P.A. Mandò Fisica Nucleare e Beni Culturali Villa Gualino, febbraio 2002 Ruolo della Scienza per i Beni Culturali In generale, le interazioni fra Scienza e Beni Culturali hanno luogo in due fasi: 1) conoscenza e diagnosi 2) intervento sulle opere 2 Ruolo della Fisica per i Beni Culturali • la fisica ha un ruolo prevalente nel primo campo (datazioni, indagini sulla composizione dei materiali, tecniche di imaging, diagnosi dei problemi di deterioramento, etc). • anche nella fase dell’intervento la fisica offre spesso, e in misura crescente, valide alternative 3 Ruolo della Fisica per i Beni Culturali • il grande vantaggio della quasi totalità delle tecniche fisiche nella fase conoscitiva-diagnostica sta nella non invasività (possibilità di rispondere al problema senza effettuare prelievi o comunque danneggiare l’opera) 4 Utenza 1) storici dell’arte, archeologi, storici della scienza o delle tecnologie, etc. •conoscenze “puntuali” su una singola opera per chiarire dubbi di attribuzione e cronologia e portare informazioni sulla specifica tecnica impiegata dall’autore •indagini più generali per tendenze storiche, fonti di approvvigionamento dei materiali, canali di scambio in varie epoche, etc. 5 Utenza 2) restauratori e conservatori • conoscenza dello stato di degrado delle opere • conoscenza del materiale su cui intervenire per evitare incompatibilità e irreversibilità nella fase di restauro 6 Fisica Nucleare e Beni Culturali • datazioni di reperti di interesse storico-archeologico (metodo del 14C, termoluminescenza) • analisi di materiali • tecniche di imaging 7 Datazioni col metodo del 14C T1/2=5730 a 0+;T=1 0 14C Qb- =156.475 100% 1+;T=0 0 14N Decadimento del 14C 8 Datazioni col metodo del 14C • Presupposto: Nell’atmosfera è presente, a causa del bombardamento cui sono sottoposte le molecole dell’aria da parte della radiazione cosmica, una determinata concentrazione di 14C (essenzialmente sotto forma di molecole di 14CO2) rispetto al carbonio totale. La concentrazione (atomica) è di circa 1.2 10-12 produzione del 14C in atmosfera: protoni cosmici su O, N nella troposfera reazioni (p,n) termalizzazione dei neutroni 14N(n,p)14C [sth 1 barn] rate di produzione medio di 14C: 2.2 cm-2 s-1 massimo di produzione tra i 15 e i 18 Km 9 Principio della datazione col 14C assunzioni schematiche (non necessariamente esatte): • La concentrazione in atmosfera è costante al variare del luogo. • Un’uguale concentrazione si trova anche nelle acque terrestri, in cui la CO2 atmosferica entra in soluzione. • Anche nel passato la concentrazione in atmosfera è stata costante, uguale all’attuale valore. • Ogni organismo nella biosfera, terrestre e acquatica, a causa degli scambi metabolici nell’ambito dei cicli vitali (sintesi clorofilliana, respirazione, cicli alimentari), presenta ed ha presentato nel passato, finché vivente, una concentrazione atomica 14C/(Ctotale) in equilibrio con quella atmosferica (uguale quindi a 1.18 10-12). • Dall’istante della morte di un organismo, la materia di cui è composto non “scambia” più con la biosfera, e non esistono altri meccanismi di formazione, o assunzione, o cessione di 14C: dal punto di vista del bilancio di 14C, il sistema diviene “chiuso”. 