LEZIONE 5
PER IL SABATO 3 MAGGIO 2008
OPERE STRAORDINARIE
Terminato il sermone sul monte la scena
cambia repentinamente: Gesù si dedica
totalmente ai bisogni della gente.
La presenza di Gesù inaugura la venuta
del regno di Dio.
LA SFIDA
...sulla lebbra,
sulla malattia,
sulla natura,
e sulla morte.
Agendo di persona, Gesù dimostra di poter dominare le agitazioni della
nostra vita, controlla i demoni e guarisce le infermità che ci affliggono.
“Che uomo è mai
questo che anche i
venti e il mare gli
ubbidiscono?”
L’essere umano è l’unico elemento sleale di tutto il
creato. Viene da chiedersi se siamo le uniche entità del
mondo della natura che oppongono resistenza a Gesù...
“E gli si avvicinò una grande folla che aveva con
sé degli zoppi, dei ciechi, dei muti, degli storpi e
molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, e
Gesù li guarì. La folla restò piena di stupore nel
vedere che i muti parlavano, gli storpi erano
guariti, gli zoppi camminavano, i ciechi
vedevano, e diede gloria al Dio d'Israele.”
Matteo 15: 30, 31
“Vedendo le folle, ne ebbe
compassione, perché
erano stanche e sfinite
come pecore che non
hanno pastore”.
La parola “compassione” deriva da un termine
greco splanchnon, che fa riferimento alle “parti
interiori”, “le viscere”, considerate la sede delle
emozioni nel mondo antico. La compassione va
oltre la simpatia, proviene dal profondo, dal cuore.
Ecco quello che aveva Gesù.
Lo spirito del Signore, di DIO, è su di me, perché
il SIGNORE mi ha unto per recare una buona
notizia agli umili; mi ha inviato per fasciare quelli
che hanno il cuore spezzato, per proclamare la
libertà a quelli che sono schiavi, l'apertura del
carcere ai prigionieri, per proclamare l'anno di
grazia del SIGNORE, il giorno di vendetta del
nostro Dio; per consolare tutti quelli che sono
afflitti; per mettere, per dare agli afflitti di Sion
un diadema invece di cenere, olio di gioia invece
di dolore, il mantello di lode invece di uno spirito
abbattuto, affinché siano chiamati querce di
giustizia, la piantagione del SIGNORE per
mostrare la sua gloria.
Isaia 61: 1-3
“Non temere, io sono il primo e
l'ultimo, e il vivente. Ero morto,
ma ecco sono vivo per i secoli dei
secoli, e tengo le chiavi della
morte e dell'Ades”
Apocalisse 1:17,18
Il segno più autorevole del regno del peccato
è la morte. Il ripristino della vita da parte di
Gesù durante il suo ministero rimanda al
giorno finale quando la morte sarà sconfitta.
La guarigione del lebbroso è un
esempio dell’opera di Cristo quando
purifica lo spirito dal peccato.
L’uomo che si presentò a Gesù era
“coperto di lebbra” (Lc 5:12). . . Il
lebbroso fu guarito. Lo stesso
avviene con la lebbra del peccato,
radicata e mortale, che nessuna
potenza umana può guarire. . .
EGW – La Speranza dell’Uomo pag. 189
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