Provincia di Pavia
Assessorato Agricoltura e
Riserve Naturali
Speciale Mais
e Sorgo 2010
con la collaborazione del CRA
(Unità di ricerca per la Maiscoltura di Bergamo)
L’annata cerealicola 2010 appena conclusa può essere valutata ,con cautela, come una situazione
caratterizzata da un leggero miglioramento. Restringendo l’osservazione all’andamento del mais,
rispetto allo scorso anno, dobbiamo convenire che il mercato ha fatto registrare un netto miglioramento dei prezzi a livello locale, europeo e mondiale. Le produzioni 2010 di questo cereale,
importante per il nostro territorio, hanno evidenziato livelli di tutto rispetto e in certi casi superiori
a quelli dello scorso anno.
In premessa abbiamo usato il termine “con cautela”in quanto sappiamo benissimo che la nostra
cerealicoltura deve comunque fare i conti con la crescente competitività di paesi comunitari con
costi di produzione più bassi del nostro, con paesi dove è possibile coltivare gli ogm e con la scarsa capacità di garantire partite omogenee da parte del nostro sistema produttivo.
Questo è un momento di cambiamenti e sarà altrettanto importante cercare di fronteggiare le
innegabili carenze strutturali del comparto sfruttando al meglio tutte le opportunità e le azioni
offerte sia a livello di politica comunitaria sia a livello di risorse nazionali. Sarà necessario utilizzare
bene le poche risorse a disposizione verso precisi obiettivi quali l’incentivazione dei contratti integrati di filiera, produzioni qualitativamente più sane e omogenee e la destinazione bioenergetica
delle derrate cerealicole.
La filiera no food citata è quanto mai in espansione. L’utilizzo di mais, sorgo o altri cereali per produrre energia o per la produzione di materie biodegradabili, alternative alla plastica, sta diventando importante, parallela a quella alimentare e in qualche modo contribuisce alla stabilizzazione
dei mercati.
I dati statistici provinciali ci aiutano a valutare l’evoluzione in corso :la coltura del sorgo, ha registrato negli ultimi anni una notevole crescita in superficie passando dai 90 ettari del 2006 ai 890
del 2010; gli impianti da “biomassa” realizzati nella nostra provincia sono aumentati e sono diventati un mercato certo, in un periodo caratterizzato più da incertezza che da certezza, per diversi
produttori di mais e sorgo.
È indispensabile, visto la rapidità delle trasformazioni in corso, effettuare un’ oculata politica di
gestione e indirizzo del territorio per evitare, nel medio periodo, di doversi confrontare con una riduzione della superficie prettamente agricola per la comparsa di attività agro-industriali correlate
ma non integrate al settore agricolo quali biogas e fotovoltaico: opportunità con risvolti ancora
poco prevedibili se non adeguatamente approfondite e monitorate.
Le nostre colture possono ancora dare soddisfazione a chi si sforza di operare con un occhio alla
tecnica e l’altra all’economia.
Per tutto ciò siamo convinti che la collaborazione fattiva tra tutti gli attori coinvolti, Enti di Ricerca,
Enti territoriali, ditte produttrici, sia la soluzione vincente e da perseguire per fornire a chi opera
in campo conoscenze, informazioni utili e consigli per ottimizzare il lavoro e continuare ad essere
aziende vitali in grado di affrontare un mercato variegato e complesso.
Spero che la nostra attività costituisca comunque un valido supporto in un momento economico
difficile.
Auguro buon lavoro a tutti gli imprenditori agricoli.
Mario Anselmi
Assessore all’Agricoltura
e Riserve Naturali
Per la realizzazione delle prove hanno collaborato i seguenti enti:
◆
◆
E.R.S.A.F. (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste)
Mario Marchesi, Sara Evalli
◆
Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura
Elena Brugna
◆
CRA (Unità di Ricerca per la Maiscoltura di Bergamo)
Alberto Verderio, Paolo Laganà, Gianfranco Mazzinelli, Alda Ferrari
◆
Ente Nazionale Risi
Franco Sciorati, Massimo Zini, Bruna Marcato, Romano Gironi
◆
Azienda Agraria sperimentale Stuard (S. Pancrazio – Parma)
Roberto Reggiani
◆
ARPA Lombardia
Lorenzo Craveri
Si ringraziano vivamente le aziende agricole che hanno svolto le prove in collaborazione con i
tecnici del Settore Agricoltura della Provincia di Pavia:
Az. Agr. Marchesani Carlo e Riccardo – Vigevano (PV)
Az. Agr. Scappini Pietro, Angelo e Gianbattista – Pieve del Cairo (PV)
Az. Agr. Parrocchetti Botta Adorno – Castelletto di Branduzzo (PV)
Az. Agr. Castello di Pollini Cesare – Gambarana (PV)
◆
Si ringraziano inoltre per la collaborazione allo svolgimento delle prove agronomiche i tecnici:
Giancarlo Tramelli, Graziano Balestreri, Gianluca Rognoni
Per informazioni riguardanti le prove qui pubblicate o per richieste di partecipazione a prove future, contattare:
◆
Provincia di Pavia - Settore Agricoltura
Irene Pansini
Piero Stella
0382 / 597.774
0382 / 597.771
Anna Betto - Dirigente del Settore
0382 / 597.806-011
Commento agrometeorologico alla stagione del Mais e del Riso
1° Aprile 2010 – 30 Settembre 2010
Le condizioni agrometeorologiche di tutto il
mese di aprile non hanno tradito le attese tipiche della primavera: temperature altalenanti e
precipitazioni sia diffuse che a carattere locale,
per la presenza dei primi temporali e rovesci
“ben organizzati” della stagione. Nei primissimi
giorni del mese abbiamo registrato temperature
contenute e precipitazioni diffuse, localmente
nevose a basse quote tra l’1 e il 4. Successivamente abbiamo assistito ad un aumento delle
temperature, ed alcune giornate calde, tra il 7
ed il 10 (con massime in pianura fino a 22°/24°C).
Il confronto tra le precipitazioni
Temperature più contenute si sono registrate
di marzo-aprile 2010 con le attese
tra l’11 ed il 18 in concomitanza di alcune deboli
precipitazioni. Tra il 19 ed il 22 abbiamo assistito a buone condizioni meteorologiche con un peggioramento dal 23 con temperature però ancora miti o elevate fino a fine mese. Le giornate più miti
sono risultate essere il 26, il 28 ed il 29 quando localmente si sono superati i 26°/27°C. Le condizioni
agrometeorologiche del mese non sono state particolarmente favorevoli per le colture. In particolare i maggiori “disagi” li hanno avuti alcune fioriture di arboree oltre che la maggioranza delle semine
di mais: già ostacolate nel corso del mese di marzo hanno subito ulteriori ritardi nel mese di aprile.
Il mese di maggio si è aperto con condizioni
primaverili instabili caratterizzate da precipitazioni e temperature complessivamente fresche. Dal primo giorno di maggio una profonda
depressione atlantica ha iniziato ad influenzare
le condizioni agrometeorologiche sulla Lombardia con nuvolosità sempre più consistente
e, successivamente, precipitazioni. Le piogge
hanno raggiunto o superato, nella prima settimana di maggio, i 130 mm settimanali in alcune aree della pianura centrale ed occidentale.
Anche la seconda settimana di maggio ha registrato precipitazioni abbondanti (in particolare
Le precipitazioni dei primi 15 giorni
sul Nord-Ovest) con locali quantitativi settimadi maggio 2010
nali superiori ai 150 mm. Le giornate più per-
turbate, con precipitazioni diffuse e le temperature più contenute, sono risultate essere lunedì 10
e martedì 11 con massime che sulle aree di Nord-ovest non hanno superato i 16°/18°C. A partire
dal 15 maggio le condizioni agrometeorologiche hanno subito un significativo cambiamento grazie ad un flusso settentrionale stabile e secco che, oltre a far aumentare le temperature ha garantito giornate complessivamente stabili fino al 26. Tra il 22 ed il 26 si sono registrate temperature
prossime, o localmente superiori, ai 30°C (30.5°C a Crema-CR e 29°C a Turbigo-MI il 24). Maggiore
instabilità è poi stata registrata tra il 27 ed il 30 con temporali localmente moderati.
