Anno XLIV
No Conv.
40050213
Volume 10
Ottobre
2015
$3,50
Nuova immigrazione italiana in Canada
Foto sinistra : Zen Ruggero , Rosanna Bruzzone , pres. Giovann Giordano, deputata Filomena Rotiroti , Domenico Zappavigna .
( incontro ufficio della deputato Filomena Rotiroti )
L
a Nuova immigrazione italiana in Canada è matura e
personaggi come Filomena Rotiroti, Deputata dell’Assemblea
Nazionale del Québec, insieme a Giovanna Giordano,
Presidente dei Comites, si danno da fare per aiutare questi giovani e
meno giovani che arrivano a Montréal, città di riferimento di molti
connazionali arrivati in gran parte negli anni 50. Insieme alle due
donne eccezionali che amano I fatti piuttosto che le parole, chi le
conosce lo sa, vi è un gruppo di giovani arrivati negli ultimi anni, tra i
primi di questa nuova ondata di immigrati italiani. Questi con la loro
esperienza diretta, conoscono molto bene I problemi che si incontrano
arrivando in un Paese come il Canada e in maggior ragione nel Québec
che ha le sue regole a parte.
Il giorno 6 luglio 2015 vi è stato un incontro e si è deciso di dare seguito
alla discussione con l’apertura settimanale di uno sportello presso la
sede dei Comites, al Centro Leonardo da Vinci. Scopo di questo
sportello è appunto quello di aiutare i nuovi immigrati rispondendo ai
loro dubbi, seguendo tre linee principali in funzione della difficoltà
della questione: rispondere al momento in base alle conoscenze
dell’interlocutore, prendere nota della questione per una risposta in un
Segue a P.3
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IL RINCONTRO P.2 Ottobre 2015
Segue da P.1
Nuova immigrazione italiana in Canada
incontro successivo e, nel caso più estremo, se l’immigrato ha
necessità di preparare i documenti per inviarli agli uffici provinciali o
nazionali dell’immigrazione, verrà consigliato uno o più esperti in
materia.
All’incontro si è parlato di alcuni punti chiave che limitano l’entrata ai
nuovi arrivati e dei problemi che si incontrano durante la procedura dei
primi anni fino ad ottenere la residenza permanente e infine la
cittadinanza canadese.
Prima difficoltà che si incontra, per un immigrato di madrelingua
italiana, è ovviamente la LINGUA FRANCESE. Il Québec seleziona i
suoi candidati rilasciando un “certificat de sélection du Québec”.
Certificato che può essere ottenuto solo avendo un livello avanzato di
francese altrimenti è inutile presentare la domanda visto la mancanza
di requisiti. Quindi prima di presentare la domanda si dovrà sostenere
un esame in una delle scuole selezionate dal Ministero
dell’Immigrazione ottenendo un livello avanzato B2 per la
comprensione orale e per l’espressione orale. E’ giusto che tutte le
persone che arrivano nel Québec parlino il francese ma pretendere un
livello più alto da parte degli immigrati quando molti “québecois” non
lo conoscono allo stesso livello richiesto dall’immigrazione, non mi
sembra equo. Non molto tempo fa, il 29 luglio 2015, sul noto giornale
“METRO” che viene distribuito appunto in tutte le Metro di Montréal,
si poteva leggere un articolo della professoressa di francese di
Montréal, Christine Vallée-Vachon, che denunciava appunto la
difficoltà che incontrano gli immigrati a superare uno dei tanti test di
francese, il TEF, richiesto dall’immigrazione. Lei sottolineava
appunto la difficoltà per i suoi studenti a raggiungere un livello B2 per
la comprensione orale, quando la maggiorità dei francesi che fanno il
test (cittadini di Francia) non andavano oltre il C1, trovando proprio
insensata la cosa.
Studiare una lingua , per un immigrato che arriva qui e conosce solo
l’italiano o solo la lingua del suo paese, richiede tantissimo tempo ed
impegno. Quindi è assurdo pretendere un livello avanzato della lingua
francese in così poco tempo, per chi vorrebbe avere il prima possibile
una residenza permanente, necessaria per rimanere in Canada ed avere
una libertà lavorativa e non solo, come spiegherò in seguito. Quando
poi, giusto per farvi un esempio, molto spesso ho notato nelle e-mail
che ricevo da parte di francesi “québecois” che in molti non conoscono
assolutamente la differenza tra un infinito ed un participio passato
(poiché probabilmente la pronuncia è la stessa), vivendo in un Paese
dove il francese per loro è la madrelingua.
Inoltre pretendere un livello di francese avanzato da parte degli
immigrati quando tutti e ovunque parlano inglese mi sembra un po’
eccessivo. Essendo il Canada un paese bilingue sarebbe più corretto
che tutti i cittadini e gli stessi immigrati conoscessero inglese e
francese ad un livello medio, lasciando agli stessi la libertà di
approfondire la lingua o le lingue in funzione del contesto lavorativo e
sociale in cui vivono.
Il fattore TEMPO è stato un altro argomento principale di discussione.
Innanzi tutto l’immigrato è qualcuno che vuole cambiare la sua vita,
disposto a fare sacrifici, soprattutto lavorativi, e che quindi farebbe
anche più lavori in maniera particolare nei primi anni di arrivo nel
nuovo Paese, come sanno benissimo tutti gli italiani che sono arrivati
qui negli anni ’50. Questo sia perché ha voglia di rifarsi una vita con
dignità, sia perché ha la forza di farlo perché è ancora giovane, sia
perché vuole trovare quella stabilità economica e abitativa che magari
non era capace di avere prima.
Prendiamo il mio esempio, sono arrivato qui a Montréal conoscendo
solo l’italiano, quindi I primi mesi ho dovuto studiare il francese per
poter trovare un lavoro (più che corretto). Poi si comincia la ricerca del
lavoro inviando CV e facendo colloqui lavorativi (altri mesi). Inizi a
lavorare e scopri che sul cantiere si parla francese ma in ufficio si parla
inglese (altri mesi a studiare anche l’inglese). Con un contratto di
lavoro specializzato posso lavorare solo per il mio datore di lavoro e
per nessun altro. Intanto devi aspettare un anno lavorativo per poter
passare alla fase successiva dell’immigrazione facendo la domanda di
selezione del Québec. C’è l’esame di francese da fare a livello
avanzato e non hai tempo di studiare l’inglese per avere comunque una
vita sociale con gli amici che ti sei creato, i quali parlano tra loro in
inglese, avendo genitori che sono andati a scuola inglese poiché, come
sappiamo, non avevano diritto ad accedere a quelle francesi. In più se
sei Ingegnere e vuoi iscriverti all’Ordine degli Ingegneri del Québec,
oltre ai tempi lunghissimi, c’è da studiare per vedere riconosciuta la
tua laurea che hai già sudato nel tuo paese. Intanto gli anni passano e
ancora aspetti la residenza permanente… dopo 3 anni. In più se avessi
avuto la possibilità di lavorare per qualcun altro (visto che con il
permesso che ho, sono vincolato a lavorare solo per quel datore di
lavoro), magari nel fine settimana, avrei avuto modo di migliorare il
mio francese e quindi di migliorare la mia vita economica e sociale. In
più se intanto hai messo qualche soldino da parte e vuoi magari
acquistare un’auto nuova o prenderne una in locazione, non hai la
possibilità di farlo perché senza residenza permanente il
finanziamento non te lo danno per un periodo che va oltre la scadenza
del tuo permesso temporaneo, quindi non conveniente ovviamente per
periodi brevi.
Ritornando al fattore Tempo, dopo aver superato il test di francese
(fatto e rifatto più volte, vista la difficoltà) si può presentare la
domanda per il certificato. Se si è fortunati e si rientra nella categoria
dei lavoratori specializzati, dopo 20 giorni si riceve il certificato di
selezione del Québec, altrimenti si dovrà attendere dai 3 ai 9 mesi. Una
volta ottenuto questo certificato allora si può preparare e inviare tutta
la documentazione per la domanda di residenza permanente che
naturalmente ha i suoi tempi, circa un anno se tutto va bene. Perché
bisogna anche considerare che qui nel Québec non vale l’Entry
Express (procedura semplificata e più veloce per ottenere la residenza
permanente, circa sei mesi).
Un ultimo punto di cui si è parlato è l’ECONOMIA. Un immigrato che
arriva nel Québec o in qualsiasi altro posto del mondo, ci arriva perché
vuole lavorare e fare soldi e quindi, di conseguenza, investirli per
avere un futuro migliore. E quindi inizia a lavorare, a risparmiare per
potersi comprare una casa. O almeno questa è la cultura europea e
quindi italiana, che si avvicina a quella canadese molto di più di altri
Paesi che arrivano qui nel Québec e in Canada in generale.
Ovviamente gli immigrati di tutti I Paesi hanno diritto a cambiare vita,
arrivando nel Québec, provincia di un Paese ospitale come il Canada,
ma non è solo la lingua francese che si ha in comune da preferire
rispetto a molti altri fattori come la cultura, la vita sociale, gli scambi
economici e molto altro che ci accomuna. Inoltre acquistare una casa è
lo scopo primario per un italiano, secondo la propria cultura, quindi
non accettare o limitare le entrate degli italiani, viene meno anche
l’economia del Paese, in particolar modo nella costruzione, soprattutto
nelle grandi città come Montréal (come sappiamo gli italiani sono
coloro che più di altri hanno costruito Montréal con le proprie
maestranze e la loro fatica) dove, negli ultimi mesi si assiste ad un calo
delle vendite dei “condos” e ad un aumento a dismisura del numero
delle insegne di “plex” in vendita.
