IL PALATINO BIANCA, ELISA, GIULIA G, LORENZO L PIANTA DEL PALATINO IL PALATINO Il Palatino è uno dei sette colli di Roma ed è una delle parti più antiche della città. La leggenda vuole che Roma ebbe le sue origini sul Palatino. In effetti, scavi recenti hanno mostrato che delle popolazioni gia’vi abitavano nel 1000 a.C. circa; ora, invece, è un importante attrazione turistica. ARCO DI COSTANTINO L’ arco di Costantino e’ un arco di trionfo a tre fornici situato a Roma, a breve distanza dal Colosseo. L’arco fu dedicato dal senato per commemorare la vittoria di Costantino I contro Massenzio nella battaglia di Ponte Milvio (28 ottobre 312 a.C.). L’arco di Costantino e uno dei più antichi monumenti di spoglio, essendo formato da parti di costruzioni preesistenti distrutte per l’occasione. L’apparato decorativo è composto da un insieme di rilievi relativi a diversi imperatori e quindi a differenti momenti dell’impero, in particolare, essi sono datati all’età di Traiano, di Adriano e di Commodo oltre, ovviamente, a quelli di Costantino. IL COLOSSEO Stato di conservazione: esso è ben conservato nonostante abbia subito atti vandalici. Il Colosseo, o anfiteatro Flavio, si trova poco distante dall’Arco di Costantino, alla convergenza del colle Palatino, del Celio e dell’Oppio. La sua forma è una specie di ellisse dove nel muro esterno sono stati scavati dei fori per cercare dei materiali di ferro da riutilizzare per restaurarlo. Gli archi permettono alla gente di entrare e uscire e sostengono la struttura. Il nome Colosseo non è perché la struttura è grande ma perché era vicino a una statua molto grande di Nerone e quindi ha preso il nome da quel colosso. Era usato per gli spettacoli di gladiatori e altre manifestazioni pubbliche. E’ invece dubbia la sua fama di luogo di martirio dei cristiani in quanto i luoghi di martirio dei cristiani erano altri all’interno della città. Fu iniziato all’epoca di Vespasiano nel 72 d.C. e inaugurato dal figlio Tito nell’80 d.C. Si crede che sia stato ideato e costruito dall’architetto Rabirio. Domiziano fece importanti modifiche e lo completò. Il Colosseo è l’anfiteatro più grande tra quelli conosciuti, con l’asse maggiore di 187 m e quella minore di 155 m, la sua altezza era di circa 50 m. L’arena ellittica è di circa 4644 m e si calcola che potesse contenere circa 90.000 spettatori. Stato di conservazione: il Colosseo si conserva non del tutto intero; infatti una parte del pezzo superiore è andata perduta a causa di molte guerre e attacchi. LA DOMUS FLAVIA La Domus Flavia era la parte pubblica e ufficiale del palazzo di Domiziano sul colle Palatino. Fu la prima ad essere costruita e corrisponde alla metà ovest del complesso. L’enorme complesso occupò tutta la parte centrale del palatino dalla fine del primo secolo, sostituendo edifici piu’antichi, databili dalla Repubblica a Nerone. I lavori vennero diretti dall’architetto Rabirio, iniziati dopo l’81 e conclusi nel 92. il complesso venne scoperto e scavato nel XVIII secolo, al quale seguirono presto veri e propri saccheggi che hanno irrimediabilmente compromesso lo stato dell’ edificio. Arrivando da ovest il primo ambiente che si incontra e’ l’ aula ottagonale. Proseguendo a nord si arriva a un criptoportico che portava all’analoga struttura del corridoio neroniano. Più a nord era presente una basilica con base rettangolare con abside. I materiali qui sistemati dai primi scavatori non sono pertinenti a questi ambienti. Sotto la basilica si trovano i resti della cosiddetta aula Isiaca. DOMUS AUGUSTANA La Domus Augustana era la parte privata del palazzo di Domiziano e corrisponde alla meta’ est del complesso. Nell’antichita’ si era soliti chiamare Domus Augustana tutto il complesso dei palazzi imperiali. La Domus Augustana rispetto alla Domus Flavia e’ molto piu’ sviluppata longitudinalmente e articolata. Il confine tra le due parti del complesso non e’ particolarmente marcato ed e’stata anche formulata l’ipotesi che solo la parte meridionale della Domus Augustana fosse la residenza privata dell’imperatore. Stato di conservazione: l’ambiente laterale della Domus Flavia si è conservato piuttosto bene e presenta al centro una fontana ovale. La parte settentrionale è la più danneggiata e pare che fosse organizzata attorno a un grande peristilio, posto in asse orizzontale con quello della Domus Flavia. Gli ambienti più a nord sono così rovinati da rendere difficile anche la ricostruzione della pianta. La parte meridionale è invece relativamente meglio conservata e disposta su un terrazzamento. Nel piano inferiore si trova un cortile quadrato circondato da un portico a due piani. Sia a nord che a ovest si aprono alcuni ambienti, mentre a sud si apre la grande esedra. Le sale al secondo piano, delle quali si conosce solo la pianta, non sono particolarmente ampie e presentano una pianta complessa. Un piccolo edificio non aperto al pubblico, situato a ovest dell’esedra, è stato identificato come il Paedagogium. Stato di conservazione: la parte settentrionale è la più danneggiata mentre quella meridionale è relativamente meglio conservata. IL COMPLESSO PALATINO Fonti: abbiamo preso le informazioni da http//:it.wikipedia.org i giorni 8 e 12 Febbraio