Nei primi giorni di giugno abbiamo assistito al rapido passaggio da condizioni tipiche della tarda
primavera (locali rovesci e temporali, temperature massime poco superiori ai 20°C e ventilazione apprezzabile), a condizioni pienamente estive (sostanziale assenza di precipitazioni in pianura e temporali sui rilievi, temperature anche superiori ai 30°C, calma di vento ed elevata umidità atmosferica).
In questo contesto, ove presente un buon rifornimento idrico, abbiamo registrato un rapido progresso fasi fenologiche delle colture, sia arboree che erbacee. Dopo il 10 di giugno si sono ripresentate precipitazioni diffuse, localmente molto abbondanti anche in pianura. Il periodo dal 14
al 17, è stata caratterizzata dal transito di almeno due impulsi perturbati con rovesci e temporali
anche sulla pianura. Le precipitazioni sono risultate localmente molto intense sulla bassa pianura
lombarda tra le province di Cremona, Brescia e Mantova. In queste aree si sono localmente raggiunti i 150 mm totali. Vi sono invece zone, spazialmente non lontane dalle precedenti, ove le precipitazioni hanno di poco superato i 10-15 mm. In questo periodo le temperature sono risultate
complessivamente sopra la norma. Molto significativo il passaggio perturbato tra il 19 ed il 21 del
mese che, oltre a precipitazioni diffuse, è stato accompagnato da temperature massime decisamente inferiori alla norma (nella giornata del 20) e precipitazioni nevose localmente sotto i 2000
metri. Negli ultimi giorni del mese le temperature sono risultate in crescita fino a valori da piena
estate con temperature massime fino a 33°/34°C tra il 28 ed il 30 giugno: le condizioni registrate
nell’ultima settimana di giugno sono risultate quasi ottimali per le colture sebbene localmente, su
mais, si sia già dovuto intervenire con irrigazioni.
Le condizioni agrometeorologiche del mese di luglio sono state caratterizzate dalla persistenza di
elevate temperature fino al 23 del mese. Sebbene non vi siano da annotare particolari estremi termici, molto significativo è il fatto che, su larga parte della pianura lombarda, le temperature massime tra il 1° ed il 23 luglio siano state continuativamente superiori ai 31°/32°C. Responsabile del caldo persistente è stato l’anticiclone delle Azzorre che, spostandosi a latitudini più basse, ha favorito
la risalita di aria più calda di origine nord-africana. Nello specifico i giorni più caldi sono risultati essere il 16 ed il 17 con massime in pianura localmente fino a 36°/37°C. In questo contesto i temporali
in pianura sono stati episodici ma localmente molto intensi. La situazione ha subito una variazione
abbastanza significativa dal 24 quando le correnti hanno iniziato a ruotare da ovest o nord ovest
per mantenersi dai quadranti occidentali per il resto del mese. Da ricordare anche che luglio 2010
è stato caratterizzato da scarse precipitazioni sulla pianura. Le piogge sono risultate intense solo in
alcune zone delle province nord-occidentali oltre che su parte della Bergamasca e Bresciana (con
locali danni per grandinate). In diverse aree della pianura centro occidentale - comprese tra il Pavese,
Milanese, Lodigiano e Cremonese - le precipitazioni mensili sono state sostanzialmente nulle.
Nel corso del mese di agosto le condizioni agrometeorologiche sono state assai differenti rispetto a quelle
tipicamente estive di luglio. I primi giorni del mese sono stati caratterizzata da un sostanziale stabilità e
da temperature elevate, ma nella norma. A partire dal pomeriggio del 4 l’avvicinamento di una vasta de-
pressione di origine atlantica ha favorito l’innesco
di temporali che si sono poi presentati per tutta la
giornata del 5 (localmente superati i 100 mm di
pioggia giornaliera) su tutta la regione. Successivamente le condizioni agrometeorologiche sono
temporaneamente migliorate tra il 7 ed il 11 con
cielo poco nuvoloso, o al più variabile, e temperature estive (in questa fase è avvenuta la maggior parte
delle fioriture di riso). Tra l’11 ed il 12 di agosto un
nuovo significativo passaggio perturbato ha interessato la Lombardia con precipitazioni diffuse ma
più intense sui rilievi Prealpini e l’Alta Pianura occidentale (anche in questa occasione localmente
raggiunti i 100 mm di precipitazione giornaliera).
Le precipitazioni di agosto 2010
Anche successivamente le condizioni meteorologiche sono state perturbate e, dopo una breve pausa il 13,
le precipitazioni sono nuovamente state intense il 14 ed il 15 (il 14 localmente fino a 100 mm di precipita-
zione giornaliera). Precipitazioni residue il 16, poi graduale rimonta anticiclonica con precipitazioni sostanzialmente nulle fino al 24 e temperature nuovamente su valori pienamente estivi. Le giornate più calde del
mese sono risultate essere il 22 ed il 23 con massime sulla bassa pianura fino a 33°/34°C; significative invece
le minime del 16 e 17 con temperature in pianura fino a 11°/12°C. Negli ultimi giorni di agosto abbiamo
poi assistito alla discesa di aria fresca da nord con fenomeni di foehn seguiti dal “ridimensionamento” delle
temperature che il 31 sono localmente scese sotto i 10°C anche in pianura. Sebbene l’andamento agrometeorologico del mese sia stato abbastanza altalenante le precipitazioni, e le temperature fresche, sono state
nel complesso favorevoli per le diverse fasi di maturazione della granella di mais e di riso.
Settembre è stato, nel suo complesso, un mese caratterizzato da precipitazioni superiori alla norma - tranne locali eccezioni - e temperature nella media o localmente inferiori ad essa. A differenza di molti degli
ultimi anni, in cui la presenza di un robusto anticiclone sulla Lombardia aveva regalato un proseguimento
dell’estate per gran parte del mese, nel corso di questo ultimo mese di settembre abbiamo assistito ad una
maggiore dinamicità atmosferica. I due periodi più caldi del mese, con massime fino a 26°/29°C, si sono
collocati tra il 1° ed il 5 e poi tra il 10 ed il 15 di settembre (29.1°C a Gambara –BS il 4, 29°C a Marmirolo-MN e
28.8°C a Crema il 15). Freschi gli ultimi 5 giorni del mese con minime di pianura fino a 5°/6°C.
Come accennato, nel complesso, si sono registrati diversi giorni con precipitazioni ma la giornata complessivamente più perturbata è risultata essere sabato 18 settembre con alcuni allagamenti in provincia
di Milano. Un altro sistema perturbato organizzato è transitato sulla nostra regione tra il 7 ed il 9 del mese
mentre le prime nevicate a quote di media montagna (1500-2000 metri) si sono registrate tra il 25 ed il 27
settembre. Le aree di pianura ove maggiori sono state le piogge sono da ricercarsi tra le province di Monza
e Varese (201 mm a Misinto-MB, 197 mm a Saronno-VA) ma anche nel resto della pianura si sono registrate precipitazioni mensili significative (superiori ai 120-140 mm): solo nel Cremonese, Lodigiano e Pavese i
quantitativi di pioggia sono risultati complessivamente inferiori. In questo contesto le raccolte di mais e
riso sono state intralciate, in particolare nell’ultima decade del mese.
Lorenzo Craveri
ARPA Lombardia– Servizio Meteorologico Regionale
Risultati campi varietali mais annata 2010
nella provincia di Pavia
Prove svolte secondo il
“Progetto grandi colture
e reti dimostrative cereali 2010”
Finanziato dalla Regione Lombardia
Direzione Generale Agricoltura
Il “Progetto grandi colture e reti dimostrative cereali 2010” è una rete di sperimentazione
coordinata dall’ERSAF con la supervisione scientifica dell’Unità di Ricerca per la Maiscoltura di Bergamo. Al Progetto hanno partecipato 6 province (Bergamo, Brescia, Cremona,
Lodi, Milano, Pavia) e la Cooperativa Agricola 2000 di Tribiano (MI). Tali enti hanno realizzato complessivamente 25 campi varietali.