Quindi penso che il Canada e soprattutto il Québec dovrebbe
“allargare” le porte agli europei e in particolar modo agli italiani, che
vedono nella “casa” il miglior investimento, se non il più importante
della loro vita.
Domenico Zappavigna
Commissione integrazione N/A Comites di Montreal
IL RINCONTRO P.3 Ottobre 2015
Cittadinanza: Accolto Odg dell'On. FitzGerald Nissoli (PI)
per la cittadinanza agli italiani all'estero che l'hanno perduta
ROMA –
“Oggi, l'Aula di Montecitorio ha esaminato gli
emendamenti presentati al Testo di Legge sulla
cittadinanza e, con rammarico, ho potuto constatare che il
Governo ha deciso di continuare a limitare il
provvedimento ai soli minori stranieri nati in Italia o che
hanno studiato in Italia e quindi ha dato parere negativo
agli altri emendamenti compreso il mio”. Lo ha
dichiarato l'On. Fucsia FitzGerald Nissoli (eletta nella
Circoscrizione estero – Ripartizione Nord e centro
America)
in occasione delle votazioni degli
emendamenti alla Proposta di Legge sulla cittadinanza in
corso a Montecitorio.
“Pertanto – ha proseguito la deputata - ho ritenuto
opportuno ritirare l'emendamento per mantenere aperto
un canale di dialogo costruttivo e fattivo con il Governo
chiedendo, tramite un Odg, di lavorare ad un
“provvedimento che permetta ai nati in Italia, figli di
almeno un genitore italiano, che hanno perso la
cittadinanza in seguito a espatrio, di riacquistare la
cittadinanza italiana facendone espressa richiesta al
Consolato italiano che ha giurisdizione nel territorio di
residenza estera purché ciò non sia in contrasto con
accordi bilaterali internazionali in vigore, come previsto
nella Proposta di Legge Fitzgerald Nissoli, seguita da
altre 316 firme”.”
Il Governo, in seguito ha accolto tale Ordine del Giorno
per cui “ sicuramente abbiamo fatto un passo avanti e dato
un segnale positivo agli italiani all'estero”, ha
commentato l'On. Fitzgerald Nissoli.
“Tuttavia - ha concluso l'on Nissoli - dobbiamo
continuare a lavorare per far radicare, anche nel Governo,
una sensibilità diffusa verso le politiche per gli italiani
all'estero. Io continuerò a battermi tenacemente affinché
ogni italiana e italiano che ha perso la cittadinanza
andando a vivere all'estero possa riacquistarla presso il
Consolato di appartenenza”.
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IL RINCONTRO P.4 Ottobre 2015
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IL RINCONTRO P.5 Ottobre 2015
IL MIO INTERVENTO IERI IN AULA SULLA CITTADINANZA. MY SPEECH YESTERDAY ON CITIZENSHIP
L'on. Fucsia FitzGerald Nissoli (eletta in Parlamento dagli italiani
all'estero in Nord e Centro America) è intervenuta, nell'Aula di
Montecitorio, in sede di discussione generale sul testo di legge di
riforma della cittadinanza per portare la voce e le richieste dei tanti
italiani che recatisi all'estero hanno perso la cittadinanza.
« Oggi - ha detto l'on. FitzGerald Nissoli - è un bel giorno
perché finalmente parliamo di cittadinanza in quest'Aula. Un
argomento spinoso ma la cui riforma non può attendere. Essa è
il simbolo dell'aspirazione all'uguaglianza tra le persone e le
lega allo stato in un quadro giuridico definito. È un tema, la
cittadinanza, che tocca profondamente l'animo umano, il
sentirsi parte di una comunità.
Quella che stiamo esaminando, quindi, e' una riforma doverosa
per quei minori stranieri che hanno provato il senso di
appartenenza a questa comunità ma allo stesso tempo è una
sconfitta per altri che non sono stati presi in considerazione e
cioè quegli italiani che recatisi all'estero hanno perso la
cittadinanza ma che conservano nel cuore e nel modo di essere
l'italianità. La loro è una identità italiana piena, viva che chiede
di essere riconosciuta anche sul piano giuridico".
Poi, la deputata eletta all'estero ha richiamato il fatto che
"l'Italia è un Paese che ha vissuto nella sua storia forti fenomeni
emigratori fino agli anni 90 quando abbiamo tutti registrato il
fatto che il nostro Paese da Paese di emigrazione era diventato
un Paese di immigrazione, tanto che oggi possiamo contare un
pari numero di cittadini italiani emigrati ed immigrati.
Due facce della stessa medaglia nel contesto globale dei
movimenti umani al cui centro vi è la dimensione della
cittadinanza come appartenenza, una cittadinanza che può
essere anche plurale. Oggi, abbiamo fatto un primo passo
nell'affrontare le novità demografiche presenti nel nostro Paese
ma non possiamo parlare di una riforma completa, questa
riforma dovrà essere completata inserendo anche gli italiani
che hanno perduto la cittadinanza andando all'estero. In questo
modo avremo la possibilità di legare insieme due realtà che
possono fare grande l'Italia: quella dei nuovi italiani e quella
degli italiani all'estero".
"Oggi mantenendo lo lus sanguinis - ha puntualizzato
richiamando il disegno di legge all'esame del Parlamento apriamo le porte ad uno Ius soli temperato: prevedendo di
concedere la cittadinanza a chi nasce in Italia da genitori
legalmente soggiornanti da almeno 5 anni. Inoltre, si introduce
lo Ius culturae, prevedendo la concessione della cittadinanza ai
figli di genitori stranieri che siano entrati in Italia entro il
compimento del dodicesimo anno di età e abbiano frequentato
almeno 5 anni di scuole in Italia. Un provvedimento rivolto ai
minori con il carattere dell'urgenza perché i minori sono una
priorità, ma questo non ci deve far dimenticare di lavorare alla
definizione di un nuovo orizzonte di diritti per dare a ciascuna
persona l'orgoglio di sentirsi pienamente italiana. Un percorso
che non puo' prescindere da una consapevolezza civica di cui si
deve far carico in primis la scuola sin dai primi anni. Solo cosi'
riusciremo a dare corpo ad un nuovo ethos civile di cui l'Italia
ha bisogno per le future generazioni".
In seguito l'on. Nissoli ha esortato i colleghi a lavorare "con
uno spirito lungimirante" ed ha affermato con forza: "non
dimentichiamo quei tanti italiani all'estero che l'Italia l'hanno
sempre amata veramente.
Vi chiedo di tener conto di un'altra Italia che è fuori dall'Italia,
delle attese di chi ha perduto la cittadinanza e che guarda con
speranza a questo Governo e a questo Paese che vuol essere
innovativo ed aperto al contributo degli italiani all'estero come
risorsa preziosa per il nostro Sistema Paese. Non si tratta di uno
sguardo al passato ma di una proiezione verso il futuro".
E considerando la società contemporanea, caratterizzata da un
aumento dei movimenti umani, ha rimarcato che "spesso non si
vive più nel Paese in cui si è nati anche se si sente
profondamente il legame con esso. La globalizzazione, come
processo, è una realtà e contribuirà ad aumentare le richieste di
cittadinanze plurime. E' il caso degli italiani che oggi si recano
all'estero e di quelli che erano partiti dai luoghi natii anni
orsono e che hanno perso la cittadinanza italiana senza
comunque affievolire l'amore per la madrepatria. Il mio
Disegno di Legge intendeva dare una risposta a queste persone,
non è stato possibile inserirlo in questo testo coordinato ma
credo che si debba prendere, in questa sede, un impegno serio
teso a permettere il riacquisto della cittadinanza a chi l'avesse
perduta recandosi all'estero".
Infine, dopo aver ringraziato tutti i 317 colleghi che avevano
sottoscritto la sua Proposta di Legge ha chiesto "di essere, ora,
conseguenti, come ci chiedono le tanti voci italiane cui la legge
non riconosce cittadinanza. Ed ha quelle voci l'on. Nissoli ha
prestato la sua voce leggendo alcune testimonianze provenienti
da varie parti del mondo che le sono state inviate. Si tratta del
grido di gente alle quali "non possiamo non dare risposte - ha
concluso la deputata - un debito di gratitudine nei confronti di
chi, italiano all'estero privo di cittadinanza italiana, ha
continuato a conservare nel cuore l'amore per l'Italia".
Fucsia
Leggete - abbonatevi
IL
Rincontro
Periodico d’informazione
IL RINCONTRO P.6 Ottobre 2015
3 anni :
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Columbus Day celebra il forte legame tra l'Italia e l'America, oggi
unite nella difesa della libertà e della democrazia
L
'on. Nissoli, ha partecipato, nella giornata di sabato all'avvio
delle celebrazioni per il Columbus Day, mentre in giornata di
oggi ha partecipato alla Santa Messa in Saint Patrick ed alla
Parata per le vie di New York.
“Il Columbus Day è l'occasione per onorare l'eredità culturale italoamericana ed il contributo che i tanti italiani che vivono in Usa hanno
dato alla costruzione dell'America sotto ogni punto di vista”. Lo ha
dichiarato
l'On. Fucsia FitzGerald Nissoli partecipando alle
celebrazioni indette a New York per il Columbus Day.
“La scoperta dell'America da parte di Colombo - ha proseguito la
Deputata eletta in Nord e Centro America – ha segnato una svolta
epocale nella storia dell'umanità, un giorno che viene celebrato
principalmente con Columbus Day Parade, con una folla di persone
che partecipa con bande, carri e marines. Un momento che attrae circa
un milione di visitatori e che deve essere anche l'occasione per far
Nissoli (PI):
Rapporto italiani nel mondo, uno
strumento prezioso di lavoro
ROMA –
“Oggi è stato presentato il decimo 'Rapporto italiani nel mondo
della Migrantes. Si tratta di uno studio che è sempre più apprezzato
da studiosi ed operatori in un contesto dove l'emigrazione si
trasforma seguendo i cambiamenti in atto a livello globale e nel
nostro Paese”. Lo ha dichiarato la deputata Fucsia FitzGerald
Nissoli (PI) dopo aver ascoltato la presentazione del volume della
Migrantes, alla Domus Mariae, in Roma. “Gli italiani - ha
proseguito la deputata eletta nella ripartizione America
Settentrionale e Centrale - non hanno mai smesso di partire e di
conseguenza siamo chiamati ad avere una attenzione particolare
nei loro confronti così come la si sta avendo per i nuovi italiani,
frutto dei processi immigratori. In questo contesto la cittadinanza è
l'elemento centrale di collegamento, assieme alla cultura e mi
piace ricordarlo proprio mentre proprio mentre l 'Aula di
Montecitorio si appresta ad esaminare il Disegno di Legge sulla
cittadinanza”.
“Penso - ha concluso l'on. Nissoli - che questo Rapporto sarà molto
utile anche ai parlamentari, perché leggendolo potranno farsi una
idea della complessità e dell'attualità dell'emigrazione italiana nel
mondo e di come questa rappresenti una risorsa”.
valere quei valori di democrazia e libertà che ci accomunano, e che
bisogna continuare a difendere insieme tenendo alta la guardia contro
ogni forma di oppressione della persona”.
“Il Columbus Day testimonia – ha concluso l'on. Fitzgerald Nissoli – il
legame indissolubile tra l'Italia e la terra d'America, un legame che si
manifesta nella presenza dei tanti italiani che vivono e lavorano in Usa
e nella cultura, foriera di civiltà, che essi ancora esprimono in ogni
contesto”.
MESSA SOLENNE PER RICORDARE I MORTI
DEL PRIMO BOMBARDAMENTO
D
i bombardamenti sulla città di Pontecorvo ce ne
furono tanti, ma, quello del primo fu veramente
disastroso che distrusse quasi la città. Il primo
novembre del 1943 giorno di mercato e festa di tutti i
Santi dunque i fedeli a parte di andare al mercato, si
recarono anche in chiesa e quasi tutte queste erano
affollatissime, compreso la Cattedrale di San Bartolomeo
che fu colpita per prima di ogni altro obiettivo, perché a
strapiombo del ponte del fiume LIRI, quello che gli
americani miravano alla distruzione , cosa mai riusciti.
Per commemorare il 79° anno di ricorrenza del primo
bombardamento e per commemorare il 35° anniversario
di fondazione dell'Associazione Culturale e Religiosa
San Giovanni Battista di Pontecorvo, e delle Famiglie
Pontecorvesi il Direttivo farà celebrare un Santa Messa in
suffragio dei morti in quella disastrosa data e dei Defunti
dell'Associazione. La Messa sarà celebrata il primo
Novembre 2015 presso la Chiesa parrocchiale SAINTLEONARD situata al 5525 della strada JARRY a l'est di
Lacordaire alle ore 11.30am. Dopo la funzione religiosa
ci sarà un incontro tra gli amici soci e simpatizzanti per un
leggero rinfresco come nel passato. Si prega di
comunicare la presenza in modo da poter comandare il
necessario per il rinfresco, pe r l'appuntamento si prega di
comunicare con la Presidente al 514 324 4349 Sig.ra
Filomena Marchica, o con Tony Vellone al 514 739 4213.
Siete PREGATI di non mancare questo appuntamento
ricordatevi che chi da vicino o da lontano tutti noi
abbiamo ricevuto un torto in quel funesto giorno del 1943
IL RINCONTRO P.7 Ottobre 2015
Le dichiarazioni del Presidente Antonio Centi e del direttore artistico Luisa
Uno speciale ringraziamento – precisa Centi - va al
Vicepresidente della Giunta regionale Giovanni Lolli, al
consigl Le dichiarazioni del Presidente Antonio Centi e del
direttore artistico Luisa Prayer
A
ll'indomani dell'approvazione della Legge 49/14
concernente la “Concessione di un contributo ad hoc per
la salvaguardia del bilancio dell'unica istituzione
concertistica orchestrale abruzzese”, il Presidente dell'Istituzione
Sinfonica Abruzzese, Antonio Centi, esprime un personale
ringraziamento “al Consiglio Regionale tutto per aver approvato,
sia pure fra le normali differenziazioni fra i gruppi consiliari, la
Legge che ha permesso il salvataggio dell'ISA, il maggior ente di
produzione musicale abruzzese, e struttura culturale sicuramente
fra le più importanti che la regione esprime a livello nazionale.
Uno speciale ringraziamento – precisa Centi - va al Vicepresidente
della Giunta regionale Giovanni Lolli, al consigliere Pierpaolo
Pietrucci, presentatore del Progetto di Legge, all'assessore
regionale Silvio Paolucci, i quali si sono impegnati nel contesto del
sostegno di fondo del Presidente della Giunta Regionale, Luciano
D'Alfonso e del suo coordinatore Vincenzo Rivera. Un non
secondario ringraziamento alle forze sindacali, in particolar modo
alla CGIL provinciale e regionale, che con spirito di
collaborazione ci ha sostenuto in difesa dei posti di lavoro”.
“In questo momento – continua il Presidente - un ringraziamento
non può non andare alle migliaia di cittadini, musicisti, uomini e
donne di cultura che hanno espresso solidarietà e auspici di buon
esito della Legge Regionale. In tale solco spiccano, fra le altre,
eminenti personalità quali: il M° Michele Dall'Ongaro,
compositore e Presidente dell'Accademia Nazionale di S. Cecilia;
il M° Giorgio Battistelli Presidente della Società dei Concerti 'B.
Barattelli' dell'Aquila, il direttore principale del Metropolitan
Opera di New York Fabio Luisi, il direttore musicale dell'ente
lirico Teatro Regio di Torino Gianandrea Noseda, il prof. Pierluigi
Ciocca, economista e accademico dei Lincei, il prof. Pierluigi
Sacco, docente di Economia della cultura alla IULM di Milano,
Salvatore Accardo, Michele Campanella, Massimo Quarta, Mario
Brunello”.
L'Istituzione Sinfonica – conclude il presidente Centi - può così
riprendere, con la direzione del nuovo direttore artistico, la
professoressa Luisa Prayer, il cammino interrotto puntando
sempre di più all'identità regionalistica, assumendo ogni iniziativa
per rendere sobri i costi di funzionamento e procedendo su nuovi
scenari produttivi rivolti in modo particolare al mondo giovanile”.
Le parole del Presidente Antonio Centi sono accompagnate da
quelle del nuovo presidente artistico, Luisa Prayer che ha afferma:
“L'iter complesso e difficile che ha accompagnato l'approvazione
del provvedimento legislativo, e che ha assegnato risorse alla
cultura per un totale di € 1.730.000, ha evidenziato la necessità di
riorganizzare al più presto la programmazione e la normativa di un
settore che esprime realtà di diverse tipologie, ma che tutte sono
espressione delle positive ambizioni del territorio regionale. Si è
avviato, in questa occasione, un confronto con le forze politiche,
che dovrà evolvere in una relazione non antagonistica ma di
collaborazione e condivisione di obiettivi, tale che consenta la di
mettere a frutto tutte le potenzialità di ricaduta economica degli
investimenti destinati alla cultura. Da oggi stesso – continua la
professoressa Prayer - la nostra orchestra riprende a lavorare,
ripartendo dall'impegno preso per la formazione dei giovani: oggi
pomeriggio, giovedì e venerdì mattina, al Ridotto del Comunale
dell'Aquila, si terranno le lezioni di direzione d'orchestra con gli
allievi del Conservatorio “A. Casella” dell'Aquila,
eccezionalmente aperte al pubblico in occasione della ripresa della
nostra attività”.
iere Pierpaolo Pietrucci, presentatore del Progetto di Legge,
all'assessore regionale Silvio Paolucci, i quali si sono impegnati
nel contesto del sostegno di fondo del Presidente della Giunta
Regionale, Luciano D'Alfonso e del suo coordinatore Vincenzo
Rivera. Un non secondario ringraziamento alle forze sindacali, in
particolar modo alla CGIL provinciale e regionale, che con spirito
di collaborazione ci ha sostenuto in difesa dei posti di lavoro”.
“In questo momento – continua il Presidente - un ringraziamento
non può non andare alle migliaia di cittadini, musicisti, uomini e
donne di cultura che hanno espresso solidarietà e auspici di buon
esito della Legge Regionale. In tale solco spiccano, fra le altre,
eminenti personalità quali: il M° Michele Dall'Ongaro,
compositore e Presidente dell'Accademia Nazionale di S. Cecilia;
il M° Giorgio Battistelli Presidente della Società dei Concerti 'B.
Barattelli' dell'Aquila, il direttore principale del Metropolitan
Opera di New York Fabio Luisi, il direttore musicale dell'ente
lirico Teatro Regio di Torino Gianandrea Noseda, il prof. Pierluigi
Ciocca, economista e accademico dei Lincei, il prof. Pierluigi
Sacco, docente di Economia della cultura alla IULM di Milano,
Salvatore Accardo, Michele Campanella, Massimo Quarta, Mario
Brunello”.
L'Istituzione Sinfonica – conclude il presidente Centi - può così
riprendere, con la direzione del nuovo direttore artistico, la
professoressa Luisa Prayer, il cammino interrotto puntando
sempre di più all'identità regionalistica, assumendo ogni iniziativa
per rendere sobri i costi di funzionamento e procedendo su nuovi
scenari produttivi rivolti in modo particolare al mondo giovanile”.
Le parole del Presidente Antonio Centi sono accompagnate da
quelle del nuovo presidente artistico, Luisa Prayer che ha afferma:
“L'iter complesso e difficile che ha accompagnato l'approvazione
del provvedimento legislativo, e che ha assegnato risorse alla
cultura per un totale di € 1.730.000, ha evidenziato la necessità di
riorganizzare al più presto la programmazione e la normativa di un
settore che esprime realtà di diverse tipologie, ma che tutte sono
espressione delle positive ambizioni del territorio regionale. Si è
avviato, in questa occasione, un confronto con le forze politiche,
che dovrà evolvere in una relazione non antagonistica ma di
collaborazione e condivisione di obiettivi, tale che consenta la di
mettere a frutto tutte le potenzialità di ricaduta economica degli
investimenti destinati alla cultura. Da oggi stesso – continua la
professoressa Prayer - la nostra orchestra riprende a lavorare,
ripartendo dall'impegno preso per la formazione dei giovani: oggi
pomeriggio, giovedì e venerdì mattina, al Ridotto del Comunale
dell'Aquila, si terranno le lezioni di direzione d'orchestra con gli
allievi del Conservatorio “A. Casella” dell'Aquila,
eccezionalmente aperte al pubblico in occasione della ripresa della
nostra attività”.
IL RINCONTRO P.8 Ottobre 2015
Publié par Tony Vellone
6675 Wilderton
Montréal, Qué. H3S 2L8
Bimestriel
514 739-4213
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Anno XXV
Vol. 10
A Notre Dame De La Consolata, la messa solenne del CRAIC
per la Giornata internazionale delle persone anziane
gni anno, il 1 ottobre, si osserva la Giornata
internazionale delle persone anziane, stabilita dal voto
dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel
mese di dicembre del 1990. Il 1 ottobre è il giorno in
O
alla piena partecipazione nella società e a proteggerne i diritti e
la dignità.
In tal senso, giovedì 1 ottobre, presso la bellissima Notre Dame
De La Consolata, è stata celebrata da padre Claudio Vanetti una
messa solenne. Gremita la chiesa. I presidenti dei club de l'Age
d'or, in rappresentanza dei loro associati, le tante autorità
federali, provinciali e municipali e colei che più di qualunque
altro si è fatta carico delle istanze della terza età, l'On. Marisa
Ferretti Barth, si sono raccolti in preghiera per onorare
l'anziano.
In conclusione, a sottolineare quanto il CRAIC ha fatto e sta
cui mostrare apprezzamento per il contributo, fondamentale,
che le persone anziane danno alla società.
Il CRAIC (Consiglio Regionale delle Persone Anziane ItaloCanadesi), con i suoi 83 tra club de l'Age
d'or e comitati, opera per contribuire al
benessere degli anziani, in perfetta sintonia
con quanto auspicato dal Segretario
Generale delle Nazioni Unite, Ban Kimoon. Egli, sottolineando che se
desideriamo costruire l'avvenire che
vogliamo abbiamo l'imperativo categorico
di prenderci cura di coloro che hanno più di
60 anni – circa un miliardo e mezzo da ora al
2030 – invita tutti a impegnarsi per
rimuovere le barriere che gli anziani hanno
facendo per provvedere alla creazione di sempre maggiori
opportunità per la popolazione anziana,
l'attribuzione all'On. Marisa Ferretti Barth, il
5 novembre prossimo, presso l'Université de
Montréal, da parte dell'Observatoire
Vieillissement et Société, del prestigioso
Prix du Grand-Aîné/Grande-Aînée. In quella
giornata sarà presentata anche,
ufficialmente, la Carta, in italiano, dei diritti
e delle libertà delle persone anziane.
IL RINCONTRO P.9 Ottobre 2015
IL PREMIO STREGA GIOVANI 2014, GIUSEPPE CATOZZELLA IN QUÉBEC
IN OCCASIONE DEL 50° ANNIVERSARIO DELLE RELAZIONI CULTURALI
TRA IL QUÉBEC E L'ITALIA
Giuseppe Catozzella, vincitore del Premio Strega Giovani
2014 con "Non dirmi che hai paura", sarà a Montréal e
Québec city per una serie di incontri promossi dall'Istituto
Italiano di Cultura di Montréal in collaborazione con l'IIC di
Toronto e la Società Dante Alighieri di Laval.
Lunedì 26 ottobre lo scrittore sarà ospite all'IIC di Montréal
per presentare il suo romanzo vincitore del Premio Strega
Giovani, mentre martedì 27 interverrà al Museo dell'America
francese di Québec City nell'ambito delle celebrazioni ufficiali
del Ministero delle Relazioni internazionali e della
Francofonia per i 50 anni di relazioni culturali e istituzionali
tra il Québec e l'Italia.
S
amia è una ragazzina somala che ha la corsa nel sangue.
Corre di notte, da sola, per sfuggire alle vessazioni degli
integralisti, contrari all'attività sportiva delle donne.
Riesce a partecipare ai Giochi Olimpici di Pechino e diventa un
simbolo per le donne musulmane di tutto il mondo.
Nel luglio 2012, quando pensa di sfuggire alle avversità
insormontabili che affronta in patria, Samia tenta di
raggiungere l'Italia a bordo di un barcone di migranti.
Purtroppo lo spartiacque tra un tragico destino ed un
promettente futuro si rivela per lei invalicabile. Come molti
disperati prima e dopo di lei, la giovane ragazza somala
incontra la morte nelle acque del Mediterraneo a poca distanza
dalle coste italiane. Tre mesi prima delle Olimpiadi di Londra a
cui avrebbe dovuto partecipare.
La vera storia di Saamiya Yusuf Omar è stata raccontata da
Giuseppe Catozzella, nel romanzo "Non dirmi che hai paura",
edito da Feltrinelli e vincitore del Premio Strega Giovani 2014.
Con questo libro, che narra una storia tragica ed estremamente
toccante, Catozzella ha portato all'attenzione del mondo la
condizione attuale della Somalia e l'odissea senza fine dei
migranti in fuga da povertà, fame e guerre civili.
Il libro ed il suo autore saranno presentati all'Istituto Italiano di
Cultura di Montréal lunedì 26 ottobre alle 18.30 nel corso di
una serata promossa con il patrocinio del progetto europeo
"Performigrations. La gente è il territorio” di cui l'Istituto è
partner. La serata all'IIC sarà dedicata alla presentazione oltre
che del pluripremiato bestseller, che ha già venduto solo in
Italia 100 mila copie per 12 edizioni, anche degli altri lavori del
giovane autore. Entrata libera, RSVP 514 849 3473 o
[email protected].
Martedì 27 ottobre, inoltre, Catozzella sarà a Québec City
ospite del Dipartimento di scienze politiche dell'Università
Laval e della locale Società Dante. L'incontro con lo scrittore
italiano sarà condotto dal Prof. Francesco Cavatorta ed avverrà
nell'ambito delle celebrazioni ufficiali del Ministero delle
Relazioni internazionali e della Francofonia per il 50esimo
anniversario delle relazioni culturali istituzionali tra la
provincia canadese del Québec e l'Italia. Alla serata, che si
svolgerà in italiano e in francese, dalle 19 alle 21 al Museo
dell'America Francese, saranno presenti l'Ambasciatore
d'Italia, S.E. Gian Lorenzo Cornado, e il viceministro alla
Cultura e alle Comunicazioni del Québec, Marie-Claude
Champoux. Loro saranno gli interventi ufficiali di celebrazione
dell'anniversario dei rapporti tra i due Paesi. L'entrata è gratuita
e RSVP a [email protected]
Le celebrazioni in occasione del 50esimo proseguiranno
mercoledì 28 ottobre con una conferenza in francese dal titolo
"Duplice sguardo" durante la quale sia l'ambasciatore italiano
Cornado sia gli altri partecipanti, tra i quali figurerà anche la
rappresentante della delegazione del Québec a Roma,
esamineranno non solo i fiorenti legami culturali ed accademici
italo-quebecchesi ma anche le importanti relazioni politiche ed
economiche instauratesi nel corso degli anni. L'appuntamento,
ad entrata libera, è dalle 14 alle 15 sempre a Québec.
GIUSEPPE CATOZZELLA
Giuseppe Catozzella è nato a Milano nel 1976. È laureato in
filosofia,
scrive articoli, reportage e inchieste per
"L'Espresso", il settimanale "Sette" del quotidiano Il Corriere
della Sera, "Vanity Fair" e "Repubblica". Ha collaborato con la
trasmissione televisiva "Le Iene" e ha un blog sul sito del "Fatto
Quotidiano". Ha tenuto diverse conferenze alla Columbia
University di New Yoirk, alla FIU University di Miami, alla
Freie Universität di Berlino e alla celebre scuola di scrittura
creativa Holden di Alessandro Baricco.
Tra le sue pubblicazioni si annoverano i racconti Il ciclo di vita
del pesce (Rizzoli), Fuego (Feltrinelli), e i romanzi Espianti
(Transeuropa), Alveare (Rizzoli; Feltrinelli) e il bestseller
vincitore del Premio Strega Giovani 2014 e finalista del Premio
Strega 2014, Non dirmi che hai paura. Grazie al tema trattato da
questo romanzo, da cui è stato tratto un film di produzione
internazionale attualmente in lavorazione, Catozzella è stato
nominato dall'ONU Goodwill Ambassador UNHCR,
Ambasciatore dell'ONU per i rifugiati. Catozzella arriva in
Quebéc dopo alcune altre tappe in due altre province canadesi.
