali i titoli sono stati conseguiti
e della votazione; il titolo di studio conseguito all’estero deve aver ottenuto, entro la data
di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di partecipazione alla
selezione, la necessaria equipollenza ai diplomi italiani rilasciata dalle competenti autorità,
da allegare alla domanda di partecipazione;
g) l’abilitazione all’esercizio della professione di
Biologo;
h) la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
i) i servizi prestati presso pubbliche amministrazioni e le eventuali cause di cessazione di
precedenti rapporti di pubblico impiego o di
lavoro;
j) di non essere stato destituito dall’impiego,
dichiarato decaduto, dispensato ovvero licenziato disciplinarmente da una pubblica amministrazione;
k) il domicilio presso il quale deve essere fatta
ogni comunicazione inerente alla selezione e
recapito telefonico. In caso di mancata indicazione vale, ad ogni effetto, la residenza di
cui alla precedente lettera b);
l. la lingua straniera conosciuta;
m. i titoli che danno diritto a preferenza nella
nomina (art. 5 D.P.R. 487/94);
ART. 4
DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE
ALLA DOMANDA
1. I concorrenti debbono presentare, a corredo della
domanda:
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necessarie previste dalle certificazioni che sostituiscono. La mancanza, anche parziale, di tali
elementi preclude la possibilità di procedere alla
relativa valutazione.
7. In particolare nel caso in cui il candidato debba
autocertificare attività lavorative svolte presso
pubbliche amministrazioni o aziende private lo
stesso dovrà indicare:
- denominazione dell’ente/ amministrazione
/azienda presso cui l’attività lavorativa è stata
svolto;
- il contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento;
- profilo professionale/ qualifica professionale
/livello/ categoria;
- periodi di servizio con esatta indicazione della
data di inizio e termine del rapporto di lavoro
con indicazione di eventuali interruzioni del
rapporto di lavoro;
- tipologia del rapporto di lavoro (dipendente,
libero professionista, socio lavoratore, etc.);
- impegno orario settimanale (tempo pieno o parziale specificando la percentuale oraria rispetto
alla prestazione lavorativa full-time.
8. L’ARPAM si riserva la facoltà di verificare la
veridicità delle dichiarazioni sostitutive prodotte,
che devono contenere con esattezza tutti gli elementi e le informazioni necessarie affinché l’Azienda sia posta nella condizione di poter determinare con certezza il possesso dei requisiti o la
valutabilità dei titoli presentati.
9. L’interessato che si avvalga della dichiarazione
sostitutiva dell’atto di notorietà deve allegare o
presentare copia fotostatica di un valido documento di riconoscimento sia in caso di inoltro
della domanda e della documentazione a mezzo
del servizio postale sia direttamente all’Ufficio
Protocollo dell’Azienda.
10. Non è consentito il riferimento a titoli presentati
a questa o ad altra amministrazione o a documenti allegati alla domanda di partecipazione
ad altre procedure concorsuali o selettive.
11. Non saranno prese in considerazione e comporteranno pertanto l’esclusione dalla selezione le
domande prive di firma e le domande con
omessa o errata indicazione della selezione al
quale s’intende partecipare.
12. Il candidato ha l’obbligo di comunicare le successive variazioni di residenza e/o domicilio
mediante fax (071-2132776) indirizzato all’Ufficio Personale dell’ARPAM, - Via Caduti del
Lavoro n. 40 - 60131 Ancona, ed accompagnato dalla copia di un valido documento di riconoscimento oppure a mezzo raccomandata A.R.
- documentazione relativa al possesso di titoli (di
carriera, di studio, ecc.) che si ritiene opportuno far valere ai fini della valutazione di merito
e della formazione della graduatoria; relativamente ai servizi prestati presso le aziende sanitarie o presso le aziende ospedaliere deve essere attestato se ricorrono o meno le condizioni
in presenza delle quali il punteggio di anzianità
deve essere ridotto e, in caso positivo, la misura della riduzione del punteggio;
- curriculum formativo e professionale, datato e
firmato
- elenco in carta semplice dei documenti e dei
titoli presentati.
