Provincia di Pavia Assessorato Agricoltura e Riserve Naturali Speciale Mais e Sorgo 2010 con la collaborazione del CRA (Unità di ricerca per la Maiscoltura di Bergamo) L’annata cerealicola 2010 appena conclusa può essere valutata ,con cautela, come una situazione caratterizzata da un leggero miglioramento. Restringendo l’osservazione all’andamento del mais, rispetto allo scorso anno, dobbiamo convenire che il mercato ha fatto registrare un netto miglioramento dei prezzi a livello locale, europeo e mondiale. Le produzioni 2010 di questo cereale, importante per il nostro territorio, hanno evidenziato livelli di tutto rispetto e in certi casi superiori a quelli dello scorso anno. In premessa abbiamo usato il termine “con cautela”in quanto sappiamo benissimo che la nostra cerealicoltura deve comunque fare i conti con la crescente competitività di paesi comunitari con costi di produzione più bassi del nostro, con paesi dove è possibile coltivare gli ogm e con la scarsa capacità di garantire partite omogenee da parte del nostro sistema produttivo. Questo è un momento di cambiamenti e sarà altrettanto importante cercare di fronteggiare le innegabili carenze strutturali del comparto sfruttando al meglio tutte le opportunità e le azioni offerte sia a livello di politica comunitaria sia a livello di risorse nazionali. Sarà necessario utilizzare bene le poche risorse a disposizione verso precisi obiettivi quali l’incentivazione dei contratti integrati di filiera, produzioni qualitativamente più sane e omogenee e la destinazione bioenergetica delle derrate cerealicole. La filiera no food citata è quanto mai in espansione. L’utilizzo di mais, sorgo o altri cereali per produrre energia o per la produzione di materie biodegradabili, alternative alla plastica, sta diventando importante, parallela a quella alimentare e in qualche modo contribuisce alla stabilizzazione dei mercati. I dati statistici provinciali ci aiutano a valutare l’evoluzione in corso :la coltura del sorgo, ha registrato negli ultimi anni una notevole crescita in superficie passando dai 90 ettari del 2006 ai 890 del 2010; gli impianti da “biomassa” realizzati nella nostra provincia sono aumentati e sono diventati un mercato certo, in un periodo caratterizzato più da incertezza che da certezza, per diversi produttori di mais e sorgo. È indispensabile, visto la rapidità delle trasformazioni in corso, effettuare un’ oculata politica di gestione e indirizzo del territorio per evitare, nel medio periodo, di doversi confrontare con una riduzione della superficie prettamente agricola per la comparsa di attività agro-industriali correlate ma non integrate al settore agricolo quali biogas e fotovoltaico: opportunità con risvolti ancora poco prevedibili se non adeguatamente approfondite e monitorate. Le nostre colture possono ancora dare soddisfazione a chi si sforza di operare con un occhio alla tecnica e l’altra all’economia. Per tutto ciò siamo convinti che la collaborazione fattiva tra tutti gli attori coinvolti, Enti di Ricerca, Enti territoriali, ditte produttrici, sia la soluzione vincente e da perseguire per fornire a chi opera in campo conoscenze, informazioni utili e consigli per ottimizzare il lavoro e continuare ad essere aziende vitali in grado di affrontare un mercato variegato e complesso. Spero che la nostra attività costituisca comunque un valido supporto in un momento economico difficile. Auguro buon lavoro a tutti gli imprenditori agricoli. Mario Anselmi Assessore all’Agricoltura e Riserve Naturali Per la realizzazione delle prove hanno collaborato i seguenti enti: ◆ ◆ E.R.S.A.F. (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) Mario Marchesi, Sara Evalli ◆ Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura Elena Brugna ◆ CRA (Unità di Ricerca per la Maiscoltura di Bergamo) Alberto Verderio, Paolo Laganà, Gianfranco Mazzinelli, Alda Ferrari ◆ Ente Nazionale Risi Franco Sciorati, Massimo Zini, Bruna Marcato, Romano Gironi ◆ Azienda Agraria sperimentale Stuard (S. Pancrazio – Parma) Roberto Reggiani ◆ ARPA Lombardia Lorenzo Craveri Si ringraziano vivamente le aziende agricole che hanno svolto le prove in collaborazione con i tecnici del Settore Agricoltura della Provincia di Pavia: Az. Agr. Marchesani Carlo e Riccardo – Vigevano (PV) Az. Agr. Scappini Pietro, Angelo e Gianbattista – Pieve del Cairo (PV) Az. Agr. Parrocchetti Botta Adorno – Castelletto di Branduzzo (PV) Az. Agr. Castello di Pollini Cesare – Gambarana (PV) ◆ Si ringraziano inoltre per la collaborazione allo svolgimento delle prove agronomiche i tecnici: Giancarlo Tramelli, Graziano Balestreri, Gianluca Rognoni Per informazioni riguardanti le prove qui pubblicate o per richieste di partecipazione a prove future, contattare: ◆ Provincia di Pavia - Settore Agricoltura Irene Pansini Piero Stella 0382 / 597.774 0382 / 597.771 Anna Betto - Dirigente del Settore 0382 / 597.806-011 Commento agrometeorologico alla stagione del Mais e del Riso 1° Aprile 2010 – 30 Settembre 2010 Le condizioni agrometeorologiche di tutto il mese di aprile non hanno tradito le attese tipiche della primavera: temperature altalenanti e precipitazioni sia diffuse che a carattere locale, per la presenza dei primi temporali e rovesci “ben organizzati” della stagione. Nei primissimi giorni del mese abbiamo registrato temperature contenute e precipitazioni diffuse, localmente nevose a basse quote tra l’1 e il 4. Successivamente abbiamo assistito ad un aumento delle temperature, ed alcune giornate calde, tra il 7 ed il 10 (con massime in pianura fino a 22°/24°C). Il confronto tra le precipitazioni Temperature più contenute si sono registrate di marzo-aprile 2010 con le attese tra l’11 ed il 18 in concomitanza di alcune deboli precipitazioni. Tra il 19 ed il 22 abbiamo assistito a buone condizioni meteorologiche con un peggioramento dal 23 con temperature però ancora miti o elevate fino a fine mese. Le giornate più miti sono risultate essere il 26, il 28 ed il 29 quando localmente si sono superati i 26°/27°C. Le condizioni agrometeorologiche del mese non sono state particolarmente favorevoli per le colture. In particolare i maggiori “disagi” li hanno avuti alcune fioriture di arboree oltre che la maggioranza