1965-2015 CINQUANT'ANNI DI QUÉBEC IN ITALIA
Il 2015 è un anno importante per le relazioni istituzionalitra
Italia e Québec e per chi ha sempre creduto in questo legame
speciale tra le due realtà culturali. Quest'anno, infatti, in Italia e
in Québec, provincia canadese che conta 300 mila cittadini di
origine italiana, si festeggia il 50esimo anniversario
dell'instaurazione di rapporti culturali ufficiali.
segue a P.11
IL RINCONTRO P.10 Ottobre 2015
CIRCA 5MILIONI GLI ITALIANI ALL'ESTERO, OLTRE
100 MILA NELL'ULTIMO ANNO
S
ono 4.636.647 i cittadini italiani residenti all'estero
iscritti all'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero
(AIRE) al 1° gennaio del 2015. L'aumento, in valore
assoluto, rispetto al 2014 è di 154.532 iscrizioni, +3,3%. La
maggior parte delle iscrizioni sono per espatrio (2.443.126) e
per nascita (1.818.158). Sono solo alcuni dati contenuti nel
Rapporto “Italiani nel Mondo” della Fondazione Migrantes
presentato a Roma. Dalla lettura dei dati emerge che pur
restando indiscutibilmente primaria l'origine meridionale di
flussi, si sta progressivamente assistendo a un abbassamento
dei valori percentuali del Sud a favore di quelli del Nord del
Paese. Ciò consegue dal fatto che, negli ultimi anni, pur
restando la Sicilia con 713.483 residenti la prima regione di
origine degli italiani residenti all'estero seguita dalla
Campania, dal Lazio e dalla Calabria, il confronto tra i dati
degli ultimi anni, pone in evidenza una marcata dinamicità
delle regioni settentrionali, in particolare della Lombardia (+24
mila) e del Veneto (+15 mila). Da gennaio a dicembre 2014,
hanno trasferito la loro residenza all'estero per espatrio 101.297
cittadini italiani, in prevalenza uomini (56,0%), celibi (59,1%),
tra i 18-34 anni (35,8%), partiti principalmente dal Nord Italia
per trasferirsi, soprattutto in Europa. La crescita, in valore
assoluto, è di tutte le classi di età. In particolare: 62.797 sono in
età lavorativa avendo tra i 18 e i 49 anni; i minori sono 20.145 e
di questi il 12,8% ha meno di 10 anni; hanno più di 65 anni
7.205 persone, di cui 685 hanno più di 85 anni. Tra questi ultimi
il 54,2% sono donne. Il Rapporto Italiani nel Mondo compie
quest'anno 10 anni: dieci anni di impegno culturale della
Fondazione Migrantes per la mobilità italiana di ieri e di oggi.
In questo arco di tempo molte cose sono cambiate in Italia.
L'ultimo decennio è stato contraddistinto da una serie di
elementi e situazioni nazionali e internazionali che hanno
portato a un profondo cambiamento nelle caratteristiche della
mobilità in generale, di quella italiana in particolare e del nostro
Paese, che si è sempre più confermato quale meta strutturale
per tanti immigrati giunti nel corso degli anni. L'Italia, quindi,
sta vivendo una nuova fase della sua storia migratoria: da paese
di emigrazione, si diceva solo qualche anno fa, a meta di
immigrazione. Possiamo dire che il Belpaese è ancora terra di
partenze e di arrivi e ultimamente sempre di più di sbarchi di
centinaia di persone in fuga e alla ricerca di protezione
internazionale. La migrazione è cambiata perché è lo scenario
mondiale ad essere mutato. L'Italia, in questo contesto
internazionale ed europeo, sta vivendo una delle più lunghe
recessioni economiche e occupazionali. I giovani, i lavoratori,
le famiglie, persino gli anziani sono in partenza.
L'analisi del decennio mostra chiaramente questa escalation: in
dieci anni si è passati dai 3.106.251 iscritti all'Aire (dato del
2006) ai 4.636647 del 2015 con una crescita del +49,3% in
dieci anni. È evidente l'assottigliamento costante, anno dopo
anno, della differenza di genere tra gli italiani che risiedono
all'estero così come è facilmente constatabile che la crescita ha
riguardato tutti i continenti ma, in particolar modo, l'Europa e
l'America. L'Asia si sta, invece, contraddistinguendo per uno
specifico dinamismo in questi ultimi anni. I paesi che, nel
mondo, accolgono le comunità di italiani più numerose sono
quelli che mostrano anche le crescite più incisive nel decennio
come l'Argentina, la Germania e la Svizzera. Interessante
l'evoluzione nel tempo che contraddistingue il Brasile nel
continente americano e il Regno Unito in Europa, due contesti
lontani e diversi ma attualmente entrambi protagonisti dei
flussi più recenti.
segue da P.10 IL PREMIO STREGA GIOVANI 2014
Il legame istituzionale tra Italia e Québec si realizza
ufficialmente nel 1965 con l'inaugurazione di un ufficio di
rappresentanza quebecchese a Milano e con l'apertura di una
delegazione a Roma. Da allora i rappresentanti italiani e del
Québec portano avanti un rapporto stretto, sia per la vicinanza
culturale che per la vivacità degli interscambi commerciali.
Oggi, la provincia francofona del Canada è una realtà
istituzionale presente non solo in Italia ma anche in numerosi
stati europei e nel mondo. Grazie anche all'attrazione artisticoculturale e alla massiccia presenza di italiani in Canada, il
rapporto del Québec con l'Italia è tra i più solidi e proficui in
numerosi ambiti, da quello economico a quello politico,
passando naturalmente per quello culturale, accademico e
sociale.
Le celebrazioni ufficiali, in Canada ed in Italia sono cominciate
la scorsa primavera con la visita a Roma del Primo Ministro del
Quebec, Philippe Couillard, che dopo aver incontrato Papa
Francesco e gli imprenditori di Confindustria, ha preso parte
alla conferenza "1965-2015: Cinquant'anni di Québec in
Italia", svoltasi a Montecitorio e promossa dall'Istituto di Alti
Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie
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IL RINCONTRO P.11 Ottobre 2015
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viaggi di turismo noleggi automobili
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1807 Bélanger est
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(angolo Papineau)
(vicino Bombardier)
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648-2032 648-2037
IL RINCONTRO P.12 Ottobre 2015
Roma, Marino: per cacciarmi mi avrebbero messo la cocaina in tasca
«Ci avevano provato con la Panda rossa, i funerali di
Casamonica, la polemica sul viaggio del Papa. Se non fossero
arrivati questi scontrini, prima o poi avrebbero detto che avevo
i calzini bucati o mi avrebbero messo della cocaina in tasca".
Lo dice Ignazio Marino, sindaco di Roma che si è dimesso ieri,
in una intervista a "La Stampa".
P
er quanto riguarda le spese di rappresentanza contestate,
Marino ribadisce che
"sono disposto a pagare
di persona le mie spese di
rappresentanza di questi due
anni: 19.704,36 euro. Li regalo
al Campidoglio, compresa la
cena in onore del mecenate che
poi ha staccato l'assegno da due
milioni con cui stiamo
rimettendo a posto la fontana di
piazza del Quirinale, sette
colonne del foro Traiano e la
sala degli Orazi e Curiazi".
Sulle note spese "io non so cosa
ci hanno scritto sopra. Ho
consegnato gli scontrini agli
uffici, come si fa in questi casi.
Non escludo che possa esserci stata qualche imprecisione da
parte di chi compila i giustificativi".
"Renzi non ha avuto la possibilità di apprezzare i cambiamenti
epocali che abbiamo fatto in questa città. Mi hanno espresso
vicinanza in due. Il ministro Graziano Delrio e Giovanni
Legnini, vice presidente del Consiglio Superiore della
Magistratura. Erano entrambi molto avviliti per quanto
accaduto". Invece per quanto riguarda Renzi "non avendo
avuto l'opportunità di parlare col presidente del Consiglio, non
ho potuto conoscere qual è il suo giudizio".
Nella sua lettera di dimissioni
Marino ha ricordato che ha
venti giorni di tempo per
ripensarci ma, assicura, non è
una minaccia: "Ma si figuri.
Prendo atto che Pd e Sel, due
partiti della maggioranza,
hanno chiesto le mie
dimissioni. E un chirurgo non
può restare in sala operatoria
senza il suo team". E
comunque, conclude, "la
decisione non è più nelle mie
mani. E io sono l'ultima
persona al mondo che vuole
occupare una poltrona. Questo
incarico meraviglioso mi ha
procurato problemi familiari enormi, proiettili in busta e
perdita della libertà personale".
A proposito dei rapporti con il premier, Marino afferma che
IL RINCONTRO P.13 Ottobre 2015
IL RINCONTRO P.14 Ottobre 2015
Filomena
Rotiroti
Députée de Jeanne-Mance-Viger
Adjointe parlementaire
de la ministre de l'Immigration,
de la Diversité
et de l'Inclusion
Circonscription Jeanne-Mance-Viger
5450, rue Jarry Est, bureau 100
Saint-Léonard (Québec) H1P 1T9
Téléphone :
514 326-0491
[email protected]
IL RINCONTRO P.15 Ottobre 2015
Le 6 squadre che possono convincere Antonio Conte
a lasciare la Nazionale
Il presidente della Figc Carlo Tavecchio da
settimane spinge affinché l'attuale ct prolunghi il
suo contratto fino al 2018 ma Conte sembra
sempre più convinto di voler lasciare dopo
l'Europeo per ritrovare la panchina di un club.
Ma quali sono le squadre che potrebbero offrire
una panchina a Conte? Noi ne abbiamo
individuate al momento sei... Ecco i pro e i contro
e dipendesse da Carlo Tavecchio e dalla Federcalcio
Antonio Conte sarebbe ct della Nazionale a vita. Il
tecnico leccese gode di una fiducia totale e
incondizionata dalle
parti di via Allegri e
ogni ricorrenza è
buona per Tavecchio
per lodare la bravura
dell'attuale ct
azzurro.