Nelle prossime pagine vengono descritti con grafici e tabelle i risultati ottenuti.
Mais: Ibridi in prova
in Provincia di Pavia
Anno 2010
Ibrido
AACCEL
ALMAGRO
ANTISS
CONSUELO
DKC6089
DKC6315
DKC6677
DKC6688
DKC6795
HELEN
KORIMBOS
KWS6565
LG36.07
NK FAMOSO
NK GIGANTIC
NK VITORINO
P1114
P1758
PR31D24
PR32F73
PR32G44
PR33A46
WILBUR
Ditta
LIMAGRAIN
SEMILLAS FITO' ITALIA
LIMAGRAIN
ISTA
DEKALB
DEKALB
DEKALB
DEKALB
DEKALB
NK SEMENTI SYNGENTA
KWS
KWS
LIMAGRAIN
NK SEMENTI SYNGENTA
NK SEMENTI SYNGENTA
NK SEMENTI SYNGENTA
PIONEER
PIONEER
PIONEER
PIONEER
PIONEER
PIONEER
RV VENTUROLI
Pieve del Cairo (PV)
Umidità della
granella U %
25,10
24,90
24,90
22,10
19,90
21,40
23,10
25,00
22,90
23,10
22,70
24,20
25,10
24,10
19,90
25,60
23,80
21,70
23,60
21,80
27,06
Produzione
granella al
15.5% q.li/ha
130,43
108,58
140,75
122,92
119,37
131,29
112,05
121,28
118,39
120,25
112,49
97,23
117,12
102,96
115,41
140,14
136,78
130,79
133,04
138,33
111,6
Vigevano (PV)
Valore indice
113,3
94,3
122,3
106,8
103,7
114,0
97,3
105,3
102,8
104,4
97,7
84,4
101,7
89,4
100,2
121,7
118,8
113,6
115,6
120,1
97
Umidità della
granella U %
23,70
23,70
21,36
20,50
21,80
23,50
24,00
21,60
22,60
21,40
22,80
22,90
22,30
23,10
21,40
21,50
24,60
Produzione
granella al
15.5% q.li/ha
97,42
112,66
102,90
101,69
97,25
88,99
108,32
97,08
99,31
120,83
96,61
116,82
92,54
128,06
95,40
126,92
110,43
BEREGUARDO (PV)
Valore indice
101,5
117,3
107,17
105,9
101,3
92,7
112,8
101,1
103,4
125,9
100,6
121,7
96,4
133,4
99,4
132,2
115,0
Umidità della
granella U %
22,30
20,80
20,20
20,80
22,90
21,90
19,80
20,16
19,90
20,10
22,60
21,20
20,70
19,60
-
Produzione
granella al
15.5% q.li/ha Valore indice
108,30
76,9
104,83
74,5
112,83
80,2
114,36
81,2
106,69
75,8
100,24
71,2
112,59
80,0
108,34
76,97
105,22
74,8
116,97
83,1
114,87
81,6
117,73
83,6
110,53
78,5
122,54
87,1
-
Mais: confronto produzione Ibridi
tra le province lombarde
Anno 2010
Bergamo
Brescia
Cremona
Lodi
Mantova
Milano
Pavia
Media regione
Prod.
Prod.
Prod.
Prod.
Prod.
Prod.
Prod.
Umidità (Q.li/ha) Umidità (Q.li/ha) Umidità (Q.li/ha) Umidità (Q.li/ha) Umidità (Q.li/ha) Umidità Prod. (Q.li/ Umidità (Q.li/ha) Umidi- (Q.li/ha)
Classe (%)
norm
(%)
norm
(%)
norm
(%)
norm
(%)
norm
(%)
ha) norm
(%)
norm tà (%) norm
Ibrido
Ditta
AACCEL
LIMAGRAIN
700
28,1
139,6
23,5
119,31
23,6
108,1
28,5
137,8
22,3
105,2
27,65
145,5
23,7
113,6
25,3
124,6
ALMAGRO
SEMILLAS FITO' ITALIA
600
23,4
130,3
21,5
110,09
20,0
100,1
27,5
131,5
18,5
116,0
25,33
122,4
23,1
103,8
22,8
114,7
ANTISS
LIMAGRAIN
600
28,1
128,3
20,9
133,27
22,5
108,7
29,2
142,9
-
-
26,65
129,6
24,3
127,4
24,6
127,6
CONSUELO
ISTA
500
26,2
150,3
20,1
121,68
20,6
103,6
25,1
130,0
-
-
24,53
127,9
21,2
116,1
22,3
123,5
DKC6089
DEKALB
500
23,3
135,5
19,3
128,98
18,7
104,2
23,9
127,4
15,8
129,8
22,55
141,9
20,2
111,4
21,0
124,6
DKC6315
DEKALB
600
26,2
140,0
18,6
131,73
20,7
107,8
26,6
133,3
19,5
134,6
22,85
140,6
21,4
121,3
22,3
128,2
DKC6677
DEKALB
600
32,6
141,5
20,8
123,28
20,2
107,0
25,0
134,1
19,65
125,0
24,53
135,3
21,9
108,0
22,9
123,9
DKC6688
DEKALB
600
28,2
134,9
21,1
129,79
23,6
110,0
26,4
136,7
21,8
122,2
27,40
148,0
25,0
112,0
24,7
127,4
DKC6795
DEKALB
700
29,9
136,7
24,1
124,94
23,0
110,4
27,3
136,4
-
-
27,20
143,6
23,2
101,9
25,5
125,8
HELEN
NK SEMENTI SYNGENTA
600
31,2
142,7
21,9
123,12
22,2
102,6
25,7
135,5
23,7
143,7
25,40
127,1
22,9
109,4
23,9
123,3
KORIMBOS
KWS
500
29,1
144,2
21,1
124,22
20,4
112,4
26,9
131,7
19,2
120,9
23,57
134,2
20,7
109,3
22,4
124,4
KWS6565
KWS
600
31,4
122,3
21,1
127,42
21,6
109,1
25,5
135,1
17,6
124,8
24,05
138,4
22,9
110,5
23,2
124,7
LG36.07
LIMAGRAIN
500
27,6
133,6
19,7
124,55
21,0
113,1
25,2
126,9
17,9
128,9
24,80
139,1
21,6
113,8
22,7
126,0
NK FAMOSO
NK SEMENTI SYNGENTA
500
25,2
130,5
21,1
126,32
19,7
107,1
26,0
131,3
20,1
124,2
24,05
138,7
22,3
100,2
22,4
122,2
NK GIGANTIC NK SEMENTI SYNGENTA
700
35,9
127,3
25,2
118,94
25,0
112,9
30,3
133,3
24,6
136,5
33,10
124,8
25,1
108,2
28,1
122,4
NK VITORINO NK SEMENTI SYNGENTA
600
27,0
153,9
22,1
128,30
20,5
104,2
27,2
134,6
19
131,2
24,90
133,7
23,5
112,2
23,7
126,7
P1114
PIONEER
500
23,1
142,4
20,4
135,00
19,6
113,1
23,5
138,1
20,3
110,1
24,05
135,3
20,0
111,0
21,6
128,1
P1758
PIONEER
700
27,2
145,9
24,7
138,29
22,0
124,0
27,4
144,8
21,9
114,8
27,67
141,9
24,1
121,3
25,3
134,4
PR31D24
PIONEER
700
31,8
139,5
23,6
126,56
26,2
113,4
27,5
148,8
-
-
30,20
134,5
23,1
114,4
25,5
130,2
PR32F73
PIONEER
600
28,6
159,1
22,5
137,60
20,4
110,6
24,7
141,8
19,7
134,4
25,40
141,3
22,0
126,2
23,0
134,2
PR32G44
PIONEER
600
26,1
143,1
21,7
134,23
21,4
113,9
25,0
138,7
18,8
129,4
26,60
141,1
21,9
112,5
23,2
130,1
PR33A46
PIONEER
500
24,0
142,2
21,1
137,67
21,1
117,4
23,7
147,9
19,6
130,2
22,73
139,8
21,0
129,7
22,2
135,9
WILBUR
RV VENTUROLI
700
30,6
122,2
24,0
110,37
28,2
98,2
30,9
129,5
22,6
124,8
28,30
128,1
26,2
111,8
27,2
116,5
Risultati 2010 sperimentazione
“ON FARM”
Dati nazionali e confronto regionale
Unità di ricerca per la Maiscoltura
di Bergamo
Aziende ed Enti che hanno realizzato la sperimentazione:
◆
44 Aziende agricole della Pianura Padana
◆
Regione Lombardia - DG Agricoltura
✓ E.R.S.A.F.