delle semine di mais: già ostacolate nel corso del mese di marzo hanno subito ulteriori ritardi nel mese di aprile. Il mese di maggio si è aperto con condizioni primaverili instabili caratterizzate da precipitazioni e temperature complessivamente fresche. Dal primo giorno di maggio una profonda depressione atlantica ha iniziato ad influenzare le condizioni agrometeorologiche sulla Lombardia con nuvolosità sempre più consistente e, successivamente, precipitazioni. Le piogge hanno raggiunto o superato, nella prima settimana di maggio, i 130 mm settimanali in alcune aree della pianura centrale ed occidentale. Anche la seconda settimana di maggio ha registrato precipitazioni abbondanti (in particolare Le precipitazioni dei primi 15 giorni sul Nord-Ovest) con locali quantitativi settimadi maggio 2010 nali superiori ai 150 mm. Le giornate più per- turbate, con precipitazioni diffuse e le temperature più contenute, sono risultate essere lunedì 10 e martedì 11 con massime che sulle aree di Nord-ovest non hanno superato i 16°/18°C. A partire dal 15 maggio le condizioni agrometeorologiche hanno subito un significativo cambiamento grazie ad un flusso settentrionale stabile e secco che, oltre a far aumentare le temperature ha garantito giornate complessivamente stabili fino al 26. Tra il 22 ed il 26 si sono registrate temperature prossime, o localmente superiori, ai 30°C (30.5°C a Crema-CR e 29°C a Turbigo-MI il 24). Maggiore instabilità è poi stata registrata tra il 27 ed il 30 con temporali localmente moderati. Nei primi giorni di giugno abbiamo assistito al rapido passaggio da condizioni tipiche della tarda primavera (locali rovesci e temporali, temperature massime poco superiori ai 20°C e ventilazione apprezzabile), a condizioni pienamente estive (sostanziale assenza di precipitazioni in pianura e temporali sui rilievi, temperature anche superiori ai 30°C, calma di vento ed elevata umidità atmosferica). In questo contesto, ove presente un buon rifornimento idrico, abbiamo registrato un rapido progresso fasi fenologiche delle colture, sia arboree che erbacee. Dopo il 10 di giugno si sono ripresentate precipitazioni diffuse, localmente molto abbondanti anche in pianura. Il periodo dal 14 al 17, è stata caratterizzata dal transito di almeno due impulsi perturbati con rovesci e temporali anche sulla pianura. Le precipitazioni sono risultate localmente molto intense sulla bassa pianura lombarda tra le province di Cremona, Brescia e Mantova. In queste aree si sono localmente raggiunti i 150 mm totali. Vi sono invece zone, spazialmente non lontane dalle precedenti, ove le precipitazioni hanno di poco superato i 10-15 mm. In questo periodo le temperature sono risultate complessivamente sopra la norma. Molto significativo il passaggio perturbato tra il 19 ed il 21 del mese che, oltre a precipitazioni diffuse, è stato accompagnato da temperature massime decisamente inferiori alla norma (nella giornata del 20) e precipitazioni nevose localmente sotto i 2000 metri. Negli ultimi giorni del mese le temperature sono risultate in crescita fino a valori da piena estate con temperature massime fino a 33°/34°C tra il 28 ed il 30 giugno: le condizioni registrate nell’ultima settimana di giugno sono risultate quasi ottimali per le colture sebbene localmente, su mais, si sia già dovuto intervenire con irrigazioni. Le condizioni agrometeorologiche del mese di luglio sono state caratterizzate dalla persistenza di elevate temperature fino al 23 del mese. Sebbene non vi siano da annotare particolari estremi termici, molto significativo è il fatto che, su larga parte della pianura lombarda, le temperature massime tra il 1° ed il 23 luglio siano state continuativamente superiori ai 31°/32°C. Responsabile del caldo persistente è stato l’anticiclone delle Azzorre che, spostandosi a latitudini più basse, ha favorito la risalita di aria più calda di origine nord-africana. Nello specifico i giorni più caldi sono risultati essere il 16 ed il 17 con massime in pianura localmente fino a 36°/37°C. In questo contesto i temporali in pianura sono stati episodici ma localmente molto intensi. La situazione ha subito una variazione abbastanza significativa dal 24 quando le correnti hanno iniziato a ruotare da ovest o nord ovest per mantenersi dai quadranti occidentali per il resto del mese. Da ricordare anche che luglio 2010 è stato caratterizzato da scarse precipitazioni sulla pianura. Le piogge sono risultate intense solo in alcune zone delle province nord-occidentali oltre che su parte della Bergamasca e Bresciana (con locali danni per grandinate). In diverse aree della pianura centro occidentale - comprese tra il Pavese, Milanese, Lodigiano e Cremonese - le precipitazioni mensili sono state sostanzialmente nulle. Nel corso del mese di agosto le condizioni agrometeorologiche sono state assai differenti rispetto a quelle tipicamente estive di luglio. I primi giorni del mese sono stati caratterizzata da un sostanziale stabilità e da temperature elevate, ma nella norma. A partire dal pomeriggio del 4 l’avvicinamento di una vasta de- pressione di origine atlantica ha favorito l’innesco di temporali che si sono poi presentati per tutta la giornata del 5 (localmente superati i 100 mm di pioggia giornaliera) su tutta la regione. Successivamente le condizioni agrometeorologiche sono temporaneamente migliorate tra il 7 ed il 11 con cielo poco nuvoloso, o al più variabile, e temperature estive (in questa fase è avvenuta la maggior parte delle fioriture di riso). Tra l’11 ed il 12 di agosto un nuovo significativo passaggio perturbato ha interessato la Lombardia con precipitazioni diffuse ma più intense sui rilievi Prealpini e l’Alta Pianura occidentale (anche in questa occasione localmente raggiunti i 100 mm di precipitazione giornaliera). Le precipitazioni di agosto 2010 Anche successivamente le condizioni meteorologiche sono state perturbate e, dopo una breve pausa il 13, le precipitazioni sono nuovamente state intense il 14 ed il 15 (il 14 localmente fino a 100 mm di precipita- zione giornaliera). Precipitazioni residue il 16, poi graduale rimonta anticiclonica con precipitazioni sostanzialmente nulle fino al 24 e temperature nuovamente su valori pienamente estivi. Le