S
D'altronde Conte è
certamente uno dei
tecnici più preparati
del panorama
internazionale e
anche alla guida di
una delle Nazionali
italiane meno
talentuose di sempre
sta ottenendo
r i s u l t a t i
ragguardevoli, non facendosi condizionare dalle molteplici
problematiche tecniche e carenze di giocatori selezionabili (in
queste 7 giornate in Serie A su 442 giocatori impiegati solo il
42,8% sono italiani mentre la percentuale scende addirittura al
37,2% tra gli under 21) e superando gli ostacoli con quella
grinta e quella fame di successi che gli ha permesso di vincere 3
scudetti in 3 anni alla guida della Juventus. Proprio per tutte
queste ragioni Tavecchio sta spingendo e invitando Conte a
firmare il prolungamento fino al 2018. Conte però non appare
così voglioso di affrettare i tempi e legarsi per più tempo alla
Nazionale. Sicuramente darà tutto da qui all'Europeo per
portare l'Italia il più in alto possibile però difficilmente
traghetterà l'Italia verso il mondiale del 2018.
Abituato a lavorare quotidianamente sul campo e a sentirsi al
centro dei riflettori ogni maledetta domenica (o mercoledì nelle
settimane di Coppe Europee) Conte è forse stanco di fare
l'equilibrista fra il malcontento dei club e il parafulmini di un
calcio in continuo stato precario. Per questo sta iniziando a
guardarsi intorno, tastando il mercato e nasando quali
potrebbero essere le panchine che dopo gli Europei potrebbero
essere vacanti. Ma quali sono le squadre che potrebbero
davvero corteggiare Conte? Noi ne abbiamo individuate 6
panchine che potrebbero allettare per un motivo o per un altro il
tecnico salentino.
Roma
Il ciclo di Rudi Garcia è ormai arrivato agli sgoccioli e per la
società giallorossa Conte sarebbe il nome ideale per puntare
allo scudetto e provare ad aprire un ciclo vincente simile
proprio a quello che la Juventus ebbe con l'attuale ct azzurro in
panchina. In passata ci sono stati degli screzi dialettici ma il
periodo in Nazionale ha disperso le ruggini e gli attriti e anzi ha
provveduto a
migliorare il rapporto
di Conte con alcuni
senatori giallorossi
(De Rossi e Florenzi
su tutti). Per un
vincente come Conte,
provare a riportare il
tricolore nella
Capitale (cosa
riuscita solo a due
leggende della
panchina come
Capello e Liedholm)
rappresenterebbe una
missione esaltante.
Per questo riteniamo
che se dovesse
arrivare una chiamata
sarebbe impossibile per Conte dire di no…
Milan
Già in passato ci sono stati degli abboccamenti, nell'estate del
2014 Raiola dichiarò alla Gazzetta dello Sport di aver lavorato
per conto del club rossonero per diverse settimane per provare a
portarlo in rossonero, e visto la china che sta già prendendo la
stagione è molto probabile che Galliani torni alla carica. Conte
avrebbe credibilità, curriculum vincente e physique du role per
riportare entusiasmo nel popolo rossonero. Il tecnico tre volte
campione d'Italia conosce perfettamente il nucleo di giocatori
azzurri che rappresenta lo zoccolo duro dello spogliatoio
milanista. Non chiederebbe di rivoluzionare la rosa ma, proprio
come fece a Torino quando sbarcò nel 2011, proverebbe a
rivitalizzare diversi elementi in rosa. L'ostacolo potrebbe
essere rappresentato da una mancata qualificazione alle coppe
europee però davanti ad ampi poteri e a un mercato importante
Conte potrebbe decidere comunque di gettarsi fra le braccia del
Diavolo.
Segue a P. 22
IL RINCONTRO P.16 Ottobre 2015
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IL RINCONTRO P.17 Ottobre 2015
Début des travaux de la Phase 2 des condos MARQUISE à Laval
Une nouvelle adresse qui incarne le luxe et l'élégance, à l'image
du joyau choisi comme emblème
Laval, mardi 6 octobre 2015 –
L
e Groupe Monsap, entreprise spécialisée dans le
développement de copropriétés haut de gamme, en
partenariat avec l'entrepreneur TG Beco, a lancé
officiellement le début des travaux de construction de la Phase
2 des condos MARQUISE. La pelletée de terre officielle s'est
effectuée en présence du maire de la Ville de Laval,
Marc Demers, ainsi que de plusieurs collaborateurs,
dont les architectes du Groupe Marchand. La livraison
des condos est prévue pour l'automne 2016.
terrain de 627 068 pieds carrés, le domaine MARQUISE
comptera au final huit tours d'habitation, pour un total de 800
unités de condos et un investissement de plus de 224 millions
de dollars. La nature occupe une place de choix au sein du
domaine MARQUISE avec une abondance d'espaces verts, des
cours intérieures aménagées, des sentiers, une fontaine
grandiose et une piscine extérieure. Une attention particulière a
été accordée aux espaces communs afin de créer un milieu de
vie unique.
« MARQUISE Phase 2 se veut une expérience
d'habitation à la fois luxueuse et de grande qualité. Le
projet a été taillé sur mesure pour combler les plus
hautes exigences, et cible une clientèle désirant
accéder à un style de vie sophistiqué. Cela se reflète
dans le choix des matériaux, le design intérieur et
extérieur, afin de créer un ensemble à la fois
harmonieux et prestigieux, » souligne Enzo
Monticciolo, président du Groupe Monsap et
promoteur immobilier du projet MARQUISE.
« Je suis fier de prendre part à cette cérémonie qui vient
marquer le lancement de la construction de la Phase 2
des condos MARQUISE. Il s'agit d'une adresse de
prestige qui vient bonifier l'offre résidentielle à Laval
et qui témoigne de l'effervescence qui caractérise notre
ville sur le plan démographique et économique, »
mentionne Marc Demers, le maire de Laval.
Représentant un investissement de plus de 28 millions de
dollars, MARQUISE Phase 2 propose 101 unités réparties sur
12 étages – soit 97 condos et 4 penthouses – avec une superficie
variant de 800 pi2 à 1 370 pi2. Les unités comprennent une,
deux ou trois chambres à coucher. Arborant une architecture
contemporaine, MARQUISE Phase 2 intègre des matériaux
nobles et favorise le design épuré avec des couleurs aux
tonalités sobres et élégantes. Le style sera donné dès l'entrée
avec un majestueux hall doté d'un foyer. Au sein des unités, les
espaces à aire ouvertes sont prédominantes et chacune
bénéficie d'une très grande fenestration – du plancher au
plafond – en plus d'un vaste balcon. On retrouve sur le toit de la
tour une piscine, une terrasse, un centre de conditionnement
physique et de yoga ainsi qu'une salle privée incluant une
cuisine complète pour organiser des réceptions privées. Un
stationnement intérieur est inclus pour chaque unité, en plus
d'un stationnement extérieur qui est mis à la
disposition des invités. Un condo réservé aux visiteurs est
également disponible au niveau du rez-de-chaussée.
Ce projet résidentiel jouit d'un emplacement de choix, situé
stratégiquement à proximité du boulevard Chomedey et à
quelques minutes des autoroutes 440, 15 et 13. Construit sur un
De gauche à droite à la pelletée de terre :
Monsieur Giussepe Monticciolo, père de Enzo Monticciolo, Monsieur Jack
Arduini, président de TG Beco, Monsieur Enzo Monticciolo, président du
Groupe Monsap et promoteur immobilier du projet Marquise, Monsieur Tom
Socciarelli, vice-président de TG Beco, Monsieur Marc Demers, maire de la
Ville de Laval
À propos de Groupe Monsap
Fondée en 1990 par Enzo Monticciolo, le Groupe
Monsap est aujourd'hui un acteur majeur dans le
développement de copropriétés haut de gamme. Lancé
en 2012, le projet MARQUISE a été baptisé ainsi à la
mémoire de Maria Saputo Monticciolo, la mère d'Enzo.
www.groupemonsap.com
À propos de TG Beco
Depuis bientôt 60 ans, TG Beco est un promoteur
immobilier, un investisseur et un constructeur qui
répond aux plus hauts standards en construction
résidentielle, commerciale et institutionnelle. Parmi ses
réalisations récentes, citons les condos Innova à
Ahuntsic, YUL au centre-ville de Montréal et PointeEst à Pointe-aux-Trembles. www.tgbeco.ca
IL RINCONTRO P.18 Ottobre 2015
Il Presidente del COMITES Montreal-Quebec , Giovanna
Giordano incontra l'artista Roby Santini
3° Settimana Interregionale delle migrazioni: Il
Presidente del COMITES di Montreal -Quebec
Giovanna Giordano incontra l'artista Roby Santini
na gradita sorpresa
durante la 3°
S e t t i m a n a
Interregionale delle
migrazioni svoltasi in
Abruzzo. Nella giornata
trascorsa presso la biblioteca
comunale di Lentella (Ch),
Giovanna Giordano,
presidente del COMITES
Montreal ( Quebec), In
presenza di Guido Piccone,
presidente dell' Associazione
Famiglia ha incontrato Roby
Santini, l'artista che ha
conquistato l'Italia e gli
italiani nel mondo con le sue
divertentissimae canzoni . Il
cantautore abruzzese ha
trascorso con la delegazione
canadese una piacevole serata,
U
partecipando al dibattito riguardante lo scambio culturale in
progetto fra i giovani studenti di Montreal e quelli abruzzesi,
raccontando anche divertenti aneddoti sulla sua incredibile
carriera, con milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Roby
Santini, che ha trasformato il Folk in chiave moderna,
conquistando migliaia di
spettatori nelle piazze italiane ,
sarà presto protagonista di un
Tour fra Canada e Stati Uniti. Il
27 Novembre terrà un grande
spettacolo con musica e
cabaret presso il Fontana
Primavera Banquet Hall a
Vaughan (Ontario) e sarà
accompagnato dalla Band
"Vinz DeRosa & I Ragazzi
Italiani". Durante la sua
permanenza in Canada, Roby
Santini arriverà anche a
Montreal, dove la presidente
Giovanna Giordano lo
accoglierà
per la
presentazione ufficiale ai
membri del COMITES e il
presidente Piccone farà gli
onori di casa per l'incontro con
Regione Puglia
Italian Wine Week 2015: networking meeting con
gli imprenditori Pugliesi a New York.