✓ Amministrazioni Provinciali di Milano, Bergamo, Cremona, Pavia, Lodi, Brescia
✓ Agricola 2000-Trebiano
◆
Regione Piemonte - DG- Agricoltura
✓ Amministrazioni Provinciali di Cuneo, Torino, Biella
✓ Federazione Provinciale Coltivatori Diretti di Cuneo e Torino
◆
Regione Veneto
✓ Veneto Agricoltura
✓ Istituto “Nazareno Strampelli”
◆
Le Società sementiere che hanno fornito gli ibridi: Pioneer, Dekalb, Limagrain Italia,
Kws Italia, NK Syngenta, Semillas Fitò Italia, RV Venturoli, ISTA.
Sperimentazione “On Farm” Ibridi di Mais - 2010
Confronto Ibridi Regione Lombardia
Peso Valori Indici
specifico
%
72,08
97,9
71,79
98,8
70,38
98,6
68,85
99,9
70,69
96,9
71,80
101,6
73,14
107,8
Produzione
normalizzata
q.li/ha
123,5
124,6
124,4
126,0
122,2
128,1
135,9
Ibrido
CONSUELO
DKC6089
KORIMBOS
LG36.07
NK FAMOSO
P1114
PR33A46
Ditta
ISTA
DEKALB
KWS
LIMAGRAIN
NK SEMENTI SYNGENTA
PIONEER
PIONEER
Classe
fao
500
500
500
500
500
500
500
n osservazioni
18
17
15
17
25
18
19
Vigore
precoce
6,3
6,3
6,2
6,1
6,2
6,5
6,0
Taglia
6,8
6,8
6,9
7,3
6,1
6,8
7,0
Stay
Green
6,6
6,0
6,2
6,0
5,9
6,6
6,5
Stand Ability
6,9
6,6
6,8
6,6
6,9
6,6
6,8
Giudizio
finale pianta
6,8
6,7
6,5
6,1
6,2
6,6
6,8
Qualità granella
spiga
6,9
6,5
6,7
6,2
6,1
6,7
6,8
Umidità della
granella U%
22,3
21,0
22,4
22,7
22,4
21,6
22,2
ALMAGRO
ANTISS
DKC6315
DKC6677
DKC6688
HELEN
KWS6565
NK VITORINO
PR32F73
PR32G44
SEMILLAS FITO' ITALIA
LIMAGRAIN
DEKALB
DEKALB
DEKALB
NK SEMENTI SYNGENTA
KWS
NK SEMENTI SYNGENTA
PIONEER
PIONEER
600
600
600
600
600
600
600
600
600
600
17
17
16
17
17
14
15
16
18
25
5,9
6,3
6,4
6,5
6,2
6,7
6,2
6,3
6,5
6,3
7,0
7,1
6,9
6,9
7,1
7,5
6,7
7,1
11,5
6,9
6,7
6,6
6,0
6,4
6,6
6,8
6,8
7,0
7,5
7,0
6,9
7,1
6,5
7,1
6,9
6,8
6,9
6,9
7,3
7,0
6,9
7,0
6,4
6,9
6,9
6,8
6,9
6,9
7,7
7,0
6,3
6,4
6,5
7,8
7,2
7,2
6,4
6,4
7,3
7,1
22,8
24,6
22,3
22,9
24,7
23,9
23,2
23,7
23,0
23,2
71,77
69,80
71,50
72,96
68,06
71,33
71,29
71,20
73,57
73,12
91,0
101,2
101,7
98,2
101,0
97,7
98,9
100,5
106,4
103,1
114,7
127,6
128,2
123,9
127,4
123,3
124,7
126,7
134,2
130,1
AACCEL
DKC6795
NK GIGANTIC
P1758
PR31D24
WILBUR
PR31D24
LIMAGRAIN
DEKALB
NK SEMENTI SYNGENTA
PIONEER
PIONEER
RV VENTUROLI
PIONEER
700
700
700
700
700
700
700
18
16
13
17
16
16
17
6,2
6,5
6,7
6,5
6,0
5,5
5,8
7,5
7,3
8,4
7,2
7,4
6,7
7,0
7,2
7,3
8,3
7,6
7,6
7,3
7,0
6,5
7,4
7,4
7,2
7,3
7,0
6,8
6,9
7,1
8,0
7,5
7,4
6,8
6,8
7,2
6,7
6,9
6,8
7,1
6,4
6,2
25,3
25,5
28,1
25,3
25,5
27,2
21,8
70,45
72,75
68,73
72,65
70,29
70,97
72,4
98,8
99,8
97,1
106,6
103,3
92,4
109,7
124,6
125,8
122,4
134,4
130,2
116,5
133,6
Sperimentazione “On Farm” 2010
Valore Indice e Giudizio finale (media regionale)
Ibrido
Ditta
AACCEL
ALMAGRO
ANTISS
CONSUELO
DKC6089
DKC6315
DKC6677
DKC6688
DKC6795
HELEN
KORIMBOS
KWS6565
LG36.07
NK FAMOSO
NK GIGANTIC
NK VITORINO
P1114
P1758
PR31D24
PR32F73
PR32G44
PR33A46
WILBUR
LIMAGRAIN
SEMILLAS FITO’ ITALIA
LIMAGRAIN
ISTA
DEKALB
DEKALB
DEKALB
DEKALB
DEKALB
NK SEMENTI SYNGENTA
KWS
KWS
LIMAGRAIN
NK SEMENTI SYNGENTA
NK SEMENTI SYNGENTA
NK SEMENTI SYNGENTA
PIONEER
PIONEER
PIONEER
PIONEER
PIONEER
PIONEER
RV VENTUROLI
Classe fao
Valore Indice
Giudizio Finale
700
600
600
500
500
600
600
600
700
600
500
600
500
500
700
600
500
700
700
600
600
500
700
98,8
91,0
101,2
97,9
98,8
101,7
98,2
101,0
99,8
97,7
98,6
98,9
99,9
96,9
97,1
100,5
101,6
106,6
103,3
106,4
103,1
107,8
92,4
6,9
6,9
7,0
6,8
6,7
6,4
6,9
6,9
7,1
6,8
6,5
6,9
6,1
6,2
8,0
6,9
6,6
7,5
7,4
7,7
7,0
6,8
6,8
Il grafico riportato nella pagina successiva evidenzia le capacità produttive dei singoli ibridi in
prova, attraverso il VALORE INDICE (produzione espressa in % rispetto agli ibridi tester WILBUR e
CONSUELO).
Il GIUDIZIO FINALE è invece un indice qualitativo della pianta in cui si assommano tutte le valutazioni e i rilievi effettuati in campo in merito alla:
◆ resistenza dello stocco
◆ all’altezza della pianta
◆ stay green: attitudine a mantenere foglie verdi e apparato fotosintetico funzionante anche in
stadio avanzato. Questo parametro influenza sia la produzione (grado di riempimentoe peso
specifico cariosside) sia le capacità di difesa della pianta (uno stocco vitale oppone resistenza
alle rotture da piralide e si inibisce lo sviluppo di funghi patogeni agenti di marciumi e morte
prematura della pianta)
◆ stand ability: capacità della pianta di mantenere un assetto corretto.