- copia fotostatica di un documento di identità in
corso di validità.
2. Il curriculum formativo e professionale dovrà
essere redatto su carta libera, datato e firmato e
debitamente documentato; si precisa che le
dichiarazioni effettuate nel curriculum non supportate da documentazione o da dichiarazione
sostitutiva dell’atto di notorietà non sono oggetto
di valutazione.
3. I titoli ed i documenti, per essere oggetto di valutazione, devono essere prodotti in originale o in
copia legale o autenticata ai sensi di legge; le
pubblicazioni devono essere edite a stampa. Ai
sensi del D.P.R. 28.12.2000, n. 445, la conformità all’originale dei titoli e delle pubblicazioni
può essere resa anche in forma di dichiarazione
sostitutiva dell’atto di notorietà; in tal caso alla
dichiarazione deve essere allegata la fotocopia
dei documenti originali.
4. Ai sensi dell’art. 15 della Legge 12.11.2011 n.
183, le certificazioni rilasciate dalla Pubblica
Amministrazione in ordine a stati, qualità personali e fatti sono sempre sostituite dalle dichiarazioni di cui agli arti. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000
(dichiarazioni sostitutive di certificazioni e
dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà).
Non Potranno pertanto essere accettate certificazioni rilasciate, successivamente all’entrata in vigore della detta Legge n. 183/2011 da
Pubbliche Amministrazioni e da gestori di
pubblici servizi, che - ove presentate - devono
ritenersi nulle.
5. Qualora venga presentata dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (Allegato B), tale dichiarazione deve essere resa nella consapevolezza
che saranno applicate sanzioni penali in caso di
dichiarazioni false o mendaci ai sensi dell’art. 76
del D.P.R. n. 445/00 e che il candidato decadrà
dai benefici acquisiti secondo quanto disposto
dall’art. 75 dello stesso Decreto.
6. Le dichiarazioni sostitutive devono, in ogni caso,
contenere tutti gli elementi e le informazioni
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13. L’ARPAM non assume responsabilità per la
mancata ricezione di comunicazioni dipendente
da inesatta indicazione del recapito da parte del
concorrente oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento dell’indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali disguidi
postali o telegrafici o comunque imputabili a
fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore.
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ART. 7
COMMISSIONE ESAMINATRICE
1. Il Direttore Generale, dopo la scadenza del bando
di selezione, nomina la commissione esaminatrice e mette a disposizione il personale necessario
per l’attività della stessa.
2. La Commissione esaminatrice è così composta:
- Presidente: un esperto scelto tra i dirigenti dell’ARPAM, di altre agenzie ambientali o di altre
amministrazioni pubbliche, in possesso del
diploma di laurea, competenti nelle materie
oggetto della selezione, o tra docenti universitari nelle materie oggetto della selezione;
- Componenti: due esperti scelti tra il personale
dell’ARPAM, di altre agenzie ambientali o di
altre amministrazioni pubbliche, competenti
nelle materie oggetto della selezione ed inquadrati in categoria almeno pari rispetto a quella
propria dei posti messi a selezione;
- Segretario: un dipendente amministrativo dell’ARPAM, di categoria non inferiore alla C.
3. La commissione esaminatrice, ove necessario,
può essere integrata da membri aggiunti per l’accertamento della conoscenza della lingua straniera.
ART. 5
RIAPERTURA DEL TERMINE E REVOCA
DELLA SELEZIONE
1. Il Direttore Generale dell’ARPAM può stabilire di
riaprire il termine fissato nel bando per la presentazione delle domande allorquando il numero
delle domande presentate entro il medesimo termine venga considerato insufficiente ad assicurare un esito soddisfacente della selezione. Ha inoltre facoltà di modificare, revocare o sospendere
la presente selezione con provvedimento motivato.
