Guida pratica
L’attività dei servizi valanghe:
organizzazione, valutazione del pericolo locale
e documentazione
Istituto federale per
lo studio della neve
e delle valanghe SLF
Finalità della guida pratica
Questa guida pratica descrive gli elementi fondamentali concernenti l’organizzazione di un
servizio valanghe, il procedimento per valutare il grado di pericolo locale e la documentazione. Questo strumento si indirizza ai servizi valanghe dei Comuni, dei Cantoni e delle vie
di traffico. Per le società degli impianti di risalita si rimanda alle direttive delle Funivie
Svizzere “Obbligo di assicurare la sicurezza lungo le discese sportive sulla neve” cifre
116–118, edizione 2006.
Principi
I servizi valanghe hanno il compito di proteggere le persone da possibili effetti negativi
provocati dalle valanghe per mezzo di provvedimenti temporanei come ad es.:
sbarramenti, ordine di trattenersi in casa, evacuazioni ed eventualmente distacco artificiale di valanghe. Ciò può comprendere, a seconda delle caratteristiche del servizio
valanghe, zone abitate e / o vie di comunicazione, comprese le piste da sci di fondo marcate, i sentieri escursionistici invernali e i tracciati per ciaspole.
I servizi valanghe valutano il pericolo di valanghe a livello locale. La valutazione locale può
divergere rispetto a quella dei bollettini delle valanghe emessi dall’Istituto SNV. Le divergenze devono tuttavia essere motivate. Il rischio per persone e oggetti (infrastrutture)
deve essere determinato sulla base di valutazioni fatte a livello locale. In questo contesto
si deve tenere conto, se esiste, del Piano delle zone soggette a pericolo.
I provvedimenti sono da stabilire in funzione del rischio. In presenza di un determinato
grado di pericolo locale, a dipendenza degli eventi che potrebbero verificarsi, possono
essere opportuni dei provvedimenti di vario tipo. Questo significa ad esempio che in caso
di grado di pericolo di valanghe “molto forte”, non necessariamente bisogna sbarrare o,
rispettivamente, evacuare tutte le zone blu e rosse.
Le decisioni e i rispettivi provvedimenti adottati devono essere adeguatamente documentati e motivati. La documentazione rappresenta una componente importante del lavoro di
un servizio valanghe e persegue lo scopo principale di conservare nel tempo le
conoscenze e le esperienze acquisite.
Organizzazione
Le posizioni e i ruoli all’interno dell’organizzazione (eventualmente le modalità di partecipazione ad un comitato di crisi), nonché l’organizzazione interna e i compiti di un servizio
valanghe sono da stabilire con un regolamento particolare e / o un’ apposita lista dei compiti (v. “cahier des charges”allegato).
I servizi valanghe possono fornire raccomandazioni circa i provvedimenti da prendere (ad
esempio ai Comuni o ai servizi stradali), oppure provvedere direttamente alla messa in
atto degli stessi. Una persona responsabile (caposervizio o il suo sostituto) deve essere
raggiungibile in ogni momento. Si suggerisce di mettere a punto una struttura organizzativa che permetta di prendere collegialmente le decisioni operative, quali ad esempio:
sbarramenti e riaperture di accessi, distacco artificiale di valanghe in zone con potenziale
di danno. Sbarramenti urgenti di accessi devono per contro poter essere disposti da una
singola persona, che deve informare immediatamente il caposervizio o il suo sostituto.
Le modalità di comunicazione interna e verso l’esterno (ad esempio l’informazione riguardante i provvedimenti decisi) dev’essere regolamentata. I membri dei servizi valanghe
devono essere adeguatamente istruiti e costantemente aggiornati.
Indicazioni di base
Basi generali: Per i lavori di un servizio valanghe, tra le altre cose, è importante disporre
delle seguenti indicazioni e cognizioni di base:
– Corsi valanghivi: carte con i percorsi delle valanghe (delimitazione delle zone di
distacco, direzione delle valanghe) ed indicazioni sulle condizioni topografiche (ad es.,
per le zone di distacco: altitudine, esposizione, pendenza del terreno, topografia,
estensione; inoltre descrizione delle zone di scorrimento e di deposito
– Catasto delle valanghe: date degli eventi, dimensioni e tipo di valanghe, danni;
eventuale descrizione delle condizioni meteorologiche e dati nivometrici, cartine con la
delimitazione delle grosse valanghe documentate del passato
– Piani delle zone soggette a pericolo di valanghe / piani di zona
– Potenziali di danno / oggetti minacciati (in genere in base ai Piani delle zone soggette a
pericolo di valanghe / piani di zona: numero e tipo degli oggetti minacciati in zona blu e
rossa (edifici con / senza rinforzi); deve essere garantito l’aggiornamento dei dati, ad
esempio registrando progressivamente le nuove costruzioni
– Misure costruttive di protezione esistenti
Concetto e dispositivo di sicurezza: quale documento di base per i lavori di un servizio
valanghe si consiglia l’elaborazione di un concetto di sicurezza che contenga le seguenti
indicazioni:
– Basi generali: visione d’insieme della regione interessata (vedi sopra, compresi organigramma ed altro)
– Analisi della situazione: dati sulla meteorologia, sulla neve e sulle valanghe; inoltre: dati
delle stazioni automatiche oppure rilevati in campi di misura, osservazioni e previsioni
– Provvedimenti: sbarramenti (concetto e piani di sbarramento, ordine di restare in
casa) o evacuazioni (concetto e lista di evacuazione ), svolgimento e decorso delle operazioni (per es. sgombero della neve dalle strade dopo lo sbarramento)
– Distacco artificiale di valanghe (se del caso): definizione delle zone di distacco; sistemi
e punti di deflagrazione, sbarramenti, svolgimento e decorso delle operazioni (per es.
informazione prima dei brillamenti), punti d’esplosione criteri d’intervento
Una simile documentazione di base facilita l’attuazione pratica dei provvedimenti descritti
alle fasi 1–3 di questa guida pratica poiché definisce i dati da utilizzare e le soluzioni studiate, ad es. sotto forma di piani di sbarramento.
Procedimento per la valutazione del rischio
In generale la situazione sul fronte delle valanghe deve essere seguita dalle prime cadute
di neve in autunno fino allo scioglimento del manto nevoso in primavera. Durante i periodi non considerati critici è di regola sufficiente seguire in modo generico la situazione,
limitandosi a consultare le previsioni del tempo e i bollettini delle valanghe.
Se è previsto un aumento del pericolo e durante i periodi di elevato pericolo di valanghe,
le osservazioni e la raccolta di dati devono essere intensificati. Questo momento dipende
dalle circostanze locali, ad esempio a partire dal grado di pericolo 3 ”marcato”, oppure 4
“forte”, o dall’emissione di un pre-allarme. A questo punto devono essere organizzate
riunioni o conferenze telefoniche con lo scopo di valutare la situazione.
Seguendo un approccio reiterato devono essere eseguite le seguenti operazioni:
– fase 1: raccolta dei dati ed analisi della situazione (tenendo conto delle previsioni);
– fase 2: valutazione del rischio per le persone e i diversi oggetti
– fase 3: provvedimenti e revoca degli stessi.
Fase 1: raccolta dei dati e analisi della situazione
Sono da rilevare i dati meteorologici e nivometrici della regione come pure le previsioni.
Se le condizioni di visibilità lo permettono, sono auspicabili osservazioni specifiche,
per es. riguardo all’attività valanghiva. Al termine della fase 1 deve essere eseguita una
valutazione del pericolo incombente allo scopo di decidere se sono necessare ulteriori
iniziative.
Informazioni di base
Pre-allarme
Dettagli
Previsione neve e valanghe
Bollettino valanghe (nazionale/regionale)
Capitoli: situazione generale, evoluzione a
breve termine, grado di pericolo al
momento attuale
Carta della stabilità del manto nevoso
Dati e osservazioni della regione
Neve fresca e altezza totale della neve
Dettagli
Neve fresca (risp. precipitazioni in mm)
Somma della neve fresca caduta durante la
nevicata
Altezza del manto nevoso attuale e prima
della nevicata (incremento dello spessore)
Quantità di neve fresca alle diverse quote
Arco temporale p. es. 12h, 24h, 3giorni;
ev. altitudine del limite della neve
Distribuzione della neve sul terreno (per es.
rilevamenti tramite aste graduate)
Vento
Direzione, intensità media, ev. raffiche:
valori attuali (durata) ed evoluzione
A quote differenti
Osservazioni sul trasporto di neve
Temperature / Irraggiamento
Temperatura dell’aria e della neve: valori
attuali ed evoluzione
Misure effettuate alle diverse quote
Manto nevoso
Indicazioni sulla struttura e la presenza di
strati deboli (profili stratigrafici)
Osservazioni: ad es. rumori sordi
(“Wumm”); condizioni primaverili: infiltrazioni di acqua, crosta di rigelo
Attività valanghiva
Valanghe spontanee o artificiali: ora e
luogo, esposizione e pendenza della zona di
distacco, tipo, volume, numero
Volume: tenere conto degli eventi dell’inverno nello stesso corso valanghivo; “Valanghe indicatrici”; Esplosioni senza esito
Ev. informazioni da servizi valanghe vicini
Dati, osservazioni, attività valanghiva ed
eventuali provvedimenti.