giornate più calde del mese sono risultate essere il 22 ed il 23 con massime sulla bassa pianura fino a 33°/34°C; significative invece le minime del 16 e 17 con temperature in pianura fino a 11°/12°C. Negli ultimi giorni di agosto abbiamo poi assistito alla discesa di aria fresca da nord con fenomeni di foehn seguiti dal “ridimensionamento” delle temperature che il 31 sono localmente scese sotto i 10°C anche in pianura. Sebbene l’andamento agrometeorologico del mese sia stato abbastanza altalenante le precipitazioni, e le temperature fresche, sono state nel complesso favorevoli per le diverse fasi di maturazione della granella di mais e di riso. Settembre è stato, nel suo complesso, un mese caratterizzato da precipitazioni superiori alla norma - tranne locali eccezioni - e temperature nella media o localmente inferiori ad essa. A differenza di molti degli ultimi anni, in cui la presenza di un robusto anticiclone sulla Lombardia aveva regalato un proseguimento dell’estate per gran parte del mese, nel corso di questo ultimo mese di settembre abbiamo assistito ad una maggiore dinamicità atmosferica. I due periodi più caldi del mese, con massime fino a 26°/29°C, si sono collocati tra il 1° ed il 5 e poi tra il 10 ed il 15 di settembre (29.1°C a Gambara –BS il 4, 29°C a Marmirolo-MN e 28.8°C a Crema il 15). Freschi gli ultimi 5 giorni del mese con minime di pianura fino a 5°/6°C. Come accennato, nel complesso, si sono registrati diversi giorni con precipitazioni ma la giornata complessivamente più perturbata è risultata essere sabato 18 settembre con alcuni allagamenti in provincia di Milano. Un altro sistema perturbato organizzato è transitato sulla nostra regione tra il 7 ed il 9 del mese mentre le prime nevicate a quote di media montagna (1500-2000 metri) si sono registrate tra il 25 ed il 27 settembre. Le aree di pianura ove maggiori sono state le piogge sono da ricercarsi tra le province di Monza e Varese (201 mm a Misinto-MB, 197 mm a Saronno-VA) ma anche nel resto della pianura si sono registrate precipitazioni mensili significative (superiori ai 120-140 mm): solo nel Cremonese, Lodigiano e Pavese i quantitativi di pioggia sono risultati complessivamente inferiori. In questo contesto le raccolte di mais e riso sono state intralciate, in particolare nell’ultima decade del mese. Lorenzo Craveri ARPA Lombardia– Servizio Meteorologico Regionale Risultati campi varietali mais annata 2010 nella provincia di Pavia Prove svolte secondo il “Progetto grandi colture e reti dimostrative cereali 2010” Finanziato dalla Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura Il “Progetto grandi colture e reti dimostrative cereali 2010” è una rete di sperimentazione coordinata dall’ERSAF con la supervisione scientifica dell’Unità di Ricerca per la Maiscoltura di Bergamo. Al Progetto hanno partecipato 6 province (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Milano, Pavia) e la Cooperativa Agricola 2000 di Tribiano (MI). Tali enti hanno realizzato complessivamente 25 campi varietali. Nelle prossime pagine vengono descritti con grafici e tabelle i risultati ottenuti. Mais: Ibridi in prova in Provincia di Pavia Anno 2010 Ibrido AACCEL ALMAGRO ANTISS CONSUELO DKC6089 DKC6315 DKC6677 DKC6688 DKC6795 HELEN KORIMBOS KWS6565 LG36.07 NK FAMOSO NK GIGANTIC NK VITORINO P1114 P1758 PR31D24 PR32F73 PR32G44 PR33A46 WILBUR Ditta LIMAGRAIN SEMILLAS FITO' ITALIA LIMAGRAIN ISTA DEKALB DEKALB DEKALB DEKALB DEKALB NK SEMENTI SYNGENTA KWS KWS LIMAGRAIN NK SEMENTI SYNGENTA NK SEMENTI SYNGENTA NK SEMENTI SYNGENTA PIONEER PIONEER PIONEER PIONEER PIONEER PIONEER RV VENTUROLI Pieve del Cairo (PV) Umidità della granella U % 25,10 24,90 24,90 22,10 19,90 21,40 23,10 25,00 22,90 23,10 22,70 24,20 25,10 24,10 19,90 25,60 23,80 21,70 23,60 21,80 27,06 Produzione granella al 15.5% q.li/ha 130,43 108,58 140,75 122,92 119,37 131,29 112,05 121,28 118,39 120,25 112,49 97,23 117,12 102,96 115,41 140,14 136,78 130,79 133,04 138,33 111,6 Vigevano (PV) Valore indice 113,3 94,3 122,3 106,8 103,7 114,0 97,3 105,3 102,8 104,4 97,7 84,4 101,7 89,4 100,2 121,7 118,8 113,6 115,6 120,1 97 Umidità della granella U % 23,70 23,70 21,36 20,50 21,80 23,50 24,00 21,60 22,60 21,40 22,80 22,90 22,30 23,10 21,40 21,50 24,60 Produzione granella al 15.5% q.li/ha 97,42 112,66 102,90 101,69 97,25 88,99 108,32 97,08 99,31 120,83 96,61 116,82 92,54 128,06 95,40 126,92 110,43 BEREGUARDO (PV) Valore indice 101,5 117,3 107,17 105,9 101,3 92,7 112,8 101,1 103,4 125,9 100,6 121,7 96,4 133,4 99,4 132,2 115,0 Umidità della granella U % 22,30 20,80 20,20 20,80 22,90 21,90 19,80 20,16 19,90 20,10 22,60 21,20 20,70 19,60 - Produzione granella al 15.5% q.li/ha Valore indice 108,30 76,9 104,83 74,5 112,83 80,2 114,36 81,2 106,69 75,8 100,24 71,2 112,59 80,0 108,34 76,97 105,22 74,8 116,97 83,1 114,87 81,6 117,73 83,6 110,53 78,5 122,54 87,1 - Mais: confronto produzione Ibridi tra le province lombarde Anno 2010 Bergamo Brescia Cremona Lodi Mantova Milano Pavia Media regione Prod. Prod. Prod. Prod. Prod. Prod. Prod. Umidità (Q.li/ha) Umidità (Q.li/ha) Umidità (Q.li/ha) Umidità (Q.li/ha) Umidità (Q.li/ha) Umidità Prod. (Q.li/ Umidità (Q.li/ha) Umidi- (Q.li/ha) Classe (%) norm (%) norm (%) norm (%) norm (%) norm (%) ha) norm (%) norm tà (%) norm Ibrido Ditta AACCEL LIMAGRAIN 700 28,1 139,6 23,5 119,31 23,6 108,1 28,5 137,8 22,3 105,2 27,65 145,5 23,7 113,6 25,3 124,6 ALMAGRO SEMILLAS FITO' ITALIA 600 23,4 130,3 21,5 110,09 20,0 100,1 27,5 131,5 18,5 116,0 25,33 122,4 23,1 103,8 22,8 114,7 ANTISS LIMAGRAIN 600 28,1 128,3 20,9 133,27 22,5 108,7 29,2 142,9 - - 26,65 129,6 24,3 127,4 24,6 127,6 CONSUELO ISTA 500 26,2 150,3 20,1 121,68 20,6 103,6 25,1 130,0 - - 24,53 127,9 21,2 116,1 22,3 123,5 DKC6089 DEKALB 500 23,3 135,5 19,3 128,98 18,7 104,2 23,9 127,4 15,8 129,8 22,55 141,9 20,2 111,4 21,0 124,6 DKC6315 DEKALB 600 26,2 140,0 18,6 131,73 20,7 107,8 26,6 133,3 19,5 134,6 22,85 140,6 21,4 121,3 22,3 128,2 DKC6677 DEKALB 600 32,6 141,5 20,8 123,28 20,2 107,0 25,0 134,1 19,65 125,0 24,53 135,3 21,9 108,0 22,9 123,9 DKC6688 DEKALB 600 28,2 134,9 21,1 129,79 23,6 110,0 26,4 136,7 21,8 122,2 27,40 148,0 25,0 112,0 24,7 127,4 DKC6795 DEKALB 700 29,9 136,7 24,1 124,94 23,0 110,4 27,3 136,4 - - 27,20 143,6 23,2 101,9 25,5 125,8 HELEN NK SEMENTI SYNGENTA 600 31,2 142,7 21,9 123,12 22,2 102,6 25,7 135,5 23,7 143,7 25,40 127,1 22,9 109,4 23,9 123,3 KORIMBOS KWS 500 29,1 144,2 21,1 124,22 20,4 112,4 26,9 131,7 19,2 120,9 23,57 134,2 20,7 109,3 22,4 124,4 KWS6565 KWS 600 31,4 122,3 21,1 127,42 21,6 109,1 25,5 135,1 17,6 124,8 24,05 138,4 22,9 110,5 23,2 124,7 LG36.07 LIMAGRAIN 500 27,6 133,6 19,7 124,55 21,0 113,1 25,2 126,9 17,9 128,9 24,80 139,1 21,6 113,8 22,7 126,0 NK FAMOSO NK SEMENTI SYNGENTA 500 25,2 130,5 21,1 126,32 19,7 107,1 26,0 131,3 20,1 124,2 24,05 138,7 22,3 100,2 22,4 122,2 NK GIGANTIC NK SEMENTI SYNGENTA 700 35,9 127,3 25,2 118,94 25,0 112,9 30,3 133,3 24,6 136,5 33,10 124,8 25,1 108,2 28,1 122,4 NK VITORINO NK SEMENTI SYNGENTA 600 27,0 153,9 22,1 128,30 20,5 104,2 27,2 134,6 19 131,2 24,90 133,7 23,5 112,2 23,7 126,7 P1114 PIONEER 500 23,1 142,4 20,4 135,00 19,6 113,1 23,5 138,1 20,3 110,1 24,05 135,3 20,0 111,0 21,6 128,1 P1758 PIONEER 700 27,2 145,9 24,7 138,29 22,0 124,0 27,4 144,8 21,9 114,8 27,67 141,9 24,1 121,3 25,3 134,4 PR31D24 PIONEER 700 31,8 139,5 23,6 126,56 26,2 113,4 27,5 148,8 - - 30,20 134,5 23,1 114,4 25,5 130,2 PR32F73 PIONEER 600 28,6 159,1 22,5 137,60 20,4 110,6 24,7 141,8 19,7 134,4 25,40 141,3 22,0 126,2 23,0 134,2 PR32G44 PIONEER 600 26,1 143,1 21,7 134,23 21,4 113,9 25,0 138,7 18,8 129,4 26,60 141,1 21,9 112,5 23,2 130,1 PR33A46 PIONEER 500 24,0 142,2 21,1 137,67 21,1 117,4 23,7 147,9 19,6 130,2 22,73 139,8 21,0 129,7 22,2 135,9 WILBUR RV VENTUROLI 700 30,6 122,2 24,0 110,37 28,2 98,2 30,9 129,5 22,6 124,8 28,30 128,1 26,2 111,8 27,2 116,5 Risultati 2010 sperimentazione “ON FARM” Dati nazionali e confronto regionale Unità di ricerca per la Maiscoltura di Bergamo Aziende ed Enti che hanno realizzato la sperimentazione: ◆ 44 Aziende agricole della Pianura Padana ◆ Regione Lombardia - DG Agricoltura ✓ E.R.S.A.F. ✓ Amministrazioni Provinciali di Milano, Bergamo, Cremona, Pavia, Lodi, Brescia ✓ Agricola 2000-Trebiano ◆ Regione Piemonte - DG- Agricoltura ✓ Amministrazioni Provinciali di Cuneo, Torino, Biella ✓ Federazione Provinciale Coltivatori Diretti di Cuneo e Torino ◆ Regione Veneto ✓ Veneto Agricoltura ✓ Istituto “Nazareno Strampelli” ◆ Le Società sementiere che hanno fornito gli ibridi: Pioneer, Dekalb, Limagrain Italia, Kws Italia, NK Syngenta, Semillas Fitò Italia, RV Venturoli, ISTA. Sperimentazione “On Farm” Ibridi di Mais - 2010 Confronto Ibridi Regione Lombardia Peso Valori Indici specifico % 72,08 97,9 71,79 98,8 70,38 98,6 68,85 99,9 70,69 96,9 71,80 101,6 73,14 107,8 Produzione normalizzata q.li/ha 123,5 124,6 124,4 126,0 122,2 128,1 135,9 Ibrido CONSUELO DKC6089 KORIMBOS LG36.07 NK FAMOSO P1114 PR33A46 Ditta ISTA DEKALB KWS LIMAGRAIN NK SEMENTI SYNGENTA PIONEER PIONEER Classe fao 500 500 500 500 500 500 500 n osservazioni 18 17 15 17 25 18 19 Vigore precoce 6,3 6,3 6,2 6,1 6,2 6,5 6,0 Taglia 6,8 6,8 6,9 7,3 6,1 6,8 7,0 Stay Green 6,6 6,0 6,2 6,0 5,9 6,6 6,5 Stand Ability 6,9 6,6 6,8 6,6 6,9 6,6 6,8 Giudizio finale pianta 6,8 6,7 6,5 6,1 6,2 6,6 6,8 Qualità granella spiga 6,9 6,5 6,7 6,2 6,1 6,7 6,8 Umidità della granella U% 22,3 21,0 22,4 22,7 22,4 21,6 22,2 ALMAGRO ANTISS DKC6315 DKC6677 DKC6688 HELEN KWS6565 NK VITORINO PR32F73 PR32G44 SEMILLAS FITO' ITALIA LIMAGRAIN DEKALB DEKALB DEKALB NK SEMENTI SYNGENTA KWS NK SEMENTI SYNGENTA PIONEER PIONEER 600 600 600 600 600 600 600 600 600 600 17 17 16 17 17 14 15 16 18 25 5,9 6,3 6,4 6,5 6,2 6,7 6,2 6,3 6,5 6,3 7,0 7,1 6,9 6,9 7,1 7,5 6,7 7,1 11,5 6,9 6,7 6,6 6,0 6,4 6,6 6,8 6,8 7,0 7,5 7,0 6,9 7,1 6,5 7,1 6,9 6,8 6,9 6,9 7,3 7,0 6,9 7,0 6,4 6,9 6,9 6,8 6,9 6,9 7,7 7,0 6,3 6,4 6,5 7,8 7,2 7,2 6,4 6,4 7,3 7,1 22,8 24,6 22,3 22,9 24,7 23,9 23,2 23,7 23,0 23,2 71,77 69,80 71,50 72,96 68,06 71,33 71,29 71,20 73,57 73,12 91,0 101,2 101,7 98,2 101,0 97,7 98,9 100,5 106,4 103,1 114,7 127,6 128,2 123,9 127,4 123,3 124,7 126,7 134,2 130,1 AACCEL DKC6795 NK GIGANTIC P1758 PR31D24 WILBUR PR31D24 LIMAGRAIN DEKALB NK SEMENTI SYNGENTA PIONEER PIONEER RV VENTUROLI PIONEER 700 700 700 700 700 700 700 18 16 13 17 16 16 17 6,2 6,5 6,7 6,5 6,0 5,5 5,8 7,5 7,3 8,4 7,2 7,4 6,7 7,0 7,2 7,3 8,3 7,6 7,6 7,3 7,0 6,5 7,4 7,4 7,2 7,3 7,0 6,8 6,9 7,1 8,0 7,5 7,4 6,8 6,8 7,2 6,7 6,9 6,8 7,1 6,4 6,2 25,3 25,5 28,1 25,3 25,5 27,2 21,8 70,45 72,75 68,73 72,65 70,29 70,97 72,4 98,8 99,8 97,1 106,6 103,3 92,4 109,7 124,6 125,8 122,4 134,4 130,2 116,5 133,6 Sperimentazione “On Farm” 2010 Valore Indice e Giudizio finale (media regionale) Ibrido Ditta AACCEL ALMAGRO ANTISS CONSUELO DKC6089 DKC6315 DKC6677 DKC6688 DKC6795 HELEN KORIMBOS KWS6565 LG36.07 NK FAMOSO NK GIGANTIC NK VITORINO P1114 P1758 PR31D24 PR32F73 PR32G44 PR33A46 WILBUR LIMAGRAIN SEMILLAS FITO’ ITALIA LIMAGRAIN ISTA DEKALB DEKALB DEKALB DEKALB DEKALB NK SEMENTI SYNGENTA KWS KWS LIMAGRAIN NK SEMENTI SYNGENTA NK SEMENTI SYNGENTA NK SEMENTI SYNGENTA PIONEER PIONEER PIONEER PIONEER PIONEER PIONEER RV VENTUROLI Classe fao Valore Indice Giudizio Finale 700 600 600 500 500 600 600 600 700 600 500 600 500 500 700 600 500 700 700 600 600 500 700 98,8 91,0 101,2 97,9 98,8 101,7 98,2 101,0 99,8 97,7 98,6 98,9 99,9 96,9 97,1 100,5 101,6 106,6 103,3 106,4 103,1 107,8 92,4 6,9 6,9 7,0 6,8 6,7 6,4 6,9 6,9 7,1 6,8 6,5 6,9 6,1 6,2 8,0 6,9 6,6 7,5 7,4 7,7 7,0 6,8 6,8 Il grafico riportato nella pagina successiva evidenzia le capacità produttive dei singoli ibridi in prova, attraverso il VALORE INDICE (produzione espressa in % rispetto agli ibridi tester WILBUR e CONSUELO). Il GIUDIZIO FINALE è invece un indice qualitativo della pianta in cui si assommano tutte le valutazioni e i rilievi effettuati in campo in merito alla: ◆ resistenza dello stocco ◆ all’altezza della pianta ◆ stay green: attitudine a mantenere foglie verdi e apparato fotosintetico funzionante anche in stadio avanzato. Questo parametro influenza sia la produzione (grado di riempimentoe peso specifico cariosside) sia le capacità di difesa della pianta (uno stocco vitale oppone resistenza alle rotture da piralide e si inibisce lo sviluppo di funghi patogeni agenti di marciumi e morte prematura della pianta) ◆ stand ability: capacità della pianta di mantenere un assetto corretto. I grafici successivi analizzano il comportamento degli