12 45 67 18 LA STAMPA DOMENICA 3 AGOSTO 2014 Metropoli .49 . Pianezza L’Asl non rimborsa la casa di cura dell’anziano denutrito L’ospite di Villa Iris è ancora ricoverato a Rivoli PATRIZIO ROMANO Più controlli sulle strutture convenzionate. Questo ha chiesto l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta ai direttori generali. E l’Asl To3, che i controlli li ha già fatti, ha deciso di bloccare il pagamento delle giornate di degenza di un paziente ricoverato in una casa di cura di Pianezza. La storia Il caso era scoppiato a luglio quando un uomo di 55 anni, L.C., ospite di Villa Iris, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Rivoli. Ai sanitari del pronto soccorso si è presentato il 2 luglio, verso le 19,30, «in evidente stato di ipoalimentazione e forte disidratazione» dichiarava l’assessore. E immediatamente scattava il controllo da parte della Commissione di vigilanza dell’Asl To3. Il giorno dopo, a Villa Iris, arrivavano due primari, Nicola Suma e Pasquale Rosiello, che acquisivano le cartelle cliniche del paziente e sentivano i medici. cupero dello stato di disidratazione, riscontrato al suo arrivo al pronto soccorso». Ma sulle sue dimissioni, e il trasferimento in una struttura riabilitativa, i medici non si pronunciano. La replica Da Villa Iris continuano a confermare il proprio buon operato. «Stigmatizziamo duramente la diffusione di informazioni attraverso gli organi di stampa - dicono i legali -, quando noi non siamo ancora riusciti ad aver copia degli atti della Com- missione di vigilanza». Una richiesta avanzata da tempo all’Asl e che pare non sia stata ancora evasa. «Solo dopo la lettura del verbale potremo entrare nello specifico sostengono -, tuttavia contestiamo che la malnutrizione e la disidratazione del paziente, ricoverato presso Villa Iris solo pochi giorni, si possano ricondurre alla struttura. Così come il fallito tentativo riabilitativo, sempre visti i pochi giorni di degenza». Insomma, convinti di poter spiegare tutto, appena avranno in mano le carte. Disidratato Secondo i legali di Villa Iris le condizioni del paziente non sarebbero imputabili alla struttura, tenendo conto della permanenza dell’uomo, durata pochi giorni Rivoli Fiamme nella panetteria del centro Auchan La relazione E la relazione trasmessa non lascia dubbi all’assessore Saitta. Infatti si parla di «scorretta gestione assistenziale del paziente e un’inadeguata gestione delle relazioni con la famiglia» e poi anche I CONTI La degenza dell’uomo costerebbe all’azienda non meno di 1600 euro di «un’insufficiente organizzazione relativamente alle condizioni di emergenza clinica». Per questo Saitta ha chiesto all’Asl To3 di «intensificare i controlli periodici su Villa Iris». Non solo. «Ci auguriamo - aggiunge - che analoga attenzione vi sia da parte di tutte le Aziende sanitarie nei confronti delle case di cura accreditate». Pagamento bloccato Intanto l’Asl To3, dopo la relazione, ha deciso di sospendere il pagamento delle giornate di degenza del paziente presso Villa Iris. Una decurtazione che, secondo l’Asl, si aggirerebbe intorno ai 1600 euro. «L’intervento dell’assessore Saitta - precisa Gaetano Cosenza, direttore generale dell’Asl To3 - ha messo in luce come il sistema sanitario debba incrementare i controlli sui percorsi assistenziali nelle strutture convenzionate, proprio a tutela dei pazienti più fragili. E chi sbaglia avrà conseguenze pesanti sulle convenzioni e sui rimborsi». Il paziente Oggi L.C. è ancora ricoverato presso l’ospedale di Rivoli, dove è in corso «una lenta e problematica stabilizzazione». Da pochi giorni, infatti, «ha ripreso una normale alimentazione e un parziale re- L’arrivo dei vigili del fuoco Quando il fumo ha raggiunto gli scaffali qualcuno si è spaventato. In realtà l’incendio scoppiato ieri pomeriggio nella panetteria del supermercato Auchan, a Rivoli, si è ridotto a quello. Le fiamme si sono sviluppate verso 13, sembra per un cortocircuito in un forno, dove si produce il pane venduto all’interno dell’ipermercato. A spegnere l’incendio sono stati gli stessi addetti del centro commerciale. «I vigili del fuoco - spiega il direttore - sono arrivati quando il rogo era già spento». A loro è spettato valutare l’agibilità del sito. «Non abbiamo chiuso neanche per un minuto - chiosa il direttore Abbiamo solo circoscritto l’area della panetteria per un’ora o poco più». Tant’è che verso le 16,30 il reparto pasticceria e panetteria riapriva i battenti. «Un po’ incuriositi di sicuro» ammette il direttore. Anche dall’odore acre che ancora si respirava. «Un diversivo in un sabato pomeriggio dedicato agli acquisti dice un cliente - Ero con mia figlia quando ci siamo accorti dell’incendio. Ci siamo subito spostati, l’ho distratta portandola vicino ai televisori. Poi hanno aperto le porte di sicurezza è il fumo è scomparso in pochi minuti». Nella galleria neanche si sono accorti dell’incidente. «Un incendio? Dove? Non ne sapevo nulla» confessa una [P. ROM.] negoziante.