ART. 6
AMMISSIONE ED ESCLUSIONE
DALLA SELEZIONE
ART. 8
CESSAZIONE DALL’INCARICO DI
COMPONENTE DELLA COMMISSIONE
ESAMINATRICE
1. L’esclusione dei candidati dalla selezione è disposta con Determina del Dirigente dell’Ufficio Personale; relativamente alla verifica del possesso
del requisito di cui al punto c) comma 1 del precedente art. 2 il Dirigente dell’Ufficio Personale
si avvarrà di preliminare parere da parte del
responsabile del Servizio Acque del Dipartimento provinciale di Ancona, unitamente ad esperto
in immersioni del Servizio medesimo, in ordine
alla congruità del brevetto conseguito rispetto a
quello previsto nel bando quale requisito di
ammissione.
2. Può anche essere disposta l’ammissione con riserva qualora sussista la necessità di acquisire ulteriori elementi di valutazione senza ritardare l’espletamento della procedura. L’eventuale nomina
rimane sospesa sino allo scioglimento della riserva medesima. L’esclusione o l’ammissione con
riserva sono comunicate ai candidati interessati a
mezzo di lettera raccomandata con avviso di ricevimento.
3. I candidati che non ricevono comunicazione di
esclusione o di ammissione con riserva sono
ammessi alla procedura selettiva senza alcuna
ulteriore formalità.
1. I componenti della commissione, il cui rapporto
d’impiego si risolva per qualsiasi causa durante
l’espletamento dei lavori della commissione, cessano dall’incarico, salvo conferma del Direttore
Generale.
ART. 9
TRASPARENZA AMMINISTRATIVA NELLA
PROCEDURA SELETTIVA
1. La commissione esaminatrice, alla prima riunione, stabilisce i criteri e le modalità di valutazione
dei titoli e del colloquio, da formalizzare nel relativo verbale.
2. La valutazione dei titoli verrà effettuata con i criteri di cui all’art. 18 del vigente regolamento
aziendale per l’accesso dall’esterno agli impieghi
presso l’ARPAM approvato con determina n.
27/DG del 5.3.2013.
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degli Enti Locali, con particolare riferimento
alle competenze in materia di ambiente, e compiti istituzionali delle ARPA.
3. La votazione complessiva è determinata sommando il voto conseguito nella valutazione dei titoli
al voto riportato nel colloquio.
4. Non è consentito il diritto d’accesso se non quando la selezione si sia formalmente conclusa; al
termine del procedimento complessivo l’accesso
potrà essere attivato nei limiti e con le condizioni di cui al regolamento approvato dall’ARPAM.
In sede di colloquio la Commissione procederà alla
verifica dei requisiti di conoscenza della lingua straniera, almeno a livello iniziale.
1. Per la valutazione dei titoli e del colloquio la commissione esaminatrice dispone complessivamente di 60 punti così ripartiti;
a) 30 punti per i titoli;
b) 30 punti per la prova orale
I punti per la valutazione dei titoli sono così ripartiti:
a) titoli di carriera punti 15
b) titoli accademici e di studio punti 3
c) pubblicazioni e titoli scientifici punti 3
d) curriculum formativo e professionale punti 9.
2. Il risultato della valutazione dei titoli deve precedere il colloquio orale.
2. L’avviso per la presentazione al colloquio, con la
comunicazione del giorno, ora e sede ove si svolgerà il colloquio, sarà pubblicato sul sito istituzionale dell’ARPAM (www.arpa.marche.it) sezione Concorsi ed avvisi pubblici - almeno
quindici giorni prima di quello in cui essi debbono sostenerla. La predetta pubblicazione ha valore di notifica a tutti gli effetti; l’assenza al colloquio comporterà comunque l’esclusione dalla
selezione qualunque ne sia la causa.
3. I candidati dovranno presentarsi al colloquio
muniti di un documento di identità in corso di
validità, a pena di esclusione.
4. Il superamento del colloquio è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza,
espressa in termini numerici, di almeno 21/30.
5. Il colloquio si svolge nel giorno stabilito, alla presenza dell’intera commissione, in sala aperta al
pubblico.
ART. 11
COLLOQUIO
ART. 12
VERBALI RELATIVI ALLA SELEZIONE
1. Il colloquio verterà sui compiti connessi alla qualificazione professionale richiesta nonché sulle
materie di specifica competenza ed in particolare:
- principi e tecniche di monitoraggio ambientale
riferiti alla matrice acqua
- biondicatori in ambiente marino
- preparazione del campione per le diverse tipologie di analisi biologiche,
microbiologiche
- inquinamento marino
- sedimentologia e circolazione marina in Adriatico
- misure e strumentazioni oceanografiche
- immersioni subacquee scientifiche
- sistemi di qualità
- normativa comunitaria, statale e della Regione
Marche in campo ambientale, con particolare
riferimento all’inquinamento idrico ed acque
destinate al consumo umano
- organizzazione amministrativa dello Stato e
1. Di ogni seduta della commissione il segretario
redige processo verbale dal quale devono risultare descritte tutte le fasi della selezione.
2. La commissione deve procedere, alla presenza di
tutti i componenti, alla determinazione dei criteri
generali per la valutazione dei titoli, all’esame
degli stessi, all’espletamento della prova orale ed
alla formulazione della graduatoria di merito dei
candidati.
3. I punteggi relativi alla prova sono attribuiti con
voti palesi; in caso di differenti valutazioni, il
punteggio da attribuire é quello risultante dalla
media aritmetica dei voti espressi da ciascun
commissario.
4. Ciascun commissario, fermo restando l’obbligo
della firma dei verbali della selezione, può far
inserire nei medesimi, controfirmandole, tutte le
osservazioni in merito a presunte irregolarità nello svolgimento della selezione ed il proprio eventuale dissenso circa le decisioni adottate dagli
altri componenti della commissione. Eventuali
osservazioni dei candidati, inerenti allo svolgimento della procedura selettiva, devono essere
ART. 10
PUNTEGGI PER I TITOLI E COLLOQUIO
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
formulate con esposto sottoscritto che deve essere allegato al verbale.
5. Al termine dei lavori, i verbali, unitamente a tutti
gli atti della selezione, sono rimessi ai competenti uffici dell’ARPAM per le determinazioni di
competenza.
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in relazione alla presenza di norme che stabiliscano il blocco delle assunzioni.
3. Scaduto inutilmente il termine assegnato per la
presentazione della documentazione, non si darà
luogo alla stipulazione del contratto. Il vincitore
che non assuma servizio senza giustificato motivo entro il termine stabilito decade nei diritti conseguenti.
ART. 13
GRADUATORIA
ART. 15
TUTELA DELLA PRIVACY
1. Al termine della selezione viene formata la graduatoria secondo l’ordine dei punti della votazione complessiva riportata da ciascun candidato
per i titoli ed il colloquio con l’osservanza, a
parità di punti, delle preferenze previste dall’art.
5 del D.P.R. n. 487/94 e successive modificazioni ed integrazioni.
2. Il Direttore Generale dell’ARPAM, riconosciuta
la regolarità degli atti della selezione, approva la
graduatoria di merito con apposito provvedimento immediatamente efficace.
3. Successivamente all’approvazione della graduatoria di merito la stessa sarà pubblicata sul sito dell’ARPAM: www.arpa.marche.it
4. La graduatoria conserva validità per 36 mesi dalla data di adozione del provvedimento di approvazione.
5. La graduatoria, entro il termine di validità di cui
sopra, potrà essere utilizzate anche per effettuare
eventuali ulteriori assunzioni a tempo determinato, per il medesimo profilo professionale, per
attività di controllo e monitoraggio marino ed in
particolare per l’effettuazione di campionamenti
in immersione, al fine di rispondere ad esigenze
temporanee dell’ARPAM in conformità alle
disposizioni normative al momento vigenti.
1. L’ARPAM, nel rispetto del D.lgs. 196/2003 recante il codice in materia di dati personali, utilizza i
dati contenuti nelle domande di partecipazione
alle selezioni pubbliche ai soli fini della gestione
della procedura di selezione e dell’instaurazione
del rapporto conseguente che avverrà con utilizzo di procedure informatiche ed archiviazione
cartacea dei relativi atti.
2. Il conferimento dei dati è obbligatorio, pena l’esclusione dalla selezione, ai fini dell’esame dei
requisiti di partecipazione posseduti dai candidati, ad eccezione dei dati concernenti eventuali
titoli di precedenza o preferenza, che è facoltativo. Detto conferimento, nel rispetto dei principi
di cui al succitato decreto legislativo, costituisce
espressione di tacito consenso al trattamento dei
dati personali.
3. Ai candidati sono riconosciuti i diritti di cui
all’art. 7 del D.Lgs. 196/2003, tra i quali il diritto di:
- accedere ai dati che lo riguardano;
- far aggiornare, rettificare, integrare i dati erronei o incompleti;
- far cancellare i dati trattati in violazione di legge;
- opporsi, per motivi legittimi, al trattamento dei
dati che lo riguardano.
4. Titolare del trattamento è l’ARPAM - Via Caduti
del lavoro, n. 40 - 60131 Ancona, nei cui confronti possono essere fatti valere i diritti di cui
sopra.
ART. 14
CONFERIMENTO INCARICHI
1. Il candidato dichiarato vincitore è invitato dall’ARPAM, ai fini della stipula del contratto individuale di lavoro, a presentare i documenti corrispondenti alle dichiarazioni contenute nella
domanda di partecipazione alla selezione.
2. L’ARPAM, verificata la sussistenza dei requisiti
generali e specifici, procede alla stipula del contratto individuale, nel quale sarà indicata la data
di assunzione in servizio e per un periodo di
dodici mesi. Gli effetti economici decorrono dalla data di effettiva presa di servizio che avviene,
di norma, il primo od il sedicesimo giorno del
mese. L’assunzione del vincitore potrà essere
temporaneamente sospesa o comunque ritardata
ART. 16
NORME FINALI
1. Con la partecipazione all’avviso è implicita, da
parte del concorrente, l’accettazione senza riserve di tutte le prescrizioni e precisazioni del presente bando nonché di quelle che disciplinano o
disciplineranno lo stato giuridico ed economico
del personale delle ARPA.
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2. Per quanto non specificatamente indicato dal presente bando, si rinvia al vigente regolamento
aziendale per l’accesso dall’esterno agli impieghi
ed alle norme legislative, regolamentari e negoziali vigenti in materia ed in particolare al D.Lgs
30.3.2001, n. 165 e s.m.i., ai Contratti Collettivi
Nazionali Lavoro che si applicano al personale
delle ARPA, al D.P.R. 9.5.1994, n. 487 e s.m.i., al
D.P.R 27.3.2001, n. 220 e al D.P.R. 10.12.1997,
n. 483.
3. Per ogni eventuale chiarimento gli aspiranti
potranno rivolgersi all’Ufficio Personale dell’ARPAM - Via Caduti del Lavoro n. 40 - 60131
Ancona - dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00
alle 12.00 (n. tel. 071/2132739-38-25).
4. Copia del presente avviso sarà consultabile, successivamente alla pubblicazione sul B.U.R. Marche, sul sito dell’ARPAM: www.arpa.marche.it.
IL DIRETTORE GENERALE
Dott. Roberto Oreficini Rosi
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sto previsto dall'art. 26 ter della L.R. 34/92, così
come dalla modifica aggiunta dall'art. 1 L.R. 2/2011,
stante le disposizioni relative al piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari di regioni, provincie e comuni ai sensi dell'art. 58 D.L. 112/08 convertito in L. 133/08.
Sia gli Enti che i privati hanno la facoltà di prendere visione di tutti gli atti affinchè chiunque possa
presentare le osservazioni che ritiene opportune.
Le osservazioni devono essere presentate per iscritto su carta da bollo da Euro 16,00 , entro 15 (QUINDICI) giorni a decorrere da quello successivo all'ultimo delle pubblicazioni suindicate.
