IL PORTAVOCE NEL
CIRCUITO
COMUNICATIVO
PUBBLICO
I pilastri della legge 150/2000
1. Ufficio stampa
2. Portavoce
3. URP
Il portavoce
È una persona incaricata di riferire
i punti di vista e le opinioni
altrui, o di esporre al pubblico,
specialmente ai mass – media,
il pensiero, e l’operato di un
organo o di un’autorità
responsabile.
In base ad un rapporto fiduciario,
spiega e sostiene le scelte
dell’organo politico di vertice.
È un mediatore, consigliere e
sostituto.
Il portavoce ieri…
• Ha assunto nel tempo le diverse connotazioni di araldo,
delegato, messaggero, nunzio a seconda del contesto e
dell’epoca storica.
• Era considerato un “portaborse”, un consigliere, un
giornalista fazioso o un collaboratore di fiducia.
• Prima del 2000 erano pochissimi i professionisti che in
Italia ricoprivano questo incarico ma in altri Paesi vanta
una lunga tradizione.
• Compare negli atti parlamentari nel 1995.
Il portavoce oggi…
• Si impone sempre di più: nei ministeri, nei partiti, nelle organizzazioni
internazionali, nelle associazioni non governative e del volontariato,
nelle regioni e nei comuni.
• È un giornalista o un comunicatore, è legato all’ente da un contratto
di collaborazione o è un dipendente pubblico.
• Sono“uomini politici in proprio”: contano moltissimo, parlano per
conto del leader e spesso sono gli autori di interviste e di discorsi.
• Può rappresentare una posizione importante nell’organigramma di
una formazione politica
• Negli ultimi anni ha acquisito un ruolo di maggior rilievo in funzione
della personalizzazione della politica e della crescente attenzione dei
media più sui leader che sui partiti.
C.U.S. e Portavoce
• È il responsabile delle
strategie e delle strutture di
comunicazione
• Mantiene i rapporti con i
giornalisti e coordina le attività
di informazione che
amministratori e uffici
indirizzano al sistema dei
media
• È un giornalista iscritto
all’Ordine: comunica e
trasmette in modo corretto,
coerente,completo.
• Ha codici da rispettare
• Il contratto non coincide con la
durata dell’amministrazione
che lo designa
• Non può esercitare attività nei
settori radiotelevisivo, del
giornalismo, della stampa e
delle relazioni pubbliche
• Ha compiti di diretta
collaborazione ai fini dei
rapporti di carattere politicoistituzionale con gli organi di
informazione
• Cura delle iniziative e delle
scelte politiche
• Non ha l’obbligo di essere
iscritto all’albo. È un tecnico
della comunicazione con
competenze psicologiche,
massmediologiche, politiche,
amministrative
• Non ha codici da rispettare
• Il suo incarico cessa al termine
del mandato dell’organo di
vertice
• Non può esercitare attività nei
settori radiotelevisivo, del
giornalismo, della stampa e
delle relazioni pubbliche
I difetti della legge 150/2000
legati alla figura del portavoce
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Non vengono precisati compiti e funzioni che differenziano il ruolo di
portavoce da quello di capo ufficio stampa.
Non indica un percorso formativo per la figura del portavoce.
Non indica quali requisiti deve possedere.
Non pone limiti di età.
Non indica incompatibilità.
Non ha codici da osservare (mentre l’addetto stampa rispondono alla legge
sull’Ordinamento della professione di giornalista e alla Carta dei doveri).
Permette che il portavoce, iscritto all’Ordine dei Giornalisti, copra pure
l’incarico di capo ufficio stampa.
Non prevede una disciplina contrattuale definita.
Non prevede nessun tipo di monitoraggio nei confronti dell’operato degli enti
pubblici.
Non prevede sanzioni nei confronti degli enti che non si adeguano alla
normativa.
Il “problema portavoce”
• In alcune realtà esiste in assenza dell’ufficio stampa o lo
prevarica, esercitando una funzione gerarchica che di
fatto rende l’ufficio stampa subalterno.
• In molti ministeri il portavoce ricopre anche il ruolo di
C.U.S. Unificando le figure si va a contrastare quel
principio che vuole che il giornalista sia l’unico
responsabile della corretta informazione.
• All’ufficio stampa spetta la comunicazione imparziale, al
servizio dell’ente nel suo complesso. Il portavoce si pone
come organo di parte, di fiducia del politico, di cui deve
fare l’interesse comunicandone la volontà e l’immagine
positiva.
Rischi
• Finalizzazione politica dei messaggi istituzionali.
• Divisione delle attività: la comunicazione a più forte amplificazione
politica e di maggior impatto sull’opinione pubblica viene attribuita al
portavoce,mentre la comunicazione “di servizio”all’ U.S.
• Il portavoce guida l’U.S. stampa come se questo fosse una struttura
al servizio del vertice politico e non al servizio dell’amministrazione
e del cittadino, così facendo verrebbero veicolate sui media solo
notizie “studiate” per assicurare la massima visibilità dell’ente e del
vertice politico.
