Il kit di autoguarigione per la Salute Integrale
Manuale scritto dalla dottoressa Lissa Rankin, autrice di La mente
supera la medicina
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Benvenuti
Cara Superstar dell’autoguarigione,
congratulazioni! Sono felicissima che tu sia qui, pronta a cominciare il tuo viaggio verso
l’autoguarigione e la Salute Integrale. Questo kit di autoguarigione per la Salute
Integrale è concepito per completare il mio libro La mente supera la medicina. Se non
hai ancora ordinato il libro, ma sei curioso di sapere di cosa stiamo parlando, ho incluso
nella prima parte del kit i Dieci Segreti per Guarire Se Stessi.
Come usare il kit di autoguarigione per la Salute Integrale
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Leggi La mente supera la medicina e i Dieci Segreti dell’Autoguarigione.
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Ascolta l’mp3 della Meditazione di Autoguarigione.
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Impara a usare l’Ometto della Salute Integrale per la tua Autoguarigione.
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Esegui l’autodiagnosi.
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Scrivi la tua Prescrizione.
Che tu abbia una malattia mortale, una patologia cronica che rovina la qualità della tua
vita o solo fastidiosi sintomi dai quali vorresti liberarti; che tu voglia fare prevenzione o
imparare questo lavoro di autoguarigione per aiutare pazienti o clienti, mi complimento
per la tua determinazione e il tuo coraggio. Ci vuole coraggio per riconoscere che il tuo
corpo è affar tuo e che è tua responsabilità tenere sotto controllo la tua mente per rendere
possibile la guarigione (la quale, per definizione, vuole dire “diventare integri”).
Perché vale la pena guarire se stessi
Anche se può sembrare un’esagerazione, dalla letteratura scientifica ho imparato che per
prenderci cura del corpo facciamo solitamente delle cose – tipo seguire una dieta sana,
svolgere esercizio fisico, assumere vitamine – che in realtà dal punto di vista della salute
hanno ben poca importanza, mentre è fondamentale ciò che pensiamo. Questo potrebbe
sembrarti difficile da accettare. Con tutta probabilità, conosci medici, libri di dietetica o
programmi televisivi secondo i quali la salute consiste esclusivamente nel mangiare
bene, fare abbastanza esercizio fisico ed evitare abitudini sbagliate.
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Non sto dicendo che questi non siano buoni e salutari comportamenti, ma se il tuo corpo
è saturo di ormoni dello stress, è irrilevante seguire la migliore delle diete! Mangiare
molti cavoli non controbilancerà mai gli effetti nocivi di livelli elevati di cortisolo ed
epinefrina nel corpo. Il tuo corpo è affar tuo, perché solo tu puoi controllare i pensieri, le
convinzioni e i sentimenti che entrano nel tuo cervello; pensieri, convinzioni e
sentimenti che la scienza ha dimostrato avere un’influenza notevole su ogni cellula del
corpo.
Reclama il tuo diritto a essere sano
Questo kit di autoguarigione è concepito per aiutarti a recuperare quello stato di buona
salute che è un tuo diritto di nascita. Recuperandolo, dai alla mente e al corpo la
migliore medicina possibile, perché attivi i loro naturali meccanismi di autoriparazione, i
quali funzionano al meglio solo quando pensieri, convinzioni e sentimenti sono sani.
Trattandoti in questo modo, prepari il corpo a compiere miracoli. A quel punto, si
verificano guarigioni inattese e la vitalità e la salute diventano alla tua portata.
Spero che queste indicazioni facilitino il tuo viaggio di autoguarigione verso la Salute
Integrale, ma non solo: oltre alla salute, mi auguro che ti portino gioia, pace interiore e
felicità duratura.
Con fiducia in te e nel tuo viaggio,
Lissa Rankin, MD
Autrice di La mente supera la medicina
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10 Segreti
Per Guarire Te Stesso
Scritti da Lissa Rankin, MD
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Se hai sintomi fisici, ti è stata diagnosticata una malattia o una lesione “croniche” o
“incurabili” , oppure vuoi soltanto imparare a prevenire la malattia, questa è la lettura
che fa per te.
Questo manifesto dell’autoguarigione fa per te se...
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Sei malato e stanco di sentirti malato e stanco.
Il medico ti ha diagnosticato una malattia, una lesione o una disabilità “croniche”
o “incurabili”, ma nella prognosi che ti è stata data qualcosa non ti convince.
Il medico ti ha imbottito di farmaci, ma continui a non sentirti granché; inoltre,
dentro di te sai che deve esserci una via migliore.
Sai che nessuno – nemmeno il tuo medico – conosce il tuo corpo meglio di te, e ti
senti pronto a far ogni sforzo pur di guarire.
Credi nel legame corpo/mente e sei disponibile a fare tutto ciò che occorre per
guarire la mente e quindi rendere il corpo capace di un miracolo.
Sei di mente e cuore aperti, e pronto a fare tutto ciò che occorre per tornare a
sentirti pieno di vita.
A prescindere da quanto siano gravi le tue condizioni di salute, sai che non sei una
vittima e consideri la tua malattia, lesione o disabilità un’opportunità di crescita e
di risveglio spirituale.
Sei pronto a farti avanti e assumerti la responsabilità della tua salute, non perché
hai fatto qualcosa di male o hai delle colpe, ma perché assumersi questa
responsabilità è il primo passo per stare meglio.
Sai che il tuo corpo è una bussola: esso sussurra – oppure urla – allorché la tua
vita non è più in sintonia con la tua verità, e tu sei disposto a far sì che tale
bussola finalmente punti al tuo vero nord.
Sei pronto a fare ciò che occorre per recuperare quel benessere che è un tuo diritto
di nascita, anche se ciò significasse operare cambiamenti scomodi o che ti fanno
paura.
Sei un operatore consapevole della salute che vuole includere tecniche della
Medicina corpo/mente nella propria pratica.
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Sei finalmente pronto a sconfiggere questa malattia, lesione o disabilità, quindi
puoi:
 scrivere quel libro;
 ottenere quella laurea;
 lanciare quel business;
 inaugurare quella mostra d’arte;
 incontrare l’amore della tua vita;
 avere una vita sessuale da sballo;
 fare un pellegrinaggio spirituale;
 guadagnare il tuo primo milione;
 costruire la casa dei tuoi sogni;
 viaggiare il mondo;
 cancellare, finalmente, qualche voce nella tua lista della spesa;
 _____________________________ (riempi lo spazio bianco!).
La mia storia
Tra poco ti racconterò i miei dieci segreti, ma prima voglio dirti cosa mi ha spinto a
scrivere questo manifesto. Si dà il caso che io non sia solo un medico, ma anche una
paziente...
Le palpitazioni
Ero una studentessa di Medicina al terzo anno, assegnata all’unità di terapia intensiva,
quando per la prima volta il mio cuore cominciò a battere sempre più velocemente. Mi
sentivo un nodo alla gola e il petto schiacciato; non riuscivo a respirare e potevo
sentirmi il sangue nelle orecchie. Mi misurai il polso: 230 battiti al minuto.
La diagnosi: tachicardia parossistica sopraventricolare.
La cura: mettere al bando la caffeina e continuare a visitare i pazienti all’ospedale.
Nessuno ipotizzò mai che il cuore faceva le bizze perché ero sessualmente molestata dal
chirurgo che avrebbe dovuto essere il mio insegnante.