I grafici successivi analizzano il comportamento degli ibridi in prova rispetto ai principali parametri
di valutazione quali Umidità, Stay green, Stand Ability.
MEDIA NAZIONALE
RISULTATI NAZIONALI
Anno 2010
MAIS ON FARM
IBRIDO
DITTA
AACCEL
ALMAGRO
ANTISS
CONSUELO
DKC6089
DKC6315
DKC6677
DKC6688
DKC6795
HELEN
KORIMBOS
KWS6565
LG36.07
NK FAMOSO
NK GIGANTIC
NK VITORINO
P1114
P1543
P1758
PR31D24
PR32F73
PR32G44
PR33A46
WILBUR
LIMAGRAIN
SEMILLAS FITO’ ITALIA
LIMAGRAIN
ISTA
DEKALB
DEKALB
DEKALB
DEKALB
DEKALB
NK SEMENTI SYNGENTA
KWS
KWS
LIMAGRAIN
NK SEMENTI SYNGENTA
NK SEMENTI SYNGENTA
NK SEMENTI SYNGENTA
PIONEER
PIONEER
PIONEER
PIONEER
PIONEER
PIONEER
PIONEER
RV VENTUROLI
classe
fao
700
600
600
500
500
600
600
600
700
600
500
600
500
500
700
600
500
600
700
700
600
600
500
700
PRESARCHIATURA
PRE-RECCOLTA
MEDIE REGIONALI
RACCOLTA
LOMBARDIA
VENETO
PIEMONTE
VALORI
VALORI
GIUDIZIO
PROD.
PROD.
INDICI PROD.
INDICI PROD.
FINALE
QUALITÀ UMIDITÀ
STAY STAND
%
NORM.
%
NORM.
VALORI NORM.
VALORI NORM.
VIGORE TAGLIA GREEN ABILITY DELLA GRANELLA DELLA
n. PRECOCE SCORE SCORE SCORE
q.li/ha n.
q.li/ha n. INDICI q.li/ha
INDICI q.li/ha n.
PIANTA
SPIGA GRANELLA PESO
oss. SCORE 1-9 1-9
oss.
oss.
oss. %
U%
SPECIFICO
%
1-9
1-9
SCORE 1-9 SCORE 1-9
25
6,2
7,5
7,2
6,7
6,8
6,8
26,2
70,06
100,2 127,3 18 98,8
124,6
6 101,7 138,0
30
6,0
7,2
6,8
7,2
6,9
6,4
22,8
71,69
91,5 116,2 17 91,0
114,7 8
90,4
108,5 5 94,9
128,7
30
6,3
7,2
6,7
7,2
7,1
6,4
24,0
69,90
101,5 128,9 17 101,2 127,6 9 104,2 125,1 3 101,0 137,0
32
6,1
7,2
6,8
7,3
6,8
6,8
22,3
71,54
97,0 123,3 18 97,9
123,5 9
96,2
115,5 4 101,1 137,0
28
6,2
7,0
6,0
6,8
6,6
6,5
20,9
72,37
99,2 126,0 17 98,8
124,6 6
99,0
118,8 4 105,7 143,4
31
6,2
6,9
6,2
6,9
6,5
6,5
22,7
70,85
101,7 129,2 16 101,7 128,2 8
99,0
118,9 7 104,8 142,1
26
6,4
7,1
6,4
7,3
7,0
7,6
22,9
72,42
98,6 125,3 17 98,2
123,9 5 101,8 122,2 4 96,4
130,7
31
6,2
7,4
6,7
7,1
6,9
6,9
24,0
68,81
100,6 127,8 17 101,0 127,4 9 101,0 121,3 5 100,3 136,0
23
6,6
7,3
7,0
7,4
7,1
7,2
26,1
73,29
102,3 129,9 16 99,8
125,8
7 108,0 146,4
16
6,6
7,5
6,9
6,9
6,8
6,9
23,7
71,37
97,7 124,1 14 97,7
123,3 2
97,1
116,6 21
6,1
7,0
6,0
7,1
6,6
6,4
23,6
70,75
100,3 127,3 15 98,6
124,4
6 104,3 141,4
21
6,4
6,6
6,7
7,0
6,9
6,1
24,5
70,01
99,3 126,1 15 98,9
124,7
6 100,1 135,7
31
6,2
7,7
6,4
6,9
6,0
6,1
22,7
68,94
101,0 128,2 17 99,9
126,0 9 101,6 122,0 5 103,3 140,0
44
6,2
6,1
6,2
7,3
6,5
6,0
22,8
70,55
97,5 123,9 25 96,9
122,2 9
98,7
118,5 10 98,2
133,1
13
6,7
8,4
8,3
7,4
8,0
6,9
28,1
68,73
97,1 123,3 13 97,1
122,4
26
6,2
7,2
7,3
7,3
7,0
6,4
23,3
70,82
100,2 127,3 16 100,5 126,7 5
99,6
119,6 4 102,7 139,3
31
6,3
7,0
6,7
7,1
6,7
6,6
21,6
71,58
102,1 129,7 18 101,6 128,1 9
99,5
119,5 4 110,2 149,4
7
7,4
6,9
6,9
7,5
7,1
6,8
24,8
73,61
96,0 121,9 7 99,9
135,4
23
6,6
7,2
7,5
7,2
7,4
6,9
25,7
72,97
107,2 136,2 17 106,6 134,4
6 109,0 147,8
16
6,0
7,4
7,6
7,3
7,4
7,1
25,5
70,29
103,3 131,2 16 103,3 130,2
25
6,7
7,3
7,2
7,1
7,5
7,0
23,9
73,53
105,7 134,3 18 106,4 134,2
7 104,0 141,1
44
6,2
7,2
6,8
7,3
7,0
7,0
23,3
73,07
102,5 130,1 25 103,1 130,1 9 101,3 121,6 10 101,8 138,1
24
6,0
7,1
6,5
6,7
6,7
6,9
22,7
73,58
106,4 135,2 19 107,8 135,9
4 108,5 147,2
16
5,5
6,7
7,3
7,0
6,8
6,4
27,2
70,97
92,4 117,4 16 92,4
116,5
Media NK Famoso - PR32G44
100,0 127,0
100,0 126,1
100,0 120,1
100,0 135,6
Risultati campi varietali Sorgo
annata 2010
nella Provincia di Pavia
Prove svolte secondo il
“Progetto grandi colture
e reti dimostrative cereali 2010”
Finanziato dalla Regione Lombardia
Direzione Generale Agricoltura
Supervisione scientifica
dell’Azienda Agraria Sperimentale Stuard di Parma
Sorgo da biomassa
e Sorgo da granella
Obiettivi e finalità
Il sorgo è la coltura che in questi ultimi anni sta diventando per importanza il cosiddetto “4° cereale” della regione, infatti quello da granella continua ad essere coltivato su un’area sempre maggiore specialmente in quelle zone in cui normalmente vengono effettuati cereali in asciutta. Negli
ultimi tempi in regione sta riscuotendo interesse anche quello da biomassa per la produzione di
trinciato, come “alimento” per i digestori anaerobici (impianti a biogas), al posto dell’insilato di
mais od addirittura nell’alimentazione dei bovini da carne o latte. Per il secondo anno consecutivo,
in accordo con la Regione Lombardia, oltre al mantenimento dei campi dimostrativi di sorgo da
granella sono state realizzate prove agronomiche con ibridi di sorgo per “biomassa”.
