c es tate 2014 r o maye r u u una vacanza da ascoltare traccia 1 monte bianco traccia 2 val ferret traccia 3 val veny traccia 4 checrouit traccia 5centro storico e borghi va l L E d ’ a o s ta - i ta l i a courmayeurmontblanc .it Ascolta Courmayeur con L’Orage Chi vive in montagna impara, fin da piccolo, ad “ascoltare il silenzio”: non l’assenza di suoni, ma il vibrante sussurro della natura in alta quota, che sembra contenere in sé tutte le melodie del mondo. Lo stesso silenzio che ha nutrito l’immaginazione musicale di Alberto Visconti, frontman e cantante de L’Orage, cresciuto ai piedi del Monte Bianco. Il “rock delle montagne”, cifra stilistica della band, nasce a Courmayeur, tra le vette più alte d’Europa: una terra sospesa tra Italia, Francia e Svizzera, dove l’etnofolk alpino e la musica tradizionale si arricchiscono di sonorità internazionali. Da questa profonda sintonia nasce l’idea di associare il Comune di Courmayeur e L’Orage in un ambizioso progetto, capace di promuovere un territorio unico come la musica che ispira. Una collaborazione avviata nel 2013, già sfociata in una serie di concerti e iniziative, come il trekking musicale organizzato in Val Ferret e Val Veny, e che prosegue nel 2014, anche attraverso questa pubblicazione. In pochi anni Alberto Visconti, i fratelli polistrumentisti Rémy e Vincent Boniface, il bassista Stefano Trieste, il chitarrista Memo Crestani, il percussionista Rick Murray e il batterista Florian Bua hanno conquistato pubblico e critica. La vittoria assoluta a Musicultura 2012, un concerto con Francesco De Gregori e un contratto con la Sony hanno aperto loro la strada verso la notorietà. L’Orage affonda saldamente le sue radici nella musica tradizionale, indispensabile base d’appoggio per potersi proiettare lontano, aprendosi a molteplici contaminazioni artistiche: un approccio che ricorda il modo in cui Courmayeur vive la propria identità di frontiera, luogo dove convivono un importante patrimonio culturale e storico e un carattere improntato all’accoglienza e all’internazionalità.Vi invitiamo perciò a tendere l’orecchio per “ascoltare il silenzio” della montagna, ma anche per lasciarvi guidare dalle note e dalle parole de L’Orage, che vi accompagneranno in questo viaggio alla scoperta di Courmayeur. Fabrizia Derriard Sindaco di Courmayeur Monte Bianco Io sotto il Monte Bianco ci sono cresciuto, l’ho visto tutte le mattine per anni, uscendo di casa per andare a scuola. Certe mattine la luce dell’alba lo colora di un rosa incredibile. Altre volte invece lo vedi spuntare tra nuvole tempestose, e ti auguri che non ci sia nessuno lassù. Quando torno da qualche concerto e lo vedo da lontano la sua cima maestosa mi comunica che casa mia è vicina. Il Monte Bianco è al tempo stesso una meraviglia della natura e un monumento alla tenacia dell’uomo. Sulle sue pendici di granito si è svolta la storia dell’alpinismo. Quante storie, quanti uomini eroici hanno dimostrato il loro valore lassù. Quanti purtroppo ci sono rimasti. Crescere sotto un simbolo così potente ha influenzato me e gli altri membri de L’Orage. La sua mole immensa ci ha insegnato quanto siamo piccoli, le storie degli uomini straordinari che si sono cimentati sulle sue pareti, invece, ci hanno insegnato a essere tenaci, a non mollare mai, a credere che si possano compiere imprese che gli altri reputavano impossibili. È come un palcoscenico immenso dove si sono realizzati tanti destini. Dentro al Museo Alpino Duca degli Abruzzi di Courmayeur ci sono molte testimonianze dell’epoca eroica dell’alpinismo. Queste storie ci hanno ispirato nella composizione della canzone Skyline, che abbiamo scritto assieme alla cantante Naïf Hérin appositamente per la 22esima edizione dei Piolets d’Or, il premio internazionale dell’Alpinismo che si svolge ogni anno a Courmayeur e Chamonix.Volevamo raccontare qualcosa a proposito delle vite e dei cuori di questi uomini comuni che confrontandosi con la montagna si sono trasformati, per un attimo, in giganti. Però la cosa che mi ha colpito di più è un graffito che ho letto all’interno della “capanna Gervasutti”, un vecchio bivacco alpino che era posizionato sotto le Grandes Jorasses. Oggi è stata sostituita da una struttura più moderna, e quella precedente è esposta al museo. Ebbene, entrando dentro per scattare qualche foto, ho letto, inciso su una delle pareti: “Alessandro e Marta qui fecero l’amore”. Davvero il massiccio del Monte Bianco è un posto creato per le emozioni forti! Alberto Visconti Da ascoltare Skyline Sì che lo sa come stare nel tempo e al passo / che il passo è già passato da tempo e il tempo davanti il tempo davanti è immenso / Immenso il cammino gli si para di fronte / e in fronte il sudore ogni goccia è una perla / essenza preziosa e solo il cuore gli rinnova la fonte / E in alto spunta spacca il cielo la punta è roccia è ghiaccio a lui gli trema il coraggio / e stringe, e stenta, ma le grida si vedrà chi la spunta / e quel mattino lui sfidò / da solo la montagna e ha funzionato! La montagna e l’immenso han tremato! C’est la force de mes bras / de mes jambes la douleur / de mes mains la prudence / de mon coeur la valeur / de mes yeux le bonheur / je cherche mon skyline / j’ai envie de toucher le ciel / de rejoindre la frontière entre paradis et enfer / “L’alpiniste est un homme qui conduit son corps là où, un jour, ses yeux ont regardé” Clicca qui per vedere il video e ascoltare il brano! Il sapore dell’avventura, il gusto della sfida, l’ebbrezza del limite: le emozioni che regala l’alpinismo sono state scoperte per la prima volta sul Monte Bianco. Capitale italiana dell’escursionismo di alta montagna, Courmayeur ospita la più antica Società delle Guide Alpine, nata intorno al 1850, la seconda al mondo dopo quella di Chamonix. Dalla prima conquista dei 4.810 m del Tetto d’Europa agli ultimi exploit alpinistici, il Monte Bianco continua ad essere una meta agognata per tutti gli appassionati di montagna. Sulle sue pareti e vette sono state scritte tantissime pagine di storia dell’alpinismo, e tante ancora seguiranno. Le Funivie del Monte Bianco, che portano da La Palud, a pochi km da Courmayeur, fino al Rifugio Torino (3.375 metri), offrono una prospettiva vertiginosa e panoramica sul massiccio: lo sguardo si sofferma ora sulla verticalità delle pareti, ora sulla prospettiva orizzontale del panorama che si apre alla vista. ALP INIS MO La catena del Monte Bianco offre ascensioni di ogni tipo, per esperti e neofiti: La Società delle Guide Alpine di Courmayeur organizza vere e proprie spedizioni, di uno o più giorni, nel cuore del Monte Bianco. Per chi vuole sperimentare l’ebbrezza di salire sulla cima del Monte Bianco, le Guide di Courmayeur organizzano il Raid del Monte Bianco, un programma che permette di affrontare la salita in vetta grazie ad un percorso specifico e progressivo di allenamento e acclimatamento. Per chi cerca invece una gita da concludere in giornata, è pronto un menù che comprende Tour Ronde, Aiguille d’Entrèves, Arête des Cosmiques, Traversata Midi Plan, nco fu ni vi E mon te biA Nessuna esagerazione: basta salire a bordo delle cabine delle Funivie Monte Bianco per capire come mai venga chiamata “L’Ottava meraviglia del mondo”. Dalla partenza, a La Palud (1.370 m), all’arrivo, al Rifugio Torino (3.375 m), è un susseguirsi continuo di scorci vertiginosi, panoramiche sulle Alpi, paesaggi mozzafiato. Si passa dalle verdi vallate sopra Courmayeur alle vette innevate, ai ghiacciai dalle sfumature azzurre e violette, ai picchi rocciosi. La funivia è la porta d’accesso per alcuni tra i tesori più inestimabili del Bianco. In cinque minuti le cabine portano alla prima stazione, il Pavillon du Mont Fréty, a 2.173 metri di altitudine, dove si trovano il ristorante Pavillon con terrazza panoramica, il giardino botanico alpino Saussurea, il più alto d’Europa, la mostra permanente dei cristalli del Monte Bianco e un’attrezzata rete di sentieri. Salendo alla seconda stazione si trova il rifugio Torino, punto di partenza per numerosi percorsi alpinistici diretti al Monte Bianco. Dalla magnifica terrazza attrezzata, facilmente accessibile grazie alla nuova scala ammodernata, si può godere di una vista a 360° su tutto l’arco alpino: da qui è possibile ammirare perfino il Monte Rosa, il Cervino e il Gran Paradiso. stazione, Punta Helbronner, è attualmente chiusa per i lavori di realizzazione della nuova Funivia: si tratta del cantiere più alto d’Europa. Il nuovo impianto, pronto nel 2015, sarà una vera e propria sfida di ingegneria estrema: tutto in vetro e acciaio, sarà dotato di cabine circolari e trasparenti, che ruoteranno su se stesse per garantire una visione a 360° di tutte le zone attraversate. Le stazioni saranno dotate di sale multimediali, servizi turistici e, al Pavillon, anche di un ristorante panoramico. Ai 3.462 metri di Punta Helbronner sarà costruita una terrazza circolare di 14 metri di diametro, dalla quale si godrà di una vista mozzafiato sulla vetta del Bianco, sul Dente del Gigante, sulle Grandes Jorasses e sulla straordinaria Vallée Blanche. La terza Dente del Gigante e Aiguille du Rochefort. Tra le proposte più impegnative, ci sono varie vie classiche di prestigio, come l’Aiguille de Bionassay e Les Grandes Jorasses, oppure le creste più spettacolari, come la Cresta dell’Innominata, la Cresta di Peuterey, la Cresta sud dell’Aiguille Noire, la Cresta des Hirondelles alle Grandes Jorasses, la Traversata delle Aiguille di Chamonix e la Traversata delle Aiguille du Diable, o ancora le grandi pareti, per alpinisti esperti, come il Pilastro Rosso del Brouillard, il Pilone Centrale, il Pilier Gervasutti al Mont Blanc du Tacul e lo Sperone Walker sulla parete Nord delle Grandes Jorasses. GIARD INO BOTAN ICO RIFU GIO TOR INO E SEN TIE RO DEI GIG AN TI Il giardino botanico Saussurea è il giardino alpino più alto d’Europa, i suoi 7.000 metri quadrati accolgono la flora alpina tipica del Monte Bianco. L’oasi è raggiungibile con le Funivie Monte Bianco, scendendo alla prima stazione, al Pavillon du Mont Fréty, oppure a piedi, attraverso un sentiero che da La Palud in circa 2 ore porta al Pavillon. Il giardino ospita circa 800 diverse specie vegetali, ed è appositamente studiato per illustrare gli ambienti tipici delle varie zone montane. Da non perdere la fioritura, che inizia a luglio. Un facile sentiero panoramico, il Sentiero dei Giganti, sostituisce la vecchia scalinata che porta dalla stazione della Funivia del rifugio Torino Vecchio alla terrazza del rifugio Torino Nuovo. Allestito con pannelli informativi, insegna a riconoscere le montagne circostanti, approfondendone anche la storia geologica. VOLI PANOR AMICI SUL MONT E BIANC O alla hangar di Entrèves, vicino ci isti sci nti pia im gli partenza de mici ora pan li vo i via il della Val Veny, prendono Bianco. Sorvolando in elicottero sul Monte vetta al Monte Bianco, in ghiacciai e cime si sale passando sul ghiacciaio per poi tornare indietro più lungo consente della Brenva. Un itinerario andes Jorasses, per poi di proseguire fino alle Gr tornare all’hangar. sorvolare la Val Ferret e Dall’ GO URM ET BLA NC DE MO RGE X ET DE LA SAL LE Non si può lasciare Courmayeur prima di avere assaggiato il Blanc de Morgex et de La Salle. Questo vino proviene da viti coltivate sulle pendici del Monte Bianco, fino a 1.200 metri di altitudine. Il vino viene prodotto da La Cave du vin blanc de Morgex et de La Salle, una cantina nata dall’incontro di quasi 100 produttori locali, che propone bianchi fermi, spumanti con metodo classico, vendemmie tardive e distillati. Assieme ad altre cooperative vinicole valdostane, la Cave ha istituito il consorzio “Quatremille mètres Vins d’Altitude”: il fiore all’occhiello è il Blanc de Morgex et de La Salle Metodo Classico Brut, Cuvée des Guides, che ha avuto l’onore di essere sciabolato, anzi “piccozzato”, sulla vetta del Monte Bianco, a 4.810 metri di quota, assieme alle guide di Courmayeur e del Cervino: un brindisi d’alta quota che ha suggellato un forte vincolo di amicizia e amore per la montagna. Val Ferret Il primo “trekking musicale” de L’Orage si è svolto in Val Ferret a luglio dello scorso anno, ed è stata una bella avventura. L’idea era quella di compiere un trekking di medio livello portandoci in spalla i nostri strumenti, in modo da poter suonare nei rifugi e nelle pause della camminata. Siamo saliti fino al rifugio Bonatti, dove abbiamo suonato per gli ospiti. Dopo aver trascorso una notte in tenda poco al di sopra del rifugio, nel Vallone di Malatrà, il mattino seguente abbiamo proseguito salendo fino al colle Entre Deux Sauts, scendendo nell’incontaminato vallone di Arminaz per poi risalire fino in vetta alla Tête de la Tronche. Infine siamo scesi al rifugio Bertone e, finalmente, a Courmayeur. Per intenderci, si tratta di un pezzo del percorso del Tor des Géants, la più dura competizione di trail running che si tenga su queste montagne. Facevamo maledettamente sul serio! All’altezza delle Grandes Jorasses incrociavamo escursionisti che scrutavano divertiti il nostro gruppo con gli strumenti legati allo zaino. Com’è buona abitudine in montagna, abbiamo salutato francesi, inglesi, giapponesi e gente di chissà quale altra nazionalità, magari impegnata a compiere il “Tour du Mont Blanc” che è considerato, a ragione, uno dei trekking più belli del mondo. La sera nel rifugio è stata splendida: l’ospitalità di Mara e dei suoi ragazzi, come sempre, ineccepibile, e la cucina deliziosa. Dopo cena, seduti vicino alla grande stufa di maiolica che troneggia nella sala grande del Bonatti, abbiamo suonato per gli ospiti del rifugio. Più tardi, nel Vallone di Malatrà dove avevamo montato il nostro piccolo attendamento, la luna e le stelle erano meravigliose come raramente capita di vedere nella vita. Ci siamo goduti quello spettacolo. Come obbedendo a un segnale, in un attimo in cui il silenzio della montagna pareva irreale, il nostro percussionista scozzese Ricky ha intonato, con suo fratello e suo nipote, “Where the times goes”. Si tratta di una canzone meravigliosa dei Fairport Convention, cantata nella versione originale dalla mitica Sandy Danny, ma, credetemi, non ho mai sentito una versione così bella come quella che i nostri tre amici scozzesi cantarono quella notte per noi. All’unisono, con le loro voci senza tempo, torbate come il whiskey della loro terra, intonarono “And who knows... where the times... goes...”. Alberto Visconti Da ascoltare Come una festa “Era come una festa / mi girava la testa e la lingua parlava da sola / e sembrava di fuoco / nella stanza i poeti perplessi restavano lì / con gli sguardi aggrottati e il sottile sospetto di essere stati beffati / Son rimasti di stucco coi bicchieri a mezz’aria / si sono proprio arrabbiati / però li avevo incantati / per un attimo almeno li avevo incantati”. Clicca qui per vedere il video e ascoltare il brano! La Val Ferret si offre alla vista come una dolce distesa verde, solcata dalla Dora di Ferret, che si affaccia sui ghiacciai dalle sfumature pastello. Questa splendida valle si stende ai piedi del Monte Bianco ed è la porta di Courmayeur verso la Svizzera. Rifugi, baite e piccoli borghi rappresentano al meglio la storia e i ricordi di questi luoghi incantati. Raggiungibile in estate con comode navette, è un punto di riferimento per gli amanti dello sport all’aria aperta. Si può scegliere di rilassarsi immersi nella natura, sulle sponde della Dora di Ferret, o di passeggiare da Planpincieux a Lavachey. T R E K K IN G IS M O A L P IN Bianco” si può raggiungere nte Mo tra uni alc latrà, Val Ferret ospita l’imbocco del vallone del Ma gio i percorsi più incantevoli di rifu il ta, e, a 2.025 metri di quo sentieri I i. Alp le del l’Alta olo del ang o tier sto que Bonatti, sempre sul sen segnali i e li nel . pan i nco ati, Bia cur nte lto mo Via 1 e del Tour del Mo regolari alli erv int a to bili sta visi è e gio ent rifu ilm fac nel 1998, il permettono Inaugurato e o ent ale tam ndi ien mo l’or a no fam ilita fac intitolato all’alpinista di i principali nte me vol age re ti. nge nat giu Bo rag di ed esploratore Walter ellenti piatti ena del rifugi, dove assaporare ecc Spettacolare la vista sulla cat almente ntu eve ed e ion stiche eri diz att tra la car del Monte Bianco, con le rifugio al re iva arr Per acciai, e re. ghi tta dei no e per tonalità verdi e azzurr 2, ci sono 198 nel ito tru cos e, ton Ber sulle Grandes Jorasses. partire da due possibili itinerari. Si può Val Ferret, Planpincieux, all’inizio della a tutti), tta (1,30 h di camminata ada do il ian iniz meravigliosa oppure dalla Val Sapin, in tutta la sua lunghezza la Superiore air Vill à alit loc la dal dosi sui so nen cor nte per Val Ferret, sempre ma sentiero un su ata min nco, cam Bia di h nte 0 (1,3 sentieri del Tour del Mo gio, tappa rifu l Da ). ido metri rip 61 più ’ (2.0 po na un si arriva al rifugio Ele della Valle 1 ero num ario Via len lta mil l’A sul a del sia si affacci nte Bianco, di quota), che Mo del r Tou o del sol ta che dis a e , ost d’A ghiacciaio di Pré de Bar le. Da abi ggi are bile ngi imp è giu ma rag o, ora zer pan il un’ora dal confine sviz osservare no sso po si re off tra gio des a rifu a Il . istr sin attraverso il Col Ferret il Bianco e il Mont l’Aiguille Noire du Peuterey, un’ampia panoramica verso il Dente del ti, elli sat ari Ferret col tta Val la spe i ta suo tut i Dolent, les Jorasses, es, il Mont ass Jor es and y. Gr Ven le e, Val in ant Gig fino al Col de la Seigne Brenva. la del iaio acc ghi il e t, len Do nata sul Attraverso la famosa “balco La Attraversando PES CA SPO RTI VA MTB Alcuni degli itinerari più affascinanti possono e in sella ad una essere percorsi anch ucono, attraverso la mountain bike e cond l du Grand Ferret, Val Ferret, fino al Co ngere poi ai rifugi al Col Malatrà, per giu al rifugio Elena. è Bertone e Bonatti o che il panoramico possibile effettuare an rni del Tour du Mont percorso di cinque gio . da istruttori qualificati Blanc, accompagnati La riserva di pesc a Val Ferret Fish ing Club, a Lavachey , in Val Ferret, si estende per 10 chilometri, ed è ricca di trote marmorat e, fario, iridee e salmerini. è possibile pesc are con le vari e tecniche, sia spinning ch e mosca, e quel la al tocco. Possibilità di no leggiare l’attrezz atura e di acquistare esche e materia le. EQ U ITA ZI O N E Il centro equestre estivo di Planpincieux offre proposte di ogni genere, dalle lezioni per i principianti al cosiddetto “battesimo della sella”, fino a percorsi più impegnativi per gli esperti. GOUR MET PICCO LI FRUTT I è come un piccolo pr emio, un regalo da cogliere al volo e da assaporare mentre si passeggia: una fra golina di bosco, un mirtillo profumato, un lam pone succoso. La Va l Ferret è ricca di queste sorp rese, basta aprire be ne gli occhi ed essere pronti a scorgere, nel verd e, i colori brillanti dei piccoli frutti. A volte si tro vano ai lati del sentiero, altre volte bisogna inoltr ar si un po’ di più nei boschi. Non sorprende il fatto che i frutti di bosco siano al ce ntro di molte ricet te locali, soprattutto nell’am bito dei dolci: acco m pagnano panne cotte, torte, gelati, millefoglie, m a anche formaggi e piatti a base di carne. Uno dei modi migliori per gustar e queste dolci sorp re se della natura è preparare una gustosa marm ellata oppure al naturale con la “b rossa” … GO LF Il Golf Club Courmayeur et Grandes Jorasses è sede di prestigiose gare a livello internazionale. Il complesso, aperto da giugno ad ottobre, è dotato di un campo a nove buche su un percorso di 2.690 metri con doppie partenze, driving range, pitching green, putting green. Dispone di una club-house con spogliatoi, bar, ristorante, buvette, deposito sacche e pro-shop. EVE NTO TOR DES GEA NTS Dal 7 al 14 settembre 2014 parte la grande ® avventura del Tor des Géants , l’endurance trail più duro e difficile del mondo, giunto alla quinta edizione. Si tratta di un anello di 330 km, con 24.000 metri di dislivello positivo, che abbraccia l’intera Valle d’Aosta. Courmayeur ogni anno ha l’onore di accogliere la partenza e l’arrivo dei partecipanti, 700 atleti provenienti dai cinque continenti, che hanno una settimana di tempo per concludere la gara. Il percorso segue il tracciato delle due Alte Vie valdostane, quindi i trailer attraversano anche le due splendide vallate laterali di Courmayeur : la Val Ferret e la Val Veny. In dirittura di arrivo, superato il Col del Malatrà, uno dei passaggi critici della gara, gli atleti raggiungono prima il Bonatti (uno dei punti ristoro della gara) e poi il Bertone (punto acqua). Davanti a loro, il massiccio del Monte Bianco in tutta la sua magnificenza, tra pareti verticali e ghiacciai. Arrivati ai due rifugi, gli atleti sono accolti e rifocillati, in attesa di ripartire per Courmayeur, ambito traguardo della loro avventura. Val Veny L’Orage ha un rapporto speciale con la Val Veny, che è la vallata più aspra e selvaggia di Courmayeur, e forse più misteriosa e carica di magia. Non credo sia un caso se, proprio nel suo cuore, nel bosco del Peuterey, si svolga Celtica, il grande festival di musica, danze e cultura celtica che ormai da tanti anni porta a Courmayeur appassionati da tutto il mondo. In Val Veny abbiamo girato il nostro ultimo videoclip, dal titolo “A Loreley”, abbinato all’omonima canzone che potete trovare nel nostro ultimo album. La zona che abbiamo scelto è stata quella che si trova proprio in fondo alla Valle, intorno al Lago Combal e ai laghetti del Miage. Abbiamo girato il video a settembre, e in quella stagione la Val Veny è un trionfo di colori, che vanno dal verde abbagliante dell’acqua del lago al rosso degli alberi. è stato incredibile, dovunque puntassimo la telecamera inquadravamo scorci stupendi.Vi consiglio di cercare su YouTube il videoclip ma, soprattutto, di farvi un giro al Combal a settembre! Là troverete la Cabane du Cobal, un antico ristoro da poco ristrutturato, dove la qualità del cibo è tale che, insieme al paesaggio, vale davvero la passeggiata. E poi è il punto di partenza per molte altre passeggiate, come quella che porta al rifugio Elisabetta, una delle vere “classiche” dell’estate a Courmayeur. Scendendo, verso sera, potreste fare come abbiamo fatto noi, invece di arrivare fino in centro, potete salire la stradina che dalla valle principale vi porta al Pré de Pascal, un luogo magico abbarbicato su una “spalla” del Mont Chétif. Da lì si gode di una splendida vista sul massiccio del Bianco e sui suoi ghiacciai. Qui si possono mangiare funghi veramente speciali, anche se, a dirla tutta, la cosa che noi ricordiamo meglio è il génépy! Alberto Visconti Da ascoltare A Loreley Lungo il fiume che taglia il confine francese/ tra le valli più belle, le pianure più estese / esisteva un villaggio che adesso è memoria / ed è qui che incomincia questa mia storia. Clicca qui per vedere il video e ascoltare il brano! Una vallata incontaminata e ricca di fascino, decantata perfino da Giosuè Carducci: la Val Veny, si estende da Entrèves fino al Col de la Seigne, al confine con la Francia, e offre uno scorcio naturale sul Monte Bianco, sui ghiacciai della Brenva e del Miage e su alcune delle più spettacolari cime del massiccio: l’Aiguille Noire du Peuterey, le Dames Anglaises, l’Aiguilles des Glaciers. D’estate è il luogo ideale per passeggiate suggestive, a piedi o in mountain bike. Questa vallata, più selvaggia della sua speculare, la Val Ferret, custodisce molti tesori naturali e geologici, da conoscere con calma, nel silenzio della natura incontaminata. T R E K K IN G le belle escursioni che si possono e si può fare in Val Veny: da La Visaill gio raggiungere in due ore il rifu odo com un o ers rav att Elisabetta un sentiero escursionistico con do ten dislivello di circa 500 mt. Par acc il biv o dal rifugio, si raggiungono acciai Hess, sospeso tra i due ghi elettes, e della Lex Blanche e Des Ech gne, dove l’affascinante Col de La Sei ermette sono ancora presenti le cas ria, teatro militari, un luogo ricco di sto nta e di esercitazioni negli anni tre ito erc passaggio strategico per l’es Tante conflitto italiano durante il secondo minato dalla mondiale. Il paesaggio è do Pyramides sagoma inconfondibile delle calcare Calcaires, un’isola di puro i, vicino che spicca nel panorama. Qu trova la al confine con la Francia, si dazione Casermetta, gestita da Fon aperta al Montagna sicura, d’estate oratori, corsi pubblico, al quale offre lab ino. Il luogo e seminari sul paesaggio alp meraviglie ideale in cui avvicinarsi alle faunistiche naturalistiche, geologiche e della vallata. PA SSE G G I AT E La Val Veny è l’ideale per bre vi passeggiate da assaporar e con un approccio slow e rigenerante. Itinerario imperdibile è quello che porta da La Visaille alla spettaco lare morena del ghiacciaio del Miage, che ospita alcuni laghetti glaciali dal le acque color turchese. Da non perdere la visita al santuario Notre-Dame de la Guérison, luogo dove tradizionalm ente si offrivano ex voto per ringraziare la Vergine Maria della protezione offerta durante i tentativi di risalita del Mo nte Bianco o l’attraversamento dei val ichi. FER RATE Per MTB re il Rifugio Elisabetta può prende nhill dow in via una splendida discesa io cch spe do lo nel cuore della Val Veny, toccan il Lago del Miage. do ran sfio e al mb d’acqua del Co te, ma impegnativo, Un altro percorso interessan a, seguendo, da è quello che porta alla Zerott la Val Veny. Courmayeur, le indicazioni per Dal sperimentare un livello di difficoltà intermedio tra le escursioni e l’alpinismo ci si può mettere alla prova sulle vie e i sentieri ferrati, attrezzati con cavi metallici, scalette, passerelle di legno e ponti sospesi. Tra questi ci sono i sentieri attrezzati del Mont de la Brenva, le vie ferrate al bivacco Borelli e al rifugio Monzino, la via ferrata del Bicentenario al Mont Chétif. EV ENTO C ELT I C A Nella GO UR ME T GÉ NÉ PY Tra le morene, a quote prossime a quelle dei ghiacciai perenni, nell’ambiente incontaminato della Val Veny, crescono spontaneamente le varietà di génépy utilizzate per l’omonimo celebre e profumato liquore alpino, dal sapore deciso e dalle note proprietà terapeutiche. Un elisir balsamico che si ottiene facendo macerare in alcool, per diversi giorni, le piantine raccolte e selezionate con pazienza ed essiccate al sole. Ottimo digestivo, si accompagna perfettamente alla cucina locale. piana del Peuterey, vicino all’omonimo villaggio, si trova un bosco “fatato”: la facilità di accesso e il terreno pianeggiante ne fanno una meta ideale per tranquille passeggiate. Tutti gli anni qui si svolge Celtica, festival internazionale di arte, cultura e musica celtica. La manifestazione, creata nel 1997 dall’associazione Clan Grande Orsa, offre un fitto programma di concerti, spettacoli, animazioni, attività, conferenze, laboratori e un mercatino artigianale. Artisti da ogni parte del mondo si danno appuntamento qui: per tre giorni, dall’alba a notte fonda, nel bosco, si accende la magia di una grande kermesse popolata di bardi, druidi, scozzesi in kilt, arcieri e altre figure appartenenti alla storia o al mito. Il motto di Celtica è “Qui non ci sono estranei, solo amici che non abbiamo ancora incontrato”. Appuntamento dal 3 al 6 luglio 2014. Checrouit Nell’ambito della nostra collaborazione con il Comune di Courmayeur, ci capita di suonare in situazioni piuttosto distanti da quelle abituali, da sala da concerto. Un giorno di agosto dell’anno scorso, per esempio, è squillato il telefono: erano gli amici di Courmayeur, con una richiesta sorprendente: “Ragazzi abbiamo un gruppo di blogger del Blog Tour #scopricourmayeur qui con noi, perché non venite su a suonare? Vi abbiamo lasciato dei biglietti alla partenza dell’ovovia di Dolonne”. Era abbastanza buffo ritrovarsi in un abitacolo dove di solito si entra armati di sci e scarponi con i nostri strumenti al seguito, così abbiamo deciso di testarli. è stata una vera sorpresa, l’acustica nell’ovovia che da Dolonne porta a Checrouit è veramente ottima, e così abbiamo cantato e suonato un paio di canzoni prima di arrivare al Plan Checrouit. Una volta sfoderati gli strumenti dalle loro custodie è sempre un dispiacere rimetterli dentro, quindi abbiamo continuato a suonare lungo la breve passeggiata che dall’arrivo della funivia porta alla partenza della seggiovia della Maison Vieille, e poi, visto che non sta bene abbandonare una canzone a metà, abbiamo continuato anche durante il tragitto in seggiovia! Una volta scesi dalla seggiovia abbiamo proseguito a piedi per qualche centinaio di metri, fino al Rifugio Maison Vieille, dove i blogger e i nostri amici avevano stampato in faccia il sorriso tipico di chi ha appena terminato un pranzo eccezionale. Noi ci siamo aggiunti in tempo per prendere il dolce, e ricordo ancora benissimo di aver gustato la migliore crostata ai frutti di bosco della mia vita. Più tardi, accarezzati dal sole tiepido della fine di agosto, seduti nel prato davanti al rifugio, abbiamo suonato per gli ospiti. Alle loro spalle, le montagne sembravano una corona immensa. Alberto Visconti Da ascoltare Mi manda in aria “Lascia quest’amore ballare te la stringi addosso la libertà / E questa sera appuntamento / Che ti tocco le caviglie / Che la strada ci accompagna / E ci mostra meraviglie / Più grandi dei tuoi occhi”. Clicca qui per vedere il video e ascoltare il brano! Ogni anno, in estate, l’area di Checrouit si trasforma da regno dello sci a paradiso verde, una lunga distesa dove fare trekking, prendere il sole o fermarsi per un semplice pic-nic. Tra sentieri, laghi, prati in fiore, è un altopiano da cui si gode di una delle più belle viste sul Monte Bianco. Da luglio a settembre, a Dolonne, parte la telecabina che collega la frazione con il comprensorio di Plan Checrouit, servito dalla Courmayeur Mont Blanc Funivie. Numerosi ristoranti offrono la possibilità di una sosta golosa, per rinfrescarsi con una bibita fresca, un aperitivo o per godere dei piaceri della tavola scegliendo tra le tante specialità culinarie della montagna, a base di prodotti del territorio e ricette tramandate di generazione in generazione. Gli amanti del trekking possono esplorare i numerosi sentieri percorribili: da qui passano l’Alta Via n. 2 e il Tour du Mont Blanc, che attraverso Col Checrouit raggiungono il lago Checrouit. PISC INA La piscina del Plan Checrouit è la piscina riscaldata più alta d’Europa. è un’emozione speciale tuffarsi al cospetto delle vette, a Plan Checrouit, a 1.700 metri di altitudine. La piscina, immersa nel verde, è aperta dal 12 luglio al 24 agosto, ed è molto apprezzata per la temperatura dell’acqua, costantemente tra i 28 e i 32 gradi. Un particolare che favorisce il pieno rilassamento, mentre lo sguardo abbraccia il paesaggio. La vasca, lunga 18 metri e profonda 1,60 metri, è attorniata da sauna, solarium, servizi e bar. L’ideale per un pomeriggio in famiglia o con gli amici. La piscina si può raggiungere a piedi, salendo da Dolonne (1h), oppure con la telecabina delle Courmayeur Mont Blanc Funivie, che parte dal centro del paese. MTB i sentieri del Tour sella a una bicicletta no scoprire ad du Mont Blanc si posso tte le apprezzando però tu un ritmo accelerato, i della lor co i me rcorso, co caratteristiche del pe della i nt pia im i esaggio. Gl natura, il silenzio, il pa mente ita atu gr o tan traspor telecabina di Dolonne le mountain bike. In TR EKK ING Il Rifugio Maison Vieille, tappa del Tour du Mont Blanc, si può raggiungere da Dolonne, in circa 2 ore, dal Pré de Pascal, in Val Veny, in circa 45 minuti, oppure dal rifugio Monte Bianco, sempre in Val Veny, in circa 30 minuti. Dalla Maison Vieille si può arrivare, in un’ora di cammino molto panoramico, al lago Checrouit. Un’altra escursione, più impegnativa, porta alla vetta del Mont Chétif, ed eventualmente si può decidere di scendere dall’altro versante, attraverso la via ferrata che porta verso Courmayeur, al borgo di Entrelevie, vicino a Dolonne. MB E V E N TO UT trailer sogna di correre ® il The North Face ® and . Gr e Ultra-Trail du Mont-Blanc corsa protagonista di questa epica nco e un in montagna è il Monte Bia ciato sui territorio maestoso abbrac zzera. tre lati da Italia, Francia e Svi na parte La gara, che si dipana in buo tieri del lungo la rete storica di sen divisa in Tour du Mont Blanc, è sud e lunghezza cinque corse di divers ® -Trail e difficoltà: l’UTMB (Ul™tra r les du Mont-Blanc), la TDS (su ), la Traces des Ducs de Savoie pexam ® Ch uraye urm CCC (Co ™ (la Petite Trotte Chamonix), la PTL rsièresà Léon) e la nuova OCC (O sua prima Champex-Chamonix), alla a più ambita edizione assoluta. La sfid ® giro è sicuramente l’UTMB : il sui tre nco Bia nte Mo del completo e svizzero, versanti, francese, italiano in tre da concludere al massimo , con giorni, correndo per 168 km sitivo. La 9.600 metri di dislivello po amonix: partenza è il 29 agosto, a Ch tutto il 2.300 atleti provenienti da Ogni confine mondo attraverseranno il erando il con l’Italia in notturna, sup a fianco Col de la Seigne, passando ngendo il del lago Checrouit, e raggiu l’occasione rifugio Maison Vieille. Sarà i trailer per fare il tifo, applaudendo sentieri di che percorreranno questi scorsa mattina, dopo una notte tra a breve correndo in montagna. Un nuovo in pausa, e gli atleti saranno di ur: da lì, movimento, verso Courmaye iveranno attraverso la Val Ferret, arr e in Francia in Svizzera, per poi tornar amonix. e tagliare il traguardo a Ch ettamente La TDS®, partirà invece dir , in da Courmayeur, il 27 agosto corridori piazza Brocherel. All’alba i no fino lasceranno il paese e saliran passare al Rifugio Maison Vieille, per gara a in Francia e concludere la sto alle ore Chamonix. Venerdì 29 ago Brocheler, 9.00 da Courmayeur, piazza correnti partiranno invece i 1.800 con ® gna della CCC , corsa in monta tiero sen il te par n gra in a che ricalc Monte internazionale del giro del Bianco. GOUR MET GRIGL IATE LOSE Ci vogliono pazienza ed esperienza per cuocere del cibo sulle lose, larghe lastre di pietra sottili come scag lie. Utilizzate ancora oggi in tutta la Valle d’Aosta sui tetti delle case, al posto delle tegole, le lose un tempo funzionavano anche come originalissimo barbecue , al posto delle griglie elettriche. Una trad izione legata al mondo pastorale, mantenuta viva dal gestore della Maison Vieille, che ancora cuoce carni e verdure con que sto sistema. Le lose conferiscono un sapo re e un profumo particolari a carni, pole nta e verdure, da gustare sulla panoram ica terrazza del rifugio, davanti al Monte Bianco. Centro Storico e Borghi Il concerto estivo al Jardin de l’Ange ormai è per noi una tradizione, da molti anni suoniamo qui tutte le estati, trovando ad accoglierci un pubblico ogni volta più numeroso e caloroso. Forse vogliamo tanto bene a questa location perché ci ha accolto prima ancora che fossimo L’Orage. Qualche giorno fa, navigando su YouTube, ho scovato un video di qualche anno fa in cui io, Rémy e Vincent suoniamo La Teoria del Veggente proprio al Jardin de l’Ange. Era l’estate del 2008, e da allora sono successe moltissime cose. All’epoca però avevo appena scritto la canzone, e la suonavo