Scambio di opinioni
Previsioni per le prossime ore
Bollettino meteorologico
Dettagli
Precipitazioni di neve, vento e temperatura
Bollettino meteo per le Alpi, immagini radar
Bollettino valanghe (nazionale / regionale)
Evoluzione del pericolo di valanghe
Grado di pericolo
Previsione sulle precipitazioni nevose
Entità e limite altimetrico delle nevicate
Tener conto dell’arco temporale
Previsioni sull’andamento del vento
Direzione ed intensità media
Previsioni temperatura dell’aria
Valori, evoluzione
Condizioni primaverili: evoluzione diurna
Conclusioni
Valutazione personale del grado di pericolo
Dettagli
Valutazione del rischio necessaria:
Si (→ fase 2); No (definire il momento della
prossima valutazione, eventuale messa in
atto di provvedimenti preventivi come per
es. distacchi artificiali di valanghe)
Valutare il grado di pericolo (compresi la
probabilità di distacchi, dimensioni, numero e tipo di valanghe, ecc.); evoluzione
del pericolo di valanghe (rispetto all’ultima
valutazione e in prospettiva futura)
Fase 2:
valutazione del rischio per persone e oggetti
Deve essere valutato il rischio per persone e oggetti derivante dai corsi valanghivi ritenuti
critici. I dati e le osservazioni effettuate durante la fase 1 devono essere interpretati in
funzione della problematica specifica, compresa una stima delle dimensioni delle possibili
valanghe. In tale contesto si devono considerare pure le condizioni topografiche, le valanghe osservate durante l’inverno nei corsi valanghivi ritenuti critici e l’efficacia delle
opere di protezione presenti. La valutazione del rischio per le persone e per gli oggetti può
avvenire per un singolo corso valanghivo oppure, per esempio nel caso una via di comunicazione, per un settore che comprende diverse valanghe.
Dati / osservazioni
Topografia del corso valanghivo
Dettagli
Caratteristiche della zona di distacco e della
zona di scorrimento
Per es.: zona di distacco > 35°, esposta al
vento; zona di scorrimento caratterizzata da
un canalone rugoso
Attività valanghiva
Distacchi attuali e durante l’inverno; esito
delle azioni di distacco artificiale di valanghe
Per es.: la metà dell’area di distacco è già
scaricata, zona di scorrimento già livellata
dalla caduta di valanghe precedenti
Efficacia delle opere di premunizione
Nella zona di distacco o in quella di deposito ed accumulo
Per es.: opere di trattenuta o terrapieni già
colmi di neve
Dati / osservazioni
Dati e previsioni meteo e nivometriche
Dettagli
Situazione della neve nelle zone di distacco
e di scorrimento. Cos’è cambiato rispetto
alla fase 1 (per es.: più neve accumulata dal
vento nelle zone di distacco)?
Confronto con i dati empirici e le esperienze
del passato, risp. con i valori critici: per es.
somma della neve fresca (in combinazione
con vento, temperatura e manto nevoso)
Conclusioni
Rischio
Dettagli
Distacco di una valanga che provoca danni:
da poco ad assai probabile (→ fase 3);
improbabile (definire il momento della
prossima valutazione)
Tenere conto dell’eventualità di grossi
eventi piuttosto rari (→ Piano delle zone
soggette a pericolo e catasto delle
valanghe)
Fase 3: provvedimenti e revoca degli stessi
Sulla base del rischio si deve decidere se e quando devono essere messi in atto dei provvedimenti, rispettivamente quando questi devono essere revocati (per es. sbarramenti,
ordine di restare nelle abitazioni, evacuazione). Può essere utile prestabilire dei provvedimenti da adottare in funzione di determinati scenari. Occorre pure decidere se è
necessario procedere al distacco artificiale.
Provvedimenti
Sbarramenti
Restare in casa
Evacuazione
Decisione (o suggerimento)
Si: quali zone e quali edifici sono
interessati;
No
Osservazioni
Sbarramenti: quando?, dove?
Revoca delle misure (fine
dell’allarme): quando?
Distacco artificiale di
valanghe
Si: in quali corsi valanghivi
No
Sistemi d’esplosione impiegati,
sbarramenti, definizione della
sequenza delle zone di distacco
e localizzazione dei punti
d’esplosione
Se necessario: esplosioni test
Ulteriori provvedimenti Definire il momento della prossima valutazione; Eventualmente voli di ricognizione,
profilo stratigrafico nevosa
Documentazione
Dati, osservazioni così come decisioni e provvedimenti intrapresi devono essere
documentati. Questo vale per tutte le fasi rappresentate, anche se comunque la documentazione riguardante le fasi 2 e 3 può anche essere riassunta. Questo implica comunque che
le decisioni e i provvedimenti devono essere motivati e documentati.
La documentazione comprende inoltre la redazione di un verbale degli interventi che prevedono il distacco artificiale di valanghe tramite cariche esplosive, la contabilizzazione
delle cariche utilizzate e l’aggiornamento del catasto delle valanghe.
