Newsletter N. 1 / 2012
Luisoni Consulenze
www.luisoni.ch
Recruiting • HR-Consulting • Executive Search
Care Lettrici,
Cari Lettori,
Ecco, ci siamo, è l’inizio
di una nuova estate!
È trascorso un anno
dalla prima edizione
della newsletter di
Luisoni Consulenze e ci
auguriamo di aver intrapreso il viaggio per comunicare, condividere
e consolidare attraverso gli argomenti presentati, quella sana curiosità intellettuale che tanto
ci stimola.
Considerando il periodo di mutamento e cercando di capire le esigenze dell’affollato mercato del lavoro, apriamo questo numero, parlandovi di una modalità esistenziale: “mentire ad
un colloquio?” sfida e tentazione di abbellire la
propria immagine pur di emergere ed avere la
meglio su altri candidati.
Proseguono le interviste “non convenzionali”
alle consulenti del nostro team. È la volta di
Alessandra Bieri: spontanea, versatile, concreta
e soprattutto fiera del suo multiculturalismo e
bilinguismo, opera da alcuni anni nel settore
commerciale e industriale.
E inoltre, coerenza con i valori e cultura della
famiglia, la successione generazionale: il fondatore Werner Wilhelm ha affidato all’inizio di
quest’anno, la gestione operativa del nostro
Gruppo, al figlio Stefan R. Wilhelm.
Vi auguro una buona lettura,
Mentire al colloquio...?
Una scelta perdente
Il mercato del lavoro sta vivendo una situazione di competizione sempre più
agguerrita e l’attuale contesto di crisi si riflette in un numero di candidature
sempre più elevato per ogni singolo posto di lavoro messo a concorso. I candidati che sono invitati a un colloquio vivono quindi un momento di particolare
sfida e la tentazione di abbellire la propria immagine è grande.
Quali sono le varie strategie adot-
ponendo l’accento sulle proprie qua-
tate dai candidati durante un col-
lità.
loquio?
Il secondo livello è invece quello
dell’aggiustamento della propria im-
Un candidato che non vuole risponde-
magine, dove il candidato tenta di
re a una domanda imbarazzante du-
migliorare l’immagine che trasmette
rante un’intervista può essere portato
al responsabile reclutamento. Un e-
a utilizzare vari metodi, che spaziano
sempio potrebbe essere dato dal fatto
dall’omissione fino alla menzogna.
di giustificarsi con l’intento di evitare
Tra le omissioni più frequenti si
un’impressione negativa.
riscontra per esempio il fatto che le
Il terzo livello consiste nel fatto di di-
persone in questione dimenticano
fendere e di proteggere la propria im-
di dire apertamente che stanno
magine. In questo caso il candidato si
cercando un posto a tempo parziale,
avvale della strategia di omettere de-
in quanto sanno perfettamente che
terminati punti deboli o di non rivelare
una tale affermazione ridurrebbe le
le sue vere motivazioni. Ad esempio
loro opportunità di successo. Un’altra
potrebbe distanziarsi da determinati
classica “amnesia” è quando il candi-
errori commessi, attribuendo le rispet-
dato evita di parlare di un eventuale
tive responsabilità ad altri colleghi.
licenziamento subito o che tenta di
Il quarto livello è quello che induce
dissimulare un periodo di inattività
il candidato ad abbellire leggermente
nel proprio percorso professionale.
la propria immagine associando deter-
Generalmente, i metodi utilizzati dai
minate esperienze del passato oppure
candidati per valorizzarsi durante un
esagerando le proprie competenze.
colloquio possono essere suddivisi in
Il quinto livello rappresenta palese-
cinque livelli.
mente una menzogna, in quanto il
candidato dichiara di possedere delle
Cristina Robotti
Vice Direttrice - Senior Consultant
Il primo livello è quello della promo-
competenze che in realtà non ha, op-
zione della propria persona, dove il
pure inventa esperienze che non ha
candidato si descrive in termini positivi
mai vissuto.