_______________________________________________________
A.S.P. PERGOALA – Azienda Pubblica di
Servizi alla Persona (PU)
Avviso di selezione per mobilità esterna. Per la
copertura di n. 1 posto di "Istruttore-Ragioniere" Cat. C. - per la pubblicazione giorni quindici.
Selezione mobilità esterna per la copertura di n. 1
posto di Istruttore-Ragioniere - Cat. C. Scadenza
presentazione domande: dentro il quindicesimo giorno dalla data di pubblicazione sul B.U.R.M. il bando integrale è consultabile sui seguenti siti internet:
www.asp-pergola.it
www.comune.pergola.pu.it
Per informazioni telefonare al numero: 0721/734325
(Ufficio Segreteria A.S.P. Pergola)
Cupramontana, lì 16 Settembre 2013
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
AMBIENTE E TERRITORIO
Ragni geom. Sauro
IL DIRETTORE DELL’A.S.P. PERGOLA
Moraschini Rag. Renzo
_______________________________________________________
Consorzio di Bonifica Integrale dei Fiumi
Foglia - Metauro – Cesano – Pesaro
Progetto di razionalizzazione e miglioramento
del sistema irriguo nella valle del Foglia.
AVVISI
_______________________________________________________
Verifica di assoggettabilità a Valutazione di
Impatto Ambientale
(art. 20 del D. Lgs. 152/2006)
Il sottoscritto Avv. Claudio Netti in qualità di proponente e titolare/legale rappresentante del Consorzio di Bonifica Integrale del Foglia, Metauro,
Cesano Codice Fiscale 80001510413 con sede legale nel Comune di Pesaro, Provincia di PU Via L.
Guidi n° 30 CAP 61121
Comune di Cupra Montana
“Adozione variante parziale al piano regolatore generale mediante variazione destinazione
d'uso e zonizzazione urbanistica ex scuola elementare frazione Poggio Cupro”.
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
AMBIENTE E TERRITORIO
RENDE NOTO
AVVISA CHE
Che il Consiglio Comunale, con atto n. 18 del
29/08/2013, esecutivo ai sensi di legge, ha adottato,
la Variante parziale al piano regolatore generale
mediante variazione destinazione d'uso e zonizzazione urbanistica ex scuola elementare Poggio
Cupro.
La delibera consiliare di adozione ed i relativi atti
progettuali, si trovano depositati nella Segreteria del
Comune di Cupramontana, dove rimarranno a disposizione del pubblico fino al compimento di 15 (quindici) giorni interi e consecutivi, compresi i festivi, a
partire dal giorno successivo a quello dell'ultima
pubblicazione del presente avviso che verrà eseguita
una sola volta all'Albo Pretorio, al sito istituzionale
del Comune, al B.U.R., negli spazi di affissione pubblica e sulle pagine locali del quotidiano a diffusione regionale "Il Messaggero".
Il deposito è effettuato ai sensi del combinato dispo-
1. gli elaborati del progetto denominato Progetto di
razionalizzazione e miglioramento del sistema
irriguo nella valle del Foglia è localizzato nei
Comuni di Auditore, Sassocorvaro, Urbino,
Montecalvo in Foglia, Colbordolo, Tavullia,
Montelabbate, S. Angelo in Lizzola, Pesaro, e
che consiste nell'ammodernamento dell'opera
di presa a San Leo e nella realizzazione di una
condotta irrigua
sono stati depositati presso i seguenti comuni e
presso l'Autorità Competente alla verifica di
assoggettabilità a VIA:
Ente e Servizio Indirizzo
Regione Marche - Via Tiziano, 44 - 60125 Ancona
Comune di Auditore - Piazza V. Sartori, 11 - 61020
Auditore (PU)
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Comune di Sassocorvaro - Via Roma, 2-61028 Sassocorvaro (PU)
Comune di Urbino - Via S. Chiara - 61029 Urbino
(PU)
