Codice cliente: 222072 NELLE PAGINE SICILIANE ESPLODE LA GIOIA DEL CATANIA E LA RABBIA DEL PALERMO www.gazzetta.it lunedì 27 febbraio 2012 1,20 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO ITALIA anno 116 Numero numero 49 Anno LA CORSA SCUDETTO CONTINUANO LE POLEMICHE DOPO IL BIG MATCH leOpinioni a pagina 24 MilanJuve: è guerra Una bufera su Buffon SERVE PIU’ SERENITA’ di UMBERTO ZAPELLONI GIGI SCACCIA LE PAROLE E la rissa prosegue a colpi di nuove immagini televisive Romagnoli, la svista costa la carriera. Tagliavento a riposo BOCCI, CENITI, GALDI, GRAZIANO, LAUDISA, LICARI, OLIVERO, PASOTTO DA PAG. 8 A 13 di LUIGI GARLANDO NESSUNO SCANDALO 3 Il gol fantasma di Muntari di BEPPE BERGOMI SUPER NAPOLI CON LAVEZZI RIVEDE IL 3° POSTO IL POCHO AFFONDA RANIERI UDINESE E LAZIO Di Natale torna e segna Reja vince: «Ora resto» CALAMAI, TOSI, ZANARINI, PALOMBO, CIERI, STOPPINI PAG. 1921 NAZIONALE Prandelli chiama Borini Balo e Osvaldo a casa VERNAZZA A PAGINA 15 Serie A / 25ª GIORNATA CECERE, ELEFANTE, MALFITANO, SCHIANCHI, TAIDELLI DA PAG. 2 A PAG. 7 PARTITE Sabato G E N OA PA R M A MILANJUVENTUS Ieri ATALANTAROMA BOLOGNAUDINESE CAGLIARILECCE CATANIANOVARA CHIEVOCESENA LAZIOFIORENTINA NAPOLIINTER SIENAPALERMO ilCommento LE HA PROVATE TUTTE di ALBERTO CERRUTI L’orgoglio non basta. L’Inter, che si era illusa di avvicinarsi a Juve e Milan con 7 vittorie consecutive, continua la sua via crucis nella stazione di Napoli, dove perde la quinta partita di fila, settima nelle ultime otto. 3 Lavezzi e Cavani in festa SCI AL 2° SUCCESSO STAGIONALE Biaggi dà spettacolo: «La vittoria più bella con l’Aprilia perfetta» Blardone raddoppia: un gigante anche sulla neve marcia GOZZI ALLE PAGINE 3031 MOLINARO ALLE PAGINE 3435 www.preference.it SUPERBIKE PRIMO GP IN AUSTRALIA 9 771120 506000 DI GENE GNOCCHI ✔ ✔ 1,00 9 a lis tin o: € 4 .0 o pr ez zo pr om * € 3.7sc0on0to ,00 € 706,00 * € 3.4sc5on0to ,00 € 641,00 Offerta valida dal 1° Febbraio al 31 Marzo 2012. Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. I prezzi al pubblico si intendono Franco Concessionario, sono pertanto escluse le spese di immatricolazione ed il Sym Assistance. Spese di Immatricolazione consigliate inclusive di Sym Assistance: € 250,00 per motocicli - € 135,00 per ciclomotori. 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Moratti si prende una notte di riflessione L’ARTICOLO A PAGINA 5 ROMA http://www.sym-italia.it 2 2 11 41 13 12 31 10 10 10 41 CLASSIFICA MILAN 51 JUVENTUS* 50 UDINESE 45 LAZIO 45 NAPOLI 40 ROMA 38 INTER 36 PALERMO 34 CATANIA* 33 CHIEVO 33 ATALANTA** 31 CAGLIARI 31 GENOA 31 PARMA* 29 FIORENTINA* 28 BOLOGNA* 28 SIENA 26 LECCE 24 NOVARA 17 CESENA* 16 * Una partita in meno ** 6 punti di penalizzazione ESTERO Tacco Ronaldo gol mai visto Messi mette k.o. Simeone Al Liverpool la Carling Cup BOLDRINI, RICCI ALLE PAGINE 2627 * Promozione valida presso i concessionari SYM che aderiscono all’iniziativa e riservata ai veicoli in pronta consegna. HD2 Prezzo promo compresi Offerta f valida 1° Febbraio HD2 125dal € 2.625,00 al 31 Marzo 2012. HD2Messaggio 200i €pubblicitario 2.825,00 con finalità promozionali. 2 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 SERIE A 25a GIORNATA NAPOLI 1 INTER 1 0 (3-4-2-1) De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Dzemaili (dal 44’ s.t. Dossena), Lavezzi (dal 37’ s.t. Britos); Cavani. (4-3-1-2) Julio Cesar; Faraoni, Lucio, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Stankovic (dal 21’ s.t. Poli), Cambiasso; Sneijder (dal 1’ s.t. Cordoba); Milito, Forlan (dal 1’ s.t. Pazzini). PANCHINA Rosati, Fernandez, Grava, Pandev, Vargas. PANCHINA Castellazzi, Palombo, Obi, Zarate. ALLENATORE Mazzarri. ALLENATORE Ranieri. ESPULSI Aronica al 34’ s.t. per gioco scorretto. ESPULSI nessuno. AMMONITI Gargano per gioco scorretto. AMMONITI Nagatomo, Milito, Cordoba, Faraoni e Poli per gioco scorretto. GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Lavezzi (N) al 14’ s.t. ARBITRO Bergonzi di Genova. NOTE spettatori 41.034, incasso di 1.111.150 euro. In fuorigioco 0-0. Angoli 11-0. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’. POSSESSO PALLA NAPOLI 49% PASSAGGI POSITIVI INTER 51% TIRI IN PORTA IIII NAPOLI 4 NAPOLI 77% INTER 76% TIRI FUORI I IIIIII INTER 1 MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 25’ Gran botta di Dzemaili dalla distanza, vola Julio Cesar a deviare in angolo. 29’ Cavani di testa a lato, una punizione di Inler. 31’ Julio Cesar esce di testa fuori area a precedere Gargano. 43’ Punizione di Sneijder dai 20 metri di poco fuori. NAPOLI 6 IIII INTER 4 SECONDO TEMPO 7’ Maggio stacca di testa da pochi metri: fuori. c GOL! 14’ Percussione di Dzemaili che serve a sinistra Lavezzi: diagonale all’angolino. 19’ Dzemaili da fuori: Julio Cesar devia in tuffo. 26’ Maggio in area in torsione sfiora il palo. 43’ Cross teso di Nagatomo, a centro area Pazzini, solo, manda fuori di testa. NAPOLI, SPALLATA A Lavezzi-gol: il tecnico vacilla Inter, mai 11 k.o. in 25 gare Vola invece la squadra di Mazzarri, che coglie la quarta vittoria consecutiva Ennesima bocciatura per Sneijder e Forlan, sostituiti alla fine del primo tempo DAL NOSTRO INVIATO NICOLA CECERE NAPOLI Cucù... sette-te... Ecco lo sberleffo del Pocho scugnizzo a un’Inter che precipita nella bolgia dantesca del contrappasso: sette vittorie l’avevano risollevata da quell’avvio-choc, e adesso la settima sconfitta in un mese, quinta di fila, la riporta sull’orlo del precipizio. Sono 11 k.o. su 25 partite di campionato: mai così tante nella storia dell’Inter a questo punto del torneo (quelle del 1946-47 e 1947-48 incassarono l’undicesi- ma sconfitta alla 26a). Napoli invece continua a cantare il suo soldato innamorato: quarto successo consecutivo, terzo su tre contro l’Inter in questa stagione, con sei reti realizzate e nessuna subita. Gli azzurri si sono confermati nettamente superiori pur in una serata in cui hanno pagato (Cavani in particolare) gli sforzi della Champions. Ma a Mazzarri è bastato un innesto rispetto al successo sul Chelsea, Dzemaili, per animare la scena e meritarsi i tre punti del rilancio verso quel terzo posto che un mese fa appariva come un miraggio. E che adesso l’Inter ha perso totalmente di vista. Definitivamente, anche? Beh, in attesa delle misure che Moratti vorrà prendere nelle prossime ore, la situazione appare compromessa e non solo in classifica. La tattica Ranieri ha aspettato 45’ minuti prima di riequilibrare la situazione tattica organizzando a spese di Sneijder e Forlan, parsi subito allo sbaraglio in quanto totalmente scollegati dal resto della squadra, un 3-5-2 improvvisato ma grosso modo speculare al modulo di Mazzarri. È questa la spia che poi tanto tranquilla per l’allenatore questa vigilia non lo sia stata, al di là delle dichiarazioni pubbliche, poiché il Napoli gioca sempre allo stesso modo e quindi non era difficile prevedere che presentandosi con il rombo l’Inter avrebbe subìto l’inferiorità numerica in mezzo al campo. Situazione che il Napoli ha sfruttato facendo possesso palla e sfiancando i tre malcapitati senatori, Zanetti-Stankovic-Cambiasso, che in questo momento oltre l’orgoglio e il temperamento poco hanno da spendere. La superiorità Se nel primo tem- po il Napoli non è riuscito a concretizzare questo controllo totale del territorio lo si deve a un bel volo di Julio Cesar su staffilata di Dzemaili, alle chiusura di Lucio-Samuel su Cavani e a qualche imprecisione in rifinitura che ha coinvolto anche un Lavezzi comunque sempre insidioso. Facendo rientrare Dzemaili spesso e volentieri sulla linea mediana, Mazzarri poteva contare su cinque uomini laddove Ranieri ne poteva opporre spesso solo tre. Perché il giovane Faraoni (entrato in formazione in extremis per sostituire Chivu) e un timido Nagatomo non se la sentivano di uscire dal guscio mentre Sneijder rientrava raramente e quando lo faceva veniva stritolato dal dinamismo di Inler e Gargano. La chiave Insomma tanto Napo- li, anche se poco concreto. Ma il lavoro ai fianchi trova il suo raccolto dopo un’ora, grazie a una percussione centrale di Dzemaili, che somiglia tanto a un’azione di rugby poiché si vedono due nerazzurri, Stankovic e Lucio, tentare di opporsi al napoletano sul piano della forza fisica. Ma senza risultato: travolti gli ostacoli e giunto al limite, Dzemaili appoggia a sinistra per Lavezzi che di prima indovina l’angolo opposto. Un gran bel gol giunto proprio quando l’Inter sembrava più logica, meglio organizzata e perciò in grado perlomeno di portare a casa lo 0-0. L’Inter Ma, attenzione, c’è una bella differenza con l’amara beffa di Marsiglia. Qui i nerazzurri non meritavano il pari — sebbene Pazzini nel finale (43’) lo abbia incredibilmente mancato Codice cliente: 222072 LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 2 3 IL BOTTINO DI RANIERI ALL’INTER GIOCATE 30 VITTORIE 15 PAREGGI 3 SCONFITTE 12 GOL FATTI 40 GOL SUBITI 37 1 Il gol-vittoria di Lavezzi, al quarto centro in tre partite (Champions compresa): al 14’ della ripresa l’argentino riceve l’assist di Dzemaili e colpisce con un diagonale FOTOCUOMO 2 Ranieri incrocia Lavezzi col pallone tra le mani: le due facce della serata di ieri ANSA 3 La delusione di Pazzini, che si è divorato un’occasione d’oro nel finale, e di Poli INSIDE A RANIERI con un colpo di testa a botta sicura da pochi passi — per il nulla creato davanti. L’unico tiro nello specchio è arrivato da lontano su punizione di Cambiasso decretata per un fallo di Aronica su Faraoni (che ha spedito sul fondo un bel tiro al volo dal limite all’ultimo minuto) abile a rubar palla in zona minata e perciò steso dal napoletano. Inevitabile il rosso che ha animato gli ultimi minuti. Il Napoli Ricordando, oltre alla parata di Julio Cesar su Dzemaili, che Maggio ha spedito di poco a lato due colpi di testa da posizione invidiabile, bisogna concludere che gli azzurri sono stati più pericolosi pur non giocando una gara strepitosa, giova ribadirlo. Ma c’era stato il Chelsea a divorare tesori di energie, ribadiamo pure questo. E così il Napoli spedisce il suo messaggio a chi gli sta davanti: intendiamo lottare anche per il terzo posto. In attesa di Stamford, e dopo Stamford: of course. © RIPRODUZIONE RISERVATA la Moviola di FRANCESCO CENITI Aronica: è giusto il rosso Bergonzi fa un figurone Ossigeno puro. La buona direzione di Bergonzi in una gara difficile e piena d’insidie come quella del San Paolo, serve a ridare un po’ di tranquillità al gruppo degli arbitri e al designatore Braschi. Il fischietto di Genova ha interpretato bene la sfida, fischiando tutti i falli e in questo non seguendo la «moda» di lasciar correre molti contrasti che si sta rilevando un pericoloso boomerang. L’arbitro fa capire subito quale aria tira: ammonito Nagatomo, che sbaglia l’anticipo su Maggio e poi lo trattiene. Cartellino anche per Gargano che stende Sneijder. Subito dopo si accende una mischia, ma Bergonzi riesce a controllarla. Altro giallo, questa volta per Milito duro su Cannavaro. Nella ripresa ennesimo fallo di Cordoba su Cavani: arriva l’ammonizione. Stessa sorte per Faraoni (affossato Zuniga). Al 32’ gol annullato al Napoli per un fuorigioco di Campagnaro. Al 34’ espulso Aronica: decisione giusta, Faraoni gli ruba la palla e sta per involarsi da solo verso la porta. In pieno recupero resta qualche dubbio per un contatto in area tra Zuniga e Pazzini. LA GAZZETTA DELLO SPORT 3 lacrisi IL FUTURO DEL TECNICO Cambiare o no? Per Moratti è l’ora della scelta Il presidente, che aveva detto «proviamo ad andare avanti», non vorrebbe cambiare. Una notte per riflettere. Suggestione Zenga, Baresi e Stramaccioni traghettatori K.O. DI FILA 5 DAL NOSTRO INVIATO ANDREA ELEFANTE NAPOLI Forse la panchina di Claudio Ranieri ieri ha esalato l’ultimo scricchiolio su quel doppio cambio deciso all’intervallo: come un segnale di resa, e chissà che anche Moratti non decida di arrendersi suo malgrado. All’evidenza e a un istinto trattenuto fino a oggi: quello dell’esonero. Quel «forse» resta, perché il presidente, ancora alla vigilia della partita di Napoli, considerava l’ipotesi come extrema ratio: se avesse visto una squadra che ha sbracato, ormai scollegata dall’allenatore. O se avesse visto che l’allenatore non è più collegato con la missione che gli aveva affidato a settembre. Salto nel vuoto Ieri se- ra a guardarlo così, in piedi davanti alla panchina, le braccia conserte, abbandonato a lunghi silenzi e rare indicazioni, che quasi si è sbracciato di più Beppe Baresi, non è sembrato l’allenatore che tanta fiducia dispensa a parole, professando un ottimismo di cui non si è vista traccia neanche nella partita di ieri sera. Un coraggio di certo non nascosto dietro quella doppia sostituzione dopo 45’: fuori Wesley Sneijder e Diego Forlan, quelli del salto di qualità diventato un salto nel buio. O nel vuo- Da sinistra, il tris di possibili sostituti di Ranieri: Walter Zenga, 51 anni, Giuseppe Baresi, 54, e Andrea Stramaccioni, 35 LAPRESSE/REUTERS/MANCINI to: calcistico, però. A Ranieri l’Inter è scoppiata in mano, dal loro ritorno: gli si è squagliata sotto gli occhi giorno dopo giorno, e non l’ha ritrovata più. Dal Napoli al Napoli, un mese esatto senza mai rivedere la luce: sette sconfitte nelle ultime otto partite, cinque di fila; 19 gol subiti in dieci partite, l’ultima vergine fu il derby del 15 gennaio; sette delle ultime otto partite senza lo straccio di un gol. Il buio, solo buio. Moratti davanti alla tv Su quegli interruttori spenti come al solito, Ranieri ha provato a fare «clic» con quell’ultima mossa: fuori Sneijder e Forlan, come a Roma gli capitò di mettere fuori all’intervallo Totti e De Rossi. Quel giorno Ranieri vinse un derby, ieri forse ha perso l’Inter. Perché c’è modo e modo di perdere, e perdere male non significa solo prendere un’imbarcata come quella dell’Olimpico. Può significare anche perdere 1-0 arrendendosi come una provinciale, attac- candosi a un 3-5-2 condito di rassegnazione, ad un calcio diventato quasi implorazione: cerchiamo di non farci male, e speriamo che non ce ne facciano. Moratti, davanti alla televisione, avrà avuto la stessa sensazione di manifesta inferiorità, di impotenza che non è nel suo dna. Le soluzioni Oggi tutto sembra fatica, in questa Inter e di questa Inter. E ancora una volta oggi Moratti affronterà la fatica che sperava di non dover fare: tradurre quel «proviamo a vedere se andare avanti così» di venerdì, scegliere se andare avanti ancora o cambiare. I nomi, nel caso, sono i soliti. La suggestione Walter Zenga, oppure la doppia soluzione interna: la coppia Baresi-Bernazzani, magari con Luis Figo al loro fianco, oppure il tecnico della Primavera, Andrea Stramaccioni. Vedi Napoli e poi chissà: chi l’avrebbe detto un mese fa? © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 4 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 Codice cliente: 222072 LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 SERIE A 25a GIORNATA le Pagelle di ANDREA SCHIANCHI NAPOLI MAGGIO MANDA IN 7 TILT OGNI RIVALE 7 h Il migliore Lavezzi 7 Allenatore Mazzarri Padrone del campo sempre, non soffre neppure in 10 Insiste sui soliti noti, quelli che gli hanno regalato gioie contro il Chelsea (tranne Dzemaili per Hamsik), e ha ragione: i suoi ragazzi hanno energie, idee ed entusiasmo da vendere. È imprendibile. Sgomma a sinistra che è un piacere e nel primo tempo mette in croce la difesa dell’Inter. Quando cala un po’, tutta la squadra ne risente. Il gol è precisione e potenza. INTER ZANETTI CAMMINA, 4,5 Imbarazzante. Non corre, non lotta, non gioca. MILITO SVUOTATO 6,5 h Il migliore Julio Cesar 5 Allenatore Ranieri Non aver ancora capito che questa Inter non può reggere un trequartista (Sneijder) più due punte (Forlan e Milito) è una colpa. E la soluzione non è nemmeno il 3-5-2 della ripresa. Tiene la squadra in partita nel primo tempo quando toglie dal «sette» una conclusione di Dzemaili. Attento nelle uscite, sia alte sia di piede. Non può nulla sulla conclusione gol del Pocho. 6,5 6 6 4 6,5 6,5 5 5,5 5 5 5 5 De Sanctis Campagnaro Cannavaro Aronica Maggio Inler Faraoni Lucio Samuel Nagatomo Zanetti Stankovic Si distende su una conclusione da fuori area e blocca con sicurezza. Per il resto è una serata di tutto riposo. Lui è bravo, quando chiamato in causa, a fare anche il libero e impostare. Gioca d’anticipo sia su Milito sia su Forlan. Non è che sia un lavoraccio, vista la forza degli avversari... E poi prova qualche volta a spingere sulla destra per aiutare Maggio. Puntuale nell’aggressione e nel recupero del pallone. Le punte dell’Inter gli fanno il solletico e lui se la cava senza patemi. Anche nel finale è ordinato a guidare la retroguardia. Insicuro e impreciso nei disimpegni, nonostante avesse davanti il nulla degli attaccanti nerazzurri. E poi combina il pasticcio del fallaccio su Faraoni che gli costa il rosso Spinge sull’acceleratore fin dall’avvio e manda in tilt gli avversari. Cambiasso, che lo dovrebbe tenere, non ce la fa, Nagatomo nemmeno e lui è padrone assoluto della fascia. Dirige le operazioni con maestria, sempre pronto a cercare il lato debole della difesa avversaria con lanci precisi. Va in pressing con tempismo su Sneijder e vince i contrasti. Terzino destro nella difesa a quattro: non riesce mai a trovare i tempi giusti per l’intervento e per l’anticipo. Esterno di centrocampo nel 3-5-2: mai una volta che incida. Il più in forma della difesa, prova anche a spingere in aggiunta ai centrocampisti. Alcune buone chiusure, ma ha il grave peccato di farsi superare nell’azione del gol. Non ha la rapidità per chiudere Cavani e Lavezzi. Ci mette la gamba, ma non basta. E non trova giovamento nemmeno quando la difesa, nella ripresa, si compatta. In crisi dall’inizio alla fine. Patisce Maggio come gli spettatori del San Paolo soffrono il vento gelido della serata. Una sola cosa buona: il cross che mette Pazzini davanti alla porta. Cammina per il campo e, obiettivamente, non combina granché. Non ha più la forza per i classici raid offensivi e non riesce a tenere a bada i centrocampisti del Napoli. Energie zero. Lento e impacciato nel dirigere il traffico. Gli manca la benzina per tenere il ritmo degli avversari e va in affanno quando viene pressato da Dzemaili e Inler. (Poli 5,5) 6 6,5 7 6 s.v. s.v. 5 5 4 5 5 Gargano Zuniga Dzemaili Cavani Britos Dossena Cambiasso Sneijder Milito Forlan Cordoba 5 Si dovrebbe occupare di Zanetti, ma capisce subito che può disinteressarsi del problema e badare di più a costruire. Non è proprio il suo mestiere, ma ci mette l’anima. Difficile arginarlo quando parte e si sovrappone a Lavezzi sulla sinistra. Bravo con i piedi e nel dribbling, più di una volta si libera con facilità di Faraoni e va al cross. Gioca da vice Hamsik, più avanzato rispetto al solito. Si disimpegna con eleganza, si butta negli spazi e inventa con una ripartenza micidiale l’azione del gol di Lavezzi. Meno appariscente di altre volte. Nel p.t. tiene occupati Lucio e Samuel, ma non ha occasioni. Nella ripresa, con più spazi, si lancia alla ricerca del gol. Sempre altruista. Entra sul calare della partita al posto di Lavezzi per dare una mano là dietro, visto che Aronica è stato espulso. Fa il suo dovere mettendoci concentrazione e grinta. Al posto di Dzemaili, negli ultimi minuti, per arginare il disperato assalto finale dell’Inter. Se la cava senza problemi e riesce pure a spingere. Altro uomo a fine corsa: quelli del Napoli gli passano davanti che sembrano in moto. Destinato inizialmente su Maggio, viene dirottato su Inler. Ma non vede neppure lui... Mai in partita, galleggia tra le linee come un pesciolino impaurito. Non imposta, non accelera, non conclude. Insomma, non fa lo Sneijder. Perlomeno non quello ci aveva abituato. Impacciato, irriconoscibile. Pur nelle difficoltà del momento, mai che detti il passaggio in profondità o che tenti l’azione solitaria. Sembra svuotato. Dovrebbe essere la seconda punta, in realtà fa soltanto confusione. Gli arrivano pochi palloni, ok, ma quei pochi li tratta davvero male. Sempre anticipato dai difensori. Entra nel secondo tempo perché Ranieri vuole difendere con tre centrali. Sul gol dovrebbe essere su Lavezzi: invece il colombiano non riesce a trovare il tempo dell’intervento. Pazzini Sembra più vivo di Milito e Forlan e non si capisce perché Ranieri lo abbia tenuto fuori nel primo tempo. Nel finale, però, fallisce un’occasione d’oro, di testa, con la porta spalancata. TERNA ARBITRALE: BERGONZI 7 Dirige con autorevolezza una gara non facile. Deve usare i cartellini per tenere in mano la partita, ma lo fa bene. Giusta l’espulsione di Aronica. Manganelli 7; Padovan 7 dallaPrima di ALBERTO CERRUTI LE HA PROVATE DAVVERO TUTTE Wesley Sneijder, 27 anni, sul prato di Napoli INSIDE L’orgoglio non basta. L’Inter, che si era illusa di avvicinarsi a Juve e Milan con sette vittorie consecutive, continua la sua via crucis nella stazione di Napoli, dove perde la quinta partita di fila, settima nelle ultime otto, tra Coppa Italia, campionato e Champions. Il tunnel della crisi sembra infinito, senza lo spiraglio di luce invocato da Ranieri, che le prova tutte, nella ripresa persino la difesa a tre di Gasperini, per fermare la pericolosa retromarcia dalle ultime disperate speranze di agganciare il terzo posto, o almeno il quinto per consolarsi in Europa League. Il bivio del San Paolo valeva doppio anche per questo, perché sarebbe bastato il primo 0-0 della gestione Ranieri per tenere a portata di sorpasso il Napoli, e la Roma sconfitta a Bergamo, anche se Udinese e Lazio, che hanno già 9 punti in più, sembrano ormai irraggiungibili per i nerazzurri. E meno male che il Palermo non ha vinto a Siena, altrimenti l’Inter oggi sarebbe ottava, altro che terza, bendata come una mummia nelle sue strisce di 5 sconfitte senza segnare mai, e di 9 gare in cui ha sempre incassato almeno un gol. Numeri da brivido che rimettono impietosamente a nudo i peccati estivi e invernali della società, incapace di dare prima a Gasperini e poi a Ranieri rinforzi adeguati. Anzi, nel caso di Ranieri, capace di cedere Thiago Motta, che il tecnico voleva trattenere, prendendo al suo posto Palombo, titolare soltanto in panchina e Guarin titolare in infermeria, mentre Muntari è andato a rinforzare il Milan. Ma se non si vogliono fare dolorosi confronti con i vicini di casa, basta farli con il Napoli che non dimostra la stessa fame con cui ha azzannato il Chelsea, ma mette sotto l’Inter, resistendo anche in dieci nel finale dopo l’espulsione di Aronica. E lo fa stravincendo a centrocampo, dove nessuno nota l’assenza dello squalificato Hamsik, perché Mazzarri ai titolari già forti dell’anno scorso può aggiungere due veri rinforzi: Inler e soprattutto Dzemaili, che fa la differenza in occasione del gol partita del solito Lavezzi. Non è il caso, quindi, di ricordare che nemmeno Mancini e Mourinho, i tecnici degli GRAN PRIX FIE PROVA DI COPPA DEL MONDO ultimi scudetti, erano riusciti a vincere a Napoli, perché non c’entra né la scaramanzia, né la storiella del campo stregato. Se Cambiasso non ce la fa a rincorrere Inler, mentre due anni fa sarebbe successo il contrario, significa che la benzina è finita. E lo stesso discorso vale per Stankovic, uscito stremato per far posto all’acerbo Poli. Con o senza Sneijder, rimpianto quando non c’è, criticato quando c’è, con il rombo o il quadrilatero, l’Inter ormai fa scena muta ovunque e comunque. Con la sfortuna di Marsiglia, o con l’orgoglioso affanno finale di ieri sera. E allora è facile pensare che, come al solito, pagherà Ranieri, al quale non si può certo rimproverare di essere stato cocciuto nelle sue scelte, semmai di avere confuso le idee a giocatori che già si confondono da soli. Se sarà così, vuol dire che 3 non è soltanto il numero perfetto della tripletta di Mourinho, ma è anche il numero maledetto della difesa scelta da Gasperini e improvvisata da Ranieri. E in ogni caso in bocca al lupo a chi guiderà l’Inter domenica prossima contro il Catania. Perché non basta cambiare la panchina per rivedere la luce. Palasport G. Gianquinto Arsenale di Venezia FIORETTO MASCHILE 3 4 marzo 2012 INDIVIDUALE 35° Coppa Città di Venezia 2° Trofeo Alilaguna Partners Istituzionali Main Sponsor Evento Sponsor foto Bizzi Partners Federazione Italiana Scherma Aspromonte Baldini Cassarà Avola www.federscherma.it www.coppacittadivenezia.it Codice cliente: 222072 6 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 SERIE A 25a GIORNATA LA TENDENZA IL CAMPIONATO NERAZZURRO PASSO PER PASSO GAZZETTA DELLO SPORT Ranieri: «Non mi dimetto Credo in questi ragazzi» «Non ho colpe, se fossi il presidente Moratti mi confermerei Anche a Napoli ho visto la voglia di lottare della squadra» DAL NOSTRO INVIATO I tabù LUCA TAIDELLI NAPOLI La squadra sarà anche con lui. Lui, per ora, è ancora con la squadra. E pure stavolta Claudio Ranieri riesce a nascondersi dietro al ritornello che ha accompagnato un febbraio da incubo: «La porta è stregata, abbiamo preso un gol incredibile e uno incredibile ne abbiamo sbagliato con Pazzini». Eppure, come a Marsiglia l’Inter ci prova, ma proprio non ci riesce. Il Napoli corre a velocità doppia e nemmeno un altro rombo suicida produce qualcosa. Tanto che il tecnico nell’intervallo aggiunge confusione a confusione con l’ennesimo sistema di gioco (3-5-2) che manda definitivamente in tilt i suoi. Ripartenza Insistere nel dire che la squadra lo segue e lo i ATTACCO ANCORA A SECCO: ULTIMO GOL IL 1o FEBBRAIO La disperazione di Giampaolo Pazzini, 27 anni, attaccante ANSA soddisfa significa ammetterne la pochezza e viene da ridere a ripensare che la prima e unica incazzatura in nerazzurro del sor Claudio era arrivata dopo l’ultima vittoria, che ora sembra appartenere al mesozoico: 2-1 sulla Lazio, il 22 gennaio scorso. Una squadra allo sbando che, oltre a sette delle ultime otto gare, perde pure i pezzi (ieri è toccato a Chivu, per un’infiammazione all’orecchio). Con Massimo Moratti rimasto saggiamente a Milano, sono stati il d.t. Marco Branca e il d.s. Piero Ausilio a fermarsi a lungo con Ranieri nel dopo gara. E quando il tecnico finalmente si presenta davanti ai media e ti aspetti un passo indietro, lui invece fa una di quelle ripartenze che non riescono mai ai suoi: «Il mio futu- I GOL L’Inter non segna dall’1 febbraio. Sono 4 partite consecutive in campionato (ultima rete Milito al 61’ di Inter-Palermo 4-4), 5 gare ufficiali se si considera anche la Champions: in totale 471’ (7 ore e 51 minuti). All’Inter non accadeva dal 1974-75 (520’ senza gol). LA VITTORIA All’Inter la vittoria manca dalla 19a giornata di campionato, 22 gennaio scorso, Inter-Lazio 2-1. Da allora un punto nelle ultime sei giornate. ro? Non sono io il presidente, io non mi dimetto, perché credo in questa squadra e vedo che continua a lottare. Anche se capisco che ho molti sponsor sull’argomento... Non ho colpe e se fossi Moratti mi confermerei al 100%». PER L’INTER SONO 5 SCONFITTE DI FILA NEL 1993-94 ARRIVÒ A 6 La gara E mentre Zanetti ripete la frase dell’ultimo mese («periodo difficile, restiamo uniti»), Ranieri va con l’analisi della (non) partita e del momento in generale. «Abbiamo perso delle gare, ma abbiamo voglia ed energia per risalire. Sapevamo che il Napoli ci avrebbe aggredito e abbiamo provato ad aggredire noi. È andata male. Il traguardo Champions? Tutte le cose si fanno un passo alla volta, per ora pensiamo a tornare al gol (che manca da 471 minuti, ndr) e alla vittoria. A fine primo tempo faccio sempre dei cambi? Abbiamo delle difficoltà, la squadra lo sa e ne abbiamo parlato. Avevo cercato di mettere qualche elemento fresco che non aveva giocato mercoledì in Coppa. Abbiamo preso un gol stupido su contropiede nato da una palla nostra, poi siamo tornati alla carica senza farcela». Ma ormai a vedere le cose in un certo modo è rimasto solo lui. Tanto che il piccolo Filippo — quello dello striscione «potete vincere che se no a scuola mi prendono in giro» — sta pensando di studiare da casa. Quella di ieri è stata la 5ª sconfitta di fila per l'Inter in gare ufficiali: 0-4 a Roma, 0-1 in casa col Novara, 0-3 col Bologna in casa, 0-1 a Marsiglia (nella foto il gol di Ayew) e 0-1 a Napoli. Per trovare un filotto peggiore bisogna risalire al 1993-94 con 6 k.o. consecutivi: 13 marzo Parma-Inter 4-1, 15 marzo Uefa Inter-Borussia Dortmund 1-2, 20 marzo Milan-Inter 2-1, 27 marzo Inter-Genoa 1-3, 30 marzo Uefa Cagliari-Inter 3-2, 4 aprile Juve-Inter 1-0. clic © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7 SERIE A 25a GIORNATA Il Pocho cannoniere all’amuleto Thomas «Resta qui a Napoli» Lavezzi è al 4o gol di fila: «Farò in modo che mio figlio non torni in Argentina... Lottiamo per i primi posti» MIMMO MALFITANO NAPOLI Quarto gol consecutivo, come mai era accaduto prima: il nuovo corso di Ezequiel Lavezzi coincide con il ritorno del Napoli dopo un periodo di risultati alterni. Dopo aver ridimensionato le ambizioni europee del Chelsea, il Pocho ha spazzato via quelle di ripresa dell’Inter. È nell’insieme, tuttavia, che il collettivo napoletano ha ricominciato a stupire. Se Lavezzi ha segnato quattro reti in tre partite, il Napoli ha sommato la quarta vittoria consecutiva, compresa quella di martedì notte in Champions League. Tre punti importanti, che gli permettono di agganciare il quinto posto e di superare la Roma. Che forza «È stato sicuramente un successo importante, perché accresce in noi la fiducia. Questo Napoli può lottare per i primi posti», ha detto l’attaccante argentino nel dopo partita. Una vera e propria dimo- strazione di forza che ha ridotto l’Inter ai minimi termini così com’era accaduto anche per il Chelsea, abbattuto dai colpi di Cavani e dello stesso Lavezzi. E anche ieri sera al San Paolo è prevalso il gioco di rimessa, quelle ripartenze che hanno mandato in tilt la difesa interista e che hanno permesso a Dzemaili di correre indisturbato verso Julio Cesar e di porgere al Pocho il pallone per il tocco vincente. dare avanti senza porci limiti. È importante restare umili e cercare di continuare su questi livelli», ha osservato Lavezzi. Che ha in Thomas, il suo figlioletto, il vero e proprio portafortuna: da quando c’è lui, infatti, il papà ha invertito la tendenza sotto rete. «Dovrò fare in modo che resti qui con me», ha ribattuto il Pocho. Vive in Argentina con la mamma, Thomas, e soltanto di tanto in tanto raggiunge il suo papà a Napoli. «I gol? Sto lavorando per perfezionarmi. Credo che sia l’unica dote che mi manca. E se riuscirò ad essere continuo sarò anche un giocatore diverso», ha detto l’attaccante argentino che ha voluto tranquillizzare i tifosi sul futuro: «Per il momento, io penso a far bene soltanto per il Napoli». Grande vittoria È rammaricato, Walter Mazzarri, per il risultato striminzito. «È stata una grande vittoria, ma potevamo fare gol anche nel primo tempo quando abbiamo costretto l’Inter sulla difensiva. Julio Cesar ha compiuto un paio di parate importanti. Analizzando la partita, abbiamo creato sicuramente più che con il Chelsea», ha spiegato l’allenatore del Napoli. Che ha voluto elogiare la squadra come non aveva mai fatto prima: «Sono innamorato di questi ragazzi, credo che nessuno avrebbe pensato, quando sono venuto qui, di poter arrivare a questo punto. Il rosso ad Aronica? Giusto, Faraoni sarebbe andato da solo in porta. I gol di Lavezzi? Pocho ha fatto dei passi da gigante come realizzatore, è un campione, se diventa anche un bomber diventa fuoriclasse assoluto», ha concluso Mazzarri. Terzo posto Quello che era sem- brato un traguardo quasi impossibile fino a un mese fa, oggi è nuovamente l’obbiettivo da raggiungere. Le vittorie di Udinese e Lazio hanno lasciato invariate le cose, però, anche se il Napoli ha recuperato una posizione. «Dobbiamo an- Mazzarri esulta: «Sono innamorato di questi ragazzi. Passi da gigante per l’argentino» L’esultanza degli azzurri dopo il gol-vittoria REPORPRESS © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 GLI ANTICIPI DI SABATO/1 I NUMERI Palacio trascina 5 le partite utili di fila del Napoli in campionato. Dopo la sconfitta col Genoa (3-2), gli azzurri hanno pareggiato 0-0 con Cesena e Milan, battuto il Chievo (2-0) e la Fiorentina (3-0), prima del colpo di ieri con l’Inter 470 i minuti d’imbattibilità per la porta del Napoli. L’ultima rete in campionato è stata subita al 25’ della ripresa di Genoa-Napoli (autore Palacio) 0 le sconfitte di Mazzarri con Ranieri. Cinque le vittorie, sei i pareggi il suo Genoa Rimonta sul Parma GENOA-PARMA MARCATORI Gobbi (P) al 6’ p.t.; Floccari (P) all’8’, Palacio (G) al 33’ e al 51’ s.t. GENOA (4-3-1-2) Frey 6; Rossi 6, Granqvist 5,5, Kaladze 6, Moretti 5,5 (dal 23’ s.t. Ze Eduardo 6,5); Kucka 6, Veloso 6,5 (dal 12’ s.t. Mesto 5,5), Constant 4,5; Belluschi 5 (dal 44’ s.t. Jorquera 6,5); Jankovic 6, Palacio 7. PANCHINA Lupatelli, Carvalho, Alhassan, Birsa. ALL. Marino. PARMA (3-5-2) Mirante 6,5; Zaccardo 6, Ferrario 5,5, Lucarelli 5; Biabiany 7, Galloppa 6,5, Musacci 6 (dal 12’ s.t. Morrone 5,5), Mariga 6,5, Gobbi 6,5 (dal 26’ p.t. Modesto 5); Floccari 6,5 (dal 16’ s.t. Valiani 5,5), Giovinco 6,5. PANCHINA Pavarini, Jonathan, Santacroce, Okaka. ALL. Donadoni. ARBITRO Romeo di Verona. ESPULSI Lucarelli. AMMONITI Rossi, Mirante, Musacci, Valiani, Kucka, Biabiany. GLI ANTICIPI DI SABATO/2 Pareggio e veleni nel derby d’Italia A San Siro è 1-1 MILAN-JUVENTUS ARBITRO Tagliavento di Terni. ESPULSI Vidal al 44’ s.t. AMMONITI Thiago Silva, Mexes, Muntari, Barzagli, Pepe. SU TUTTA LA GAMMA FIAT PROFESSIONAL ANTICIPO ZERO E PREZZI BLOCCATI FINO AL 29 FEBBRAIO. E in più, fino a 1.000 euro di extrabonus sui veicoli in pronta consegna. LA GUIDA PER CHI È ALLA GUIDA 1-1 MARCATORI Nocerino (M) al 14’ p.t.; Matri (J) al 38’ s.t. MILAN (4-3-1-2) Abbiati 6,5; Abate 6, Mexes 6, Thiago Silva 5,5, Antonini 5,5; Nocerino 7, Van Bommel 6,5, Muntari 7; Emanuelson 6 (dal 27’ s.t. Ambrosini 6); Pato 5 (dal 1’ s.t. El Shaarawy 6,5), Robinho 7,5. PANCHINA Amelia, Yepes, Bonera, Zambrotta, Inzaghi. ALLENATORE Allegri 6,5. JUVENTUS (3-5-2) Buffon 7,5; Barzagli 6,5, Bellucci 4,5, Chiellini 6,5; Lichtsteiner 6, Vidal 5, Pirlo 6,5, Marchisio 6,5, Estigarribia 5,5 (dal 1’ s.t. Pepe 6,5); Quagliarella 5 (dal 25’ s.t. Matri 7,5), Borriello 5 (dal 9’ s.t. Vucinic 6). PANCHINA Storari, Caceres, Giaccherini, Del Piero. ALLENATORE Conte 6,5. “NUOVO DUCATO DA 13.900 EURO, UN’OFFERTA CHE TI LASCIA DI STRUZZO.” GUIDASINCERA.IT 2-2 DUCATO Furgone 28 CH1 2.0 Multijet 16v 115CV EURO 5 - Prezzo Promo Detax € 13.900 (IVA, MIS e IPT escl.) e € 17.645 (IPT esclusa).Esempio di Finanziamento: Anticipo € 0, 48 mesi, 1ª rata a settembre 2012, 42 rate mensili di € 527,50, Importo Totale del Credito € 19.240,48 (inclusi Prestito Protetto e SavaDna per € 1.280,86, spese pratica € 300, Bolli € 14,62), Importo totale dovuto € 22.169,05, Interessi € 2.757, spese incasso Rid pari a € 3,5 a rata, spese invio estratto conto € 2,81 per anno, TAN fisso 5,95%, TAEG 10,72%. Salvo approvazione Iniziativa valida fino al 29/02/12. Foglio Informativo su www.sava.it. Messaggio Pubblicitario a scopo Promozionale. Offerta valida in caso di permuta o rottamazione. Codice cliente: 222072 8 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 SCUDETTO AL VELENO LA POLEMICA qui Milan Retroscena Ma sarà impossibile non parlarsi La riprova l’avremo sul caso Beretta L’alleanza è un ricordo Galliani furibondo Tutto parte dal giudizio su Ibra. «Juve, che arroganti» ALESSANDRA BOCCI twitter @picobocci MILANO Siamo ai titoli di coda. Ai racconti sugli insulti (non tradotti) in dialetto salentino, alla conta dei dirigenti che erano negli spogliatoi e non avrebbero dovuto essere lì, ai rabdomanti del web in cerca di immagini buone per le prove tv. La Santa Alleanza di qualche anno fa era già stata messa in cantina, poi aveva ripreso vigore, ora resta schiacciata sotto una serie di ripicche. Adriano Galliani, l’uomo che all’arbitro avrebbe detto solo «perché, perché, perché?», è stato protagonista con Antonio Conte del rusticano duello centrale. Avvenuto, precisano al Milan, in una zona di scorrimento, diciamo così, dove i dirigenti possono sostare. Galliani stava aspettando l’arbitro (e questo non è permesso), ma pare che alla fine manco l’abbia incrociato (così sostiene l’arbitro). Dunque, il fatto non sussiste. Ma le battute (anche su argomenti tricologici), gli applausi ironici e lo scambio di opinioni con Conte (vocaboli salentini compresi) restano. Spy story Il Milan è inviperito perché pensa che la Juve abbia preparato la battaglia mediatica molto in anticipo. All’origine di tutto, Ibrahimovic: la sua squalifica senza sconti, le delazioni in Coppa Italia. La raccomandazione di Chiellini a usare la prova tv anche per la ditata di Zlatan a Storari era stata presa male e le tossine non se ne vanno in fretta. Ambrosini e Chiellini si sono confrontati sabato a fine gara, e sarebbero volate specificazioni non positive accoppiate alla parola spia, seguite su considerazioni tipo «vi abbiamo purgato ancora». Il parapiglia era generale, pare ci si sia fermati alle parole (i cazzotti erano già volati in campo fra altri protagonisti) ma conta poco. Fra Milan e Juve c’è guerra. Prove e tentazioni Giovedì, il giorno del giudizio universale, si è confermato che Ibra sarebbe rimasto fuori da Milan-Juve. I poveri giudici, secondo le fonti di via Turati, avrebbero vissuto in situazione di grande stress, con "gli altri" sul piede di guerra. "Gli altri", nella fattispecie Agnelli, se l’erano anche presa in settimana con il presidente federale Abete reo di essere intervenuto su alcune dichiarazioni di Conte, e la cosa che avrebbe infastidito Galliani. Nel memorandum milanista le dimostrazioni di arroganza si sarebbero susseguite e alla fine il verdetto di Galliani è inappellabile: gli juventini non li vuole più vedere. Basta telefonate amichevoli, basta dichiarazioni di non belligeranza sul mercato. C’è chi starebbe tentando di convincere il furibondo Galliani non solo a buttare a mare il dialogo con la Juve, ma a spingersi a un abbraccio con l’Inter. Una bella lega milanese per contrastare le pretese di scudetti (da vincere o da farsi restituire) della Juve. E fin qui, per ora, non pare che Galliani si voglia spingere. Ma la Milano-Torino ormai è bollente su tutte e due le corsie. À la guerre comme à la guerre. E la guerra è guerra anche sui pianerottoli di San Siro. CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa MILANO Ci sono ancora troppi veleni nell’aria per pensare che la nube tossica di San Siro possa essere spazzata in breve tempo. Il plateale sfogo di Adriano Galliani nell’intervallo della sfida-scudetto sarà du- ro da digerire. Anche ieri i segnali sono stati poco incoraggianti. Da anni i rapporti tra Juve e Milan non erano così tesi: soprattutto dopo l’ingresso in scena di Andrea Agnelli. Nell’ultimo anno i due club hanno rinsaldato un asse nato nel ’94 e messo a rischio dalle turbolenze di Calciopoli. E ora? Le polemiche arbitrali rischiano davvero di mettere tut- to a repentaglio. Difficile credere, però, che i vertici di via Turati e corso Galileo Ferraris azzerino le relazioni diplomatiche da un giorno all’altro. La prima verifica si avrà venerdì prossimo, al quarto piano di via Rosellini, per l’assemblea della Lega di serie A. E’ un appuntamento più importante di altri perché all’ordine del giorno c’è la richiesta di dimissioni 4 I NUMERI 6 rigori a favore del Milan quest’anno: dopo il Catania (8) è con Siena e Cesena la squadra che ne ha avuti di più GUERRA 7 cartellini (5 ammonizioni e 2 espulsioni) in 12 partite quest’anno per Kevin Prince Boateng: è il rossonero con più cartellini. Dopo di lui c’è Alessandro Nesta, con 6 cartellini gialli © RIPRODUZIONE RISERVATA LA NOTTE DEL CAVALIERE «RISULTATO FALSATO, SERVE LA TECNOLOGIA IN CAMPO. IL MILAN HA I TITOLI PER VINCERE LO SCUDETTO» Berlusconi: «Noi più forti di invidie e ingiustizie» MARCO PASOTTO MILANO I tifosi che lo aspettano per strada alle 3 del mattino, fuori dal ristorante, gli chiedono di comprare Messi e non vendere El Shaarawy. Ma questa non è l’occasione adatta per parlare di (fanta)mercato. Silvio Berlusconi ha da poco lasciato San Siro, che gli ha regalato una serata agrodolce: Milan bello, direzione arbitrale pessima. Il Cavaliere era uscito dal Meazza evitando qualsiasi commento. In certi casi il silenzio fa molto più rumore e soprattutto protegge da dichiarazioni delle quali la rabbia è spesso cattiva consigliera. Poi due chiacchiere con le gambe sotto il tavolo — fra i commensali anche Fede e l’ex ministro Meloni — allentano un po’ la tensione e lasciano spazio a un’analisi più mirata. Quando Berlusconi lascia il ristorante «Giannino» non lancia accuse dirette e plateali agli avversari, anzi racconta «di non avere critiche da muovere per l’atteggiamento della Juve». Nemmeno per quello dei giorni che hanno preceduto la partita. Il suo è più un discorso interlineare: bisogna leggere fra le righe, e allora il messaggio si svela di colpo. Una frase su tutte: «Il Milan ha i titoli per vincere il campionato, la nostra missione è quella di essere più forti di invidie, sfortuna e ingiustizie». Una frase che l’ex premier ha detto spesso in passato, ma che appare carica di signifi- cato se contestualizzata alla sfida con i bianconeri. Interpretazioni Per il resto, sono considerazioni piuttosto ovvie: «Il gol di Muntari era assolutamente evidente, il 2-0 avrebbe cambiato l’andamento della partita. Il risultato finale è stato falsato da questo errore arbitrale. Non credo che Tagliavento sia stato condizionato dalle polemiche della Juve. E’ uno sbaglio che può succedere, non voglio pensare a un complotto contro il Milan, sebbene nel calcio ci siano tante situazioni interpretabili in una direzione o in un’altra». Altri messaggi interlineari? Forse sì, forse no. Non tutti, comunque. Perché per il Cavaliere la soluzione è molto chiara: «Io sono da sem- pre un sostenitore della tecnologia in campo. In gare così importanti sarebbe opportuno che l’arbitro potesse avere un riscontro. In uno sport dove certe decisioni possono diventare molto importanti dal punto di vista economico, sarebbe auspicabile avere dalla tecnologia un’interpretazione corretta». Consigli a Pato Se non altro Berlusconi ha potuto vedere per la seconda volta consecutiva un Milan finalmente tornato sulla strada giusta. Una squadra di nuovo veloce e dinamica, capace di produrre gioco e non solo possesso palla fine a se stesso. «Abbiamo confermato di avere una rosa competitiva nonostante tantissimi giocatori indisponibili. Ho fatto i complimenti ai « Pato deve avere più fiducia in se stesso. Van Persie? La rosa è a posto così SILVIO BERLUSCONI PATRON DEL MILAN ragazzi, spronandoli a continuare perché ritengo che il Milan abbia tutti i numeri per vincere. Complimenti anche ad Allegri. Peccato, perché una vittoria avrebbe portato maggiore solidità per il prosieguo del campionato». Chiusura con accenno di mercato: «Van Persie? Abbiamo dimostrato di essere