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Quali strumenti ha a disposizione la
pure il grado di dettaglio delle risposte. In-
ni permettono di analizzare le reazioni del
persona addetta al reclutamento?
fatti, più l’individuo si mostra evasivo più
proprio interlocutore. Il confronto diretto
è lecito nutrire dei dubbi riguardo alla sua
è certamente il metodo più efficace, ma
I due strumenti principali di cui può avvaler-
sincerità. Viceversa, un’esposizione detta-
rischia di compromettere i rapporti futuri
si il Recruiter per identificare eventuali di-
gliata della propria esperienza dà credibilità
oppure di innescare il meccanismo con-
scordanze, sono l’osservazione e l’ascolto.
al discorso del nostro interlocutore. Inoltre,
trario portando il candidato ad alzare un
Quando una persona tenta di nascondere
può anche essere utile prestare attenzio-
muro. Non dimentichiamo che l’obiettivo
qualcosa, il linguaggio del
ne alle ripetizioni e ai
principale di un colloquio è quello di acqui-
corpo non sarà in grado di
momenti di silenzio,
sire più informazioni possibili, nell’ottica di
dissimulare la realtà e alcu-
potrebbero
un’ottimale selezione.
ni gesti tradiranno la sua
care che la persona
intenzione.
quindi
ha bisogno di gua-
Prendete le redini della conversazione e
osservare le sue emozioni,
dagnare tempo per
chiedete delle precisazioni. Non tollerate
la comunicazione verbale e
preparare una rispo-
risposte vaghe e obbligate il vostro interlo-
quella inconscia.
sta.
cutore a ripetere facendo finta di non aver
Basta
signifi-
Alcuni segnali di autoprotezione, quali il
capito bene. Attenzione, però, alle conclu-
coprirsi la bocca con la mano, grattarsi il
Assumete un atteggiamento attivo e
sioni troppo affrettate. Non dobbiamo di-
naso o allentare il colletto della camicia, so-
dirigete la conversazione
menticare che i candidati impegnati in un
no in contraddizione con quanto affermato
colloquio possono sentirsi stressati, e che
nel discorso.
Una volta che avete scoperto delle inco-
gli elementi non devono essere interpretati
Anche gli occhi riflettono chiaramente il
erenze, dovrete dar prova di tatto e diplo-
singolarmente. Dobbiamo tenere in consi-
nostro pensiero. Il fatto che siano sfugge-
mazia nel formulare domande più precise
derazione tutto l’insieme dei gesti e della
voli potrebbe per esempio indicare che non
senza comunque offendere o giudicare il
comunicazione verbale, e anche il com-
si voglia rispondere alla domanda. Se la
vostro interlocutore. Le vostre domande vi
portamento abituale. Infatti, una persona
persona sta inventando, sarà attivato il suo
permetteranno di portare alla luce le emo-
di indole timida e introversa tenderà per
emisfero sinistro (per un destrimano) ma la
zioni del candidato, e potrete quindi con-
natura a fornire risposte brevi, ma ciò non
persona sarà portata, suo malgrado, a di-
tinuare ad osservare il suo comportamento
significa che nasconda qualcosa. D’altro
rigere il suo sguardo verso destra. Vicever-
allo scopo di smentire o di confermare i
canto, una persona di natura loquace che
sa, quando sta cercando un’informazione
vostri dubbi.
risponde semplicemente con dei sì e dei no
nella sua memoria, sollecita il suo emisfero
Qualora riscontriate che il candidato tende
denota chiaramente di non aver intenzio-
destro, e i suoi occhi si dirigeranno auto-
a eludere un determinato soggetto, potete
ne di dilungarsi su un determinato argo-
maticamente verso sinistra.
porre le stesse domande sotto angolazioni
mento, e questo può dare adito a sospetti.
Sul piano della comunicazione verbale è
diverse, oppure potete affrontarlo in modo
In generale, partite dal presupposto che
pure fondamentale il fatto di analizzare i
più diretto dicendo chiaramente che non
il candidato è sincero, a meno che tutti i
cambiamenti di soggetto nel discorso, op-
ha risposto alla domanda. Anche le allusio-
segnali non vi indichino il contrario…
La nostra banca è una classica banca universale svizzera di medie dimensioni che opera nel rispetto delle
linee guida e nel solco della tradizione di banca popolare - fortemente ancorata sul territorio - della nostra
Casa Madre.