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Dolori durante l’attività sessuale
Un anno dopo mi trovavo in un resort al mare, con un sexy negligé nero, in procinto di
fare l’amore con mio marito. Anche se all’esterno sorridevo, dentro di me mi sentivo
sprofondare, perché fare l’amore per me era come ricevere pugnalate.
La diagnosi: vestibolite vulvare.
La cura: antistaminici, crema a base di estrogeni, antidepressivi e magari un
intervento chirurgico per rimuovere la porzione infiammata della vagina.
Nessuno mi ha mai chiesto se la mia vagina si stesse ribellando perché avevo sposato
l’uomo sbagliato.
Pressione elevata
All’età di ventisette anni, il mio medico si accorse che avevo la pressione
pericolosamente alta. Mi mandò da un cardiologo, il quale prescrisse tutta una serie di
test, nessuno dei quali riuscì a spiegare la mia pressione a 180/100.
La diagnosi: ipertensione cronica.
La cura: tre farmaci che non riuscirono a tenerla sotto controllo.
Nessuno ipotizzò mai che avessi la pressione elevata perché i miei insegnanti di
Medicina si aspettavano che praticassi il mio mestiere alla perfezione, senza alcun
errore. Inoltre, quando per la prima volta mi venne diagnosticata l’ipertensione, ero nel
bel mezzo di un divorzio, dopo aver assistito a quattro funerali in un anno.
Poiché ero giovane, magra e senza precedenti di ipertensione in famiglia, i medici
cominciarono a ipotizzare che quest’ultima avesse una causa rara, come un tumore alla
ghiandola surrenale o una stenosi dell’arteria renale. Ma tutti i test risultarono negativi.
A nessun medico venne mai in mente che le vicende della mia vita professionale e
privata fossero collegate alla mia ipertensione.
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Allergie
All’età di 31 anni mi risposai, stavolta con un veterinario. Quando quest’ultimo tornava
dal lavoro e mi dava un bacio, mi veniva l’orticaria al volto, starnutivo cento volte di fila
e gli occhi mi diventavano rossi. Va da sé che smettemmo di baciarci.
Ogni volta che mio marito tornava dal lavoro, doveva cambiarsi nel garage, mettere i
panni sporchi in lavatrice e infilarsi nella doccia prima ancora di entrare in casa, per non
parlare del darmi un bacio. Anche così, camminavo sempre con un fazzoletto in mano e
avevo molta difficoltà a uscire di casa. Andare in vacanza dove c’erano querce in fiore
era impossibile.
Ero prigioniera della mia casa ipo-allergenica, iper-protetta e priva di tappeti. Tuttavia,
avevo ancora sintomi. Stavo così male che alla fine andai da un allergologo, il quale mi
riempì di allergeni e alla fine mi disse: “Congratulazioni, dottoressa Rankin! Lei non è
allergica al latex!”. Infatti, ero risultata allergica a tutti gli altri test: polvere, muffa, cibo,
polline, erba, animali, aria.
La diagnosi: allergie croniche.
La cura: iniezioni e tre farmaci antiallergici, che non riuscirono a guarirmi.
Nessuno ipotizzò mai che fossi allergica alla mia vita sempre più infelice.
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Displasia
All’età di trentatré anni, avevo appena divorziato dal mio secondo, violento marito,
quando mi vennero scoperte cellule pretumorali nella cervice. Adesso dovevo fare un
intervento chirurgico. Dopo quest’ultimo, però, il mio pap test era ancora anormale.
La diagnosi: displasia cervicale.
La cura: più pap test e magari più interventi chirurgici.
Nessuno ipotizzò mai che il mio sistema immunitario stesse collassando perché ero un
caso disperato.
Dolori addominali
All’età di trentacinque anni, mi sposai per la terza volta ed ero incinta del mio primo
figlio. Alla ventiquattresima settimana, cominciai ad avere forti dolori al lato destro
dell’addome. Il dolore peggiorava quando mi piegavo in avanti, soprattutto se stavo
seduta, come accadeva quando effettuavo pap test, chirurgia vaginale e parti. Non
potevo però smettere di lavorare.
La diagnosi: nessuno ne aveva una.
La cura: stringere i denti e sperare che le cose sarebbero migliorate dopo la
gravidanza.
Nessuno ipotizzò mai che forse quel dolore era collegato al fatto che a mio padre era
appena stato diagnosticato un tumore cerebrale e che, secondo quanto gli era stato detto,
gli restavano tre mesi di vita. Inoltre, mi sentivo esaurita e tutto quello che il mio corpo
incinto desiderava era dormire.
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La tempesta perfetta
Stavo cominciando a capire che forse il mio corpo era arrabbiato
per come avevo vissuto sinora. Magari si era stufato di
bisbigliarmi perché non stavo a sentirlo, quindi si era messo a
urlare.
Fu a quel punto che arrivò la mia tempesta perfetta.
Nel gennaio 2006 venne alla luce la mia bambina con parto cesareo, il mio cane di sedici
anni morì, mio fratello minore (fino a quel momento sano come un pesce) ebbe una
grave insufficenza epatica come raro effetto collaterale dell’antibiotico Zithromax che
stava prendendo per una sinusite, e il mio adorato papà morì per un cancro metastatico:
il tutto nel giro di due settimane.
Poi, otto mesi dopo, proprio quando stavo riprendendo a respirare, mio marito si tagliò
due dita della mano sinistra con una sega.
Dicono che quando la tua vita va in pezzi, o cresci o sviluppi un tumore.
In quell’istante, decisi che ne avevo abbastanza di manifestare a livello fisico la mia
sofferenza emozionale e, anziché sviluppare ulteriori tumori, sarei cresciuta.
Avevo provato ogni cura biochimica che i medici mi avevano consigliato: farmaci,
chirurgia, dieta, esercizio fisico. Nulla aveva funzionato. I miei problemi di salute
continuavano ad accumularsi. Ma dopo la mia Tempesta Perfetta, mi venne
un’intuizione del tutto nuova: qualcosa che i pionieri della Medicina corpo/mente
insegnavano da decenni, ma che nessuno, in dodici anni di studi medici e in dieci di
pratica clinica, mi aveva mai detto.
E se le cause delle mie malattie non fossero state solo biochimiche? Se la soluzione di
tutti i miei problemi di salute non fosse stata in più medicine, più chirurgia, più
integratori, più verdure, più esercizio fisico, meno sale?... Se invece avessi avuto
bisogno di più cure emozionali, psicologiche e spirituali?
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L’incontro con la Luce Pilota Interiore
Fu allora che decisi di prendere in mano la mia salute. Una fioca, saggia voce dentro di
me – il mio medico interiore, quella che finii per chiamare la mia “luce pilota interiore”
– cominciò a guidarmi. Chiesi alla vocina: “Di cosa ha bisogno il mio corpo per
guarire?”.
La vocina rispose: “Smettila di svenderti. Smettila di cercare di piacere a tutti. Smettila
di cercare di essere perfetta. Abbandona quel lavoro assolutamente in contrasto con ciò
che in primo luogo ti ha spinto verso la Medicina: ci stai rimettendo l’anima.
Trasferisciti in campagna. Riconnettiti con il Divino. Sprigiona la tua creatività più folle.
Levati quelle maschere che indossi perché stai cercando di adattarti. E smettila di
scusarti per ciò che sei davvero”.