SORGO da granella
In Europa il sorgo da granella viene coltivato prevalentemente in Francia ed in Italia che è seconda solo per superficie (le produzioni tra i due paesi sono simili). A livello nazionale la coltivazione
del sorgo da granella risulta concentrata in alcune regioni centrali e del nord per una superficie
complessiva che fa si che la coltura rivesta il 4° posto per importanza tra i cereali nazionali dopo
frumento, orzo e mais. Attualmente l’Emilia-Romagna è una delle due regioni più importanti per
tale coltura, dove la superficie a sorgo rappresenta il 66% di quella nazionale. Il crescente interesse
dimostrato nei confronti della coltura è testimoniato dal progressivo aumento produttivo ottenuto nel tempo, come conseguenza della messa a punto di tecniche colturali più adatte e della disponibilità di ibridi sempre migliori. Il panorama commerciale, statico da alcuni anni, ultimamente
si è andato rinnovando rapidamente proprio in relazione alla crescente diffusione della coltura e
l’attività sperimentale condotta ha avuto un ruolo fondamentale tanto che, ad oggi, solo pochi
degli ibridi introdotti durante le fasi iniziali di sperimentazione sono rimasti in commercio.
Anche in Lombardia si è assistito ad un aumento di interesse nei confronti della coltura, sia in
termini di superficie totale coltivata a sorgo (erano 1.451 ha nel 2007, 3002 ha nel 2010 con un
aumento della superficie investita di +100 %) sia di produzione complessiva che ha portato ad
un incremento della resa per unità di superficie (resa media del 2007 5,8 t/ha nel 2010 6,2 t/ha).
La tendenza allo spostamento verso colture caratterizzate da minimi costi colturali, soprattutto in
riferimento alle esigenze irrigue, con una parziale ma progressiva sostituzione del mais sembra essere uno dei motivi principali; si è infatti assistito al progressivo passaggio della coltura del sorgo
verso terreni ed ambienti a più elevata fertilità in cui, se condotto in asciutta, è possibile ottenere
performance produttive simili, se non alle volte superiori a quelle del mais.
La granella di sorgo, soprattutto quella a basso tenore in tannini, da anni trova un notevole interesse da parte dei mangimifici raggiungendo prezzi pressoché analoghi a quelli del mais di cui è
considerato un ottimo “supplente” nella composizione delle razioni del cosiddetto pollo bianco.
Ultimamente, grazie alla sua rusticità e simile tecnica colturale inizia ad essere coltivato in sosti-
tuzione del mais come insilato. Le ultime annate contraddistinte da andamenti climatici estremi
ed incostanti hanno evidenziato la necessità di caratterizzare ulteriormente gli ibridi e le loro peculiarità in relazione ai differenti ambienti e situazioni tramite il rilievo degli aspetti produttivi e
morfologici.
L’attività di sperimentazione varietale su sorgo punta su alcune strategie di importanza quanto
mai attuali come:
la valutazione del potenziale produttivo della coltura anche in Lombardia;
l’individuazione di varietà in possesso di tolleranza e/o resistenza a specifiche avversità (stroncamento, allettamento, danni da uccelli, etc);
azione conoscitiva/divulgativa della coltura sul territorio Regionale al fine di creare “una filiera
sorgo” essendo la coltivazione per alcune province (es. Pavia e Cremona) un cereale ”nuovo” o
sconosciuto.
Classe FAO
Pannicoli totali n./m2
Pannicoli maturi n./m2
Altezza totale cm
Altezza base pannicolo cm
Altezza stacco ultima foglia cm
Carattere combine cm
Umidità della granella U%
Produzione granella al 15,5% t/ha
Indice di produzione
(variabilità rispetto alla media)
Peso elettrolitico semi kg/ha
Data emergenza
Ciclo semina emergenza (n gg)
Data fioritura
Ciclo emergenza fioritura (n gg)
Data maturazione
Ciclo emergenza maturazione (n gg)
Ciclo fioritura maturazione (n gg)
Giudizio finale (Score 1-9)
RENK VENTUROLI
450
38
36
131
110
91
19
16,10
10,50
126
740
29-mag-10
29
24-lug-10
56
31-ago-10
94
38
8
ANGELUS SYNGENTA
400
33
23
108
81
76
5
15,30
9,76
117
725
27-mag-10
27
22-lug-10
56
30-ago-10
95
39
5
ARDITO
RENK VENTUROLI
300
36
32
125
98
79
19
14,90
9,73
117
774
31-mag-10
31
18-lug-10
48
1-set-10
93
45
7
REGGIO
APSOV
400
45
36
132
106
88
18
14,00
9,35
112
736
27-mag-10
27
19-lug-10
53
4-set-10
100
47
8
ALFA
VERNEUIL
500
41
33
105
85
70
15
17,60
8,77
105
730
2-giu-10
33
28-lug-10
56
1-set-10
91
35
5
MARCUS
SYNGENTA
350
35
25
105
80
70
10
14,20
7,83
94
753
29-mag-10
29
23-lug-10
55
31-ago-10
94
39
7
FAVORITE SIVAM
450
47
28
124
104
78
26
18,10
7,75
93
732
31-mag-10
31
29-lug-10
59
6-set-10
98
39
6
ISIDE
SIS
300
39
23
140
110
98
12
15,10
7,16
86
769
31-mag-10
31
23-lug-10
53
1-set-10
93
40
4
BRENUS
SYNGENTA
400
45
27
134
110
89
21
17,00
6,60
79
751
31-mag-10
31
22-lug-10
52
3-set-10
95
43
6
ARMIDA
RENK VENTUROLI
350
35
25
120
98
84
14
14,80
5,75
69
774
27-mag-10
27
24-lug-10
58
28-ago-10
93
35
5
82,30
15,90
15,71
8,32
100
29,6
23-lug-10
54,6
1-set-10
94,6
40
6,10
Ibrido
Ditta produttrice
Tabella 1- Varietale ON FARM Sorgo da granella
anno 2010
Az. Agricola Parrocchetti Botta Adorno (PV)
(a cura di ERSAF -- P.Stella, I. Pansini)
ARALBA
39,40 28,80 122,40 98,20
NOTE:
Data semina: 30 aprile 2010
DATA RACCOLTA: 14 settembre 2010
GIUDIZIO FINALE: (1) insufficiente; (3) sufficiente; (5) buono; (7) distinto; (9) ottimo
748,40 29-mag-10
Varietale On farm ibridi commerciali di sorgo da granella
Nelle tabelle 1 sono riportati i dati elementari raccolti e le caratteristiche biomorfologiche. Il campo di Pavia è stato l’unico on farm da granella della rete dimostrativa per cui non è stato possibile
effettuare una elaborazione statistica ma la semplice presentazioni e discussione dei dati ottenuti
nella località.
Le produzioni ottenute sono risultate nel complesso buone, la produzione media del campo di
8,32 t/ha è notevolmente superiore alla media regionale dell’anno (6,3 t/ha) ed addirittura alla
produzione provinciale della zona di 6,7 t/ha di granella (fonte dati agri-ISTAT 2010). Confrontando
le produzioni del 2010 con quelle dello scorso anno si nota immediatamente come si sia registrato
un sostanziale mantenimento delle rese probabilmente dovuto all’andamento stagionale particolarmente favorevole, e la conferma della stabilità produttiva solo di alcuni ibridi che troviamo
anche quest’anno ai primi posti come performance.
L’ibrido migliore del campo è risultato ARALBA con un valore di indice di produttività (espresso
rispetto alla media di campo) pari a 126, seguito da ANGELUS e ARDITO (indice di produttività pari
a 117), REGGIO (indice di produttività rispettivamente di 112)e ALFA con indice di produttività pari
a 105. Leggermente più staccati, cioè con produzione appena al di sotto della media di campo,
troviamo MARCUS (indice 94) e FAVORITE (93).
BRENUS e ARMIDA con produzioni di 6,6 e 5,7 t/ha di granella, sono gli ibridi che hanno fatto
registrare le minori rese, al di sotto della media di campo ma in linea con la produzione media
dell’areale (6,3 t/ha).
Il cicli colturali risultano compresi tra i 91 giorni di ALFA e i 100 giorni di REGGIO, tanto che quest’anno la classe di precocità non sembra avere grossa influenza. Da annotare il notevole tempo intercorso tra la semina e l’emergenza che in media quest’anno è stato di circa 30 giorni (sicuramente
a causa di temperature troppo basse per la germinazione). L’altezza delle piante varia tra i 140
(ISIDE) e i 105 centimetri (MARCUS e ALFA), denotando un apprezzabile sviluppo di tutte le varietà
in prova.