Essendo attivi nei tre segmenti principali di clientela – Retail, Private Banking e Istituzionale – e avendo
vissuto negli ultimi 15 anni uno sviluppo che ha portato da 35 a 350 il numero dei collaboratori, è molto
importante poter fare affidamento, in relazione al reclutamento e allo sviluppo delle Risorse Umane, su
partner efficienti e affidabili che operino su tutto il territorio della Confederazione.
Fra i nostri stimati partner siamo fieri di poter contare, sin dall’inizio della nostra attività, sulla proficua
collaborazione del Gruppo Wilhelm e in particolare su Luisoni Consulenze di Lugano.
Brunello Perucchi,
Presidente della Direzione
Generale BPS (Suisse)
Intervista Alessandra Bieri
di Emanuela Capra
n Il tuo elemento distintivo è il perfetto
connubio ticinese-svizzero tedesco. Svelaci
le origini….
Il bilinguismo nella mia famiglia è un
fatto radicato, che fonda le sue origini
nell’immigrazione (uno dei miei bisnonni
era italiano) e riflette una caratteristica
del mio paese che amo molto: la pluralità
linguistica e culturale che racchiude in sé
la capacità di apprezzare e valorizzare le
reciproche peculiarità.
In buona sostanza il fatto di essere nata e
cresciuta in Ticino, mantenendo rapporti
regolari ed intensi con la famiglia in Svizzera tedesca, ha fatto sì che per me alcune
barriere (linguistiche, ma anche ideologiche) non esistessero. Il bilinguismo è stato
lo strumento che ha agevolato la libertà di
comunicare, muovermi, vivere e pensare
in un contesto più ampio. Ho sempre percepito delle differenze, ma non mi sono
mai soffermata a rimuginare sulle stesse,
in quanto mi trovavo a mio agio sia in un
contesto che nell’altro, ma soprattutto
perché queste per me non sono mai state
penalizzanti.
n Cosa ami maggiormente della tua parte
confederata e quella ticinese…
Riconosco a noi ticinesi una maggiore
flessibilità e capacità di adattamento,
spontaneità e versatilità, mentre trovo che
nella mia persona il lato “confederato” si
manifesta nell’apprezzare un certo rigore
e nell’avere una linea di condotta molto
concreta.
Ciò che amo è il punto di incontro, quando
un lato mitiga gli estremi dell’altro, facendo
divenire abitudine il fatto di considerare
che potrebbe esserci anche un punto di
vista diverso e comunque valido.
n Una tua grande dote è la mediazione.
Cosa ti senti di suggerire, da una parte e
dell’altra, per raggiungere una più efficace
collaborazione?
Di incontrarsi apprezzando le peculiarità
dell’altro, di investire nei tratti distintivi,
di aprirci all’altra realtà e di sfruttare la
differenza quale fonte di confronto e
rinnovamento.
Questo è anche uno dei tratti distintivi che
riconosco ed apprezzo nel gruppo Wilhelm.
Il Gruppo consiste in diverse realtà consolidate a livello regionale, conglobate sotto
un unico marchio.
Ciò offre una piattaforma di scambio e di
approccio unificato su un mercato nazionale, ma permette di mantenere radicata
l’azienda nel contesto regionale.
n Parli e comprendi due differenti dialetti
svizzeri. Quali sono i vantaggi dell’essere
cresciuta bilingue?
Diciamo che più che parlare il dialetto
ticinese, come ognuno di noi che vive
ed opera da sempre in Ticino, ho fatto
mie alcune espressioni convenzionali
ed ho acquisito una certa tipicità di
linguaggio. Come tutti i dialetti, sia lo
“Schwiizerdütsch” che il dialetto ticinese
identificano l’appartenenza ad un gruppo
sociale che risiede in una determinata zona
geografica. Così, indirettamente il fatto di
comprendere il dialetto e di usarne i termini,
mi conferisce lo status di “appartenente
al gruppo” che conosce abitudini e
convenzioni, facilitando il dialogo.
n Sei conosciuta come una “buona forchetta” , quali “piatti” della tipica cucina
nostrana e d’oltralpe ti senti di consigliare
ai nostri lettori:
Dovendo offrire un consiglio per parte
ticinese opterei per lo Zincarlin, per il merito che riconosco a chi si è prodigato nel
valorizzare un prodotto regionale tenendo
lontani gli stereotipi, ottenendo un successo che trascende i confini cantonali e
nazionali.