a posto così. Pato? E’ un grandissimo giocatore, ma bisogna che abbia fiducia in se stesso. E’ mia intenzione confermarlo per i prossimi anni». Domanda maliziosa: anche a fronte di un’offerta indecente? Berlusconi prende tempo e poi dice: «Io credo che Pato vada bene al Milan e auspico che possa restare». Che serva di nuovo la traduzione interlineare? © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 del presidente Maurizio Beretta. Otto club hanno sottoscritto questa petizione, Inter compresa. E non è un mistero che sinora Juve e Milan abbiano capeggiato in silenzio il partito della continuità. Dura credere, insomma, che Galliani e Agnelli non solidarizzino in una partita che mette in gioco interessi economici e politici di rilievo. Ma se anche questa puntata non portasse ad un riavvicinamento, vanno messi nel conto altri passaggi più o meno all’orizzonte. Di sicuro il Milan s’è allarmato nel momento in cui Antonio Conte ha associato il tema arbitrale ai fantasmi di Calciopoli. In parallelo Andrea Agnelli continua la sua battaglia con LA GAZZETTA DELLO SPORT 9 qui Juve la federcalcio e la recente polemica con Abete è la riprova del gelo con il numero uno di via Allegri. E non a caso il presidente bianconero tiene aperta la porta al presidente del Coni, Gianni Petrucci, il promotore di quel tavolo della pace che soprattutto avrebbe dovuto riaprire il dialogo tra i bianconeri e l’Inter. Proprio in quella sede Adriano Galliani era uno dei garanti dell’auspicato riavvicinamento tra i duellanti del 2006. Non ci si sorprenda, allora, se più avanti ritoccasse davvero a Petrucci il compito di rasserenare i rapporti tra i due grandi amici di sempre. E’ un’emergenza anche questa, da intervento super partes. Linea chiara nel silenzio Hanno fatto tutto loro © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 S La rissa del dopogara: Chiellini e Van Bommel vengono separati PEGASO I NUMERI 1 rigore a favore della Juve: dopo il Napoli, contro cui ancora non ne hanno fischiato uno APERTA 8 ammonizioni per Arturo Vidal, il giocatore della Juve che ha beccato più cartellini in questo campionato. Dopo il cileno ci sono Bonucci, Chiellini e Marchisio, tutti con cinque gialli Il club ritiene facili moralismi i giudizi sulle parole di Buffon MIRKO GRAZIANO MILANO Il giorno dopo, la Juventus non si scompone. Guerra fredda o calda che sia, da corso Galileo Ferraris non arrivano reazioni ufficiali alla bufera post San Siro. Ufficiosamente, però, la posizione torinese è la seguente: «Noi non siamo mai entrati in urto con il Milan». Come dire: sabato sera il polverone è stato alzato solo da una parte. Sorpresa e amarezza Un polve- rone che non ha tra l’altro perso consistenza nella giornata di ieri, ulteriormente alimentato sia via rete sia con altri mezzi mediatici più o meno legati al club rossonero. Presenti, sempre su internet, le risposte del popolo bianconero, si è invece potuto appunto solo indagare sugli umori dei vertici della Juve. Emergono allora sentimenti di sorpresa e amarezza per la veemenza della reazione rossonera. Nessuno in casa Juve ha mai negato l’enormità dell’errore sul gol non dato a Muntari, ma tutto ciò che ne è seguito (uragano Galliani in primis) avrebbe indispettito non poco Agnelli e soci. Le dure puntualizzazioni rossonere sono apparse poco obiettive agli occhi della Juve: nella stessa gara ci sono stati pure il fuorigioco inesistente di Matri, il colpo proibito di Mexes a Borriello e la scarica di manate di Muntari ai danni di Lichtsteiner. Muro alzato, poi, di fronte alla «crociata» contro Buffon, «scivolato», per troppa sincerità e trasparenza, nella spirale di quelli che a Torino appaiono facili moralismi: «Non mi sono accorto che la palla fosse entrata — ha detto il capitano azzurro sabato sera —, ma sono sincero: se l’avessi visto avrei taciuto». A dare fastidio, in corso Galileo Ferraris, sono stati soprattutto i commenti provenienti dal mondo Milan. «Noi non abbiamo mai parlato degli altri club - hanno ripetuto più volte Marotta e Conte —, si è discusso di arbitri, rivendicando uniformità in generale». Così come sulla squalifica di Ibra, in effetti, la questione è sempre stata fra il Milan e la federazione. Pensieri passati e presenti che servono a rafforzare il «noi mai in urto con il Milan» trapelato da Torino. Incrocio a Varsavia Prossimo contatto fra i club? Forse già stasera a Varsavia, dove Juve e Milan sono attese per l’assemblea generale Eca (European Club Association) in programma domani. Ma a rappresentare i rossoneri non ci sarà Adriano Galliani: annunciato il direttore organizzativo Umberto Gandini. Per i bianconeri presente invece il numero due del club, l’amministratore delegato Beppe Marotta. E mentre il presidente Andrea Agnelli è rimasto ieri in famiglia, l’amico e consigliere d’amministrazione Pavel Nedved (pure lui duro con gli arbitri settimana scorsa) è volato a Dublino per ritirare il prestigioso premio «Personalità Internazionale dell’anno» (già andato a Beckenbauer, Eusebio, Gullit, Moore e Platini), nell’ambito dell’International Football Awards, con Giovanni Trapattoni ospite d’onore. © RIPRODUZIONE RISERVATA OGGI I PROVVEDIMENTI DEL GIUDICE SPORTIVO LO SCONTRO GALLIANI-CONTE SUL TAVOLO DI TOSEL, MEXES VERSO LA PROVA TV La rissa continua a colpi di immagini televisive Muntari duro con Lichtsteiner, il Milan risponde con Pirlo su Van Bommel MAURIZIO GALDI Oggi poco dopo le 16 si conosceranno i provvedimenti del giudice sportivo Giampaolo Tosel su Milan-Juve di sabato. La lista degli episodi su cui sarà chiamato a decidere è lunga. Acceso diverbio Innanzitutto ci sarebbe lo scontro tra Galliani, e Conte. L’acceso confronto sarebbe avvenuto nell’intervallo davanti allo spogliatoio e avreb- be avuto tra gli «spettatori» anche i due sostituti della Procura federale incaricati di stare attenti proprio a quello che poteva accadere nello spogliatoio. Oggi il procuratore federale Stefano Palazzi riceverà la relazione dei suoi uomini e la trasmetterà a Tosel, competente per tutto quello che avviene allo stadio. Se il diverbio fosse avvenuto pubblicamente, nella mix zone e davanti alle televisioni, la Procura avrebbe dovuto aprire un fascicolo ed eventualmente procedere con deferimenti alla Disciplinare. A Tosel dovrebbero arrivare comunque anche relazioni o referti arbitrali sul «vivace» dopo gara che ha coinvolto diversi calciatori. Prove televisive Entro le 16 Pa- LONTANO DAGLI OCCHI, LONTANO DAL FISCHIETTO 1 2 4 3 1 Una marcatura fin troppo energica di Stephan Lichtsteiner, 28 anni, nei confronti di Sulley Muntari, 27 FERRERI 2 Dalle immagini di Sky, il ghanese reagisce usando le mani per liberarsi dallo svizzero 3 Il pugno di Philippe Mexes, 29 anni, a Marco Borriello, 29, a inizio ripresa, episodio per il quale il francese è a rischio prova tv 4 Andrea Pirlo, 32 anni, a contatto con Mark van Bommel, 34: per il Milan è una gomitata lazzi dovrà anche decidere se trasmettere al giudice sportivo anche la richiesta di utilizzare la prova televisiva per il colpo rifilato da Mexes a Borriello a pallone lontano e non rilevato dalla terna arbitrale o dal quarto uomo. Nelle ultime ore stanno anche circolando immagini del milanista Muntari che usa le mani in maniera poco ortodossa per liberarsi dalla marcatura di Lichtsteiner (difficile comunque che questo secondo episodio possa essere invocato dalla Procura federale come prova televisiva), cui il Milan ha replicato sul proprio sito segnalando due gomitate di Pirlo a Van Bommel, con tanto di minuto e secondi (22’56" e 31’54" della ripresa). © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 10 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 SCUDETTO AL VELENO IL DISASTRO ARBITRALE Romagnoli, la svista gli costa la carriera Tagliavento a riposo L’assistente di Milan-Juve uscirà dai quadri Can. Per l’arbitro stop di 2 turni. Ma prima Germania-Francia FRANCESCO CENITI La carriera di Roberto Romagnoli ha imboccato il binario morto al minuto 25 di Milan-Juventus. A fine stagione sarà dismesso con tanti ringraziamenti per i 10 anni trascorsi alla Can A, ma nella memoria di tutti resterà il fantasma di un gol dentro di oltre mezzo metro. «Indifendibile», è stato il giudizio a freddo dei vertici arbitrali. L’assistente veniva da due anni quasi perfetti, dove aveva sbagliato al massimo qualche fallo laterale. Ecco perché una deroga che gli avrebbe consentito di restare in campo anche nella prossima stagione, era considerata fino a sabato sera un’ipotesi molto probabile. E invece il 2-0 negato a Muntari ha mandato tutto in frantumi. Fine della corsa. Non solo, non è da escludere che Romagnoli non riveda più il campo: quella di San Siro potrebbe anche essere l’ultima gara. Dipenderà da come girerà la stagione. Il designatore Braschi potrebbe evita- re a Romagnoli questa umiliazione, concedendogli un’ultima passerella in A: magari una partita di fine stagione senza nessun obiettivo in ballo. Molto dipenderà dallo stesso Romagnoli: solo se dimostrerà di avere assorbito la botta, avrà la possibilità di chiudere con una partita diversa da Milan-Juve. Ironiasulweb In famiglia Ieri l’assistente è rien- trato a casa, dopo aver trascorso una notte quasi insonne a Milano. Ha rivisto le immagini ed è rimasto senza parole. Non sa darsi una spiegazione: il dispiacere più grande è quello di aver indotto all’errore Tagliavento. La domenica è trascorsa in famiglia: l’affetto dei figli Leonardo e Sofia (gemelli), ha lenito un po’ la ferita. Da stamani ritornerà ad occuparsi dei suoi clienti (fa il commercialista), ma non sarà facile cancellare il fantasma di Muntari. Anche perché sa benissimo che sarà ricordato solo per quell’episodio. Stop Tagliavento Meno compli- cata la posizione di Tagliavento, ma non così tranquilla. Al fi- Due immagini ironiche apparse ieri sul web. In alto la porta difesa da Buffon con la linea modificata. Sotto nel cerchio rosso, l’assistente Romagnoli con la maglia della Juventus schietto di Terni saranno ritornate in mente le parole di Al Pacino nel film Ogni maledetta domenica che Braschi aveva fatto appendere nelle stanze degli arbitri durante il raduno di Sportilia: «O risorgiamo come squadra, oppure cederemo...». Il designatore ha insistito molto sul concetto di squadra. Spesso sono stati gli assistenti a salvare e aiutare i direttori di gara. A San Siro non è andata in questo modo. Tagliavento aveva avuto la percezione del gol, ma non era sicuro. Al momento del gol fantasma era al limite dell’area (posizione esatta su un angolo) e aveva Buffon che gli copriva palla e linea. Quindi, una giusta percezione ma non la certezza. E questo ha fatto la differenza. L’arbitro ha indicato il centrocampo, ma poi Romagnoli è rimasto al suo posto e gli ha urlato nell’auricolare «Non è entrata, non è entrata. Sono sicuro». A quel punto il gioco di squadra ha fatto il resto. E’ un paradosso, ma se si fosse trattato di una gara di Terza categoria (dove tutte le decisioni sono di pertinenza dell’arbitro), quel gol sarebbe stato assegnato. E invece era Milan-Juve e Tagliavento si è fidato del collaboratore, meglio piazzato e con certezze di cartapesta. Un gioco di squadra che gli costa caro: Braschi presenterà un conto pure all’arbitro. Stop di un paio di settimane, non di più. Anche perché altrimenti salterebbero gli equilibri di un gruppo già in fermento. E comunque dopo la punizione ci sarà anche un periodo nel quale Tagliavento dovrà risalire la china, partendo da gare di seconda fascia. Si potrà consolare in Europa, dove gode di stima illimitata: mercoledì a Brema dirigerà l’amichevole di lusso Germania-Francia. Un bel modo per dimenticare San Siro. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL CAPO DEGLI ARBITRI «Amareggiati Ora lasciateci un po’ tranquilli» «I fatti accaduti in Milan-Juve ci addolorano. Dopo ciò che è successo c’è poco da aggiungere». Il giorno dopo i veleni arrivano le parole di Marcello Nicchi, presidente dell’Aia, che ha visto dal vivo il naufragio di Romagnoli e Tagliavento. L’amarezza per le sviste (in primis il gol fantasma di Muntari) è evidente, ma Nicchi ha scelto di non restare in silenzio, cercando di far capire lo stato d’animo del gruppo: «Ora lasciateci tranquilli, perché sono cose che davvero ci addolorano. Siamo i primi a dover riflettere affinché non succedano più. Chiedo solo di rispettare la nostra amarezza. L’introduzione della tecnologia in aiuto? Ne parleremo al momento opportuno, adesso bisogna tenere alto il morale di un gruppo che stava facendo bene. È mio dovere preservarne la tranquillità», ha ricordato Nicchi. Braschi e i 5arbitri Non ha lasciato dichiarazio- ni ufficiali, invece, Braschi. Ieri il designatore è stato a Bergamo, per vedere Atalanta-Roma. Sabato sera ha visto da casa Milan-Juve e dopo il naufragio ha preferito lasciar passare una notte prima di parlare con Romagnoli e Tagliavento. Lo sbaglio dell’assistente è considerato gravissimo, ma anche l’arbitro ha avuto una ramanzina. Resta inspiegabile il perché dell’errore: forse il guardalinee ha perso l’attimo fuggente per seguire Vidal (fuori dal campo), decisivo nel tenere in gioco proprio Muntari. Ma qualunque cosa sia accaduta, non ha paracadute. Semmai si ritornerà a dibattere sull’utilità del giudice di porta. Nicchi ha parlato di tecnologia, ma gli arbitri fanno notare come la presenza di uno di loro dietro la linea di fondo serva in molti casi. Ne sa qualcosa proprio Tagliavento che mercoledì scorso aiutava (con Rocchi) Rizzoli nella gara di Champions Basilea-Bayern. Un caso come quello di Muntari avrebbe avuto un finale diverso. cen © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11 12 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 SCUDETTO AL VELENO LA RETE NON VISTA QUATTRO PRECEDENTI FAMOSI Inghilterra-Germania (1966) IL GOL MONDIALE DI HURST Inghilterra-Germania 4-3, finale Mondiale ’66: la palla di Hurst non supera la linea ma per l’arbitro è gol. Inglesi campioni Inter-Milan (1967) RIVERA: E NASCE LA MOVIOLA Inter-Milan 1-1, il gol di Rivera... non è gol. Se ne accorge Carlo Sassi che l’indomani manda le immagini rallentate. La moviola! Manchester Utd-Tottenham (2005) DENTRO DI UN METRO! United-Tottenham 0-0: il tiro da 60 metri di Mendes sbatte sul portiere Carrol ed entra di un metro. L’arbitro non vede AP Germania-Inghilterra (2006) BEFFA MONDIALE PER LAMPARD Mondiale 2010, Germania-Inghilterra sul 2-1. Lampard-gol ma per l’arbitro Larrionda la palla è fuori. Finisce 4-1 IPP Caccia ai gol fantasma GLI ESPERIMENTI C’È ANCHE L’OCCHIO DI FALCO Sono arbitri, non guardalinee: quante federazioni possono permettersi le cinquine? La tecnologia è meno cara. Comunque o si applica l’una o l’altra, tutt’e due assieme è difficile». Decide il Board, dove Blatter ha 4 voti e Platini zero. Doppio Board: ordinario La situazione si complica, al punto da richiedere due International Board nel 2012. Il primo, quello ordinario, sabato a Bagshot (Londra): i depositari delle regole (4 voti Fifa, 4 alle federazioni britanniche) valuteranno i test delle 8 tecnologie in gara (tra cui quella Cnr-Figc sperimentata a Udine: i «sensori»). Chi supererà questo turno svolgerà altri tre mesi di test durante le partite ufficiali (ma con risultati segreti). Blatter deve qualcosa agli inglesi: si dice che le loro proposte (tipo occhio di falco) siano in vantaggio. Doppio Board: straordinario Non è finita. All’Euro 2012 si concluderà la sperimentazione degli arbitri di porta dopo Champions ed Europa League. Platini si gioca tutto: un fallimento pubblico sarebbe la fine, ma un bel risultato conquisterebbe l’opinione pubblica. Il 2 luglio a Blatter ha detto: «Tecnologia e arbitri di porta assieme no». Chi avrà la meglio? GDS Tecnologia o arbitri di porta A luglio la decisione. Difficile Anni di test ed esperimenti che si concluderanno dopo Euro 2012 con un International Board straordinario. Sullo sfondo, la battaglia tra Blatter e Platini FABIO LICARI Per il «gol fantasma» di Muntari è anche eccessivo scomodare la tecnologia, basta un guardalinee non in stand-by. Sensori, telecamere e palloni col chip dovrebbero essere utili nei casi di «vedo-non vedo» sulla linea che, sempre più spesso, avvelenano partite e animi. Comunque ci siamo, il 3 luglio l’International Board deciderà qual è il futuro del calcio: 1) se con le macchine; 2) se con gli arbitri di porta; 3) se come prima. Sullo sfondo, una battaglia per il potere che coinvolge Fifa e Uefa, Blatter e Platini. 1) Tecnologia Riassunto. Da anni Blatter lascia intendere che la tecnologia — ma non la moviola perché «interrompe il gioco» — può entrare nel calcio. Esperimenti, Board, ma non succede niente: il «boss» si agita perché tutto resti come prima. Platini è d’accordo. Poi, a Sudafrica 2010, il fattaccio sotto gli occhi del mondo: il «gol fantasma» di Lampard. Blatter salta sul carro e annuncia la battaglia per la tecnologia. Prima, però, chiede — giustamente — una sperimentazione seria: le proposte devono essere affidabili (anche se il 100% è un sogno), rispondere immediatamente ed essere a disposizione soltanto degli arbitri. 2) Arbitri di porta In contemporanea si lavora su un altro fronte: Platini vuole gli arbitri di porta. Arbitri (non guardalinee), sistemati dietro la porta, dal lato del guardalinee, con il compito di monitorare l’area, vedere falli e simulazioni, dare un occhio ai «gol fantasma», fare da deterrente per colpi proibiti. Sperimentazione in corso nelle coppe europee: per l’Uefa è ottima; per la Fifa così così. Solo una delle due Ecco la battaglia politica in corso. Blatter, visto oltretutto che non sono un’idea sua, non ci sta. Dice alla Gazzetta il 6 dicembre: «Michel propende per gli arbitri di porta, io no. Idea brillante ma costosa. Kiev, il giorno dopo la finale, Board straordinario per decidere: 1) se e quale aiuto introdurre; 2) se entrambi (difficile) o meno; 3) dove sperimentare (si parla di campionati nazionali 2012-13). Però sta succedendo qualcosa dietro le quinte: Blatter era sicuro di avere l’appoggio delle britanniche (Inghilterra, Scozia e Nord Irlanda sono favorevoli alla tecnologia), ma Platini ha rotto il fronte conquistando alleati. Alla Fifa sono nervosi. Ribaltone in vista? Federcalcio Da anni la Figc inve- Il gol fantasma di Muntari a San Siro: evidenziata la parata di Buffon ben oltre la linea della porta. Sullo sfondo il guardalinee, in linea SKY ste sulla tecnologia: i sensori, in collaborazione con l’Udinese, sono una realtà. Ma non è che possano essere usati domani senza autorizzazione Fifa. Nè ci si può inventare una Coppa Italia con i cinque arbitri. Sarebbero iniziative fuorilegge. Dice Antonello Valentini, d.g. federale: «Il caso Muntari ha soltanto rilanciato la questione. Che per noi va risolta presto: o con la tecnologia o con gli arbitri per i quali, comunque, ci sono problemi di organico, di addestramento ed economici. Ma decide la Fifa: noi non possiamo fare niente senza l’okay del Board e di Zurigo». © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13 SCUDETTO AL VELENO IL NUOVO CASO story DOMANI LA RIPRESA Guai in difesa: il Milan spera di riavere Nesta Da Pellissier a Drogba: i suoi precedenti 13 marzo 2005 CHIEVO-JUVE 0-1 Cannonata di Pellissier, Papi e Paparesta si sbagliano Un violento tiro di Pellissier colpisce la traversa, rimbalza oltre la linea, va di nuovo sulla traversa e poi fuori: l’arbitro Paparesta e il guardalinee Papi lasciano giocare 10 marzo 2009 JUVE-CHELSEA 2-2 Drogba tira la botta, Buffon risponde. Oltre la linea Ottavi di Champions: punizione di Drogba, Buffon vola sulla sua sinistra e mette via, ma quando la mano del portierone respinge la palla era già entrata AFP Buffon... mancata denuncia Nasce un caso, si discute Il portiere aveva spiegato: «Se avessi visto che era gol, non lo avrei detto all’arbitro». E poi: «Per la beatificazione c’è tempo» G.B. OLIVERO MILANO E pensare che, al di là di tutto, erano due parate straordinarie. «Soprattutto la prima — racconta Gigi Buffon — sul colpo di testa di Mexes. Sulla seconda Muntari mi ha un po’ aiutato perché l’ha appena appoggiata e ci sono arrivato». Oltre la linea, però, e lì ovviamente nasce il problema. Quanto accaduto sabato in un secondo e mezzo sul prato di San Siro va sezionato in tre differenti momenti. Il primo riguarda il gesto tecnico: quella è stata una doppia parata memorabile. Con un altro portiere non ci sarebbe stata nessuna polemica perché già dopo il primo colpo di testa, quello di Mexes, la palla sarebbe finita in fondo alla rete, quindi a prova di svista arbitrale. Con Buffon, però, nulla è come sembra. Il secondo momento riguarda la percezione del portiere: gol o non gol? Dentro o fuori? Parola a Gigi: «Assolutamente non mi sono accorto che la palla fosse entrata». Il terzo momento entra nella sfera dei se e dei ma: cosa avrebbe fatto Buffon se si fosse accorto che la palla era effettivamente entrata? Anche in questo caso parola a Gigi: «Non l’avrei detto. Ragazzi, per la beatificazione c’è tempo... Sono sempre onesto e vi assicuro che se me ne fossi accorto non avrei dato il gol al Milan». Questa frase, naturalmente, ha scatenato il dibattito e le polemiche: è giusto che il capitano della Nazionale si sia espresso così? Oggi se ne parlerà an- Da un’altra prospettiva, Gigi Buffon ribatte su Sulley Muntari ma la palla era già entrata in porta AFP che in occasione del raduno degli azzurri a Genova. I precedenti di Buffon In passato Gigi si è già trovato due volte nella stessa situazione. I precedenti risalgono al 2005 e al 2009. Nel primo caso si tratta del gol fantasma di Pellissier in Chievo-Juve 0-1: il pallone colpisce la traversa, rimbalza oltre la linea, finisce nuovamente contro la traversa e conclude la sua corsa fuori dalla porta. L’arbitro Paparesta e il guardalinee Papi non si accorgono di nulla. Gigi poi dirà: «Giuro che non ho visto se il pallone fosse entrato o no». Il secondo episodio ci riporta alla Champions 2008-09: Juve-Chelsea 2-2, una punizione di Drogba viene respinta da Buffon oltre la linea, ma l’arbitro Mallenco Undiano (sbagliano anche all’estero e spesso di più) lascia correre. Dialogo e orticelli Per capire bene chi sia Buffon, bisogna anche ricordarsi di quanto accaduto il 28 gennaio 2012 durante Juve-Udinese: il portiere regala un angolo dichiarando di aver deviato un tiro. Il 5 febbraio i bianconeri ospitano il Siena, l’arbitro Peruzzo chiede a Buffon se ha deviato un tiro di Gazzi. Gigi risponde di no, ma l’arbitro assegna ugualmente il corner. E Buffon, sempre sereno di fronte a ogni decisione arbitrale, si infuria: «Negli incontri collegiali si chiede sem- pre collaborazione e io la do: con l’Udinese sono stato io a dire all’arbitro che avevo deviato un tiro e da quel corner manca poco che becco il gol. Io non vado a perdere la faccia per certe cose: dico le cose come stanno, ma pretendo la stessa serietà da tutti. Altrimenti cosa facciamo? Ci mettiamo a guardare ciascuno al proprio orticello? E dove si va a finire?». E’ il momento di riflettere sulla risposta. Soprattutto se la domanda, che a questo punto coinvolge tutti, la fa uno come Gigi Buffon. © RIPRODUZIONE RISERVATA LE OPINIONI sul caso Buffon a pag. 24 & TV E TIFO Insulti a Conte di Pellegatti Poi le scuse La polemica nella polemica. Milan-Juve si porta dietro anche strascichi giornalistici. Ed esplode il caso. Pensando di essere fuori onda dopo la telecronaca, Carlo Pellegatti ha usato termini pesantemente offensivi nei confronti della Juve e di Conte. Sul web impazza la registrazione in cui Pellegatti dà del «malato mentale» al tecnico, accusato di «rompere i cog...» e di essere una «testa di c...». I tifosi juventini, ovviamente, non gliela perdonano. Il telecronista, che per Mediaset si occupa da tifoso delle partite del Milan, si è scusato ieri con un comunicato su Sportmediaset.it: «Da anni sono il telecronista sulle reti Mediaset per quanto riguarda il commento fazioso, che io ho sempre preferito definire "appassionato", cercando comunque di mantenere sempre, nei confronti delle squadre avversarie e degli arbitri, un atteggiamento corretto e soprattutto educato. Atteggiamento che è venuto meno ieri, quando ho usato parole sconvenienti ed offensive, pensando di non essere in onda, ma questo non deve essere una attenuante. Chiedo scusa alla Juve, a Conte e ai tifosi juventini. Capita di trovare una buca sulla strada della vita, io l’ho trovata un sabato di febbraio». MILANELLO Due giorni di riposo, poi si ricomincia con la testa già alla trasferta di Palermo. Il Milan tornerà al lavoro domani con tanti nazionali assenti e con la speranza di recuperare qualche infortunato. I problemi sono soprattutto in difesa: Nesta ha saltato la partita con la Juve per il solito risentimento muscolare che lo tormenta già da un po’, Mexes ha giocato 90 minuti ma il ginocchio non è ancora a posto e poi c’è il rischio che debba saltare Palermo per squalifica (nel caso in cui vengano acquisite le immagini del colpo a Borriello per la prova tv), Bonera ha un problema al polpaccio (ma dovrebbe recuperare) e Yepes è appena rientrato dall’infortunio ma è stato convocato dalla Colombia per l’amichevole con il Messico e rientrerà da Miami venerdì. Allegri dovrà valutare anche le condizioni di Pato, che ieri è stato sostituito da El Shaarawy nell’intervallo per un risentimento muscolare. La buona notizia è che il tecnico del Milan recupererà di sicuro Ibrahimovic: lo svedese ha scontato le tre giornate di squalifica ed è pronto a tornare in campo sabato contro il Palermo. Difficile invece rivedere anche Boateng: l’entità del suo infortunio (risentimento alla coscia sinistra) non è ancora stata chiarita, ma il centrocampista sembra destinato a stare fuori ancora per un po’. Idem Aquilani, che è ancora alle prese con il problema alla caviglia sinistra e non è pronto per il rientro. © RIPRODUZIONE RISERVATA clic IL DIFENSORE ASTORI UNICO DEI NOSTRI 1OO A INDOVINARE TUTTO Davide Astori, difensore del Cagliari e della Nazionale è l’unico, tra i 100 interpellati dalla Gazzetta, che ha indovinato in pieno il risultato (1-1) e i marcatori (Nocerino e Matri) di Milan-Juve. A votare per l’1-1 sono stati in 23, a puntare sul pareggio in 34. L’INIZIATIVA OGGI A COVERCIANO PRIMA DELLA CONSEGNA DELLA PANCHINA D’ORO Gli angeli custodi dei veterani del Verona Alla Onlus fondata nel 2009 la borsa di studio Bearzot. Aiuta gli ex, tra loro anche Calloni ROBERTO PELUCCHI Oggi a Coverciano si assegna la panchina d’oro al migliore allenatore della passata stagione. Ma prima, alle 11, verrà ricordato un tecnico che d’oro lo è stato per tutta la vita, come professionista e come uomo: Enzo Bearzot. A poco più di un anno dalla morte, la Federcalcio (rappresentata dal direttore generale Antonello Valentini) assegnerà la prima borsa di studio intitolata al mitico Vecio, campione del mondo con l’Italia nel 1982. Solidarietà La commissione, formata dall’ex portiere Dino Zoff e dai giornalisti Alberto Cerruti e Gigi Garanzini, ha stabilito che l’assegno di 25 mila euro vada all’Associazione sportiva dilettantistica ex calciatori Hellas Verona, «in perfetta sintonia con la sensibilità umana e sociale dell’indimenticabile c.t. azzurro», come si legge nella moti- vazione. La scelta di effettuare la cerimonia davanti agli allenatori di A e B non è casuale, ma un ulteriore omaggio alla memoria di Bearzot. Così come non è casuale che per la borsa di studio sia stata scelta la Onlus nata da un’idea di Franco Nanni, 67 anni, terzino del Verona dal 1969 al 1976, e poi realizzata grazie al volontariato di tanti ex dell’Hellas, da Bagnoli a Mascetti, da Fanna a Maddè. L’associazione, che si ispira a quella del Barcellona, esistente da 50 anni, ha 200 iscritti e sede dentro il Bentegodi, e si propone di sostenere gli ex gialloblù in difficoltà. Un modo concreto per dimostrare che una squadra di calcio è una famiglia per sempre. «Quando ho visto la realtà di Barcellona — spiega Nanni — ho voluto fondare un’associazione simile anche da noi, a Verona. I veterani del Barça, venendo in Italia a illustrare il loro impegno, mi hanno dato la credibilità per partire. Dal 2009 abbiamo distribuito 75 mila euro, non soltanto a ex calciatori dell’Hellas, ma anche alle associazioni che lavorano sul territorio veronese». Calloni Tra gli ex aiutati c’è an- che Calloni, «lo sciagurato Egidio». «Ha avuto due ischemie ed era precipitato nella depressione — racconta Nanni —. Gra- Egidio Calloni, 59 anni NEWPRESS zie a noi si sente ancora vivo, utile. Ad altri abbiamo dato soldi per trovare casa dopo lo sfratto o per rifarsi i denti. Alla nostra ex magazziniera, che ha 80 anni e deve vivere con 600 euro di pensione, diamo un contributo per l’affitto. Il nostro motto è: a fare del bene non si sbaglia mai. Secondo uno studio europeo, su 50 mila ex calciatori, 10-12 mila se la passano male. Con me a Coverciano ci sarà anche Ramon Alfonseda, che presiede la Agrupacion de veteranos del Barça e l’Efpa, l’associazione europea di veterani. All’estero hanno rispetto per i vecchi giocatori, perché sono la storia. Spero che altri seguano il nostro esempio. Qualcosa fanno gli ex del Torino, mente quelli della Fiorentina si sono informati. Ma più siamo, meglio è». © RIPRODUZIONE RISERVATA 14 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 Codice cliente: 222072 LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15 NAZIONALE MERCOLEDI’ ITALIA-USA Italia, l’ultima nuova è Borini Balotelli e Osvaldo fermati dal codice etico, in azzurro l’altra punta della Roma SEBASTIANO VERNAZZA Contrordine compagni, Borini convocato in Nazionale A come anticipato dalla Gazzetta nei giorni scorsi. Il piccolo Rooney romanista è l’unico vero volto nuovo dell’Italia, in vista dell’amichevole di mercoledì contro gli Stati Uniti a Genova (20.45, diretta su Raiuno). Confermata l’esclusione di Mario Balotelli per ragioni disciplinari. Borineide Prandelli ha chiama- to Fabio Borini per rimpiazzare Osvaldo, auto-esclusosi dalla Nazionale con la brutta espulsione rimediata ieri a Bergamo per gioco violento. Il c.t. è rigido nell’applicazione del codice etico. Né Osvaldo né Balotelli. SuperMario paga la maxi-squalifica (4 giornate) subita un mese fa in Inghilterra per aver calpestato Scott Parker del Tottenham. Borini però era in cima ai pensieri di Prandelli, a prescindere dalle disavventure disciplinari degli altri attaccanti azzurri. Nei giorni scorsi il c.t. aveva deciso di inserirlo nel gruppo anti-Usa, poi ci aveva ripensato e l’aveva lasciato a Ciro Ferrara per l’amichevole dell’Under 21 domani in Francia. Il rosso a Osvaldo ha determinato il ripensamento-bis: Borini — l’unico giallorosso a salvarsi nella disastrosa Roma di Bergamo — va dritto in Nazionale A e il milanista El Shaarawy lo sostituisce in Under 21. Di Natale prossimamente Pran- delli si è sentito al telefono con Totò Di Natale, ieri in campo e in gol a Bologna. L’attaccante dell’Udinese però è fresco di infortunio, gioca con una protezione. Di Natale sarà testato prossimamente. Rinvio anche per Simone Farina del Gubbio: l’«eroe» che ha denunciato un tentativo di illecito farà passerella a Coverciano più avanti. Tra gli espulsi di ieri c’è anche Balzaretti, ma, a differenza di Osvaldo, il palermitano è stato convocato perché diverse sono le dinamiche dei due rossi. Osvaldo è stato cacciato per un calcio a un avversario con palla lontana; Balzaretti per un normale fallo. Anche De Rossi, tenuto fuori da Luis Enrique a Bergamo, sarà oggi al raduno di Genova: la sua mancanza disciplinare in giallorosso non è considerata grave. Quattro portieri Curioso che per un’amichevole Prandelli abbia voluto con sé 4 portieri: a Buffon, Sirigu e De Sanctis si aggiunge Viviano, al ritorno in Nazionale dopo l’ infortunio. © RIPRODUZIONE RISERVATA Oggi entro le 12 raduno a Genova poi allenamento Questo è l’elenco dei convocati per l’amichevole di mercoledì contro gli Stati Uniti (oggi entro le 12 il raduno a Genova, alle 15 l’allenamento). Portieri: Buffon (Juventus), De Sanctis (Napoli), Sirigu (Paris St. Germain), Viviano (Palermo). Difensori: Abate (Milan), Astori (Cagliari), Balzaretti (Palermo), Barzagli (Juventus), Bonucci (Juventus), Chiellini (Juventus), Criscito (Zenit San Pietroburgo), Maggio (Napoli), Ogbonna (Torino). Centrocampisti: De Rossi (Roma), Marchisio (Juventus), Montolivo (Fiorentina), Thiago Motta (Paris St. Germain), Nocerino (Milan), Pirlo (Juventus). Attaccanti: Borini (Roma), Giovinco (Parma), Matri (Juventus), Pazzini (Inter). Perché Balzaretti e De Rossi sì Promosso dall’Under 21, dove lo sostituisce El Shaarawy I CONVOCATI Fabio Borini, 20 anni, attaccante della Roma ed ex Chelsea INFOPHOTO con il volume Quotazioni usato Gazzetta.it EDIZIONE Gazza Tvf AGGIORNATA A SOLO €2,00* IN PIÙ *Quattroruote + Volume Quotazioni Usato € 7,00, solo Quattroruote € 5,00 Il capolavoro di tacco di Ronaldo GLI HIGHLIGHTS DI A E IL TACCO DI RONALDO GUARDA TUTTI I GOL Il supergol di Marchese? Il tacco di Ronaldo? La cinquina dell’Arsenal? Sul nostro sito potete gustarvi gli highlights del grande calcio internazionale: dalla Serie A alla Liga, dalla Premier alla Bundes. Da non perdere IL MEGLIO DEL BASKET E DEI GRANDI TORNEI DEL TENNIS MONDIALE Spazio anche al grande basket con gli highlights della giornata di Serie A, quelli della Lega Due e la Top Ten con le azioni più spettacolari. Per gli appassionati di tennis le immagini più belle dei tornei di Memphis e Dubai Inoltre su • Scoop! Nuova Smart e baby SUV Fiat • Analisi qualità sulla nuova Panda • Ecco la nuova Audi A3 • Benzina no logo: conviene davvero? Codice cliente: 222072 16 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 SERIE A 25a GIORNATA le Pagelle di FA.BI. MORALEZ E’ UN PEPERINO JUAN BALLERINO GAGO SEMPRE SUPERATO ATALANTA 7 CONSIGLI 6 Non chiude le gambe in opposizione a Borini, ma è più sfortunato che brocco. LUCCHINI s.v. Si stira subito. BELLINI 6 Difensore di lungo corso, sale ma poco ma bene. STENDARDO 6,5 Osvaldo è un osso duro ma, fin quando c’è, lo contiene. MANFREDINI 6,5 Sicuro al centro, ma non c’è moltissimo da fare. PELUSO 6,5 Elegante ed efficace, bei recuperi e tampona Borini. CARROZZA 5,5 Prima da titolare così così. Perde una chance in area. SCHELOTTO 6 Entra e si vede che è stanco: scatta al rallenty. CIGARINI 6,5 All’inizio subisce il titic-titoc della Roma, poi si distende. Suo il lancio a Denis per il quarto gol. BRIGHI 6 L’ex di turno (come Osvaldo) fa legna in mezzo. MORALEZ 7 Peperino devastante, se in giornata. E quanto aiuta dietro. h IL MIGLIORE 8 DENIS Riecco il serial bomber di inizio campionato. Un tris di qualità, e in più l’assistenza al compagno di reparto. MARILUNGO 7,5 Palo, gol, assist. Una minaccia costante. Che crescita. GABBIADINI 6 Dà il suo contributino. Con quei due davanti, è dura. All. COLANTUONO 7 Squadra determinata, veloce. Che sa quel che vuole. ROMA 4 STEKELENBURG 5,5 Senza nessuno nel fortino, l’assalto lo travolge. ROSI 5 Non tiene Moralez, in compenso nemmeno spinge bene. JOSE’ ANGEL 5,5 Un pochino meglio di Rosi, più intraprendente. JUAN 4,5 Si fa bere da Moralez e Denis, sempre molle. Din don Denis Tre gol e Roma suonata De Rossi punito: tribuna Grande Atalanta e il centravanti si scatena. I giallorossi finiscono in 9: espulsi Osvaldo e Cassetti. E scoppia un caso DAL NOSTRO INVIATO FABIO BIANCHI BERGAMO La partita orribile e isterica della Roma a Bergamo fa quasi passare in secondo piano l’esclusione per scelta tecnica-disciplinare di De Rossi da parte di Luis Enrique. Quasi, perché il disastro comincia da lì, dall’assenza di Capitan Futuro nel baricentro della Roma. Senza di lui, la proposta (come lo spagnolo chiama il suo stile di gioco) non sta in piedi, perde l’equilibrio, è come un viaggiatore che ha perso la bussola. L’importanza di De Rossi della Roma è ancora più evidente quando non c’è. E’ l’unico in grado di fare il doppio ruolo richiesto da Luis al playmaker: impostare l’azione quando si ha la palla tra i piedi e poi piazzarsi in mezzo alla difesa per allargare i centrali e far salire senza timori gli esterni. Contro l’Atalanta ha fatto le sue veci Gago, che va bene come regista, ma non co- me centrale difensivo. Non ha l’esplosività, il senso della posizione, l’elevazione, se vogliamo anche la furbizia e la cattiveria dell’azzurro. Risultato, 4 sberloni in faccia e due espulsi per rabbia da impotenza: Osvaldo a inizio secondo round per un calcio da terra a Cigarini; Rosi al tramonto della sfida per insulti al guardalinee. Denis, il ritorno La Roma è riu- scita a risvegliare il goleador dormiente. E che risveglio. Denis, che non infilava la porta dal 21 dicembre, firma una tripletta di ottima fattura, grazie anche a Marilungo, degno partner di scambi e di gol. L’azione da calcetto per il terzo, con doppio triangolo tra i due fino al tocco finale dell’argentino, è da incorniciare. Gli altri invece sembravano fatti in fotocopia: lancio lungo, difesa sbilanciata e in forma pessima, dribbling o spizzicata e atalantini pronti al duello in solitaria con Stekelenburg. Due reti ce le ha sul vo gol stagionale), l’unico davvero oltre la sufficienza, con un tiro in mezzo alle gambe di Consigli è riuscito ad accorciare le distanze. Il «Rooney de noantri» è il solo nella Roma che mantiene un alto livello di rendimento e Prandelli ci ha ripensato, visto che in serata lo ha premiato con la prima convocazione in Nazionale A. Comunque qui il suo temporaneo 2-1 è stata appena un’illusione di rimonta, perché la Roma, vuoi per l’assenza di Capitan Futuro e pure quella di capitan presente Totti, vuoi per la testa al derby, non c’è mai stata. Luis Enrique è ammirevole quando applica la legge uguale per tutti, ma poi deve avere un po’ di elasticità tattica e trovare qualche piccola variante alla «proposta» se manca un punto cardine. I tentativi in corsa dello spagnolo (Lamela in mezzo e Pjanic trequartista, dentro Josè Angel e Cassetti per Rosi e Juan) non hanno sortito grande effetto. Alla fine, con la Roma in 9, l’Atalanta non ha infieri- 20’ primo tempo Il raddoppio di Denis Denis segna il primo dei suoi tre gol: è il temporaneo 2-0 dell’Atalanta RICHIARDI 36’ primo tempo L’illusione di Borini Borini illude la Roma accorciando le distanze a 9’ dall’intervallo LIVERANI Denis non segnava dal 21 dicembre. Di Marilungo il primo gol atalantino Roma isterica, si salva soltanto Borini: il piccolo Rooney all’ottava rete stagionale groppone Juan, una Heinze. E tutte anche Gago. Attenzione: l’Atalanta ha grandi meriti. Ha giocato con grinta e velocità, ha disegnato una signora partita, i suoi attaccanti sono stati implacabili. Ha sofferto solo nell’ultimo quarto d’ora del primo round, quando si è allungata e ha perso per un po’ le posizioni. Il piccolo Rooney Borini (otta- to e Luis ha ringraziato. Numeri negativi Così la Roma ha aggiornato tutti i suoi numeri più brutti. I gol subiti, che ora sono 31. Le espulsioni, che ora sono 7. Curioso che 5 siano opera di Damato, che aveva espulso Juan, Bojan e Gago a Firenze. Pensa tu, qui non ha visto anche un calcio di Rosi da terra a Cigarini, sarebbero state 6... E infine, le sconfitte, che ora sono 11. Tante, troppe, anche per un progetto nascente. L’Atalanta, che ha fatto una campagna acquisti molto meno dispendiosa, senza la penalizzazione avrebbe soltanto un punto in meno in classifica. © RIPRODUZIONE RISERVATA il Film Cinque reti, due espulsioni Giallorossi indifendibili 10’ primo tempo L’apertura di Marilungo L’Atalanta passa in vantaggio: contropiede di Marilungo LIVERANI 9’ secondo tempo L’espulsione di Osvaldo Damato espelle Osvaldo. Più tardi anche Cassetti riceverà il rosso ANSA CASSETTI 4 Non giocava da 3 mesi. E subito fa una stupidaggine. HEINZE 5 Il primo round è o.k., poi sbraca pure lui. Pure a parole. TADDEI 6 Il suo dovere lo fa, aiutato dall’Atalanta che sceglie la fascia destra per sfondare. PJANIC 5,5 Stranamente pigro, poco incisivo. Qualcuno vocifera che ha in testa la prestigiosa amichevole col Brasile di martedì. GAGO 5 Stare dietro non è il suo ruolo, ma è sempre superato. GRECO 5 Entra e non si nota, tranne che per un fallaccio. MARQUINHO 5,5 Prima da titolare: generosità e un paio di tiri. Poco. LAMELA 5,5 Sembra ispirato. Poi comincia ad avvitarsi su se stesso. OSVALDO 4,5 Con Borini, è il più attivo. Poi lascia la Roma in 10. IL MIGLIORE h 6,5 BORINI Mica per il gol. Si sbatte sempre come un matto, e con qualità. Con 8 reti in stagione, è il capocannoniere della Roma. All. LUIS ENRIQUE 4,5 Non ha ancora in mano del tutto la squadra. Va bene la coerenza disciplinare ma poi bisogna trovare rimedi validi. TERNA ARBITRALE DAMATO 5,5 Non vede il calcione di Rosi a Moralez. Giusto rosso a Osvaldo. Marzaloni 5,5: Grilli 6 Il Personaggio GERMAN DENIS La tripletta regala altri 30 mila euro e il pallone Raggiunto il bonus per i quindici gol «Prima la salvezza, poi potrò pensare a vincere la classifica dei cannonieri» GUIDO MACONI BERGAMO Tre gol in un colpo solo per rompere un digiuno di due mesi. Tre gol che valgono bene un premio, anzi due. Il primo German Denis se lo tiene stretto sotto il braccio ed è il pallone della partita. «L’ho fatto autografare ai compagni e lo regalerò a mio figlio che è il mio primo tifoso». Si tratta di Matias, 9 anni, il più grande dei suoi tre figli, anche lui con una grande passione per il calcio. Il secondo premio arriverà presto: sono i 30 mila euro previsti da contratto al raggiungimento dei 15 gol. pallone. «Mi era già capitato nel primo anno di Napoli». Quella volta era stata la Reggina a soccombere sotto le cannonate del Tanque, tre anni e mezzo fa. Alla fine i gol furono 8, ora ne ha già fatti quasi il doppio. Quanto basterebbe per strizzare nuovamente l’occhio al trono dei bomber. «Ma Tripletta Il bonus è scattato ieri a metà ripresa quando ha infilato per la terza volta Stekelenburg e ha gridato alla Serie A che il Tanque è tornato. German Denis accarezza il suo pallone come se fosse una sfera di cristallo. «Prima ci salviamo e poi potremo anche divertirci. E la salvezza a questo punto dipende solo da noi». Non è la prima volta che si porta a casa il German Denis, 30 anni LAPRESSE mancano ancora troppe partite, per questo penso solo alla salvezza». Risposta in fotocopia anche su un possibile futuro in una big. «Ho firmato un contratto di 4 anni con l’Atalanta, il mio futuro è a Bergamo. Ad altro non penso». Serenità In fondo lui a Berga- mo ha trovato la sua dimensione ideale: gli vogliono tutti bene e lui sa farsi voler bene. Mai un eccesso, ma una parola fuori posto, tanto lavoro oscuro. Anche quando magari la ruota girava per il verso storto. Come negli ultimi due mesi. Nessun gol, ma tre legni a ribadire che quando non vuole entrare, non entra. «Sono sempre rimasto tranquillo. Non ho mai temuto di non segnare più. Sapevo che continuando a lavorare per la squadra, sarebbero ritornati anche i miei gol. Me lo ha sempre ripetuto anche Colantuono: mi ha fatto sentire sereno e aveva ragione. Il primo gol è stato il più importante: mi sono sbloccato e poi ho giocato sereno». © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 Il retroscena Ritardo alla riunione tecnica poi scontro con l’allenatore E Luis Enrique: «Lo rifarò...» Daniele De Rossi, 28 anni, con la barba, in tribuna a Bergamo ANSA German Denis, 30 anni, segna il gol del definitivo 4-1 IPP LA GAZZETTA DELLO SPORT 17 ghia: «Io ero pronto alle 7 di mattina: io. Ciò che penso lo dico in faccia ai calciatori. Forse ho sbagliato, forse questo ha innervosito la squadra, ma nella stessa situazione lo rifarei e lo rifarò. Con un altro calciatore non sarebbe andata diversamente. La squadra va sempre avanti a qualsiasi giocatore e occorre disciplina. Devo fare ciò che vogliono gli altri o ciò che voglio io? Se va bene è così, se no può venire un altro». Il tecnico però ha visto lo sfaldamento ottenuto. «E infatti la cosa mi preoccupa. A breve termine può essere uno sbaglio, ma sono convinto che a lungo termine è la decisione giusta. Non sono un allenatore di grande esperienza. ma ho vissuto per 15 anni negli spogliatoi e conosco i giocatori. Se vogliamo essere una squadra nel futuro vanno fatte certe scelte». Al momento comunque la casella di sconfitte stagionali è arrivata a quota 11: decisamente troppe. e soprattutto in vista di un derby in cui mancheranno Gago, Cassetti e Osvaldo squalificati. Baldini a disagio E la dirigenza? ATALANTA 4 ROMA 1 ATALANTA (4-4-2) Consigli; Lucchini (dall’8’ p.t. Bellini), Stendardo, Manfredini, Peluso; Carrozza (dal 7’ s.t. Schelotto), Cigarini, Brighi, Moralez; Denis, Marilungo (dal 31’ s.t. Gabbiadini). ROMA (4-3-1-2) Stekelenburg; Rosi (dal 1’ s.t. Josè Angel), Juan (dal 12’ s.t. Cassetti), Heinze, Taddei; Pjanic, Gago (dal 23’ s.t. Greco), Marquinho; Lamela; Osvaldo, Borini. PANCHINA Frezzolini, Cazzola, Bonaventura, Tiribocchi. PANCHINA Lobont, Perrotta, Piscitella, Bojan. ALLENATORE Colantuono. ALLENATORE Luis Enrique. GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI Marilungo (A) al 10’, Denis (A) al 20’, Borini (R) al 36’ p.t. Denis (A) al 2’ e al 21’ del s.t. ARBITRO Damato di Barletta. NOTE paganti 6.459, incasso di 92.786 euro; abbonati 9.658, quota di 144.456,43 euro. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 3-7. In fuorigioco 4-0. Angoli 2-3. Recuperi: p.t. 3’, s.t 2’. ESPULSI Osvaldo al 9’ s.t. per gioco scorretto; Cassetti (R) al 37’ s.t. per proteste. AMMONITI Moralez (A), Cigarini (A), Manfredini (A), Peluso (A) e Greco (R) per gioco scorretto; Gago (R) per proteste. DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO CECCHINI BERGAMO «Ci sono più cose in cielo e in terra di quanta ne sogni la tua filosofia», ammoniva William Shakespeare. Chissà se al d.g. Franco Baldini, noto appassionato di teatro, sarà tornato in mente questo verso quando Luis Enrique, a ridosso dell’inizio della partita, gli ha comunicato che Daniele De Rossi sarebbe rimasto fuori per motivi disciplinari. La filosofia, quindi, ha vinto sulla pratica. Che poi si perda la partita diventa un dettaglio, seppur doloroso. Giusto? Di sicuro è un caso che, all’annuncio delle formazioni, a Roma si colorava di tinte fantasiose che spaziavano dalla rissa all’amore. La cosa invece andava interpretata nel modo più semplice per chi conosce l’universo di Luis Enrique: il giocatore ha infranto le regole e va punito. «Lo rifarei e lo rifarò» Incalzato A parole appoggiano l’allenatore, ma la mimica dei volti trasmette disagio. «Peccato sia toccato a un giocatore esemplare — dice Baldini — ma se dalle poche regole che abbiamo si deroga se ne pagano le conseguenze. È pericoloso fare eccezioni. De Rossi? Sfido a prenderla bene, non era felice, ma ha accettato la decisione. Luis era scosso, scuro in volto, aveva un tormento interiore. Credo che la squadra abbia risentito della decisione e l’allenatore sapeva che avremmo potuto pagare dazio. Comunque ci saranno conseguenze. Non nascondo che la rigidità potrebbe essere pericolosa, ma non può passare il concetto che un giocatore importante possa essere graziato». Così è se vi pare. dalle domande Luis Enrique rin- © RIPRODUZIONE RISERVATA Baldini: «Regole uguali per tutti. Peccato per De Rossi, un ragazzo esemplare» La discussione Se l’allenatore si limita a dire: «Daniele non era pronto», il d.g. Baldini spiega: «Ha avuto un ritardo alla riunione tecnica, è stata una distrazione». Sui dirigenti torneremo dopo, perché il vero protagonista dello psicodramma è l’allenatore. Per Luis Enrique arrivare in ritardo a quella riunione è quasi come giungere dopo il fischio d’inizio: un peccato imperdonabile. E quando lo ha detto all’azzurro questi ci è rimasto male, anzi, si è seccato e gli ha risposto ruvidamente. Tutto ciò ha irrigidito le posizioni e a nulla è valso l’intervento di gente esperta come Perrotta e Heinze per far cambiare idea allo spagnolo: De Rossi in tribuna (ma l’a.d. Fenucci assicura che poi il giocatore ha chiesto scusa), come Kjaer alle prese con misteriosi postumi influenzali. Un marchio Daimler. I carichi più preziosi si meritano un partner affidabile. Scopri le nostre soluzioni. www.mercedes-benz-van.it/5annitasso0 Ti facciamo respirare. 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Codice cliente: 222072 18 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 www.yamatovideo.com Codice cliente: 222072 LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19 SERIE A 25a GIORNATA Klose a segno, avanti Reja Lazio pronta per il derby Dopo i giorni di caos, il tedesco firma il 13o gol che abbatte la Fiorentina e allunga la permanenza del tecnico fino alla sfida contro la Roma a Delio Rossi, prova con l’albero di Natale, difesa a quattro inedita nel modulo e nei nomi e soprattutto attacco fantasma: Jovetic è un centravanti improvvisato e Romulo e Ljajic due trequartisti così impalpabili che Rossi li butterà fuori a inizio ripresa, sostituendoli con Salifu e Cerci. Le cose miglioreranno un po’. Ancora lui Partita brutta, perché la Lazio trotterella e perde dopo mezzora l’unico piè veloce, Lulic, un’assenza che nel derby potrebbe pesare, e la Fiorentina fa solo mucchio a metà campo, chiudendo gli spazi, ma senza mai tentare una ripartenza. Per sbloccare e decidere la partita ci vuole la giocata del solista. Ci prova Mauri e l’imbucata E Faverani, assistente di Brighi, vede bene sulla rete annullata a Cerci LAZIO FIORENTINA 1 0 GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Klose al 36’ p.t. LAZIO (4-2-3-1) Marchetti; Scaloni, Diakite, Biava, Garrido (dal 1’ s.t. Zauri); Gonzalez, Ledesma; Mauri, Hernanes, Lulic (dal 30’ p.t. Candreva); Klose (dal 32’ s.t. Kozak). ALLENATORE Reja. PANCHINA Bizzarri, Sbraga, Zampa, Alfaro. FIORENTINA (4-3-2-1) Boruc; De Silvestri, Natali, Nastasic, Pasqual; Behrami (dal 34’ s.t Vargas), Montolivo, Lazzari; Romulo (dal 1’ s.t. Salifu), Ljajic (dal 1’ s.t. Cerci); Jovetic. ALLENATORE D. Rossi. PANCHINA Neto, Camporese, Felipe, Marchionni. AMMONITI Biava (L), Cerci (F) per gioco scorretto. ARBITRO Brighi di Cesena. NOTE paganti 5.419; abbonati 20.672, Incasso e quota non comunicati. Angoli: 2-5. Tiri in porta: 4 (una traversa)-5. Tiri fuori: 2-2. In fuorigioco: 2-6. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’. RUGGIERO PALOMBO ROMA La categoria dei guardalinee, messa a dura prova dal signor Romagnoli, quello di Milan-Juventus, rialza la testa. E dice grazie al signor Faverani. L’assistente dell’arbitro Brighi decide Lazio-Fiorentina con due chiamate impeccabili e millimetriche: è regolare la posizione di Klose che scarta Boruc e fa 13 sul finire del primo tempo, è in fuorigioco la posizione di Cerci che all’inizio della ripresa ribadisce in gol sulla deviazione di Marchetti dopo colpo di testa di Nastasic. L’1-0 è tutto qui, in questi due episodi di un match mediocre, dove alla Lazio dominatrice del primo tempo manca un probabile rigore iniziale (Nastasic su Klose) e dove la Fiorentina si prende il secondo tempo senza mai andare al di là dell’occasione del gol annullato. Per il precario Reja la conferma di un terzo posto in comproprietà con l’Udinese che dovrebbe valergli, aspettando Zola, una conferma almeno fino al derby. Per il meno precario Delio Rossi, alle prese con la terza sconfitta consecutiva, un inquietante affaccio verso il precipizio: la B oggi dista 4 punti. Decimazione Due squadre deci- mate, Lazio e Fiorentina. Tra squalifiche e infortuni prevale la Lazio 8-6: niente Dias, Matuzalem, Konko, Radu, Brocchi, Rocchi, Cana e Stankevicious da una parte, niente Gamberini, Cassani, Olivera, Amauri, Kroldrup e Kharja dall’altra. Reja inventa l’ennesima difesa con laterali Scaloni e Garrido, due che non hanno mai brillato per dinamismo ma che per una sera faranno gli straordinari (Garrido colpirà pure una traversa), il modulo è quello che piace tanto a Lotito e Tare, 4-2-3-1 con Gonzalez arretrato sulla linea di Ledesma. Quanto Il momento del gol di Miroslav Klose, 33 anni. Contro la Fiorentina il tedesco ha firmato la sua prodezza numero 13 in campionato, ancora decisiva REUTERS 4 I NUMERI 3 le sconfitte consecutive della Lazio in partite ufficiali, prima di ieri sera. Nel conteggio i due k.o. in Europa League con l’Atletico Madrid in casa e fuori oltre a quello di Palermo 3 le sconfitte consecutive per la Fiorentina: il k.o. di Roma fa seguito allo 0-3 di Napoli e allo 0-2 di Bologna nel recupero di martedì scorso 13 le reti realizzate da Klose in questo campionato; quando segna lui la Lazio resta imbattuta, 3 pareggi e 8 vittorie Viola pallido Coi due cambi la Fiorentina passa al 4-3-1-2, con Cerci e Jovetic in avanti, Lazzari alle loro spalle e l’interessante Salifu centromediano. Ma l’indolenza di Montolivo e Jovetic, e l’aggiunta nel finale di un irriconoscibile Vargas, rivelano che i mali della viola sono profondi. La Lazio sbuffa e arranca, qualche vip sa sacrificarsi (Hernanes e Mauri), i subentrati Candreva e Zauri per una volta non fanno danni. E la barca biancoceleste, tra uno psicodramma e i soliti insulti della curva a Lotito, va. Tweet Sarà d’accordo anche il figlio di Gianfranco Zola, Andrea, che con il suo tweet di ieri ha mandato su tutte le furie la Lazio. Nella valigia del padre c’è l’accordo per diventare — prima o poi, al più tardi a giugno — allenatore della Lazio. La stretta di mano è stata confermata da un altro incontro, andato in scena nella notte tra sabato e domenica con la società biancoceleste. Tanto che Magic Box avrebbe già individuato lo staff tecnico © RIPRODUZIONE RISERVATA SCALONI 6 Inesauribile, anche se con stile un po' approssimativo. DIAKITE 6 Attento, concentrato, di testa non sbaglia nulla. BIAVA 6 Stavolta è regista difensivo: senza errori. GARRIDO 6 La traversa gli nega il gol: sarebbe stato il premio alla prima prova convincente da laziale. ZAURI 6 Provvidenziale in alcune chiusure. GONZALEZ 6 Corre un po' a vuoto all'inizio, poi entra in gara e non spreca più uno scatto. LEDESMA 6,5 Anima di una squadra alla ricerca del risultato scacciacrisi. MAURI 6,5 Alla terza apparizione sembra già il Mauri migliore. Cala solo un po' nel finale. HERNANES 6,5 Una magia l'assist per Klose. Inedito (e utilissimo) quando fa l'interditore nella ripresa. LULIC 6 Buone accelerazioni, un guaio muscolare lo mette k.o. IL MIGLIORE 7 KLOSE FIORENTINA 5 BORUC 6 Incolpevole sul gol, per il resto presente. DE SILVESTRI 6 Le sue discese mettono in apprensione la Lazio nella ripresa. NATALI 6 Tiene in gioco Klose sul gol. Per il resto se la cava con mestiere. NASTASIC 6 Rischia il rigore su Klose, ma sfiora anche un grande gol. PASQUAL 6 Affondi controllati, discreto presidio della zona. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL MIGLIORE h 6,5 BEHRAMI Rossi: «La classifica è chiara, siamo in lotta per la salvezza» Chissà se la Lazio di ieri sera è piaciuta anche a Gianfranco Zola. Di certo Miro Klose ha fatto felice Edy Reja, che guida al derby una squadra terza in classifica e con sette punti di vantaggio sulla Roma. «Sì, ma non dite che la Lazio ha giocato per me — afferma il tecnico —. E’ stata una vittoria importante, determinante, anche se ancora una volta siamo stati condizionati dagli infortuni (Lulic è a rischio per il derby, ndr). Sono stati giorni diversi dal solito, ma la prossima sarà una settimana normale». Allora, tutto a posto? «Se resto fino alla fine? Questo MARCHETTI 6,5 La parata su Nastasic vale 3 punti. All. REJA 6,5 Alla fine di una settimana unica e incredibile riesce comunque a tirare fuori il meglio. Il tecnico: «Chissà se resto... Zola? Merita una piazza così» che lo accompagnerà nella sua avventura romana: dovrebbe esserci anche Gigi Casiraghi, ex giocatore biancoceleste, già compagno nell’Under 21. Aspetta un segnale, Zola, per tornare a Roma. Ma nel frattempo il segnale l’ha dato Reja: «Con Lotito ci siamo chiariti — ancora il tecnico goriziano —. Ogni tanto ci può stare che si litighi, ma poi magari il rapporto diventa ancora più solido. Piuttosto, mi auguro di arrivare alla sfida con la Roma senza altri infortuni: anche Hernanes ha qualche problema agli adduttori. E con un desiderio: non è giusto che la gente fischi a prescindere un nostro giocatore (Candreva, ndr)». Pure Zola sarà d’accordo. LAZIO 6 Un altro gol, il numero 13 in campionato, e ancora un gol da tre punti: la Lazio è lui. KOZAK s.v. AMAREZZA VIOLA non lo so, nel calcio non si può mai dire», ancora Reja. «Sì, Zola lo conosco, ci siamo sentiti, lo facciamo spesso al telefono. Gli auguro di diventare presto allenatore in Italia, magari anche qui alla Lazio». MAURI CRESCE MARCHETTI E’ DECISIVO E QUEL SALIFU E’ DA SEGUIRE h IL FUTURO DOPO LE POLEMICHE E LA RICOMPOSIZIONE CON LOTITO DAVIDE STOPPINI ROMA DI STEFANO CIERI CANDREVA 5,5 Perde qualche pallone di troppo. per Klose provoca un mezzo rigore di Nastasic che l’arbitro Brighi non ritiene tale, ci riprova Hernanes, stessa modalità, e Klose sul filo del fuorigioco non perdona. Gol numero 13 in campionato, nel Bayern Monaco non ne aveva mai fatti così tanti. ROMA Quando Delio Rossi esce dallo stadio, del suo chewingum non resta più granché. Torna all'Olimpico da ex e la sua apprensività — per tutta la partita rimane in piedi, si sbraccia, urla, e mastica nervosamente senza sosta — è giustificata pure da questo, oltre che dall'andamento «troppo altalenante della squadra», come ammette a fine gara. La Nord gli riserva un grande applauso, al suo ingresso in campo, e un bel coro a fine primo tempo. Per il resto, come dice, il suo è stato anche «nervosismo per uno scontro importante, con una Lazio che ha giocato bene, era grintosa, e impediva il nostro gioco». Ma il suo commento, non si limita a questo, «perché la Fiorentina nel secondo tempo meritava di più, dopo un primo tempo così così, stava reagendo bene: si sono viste diverse azioni le Pagelle importanti, e di qualità. Il gol? Merito di un rimpallo buono, ma Hernanes è stato bravo. E a palla scoperta, non si sale». E, poi, ricorda anche il modo con cui è scesa in campo la sua squadra: «La pressione l'abbiamo data, ma non siamo stati abbastanza pericolosi, dobbiamo crescere ancora, e correggere molti nostri errori». E con soli 4 punti sul Lecce c’è poco da essere sereni: «Siamo tutti coinvolti: dobbiamo reagire. Se siamo in questa posizione in classifica, è perché non riusciamo a dare il massimo: i nostri attaccanti non sono mai in grado di andare a fare gol». Finisce così: con l’uscita dallo stadio a passo lento, e con i tifosi biancocelesti così sentimentali, che ancora lo fermano, gli chiedono l'autografo, e gli augurano buona notte. Gabriella Greison Ex particolarmente avvelenato. Lotta su tutti i palloni, ne sbaglia pochi. VARGAS s.v. MONTOLIVO 5 Assente ingiustificato. Sembra già con la testa altrove. Alla prossima squadra. LAZZARI 5,5 Male all'inizio, un po' meglio quando avanza nella ripresa. ROMULO 5 Qualche iniziativa, ma anche molti errori. SALIFU 6,5 Discreta tecnica e prestanza atletica. Ragazzo da seguire. LJAJIC 4,5 Si nasconde invece di provare a fare qualcosa. Rossi giustamente lo toglie. CERCI 5,5 Si da molto da fare, ma spreca anche un po' troppi palloni. JOVETIC 5,5 Inesistente da punta centrale. Qualcosina in più quando può duettare con Cerci. All. ROSSI 6 Se ne inventa più d'una per tenere a galla la squadra, i giocatori non lo seguono. TERNA ARBITRALE: BRIGHI 6 Resta il dubbio sul contatto Nastasic-Klose. Faverani lo assiste benissimo. Faverani 8; Stefani 6,5 Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 20 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 Codice cliente: 222072 LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 21 SERIE A 25a GIORNATA BOLOGNA UDINESE 4 1 3 I NUMERI GIUDIZIO 777PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Di Natale (U) su rigore al 38’ p.t.; Basta (U) all’11’, Kone (B) al 36’, Floro Flores (U) al 39’ s.t. 7 BOLOGNA (3-4-2-1) Gillet; Raggi, Portanova, Antonsson; Pulzetti (dal 25’ s.t. Kone), Mudingayi, Perez (dal 38’ s.t. Belfodil), Morleo; Ramirez, Taider (dal 1’ s.t. Acquafresca); Di Vaio. PANCHINA Agliardi, Cherubin, Garics, Rubin. ALL. Pioli. la striscia interrotta L’Udinese interrompe la serie senza sconfitte del Bologna nel 2012 (3 vittorie e 4 pareggi) UDINESE (3-5-1-1) Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Fernandes, Pazienza, Asamoah, Armero; Fabbrini (dal 31’ s.t. Battocchio); Di Natale (dal 23’ s.t. Floro Flores). PANCHINA Padelli, Ferronetti, Coda, Pasquale, Torje. ALL. Guidolin. 336 ARBITRO Mazzoleni di Bergamo. AMMONITI Perez, Taider, Asamoah, Armero, Pazienza e Benatia per gioco falloso; Ramirez per c.n.r. NOTE paganti 3.719, incasso di 24.920 euro; abbonati 12.490, quota di 134.404 euro. Tiri in porta 5-6. Tiri fuori 3-4. In fuorigioco 2-1. Angoli 3-3. Rec.: p.t. 2’; s.t. 3’. Antonio Floro Flores, 28 anni, infila la terza rete che chiude la partita, dopo il gol della speranza rossoblù di Konè PIERANUNZI Di Natale si arrangia e accende l’Udinese Il Bologna al tappeto Totò si procura e trasforma un rigore dubbio. Basta fa il bis, Floro Flores chiude. Rossoblù: 1˚ k.o. nel 2012 DAL NOSTRO INVIATO LUCA CALAMAI BOLOGNA Cercasi aggettivi per Di Natale. Geniale? Implacabile? Carismatico? Chi ha qualche idea originale si faccia avanti. Intanto Totò continua a fare il suo mestiere: scaraventare palloni in rete. Guidolin lo ripresenta dopo un periodo di stop per infortunio e lui non tradisce la fiducia dell’allenatore. Alla prima palla buona, nella fase finale del primo tempo, imposta e chiude un micidiale contropiede dell’Udinese. L’ultimo dribbling è su Perez che lo mette giù all’altezza della linea bianca dell’area di rigore. L’arbitro Mazzoleni, raccogliendo probabilmente la segnalazione del suo collaboratore La Rocca, decide per la massima punizione. Questione di centimetri in un senso o nell’altro. Il Bologna protesta ma Totò piazza la palla sul dischetto e batte Gillet con una conclusione centrale. Per Di Natale è il gol numero 18 che vale la conferma del primato nella classifica dei cannonieri. L’attaccante dell’Udinese è riuscito a prendere in contropiede anche il cittì Prandelli che non lo ha convocato per l’amichevole contro gli Usa perché pensava che non fosse ancora guarito del tutto. Nessun problema. Totò ci sarà agli Europei. Udinese inossidabile Cercasi aggettivi anche per l’Udinese che grazie al 3-1 rifilato al Bologna difende il terzo posto in classifica e la zona Champions. Di Natale entra da protagonista anche nella seconda rete friulana (11’ s.t.) con un tocco che libera in area Basta bravo a controllare e a beffare Gillet con un geniale cucchiaio. La rete del definitivo del 3-1 la realizza, invece, con una girata al volo Floro Flores (assist di Basta). Guido- NEL DOPOGARA Pioli: «Il rigore? Non lo so...» Guidolin: «Vogliamo stupire» BOLOGNA Francesco Guidolin commenta con la consueta pacatezza il secondo colpo esterno dell’Udinese in 4 giorni. «Abbiamo vinto su un campo difficile contro una squadra in un grande momento, dando seguito al bel successo di Salonicco. Soprattutto nella ripresa la mia squadra è cresciuta forte, mostrando personalità e buona tenuta atletica e direi che abbiamo vinto con merito» ha detto l’ex di turno accolto con pesanti cori dalla curva rossoblù. «Di Natale ha stretto i denti dimostrando di essere un fuoriclasse, vogliamo stupire il mondo ancora per due mesi» ha aggiunto il tecnico dei friulani. In casa Bologna, Stefano Pioli non fa polemica sul rigore: «Dalla panchina non sono riuscito a vedere, è stata l’unica occasione che gli abbiamo concesso nel primo tempo e purtroppo ne hanno subito approfittato». «Senza quel rigore sarebbe stata un’altra partita, è una settimana davvero triste per gli arbitri» attacca invece il vice-presidente del Bologna Maurizio Setti. Nicola Zanarini le Pagelle lin applaude. Ma bisogna applaudire anche il tecnico dei friulani capace di dare cuore e idee alla sua squadra. L’Udinese, nonostante una rosa ridotta all’osso, riesce a navigare felicemente tra campionato e Europa League, facendo a meno di un giocatore determinante come Asamoah per tutta la Coppa d’Africa e riuscendo a vincere anche senza Di Natale. Insomma, «l’idea» vale più di qualsiasi giocatore. Questa Udinese può lottare fino all’ultimo per un posto in Champions e a giugno preparatevi a altre cessioni milionarie. Un giocatore come Asamoah, tutto sostanza e qualità, può essere ceduto a peso d’oro. Stop Bologna E il Bologna? La squadra di Pioli interrompe bruscamente una striscia di risultati positivi che durava da 7 partite. La squadra rossoblù stavolta è mancata nei suoi gioielli: evanescente Ramirez, poco incisivo in fase conclusiva Di Vaio, generoso Taider. Probabilmente l’ultimo Diamanti (assente per squalifica) sarebbe stato molto utile. Il Bologna comunque ha riaperto per qualche minuto la partita grazie a Kone (bello l’assist di Di Vaio) ma, stavolta, si è trovato davanti un avversario superiore. Applausi convinti a inizio partita per Daniele Portanova al quale Di Vaio ha ceduto, per una notte la fascia di capitano. Un gesto di stima a difesa di un compagno che ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Bari nell’ambito di scommettopoli. Domenica il calendario propone Bologna-Novara: una partita da vincere se la squadra di Pioli non vuole farsi risucchiare in una zona pericolosa. di ANDREA TOSI TAIDER E RAMIREZ IN SERATA NO. BASTA, CHE COLPI. ASAMOAH: GRAN REGIA BOLOGNA 5 GILLET 6 Non può nulla sui tre gol, stavolta la difesa non lo copre. h IL MIGLIORE 6,5 RAGGI Il più tonico e reattivo dietro. Salva almeno un paio di situazioni pericolose. PORTANOVA 5,5 Promosso capitano per una notte, viene toreato da Basta nell’azione del secondo gol. ANTONSSON 5 Meno sicuro rispetto alle ultime uscite. PULZETTI 5 Sulla sua fascia non si fa vedere. KONE 6 Inserito a gara compromessa, trova il gol che riaccende le speranze. MUDINGAYI 5,5 Preso in mezzo dal folto centrocampo avversario, i suoi tiri sono da dimenticare. Zupping PEREZ 5 Nervoso e falloso, causa il rigore del vantaggio ospite. Nel secondo tempo sparisce completamente di scena (Belfodil s.v.). MORLEO 4,5 Un suo brutto liscio innesca il contropiede che porta al rigore, in ritardo anche sul secondo gol. TAIDER 6 Come vice Diamanti non ha i colpi ma ci mette molta sostanza. UDINESE 7 HANDANOVIC 6 Prende una scarpata in faccia da Di Vaio ma non batte ciglio. Solito e stoico. BENATIA 6,5 Presidia la sua fascia senza problemi, applicandosi con molta concentrazione. DANILO 6,5 Un muro contro il quale rimbalzano tutti gli attaccanti rossoblù. ACQUAFRESCA 5 Subentrato in avvio di ripresa, non aggiunge nulla davanti. DOMIZZI 6 Prova sicura con una sola macchia: non chiude la diagonale del momentaneo 1-2. RAMIREZ 5 Dal gol spettacolare anti Fiorentina, al quasi nulla di ieri: il talento non basta per perdonare i peccati di gioventù. BASTA 7,5 Il suo gol è un master di tecnica e freddezza col colpo sotto di esterno destro. Fa anche l’assist del terzo gol. DI VAIO 5,5 Fa l’assist per Kone, ma non trova mai la porta. Perche non viene assistito a dovere. FERNANDES 6,5 La sua mobilità dilata la forza del centrocampo. All. PIOLI 5,5 Un passo indietro nel gioco, finisce la striscia positiva mentre si assottiglia il vantaggio sulla terzultima. PAZIENZA 6 Qualche fallo di troppo, viene risparmiato da un giallo che avrebbe potuto condurlo all’espulsione, poi fa bene la sua parte. ASAMOAH 6,5 Lavora tanti palloni, quasi tutti a buon fine, un regista occulto, preciso e intelligente. ARMERO 6 Fa l’elastico tra difesa e mediana con molta quantità e poca qualità. FABBRINI 5,5 Unico a stonare nel gran coro bianconero, prende molti colpi (Battocchio s.v.). h 7,5 DIIL MIGLIORE NATALE Al rientro si procura e firma il rigore poi serve l’assist per il raddoppio. Può bastare così. FLORO FLORES 6,5 Sigilla la vittoria con un perentorio destro al volo strozzando sul nascere le speranze di rimonta dei padroni di casa. ALL. GUIDOLIN 7 Qui lo fischiano per vecchie ruggini, ma il gioco e la superiorità della sua squadra sono da applausi. TERNA ARBITRALE: MAZZOLENI 5,5 Si dimentica alcuni gialli, il rigore ci può stare per una questione di centimetri. La Rocca 6, Bianchi 6. i minuti di imbattibilità L’ultimo gol alla porta emiliana portava la firma del giallorosso Pjanic nell’1-1 casalingo del 29 gennaio scorso, prima del rigore di Di Natale 3 sconfitte consecutive Sono i k.o. esterni in campionato da cui arrivava l’Udinese: contro Genoa, Juventus e Fiorentina 2 vittorie esterne Secondo successo consecutivo in partite ufficiali per la squadra di Guidolin: la vittoria di Bologna fa seguito al 3-0 in Grecia di giovedì. Ultimo precedente circa un anno fa quando i friulani vinsero consecutivamente in campionato in casa di Juve, Cesena, Palermo e Cagliari di VINCENZO CITO Quel Toro che dà soddisfazione alla Ventura C’è un rigore per il Siena, così Davide Polizzi a Diretta gol Sky. «E’ tutto pronto, Bogdani contro Viviano. Parte Bogdani col destro ma bisogna ripetere perché Gava non aveva ancora fischiato. L’attaccante albanese era riuscito a insaccare... Si rinnova il duello fra Bogdani e Viviano. Lunga rincorsa di Erjon Bogdani...parte col destro... Erjoooon Bogdaaaaaniii!. E’ il suo primo gol con la maglia del Siena! E’ l’albanese a riportare il risultato in parità! Al gol di Budan ha risposto Erjon Bogdani!... Scusate, ho preso un abbaglio clamoroso. Era Terzi... Andiamo a Catania». Che è meglio A Sky calcio show c’è Simona Ventura collegata da Los Angeles, così la conduttrice Ilaria D’Amico all’opinionista Gianluca Marchegiani presente in studio «Tu sei stato l’ultimo Toro a dare soddisfazione a Simona» A «Stadio sprint» (Rai Due) dopo Atalanta-Roma l’inviata Francesca Sanipoli arriva con una notizia, c’è stato un incontro chiarificatore fra De Rossi e Baldini, il caso si sta sgonfiando. Il conduttore Enrico Varriale la ringrazia così «Questa potevi darla dopo» La nuova opzione di Fabio Caressa alla fine del primo tempo «L’arbitro manda tutti sotto la doccia a prendere un tè caldo!» (Atalanta-Roma, Sky). La nuova opzione di Alba Parietti a «Quelli che il calcio» (Rai Due). «La vendetta è un piatto che va mangiato caldo» Dopo l’1-0 del Real Madrid. «Impressionante, amici! C’è un silenzio qui a Mosca, che non si sente una mosca» (Josè Altafini, Sky, Cska Mosca-Real Madrid di Champions League) Napoli-Chelsea, 19’ del secondo tempo. «Quello che mi preoccupa è Lavezzi, lo vedo un po’ giù» (Massimo Mauro, Sky) Napoli-Chelsea, 20’ del secondo tempo «Cavani a Lavezzi, 3-1 per il Napoli!» (Maurizio Compagnoni, Sky) Fischio d’inizio, subito una notizia. «Il Siena attacca da sinistra a destra». La seconda notizia «E il Catania, ovviamente, da destra a sinistra» (Lucio Rizzica, Sky, nel recupero infrasettimanale) «Mi è arrivato un uccello dietro!» (Gianmarco Pozzecco, La7, all’avvicinarsi della mascotte prima di Sassari-Avellino, basket) Pippo Calia (La7) a Paolo Flammini, alla fine del gp d’Australia del Mondiale Superbike «Una grande partenza di campionato, nonostante qualche incidentuccio». Sei fratturati e un morto. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 22 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 SERIE A 25a GIORNATA DOPO PARTITA DOPO PARTITA Zamparini: «Gava è stato scandaloso Ha aiutato il Siena» Il tecnico felice: «Sto bene qui, spero di restare» SIENA Duro il commento del presidente rosanero Zamparini a fine gara: «L’arbitraggio di Gava è stato scandaloso. Il Siena che come punto di riferimento ha una grande banca (Mps, ndr) è stato aiutato però molte cose nel Palermo non mi sono piaciute, ne parlerò con Mutti». La replica di Mezzaroma, numero uno bianconero: «L’uscita di Zamparini è incomprensibile». Poi Mutti: «Balzaretti non era ultimo uomo. E Brienza ha ammesso che non c’era il rigore». Ma Sannino: «Vittoria meritata». CATANIA Vincenzo Montella superstar. Tutti lo applaudono, le grandi squadre (Napoli) lo puntano. Il tecnico del Catania ride di gusto: «Sto bene a Catania. Anzi, spero di continuare qui. Partita perfetta, contro il Novara? Bravi tutti, ma negli ultimi 20’ ci siamo allungati troppo cercando il quarto gol. Alla fine ne abbiamo beccato uno noi». In casa Novara, Emiliano Mondonico è ancora fiducioso: «Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio noi. Alla salvezza bisogna credere fino all’ultimo». Alessandro Lorenzini Rossettini, festeggiato dopo il gol da Terzi, Destro e Bogdani ANSA Rosso e via Poker Siena Il Palermo non ci sta Dopo 73" espulsione ingiusta di Balzaretti ma rete di Budan I toscani reggono, poi dilagano SIENA PALERMO 4 1 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI Budan (P) al 12’, Terzi (S) al 23’ su rigore, Bogdani (S) al 34’ p.t.; Rossettini (S) al 1’, Brienza (S) al 13’ s.t. SIENA (4-4-2) Pegolo; Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso (dal 35’ s.t. Belmonte); Giorgi (dal 16’ s.t. Reginaldo), Vergassola, Gazzi, Brienza; Bogdani, Destro (dal 30’ s.t. Mannini). PANCHINA Farelli, Pesoli, Parravicini, Gonzalez. ALL. Sannino. PALERMO (4-3-1-2) Viviano; Pisano, Silvestre (dall’11’ p.t. Munoz), Mantovani, Balzaretti; Bertolo, Donati, Barreto; Ilicic (dall’8’ p.t. Aguirregaray); Miccoli (dal 20’ s.t. Vazquez), Budan. PANCHINA Tzorvas, Della Rocca, Zahavi, Mehmeti. ALL. Mutti. ARBITRO Gava di Conegliano Veneto. ESPULSI Balzaretti (P) al 2’ p.t. per g. sc. AMMONITI Budan (P), Terzi (S), Rossettini (S) e Barreto (P) per g. scor. Viviano (P), Donati (P) e Miccoli (P) per proteste. NOTE paganti 981, incasso di 9.925 euro; abbonati 7.623, quota di 68.781 euro. Tiri in porta 7-5. Tiri fuori 3-1. In fuorigioco 7-0. Angoli 6-7. Recuperi: p.t. ’3’; s.t. ’3’. DAL NOSTRO INVIATO FILIPPO GRIMALDI SIENA Non c’è davvero limite al peggio, in questo turno di campionato carico di veleni ed errori arbitrali: dopo Genova e Milano, ieri Siena-Palermo ha chiuso il cerchio. Difficile immaginare cosa sarebbe successo senza l’espulsione (inesistente: non era chiara occasione da gol) dell’incolpevole Balzaretti dopo 73 secondi (!) dal fischio d’inizio. Pronti, via e siciliani con l’uomo in meno. Da lì in poi si sviluppa un’altra partita: Mutti, furioso e ancora alla ricerca del primo successo esterno stagionale, è costretto a rivoluzionare il Palermo in corsa (alla nona sconfitta su 13 gare esterne), ma alla lunga soccombe contro un Siena attento e bravo pure ad approfittare della generosa concessione del rigore da cui nasce il provvisorio pari di Terzi. Aguirregaray non butta giù Brienza. Il quale, secondo gli ex compagni, avrebbe addirittura ammesso di non avere subito fallo. Quanti errori Una giornataccia, insomma, per Gava (e, per l’assistente Carrer), definito «scandaloso» da un irritato Zamparini, che sorvola poi su un possibile fallo di Rossettini in area ai danni di Bertolo quando la gara era sul tre a uno, caricando ulteriormente di tensione la partita. Il Siena preferisce tirare una riga sulle polemiche, festeggiare i suoi quattro cannonieri di giornata (tutti al primo centro) e godersi tre punti doppiamente pesanti per la sua traballante classifica, visto che là dietro il Lecce non molla un colpo. le Pagelle di FI.GRI. BRIENZA SUPER DESTRO PUNGE MUNOZ MALE SIENA 7 PEGOLO 6 Gran riflesso su Budan. VITIELLO 6 Attento. Gara positiva. ROSSETTINI 6,5 Sostanza e qualità. Firma il gol che affonda il Palermo. TERZI 6,5 Freddo nella doppia esecuzione del rigore. DEL GROSSO 6,5 Buona spinta a sinistra (Belmonte s.v.). GIORGI 6 Salta male sul gol di Budan, ma poi si riprende. REGINALDO 6 Cerca di sfondare sulla destra. VERGASSOLA 6,5 Ritmi non alti, ma tiene in mano il centrocampo. è figlio del rosso in avvio. Mutti (già privo di Migliaccio) ha perso anche Silvestre, sacrificando Ilicic e ridisegnando la squadra con Munoz in difesa. Un Siena tosto, ma pur con l’uomo in meno gli uomini di Mutti sono andati per primi a segno con Budan su angolo di Miccoli. Il 4-3-1-2 iniziale dei siciliani è diventato un 3-4-2, con Aguirregaray e Bertolo pronti ad arretrare in fase di copertura. Il patatrac siciliano Ma il Siena, che non poteva permettersi ulteriori passi falsi dopo le due sconfitte consecutive, ha superato lo choc. Sull’uno a uno, Munoz si è fatto bruciare da Destro: cross per Bogdani e toscani in vantaggio. Il gol di Rossettini in avvio di ripresa, e il capolavoro di Brienza su punizione, hanno chiuso la contesa. Ciao Palermo, e sabato arriva al «Barbera» il Milan, l’altra vittima illustre delle sviste arbitrali… © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Catania tre per due Montella senza freni GAZZI 6 Efficace, sbaglia poco. IL MIGLIORE GIUDIZIO 777 h 7 BRIENZA 7 Un colosso in mezzo. Spinta continua, punizione splendida. BOGDANI 6,5 Festeggia il primo sigillo con la maglia del Siena. DESTRO 7 Costringe al rosso Balzaretti, serve l’assist del bis. MANNINI 6 Volenteroso, può fare molto di più. All. SANNINO 6,5 Va oltre le polemiche e si tiene stretto un successo d’oro. PALERMO 5 VIVIANO 5 Bravo in avvio su Del Grosso e Destro. PISANO 5,5 Cala nel finale. MUNOZ 4,5 Colleziona errori. MANTOVANI 5 In ritardo. Non chiude su Bogdani sul 2-1. BALZARETTI 5 Sorpreso da Destro, rosso eccessivo. 3 1 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Bergessio (C) al 30’ p.t.; Marchese (C) al 2’, Gomez (C) al 10’, Rubino (N) al 39’ s.t. CATANIA (4-3-3) Carrizo; Motta (dal 25’ s.t. Bellusci), Legrottaglie, Spolli, Marchese; Semyour, Lodi, Almiron; Barrientos (dal 32’ s.t. Ricchiuti), Bergessio (dal 14’ s.t. Ebagua), Gomez. PANCHINA Kosicky, Llama, Lanzafame, Catellani. ALLENATORE Montella. NOVARA (4-4-1-1) Ujkani; Dellafiore, Lisuzzo, Centurioni, Garcia; Gemiti, Porcari, Radovanovic (dal 4’ s.t. Morganella), Mascara (dal 4’ s.t. Mazzarani); Rigoni; Caracciolo (dal 21’ s.t. Rubino). PANCHINA Fontana, Paci, Rinaudo, Jeda. ALLENATORE Mondonico. ARBITRO Calvarese di Teramo. AMMONITI Rigoni, Centurioni (N) proteste. NOTE: paganti 4.050, incasso 44.000 euro; abbonati 9.206, quota non comunicata. Tiri in porta 8-5. Tiri fuori 8-8. In fuorigioco 1-0. Angoli 7-3 . Rec. p.t. 1’; s.t. 4’. FRANCESCO CARUSO CATANIA BERTOLO 5,5 Meglio nella ripresa. DONATI 5 Molte pause. BARRETO 5,5 Pochi spunti, sempre in affanno. ILICIC s.v. Subito fuori per scelta tecnica. AGUIRREGARAY 5 Incolpevole sul rigore, sbaglia il tempo sul 3-1. MICCOLI 5 Il corner dell’uno a zero, poi scompare. VAZQUEZ 5,5 Molto mobile, cerca invano lo spunto vincente. h IL MIGLIORE 6 BUDAN 6 Grande guizzo sul gol, sfiora il bis. All. MUTTI 5,5 Gara subito in salita, lui fa quel che può. TERNA ARBITRALE: GAVA 4 Davvero difficile fare peggio di così. Giornataccia. Altomare 4, 5-Carrer 5. le Pagelle di F.C. REGIA ALMIRON BENE MARCHESE CLASSE RIGONI CATANIA 7 CARRIZO 7 Fa 3 belle parate. MOTTA 6 Il suo lo fa. BELLUSCI 6 Entra e dà una mano. LEGROTTAGLIE 6 Va bene fino al gol del Novara: si perde Rubino. 6,5 Registra la difesa, Gol di Bergessio, Marchese e SPOLLI solo una volta gli sfugge Rigoni. IL MIGLIORE Gomez, regia di Lodi: con il h 8 MARCHESE perde una battuta in chiusura Novara c’è la 2a vittoria di fila Non e segna una rete da antologia. CATANIA NOVARA SILVESTRE s.v. Va subito k.o. L’illusione Il quattro a uno finale Giovanni Finocchiaro Gomez festeggiato da Spolli, Almiron, Lodi e Barrientos LAPRESSE Dice 33, il Catania. Sei punti in 4 giorni e nono posto in classifica. Ora viene il bello, per la squadra di Montella lanciata verso orizzonti sconosciuti e una partita da recuperare. Seconda vittoria consecutiva, in assoluto (col recupero di Siena) e in casa, con la bellezza di 7 gol realizzati al Cibali in 180 minuti (e solo uno subito). Modulo Montella recupera in extremis Barrientos, lancia Semyour a centrocampo e torna alla difesa a 4 col rientrante Motta che ha scontato la squalifica. Il Novara mescola un po’ le carte e passa al 4-4-1-1. Mondonico cui evidentemente non avevano raccontato dei fischi subiti da Mascara quando venne a Catania con la maglia del Napoli, 4 mesi fa, mette l’ex rossazzurro esterno sinistro di un centrocampo a 4 con Gemiti opposto di destra, al suo posto in difesa c’è Dellafiore, Rigoni trequartista e Caracciolo punta. Ma i rovesciamenti non bastano a mettere le ali ai piedi della pericolante piemontese così come non sortisce effetto la scelta di saltare la rifinitura della vigilia. Che passo Il Catania ha il passo del pugile sornione, apparentemente compassato ma che sa quando sferrare il colpo del ko. Rumina calcio per una mezzoretta, finché una «veloce» Lodi-Barrientos-Bergessio con tocco finale da sottomisura spezza l’equilibrio. Il Catania gioca su un piano inclinato mentre il Novara avverte scie insaponate sotto i piedi. E infatti i piemontesi nella prima parte non riescono a piazzare un solo tiro nello «specchio». Poi Mondonico cambia Mascara e Radovanovic con Mazzarani e Morganella: un po’ meglio, soprattutto col primo. Ma è ancora la formazione di casa ad andare in gol e che gol. Dalla bandierina Lodi disegna una larga parabola che va a depositarsi sul piede di Marchese appostato fuori area: l’impatto è micidiale e la sventola al volo fulmina Ujkani. C’è il tempo per altre 2 reti. La terza rossazzurra giunge ancora su iniziativa di Lodi che porge a Gomez, l’argentino elude Dellafiore e infila con un preciso diagonale che Ujkani lascia sfilare alla sua sinistra. Infine Rubino, servito nell’area piccola da Rigoni, trova il punto della bandiera. Il Catania domenica va a far visita all’Inter e poi recupera la gara di Cesena: con la serenità di chi ha virtualmente in tasca la salvezza e sa di poter riscrivere la storia. © RIPRODUZIONE RISERVATA SEYMOUR 6,5 Deve inserirsi nei nuovi schemi, ma la stoffa c’è. LODI 7 Avvia l’azione del primo gol, disegna per Marchese la parabola del secondo, entra nel terzo. ALMIRON 7 Un’altra prova super. BARRIENTOS 6 Non al meglio ma lascia il timbro. RICCHIUTI 6,5 Gioca 17 minuti e ispira un paio di giocate. BERGESSIO 7 Molto attivo, sei gol. EBAGUA 6 Deve lavorare tanto. GOMEZ 7 Realizza il 3 a 0 con serpentina e gran diagonale. All. MONTELLA 7 Ha reso la sua squadra un meccanismo automatico. NOVARA 5,5 UJKANI 5,5 Piccola responsabilità solo sul terzo gol. DELLAFIORE 5 In ritardo su 2 gol. LISUZZO 5 Ha tanto lavoro. CENTURIONI 5,5 Un po’ di attenzione in più non guasterebbe. GARCIA 5,5 Si fa vedere sulla fascia ma soffre Barrientos. GEMITI 5,5 Perde la sfida a distanza con Gomez. PORCARI 6 Lotta a centrocampo ma senza troppa convinzione. RADOVANOVIC 5,5 Sparisce nella ragnatela etnea. MORGANELLA 5,5 Poco o nulla. MASCARA 5,5 Giocare sotto una selva di fischi è difficile. IL MIGLIORE h 6,5 MAZZARANI Qualcosa di buono combina. RIGONI 6 Della serie, viva i monocoli nel regno dei ciechi. CARACCIOLO 5 Un tiro appena. RUBINO 6 Si fa trovare nel posto giusto al momento giusto. All. MONDONICO 5,5 Meglio partire con Mazzarani e Rubino. TERNA ARBITRALE: CALVARESE 7 Un arbitraggio corretto e privo di sbavature. Viazzi 7Cariolato 7. LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 23 SERIE A 25a GIORNATA E I TIFOSI PROTESTANO IL TECNICO DEL CESENA Beretta: «Il rosso a Lauro ingiusto, è stato decisivo» VERONA Di Carlo si gode il ritorno al successo in casa. «Era una squadra forzatamente molto diversa — dice il tecnico — rispetto a Genova e reduce da una settimana tribolata per l’influenza. Siamo stati bravi a non concedere spazi ai loro attaccanti, non era facile scardinare la loro attenta retroguardia». Ritorno amaro a Verona per l’allenatore Beretta. «Abbiamo fatto tutto quello che avevamo preparato in settimana concedendo nulla al Chievo. La gara è stata decisa dall’espulsione ingiusta di Lauro e dal gol fallito da noi». Cellino amaro: «Al S.Elia è come giocare fuori casa» CAGLIARI (m.f.) Cosmi è felice: «Vittoria meritata». Cellino: «Se avessimo vinto poi ci saremmo annoiati... Ora due trasferte, meglio: in casa giochiamo per noi stessi. Non si può andare in Uefa con questo stadio di m...». Intanto i tifosi (foto SKY) hanno protestato sventolando fazzoletti neri. Il gol decisivo di Andrea Bertolacci, 21 anni, centrocampista ANSA Cosmi ok a Cagliari E’ un Lecce non stop Con Muriel e Bertolacci arriva il 4o risultato utile dei pugliesi I sardi pagano caro le assenze Giancarlo Tavan Davide Moscardelli, 32 anni, realizza il gol per il Chievo LAPRESSE le Pagelle di G. CAL. GIACOMAZZI E’ OVUNQUE ASTORI SOFFRE CAGLIARI 5,5 AGAZZI 5,5 Forse sul tiro di Muriel potrebbe fare di più. PISANO 5,5 Davanti, ha una prateria ma spinge poco (Ekdal s.v.). CANINI 4,5 «Scherza» con Muriel. E si merita l’espulsione. ASTORI 5,5 Anche lui soffre, infilato in velocità. AGOSTINI 5,5 Balla con Cuadrado, poi abbandona. ARIAUDO 6 Almeno punge. Moscardelli ci mette il codino Il Chievo va Alla prima di Beretta il Cesena sfiora il vantaggio, poi viene punito dall’esperto attaccante DESSENA 6 Costruisce. CAGLIARI LECCE 1 2 GIUDIZIO 777PRIMO TEMPO 0-1. MARCATORI Muriel (L) al 44’ p.t.; Larrivey (C) su rigore al 5’, Bertolacci (L) al 16’ s.t. CAGLIARI (4-3-1-2) Agazzi; Pisano (dal 35’ s.t. Ekdal), Canini, Astori, Agostini (dal 1’ s.t. Ariaudo); Dessena, Conti, Nainggolan; Thiago Ribeiro; Ibarbo, Larrivey (23’ s.t. Ceppelini). PANCHINA Avramov, Perico, Gozzi, Nenè. ALL. Ballardini. LECCE (3-5-2) Benassi; Tomovic, Carrozzieri, Miglionico; Cuadrado, Delvecchio, Giacomazzi, Bertolacci (32’ s.t. Giandonato), Brivio; Muriel (44’ s.t. Esposito), Di Michele. PANCHINA Julio Sergio, Di Matteo, Piatti, Bojinov, Corvia. ALL. Cosmi. Ballardini, il genietto Cossu e lo stoccatore Pinilla, infortunati. Senza di loro, il progetto del Cagliari è davvero monco. Troppo elaborato e prevedibile, il gioco poggia sull’asse Conti-Thiago Ribeiro, con lenta trasmissione di palla e scarsi rifornimenti per Ibarbo e Larrivey. Almeno intraprendenti in avvio, con Astori subito insidioso, i rossoblù - la loro serie positiva si è fermata a 4 turni - hanno cercato, invano, di far crollare la diga eretta dal Lecce. Solo le accelerazioni di Ibarbo e l’abilità di Thiago Ribeiro a muoversi tra le linee hanno prodotto qualche pericolo per Benassi. CONTI 5,5 Andamento lento. Lecce maturo Si scrive 3-5-2, si BENASSI 7 Devia sulla traversa, poi si supera su Larrivey. ESPULSO Lauro (Ce) all’11’ s.t. per gioco scorretto e doppia ammonizione. TOMOVIC 6 Fa a sportellate con Larrivey. AMMONITI Rigoni (Ch), Vacek (Ch), Pellissier (Ch), Pudil (Ce), Guana (Ce) per gioco scorretto; Iaquinta (Ce) per proteste. ARBITRO Rocchi di Firenze. ESPULSI Canini (C) al 38’ s.t. per doppia ammonizione (per gioco scorretto). Cagliari monco Gli assenti han- legge 5-3-2: è il marchio della fabbrica Cosmi, 16 punti in 12 incontri. La sua creatura sa arroccarsi con 5 giocatori sulla linea arretrata, con Cuadrado e Brivio lesti però a fuggire sulle corsie esterne. Mancato il bersaglio al 30’ con Di Michele, il Lecce ha sfondato al 44’: Canini ha indugiato e il «topolino» Muriel è scappato, infilando Agazzi con un destro liftato. Nel secondo tempo, sfruttando con Larrivey un rigore (rocambolesco e sfortunato mano di Miglionico), il Cagliari si è rimesso in gara. In un assalto di 5 minuti, la pattuglia di Ballardini ha sfiorato tre volte il raddoppio: ma la traversa (punizione di Thiago Ribeiro deviata dal portiere) e un eccezionale intervento di Benassi hanno salvato i giallorossi. Attendisti eppure capaci di mettere paura in contropiede, Giacomazzi, davvero un moto perpetuo, e compagni hanno svoltato con Bertolacci. Il centrocampista di scuola Roma ha fatto le prove al 14’, poi con una girata di sinistro ha firmato il gol del pesantissimo successo. Nel finale, lo spreco del Lecce con Di Michele e la resa del Cagliari, in 10 (espulso Canini). no avuto ragione. Tanta roba per © RIPRODUZIONE RISERVATA AMMONITI Conti (C), Delvecchio (L), Ariaudo (C), Ceppelini (C) gioco scorretto; Di Michele (L) per comport. non regolamen. NOTE spettatori circa 6.000 (paganti, abbonati e incasso n.c.). Tiri in porta 6 (compresa traversa)-3. Tiri fuori 5-5. In fuorigioco 2-3. Angoli 8-0. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’. DAL NOSTRO INVIATO GIUSEPPE CALVI CAGLIARI Ora tutti devono fare i conti con i terribili ragazzi del muretto. Con una rapina a piede... armato di Luis Muriel (20 anni) e con una micidiale girata di Andrea Bertolacci (21), il Lecce batte il Cagliari e resta in volo nel cielo della speranza. La squadra di Cosmi si candida ormai al ruolo di mina vagante nella zona-salvezza: arrivata al quarto risultato utile consecutivo (la sua migliore serie stagionale, che è valsa 8 punti), si mantiene a 2 punti dal Siena, attuale più diretta concorrente, e fa tremare anche qualche formazione che magari si illudeva di essere già fuori dalla mischia. NAINGGOLAN 6 Fa filtro e tira. THIAGO RIBEIRO 6 Inventa qualcosa. IBARBO 6 Pericoloso nell’uno contro uno. IL MIGLIORE h 6,5 LARRIVEY Segna su rigore e solo Benassi gli nega il raddoppio. CEPPELINI 5,5 Senza sbocchi, può fare poco. ALL. BALLARDINI 5 La manovra è involuta e la difesa rischia troppo. LECCE 6,5 CARROZZIERI 6 Di forza e di mestiere, sa guidare il reparto. MIGLIONICO 5,5 Barcolla su Ibarbo e paga, oltre misura, sul rigore. CHIEVO CESENA 1 0 GIUDIZIO 7 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Moscardelli (Ch) al 33’ s.t. CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino; Sardo, Andreolli, Acerbi, Jokic; Vacek (dal 34’ s.t. Gulan), Rigoni, Hetemaj; Cruzado (dal 21’ s.t. Moscardelli); Pellissier, Paloschi (dal 41’ s.t. Cesar). PANCHINA Puggioni, Mandelli, Frey, Uribe. ALL. Di Carlo CESENA (3-5-2) Antonioli; Rodriguez, Guana, Lauro; Comotto, Santana, Colucci (dal 39’ s.t. Martinez), Parolo, Pudil (dal 39’ s.t. Ceccarelli); Iaquinta, Mutu (dal 14’ s.t. Rossi). PANCHINA Ravaglia, Rennella, Malonga, Del Nero. ALL. Beretta ARBITRO De Marco di Chiavari NOTE paganti e abbonati: non comunicati. Spettatori 6000 circa. Tiri in porta 3-2. Tiri fuori 9-3. In fuorigioco 4-5. Angoli 1-2. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’ CUADRADO 7 Aiuta in difesa. DAL NOSTRO INVIATO DELVECCHIO 6 Svetta sui palloni alti. MATTEO DALLA VITE VERONA IL MIGLIORE h 7,5 GIACOMAZZI 7,5 MURIEL 7,5 Velenoso, ruba palla e scappa via (Esposito s.v.). Ha il codino, non è divino, ma un certo «appeal» da risolutore ce l’ha. Nato in Belgio, italianissimo, trentaduenne da poco, Davide Moscardelli infila il piedone per la quarta volta stagionale e per la terza decide una partita. Il «Mosca atomico». Gli era già successo contro Napoli e Genoa. Bum, e anche il Cesena diventa un budino. DI MICHELE 5,5 Un voto in meno per le due occasioni mancate. Espulsione Già, il Cesena: è la E’ davvero ovunque. Senso della posizione, forza atletica e abilità nella costruzione del gioco. BERTOLACCI 6,5 Si sacrifica e trova il guizzo per il gol (Giandonato s.v.). BRIVIO 6 Dà equilibrio a sinistra. ALL. COSMI 6,5 Ha reso solida la difesa più sgangherata. Ed esalta i colombiani. TERNA ARBITRALE: ROCCHI 6 Decide bene sul rigore assegnato al Cagliari per il momentaneo 1-1 Galloni 6; Schenone 5 prima di Mario Beretta, che alla sua squadra chiede compostezza, equilibrio, tenuta e qualche sprazzo. Il fatto è che il suo gruppo — depresso da una classifica tetra — a tenere quell’equilibrio ci pensa troppo: non edifica, non brucia l’erba, non mostra le scintille di chi de- ve salvarsi. Ah, sia chiaro: i romagnoli si lamentano per l’espulsione di Lauro, ma il fatto è che non è tutto lì. Così come il Chievo non è tutto da applausi. Anzi. Pochezze Per un tempo il calcio non scorre mai: falli micro e macro, lanci lunghi, paura, qualche boiata, tanta pochezza. Il tutto è parzialmente comprensibile da parte romagnola perché a 16 punti hai il morale agli inferi; lo è un po’ meno da parte del Chievo, perché i 30 punti coi quali inizia la gara devono dare più fluidità. Di Carlo mette Cruzado dietro a Paloschi e Pellissier. Cruzado è inesistente. Beretta cambia: difesa a tre con Guana centrale, due esterni da spinta, Santana a collegarsi con Mutu-Iaquinta. Morale: 2 tiri morbidi (Pellissier e Santana), un diagonale (Pudil) e una testata alta (Paloschi) che danno il senso del «vorrei ma non riesco». Il «Mosca atomico» Lato B, qual- cosa succede: Lauro — già ammonito — saltando colpisce con la mano Paloschi, altro giallo, Cesena in 10 all’11’ s.t., Beretta infila Rossi per Mutu, difende a 4 e il Chievo schiuma. Robe da gol? Due, e paradossalmente è il Cesena a sfiorarlo per primo. Minuto 26: Iaquinta va a prendersi una palla impossibile, rientra, cross che taglia tutti, arriva Comotto in spaccata e quasi rete. Minuto 33, gol vero: palla taglia-difesa di Hetemaj, Pudil non tiene Moscardelli, il «Mosca Atomico» mette il piede, 1-0 ed è il classico episodio che strappa un match intorpidito e intorpidente. Evidenze finali: il Cesena è a 10 punti dal quart’ultimo posto, il Chievo a qualche passo dall’Europa. Due Izoard sì, ma quello romagnolo fa paura. © RIPRODUZIONE RISERVATA le Pagelle di M.D.V. BRAVO ACERBI MUTU CHI L’HA VISTO? CHIEVO 6 SORRENTINO 6 Gli arriva poca roba per poter soffrire. SARDO 6 Bel cross per Paloschi e tenuta. ANDREOLLI 6 Attento con chiusura importante nel p.t. ACERBI 6,5 Gioca (e bene) nonostante la morte del papà. JOKIC 6 Una bella discesa, duelli con Comotto. VACEK 6 Se la vede con Parolo, tutto bene (Gulan s.v.). RIGONI 6 Ordine e qualche idea nel caos. HETEMAJ 6,5 Assist per Moscardelli, tanta legna. CRUZADO 4,5 Morbido e mai dentro la partita. IL MIGLIORE h 6,5 MOSCARDELLI 6,5 Quarto gol, il terzo decisivo. PELLISSIER 5 Un totem, in fase involutiva. PALOSCHI 5,5 Non prende la porta, ma si sbatte tanto (Cesar s.v.). ALL. DI CARLO 6 Tre punti confusi. Grazie a Pudil. CESENA 5 ANTONIOLI 6 Guarda il gol. Il resto è «basic». RODRIGUEZ 6 Blocca tentativi e pericoli. GUANA 6 Da centrale difensivo, una sbavatura sola. LAURO 5 Prima ammonizione stupida, seconda che ci sta. COMOTTO 6 Vicino al gol, energie sempre accese. SANTANA 5 Perde la palla dell’1-0, cerca fiammate. COLUCCI 5,5 Attento in chiusura, incasinato nel proporre (Martinez s.v.) PAROLO 5,5 Confuso, e con pochi stimoli nel ripartire. PUDIL 4,5 Moscardelli in agguato: gli fa fare gol (Ceccarelli s.v.). IAQUINTA 6 Quasi assist a Comotto. Un leone, troppo solo. MUTU 5 Due giocatine, poi chi l’ha visto? ROSSI 5,5 Si mette centrale, sbarella nel finale. ALL. BERETTA 5,5 Studiata per non perderla, troppo poco per vincerla. TERNA ARBITRALE: DE MARCO 6 Lauro salta scomposto e pericoloso: è da giallo. Rigoni-gomito è rigore? Iannello 6; Dobosz 6 Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 senzaFrontiere di ALESSANDRO DE CALÒ erto è brutto vedere le immagini di una rissa scorrere insieme ai titoli di coda di MiC lan-Juve. Le due squadre più forti del nostro calcio. Dirigenti di lungo corso. Allenatori rampanti. Giocatori di livello internazionale. Qualche campione ben pagato che rischia di fare a cazzotti, alla fine, neanche fosse un dilettante della domenica su un campetto di provincia. Brutto, certo. Ma è un sintomo tutto italiano? Basta girare il naso per scoprire che non siamo soli. In agosto, il classico dei classici Barça-Real Madrid si era concluso con una mega rissa, in fondo alla quale il lucido Mou- ilCommento TwitTwit IL CINGUETTIO DEL GIORNO MA AL BERNABEU E A OLD TRAFFORD SONO ABITUATI A RISSE COME QUESTA rinho aveva allungato un braccio, nel marasma generale, per infilare un dito nell’occhio al povero Tito Villanova, vice di Guardiola. Quello che è successo tra Galliani e Conte — parole in libertà — è poca roba, in confronto. Nel frattempo, i due colossi di Spagna, le squadre più forti e più ricche del mondo, hanno continuato a sfidarsi, in campionato e coppe, usando ogni volta un tono più alto. Per dirla tutta, è il Madrid che ha sempre cercato di buttarla in rissa. Anzi, è stato Mourinho in persona — al di là delle mani di Messi calpestate da Pepe — a imbarbarire il clima, per Tanto è un gioco di LUIGI GARLANDO MICHAEL OWEN Attaccante del Manchester Utd Avete visto il gol di Ronaldo per il Real Madrid? Un incredibile colpo di tacco. Il ragazzo è una macchina da gol... @themichaelowen E adesso Gigi smanaccia via quelle parole Buffon e il gol fantasma di Muntari: può un capitano azzurro legittimare la frode? LEBRON JAMES Stella del basket americano Chiellini discute con Nocerino e Van Bommel PHOTOVIEWS Il dopo Milan-Juve tra veleni e lezioni: serve più serenità Congratulazioni al Liverpool per la Carling Cup!! Felice e Orgoglioso per i ragazzi. #YoullNeverWalkAlone @KingJames KEVIN LOVE ilan-Juve lascia dietro di se tanti veleni, M ma pure alcune lezioni. I veleni saranno difficili da digerire soprattutto se alla fine del © RIPRODUZIONE RISERVATA cercare di annullare il gap tra merengues e blaugrana. Neppure nell’algida Premier, spesso ammirata per il british style, le sfide tra le squadre più forti sfuggono completamente alla logica della rissa. Il City e lo United, per dire: dopo quel 6-1 in campionato, la rivincita in coppa (2-3) è arrivata tra i veleni per l’espulsione di Kompany e le accuse (ricambiate) di Mancini a Rooney. La moviola in campo, probabilmente, avrebbe asciugato molto queste esibizioni. E adesso potremmo parlare di calcio, invece di continuare a mettere in fila tante risse, in questo gioco senza frontiere. © RIPRODUZIONE RISERVATA Dai retta allo zio di BEPPE BERGOMI Macché scandalo sappiamo che va sempre così «Non mi sono accorto Bisogna tener conto del peso della che la partita, i tifosi si sentirebbero traditi palla fosse entrata, ma con onestà devo dire che di sicuro non l’avrei detto all’arbitro» Fuoriclasse dei Wolves in Nba di UMBERTO ZAPELLONI campionato saranno i tre punti in palio sabato sera a San Siro a decidere l’assegnazione dello scudetto. Ma le lezioni dovrebbero servire a costruire un futuro migliore, possibilmente con l’aiuto della tecnologia (o almeno degli arbitri di porta) con un calcio da vivere appassionatamente, ma senza fanatiche esagerazioni che portano poi molti diretti interessati a dichiarare guerre eterne. La Gazzetta lo aveva scritto il 10 febbraio: «se Milan e Juventus continueranno a punzecchiarsi così la temperatura attorno alla partita rischia di salire oltre i limiti». Era una previsione facile facile e puntualmente si è avverata. Attorno alla «finale scudetto» c’era una tensione eccessiva e, soprattutto dalla sponda bianconera, non si è fatto nulla per togliere il piede dall’acceleratore anche quando si rischiava di entrare in curva a velocità troppo elevata (leggi la polemica di Agnelli con Abete). Ci sono nazioni in cui i presidenti delle due avversarie si siedono uno accanto all’altro per assistere alla partita. In Italia se continuiamo così bisognerà separarli con una fila di poliziotti. Vi sembra logico che la tribuna d’onore si trasformi in un’area di rigore? E’ normale che per commentare un errore arbitrale un allenatore come Conte tiri ancora in ballo calciopoli sei anni dopo? Vi sembra normale che Galliani possa scendere negli spogliatoi a cercare l’arbitro nell’intervallo, dopo averne già dette di tutti i colori al designatore in tribuna? Vi pare lecito che il vicepresidente rossonero incrociando Conte lo prenda a brutte parole e che lo stesso Conte lo ricambi con accuse pesantissime? Vi pare educativo sentire il capitano della nazionale ammettere che non avrebbe aiutato l’arbitro se si fosse accorto di aver respinto oltre la linea? Attorno a Milan-Juve ci sono stati tanti, troppi, errori arbitrali, ma a San Siro non hanno sbagliato solo Tagliavento & c. In troppi hanno esagerato alzando i toni come avevano cominciato a fare da 15 giorni. E quanto è successo allo stadio e nella sua pancia deve diventare una lezione per il futuro. Non si può arrivare ad una partita continuando ad accusare gli avversari di ogni nefandezza tirando in ballo il passato remoto e assurdi complotti. Un po’ di serenità alla vigilia avrebbe messo meno pressione a quei 90 minuti e forse arbitro e assistenti sarebbero stati più tranquilli. Se poi herr Blatter e monsieur Platini facessero tutto ciò che è nelle loro facoltà per aiutare gli arbitri, avremmo un paracadute supplementare. Un salvagente a cui non è più possibile rinunciare nel 2012. Per salvare un campionato, ma anche la credibilità di tutto il calcio. twitter@uzapelloni d lafrase 24 l portiere salva con la imposizione delle mani. Le cronache gli attribuiscono Imiracoli, ma non possiamo pretendere che sia Un paio di minuti e andrò agli Oscar. Quanto vi piace il mio look da Oscar? @kevinlove IVAN BASSO Campione di ciclismo Un’ora per spiegare a mio figlio Santiago il mio ritiro al Gp Lugano..... Aiutooooooo @ivanbasso ipseDIXIT « Quando salgo dal sottopassaggio mi aspetto di non trovare gente che mi insulta ANTONIO CONTE ALLENATORE JUVENTUS Mi insultano già tanto in campo, e sempre con stupidi riferimenti ai capelli finti. A Bergamo, una volta, mi lanciarono anche dei parrucchini... E, alla lunga, uno si scoccia. Così quando mi sono trovato davanti Galliani con la sua testa lucida ho pensato che fosse una provocazione. Roberto Pelucchi un santo e che corra dall’arbitro a denunciare giulivo un gol fantasma. Ok, in un mondo perfetto dovrebbe accadere, ma in un mondo perfetto anche noi avremmo il colesterolo a posto. Quindi umanissima compassione per Gigi Buffon. Se dice che non ha visto quel fantasma, sforziamoci di credergli. Ci sta, in una rovente sfida scudetto, detto da uno juventino educato dalla regola bonipertiana: «Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta». Ma poi perché, a mente fredda, a doccia fatta, chiosare: «Lo avessi visto, di sicuro, non l’avrei detto all’arbitro»? Perché accendere un cerino nelle polveriera? Qui non serve essere santi, basta essere uomini responsabili. E non è una scelta: è un dovere. Soprattutto da parte del capitano della Nazionale che ha commosso il Presidente Napolitano. Non ci si può impegnare al Quirinale per rappresentare le energie migliori di un Paese in difficoltà e poi legittimare pubblicamente la frode, perché vantarsi dell’omertà davanti a un’ingiustizia sportiva significa legittimare l’illegalità e sporcare un po’ anche la splendida giornata di Rizziconi. Gigi, l’autogol l’hai fatto, ma forse l’arbitro non ha visto e fai ancora in tempo a smanacciarlo fuori, come il pallone di Muntari. Oggi che sei azzurro, a Genova, correggi quella frase, rinnegala, spiega alle migliaia di ragazzi che ti prendono per modello: «Lo sport è rispetto delle regole senza compromessi, senza eccezioni. Punto. Non fate come ho detto. Aiutate gli arbitri». Era solo una battuta? E’ riuscita maluccio, spiegala. Sei cresciuto in una bella famiglia di sportivi appassionati e praticanti (genitori, sorelle): nessuno di loro può riconoscersi nelle parole di San Siro, giusto? La precisazione farebbe bene anche alla Juve, società che nella storia ha meritato di essere accostata al concetto di stile proprio per il comportamento dei sui campioni. Probabilmente oggi chiederà conto anche Prandelli, che ha fatto del codice etico una bussola di navigazione, come hanno appena sperimentato Balotelli e Osvaldo. Di questa Italia, Buffon resta degno capitano. Della sua sportività parla una carriera intera, solare e gloriosa. Un’uscita balorda può capitare anche al numero uno. Gigi, togliti il fango dai guanti e para pro nobis. Amen. © RIPRODUZIONE RISERVATA Così Gigi Buffon (foto Forte) portiere di Juve e Nazionale, sabato sera a proposito della respinta sul colpo di testa di Muntari, con il pallone che era dentro di oltre mezzo metro. Sarebbe stato il 2-0 per il Milan. è tanta gente che è rimasta sorpresa dalle parole di Buffon e di Conte nel C’ dopo Milan-Juve. E si è rivolta a me, come fa la Gazzetta, per chiedermi come mi sarei comportato al suo posto. Buffon ha detto di non essersi accorto che il pallone di Muntari era entrato e ha poi aggiunto che se avesse percepito che era gol non lo avrebbe detto all’arbitro. Siccome Gigi è un campione e un esempio di lealtà e sportività per i ragazzi, in molti si dicono scandalizzati da questa ammissione. Io non sono scandalizzato: so che va così. E non da ieri. Premetto una cosa importante: secondo me Gigi si è accorto subito di aver parato oltre la linea bianca. E proprio per questo si è affrettato a rinviare il pallone sfruttando con eccezionale reattività quei frangenti di incertezza dell’arbitro: così facendo ha salvato il 2-0. Visto con occhi bianconeri, è stato bravissimo, decisivo. E io stesso, che pure guido l’Atalanta Berretti, pur predicando sportività e lealtà ai miei ragazzi non me la sentirei di rimproverare il mio portiere se seguisse l’esempio di Buffon in una partita di quella importanza. E già, bisogna tener conto anche del peso di una gara. Se Brienza ottiene un rigore per un fallo inesistente con il Siena a 36 punti può anche dire all’arbitro: «Sono caduto da solo». Con il Siena a 23 punti non lo può dire, i suoi tifosi non capirebbero, si sentirebbero traditi. Questa è una «legge» in vigore su tutti i campi, derivante dalla nostra cultura «non sportiva». Siamo rimasti all’epoca di Machiavelli: il risultato con qualsiasi mezzo. Per noi italiani non esiste una verità oggettiva, bisogna piegare e distorcere anche le immagini più eloquenti, se ci danno torto, nel verso dei colori che uno rappresenta perché la tua fazione si attende questo. Antonio Conte, che è una persona intelligente, a caldo dopo la partita ha polemizzato su Sky con Zvone Boban difendendo una tesi indifendibile: i due errori della terna hanno avuto lo stesso peso sulla partita. Ma dai... E’ evidente che se il Milan va sul 2-0 per la Juve c’è una montagna da scalare! Conte lo sa e infatti si è poi scusato con Boban. Ho partecipato di recente a un convegno con i vertici arbitrali sul tema del fuorigioco. Beh, per i dirigenti dell’Aia un errore sulla situazione di Matri, cioè 20-30 cm dentro o fuori, non è considerato un errore. © RIPRODUZIONE RISERVATA LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT Serie A / 25ª GIORNATA RISULTATI ATALANTA-ROMA 4-1 Marilungo (A), Denis (A), Borini (R), Denis (A), Denis (A) BOLOGNA-UDINESE 1-3 Di Natale (U) rigore, Basta (U), Kone (B), Floro Flores (U) CAGLIARI-LECCE 1-2 Muriel (L), Larrivey (C) rigore, Bertolacci (L) CATANIA-NOVARA 3-1 Bergessio (C), Marchese (C), Gomez (C), Rubino (N) CHIEVO-CESENA 1-0 Moscardelli (Ch) GENOA-PARMA 2-2 Gobbi (P), Floccari (P), Palacio (G), Palacio (G) LAZIO-FIORENTINA 1-0 Klose (L) MILAN-JUVENTUS 1-1 Nocerino (M), Matri (J) NAPOLI-INTER 1-0 Lavezzi (N) SIENA-PALERMO 4-1 Budan (P), Terzi (S) rigore, Bogdani (S), Rossettini (S), Brienza (S) PROSSIMO TURNO sabato 3 marzo PALERMO-MILAN (ore 18) JUVENTUS-CHIEVO (ore 20.45) domenica 4 marzo, ore 15 PARMA-NAPOLI (ore 12.30) BOLOGNA-NOVARA FIORENTINA-CESENA LECCE-GENOA ROMA-LAZIO SIENA-CAGLIARI UDINESE-ATALANTA INTER-CATANIA (ore 20.45) mercoledì 7 marzo, ore 18.30, recuperi CESENA-CATANIA (22 g.) BOLOGNA-JUVENTUS (23 g.) PARMA-FIORENTINA (23 g.) MARCATORI CLASSIFICA (0-3) (0-0) (2-1) (2-0) (0-0) (0-0) (1-2) (0-0) (0-0) (1-2) (0-1) (1-1) (0-3) CONCORSI CONCORSI N. 18 DEL 26/2/2012 TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE La colonna vincente e le quote non sono disponibili TOTOGOL - COLONNA VINCENTE La colonna vincente e le quote non sono disponibili Gazzetta.it 10.30, GAZZAOFFSIDE TUTTE LE POLEMICHE DEL DOPO MILAN-JUVE Tensione ai massimi tra Juve e Milan. Se ne parla dalle 10.30 a GazzaOffside (in diretta on demand sempre) con Diego Antonelli, Sebastiano Vernazza e Alessandra Bocci in studio e Alberto Cerruti in collegamento telefonico. E poi la crisi infinita dell’Inter dopo la nuova sconfitta. PARTITE SQUADRE MILAN JUVENTUS UDINESE LAZIO NAPOLI ROMA INTER PALERMO CATANIA CHIEVO ATALANTA * CAGLIARI GENOA PARMA FIORENTINA BOLOGNA SIENA LECCE NOVARA CESENA PUNTI 51 50 45 45 40 38 36 34 33 33 31 31 31 29 28 28 26 24 17 16 G. 12 12 13 13 13 12 13 12 12 12 13 13 13 11 12 12 13 12 13 11 IN CASA V. N. 7 4 8 4 10 2 7 4 6 5 7 3 6 2 10 0 6 4 6 3 6 5 4 6 7 3 5 4 6 3 4 2 6 3 2 3 2 6 2 3 P. 1 0 1 2 2 2 5 2 2 3 2 3 3 2 3 6 4 7 5 6 G. 13 12 12 12 12 13 12 13 12 13 12 12 12 13 12 12 12 13 12 13 RETI FUORI TOTALE IN CASA FUORI TOTALE DIFF. V. N. P. G. V. N. P. F. S. F. S. F. S. RETI 8 2 3 25 15 6 4 25 6 24 16 49 22 +27 5 7 0 24 13 11 0 24 8 13 7 37 15 +22 3 4 5 25 13 6 6 23 7 14 16 37 23 +14 6 2 4 25 13 6 6 18 9 21 20 39 29 +10 4 5 3 25 10 10 5 24 13 18 11 42 24 +18 4 2 7 25 11 5 9 24 11 14 20 38 31 +7 5 1 6 25 11 3 11 21 17 13 17 34 34 0 0 4 9 25 10 4 11 31 15 8 24 39 39 0 2 5 5 24 8 9 7 18 9 14 24 32 33 -1 3 3 7 25 9 6 10 11 9 10 21 21 30 -9 3 5 4 25 9 10 6 16 10 14 18 30 28 +2 3 4 5 25 7 10 8 13 12 10 14 23 26 -3 2 1 9 25 9 4 12 21 16 12 30 33 46 -13 2 4 7 24 7 8 9 19 12 10 25 29 37 -8 1 4 7 24 7 7 10 19 13 4 12 23 25 -2 3 5 4 24 7 7 10 12 16 12 13 24 29 -5 0 5 7 25 6 8 11 21 10 6 18 27 28 -1 4 3 6 25 6 6 13 14 19 14 21 28 40 -12 1 2 9 25 3 8 14 13 21 8 24 21 45 -24 2 1 10 24 4 4 16 9 13 7 25 16 38 -22 RIGORI PUNTI POSIZIONE ULTIME FAVORE CONTRO 2010-2011 STAGIONE QUATTRO E DIFF. 2010-2011 GARE T. R. T. R. 6 6 1 1 52 (-1) 1 NVVN 1 1 3 1 41 (+9) 7 NNVN 5 4 5 4 43 (+2) 5 PPNV 4 4 4 4 45 (=) 4 PVPV 5 2 0 0 49 (-9) 2 NVVV 3 2 4 4 42 (-4) 6 NPVP 4 3 6 3 47 (-11) 3 PPPP 4 4 5 5 40 (-6) 8 VPVP 8 7 3 3 26 (+7) 15 VPVV 2 1 6 4 31 (+2) 12 PPVV 4 3 5 5 in B in B NVNV 4 4 2 2 35 (-4) 9 NVNP 3 2 8 7 32 (-1) 10 PPPN 5 4 3 2 26 (+3) 15 VNPN 5 5 3 3 32 (-4) 10 VPPP 2 2 5 5 29 (-1) 14 NVVP 6 6 6 5 in B in B VPPV 4 4 5 5 24 (=) 17 NNVV 3 3 3 2 in B in B NVNP 6 4 6 5 21 (-5) 19 NPPP La classifica tiene conto di quest'ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, la differenza reti; 3) numero di gol segnati. Le ultime tre retrocedono in serie B. *sei punti di penalizzazione. U CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE laMoviola di FRANCESCO CENITI [email protected] Gava disastro a Siena Rigore inesistente e beffa per Balzaretti Sorprende Calvarese Una settimana da dimenticare. Lo stesso presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, si è detto «addolorato» per gli errori in Milan-Juve. Il guaio è che anche in altre partite le cose sono andate male. Sabato un disastro pure per Romeo in Genoa-Parma, ieri malissimo Gava a Siena. ATALANTA-ROMA 4-1 Damato di Barletta Nessun dubbio sui primi due gol dell’Atalanta: Marilungo scatta dalla propria metà campo, Denis è tenuto in gioco da Juan e Heinze. Rischia moltissimo Maxi Moralez: il gomito tenuto alto colpisce Rosi. Arriva il giallo, ci poteva stare il rosso diretto. La Roma chiude in nove: Osvaldo rifila un calcio a Cigarini con la palla lontana; Cassetti insulta in modo plateale l’assistente. BOLOGNA-UDINESE 1-3 Mazzoleni di Bergamo Si lamenta il Bologna sul rigore dato all’Udinese: in effetti il tocco di Perez su Di Natale è davvero al limite. Sembra che il piede dell’attaccante tocchi la linea (che fa parte dell’area), ma resta un minimo dubbio. Di sicuro è decisivo per la scelta il contributo dell’assistente La Rocca che chiama il rigore a Mazzoleni. L’arbitro di suo fa confusione sui gialli: è da ammonizione la strattonata di Pazienza su Ramirez; severe quelle date a Benatia e a Ramirez. E nella ripresa ci stava il secondo giallo per Pazienza. CAGLIARI-LECCE 1-2 Rocchi di Firenze Molti episodi in area e un rigore assegnato al Cagliari per un «mani» di Miglionico. Partiamo di qui: sul cross di Pisano il difensore dei pugliesi allarga il braccio, la palla sbatte anche sulla gamba ma è giusto punire il gesto di Miglionico. Ok non intervenire sull’intervento di Canini che non tocca Cuadrado, mentre Di Michele simula, lasciandosi cadere Aguirregaray non tocca Brienza: non c’era il rigore ANSA dopo un contrasto con Pisano. E’ regolare la posizione di Muriel in occasione dello 0-1. Doppio giallo inevitabile a Canini per falli su Muriel. CATANIA-NOVARA 3-1 Calvarese di Teramo Ancora una buona prova per Calvarese (Can B). Annullata una rete a Mazzarani: c’è il fuorigioco. Regolare il gol del Novara: Rubino è dietro la linea della palla sul tiro-cross di Rigoni. CHIEVO-CESENA 1-0 De Marco di Chiavari Si lamenta il Cesena per il secondo giallo a Lauro: può sembrare severo, ma le disposizioni sono queste. Saltare con il braccio largo è giudicato pericoloso, il difensore dei bianconeri colpisce infatti Paloschi al viso. Per il resto, fermato Iaquinta per un fuorigioco inesistente. Resta un dubbio da rigore per un mani di Rigoni su un colpo di testa di Santana. LAZIO-FIORENTINA 1-0 Bergonzi di Genova Dubbi sulla trattenuta di Nastasic su Klose: il tedesco si lascia cadere, ma ci poteva anche stare il rigore. Regolare il gol decisivo: non c’è fuorigioco di Klose. Annullato un gol a Cerci: giusto, c’è il fuorigioco. SIENA-PALERMO 4-1 Gava di Conegliano Veneto Disastro Gava. Il Palermo resta in 10 per l’espulsione di Balzaretti, ma è un grave errore considerarla chiara occasione da gol con la palla che sta andando in bocca a Miccoli... Inesistente il rigore concesso al Sinea: Brienza cade da solo e non è neppure sfiorato da Aguirregaray. La stessa faccia di Brienza quando si accorge della decisione dell’arbitro la dice lunga... Molto più da rigore il contatto tra Rossettini e Bertolo. (Napoli-Inter a pagina 3) 18 RETI: Di Natale (3) (Udinese) 15 RETI: Denis (3) (Atalanta); Ibrahimovic (6) (Milan); Cavani (2) (Napoli) 14 RETI: Palacio (2) (Genoa) 13 RETI: Klose (Lazio) 12 RETI: Jovetic (4) (Fiorentina); Milito (3) (Inter) 11 RETI: Miccoli (1) (Palermo) 10 RETI: Matri (Juventus); Calaiò (4) (Siena) 9 RETI: Giovinco (3) (Parma) 8 RETI: Di Vaio (1) (Bologna); Nocerino (Milan) 7 RETI: Lodi (5) (Catania); Mutu (2) (Cesena); Hernanes (3) (Lazio); Di Michele (3) (Lecce); Osvaldo (Roma) 6 RETI: Bergessio (Catania); Marchisio (Juventus); Hamsik e Lavezzi (Napoli); M. Rigoni (3) (Novara); Budan (Palermo); Borini (Roma); 5 RETI: Moralez (Atalanta); Ramirez (Bologna); Thereau (Chievo); Jankovic (Genoa); Pazzini (Inter); Pepe (Juventus); Rocchi (Lazio); Pandev (Napoli); Destro (Siena); Basta (Udinese) 4 RETI: Marilungo (Atalanta); Acquafresca (Bologna); Larrivey (1) e Pinilla (1) (2 con il Palermo) (Cagliari); Barrientos (Catania); Moscardelli, Paloschi e Pellissier (Chievo); Lulic (Lazio); Muriel (Lecce); Boateng, Maxi Lopez (2) (3 con il Catania) e Robinho (Milan); Hernandez (2) (Palermo); Bojan e Totti (2) (Roma);3 RETI: Diamanti (1) (Bologna); Conti (1) (Cagliari); Almiron e Legrottaglie (Catania); Cerci (Fiorentina); Gilardino (2 con la Fiorentina), M. Rossi (Genoa); Cambiasso e Thiago Motta (Inter); Vucinic (Juventus); Cuadrado e Giacomazzi (Lecce); Morimoto (Novara); Silvestre (Palermo); Biabiany, Floccari e Modesto (Parma); De Rossi, Juan e Pjanic (Roma); ; Floro Flores e Isla (Udinese) 2 RETI: Ibarbo e Thiago Ribeiro (Cagliari); Gomez e Marchese (Catania); Eder e Candreva (1) (Cesena); Sammarco (Chievo); Kukca e Veloso (Genoa); Nagatomo (Inter); Chiellini, Lichsteiner, Quagliarella e Vidal (1) (Juventus); Kozak e Sculli (Lazio); Bertolacci e Grossmuller (Lecce); Cassano, El Shaarawy e Seedorf (Milan); Campagnaro, Dzemaili e Maggio (Napoli); Caracciolo (1 rete con il Genoa), Mascara (1 rete con il Napoli) e Rubino (Novara); Bertolo, Ilicic, Mantovani, Migliaccio e Zahavi (Palermo); Gobbi (Parma); Fabio Simplicio (Roma); D'Agostino (1) (Siena)1 RETE: Cigarini, A. Masiello, Peluso, Schelotto e Tiribocchi (Atalanta); Cherubin, Loria e Portanova (Bologna); Biondini, Cossu, Dessena, Ekdal, El Kabir, Nainggolan e Nené (1) (Cagliari); Catellani e Delvecchio (Catania); Guana, Iaquinta (1), Parolo e Pudil (Cesena); L. Rigoni e Sardo (Chievo); Cassani, Gamberini, Lazzari, Montolivo, Natali e Silva (1) (Fiorentina); Constant, Granqvist, Jorquera, Mesto e Pratto (Genoa); Alvarez, Casteignos, Coutinho, Faraoni, Forlan, Lucio, Maicon, Ronocchia e Sneijder (Inter); Bonucci, Estigarribia, Giaccherini, Krasic e Pirlo (Juventus); Biava, Cana, Cisse, A. Gonzalez e Ledesma (1) (Lazio); Brivio, Corvia, Esposito, Ferrario, Mesbah, Oddo (1) e Strasser (Lecce); Ambrosini, Aquilani, Emanuelsson, Muntari, Nesta, Pato, Thiago Silva, Yepes e Zambrotta (Milan); Britos, Gargano e Zuniga (Napoli); Gemiti, Jeda, Marianini, Mazzarani, Meggiorini, Paci, Porcari, Radovanovic (Novara); Barreto e Donati (Palermo); Galloppa, A. Lucarelli, Morrone, Paletta, Pellè, Valdes e Valiani (Parma); Burdisso, Gago, Lamela e Taddei (Roma); Bogdani, Bolzoni, Brienza, Gazzi, P. Gonzalez, Grossi, Rossettini, Terzi (1) e Vitiello (Siena); Asamoah, Benatia, Domizzi, Ferronetti, Pazienza, Pinzi e Torje (Udinese) 1 AUTORETE: Brivio (Lecce) pro Cagliari; Acquafresca (Bologna) pro Lazio; Lodi (Catania) pro Milan; Centurioni (Novara) pro Parma; De Sanctis (Napoli) pro Roma; Pisano (Cagliari) pro Milan; Ludi (Novara) pro Palermo; Granqvist (Genoa) pro Cagliari; Rinaudo (Novara) pro Cesena; Izco (Catania) pro Udinese; M. Rossi (Cesena) pro Atalanta; Luciano (Chievo) pro Parma RETI: in questo turno 29 (3 rigori) ; in totale 622 (72 rigori, 12 autoreti) Codice cliente: 222072 25 26 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 MONDO INGHILTERRA Il Cardiff cade ai rigori La festa è del Liverpool I Reds soffrono ma vincono la Carling Cup. Dal dischetto decisivo l’errore finale di Anthony Gerrard, cugino di Steven Il film Il Cardiff ha compiuto il Steven Gerrard, 31 anni, capitano del Liverpool, fa festa con la coppa in mano in mezzo a fiumi di champagne AFP CARDIFF LIVERPOOL 4 5 DOPO I RIGORI (pt 1-0; st 1-1; dts 2-2) GIUDIZIO 777 MARCATORI Mason (C) 19’ p.t.; Skrtel (L) 14’ s.t.; Kuyt (L) al 3’, Turner (C ) al 13’ s.t.s. SEQUENZA RIGORI S. Gerrard (L) parato, Milner (C ) palo, Adam (L) fuori, Cowie (C ) gol, Kuyt (L) gol, Gestede (C ) palo, Enrique (L) gol, Whittingham (C ) gol, Johnson (L) gol, A. Gerrard (C ) fuori. CARDIFF (4-4-2) Heaton 7; McNaughton 6 (dal 2’ s.t.s. Blake sv), Turner 6 (dall’8’ p.t.s. A. Gerrard), Hudson 6, A.Taylor 6; Mason 6,5 (dal 1’ s.t.s. Kiss 6), Gunnarsson 6,5, Whittingham 7, Cowie 6,5; Gestede 5, Miller 4. PANCHINA Marshall, Earnshaw, Conway, Naylor. ALL. Mackay 6. LIVERPOOL (4-4-2) Reina 6; Johnson 6, Skrtel 7, Agger 6 (dal 41’ s.t. Carragher 5,5), Enrique 6; Henderson 6 (dal 13’ s.t. Bellamy 5,5), Adam 6, S. Gerrard 5,5, Downing 5,5; Suarez 6, Carroll 5 (dal 13’ p.t.s. Kuyt 6). PANCHINA Doni, Rodriguez, Spearing, Kelly. ALL. Dalglish 6. ARBITRO Clattenburg 6. AMMONITI Henderson (L) e Carragher (L) per gioco scorretto, Turner (C) per c.n.r. NOTE spettatori 89.041. Tiri in porta: 19-4. Tiri fuori: 20-3. Angoli: 19-3. In fuorigioco: 0-0. Recuperi: 1’ p.t.; 4’ s.t.; 1’ p.t.s.; 1’ s.t.s. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE STEFANO BOLDRINI LONDRA I rigori sono un problema nella famiglia Gerrard, ma se quello di Steven, capitano del Liverpool, seppur parato, alla fine non è stato decisivo, quello calciato fuori dal cugino Anthony, 5 anni in meno dell’illustre parente, ha consegnato la Carling Cup ai Reds, spezzando il lungo sogno del Cardiff, squadra della Serie B inglese. Dopo 127 minuti di calcio britannico, corsa, agonismo e modestia tecnica, con il supplemento dei tiri dal dischetto, il Liverpool torna a sollevare nel maestoso scenario di Wembley un trofeo: non accadeva dal 2006, quando conquistò Coppa d’Inghilterra e Supercoppa. Nella Carling Cup, è il successo numero 8: nessuno come i Reds. Liverpool deludente I 39 tiri in porta complessivi, la traversa colpita da Johnson dopo appena 2’, il salvataggio sulla linea di Taylor e i 19 calci d’angolo farebbero pensare a un Liverpool che ha surclassato l’avversario. Non è così, tanto per ribadire il concetto che il calcio non si può leggere solo con i numeri. È chiaro che la differenza di valori dovesse in qualche modo pesare, ma il Liverpool ha confermato di avere molto carattere e poco gioco. Dalglish è osannato dal suo popolo per il grande passato, ma non sempre i vecchi campioni diventano bravi allenatori: lo scozzese è un esempio lampante. Imbarazzanti anche alcuni elementi, come il centravanti Carroll, pagato appena un anno fa 35 milioni di sterline, e gente come Henderson e Downing: i fuoriclasse della storia del Liverpool erano di ben altra pasta. suo dovere fino in fondo. È passato al 19’ con Mason — appoggio di Miller e destro preciso del giovane attaccante —, ha incassato il pareggio di Skrtel — tiro in mischia, da bomber vero — e dopo aver difeso il fortino con coraggio, ha avuto, al 43’ della ripresa, il pallone del 2-1. Il centravanti scozzese Miller, ad un passo dalla porta, ha spedito il pallone in curva: roba da non dormirci sopra per una settimana. Il 2-1 dei Reds è maturato al 3’ del secondo tempo supplementare: una botta violenta di Kuyt, riprendendo una respinta di Anthony Gerrard. Sembrava fatta, ma il Cardiff ha reagito con orgoglio gallese e dopo una respinta sulla linea di Kuyt, ecco il 2-2 in mischia di Turner. Un Cardiff da ammirare: l’islandese Gunnarsson in preda ai crampi, Gestede distrutto dalla fatica, il capitano Whittingham che ha preso per mano la squadra nell’assalto finale. 4 L’ALBO D’ORO Carling Cup, i vincitori recenti 1999-2000 Leicester 2000-01 Liverpool 2001-02 Blackburn 2002-03 Liverpool 2003-04 Middlesbrough 2004-05 Chelsea 2005-06 Manchester U. 2006-07 Chelsea 2007-08 Tottenham 2008-09 Manchester U. 2009-10 Manchester U. 2010-11 Birmingham 2011-12 Liverpool Epilogo Nella lotteria finale, il LE PARTITE DI PREMIER Rimonta Arsenal con il Tottenham da 0-2 a 5-2 E lo United vince a Norwich Giggs segna alla 900a partita DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA I cori dei tifosi dell’Arsenal sono il simbolo della disfatta del Tottenham nel superderby di Londra: «Harry for England», per ironizzare sulla candidatura di Redknapp alla guida della nazionale inglese. Nella batosta degli Spurs, c’è tutta la mano dell’allenatore, che ha sbagliato prima la formazione (Lennon in panca) e poi i cambi (Sandro e Van der Vaart per Kranjcar e Saha ad inizio ripresa): una giornata da dimenticare. Ribaltone Il 5-2 dei Gunners è clamoroso: al 34’ viaggiavano sullo 0-2, con le firme di Saha e di Adebayor su rigore. Arsenal a pezzi: Wenger a testa bassa, il proprietario americano Kroenke con la faccia scura. Al 40’ è però cambiato il vento: zuccata di Sagna e via al ribaltone. Il 2-2 di Van Persie al 43’ è l’ennesimo capolavoro dell’olandese: un sinistro a giro. Al 51’, il sorpasso: tocco di Rosicky. Sullo slancio e sugli spazi aperti, gloria per la velocità di Walcott. Prima un contropiede governato da Van Persie e tocco sotto da manuale, poi lancio al bacio di Song e destro preciso: 5-2. Giggs, 900 e gol E proprio lo United ha lasciato il segno, vincendo 2-1 a Norwich, con i gol di Scholes (7’) e Giggs (90’). Il gallese ha festeggiato la gara numero 900 con i Red Devils con una rete che tiene in corsa i suoi nella volata scudetto: il vantaggio del City resta di due lunghezze. E Giggs? Sarà lo yoga, ma sembra un ragazzino. bold Cardiff si è stretto attorno al portiere Heaton, bravissimo sui rigori. Da copione, ha deviato con un guizzo da pantera il destro di Gerrard ed è stato poi graziato da Adam. Ma gli errori di Miller (palo), Gestede e Anthony Gerrard hanno consegnato il trofeo al Liverpool, lanciato nell’ultimo tiro da Johnson. Delirio Reds e Cardiff a testa alta. A voler essere pignoli, è sembrato avaro di sentimenti Steven Gerrard: ha dato una pacca sulla testa al cugino Anthony ed è corso a festeggiare con i suoi. È sembrato un atto dovuto, quasi una pratica da sbrigare. Un abbraccio e due parole in più non ci stavano male. Ma forse pretendiamo troppo. ARSENAL-TOTTENHAM RISULTATI 26a GIORNATA Ieri Arsenal-Tottenham 5-2, Norwich-Manchester United 1-2, Stoke-Swansea 2-0. CLASSIFICA Man. City 63 punti; Man. United 61; Tottenham 53; Arsenal, Chelsea 46; Newcastle 43; Liverpool* 39; Norwich City 35; Sunderland, Fulham, Everton*, Stoke City 33; West Browmich 32; Swansea 30; Aston Villa 29; Wolverhampton 22; Qpr, Blackburn 21; Bolton, Wigan 20. * Una gara in meno. © RIPRODUZIONE RISERVATA GERMANIA 23a GIORNATA LIGUE 1 Ribery evita la crisi del Bayern Zebina ferma Didì Marsiglia, stop dopo 16 gare utili Doppietta del francese nel successo sullo Schalke. Ma il Borussia vola PARIGI (a.g.) Dispetti tra ex bianconeri. Il Brest di Jonathan Zebina fa lo sgambetto al Marsiglia di Didier Deschamps che veniva da 16 risultati utili consecutivi, coppe varie incluse, compreso l’1-0 rifilato all’Inter mercoledì scorso in Champions League nell’andata degli ottavi di finale. In Bretagna decide su calcio d’angolo al 17’ p.t. la deviazione di testa del terzino Baysse. 25a GIORNATA AjaccioDigione 2-1; Auxerre- St. Etienne 0-0; Evian-Nancy 2-0; Montpellier-Bordeaux 1-0; Nizza-Caen 1-0; ValenciennesLorient 2-0; Lione-Psg 4-4; Brest-Marsiglia 1-0; TolosaSochaux 2-0; Rennes-Lilla 1-1. CLASSIFICA Montpellier 53; Psg 52; Lilla 46; St. Etienne 43; Lione, Rennes e Tolosa 40; Marsiglia* 39; Bordeaux 36; Valenciennes 30; Brest 29; Evian*, Caen, Lorient 27; Digione, Ajaccio 26; Nizza, Nancy 23; Auxerre 22; Sochaux 20. * una gara in meno PIERFRANCESCO ARCHETTI L’assalto all’allenatore, dopo una discussione con il medesimo, è una specialità della ditta Ribery. Louis van Gaal venne quasi travolto dal piccolo francese due stagioni fa, durante un luccicante 3-1 a Dortmund. Erano i tempi in cui filtravano dall’ambiente Bayern troppe voci di un conflitto tra giocatore e tecnico. Franck, dopo un gol, volle mostrare al mondo che erano fesserie, anche se naturalmente era vero il contrario. Mercoledì Ribery non ha salutato Heynckes quando è stato sostituito in Champions, a Basilea: non che il tecnico gli fosse andato incontro ad abbracciarlo, anzi. Ma la mancata serenità nel cambio era stata sottolineata come sintomo di bufera. Così ieri, quando Ribery ha segnato allo Schalke 04, è andato verso la panchina e ha scambiato il «cinque» con Heynckes, il quale si augura di non occupare un posto vicino a Van Gaal nella considerazione del suo numero sette. E’ dall’estate che Ribery spiega la sua rinascita con l’allontanamento dell’olandese. Dieci reti La terza doppietta sta- gionale di Kaiser Franck evita al Bayern il sorpasso da parte dello Schalke 04 e pure un’altra settimana di passione. La classifica è di nuovo degna delle aspettative minime (secondo posto, superato il Borussia Moenc.), la distanza dalla capolista Borussia Dortmund invariata: quattro punti; non pochi però nemmeno una misura togli speranze. «Ho parlato con l’allenatore dopo Basilea, dob- Borussia record Il Bayern si ria- Franck Ribery, 28 anni AFP biamo comunicare di più e lavorare insieme», ha detto Ribery, ora a quota dieci reti in Bundesliga. Nel suo linguaggio può anche significare: gli ho fatto vedere che non mi deve mai togliere. Delizioso il primo centro, con fuga da metà campo, pallonetto sul portiere in uscita e tocco al volo per infilare. Mercoledì Ribery sfiderà la Germania ma non Lahm, che si toglie dall’impaccio di dover menare un compagno sulla sua fascia: ginocchio infiammato, rinuncia alla convocazione. nima però il Borussia Dortmund non si ferma: la settima vittoria consecutiva (primato societario) lascia tranquillo Jürgen Klopp, che dice: «Titolo? E’ ancora presto». Nel 3-1 sull’Hannover, una doppietta di Lewandowski (16 in totale), qualche brivido dopo lo splendido 2-1 all’incrocio di Ya Konan, la sicurezza allo scadere con Perisic. Diciassette partite senza perdere, un girone intero. © RIPRODUZIONE RISERVATA 23 GIORNATA Ieri: Bayern-Schalke 04 2-0; Borussia Dortmund-Hannover 3-1. Sabato: Colonia-Bayer Leverkusen 0-2; Augsburg-Hertha 3-0; Mainz-Kaiserslautern 4-0; Stoccarda-Friburgo 4-1; Wolfsburg-Hoffenheim 1-2; Werder-Norimberga 0-1. Venerdì: Borussia Monc.-Amburgo 1-1. CLASSIFICA Borussia Dortmund 52; Bayern 48; Borussia Moenc. 47; Schalke 04 44; Bayer Leverkusen 37; Werder 36; Hannover 34; Hoffenheim, Stoccarda 29; Norimberga 28; Wolfsburg, Amburgo, Mainz 27; Colonia 24; Augsburg 21; Hertha 20; Kaiserslautern, Friburgo 18. a 5-2 GIUDIZIO ++++ PRIMO TEMPO 2-2 MARCATORI Saha (T) al 4’, Adebayor (T) su rig. al 34’ p.t., Sagna (A) al 40’ p.t., Van Persie (A) al 43’ p.t.; Rosicky (A) al 6’ s.t., Walcott (A) al 20’ e 23’ s.t. ARSENAL (4-2-3-1) Szczesny 6; Sagna 7, Vermaelen 6, Koscielny 6, Gibbs 6 (dal 30’ s.t. Jenkinson sv); Song 7, Arteta 6,5; Walcott 7,5 (dal 36’ s.t.Oxlade-Chamberlain sv), Rosicky 6,5, Benayoun 7 (dal 43’ s.t. Gervinho sv); Van Persie 7. ALL. Wenger 7. TOTTENHAM (4-4-2) Friedel 5; Walker 5,5, Kaboul 5, King 5 (dal 37’ s.t.Dawson sv), Assou-Ekotto 6; Kranjcar 5 (dal 1’ s.t. Sandro 5), Parker 5,5, Modric 5, Bale 5,5; Adebayor 6, Saha 6 (dal 1’ s.t. Van der Vaart 5). ALL. Redknapp 4. ARBITRO Dean 5. ESPULSO Parker (T) al 42’ s.t. per doppia ammonizione. AMMONITI Koscielny (A), Arteta (A), Van Persie (A) e Sandro (T) per gioco scorretto, Modric (T) per proteste. Taccuino BRASILE Adriano 1o gol 2012 RIO (m.can.) Adriano esulta: segna il suo primo gol nel 2012 nell’1-0 contro il Botafogo Ribeirão Preto nel campionato paulista e per la prima volta da quando è al Corinthians gioca 90’. L’allenatore Tite, però, non vuole illudere l’Imperatore: mercoledì Liedson, che era indisponibile, sarà il titolare con il Catanduvense: «Liedson sta giocando molto bene». EURORIVALI Az Alkmaar pareggia AMSTERDAM (m.v.) Il Psv torna a vincere 3-2 sul Feyenoord, orfano per squalifica di Guidetti. L’Az Alkmaar (prossima avversario dell’Udinese in Europa League) spreca pareggiando con l’Heerenveen (3-3). 