10 Principio della datazione col 14C (2) • Perciò, dall’istante della morte, la concentrazione di 14C nei tessuti organici inizia a diminuire: il numero di atomi di 14C si riduce a causa dei decadimenti radioattivi, il numero totale di atomi di carbonio resta invariato (a meno della frazione infinitesima di isotopi 14, tutti gli atomi di carbonio sono non radioattivi [12C 98.9%, 13C 1.1%]). La concentrazione di 14C rispetto al carbonio totale, dopo la morte dell’organismo (t=0) segue quindi l’andamento temporale (1) [14C]t = [14C]0 e -t/ con vita media del 14C, e [14C]0 = 1.18·10-12. • La (1) consente quindi di determinare l’età di un reperto di origine organica, cioè il tempo t trascorso dalla morte dell’organismo da cui proviene, effettuando la misurazione di [14C]t , concentrazione attuale di 14C. Quello che si ottiene dalla relazione (1), risolta rispetto a t, è la cosiddetta “età convenzionale di radiocarbonio” (radiocarbon age) 11 Principio della datazione col 14C (3) (2) trC = ln([14C]0 / [14C]t) • trC si esprime in “years BP” (before present); per motivi storici, si assume convenzionalmente – per la determinazione della radiocarbon age - = 8033 y; inoltre, sempre convenzionalmente, si intende per “present” l’anno 1950, perciò si effettua una piccola correzione al t ricavato dalla (2) (che ovviamente rappresenta, nei limiti delle assunzioni fatte, il tempo trascorso al momento della misura) per dare il risultato finale in “anni prima del 1950”. • L’“età” espressa dalla (2) non coincide con la migliore stima del tempo ad oggi passato dalla morte dell’organismo cui apparteneva il reperto datato: non soltanto perché la convenzionale non è corretta, ma perché non lo sono le assunzioni schematiche fatte sopra. Perciò occorre applicare delle correzioni per passare dalla radiocarbon age alla migliore stima effettiva della datazione. Si preferisce tuttavia dare l’età di radiocarbonio convenzionale e trattare poi separatamente le correzioni per arrivare alla determinazione finale della data effettiva. Tradizionalmente, la data finale dopo le correzioni viene espressa come vera e propria data (es.: 4000 b.C. [before Christ], o: 800 AD [anno Domini]) e non come anni trascorsi dall’oggi. 12 Errore sulla radiocarbon age Dalla (2), trC = ln([14C]0 / [14C]t) assumendo come esatti i valori di e [14C]0, (3) • |dtrC| = · dln[14C]t = · d[14C]t/[14C]t ad esempio, un errore di 0.5% nella misura della concentrazione [14C]t produce un errore assoluto di 40 anni (5 · 10-3 ) nella determinazione della radiocarbon age, indipendentemente dal fatto che il reperto sia più o meno vecchio. • L’errore totale sulla data finale risentirà tuttavia anche delle incertezze sulle correzioni da applicare per passare dall’età di radiocarbonio trC alla data effettiva. Anzi, spesso sono queste 13 le cause maggiori di incertezza Limiti delle assunzioni schematiche fatte - 1 Concentrazione costante rispetto al luogo: Il rate di produzione indotta dai raggi cosmici varia con la latitudine (effetto del campo magnetico terrestre) di un fattore circa 5 fra poli ed equatore (maggiore ai poli) Però queste variazioni vengono rapidamente compensate dai flussi atmosferici che rimescolano completamente l’aria intorno alla Terra in tempi brevi, dell’ordine di qualche anno al massimo, rispetto al tempo di decadimento del 14C. Quindi: da questo punto di vista l’assunzione di costanza della concentrazione iniziale di 14C rispetto al luogo di origine del reperto è completamente corretta. 14 Limiti delle assunzioni schematiche fatte - 2 • Variazioni di rate di formazione rispetto al tempo: nell’ordine del 20-30%, correlate in particolare ai cicli di attività solare che a loro volta modulano il flusso di raggi cosmici che investono la Terra. Tuttavia: - periodi di questi cicli brevi (rispetto a del 14C) - effetto “serbatoio” dovuto alla concentrazione preesistente modulazione temporale nella concentrazione in atmosfera prodotta da queste cause violentemente attenuata • Variazioni del campo magnetico terrestre - periodo di circa 8 