La mia prima risposta fu: “Dici sul serio, Luce Pilota Interiore?”.
Mi sembrava impossibile! Lavoravo a tempo pieno in uno studio medico. Avevo una
neonata, per amor di Dio. Mio marito stava a casa e non aveva lavoro. Ero l’unica che
portava i soldi a casa. Avevamo due mutui, centinaia di migliaia di dollari di debiti per
la Scuola di Medicina e per la laurea di mio marito. Inoltre, licenziarmi mi sarebbe
costato 120.000 dollari di penale per negligenza medica.
Non potevo abbandonare il mio lavoro. Sarebbe stato assurdo.
Ma la mia Luce Pilota Interiore diceva: “Vuoi avere un infarto a quarant’anni? Questa è
la tua medicina”.
E dentro di me sapevo che era vero. Se ascoltavo il mio intuito, anziché salvare i miei
pazienti, avrei salvato la mia vita.
Dunque, chiamai mio marito e gli dissi: “Questo lavoro mi uccide. Sono quattordici anni
che non dormo. Non sono più in contatto con quella che era la mia vocazione. Giorno
dopo giorno, sto svendendo la mia integrità. Non riesco più nemmeno a ricordare perché
mi sono iscritta alla scuola medica. Non posso essere una guaritrice quando dedico solo
sette minuti e mezzo a ogni paziente. Quando posso lasciare questo lavoro?”.
Benedetto sia il cuore di mio marito. La sua risposta fu: “Non appena lo vuoi”.
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Il salto
E così feci.
Se ti dico che guarire se stessi non è per i deboli di cuore, mi devi credere. Per fare quei
cambiamenti radicali, dovetti prendere il coraggio a quattro mani. Vendemmo la nostra casa
con vista sulla baia di San Diego, liquidammo il conto pensione per pagare la mia penale di
negligenza medica, prendemmo a prestito 50.000 dollari per fare fronte alle prime spese e ci
trasferimmo in una casa di campagna nella penisola di Monterey.
Una volta là, mi sedetti sul pavimento della nostra casa vuota e pensai: “Ma cosa ho fatto?”.
Avevo una bambina. A Monterey non conoscevo nessuno. Avevo rinunciato a uno
stipendio sicuro, al senso di missione e allo status che l’essere un medico mi garantiva.
Inoltre, non avevo alcun progetto. Tutte le persone che mi conoscevano pensavano che fossi
andata completamente fuori di testa.
La Prescrizione
Tutti i giorni, a Monterey, mi rilassavo e chiedevo al corpo il vero motivo per cui stava
male. La sua risposta fu che avevo passato troppo tempo dietro ai bisogni altrui, trascurando
i miei.
Chiesi anche alla mia Luce Pilota Interiore di cosa aveva bisogno il mio corpo per guarire, e
ogni giorno facevo esattamente ciò che essa prescriveva.
Dopo nove mesi di autoguarigione, il mio corpo stava rispondendo al trattamento prescritto
dalla Luce Pilota Interiore, ma a quale prezzo? Stavamo finendo i soldi, non avevo ancora
un progetto e da quando avevo lasciato il mio lavoro, alla mia vita mancava una parte
profonda e importante. Capii allora che puoi abbandonare il tuo lavoro, ma non la tua
vocazione. Sin dalla tenera età, mi ero sentita attratta dalla Medicina, così come altri si
sentono attratti dalla vita sacerdotale. La Medicina è una pratica spirituale. Si pratica la
Medicina. Non la si dà, né la si somministra. La si pratica, così come si praticano lo yoga o
la meditazione. È qualcosa che non si padroneggerà mai del tutto.
La Medicina ha a che fare con l’amore. I medici esistono per fungere da ricettacoli
dell’amore divino, devono usare le loro mani per toccare lo spirito che vive nel corpo degli
uomini. La prima volta che mi sentii chiamata ad essere una guaritrice, avevo sette anni.
Ora, man mano che il mio corpo riacquistava le forze e il cuore guariva, la mia anima
agognava di tornare al lavoro della mia vita. Alla fine, capii che dovevo tornare indietro,
anche se ci vollero altri due anni per trovare un modo di tornare alla Medicina senza
ammalarmi.
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Medicina sì, ma alle mie condizioni
Mi ritrovai a lavorare in un centro di Medicina integrativa nella contea di Marin, in
California, dove i pazienti erano le persone più attente alla salute che io avessi mai avuto
il piacere di curare. Queste persone erano, dal punto di vista della salute, delle sante:
bevevano la loro spremuta vegetale tutti i giorni, avevano allenatori privati, dormivano
otto ore a notte, prendevano venti integratori e spendevano una fortuna in assistenza
medica. Facevano tutto “bene”. Eppure, erano più malate che mai.
Ero stupefatta. Niente di ciò che mi avevano insegnato alla scuola medica mi aveva
preparato a curare pazienti come questi. Conoscevo però la Medicina biochimica, quindi
potevo identificare le cause biochimiche di alcune malattie, cause che i medici
convenzionali magari si lasciavano sfuggire. A volte, scoprire uno squilibrio ormonale
non ancora diagnosticato e cominciare un trattamento biochimico per correggerlo è
come accendere le luci. Una percentuale di questi pazienti penserà che cammini sulle
acque.
Ma la maggior parte delle volte i pazienti lamentavano sintomi generici, privi di
un’identificabile causa biochimica. E anche se riuscivamo a trovarne una, spesso il suo
trattamento non eliminava la malattia.
Allora cominciai a chiedere ai miei pazienti:
“Di cosa ha bisogno il tuo corpo per guarire?”
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All’inizio, pensavo di ricevere risposte sul tipo di cura, come “Proviamo il 5-HTP
invece del Prozac”. A volte, infatti, questo era ciò che mi veniva risposto. Ma nella
maggior parte dei casi, le risposte furono:
Devo lasciare mio marito.
Devo lasciare il mio lavoro.
Devo trasferirmi a Santa Fe.
Devo mettere mia madre in una casa di riposo.
Devo finalmente iscrivermi a una scuola d’arte.
Quando i pazienti ascoltavano le loro stesse intuizioni e avevano il coraggio di seguire
ciò che si erano autoprescritti, poteva succedere che patologie apparentemente incurabili
si dissolvevano.
Ero sorpresa. Questi pazienti non stavano rispondendo a trattamenti medici, però si
stavano guarendo tramite modalità che non riuscivo a spiegare. Iniziai a mettere in
dubbio l’uso che i medici facevano di parole come “cronico”, “incurabile” e “terminale”,
chiedendomi se in realtà con esse non stessimo praticando una sorta di stregoneria
medica sui pazienti. Dopo tutto, chi siamo noi per dire chi si guarirà da solo?
Lo Spontaneous Remission Project
Fu allora che scoprii un database creato dallo Institute of the Noetic Sciences, da me
chiamato lo Spontaneous Remission Project. Questo database include più di 3.500 casi,
presi dalla letteratura medica, di pazienti guariti da patologie apparentemente incurabili:
tumori allo stadio 4, un paziente HIV positivo che diventa HIV negativo, persone affette
da diabete, bassa o alta pressione, oppure malattie alla tiroide… C’era persino un
paziente con una ferita da arma da fuoco alla testa che era migliorato dopo aver rifiutato
qualsiasi cura. Che questi fossero miracoli o incoraggianti esempi di autoguarigione, io
ero affascinata.
Cominciai dunque a essere molto curiosa su ciò che rendeva davvero una persona sana,
e su ciò che invece la predisponeva alla malattia. Iniziai a studiare in profondità la
letteratura medica per scoprire se tali remissioni spontanee erano frutto del caso, o se
c’erano passi concreti che potevamo fare per rendere il nostro corpo capace di fare
miracoli. I fatti scioccanti che scoprii nella letteratura scientifica sono tutti elencati nel
mio libro La mente supera la medicina. Qui mi limiterò a brevi indicazioni su ciò che gli
scienziati stanno dimostrando ormai da decenni.
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10 SEGRETI PER GUARIRE SE STESSI
Segreto numero #1
Ciò che credi sulla tua salute diventa realtà.
Da più di cinquanta anni, l’establishment medico sta dimostrando che il corpo è capace
di curarsi da solo. Noi lo chiamiamo “effetto placebo” e da decenni stiamo cercando di
vincerlo in astuzia. L’effetto placebo è una spina nel fianco della Medicina moderna. È
una scomoda verità per coloro che vorrebbero dimostrare come le nuove cure siano più
efficaci del lasciare che la natura segua il suo corso.
Ma l’effetto placebo non è una cosa da evitare, bensì da accogliere a braccia aperte,
perché dimostra come il corpo sia fornito di innati meccanismi di autoguarigione.
Sappiamo che nei test clinici una percentuale di pazienti che va dal diciotto all’ottanta
per cento guarisce quando riceve un finto trattamento, come una pillola zuccherina o un
intervento chirurgico simulato. Perché? Gli scienziati ritengono che l’effetto placebo
derivi da una potente combinazione tra convinzioni positive e cure amorevoli, la quale
provoca alterazioni reali e misurabili nel corpo (se vuoi saperne di più sui relativi
meccanismi fisiologici, ne La mente supera la medicina affronto l’argomento in modo
dettagliato).
Ma se le convinzioni positive possono migliorare la fisiologia del corpo, quelle negative
possono invece danneggiarla. Gli scienziati lo chiamano “effetto nocebo” ed è altrettanto
potente dell’effetto placebo. Dunque, quando il medico ti fa una diagnosi infausta o usa
nei tuoi confronti le parole “incurabile” o “cronico”, sta forse, senza saperlo, instillando
nella tua mente convinzioni negative che nuoceranno al corpo. Tale forma di
“stregoneria medica” può avere ripercussioni sulla tua mente, conscia e inconscia, tali da
ostacolare i naturali meccanismi di autoguarigione del corpo.
Dunque, cura con molta attenzione il giardino della tua mente. Quali sono le tue
convinzioni riguardo la salute?
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Segreto numero #2
Puoi guarirti da solo, ma non puoi farlo da solo.
Dire che puoi guarirti da solo è in realtà improprio. Il corpo sa come guarirsi da solo. Ha
tutto ciò che gli occorre per riparare proteine rotte, contrastare corpi estranei, lottare
contro agenti infettivi che penetrano le barriere del corpo e uccidere le cellule
cancerogene che sintetizziamo ogni giorno. Ma i dati scientifici lasciano pensare che hai
bisogno dell’assistenza di un guaritore per facilitare il processo di autoguarigione.
Questa dovrebbe essere una buona notizia, non solo per i pazienti, ma anche per
l’establishment medico. Non dobbiamo sentirci minacciati dalla capacità del corpo di
autoguarirsi. I dati portano a pensare che i pazienti HANNO BISOGNO di noi in quanto
medici. Ma hanno bisogno di noi in quanto forza curatrice, non in quanto forze del
pessimismo o della paura. Abbiamo bisogno di medici che offrano convinzioni positive
e cure amorevoli, anziché minacciarci con novità spaventose, le quali non fanno che
scatenare l’effetto nocebo.
Non occorre che tale guaritore o facilitatore del processo di autoguarigione sia un
medico. Può anche essere un praticante di Medicina alternativa, un’infermiera, un
terapista, un life coach. Il punto sta nel trovare qualcuno che sia in grado di nutrirti,
ascoltarti, amarti, trascorrere con te del tempo senza metterti fretta o proiettare su di te le
sue paure e convinzioni limitanti, perché crede sinceramente nella tua capacità di
prenderti cura del tuo corpo (se non sai come trovare un guaritore del genere, io ho
creato una scuola apposita: il Whole Health Medicine Institute).
Bada che non ti sto consigliando di rifiutare la Medicina occidentale. Se fai un incidente
in macchina, cerca di andare il prima possibile al pronto soccorso! Se ti rompi un osso,
lascia che il medico lo rimetta a posto. Se hai una grave infezione batterica, accetta
l’antibiotico. E se hai un tumore, lascia che i medici riducano il tuo carico tumorale,
affinché il tuo corpo possa combattere naturalmente il resto delle cellule tumorali. Unire
le cure mediche occidentali alle tecniche di autoguarigione può soltanto aumentare
grandemente le tue possibilità di cura.
Non sottostimare mai la capacità del corpo di mettere in atto una remissione spontanea,
quando scegli di vivere in sintonia con la tua verità.
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Segreto numero #3
Tu conosci il tuo corpo meglio di qualsiasi medico.
Se sei come molti miei pazienti (e come ero io stessa all’età di venti anni), forse stai
pensando che il tuo corpo non ti riguarda, che è come un’automobile che talvolta si
rompe - non sai perché - e la devi portare dal meccanico affinché faccia una diagnosi e
la ripari.
Ebbene, di certo il tuo medico può conoscere le ossa del polso o le arterie del cuore
meglio di te. È più bravo a usare il bisturi e sa interpretare i risultati di laboratorio.
Tuttavia, nessuno – per quante complicate lauree possieda – sa meglio di te cos’è meglio
per te. Punto.
È compito del tuo medico darti consigli sulla cura,
informarti sulle opzioni possibili, aiutarti a capire i rischi e i benefici di ogni opzione, e
poi farsi da parte affinché tu possa decidere da solo cosa è giusto per te e il tuo corpo.
Una volta che hai deciso, il tuo medico potrebbe comunque avere delle conoscenze utili
a guarire il tuo corpo, che tu non hai.
L’idea che dovremmo andare dal medico, cedergli il nostro potere e lasciare in mano sua
ogni decisione è paternalista e superata. Quando mostri di voler collaborare con i tuoi
medici, ascoltare il tuo intuito, dire cosa senti in sintonia con te e chiedere cure
alternative se non sei d’accordo con gli ordini del medico, rendi il tuo corpo pronto a
compiere miracoli.
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Segreto numero #4
Non sei vittima dei tuoi geni.
Si è scoperto che se non puoi cambiare il tuo DNA, puoi però cambiarne il comportamento.
In passato, pensavamo che i geni fossero il nostro destino, che se in famiglia esistevano casi
di malattie di cuore, al seno, di alcolismo, di depressione, di colesterolo elevato ecc. eri
praticamente condannato. Ma lo studio dell’epigenetica sta rivoluzionando ogni cosa.
Cos’è l’epigenetica? Il nome vuol dire “controllo sopra i geni”. E cosa c’è “sopra i geni”?
Hai indovinato: la mente.
Oggi gli scienziati credono che i segnali esterni – elementi come la nutrizione, l’ambiente in
cui viviamo e anche i pensieri, le convinzioni e i sentimenti – possono influenzare le
proteine regolatrici che determinano come, e persino se, il DNA si esprime in determinati
modi. In altre parole, non è tutto prestabilito come pensavamo una volta.
Prima che il Progetto Genoma Umano mappasse il genoma umano, i biologi pensavano che
avessimo almeno 120.000 geni, uno per ogni proteina sintetizzata nel corpo. Quindi, i
ricercatori rimasero sorpresi quando scoprirono che abbiamo circa 25.000 geni che possono
esprimersi ognuno in almeno 30.000 modi, attraverso proteine regolatrici influenzate da
segnali ambientali (prova a fare i conti!).
Sempre di più la scienza ci sta mostrando in che modo pensieri, convinzioni e sentimenti
positivi o negativi influenzano il comportamento dei nostri geni. Come accade ciò? Il
meccanismo è spiegato nel mio libro La mente supera la medicina, ma puoi leggerlo anche
nel libro del dott. Bruce Lipton La biologia delle credenze. Di base, pensieri, convinzioni e
sentimenti che si formano nella mente scatenano la reazione di stress o di rilassamento, in
tal modo danneggiando o guarendo la fisiologia corporea, attraverso una cascata di ormoni
in cui è immersa ogni cellula del corpo.
Purtroppo, la maggior parte di noi non è stata programmata per avere pensieri positivi sulla
nostra salute. Al contrario, sin dall’infanzia la nostra mente è stata condizionata ad avere
convinzioni che sabotano i nostri sforzi di diventare sani e felici. Convinzioni tipo “Sono
malato di natura”, “In famiglia c’è l’obesità”, “In famiglia moriamo giovani” e “Tutti in
famiglia sviluppano un tumore” fanno sì che la mente scateni reazioni fisiologiche di stress
che di fatto rendono più probabile il realizzarsi di tali convinzioni negative. Quindi, abbi
cura del giardino della tua mente. Esso, forse, sta determinando il comportamento dei tuoi
geni.
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Segreto numero #5
Rapporti profondi con amici, famigliari, partner e altre persone care possono
migliorare la salute più dell’esercizio fisico, di una dieta sana o dello smettere
di fumare.
Noi, in quanto esseri umani, aneliamo il rapporto con gli altri, e i corpi riflettono
l’esistenza o meno di tale rapporto. Nella cittadina di Roseto, nella Pennsylvania degli
anni Cinquanta, gli immigrati italiani avevano la metà di malattie cardiache del resto
della nazione, anche se mangiavano polpette fritte nel lardo, pasta e pizza, bevevano
vino e fumavano. Perché? Vivevano in case multigenerazionali, si riunivano per cene
comunitarie, andavano a messa in compagnia e condividevano le vacanze. Se qualcuno
si ammalava, aveva bisogno di aiuto con i figli o si trovava economicamente in
difficoltà, la comunità interveniva in aiuto.
Dopo numerose indagini che esclusero il fattore ereditario, la dieta e altre cause
fisiologiche, i ricercatori conclusero che la gente di Roseto non si ammalava di cuore
perché non era mai sola. Negli anni Settanta la comunità si sfaldò, la gente si trasferì
nelle periferie e il tasso di malattie cardiache eguagliò quello del resto del Paese. Gli
scienziati che avevano studiato la comunità conclusero che i Rosetani erano una prova
del potere del clan e dei suoi effetti sulla salute. Conclusero che lenire la solitudine era
una medicina preventiva migliore dello smettere di fumare o del fare esercizio fisico.
Uno studio avente per oggetto gli abitanti della contea di Alameda, in California, scoprì
che le persone con più legami sociali morivano tre volte di meno, in un arco di nove
anni, di coloro che dicevano di avere pochissimi contatti sociali. Chi aveva più amicizie
presentava anche un’incidenza minore di malattie tumorali.
Un altro studio, di Harvard e su quasi 3.000 persone, scoprì che quanti si ritrovavano per
andare fuori a cena, giocare a carte, fare gite, andare in vacanza, al cinema, a qualche
evento sportivo o in chiesa, o comunque erano impegnati in attività sociali, vivevano in
media due anni e mezzo in più di chi restava solo. Trovare la tua tribù e sviluppare
legami profondi non è solo divertente: può salvarti la vita.
19
Segreto numero #6
Trovare la tua vocazione e fare il lavoro che ami può allungarti la vita.
Di certo, avrai sentito dire: “Il lavoro mi sta uccidendo”. Sapevi che è effettivamente
possibile? In Giappone lo chiamano karoshi, morte per troppo lavoro. Per il karoshi è
possibile persino fare assicurazioni e chiedere rimborsi. Ma non sono solo i giapponesi a
soffrire di troppo lavoro. Gli studi dimostrano che gli abitanti degli Stati Uniti sono
ancora più a rischio, anche se non abbiamo statistiche precise, perché non esistono
rimborsi previsti per quanti muoiono di infarto o colpo apoplettico probabilmente dovuti
al troppo lavoro.
L’americano medio ha solo quattordici giorni di vacanza l’anno, e molte persone
nemmeno li usano! Il fatto che l’americano medio non goda delle ferie maturate è stato
ricollegato a casi di morte prematura. Uno studio, pubblicato su Psychosomatic
Medicine nel 2000, ha studiato 12.000 uomini nell’arco di nove anni, scoprendo che chi
non prendeva le ferie annuali aveva un ventuno per cento di probabilità in più di morire
per qualsiasi causa, e il trentadue per cento di probabilità in più di morire di attacco di
cuore.
Non è soltanto la mole di lavoro a influenzare la salute, ma anche il tipo di lavoro. I dati
lasciano pensare che l’attività imprenditoriale protegga la salute. Per esempio, la contea
di Summit nel Colorado, dove moltissime persone vivono del proprio business, ha un
tasso di mortalità, obesità e diabete pari a meno della metà della media nazionale. Uno
studio, pubblicato sul Journal of Occupational and Organizational Psychology, ha
mostrato che, in confronto agli impiegati, gli imprenditori hanno meno problemi fisici e
mentali, una pressione più bassa e vanno meno all’ospedale.
Perché? Con tutta probabilità, perché gli imprenditori stanno inseguendo i loro sogni,
realizzano la propria vocazione, si sentono più in controllo della propria vita, godono di
maggiore flessibilità e fanno il lavoro che amano. Tutti questi elementi, probabilmente,
generano meno reazioni di stress e più reazioni di rilassamento rispetto a coloro che di
malavoglia si infilano dentro minuscole celle per fare lavori alienanti con la mentalità
“grazie a dio è venerdì”.
Dunque chiediti: il tuo lavoro sta facendo bene o male alla tua salute?
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Segreto numero #7
La felicità è qualcosa di più del buon umore. È medicina preventiva.
Ansia e depressione non sono tossiche solo per la mente, ma anche per il corpo. I dati
parlano chiaro: le persone infelici si ammalano con molta più probabilità. Sia l’ansia che la
depressione sono state ricollegate a una maggiore incidenza di tumori, malattie di cuore,
disturbi algici e ictus.
La felicità ha ripercussioni anche sull’aspettativa di vita. Le persone più felici vivono fino a
dieci anni di più di quelle infelici. Uno studio che ha preso in esame persone felici e infelici
ha scoperto che il sottogruppo di uomini cui era stata diagnosticata una depressione all’età
di cinquanta anni era morto o cronicamente malato all’età di sessantatre anni, nel settanta
per cento dei casi. Chi veniva giudicato estremamente soddisfatto della propria vita aveva
un decimo del tasso di malattie gravi o di morte prematura riscontrato nelle controparti
insoddisfatte. Queste conclusioni hanno resistito anche eliminando fattori concorrenti come
alcool, tabacco, obesità e longevità ancestrale.
Quando è stata l’ultima volta che il tuo medico ti ha prescritto la felicità come medicina
preventiva o cura per una malattia? Cosa potresti fare per essere più felice?
Segreto numero #8
Una visione ottimista del mondo protegge il corpo.
Le persone che vedono sempre il bicchiere mezzo pieno non sono soltanto una compagnia
più piacevole. Vivono anche più a lungo. Chi ha un atteggiamento positivo ha il
quarantacinque per cento in meno di probabilità di morire per una causa qualsiasi, e il
settantasette per cento in meno di probabilità di morire per una patologia cardiaca.
Un atteggiamento positivo ha anche ripercussioni sull’efficacia delle nostre difese dalle
infezioni. In uno studio, dei volontari sono stati intervistati riguardo il loro atteggiamento e
poi esposti ai virus del raffreddore e dell’influenza. Gli ottimisti si sono dimostrati più
resilienti dei pessimisti.
Tu sei un pessimista? Non ti preoccupare! Nel libro La mente supera la medicina condivido
altre informazioni sui legami tra pessimismo e malattia, oltre ad alcuni suggerimenti, opera
di Martin Seligman, su come diventare ottimisti.
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Segreto numero #9
Per guarirti, devi prima individuare il vero motivo per cui la tua vita
potrebbe non essere più in sintonia con la tua verità.
L’establishment medico dell’Occidente ci ha educato a credere che quando ci
ammaliamo, c’è sempre una causa biochimica. Sei depresso perché tua madre è appena
morta? Uno psichiatra ti dirà che è perché non hai abbastanza serotonina nel cervello,
quindi devi prendere il Prozac. Hai la sindrome della fatica cronica? Il tuo medico
potrebbe convincerti che l’unico motivo è la riattivazione del virus EBV. Hai disturbi
gastrointestinali? Probabilmente ti verrà detto che i tuoi intestini hanno troppa motilità,
che sei allergico al glutine o che la fodera intestinale si è assottigliata.
E se invece, almeno in una certa percentuale dei casi, questi reali sintomi fisiologici
fossero causati da una malattia che comincia sotto forma di pensieri, convinzioni e
sentimenti nella mente, per poi convertirsi in fisiologia nel corpo? E se il mal di gola
fosse causato sì da un batterio, ma anche dalla tua vulnerabilità a esso, dovuta a qualcosa
nella mente che ha indebolito il tuo sistema immunitario (mentre un’altra persona,
esposta allo stesso batterio, non si ammala)? E se il cancro si fosse sviluppato perché
qualcosa, nella tua mente, ha disabilitato gli innati meccanismi di autoriparazione del
corpo, i quali naturalmente contrastano il tumore?
Certo, la malattia o una ferita possono essere dovute a sfortuna:
in tal caso, questo esercizio potrebbe diventare fuori luogo. Però, secondo me, il novanta
per cento delle malattie croniche ha, di base, almeno qualche elemento di diagnosi
mente/corpo, la quale, se non è causativa, almeno accentua la diagnosi fisiologica.
Non è sempre facile affrontare il vero motivo per cui ti sei ammalato. Affrontare la
verità sulla tua vita richiede coraggio e cuore aperto. I risultati, però, possono essere
fenomenali. Sei curioso di sapere cosa può esserci all’origine della tua malattia? La
mente supera la medicina ti guida passo dopo passo attraverso la diagnosi delle vere
cause della tua malattia. Dunque, fatti coraggio! Affronta la verità.
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Segreto numero #10
Una volta che hai identificato l’elemento fuori equilibrio, è tempo di
scriverti La Prescrizione.
Dei Sei Passi per Guarire Se Stessi che uso con i pazienti e insegno ne La mente supera
la medicina, il Passo 5 riguarda lo scriversi la propria Prescrizione. Quest’ultima non è
come le vecchie prescrizioni. La maggior parte di questa prescrizione non va portata in
farmacia. Però è garantito che può avere effetti profondi sulla tua salute e la tua
longevità, ben oltre ciò che la maggior parte dei farmaci è in grado di promettere.
Una volta che avrai riconosciuto ciò che nella tua vita è fuori allineamento, stilerai un
piano di azione concernente i pensieri, le convinzioni e i sentimenti negativi, per ridurre
le reazioni di stress, aumentare le benefiche reazioni di rilassamento e attivare il naturale
meccanismo di autoriparazione del corpo, affinché diventi più probabile la remissione
spontanea.
Scrivere e mettere in pratica La Prescrizione non garantisce la cura, ma la guarigione (sì,
sono due cose diverse). Una volta che avrai il coraggio di vivere in sintonia con la tua
verità, attingerai ai meccanismi di autoriparazione del corpo, ottimizzerai il suo
potenziale di cura e minimizzerai le possibilità che facciano ritorno malattie passate o ne
nascano di nuove.
E l’effetto collaterale? Non ci sarà solo un miglioramento della salute. Sarai più felice, le
tue relazioni saranno più profonde, la tua spiritualità avrà più spessore, la creatività sarà
maggiore, la vita e il lavoro avranno un senso e uno scopo, e godrai del dono della pace
interiore.
Se questa non è vera medicina, non so cosa lo sia.
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Altri consigli sulla guarigione
I dieci segreti di questo manifesto sono solo le patatine e la salsa. Tutta l’enchilada la
trovi nel mio libro La mente supera la medicina.
E c’è di più. Quando arrivano nuove informazioni, aggiorno il mio blog
LissaRankin.com, dove parlo di scienza dell’autoguarigione, prescrizioni per vivere e
amare con passione e senza paura, guarigione del sistema sanitario e qualsiasi altra cosa
mi ispiri.
È possibile anche vedere le mie conferenze su youtube (versione in lingua originale):
The Shocking Truth About Your Health e Is There Scientific Proof You Can Heal
Yourself?
Se sei un paziente che vuole prendere in mano la propria salute o un medico
consapevole, unisciti alla rivoluzione di HealHealthCareNow.com, un forum in cui puoi
raccontare la tua storia, condividere la tua comprensione, trovare pazienti e medici dalla
mentalità simile, e fare davvero la differenza. E se sei un medico o comunque un
operatore sanitario interessato a ottenere una certificazione per rendere parte della tua
pratica queste tecniche della Medicina mente/corpo, puoi iscriverti al Whole Health
Medicine Institute.
Infine, stiamo creando molti altri modi, dal vivo e online, per supportare i pazienti e gli
operatori della salute consapevoli. Quindi, resta in contatto!
Diffondi l’amore
Se questo manifesto ti ha aiutato e pensi che possa aiutare qualcun altro, per favore
chiedi ad amici, famigliari e colleghi di scaricarlo qui.
Desidero ardentemente guarire il sistema sanitario, e innalzare la consapevolezza è il
primo passo per cambiare il modo in cui diamo e riceviamo assistenza sanitaria.
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Sii il cambiamento
Qualche anno fa, feci un sogno. In esso vedevo montagne meravigliose coperte da
milioni di persone, vestite con colori brillanti e abiti tribali da tutto il mondo. Tutti erano
in piedi fianco a fianco, coprivano le montagne come una grande coperta ed erano rivolti
verso nord, dove una luce brillante splendeva sui loro volti, illuminandoli.
Questo è ciò che vedo quando penso alla guarigione del nostro malato sistema sanitario:
siamo tutti fianco a fianco, guardiamo il nord e siamo la luce.
So che sembra assurdo pensare che il sistema sanitario possa tornare ad avere un cuore,
ma così come credo che non esistano malattie inguaribili, penso che non esistano sistemi
inguaribili. È necessario uno sforzo radicale, portato avanti da pazienti e operatori della
salute come te. Dunque, sto chiedendo il tuo aiuto.
Nel documentario I Am, il regista Tom Shadyac dice che quando gli animali decidono di
cambiare pozzi d’acqua, tutto comincia con un mutamento della consapevolezza. Si
continua a bere dallo stesso pozzo fino a quando il cinquantuno per cento degli animali
non decide di bere da un nuovo pozzo: allora tutti gli altri animali si uniscono.
Io penso che, relativamente alla trasformazione del sistema sanitario, ci stiamo
avvicinando a quel cinquantuno per cento.
Dobbiamo sollevarci, aprire le menti e i cuori, e
reintrodurre il concetto di assistenza nell’assistenza
sanitaria. Tutto comincia da te. Sii l’amore che vuoi vedere
nell’assistenza sanitaria, e i miracoli potranno davvero
accadere.
Amore e benedizioni,
Lissa Rankin, MD
25
Meditazione di autoguarigione con Lissa Rankin, MD
(musica per il tuo viaggio di autoguarigione della Salute Integrale generosamente
offerta dal bravissimo Karen Drucker)
Questa meditazione guidata è concepita per aiutarti a entrare in contatto con la voce
della tua Luce Pilota Interiore, ascoltare la saggezza del tuo corpo e innescare quelle
reazioni di rilassamento che consentono l’attivazione dei meccanismi corporei di
autoriparazione, affinché il tuo organismo possa fare ciò che gli viene meglio: guarire se
stesso.
Clicca qui per scaricare la MEDITAZIONE (audio disponibile solo in inglese).
26
L’ometto della Salute Integrale
Le seguenti 7 copie dell’Ometto della Salute Integrale sono da usarsi insieme
all’Esercizio Diagnostico n. 2 de La mente supera la medicina. Segui le istruzioni così
come descritte nell’Esercizio Diagnostico 2, dal Passo 4 del Guarire se stessi in sei passi,
nella Parte 3 del libro.
27
Il Diario della Diagnosi – Parte Uno
Il seguente Diario della Diagnosi va usato insieme all’Esercizio Diagnostico #3 del libro
La mente supera la medicina. Segui le istruzioni contenute nel libro.
(Nota: Le domande di questo Diario della Diagnosi sono quelle originali che uso con i
pazienti. Alcune di queste domande sono state rivedute e corrette per essere pubblicate
ne La mente supera la medicina.)
Convinzioni
Di cosa sono convinto riguardo il mio patrimonio genetico e il modo in cui i geni
influenzano la mia salute?
Quali sono le mie convinzioni riguardo la salute?
Quali sono le mie convinzioni riguardo la mia malattia?
Quali sono le mie convinzioni riguardo la capacità del corpo di curarsi da solo?
28
Quali sono le mie convinzioni riguardo gli effetti della mente sul corpo?
Sono aperto all’ipotesi che la vera causa della mia malattia non sia esclusivamente
fisica? Se no, perché?
Cosa ricavo dalla mia malattia?
Sono disposto a lasciar andare quello che ricavo dalla mia malattia per stare bene?
Sono degno di stare bene?
In che modo la mia infanzia sta influenzando il mio attuale stato di salute?
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Supporto
Come mi sento visto e ascoltato dai miei medici?
Cosa mi spaventa di più nella prospettiva di cambiare medico?
Sto chiedendo ai miei medici ciò di cui ho bisogno? Se no, perché?
Sto sabotando in qualche modo la mia cura?
Come sostengo la mia salute?
Come mi sento quando esco dallo studio del mio medico?
Cosa mi farebbe sentire più supportato nella mia relazione con i miei medici?
30
Sto dicendo tutta la verità ai miei medici? Se no, perché?
Sono degno di collaborare con i miei medici?
Quali tematiche dal mio passato mi impediscono di collaborare con i miei medici e di
esercitare un ruolo attivo in quanto paziente?
Luce pilota interiore
Sto conducendo una vita autentica, in sintonia con tutto ciò che desidero?
Mi sto sforzando di realizzare i miei desideri?
Cosa vuole che io sappia, la mia Luce Pilota Interiore?
Quando il mio intuito mi dice qualcosa, lo ascolto?
31
Quale verità non voglio affrontare nella mia vita, in questo momento?
Cosa sto trattenendo dentro di me? Cosa aspira alla libertà?
Cosa si frappone tra me e la mia Luce Pilota Interiore?
Sono pronto a rischiare ogni cosa per ascoltare la mia Luce Pilota Interiore? Se no,
perché?
Chi sarei se fossi senza paura?
Su una scala da uno a dieci, quanto mi amo e mi accetto?
32
Relazioni
Come va la mia vita amorosa? Mi sento soddisfatto dei miei amici e della mia rete di
supporto?
A proposito di relazioni, quali schemi continuano a ripetersi nella mia vita?
C’è qualcuno che ho bisogno di perdonare? Sono disposto a perdonare questa persona?
Perché? O perché no?
Come posso sentirmi amato in modo soddisfacente?
Quanto sono disposto a essere vulnerabile con le persone della mia vita?
Quali necrologi scriverei se le persone che amo morissero oggi? Se le persone che amo
morissero – o sono già morte – quante cose ho lasciato non dette?
33
Nel contesto delle mie relazioni, c’è sempre qualcuno che ha torto e qualcuno che ha
ragione?
Quanto spesso mi sento usato nelle mie relazioni? Sono disposto a lasciare andare il
ruolo della vittima o del salvatore per guarire?
Mi sento degno di amore e di affetto?
Se avessi una bacchetta magica, cosa cambierei nella mia vita riguardo l’amore?
Lavoro/scopo della vita
Cosa è vero per me riguardo il mio lavoro?
Cosa vuole farmi sapere la mia Luce Pilota Interiore riguardo il mio lavoro?
Il modo in cui passo la maggior parte della giornata è in linea con il mio talento e lo
scopo della mia vita?
34
Quali sono le mie doti naturali?
Come si sente il mio corpo quando sto al lavoro? E la mia mente?
Se nell’ultimo giorno della mia vita qualcuno mi desse un microfono e mi mettesse
davanti a un pubblico, cosa direi al mondo?
Se tutte le necessità economiche mie e della mia famiglia fossero soddisfatte, cosa farei
del mio tempo?
Se io non avessi più paura, cosa cambierei nel mio modo di trascorrere le giornate?
Il mio lavoro è il ponte che mi porta laddove voglio?
Grazie al mio lavoro sto imparando cose importanti che devo conoscere, anche se non
amo questo lavoro?
35
Creatività
Da cosa viene stimolata la mia creatività? Chi o cos’è la mia musa?
So chiaramente cosa la mia anima vuole creare?
Cosa aiuta la mia creatività a fluire liberamente?
Che genere di creatività mi stimola? È qualcosa che faccio regolarmente?