23a GIORNATA Waalwijk-Vitesse 1-0; Breda-Ado Den Haag 4-0; Roda-De Graafschap 0-2; Venlo-Almelo 3-1; Nimega-Groningen 4-0; Excelsior-Ajax 1-4; Psv-Feyenoord 3-2; Twente-Utrecht 1-0; Az Alkmaar-Heerenveen 3-3. CLASSIFICA (prime posizioni) Psv 48; Az Alkmaar 46; Twente* 45; Heerenveen 44; Ajax 43; Feyenoord 41. *Una gara in meno Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 27 MONDO SPAGNA ATLETICO MADRID BARCELLONA RAYO VALLECANO REAL MADRID 1 2 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE C. Ronaldo al 9’ s.t. RAYO VALLECANO (4-2-3-1) Joel 6,5; Tito 6,5, Arribas 6,5, Jorge Pulido 6,5, Casado 7 (dal 37’ s.t. Tamudo s.v.); Javi Fuego 6, Movilla 7 (dal 24’ s.t. Trashorras 6); Piti 6,5 (dal 14’ s.t. Bangoura 6), Michu 6, Armenteros 6,5; Diego Costa 7. PANCHINA Cobeño, Raul Bravo, Delibasic, Diamanka ALLENATORE Sandoval 7. REAL MADRID (4-2-3-1) Casillas 7; Arbeloa 5,5, Pepe 6, Sergio Ramos 6,5, Marcelo 6,5 (dal 36’ s.t. Granero s.v.); Khedira 6, Xabi Alonso 6,5; Ozil 5, Kakà 4,5 (dal 16’ s.t. Coentrao 6), C. Ronaldo 7; Higuain 5 (dal 31’ s.t. Callejon 6). PANCHINA Adan, Albiol, Carvalho, Joselu. ALLENATORE Mourinho 6.5 MARCATORI Dani Alves (B) al 36’ p.t.; Falcao (A) al 3’, Messi (B) al 34’ s.t. ATLETICO MADRID (4-4-2) Courtois 6.5; Juanfran 6, Miranda 6,5, Godín 6,5, Filipe Luis 6; Koke 6 (dal 32’ s.t. Salvio 5,5), Tiago 6, Gabi 6,5, Arda Turan 6,5 (dal 41’ s.t. Silvio s.v.); Adrián 6,5, Falcao 7. PANCHINA Asenjo, Domínguez, Mario, Assunçao, Perea. ALLENATORE Simeone 7. BARCELLONA (4-3-3) Valdés 6,5; Dani Alves 6,5 (dal 26’ s.t. Cuenca 5,5), Puyol 6,5, Mascherano 7, Abidal 6; Xavi 7, Busquets 6, Iniesta 6,5; Sanchez 6,5 (dal 40’ s.t. Piqué s.v.), Messi 8, Fabregas 6,5 (dal 32’ s.t. Pedro 6). PANCHINA Pinto, Adriano, Keita, Thiago. ALLENATORE Guardiola 7. ARBITRO Perez Lasa 6 AMMONITI Messi (B), Godin (A), Juanfran (A), Arda Turan (A), Fabregas (B), Tiago (A), Dani Alves (B), Koke (A), Sanchez (B), Falcao (A), Busquets (B). Ancora una volta Leo Messi, 24 anni, ha regalato il successo al Barça AFP Messi tiene accesa la speranza del Barça Con la vittoria al Calderon con l’Atletico, il team catalano resta a -10 dalla capolista DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FILIPPO MARIA RICCI MADRID Sopravvive, il Barça. Aggrappato a Leo Messi, creatore del primo e autore del secondo gol dei suoi, che con merito pari alla grande fatica fatta passano 2-1 al «Calderon», uno stadio dove Pep da allenatore in Liga ha perso 2 volte su 4. È un argentino a condannare Diego Simeone alla prima sconfitta (alla 10a partita). Col Cholo l’Atletico aveva preso 2 reti in 9 incontri, ieri ha raddoppiato. Il Barça resta a -10 dal Madrid e continua a rincorrere. Fuori Piqué A Leverkusen Piqué è finito in tribuna, al «Calderon» scala in panchina. Pep preferisce la coppia Puyol-Mascherano e ritrova Xavi, assente sia a Pamplona sia in Germania, 0 1 giusto 6 minuti col Valencia: evidentemente i muscoli del faro blaugrana stanno meglio, e la squadra ne trae beneficio. Perché in una serata nella quale il Barça ha praticamente sempre la palla e deve cercare di stanare l’Atletico infilato nella sua area da Simeone il grimaldello Xavi è fondamentale. Giovedì Fabregas ci ha detto che si sta adattando al 4-3-3 ed effettivamente Pep ultimamente usa meno il 3-4-3 per accomodare l’ex capitano dell’Arsenal. Cambia invece sistema il Cholo, che senza il brasiliano Diego passa dal 4-2-3-1 al 4-4-2 avanzando Adrian sulla linea di Falcao. Carta moschicida Per il resto le direttive di Simeone sono chiare: le due linee di 4 uomini vicinissime, palla al Barça, paziente e protetta attesa. Il piano sembra saltare già all’8’, ma il bel gol di Messi è annullato, giustamente, per un decisivo fallo di mano (con relativo giallo e squalifica da scontare contro lo Sporting); ma funziona fino al 36’, quando Messi fa da carta moschicida. Attira a sé 4 avversari al limite dell’area poi improvvisamente scarica su Fabregas a sinistra che con un diagonale perfetto trova Alves solo sul secondo palo dall’altra parte. Tap-in a porta vuota e balletto (migliorabile). Cesc arriva a 15 assist stagionali, ma poi è lui (e non un difensore, e la cosa è tatticamente quantomeno anomala) che al 3’ della ripresa si perde Falcao sugli sviluppi di un angolo con maldestro intervento di Busquets. Il colombiano colpisce (spesso bene) qualsiasi cosa si muova nell’area e batte Valdes. L’Atletico trova un pareggio rapido e inatteso, Falcao arriva a 20 gol stagionali (8 dei 14 fatti dalla squadra da quando c’è Simeone), il Barça deve ricominciare tutto daccapo. E non è semplice. Perché il «Calderon» da quando c’è Simeone ruggisce e i giocatori dell’Atletico, apatici e disinteressati con Manzano, oggi sono 11 fiere attente e aggressive. Sempre Leo Pep avanza Dani Al- ves passando alla difesa a 3, poi lo cambia con Cuenca ma le occasioni non arrivano. Il Barça segna di nuovo, e di nuovo Perez Lasa annulla e ammonisce (stavolta Sanchez) per un controllo con la mano. I minuti passano e allora ci deve pensare lui: a 10’ dalla fine Messi batte a sorpresa una punizione e indirizza con precisione mostruosa la palla all’incrocio. Con furbizia e maestria arriva a 28 reti, una meno di Ronaldo in questa Liga, 181 nelle 200 partite con Pep. E tiene viva la fiammella blaugrana. © RIPRODUZIONE RISERVATA ARBITRO Fernandez Borbalan 5 ESPULSI Rui Faria (RM) per proteste e Michu (RV) per gioco scorretto. AMMONITI Sergio Ramos (RM), Diego Costa (RV), Casillas (RM), Marcelo (RM), Xabi Alonso (RM), Coentrao (RM), Arribas (RV), Pepe (RM). Il colpo di tacco con cui Ronaldo, 27 anni, ha deciso Rayo-Real Madrid Tacco-olé meraviglia di Ronaldo a Real alla 9 Blancos a fatica contro il Rayo Serve una magia di Cristiano: nono successo di fila per Mou LIGA Sale il Levante Ora c’è traffico in zona Europa 24a GIORNATA Sabato Racing-Sporting G. 1-1; BetisGetafe 1-1; Malaga- Saragozza 5-1; Espanyol- Levante 1-2 Ieri Villarreal- Athletic B. 2-2; Rayo-Real M. 0-1; ValenciaSiviglia 1-2; Osasuna-Granada 2-1; Real S.-Maiorca 1-0; Atletico M.-Barcellona 1-2. CLASSIFICA Real M. 64; Barcellona 54; Valencia 40; Levante 35; Athletic B., Malaga e Osasuna 34; Espanyol 33; Atletico M. e Siviglia 32; Rayo 31; Betis e Real S. 30; Getafe 29; Maiorca e Granada 28; Villarreal 27; Racing 24; Sporting G. 21; Saragozza 15. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MADRID Una di quelle partite che decidono un campionato. Mou lo sa così bene che passa buona parte della sua conferenza stampa a fare i complimenti agli avversari, cornuti e mazziati, sconfitti 1-0 per errori arbitrali e propri, coraggiosi ma ingenui. In un pomeriggio di sole, canti e petti nudi, il Madrid ha appena infilato la doppia nona: 9 vittorie di fila in Liga, serie iniziata dopo la sconfitta interna col Barça, 9 vittorie di fila in trasferta, eguagliato il record stabilito nel Madrid dall’ingegner Pellegrini. Non solo, Mou arriva a 50 vittorie nel campionato spagnolo in 62 partite. Pep ne aveva impiegate 67, Muñoz, allenatore mitico per il madridismo, 70. Zucchero «Siete ingiusti se dite che il Madrid ha giocato male. Siete ingiusti col Rayo, perché il merito è loro». Mou è tutto zucchero per gli avversari, salvo quando si lamenta per lo scarso numero di tifosi madridisti presenti e per la terza espulsione stagionale del suo luogotenente Rui Faria. Il Real ha vinto 1-0 con un tacco di genio di Cristiano Ronaldo, 29 gol in 24 partite di questa Liga, 123 in 125 col Madrid, che al 9’ della ripresa ha liberato il Real dall’ingorgo nel quale si era infilato con un taconazo in mischia che si è fatto largo miracolosamente tra diverse gambe fino all’angolo della porta di Joel. Era il primo tiro nello specchio del Madrid, che aveva girato a vuoto per quasi un’ora. Emblema della crisi creativa della squadra ieri in maglia rossa, il pallido Kakà. Poco meglio di lui avevano fatto lo stesso Cristiano, Ozil e soprattutto Higuain. Errori Il primo tempo era stato caratterizzato dall’assenza madridista e da due episodi nell’area del Real: nel primo l’arbitro non ha visto una gomitata di Ramos, già ammonito, a Diego Costa. Rigore ed espulsione non presi, erroneamente, in considerazione. Ed eravamo all’alba del partito. Poi prima dell’intervallo Piti, dopo aver mandato a spasso Arbeloa, ha sparato deciso verso Casillas, che, battuto, ha visto la palla respinta dal palo. Rayo belligerante, vivace, senza complessi, Madrid accartocciato. E liberato dal suo leader. Il Real ha sofferto fino alla fine, è stato graziato dagli errori di Michu e Armenteros, salvato da Casillas e aiutato da un arbitro in giornata negativa che alla fine ha espulso ingiustamente Michu. f.m.r. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 28 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 SERIE BWIN IL RECUPERO DELLA 26a GIORNATA BRESCIA TORINO 1 0 CLASSIFICA SQUADRE PT TORINO 56 SASSUOLO 55 VERONA 54 PESCARA 52 PADOVA 46 VARESE 45 REGGINA 42 BRESCIA 42 BARI (-2) 39 SAMPDORIA 37 CITTADELLA 37 GROSSETO 37 JUVE STABIA (-4) 36 LIVORNO 30 VICENZA 29 CROTONE (-1) 28 MODENA 26 GUBBIO 26 ALBINOLEFFE 25 EMPOLI 24 ASCOLI (-7) 23 NOCERINA 18 GIUDIZIO777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI autorete di Darmian al 21’ s.t. BRESCIA (3-5-1-1) Arcari 7,5; Martinez 5,5, De Maio 6, Caldirola 6; Zambelli 6, Mandorlini 6, Salamon 5,5 (dal 25’ s.t. Cordova 6), Vaas (dal 18’ s.t. Piovaccari 6), Dallamano 6 (dal 33’ s.t Daprelà 6); El Kaddouri 5,5; Jonathas 6. PANCHINA Leali, Zoboli, Martina Rini, Feczesin ALLENATORE Calori 6,5 TORINO (4-3-3) Benussi 6; Darmian 5,5, Glik 6, Ogbonna 6, Parisi 5,5; Basha 6 (dal 31’ s.t. Sgrigna 5,5), Iori 6,5, Vives 6,5; Stevanovic 5,5 (dal 38’ s.t. Surraco s.v.), Meggiorini 5 (dal 22’ s.t. Bianchi 6), Antenucci 5,5 PANCHINA Morello, D’Ambrosio, De Feudis, Pratali ALLENATORE Ventura 6. PRIMA DIVISIONE PARTITE G V N P 28 16 8 4 28 15 10 3 28 16 6 6 27 16 4 7 27 13 7 7 28 12 9 7 28 11 9 8 28 11 9 8 28 11 8 9 27 8 13 6 28 10 7 11 28 9 10 9 27 11 7 9 28 7 9 12 28 6 11 11 28 6 11 11 27 5 11 11 28 6 8 14 28 5 10 13 27 6 6 15 28 8 6 14 28 3 9 16 RETI F S 34 18 36 18 37 25 56 39 39 29 34 25 47 36 30 26 34 31 32 23 33 36 30 36 38 35 30 33 31 39 29 37 25 42 26 39 28 42 32 45 28 38 34 51 U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE ARBITRO Ciampi di Roma 6 GUARDALINEE Bernardoni 6-Conca 6 PROSSIMO TURNO ESPULSI nessuno Venerdì 2 marzo, ore 20.45 VARESE-VICENZA (2-0). Sabato 3 marzo, ore 15 BARI-CROTONE (1-0), EMPOLI-LIVORNO (0-0), GROSSETO-TORINO (0-1), JUVE STABIA-NOCERINA (3-2), MODENA-CITTADELLA (0-2), PADOVA-ALBINOLEFFE (0-1), PESCARA-SASSUOLO (1-1), REGGINA-ASCOLI (1-1), SAMPDORIA-VERONA (1-1). Lunedì 5 marzo, ore 20.45 GUBBIO-BRESCIA (2-2) AMMONITI nessuno NOTE paganti e incasso non comunicati abbonati 4.016, quota non comunicata. Tiri in porta 2-5 Tiri fuori 4-9. In fuorigioco 2-1. Angoli 7-9. Recuperi: primo tempo 1’, secondo tempo 5’ Michele Arcari, 33 anni, al Brescia dal 2007-08, ha debuttato in A la scorsa stagione contro il Napoli LIVERANI casa. Il portiere ha centrato in una sola gara un doppio record: con 810’ senza prendere gol, è il primato nella storia del Brescia e quello europeo stagionale (Neuer del Bayern Monaco fermo a 771’). Di record in record, la squadra di Calori ha preso il volo: nono risultato utile consecutivo (7 vittorie e due pareggi), ad una passo dalla zona playoff. Il contrario del Toro, appiedato nella giornata che avrebbe dovuto essergli amica, terza sconfitta stagionale ed ennesima occasione mancata per prendere il largo. La reazione rabbiosa al vantaggio del Brescia, in rete con l’unico tiro in porta deviato da una scivolata sfortunata di Darmian alle spalle di Benussi, ha regalato ai granata solo due legni centrati da Meggiorini e Vives, ed un’ammucchiata nell’area di rigore con conclusioni salvate sulla linea di porta. Bunker Arcari il Brescia vola Torino, che beffa Il portiere imbattuto da 810’: record europeo Un’autorete di Darmian condanna i granata DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO BRAMARDO BRESCIA Bucato dall’unico tiro in porta, peggio poi se l’autore del gol è un tuo giocatore, Darmian. Non poteva andar peggio la trasferta del Torino al Rigamonti, in linea con le ultime uscite lontano dall’Olimpico: gara dominata, tante occasioni sprecate, fino alla beffa finale, che in questo caso mancava da Modena, prima di Natale. Di sicuro il Brescia non porta bene al Toro, bocciato ai playoff nel 2010 e neppure a Ventura con l’addio alla panchina del Bari successivo al 2-0 al Rigamonti. Equilibri Doveva essere una par- tita dagli equilibri instabili, con i padroni di casa maestri nel difendere la propria porta, lanciati alla caccia della zona playoff, ed il Toro all’arrembaggio, deciso a portare a casa il bottino pieno per abbozzare un tentativo di fuga in vetta. E così è stato, un film già visto dagli uomini di Ventura, chiamati all’assalto all’arma bianca al fortino contro avversari arroccati sotto la linea della palla. Jonathas l’unico peperino a dar fastidio, nove uomini pronti a disperdersi a raggiera per il campo sul ribaltamento di fronte. Il Toro la partita l’ha interpretata bene, un po’ troppo sotto ritmo i primi 45’, alcuni solisti meno brillanti delle ultime uscite, Stevanonic in particolare, non al meglio in settimana. Record La differenza l’ha fatta ancor una volta l’imprecisione degli attaccanti granata, la sicurezza tra i pali di Michele Arcari, protagonista per i padroni di serie D GIRONE A 24a giornata RISULTATI VIA CUTTONE Modena: squadra accontentata Ritorna Bergodi Autogol Primo tempo con tre occasioni per il Toro sui piedi di Meggiorini, Antenucci e Stevanovic, di Jonathas l’unico tiro di alleggerimento. Ripresa con Toro più carico. In 5 minuti Antenucci si mangia un gol, Meggiorini centra il palo ed il Brescia reclama un rigore per Salamon che strattona però Darmian. Al 21’ Zambelli sfugge in contropiede a Parisi e crossa in area una palla vagante che Darmian in scivolata insacca nella propria porta. Dopo è assalto con il rischio di beffa finale, il 2-0 salvata da un’uscita provvidenziale di Benussi sui piedi di El Kaddouri. MODENA (p.r.) Esonerato Cuttone, il Modena torna ad affidarsi a Bergodi per cercare la via della salvezza. Allontanato alla 15ª giornata, il tecnico romano sarà da oggi di nuovo al lavoro. La sconfitta di Gubbio è stata fatale a Cuttone, ma soprattutto la situazione era diventata per lui insostenibile da quando, lo scorso 8 febbraio, una delegazione della squadra aveva manifestato alla società forti disagi facendo capire che avrebbero gradito il ritorno di Bergodi. E così è stato. IL PORTIERE «I playoff del 2010 e il primato: il Toro mi porta bene» BRESCIA L’uomo del giorno è Michele Arcari. Dieci minuti dopo il fischio finale dell’arbitro, su Twitter c’è già la fotografia dei festeggiamenti negli spogliatoi: «Ma io non sono pratico, ha fatto tutto Nicolas Cordova», sorride. Per poi ammettere: «E’ uno dei giorni più belli della mia carriera, insieme alla promozione del 2010. Sempre contro il Torino, mi porta proprio bene. Dedico questa gioia a mia madre, sperando non si sia agitata e a Nunzio (lo storico magazziniere morto due anni fa, ndr). Un ringraziamento a Giacomo Violini, il mio preparatore: senza di lui, sarei ancora in Lega Pro». Riflettori anche per Marco Zambelli, il capitano che indossava una fascia particolare, dedicata a Miriana, una bimba di cinque anni che non è riuscita a battere una terribile malattia. L’autorete è stata propiziata da lui, che ha fatto vedere allo stadio un quadro con la foto della piccola. Calori non vuol sentire parlare di buona sorte: «C’erano due episodi dubbi nell’area del Torino prima dell’1-0, abbiamo cercato e meritato il successo». Ventura sportivo: «Potevamo segnare almeno tre gol. Ma ha vinto il Brescia, complimenti a loro». Luca Bertelli Stasera in tv la Cremonese col Trapani Il programma della 24ª giornata sarà completato stasera (ore 20.45, andata 0-0) da una sfida al vertice. La Cremonese ospita il Trapani che ha la possibilità di allungare sulla seconda. Così in campo alle 20.45 (diretta su Raisport 1) CREMONESE (4-3-3) Alfonso; Polenghi, Cesar, Rigione, Favalli; Degeri, Fietta, Dettori; Filippini, Musetti, Possanzini. (Bianchi, Semenzato, Tacchinardi, Nizzetto, Sambugaro, Rabito, Le Noci). All. Brevi. TRAPANI (4-4-2) Castelli; Daì, Priola, Filippi, Sabatino; Barraco, Caccetta, Pirrone, Madonia; Abate, Gambino (Pozzato, Colletto, Cavallaro, Cianni, Tedesco, Perrone, Mastrolilli). All. Boscaglia. ARBITRO Fabbri di Ravenna (Di Vuolo-Mondin) La situazione del girone B dopo 24 giornate: Trapani* p. 46; Siracusa (-5) 40; Spezia e Pergocrema (-2) 38; Cremonese* (-6), Alto Adige, Barletta e Portogruaro 35; Carrarese* 34; Lanciano* (-1) 33; Prato 28; Triestina e Frosinone* 27; Andria 24; Latina 23; Bassano 22; Piacenza* (-6) 21; Feralpi Salò 18. (* una gara in meno). Così domenica 4 marzo (ore 14.30): Barletta-Triestina (2-1); Carrarese-Bassano (0-1); Feralpi Salò-Latina (1-0); Frosinone-Andria (2-2); Lanciano-Alto Adige (0-1); Pergocrema-Spezia (0-2); Portogruaro- Cremonese (2-1); Prato-Piacenza (3-4); Trapani-Siracusa (1-3). La situazione del girone A: Ternana p. 52; Taranto (-3) 47; Pro Vercelli* 43; Carpi e Sorrento (-2) 42; Benevento (-2) e Lumezzane 35; Tritium 33; Avellino* 32; Pisa, Como* (-2) e Foggia (-2) 30; Reggiana (-2) 27; Monza 21; Spal* (-4) e Viareggio (-1) 18; Pavia 14; Foligno (-4) 13. (*una gara in meno). Così domenica 4 marzo (ore 14.30): Avellino-Monza (1-1); Benevento-Como (1-2); Foligno- Sorrento (0-1); Pisa-Ternana (lunedì 5, ore 20.45; 0-1); Reggiana-Foggia (2-0); Spal-Carpi (0-1); Taranto-Pro Vercelli (0-0); Tritium-Lumezzane (0-1); Viareggio-Pavia (2-1). © RIPRODUZIONE RISERVATA (27a) GIRONE B (27a) GIRONE C RISULTATI Valle d'Aosta˚* e Chieri p. 55; Santhià˚ (-3) 46; Lavagnese˚ e Novese 41; Chiavari˚ e Derthona˚* 40; Acqui* 38; Naviglio Trezzano˚* e Borgosesia* 37; Pro Imperia 36; Villalvernia* 35; F. Caratese* e Bogliasco* 33; Verbano˚* 28; Asti* 21; Albese* (-3) 19; Cantù San Paolo˚ 6; Lascaris* 4. (* una gara in meno, ˚ ha già riposato). CARONNESE-AURORA SERIATE 0-0 Castiglione p. 54; PizzighetCARPENEDOLO-FIDENZA 0-1 tone 48; Pontisola, OlginaCASTIGLIONE-MAPELLOBONATE 2-1 tese e MapelloBonate 47; Caronnese 45; Voghera COLOGNESE-CASTELLANA 1-0 40; Castellana 38; RudianeDARFO-GALLARATESE 1-0 se e Darfo 35; Aurora SeFIORENZUOLA-PRO PIACENZA 1-0 riate 34; Gozzano e Colognese 32; AlzanoCene* e OLGINATESE-VOGHERA 1-0 Pro Piacenza 31; Fidenza PIZZIGHETTONE-GOZZANO 3-1 28; Carpenedolo e FiorenPONTISOLA-ALZANOCENE 2-0 zuola 27; Seregno* 26; Gallaratese 19. (* una gara in SEREGNO-RUDIANESE 0-1 meno). CONCORDIA-SAN GIORGIO GIORGIONE-SACILESE LEGNAGO-MONTEBELLUNA MEZZOCORONA-BELLUNO PORDENONE-MONTECCHIO PORTO TOLLE-ITALA SAN MARCO SAREGO-SANVITESE TAMAI-UNION QUINTO VENEZIA-SANDONA'JESOLO PROSSIMO TURNO (28a) domenica 4 marzo, ore 14.30 Acqui-Derthona (0-3); Asti-Chieri (1-2); Bogliasco-Chiavari (1-4); Borgosesia-Valle d'Aosta (1-3); F. Caratese-Lavagnese (1-1); Novese-Cantù San Paolo (3-1); Pro Imperia-Santhià (1-4); Verbano-Albese (0-1); Villalvernia-Naviglio Trezzano (1-2); riposa Lascaris. PROSSIMO TURNO (28a) domenica 4 marzo, ore 14.30 PROSSIMO TURNO (25a) domenica 4 marzo, ore 14.30 PROSSIMO TURNO (28a) domenica 4 marzo, ore 14.30 AlzanoCene-Darfo (1-1); Aurora Seriate-Colognese (0-1); Castellana-Carpenedolo (0-0); Fidenza-Olginatese (2-0); Gallaratese-Pizzighettone (0-0); MapelloBonate-Gozzano (1-1); Pro Piacenza-Castiglione (3-0); Rudianese-Caronnese (1-1); Seregno-Pontisola (1-1); Voghera-Fiorenzuola (4-2). Itala San Marco-Belluno (1-2); Montebelluna-Giorgione (3-1); Montecchio-Sarego (1-2); Sacilese-Mezzocorona (2-2); San Giorgio-Legnago (1-0); SandonàJesolo-Tamai (1-2); Sanvitese-Concordia (0-2); Union Quinto-Porto Tolle (2-2); Venezia-Pordenone (3-1). Bagnolese-Pistoiese (2-1); Camaiore-Castelfranco (0-2); Cerea-Scandicci (1-0); Este-Tuttocuoio (0-0); Forcoli-Pavullese (2-1); Mezzolara-Villafranca (0-1); Rosignano-Forli' (1-1); San Paolo-Lanciotto Campi (0-2); Sestese-Santacroce (0-2); Virtus Vecomp-Ravenna (2-0).. GIRONE E GIRONE F GIRONE G GIRONE H GIRONE I RISULTATI RISULTATI CLASSIFICA RISULTATI JESINA-ISERNIA 0-0 LUCO CANISTRO-VIS PESARO 0-2 MIGLIANICO-TERAMO 1-1 OLYMPIA AGNONESE-RICCIONE 3-2 REAL RIMINI-CIVITANOVESE 1-4 RECANATESE-ATLETICO TRIVENTO 0-2 SAMBENEDETTESE-RENATO CURI 0-0 SAN NICOLO'-ANCONA 0-0 SANTEGIDIESE-ATESSA VDS 3-1 Teramo p. 56; Ancona e Sambenedettese* 49; Civitanovese* 47; Isernia* 40; Atletico Trivento* e San Nicolò* 35; Jesina 33; Vis Pesaro* 32; Olympia Agnonese* 30; Riccione e Recanatese** 28; Atessa VdS** 25; Santegidiese* 24; Renato Curi* e Luco Canistro** 19; Miglianico* 17; Real Rimini 4. (** due gare in meno, * una in meno). ARZACHENA-MARINO ASTREA-POMIGLIANO ATLETICO BOVILLE-PORTO TORRES BACOLI-FIDENE CIVITAVECCHIA-SALERNO CYNTHIA-ANZIOLAVINIO MONTEROTONDO-BUDONI SANT'ELIA-PALESTRINA SELARGIUS-SORA Brivido nel girone G Perdono le prime 4 Il Cittanova (I) non si è presentato ad Acri: altre 3 assenze e sarà escluso dal campionato. Clamoroso nel G: perdono tutte le prime 4. Il Chieri (A) completa la rimonta e agguanta il Val d’Aosta. Il Castiglione (B) vince lo scontro diretto e vola a +6. Pari del Venezia (C), Porto Tolle a -5. Torna in vetta l’Ischia (H). AREZZO-SPOLETO CASTEL RIGONE-SANSOVINO ORVIETANA-FLAMINIA PIERANTONIO-VITERBESE SANSEPOLCRO-PONTEDERA SPORTING TERNI-PIANESE TODI-GROUP CITTA' DI CASTELLO TRESTINA-PONTEVECCHIO ZAGAROLO-DERUTA 4-0 4-1 2-1 1-0 0-0 1-1 1-0 2-1 4-0 CLASSIFICA Pontedera p. 53; Arezzo 48; Pianese e Sporting Terni 38; Castel Rigone 37; Pierantonio 33; Spoleto e Deruta 32; Orvietana e Viterbese 31; Trestina e Pontevecchio 30; Flaminia e Sansepolcro 29; Sansovino 25; Todi 23; Zagarolo e Group Città di Castello 22. 0-1 1-2 5-1 1-0 1-2 3-1 3-2 1-2 1-1 3-2 1-1 1-0 0-1 1-0 0-0 2-0 0-0 1-0 RISULTATI CLASSIFICA RISULTATI Salerno p. 48; Marino 42; Porto Torres 40; Budoni 38; Fidene 37; Astrea 36; Selargius 35; Palestrina* 33; Pomigliano 32; Arzachena 31; Sora* 29; Monterotondo e Anziolavinio 28; Civitavecchia 27; Cynthia 26; Sant' Elia 21; Atletico Boville 20; Bacoli 18. (* una gara in meno). BRINDISI-MARTINA CASARANO-IRSINESE CASERTANA-SARNESE CRISTOFARO-CAMPANIA FRANCAVILLA S.-GAETA GROTTAGLIE-FORTIS TRANI INTERNAPOLI-NARDO' REAL NOCERA-VIRIBUS TURRIS-ISCHIA 0-0 0-3 0-1 0-2 2-0 2-2 0-1 0-2 1-1 2-1 3-0 1-2 3-2 7-1 1-1 0-0 0-1 4-5 CLASSIFICA RISULTATI Venezia p. 52; Porto Tolle 47; Legnago 46; Montebelluna 43; Mezzocorona 36; Pordenone e Tamai 35; SandonàJesolo 34; Giorgione e San Giorgio 33; Belluno, Union Quinto e Sacilese 30; Concordia e Montecchio 25; Sarego 20; Sanvitese 19; Itala San Marco 9. CASTELFRANCO-MEZZOLARA FORLI'-CAMAIORE LANCIOTTO CAMPI-VIRTUS VECOMP PAVULLESE-SAN PAOLO PISTOIESE-SESTESE RAVENNA-CEREA SANTACROCE-FORCOLI SCANDICCI-ESTE TUTTOCUOIO-ROSIGNANO VILLAFRANCA-BAGNOLESE (27a) CLASSIFICA ALBESE-F. CARATESE ASTI-ACQUI CHIAVARI-LASCARIS CHIERI-BORGOSESIA DERTHONA-BOGLIASCO LAVAGNESE-PRO IMPERIA NAVIGLIO TREZZANO-CANTU' SAN PAOLO SANTHIA'-NOVESE VALLE D'AOSTA-VILLALVERNIA ha riposato VERBANO CLASSIFICA GIRONE D CLASSIFICA 1-1 4-2 3-1 0-3 6-2 2-3 1-0 0-3 1-2 1-1 Este p. 52; Forlì 51; Castelfranco 50; Virtus Vecomp 49; San Paolo 46; Mezzolara 44; Cerea* 43; Lanciotto Campi 41; Pistoiese 39; Rosignano 36; Scandicci* 35; Tuttocuoio 33; Bagnolese 32; Forcoli e Camaiore 28; Ravenna* (-2) 27; Villafranca 25; Pavullese* 24; Santacroce 18; Sestese 17. (* una gara in meno). CLASSIFICA RISULTATI CLASSIFICA Ischia p. 49; Martina 48; Sarnese* 44; Francavilla S. 43; Casertana 41; Campania 40; Nardò 39; Turris* e Brindisi 38; Casarano 35; Fortis Trani 30; Internapoli 28; Irsinese 21; Grottaglie 20; Real Nocera, Cristofaro e Viribus Unitis 17; Gaeta (-4) 13. (* una gara in meno). ACIREALE-LICATA 0-0 ACRI-CITTANOVA non disputata HINTERREGGIO-COSENZA 1-3 NISSA-NUVLA SAN FELICE 0-1 NOTO-ADRANO 2-1 PALAZZOLO-MESSINA 1-1 SAMBIASE-SANT'ANTONIO ABATE 2-2 SERRE ALBURNI-BATTIPAGLIESE 1-2 VALLE GRECANICA-MARSALA 1-0 Hinterreggio* p. 42; Adrano 38; Battipagliese* 37; Palazzolo e Cosenza* 36; Licata 34; Acri** e Nuvla San Felice* 33; Messina (-7) 32; Marsala* 31; Serre Alburni* 30; Noto 28; Valle Grecanica 27; Sant'Antonio Abate* 26; Acireale* e Sambiase 25; Cittanova** 20; Nissa 19. (** 2 gare in meno, * una in meno). PROSSIMO TURNO (25a) domenica 4 marzo, ore 14.30 PROSSIMO TURNO (25a) domenica 4 marzo, ore 14.30 PROSSIMO TURNO (25a) domenica 4 marzo, ore 14.30 PROSSIMO TURNO (25a) domenica 4 marzo, ore 14.30 PROSSIMO TURNO (25a) domenica 4 marzo, ore 14.30 Deruta-Sporting Terni (0-1); Flaminia-Todi (0-2); Group Citta' di Castello-Castel Rigone (2-1); Pianese-Pierantonio (0-3); Pontedera-Orvietana (1-1); Pontevecchio-Arezzo (1-2); Sansovino-Zagarolo (0-1); Spoleto-Sansepolcro (2-1); Viterbese-Trestina (1-2). Ancona-Miglianico (1-0); Atessa VdS-Luco Canistro (0-1); Atletico Trivento-Olympia Agnonese (2-1); Civitanovese-Sambenedettese (1-1); Isernia-Real Rimini (2-0); Renato Curi-Santegidiese (0-1); Riccione-San Nicolo' (1-5); Teramo-Jesina (2-0); Vis Pesaro-Recanatese (1-1). Anziolavinio-Civitavecchia (2-1); Budoni-Atletico Boville (0-0); Fidene-Arzachena (1-3); Marino-Sant'Elia (2-2); Palestrina-Selargius (1-1); Pomigliano-Cynthia (2-2); Porto Torres-Astrea (0-3); Salerno-Bacoli (3-0); Sora-Monterotondo (2-0). Campania-Brindisi (0-1); Fortis Trani-Casarano (1-2); Gaeta-Cristofaro (1-3); Irsinese-Turris (0-4); Ischia-Real Nocera (0-0); Martina-Internapoli (0-1); Nardo'-Casertana (2-3); Sarnese-Grottaglie (2-1); Viribus Unitis-Francavilla S. (0-4). Adrano-Acri (0-1); Battipagliese-Sambiase (4-1); Cittanova-Nissa (2-1); Cosenza-Acireale (1-1); Licata-Serre Alburni (1-1); Marsala-Palazzolo (0-2); Messina-Hinterreggio (1-1); Nuvla San Felice-Valle Grecanica (1-1); Sant'Antonio Abate-Noto (1-1). Codice cliente: 222072 LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29 SECONDA DIVISIONE girone A SAN MARINO 1 RENATE 0 CUNEO 1 CASALE 0 27a giornata Tra San Marino e Cuneo è pari Casale bloccato Il Treviso è ok Finisce in parità il big match tra San Marino e Cuneo, che non avvicinano né la capolista Casale, né il Rimini, bloccati rispettivamente dal Renate e dal Bellaria. E così l’unica squadra a conquistare i tre punti tra le prime cinque è il Treviso che batte l’Alessandria e torna alla vittoria dopo 3 sconfitte e un pareggio, riavvicinandosi alla zona promozione diretta. Altra impresa della Pro Patria che senza il -13 di penalizzazione sarebbe al secondo posto. Nelle retrovie, la deludente prestazione contro il Poggibonsi che è costata alla Sambonifacese una pesante sconfitta, sta facendo balenare nella dirigenza della formazione veneta, di esonerare il tecnico Flavio Carnovelli. GIUDIZIO +++ PERUGIA 2 VIGOR LAMEZIA 1 APRILIA 0 NEAPOLIS 0 30a giornata +++ MARCATORI Varricchio (C) al 7’, Tarallo (SM) al 33’ s.t. SAN MARINO (4-4-2) Vivan 6,5; Farina 5,5 (dal 19' s.t. Del Duca 6), Fogacci 6,5, Pelagatti 6 (dal 19’ s.t. D’Antoni 6,5), Crivello 6,5; Sorbera 6,5, Amantini 7 (dal 30’ s.t. Loiodice 6), Del Sole 6, Villanova 7; Tarallo 6,5, Lapadula 6,5. (Migani, Pigini, De Santis, Casolla). All. Petrone 6. CUNEO (5-4-1) F. Rossi 6; Passerò 6,5, Carretto 6, Sentinelli s.v. (dal 19' p.t. Arcari 6), Cintoi 6, Donida 5,5; Garavelli 6 (dal 22' s.t. Lodi 6), Cristini 6,5, Longhi 5,5, Di Quinzio 6,5 (dal 15' s.t. Fantini 6); Varricchio 7. (Negretti, Gentile, Ferrario, Personè). All. E. Rossi 6. ARBITRO Sacchi di Macerata 6. NOTE Spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Cristini, Donida e Loiodice. Angoli 6-3. (g.b.) girone B GIUDIZIO RENATE (4-3-3) Pisseri 7,5; Adobati 6, Bergamini 6,5, Ferrari 6,5, Gavazzi 6; Gualdi 6,5, Cavalli 5,5, Mantovani 6 (dal 19’ s.t. Mastrototaro 6); Battaglino 6, Mazzini 6 (dal 17’ s.t. Dalla Costa 5,5), Mangiarotti 5,5 (dal 32’ s.t. Ghezzi s.v.). (Borroni, Praino, Morotti, Carminati). All. Magoni 6. CASALE (4-4-2) Adornato 7; Silvestri 6, Gonnella 7, Vignati 6, Naglieri 6,5; Garrone 6, Capellupo 6, Gambadori 6,5 (dal 42’ s.t Iannini s.v.), Agnesina 5,5 (dal 34’ s.t. Miello s.v.); Curcio 5,5, Peluso 5,5 (dal 21’ s.t. Petrilli 5,5). (Pomat, Ciccomascolo, Napoli, Gambadori). All. Buglio 6. ARBITRO Merlino di Udine 6. NOTE spettatori 250 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Gualdi, Capellupo, Petrilli. Angoli 4-6. (f.c.) ++ Il Perugia vola Vigor Lamezia e Catanzaro lo braccano Il Perugia ringrazia il suo bomber Clemente che con un gol per tempo stende l’Aprilia e arriva a 20 gol stagionali. Gli umbri restano così al comando del Girone e si preparano al meglio per il big match di domenica prossima a Catanzaro, che a sua volta passa in trasferta contro il Celano fanalino di coda, in attesa del recupero di mercoledì a Chieti. Ma attenzione perché in mezza a queste due squadre c’è un’altra calabrese, la Vigor Lamezia che batte di misura il Neapolis e resta al secondo posto. In coda altro passo falso dell’Ebolitana: a fine gara è stato esonerato il tecnico Domenico Giacomarro, la squadra è stata affidata a Vincenzo Marino. GIUDIZIO MARCATORI Clemente su rigore al 34’ p.t. e al 33’ s.t. PERUGIA (4-2-3-1) Giordano 7; Anania 6,5, Cacioli 6,5, Borghetti 6,5, Zanchi 6,5; Borgese 6 (dall’11’ s.t. Mocarelli 6), Carloto 6; Margarita 6, Clemente 7,5 (dal 35’ s.t. Ferri Marini s.v.), Moscati 6; Balistreri 6 (dal 27’ s.t. Tozzi Borsoi s.v.). (Despucches, Pupeschi, Russo, Moneti). All. Barbetta 7 (Battistini squalificato APRILIA (4-4-2) Bifulco 6,5; Grieco 6, Aquino 6, Gritti 6, Carta 6 (dal 39’ s.t. Germani s.v.); Gomes 5,5 (dal 24’ s.t. Pignalosa 6), Cruciani 6,5, Salese 6, Criaco 6; Calderini 6,5, Lacheheb 5,5 (dal 19’ s.t. Buonaiuto 6). (Pellegrino, Di Libero, Diakite, Crialese). All. Vivarini 6. ARBITRO Coccia di San Benedetto del Tronto 6. NOTE spettatori 3000 circa, incasso n.c. Espulso Vivarini al 31’ s.t.; amm. Borgese, Carta, Margarita, Gritti, Borghetti, Zanchi. Angoli 6-4. (a.m.) +++ GIUDIZIO MARCATORE Romero al 28’ s.t. VIGOR LAMEZIA (4-2-3-1) Forte 6,5; Franchino 6,5 (dal 17’ s.t. Rondinelli 6,5), Marchetti 6,5, Gattari 6,5, Bonasia 6; Giuffrida 6, Cerchia 6,5; Lattanzio 6,5, Mangiapane 5 (dal 12’ s.t. Romero 7), Mancosu 6,5 (dal 36’ s.t. Cane s.v.); De Luca 6,5. (Calderoni, Mercurio, Visone, Erbini). All. Costantino 7. NEAPOLIS (4-1-4-1) Pettinari 6; Sansone 5,5, Esposito 5, Bianchi 6, Polverino 6; Marinucci Palermo 7; Palombo 6, Carotenuto 6 (dal 1’ s.t. Moscarino 6), Moxedano 6 (dal 38’ p.t. Monticelli 6), Bonanno 6; Foggia 6,5 (dal 26’ s.t. Caggianelli s.v.). (Sollo, Terracciano, Pellecchia, De Falco). All. Mango 6 (Ferazzoli squalificato). ARBITRO Fanton di Lodi 7. NOTE spettatori 1700, incasso di 7400 euro. Espulso Esposito al 15’ p.t.; ammoniti Giuffrida, Lattanzio, Bonasia, Monticelli. Angoli 8-4. (f.c.) BELLARIA 1 TREVISO 3 VALENZANA 1 BORGO A BUGGIANO 1 CELANO 0 PAGANESE 1 CHIETI 2 VIBONESE 1 RIMINI 1 ALESSANDRIA 1 PRO PATRIA 2 LECCO 0 CATANZARO 3 L’AQUILA 1 GAVORRANO 0 ARZANESE 2 GIUDIZIO +++ +++ MARCATORI Zanigni (R) al 2’ p.t.; De Luca (B) al 42’ s.t. BELLARIA (4-4-2) Venturi 7; Severi 6, Bamonte 6,5, Martinelli 7, Caidi 5,5 (dal 15’ s.t. Rossi 6); Buda 6, Mariani 6 (dal 32’ s.t. Rolandone s.v.), Briglia 6, Scarponi 6 (dal 26’ s.t. De Luca 6,5); Fioretti 5, De Cenco 6,5. (Renna, Luppi, Morena, Fabbri). All. Campedelli 6,5. RIMINI (4-2-3-1) Scotti 7; Palazzi 6, A. Brighi 6,5, Rosini 6,5, Vittori 5,5; Cardinale 6, M. Brighi 6,5; Spighi 5 (dal 16’ s.t. Mastronicola 6), Buonocunto 6,5 (dal 41’ s.t. Deluigi s.v.), Onescu 5,5; Zanigni 6,5 (dal 22’ s.t. Gerbino Polo 5,5). (Semprini, Zanetti, Signorini, Favero). All. D’Angelo 6. ARBITRO Intagliata di Siracusa 6. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso non comunicato. Espulso all’11’ s.t. Onescu; ammoniti Bamonte e Mariani. Angoli 8-9. (a.p.) GIUDIZIO MARCATORI Maracchi (T) al 40’, Malacarne (T) al 41’ p.t.; Di Girolamo (T) al 3’, Santoni (A) al 31’ s.t. TREVISO (4-3-2-1) Campironi 6,5; Paoli 6,5, Di Girolamo 6,5, Cernuto 6,5, Biagini 6; Malacarne 6 (dal 10’ s.t. Beccia 6), Giorico 6,5, Bandiera 7; Maracchi 7 (dal 28’ s.t. Stentardo s.v), Torromino 7,5; Ferretti 6 (dal 17’ s.t. Gallon 6,5). (Sartorello, Brunetti, Spinosa, Del Grande) All. Zanin 7. ALESSANDRIA (4-3-3) Servili 6; Marchetti 6 (dal 13’ s.t. Negrini 5), Sabato 5, Cammaroto 6, Cusaro 6; Segarelli 5, Santoni 5 (dal 39’ s.t. Motta s.v.), Roselli 5; Fanucchi 6, Nocciola 5 (dal 1’ s.t. Artico 6), Floriano 5,5. (De Marco, Scarabelli, Giardina, Barichello) All. Sorzogni 5. ARBITRO Cifelli di Campobasso 6. NOTE spet. 800 circa, incasso 5.030 euro. Espulso Sabato al 48’ s.t.; amm. Noselli, Marchetti, Cernuto, Angoli 5-2 (g.z.) +++ GIUDIZIO MARCATORI Lamenza (V) al 12’ p.t.; Serafini (P) su rigore al 12’, Bruccini (P) al 43’ s.t. VALENZANA (5-3-2) Serena 6; Crescente 6, Bettati 6, Serao 6,5, Allegrini 6, Forino 6; Pagan 6 (dal 23’ s.t. Bassoli 6), Righini 5,5, Montanari 5,5 (dal 35’ s.t. Enrico s.v.); Miracoli 6 (dal 20’ s.t. Capellini 5,5), Lamenza 6. (Bonassi, Della Maggiora, Chiazzolino, Alteri). All. Rossi 6. PRO PATRIA (4-4-2) Frasca 6; Gambaretti 6, Botturi 6, Polverini 6, Taino 5,5 (dal 1’ s.t. Bonfanti 6); Cortesi 6 (dal 44’ s.t. Capogna s.v.), Bruccini 6,5, Vignali 6,5, Giannone 6,5; Serafini 6, Cozzolino 5,5. (Andreoletti, Rudi, Ghidoli, Siano, Viviani). All. Cusatis 5,5. ARBITRO Peretti di Verona 5,5. NOTE spettatori 350 circa, incasso non comunicato. Espulsi il tecnico Cusatis al 46’ p.t. e Lamenza all’11’ s.t; ammoniti Vignali, Allegrini, Forino. Angoli 3-3. (m.c.) GIUDIZIO ++ GIUDIZIO MARCATORE Rocchi al 41’ p.t. BORGO A BUGGIANO (4-3-1-2) Grandi 6; Tafi 6, Di Giusto 6,5, Settepassi 6, Crociani 6,5; Maretti 6, Gialdini 6,5, Corsi 6 (dal 37’ s.t. Tognozzi s.v.); Grassi 6,5; Rocchi 6 (dal 17’ s.t. Santini 6), Gucci 6 (dal 50’ s.t. Di Crescenzo s.v.). (Strambi, Di Stefano, Mugelli, Paganelli). All. Firicano 6. LECCO (4-3-3) Aprea 6; Conti 6, Merli Sala 5,5, Ischia 5, Sciannamè 5,5; Galli 6,5, Civilleri 6 (dal 6’ s.t. Temelin 6), D’Amico 6; Rebecchi 5 (dal 14’ s.t. Mattaboni 6), Fabbro 5, Fall 6,5. (Durandi, Rudi, Caforio, Pizzuti, Castellazzi). All. Modica 5,5. ARBITRO Tajoli di Cesena 6. NOTE spettatori 300 circa, incasso 1.700 euro. Ammoniti Maretti, Settepassi, Gialdini, Corsi, Di Giusto, Civilleri, Ischia, D’Amico. Angoli 4-3. (e.c.) ++++ +++ MARCATORI Carboni al 35’, autorete di Rapino al 38’, Bugatti al 47' s.t. CELANO (4-1-4-1) Agostini 5,5; Furno 6, Rapino 5,5, Bavaglini 6,5, D'Angelo 6; De Risio 5,5; Luzi 6 (dal 33' s.t. Puntoriere s.v.), Barbetti 6, Mascioli 6 (dal 38' s.t. Sabatini s.v.), Granaiola 6; Sciamanna 6 (dal 15' s.t. Croce 5,5). (Liverani, Funari, Ciolli, Amadio). All. Facciolo 6. CATANZARO (3-4-3) Mengoni 6; Mariotti 6, Siringano 6,5, Papasidero 6,5; Giampà 6, Ulloa 5,5 (dal 34' p.t. Bruzzese 6, dal 29' s.t. Bugatti s.v.), Maisto 6,5, Squillace 6; Carboni 7, Masini 6,5, Esposito 6,5 (dal 14' s.t. D'Anna 6). (Scerbo, Narducci, Corso, Gigliotti). All. Cozza 6,5. ARBITRO Bellotti di Verona 5,5. NOTE spettatori 350 circa, incasso di 2000 euro. Ammoniti Granaiola, Carboni, Mariotti. Angoli 4-11. (g.a.) GIUDIZIO MARCATORI Improta (L) al 16’, Scarpa (P) su rigore al 23’ p.t. PAGANESE (4-2-3-1) Stillo 6; Balzano 6, Pepe 6, Fusco 6, Agresta 6; Tricarico 7, Nigro 6; Galizia 6,5, F. Orlando 6 (dal 23’ s.t. Neglia 6,5), Scarpa 6,5 (dal 46’ s.t.De Martino s.v.); L. Orlando 5,5. (Robertiello, Pastore, Loiacono, Sicignano, Giglio). All. Palumbo 6,5. L’AQUILA (4-3-3) Testa 6,5; Simoncini 5,5, Garaffoni 6, Ruggiero 6, Piccioni 6; Carcione 5,5 (dal 13’ s.t. Perfetti 5,5), Catinali 5 (dal 13’ s.t. Capparella 5,5), Agnello 6; Improta 6,5 (dal 23’ s.t. Cunzi 5,5), Colussi 5,5, Calvarese, 5,5. (Modesti Tortora, Giglio, Campinoti). All. Curci 6 (Ianni squalificato). ARBITRO Castrignanò di Roma 6. NOTE spettatori 1000 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Garaffoni, L. Orlando. Angoli 7-2. (a.c.) +++ GIUDIZIO MARCATORI Bigoni al 3' p.t.; Alessandro al 16' s.t. CHIETI (4-2-3-1) Feola 7,5; Bigoni 7, Pepe 6, Migliorini 6, Malerba 6; Amadio 7 (dal 34' s.t. Cardinali s.v.), Del Pinto 6,5; Fiore 6, Sabbatini 6,5, Alessandro 6,5 (dal 18' s.t. Berardino 6); Lacarra 6. (Perucchini, Serpico, Pedrocchi, Sciarra, Gammone). All. Paolucci 7. GAVORRANO (4-2-3-1) Addario 5; Tognarelli 5, Miano 5, Dascoli 5,5, Angelotti 5,5; Nicoletti 6 (dal 38' s.t. Lo Sicco s.v.), Zane 6; Pucciarelli 6, Nohman 5,5 (dal 13' s.t. Nocciolini 6), Pulina 6 (dal 13' s.t. Manzo 6); Fioretti 6,5. (Santandrea, Alderotti, Menichetti, Sgambato). All. Callai 5,5 (Buso squalificato). ARBITRO De Faveri di San Donà di Piave 7. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso non comunicato. Ammonito Dascoli. Angoli 5-9. (g.let.) +++ GIUDIZIO MARCATORI Mascolo (A) al 19', Figliomeni (V) al 45' p.t.; Castellano (A) al 20' s.t. VIBONESE (4-3-3) Saraò 6,5; Mazzetto 5, Salvatori 5,5, Cosentino 5 (dal 30’ s.t. Caraccio 5,5), D'Agostino 5,5; Cosenza 6, Benincasa 6, Vitale 5,5 (dal 6' s.t. Coco 6, dal 45' s.t. Saturno s.v.); Figliomeni 7, Mastroianni 5, Doukara 6,5. (De Filippis, Di Berardino, Mercuri, Caridi). All. Viola-Ferrante 5,5. ARZANESE (4-3-3) Fiory 7; Riccio 6,5, Caso 7, Salvati 7 (dal 28' s.t. Nocerino 6), Esposito 6,5; Manzo 7, Tarascio 6,5, Castellano 6,5; Sandomenico 6 (dal 22' s.t. Improta 6), Fragiello 6 (dal 34' s.t. Tenneriello 6), Mascolo 7. (Parisi, Gori, Lorenzi, Pettrone). All. Fabiano 7. ARBITRO Giallanza di Catania 6. NOTE Spettatori 300 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Vitale, Tarascio, Figliomeni, Doukara, Cosentino, Mascolo. Angoli 5-4. (mi.fa.) SAMBONIFACESE 0 SAVONA 1 GIACOMENSE 2 MONTICHIARI 0 NORMANNA 2 FONDI 2 MILAZZO 1 ISOLA LIRI 1 POGGIBONSI 3 MANTOVA 0 ENTELLA 0 SANTARCANGELO 0 MELFI 2 EBOLITANA 0 CAMPOBASSO 1 GIULIANOVA 1 GIUDIZIO +++ ++ MARCATORI Dierna all’11’ p.t.; Cirina al 37’, Dal Bosco al 43’ s.t. SAMBONIFACESE (4-3-3) Bonato 6; Caraceni 5, Dal Degan 5,5, Orfei 5,5, Viskovic 4,5; Creati 5, Montagnani 4,5 (dal 13’ s.t. Ruggeri 5), Marianeschi 5; Brighenti 4,5, Carlini 5 (dall’11’ s.t. Finotto 5), Zanetti 5,5. (Nardoni, Botticini, Messina, Baltieri, Ebhote). All. Carnovelli 5. POGGIBONSI (4-4-2) Sportiello 6; Cutrupi 6, Cirina 6,5, Dierna 6,5, Bronchi 6 (dal 44’ s.t. Doveri s.v.); Boldrini 6,5, Settembrini 6,5, Giunchi 6, Moscarino 6; Falomi 6,5 (dal 19’ s.t. Dal Bosco 6,5), Pera 7 (dal 38’ s.t. Romanelli s.v.). (Gori, Malquori, Bigeschi, Giuliacci). All. Fraschetti 7. ARBITRO Spinelli di Terni 5,5. NOTE spettatori 250 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Dal Degan, Carlini, Moscarino. Angoli 8-10. (f.v.) GIUDIZIO MARCATORE Quintavalla al 34' s.t. SAVONA (4-4-2) Aresti 7; Quintavalla 6,5, Antonelli 6 (dal 18' s.t. Pellini 6), Belotti, 6,5 Marconi 6; Demartis 6,5, Molino 6,5, Buglio 6, Cattaneo 7 (dal 23' s.t. Ucha 6); Mezgour 6, Meloni 6 (dal 36' s.t. Giorgione 6). (Maragna, Vinatzer, Terzoni, Tonetto). All. Corda 6. MANTOVA (3-5-2) Portesi 6,5; Fonte 6, Zaninelli 6, Sensi 6; Colonetti 6, Spinale 6, Galbiati 6 (dal 36' s.t. Del Sante 6), Bersi 6,5, Sereni 6,5; Cinque 6, Pietribiasi 6,5 (dal 20' s.t. Franchi 6). (Festa, Girelli, Ortobelli, Maschio, Pettarin). All. Valigi 6. ARBITRO Magnani di Frosinone 5,5. NOTE spettatori 600 circa, incasso di 3500 euro. Espulsi l’allenatore del Savona Corda al 16' s.t., Molino al 44' s.t.; ammoniti Marconi, Cattaneo, Quintavalla, Zaninelli, Cinque. Angoli 3-5. (o.ste.) RISULTATI GIRONE A SQUADRE CASALE PT PARTITE RETI G V N P F S 50 27 14 8 5 39 22 RIMINI 47 26 14 5 7 30 24 SAN MARINO 46 26 14 4 8 49 31 CUNEO 46 27 14 4 9 42 36 TREVISO (-2) 43 26 12 9 5 41 24 ENTELLA 39 27 10 9 8 37 25 POGGIBONSI 39 26 11 6 9 38 32 SANTARCANGELO 37 26 11 4 11 29 25 RENATE 36 27 9 9 9 28 28 BORGO A BUGGIANO 36 27 10 6 11 35 38 PRO PATRIA (-13) 35 27 13 9 5 41 25 ALESSANDRIA (-2) 34 27 9 9 9 31 33 SAVONA (-4) 33 27 9 10 8 32 28 BELLARIA 32 25 8 8 9 30 32 GIACOMENSE 30 26 7 9 10 35 42 MONTICHIARI (-2) 29 27 8 7 12 32 40 MANTOVA +++ GIUDIZIO MARCATORI Dal Rio al 1’ e al 38’ s.t. GIACOMENSE (5-3-2) Poluzzi 7; Gorini 7,5 (dal 33’ s.t. Ortolan s.v.), Minardi 7, De March 6,5, Cenerini 6, Turi 6; Tabanelli 7, Vagnati 6 (dal 18’ s.t. Ferrara 6), Caciagli 6; Staffolani 6,5, Dal Rio 7,5 (dal 40’ s.t. Lo Russo s.v.). (Pavenello, Scaioli, Mandorlini, Paci). All. Gadda 7. ENTELLA (4-3-1-2) Paroni 6; Falcier 6, Villagatti 5,5, Bertoli 6, Fantoni 5; Staiti 5,5 (dal 20’ s.t. Lazzaro 5,5), Hamlili 5,5 (dal 16’ s.t. Serlini 5,5), Volpe 5,5; Garin 5 (dal 1’ s.t. Musso 5,5); Rosso 5,5, Lenzoni 6,5. (Otranto, Zamparo, Russo, Simeoni). All. Prina 5,5. ARBITRO Mangialardi di Pistoia 6,5. NOTE spettatori 150 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Garin, Musso, Lenzoni, Gorini, Cenerini. Angoli 3-3. (e.m.) 28 26 6 10 10 26 36 SAMBONIFACESE 24 27 6 6 15 26 47 VALENZANA 18 26 4 6 16 20 39 LECCO 17 27 3 8 16 18 52 U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE BELLARIA-RIMINI BORGO A BUGGIANO-LECCO GIACOMENSE-ENTELLA MONTICHIARI-SANTARCANGELO RENATE-CASALE SAMBONIFACESE-POGGIBONSI SAN MARINO-CUNEO SAVONA-MANTOVA TREVISO-ALESSANDRIA VALENZANA-PRO PATRIA 1-1 1-0 2-0 0-0 0-0 0-3 1-1 1-0 3-1 1-2 PROSSIMO TURNO DOMENICA 4 MARZO ORE 14.30 ALESSANDRIA-SAN MARINO BELLARIA-BORGO A BUGGIANO CASALE-MONTICHIARI CUNEO-VALENZANA ENTELLA-SANTARCANGELO LECCO-SAMBONIFACESE MANTOVA-TREVISO POGGIBONSI-RENATE PRO PATRIA-GIACOMENSE RIMINI-SAVONA (1-1) (0-2) (3-2) (3-3) (0-1) (0-2) (2-1) (2-4) (0-0) (1-1) MARCATORI 18 RETI Lapadula (San Marino). 16 RETI Serafini (5, Pro Patria). 13 RETI Taddei (2, Casale); Rosso (2, Entella). 