Per parte svizzera tedesca consiglierei il
“Rahmzang”, una specialità sconosciuta
anche a molti svizzeri tedeschi, perché
prodotta nel periodo della transumanza
in zone discoste ed abbarbicate sulle
Alpi orientali. Panna fresca riscaldata nel
medesimo recipiente di legno utilizzato per
produrre il burro, nella quale si intingono
pezzi di pane. Nulla di sofisticato, ma la
fatica per arrivarci, il carattere esclusivo di
questo invito, uniti alla genuinità della materia prima e dell’ospitalità, coniugati a loro
volta all’aura di tempi perduti, la rendono
un’esperienza indimenticabile.
Alessandra Bieri, Senior Consultant
Nomina in seno alla Luisoni Consulenze SA
Siamo liete di annunciare la nomina di
Cristina Robotti quale
Vice Direttrice
della Luisoni Consulenze SA a partire dal
1. Maggio 2012. Fedele ed apprezzata
collaboratrice, in vent’anni di attività proficua si è distinta per la professionalità,
l’attaccamento all’azienda, lo spirito di
gruppo, nonché l’innata generosità nei
confronti di tutti i suoi interlocutori.
I più sentiti ringraziamenti dalla direzione e
dal “dream Team” Luisoni.
Da Senior a Junior
Werner Wilhelm passa il testimone del Gruppo al figlio Stefan
Il 1° gennaio 2012 il proprietario e fon-
10 Anni
datore del Gruppo, Werner Wilhelm,
Alla fine del 2002 Stefan Wilhelm entra a far
ha affidato la gestione operativa al
parte dell’organico dell’azienda, affrontando
figlio Stefan R. Wilhelm. Lui manterrà
tutte le tappe obbligatorie, iniziando infatti
il ruolo di Presidente del CdA conti-
quale consulente del personale, per divenire
nuando a dedicarsi alle sedi in Ticino e
negli anni direttore delle sedi di Vaduz e San
Svizzera Romanda, nonché a progetti
Gallo.
Recruiting
Quadri intermedi e specialisti
Lugano
particolari.
Il futuro
33 Anni
Il passaggio è avvenuto senza grande
Dall’acquisizione della “Personalberatung
clamore,
Fritz Müller” il 1. Gennaio 1979, Werner
negli ultimi anni il rispetto di clienti e colla-
Wilhelm
continuamente
boratori. Continuerà a curare la filosofia di
l’azienda attiva nei servizi di consulenza
successo dell’azienda. Altresì le consulenti
nell’ambito delle risorse umane. Oggi il
ed i consulenti del gruppo continueranno
Gruppo è presente in tutte le principali re-
ad assumersi la responsabilità del loro ruolo,
gioni economiche in Svizzera con un‘offerta
svolgendo gli incarichi in maniera affidabile,
completa per il reclutamento e la consulenza
seria e con molto impegno. A vantaggio dei
del personale. Con grande responsabilità
nostri clienti.
ha
ampliato
essendosi
Stefan
guadagnato
Selezione quadri e gestione della successione, Zurigo, San Gallo, Basilea, Berna, Vaduz
Quadri intermedi e specialisti
Zurigo, San Gallo
nei confronti del personale e dell’azienda ha
fatto divenire il marchio Wilhelm un‘entità
riconosciuta a livello nazionale.
Specialisti e dirigenti, posizioni temporanee e
fisse, Zurigo
Collaboratori specialisti e posizioni intermedie, San Gallo
Quadri intermedi e specialisti
Ginevra, Losanna
HR Consulting
Stefan Wilhelm, Werner Wilhelm
HR Consulting
Lugano, Zurigo, San Gallo
“OGNI UOMO È UN ABISSO: GIRA LA TESTA SE VI SI
GUARDA DENTRO”
Lugano · Zurigo · San Gallo · Vaduz
Georg Buechner, da “Woyzeck”
Basilea · Berna · Ginevra · Losanna
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