N
el quadro delle iniziative di promozione del vino
italiano sui mercati internazionali, l'ICE, Agenzia
governativa per la promozione all'estero e
l'internazionalizzazione delle imprese italiane, ha organizzato
a New York, dal 2 al 5 febbraio 2015, la quarta edizione
dell'“Italian Wine Week” (IWW 2015), un programma
articolato di azioni con l'obiettivo di consolidare e ampliare
l'offerta dei vini italiani sviluppandone la presenza nelle aree e
nei segmenti di mercato suscettibili di crescita.
Il Servizio Internazionalizzazione della Regione Puglia, in
collaborazione con l'Agenzia ICE, sta organizzando un
importante focus dedicato all'offerta vinicola pugliese che si
terrà il 3 febbraio presso la prestigiosissima sede del WaldorfAstoria Hotel e si articolerà in un workshop tematico e una
serata di networking a cui parteciperanno 250 importatori
vinicoli internazionali insieme con la delegazione regionale
composta da oltre 30 aziende vitivinicole pugliesi e
dall'Assessore regionale allo Sviluppo Economico, Loredana
Capone.
Nell'ambito di questo networking meeting, la Regione Puglia e
l'ICE hanno coinvolto la comunità pugliese residente a New
York attraverso la “United Pugliesi Federation of the
Metropolitan Area”, Federazione iscritta all'Albo regionale dei
Pugliesi nel Mondo. L'obiettivo è individuare e coinvolgere
una rappresentanza di 50 partecipanti tra i tanti operatori
importatori, distributori e ristoratori di origine pugliese
presenti a New York ed interessati ai vini pugliesi.
Si riconferma ancora una volta il ruolo strategico che le nostre
comunità di pugliesi all'estero svolgono, per la Regione Puglia,
nelle attività di internazionalizzazione del sistema produttivo
regionale.
IL RINCONTRO P.19 Ottobre 2015
L'AQUILA: A CHI DEDICARE LO STADIO GRAN SASSO?
Prossima la destinazione della struttura al calcio. La sua intitolazione tenga conto anche della storia
di Goffredo Palmerini
L'AQUILA
I
l prossimo 3 ottobre ricorreranno 79 anni dal disastro
ferroviario di Contigliano, paese a una decina di chilometri
da Rieti. Diversamente dalla retorica del regime fascista,
per la quale i treni erano sempre in orario e le ferrovie
funzionavano alla perfezione, in quella disgraziata mattina di
sabato 3 ottobre 1936, alle 9:44, la “littorina” proveniente dalla
stazione di Aquila e diretta a Terni si scontrò frontalmente,
sull'unico binario di marcia, col treno postale proveniente dal
capoluogo umbro. Una tragedia. 8 i morti e quasi tutti i
passeggeri della littorina, una trentina, gravemente feriti. Su
quel treno per Terni viaggiava la squadra di calcio A.S. Aquila,
allora militante nel campionato nazionale cadetto, che si stava
recando a Verona per la partita dell'indomani. Coinvolti nel
disastro 15 giocatori (Sain, Viganò, La Roma, Testoni, Rossi,
Martini, Moretti, Corsarini, Angiolini, Battioni, Bon, Rossini,
Gravisi, Pastorelli, Lessi), l'allenatore, il
massaggiatore e due dirigenti
accompagnatori dell'A.S. Aquila. Nel
terribile scontro tra i due convogli perse la
vita l'allenatore rossoblù Attilio Buratti,
mentre Marino Bon - attaccante, tre
campionati in serie B con i colori
dell'Aquila, 61 partite giocate e 18 reti
segnate -, persi i sensi nel violento impatto,
fu dichiarato in un primo momento deceduto
e accantonato tra i morti. Fu salvato
dall'avvocato Gino Colella. Ricoverato in
ospedale, Bon riuscì a riprendersi dal grave
trauma.
Tutti gli atleti riportarono pesanti
conseguenze fisiche e la gran parte di loro
non fu più in condizione di giocare. Per
fortuita contingenza, si salvarono solo due
giocatori squalificati rimasti a casa e il
portiere Stornelli che, svegliatosi in ritardo,
non era riuscito a prendere il treno. La Federazione Italiana
Gioco Calcio, davanti ad una tragedia così grave per l'A.S.
Aquila, propose alla società la salvezza d'ufficio, pur senza
disputare le rimanenti partite del campionato cadetto, nel quale
la squadra dal 1934 per tre anni aveva militato, unica in
Abruzzo ad aver raggiunto un tale risultato. Ma il presidente
della società Giovanni Centi Colella rifiutò, continuando il
campionato con prestiti gratuiti di giocatori da altre squadre,
con le riserve e tesserando nuovi calciatori. La squadra fu
affidata all'allenatore ungherese Andras Kuttik. Non si riuscì,
tuttavia, ad evitare la retrocessione. Da allora mai più la
squadra di calcio dell'Aquila è riuscita a raggiungere quei
risultati e a militare nella serie cadetta. Facendo le dovute
proporzioni, per l'A.S. Aquila, nata nel 1927, l'incidente di
Contigliano risultò essere come la tragedia di Superga per il
grande Torino.
Allenata da Barbieri, l'A.S. Aquila era stata promossa in serie B
nel campionato 1933-34, battendo per 3 a 1 l'Andrea Doria di
Genova (attuale Sampdoria) in un'epica finale. Questa la
formazione che portò la squadra alla vittoria: Sain, Mattei, La
Roma, Giannini, Testoni, Rossi, Piacentini, Corsanini,
Battioni, Bon, Budini. Nel campionato successivo 1935-36,
guidata dall'allenatore ungherese Hort, Aquila degli Abruzzi
(ancora non si chiamava L'Aquila) ebbe la più bella squadra di
calcio della sua storia, con Sain, Mattei, La Roma, Testoni,
Rossi, Ballardini, Frossi, Carnevali, Battioni, Bon, Budini.
Scrive Dante Capaldi nella Storia dello Sport abruzzese (Ed. La
Regione,1988): “Potenza e velocità erano le caratteristiche
fondamentali della formazione aquilana con individualità
tecniche di primo piano quali Frossi e Bon. Quest'ultimo dal
tocco fine ed elegante era definito la ballerina del calcio
aquilano. Un misto di Rivera e Mazzola, sotto il profilo tecnicoatletico-tattico. Fu l'ultima stagione in cui all'Aquila si vide il
vero calcio. La squadra si classificò al 9° posto”. Negli anni
AS Aquila 1933
IL RINCONTRO P.20 Ottobre 2015
bellici, dal 1940 al '45, i campionati vennero sospesi. Marino
Bon, tornato in piena efficienza fisica dopo il disastroso
incidente di Contigliano, continuò a giocare insieme a Rossini,
Mancini, Brindisi, Izzo, Seccia, Iovinelli, Mariani, Scarlattei
ed altri, disputando in quegli anni partite contro formazioni
militari, tedesche e poi inglesi. In quegli stessi anni si mise in
AS Aquila 1934
luce il mediano Italo Acconcia, proveniente dalle file
dell'Oratoriana, che poi avrebbe avuto una bella carriera da
calciatore con squadre come Fiorentina, Roma, Udinese,
Genoa, Catanzaro, Salernitana, Modena, ed altre, nei
campionati di serie A e B, ed una brillante carriera di tecnico
anche delle Nazionali minori.
Tornando a Marino Bon, riprese l'attività agonistica con la
formazione rossoblù nel campionato di serie C del 1946-47,
giocando fino a ridosso degli anni Cinquanta quando, dismessa
l'attività agonistica, iniziò una nuova vita come formatore
sportivo, nel calcio e sopra tutto nel tennis. Da allora intere
generazioni di aquilani sono passate sotto la sua rigorosa guida
nella formazione atletica e sportiva, ma anche morale. Il suo
carattere forte, in apparenza talvolta spigoloso, era invece ricco
di grande sensibilità e umanità. Il suo grande carisma. Molti
calciatori hanno ricevuto da Bon i fondamentali tecnici della
disciplina e le sottigliezze del gioco d'attacco, nel quale era
stato maestro sui campi di gioco. E ancora, tutto il mondo del
tennis aquilano è cresciuto tecnicamente sotto la sua scuola. Un
impegno tecnico e formativo, sotto tutti gli aspetti, che Marino
Bon (Trieste, 14 novembre 1910 – L'Aquila, 11 ottobre 1997)
ha praticamente svolto fino all'età di 85 anni, un paio d'anni
prima della sua dipartita, insegnando ai ragazzi lo sport e i
valori di lealtà, onestà e coraggio, che rendono la vita più degna
d'esser vissuta. Tutta la città lo ricorda con affetto ed
ammirazione, salvo l'ultima generazione che non ha avuto la
fortuna di conoscerlo. Un valore sportivo e
umano, il suo, trasmesso ai figli Rossana e
Antonio (Totò), che nel tennis si sono
espressi brillantemente, con rilevanza
nazionale, e nella loro vita professionale di
docenti.