Possibilità di documentazione
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stampe da applicazioni InfoManager (per es. tabelle riassuntive, evoluzione);
compilare tabelle, liste di controllo o schemi decisionali;
descrizione scritta della situazione, tenere un diario;
per la documentazione online, vedi formulari in www.ifkis.ch, www.sils-ch.ch
L’attività di un servizio valanghe
Lista dei compiti per l’elaborazione di un “cahier des charges”
I punti seguenti devono essere regolamentati e descritti:
1. Scopo
2. Descrizione della regione
• Perimetro generale
• Corsi valanghivi specifici
• Zone abitate, vie di comunicazione, piste di discesa e di fondo ecc. nella regione
3. Compiti
• Raccogliere i dati, seguire l’evolvere della situazione valanghiva
• Trasmettere i dati e le osservazioni
• Tenere aggiornato un catasto degli eventi
• Garantire costantemente la prontezza d’intervento
• Gestione e manutenzione del materiale
• Riunioni regolari
• Raccomandare o mettere in atto provvedimenti di sicurezza idonei
• Informare le autorità, la popolazione ed i media
• Collaborare con le organizzazioni di ricerca e di soccorso
• Istruirsi ed aggiornarsi regolarmente
• Occuparsi della documentazione
4. Organizzazione
• Composizione ed organigramma del servizio valanghe, nomina dei membri e
definizione della durata del mandato
• Ripartizione nelle diverse funzioni come per es. direzione,
osservazioni, emanazione di comunicati e allarmi, trasmissione, informazione, contatti
con l’opinione pubblica e i media, distacco artificiale di valanghe, sbarramementi,
evacuazione e assistenza, servizi sanitari e di pronto intervento
• Definizione dei contatti con altre organizzazioni
5. Responsabilità e competenze
• Responsabilità e competenze dei singoli membri
• Responsabilità e competenze dei responsabili
6. Responsabilità civile – copertura assicurativa
• Responsabilità civile per i membri del servizio valanghe
7. Costi e finanziamento
• Costi riguardanti il materiale e il personale e relativo finanziamento
8. Validità
• Entrata in vigore
• Durata del periodo di validità
Tratto da: Eidg. Institut für Schnee- und Lawinenforschung SLF Davos, 2002: Interkantonales Frühwarn- und Kriseninformationssystem IFKIS. Schlussbericht, 99 S.
Bibliografia consultabile, links
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Eidg. Institut für Schnee- und Lawinenforschung SLF, Davos, 2002: Interkantonales
Frühwarn- und Kriseninformationssystem IFKIS. Schlussbericht. 99 S.
(www.slf.ch/lwr/risikomanagement/ifkis_schlussbericht)
documentazione distribuita durante i corsi valanghe SNV
Schweizer, J., 2006: Lawinen und Recht. Proceedings zum Internationalen Seminar
vom 6.–9. November 2005. Davos, Eidg. Institut für Schnee- und Lawinenforschung
SLF. 172 S.
www.sils-ch.ch
www.ifkis.ch
www.umwelt-schweiz.ch/naturgefahren
www.slf.ch
Impressum
Editori: Schweizerische Interessengemeinschaft Lawinenwarnsysteme (SILS). WSL, Istituto federale per lo studio della neve e delle
valanghe SLF Davos. Uffico Federale dell’Ambiente (UFAM); l’UFAM
è un Ufficio federale del DATEC (Dipartimento dell’Ambiente, dei
Trasporti, dell’Energia e delle Comunicazioni; 2007.
Autori: Lukas Stoffel, Jürg Schweizer, WSL, Istituto federale per lo
studio della neve e delle valanghe SLF Davos.
Accompagnamento SILS: Reto Baumann, Heinrich Buri, François
Dufour, Pierre-Alain Sierro, Hanspeter Hefti, Martin Hepting, Jörg
Kindschi, Ferdi Pfammatter, Ruedi Rhyner
Revisione critica del testo: Hans-Kaspar Stiffler, Willy Werlen,
Jakob Rhyner
Photos: Distacco artificiale mediante elicottero (Valle della Sionne),
orlo di distacco di una valanga (sopra il lago di Davos)
Citazione: Stoffel, L.; Schweizer, J., 2007: Guida pratica. L’attività dei
servizi valanghe: organizzazione, valutazione del pericolo locale
e documentazione. Münster, Schweizerische Interessengemeinschaft Lawinenwarnsysteme (SILS); Davos, WSL, Istituto federale
per lo studio della neve e delle valanghe SLF; Berne, Ufficio
federale dell’ambiente (UFAM). 8 p.
Traduzione: Fulvio Giudici, Vito Rossi
Maquette: Sandra Gurzeler, WSL
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