Comune di Montecalvo in Foglia - Piazza Municipio, 1 - 61020 Montecalvo in Foglia (PU)
Comune di Colbordolo - Piazza del Popolo, 5-61022
Colbordolo (PU)
Comune di Tavullia - Via Roma, 81 - 61010 Tavullia (PU)
Comune di Montelabbate - Via Roma, 2 - 61025
Montelabbate (PU)
Comune di S. Angelo in Lizzola - Piazza IV novembre, 6 - 61020 Sant'Angelo in Lizzola (PU)
Comune di Pesaro - Piazza del Popolo, 1 - 61121
Pesaro
2. Il progetto medesimo ed i relativi elaborati per la
verifica di assoggettabilità a VIA rimarranno
depositati presso gli enti sopra elencati per 45
giorni consecutivi a partire dalla data odierna;
1. Il progetto preliminare e lo studio preliminare
ambientale sono altresì pubblicati e visionabili
sul sito web dell'autorità competente alla verifica
di assoggettabilità a VIA al seguente indirizzo:
http://www.ambiente.regione.marche.it;
2. Il deposito è effettuato ai sensi dell'art. 20, comma 3, del D.Lgs. n. 152/2006 allo scopo di consentire, a chiunque vi abbia interesse, di prenderne visione, ottenerne a proprie spese una
copia e presentare all'autorità competente
osservazioni e memorie relative al progetto
depositato, da prodursi per iscritto in carta
semplice entro 45 giorni dalla data odierna.
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AVVISA CHE
gli elaborati del progetto denominato IMPIANTO
FISSO DI RECUPERO RIFIUTI INERTI CON
CAPACITÀ > 10 ton/giorno
che ha per oggetto IL RECUPERO R5 DI RIFIUTI
INERTI MEDIANTE IMPIANTO DI TRATTAMENTO FISSO
è localizzato in LOCALITÀ PIANERIE SNC,
COMUNANZA (AP)
e che consiste in IMPIANTO DI TRATTAMENTO
FISSO PER RECUPERO R5 DI RIFIUTI INERTI
PRESSO IL SITO AUTORIZZATO ALLA MESSA
IN RISERVA R13 DELLA DITTA "BEANI ANNIBALE SRL" COSTITUITO DA TRE FASI PRINCIPALI: FRANTUMAZIONE, VAGLIATURA E
MACINATURA.
sono stati depositati presso il comune di COMUNANZA
Ente e Servizio:
Comune di COMUNANZA, Servizio Lavori Pubblici - Piazza IV Novembre, 2 63087 Comunanza
(AP)
Provincia di Ascoli Piceno, Servizio Tutela
Ambientale: Viale della Repubblica, 34 - 63100
Ascoli Piceno
ARPAM, Dipartimento di Ascoli Piceno - Viale
della Repubblica, 34 - 63100 Ascoli Piceno
L'Autorità Competente al rilascio del provvedimento finale di verifica di assoggettabilità è la provincia
di Ascoli Piceno, servizio tutela ambientale, Viale
della Repubblica 34, 63100 Ascoli Piceno.
Il progetto medesimo ed i relativi elaborati rimarranno depositati presso gli enti sopra elencati per 45
giorni consecutivi a partire dalla data odierna.
Il deposito è effettuato ai sensi dell'art. 20, comma 3,
del D.Lgs, n. 152/2006 e dell'art. 8, comma 7, della
l.r. 3/2012 ai fini di consentire a chiunque vi abbia
interesse di prenderne visione, ottenerne a proprie spese una copia e presentare all'Autorità
Competente osservazioni e memorie relative al
progetto depositato, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi, da prodursi
per iscritto in carta semplice entro 45 giorni dalla data odierna,
Il provvedimento finale di verifica di assoggettabilità ha natura obbligatoria e vincolante e può disporre l'esclusione dei progetto dalla procedura di VIA
nel caso l'Autorità Competente valuti che non abbia
impatti ambientali negativi significativi ovvero l'assoggettamento del progetto alla procedura di VIA
nel caso abbia impatti ambientali negativi significativi.
Pesaro, lì 03/09/2013
Il Proponente
Avv. Claudio Netti
_______________________________________________________
Società Beani Annibale srl – Comunanza
Autorizzazione per la gestione di un impianto
frantumazione inerti.