Questa premessa storica, sebbene
incompleta, stimolata dall'imminente
ricorrenza anniversaria della tragedia
ferroviaria di Contigliano, appare opportuna
per richiamare l'epopea calcistica della
squadra cittadina che ha vestito dal 1927 i
colori aquilani. Lo è ancor più alla luce
dell'intenzione dell'Amministrazione
comunale di dedicare lo stadio Gran Sasso di
Acquasanta, quasi pronto dopo 20 anni di
lavori, a personalità del mondo calcistico,
per la quale ragione ha promosso anche una
specie di sondaggio dal quale attingere
proposte. Alla quale iniziativa si è poi
aggiunto un dibattito sulla stampa, sulle
proposte fin qui emerse: Italo Acconcia e Guido Attardi.
Entrambe proposte assai rispettabili, anche se le valutazioni
non possono disconoscere il livello dei valori. Ma neanche
della storia sportiva e civica, mi permetto di aggiungere. Ecco
dunque il senso di questo intervento su di un tratto di storia
civica e calcistica. E su Marino Bon, che di quegli anni d'oro del
calcio aquilano - mai ripetutisi fino ad oggi - è stato il massimo
interprete. Non è mia intenzione entrare in una querelle
riguardo l'intitolazione dello stadio, o di parti di esso, a questa o
quella importante figura del calcio aquilano. Ma di offrire a chi
in fondo spetta la decisione - l'Amministrazione comunale - un
ulteriore elemento di riflessione per una scelta meditata.
Comprendo l'atteggiamento d'accortezza e di riflessione che
attualmente sta osservano la Municipalità. E' segno di serietà. E
d'altronde una valutazione oggettiva, che tenga conto di tutti i
fattori, certamente condurrà alla soluzione più giusta, anche
articolando il doveroso riconoscimento a chi ha segnato le
tracce più gloriose per la città di uno sport così amato e
popolare.
(Le foto sono tratte dal volume Storia dello sport abruzzese, edito dalla
Regione Abruzzo nel 1988)
lo,
Leggete ndetelo,
difo
tevi
a
n
o
b
b
a
IL RINCONTRO P.21 Ottobre 2015
Segue da P. 16
Le 6 squadre...
Chelsea
PSG
Uno dei club più ricchi al mondo e che qualunque tecnico
vorrebbe allenare. Anche qui in passato ci sono stati dei
sondaggi. Conte è apprezzato sotto la Tour Eiffel ma va anche
detto che quella del club transalpino la prossima stagione
potrebbe essere una delle panchine più calde. Ancelotti ha già
fatto capire che non disdegnerebbe affatto tornare a Parigi e lo
stesso Mourinho (in caso di addio al Chelsea) potrebbe essere
un opzione per lo sceicco Al Khelaifi. Insomma la strada
potrebbe essere trafficata…
Manchester City
Guardiola sembra al momento il favorito numero uno per
cogliere l'eredità di Manuel Pellegrini a fine stagione (la
stampa spagnola nei giorni scorsi dava già per fatto l'accordo
fra i Citizen e il tecnico catalano, ndr) e anche in questo caso
Ancelotti rappresenterebbe un'alternativa non di poco conto.
Conte però col suo carisma e la sua fame potrebbe anche essere
una scelta a sorpresa da non scartare a priori. In fondo l'unico
allenatore italiano ha lasciato ricordi discreti da quelle parti…
Il rapporto con Mourinho è ormai logoro e il Chelsea
assomiglia a una squadra da rifondare. Cosa c'è di meglio che
affidare la ricostruzione a un tecnico che magari non saprà
parlare un tecnico fluente ma certamente saprebbe ricostruire
dalle macerie ed esaltare con i suoi modi e a livello di carisma
non far rimpiangere lo Special One. Ipotesi fantasiosa ma non
da escludere specie se Abramovich scegliesse una soluzione di
rottura decisa col passato…
, Mourinho, Chelsea,
Juventus
Qui siamo al puro fantacalcio. I tifosi bianconeri firmerebbero
in calce subito per riavere il condottiero salentino nuovamente
al timone della propria squadra. Allegri non se la passa bene e a
fine stagione, specie se la china dovesse continuare ad essere
questa in campionato, la Juventus e il tecnico livornese
potrebbe decidere di comune accordo di divorziare. Negli
scorsi mesi c'è stato un po' di gelo fra Conte e il presidente
Agnelli ma se davvero entrambi volessero rimettersi insieme le
divergenze potrebbero essere facilmente appianate. Dubitiamo
però fortemente che Conte abbia voglia di riaprire un capitolo
così bello della sua vita e così perfetto… Meglio cambiare aria
e provare a vincere da altre parti.
IL RINCONTRO P.22 Ottobre 2015
Pennetta e Fognini sposi a giugno, Rio si allontana sempre più
La coppia d'oro del tennis italiano convolerà a nozze
all'inizio della prossima estate, che sarà estate
olimpica
Aveva detto: "Per il ritito mi tengo il 2% di possibilità di
ripensarci e al momento sono serena così e pronta ad affrontare
la mia nuova vita". E a chi le
faceva notare che ci sarebbe
ancora un appuntamento
importante, ossia Rio de
Janeiro 2016, lei ha risposto
"Per il momento non ci penso".
Stiamo parlando di Flavia
Pennetta, la regina degli US
Open appena incoronata, ora
numero 8 del mondo nella
classifica WTA e, a 33 anni,
pronta a ritirarsi a fine
stagione.
La notizia ha colto di sorpresa
un po' tutti, in primis Roberta
Vinci, sua amica e avversaria in finale che l'ha scoperto durante
l'abbraccio di fine incontro, quando Flavia gliel'ha sussurrata
all'orecchio, ma anche i genitori: papà Oronzo inizialmente non
sembrava contento di questa decisione della figlia.
vincente è un'esperienza che non tutti possono provare; inoltre,
Flavia non ha mai nascosto di voler avere una famiglia e di
diventare mamma. Per questo progetto, il primo mattoncino è
già stato programmato: la Pennetta si sposerà con il fidanzato
Fabio Fognini a giugno del prossimo anno.
L'anticipazione arriva dal Corriere del Mezzogiorno: i due
tennisti convoleranno a nozze
con rito religioso a Brindisi,
mentre il ricevimento sarà a
Fasano.
Il fatto che si sposino a giugno,
quindi, allontana ulteriormente
l'ipotesi di poterla vedere ai
Giochi Olimpici, benché lo
stesso presidente della FIT
Binaghi abbia espresso il suo
rammarico, convinto che Flavia
possa essere una pedina chiave
sia in singolare, sia in doppio,
sia anche in doppio misto.
Il presidente del CONI Malagò, invece, dopo aver inizialmente
pensato a Federica Pellegrini come portabandiera, ha avanzato
invece l'ipotesi di una candidatura proprio della stessa
Pennetta, pur di convincerla a non ritirarsi.
La scelta della brindisina, però, è comprensibile: ritirarsi da
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IL RINCONTRO P.24 Ottobre 2015
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H1R 1X6 Tel. 514 255 2800
Congresso Nazionale ItaloCanadese
8370 Lacordaire, suite 302
St-Leonard Que. H1R 1X6
Tel. 514 274 6725
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del Lazio Canada
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Que. H2E 1S7
Associazione Culturale e Religiosa
San Giovanni Battista di
Pontecorvo
6675 Ave Wilderton suite 101
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SANTA CABRINI 514 252-6000
H2B 1C6 Tel. 514-388 9271
JEAN TALON 514 495-6767
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514 323-7260
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SAINT-JUSTIN 514 345-4931
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MTL GENERALE 514 934-1934
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Tel. 514 721 7373
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6020 rue Jean Talon Est suite 710
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IL RINCONTRO P.25 Ottobre 2015
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514 412- 4400
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Il Frosinone visto dal balcone, questore invoca
"il buon senso"
D
opo l'allarme per tutelare l'incolumità pubblica e le
minacce di diffida lanciate dopo la partita di
campionato contro la Roma, il questore di Frosinone
ha convocato amministratori e proprietari dei palazzi che si
affacciano sul vecchio stadio Matusa.Niente divieti o diffide,
ma solo un richiamo al “buon senso” da parte dell'autorità
cittadina per evitare che la presenza di molte persone sulle
terrazze possa provocare pericolosi cedimenti. Con la Roma
c'erano anche più di trenta persone su un balcone e una decina
avevano preso posto su un solaio. Non solo terrazze
condominiali prese d'assalto ma anche un business venuto a
galla: c'è chi avrebbe chiesto denaro in cambio dell'accesso.
Durante la partita con i giallorossi da quei balconi sono pure
partiti cori contro i tifosi avversari, che hanno replicato. Un
incendio che poteva scoppiare, ma che fortunatamente si è
spento subito. Secondo il questore, tutti sono tenuti a
comportarsi secondo le norme civili. Basta usare un lucchetto
per poter chiudere quelle terrazze. Intanto sono fioccate
proteste ultrà (“Meglio il calcio dal balcone che la vostra
repressione”) e ironie di ogni tipo (“Metteranno i tornelli anche
ai portoni?”)(ndr, Ma perché ve la prendete tanto, la Roma non
verrà più, ma è bene che i famosi tifosi a sbafo paghino il
biglietto d'entrata, questo mi ricorda quando la St-Joseph di
Pontecorvo giocava, a quei tempi si puzzava di fame e tutti
volevano l'entrata gratis.)
lo,
Leggete difondetelo,
tevi
abbona
IL RINCONTRO P.26 Ottobre 2015
LT
Luigi Taddei
2339, Avenue Charland
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Leggete difondetelo,
tevi
abbona
IL RINCONTRO P.27 Ottobre 2015
IL RINCONTRO P.28 Ottobre 2015
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