ibridi in prova rispetto ai principali parametri di valutazione quali Umidità, Stay green, Stand Ability. MEDIA NAZIONALE RISULTATI NAZIONALI Anno 2010 MAIS ON FARM IBRIDO DITTA AACCEL ALMAGRO ANTISS CONSUELO DKC6089 DKC6315 DKC6677 DKC6688 DKC6795 HELEN KORIMBOS KWS6565 LG36.07 NK FAMOSO NK GIGANTIC NK VITORINO P1114 P1543 P1758 PR31D24 PR32F73 PR32G44 PR33A46 WILBUR LIMAGRAIN SEMILLAS FITO’ ITALIA LIMAGRAIN ISTA DEKALB DEKALB DEKALB DEKALB DEKALB NK SEMENTI SYNGENTA KWS KWS LIMAGRAIN NK SEMENTI SYNGENTA NK SEMENTI SYNGENTA NK SEMENTI SYNGENTA PIONEER PIONEER PIONEER PIONEER PIONEER PIONEER PIONEER RV VENTUROLI classe fao 700 600 600 500 500 600 600 600 700 600 500 600 500 500 700 600 500 600 700 700 600 600 500 700 PRESARCHIATURA PRE-RECCOLTA MEDIE REGIONALI RACCOLTA LOMBARDIA VENETO PIEMONTE VALORI VALORI GIUDIZIO PROD. PROD. INDICI PROD. INDICI PROD. FINALE QUALITÀ UMIDITÀ STAY STAND % NORM. % NORM. VALORI NORM. VALORI NORM. VIGORE TAGLIA GREEN ABILITY DELLA GRANELLA DELLA n. PRECOCE SCORE SCORE SCORE q.li/ha n. q.li/ha n. INDICI q.li/ha INDICI q.li/ha n. PIANTA SPIGA GRANELLA PESO oss. SCORE 1-9 1-9 oss. oss. oss. % U% SPECIFICO % 1-9 1-9 SCORE 1-9 SCORE 1-9 25 6,2 7,5 7,2 6,7 6,8 6,8 26,2 70,06 100,2 127,3 18 98,8 124,6 6 101,7 138,0 30 6,0 7,2 6,8 7,2 6,9 6,4 22,8 71,69 91,5 116,2 17 91,0 114,7 8 90,4 108,5 5 94,9 128,7 30 6,3 7,2 6,7 7,2 7,1 6,4 24,0 69,90 101,5 128,9 17 101,2 127,6 9 104,2 125,1 3 101,0 137,0 32 6,1 7,2 6,8 7,3 6,8 6,8 22,3 71,54 97,0 123,3 18 97,9 123,5 9 96,2 115,5 4 101,1 137,0 28 6,2 7,0 6,0 6,8 6,6 6,5 20,9 72,37 99,2 126,0 17 98,8 124,6 6 99,0 118,8 4 105,7 143,4 31 6,2 6,9 6,2 6,9 6,5 6,5 22,7 70,85 101,7 129,2 16 101,7 128,2 8 99,0 118,9 7 104,8 142,1 26 6,4 7,1 6,4 7,3 7,0 7,6 22,9 72,42 98,6 125,3 17 98,2 123,9 5 101,8 122,2 4 96,4 130,7 31 6,2 7,4 6,7 7,1 6,9 6,9 24,0 68,81 100,6 127,8 17 101,0 127,4 9 101,0 121,3 5 100,3 136,0 23 6,6 7,3 7,0 7,4 7,1 7,2 26,1 73,29 102,3 129,9 16 99,8 125,8 7 108,0 146,4 16 6,6 7,5 6,9 6,9 6,8 6,9 23,7 71,37 97,7 124,1 14 97,7 123,3 2 97,1 116,6 21 6,1 7,0 6,0 7,1 6,6 6,4 23,6 70,75 100,3 127,3 15 98,6 124,4 6 104,3 141,4 21 6,4 6,6 6,7 7,0 6,9 6,1 24,5 70,01 99,3 126,1 15 98,9 124,7 6 100,1 135,7 31 6,2 7,7 6,4 6,9 6,0 6,1 22,7 68,94 101,0 128,2 17 99,9 126,0 9 101,6 122,0 5 103,3 140,0 44 6,2 6,1 6,2 7,3 6,5 6,0 22,8 70,55 97,5 123,9 25 96,9 122,2 9 98,7 118,5 10 98,2 133,1 13 6,7 8,4 8,3 7,4 8,0 6,9 28,1 68,73 97,1 123,3 13 97,1 122,4 26 6,2 7,2 7,3 7,3 7,0 6,4 23,3 70,82 100,2 127,3 16 100,5 126,7 5 99,6 119,6 4 102,7 139,3 31 6,3 7,0 6,7 7,1 6,7 6,6 21,6 71,58 102,1 129,7 18 101,6 128,1 9 99,5 119,5 4 110,2 149,4 7 7,4 6,9 6,9 7,5 7,1 6,8 24,8 73,61 96,0 121,9 7 99,9 135,4 23 6,6 7,2 7,5 7,2 7,4 6,9 25,7 72,97 107,2 136,2 17 106,6 134,4 6 109,0 147,8 16 6,0 7,4 7,6 7,3 7,4 7,1 25,5 70,29 103,3 131,2 16 103,3 130,2 25 6,7 7,3 7,2 7,1 7,5 7,0 23,9 73,53 105,7 134,3 18 106,4 134,2 7 104,0 141,1 44 6,2 7,2 6,8 7,3 7,0 7,0 23,3 73,07 102,5 130,1 25 103,1 130,1 9 101,3 121,6 10 101,8 138,1 24 6,0 7,1 6,5 6,7 6,7 6,9 22,7 73,58 106,4 135,2 19 107,8 135,9 4 108,5 147,2 16 5,5 6,7 7,3 7,0 6,8 6,4 27,2 70,97 92,4 117,4 16 92,4 116,5 Media NK Famoso - PR32G44 100,0 127,0 100,0 126,1 100,0 120,1 100,0 135,6 Risultati campi varietali Sorgo annata 2010 nella Provincia di Pavia Prove svolte secondo il “Progetto grandi colture e reti dimostrative cereali 2010” Finanziato dalla Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura Supervisione scientifica dell’Azienda Agraria Sperimentale Stuard di Parma Sorgo da biomassa e Sorgo da granella Obiettivi e finalità Il sorgo è la coltura che in questi ultimi anni sta diventando per importanza il cosiddetto “4° cereale” della regione, infatti quello da granella continua ad essere coltivato su un’area sempre maggiore specialmente in quelle zone in cui normalmente vengono effettuati cereali in asciutta. Negli ultimi tempi in regione sta riscuotendo interesse anche quello da biomassa per la produzione di trinciato, come “alimento” per i digestori anaerobici (impianti a biogas), al posto dell’insilato di mais od addirittura nell’alimentazione dei bovini da carne o latte. Per il secondo anno consecutivo, in accordo con la Regione Lombardia, oltre al mantenimento dei campi dimostrativi di sorgo da granella sono state realizzate prove agronomiche con ibridi di sorgo per “biomassa”. SORGO da granella In Europa il sorgo da granella viene coltivato prevalentemente in Francia ed in Italia che è seconda solo per superficie (le produzioni tra i due paesi sono simili). A livello nazionale la coltivazione del sorgo da granella risulta concentrata in alcune regioni centrali e del nord per una superficie complessiva che fa si che la coltura rivesta il 4° posto per importanza tra i cereali nazionali dopo frumento, orzo e mais. Attualmente l’Emilia-Romagna è una delle due regioni più importanti per tale coltura, dove la superficie a sorgo rappresenta il 66% di quella nazionale. Il crescente interesse dimostrato nei confronti della coltura è testimoniato dal progressivo aumento produttivo ottenuto nel tempo, come conseguenza della messa a punto di tecniche colturali più adatte e della disponibilità di ibridi sempre migliori. Il panorama commerciale, statico da alcuni anni, ultimamente si è andato rinnovando rapidamente proprio in relazione alla crescente diffusione della coltura e l’attività sperimentale condotta ha avuto un ruolo fondamentale tanto che, ad oggi, solo pochi degli ibridi introdotti durante le fasi iniziali di sperimentazione sono rimasti in commercio. Anche in Lombardia si è assistito ad un aumento di interesse nei confronti della coltura, sia in termini di superficie totale coltivata a sorgo (erano 1.451 ha nel 2007, 3002 ha nel 2010 con un aumento della superficie investita di +100 %) sia di produzione complessiva che ha portato ad un incremento della resa per unità di superficie (resa media del 2007 5,8 t/ha nel 2010 6,2 t/ha). La tendenza allo spostamento verso colture caratterizzate da minimi costi colturali, soprattutto in riferimento alle esigenze irrigue, con una parziale ma progressiva sostituzione del mais sembra essere uno dei motivi principali; si è infatti assistito al progressivo passaggio