L’eserzione, ossia la lunghezza dell’ultimo internodo sopra lo stacco dell’ultima foglia, caratteristica necessaria a garantire una buona ed agevole trebbiatura (carattere Combine) è risultata nel
complesso più che buona per la maggior parte degli ibridi e leggermente scarsa solo per alcuni
(MARCUS e ANGELUS). Nella prova non si sono verificati ne allettamenti a raccolta ne danni da
uccelli granivori e fenomeni di sterilità.
SORGO da trinciato e biomassa
La Regione Lombardia è da sempre molto sensibile alla tematica delle energie rinnovabili, e da
tempo è stato dimostrato un grosso interesse soprattutto da parte del sistema agricolo per il biogas, in quanto in esso si intravedono grandi potenzialità legate alla valorizzazione del patrimonio
professionale delle aziende agricole stesse e soprattutto una valida opportunità dal punto di vista
reddituale.
Grazie alle conoscenze maturate da diverso tempo in Nord Europa ed Italia questa tecnologia si è
allargata notevolmente soprattutto in quelle zone in cui è predominante il comparto zootecnico.
Il settore zootecnico è stato infatti il fattore determinante per la diffusione in larga scala della
digestione anaerobica grazie alla produzione di liquame bovino e suino che hanno alimentato in
maniera quasi esclusiva gli impianti. Nel corso degli anni si è allargata l’attenzione, arrivando alla
co-digestione di liquami zootecnici con biomasse vegetali di diversa natura: residui colturali, scarti
agroindustriali e soprattutto colture dedicate. Tra le colture erbacee dedicate quella maggiormente impiegata è sempre stata il mais (utilizzato nell’80 % dei substrati) ma, da alcuni anni, sono attivi
diversi studi e ricerche in cui viene provato il sorgo.
Il sorgo da biomassa sembra essere infatti una pianta promettente e di sicuro interesse come coltura “energetica” da destinare alla co-digestione negli impianti di biogas. I punti di forza di tale
coltura dal punto di vista agro-ambientale sono la possibilità di un facile inserimento all’interno
della rotazione aziendale in particolare dove esiste la necessità di avvicendare la coltura per mantenere il suolo in buone condizioni, le minori esigenze idriche e nutritive che ne favoriscono la
vocazionalità anche in ambienti a scarsa potenzialità produttiva, l’opportunità di potere essere
utilizzato in secondo raccolto (dopo un cereali autunno vernino) e quindi di mantenere il suolo coperto per tutto l’anno, la quasi totale assenza di parassiti e le potenzialità produttive elevate. Altro
fattore qualitativo interessante è la relativa abbondanza di zuccheri semplici fermentescibili o di
carboidrati complessi costituenti le pareti cellulari che normalmente definisce l’attitudine di una
determinata varietà alla codigestione per la produzione di biogas. Naturalmente esistono oltre
4000 cultivar di sorgo e i cosiddetti “diversi tipi” da granella, fibra, zuccherino, biomassa, foraggero
etc. non sono sempre classificabili con chiarezza poiché le varietà derivano spesso da attività di
ibridazione tra le diverse tipologie.
Tuttavia si può dire che le tipologie più adatte alla trasformazione anaerobica attualmente sembrano essere i sorghi zuccherini e da fibra, caratterizzati da taglia di grandi dimensioni, moderata
capacità di ricaccio, stelo robusto e midolloso, più o meno zuccherino; in confronto alle tipologie
più tipicamente foraggere, che hanno un’elevata capacità di ricaccio, stelo più sottile e una taglia
più modesta. Nei campi, tuttavia, sono stati inseriti anche ibridi di sorgo da foraggio sia monosfalcio che a più sfalci, perché tali materiali hanno generalmente buona produttività nonostante il
ciclo molto breve o il fatto che la loro potenzialità si realizzi in più ricacci ed, in comprensori zootecnici, trovano una certa diffusione come fonte foraggera estiva “di soccorso”.
Compito di questo studio è stato: una prima valutazione delle performance e del potenziale produttivo di alcuni ibridi “da biomassa” in relazione ai diversi ambienti del territorio Lombardo mirate
alla produzione di biogas; una azione conoscitiva/divulgativa della coltura su scala Regionale col
fine di potere creare “una filiera agroenergetica” legata al sorgo. La diffusione e/o introduzione di
corrette pratiche di coltivazione e agronomiche per questa coltura, essendo un cereale ”nuovo”
per diverse zone della regione.
NOTE:
Data della semina: 8 giugno 2010
Data della raccolta: 28 settembre 2010
** ALLETTAMENTO: (1) resistente < 10%; (3) moderatamente
resistente 10-20%; (5) poco suscettibile 20-30%; (7) moderatamente suscettibile 30-40%; (9) suscettibile > 40
Ditta produttrice
data emergenza
(gg/mm/aa)
Data emissione panicolo
(gg/mm/aa)
Ciclo semina-emergenza (n° gg.)
Ciclo emergenza emiss. pannicolo
(n° gg.
Ciclo emergenza raccolta (n° gg.)
Allettamenti precoce (Score 1-9 **)
Altezza totale pianta (cm)
Diametro base stocco (cm)
Allettamento a raccolta Score 1-9 **)
Presenza pannicolo alla raccolta
Produzione biomassa (t/ha)
Indice di produzione
(variabilità rispetto alla media)
SUCRO 506
SYNGENTA
zuccherino
26-06-2010
1-09-2010
18
67
94
9
375,0
1,9
9
SI
74,07
130
NECTAR
APSOV
zuccherino
26-06-2010
15-09-2010
18
81
94
0
370,0
1,7
0
SI
63,64
111
KWS BULLDOZER
KWS
fibra
27-06-2010
30-08-2010
19
64
93
0
460,0
2,0
1
SI
63,39
111
PADANA 4
PADANA
foraggio mono 26-06-2010
1-09-2010
18
67
94
9
410,0
1,8
9
SI
61,27
107
877 NICOL
PIONEER
foraggio mult. 26-06-2010
1-09-2010
18
67
94
9
328,0
1,0
5
SI
59,59
104
H 140
SYNGENTA
fibra
27-06-2010
15-09-2010
19
80
93
9
384,0
1,7
9
SI
57,34
100
SUGAR GRAZE 2
APSOV
foraggio mult. 26-06-2010
15-09-2010
18
81
94
7
367,0
1,5
3
SI
56,75
99
849
PIONEER
foraggio mono 24-06-2010
1-09-2010
16
69
96
0
340,0
1,8
3
SI
54,30
95
ENSAL
SEMFOR
foraggio mono 26-06-2010
15-09-2010
18
81
94
9
317,0
1,8
9
-
53,83
94
SUGAR GRAAZE
PADANA
zuccherino
26-06-2010
1-09-2010
18
67
94
9
295,0
2,0
7
SI
49,78
87
GOLIATH
SIS
fibra
24-06-2010
15-09-2010
16
83
96
0
415,0
2,1
1
SI
47,44
83
H 133
SYNGENTA
fibra
24-06-2010
15-09-2010
16
83
96
0
384,0
2,0
1
SI
44,88
78
25-06-10
07-09-10
94,33
5,08
370,42
57,19
100
Tipologia
Ibrido
Tabella 2 - Varietale ON FARM Sorgo da biomassa
Anno 2010
Az. Agricola Castello, GAMBARANA (PV)
(a cura di P. Stella, I. Pansini)
17,67 74,17
1,78 4,75
Varietale On farm ibridi commerciali di sorgo da biomassa
In Regione Lombardia sono stati realizzati 4 campi On farm nelle province di Pavia, Cremona, Brescia e Milano. Gli ibridi da biomassa in prova appartenevano a diverse tipologie di pianta: 4 da
fibra, 3 zuccherini e 5 da foraggio (3 mono e 2 multi-sfalcio).
In tutte le località, per ragioni di economicità di trinciatura e comodità delle operazioni di raccolta,
si è optato per un unico taglio per cui a tutti gli effetti anche le 2 varietà multisfalcio sono state
considerate come se fossero dei sorghi monosfalcio. Per questo motivo le performance produttive dei foraggeri multisfalcio sono risultate a volte sottostimate cioè un poco al di sotto della loro
reale potenzialità.
Il comportamento produttivo degli ibridi si è differenziato notevolmente nelle località di prova
ma, anche se esistono diversità di resa, il comportamento medio degli ibridi è stato analogo tant’è
che la produzione media dei campi è stata nell’ordine delle 42,5 t/ha di biomassa fresca (solo a
Pavia la media di campo ha superato le 55 t/ha di biomassa fresca).
Nella prova condotta all’Az. Pollini (PV) (Tabella 2) spicca su tutti SUCRO506 con una produzione
che supera del 30 % la media di campo (74,0 t/ha), seguito da NECTAR e KWS BULLDOZER che hanno prodotto rispettivamente 63,6 e 63,4 t/ha di biomassa fresca. In questa località H133, un fibra
ad elevatissimo sviluppo, contrariamente a quanto si potesse immaginare è risultato l’ibrido meno
produttivo (44,9 t/ha). Le piante hanno raggiunto un discreto sviluppo, molto buone sono le altezze registrate nelle varietà zuccherine e da foraggio mentre più contenute rispetto allo standard
della classe di appartenenza risultano quelle dei sorghi da fibra. Eccessivamente ridotto, un poco
per tutti gli ibridi, è risultato invece il diametro basale dello stocco rispetto all’altezza raggiunta,
che infatti ha determinato un generale allettamento precoce che si è accentuato fino a raccolta.
L’investimento alla semina è stato di 41 pte/mq (6,5 x 37,5). Il ciclo medio degli ibridi (da emergenza a emissione panicolo) è stato di 74 gg, tutti gli ibridi in prova a raccolta presentavano il panicolo
tranne ENSAL. Il campo è stato trinciato e raccolto il 28 settembre.
Indice di produzione SS
(variabilità rispetto alla media)
Densità emergenza (0-9)
Altezza totale pianta (cm)
Diametro base stocco (cm)
Giudizio finale (P:1-9)
Produzione biomassa
secca t/ha
Produzione biomassa
fresca (t/ha)
8
NECTAR
APSOV
zuccherino
123
113
5,0
348,3
2,20
5,250
14,907
52,290
10
SUCRO 506
SYNGENTA
zuccherino
119
107
5,0
346,3
2,29
4,750
14,149
50,461
11
SUGAR GRAAZE
PADANA
zuccherino
117
112
5,0
299,0
2,17
5,250
14,834
49,948
7
KWS BULLDOZER
KWS
fibra
109
119
4,3
420,7
2,09
5,250
15,755
46,326
9
PADANA 4
PADANA
foraggio mono
106
100
4,8
289,3
2,08
3,500
13,211
45,120
3
ENSAL
SEMFOR
foraggio mono
103
97
4,8
270,7
2,22
3,500
12,820
43,703
1
849
PIONEER
foraggio mono
101
113
5,0
274,0
2,16
5,375
14,949
43,057
2
877 NICOL
PIONEER
foraggio mult.
97
107
4,8
297,3
1,60
4,750
14,119
41,202
12
SUGAR GRAZE 2
APSOV
foraggio mult.
94
96
4,5
310,7
1,94
4,000
12,627
39,860
6
H 140
SYNGENTA
fibra
84
85
5,0
373,7
2,25
5,000
11,245
35,760
4
GOLIATH
SIS
fibra
75
78
4,8
375,3
2,31
5,000
10,267
31,854
5
H 133
SYNGENTA
fibra
73
74
5,0
411,0
2,10
6,102
9,748
31,274
Media
100
100
4,813
334,694
2,117
4,811
13,219
42,571
CV (%)
-
-
-
-
-
-
23,73
-
Significatività
v
-
-
-
-
-
n.s.
-
Tipologia
Tesi
Varietà
Ditta produttrice
Indice di produzione
(variabilità rispetto alla media)
Tabella 3 - Elaborazione CUMULATIVA 4 località
Varietale ON FARM Sorgo da biomassa
Anno 2010
NOTA:
■■ = rilevato solamente 3 località di prova invece che 4
L’analisi statistica cumulativa delle diverse località on farm (Tabella 3) è stata eseguita solamente
per quei parametri rilevati in tutte le località. Gli ibridi più produttivi hanno fornito una resa compresa tra le 52,2 e le 43,0 t/ha di biomassa tal quale (cioè quelli che hanno fornito rese superiori
alla produzione media di 42,5 t/ha). Spiccano comunque visivamente su tutti NECTAR con 52,2 t/
ha di biomassa fresca, SUCRO 506 e SUGAR GRAAZE con 50,4 e 49,9 t/ha, KWS BULLDOZER con
46,3 t/ha. Questi ibridi hanno fornito incrementi produttivi variabili dal 10 al 23 % in più rispetto
alla media. Dai dati “parziali” dell’umidità (perché rilevato in sole 3 località di prova sulle 4 totali) si
nota come al momento della raccolta la maggior parte degli ibridi presentava contenuti di acqua
elevati rispetto a quello definito come il contenuto ideale (60/65 % di U) coincidente solitamente
con il massimo della produzione in sostanza secca ottenibile dalla coltura. Questo potrebbe ricondursi alla scelta della data di raccolta che non è sempre combaciata con la fase fenologica della
pianta (maturazione latteo/cerosa avanzata) ottimale per l’utilizzo come biomassa da trinciato.
Ipotizzando che l’umidità “parziale” (registrata in 3 località su 4) sia analoga per tutti i siti di prova,
possiamo calcolare la produzione di biomassa secca., che individua quanto ha realmente prodotto
ogni ibrido. Risulta per cui che KWS BULLDOZER con valore indice 119, NECTAR e 849 con 113, SUGAR GRAAZE con 112 sono gli ibridi più produttivi, seguiti poi da SUCRO 506 e 877NICOL (valore
indice 107). È interessante notare come dal confronto tra la produzione tal quale e quella secca
non esista una relazione, in quanto spesso l’ibrido che produce più biomassa non necessariamente è poi quello che produce di più in termini di biomassa secca. Gli ibridi più alti risultano essere i
4 da fibra (KWS BULLDOZER, GOLIATH, H133, H140) e i 2 zuccherini SUCRO506 e NECTAR. Anche il
maggior diametro basale dello stocco, come era ragionevole aspettarsi, è stato rilevato negli ibridi
da fibra mentre i diametri più contenuti sono stati quelli degli ibridi da foraggio multisfalcio (877
NICOL, SUGAR GRAZE2). Gli allettamenti in generale sono stati contenuti, solo in alcune località si
sono verificati allettamenti precoci e consistenti di alcuni ibridi.
Non sono stati segnalati alcuni attacchi da fitofagi (generalmente piralide).
Gli ibridi più produttivi in assoluto (come biomassa fresca) delle on farm sono risultati NECTAR con
un valore indice di produttività, espresso rispetto alla media dei campi, pari a 123, subito seguito
da SUCRO 506 (indice di produttività pari a 119) e SUGAR GRAAZE (indice di produttività pari a
117). Seguono poi, più staccati, KWS BULLDOZER con indice di produttività pari a 109, PADANA4 e
ENSAL con indice di produttività di 106 e 103 (Tabella 3).
NECTAR e SUCRO 506 presentano uguali comportamenti produttivi in tutte e 4 le località, mentre
PADANA4 a Cremona e SUGAR GRAAZE a Pavia evidenziano un cedimento produttivo svelando
una resa ben al di sotto della media di campo.
Fonte: Roberto Reggiani Azienda Agraria Sperimentale Stuard
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SPECIALE MAIS 2010