12 RETI Grassi (1, Borgo a Buggiano); Pera (4, Poggibonsi). + GIUDIZIO MONTICHIARI (4-4-2) Polizzi 6,5; Filippini 6, Corallo 6, Verdi 6, Severgnini 6; Saleri 6 (dal 20' s.t. Dalì 6), Filiciotto 6 (dal 38' s.t. Agostinone s.v.), Dolce 6,5, Loiacono 5; Altobelli 6, Florian 6,5 (dal 43' s.t. Kyeremateng s.v.). (Gambardella, Pedon, Justino, Dimas). All. Ottoni 6. SANTARCANGELO (4-3-1-2) Nardi 6,5; Arrigoni 6, Cola 6, Del Pivo 6, Locatelli 6; Baldinini 6,5, Zavalloni 6 (dal 19' s.t. Ferri 6), Bazzi 6; Tonelli 6; Scotto 6 (dal 35' s.t. Schiavini s.v.), Graziani 6,5 (dal 39' s.t. Bacchiocchi s.v.). (Bicchiarelli, Antoniacci, Gregorio, Fabbri). All. Angelini 6. ARBITRO Bruno di Torino 6. NOTE spettatori 200 circa, incasso non comunicato. Espulso Loiacono al 12’ s.t; ammoniti Zavalloni, Loiacono, Verdi, Del Pivo e Dalì. Angoli 3-4. (n.s.) REGOLAMENTO Promosse in sei Le retrocessioni sono ancora 9 Ecco il regolamento della Seconda divisione. PROMOZIONI Salgono dirette le prime due dei rispettivi gironi, più le due vincenti dei playoff: sono ammessi terza, quarta, quinta, sesta e lo svolgimento è il solito. RETROCESSIONI Scendono dirette le ultime tre dei due gironi e altre tre dopo i nuovi playout: si sfidano quartultima e quintultima di ogni girone (andata e ritorno) e chi perde retrocede, le due vincenti si affrontano (andata, ritorno e rigori) e chi perde retrocede. ++ GIUDIZIO MARCATORI Grieco (N) al 7’ e al 13’ p.t.; Ambrogetti (M) al 19’ p.t.; Lionetti (M) al 33’ s.t. NORMANNA (4-3-2-1) Gragnaniello 5,5; Diana 5, Castaldo 5,5, Mattera 5,5, Vitale 5,5 (dal 25’ s.t. D’Agostino 5,5); Marano 5,5, Gatto 5,5, Letizia 5,5; Petagine 5,5 (dal 7’ s.t. Campanella 5,5), Grieco 6,5; Pisani 6. (Russo, Vecchione, Zolfo, Signorelli, Guarracino). All. Romaniello 5,5. MELFI (4-3-2-1) Scuffia 6; Spirito 6, Dermaku 6,5, Bova 6, R. Russo 6 (dal 33’ s.t. Lionetti 6); D. Russo 6,5, Greco 6 (dal 1’ s.t. Viola 7), Scarsella 6; Tirelli 6 (dal 17’ s.t. Simeri 6), Ambrogetti 6,5; Improta 6,5. (Dalla Luna, Gerolino, Gennari, Giunta). All. Rodolfi 6. NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Ambrogetti, Sprito, Diana, Gatto, Letizia, Scarsella, Castaldo e Lionetti. Angoli 5-7 (g.ar.) GIRONE B SQUADRE PERUGIA PARTITE RETI G V N P F S 64 29 19 7 3 46 20 58 27 17 7 3 42 17 L'AQUILA 51 28 13 12 3 30 15 PAGANESE 47 29 12 11 6 32 25 GAVORRANO 45 29 12 9 8 46 36 CHIETI 44 27 13 5 9 37 27 ARZANESE 42 28 10 12 6 35 35 APRILIA 40 28 11 7 10 43 35 NORMANNA (-1) 35 27 9 9 9 22 23 GIULIANOVA (-2) 34 28 10 6 12 34 37 FONDI 32 28 9 5 14 28 34 FANO (-5) 31 27 10 6 11 34 35 NEAPOLIS (-2) 29 29 7 10 12 31 40 CAMPOBASSO (-2) 28 26 7 9 10 24 30 MILAZZO ++ GIUDIZIO MARCATORI Chiaria (M) su rigore al 30' p.t.; Todino (C) al 21' s.t. MILAZZO (4-3-3) Messina 6; Imparato 6, Benci 6 (dal 9' s.t. Urso 6), cucinotta 6, Quintoni 6; Cuomo 6, Bucolo 6,5, Proietti 6; Nicastro 6 (dal 17' s.t. Ingemi 6), Chiaria 6,5, Scalzone 6,5. (Croce, Malafronte, Simonetti, Strumbo, Fiore) All. Catalano 6,5 (Trimarchi squalificato). CAMPOBASSO (3-4-3) Senatore 6,5; Mateo 5,5, Scudieri 6, Bertozzini 5,5; Forgione 6, Licciardi 5,5 (dal 1' s.t. La Porta 6), Cirillo 6, Rega 6 (dal 1' s.t. Fassari 6); Giannattasio 5,5, Cruz 6, Todino 6. (Compare, Bruno, Baldares, Mazza). All. Imbimbo 6. ARBITRO Zivelli 5. NOTE Spettatori circa 300, incasso non comunicato. Ammoniti Mateo, Imparato, Cruz, Cucinotta, Cirillo, Cuomo, Bucolo. Angoli 7-1. (a.i.) RISULTATI PT VIGOR LAMEZIA 59 28 17 8 3 41 19 CATANZARO +++ GIUDIZIO MARCATORI Ricciardo al 7’ p.t.; autor. di Barbone al 31’ s.t. FONDI (3-5-2) Mezzacapo 6; Schettino 5, Rinaldi 6,5, Palumbo 6,5; Iovinella 6,5, Tamasi 6 (dal 2’ s.t. Vaccaro 6), Rossini 7 (dal 34’ s.t. Grillo s.v.), Cucciniello 6,5, Alleruzzo 6,5; Ricciardo 7,5, Konate 7 (dal 16’ s.t. Dionisio 6). (Gasparri, Chiarini, Bernasconi, Finocchio). All. Padovano 6,5 (squalificato Capuano). EBOLITANA (4-4-2) Nicastro 5; Giudice 5, De Pascale 5, Barbone 5,5, Venneri 6; Pepe 5 (dal 1’ s.t. Liguori 5,5), Corsino 6, Nazzani 5,5 (dal 20’ s.t. Perrino 5,5), Giurdanella 6; Lo Coco 5,5 (dal 1’ s.t. Pignatta 5), Broso 5,5. (Longo, Cutolo, Limatola, Mirante). All. Giacomarro 5. ARBITRO Todaro di Palermo 6. NOTE spettatori 200 circa, incasso n.c. Espulsi Schettino e De Pascale al 42’ p.t.; ammoniti Ricciardo, Tamasi, Venneri, Corsino, Giurdanella, Cucciniello. Angoli 6-1. (v.a.) 28 28 6 10 12 24 32 CELANO-CATANZARO CHIETI-GAVORRANO FONDI-EBOLITANA ISOLA LIRI-GIULIANOVA MILAZZO-CAMPOBASSO NORMANNA-MELFI PAGANESE-L'AQUILA PERUGIA-APRILIA VIBONESE-ARZANESE VIGOR LAMEZIA-NEAPOLIS ha riposato FANO 0-3 2-0 2-0 1-1 1-1 2-2 1-1 2-0 1-2 1-0 PROSSIMO TURNO DOMENICA 4 MARZO ORE 14.30 APRILIA-NORMANNA ARZANESE-ISOLA LIRI CATANZARO-PERUGIA EBOLITANA-VIBONESE FANO-MILAZZO GAVORRANO-VIGOR LAMEZIA GIULIANOVA-PAGANESE L'AQUILA-CELANO MELFI-CHIETI NEAPOLIS-FONDI riposa CAMPOBASSO (1-1) (0-0) (0-2) (1-0) (1-1) (2-2) (2-1) (1-0) (2-1) (2-1) VIBONESE 27 29 6 9 14 32 43 EBOLITANA (-1) 23 27 6 6 15 22 44 MARCATORI MELFI (-4) 21 26 6 7 13 29 39 ISOLA LIRI (-2) 20 27 5 7 15 27 39 CELANO 13 27 3 4 20 21 55 23 RETI Fioretti (7, Gavorrano). 20 RETI Clemente (5, Perugia). 13 RETI L. Orlando (1, Paganese); Mancosu (4, Vigor Lamezia). 12 RETI Masini (2, Catanzaro). U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE +++ GIUDIZIO MARCATORI Caira (I) al 14’, Morga (G) 20’s.t. ISOLA LIRI (4-3-3) Mariosi 6; Martinelli 5, Falco 6,5, Romeo 6, La Rocca 6; Raffaello 6,5, Costanzo 6,5, Lucchese 5; Bussi 6,5 (dal 30’ s.t. Conte 5), Russo 6, Caira 6,5 (dal 26’ s.t. Bianchini 5). (Coletti, Ferrara, La Rosa, Pozziello, Soudant). All. Sciannimanico 6. GIULIANOVA (4-3-1-2) Merletti 6; Del Grosso 6,5, Terrenzio 6,5, Faragalli 6,5, Cavasinni 6; Bianchi 6 (dal 10’ s.t. Giustini 6), Della Pena 6, Di Michele 6 (dal 37’ s.t. Palandrani s.v.); Rinaldi 6 (dal 1’ s.t. Morga 6,5); Picone 6, Pirelli 6. (Sorrentino, Granata, Iachini, Valori). All. De Patre 6,5. ARBITRO Pelagatti di Arezzo 6. NOTE spettatori 600 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Della Penna, Romeo, Morga, Picone, Giustini. Angoli 3-2. (g.p.) CHALLENGE TROPHY Domani azzurrini impegnati in Inghilterra Gli azzurrini di Lega Pro di nuovo in campo. Domani c’è Inghilterra-Italia a Fleetwood, 70 Km da Manchester, all’Highbury Stadium (20.30 ora italiana). Il team di Mr. Veneri affronta una partita di qualificazione nell’ambito dell’International Challenge Trophy, manifestazione sotto l’egida della Uefa. Le precedenti tre edizioni sono state vinte dall’Inghilterra, dal Belgio e dal Portogallo. La competizione prevede l’impiego di giocatori Under 23, ma per scelta la Lega Pro partecipa con gli Under 21. Codice cliente: 222072 30 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 SUPERBIKE GP D’AUSTRALIA LE DUE GARE Max primo a Phillip Island dopo 12 anni 8 PAGELLE S Biaggi 10 Vittoria di forza e rimonta da leggenda nella migliore prestazione in Superbike. L’Aprilia che vola è una sua creatura BIAGGI SCATT «La vittoria più bella con un’Aprilia perfetta» Il romano: «Ci voleva, ho trascorso due mesi d’inferno» Max Biaggi, 40 anni, ha vinto cinque Mondiali: 4 in 250 e 1 in Superbike MAZZERO La Ducati di Checa davanti all’Aprilia di Biaggi ALEX PHOTO Costringe Checa a sbagliare Vince gara-1 e poi in rimonta finisce 2o dietro lo spagnolo PHILLIP ISLAND In Sud Africa, nel 1992, Max Biaggi era solo un ragazzino che sgomitava con la 250 per farsi largo tra i pesci grossi del Motomondiale. Due decenni dopo, a quasi 41 anni, il vecchio Corsaro è ancora là in mezzo. Per rischiare, stupire e continuare a vincere. Nell’apertura Superbike ha centrato la 17ª vittoria (59 sommando anche l’era GP), ha riportato l’Aprilia in vetta al Mondiale dopo 17 mesi di digiuno e infranto il tabù Phillip Island dove non vinceva dal 2000 con la Yamaha 500GP davanti a Loris Capirossi e al giovane Valentino Rossi. Ha indotto all’errore il campione in carica Carlos Checa sul tracciato dov’era imbattuto da tre gare, poi ha incrinato le certezze Ducati risalendo furiosamente dall’ultima posizione. Neanche il contatto alla prima curva con il duro Tom Sykes scattato in pole è riuscito a rovinare la magica giornata. Max ha anche rischiato grosso nell’identico punto dove il giorno prima si era spenta la vita del 17enne Oscar McIntyre. S Melandri 9 Ha rivoltato la Bmw come un guanto portandola dove non era mai arrivata. Il buongiorno si vede dal mattino S Checa 7 Media tra un errore da 4 e una riscossa da 10. Per battere Max Biaggi bisognerà alzare l’asticella Via All’inizio Checa ha provato il contropiede per non scoprire il fianco in rettilineo dove la Ducati paga caro: 309 km/h contro 324 dell’Aprilia. Max si è avvicinato in un lampo (nuovo record) e non ha avuto bisogno di attaccare perché Carlito ha fatto tutto da solo sparandosi in aria nella svolta più impegnativa (4ª marcia, 180 km/h), «la caduta più violenta nei tre anni con la 1198, una fortuna non farsi male», Mancavano quindici giri ma per il cinque volte Mondiale sono stati una passeggiata conclusa con 7" di margine, il più alto da quando corre in Superbike. La doppietta sarebbe stata il colpo ferale ma la disavventura al via ha ribaltato l’inerzia. Checa ha preso il largo (21˚ successo), Max è tornato dentro ultimo, staccato di 8”3. A furor di sorpassi ha riacciuffato il 2˚ posto a 5”7 dallo spagnolo, un dato che parla da solo e che ha scatenato polemica in Ducati per voce del manager Genesio Bevilacqua: «Ci hanno aggiunto 6 kg perché vincevamo troppo, ma se un pilota riesce a risalire da ultimo a secondo ci viene il dubbio che neppure un campione come Checa basterà». Marco Melandri (30 punti) al debutto Bmw ha guidato sopra ai problemi del precampionato agguantando uno strepitoso 2˚ posto. Peccato che la 2ª opportunità sia stata compromessa (7˚) da una gomma difettosa. L’IRIDATO SPIEGA LA CADUTA E LA RESURREZIONE Carlos: «A terra? Volevo la fuga» «Ho aperto il gas troppo presto. Poi in clinica mobile ho S cancellato tutti Sykes 7 Non è ancora i brutti pensieri» completo ma superarlo è un brutto affare. Perfino per Max Negli altri sport perdi e basta, nelle moto quando va male rischi pure di farti molto male. In tre ore Carlos Checa è risalito dall’inferno al paradiso. «Mi sono fatto controllare in clinica mobile e sono rimasto lì per rilassarmi e smaltire l’amarezza — ha spiegato il campione del mondo —. Nel precampionato siamo andati bene, non poteva finire così. Ho cancellato i brutti pensieri e sono ripartito all’attacco». L’uscita di Biaggi ha semplificato il lavoro? p.g. © RIPRODUZIONE RISERVATA PHILLIP ISLAND Carlos Checa, 39 anni ALEX PHOTO «La moto era distrutta, l’hanno ricostruita a tempo di record (utilizzando il telaio di riserva concesso dal nuovo regolamento che ha invece vietato il mu- letto; n.d.r.). Non era veloce come l’altra ma anche gli avversari, per il gran caldo, hanno ridotto il ritmo». La caduta è stata un errore di strategia? «Volevo scappare via ma quando hai uno come Biaggi dietro il confine tra il limite e quello che c’è oltre è molto labile. Ho aperto il gas con troppa decisione, anche nel giro precedente avevo avuto un avvertimento». I sei chili di zavorra che sono stati applicati alla sua Ducati sono risultati decisivi? «Anche un bambino sa che se aggiungi peso vai più piano. Sarebbe meglio rallentare chi vince gara dopo gara. Ma non cerco scuse». p.g. IL LATO SENTIMENTALE La Ducati ritrova un Valentino in forma Rossi e Marwa: amore finito dopo 2 anni? FILIPPO FALSAPERLA La prova della verità. Domani la MotoGP torna a girare per tre giorni: ovviamente a Sepang, in Malesia perché fa caldo e soprattutto perché così si potrà vedere se 4 settimane di lavoro sono servite per indiriz- zare le nuove 1000 verso la strada maestra della competitività. Honda e Yamaha sarebbero già pronte per schierarsi al primo GP, la Ducati è in piena fase di evoluzione. E proprio per questo il ritorno in pista diventa importante per Rossi e Hayden. Affinamento La rossa è stata in pista a Jerez, in Spagna, settimana scorsa ma ha fatto solo 3 decimi meglio della migliore Crt, la Art di De Puniet: «Credo che si sia avvicinato più Randy a noi, che noi a lui — dice Vittoriano Guareschi, responsabile in pista —. E poi Barbera è scivolato mentre provava a fare il tempo. In Spagna abbiamo esplorato nuove strade per la gestione elettronica e ora vedremo se faranno fare un passo avanti a Valentino e Nicky. Non avremo novità sulla moto e forse non nemmeno a Jerez (27-29 marzo; n.d.r.)». Ottimismo Però l’ex pilota-col- laudatore si mostra ottimista. «Sento un’atmosfera diversa dall’anno scorso. Valentino ha tolto i punti alla gamba destra e nemmeno zoppica. Nicky ha fatto un controllo con il dottor Thing: dovrebbe avere un po’ di dolore solo quando è rannicchiato in rettilineo (che qui sono due e lunghi, n.d.r.)». Avversari La Honda porterà novità di ciclistica per Stoner e Pedrosa. La Yamaha ha già deliberato una gestione del motore con meno coppia e più potenza, ora tocca alla ciclistica. © RIPRODUZIONE RISERVATA Due italiani già in testa al campionato Risultati del GP d’Australia a Phillip Island. Gara-1: 1. Biaggi (Ita-Aprilia) in 34’13"963; 2. Melandri (Ita-Bmw) a 7"104; 3. Guintoli (Fra-Ducati) a 7"378; 4. Sykes (GB-Kawasaki) a 12"189. Gara-2: 1. Checa (Spa-Ducati) in 34’26"728; 2. Biaggi a 5"707; 3. Sykes a 12"521; 6. Melandri a 18"831. Mondiale: 1. Biaggi 45 punti; 2. Melandri 30; 3. Sykes 29; 4. Checa 25. Prossima tappa: 1˚ aprile a Imola. © RIPRODUZIONE RISERVATA MOTOGP DOMANI SCATTANO LE PROVE IN MALESIA Guareschi: «C’è più fiducia della stagione scorsa» I RISULTATI (m.bru.) Rossi è tornato single. Lo ha rivelato il Resto del Carlino di Pesaro pubblicando in prima pagina la notizia corredata da una foto del campione con l’ormai ex fidanzata Marwa Klebi, odontoiatra. Le prime avvisaglie della crisi si erano avute il 16 febbraio, giorno del compleanno di Vale, quando la ragazza non si era vista alla festa. Rossi e Marwa si erano conosciuti circa due anni fa. Taccuino INTERNAZIONALI DI CROSS Frossard re, Cairoli 6˚ (m.z.) Il campione in carica Steven Frossard (Fra-Yamaha) si è aggiudicato ad Arezzo la prova d’apertura degli Internazionali d’Italia di cross. Cairoli (Ktm) sesto. SUPERCROSS (m.z.) Seconda vittoria stagionale per Ryan Dungey (Ktm), a Phoenix. Secondo il leader Ryan Villopoto (Kawasaki). FORMULA 1 Hrt supera i crash test La Hrt F112 ha passato tutti i crash test Fia e dovrebbe essere in pista da giovedì a domenica negli ultimi test pre-Mondiale al Montmelò. Codice cliente: 222072 LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 TO MONDIALE me piace a me. Volevo il podio e ci sono arrivato». PAOLO GOZZI PHILLIP ISLAND (Australia) Checa si autoeleminato in gara-1. Che ne pensa? Scende dal podio appena sudato e c’è chiedersi come faccia ad essere ancora così in forma. Forse il segreto è in quello sguardo tornato a brillare di felicità come nei momenti d’oro. «Quando sente odore d’impresa Max Biaggi c’è sempre, è un po’ il mio marchio di fabbrica. Dopo la vittoria all’esordio in 500 a Suzuka nel 1998 e quella al debutto Superbike in Qatar nel 2007 questa è stata la mia gara più bella. Anzi, la metto allo stesso livello delle altre due». «Che non farà di nuovo un errore così. Lui e la Ducati restano forti e molto temibili. Vedrete che torneranno a metterci in difficoltà». La supremazia Aprilia è apparsa netta. Durerà? Partiamo dal fondo. Cos’è suc- Max Biaggi (1˚) e Marco Melandri (2˚) sul podio di gara-1 ALEX PHOTO « ce all’impazzata. Ho avuto pure fortuna». Con Deganello e i meccanici è nata una bella chimica, abbiamo lavorato alla grande MAX BIAGGI CINQUE VOLTE IRIDATO cesso al secondo via? «Sykes è entrato dentro fortissimo ma a centro curva si è piantato. Ho toccato la Kawasaki con la leva del freno, per fortuna è snodabile e non si è rotta. Però ho perso la traiettoria ideale, trovandomi sparato fortissimo nella via di fuga. La RSV4 navigava sull’erba, ho pestato sul freno posteriore scalando le mar- Cioè? «Ho puntato la pista alla seconda curva ma poco prima dell’asfalto c’era uno scalino di parecchi centimetri, mi sono alzato sulle pedane stile crossista sperando che la carena non toccasse terra e l’Aprilia restasse tutta d’un pezzo». A quel punto altri erano già lontanissimi. Come è nata la rimonta? «Non è facile restare calmi in quella situazione, specie quando le gomme cominciano a mollare e in mezzo al gruppo non puoi fare la tua traiettoria. Perdi un decimo qui e uno là, passarli non è stato facile. Faceva molto caldo (53˚ sull’asfalto; n.d.r.), condizioni estreme co- SICUREZZA Nuove protezioni dopo la tragedia di baby McIntyre (p.g.) La morte di Oscar McIntyre, 17 anni, si poteva evitare. Dopo la tragedia Igor Eskinja, delegato sicurezza della Federmoto, ha fatto sistemare 260 metri di barriere «airfence» (moduli in gomma gonfiabili) per evitare che andando dritti alla prima curva i piloti potessero invadere la pista nel tratto successivo. Fino a due anni la barriera c’era, ma Claude Denis, responsabile dei circuiti MotoGP e Superbike, l’aveva dichiarata pericolosa, preferendo la sabbia. «Ci eravamo preparati bene per quest’appuntamento: io, la squadra e l’intero reparto corse. Anche la Pirelli ha fatto un ottimo lavoro, le nuove coperture sono un bel passo avanti. Tra un mese arriverà Imola, un circuito che sfavorisce noi ed è il terreno di caccia della Ducati. Meglio stare coi piedi per terra». Che significa aver vinto con una squadra tutta nuova? 4 I NUMERI 14 Trionfi con l’Aprilia Sbk Biaggi ha firmato il 14˚ successo in sella all’Aprilia Superbike. Con la casa di Noale il romano ha vinto anche il Mondiale 2010 16 Podi di Marco Melandri ha conquistato il 16˚ podio in Sbk, il primo con la Bmw LA GAZZETTA DELLO SPORT IL RIVALE INSEGUE MAX IN CLASSIFICA Melandri fa volare la Bmw: mai così in alto Dai guai nei test al 2˚ posto «Ho guidato con dolcezza Ma chi se l’aspettava?» PHILLIP ISLAND Solo pochi giorni fa aveva fatto scattare l’allarme rosso: «Questa Bmw fatico a guidarla». Poi, in gara, la trasformazione. Marco Melandri ha portato subito sul podio la moto tedesca, arrivata nel Mondiale solo nel 2009. Sarà lui a regalarle anche la prima vittoria? «È presto per volare così in alto, l’Aprilia per ora è fuori portata. Mi godo questo 2O posto insperato. Nel precampionato abbiamo avuto qualche problema. Non avevamo simulato la gara e non sapevo cosa aspettarmi». La Bmw volava. Come ha fatto? «Con Aligi Deganello e gli altri meccanici ci siamo trovati qui in Australia. È nata una bella chimica tra noi, abbiamo lavorato alla grande. Quando ho tagliato il traguardo ho provato una gioia immensa anche per loro». «Guidavo dolce per non rovinare la gomma. Ho fatto un sacco di bei sorpassi. Alla fine il francese Guintoli era tornato sotto, ma l’ho rimesso subito a cuccia, ci tenevo troppo». Perché non c’è stato il bis? «La gomma posteriore si è danneggiata, ho temuto di non arrivare in fondo. Ma va bene così, torno in Italia 2˚ nel Mondiale dietro a Biaggi: chi l’avrebbe detto?». Che dirà adesso il suo ex uomo di fiducia Giovanni Sandi che l’ha piantata in asso per andare in Crt? «Ho passato due mesi d’inferno, temevo che non avrei ritrovato più i miei uomini. Ho vinto dove con la Superbike non c’ero mai riuscito. Basta?». È andato sul luogo dell’incidente di McIntyre a lasciare un mazzo di fiori. «Mi dispiace che non sia stato ordinato il minuto di silenzio prima del via, sarebbe stato un bel gesto». p.g. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Offerta valida fino al 31/03/2012 su Transit Connect passo corto 200S STD 1.8 TDCi 75CV Euro 5, Transit Van 250S 2.2 TDCi 100CV Euro 5 tetto basso e Transit Chassis Cabina Singola 350M 2.2TDCi 100CV Euro 5 trazione posteriore a fronte di rottamazione o permuta di un veicolo immatricolato prima del 31/12/2002. Solo per veicoli in stock grazie al contributo dei Ford Partner. 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Fotografie, servizi, inchieste, campioni, moda e approfondimenti per vivere il grande spettacolo dello sport in prima persona. SCOPRI IL NUOVO SPORTWEEK, OGNI SABATO IN EDICOLA CON LA GAZZETTA DELLO SPORT. LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33 CICLISMO IN SVIZZERA «Il ciclismo è cambiato moltissimo — racconta Capecchi, «terzo uomo» della Liquigas di Basso e Nibali: 9˚ successo 2012 per il team di Amadio —. Sono in gruppo da 7 anni e ho visto tante facce. Se non fosse cambiato, non ci sarebbe pane per chi come me lo interpreta in modo serio e onesto. E’ stato Nibali ad allenarmi tutta la settimana durante il ritiro in Toscana. Facevamo un’ora tipo corsa, uno contro uno. Vincenzo mi scattava sempre in faccia, e allora mi sono stancato e un giorno gli ho detto: "adesso ti lascio lì"...». Qui nel 2011 vinse Basso, che ieri si è ritirato per una lieve forma influenzale. Ferito Le corse si giocano in po- Eros Capecchi, 25 anni: nel 2011 ha vinto la tappa di San Pellegrino al Giro LUCA BETTINI Capecchi gran colpo Per l’Italia è tripletta Gp Lugano Il toscano attacca in salita, Scarponi sta per prenderlo ma cade in discesa. A 4" Cunego su Battaglin DAL NOSTRO INVIATO LUCA GIALANELLA LUGANO (Svizzera) L’Italia della rinascita esce dalle acque del lago di Lugano in una giornata estiva che apre il cuore. Tre su tre in una corsa del calendario internazionale, con al via cinque vincitori di grandi corse a tappe che in tutta la stagione non si ritroveranno più negli appuntamenti che contano: Evans (Tour), Cunego, Basso, Di Luca e Scarponi (Giro). E forse è un segnale che Capecchi e Battaglin, due dei migliori giovani del nostro movimento, siano accompagnati sul podio del 66˚ Gran Premio di Lugano da Damiano Cunego, il più «vecchio» dei nostri giovani, punto di riferimento della Nazionale e corridore simbolo per la tenacia nel lavoro. A una settimana dal trionfo di Moreno Moser, 21 anni, a Laigueglia. Sì, il vento è cambiato. Secco In tre, 77 anni. Primo Capecchi, con un attacco secco in cima alla salitella di Albonago, 5 km dall’arrivo, non lontano dalla nuova casa di Nibali a Viganello, e una discesa in cui la scivolata di Scarponi l’ha agevolato per mettere al sicuro quei pochi secondi dall’inseguimento del gruppo. Poi Cunego, a 4", che ha battuto Battaglin. La svolta è adesso, la stiamo vivendo. Dagli sprint di Viviani e Guardini, alla crescita di Eros Capecchi, 25 anni, che il successo nella tappa bergamasca di San Pellegrino al Giro 2011 ha davvero reso consapevole delle sue qualità, e al terzo posto di Enrico Battaglin, 22 anni, capace nel 2011 di vincere (da stagista!) la Coppa Sabatini e ieri, al secondo giorno di gara, di confermarsi atleta di classe. In Malesia Guardini, è bis Colbrelli quarto Al Tour de Langkawi, 24 ore dopo aver rotto il ghiaccio, Andrea Guardini ha concesso il bis. Il 21enne della Farnese, che a Parit Sulong ha battuto in volata Kreder (Ola), Manan (Mal) e Sonny Colbrelli (sempre leader Zabriskie), ci ha preso gusto: con i 5 del 2011, è già a 7 centri nella corsa malese FOTO BETTINI chi istanti. E dobbiamo riconoscere che, se Scarponi non fosse finito a terra in un tornante a sinistra, in discesa, battendo l’anca e il gomito sinistro, forse il Gp Lugano sarebbe andato diversamente. Il marchigiano, al debutto stagionale e da vincitore del Giro 2011 dopo la squalifica di Contador, era incollato alla ruota di Capecchi, per stoppare ogni attacco e lanciare Cunego: «Lo stavo ormai riprendendo...». Scarponi ha già dimostrato di pedalare bene, come tutta la Lampre, del resto, che ha corso da padrona della gara. E la rabbia di Cunego, con quel pugno sbattuto sul manubrio, inquadra perfettamente la delusione del clan di Saronni: «Peccato, proprio peccato, potevo vincere. Cadendo Scarponi, si è fatto il buco e intanto che ci siamo organizzati Capecchi è andato», ha spiegato il veronese, che adesso andrà all’assalto della Parigi-Nizza. Infine Enrico Battaglin, che aveva aperto il 2012 al Laigueglia: «In volata ero troppo indietro, ma ho dimostrato di essere competitivo. E adesso mi proverò in corse come la Tirreno molto più impegnative». © RIPRODUZIONE RISERVATA ASCOLTA le interviste ai big su Cadel Evans, 35 anni, con il figlioletto Robel SIROTTI www.gazzetta.it $ y BASSO RITIRATO GP LUGANO 1. Eros CAPECCHI (Liquigas-Cannondale, nella foto), 178,5 km in 4:32’02", media 39,370; 2. Damiano Cunego (Lampre-Isd) a 4"; 3. Enrico Battaglin (Colnago-Csf); 4. Gnezda (Slo); 5. Rubiano (Col); 6. Santambrogio; 7. Brambilla; 8. Reda; 9. Felline; 10. Mugerli (Slo); 11. De Maria; 14. Pozzovivo; 16. Ulissi; 19. Modolo a 40"; 27. Di Luca; 79. Evans (Aus); 88. Scarponi. Partiti 134, arrivati 98. Tra i ritirati Basso S VISCONTI 7˚ In Spagna 7˚ posto in volata per il tricolore Giovanni Visconti (Movistar) nella Classica di Almeria. Vittoria dell’australiano Michael Matthews (Rabobank), su Bozic (Slo) e Kluge (Ger) S BACCAILLE Monia Baccaille 2ª nell’ultima tappa del Tour della Nuova Zelanda: in gara con la maglia azzurra, ha vinto la volata del gruppo a 1’55" dall’atleta di casa Linda Villumsen. Trionfo per la statunitense Evelyn Stevens, prima italiana Tatiana Guderzo, 16ª. BELGIO L’IRIDATO A KUURNE Una volata da numero 1 Cavendish senza rivali Mark Cavendish, 26 anni REUTERS Era il favoritissimo della 65ª Kuurne-Bruxelles-Kuurne. E, come da copione, il campione del mondo Mark Cavendish ha stravinto la volata che sulle strade della cittadina belga ha deciso la «corsa degli asini», battendo quasi per distacco Hutarovich, già 2˚ un anno fa. Dopo la doppietta al Giro del Qatar, Cannonball ha firmato ieri il tris stagionale, che lo porta a 82 vittorie in carriera: a soli 26 anni! I compagni del Team Sky, maestri nel controllare la corsa dall’inizio alla fine, gli hanno servito la vittoria su un piatto d’argento. Prima piazzando tre uomini nelle fughe più importanti, poi tenendo sotto tiro gli ultimi tentativi in prossimità del traguardo. Non al meglio «Il merito del successo è dei miei splendidi compagni di squadra — ha detto Cav — . Mi hanno sempre protetto, poi mi hanno messo nelle condizioni ideali per impormi. E pensare che a un certo punto ho detto a Sutton (1˚ nel 2011, ndr) di prepararsi a giocarsi le sue chance. Non mi sentivo al meglio, poi nel finale la fiducia è cresciuta e ho ritrovato brillantezza». Il Cavendish visto ieri — bravo a superare muri come Edelareberg, La Houppe, Kanarieberg, Oude Kwaremont, Côte du Trieu, Tiegemberg, Nokereberg — sembra già sulla strada giusta per centrare il bis alla Sanremo. Anche se ha ammesso di essere «ancora 2-3 chili sovrappeso» Nicolò Licata Arrivo: 1. Mark CAVENDISH (Gb, Sky), 195 km in 4h27’30, media 43,73 km/h; 2. Hutarovich (Bie); 3. Van Hummel (Ola); 4. Démare (Fra); 5. Serebryakov (Rus); 13. Belletti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 34 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 SCI COPPA DEL MONDO IL PIEMONTESE E’ della Val d’Ossola Max Blardone è nato il 26 novembre 1979. Ieri ha collezionato il 24˚ podio in carriera, 8 anni dopo il primo (Flachau 2004) la festa Bacio alla neve e la corsa per esultare con il fan club SUPERMAX Il nuovo Blardone oltre ogni limite Secondo trionfo Rimonta nel gigante di Crans e batte l’austriaco Hirscher sulla neve molle che odiava DAL NOSTRO INVIATO PIERANGELO MOLINARO CRANS MONTANA (Svizzera) E’ il Blardone più grande di sempre, quello che ha fatto la sintesi di tutto ciò che ha imparato in tredici stagioni di Coppa del Mondo. Ieri a Crans Montana ha vinto il secondo gigante stagionale, il settimo in carriera. Ha probabilmente ragione Didier Cuche quando dice che il meglio uno sciatore lo raccoglie dopo i 30 anni. Max ne ha 32, la compagna aspetta un bebè, ma davvero ha iniziato una seconda carriera dopo le delusioni della scorsa stagione. La maturità Tecnicamente il fi- nanziere ossolano è sempre stato solido, ma qualcosa si era rotto dentro di lui. Non è mai stato un mostro di costanza, anche nelle stagioni più fe- lici, troppe volte vedeva ombre che non c’erano. Adesso è al quarto podio consecutivo. Si è tirato fuori dal baratro in cui stava precipitando e si è salvato dal peggioramento della posizione di partenza con la vittoria in Alta Badia, si è piazzato terzo ad Adelboden, secondo a Bansko e ieri E’ il quarto podio consecutivo, la seconda vittoria dopo quella in Alta Badia A 32 anni è rinato Ha una continuità mai vista, malgrado un problema alla caviglia un’altra vittoria. La sua solidità mentale si vede nelle situazioni difficili. Otto giorni fa in Bulgaria si era trovato contro al via una bufera di vento e neve che avrebbe fiaccato la volontà di un santo, eppure è salito sul podio. Ieri a Crans Montana ha sfidato una neve che ha sempre odiato e, volando fra le buche, si è messo alle spalle l’ultimo grido del gigante, quel Marcel Hirscher che sta volando verso la vittoria in Coppa del Mondo. Solo un anno fa quella neve marcia sotto gli sci gli avrebbe mandato l’adrenalina a mille scaricandolo prima del via. Ieri lo ha gasato, gli ha dato modo di mostrare a tutti di cosa è clic IL SEGRETO DI HIRSCHER: «PER ANNI HO STUDIATO MAX» Belle parole di Hirscher su Blardone: «Non ho frenato pensando alla Coppa, volevo vincere e Max mi ha battuto. Da lui c’è da imparare la capacità di essere aggressivo. Per anni ho studiato la sua tecnica, mi sa che, visto come sta sciando, dovrò riprendere a farlo». L’austriaco non andrà a Kvitfjell per le 3 gare veloci: «Mi riposo due giorni, poi mi alleno a Schladming sulla pista delle finali della Coppa». capace anche nelle condizioni più avverse. La prima Non era affatto facile sulla pista del Vallese sciare alla grande. C’era una neve che nella prima manche non teneva ed era scivolosa come una saponetta appena cercavi un’accelerazione, e nella seconda, dopo le prime partenze, si è trasformata in una pista di cross. Blardone ha concluso la prima tornata a due soli centesimi da Hirscher, senza prendere il minimo rischio. Una partenza perfetta conclusa in vantaggio al primo intertempo sull’austriaco, perché Max sapeva che il suo tallone d’Achille sarebbe stato il lungo falsopiano prima della picchiata finale. Voleva scatenarsi nel finale, ma quando ha capito che l’ultimo muro era pericoloso non ha preso rischi. «Mi sono sentito veloce all’ingres- IL VINCITORE «HO ANCORA DUE GARE PER BATTERE IL MIO RECORD DI PODI IN UNA STAGIONE» «Visto? I vecchietti non sono da buttare» «L’ultima vittoria di Tomba qui mi gasò All’1 di notte mi ha mandato un sms» Questa di Crans Montana è proprio una pista per vecchietti: venerdì Cuche, sabato Raich e ora lei. «Beh, questi vecchietti non sono proprio da buttare via... So solo che oggi era dura, che la neve era molle faceva caldo, ti stancavi anche rimanendo fermo». CRANS MONTANA Appena tagliato il traguardo Max Blardone si è sganciato gli sci ed è saltato sul sacconi gonfiabili che limitano la zona di frenata e si è lanciato verso i suoi tifosi, urlando. Poi ha preso i bastoncini e, alla Usain Bolt, ha scagliato una freccia in cielo. La gente è impazzita, e non solo gli ossolani, anche se Hirscher doveva ancora partire. Chissà se quell’urlo della gente è arrivato sino in partenza... Ma chi l’ha visto si è subito reso conto di aver assistito a una vera impresa. ho gareggiato solo in discesa e superG in Coppa Europa, quando ero un ragazzino. Ma in settimana mi sono allenato a Veysonnaz, qui vicino, sull’alto versante della valle. Ho guardato le previsioni metereologiche e, visto che si parlava di gran caldo, mi sono allenato sulla parte alta della pista, dove la neve era più molle». La sentiva questa vittoria? « Parla al bambino che nascerà, forse qui dentro il poverino ha già una testa così SIMONA LA COMPAGNA DI MAX Scusi Max, ma questo è il miglior Blardone di sempre? «Non lo so se sono più forte. Anche nella stagione 2006/07 ero salito quattro volte sul podio. Adesso vorrei battere il mio record personale. Ho davanti Kraniska Gora per provarci fra due settimane e poi le finali». «E’ un periodo che sto bene, che scio bene. Per la caviglia non mi sono allenato tantissimo, ma sono molto concentrato, andando sempre alla ricerca del miei limiti. Mi è andata anche bene, nella seconda manche ho toccato la neve due volte con lo scarpone e sono rimasto in piedi». Lei questa pista la conosceva, sapeva come domarla. «Ci ho sciato da bambino, mi sono allenato qualche volta, Dopo la vittoria in Badia parlava di Hirscher e Ligety come irraggiungibili. La pensa ancora così? «Sono ancora il massimo in gigante. Hirscher vedete come scia, Ligety ha vinto tre coppe di specialità e non contano le ultime due gare un po’ storte. Sono campioni veri, forse io mi sento meno lontano». Lei qualche anno fa raccontò che Crans Montana per lei è legata all’ultima vittoria di Tomba. Ora anche a questa. «Quella vittoria di Alberto mi gasò. Questa notte mi ha mandato un messaggio all’una e venti, è proprio pazzo...» Non poteva dare una soddisfazione più grande ai suoi tifosi arrivati sin qui. «Sì, sono contento, ma ho visto che pure gli svizzeri tifavano per me, lo fanno anche ad Adelboden. Spero di farli ancora felici vincendo di nuovo e di rimanere sempre simpatico». In un angolo del tendone delle conferenze stampa, c’è Simona, la compagna che fra poco più un mese gli darà un figlio. «Abbiamo già deciso come chiamarlo, ma lo teniamo segreto», afferma. Simona, ma Blardone quanto pensa a questo erede? «Gli parla già, forse qui dentro il poverino ha già una testa così». Beh, in questo periodo può soltanto raccontargli storie belle ed esaltanti. pa.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT h Plurivincitori italiani in Coppa S so del falsopiano e non ho voluto forzare — spiega —. Avrei voluto spingere un po’ prima del traguardo, ma quando ho sentito che lo sci scarrocciava, ho preferito non accelerare per evitare di commettere errori». Il grande rischio l’ha preso Hirscher a tre porte dalla fine, ma gli è andata bene. La paura Ma l’azzurro non era sereno: «Non mi levo gli scarponi perché ho paura che la caviglia destra, quella distorta il 9 gennaio, che si gonfi». Lo ha rassicurato il fisioterapista Oscar Archetti: «Adesso la trattiamo e vedrai che nella seconda filerà tutto liscio». Si possono avere anche le caviglie doloranti, ma quando la testa è a posto non si deve temere niente e nessuno. 4 NUMERO 5 Soli vincitori quest’anno nelle specialità tecniche: Hirscher (5 slalom + 3 giganti), Kostelic (3 slalom) Blardone e Ligety (2 giganti) Deville (1 slalom). Non accadeva dal 78/80 (a.a.) Il trionfo La seconda manche per i migliori della prima era davvero terribile. Ad ogni passaggio la buca su ogni porta aumentava. La grande occasione la perdevano prima Moelgg e poi Borsotti, partiti con una pista decente. Si sperava in Simoncelli, quinto dopo la prima discesa, ma Davide rovinava tutto prendendo un grande rischio a 4 porte dal traguardo. Pure Svindal, terzo dopo la prima, si trovava gambe all’aria. In testa si trovava l’austriaco Reichelt. Si potevano anche fare due calcoli, scendere senza rischi per salire sul podio, ma a questo Blardone interessa solo la vittoria. Il successo l’ha costruito nei primi 30 secondi, quando ha sciato con una precisione incredibile, ha perso qualcosa sul falsopiano e si è scatenato sul muro finale su cui è entrato con una scelta di linea perfetta nonostante la porta fosse cieca. Sapeva al traguardo di aver vinto, Hirscher deve ancora mangiarne di michette per sciare a questo livello in tali condizioni. Un giorno magico, suggellato da quei 16/100 che l’hanno diviso dal giovane campione. Ci sono ancora due giganti, godiamoceli. 50 Alberto Tomba (35 slalom, 15 giganti) S 24 Gustavo Thoeni (11 giganti, 8 slalom, 4 combinate, 1 parallelo) Merighetti la motociclista a un soffio da Wonder Vonn Dada terza nel superG di Bansko dietro a Lindsey e Weirather. «Forte a 30 anni I tecnici dicono che scendo in moto» MARISA POLI S 13 Kristian Ghedina (12 discese, 1 superG) S 12 Piero Gros (7 giganti, 5 slalom) S 11 Giorgio Rocca 11 slalom © RIPRODUZIONE RISERVATA Vince sempre Lindsey Vonn, ma questa si conferma anche la stagione di Daniela Merighetti. A Bansko, dopo il successo in discesa a Cortina, la 30enne bresciana si è presa il lusso di superare l’antipatia per il superG e di raccogliere il primo podio in questa specialità: terza a 7 centesimi dalla fuoriclasse Vonn e a soli 2 da Tina Weirather, sempre più rampante. SuperLindsey Sulla pista Marc Girardelli la statunitense ha infilato un altro record: 18 vittorie in superG, superata anche la Goetschl (a quota 17). Cinquantuno trionfi in Coppa del mondo, 10 in questa stagione in cui si è già assicurata le coppette di combinata e discesa. Per la terza dovrà attendere le finali di Schladming, ma in classifica ha 94 punti di vantaggio sulla Fenninger. Come dire: anche questa è sua. E per strapparle il globo di cristallo — a 8 gare dal termine ha 528 punti di vantaggio sulla seconda in classifica, la slovena Tina Maze — ci vorrebbe più di un miracolo. Impressionante, ieri, il modo in cui negli ultimi 20 secondi di gara ha recuperato il ritardo accumulato dopo aver pasticciato nella par- te media della pista (compreso un erroraccio nella curva a destra che ha visto sbagliare anche la Merighetti). SuperDada Scesa con il pettorale numero 2, Dada Merighetti ha capito subito di aver concluso una buona prova in un superG parente stretto di un gigante. «Con la pista liscia e non segnata è stato tutto più facile, ma era tosta, bisognava lavorare da cima a fondo, senza sosta, con curvoni da gigante. Finire a 7 centesimi dalla Vonn è bellissimo. Sono stata brava a rischiare al massimo senza sbagliare troppo, alla fine ho commesso soltanto un piccolo errore in una curva verso destra su una pista che girava tanto. Sono felice per il podio, ho dimostrato a me stessa che posso fare bene anche in superG. E’ bello arrivare a 30 anni ed essere così competitiva, è l’insegnamento migliore per andare avanti. Gli allenatori mi dicono che sembra che scenda in moto, vuol dire che ho un mio stile, L’azzurra: «Posso fare bene anche in superG» Elena Curtoni 12a, Schnarf 14a che mi ha riportata sul podio». la guida Hirscher in testa alla Coppa Uomini a Kvitfjell (velocità) donne a Ofterschwang GIGANTE UOMINI a Crans Montana (Svi): 1. Blardone 2’33"77; 2. Hirscher (Aut) a 16/100; 3. Reichelt (Aut) a 82/100; 4. Grange (Fra) a 96/100; 5. Defago (Svi) a 99/100; 6. Schoerghofer (Aut) a 1"03; 7. Mathis (Aut) a 1"09; 8. Dopfer (Ger) a 1"20; 9. Ligety (Usa) a 1"29; 10. Sandell (Fin) a 1"35; 11. Pinturault (Fra) a 1"38; 12. Karlsen (Nor) a 1"41; 13. Richard (Fra) a 1"44; 14. Missillier (Fra) a 1"51; 15. Cuche (Svi) a 1"52; 17. Raich (Aut) a 1"55; 20. Borsotti a 1"84; 23. Moelgg 2"31; 25. Simoncelli 2"32. Rit. I manche: Innerhofer, De Aliprandini, Eisath. Non qual. II manche: Casse, Marsaglia, Ploner. Rit. II manche: Svindal (Nor). Coppa del Mondo (35): 1. Hirscher (Aut) 1135; 2. Kostelic (Cro) 1043; 3. Feuz (Svi) 1040. Coppa gigante (7): 1. Hirscher (Aut) 545; 2. Ligety (Usa) 413; 3. Blardone 358. SUPERG DONNE a Bansko (Bul): 1. Vonn (Usa) 1’15"66; 2. Weirather (Lie) a 5/100; 3. MERIGHETTI a 7/100; 4. Maze (Slo) a 33/100; 5. Schild (Svi) a 38/100; 6. M. Riesch (Aut) a 60/100; 7. Gut (Svi) a 63/100; 8. Mancuso (Usa) a 65/100; 9. Hosp (Aut) a 89/100; 10. Fenninger (Aut) a 93/100; 11. Aufdenblatten (Svi) a 1"17; 12. E. CURTONI a 1"19; 13. Lindell-Vikarby (Sve) a 1"27; 14. SCHNARF a 1"39; 15. Hronek (Ger) a 1"52; 22. STUFFER a 2"19; 31. Borsotti a 3"62; 35. Recchia a 3"98. Rit. Marsaglia, E. Fanchini. Coppa del Mondo (28 prove): 1. Vonn (Usa) 1602; 2. Maze (Slo) 1074; 3. Riesch (Ger) 1046; 13. Merighetti 407. Coppa superG (6): 1. Vonn (Usa) 413; 2. Fenninger (Aut) 319; 3. Mancuso (Usa) 301. Prossime tappe. Uomini: 2-4 marzo a Kvitfjell (Nor) due superG e una discesa. Donne: 2-4 marzo a Ofterschwang (Ger) due giganti e uno slalom. S 7 Max Blardone 7 giganti Qualificate Nelle 15 altre due az- zurre, Irene Curtoni (12ª) e Johanna Schnarf (14ª). Cadura senza conseguenze per la Marsaglia, mentre Elena Fanchini ha saltato una porta. Per le velociste ora una lunga pausa, prossimo appuntamento le finali di Coppa a Schladming (14-17 marzo). Le azzurre qualificate per il superG sono Merighetti, E.Curtoni e Schnarf, per la discesa Merighetti, E. Fanchini, Schnarf e Recchia. © RIPRODUZIONE RISERVATA S Daniela Merighetti, 30 anni, tre podi in carriera: 1 vittoria in discesa, 2˚ posto in gigante e 3˚ in superG ACER: SMARTPHONE E MONITOR PREMIATI CON L’iF PRODUCT DESIGN Lo smartphone Acer CloudMobile, una delle punte di diamante della nuova collezione, e il monitor Lcd Acer S235 Hl hanno vinto il prestigioso iF Product Design. Organizzato dall’International Forum Design of Germany il premio viene assegnato dal 1953 ed è considerato un indicatore di eccellenza nel design. Un gruppo di esperti internazionali giudica infatti i prodotti secondo diversi criteri come la progettazione, la scelta dei materiali, il rispetto per l’ambiente e la funzionalità. Acer CloudMobile è il primo smartphone dotato della tecnologia AcerCloud che consente di avere sempre a disposizione, in maniera sicura, i propri contenuti salvati sul pc connesso al Cloud. 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Siena, per la prima volta nell’era Pianigiani, ha perso sei partite nella stagione regolare. Senza togliere nulla agli avversari che l’hanno battuta, questa Mps sembra più calcolatrice di quella che, per anni, ha sempre tirato al massimo, anche con vantaggi ciclopici sulle seconde. Forse oggi non può più permetterselo. Ma Lavrinovic, fuori anche a Roma per turnover precauzionale, ha giocato solo 7 partite in campionato (bilancio 6-1 più 2-0 in coppa Italia): un conto è non averlo, un altro preferire non farlo giocare. L’Italia può aspettare, l’Europa no. Roma è risorta Datome firma il k.o. di Siena ROMA SIENA 77 76 (22-25, 43-44; 59-61) ACEA ROMA: Gordic 11 (4/6, 1/3), Tucker 14 (2/4, 3/6), Datome 8 (2/5, 0/1), Varnado 5 (1/6), Slokar 8 (4/6); Kakiouzis 8 (2/6, 1/4), Maestranzi 6 (1/2), Djedovic 14 (2/3, 2/2), Mordente 3 (1/2 da 3). N.e.: Marchetti, Tonolli, Pullazi. All.: Calvani. MONTEPASCHI SIENA: McCalebb 15 (3/6, 2/4), Moss 14 (2/3, 2/3), Thornton 8 (1/2, 2/4), Stonerook 6 (0/2, 2/3), Michelori (0/2); Lechthaler, Aradori 3 (1/2), Andersen 15 (6/16, 1/1), Zisis (0/1), Rakocevic 9 (2/5, 1/3), Carraretto (0/2 da 3), Ress 6 (3/6, 0/1). All.: Pianigiani. ARBITRI: Lamonica, Pozzana, Caiazza. NOTE - T.l.: Rom 17/21, Sie 10/13. Rimb.: Rom 37 (Tucker 7), Sie 33 (Stonerook, Moss 6). Ass.: Rom 12 (Tucker 6), Sie 14 (McCalebb, Stonerook 3). Progr.: 5’ 9-6, 15’ 32-35, 25’ 47-49, 35' 64-66. F. antis.: Zisis 10’38" (24-25), 14’26" (31-33). Usc. 5 f.: Stonerook 36’17" (66-70). Spet.: 3325. Cantù torna a vincere pure la domenica 79 TREVISO 67 (22-14, 41-35; 58-48) BENNET CANTÙ: Micov 6 (1/1), Leunen 20 (5/6, 2/5), Mazzarino 12 (1/1, 2/7), Cinciarini 1, Shermadini 14 (3/6); Markoishvili 16 (4/8, 2/4), Perkins 4 (0/1), Marconato 4 (1/2), Brunner 2 (1/2). N.e.: Abass, Diviach, Bolzonella. All.: Trinchieri. BENETTON TREVISO: De Nicolao (0/1, 0/1), Goree 22 (4/7, 4/4), Thomas 11 (1/3, 3/6), Viggiano 13 (5/6, 1/4), Cuccarolo 4 (1/4); Ortner 5 (2/6), Mekel, Becirovic 6 (0/5, 0/1), Bulleri 6 (3/3, 0/2), Moldoveanu (0/2, 0/1). N.e.: Cecchinato, Rossetto. All.: Djordjevic. ARBITRI: Facchini, Lo Guzzo, Aronne. NOTE - T.l.: Can 29/36, Tre 11/12. Rimb.: Can 35 (Leunen 6), Tre 26 (Becirovic 7). Ass: Can 17 (Shermadini 6), Tre 15 (Bulleri 6). Progr: 5’ 11-2, 15’ 29-26, 25’ 45-45, 35’ 68-61. Usc. 5f.: Bulleri 35’50" (68-61). F.tecn.: Djordjevic 28’05” (49-45), Shermadini 34’11" (64-53). Infortunio a Brunner 35’50” (68-61). Spett. 