• Perdita della qualità dell’informazione, della corretta informazione,
dell’obiettività.
• Alterazione del rapporto amministrazione – cittadino
Il messaggio
• Le fonti più diffuse di notizie sono i comunicati stampa
diramati dalle agenzie governative e dai ministeri.
• Il giornalista cerca di presentare la notizia nella maniera
più obiettiva possibile. Quando però questa
rielaborazione viene fatta all’interno di un ufficio stampa,
la notizia viene edulcorata, trasmettendo quasi sempre
l’immagine vincente dell’azienda o dell’ente.
• Le notizie possono essere manipolate ancor prima di
raggiungere le redazioni giornalistiche.
• Le emittenti le manipolano ulteriormente al solo scopo di
costringere il pubblico a pensare, sentire e reagire in una
certa maniera.
L’effetto Agenda
AGENDA SETTING: espressione inglese,
traducibile con “mettere all’ordine del giorno”,
che indica un effetto dei mass media sul
pubblico. L’ipotesi è che il pubblico presti
attenzione agli eventi della realtà esterna o li
trascuri a seconda dell’attenzione dedicata dai
mezzi d’informazione ai fatti stessi: la gente
includerebbe o escluderebbe dalle proprie
conoscenze ciò che i media includono o
escludono dai propri palinsesti.
Media e Politica
La diffusione dei media ha fatto sì che nei sistemi politici
contemporanei non si può più governare:
• CONTRO il sistema dell’informazione
• SENZA il sistema dell’informazione.
=
Si tende a governare ATTRAVERSO il sistema
dell’informazione.
I media possono essere capaci di condizionare l’agenda
politica.
Agenda Building
L’agenda building è un modello di costruzione
dell’agenda pubblica che mette in relazione tra loro:
• Sistema politico
• Sistema dei media
• Opinione pubblica
È il contributo dei media alla selezione dei temi che i
politici sono chiamati ad affrontare
Comunicatori e Giornalisti
Il rapporto di dipendenza tra sistema dei media
e sistema della politica non è mai prodotto
dai soli media, ma è un “prodotto
congiunto”di un processo interattivo che
coinvolge comunicatori politici e giornalisti.
Selezione e presentazione della notizia
• L’essenza del processo produttivo dei media è la
raccolta, la selezione, la gerarchizzazione degli eventi.
• Fondamentali sono le FONTI.
• Il PORTAVOCE si pone come fonte di informazione,
partecipe del processo di negoziazione delle notizie.
• Autorevolezza, produttività, attendibilità, credibilità e
continuità nella produzione di informazioni lo collocano
nella gerarchia delle fonti primarie.
• Il portavoce può “definire la situazione” in ambito
mediatico, per questo è necessario che il portavoce non
sia uno spin doctor.
IL PORTAVOCE
“gatekeeper”
• Il portavoce come fonte fornisce dati in qualche
modo già “selezionati” “formattati” ed “opportuni”
• Seleziona quotidianamente le notizie da dare e
quelle da non dare
• Ha la facoltà di graduare il flusso delle notizie e
determinare la loro priorità
• Sa distinguere e filtrare informazioni utili al
lavoro del soggetto/istituzione
Manipolare l’informazione
Il portavoce così come lo spin doctor dà una
particolare interpretazione di fatti o eventi.
Il portavoce NON comunica tutto:
• In alcuni casi la notizia potrebbe ferire
l’immagine del soggetto istituzionale al cui fianco
si lavora e tradirne il rapporto fiduciario, o
danneggiarne l’integrità anche per quanto
riguarda la vita privata
=
vengono comunicate le notizie comode oscurando
quelle negative
Chi è lo spin doctor?
È un dottore del raggiro.
Un manipolatore di opinioni.
Un consulente politico esperto
di comunicazioni che può scrivere discorsi
essere manager di elezioni, portavoce di partiti, ed esperto di
sondaggi.
Tira fuori il meglio da qualsiasi situazione in cui sia implicato il suo
committente, fornendo ai giornalisti e ai media una versione “aggiustata” di
un evento-notizia.
In Italia non esistono dei veri e propri spin doctors, in loro vece ci sono
Portavoce.
Ad accomunare le due figure è lo scopo: portare avanti un
messaggio positivo
Funzioni chiave del portavoce
Le competenze linguistico
comunicative
si esplicano
nelle tre funzioni:
• parlare
• scrivere
• ascoltare – comprendere
Attività del portavoce
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Conferenze stampa
Audit istituzionali
Interviste
Comunicati
Documentazione selettiva
Coordinamento con l’ufficio stampa
Il portavoce di domani…
• Definire un percorso formativo, ruolo e
competenze
• Creazione di un Albo speciale
• “Messa in aspettativa” dall’Albo ( per chi, iscritto
all’Ordine, volesse ricoprire il ruolo di portavoce)
• Creazione di vincoli di incompatibilità
• Previsione di un inquadramento contrattuale
unico e condiviso
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Sviluppi della comunicazione pubblica: