Prima edizione Alla Scoperta del Raspberry PI IL piccolo PC Linux da 35 $ a cura di Giacomo Bellazzi Il Raspberry PI Alla Scoperta del Raspberry PI Giacomo Bellazzi 25 marzo 2013 2 Prefazione Questo libro è stato scritto da Giacomo Bellazzi, studente del 2 della facoltà di Ingegneria Elettronica e Informatica di Pavia, appassionato fin da piccolo al mondo dei PC. Questo libro è stato scritto con l’intento di introdurre nuovi PC-user al progetto Raspbery PI, nato pochissimi anni fa. Questo piccolo PC, targato Linux, permette di fare tantissimi operazioni, adattate sia agli utenti domestici, sia agli sviluppatori e permette di imparare i vari meccanismi, che permettono al PC di far girare applicazioni. All’interno di questo libro, si possono trovare le prime procedure da fare al primo avvio di Debian, il sistema operativo ufficiale del progetto e negli ultimi capitoli, le personalizzazioni che rendono migliore l’esperienza con il Raspberry. L’impiego del Raspberry è molto vario; può essere utilizzato come Media Center, come 2 PC, per imparare a programma in C e in Python e per i più appassionati di robotica, costruire nuovi giocattoli comandati da remoto. Se hai dubbi, commenti da fare, o semplicemente vuoi contattarmi, puoi farlo visitando il mio blog http://www.ismanettone.it Indice 1 Il PC da 35 Euro 5 2 Come installare il sistema operativo su SD 13 3 Primo avvio del sistema operativo 17 4 E↵etuiamo l’overclock 21 5 Come installare il flash player 23 6 Come visualizzare filmati in HD a 1080p 25 7 Trasformare il Raspberry PI in un medicenter 27 7.1 Installiamo Raspbmc . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 7.2 Installiamo l’add-on SportsDevil per guardare la TV . . . . . . . 30 7.3 Utilizzamo l’iPhone come telecomando . . . . . . . . . . . . . . . 34 8 Come trasformare il Raspberry PI in un server VPN PPTP 9 Installare i principali programmi 9.1 VLC . . . . . . . . . . . . . . . . 9.2 Libre Office . . . . . . . . . . . . 9.3 Latex . . . . . . . . . . . . . . . 9.4 Gedit . . . . . . . . . . . . . . . 9.5 Google Chromium . . . . . . . . 9.6 BarracudaDrive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 . . . . . . 43 43 44 45 46 46 47 10 Ultime impostazioni, per migliorare l’esperienza con il Raspberry PI 49 3 4 INDICE Capitolo 1 Il PC da 35 Euro In questo nuovo libro, si parlerà di Raspberry PI, un PC dal costo di 35 euro che permette di fare tantissime cose. Le prestazioni tecniche non sono dell’ultima generazione ma possono essere paragonate ad un Pentium 3. Eccole in dettaglio: Scheda madre: Broadcom BCM2835 RAM: 512 MB Processore: ARM1176JZFS 700 MHZ Scheda video: Broadcom VideoCore IV, OpenGL ES 2.0, 1080p30 h.264/MPEG-4 AVC high-profile decoder 2 porte USB, 1 porta Ethernet 10/100 MB, porta SD, Porta HDMI Come potete osservare nella figura non contiene un disco rigido, ma una slot SD, dove verrà caricato il sistema operativo. Dal momento che Ubuntu non supporta più questi tipi di processore, si è sviluppata una versione di Debian modificata, dedicata per questo PC. Ecco una foto del Raspberry: Figura 1.1: Foto del Raspeberry PI Model B 5 6 CAPITOLO 1. IL PC DA 35 EURO Dal punto di vista delle caratteristiche tecniche, spicca la porta HDMI, che permette di collegarlo ad uno schermo di ultima generazione. Inoltre può risultare un’ottima idea collegarlo alla TV, per trasformarla in una smart TV, con la possibilità di connettersi ad Internet. Bisogna sottolineare che non è presente di default una scheda WiFi, ma è possibile trovarla su Ebay a poco. Vediamo un po’ di fare una lista, per lo “starter kit”, per iniziare ad utilizzarlo alla perfezione: 1. Raspberry 35 Euro http://downloads.element14.com/raspberryPi1. html?COM=raspi-group 2. Scheda SD da 4 GB oppure 8 GB acquistabile su Ebay (costo tra i 5 e 11 Euro) 3. Scheda WiFi USB costo 10 Euro acquistabile su Ebay 4. Tastiera e Mouse USB (si consiglia anche un HUB alimentato con presa elettrica) Facendo un po’ di conti, se si possiedono già a casa tastiera e mouse, si spende circa 50 Euro, molto meno di un qualsiasi Computer. Certo le prestazioni non sono le migliori, però ne vale la pena. Dove acquistare Raspberry ? Il metodo migliore per acquistare Raspberry PI model B è quello di e↵ettuare l’ordine direttamente sul sito ufficiale, dove è possibile trovare tantissimi consigli e news riguardanti questo interessante progetto http://www.raspberrypi.org. Il pagamento può essere e↵ettuato tramite carta di credito e il pacco verrà consegnato direttamente a casa entro un settimana, con corriere UPS (verrà fornito il tracking number per tracciare la spedizione). Il Raspberry viene spedito dall’Inghilterra, quindi non si dovrà pagare nessun onere dogale. In alternativa, è possibile acquistarlo su Ebay, dove è possibile trovare dei “starter kit”, che contengono alcune degli accessori riportati precedentemente. In alcuni casi si può risparmiare qualcosa, però se dispongo già in casa alcuni accessori, bisogna valutare il risparmio. Un accessorio che merita sicuramente un descrizione a parte, oltre che essere acquistato è il case. Una custodia rende ancora più originale il Raspberry. Sul web è possibile trovare tantissimi modelli. Ecco le principali custodie per il piccolo PC. Per una lista completa, è possibile visitare il sito http://elinux.org/RPi_Cases : • ICEberg Case V3 for Raspberry Pi (Foto 2) • Raspi ALU Case for Raspberry Pi (Foto 3) • Marco Alici Case for Raspberry Pi (Foto 4) • Raspberry Pi Case made from a single sheet of polypropylene (PP) (Foto 5) • Printable Mylar Sheet Fold-up Case (Foto 6) • BRAMBLE Pi - Laser-cut Finger Jointed Wooden Case (Foto 7) 7 Figura 1.2: ICEberg Case V3 for Raspberry Pi Figura 1.3: Raspi ALU Case for Raspberry Pi • Raspberry Pi Cover - SK Pang electronics (Foto 8) • Pibow (Foto 9) • Wafer Case (Foto 10) • Arbofaktur Raspberry Pi Case (Foto 11) • Adafruit Pi Box (Foto 12) Nel prossimo capitolo si parlerà di come installare il sistema operativo sul Raspberry. 8 CAPITOLO 1. IL PC DA 35 EURO Figura 1.4: Marco Alici Case for Raspberry Pi 9 Figura 1.5: Raspberry Pi Case made from a single sheet of polypropylene (PP) Figura 1.6: Printable Mylar Sheet Fold-up Case 10 CAPITOLO 1. IL PC DA 35 EURO Figura 1.7: BRAMBLE Pi - Laser-cut Finger Jointed Wooden Case Figura 1.8: Raspberry Pi Cover - SK Pang electronics Figura 1.9: Pibow 11 Figura 1.10: Wafer Case Figura 1.11: Arbofaktur Raspberry Pi Case 12 CAPITOLO 1. IL PC DA 35 EURO Figura 1.12: Adafruit Pi Box Capitolo 2 Come installare il sistema operativo su SD In questo secondo capitolo parleremo di come installare il sistema operativo Raspbian “wheezy”. Questa è una versione di Debian dedicata per il piccolo PC Raspberry PI. Bisogna ricordare che la CPU non è delle più recenti, pertanto è necessario utilizzare sistemi operativi leggeri e che supportino tale architettura. Vediamo quello che è necessario per installare il sistema operativo su SD: Requisiti 1. MAC o PC 2. Scheda SD da almeno 4 GB 3. Connessione ad Internet per scaricare alcuni file 4. Win32DiskImager (Windows) RPi-sd card builder v1.2 (Mac) entrambi software gratuiti 5. Raspbian “wheezy” (Os per Raspberry) Installazione con Windows XP/Vista/Seven/8 13 14 CAPITOLO 2. COME INSTALLARE IL SISTEMA OPERATIVO SU SD Come prima cosa scarichiamo dal sito ufficiale il sistema operativo Raspbian “wheezy” all’indirizzo http://www.raspberrypi.org/downloads. Abbiamo la possibilità di scaricare attraverso il canale di torrent, oppure direttamente dai server. Per una maggiore velocità nel download, si consiglia la prima scelta. Come secondo software è necessario scaricare Win32DiskImager dal sito https://launchpad.net/win32-image-writer/+download , la versione binay.Prima di aprire le applicazioni, è necessario scompattare entrambi i file scaricati. Ora apriamo il programma Win32DiskImager, con i diritti di amministratore e selezioniamo il file .img del sistema operativo Raspian “wheezy”, che abbiamo estratto precedente. Figura 2.1: Installazione del Sistema operativo in Windows Ora selezioniamo la scheda SD corretta (attenzione alla lettera del disco removibile) e selezioniamo la voce “Write” in basso a destra. L’operazione di installazione del OS sulla SD richiederà qualche minuto. Installazione su Mac L’installazione su Mac Os è molto simile a quella per Windows. Cambia solamente il programma di utilizzare per caricare correttamente sulla SD il sistema operativo per il Raspberry. Scarichiamo dal sito http://alltheware. 15 wordpress.com/2012/12/11/easiest-way-sd-card-setup/ il programma RPI SD, giunto alla versione 1.2. Apriamo il programma e selezioniamo file .img del sistema operativo Raspian, precedentemente scompattato. Figura 2.2: Installazione del sistema operativo in Mac Ora inseriamo, qualora non l’avessimo già fatto, la scheda SD nel lettore e la selezioniamo. Figura 2.3: Installazione del sistema operativo in Mac Dopo qualche minuto, avremo installato correttamente il sistema operativo sulla nostra SD, pronta per essere inserita nel Raspberry PI. Conclusione del capitolo La procedura di installazione è abbastanza semplice, ma occorre prestare attenzione, onde evitare problemi in fase di scrittura sulla scheda SD, che possono provocare non in non avvio del Raspberry PI. Capita spesso di incontrare 16 CAPITOLO 2. COME INSTALLARE IL SISTEMA OPERATIVO SU SD difficoltà nel caricare il sistema operativo, poiché la scheda SD è di bassa qualità, oppure si utilizza una formattazione sbagliata (si consiglia la FAT32). Nel prossimo capitolo avvieremo per la prima volta il Raspberry PI, che richiederà qualche impostazione prima di poter vedere la schermata del “desktop normale” . Capitolo 3 Primo avvio del sistema operativo In questo terzo capitolo vedremo come far partire correttamente per la prima volta il Raspberry, che monta il sistema operativo Debian “Wheezy”. Per prima cosa è utile collegare correttamente tutti i cavi che vanno dalla scheda, alle varie periferiche esterne. Ecco un semplice schema, qualora si incontrassero difficoltà nel collegamento: Figura 3.1: Schermata che illustra come collegare i cavi Dopo aver inserito correttamente tutti i cavi, il Raspberry, dal momento che non dispone di tasto di accensione, partirà non appena verrà alimentato. Durante il primo avvio, si aprirà una schermata simile a quella in foto: 17 18 CAPITOLO 3. PRIMO AVVIO DEL SISTEMA OPERATIVO Figura 3.2: Primo avvio, espansione Sistema operativo su SD Come prima operazione da fare è quella di selezionare il fuso orario. Per farlo selezioniamo la voce changetimezone e premiamo in sequenza le scelte Europa e Roma. Bisogna ricordare che il Raspberry non mantiene la carica quando non è connesso alla rete elettrica (non ha il battery clock ). Dunque il dispositivo non mantiene l’ora (mentre il fuso orario si, in quanto l’impostazione rimane sulla scheda SD). Tuttavia, attraverso un collegamento ad Internet, viene aggiornata correttamente l’ora. Un’altra operazione utile è quella di impostare l’avvio automatico del dispositivo in modalità desktop (stile computer Windows o Mac). Per farlo selezioniamo dal menu principale bootbehaviour e premiamo invio. Questa schermata sarà particolarmente utile per e↵ettuare impostazioni avanzate ma comunque utili. Prima operazione da fare prima di poter giungere, finalmente, alla schermata del desktop, è quella di impostare correttamente il sistema operativo presente sulla scheda SD. Per farlo, avviamo l’espansione dell’OS, attraverso il comando expandrootfs la procedura sarà del tutto automatica e appena finita, sarà necessario un riavvio, che si può eseguire semplicemente il tasto invio, quando ci si trova con il cursore su Finish. Dopo un breve riavvio, saremo finalmente davanti alla schermata del desktop di Debian. Chi fosse più “amante” dell’avvio in stile Linux e quindi non ha e↵ettuato l’operazione di bootbehaviour, per avviarlo basta digitare le credenziali d’accesso che sono: user pi password raspberry Il comando per partire in modalità in desktop è startx. Ora il nostro Raspberry PI avrà un aspetto più simile a quello di Windows e Mac Os. Per spegnare il computer, bisogna digitare da terminale: sudo powero↵ 19 Figura 3.3: Schermata principale di Debian Wheezy 20 CAPITOLO 3. PRIMO AVVIO DEL SISTEMA OPERATIVO Capitolo 4 E↵etuiamo l’overclock In questo quarto capitolo, parleremo dell’operazione che si chiama overclock. Ecco una definizione tratta da Wikipedia: Definizione 1 In informatica la pratica dell’overclocking consiste nel perseguire il miglioramento delle prestazioni di un componente elettronico (in genere una CPU) mediante l’aumento della frequenza di clock rispetto a quella prevista dal produttore, marchiata sul contenitore della CPU. Nel caso della CPU, di cui si parla in generale ai soli fini esemplificativi, ciò che viene alterato è il segnale di clock interno del sistema, che determina quanti cicli di operazioni la CPU del computer debba eseguire nell’unità di tempo. Cambiando la frequenza alla quale questi cicli vengono eseguiti, in alcuni casi, è possibile aumentare o diminuire il numero delle operazioni nell’unità di tempo eseguite dal componente coinvolto. A livello pratico si tratta di una operazione perfettamente legale ma che invalida istantaneamente la garanzia del prodotto oggetto della manipolazione. L’overclocking può essere eseguito in modo più o meno spinto: più avanti vengono descritti i concetti legati alla esecuzione di una operazione di overclock. Per e↵ettuare tale operazione con il Raspberry, dobbiamo aprire il terminale e digitare: sudo raspi-config Questa operazione, ci restituirà la stessa schermata che è apparsa durante il primo avvio del dispositivo. Ora dovremo selezionare la voce overclock dal menu principale. Come si può vedere dall’immagine, è possibile e↵ettuare diversi tipi di “overclock”, a seconda di quanto si vuole aumentare la frequenza dei cicli della CPU. Il consiglio è quello di scegliere un profilo tra il Modest e il Medium, in modo da non surriscaldare troppo la CPU e aumentare la vita del Raspberry PI. I profili presenti, risultano essere garantiti dalla stessa società che vende il prodotto, quindi non viene a mancare la garanzia. Qualora si dovessero e↵ettuare modifichi manuali, la garanzia verrà a decadere. 21 22 CAPITOLO 4. EFFETUIAMO L’OVERCLOCK Figura 4.1: I vari tipi di profili per l’Overclock I risultati mostrano un aumento tra il 15 % e il 30 % della velocità del sistema operativo. Questa operazione è raccomandata, qualora si voglia utilizzare il Raspberry per visualizzare video, in modo da velocizzare queste operazioni. Capitolo 5 Come installare il flash player In questo quinto capitolo parleremo di come installare il flash player sul Raspberry PI, in modo da poter visualizzare senza problemi i filmati sui vari siti Internet, come Youtube. Adobe, famosa per questo “software” non supporta correttamente tale dispositivo. Tuttavia, esiste un’ottima alternativa che si chiama Gnash. Questo semplicissimo programma, permette di far visualizzare senza problemi di compatibilità i filmati flash presenti sul WEB. In questo modo, per esempio, è possibile visualizzare i principali eventi sportivi trasmessi in streaming su Internet. Illegale, ma davvero carina come idea ! Come primo passo, apriamo il terminale e digitiamo: sudo apt-get install gnash Figura 5.1: Installazione di Gnash da terminale 23 24 CAPITOLO 5. COME INSTALLARE IL FLASH PLAYER Ora installiamo tale plugin per renderlo eseguibile dal browser Midori: sudo apt-get install browser-plugin-gnash Ora i video in flash potranno essere visualizzati con il Raspberry. Bisogna ricordare, che a causa della limitazione delle scheda video, i video potranno essere riprodotti a scatti. Un’ottima alternativa a questa soluzione è quella di utilizzare Chromium, la versione di Chrome per Linux. Per installarla, dobbiamo semplicemente digitare da terminale: sudo apt-get install chromium-browser Figura 5.2: Installazione di Chromium da terminale Capitolo 6 Come visualizzare filmati in HD a 1080p In questo sesto capitolo, parleremo di come sia possibile visualizzare filmati in alta definizione, con il Raspberry PI. Una delle principali lacune è la scheda grafica, che non è sicuramente una delle migliori. Tuttavia, ci sono ottimi programmi che permettono di far girare tranquillamente filmati, grazie a librerie “speciali”, che permettono di accellerare la scheda video. Dai risultati, la CPU non viene utilizzata più di tanto, come si può vedere dal grafico in basso a destra. Il migliore programma si chiama Omxplayer. Per installare il programma apriamo il terminale e digitiamo: sudo apt-get install omxplayer Figura 6.1: Installazione del player Omxplayer da terminale Lo svantaggio di questo programma è quello di non essere in modalità GUI, cioè non ha una grafica e va comandato da terminale. Per esempio per visualizzare un filmato digitiamo la seguente sintassi: omxplayer -o hdmi -p nomefile.mp4 25 26 CAPITOLO 6. COME VISUALIZZARE FILMATI IN HD A 1080P Importanti sono i comandi -o hdmi e -p; questi permettono di trasferire anche l’audio attraverso il cavo HDMI, importante feature del Raspberry PI. Tuttavia, dipende molto dalla TV che utilizziamo. Qualora ci fossero difficoltà, dobbiamo utilizzare il jack audio presente sulla scheda audio. Per avere una completa lista dei comandi di questo importante programma basta digitare da terminale: omxplayer -h Figura 6.2: Help del programma Omxplayer, con i principali comandi Ci sono altri programmi che permettono di visualizzare video, come VLC, ma purtroppo non dispone dell’accelerazione hardware di Omxplayer, dunque la riproduzione dei filmati può risultare a scatti. Comando z 1 2 j k i o n m s d f q Space or p + Left Arrow Right Arrow Down Arrow Up Arrow Descrizione Show Info Increase Speed Decrease Speed Previous Audio stream Next Audio stream Previous Chapter Next Chapter Previous Subtitle stream Next Subtitle stream Toggle subtitles Subtitle delay -250 ms Subtitle delay +250 ms Exit OMXPlayer Pause/Resume Decrease Volume Increase Volume Seek -30 Seek +30 Seek -600 Seek +600 Capitolo 7 Trasformare il Raspberry PI in un medicenter In questo capitolo vedremo come trasformare il Raspberry in un vero e proprio media center, con la possibilità di vedere video, foto, filmati sui principali siti, scaricare file e tanto altro. Tutto questo è possibile farlo utilizzando anche il sistema di default, Debian, ma tuttavia ci sono dei problemi; il primo riguarda la visualizzazione dei video, che non è a volte fluida, la seconda riguarda la scomodità di dover utilizzare una tastiera ed un mouse sul divano di casa, per utilizzarlo il dispositivo sulla TV. A questo ci viene incontro un sistema operativo Open Source che si chiama Raspbmc. Esso sfrutta il lavoro fatto dagli sviluppatori di XMBC, una delle migliori piattaforme per dispositivi multimediali, che rende il proprio dispositivo, un vero e proprio Mediacenter. Sfruttando le applicazioni presenti sui vari store, sarà possibile comandare il nostro Raspberry con l’iPhone o smartphone Android. 7.1 Installiamo Raspbmc L’installazione di Raspbmc richiede una scheda SD da almeno 4 GB e una mezzoretta di tempo. Se siamo utenti Mac, dobbiamo seguire questa semplice procedura. Apriamo il terminale che si trova in utility e digitiamo: curl -O http://svn.stmlabs.com/svn/raspbmc/testing/installers/python/install.py chmod +x install.py Il passo successivo è quello di digitare: sudo python install.py In questo modo verrà installato il programma che abbiamo scaricato nel passo precedente. Bisogna prestare attenzione nel selezionare la periferica giusta sui si installa Raspbmc. Se non abbiamo una connessione via cavo nelle vicinanze della TV, sarà necessario utilizzare una scheda WiFi. Durante già questa fasetorrent, possiamo 27 28CAPITOLO 7. TRASFORMARE IL RASPBERRY PI IN UN MEDICENTER Figura 7.1: Installazione di Raspbmc da terminale per Mac impostare la il nome e la password della rete, in modo che durante il primo avvio il Raspberry scaricherà in automatico i restanti file per l’installazione del sistema operativo. Dopo il primo avvio, potremo fin da subito utilizzare le principali applicazioni già presenti in Raspbmc. Tuttavia, è conveniente installare i seguenti Add-on, attraverso la sezioni Impostazioni. • NBA • Youtube • Trasmission • Gmail Chacker Con questi add-on è possibile vedere i video caricati su Youtube, gli highlighs delle partite NBA, scaricare file da torrent controllare la posta elettronica direttamente dalla TV. Dopo aver acceso il Raspberry, avremo la schermata, mostrata in figura 7.2 7.1. INSTALLIAMO RASPBMC 29 Figura 7.2: Schermata di avvio di Raspbmc Come prova, possiamo aprire l’add-on NBA video e vedere la qualità delle immagini, come mostrato in figura 7.3. Figura 7.3: Dove scaricare il file MaxMustermann’s Per installare gli add-on è necessario impostare una connessione Internet. Qualora la connessione avvenga via cavo, non è necessaria nessuna impostazione. Mentre per chi dispone di una WiFi card USB, deve impostare tale connessione. Per farlo, occorre andare in Programmi e Raspbmc Settings. Avremo una schermata simile a quella in figura. 30CAPITOLO 7. TRASFORMARE IL RASPBERRY PI IN UN MEDICENTER Figura 7.4: Impostazione della connessione WiFi 7.2 Installiamo l’add-on SportsDevil per guardare la TV Uno dei migliori add-on, che merita una sezione a parte è SportsDevil. Esso permette di guardare gratuitamente i principali eventi sportivi, che vengono trasmessi alla TV. L’unico requisito è quello di possedere una connessione ad Internet abbastanza veloce, in modo da avere filmati fluidi. Tuttavia, grazie al bu↵er, è possibile rimediare alla lentezza della connessione a banda larga. A di↵erenza degli add-on precedenti, l’installazione di questo programma richiede ulteriori passi, legati ad installazione dei file necessari per riprodurre i filmati. Come primo passo, dobbiamo impostare i diritti root, che saranno indispensabili per i passi successivi. Per farlo, possiamo utilizzare il nostro PC o Mac. In Windows possiamo utilizzare Putty, mentre per Mac, basta aprire il Terminale, che si trova in Utility. Per facilitare la procedura, bisogna annotarsi l’indirizzo IP del Raspberry. Digitiamo nel terminale: ssh pi@ indirizzo ip Come password dovremo inserire raspberry. Il passo successivo è quello di impostare il nome utente root che dispone i superprivilegi. Per farlo digitiamo da terminale: sudo passwd root Questa password sarà indispensabile per svolgere le operazioni successive. L’add-on SportsDevil non è presente nella repo ufficiale, dunque dovremo inserire nel Raspberry. Per farlo, possiamo sfruttare la connessione SSH e il programma CyberDuck, disponibile per Mac. Per prima cosa, scarichiamo dal sito http://wiki.xbmc.org/index.php?title=Unofficial_add-on_ 7.2. INSTALLIAMO L’ADD-ON SPORTSDEVIL PER GUARDARE LA TV31 Figura 7.5: Come impostare l’utente root repositories il file MaxMustermann’s Add-ons in formato zip, senza scompattarlo. Figura 7.6: Dove scaricare il file MaxMustermann’s Ora dovremo caricarlo sul nostro Raspberry. Per farlo, apriamo il programma CyberDuck e impostiamo la connessione correttamente. Selezioniamo la voce nuova connessione in alto a sinistra e completiamo il form. Prima di tutto selezioniamo la connessione SSH e come indirizzo IP, scriviamo quello che abbiamo utilizzato nel primo passo. La password è quella che abbiamo scelto durante la fase di impostazione dell’utente root. La cartella dove dovremo inserire il file zip scaricato precedentemente, è Home che si trova nella cartella principale. 32CAPITOLO 7. TRASFORMARE IL RASPBERRY PI IN UN MEDICENTER Figura 7.7: Impostazione della connessione SSH in CyberDuck Ora dal nostro Raspberry, andiamo in Impostazioni e selezioniamo la voce Installa repo da file zip, che si trova in add-on. Ora selezioniamo il file caricato precedentemente, come mostrato in figura 7.8. 7.2. INSTALLIAMO L’ADD-ON SPORTSDEVIL PER GUARDARE LA TV33 Figura 7.8: Installiamo la repo che contiene SportsDevil Ora possiamo finalmente installare l’add-on SportsDevil, semplicemente andando nella sezione Add-on. Il passo successivo è quello più difficile di tutta l’installazione e senza questo, non sarà possibile vedere nessun evento sportivo. Come prima cosa, riapriamo il terminale e digitiamo: find / — grep librtmp.so.0 Questo comando, cercherà all’interno del Raspberry il file librtmp.so.0. Per cercare correttamente il file, bisogna avere i diritti di root. Figura 7.9: Cerchiamo il file librtmp.so.0 Ora scarichiamo il file corretto librtmp.so.0, dal sito https://code.google. com/p/librtmp-raspbmc/downloads/list, che andrà a sostituire quello pre- 34CAPITOLO 7. TRASFORMARE IL RASPBERRY PI IN UN MEDICENTER sente nei percorsi che abbiamo trovato nell’operazione precedente. Come ultimo passo, è quello di riaprire la schermata di CyberDuck e andare a caricare nei percorsi trovati il file librtmp.so.0 , che abbiamo appena scaricato. Dopo averlo fatto, riavviamo il Raspberry e finalmente potremo vedere i principali eventi sportivi. Come verifica, apriamo un qualsiasi link presente in SportsDevil che si trova nella sezione Video e potremo ammirare l’ottima qualità del flusso video. Può capitare che alcuni link presenti non siano funzionanti. Figura 7.10: SportsDevil in azione 7.3 Utilizzamo l’iPhone come telecomando Uno dei punti di forza di XBMC, è il fatto di essere un sistema open source, dove tantissimi sviluppatori portano il loro contributo. Uno di questi, è stato fatto per utilizzare l’iPhone come un vero e proprio telecomando. Infatti, sarebbe scomodo utilizzare una tastiera con il cavo per comandare il Raspberry; è molto più comodo l’utilizzo dello smartphone, che è pratico e leggero. Per trasformare il dispositivo in un telecomando, dobbiamo scaricare l’applicazione XMBC Remote dall’App Store, dal seguente link http://itunes.apple.com/us/app/ unofficial-official-xbmc-remote/id520480364?ls=1&mt=8. Anche per Android è disponibile la medesima applicazione, scaricabile dal seguente link https: //play.google.com/store/apps/details?id=org.xbmc.android.remote. Una volta scaricata l’applicazione, dobbiamo selezionare il dispositivo; dal momento che bisogna conoscere l’IP locale del dispositivo, una funzione comoda è trova. Le funzionalità sono tantissime, dal comandi play, stop, pause etc.. fino a quelli più avanzati, che permettono di avviare il nostro film preferito direttamente dal telecomando. Davvero un’ottima applicazione ! 7.3. UTILIZZAMO L’IPHONE COME TELECOMANDO Figura 7.11: L’applicazione XBMC remote per iPhone 35 36CAPITOLO 7. TRASFORMARE IL RASPBERRY PI IN UN MEDICENTER Capitolo 8 Come trasformare il Raspberry PI in un server VPN PPTP In questo capitolo vedremo come far diventare il Raspberry un VPN server. Per chi non conoscesse cosa sia una rete VPN, ecco una defezione tratta da Wikiepdia: Definizione 2 In telecomunicazioni una VPN o Virtual Private Network è una rete di telecomunicazioni privata, instaurata tra soggetti che utilizzano un sistema di trasmissione pubblico e condiviso, come per esempio Internet. Lo scopo delle reti VPN è di o↵rire alle aziende, a un costo inferiore, le stesse possibilità delle linee private in affitto sfruttando reti condivise pubbliche. Si può vedere una VPN come l’estensione, a scala geografica, di una rete locale privata aziendale che colleghi tra loro siti interni all’azienda stessa variamente dislocati su un ampio territorio sfruttando una rete IP pubblica per il trasporto su scala geografica e realizzando una rete LAN, detta appunto virtuale e privata, logicamente del tutto equivalente ad una infrastruttura fisica di rete (ovvero link fisici di collegamento) appositamente dedicata. Per riassumere, una rete VPN, ci consente di connettersi alla propria rete LAN di casa, anche se ci si trova un ufficio, sfruttando il protocollo Internet. Questa soluzione è particolarmente utile, per accedere a file presenti nella propria rete, oppure per stampare da remoto, oppure, per motivi di sicurezza. Infatti, capita spesso di connettersi a punti d’accesso WiFi pubblici; i dati che scambiamo con Internet in questo caso, potrebbero essere facile preda di un hacker. Con una soluzione VPN, il traffico viene crittografato, in modo che nessuno possa entrarci, se non quelli che sono connessi alla rete di casa. In questo capitolo, vedremo l’utilizzo di una VPN con protezione PPTP. Sebbene sia meno sicura di una soluzione con OpenVPN, tuttavia risulta essere molto più facile l’installazione. Come primo passo, dobbiamo aprire il terminale in modalità root, disponibile nella sezione accessori. Qui dobbiamo digitare: 37 38CAPITOLO 8. COME TRASFORMARE IL RASPBERRY PI IN UN SERVER VPN PPTP apt-get install pptpd Figura 8.1: Installazione del servizio VPN PPTP Questo comando permette di installare il servizio VPN nel nostro dispositivo. Ora che il programma è stato installato correttamente, dovremo modificare alcuni file, per inserire le impostazioni del nostro sistema operativo. Per prima cosa dobbiamo prenderci nota dell’ip locale del Raspberry. Una volta fatto da terminale digitiamo: sudo leafpad /etc/pptpd.conf Figura 8.2: Apertura del file pptpd.conf All’interno di questo file, dobbiamo inserire, sotto la voce localip, l’indirizzo di rete del Raspberry. per tanto si invita ad utilizzare un IP statico all’interno della propria rete locale, in modo che con la VPN non abbiamo problemi. Sotto la voce remoteip dobbiamo inserire un range di IP, che verranno assegnati agli utenti remoti. Ora dobbiamo modificare il valore del DNS. Per farlo digitiamo da terminale: 39 Figura 8.3: Impostazione del localip sudo leafpad /etc/pptpd-options Figura 8.4: Apertura del file pptpd-options La voce relativa da modificare è ms-dns e possiamo inserire il DNS di Google, che è 8.8.8.8. 40CAPITOLO 8. COME TRASFORMARE IL RASPBERRY PI IN UN SERVER VPN PPTP Figura 8.5: Impostazione del DNS Ora dobbiamo impostare le credenziali d’accesso per accedere alla rete VPN. Per motivi di sicurezza è necessario impostare una password molto sicura, che contiene almeno caratteri speciali, in modo da aumentare la protezione della nostra connessione. Per farlo apriamo il terminale e digitiamo: sudo leafpad /etc/chap-secrets Figura 8.6: Impostazione delle credenziali d’accesso Ora dobbiamo riavviare il servizio VPN, in modo da renderlo utilizzabile. Per farlo digitiamo: sudo service pptpd restart L’ultimo passaggio è quello di rendere il Raspberry una sorta di NAT in modo da far incalanare il traffico correttamente. Per farlo digitiamo da terminale root: 41 Figura 8.7: Riavvio del servizio VPN PPTP sudo leafpad /etc/sysctl.conf Una volta aperto il file, dobbiamo decommentare la voce net.ipv4.ipf orward = 1. Bisognare ricordare che qualora il Raspberry si trovi dietro ad un router, è necessario aprire la porta TCP 1723, in modo che il NAT posso indirizzare il traffico al dispositivo in modo corretto. Per quanto riguarda impostare la connessione VPN sui dispositivi remoti, la procedura dipende da modello a modello. Tuttavia, è necessario inserire come indirizzo IP, quello pubblico dove si trova il Raspberry. 42CAPITOLO 8. COME TRASFORMARE IL RASPBERRY PI IN UN SERVER VPN PPTP Capitolo 9 Installare i principali programmi Il Raspberry o↵re già tante applicazioni all’interno del sistema operativo ufficiale, il Debian Wheezy. Tuttavia, per ampliare gli utilizzi del piccolo pc, è consigliato installare ulteriori programmi. Tra quelli presenti, spiccano Python, xPdf, Netsurf Web Browser, Midori. Con questi programmi è possibile navigare su Internet, programmare in Python e visualizzare i file in formato PDF. Tuttavia, con i prossimi programmi, sarà possibile programmare in C, visualizzare filmati, creare presentazioni, scrivere libri e testi professionali e tanto altro. 9.1 VLC VLC player è il più famoso riproduttore open source di filmati presenti sul web. Grazie alla varietà di formati supportati, permette di riprodurre qualsiasi video e persino registrare dai webcam presenti in casa. Per installarlo, apriamo il Terminale e digitiamo: sudo apt-get install vlc-player Dopo aver confermato di voler installare il software, potremo trovare l’applicazione GUI nella sezione other. Per aprire un file presente sulla scheda SD, basta cliccare su Media e successivamente su Open file. Tuttavia, come detto in precedente, è possibile aprire anche flussi video presenti sul web. Per farlo, basta selezionare la relativa scheda, in Media. Il vantaggio rispetto a Omxplayer è che il programma ha una grafica, che permette intuitivamente di eseguire tutti i comandi, mentre con l’altro programma trattato nel capitolo 6, tutti i comandi vengono importati da terminale. Lo svantaggio di VLC Player è la fluidità delle immagini, sopratutto con i filmati in alta definizione, cosa che non avviene con l’altro programma. 43 44 CAPITOLO 9. INSTALLARE I PRINCIPALI PROGRAMMI Figura 9.1: Installare VLC Player da terminale 9.2 Libre Office Libre office è un’ottima suite di programmi per la scrittura, calcolo e creazione di rappresentazioni tutti open source. La grafica ricorda molto quella di Open Office. Per installarlo, dobbiamo aprire il Pi Store presente sul desktop. Come prima cosa, occorre e↵ettuare, se richiesto, l’aggiornamento del programma e successivamente registrarsi; la registrazione è totalmente gratuita e permette di scaricare tutti i programmi presenti nello store. Una volta attivato l’account, selezioniamo Libre Office nella sezioni programmi e procediamo al download e all’installazione, che richiederà una decina di minuti. Una volta aperto il programma, si avrà una schermata simile a quella di figura 9.5. 9.3. LATEX 45 Figura 9.2: VLC Player 9.3 Latex Per chi non lo conoscesse, Latex è uno dei migliori programmi per realizzare documenti e libri professionali, di elevata qualità. Grazie alle tantissime librerie presenti, è possibile inserire tutti, ma proprio tutti i simboli che servono, dalle formule matematiche, ai simboli elettrici e tanto altro. Inoltre sono possibili varie layout, a seconda di quello che si deve scrivere, La formattazione del testo avviene in automatico e non è necessario perdere tempo per impostare i margini, cosa che avviene quando si utilizzano programmi come Office. Per utilizzare Latex, possiamo utilizzare un programma Open Source che si chiama Kile. Per installarlo, apriamo il terminale e digitiamo: sudo apt-get install kile L’installazione richiede almeno 20 minuti, in quanto è necessario installare varie librerie, necessarie per il corretto funzionamento del programma. Una volta che abbiamo completato la procedura, troviamo il programma Kile in other. Per utilizzare correttamente Kile è necessario conoscere un po’ il linguaggio di scrittura, che dopo un po’ di tempo, verrà famigliare. Questo tempo impiegato nell’imparare Latex, verrà ricompensato dal risultato finale del documento. Un’ottima guida gratuita è possibile scaricare al seguente link http:// www.lorenzopantieri.net/LaTeX_files/ArteLaTeX.pdf . Facendo qualche ricerca sui motori di ricerca, è possibile trovare altre guide, valide. 46 CAPITOLO 9. INSTALLARE I PRINCIPALI PROGRAMMI Figura 9.3: Installazione di Libre Office da PI Store 9.4 Gedit Il linguaggio C è uno dei primi linguaggi che viene imparato e viene utilizzato sopratutto in Elettronica, per la progettazione di microcontrollori. Il più famoso è Arduino. Per poter programmare in C, è possibile utilizzare un editor di testo e poi compilare il tutto tramite terminale. Uno dei migliori editor di testo è Gedit che permette di evidenziare correttamente le varie parole chiave, che permettono di programmare meglio. Per installare il programma, basta aprire il terminale è digitare: sudo apt-get install gedit 9.5 Google Chromium Google Chrome è uno dei migliori browser, grazie alla sua velocità di caricamento delle pagine web e per via delle tantissime estensioni presenti. Chromium è un’ottima alternativa a Midori il web browser ufficiale di Raspberry. Per installare il programma basta aprire il Terminale e digitare: 9.6. BARRACUDADRIVE 47 Figura 9.4: Schermata di Libre Office sudo apt-get install chromium-browser 9.6 BarracudaDrive Un ulteriore utilizzo del Raspberry PI, è quello di utilizzarlo come un vero e proprio storage cloud, per archiviare i propri documenti ed accedervi anche da remoto. Grazie al basso consumo energetico, si parla di 5 Watt all’ora, permette di avere una soluzione economica, ma nello stesso tempo ottima, per avere sempre a portata un disco rigido. Per installare il programma BarracudaDrive, bisogna aprire il PI Store e selezionare la relativa applicazione. Una volta completata l’installazione, basterà seguire la guida presente sul sito web ufficiale, che si trova al seguente link http://barracudadrive.com/RaspberryPi.lsp. 48 CAPITOLO 9. INSTALLARE I PRINCIPALI PROGRAMMI Figura 9.5: Schermata del programma Kile Figura 9.6: Installare Gedit da terminale Figura 9.7: Il simbolo del programma BarracudaDrive Capitolo 10 Ultime impostazioni, per migliorare l’esperienza con il Raspberry PI In questo decimo e ultimo capitolo, si parlerà di come utilizzare il Raspberry PI anche senza collegarlo ad un monitor, sfruttando quello del nostro PC principale. Questo è possibile, installando il programma VNC, che permette di renderlo un vero e proprio server, con la possibilità di accedervi anche da remoto. Il programma che verrà utilizzato per Windows si chiama Putty, mentre per Mac, basterà usare il terminale. Figura 10.1: Programma Putty Apriamo Putty e digitiamo l’IP del Raspberry ed inseriamo come credenziali, admin e raspberry. Ora sarà necessario il programma che permette di far partire il servizio VNC sul Raspberry. Per farlo digitiamo da terminale: 49 50CAPITOLO 10. ULTIME IMPOSTAZIONI, PER MIGLIORARE L’ESPERIENZA CON IL RASPBE Figura 10.2: Inseriamo le credenziali per accedere in SSH al Raspberry sudo apt-get install tightvncserver Figura 10.3: Installazione di tightvncserver Ora facciamo partire il server VNC. Per farlo digitiamo da terminale: vncserver :1 -geometry 1280x800 -depth 16 -pixelformat rgb565: Possiamo modificare i parametri dopo geometry, per meglio adattare il sistema alla risoluzione del nostro schermo. Ora che abbiamo impostato tutto, possiamo aprire il programma UltraVNC, per visualizzare il Raspberry PI sul nostro monitor. Basterà inserire i parametri corretti e il gioco sarà fatto ! 51 Figura 10.4: Facciamo partire il server VNC Figura 10.5: UltraVNC Sarà possibile accedervi anche da remoto, a patto di aver aperto le porte 5901 e 22 del nostro router. La prima si riferisce al server VNC, mentre la porta 22, è quella del protocollo SSH, che permette di far partire il server VNC. Se utilizziamo Mac, possiamo utilizzare Chicken of the VNC per visualizzare il flusso video. 52CAPITOLO 10. ULTIME IMPOSTAZIONI, PER MIGLIORARE L’ESPERIENZA CON IL RASPBE Figura 10.6: Chicken VNC per Mac