3662 per 39.000 euro. Voce Pianigiani è costretto ad Due liberi dell’azzurro, poi l’errore di Rakocevic Calvani: «Siamo una squadra forte e di qualità» MARIO CANFORA ROMA «Bravo coach», urla un sorridente Claudio Toti mentre passa davanti all’uscita della sala stampa. Marco Calvani resta di sasso, neppure fa caso al blitz. Ma è chiaro che dopo il successo ai danni di Siena, il tecnico dell’Acea diventa il principale protagonista della rimonta romana verso i playoff. Un mese fa, si parlava di zona retrocessione, con Lardo esonerato. Oggi, dopo tre vittorie di fila, il bicchiere è mezzo pieno. Marty Leunen, 26 anni CIAMILLO in un Palatiziano (quasi) pieno: sempre punto a punto, Roma e Siena non hanno mai dato l’impressione di avere qualcosa più dell’altra. E infatti i massimi vantaggi sono stati di 6 punti per i tricolori (19-25 al 9’) e di 4 (13-9) per l’Acea. Sulla carta, logicamente non dovrebbe esserci partita. Però la Mps (senza Lavrinovic) è alla quinta presidente e al g.m. Riva che mi hanno dato fiducia e serenità: alleno una squadra forte, di qualità, che si è presa lo sfizio di battere Siena. Ettore Messina me lo ha sempre detto: bisogna aspettare l’occasione giusta. Da domani, però, pensiamo a Cremona». Bella partita, alzare spesso la voce e lanciare pure in un’occasione la lavagnetta degli schemi sotto la panchina. Roma dà fastidio sotto (Varnado intimorisce con le stoppate ma in attacco è grezzo e sbaglia pure uno schiaccione), il tecnico della Nazionale si trova a dare più minuti del preventivato ad Andersen. E così tiene botta, pur con due antisportivi sul groppone a Zisis e Moss, nel secondo quarto, apparsi generosi. «In una gara punto a punto possono avere il loro peso, ma se ci attacchiamo a queste cose non la finiamo più — dirà il coach dei tricolori —, anzi dopo abbiamo pure reagito bene. Abbiamo perso per dei dettagli, ai ragazzi ho poco da dire. E ora sotto con un altro trittico di gare super: giovedì con Madrid in Eurolega, domenica con Milano in casa e quindi a Varese dopo tre giorni». Triple I dettagli sono essenzial- BIGLIETTI ONLINE Votate le stelle per l’All Star italiano di Pesaro Fiducia «Il primo pensiero va al SUPERATA TREVISO MA S’INFORTUNA BRUNNER CANTÙ gara in dieci giorni e accusa la stanchezza. Difende sempre duro, elimina dal gioco all’inizio Tucker e Datome, ma in attacco la lucidità non è delle migliori. Fino a mercoledì 29 potete votare sul sito www.allstargameitalia.it il quintetto delle stelle per l’All Star Game dell’11 marzo a Pesaro. I biglietti per la sfida sono già in vendita online su www.ticketone.it mente tre, a partire dai 7 punti di fila di Moss che lanciano Siena sul 68-73 a -3’17". Le due triple subite da Djedovic e Gordic (decisivi nell’ultimo quarto, al pari di Tucker, 6 assist) che portano Roma avanti 75-73 a -1’46". Secondo dettaglio: a 32" dalla sirena McCalebb fa 1/2 dalla lunetta (75-76), dall’altra parte Datome a 24" mette il 2/2 (77-76). L’ultima azione è dei campioni, ma Rakocevic a 2" sbaglia l’entrata vincente. Ed è il dettaglio che manda k.o. Siena. © RIPRODUZIONE RISERVATA CASERTA PERDE VIOLATO IL PALAMAGGIO’ CANTÙ - «Per la prima volta in questa stagione siamo riusciti a trasportare il bagaglio di esperienza dal giovedì alla domenica, a non farci prendere dall’ansia nell’unico momento in cui siamo stati sotto, a disputare una gara non bella esteticamente ma di grande solidità». Trinchieri a fine gara fotografa alla perfezione una gara importante per una Bennet reduce da 2 sconfitte consecutive in campionato, priva di Basile e che ha perso Brunner (gomito) nel finale, ma che ha potuto contare sul grandissimo impatto di Leunen (27 val.) e di Shermadini (6 falli subiti). Con Mazzarino leader oscuro in campo (3 recuperi), determinante in difesa su Thomas e Viggiano e nel dettare i ritmi con Perkins (5 falli subiti) i padroni di casa si aggiudicano una gara dominata dal nervosismo in parecchi frangenti (due tecnici, sospensione per 5’ per abbandono del campo da parte degli arbitri con conseguente allontanamento di uno spettatore). Gestita bene dalla formazione di casa che, sempre avanti tranne che sul 44-45 al 25', ha subito messo le mani sulla gara (17-6) verso fine 1o quarto. E' il momento che deciderà la gara perché Djordjevic, costretto a girare quasi tutti gli uomini per cambiare una situazione «senza energia», non troverà mai il quintetto giusto. «Deluso dal non impatto di qualche mio giocatore» dirà poi il coach. La Benetton ha potuto contare solo sulla fisicità di Goree, qualche giocata estemporanea di Thomas e sull’esperienza di Bulleri. Pietro Terraneo Kangur lancia Varese Bell 31, ma non basta CASERTA 87 VARESE 91 (23-16, 47-39; 63-60) OTTO CASERTA: Bell 31 (6/9, 5/9), Collins 12 (0/3, 3/8), Smith 17 (4/8, 2/3), Doornekamp 2 (1/1), Fletcher 2 (1/2, 0/2); Stipanovic 8 (4/7), Maresca 5 (1/2, 1/1), Righetti 10 (2/6 da 3), Marzaioli, Cefarelli. N.e.: Di Monaco, Marini. All. Sacripanti. CIMBERIO VARESE: Stipcevic 11 (3/4, 1/3), Diawara 7 (1/1, 1/3), Garri (0/2), Kangur 23 (4/6, 4/7), Weeden 4 (2/3, 0/2); Fajardo 12 (4/5, 1/2), Rannikko 16 (3/4, 2/4), Talts 6 (3/4, 0/1), Demartini 1, Reati 2 (1/2), Ganeto 9 (1/2, 2/4). N.e.: Bertoglio. All. Recalcati. ARBITRI: Paternicò, Pinto e Capurro NOTE - T.l.: Cas 14/16, Var 14/21. Rimb.: Cas 24 (Smith 8), Var 37 (Fajardo 7). Ass.: Cas 14 (Collins 6), Var 14 (Stipcevic 8). Progr.: 5' 14-7, 15' 30-24, 25' 55-51, 35' 72-72. Usc. 5 f.: Ranniko 36'53" (72-79), Weeden 38'42" (80-85) Tec. Kangur (35-25) 16'04". Spett. 3872 per 22.970 euro. Kristjan Kangur, 29 anni CIAMILLO NBA ALL STAR: LA GARA DELLE SCHIACCIATE E QUELLA DEI TRE PUNTI, VINTA DA LOVE Evans trionfa anche senza benda DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO LOPES PEGNA ORLANDO (FLORIDA, USA) Jeremy Evans, 24 anni, 2.06, degli Utah Jazz REUTERS C’è Chase Budinger (Rockets) che schiaccia con una benda sugli occhi, come fece Cedric Ceballos 20 anni fa, nell’All Star Game rimasto famoso per la partecipazione di Magic Johnson, ormai già sieropositivo. Ma il colpo a effetto dello «Slam Dunk Contest», il piatto forte del sabato sera, è l’acrobazia di Jeremy Evans (Jazz) che sbatte nel canestro in rapida sequenza due palloni servitigli dal compagno Gordon Hayward. Ottiene un gran successo fra il pubblico a casa chiamato per la prima volta a eleg- gere il vincitore via sms. Un altro Jeremy (come Lin), un nome che pare avere effetti benefici su chi gioca a basket. Triple Nella gara da 3 è molto bello il gesto di Anthony Morrow (Nets), che partecipa indossando la maglia di Drazen Petrovic. Ma il vincitore è un outsider, Kevin Love (Timberwolves), che sta avendo una stagione fantastica e batte in finale Kevin Durant: gli basta uno scarno 17, che paradossalmente non gli avrebbe fatto superare il 1O turno. Il leader nelle «doppie doppie» si toglie una soddisfazione: «Quando sono arrivato nella Nba mi era stato detto di lasciar perdere le Chase Budinger, 23, di Houston schiaccia bendato EPA CASERTA - Successo in salita per la Cimberio Varese che viola il Palamaggiò recuperando la buona partenza della Otto griffata dalle triple di Bell, 10-2 al 5'. Replica Diawara, sul quale Sacripanti manda prima Doornekamp, poi Maresca e Righetti 19-11 al 7', ma è Fajardo che trova il tempo per discutere pure con l'arbitro Capurro, a farsi valere sottocanestro e riavvicina la Cimberio 23-18 al 12'. Difese serrate, i tecnici ruotano tutti gli uomini disponibili, ma Caserta da tre ha la mano felice (7/16, contro il 4/15 di Varese ) e tiene il vantaggio 47-39 al 20'. Nel terzo quarto l'attacco di casa si inceppa, solo Bell riesce a segnare (12 punti), Varese cresce e recupera fino al 55-55 segnato al 26' da Kangur. Nel finale Stipanovic rimette la Otto davanti 63-60. Si prosegue con allunghi e recuperi, ma dal 72-69 al 34' la Otto subisce dieci punti 72-79 al 36' con Talts come protagonista. Da tre la Cimberio è precisa (5/7) e chiude il match con 12 punti e due triple importanti di Kangur nell’ultimo quarto (nel quale Stipcevic distribuisce 5 dei suoi 8 assist) mentre Caserta protesta per l'ultima difesa di Fajardo su Righetti. «Siamo calati in difesa—commenta Sacripanti — loro sono stati molto precisi al tiro nel finale». «Contento per la vittoria — dice Recalcati — inizio nervoso, poi buon recupero, bene al rimbalzo e meno nelle palle perse». Lucio Bernardo triple, questo dimostra la mia versatilità e con il lavoro si può sempre migliorare». Erede Prima dell’inizio, il protagonista era stato David Stern (stanza gremita persino più di Lin), che ha raccomandato il suo erede («Se la decisione fosse mia, direi Adam Silver»), ma senza specificare quando lascerà: «Sicuramente non ci sarò per l’eventuale riapertura dell’attuale accordo fra 6 anni». Stern ha detto che la Nba sta cercando di mantenere le franchigie a Sacramento («La trattativa ha una deadline, il 1˚ marzo») e New Orleans («Stiamo trattando con un gruppo e ce n’è un altro in attesa»), per cui la Nba sicuramente non si espanderà oltre le 30 squadre in Nord America. E in Europa o in Cina? «Dovrete parlarne con Silver nei prossimi 10 anni». © RIPRODUZIONE RISERVATA LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 RISULTATI SASSARI-AVELLINO ROMA-SIENA BOLOGNA-TERAMO CANTÙ-TREVISO CASERTA-VARESE BIELLA-CREMONA MILANO-CASALE MONFERRATO VENEZIA-PESARO Riposa: MONTEGRANARO 87-73 77-76 86-71 79-67 87-91 73-62 83-60 87-61 CLASSIFICA SQUADRE SIENA SASSARI MILANO BOLOGNA VENEZIA CANTÙ PESARO AVELLINO VARESE BIELLA ROMA CASERTA TREVISO TERAMO MONTEGRANARO CREMONA CASALE MONFERRATO PT 30 26 26 26 24 24 22 22 22 20 20 18 16 14 14 12 10 V 15 13 13 13 12 12 11 11 11 10 10 9 8 7 7 6 5 G 21 21 21 21 19 20 19 20 21 21 21 20 20 20 19 21 21 P 6 8 8 8 7 8 8 9 10 11 11 11 12 13 12 15 16 Le prime 8 ai playoff, L’ultima in Lega 2 PROSSIMO TURNO Domenica 4 marzo, ore 18.15 TERAMO-VENEZIA (sabato, 16.10) CREMONA-ROMA BIELLA-MONTEGRANARO AVELLINO-CANTÙ VARESE-BOLOGNA PESARO-CASERTA TREVISO-CASALE MONFERRATO SIENA-MILANO (20.30) RIP.: SASSARI S Luigi Datome Ala, 24 anni, 15 punti di media in campionato, miglior marcatore italiano della serie A, quarta stagione a Roma CIAMILLO CASTORIA Il solito Rocca sveglia Milano Casale prende un 16-1 e crolla Nella ripresa Mason gira il match. Scariolo: «Un nuovo innesto dopo l’All Star Game» PAOLO BARTEZZAGHI MILANO Mason Rocca entra in quintetto dopo 20’ di panchina e cambia partita, Milano e Casale. L’Olimpia era sotto di 10 punti, nel gioco e nell’energia. L’italoamericano, con la difesa e l’abilità di aprire il campo in attacco, l’ha guidata a un parziale di 16-1 e a raggiungere 8 punti di vantaggio al termine di un 3o quarto eccellente. «Nell’intervallo — dice Scariolo — abbiamo scelto di abbassarci e dopo siamo stati più aggressivi e più efficaci contro la difesa schierata. Con Mason abbiamo più intensità anche se la spinta l’ha data Radosevic». Bourousis, invece, non si è alzato più dalla panchina. Non è la prima volta, anzi. «Ioannis funziona bene contro centri più fisici — dice il tecnico di Milano — ha fatto un’ottima partita giovedì contro il Panathinaikos. Dipende dall’avversario». Milano finisce il 3o quarto con 4/5 da 3, 7 assist, costringe Casale a 7 palle perse e a tirare malissimo: dopo l’intervallo 4/16 da 2 e 1/10 da 3. Il +23 finale è record stagionale casalingo per Milano che supera il +16 con Montegranaro. Soddisfazione «Sono molto sod- disfatto dei primi 2 quarti — dice Andrea Valentini, coach di Casale — Rocca ha portato quell’energia che ha prodotto il break». Nella prima parte, Shakur ha segnato 14 punti con 2 soli errori al tiro, ma lo 0/4 da 3 lo porta a un triste 3/20 nelle ultime 4 partite. Rocca ha anche fermato Chiotti che dopo l’intervallo ha segnato solo un punto. «Abbia- LA GAZZETTA DELLO SPORT 37 MILANO CASALE 83 60 (15-21, 29-39; 56-48) Stefano Mancinelli, 28 anni LAPRESSE mo accusato la fatica di giovedì», dice Scariolo riferendosi alla prima parte. Mercato E sulla sostituzione di Nicholas: «Non opereremo fino alla pausa per l’All Star Game dell’11 marzo. Non abbiamo fretta. Vogliamo capire bene di che giocatore abbiamo bisogno, visto che il livello di chimica di squadra ora è eccellente. È anche l’ultimo uomo che possiamo inserire quindi dobbiamo pensarci bene. Vogliamo ampliare i minutaggi per valutare i giocatori anche in vista della prossima stagione». Infatti hanno rivisto il campo anche Giachetti e nel finale Filloy. Maluccio invece Alessandro Gentile che ha giocato solo 8’ perdendo 4 palloni. Come il fratello maggiore Stefano che gli ha pure fatto fallo a fine 2o quarto. EMPORIO ARMANI MILANO: Cook 9 (1/4, 1/2), Hairston 9 (4/9), A. Gentile 3 (1/1, 0/2), Fotsis 9 (3/5, 1/1), Bourousis 6 (3/3, 0/1); Giachetti 2 (1/2, 0/2), Mancinelli 12 (6/7, 0/1), Rocca 9 (3/5), Filloy 3 (1/2 da 3), Melli 2 (0/1, 0/1), Bremer 11 (1/1, 3/5), Radosevic 8 (4/4). All.: Scariolo. NOVIPIÙ CASALE MONFERRATO: Shakur 19 (7/12, 0/4), Minard 11 (3/8, 1/2), Temple 6 (0/3, 2/4), Hukic 6 (2/2, 0/2), Chiotti 7 (3/7); Malaventura 3 (0/3, 1/3), S. Gentile 4 (1/1, 0/3), Martinoni (0/1 da 3), Stevic 4 (1/2), Ferrero. N.e.: Pierich. All.: Valentini. ARBITRI: Cerebuch, Filippini, Vicino. NOTE - T.l.: Mil 11/20, Cas 14/21. Rimb.: Mil 38 (Radosevic 7), Cas 26 (Chiotti 8). Ass.: Mil 19 (Cook, Bremer 7), Cas 7 (tre con 2). Progr.: 5’ 6-16, 15’ 19-28, 25’ 43-40, 35’ 68-51. Antisp.: Cook 7’59" (10-18), Temple 27’13" (50-45). Usc. 5 f.: Temple 34’29" (68-51), Minard con tecnico 36’22" (71-55). Spett.: 3600 per 29.000 euro. DONNE 7A DI RITORNO Pool Comense a valanga: +37 contro Sesto 7a giornata: Famila Schio-Lavezzini Parma 61-56 (8/2), Roberta Faenza-Le Mura Lucca 74-62 (Eric 28), Cus Cagliari-Liomatic Umbertide 74-82 d. 2ts (Ohlde 15), Alcamo-Erg Priolo 59-57 (Cirov 16), Taranto-Gma Pozzuoli 83-60 (Ballardini 18), Pool Comense-Bracco Sesto S.G. 96-59 (Hicks, Smith 25). Classifica: Taranto*; Schio 30; Comense 24; Umbertide*, Lucca 22; Parma 20; Faenza* 16; Sesto S.G,* 14; Pozzuoli 12; Priolo 10; Cagliari, Alcamo 6. * una gara in meno © RIPRODUZIONE RISERVATA DOPO 3 K.O. CONSECUTIVI PIEGATA TERAMO NELLA RIPRESA CREMONA REGGE UN TEMPO DOPO IL K.O. DI COPPA UMANA DILAGA, BRAVO MAGRO Bologna si risolleva con Douglas Roberts Soragna e Pullen trascinano Biella Venezia, che rivincita Pesaro dura un quarto BOLOGNA 86 TERAMO 71 (21-15, 44-39; 63-57) CANADIAN SOLAR BOLOGNA: Koponen 5 (2/4, 0/4), L.Vitali 3 (0/3, 1/6), Douglas Roberts 23 (8/13, 2/4), Sanikidze 9 (1/4, 2/5), Lang 12 (6/11); Gailius 20 (6/7, 1/2), Werner 5 (1/2, 1/2), Gigli 9 (4/4), N.e.: M.Vitali, Canelo, Guazzaloca, Quaglia. All.: Finelli. TERCAS TERAMO: D.Brown 7 (1/5, 1/8), Cerella 9 (3/7, 1/2), Borisov 22 (5/9, 4/6), Amoroso 12 (3/7, 2/4), B.Brown 9 (2/4, 1/3); Fultz 10 (1/5, 2/4), Green 2 (1/1), Polonara, Ricci. N.e.: Lulli, Marini. All.: Ramagli. ARBITRI: Sahin, Tola, Gori. NOTE - T.l. Bol 9/17, Ter 6/8. Rimb.: Bol 46 (Sanikidze 11), Ter 32 (Amoroso 7). Ass.: Bol 16 (Koponen 5), Ter 9 (Fultz 4). Progr.: 5’ 10-11, 15’ 35-29, 25’ 50-48, 35’ 71-60. Spett.: 7629. BOLOGNA - L’assenza di Poeta e gli acciacchi di Gigli non impediscono alla Virtus di tornare alla vittoria dopo 3 sconfitte di fila tra campionato e Coppa Italia. Teramo veniva da 5 successi nelle ultime 7 gare ma la ruggine accumulata in 21 giorni di sosta e la repentina fuga di Goods hanno condizionato la prestazione degli abruzzesi. Dopo un inizio equilibrato i padroni di casa chiudono il 1o quarto con un parziale di 6-0 (21-15). Poi sale in cattedra Douglas Roberts, che porta i bianconeri sul +11 (30-19). Ma Borisov tiene i suoi in partita con 12 punti nei primi 15’. Nel 3o quarto Ramagli lascia la zona e affida Douglas Roberts alle cure di Borisov, che limita l’americano e continua a segnare. All’ultimo intervallo il montenegrino ha 22 punti ma la Virtus evita l’aggancio grazie a Gailius e Lang. «La nostra solidità difensiva è stata la base per costruire in attacco e per battere una squadra talentuosa ma incompleta. Siamo andati spesso dentro l’area coinvolgendo Lang e Gigli, che è stato davvero stoico» commenta Finelli. «Loro hanno giocato una partita matura da squadra solida e hanno grandi meriti, mentre noi ci abbiamo messo poca energia e siamo stati sotterrati a rimbalzo» replica il tecnico di Teramo Ramagli, che non si aspetta un rimpiazzo per Goods. Nicola Zanarini BIELLA 73 CREMONA 62 (13-13, 31-27; 54-48) ANGELICO BIELLA: Pullen 22 (3/5, 4/8), Coleman 16 (2/3, 3/8), Soragna 6 (0/1, 2/5), Dragicevic 16 (4/8, 2/7), Miralles 2 (1/3); Chessa (0/1, 0/3), Jurak 11 (1/2, 2/3), Lombardi (0/1, 0/1), Magarity, Laganà (0/1), Minessi. N.e.: De Vico. All.: Cancellieri. VANOLI BRAGA CREMONA: Tabu 8 (1/4, 2/2), Lighty 10 (3/8, 0/3), Rich 8 (1/6, 2/3), Milic 14 (6/8), Perkovic 9 (2/5, 1/5), Cinciarini 9 (2/2, 1/5), Antonelli (0/1), D’Ercole 4 (1/2). N.e.: Lottici, Belloni. All.: Caja. ARBITRI: Mattioli, Sardella, Barni. NOTE - T.l.: Bie 12/16, Cre 11/15. Rimb.: Bie 38 (Dragicevic 10), Cre 32 (Perkovic 9). Ass.: Bie 12 (Pullen 4), Cre 11 (Tabu 4). F. antisp.: Cinciarini (40-36). Progr.: 5’ 8-8, 15’ 21-26, 25’ 40-36, 35’ 65-53. Spett. 3703 per 45.839 euro. BIELLA - Vedere una partita in cui i tiri totali da 3 (55) quasi pareggiano quelli da due (59) non è il massimo delle aspirazioni per un tifoso, ma se la posta in palio può valere una fettina di salvezza alla fine chi vince festeggia, come l’Angelico, e chi perde recrimina su percentuali al tiro non proprio abituali per Biella. Il seppur poco nobile 13/35 dalla distanza messo in piedi dai ragazzi di Cancellieri risulta però decisivo, tanto da mettere in secondo piano il 7/20 lombardo che fino all’intervallo aveva comunque contribuito a tenere in partita la Vanoli dopo 2 quarti avari di canestri e buone idee (31-27). Il risultato ha preso forma al rientro in campo, con Soragna e Pullen che allungano sul 36-27, vantaggio che Biella sarà brava a gestire fino alla fine. Bene Dragicevic e Pullen. Cremona ha cercato di aggrapparsi a Milic in una serata in cui gli americani hanno combinato poco o nulla, soffrendo la difesa biellese che a tratti a fatto la differenza. Con meno di un minuto da giocare, attimi di paura per Daniele Cinciarini che colpito da un gomito di Jurak, con le braccia alzate per difendere, è ricaduto a terra battendo la nuca. Trasportato per accertamenti in ospedale, non dovrebbe comunque aver riportato conseguenze. Gabriele Pinna VENEZIA 87 PESARO 61 (22-20, 45-31; 73-49) UMANA VENEZIA: Clark 25 (5/8, 4/9), Young 10 (2/4, 2/3), Slay 8 (1/1, 2/3), Szewczyk 13 (5/6, 1/2), Bryan 5 (2/2); AllegrettI 3 (0/1, 1/1), Causin (0/1, 0/1), Meini 4 (1/3), Bowers 7 (1/4, 1/1), Rosselli 2 (1/2, 1/1), Magro 4 (2/6), Tomassini 6 (0/1, 1/2). All.: Mazzon. SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO: Hickman 5 (0/1, 1/4), Hackett 9 (2/3, 1/2), White 20 (4/9, 1/2), Jones 2 (0/2, 0/3), Lydeka 15 (5/6); Cavaliero 1 (0/5 da 3), Cusin 6 (2/2), Flamini, Alibegovic 3 (0/2, 1/2), N.e.: Tortù e Urbutis. All.: Dalmonte. ARBITRI: Sabetta, Taurino e Terreni. NOTE _ T.l.: Ve 11/19, Ps 23/34; rimb.: Ve 40 (Magro 10), Ps 24 (Cusin, Lydeka, Jones 4); ass.: Ve 16 (Youg, Bowers 4), Ps 15 (Hackett, Jones 4) Ant: Szewczyk 4'39" (11-9), tec. Jones 15'18" (31-22). Spet.: 4000 circa. VILLORBA (Tv) Non c'era stata partita a Torino, non c'è partita al PalaVerde. Le parti si invertono, non è più la Final Eight stravinta e Pesaro se ne accorge subito. Senza Fantoni, nell’Umana spunta Magro (4 punti, ma 10 rimbalzi): cambiano i fattori, ma le vittorie continuano ad arrivare. Pesarp è annichilita, Dalmonte si inchina alla serata dell’Umana. «Complimenti alla Reyer — dice — per la grandissima intensità. Ha avuto grande qualità anche nelle percentuali al tiro: il 52% da tre è inequivocabile. Non siamo stati tranquilli e sereni. All'inizio del terzo quarto, per demerito nostro, abbiamo poi subìto i tiri dal perimetro che ci hanno distrutto». La partita dura un tempo (22-20), poi sale in cattedra Clark e innesca la fucileria granata (12/23), il secondo quarto apre voragini nella Scavolini (42-26), l'Umana chiude la sfida nel terzo quarto quando infila 7 triple e vola a +24 (71-47). «La squadra ha risposto alla grande — dichiara Mazzon, coach della Reyer _— stiamo crescendo tecnicamente. Non c'era nessuna rivincita per la gara di Coppa Italia. Questo è il nostro spirito, abbiamo finito con 5 italiani in campo. Complimenti a Magro». Per l'Umana si aprono adesso scenari più ambiziosi. Michele Contessa LEGADUE 7A DI RITORNO: PISTOIA CADE, SCAFATI SOLA IN VETTA GRAZIE AL SUCCESSO SU REGGIO EMILIA (CHE HA PERÒ 2 GARE IN MENO) SCAFATI 77 VEROLI 74 BRINDISI 77 PISTOIA 109 BARCELLONA 96 FORLÌ 75 REGGIO EMILIA 61 OSTUNI 62 SANT’ANTIMO 67 JESI 115 VERONA 98 PIACENZA 80 (24-18, 44-38; 66-46) GIVOVA SCAFATI: Levin 1 (0/1, 0/2), Marigney 15 (5/9, 1/7), Casini 17 (1/2, 3/8), Radulovic 13 (1/1, 3/5), Thomas 8 (3/8); Sorrentino 9 (3/5, 1/2), Gueye 8 (1/2, 2/5), Rosignoli 6 (3/3). N.e. Guadagnola, Matrone, Maisano, Irlando. All. Griccioli TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Robinson 7 (0/3, 0/3), Taylor 18 (6/10, 2/4), Slanina 10 (1/2, 2/4), Filloy 2 (1/4, 0/1), Chiacig 10 (4/8); Ruini 2, Cervi 2 (1/1), Antonutti 6 (3/5, 0/2), Frassineti 4 (2/6, 0/1), N.e. Viglianisi, Pini, Germani. All. Menetti. ARBITRI: Calbucci, Di Francesco, Di Toro. NOTE - T.l.: Sca 13/17 Reg: 13/14. Rimb.: Sca 34 (Thomas 16), Reg 33 (Chiacig 8). Ass.: Sca 17 (Marigney 5), Reg 9 (2 con 3). Usc. 5 f.: Taylor (35'21'', 73-50). Progr.: 5' 10-11, 15' 35-29, 25' 54-40, 35' 73-48. Spett. 3000 circa. (m.d.c.) (20-16, 37-31; 51-45) PRIMA VEROLI: Giovacchini 6 (1/2, 1/2), Jackson 13 (2/3, 2/4), Elder 17 (5/7, 2/6), Brkic 11 (2/4, 2/3), Lee 16 (6/8); Tommasini 2 (1/4), Rullo (0/2 da 3), Cortese 3, Ammannato (0/3), Gatto 3 (0/2, 1/2), Colussi 3 (1/1, 0/2), n.e. Tullio. All. Gentile. DOMOTECNICA OSTUNI: Klobucar 14 (0/1, 3/5), Johnson 9 (4/5, 0/1), Jurevicius 9 (3/3, 1/4), Diliegro 5 (2/4), Rinaldi 12 (5/8, 0/1), Basei 4 (2/2), Carenza 6 (3/7), Rossetti 2 (0/1, 0/1), Berti 1. N.e.: Sirakov, Margio. All. Marcelletti. ARBITRI: Ursi, Ciaglia e Conti. NOTE – T.l. Ver 14/22, Ost 12/20; Rim.: Ver 28 (Lee 8), Ost 22 (Jurevicius 4); ass.: Ver 17 (Jackson 7); Ost 8 (Rossetti e Johnson 2); progr.: 5' 16-13, 15' 27-22, 25' 42-34, 35' 60-54. Spet. 1312. (Al.Bi.) (25-18, 40-35; 57-53) ENEL BRINDISI: Renfroe 4 (2/2, 0/4), Hunter 18 (4/6, 2/6), Formenti 10 (2/4, 1/2), Callahan 18 (2/4, 4/6), Borovnjak 14 (6/7); Maestrello 2 (0/3 da 3), Wojciechowski 3 (1/2), Zerini (0/1, 0/2), Giuri 8 (1/2, 2/3). N.e.: Vorzillo, Preite. All Bucchi. SANT’ANTIMO: Campbell 15 (3/3, 1/4), Bell 12 (1/5, 1/4), Moraschini 2 (1/4, 0/3), Cittadini 25 (11/12), Kommatos 4 (0/1, 1/6); Cantone 5 (1/1, 1/1), Eliantonio 2 (0/2 da 3), Rossi 2 (0/1). N.e.: Petrazzuoli, Pranzo. All. Di Carlo. ARBITRI: Mazzari, Ciano, Migotto. NOTE - T.l.: Enel 14/19, SA 21/26; rimb.: Enel 36 (Callahan 9), SA 24 (Kommatos 10); Ass.: Enel 11 (Formenti, Hunter, Callahan, Giuri 2), SA 6 (Campbell). Spet.: 3500. (f.d.s.) d2ts (33-29, 54-49; 76-73, 92-92; 96-96) TESI PISTOIA: Jones 21 (6/9, 0/1), Toppo 16 (7/10), Hardy 20 (2/8, 4/13), Gurini 17 (2/3, 3/9), Tavernari 14 (5/8, 1/5); Galanda 12 (3/3, 2/4), Saccaggi 9 (2/3, 1/4), Evotti (0/1 da 3). All.: Moretti. FILENI JESI: Maggioli 29 (11/14, 1/2), Hoover 14 (0/1, 4/8), Migliori 16 (2/4, 2/5), Brooks 27 (10/11, 2/7), McConnell 20 (3/9, 2/4); Valentini 6 (0/1, 2/3), Santiangeli 3 (0/1, 1/1). All.: Cioppi. ARBITRI: Pascotto, Perretti, Gagliardi. NOTE - T.l.: Pis 22/29, Jes 21/26. Rimb.: Pis 44 (Jones 19), Jes 34 (Brooks 11). Ass.: Pis 17 (Jones 5), Jes 20 ( Hoover, Brooks 5). Progr.: 5’ 17-10, 15’ 42-41, 25’ 65-60, 35’ 80-80. Usc. 5f.: Maggioli 42’11” (76-76), Galanda 37’24” (85-85), Jones 43’04” (96-94), Hardy 46’44” (100-99). Spett. 3000. (e.c.) d.t.s (20-15, 38-37; 58-57, 84-84) SIGMA BARCELLONA: Lukauskis 21 (1/3,5/7), Green 9 (1/9, 0/3), Hicks 10 (3/6, 1/4), Da Ros 9 (1/5,2/3), Martin 19 (5/9,1/1); Bucci 16 (4/8, 2/4), Mocavero 8 (3/6), Piazza 2 (0/1), Bonessio 2 (1/1, 0/1). All. Pancotto. TEZENIS VERONA: West 10 (2/5, 0/1), Waleskowski 18 (5/7, 1/1), Porta 25 (4/8, 3/5), Boscagin 13 (4/6, 1/3), Renzi 9 (3/7, 1/1); DiGiuliomaria 17 (5/6, 2/2), McGrat 2 (0/2 da tre), Banti 2 (1/4), Mariani 2. All.:Martelossi. ARBITRI: Caroti, Paronelli, Ranaudo. NOTE - T.l. Bar 25/29, Ver 26/34. Rimb.: Bar.29 (Lukauskis 6),Ver 33 (Waleskowski 8). Ass.: Bar 14 (Green 8),Ver 11 (Porta 5). Usc. 5 f.: Hicks, Martin. Coach Pancotto ha rassegnato le dimissioni. Il presidente Bonina medita provvedimenti anche per la squadra (m.i.) (20-12, 34-34; 58-50) MARCOPOLOSHOP.IT FORLÌ: Freeman 20 (5/12, 2/6), Huff 16 (5/10, 2/7), Natali 4 (2/3, 0/1), Nardi 11 (3/6, 1/4), Coleman 9 (4/6), Borsato 8 (1/1, 2/5), Poletti 2 (1/3), Basile, Campani 5 (1/2 da 3). N.e.: Bianchi. All.: Vucinic. MORPHO PIACENZA: Passera 13 (5/8, 0/1), Harrison 29 (5/10, 5/7), Voskuil 7 (0/2, 1/6), Anderson 17 (7/14, 0/1), Amoroso 2 (1/1); Casella 2 (1/1, 0/1), Infante 8 (1/2, 2/3), Perego, Simoncelli 2 (1/3, 0/2). N.e.: De Nicolao, Della Valle, Varrone. All.: Corbani. ARBITRI: Masi, Baldini e Morelli. NOTE - T.l.: For 9/10, Pia 14/20. Rimb.: For 42 (Huff 10), Pia 34 (Anderson 13). Ass.: For 14 (Nardi 8), Pia 10 (Harrison 4). Progr.: 5’ 8-4, 10’ 26-25, 25’ 47-48, 35’ 67-62. Usc. 5f.: Natali 39’35" (72-74). Spett. 2500. (e.p.) CLASSIFICA SQUADRE SCAFATI REGGIO EMILIA BRINDISI PISTOIA BARCELLONA BRESCIA JESI PIACENZA VERONA OSTUNI BOLOGNA VEROLI IMOLA FORLÌ SANT’ANTIMO PT 30 28 28 28 22 22 20 20 18 18 16 16 14 12 12 G 21 19 21 21 20 21 20 20 21 21 20 20 20 19 20 V 15 14 14 14 11 11 10 10 9 9 8 8 7 6 6 P 6 5 7 7 9 10 10 10 12 12 12 12 13 13 14 Venerdì: Bologna-Brescia 76-72. Ha riposato: Imola. Sabato e domenica a Bari Final 4 con Scafati-Jesi e Verona-Brindisi. Prossimo turno (11/3): Reggio Emilia-Brindisi; Ostuni-Barcellona; Imola-Veroli (9/3); Verona-Scafati; Piacenza-Pistoia; Sant’Antimo-Forlì; Jesi-Bologna (ore 12). Riposa: Brescia. Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 38 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 PALLAVOLO A-1 UOMINI 20a GIORNATA Modena: brividi e contestazioni Macerata sorride L’emozione per il ritorno di Sintini, il pubblico attacca i gialloblù che cedono alla Lube 1 2 3 1 Simone Parodi, 25 anni, a mura contro Angel Dennis, 34 anni 2 Matteo Martino stringe la mano a Jack Sintini, festeggiato in campo prima della partita 3 Lo striscione dei tifosi modenesi contro la squadra TARANTINI Striscioni Non c’è tempo di sof- DAL NOSTRO INVIATO GIAN LUCA PASINI MODENA Pomeriggio dalle emozioni forti al Pala Panini. I (tanti) che hanno preferito marinare la giornata di sole primaverile non scorderanno questa giornata. Che inizia con un grande applauso per Jack Sintini, tornato a «calpestare» un palasport di pallavolo dopo una lunga battaglia contro il cancro. L’abbraccio degli ex compagni e del palazzo modenese è lungo e affettuoso. Sincero. Si comincia bene. fiarsi il naso dall’emozione che la curva gialloblù espone il primo di una serie di striscioni che contestano duramente la squadra di Daniele Bagnoli. Si comincia con un eloquente «Un set senza tifare per una squadra che non ha voglia di lottare». Macerata – che lascia Stankovic e Savani in panchina – incrina ulteriormente le convinzioni emiliane. Battuta e muro affossano i gialloblù davanti alla curva scioperante. Quando riprendono a suonare i tamburi di casa si risveglia anche la squadra, trascina- Lungo e toccante applauso per Jack, ex azzurro, che da mesi lotta con il cancro Gran rimonta nel 2˚ dei marchigiani che fanno turnover pensando alla Champions ta soprattutto da Dennis e Anderson. Macerata soffre e si stacca (18-12), ma l’arbitro colpisce gli emiliani come un cartellino giallo per una protesta della panchina (dalla tribuna sembrato eccessivo). E in quel momento la frazione gira completamente, Giuliani ha appena inserito Monopoli e Van Walle (per Travica e Omrcen). La tensione, il cartellino, le battute di Macerata: la Lube inizia un’incredibile rimonta e quando Omrcen (rientrato in campo) va in battuta chiude lo svantaggio, mette la freccia e mette il sigillo anche sul secondo set. Pensando alla Coppa C’è un altro parziale (con un copione ancora diverso, ma stesso epilogo) gara equilibrata fino al 22-22 poi una battuta di Macerata scardina tutto. Per la Lube tanti sorrisi (con turnover) e una vittoria che rinsalda il secondo posto in classifica (in attesa del recupero di Cuneo) e manda la squadra a ragionare sul prossimo decisivo impegno, giovedì con Trento, nella partita che vale le finali di Champions League. «Non era una gara facile – dirà poi Simone Parodi, ormai fregiato con una barba da eroe greco -, ma ne siamo usciti bene. Anche pensando alla Coppa, ci siamo allenati di più con il pallone da Europa e ci ha portato bene». Di segno completamente opposto l’umore di Bagnoli fra l’arrabbiato e il preoccupato: la piazza da lui non si accontenta di questo piazzamento. A Modena non puoi essere uno del mazzo per troppo tempo e adesso la tribuna reclama successi e una reazione. «Penso che si sia visto come Dennis sia una pedina importante di questo gruppo. Per quanto incredibile può fare ancora di più (ieri 61% in attacco su 33 palloni, 22 punti con un ace e un muro, ndr). Ma deve essere al massimo anche fisicamente. Inutile elencare i problemi che abbiamo avuto quest’anno, a iniziare dalla mancanza di un centrale. Noi dobbiamo continuare a lavorare…». Anche se con il silenzio assordante del primo set non sarà facile. © RIPRODUZIONE RISERVATA Risultati CUNEO-SAN GIUSTINO RAVENNA-TRENTO MODENA-MACERATA LATINA-ROMA BELLUNO-MONZA (sabato) VERONA-PIACENZA VIBO-PADOVA 3-1 0-3 0-3 3-1 3-1 1-3 3-1 Classifica SQUADRE PT TRENTO 53 MACERATA 43 CUNEO 42 MODENA 35 BELLUNO 35 MONZA 34 PIACENZA 29 LATINA 26 VIBO 25 VERONA 25 ROMA 24 SAN GIUSTINO 19 PADOVA 18 RAVENNA 9 G V P 20 20 19 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 19 18 15 14 13 11 12 9 9 9 8 8 6 5 2 2 5 5 7 9 8 11 11 11 12 12 14 15 17 SV SP 57 51 52 43 45 42 37 38 34 34 34 32 27 18 14 27 30 33 34 36 41 44 43 46 44 52 48 52 Prossimo turno domenica 4 marzo, ore 18 BELLUNO-CUNEO PIACENZA-MONZA PADOVA-RAVENNA SAN GIUSTINO-MODENA sabato TRENTO-VIBO VALENTIA MACERATA-LATINA ROMA-VERONA 82% 0 3 (23-25, 23-25, 23-25) CASA MODENA: Martino 8, Piscopo 3, Dennis 22, Anderson 12, Sala 4, Esko 3; Manià (L), Kooy, Bellei, Yosifov. N.e. Carletti, Catellani (L), Casòli. All. Bagnoli. LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Omrcen 13, Kovar 13, Podrascanin 9, Travica 2, Parodi 9, Pajenk 7; Exiga (L), Monopoli, Van Walle 1, Lampariello. N.e. Savani, Stankovic, All. Giuliani. ARBITRI: Cesare e Caltabiano. NOTE - Spettatori 4153. Incasso 33.872 euro. Durata set: 31’, 30’, 27’; totale 88’. Casa Modena: battute sbagliate 15, vincenti 7, muri 3, 2ª linea 9, errori 21; Lube Banca Marche: battute sbagliate 13, vincenti 7, muri 9, 2ª linea 11, errori. 17. Cartellino giallo alla panchina di Modena nel secondo set (18-12). Trofeo Gazzetta: 6 Dennis, 5 Omrcen, 4 Kovar, 3 Parodi 2, Travica, 1 Podrascanin. LE ALTRE GARE TRENTO SENZA PROBLEMI A RAVENNA, DERBY A LATINA; PER ROMA TERZO K.O. DI FILA RAVENNA TRENTO 0 3 CUNEO SAN GIUSTINO 3 1 VERONA PIACENZA 1 3 LATINA ROMA 3 1 VIBO PADOVA Super Busto la stagione regolare è già vinta BUSTO-NOVARA 3 1 (22-25, 15-25, 20-25) (23-25, 25-22, 25-23, 25-18) (15-25, 25-23, 23-25, 17-25) (25-21, 25-22, 26-28, 27-25) (20-25, 27-25, 25-23, 27-25) CMC RAVENNA: Brunner 5, Moro 15, Verhanneman 9, Mengozzi 11, Corvetta, Sirri 5; Tabanelli (L), Gruszka, Plesko. N.e. Leonardi, Bendandi, Roberts, Gallosti. All. Babini. BRE LANNUTTI CUNEO: Mastrangelo 10, Grbic 2, Wijsmans 17, Fortunato 7, Vissotto 23, Ngapeth 18; Henno (L), Caceres, Pieri (L). N.e. G.Patriarca, Baranowicz, Rossi, Vesely. All. Placì. MARMI LANZA VERONA: Gasparini 17, Kromm 20, Zingel 7, Meoni 1, Popp 7, S.Patriarca 3; Smerilli (L), Kosmina, Ter Horst 3, Calderan, Postiglioni. N.e. Mazzi. All. B. Bagnoli. ANDREOLI LATINA: Gitto 9, Sottile 3, Rivera 14, Cester 10, Jarosz 22, Fragkos 17; De Pandis (L), Troy, Galabinov. N.e. Guemart, Diachkov, Tailli (L). All. Prandi. ITAS DIATEC TRENTINO: Lanza 7, Birarelli 7, Stokr 13, Kaziyski 11, Djuric 9, Zygadlo 2; Bari (L), Sokolov 9, Juantorena 2, Della Lunga. N.e. Rafael, Colaci, Burgsthaler. All. Stoytchev. ENERGY RESOURCES SAN GIUSTINO: Cozzi 2, McKibbin 1, Rauwerdink 11, Creus 12, Patak 17, Urnaut 12; Giovi (L), Finazzi 4. Sammelvuo 1. N. e. Bartoletti, Petkovic, Tholse, Lo Bianco. All. Held. COPRA ELIOR PIACENZA: Zlatanov 22, Holt 6, Zhekov 3, Papi 20, Tencati 6, V.Nikolov 20; Marra (L), Kampa. N.e. De Oliveira, Manetta. All. Monti. M. ROMA: Boninfante 2, Zaytsev 23, Bjelica 7, Sabbi 19, Cisolla 2, Lebl 6; Paparoni (L), Paolucci, Maruotti 10, Bencz 2. N. e. Passier, Puliti, Corsano (L). All. Giani. TONNO CALLIPO VIBO: Cernic 11, Nikolov 12, Klapwijk 24, Diaz 18, Rak 9, Coscione 1; Fanuli (L), Falasca 1, Grassano, Barone. N.e. Serafini, Banderò, Mignolo. All. Blengini ARBITRI: Sampaolo e Pol. ARBITRI: Rapisarda e Saltalippi ARBITRI: Bartolini e Cappello. ARBITRI: Boris e Puecher. NOTE - Spettatori 3000. Durata set: 25’, 20’, 24; tot. 69’. Cmc: b.s. 7, v. 5, m. 4, s.l. 4, e 8. Itas: b.s.15, v. 4, m. 16, s.l. 9, e. 5. Trofeo Gazzetta: 6 Stokr, 5 Kaziyski, 4 Moro, 3 Djuric, 2 Sokolov, 1 Verhanneman. NOTE - Spettatori 2973, incasso 12.722. Durata set: 28’, 27’, 30’, 24’; tot. 109’. Bre: b.s. 18, v. 4, m. 15, s.l. 8, e. 28. Energy R.: b.s. 13, v. 5, m. 6, s.l. 12, e. 21. Trofeo Gazzetta: 6 Ngapeth, 5 Grbic, 4 Wijsmans, 3 Patak, 2 Henno, 1 Vissotto. NOTE - Spettatori 2300. Durata set: 23’, 31’, 29’, 24’; tot. 107 ’; Marmi Lanza: b.s. 14, v. 4, m. 7, s.l. 18, e. 29. Copra Elior: b.s. 12, v. 10, m.11, s.l. 21, e. 20. Trofeo Gazzetta: 6 Papi, 5 Kromm, 4 Zlatanov, 3 Nikolov, 2 Gasparini, 1 Zingel. NOTE - Spettatori 1076, incasso 6473. Durata set: 23’, 28’, 34’, 51’; tot. 136’. Andreoli: b.s. 16, v. 7, m. 9, s.l. 8, e. 25. Roma: b. s. 19, v. 8, m. 7, s. l. 11, e. 28. Trofeo Gazzetta: 6 Fragkos, 5 Zaytsev, 4 Jarosz, 3 Gitto, 2 Rivera, 1 Maruotti. RAVENNA Un Pala De Andrè ancora pieno come un uovo vede come previsto giocare due sport diversi i campioni di tutto di Trento ed una Cmc che abita dalla parte opposta della classifica. Ravenna regge il confronto solo nel primo set e nella fase centrale del terzo, ma non demerita affatto e non va mai del tutto a fondo. A sandwich tra le due gare di Coppa Stoytchev sceglie il turn-over e lascia a riposo Rafael, Juantorena e Brinkman, ma i rischi sono comunque ridotti al minimo sindacale perché Stokr prima e Kasziyski poi fanno la differenza, mentre dall’altra parte della rete si difendono il solito Moro, che ha sfondato il muro dei 3.000 punti tra A1 e A2, ed a tratti Verhanneman, martello belga di proprietà proprio di Trento. Sandro Camerani CUNEO Cuneo torna dopo 18 giorni di assenza di ritmo gara e ottiene tre punti preziosi senza brillare, buoni per restare in scia a Macerata. San Giustino ci crede per almeno metà partita e va sull’1-0. Held sceglie McKibbin al palleggio e sostituisce Cozzi con Finazzi da metà del secondo. La Bre dà la sensazione di dover ancora riprendere la sua vera corsa, magari smaltendo un po’ di carico di pesi. Però i colpi d’esperienza di Wijsmans e di un divertente Ngapeth (mvp anche per le spettacolari coperture), i recuperi di Henno, i muri di Fortunato (4), il ritorno di super Grbic e la battuta portano i 3 punti. San Giustino combatte, Cuneo ha «il mestiere». Patak ha il 50%, Vissotto alterna giocate efficaci ed errori gratuiti, ma ha 23 punti e il 56%. Gianni Scarpace VERONA Samuele Papi è in gran spolvero e guida con perizia Piacenza.Dall’altra parte della rete, il suo «gemello» Meoni è acciaccato. Risente di problemi alla schiena e non gioca l’ultimo set. La Marmi Lanza ne risente. La squadra di Bagnoli perde l’occasione di andare sul 2-1, poi cede nel quarto. Papi chiude col 58% su 21 palloni e bene fanno anche Zlatanov e Nikolov. Verona ha un Kromm e un Gasparini in buona serata. Specialmente il tedesco è efficace in attacco. Nel primo parziale Papi chiude con l’83% e Piacenza domina. Nel secondo il match si fa avvincente: chiudono Popp e Kromm. Nel terzo Piacenza risale dall’8-5 e vince con un ace del suo capitano. Piacenza è decisa, parte forte nell’ultimo set, impone il ritmo, Zlatanov mette giù, Papi difende: non c’è più storia. Renzo Puliero LATINA La vittoria nel derby vale per l’Andreoli il sorpasso in classifica ai danni della Roma, che infila la terza sconfitta consecutiva, mostrando più di qualche limite tecnico e caratteriale. Nei primi due set è un assolo di Latina. Roma si regge soltanto su Zaytsev, infallibile nel primo e nel terzo parziale (con l’89% e l’80% in attacco), ma a tratti sfiancato. Il terzo set è all’insegna dell’equilibrio, spezzato da qualche errore dell’Andreoli e dalla girandola di cambi di Giani, con un ottimo Maruotti. Nel quarto set un temporale manda in tilt l’illuminazione del Palabianchini e, dopo lo stop di un quarto d’ora, due ace di Rivera procurano il momentaneo black out di Roma, che reagisce ai vantaggi lanciata da un ace di Bjelica, senza però riuscire a frenare la corsa dell’Andreoli. Antonia Liguori FIDIA PADOVA: Gonzalez 4, Schwarz 6, Semenzato 7, Simeonov 20, De Marchi 18, Suljagic 7; Garghella (L), Rosso 6, Tiberti, Koshikawa. N.e. Cricca, Giannotti, Zingaro. All. Montagnani. ARBITRI: Ippoliti e Pessolano NOTE - Spettatori 1900, incasso 3200. Durata set: 27', 32', 30',33'; tot. 122'. Callipo: b.s. 16, v. 9, m. 12, s.l. 13, e. 30. Fidia: b.s. 13, v. 2, m. 15, s.l. 12, e. 30. Trofeo gazzetta: 6 N. Nikolov, 5 Coscione, 4 Simeonov, 3 Diaz, 2 De Marchi, 1 Rak VIBO VALENTIA Padova prima si illude e poi crolla. Al Palavalentia la vendetta degli ex non riesce. Simeonov e compagni ci vanno vicini, ma il ritorno dell’opposto italo-bulgaro in Calabria è amaro. La Callipo si impone in rimonta. La svolta sul 24-20 del 2˚parziale: la Fidia, già avanti di un set, ha in mano quattro palle-set. I calabresi però non ci stanno risalgono con Klapwijk al servizio (3 ace, come Diaz) fino al 24-24, effettuano il sorpasso e chiudono 27-25. E qui che scocca la scintilla e che si accende la lampadina dei giallorossi. Stesso epilogo nel 4˚ set dove Vibo evita tre volte il tie-break e alla seconda palla-match chiude con Nikolov decisivo (6 muri). Padova si mangia le mani e Vibo torna a far festa per un successo che vale la salvezza. Mimmo Famularo | 3-0 (25-23, 25-13, 25-21) YAMAMAY BUSTO A.: Marcon 3, Bauer 10, Lloyd 1, Havelkova 12, Dall’Ora 2, Havlickova 11; Leonardi (L). Lotti, Meijners, Pisani 1, Caracuta. N.e. Bisconti. All. Parisi. ASYSTEL NOVARA: Frigo 9, Camera 1, Barcellini 6, Folie 7, Barun 7, Horvath 8; Sansonna (L), Zardo, Celjkovic. All. Caprara. ARBITRI: Ravallese e Tanasi. NOTE - Spettatori: 4906, incasso 14.157. Durata set: 27’, 21’, 20’; tot 68’. Yamamay: b.s. 7, v. 3, m. 4, s.l. 2, e. 7. Asystel: b.s. 10, v. 0, m. 12, 2a l. 1, er. 11. Trofeo Gazzetta: 6 Havlickova, 5 Bauer, 4 Havelkova, 3 Leonardi, 2 Frigo, 1 Folie. BUSTO ARSIZIO (m.b.l.) In un PalaYamamay tutto esaurito per il derby del Ticino (500 i tifosi – fonte Protezione Civile – costretti a fare dietrofront), Busto continua la propria marcia trionfale in campionato, piegando un Asystel priva dell’ex Viganò e di Bechis. Con questo successo la Yamamay conquista — con tre turni d’anticipo — la certezza del primato in graduatoria. PAVIA-PESARO L’attacco di Parodi Simone Parodi ha messo giù 9 attacchi su 11, per l’82%, sua miglior percentuale in A-1 MODENA MACERATA A-1 DONNE 19a GIORNATA | 3-1 (25-23, 25-17, 22-25, 25-23) RISO SCOTTI PAVIA: Bramborova 19, Koeva 13, Balboni 5, Gennari 11, Petkova 10, Jaline 17; Barbieri (L), Lamb. N.e. Degradi, Vicinanza, Fiori, All. Lotta SCAVOLINI PESARO: Ferretti 2, Brinker 9, Manzano 11, Ortolani 10, Klineman 18, Okuniewska; De Gennaro (L), Saccomani 1, Musti De Gennaro14, Cardani, Agostinetto, N.e. Ampudia, All.Pedullà. ARBITRI: Zavater e Genna. NOTE - Spettatori 400. Durata set 26’, 25’, 27’, 30’: tot. 108'. Riso Scotti: b.s. 10, v. 11; m. 13; s.l. 13, e. 21. Scavolini: b.s. 8, v. 5; m. 11; s.l. 10; e. 20. Trofeo Gazzetta: 6 Bramborova, 5 Jaline, 4 Gennari, 3 Klineman, 2 Koeva, 1 Manzano. PAVIA (e.v.) Impresa di Pavia che centra la sua prima vittoria stagionale contro la Scavolini Pesaro e riapre la lotta salvezza salendo ora a quota 4 e a soli due punti da Chieri che sarà al Palaravizza per lo scontro diretto decisivo il prossimo 7 marzo . Bramborova e Jaline grandi trascinatrici. PARMA-MODENA | 0-3 (23-25, 12-25, 16-25) CARIPARMA PARMA: Bacchi 4, Kovalenko 2, Dalia 1, Grothues 11, Conti 7, Campanari 3; Poma (L), Brusegan 1, Gibertini (L), Roani, Galeotti. N.e. Maricic. All. Radogna LIU-JO MODENA: Barazza 10, Aguero 16, Harmotto 13, Barbosa 8, Rinieri 15, Ognjenovic 1; Croce (L), Valeriano. N.e. Paggi, Ciabattoni, Partenio, Mari. All. Cuccarini ARBITRI: Balboni e Braico NOTE - Spettatori 1000. Durata set: 25’ , 21’ , 22’; tot: 68’ . Cariparma: b.s. 4, v. 0, m. 4, s.l. 2, e. 12. Liu-Jo: b.s. 11, v. 5, m. 11, s.l. 5, e. 22. Trofeo Gazzetta: 6 Harmotto, 5 Ognjenovic, 4 Rinieri, 3 Aguero, 2 Grothues, 1 Barazza. PARMA (ma.p.) Il derby dice Modena. Che passa agevolmente al Palaraschi in uno scontro diretto per un posto nei playoff. Il Cariparma c’è solo nel primo set, poi è monologo Liu-Jo, trascinata da Harmotto e Ognjenovic. PIACENZA–CHIERI | 3-0 (25-19, 25-18, 25-23) REBECCHI PIACENZA: Leggeri 10, Turlea 11, Lehtonen 17, Nicolini 9, Dall’Igna 3, Pachale 11; Davis (L), Mazzocchi, Kajalina. N.e. Richards, Malvestito, Callegaro. All. Marchesi CHIERI: Sorokaite 12, Pavlovic 9, Hippe 4, Arimattei 6, Corvese 7, Weiss 2; Borri (L), Borgogno, Zauri, Grazietti, Zetova 5. N.e. Vietti All. Beltrami. ARBITRI: Zucca e Prati NOTE - Spettatori 1200, incasso 2800. Durata set: 24’, 24’, 32’; tot. 80’. Rebecchi: b.s. 7, v. 0, m. 8, s.l. 7, e. 12. Chieri: b.s. 4, v. 2, m. 4, s.l. 4, e. 14. Trofeo Gazzetta: 6 Lehtonen, 5 Leggeri, 4 Pachale, 3 Sorokaite, 2 Dall’Igna, 1 Davis PIACENZA (m.mar) Trascinata dalla coppia Lehtonen-Leggeri, scatenata in attacco, Piacenza conquista un successo importante in chiave play off. Riposava: Villa Cortese CLASSIFICA Busto 50; Villa Cortese 39; Urbino 31; Bergamo 30; Novara 26; Piacenza, Pesaro 25; Modena 23; Parma 20; Chieri 6; Pavia 4. LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 39 ATLETICA ASSOLUTI IN SALA AD ANCONA DAL NOSTRO INVIATO GENNARO BOZZA ANCONA Non ce la fa Simona La Mantia, generosa e sfortunata, a conquistare un posto per i Mondiali indoor di Istanbul, le mancano solo 5 cm per il minimo di 14.10. Ci riescono altri tre, invece, a prendere il pass nell’ultima occasione utile, gli Assoluti: Silvano Chesani nell’alto, con un notevole 2.31, il sorprendente Lorenzo Valentini nei 400, che scende sotto i 47"00 e Silvia Weissteiner nei 3000, grazie a una solitaria cavalcata che le fa superare il limite (9’02"00) per 65/100. Qualificati per la Turchia, quindi, sono 16 azzurri. Salti sfortunati Simona La Mantia, prima della gara, aveva detto che l’avrebbe finita zoppicando, per via dei dolori ai tendini. Invece, la triplista siciliana è così dura e stoica da ribaltare la previsione: in finale è una continua progressione, fino al 14.05 conclusivo, sua miglior prova stagionale. E resta un piccolo rammarico per quel che si vede la mattina in qualificazione: lascia almeno 30 cm allo stacco e fa 13.81, insomma, siamo lì con la misura per i Mondiali. «E tutte le rincorse sono state diverse — spiega — a seconda di quanto i tendini riuscivano a spingere. Ero così tesa e concentrata che ho dimenticato il dolore. Ma ora decideremo cosa fare per curarmi. Voglio presentarmi al massimo all’aperto». Chesani altissimo Fa 2.31: vale Londra Il 23enne poliziotto sfiora il 2.33 del record italiano Mondiali indoor: Valentini e Weissteiner sì, La Mantia no clic IL CASO CARAVELLI SISTEMA ELETTRONICO DELLE FALSE K.O. Silvano Chesani, 23 anni, ieri ad Ancona: meglio, nella storia italiana dell’alto, hanno fatto solo Benvenuti (2.33), Toso e, in sala Talotti (2.32) COLOMBO Salti giusti Silvano Chesani, 23 anni, nell’alto vola a 2.29, vince la gara e ottiene il minimo per Istanbul. Poi supera al primo tentativo i 2.31, minimo anche per Londra, infine sfiora i 2.33 (secondo salto a un soffio dal record), misura indoor mai raggiunta da un italiano e primato all’aperto stabilito da Benvenuti nel luglio 1989, quando Chesani aveva un anno. «Decisiva è stata la spinta delle Fiamme Oro, che mi hanno portato a Modena sotto la guida di Giuliano Corradi. Prima credevo di essere solo un buon saltatore, niente di più, ora sono convinto di poter arrivare in alto coi grandi». Traguardi? «Il 2.33 è possibile, magari ai Mondiali. Poi devo confermare tutto all’aperto per meritare davvero l’Olimpiade». Sprint vincenti Una conferma e una sorpresa chiudono la questione Mondiali. La Weisstei- La Straneo insiste E’ primato: 1h07’46" La Incerti a 32" La 35enne piemontese stupisce ancora. Keniani da record. La Rosa 1h02’15" GIORGIO LO GIUDICE ROMA La Rosa ok In ambito maschile i © RIPRODUZIONE RISERVATA Infinito Dal Soglio: 25˚ titolo Cusma, doppietta 800-1500 Uomini. 