Da piccolo, qual era la mia creatività?
Se avessi tutto il tempo e i soldi del mondo, cosa creerei?
Come mi sento quando non sono ispirato?
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Sono disposto ad accettare la frustrazione del processo creativo?
Mi sento degno di esprimermi in modo creativo?
Cosa pensa la mia famiglia della creatività?
Spiritualità
Cosa mi fa sentire spiritualmente vivo?
Cosa considero sacro?
Se non mi ritengo “religioso”, né credo in un Potere Superiore, sto trovando altre vie per
nutrire il mio sé spirituale?
37
Quali sono i miei pensieri e i miei sentimenti in materia di religione? Quali pensieri
negativi ho sulla spiritualità o la religione?
Mi sento più spirituale in una comunità spirituale, o in questo campo preferisco stare da
solo?
Sono pronto a lasciare che la malattia si trasformi in un’opportunità di risveglio
spirituale?
Cosa pensa la mia famiglia della spiritualità?
Capita mai che uso la mia spiritualità o religione per giudicare gli altri?
Mi sento degno di avere un legame profondo con il Divino?
Entrare nella giusta comunità spirituale produrrebbe reazioni di rilassamento nel mio
corpo?
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Sessualità
Cosa desidero davvero, sessualmente? Sto appagando questo desiderio?
Cosa favorisce la manifestazione della mia autentica sessualità?
Quali paure, convinzioni o complessi mi impediscono di essere sessualmente onesto e
aperto come forse vorrei essere?
Quali sensazioni ho riguardo la mia prima esperienza sessuale?
Che cosa, nella mia vita sessuale passata o presente, potrebbe avere bisogno di una
guarigione?
Cosa mi eccita davvero? Cosa ha davvero l’effetto contrario?
Come mi fa sentire l’idea di fare sesso quando non voglio?
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Mi sento sensuale quando non faccio sesso?
Cosa pensa la mia famiglia della sessualità?
Se sessualmente potessi fare tutto ciò che volessi, senza che nessuno venisse mai a
saperlo, cosa farei?
Soldi
Quali sono i miei pensieri e i miei sentimenti riguardo la mia situazione finanziaria?
Quanto sono sano dal punto di vista finanziario?
Come definisco la salute, il successo o l’abbondanza finanziari?
40
Conosco chiaramente la mia situazione finanziaria, o preferisco mettere la testa sotto la
sabbia?
Cosa pensa la mia famiglia dei soldi?
Quali convinzioni limitanti riguardo le mie finanze ho bisogno di abbandonare?
Ho abbastanza soldi per mantenermi in caso di emergenza?
È possibile essere poveri e felici?
Quanto tempo passo a pensare ai soldi?
I soldi mi comprano l’amore?
41
Ambiente
Sto vivendo dove la mia Luce Pilota Interiore desidera vivere?
Quando mi guardo intorno, amo ciò che vedo?
Sono circondato dalla bellezza? Nel mio ambiente c’è la natura?
Quanto è sano il mio ambiente?
C’è qualche fattore ambientale che ha ripercussioni sulla mia salute?
Su una scala da uno a dieci, quanto sono “verde”?
Quali sforzi faccio per ridurre il carico delle tossine ambientali sul mio corpo?
42
Quali fattori ambientali è probabile che stiano influenzando la mia salute?
Come posso eliminare la confusione inutile nel mio ambiente?
Mi sento degno di vivere in un ambiente tranquillo, curativo e che amo?
Salute mentale
Cosa mi rende felice? Cosa mi rende infelice?
Cosa può guarire la mia mente?
C’è qualche trauma dal passato che mi fa soffrire? Se sì, quale?
Mi sento degno di essere felice?
43
Quanto tempo trascorro in conversazioni negative, per esempio pettegolezzi, critiche o
lamenti?
Sono disposto ad esaminare il mio stato di salute mentale?
Per cosa mi sento grato?
Esprimo spesso gratitudine per le cose belle della mia vita?
Per cosa posso essere grato oggi?
Mi soffermo più su ciò che mi manca piuttosto che sull’apprezzamento di ciò che ho?
44
Salute fisica
Quali sono le mie abitudini riguardo dieta e ginnastica?
Quanto sono accondiscendente verso i consigli e i protocolli del mio medico?
Quali cattive abitudini devo eliminare?
Come sono i miei livelli di energia?
C’è qualcosa che mi impedisce di dormire bene?
Quanta importanza do alla mia salute fisica?
Desidero investire tempo, soldi ed energia nella cura del corpo?
45
Cosa potrebbe succedermi se il corpo godesse della migliore salute possibile? Che ne
penserebbero gli altri?
Come mi sento riguardo la vecchiaia?
Come mi sento riguardo la morte?
Riepilogo
Quanto sono disposto ad accettarmi con tutte le mie divine imperfezioni?
Quanto permesso mi do di compiere errori?
Sono disposto ad amarmi e accettarmi fino in fondo, durante il cammino della mia
guarigione?
46
Dopo aver risposto a queste domande, la mia Luce Pilota Interiore si sente illuminata?
Sono pronto a usare ciò che ho imparato per scrivermi La Prescrizione da solo e
introdurre i necessari cambiamenti nella mia vita?
Il Diario Diagnostico – Parte Due
Dopo aver risposto a tutte le domande nella Parte Uno, rifletti sulle tue risposte e osserva
se puoi giungere a qualche conclusione sulle vere cause dei problemi di salute che ti
affliggono. Verifica con la tua Luce Pilota Interiore e, per ogni voce, elenca ciò che senti
potrebbe non essere in sintonia con la tua verità o la tua capacità di sentirti al massimo.
Questa è la tua Diagnosi.
(Per un esempio di questo tipo di Diagnosi, puoi leggere quella che io stessa scrissi per
me nell’Appendice B de La mente supera la medicina).
Convinzioni
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Supporto
Luce pilota interiore
Relazioni
Lavoro/scopo della vita
Creatività
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Spiritualità
Sessualità
Soldi
Ambiente
Salute mentale
49
Salute fisica
Riepilogo
La Prescrizione
La Prescrizione è trattata nel Passo 5 de La mente supera la medicina. Per usare questa
parte del kit del tuo viaggio di autoguarigione, segui le istruzioni di “Un esercizio
terapeutico”, al Passo 5.
Per leggere un esempio di tale Prescrizione, puoi consultare quella che scrissi per me
nell’Appendice C de La mente supera la medicina.
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Per approfondire
Sei alla ricerca di altri strumenti e idee sull’autoguarigione?
Ecco come puoi proseguire il tuo viaggio di autoguarigione:
 Se non hai già letto La mente supera la medicina, ordinalo qui.
 Segui il mio blog su LissaRankin.com, dove scrivo Prescrizioni per vivere e
amare con passione e senza paura, e che aggiorno con le ultime novità nel campo
della Medicina mente/corpo.
 Seguimi su Facebook qui.
 Seguimi su Twitter qui.
Grazie per il tuo coraggio. Io e il tuo corpo ti siamo grati.
Con amore e fiducia in te,
Lissa Rankin, MD
Manifesto di autoguarigione tradotto dalla
versione originale in lingua inglese (se desideri
scaricarlo puoi farlo qui).
Versione in lingua italiana a cura di Macro
Gruppo Editoriale, i nostri contatti:
www.gruppomacro.com/
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Kit di autoguarigione (Lissa Rankin)