della coltura del sorgo verso terreni ed ambienti a più elevata fertilità in cui, se condotto in asciutta, è possibile ottenere performance produttive simili, se non alle volte superiori a quelle del mais. La granella di sorgo, soprattutto quella a basso tenore in tannini, da anni trova un notevole interesse da parte dei mangimifici raggiungendo prezzi pressoché analoghi a quelli del mais di cui è considerato un ottimo “supplente” nella composizione delle razioni del cosiddetto pollo bianco. Ultimamente, grazie alla sua rusticità e simile tecnica colturale inizia ad essere coltivato in sosti- tuzione del mais come insilato. Le ultime annate contraddistinte da andamenti climatici estremi ed incostanti hanno evidenziato la necessità di caratterizzare ulteriormente gli ibridi e le loro peculiarità in relazione ai differenti ambienti e situazioni tramite il rilievo degli aspetti produttivi e morfologici. L’attività di sperimentazione varietale su sorgo punta su alcune strategie di importanza quanto mai attuali come: la valutazione del potenziale produttivo della coltura anche in Lombardia; l’individuazione di varietà in possesso di tolleranza e/o resistenza a specifiche avversità (stroncamento, allettamento, danni da uccelli, etc); azione conoscitiva/divulgativa della coltura sul territorio Regionale al fine di creare “una filiera sorgo” essendo la coltivazione per alcune province (es. Pavia e Cremona) un cereale ”nuovo” o sconosciuto. Classe FAO Pannicoli totali n./m2 Pannicoli maturi n./m2 Altezza totale cm Altezza base pannicolo cm Altezza stacco ultima foglia cm Carattere combine cm Umidità della granella U% Produzione granella al 15,5% t/ha Indice di produzione (variabilità rispetto alla media) Peso elettrolitico semi kg/ha Data emergenza Ciclo semina emergenza (n gg) Data fioritura Ciclo emergenza fioritura (n gg) Data maturazione Ciclo emergenza maturazione (n gg) Ciclo fioritura maturazione (n gg) Giudizio finale (Score 1-9) RENK VENTUROLI 450 38 36 131 110 91 19 16,10 10,50 126 740 29-mag-10 29 24-lug-10 56 31-ago-10 94 38 8 ANGELUS SYNGENTA 400 33 23 108 81 76 5 15,30 9,76 117 725 27-mag-10 27 22-lug-10 56 30-ago-10 95 39 5 ARDITO RENK VENTUROLI 300 36 32 125 98 79 19 14,90 9,73 117 774 31-mag-10 31 18-lug-10 48 1-set-10 93 45 7 REGGIO APSOV 400 45 36 132 106 88 18 14,00 9,35 112 736 27-mag-10 27 19-lug-10 53 4-set-10 100 47 8 ALFA VERNEUIL 500 41 33 105 85 70 15 17,60 8,77 105 730 2-giu-10 33 28-lug-10 56 1-set-10 91 35 5 MARCUS SYNGENTA 350 35 25 105 80 70 10 14,20 7,83 94 753 29-mag-10 29 23-lug-10 55 31-ago-10 94 39 7 FAVORITE SIVAM 450 47 28 124 104 78 26 18,10 7,75 93 732 31-mag-10 31 29-lug-10 59 6-set-10 98 39 6 ISIDE SIS 300 39 23 140 110 98 12 15,10 7,16 86 769 31-mag-10 31 23-lug-10 53 1-set-10 93 40 4 BRENUS SYNGENTA 400 45 27 134 110 89 21 17,00 6,60 79 751 31-mag-10 31 22-lug-10 52 3-set-10 95 43 6 ARMIDA RENK VENTUROLI 350 35 25 120 98 84 14 14,80 5,75 69 774 27-mag-10 27 24-lug-10 58 28-ago-10 93 35 5 82,30 15,90 15,71 8,32 100 29,6 23-lug-10 54,6 1-set-10 94,6 40 6,10 Ibrido Ditta produttrice Tabella 1- Varietale ON FARM Sorgo da granella anno 2010 Az. Agricola Parrocchetti Botta Adorno (PV) (a cura di ERSAF -- P.Stella, I. Pansini) ARALBA 39,40 28,80 122,40 98,20 NOTE: Data semina: 30 aprile 2010 DATA RACCOLTA: 14 settembre 2010 GIUDIZIO FINALE: (1) insufficiente; (3) sufficiente; (5) buono; (7) distinto; (9) ottimo 748,40 29-mag-10 Varietale On farm ibridi commerciali di sorgo da granella Nelle tabelle 1 sono riportati i dati elementari raccolti e le caratteristiche biomorfologiche. Il campo di Pavia è stato l’unico on farm da granella della rete dimostrativa per cui non è stato possibile effettuare una elaborazione statistica ma la semplice presentazioni e discussione dei dati ottenuti nella località. Le produzioni ottenute sono risultate nel complesso buone, la produzione media del campo di 8,32 t/ha è notevolmente superiore alla media regionale dell’anno (6,3 t/ha) ed addirittura alla produzione provinciale della zona di 6,7 t/ha di granella (fonte dati agri-ISTAT 2010). Confrontando le produzioni del 2010 con quelle dello scorso anno si nota immediatamente come si sia registrato un sostanziale mantenimento delle rese probabilmente dovuto all’andamento stagionale particolarmente favorevole, e la conferma della stabilità produttiva solo di alcuni ibridi che troviamo anche quest’anno ai primi posti come performance. L’ibrido migliore del campo è risultato ARALBA con un valore di indice di produttività (espresso rispetto alla media di campo) pari a 126, seguito da ANGELUS e ARDITO (indice di produttività pari a 117), REGGIO (indice di produttività rispettivamente di 112)e ALFA con indice di produttività pari a 105. Leggermente più staccati, cioè con produzione appena al di sotto della media di campo, troviamo MARCUS (indice 94) e FAVORITE (93). BRENUS e ARMIDA con produzioni di 6,6 e 5,7 t/ha di granella, sono gli ibridi che hanno fatto registrare le minori rese, al di sotto della media di campo ma in linea con la produzione media dell’areale (6,3 t/ha). Il cicli colturali risultano compresi tra i 91 giorni di ALFA e i 100 giorni di REGGIO, tanto che quest’anno la classe di precocità non sembra avere grossa influenza. Da annotare il notevole tempo intercorso tra la semina e l’emergenza che in media quest’anno è stato di circa 30 giorni (sicuramente a causa di temperature troppo basse per la germinazione). L’altezza delle piante varia tra i 140 (ISIDE) e i 105 centimetri (MARCUS e ALFA), denotando un apprezzabile sviluppo di tutte le varietà in prova. L’eserzione, ossia la lunghezza dell’ultimo internodo sopra lo stacco dell’ultima foglia, caratteristica necessaria a garantire una buona ed agevole trebbiatura (carattere Combine) è risultata nel complesso più che buona per la maggior parte degli ibridi e leggermente scarsa solo per alcuni (MARCUS e ANGELUS). Nella prova non si sono verificati ne allettamenti a raccolta ne danni da uccelli granivori e fenomeni di sterilità. SORGO da trinciato e biomassa La Regione Lombardia è da sempre molto sensibile alla tematica delle energie rinnovabili, e da tempo è stato dimostrato un grosso interesse soprattutto da parte del sistema agricolo per il biogas, in quanto in esso si intravedono grandi potenzialità legate alla valorizzazione del patrimonio professionale delle aziende agricole stesse e soprattutto una valida opportunità dal punto di vista reddituale. Grazie alle conoscenze maturate da diverso tempo in Nord Europa ed Italia questa tecnologia si è allargata notevolmente soprattutto in quelle zone in cui è predominante il comparto zootecnico. Il settore zootecnico è stato infatti il fattore determinante per la diffusione in larga scala della digestione anaerobica grazie alla produzione di liquame bovino e suino che hanno alimentato in maniera quasi esclusiva gli impianti. Nel corso degli anni si è allargata l’attenzione, arrivando alla co-digestione di liquami zootecnici con biomasse vegetali di diversa natura: residui colturali, scarti agroindustriali e soprattutto colture dedicate. Tra le colture erbacee dedicate quella maggiormente impiegata è sempre stata il mais (utilizzato nell’80 % dei substrati) ma, da alcuni anni, sono attivi diversi studi e ricerche in cui viene provato il sorgo. Il sorgo da biomassa sembra essere infatti una pianta promettente e di sicuro interesse come coltura “energetica” da destinare alla co-digestione negli impianti di biogas. I punti di forza di tale coltura dal punto di vista agro-ambientale sono la possibilità di un facile inserimento all’interno della rotazione aziendale in particolare dove esiste la necessità di avvicendare la coltura per mantenere il suolo in buone condizioni, le minori esigenze idriche e nutritive che ne favoriscono la vocazionalità anche in ambienti a scarsa potenzialità produttiva, l’opportunità di potere essere utilizzato in secondo raccolto (dopo un cereali autunno vernino) e quindi di mantenere il suolo coperto per tutto l’anno, la quasi totale assenza di parassiti e le potenzialità produttive elevate. Altro fattore qualitativo interessante è la relativa abbondanza di zuccheri semplici fermentescibili o di carboidrati complessi costituenti le pareti cellulari che normalmente definisce l’attitudine di una determinata varietà alla codigestione per la produzione di biogas. Naturalmente esistono oltre 4000 cultivar di sorgo e i cosiddetti “diversi tipi” da granella, fibra, zuccherino, biomassa, foraggero etc. non sono sempre classificabili con chiarezza poiché le varietà derivano spesso da attività di ibridazione tra le diverse tipologie. Tuttavia si può dire che le tipologie più adatte alla trasformazione anaerobica attualmente sembrano essere i sorghi zuccherini e da fibra, caratterizzati da taglia di grandi dimensioni, moderata capacità di ricaccio, stelo robusto e midolloso, più o meno zuccherino; in confronto alle tipologie più tipicamente foraggere, che hanno un’elevata capacità di ricaccio, stelo più sottile e una taglia più modesta. Nei campi, tuttavia, sono stati inseriti anche ibridi di sorgo da foraggio sia monosfalcio che a più sfalci, perché tali materiali hanno generalmente buona produttività nonostante il ciclo molto breve o il fatto che la loro potenzialità si realizzi in più ricacci ed, in comprensori zootecnici, trovano una certa diffusione come fonte foraggera estiva “di soccorso”. Compito di questo studio è stato: una prima valutazione delle performance e del potenziale produttivo di alcuni ibridi “da biomassa” in relazione ai diversi ambienti del territorio Lombardo mirate alla produzione di biogas; una azione conoscitiva/divulgativa della coltura su scala Regionale col fine di potere creare “una filiera agroenergetica” legata al sorgo. La diffusione e/o introduzione di corrette pratiche di coltivazione e agronomiche per questa coltura, essendo un cereale ”nuovo” per diverse zone della regione. NOTE: Data della semina: 8 giugno 2010 Data della raccolta: 28 settembre 2010 ** ALLETTAMENTO: (1) resistente < 10%; (3) moderatamente resistente 10-20%; (5) poco suscettibile 20-30%; (7) moderatamente suscettibile 30-40%; (9) suscettibile > 40 Ditta produttrice data emergenza (gg/mm/aa) Data emissione panicolo (gg/mm/aa) Ciclo semina-emergenza (n° gg.) Ciclo emergenza emiss. pannicolo (n° gg. Ciclo emergenza raccolta (n° gg.) Allettamenti precoce (Score 1-9 **) Altezza totale pianta (cm) Diametro base stocco (cm) Allettamento a raccolta Score 1-9 **) Presenza pannicolo alla raccolta Produzione biomassa (t/ha) Indice di produzione (variabilità rispetto alla media) SUCRO 506 SYNGENTA zuccherino 26-06-2010 1-09-2010 18 67 94 9 375,0 1,9 9 SI 74,07 130 NECTAR APSOV zuccherino 26-06-2010 15-09-2010 18 81 94 0 370,0 1,7 0 SI 63,64 111 KWS BULLDOZER KWS fibra 27-06-2010 30-08-2010 19 64 93 0 460,0 2,0 1 SI 63,39 111 PADANA 4 PADANA foraggio mono 26-06-2010 1-09-2010 18 67 94 9 410,0 1,8 9 SI 61,27 107 877 NICOL PIONEER foraggio mult. 26-06-2010 1-09-2010 18 67 94 9 328,0 1,0 5 SI 59,59 104 H 140 SYNGENTA fibra 27-06-2010 15-09-2010 19 80 93 9 384,0 1,7 9 SI 57,34 100 SUGAR GRAZE 2 APSOV foraggio mult. 26-06-2010 15-09-2010 18 81 94 7 367,0 1,5 3 SI 56,75 99 849 PIONEER foraggio mono 24-06-2010 1-09-2010 16 69 96 0 340,0 1,8 3 SI 54,30 95 ENSAL SEMFOR foraggio mono 26-06-2010 15-09-2010 18 81 94 9 317,0 1,8 9 - 53,83 94 SUGAR GRAAZE PADANA zuccherino 26-06-2010 1-09-2010 18 67 94 9 295,0 2,0 7 SI 49,78 87 GOLIATH SIS fibra 24-06-2010 15-09-2010 16 83 96 0 415,0 2,1 1 SI 47,44 83 H 133 SYNGENTA fibra 24-06-2010 15-09-2010 16 83 96 0 384,0 2,0 1 SI 44,88 78 25-06-10 07-09-10 94,33 5,08 370,42 57,19 100 Tipologia Ibrido Tabella 2 - Varietale ON FARM Sorgo da biomassa Anno 2010 Az. Agricola Castello, GAMBARANA (PV) (a cura di P. Stella, I. Pansini) 17,67 74,17 1,78 4,75 Varietale On farm ibridi commerciali di sorgo da biomassa In Regione Lombardia sono stati realizzati 4 campi On farm nelle province di Pavia, Cremona, Brescia e Milano. Gli ibridi da biomassa in prova appartenevano a diverse tipologie di pianta: 4 da fibra, 3 zuccherini e 5 da foraggio (3 mono e 2 multi-sfalcio). In tutte le località, per ragioni di economicità di trinciatura e comodità delle operazioni di raccolta, si è optato per un unico taglio per cui a tutti gli effetti anche le 2 varietà multisfalcio sono state considerate come se fossero dei sorghi monosfalcio. Per questo motivo le performance produttive dei foraggeri multisfalcio sono risultate a volte sottostimate cioè un poco al di sotto della loro reale potenzialità. Il comportamento produttivo degli ibridi si è differenziato notevolmente nelle località di prova ma, anche se esistono diversità di resa, il comportamento medio degli ibridi è stato analogo tant’è che la produzione media dei campi è stata nell’ordine delle 42,5 t/ha di biomassa fresca (solo a Pavia la media di campo ha superato le 55 t/ha di biomassa fresca). Nella prova condotta all’Az. Pollini (PV) (Tabella 2) spicca su tutti SUCRO506 con una produzione che supera del 30 % la media di campo (74,0 t/ha), seguito da NECTAR e KWS BULLDOZER che hanno prodotto rispettivamente 63,6 e 63,4 t/ha di biomassa fresca. In questa località H133, un fibra ad elevatissimo sviluppo, contrariamente a quanto si potesse immaginare è risultato l’ibrido meno produttivo (44,9 t/ha). Le piante hanno raggiunto un discreto sviluppo, molto buone sono le altezze registrate nelle varietà zuccherine e da foraggio mentre più contenute rispetto allo standard della classe di appartenenza risultano quelle dei sorghi da fibra. Eccessivamente ridotto, un poco per tutti gli ibridi, è risultato invece il diametro basale dello stocco rispetto all’altezza raggiunta, che infatti ha determinato un generale allettamento precoce che si è accentuato fino a raccolta. L’investimento alla semina è stato di 41 pte/mq (6,5 x 37,5). Il ciclo medio degli ibridi (da emergenza a emissione panicolo) è stato di 74 gg, tutti gli ibridi in prova a raccolta presentavano il panicolo tranne ENSAL. Il campo è stato trinciato e raccolto il 28 settembre. Indice di produzione SS (variabilità rispetto alla media) Densità emergenza (0-9) Altezza totale pianta (cm) Diametro base stocco (cm) Giudizio finale (P:1-9) Produzione biomassa secca t/ha Produzione biomassa fresca (t/ha) 8 NECTAR APSOV zuccherino 123 113 5,0 348,3 2,20 5,250 14,907 52,290 10 SUCRO 506 SYNGENTA zuccherino 119 107 5,0 346,3 2,29 4,750 14,149 50,461 11 SUGAR GRAAZE PADANA zuccherino 117 112 5,0 299,0 2,17 5,250 14,834 49,948 7 KWS BULLDOZER KWS fibra 109 119 4,3 420,7 2,09 5,250 15,755 46,326 9 PADANA 4 PADANA foraggio mono 106 100 4,8 289,3 2,08 3,500 13,211 45,120 3 ENSAL SEMFOR foraggio mono 103 97 4,8 270,7 2,22 3,500 12,820 43,703 1 849 PIONEER foraggio mono 101 113 5,0 274,0 2,16 5,375 14,949 43,057 2 877 NICOL PIONEER foraggio mult. 97 107 4,8 297,3 1,60 4,750 14,119 41,202 12 SUGAR GRAZE 2 APSOV foraggio mult. 94 96 4,5 310,7 1,94 4,000 12,627 39,860 6 H 140 SYNGENTA fibra 84 85 5,0 373,7 2,25 5,000 11,245 35,760 4 GOLIATH SIS fibra 75 78 4,8 375,3 2,31 5,000 10,267 31,854 5 H 133 SYNGENTA fibra 73 74 5,0 411,0 2,10 6,102 9,748 31,274 Media 100 100 4,813 334,694 2,117 4,811 13,219 42,571 CV (%) - - - - - - 23,73 - Significatività v - - - - - n.s. - Tipologia Tesi Varietà Ditta produttrice Indice di produzione (variabilità rispetto alla media) Tabella 3 - Elaborazione CUMULATIVA 4 località Varietale ON FARM Sorgo da biomassa Anno 2010 NOTA: ■■ = rilevato solamente 3 località di prova invece che 4 L’analisi statistica cumulativa delle diverse località on farm (Tabella 3) è stata eseguita solamente per quei parametri rilevati in tutte le località. Gli ibridi più produttivi hanno fornito una resa compresa tra le 52,2 e le 43,0 t/ha di biomassa tal quale (cioè quelli che hanno fornito rese superiori alla produzione media di 42,5 t/ha). Spiccano comunque visivamente su tutti NECTAR con 52,2 t/ ha di biomassa fresca, SUCRO 506 e SUGAR GRAAZE con 50,4 e 49,9 t/ha, KWS BULLDOZER con 46,3 t/ha. Questi ibridi hanno fornito incrementi produttivi variabili dal 10 al 23 % in più rispetto alla media. Dai dati “parziali” dell’umidità (perché rilevato in sole 3 località di prova sulle 4 totali) si nota come al momento della raccolta la maggior parte degli ibridi presentava contenuti di acqua elevati rispetto a quello definito come il contenuto ideale (60/65 % di U) coincidente solitamente con il massimo della produzione in sostanza secca ottenibile dalla coltura. Questo potrebbe ricondursi alla scelta della data di raccolta che non è sempre combaciata con la fase fenologica della pianta (maturazione latteo/cerosa avanzata) ottimale per l’utilizzo come biomassa da trinciato. Ipotizzando che l’umidità “parziale” (registrata in 3 località su 4) sia analoga per tutti i siti di prova, possiamo calcolare la produzione di biomassa secca., che individua quanto ha realmente prodotto ogni ibrido. Risulta per cui che KWS BULLDOZER con valore indice 119, NECTAR e 849 con 113, SUGAR GRAAZE con 112 sono gli ibridi più produttivi, seguiti poi da SUCRO 506 e 877NICOL (valore indice 107). È interessante notare come dal confronto tra la produzione tal quale e quella secca non esista una relazione, in quanto spesso l’ibrido che produce più biomassa non necessariamente è poi quello che produce di più in termini di biomassa secca. Gli ibridi più alti risultano essere i 4 da fibra (KWS BULLDOZER, GOLIATH, H133, H140) e i 2 zuccherini SUCRO506 e NECTAR. Anche il maggior diametro basale dello stocco, come era ragionevole aspettarsi, è stato rilevato negli ibridi da fibra mentre i diametri più contenuti sono stati quelli degli ibridi da foraggio multisfalcio (877 NICOL, SUGAR GRAZE2). Gli allettamenti in generale sono stati contenuti, solo in alcune località si sono verificati allettamenti precoci e consistenti di alcuni ibridi. Non sono stati segnalati alcuni attacchi da fitofagi (generalmente piralide). Gli ibridi più produttivi in assoluto (come biomassa fresca) delle on farm sono risultati NECTAR con un valore indice di produttività, espresso rispetto alla media dei campi, pari a 123, subito seguito da SUCRO 506 (indice di produttività pari a 119) e SUGAR GRAAZE (indice di produttività pari a 117). Seguono poi, più staccati, KWS BULLDOZER con indice di produttività pari a 109, PADANA4 e ENSAL con indice di produttività di 106 e 103 (Tabella 3). NECTAR e SUCRO 506 presentano uguali comportamenti produttivi in tutte e 4 le località, mentre PADANA4 a Cremona e SUGAR GRAAZE a Pavia evidenziano un cedimento produttivo svelando una resa ben al di sotto della media di campo. Fonte: Roberto Reggiani Azienda Agraria Sperimentale Stuard