con gli amici con cui da qualche mese stavo provando a costituire una band. Sono passati 6 anni, e quella stessa canzone l’ha cantata Francesco De Gregori insieme al gruppo che siamo riusciti a creare, e con cui abbiamo già percorso tanti chilometri e registrato tre dischi. Riguardando quel filmato ho trovato un’alchimia e una freschezza particolari, e spero con tutto il cuore che non se ne siano andate. Ecco, se tra noi la magia non è cambiata, e non è cambiato neppure il Jardin de l’Ange, forse potremmo provare a ripetere l’esperienza la prossima estate! Mi piacerebbe, perché nel centro di Courmayeur si respira un’aria tutta particolare, è un posto dove sembra che coesistano varie epoche. Puoi quasi sentire l’atmosfera della montagna selvaggia e misteriosa dell’800 e dei primi del ‘900. Puoi percepire quanto di eroico ci sia stato nella Storia dell’Alpinismo, mettendo piede nel Museo Alpino Duca degli Abruzzi, presso la sede della Società delle Guide. Io poi avverto moltissimo gli anni ‘60 e ‘70, un’epoca forse più spensierata di oggi, di cui ho tanto sentito raccontare passeggiando, per esempio, in Via delle Volpi, o nella strada del Pussey: vedo queste case fantastiche, e mi domando quante storie si siano svolte al loro interno, dietro le persiane di legno, i giardini, i balconcini. Alberto Visconti Da ascoltare La Teoria del Veggente “Io conosco una condizione dell’anima che si rivela efficace nella produzione dell’arte / Come una legge dinamica più sicura di altre / con precisione di formula alchemica / con l’evidenza di un pugno e la grana del sogno / io conosco una condizione dell’anima che mi fa essere un altro”. Clicca qui per vedere il video e ascoltare il brano! Il cuore di Courmayeur è il suo centro storico pedonale. Passeggiando nelle strade del borgo, si possono notare facilmente le tracce del suo passato antico e recente: dalla Casa delle Guide, un edificio molto particolare, che racchiude la storia della più antica Società delle Guide Alpine d’Italia, la seconda al mondo dopo quella di Chamonix, alla chiesa di San Pantaleone, uno dei simboli di Courmayeur, dove una targa ricorda la visita dei principi di casa Savoia Umberto e Maria José, che nel 1930 vennero qui in viaggio di nozze. Courmayeur ha tante anime: borgo alpino ricco di autenticità e tradizione, centro glamour e accogliente, meta turistica blasonata. Il salotto culturale di Courmayeur è il Jardin de l’Ange, che si affaccia sull’omonima piazzetta, un balcone naturale con vista sulla corona delle montagne. Il palco del Jardin de l’Ange ha accolto, negli anni, esponenti di spicco del mondo della cultura, della politica, del giornalismo e del mondo della montagna. MA V IA R O edifici ali, i fontanili e gli stradine medioev n le co te perfettamen storici si sposano tipici, zi go i ne delle grandi firme, ’ora all boutique, i negozi te men frequentati special e br le i locali alla moda, ce nella sera, soprattutto ng: pi op dell’aperitivo e di sh llo llo “struscio” e de r pe Via Roma, la via de ne io as way of life’, un’occ è la ‘Courmayeur fera di un os m at a in nu a e ge tuffarsi nella festos ra, lontano tto in legno e piet borgo animato, tu regalo tà. In cerca di idee dalla calca della cit ico, magari alla tti di artigianato un glamour, o di ogge de l’Artisanat Institut Valdôtain boutique dell’Ivat, tela i prodotti e regionale che tu de Tradition, l’ent iose si le griffe più prestig dell’artigianato. Al i un aperitivo e pub dove goders alternano bistrot gio, ma anche enticando l’orolo con gli amici, dim ricchezza e la , dove scoprire la ristoranti gourmet cina locale. genuinità della cu Le MU SEO La Casa delle Guide, sede del Museo Alpino Duca degli Abruzzi in piazza Abbé Henry, è il posto più caratteristico e denso di storia, ricordi, cimeli d’imprese epiche di Courmayeur. Strutturato su tre piani, raccoglie testimonianze sorprendenti, come la slitta utilizzat a per la spedizione al Polo Nord del 190 0 e l’autentico bivacco del Fréboudze, rimontato all’interno del museo. La mostra temporanea “Bivacchi e rifug i delle Alpi”, visitabile presso il museo da giugno a settembre, rende omaggio a chi realizza e conserva in buono stato questi avamposti d’alta montagn a, offrendo un servizio indispensabile ad alpinisti e scalatori. BORGH I Il paese è circondato da numerose frazioni legate al patrimonio di storie, tradizioni e leggende locali, e che si caratterizzano per lo stile architettonico delle abitazioni, tutte di legno e pietra: La Saxe, Dolonne, La Palud e Entrèves, dove in estate si svolge il caratteristico mercatino d’antiquariato di Santa Margherita. Dolonne si possono ammirare, un antico lavatoio a quattro vasche, la casaforte Glorianda, il caseificio, la scuola del villaggio e il vecchio forno. Qui ha sede il Courmayeur Forum Sport Center, e da qui parte la telecabina per Plan Checrouit. Entrèves, punto A d’incontro tra la Val Veny e la Val Ferret, conserva la casaforte trecentesca della famiglia Passerin d’Entrèves, con l’antica scuderia e la cappella. La Palud si caratterizza per il grappolo di case tipiche che abbraccia l’antica cappella locale. Tra gli edifici storici, un bel fienile in legno, molto antico e particolare. Da questa frazione parte la Funivia Monte Bianco. A La Saxe infine si trovavano i primi bagni termali che hanno reso Courmayeur famosa nel XVIII secolo. Si possono visitare l’antico forno di villaggio ancora utilizzato in occasioni speciali, e una piccola cappella eretta nel 1617, intitolata ai Santi Leonardo, Michele e Anna. GOURME T Aperta nel 1968, la bottega dei ayeur, è urm Co a Fratelli Panizzi, ma della ora pan un’istituzione nel i si trova Qu . ana ost gastronomia vald dotti pro i lior mig una selezione dei un per tare gus caseari, pronti da tare in por da ure opp break originale ibile erd Imp i. ent par dono ad amici e P DO ggio ma for , ggio la fontina d’alpe la e com ali, loc tte e regina delle rice seupa fonduta, la polenta concia e la he anc nte elle ecc valpellinentze, ma di o co bian e pan da accompagnata ino bov e latt il con segale. Realizzata ura, ngit mu a sol una di crudo e intero za raz di e cch a partire da mu valdostana nutrite negli alpeggi are di montagna, viene fatta matur rni. gio to cen in cantina per circa stato I Fratelli Panizzi hanno conqui abili: ecc imp ori la fama di selezionat o gon ven lti i formaggi da loro sce so cor con dal ti regolarmente premia tine fon alle regionale dedicato o d’alpeggio. Il loro yogurt è stat sso Ro ero mb riconosciuto dal Ga . Da come uno dei migliori d’Italia e, ost d’A u provare anche il Ble dei pluripremiato alle Olimpiadi o rbid mo Formaggi. Formaggio liore erborinato, prodotto con il mig con nte elle ecc latte valdostano, è ncino, miele o marmellata al pepero da o vin un o accompagnato da meditazione. EVENTI Ogni estate, dal 2011, scrittori, giornalisti, reporter di viaggio, personalità intraprendenti e avventurose convergono a Courmayeur in occasione del Festival delle Nuove Vie, pronti a dare vita a una kermesse eccezionale. Il nome suggerisce, più che un tema, un approccio alla vita: quello di chi abbandona i sentieri battuti per avventurarsi oltre, con intraprendenza, coraggio e immaginazione. Le scorse tre edizioni del Festival delle Nuove Vie hanno portato a Courmayeur personaggi del calibro di Alessandro Baricco, Umberto Veronesi, Beppe Severgnini, Elsa Fornero, Paola Turci, Federico Rampini, Angelo Gaja, Marc Batard, Silvio Mondinelli,Veronica Pivetti, Federico Grom e molti altri. L’edizione 2014 promette di essere altrettanto vivace e ricca di spunti: per tre giorni gli ospiti presenteranno libri, idee e avventure, piccole e grandi rivoluzioni che hanno aperto uno spiraglio verso il futuro. Un firmamento di stelle della cultura, dell’imprenditoria, dello sport e della politica che testimonia la capacità di Courmayeur di porsi come luogo di sintesi e di rielaborazione della contemporaneità. Festival delle Nuove Vie non è che una delle manifestazioni che compongono il programma di eventi Mont Blanc Mania: la rassegna prende spunto dalla frenesia che colse gli inglesi a metà dell’Ottocento, quando, grazie ai resoconti del viaggiatore Albert Smith, scoprirono improvvisamente Il la passione per il Monte Bianco, che divenne una vera e propria mania oltremanica. La montagna, le sue sfide, i suoi misteri saranno al centro del ciclo di incontri Passione Verticale, che accoglierà sul palco del Jardin de l’Ange i grandi interpreti dell’alpinismo. Ad arricchire il capitolo musicale della Mont Blanc Mania ci sono il Festival Internazionale Organistico, con artisti di fama mondiale, Zephyr, il festival internazionale di musica da camera e la rassegna “Le Son de l’Ange” ciclo di concerti dedicati alla musica tradizionale rivisitata e non solo. Non mancano gli appuntamenti tradizionali, vissuti con originalità e autenticità: tra questi, la festa patronale di San Pantaleone, con il suo street party musicale, che invade le strade del centro. Sul finire dell’estate torna invece Lo Matsòn, la tradizionale fiera enogastronomica che trasforma le vie del borgo di Courmayeur in un colorato mercato all’aperto ed esalta sapori e profumi dei prodotti tipici del territorio. si apre e si chiude con il Fura Totte, la manifestazione dei commercianti di Courmayeur, che scendono in strada per due giorni di offerte, assaggi e iniziative promozionali, accompagnati da musica e animazione itineranti. L’estate Agenda estate 2014 Shopping e lifestyle Fura Totte 31 maggio e 1-2 giugno Musica Festival Internazionale Organistico della Valle d’Aosta luglio e agosto Musica Zephyr Music Fest 1-21 luglio Musica Celtica 3-6 luglio Sport Courmayeur in Danza 4-12 luglio Sport Gran Trail Courmayeur 12-13 luglio Sport La Mont Blanc - Granfondo 20 luglio Tradizione Festa Patronale di San Benedetto a Dolonne 12 luglio Tradizione Festa Patronale di San Pantaleone a Courmayeur 27 luglio Tradizione Festa Patronale di Santa Margherita ad Entrèves 19 luglio Antiquariato Fiera di Santa Margherita ad Entrèves 28 luglio e 4-11-18-25 agosto Cultura Festival delle Nuove Vie 21-23 agosto Tradizione Festa Patronale Lé Vercuino al Villair 2 agosto Tradizione Ferragosto - Festa delle Guide Alpine di Courmayeur 15 agosto Tradizione Festa Patronale di la Saxe 23 agosto Sport e Territorio The North Face® Ultra-Trail du Mont Blanc® 25-31 agosto Enogastronomia Lo Matsòn 6 settembre Sport Tor des Géants® 7-14 settembre Shopping e lifestyle Fura Totte 20-21 settembre Sport e lifestyle Arrancabirra® 4 ottobre Sport Arranchina 5 ottobre Cultura Mostra “Bivacchi e rifugi delle Alpi” presso il Museo Alpino Duca degli Abruzzi giugno-settembre ® A te che scopri Courmayeur per la prima volta, a te che scopri i suoi boschi, le sue montagne e tutte le avventure che vi ci si nascondono. A te che a Courmayeur ci torni, che riscopri i prati dove hai giocato bambino, che magari negli stessi prati porti a giocare i tuoi di bambini. A te che sei capace a sognare guardando una montagna o, di notte, le stelle del cielo... Che queste pagine siano la tua mappa del tesoro, il tuo asso nella manica, il tuo biglietto omaggio. Compagne di viaggio, consiglio di un amico fidato, bicchiere di vino alzato a brindare alla vita e alla natura. Che insieme alla nostra musica ti siano d’aiuto per godere di tanta meraviglia. Alberto Visconti Immagini a cura di Davide Lantermoz, Gughi Fassino, Ines Papert, Foto Lanzeni La cartella stampa, i comunicati e le immagini dell’estate 2014 sono disponibili nell’area press di www.courmayeurmontblanc.it Ufficio Stampa Omnia Relations T + 39 051 6939166 - M + 39 3933505269 - www.omniarelations.com Responsabile ufficio stampa: Alessandra Iozzia - T + 39 333 3835185 - [email protected]