ka, quindi molto meno attenuato dall’effetto serbatoio 15 Limiti delle assunzioni schematiche fatte - 3 Non è possibile inoltre escludere che nel passato più lontano fenomeni naturali o antropici abbiano indotto variazioni del [14C] in atmosfera: anzi, per gli ultimi 150 anni lo sappiamo positivamente: “effetto Suess” dall’epoca della rivoluzione industriale rilascio in atmosfera di quantità massicce di CO2 da combustione di carbone fossile ovviamente non contiene 14C abbassamento considerevole e permanente della concentrazione di 14C in atmosfera anche in tutti gli organismi in equilibrio a tempi brevi con l’atmosfera; test nucleari in atmosfera (prima del trattato di non proliferazione del 1963) enorme aumento dei flussi di neutroni in atmosfera, e quindi anche del rate di produzione di 14C influenza sensibile, nonostante l’effetto serbatoio, anche sulla concentrazione globale [14C] (localmente, in certe zone del globo, fino al +100 %). Successivamente al 1963, il tasso di 14C in atmosfera è nuovamente diminuito per riavvicinarsi ai valori pre-esplosioni nucleari. 16 Limiti delle assunzioni schematiche fatte - 4 Effetti di questi tipi (es. grandi eruzioni vulcaniche, che possono liberare ingenti quantità di carbonio fossile) possono aver avuto luogo nel passato ed avere alterato, temporaneamente, la concentrazione [14C] di equilibrio. Ne consegue che l’ipotesi di costanza nel passato della concentrazione [14C] nei viventi, a un valore uguale a quello “convenzionale” attuale, di 1.18·10-12, non è corretta. Occorre perciò poter conoscere indipendentemente il valore [14C]0 nel passato, con l’accuratezza e il dettaglio temporale migliori possibile Ad esempio, se i nostri posteri vorranno datare i resti di organismi morti intorno al 1960 e non saranno a conoscenza degli effetti delle esplosioni nucleari, tali resti appariranno molto più “giovani” di quanto non saranno effettivamente, perché arricchiti all’origine in 14C. O viceversa, se si datano oggi reperti risalenti alla seconda metà del 1800 o ai primi decenni del 1900 senza tenere conto dell’effetto Suess su [14C]0, essi appaiono più vecchi dei cento-centocinquanta anni che 17 hanno 14 effettivamente, perché impoveriti all’origine di C. Altri limiti delle assunzioni schematiche fatte - 1 • Effetto di frazionamento isotopico a seconda della catena biochimica, dalla CO2 al carbonio assimilato dall’organismo “finale”, il rapporto isotopico fra i tre isotopi del carbonio varia, fino a qualche %. Si indicano con d13C e d14C le differenze relative nelle abbondanze isotopiche dei due nuclidi rispetto a un valore standard di riferimento. Fortunatamente il d13C per ogni dato tipo di materiale contenente carbonio è esattamente la metà del d14C. Perciò, da una misura attuale del 13C/12C (che non varia con l’età del reperto), si può conoscere qual è l’effetto di frazionamento isotopico in quel reperto anche per il 14C. 18 Frazionamento isotopico Scala in per mille 19 Altri limiti delle assunzioni schematiche fatte - 2 •Effetto sugli organismi marini a causa della lentezza degli scambi acque superficiali – acque profonde, la concentrazione di 14C nelle acque marine e nella biosfera associata è minore che nell’atmosfera Occorre tenerne conto perché altrimenti si “invecchiano” le date misurate, fino a circa 400 anni •Effetto sugli organismi fluviali e lacustri in bacini calcarei la CO2 in soluzione è impoverita in 14C per la dissoluzione del CaCO3, e conseguentemente lo sono gli organismi in equilibrio Anche in questo caso le date misurate risultano maggiori del vero; l’effetto è variabile a seconda della provenienza 20 Ricalibrazione