Verifica di assoggettabilità a Valutazione di
Impatto Ambientale
(art. 20 D.Lgs. 152/2006 e art. 8 l.r. 3/2012)
Il sottoscritto Beani Annibale in qualità di proponente e titolare della Società Beani Annibale srl Partita Iva 01721960449 con sede legale nel Comune di
Comunanza Provincia di Ascoli Piceno, via Trieste
n° 122 cap 63044
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Il provvedimento finale di verifica di assoggettabilità che dispone l'esclusione del progetto dalla VIA
può impartire eventuali prescrizioni, anche relative
al monitoraggio dell'opera o all'utilizzazione delle
migliori tecnologie disponibili, tali prescrizioni
obbligano il proponente a conformare il progetto
definitivo a quanto in esse stabilito.
Il progetto preliminare e lo studio preliminare
ambientale sono altresì pubblicati e visionabili sul
sito web dell'autorità competente alla verifica di
assoggettabilità a VIA al seguente indirizzo:
http://www.provincia.ap.it/provincia/ambiente/gest/
page.asp?id=51
Ascoli Piceno, lì 17/07/2013
IL PROPONENTE
Beani Annibale srl
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Gli annunci da pubblicare devono pervenire entro le ore 16,00 del giovedì precedente la data
di pubblicazione.
Dovranno essere inviati:
Direzione del Bollettino - Regione Marche - Giunta Regionale, Via Gentile da Fabriano 60125 Ancona.
ABBONAMENTO ORDINARIO
(ai soli Bollettini ordinari esclusi
i supplementi e le edizioni speciali
e straordinarie)
Annuo (01.01.2013 - 31.12.2013)
Semestrale (01.01.2013 - 30.06.2013 o
01.07.2013 - 31.12.2013)
ABBONAMENTO SPECIALE
(comprensivo dei bollettini ordinari,
dei supplementi e delle edizioni speciali
e straordinarie)
Annuo (01.01.2013 - 31.12.2013)
Semestrale (01.01.2013 - 30.06.2013 o
01.07.2013 - 31.12.2013)
COPIA BUR ORDINARIO
a 100,00
a 55,00
a 125,00
a 68,00
a
COPIA SUPPLEMENTO - COPIA EDIZIONE SPECIALE COPIA EDIZIONE STRAORDINARIA
(fino aa 160 pagine)
a
(da pagina 161 a pagina 300)
a
(da pagina 301 a pagina 500)
a
(oltre le 500 pagine)
a
COPIE ARRETRATE
(si considerano copie arretrate i numeri dei bollettini
stampati negli anni precedenti a quello in corso)
Editore:
REGIONE MARCHE
AUT. TRIBUNALE ANCONA
N. 23/1971
Direttore responsabile:
Dottoressa ELISA MORONI
2,50
2,50
5,50
7,00
8,00
il doppio del prezzo
I versamenti dovranno essere effettuati sul C.C.P. n. 13960604 intestato al
“BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE MARCHE
Via Gentile da Fabriano - 60125 Ancona”.
Si prega di inviare a “BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE MARCHE
Via Gentile da Fabriano - 60125 Ancona” l’attestazione del versamento o fotocopia di esso con
la esatta indicazione dell’indirizzo cui spedire il Bollettino Ufficiale.
(Anche tramite Fax: 071/8062411)
Spedizione in a.p. art. 2 comma 20/c. legge 662/96 - Filiale di Ancona
Il Bollettino è in vendita presso la Redazione del Bollettino Ufficiale della Regione Marche Giunta Regionale Via Gentile da Fabriano - 60125 Ancona e c/o gli sportelli informativi di
Ancona Via G. da Fabriano Tel. 071/8062358 - Ascoli Piceno Via Napoli, 75 Tel. 0736/342426
- Macerata Via Alfieri, 2 Tel. 0733/235356 - Pesaro V.le della Vittoria, 117 Tel. 0721/31327.
Il Bollettino è consultabile su Internet al seguente indirizzo:
http://www.regione.marche.it/bur
Stampa: STES srl
POTENZA
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