dalla radiocarbon age all’età vera • Dendrocronologia dalla misurazione della radiocarbon age degli anelli di accrescimento di tronchi di alberi datati in dendrocronologia si può avere una curva di calibrazione accurata fino a circa 104 anni fa • Misure su reperti datati storicamente, o comunque in modo indipendente • Per le correzioni di date oltre i 104 anni, estrapolazioni di fenomeni di ciclicità osservata in periodi più recenti maggiore incertezza 21 Ricalibrazione dalla radiocarbon age all’età vera 22 Ricalibrazione dalla radiocarbon age all’età vera 23 Ricalibrazione dalla radiocarbon age all’età vera 24 L’uomo dei ghiacci Datazione dell’uomo dei ghiacci 26 Misura della concentrazione di 14C • poiché |dN/dt| = l N , per determinare il numero di atomi di 14C presenti in un reperto (e quindi la sua concentrazione dalla quale risalire alla datazione) si può in linea di principio misurare l’attività |dN/dt| del reperto anziché direttamente N • in effetti la misura diretta di N, a causa della bassissima concentrazione, è impossibile in spettrometria di massa convenzionale, soprattutto per l’interferenza isobarica di 14N e delle molecole 12CH2 e 13CH (isobari molecolari) • anche la misura dell’attività è delicata, perché si tratta di misurare un decadimento b puro e di bassa energia • tuttavia fino ad alcuni anni fa la misura dell’attività era l’unica strada percorribile 27 Misura della concentrazione di 14C da misure di attività b T½ = 5730 ± 40 anni = 8277 ± 58 anni l = 1/ = (3.836 ± 0.027)·10-12 s-1 = (2.302 ± 0.016)·10-10 min-1 = (1.38 ± 0.01)·10-8 h-1 = (3.314 ± 0.023)·10-7 d-1 1 mg di reperto organico “contemporaneo”: 0.4 mg di carbonio 2.4 107 isotopi di 14C conteggio b: |dN/dt| = l N soltanto 0.33 decadimenti/ora! occorrono quantità cospicue di materiale e tecniche di conteggio molto delicate ed efficienti 28 Accelerator Mass Spectrometry (AMS) per la misura del 14C • recentemente, l’uso di acceleratori Tandem come spettrometri di massa ha consentito di raggiungere livelli di sensibilità straordinari (10-15) grazie all’eliminazione delle interferenze isobariche • la sorgente (esterna) di ioni negativi elimina l’interferenza isobarica del 14N • lo stripping al terminale elimina gli isobari molecolari 12CH2, 13CH • l’elevata energia nell’analisi finale consente discriminazioni in Z degli isobari29 Schema di un Tandem per AMS 30 Misura AMS della concentrazione 14 di C 1 mg di reperto organico “contemporaneo”: 0.4 mg di carbonio 2.4 107 isotopi di 14C AMS (efficienza 1%): > 105 conteggi (tempo di misura: 10-20 minuti) (d14C)/14C < 0.3% dt 25a (da confrontarsi con 0.33 decad./ora del conteggio b) sono sufficienti quantità esigue di materiale, anche di reperti molto antichi (fino a 50 ka) 31 invecchiamento apparente in funzione della percentuale di carbonio fossile aggiunta t(app.) - t(vero) = tau * ln (1 + x/100) 6000 Effetti di contaminazione di un campione con Carbonio fossile invecchiamento apparente 5000 4000 3000 2000 1000 0 0 10 20 30 40 50 60 percentuale aggiunta 70 80 90 32 100 alterazione età apparente per aggiunta di varie percentuali di carbonio moderno 50000 45000 40000 35000 età apparente (anni) Effetti di contaminazione di un campione con Carbonio “recente” 0.5 1 2 5 10 30000 25000 20000 15000 10000 5000 0 0 10000 20000 30000 età reale (anni) 4000033 50000 alterazione età apparente per aggiunta di varie percentuali di carbonio moderno 5000 4500 4000 3500 età apparente (anni) Effetti di contaminazione di un campione con Carbonio recente 0.5 1 2 5 10 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 0 1000 2000 3000 età reale (anni) 4000 34 5000