60: 1. Tumi (Aeronautica) 6"64 (pr); 2. Collio 6"69; 3. Basciani 6"73; 4. Manenti 6"86. Sf: R. Donati 6"84. 400: 1. Valentini (Cariri) 46"88 (pr); 2. Juarez 47"17; 3. Haliti 48"10; 4. Moraglio 48"34 (b. 47"85). 800: 1. Benedetti (F. Gialle) 1’50"82; 2. Mouaouia 1’51"46 (pr); 3. Oberti 1’51"49. 3000: 1. Haidane (Fanfulla Lodigiana) 8’11"71; 2. Crespi 8’12"00; 3. Salami 8’12"11; 7. Cominotto 8’17"21 (pr). Alto: Chesani (F. Oro) 2.31 (pr); 2. Fassinotti 2.26; 3. Campioli 2.26; 4. Tamberi 2.18. Triplo: 1. Chiari (Riccardi) 16.85 (pr); 2. Schembri 16.71; 3. Magnini 16.08. Peso: 1. Dal Soglio (Carabinieri) 18.78; 2. Secci 18.48 (pr); 3. Di Maggio 18.24. 4x200: 1. F. Gialle (Marani, Basciani, Patano, Rosichini) 1’28"04; 2. Cariri 1’28"68; 3. Riccardi 1’28"83. Donne. 60: 1. Alloh (F. Azzurre) 7"39 (sf 7"36); 2. Paoletta 7"40; 3. Draisci 7"49 (sf 7"48); 4. Caravelli 7"50; 5. Hooper 7"51 (pr, sf 7"47). 400. I: 1. Spacca (Forestale) 53"00; 2. Milani 53"83; 3. Bonfanti 54"25. II: 3. Zappa 55"61 (pr). 800: 1. Cusma (Esercito) 2’04"97; 2. Monachino 2’08"03 (pr); 3. E. Artuso 2’08"21. 3000: 1. Weissteiner (Forestale) 9’01"35; 2. Martinelli 9’18"91 (pr); 3. Rinicella 9’23"23; 4. Inglese 9’24"40; 5. Dal Ri 9’24"79. Asta: 1. Giordano Bruno (Assindustria Pd) 4.30; 2. Benecchi 4.20; 3. Bruni 4.20; 4. Galli 4.00 (pr); 5. Bruzzese 4.00. Triplo: 1. La Mantia (F. Gialle) 14.05; 2. D’Elicio 13.35; 3. Pacchetti 13.02; 4. Moro 13.00 (pr). 4x200: 1. Forestale (Hooper, Spacca, Arcioni, Giovanetti) 1’36"40; 2. Esercito 1’38"85; 3. Camelot 1’40"65. Campionati Usa: Claye a 17.63 nel triplo (si.g.) E’ del 20enne Will Claye, bronzo iridato 2011 nel triplo, il miglior risultato dei campionati Usa di Albuquerque, terminati nella notte italiana. Grazie anche all’altura (1507 metri) è planato a 17.63 (mpm ’12) battendo l’oro di Daegu, Taylor (17.21). Nelle eliminatorie, veloci Gatlin (6"51 nei 60), Faulk (mpm ’12 nei 60 hs con 7"40) e la Madison (7"06 nei 60). Uomini. 60. Sf: I: De Rosier 6"55. II: Kimmons 6"53. Batt. I: Gatlin 6"51. 3000: Lagat 7’47"54. 60 hs. Sf. I: Craddock 7"54. II: Faulk 7"54. Batt. I: Osaghae 7"53. II: Faulk 7"40. Alto: Williams 2.29. Lungo: Eaton 8.06. Triplo: Claye 17.63 (17.25, 17.40, 17.44, 17.63, p p); Taylor 17.21. Donne. 60. Sf. I: Madison 7"06. II: Pierre 7"08. Batt. I: Madison 7"10. II: Brookins 7"13. III: Pierre 7"14. 400. Batt. I: Richards 51"33. Asta: Suhr 4.67; Saxer 4.62; Janson 4.62. Peso: Camerana 19.56; Carter 19.27. Campionati tedeschi: Otto vola a 5.92 con l’asta (si.g.) A Karlsruhe (Ger). Uomini. Alto: Spank 2.32. Asta: Otto 5.92; Mohr 5.87; Holzdeppe 5.82. Lungo: Bayer 8.12. Peso: Storl 21.40. Donne. 60: Sailer 7"15. 200: Tschirch (j) 23"21. 400: Cremer 52"45. 60 hs: Roedeler 7"96; Nytra 7"98. Alto: Friedrich 1.91. A Spala (Pol). Uomini. Peso: Majewski 21.05. Ad Aubiere (Fra). Uomini. 60: Lemaitre 6"59. Asta: Lavillenie 5.72. BLAKE OK (si.g.) Nelle Gibson Relays di Kingston, assente Usain Bolt, tre vittorie in staffetta per Yohan Blake coi Racers Lions: batteria (39"13) e finale (38"48) della 4x100, 3’05"95 della 4x400 con parziale di 45"3. L’Mvp di Asafa Powell (assente), 3˚ in 38"76 nella 4x100 nonostante Carter e Frater. Taccuino LA 38ª ROMA-OSTIA MEZZA TRICOLORE Maratonina record, la 38ª Roma-Ostia che ha assegnato anche i titoli italiani della specialità. Sia Limo sia la Kiplagat hanno ottenuto il primato della corsa, lui scendendo sotto l’ora (59’32”), lei arrivando a 1h06’38” e trascinando all’impresa Valeria Straneo, quarta in 1h07’46", ovviamente campionessa d’Italia, con un progresso personale di circa 2’. Si tratta della miglior prestazione italiana (prec. Nadia Ejjafini, 1h08’27") e non di record, perché per i record la Iaaf richiede che partenza e arrivo siano distanziate meno del 50% del totale del percorso. Brava anche la Incerti, scesa a 1h08’18”, personale di quasi 1’. Al 10˚ km Straneo e Incerti erano transitate appaiate in 32’04", poi la piemontese ha staccato la rivale al 15˚ km. Ora diventa ancor più difficile scegliere le tre azzurre per la maratona di Londra, per la quale sono in corsa anche Console e Ejjafini. ner è ammirevole per lo sprint solitario e prolungato sui 3000. Lorenzo Valentini, sui 400, continua a stupire. Vincitore un anno fa, non era ancora andato in Nazionale maggiore. Racconta: «Ho avuto la mononucleosi e la stagione scorsa non è stata buona. Adesso ho ripreso bene. E poi tre mesi fa la mia allenatrice, Chiara Milardi, ha comprato il biglietto per Istanbul. Mica potevo lasciarla andare da sola! All’aperto proverò anche i 200». Infine, menzione d’onore per Paolo Dal Soglio, 25˚ titolo a 42 anni nel peso e per Elisa Cusma che doppia 800 e 1500 e arriva al 17˚. ANCONA — (g.b.) Il giallo di Marzia Caravelli, sabato squalificata nella finale dei 60 ostacoli pur corsa sub judice e vinta con il personale virtuale di 8"04 (il ricorso dell’atleta è stato poi respinto), si chiarisce, ma diventa imbarazzante per la Fidal. Si scopre infatti che, in tutte le gare degli Assoluti, il sistema elettronico delle false partenze non ha funzionato. Quindi, nel caso di quella della pordenonese, il giudice ha deciso «a occhio», tanto che è poi stato impossibile verificare i tempi di reazione allo sparo. Di fronte a tale grave inconveniente e all’evidente incertezza della relativa situazione, ci si sarebbe aspettato un atteggiamento più elastico e, soprattutto, che gli Assoluti fossero degni di questo nome. In tutti i sensi. i risultati Valeria Straneo, 35 anni, all’arrivo keniani hanno dominato e fatto saltare il vincitore della passata edizione, l’etiope Beyu (ritiratosi a metà gara), imponendo un passaggio suicida al 10˚ km da 27’34”, praticamente da record del mondo. Poi i fratelli Limo (Kiprop di soli 20 anni) hanno messo in mezzo l’etiope Leche e il più grande è andato a vincere. Titolo tricolore a Stefano La Rosa in un buon 1h02’15". Altro primato il numero di arrivati, saliti a 11.028. Uomini: 1. Kimeli Limo (Ken) 59’32"; 2. Leche (Eti) 59’50"; 3. Kiprop Limo (Ken) 59’55"; 4. Kiprotich (Ken) 1h’00’02"; 5. Korir (Ken) 1h00’38"; 6. Kipruto (Ken) 1h00’46"; 7. Ndiema (Ken) 1h01’14"; 8. Kiprono (Ken) 1h01’15"; 11. La Rosa 1h02’15" (camp. italiano); 16. Ricatti 1h04’03"; 17. Scaini 1h04’04"; 20. Palamini 1h04’19" (cam. it. Promesse). Donne: 1. Kiplagat (Ken) 1h06’38"; 2. Kiprop (Ken) 1h07’22"; 3. Beyene (Eti) 1h07’42"; 4. Straneo 1h07’46" (camp. italiana); 5. Incerti 1h08’18"; 6. Imana (Eti) 1h07’07"; 12. Epis 1h13’42"; 13. Morano 1h15’28"; 16. Brogiato 1h15’44" (cam. it. Promesse). © RIPRODUZIONE RISERVATA MARATONA DI TOKYO Gebre 4˚ in 2h08’17" TOKYO — «I peggiori ultimi 5 km della mia vita». Per Haile Gebrselassie, che inseguiva un tempo sotto le 2h05’00" per la selezione olimpica, la maratona di Tokyo (33.000 partenti) s’è trasformata in una cocente delusione. In testa fino al 38˚ km, con un passaggio di 1h02’35" alla mezza e una proiezione di 2h06’00" al 35˚, l’etiope ha perso la borraccia al rifornimento successivo, entrando in crisi per problemi alla schiena. Così sulle colline finali è stato superato al 38˚ km dal vincitore, il keniano Michael Kipyego, ex siepista e al 40˚ dalla coppia Fujiwara-Kiprotich. «Posso correre un’altra maratona tra due settimana, non mi arrendo», ha detto Haile dopo il 4˚ posto in 2h08’17". Uomini: 1. M. Kipyego (Ken) 2h07’37"; 2. Kujiwara 2h07’48"; 3. Kiprotich (Uga) 2h07’50"; 4. Gebrselassie (Eti) 2h08’17"; 5. Rothlin (Svi) 2h08’32". Donne: 1. Habtamu (Eti) 2h25’28"; 2. Esayias (Eti) 2h26’00"; 3. L. Kirop (Ken) 2h26’02"; 4. Okubo 2h26’08"; 5. Arkhipova (Rus) 2h26’46". DISCO TRICOLORI INVERNALI Faloci e Bordignon ok (d.m.) A Lucca, a Giovanni Faloci e Laura Bordignon i titoli italiani invernali di disco. Uomini. Disco: Faloci 59.95; Albertazzi (pr) 58.26. Jr: Petrei 56.23. Martello: 2. Lingua 72.69; 3. Falloni (pr) 71.48. Jr: Bortolato 73.73. Giavellotto: 2. Bertolini 71.32. Pr: Tamberi 68.95. Jr: Fraresso 66.66. Donne. Disco: Bordignon 54.29; Marchetti 50.76 (pr). Jr: Basile (a) 50.06. Martello: 2. Palmieri 67.16. Pr: Pizi 56.86. Jr: Massobrio 57.60. Giavellotto: 2. Rocco 53.24. Pr: Jemai 48.86. Jr: Molardi 47.04. PAPA’ BALDINI Seconda figlia per l’olimpionico di maratona Stefano Baldini. La moglie Virna De Angeli, ex azzurra dei 400, ha dato alla luce Laura. Alla coppia e alla primogenita Alessia gli auguri della Gazzetta. Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 40 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT Codice cliente: 222072 41 Codice cliente: 222072 LA GAZZETTA DELLO SPORT 42 LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 VENDITORI E PROMOTORI Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24 all’indirizzo internet: www.piccoliannunci.rcs.it oppure tutti i giorni feriali a: MILANO : tel.02/6282.7555 02/6282.7422, fax 02/6552.436. BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028. FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34. BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126. NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712. 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Uno zero dalle molte facce — dall’età, alla crescita dei tedeschi, fino al ritiro di un riferimento come Rainer —, sul quale ha pesato soprattutto l’indisponibilità della pista di Cesana, patita peraltro anche dal bob (l’anno scorso 4 podi con 2 vittorie, quest’anno solo 2 volte tra i primi 10). Dal 2005-06, primo anno di Cesana in Coppa, Zoeggeler aveva sempre vinto almeno quattro tappe a stagione. Ed è soprattutto la prima stagione senza trionfi per l’Italia nelle specialità storiche — singolo, doppio e donne — da quando è stata istituita la Coppa del Mondo, nel 1977-78. Un lunga scia di 145 vittorie in 35 anni — 87 in singolo, 58 in doppio — interrotta per la prima DAL NOSTRO INVIATO STEFANO ARCOBELLI LONDRA Armin Zoeggeler, 38 anni EPA volta. Cresce il 19enne Dominik Fischnaller, ieri sesto dopo aver finito la prima discesa quarto, ma re Armin per ora non ha eredi e Cesana chiusa (4 anni dopo Cortina) non aiuta. Interessa a qualcuno? IERI. Singolo: 1. Langenhan (Ger) 1’31"876 (1˚+1˚); 2. Zoeggeler a 0"085 (3˚+2˚); 3. Loch (Ger) a 0"166 (2˚+5˚); 6. D. Fischnaller a 0"392 (4˚+10˚); 8. Mair a 0"579 (8˚+9˚). Coppa (9 su 9): 1. Loch 815; 2. Langenhan 617; 4. Zoeggeler 548. Staffetta: 1. Russia 2’31"957; 2. Germania a 0"233; 3. Italia a 0"243 (Gasparini 3˚; Zoeggeler 2˚; Oberstolz-Gruber 2˚). L’Italia dei tuffi incrementa il suo contingente olimpico grazie a Brenda Spaziani, Francesco Dell’Uomo e Andrea Chiarabini dalla piattaforma, Tommaso Rinaldi e Francesca Dallapè dal trampolino (3 metri): per la trentina è il bis dopo il terzo posto con Tania Cagnotto, terza pure in gara ieri con 292.75 dietro la russa Philippova (327) e l’inglese Starling. E’ un en plein. Gli azzurri si sono superati, portando così a otto, come a Pechino, il numero delle presenze all’Olimpiade. E’ Brenda Spaziani ad esaltarsi per prima: ginnasta fino a 16 anni, figlia d’arte (il padre Marco gareggiava ai tempi di Cagnotto e Dibiasi), compagna di allenamenti a Trieste di Noemi Batki, la piattaformista di Frosinone chiude terza con 293.15 punti dietro due coreane (quella del sud, Kim Suji 299.85, quella del nord Jin Ok Kim 299). Famiglia Tommaso Rinaldi è Boxe POVETKIN CONSERVA (r.g.) A Stoccarda (Ger) il russo Alex Povetkin (24), oro ad Atene 2004, mantiene di stretta misura il mondiale massimi Wba contro il locale Marco Huck (34-2), dal 2009 titolare Wbo nei massimi leggeri. Match molto intenso ed equilibrato fino al termine. Due giudici per il campione (116-112, 116-113) e un pari (114-114). Per la vacante cintura medi Ue Britsch (Ger, 26) batte Santos (Spa, 17-7-1) ai punti. Il superwelter Annunziata (15-6-4) e il mediomassimo Cocco (10-9-1) opposti ai tedeschi Culcay (11) e Woge (7) sono stati battuti entrambi per kot 7. NEL MONDO (r.g.) A Saint Louis (Usa) Broner (23, 10 ko) mantiene i superpiuma Wbo mettendo Perez (23-1-2) ko 4. Nel sottoclou, netta vittoria ai punti del welter Alexander (23-1) su Maidana (Arg, 31-3), entrambi già iridati. A Cardiff Cleverly (Ing, 24) battendo Karpency (Usa, 21-3-1) mantiene la cintura mediomassimi Wbo. Ad Aberdeen (Sco) facile difesa dell’Europeo leggeri del russo Shafikov (27-0-1) che costringe lo sfidante di casa Lee McAllister (34-3) alla resa al 7˚. Il vincitore deve ora affrontare Brunet Zamora sfidante ufficiale. Football Brenda Spaziani, 16 anni EPA figlio del tecnico azzurro Domenico, che allena i tre fratelli Marconi e il cugino Michele Benedetti ed era alla sua prima vera gara internazionale assoluta che contava dopo il suo debutto un anno fa. Anche il marinaio ha chiuso terzo in 432.95 dietro Contreras (Ven, 421.30) e Paparounas (Gre, 421.30). La spuntano infine Francesco Dell’Uomo e il piccolo Andrea Chiarabini, rispettivamente primo (445,95) e terzo (419,75) dai 10 metri. © RIPRODUZIONE RISERVATA PARMA VINCE Il campionato IFL 2012 comincia da dove era finito: Al Kick-off Classic, la rivincita dell'ultimo Super Bowl, i Panthers Parma tricolori piegano ancora i Warriors Bologna: 20-13. Ghiaccio MONDIALINI FIGURA Scattano oggi a Minsk (Bie) i Mondiali juniores di figura. Nelle qualificazioni tocca subito a Maurizio Zandron, Bianca Manacorda-Niccolò Macii (coppie) e Sofia Sforza-Francesco Fioretti (danza). Golf Arizona: McIlroy finale per il n.1 Rory McIlroy, dopo aver battuto Lee Westwood 2 & 1 nella seconda semifinale dell’Accenture Match Play a Marana, in Arizona, si candida al successo finale contro Hunter Mahan. Se dovesse vincere, il nordirlandese scavalcherebbe Luke Donald diventando il nuovo numero 1 al mondo. Hockey Ghiaccio Rugby/1 SEI NAZIONI: A EDIMBURGO 23-17 PER I BLEUS Rugby/2 CELTIC LEAGUE: I DRAGONS PASSANO A VIADANA La folata di Hogg illude la Scozia La Francia resiste e poi punisce Giallo a Ongaro e meta tecnica Aironi beffati allo scadere: 9-10 Per 55’ la Scozia sogna il colpo sulla Francia. Partita a mille a l’ora, piena di errori e cambi di fronte. Nel primo tempo il Cardo trova varchi insperati a raso dei raggruppamenti e si esaltano le gambe del 19enne Hogg. Dusautoir è maestoso nel gioco a terra e la diga francese complessivamente resiste: i Bleus hanno meno territorio ma nei 22 metri avversari fanno sempre punti, col piede di Parra e la gemma della meta di Fofana al 28’; nella ripresa un contrattacco scozzese porta in meta Jones, ma Médard (poi fuori per l’infortunio a un ginocchio) replica e il drop di Beauxis chiude. Domenica il recupero di Francia-Irlanda. VIADANA - (ales.s.) Una meta tecnica per i Dragons nel finale nega agli Aironi la quarta vittoria stagionale in Celtic. Molti errori nei primi 40’, con tre touche gestite malamente dagli Aironi nei 22 avversari. Nella ripresa Olivier porta avanti 9-3 gli Aironi, ma allo scadere un giallo a Ongaro e un fallo su mischia ai 5 metri porta a una tecnica quantomeno affrettata. La meta di Wesley Fofana, 23 EPA Ippica OGGI QUINTÉ A TARANTO Al Paolo VI (inizio convegno alle 14.55) scegliamo Magic Water Lf (13), Nobel Bar (7), Nubia Bit (15), Mauro Om (5), Mamalù (14) e Idolo Om (9). SI CORRE ANCHE Trotto: Treviso (15.10) e Palermo (14.40). Galoppo: Albenga (15). Nuoto ORSI SPRINT (al.f.) A Forlì (25 m), Marco Orsi vince il 100 sl in 47”54 e i 50 farfalla in 23”77. Nick Williams, 28 anni GETTY AIRONI-DRAGONS 9-10 Scozia-Francia 17-23 (10-10). Marcatori: p.t. 7’ m. Hogg tr. Laidlaw, 25’ c.p. Laidlaw, 28’ m. Fofana tr. Parra, 38’ c.p. Parra; s.t. 6’ c.p. Parra, 15’ m. Jo- nes tr. Weir, 18’ m. Médard tr. Parra, 28’ drop Beauxis. Classifica: Galles 6; Francia, Inghilterra 4; Irlanda 2; Scozia, Italia 0. PAVANELLO Tra oggi e domani il 2ª linea azzurro Antonio Pavanello sarà sottoposto a risonanza per valutare l’entità della distorsione al ginocchio sinistro - con possibile interessamento dell’esterno mediale - subita sabato in Irlanda. «A caldo il medico parlava di 3 settimane, io spero di cavarmela prima» dice il capitano di Treviso. Marcatori: P.t. 14’ c.p. Tovey, 40’ c.p. Olivier; s.t. 19 e 22’ c.p. Olivier, 39’ meta tecnica Dragons tr. Robling. Aironi: Benettin (19’ s.t. R. Pavan); Pratichetti, Quartaroli, Pizarro, Sinoti; Olivier, Tebaldi; Williams (23’ s.t. Biagi), Cattina, Sole; Del Fava, Furno (39’ s.t. Santamaria); Romano (10’ s.t. Perugini), Santamaria (19’ s.t. Ongaro), Aguero (10’ s.t. Al. De Marchi). All. Phillips. Dragons: M. Thomas (33’ s.t. Leadbeater); Hughes (1’ s.t. Harries), Tuilagi, Smith, Brew; Tovey (1’ s.t. Robling), W. Evans; Brown, G. Thomas, L. Evans; Sidoli, Groves; Buck (31’ s.t. Way), Jones, Price (17’ s.t. Williams). All. Edwards. Arbitro: Colgan (Irlanda). Note: spett. 2712, p.t. 3-3. Gialli: p.t. 31’ Pratichetti, 39’ Tulagi; s.t. 38’ Ongaro. Calci: Olivier 3/3, drop 0/2 (9 p.). Tovey 1/2 (3 p.), Robling 1/1 (2): CLASSIFICA: Leinster 59; Ospreys 48; Munster* 47; Glasgow 43; Ulster 41; Cardiff* 40; Scarlets 40; Treviso 28; Dragons* 25; Connacht 24; Edimburgo 23; Aironi* 15. (*: una in meno). Boxe EUROPEO SUPERPIUMA Tennis SEMIFINALI A MONTERREY Scherma COPPA DEL MONDO Ippica IL GP DE PARIS Peccato De Vitis Errani eliminata Spada: Navarria Roxane dopo 4 Km Stop per ferita dalla Babos 2a a Budapest batte Ready Cash Una ferita stoppa il tentativo europeo del superpiuma Antonio De Vitis (22-2-1), fermato dall’arbitro alla fine del 6˚ round per un taglio sopra l’occhio destro. La lettura dei cartellini ha premiato il campione, il belga Fegatilli (25-4), che due giudici su tre avevano in vantaggio di un paio di punto (per il terzo erano pari). Una conclusione amara, perché il match di Savigliano, per lunghi tratti intenso e spettacolare, stava viaggiando sul filo dell’equilibrio: Fegatilli si era mostrato più rapido e saettante con il sinistro e più incisivo nella pesantezza dei colpi, ma l’italiano ha avuto il cuore e la tecnica per pressarlo con continuità, facendolo tremare nel terzo round con un paio di destri. La promoter Conti Cavini ha già richiesto la rivincita all’Ebu. Termina in semifinale l’avventura di Sara Errani a Monterrey (Mes, 167.000e, cemento): la numero 36 del mondo fa i conti con la potenza della giovane ungherese Timea Babos, 18 anni, numero 107, ma seconda giocatrice juniores nel 2010. Sara non ha approfittato delle incertezze dell’avversaria a fine secondo set e a inizio terzo, quando la romagnola si è trovata sopra di un break. Si tratta della prima finale Wta per la Babos, che la scorsa settimana aveva centrato la semifinale a Bogotà. Sarita può consolarsi con la finale di doppio raggiunta insieme alla Vinci. Semifinali, singolare: Babos (Ungi) b. ERRANI 6-4 6-7 (3) 6-4; Cadantu (Rom) b. Arn (Ung) 6-2 4-6 7-5; doppio: ERRANI-VINCI b. Dulko-Suarez (Arg) 6-3 6-3 Dopo il successo di Doha Mara Navarria si conferma sul podio. A Budapest, nel Gp Fie di spada, l’azzurra ha ceduto in finale solo alla polacca Bereza 15-6. Nelle 8 anche Rossella Fiamingo (ko nei quarti con la Kirpu), mentre Bianca Del Carretto ha ceduto agli ottavi alla Szasz (15-9). A Londra le sciabolatrici chiudono con un ottimo terzo posto. Marzocca, Vecchi, Bianco e Guarneri hanno ceduto in semifinale alla Russia (45-44) e hanno poi battuto la Cina (45-42) per il 3o posto. Spada donne. Finale: Bereza (Pol) b. Navarria 15-6. Semifinali: Bereza (Pol) b. Kirpu (Est) 15-14; Navarria b. Szasz (Ung) 15-13. Quarti: Kirpu (Est) b. Fiamingo 15-11; Navarria b. Choi (S.Cor) 15-14. Altre azzurre: 10. Del Carretto, 26. Boscarelli, 31. Moellhausen. Sciabola donne a squadre. Finale: Russia b. Ucraina 45-44; 3˚ posto: Italia b. Cina 45-42. Semifinali: Russia b. Italia 45-44; Ucraina b. Cina 45-39. EGNA-MILANO (m.l.) Nella settimana in cui dovrebbero arrivare le decisioni del giudice sportivo sui fatti del dopo Milano-Egna dello scorso 18 dicembre (aggressione di un gruppo di ultrà alla squadra ospite) le due squadre si ritrovano oggi in Gara-1 (al meglio di 2 su 3) di Coppa di Lega in Alto Adige. A Ready Cash alla fine resta solo l’Amérique, che non è poco. Ma in relazione alle premesse, il campione francese raccoglie meno del previsto nel meeting, subendo una netta sconfitta nel Prix de Paris (m 4150) dopo quella inflittagli da Royal Dream nel France che invece lo scorso anno aveva vinto dopo aver sbancato l’Amérique (ma poi non corse il Paris). Stavolta Ready Cash viene sottomesso nettamente nel finale da Roxane Griff (Raffin) che lo aveva pedinato, mentre davanti c’era Oyonnax, infine quarto, battuto anche da Severino. Capitolo italiani: Nashville Dancer 2˚, Nalda Nof 3˚ e Nolimits di Pippo 5˚ nel Prix Mayenne (m 2700) da Tiego d’Etang, Martina Grif 4ª nel Prix d’Avenches (m. 2700) andato a Scarlet Turgot (Locqueneux). Pallanuoto CHAMPIONS Completata la 6ª e ultima giornata degli ottavi, con l’eliminazione dei campioni in carica del Partizan. Gir. A: Vouliagmeni (Gre)-Olympiakos (Gre) 12-11, Budva (Mng)-Primorje (Cro) 11-10. Class.: Primorje 15; Budva 9; Olympiakos, Vouliagmeni 6. Gir. B: Jug (Cro)-Spandau (Ger) 16-6, Vojvodina (Ser)-Mladost (Cro) 10-11. Class.: Jug 18; Mladost 12; Spandau 4; Vojvodina 1. Gir. C: Vasas (Ung)-Eger (Ung) 13-9, Szeged (Ung)-Partizan (Ser) 9-8. Class.: Szeged 13; Vasas 11; Partizan 7; Eger 3. Ai quarti Primorje, Budva, Jug, Mladost, Szeged, Vasas, Pro Recco, Jadran Herceg Novi. DONNE Nel posticipo della 5ª di ritorno, Ngm Firenze-Igm Ortigia 16-10. Pallavolo A-2 MASCHILE (f.c.) Così la 25˚: Gherardi Città di Castello-Cassa Rurale Cantù 3-0 (25-19, 25-21, 25-14); Globo Sora-Carige Genova 3-1 (25-22, 24-26, 25-21, 25-23); Sidigas Atripalda-Ngm S. Croce 2-3 (22-25, 25-23, 17-25, 25-19, 11-15); Energy Resources Loreto-CheBanca! Milano 3-2 (25-16, 25-13, 23-25, 23-25, 15-12); Crazy Diamond Segrate-Caffè Aiello Corigliano 3-0 (25-21, 25-19, 25-17); Molfetta-Cicchetti Isernia 3-1 (17-25, 25-20, 25-18, 25-19); Club Italia Roma-Sir Safety Perugia 0-3 (23-25, 21-25, 23-25); Edilesse Reggio Emilia-Bcc Castellana Grotte 3-0 (25-20, 25-16, 25-21). Class: Perugia 58; Castellana Grotte 53; Molfetta 52; Città di Castello 50; Segrate 47; Milano 44; Sora* 41; Genova, Loreto 40; S.Croce 38; Corigliano 32; Isernia 29; Club Italia 25; Reggio Emilia* 18; Atripalda 17; Cantù 13. A-2 DONNE (m.l.) La 21ª : Giaveno-San Vito 3-0 (25-15, 25-13, 25-21); Mercato San Severino-Fontanellato 1-3 (25-19, 22-25, 19-25, 20-25); Crema-Pontecagnano 3-0 (25-15, 25-18, 25-12); Matera- S.ta Croce 1-3 (23-25, 25-21, 22-25, 20-25); Soverato-Busnago 3-2 (21-25, 26-24, 20-25, 26-24,15-12); Forlì-Sala C. 1-3 (27-25, 22-25, 16-25, 17-25). Sabato: Casalmaggiore-Montichiari 3-0; Loreto-Frosinone 3-1. Class. Giaveno 53; Loreto 52; Crema 51; S.ta Croce 44; Casalmaggiore 42; Busnago 36; Soverato 32; Montichiari 28; Sala C. 26; Frosinone 23; Fontanellato 22; Mercato S. S.21; S. Vito 18; Pontecagnano 14; Forlì, Matera 9. IL BANDO Borsa Giavazzi alla «Gazzetta» Come iscriversi Per favorire l’avvicinamento dei giovani alla professione giornalistica e alle dinamiche di una grande azienda editoriale, La Gazzetta dello Sport e RCS Mediagroup SpA istituiscono 6 borse di studio intitolate alla memoria di Giorgio Giavazzi, caporedattore centrale del giornale che fu sempre impegnato nella valorizzazione delle risorse umane. Ciascuna borsa di studio si realizzerà attraverso stages della durata di 4 mesi che saranno attivati tramite Convenzioni con Università e Scuole di Giornalismo; ogni percorso garantirà, con il supporto di un Tutor, la partecipazione alla vita redazionale della Gazzetta e prevederà un rimborso spese. Il bando è riservato a giovani iscritti a un corso universitario o già in possesso di una laurea o titolo di studio equipollente da non più di 12 mesi. I curricula, accompagnati da una breve lettera di motivazione, dovranno essere inviati all’indirizzo email [email protected] entro il 5 marzo 2012, data dopo la quale è previsto un colloquio di selezione. La ricerca si intende rivolta ad entrambi i sessi ai sensi della Legge 903/77 ed è valida per le sedi di Milano e di Roma. Rugby Eccellenza, Padova passa a Prato (ri.te.) Nel 12˚ turno di Eccellenza, il Petrarca passa a Prato; Calvisano ne approfitta ed è in testa. Prato-Padova 19-28; Calvisano-Mogliano 26–18; Rovigo-San Gregorio 39-5; L’Aquila-Reggio Emilia 23-9; Crociati Parma-Lazio 33-25. Classifica: Calvisano 43; Prato 42; Padova 38; Rovigo 36; Mogliano 35; Lazio 21; L’Aquila 18; Crociati 16; Reggio E. 15; San Gregorio 11. Sport invernali BOB E SKELETON Ai Mondiali di Lake Placid (Usa), Italia 1 15˚ nel bob a 4 e Oioli 19˚ nello skeleton. Bob a 4 (4/4): 1. Usa 1 (Holcomb) 3’36"83 (2˚+1˚+1˚+1˚); 2. Germania 1 (Arndt) a 0"50 (1˚+2˚+2˚+4˚); 3. Germania 2 (Machata) a 0"80 (3˚+4˚+6˚+3˚); 15˚ Italia 1 (Bertazzo-Fontana-Bruno-Costa) a 3"76 (18˚+15˚+15˚+14˚). Skeleton (4/4): 1. M. Dukurs (Let) 3’37"09; 2. Rommel (Ger) a 2"08; 3. Sandford (N.Zel) a 2"41; 19. Oioli a 5"92 (19˚+18˚+20˚+19˚). SNOWBOARD Omar Visintin ha vinto il cross di Coppa Europa a Sochi (Rus), dove si svolgeranno i Giochi 2014. COMBINATA NORDICA Akito Watabe batte il leader Lamy Chappuis a Liberec (R.Cec) , con Lukas Runggaldier decimo. Risultati (hs + 10 km): 1. Watabe (Gia) 26'17"2 (4); 2. Lamy Chappuis (Fra) a 18"2 (10); 3. Stecher (Aut) a 2721 (9); 10. RUNGGALDIER a 1'10"3 (18); 16. BAUER a 1'41"3" (37); 34. MICHIELLI a 2'50"5 (29). Coppa del Mondo (20/23): Lamy Chappuis 1253; 2. Watabe (Gia) 1070; 4. PITTIN 724. Tennis Dubai: il n. 1 Djokovic col fratello Marko Il n. 1 del mondo, Novak Djokovic, torna alle gare a Dubai (Eau, 1.265.000e, cem) dopo il trionfo degli Australian Open del 29 gennaio. Da campione degli ultimi 3 titoli, ha ottenuto una wild card per il fratello Marko (20 anni, n. 867 del mondo). In tabellone anche Federer e Murray, e, per l’Italia, Cipolla. FELICITA’ DELPO «Questa vittoria è la più significativa dal mio ritorno dopo l’infortunio al polso». Così Juan Martin Del Potro (Arg) commenta la finale vinta a Marsiglia (Fra, 412.000e, indoor) per 6-4 6-4 su Llodra (Fra). TERRA DI SPAGNA A Buenos Aires (Arg, 365.000e, terra9, semifinali: Ferrer (Spa) b. Nalbandian (Arg) 6-1 6-4; Almagro (Spa) b. Wawrinka (Svi) 6-4 3-6 7-5. Finale: Ferrer b. Almagro 4-6 6-3 6-2. MELZER-RAONIC A Memphis (Usa, 861.000e, indoor), semifinali: Melzer (Aur) b. Stepanek (Cec) 6-4 3-6 6-3; Raonic (Can) b. Becker (Ger) 6-4 6-4. ABBONATA A Memphis (Usa, 167.00e, cem), 3ª finale locale su 4 Wta, e 2˚ titolo di Sofia Arvidsson (Sve) che batte in finale Erakovic (Nzl) 6-3 6-4. ITALIANI Da oggi donne ad Acapulco (Mes, 167.000e, terra) con Pennetta, Vinci, Errani e Brianti, e Kuala Lumpur (Mal, 167.000e, cem), uomini ad Acapulco (Mes, 858.000 e, terra) e Delray Beach (Usa, 329.000e, cem). Codice cliente: 222072 44 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 ALTRI MONDI _buste paga leggere DI GIORGIO DELL’ARTI [email protected] Ma perché gli stipendi degli italiani sono sempre così bassi? 1Che cosa dice nel dettaglio questo studio? Si tratta di una ricerca che quelli di Eurostat fanno ogni anno e che si chiama «Labour Market Statistics». Si studiano le aziende che hanno almeno dieci dipendenti e che operano nell’industria, nelle costruzioni, nel commercio e nei servizi per le imprese. Al lordo, i dipendenti di queste aziende in Italia guadagnerebbero in media 23 mila euro l’anno (23.406, per l’esattezza), una somma che ci colloca al quintultimo posto. Siccome l’anno di riferimento è il 2009, sta meglio di noi persino la Grecia, non ancora vittima dei sacrifici successivi: le buste paga greche risultano di 29.160 euro lordi l’anno. La classifica delle prime posizioni è questa: Lussemburgo 48.914; Paesi Bassi 44.412; Germania 41.100. I francesi sono settimi con 33.574 euro lordi l’anno. Gli spagnoli decimi con 26.316. Prima di noi viene anche Cipro (24.775) mentre guadagnano di meno portoghesi, sloveni, maltesi, slovacchi. Non creda che sia in gara tutta l’Europa: non ci sono gli inglesi e neanche bulgari, ungheresi, romeni. L’analisi, infatti, riguarda sedici Paesi in tutto. 2 Come mai, in ogni caso, i nostri guadagnano così poco? Il ministro del Lavoro Elsa Fornero, da New York, ha fatto questo commento: «In Italia abbiamo salari bassi e un costo del lavoro comparativamente elevato. Bisogna scardinare questa situazione, soprattutto aumentando la produttività». L’altro ministro Corrado Passera, poche ore prima che i dati di questa inchiesta venissero diffusi, aveva parlato in televisione di redditi bassi o troppo tassati. Stessi discorsi da parte di Bersani, l’altro ieri: «Bisogna abbassare un po’ il prelievo fiscale sul lavoro, sulle imprese che investono, sulle famiglie che hanno consumi così bassi». La ricerca Eurostat è andata anche a vedere di quanto sono aumentati gli stipendi in quattro anni. L’avanzamento italiano risulta tra i più ridotti: dal 2005 il rialzo è stato del 3,3%, molto distante dal +29,4% della Spagna, dal +22% del Portogallo. E anche i Paesi che partivano da livelli già alti hanno messo a segno rialzi rilevanti: Lussemburgo (+16,1%), Olanda (+14,7%), Belgio (+11%) e Francia (+10%), Germania (+6,2%). Eurostat sostiene che il gap tra 23.406 gli euro di stipendio In Italia, nel 2009, lo stipendio medio annuo è stato di 23.406 euro: è 12˚ in area euro DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI [email protected] VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti [email protected] VICEDIRETTORI Franco Arturi [email protected] Stefano Cazzetta [email protected] Ruggiero Palombo [email protected] Umberto Zapelloni [email protected] Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012 maschi e femmine («unadjusted gender pay») è più basso che altrove: appena il 5 per cento, contro una media europea del 17 per cento. Stiamo cioè parlando delle differenze di stipendio tra uomini e donne. Le italiane impiegate in questo tipo di impresa prenderebbero appena il 5 per cento di meno degli italiani. È il risultato di questa ricerca che mi lascia più incredulo. 3 Quando sento questo profluvio di numeri mi viene sempre questa domanda: ma insomma siamo ricchi o siamo poveri? Bisognerebbe conoscere meglio il metodo seguito per queste rilevazioni, su cui, nella documentazione non troppo ricca fornita ieri, non si danno lumi. Certo, guardando solo questa ricerca sembreremmo piuttosto malmessi. Non bisogna però generalizzarla troppo. Altre ricerche, condotte con altri criteri, ci dicono, sugli italiani, cose completamente diverse. 4 Per esempio? Ma, per esempio i dati sui dipendenti pubblici, come ci sono stati comunicati, appena po- 47 euro i soldi al giorno Per l’Adoc, il reddito medio mensile, in Italia, è di 1.410 euro netti, cioè 47 al giorno che settimane fa, dalla Ragioneria dello Stato: 34 mila 652 euro lordi l’anno di stipendio, un dato che risulta addirittura penalizzato dalle basse buste-paga degli insegnanti (un terzo di tutta la categoria), ma piuttosto alto, in assoluto. Con un alto indice d’assenteismo, oltretutto. Alla grossa: gli statali lavorano dieci mesi su dodici. Qual è l’indice d’assenteismo nelle aziende prese in considerazione da Eurostat? Ecco qualcosa che vorremmo sapere e che deve stare anche in cima ai pensieri della ministra del Lavoro, se, a commento di quest’ultima ricerca, ha parlato immediatamente di produttività. Gli italiani, in altri termini, guadagneranno anche poco, ma producono in genere poco, cioè lavorano poco. E sono più ricchi di quel che sembra. PRESIDENTE Piergaetano Marchetti VICE PRESIDENTE Renato Pagliaro AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE Antonello Perricone CONSIGLIERI Raffaele Agrusti, Roland Berger, Roberto Bertazzoni, Gianfranco Carbonato, Diego Della Valle, John Elkann, Giorgio Fantoni, Franzo Grande Stevens, Jonella Ligresti, Giuseppe Lucchini, Vittorio Malacalza, Paolo Merloni, Andrea Moltrasio, Carlo Pesenti, Virginio Rognoni, Alberto Rosati, Giuseppe Rotelli, Enrico Salza DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi Crisi e disoccupazione Due suicidi in poche ore RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti [email protected] - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.62821 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: [email protected] PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE PUBBLICITÀ Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848 CASO MILLS: I GIUDICI NON SONO CIECHI «I giudici non sono ciechi e sordi, vivono anche loro il Per la riforma della Costituzione momento politico. Siria, il referendum Berlusconi tra le violenze: 37 morti nel processo Mills è Assad: «Noi più forti» stato abile: pensavo che sarebbe stato condannato, invece i suoi voti sono determinanti per il governo. Magari non aveva commesso niente, come Alcuni sostenitori del regime di Assad, ieri a Damasco AP sosteneva Ieri la Siria, nel caos da mesi per la rivolta lui, però vista da contro Bashar el Assad, è andata alle urne per sulla riforma costituzionale volufuori dà una iltareferendum dal regime che in teoria dovrebbe prevedere brutta la fine del monopartitismo ed elezioni entro 90 impressione. giorni. Per agevolare l’afflusso, la chiusura dei Allearci con seggi è stata ritardata di tre ore. E nonostante il Pdl nelle il voto, boicottato dall’opposizione e definito dagli Usa, le violenze nel Paese non prossime «ridicolo» si sono fermate: solo ieri altri 37 morti. Assad, elezioni? mentre votava in un seggio a Damasco, Non credo» ha dichiarato: «Subiamo un attacco da parte UMBERTO BOSSI 5 Sì? dei media: loro possono anche essere più forti sull’etere, ma noi lo siamo sulla strada». LEADER DELLA LEGA Lo dicono tutte le ricerche, cominciando da quelle del Luxembourg Wealth Study e finendo a quella del Credit Suisse realizzata da Shorrock e Davies. Gli italiani che possiedono più di centomila dollari di valori sono 27 milioni. In Germania, con 22 milioni di abitanti in più, questo gruppo è formato da 27,9 milioni di persone. In Gran Bretagna sono 21,9 milioni; in Francia 18,7; in Cina 17,5. Hanno più soldi di noi, a parte (per poco) i tedeschi, solo americani e giapponesi. Ha ragione la Fornero: il problema non sono i soldi, ma quanto lavoriamo. © RIPRODUZIONE RISERVATA CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE A Sanremo e vicino a Firenze Colpa del lavoro e della crisi: nel giro di poche ore ci sono stati due suicidi. A Sanremo un elettricista di 47 anni si è ucciso con un colpo di pistola alla testa. I familiari hanno riferito alla polizia che l’uomo era caduto in una profonda depressione da qualche settimana, dopo essere stato licenziato dalla ditta per cui lavorava da anni: sabato sera, dopo aver cenato con la compagna, è sceso in cantina e si è sparato con la sua Smith and Wesson calibro 28. E ieri mattina vicino a Firenze un imprenditore di 64 anni si è impiccato all’interno del capannone della sua azienda: la causa sarebbero i motivi economici a cui l’uomo avrebbe fatto riferimento in un biglietto trovato vicino al corpo. Uno studio Ue conferma che i nostri salari medi sono dimezzati rispetto alla Germania e inferiori a molti altri Paesi. Per il ministro Fornero, però, il problema è la scarsa produttività Ci sono nuovi dati sugli stipendi italiani, provengono da uno studio Eurostat (l’ufficio statistico dell’Unione europea), dimostrano che sono tra i più bassi d’Europa e che crescono anche meno degli altri. Raffronti imbarazzanti, guadagniamo la metà dei tedeschi eccetera. d notizie Tascabili lafrase DEL GIORNO Il fatto del giorno EDIZIONI TELETRASMESSE Tipografia Divisione Quotidiani RCS MEDIAGROUP S.p.A. - Via R. Luxemburg - 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 S RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 S SEPAD S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 10134 Torino S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 S Centro Stampa Unione Sarda S.p.A. - Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S BEA printing bvba Maanstraat 13 - 2800 - MECHELEN (Belgio) S Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA S CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) S La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES S Taiga Gráfica e Editora Ltda - Av. Dr. Alberto Jackson Byington n. 1808 - OSASCO - SÃO PAULO - Brasile. S Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta S Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus La banda criminale romana Il cassiere della Magliana torna in cella: altri 6 anni Il cassiere della Banda della Magliana torna dietro le sbarre. Enrico Nicoletti, 75 anni, che gestiva gli affari dell’organizzazione criminale e tesseva rapporti con delinquenti e politici, da ieri deve scontare 6 anni e 6 mesi nel carcere romano di Rebibbia. I carabinieri gli hanno notificato a casa, dove era ai domiciliari, l’ordine di carcerazione per pene residue per le quali in passato era già stato condannato (tra le altre, usura ed estorsione). All’arrivo degli agenti, Nicoletti, chiamato «Il Secco» nel film «Romanzo Criminale», ha avuto un malore: «Sono vecchio. Non voglio morire in carcere», avrebbe detto. Alla fine, dopo accertamenti all’ospedale di Tor Vergata, è stato portato in cella. PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: e 299,40 e 258,90 e 209,10 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520 INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: [email protected] Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7335 DEL 14-12-2011 La tiratura di domenica 26 febbraio è stata di 433.853 copie COLLATERALI * Con la Leggenda del Rally N. 6 e 12,19; con Ballando con le Stelle N. 7 e 9,19 - con Supereroi N. 43 e 11,19 con Soldatini d’Italia N. 38 e 11,19 - con Linomania N. 27 e 11,19 - con Ferrari Racing N. 25 e 14,19 - con Montalbano N. 21 e 11,19 - con Bear Grylls N. 19 e 11,19 - con Lupin III Film Collection N. 18 e 11,19 - con Indistruttibili N. 17 e 11,19 - con ET Predictor card e 11,19 - con i Miti del Calcio ai Raggi X N. 36 e 4,19 - con Alberto Sordi N. 9 e 11,19 - con Mai Dire story N. 9 e 11,19 - con Messi e 14,19 - con Paperinik N. 4 e 11,19 con Star Trek N. 2 e 9,19 - Capolavori delle grandi Civiltà N. 1 e 2,20 - con SportWeek e 1,50 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero. PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 8,10; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00. Codice cliente: 222072 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 ALTRI MONDI ROGO CORANO: ALTRI 4 MORTI Afghanistan, Karzai «Ora torni la calma» Non si placa la furia antiamericana in Afghanistan dopo il rogo di alcune copie del Corano in una base Usa: ieri la gente è scesa di nuovo in strada, per il sesto giorno di fila, e negli scontri ci sono stati 4 morti e decine di feriti. Intanto, il presidente afgano Karzai ha invitato alla calma: «Non lasciamo che i nemici sfruttino i nostri sentimenti: ora che li abbiamo mostrati, è tempo di essere calmi e pacifici». IL NAUFRAGIO DEL GIGLIO LA CEMORTAN A UN GIORNALE INGLESE: «LO SCHIANTO HA CAMBIATO I NOSTRI PIANI» Domnica: «Ho baciato Schettino E potevamo anche andare oltre» La moldava parla del comandante della Concordia: «È bello, io avevo una cotta per lui» ELISABETTA ESPOSITO Aveva detto di essere attratta da quel comandante alto e abbronzato dalla battuta facile. Ma stavolta la bella Domnica Cemortan, la 25enne moldava che la notte del naufragio della Costa Concordia era prima a cena e poi in plancia con Francesco Schettino, va mol- to oltre: «Quella sera io e il comandante siamo rimasti soli nella sua cabina e ci siamo scambiati un bacio appassionato. Penso che saremmo finiti a letto ma c’è stato l’incidente, non lo saprò mai» ha rivelato al giornale inglese Daily Mail. Domnica era stata più volte accusata di aver distratto Schettino e queste nuove dichiarazioni non la aiutano. «Su di me è stata scritta tanta spazzatura — dice —, mi trattano come una specie di femme fatale, ma io non vado a letto con tutti». E allora che cosa aveva di tanto speciale Schettino? «Avevo una cotta per lui perché è bello e affascinante. Mi diceva che sono bella quanto intelligente, quale donna non desidera sentirsi dire certe cose? Sapevo di piacergli e la cosa mi lusingava, ma quando ero un membro dell’equipaggio mi rispettava, da passeggera era differente». E sull’incidente: «La gente ha bisogno di qualcuno da biasimare. Forse c’è stato un errore umano. Forse il capitano in qualche modo è responsabile. Per me si tratta di essersi trovarti al momento sbagliato nel posto sbagliato». Sul relitto Sulla nave intanto è stato completato lo svuotamento dei primi tre serbatoi di poppa: sono stati prelevati e trasferiti a bordo della cisterna Magic Duba 167 metri cubi di diesel e 8 metri cubi di acqua e fanghi. I vigili del fuoco continuano a lavorare per allestire due nuovi cantieri, nel centro della nave e a prua, per riprendere le esplorazioni nel relitto. Domnica Cemortan, 25 anni AFP Dolce & Gabbana: la nuova donna punta sul barocco © RIPRODUZIONE RISERVATA DOMENICALE LONDINESE Sun on Sunday Murdoch torna nelle edicole Alle sfilate di Milano, con la Bellucci superstar, decori e ricami dorati coprono i completi neri Finalmente in edicola. Ieri è stato il primo giorno di vita del «Sun on Sunday», domenicale erede del «News of the World», chiuso perché travolto dallo scandalo delle intercettazioni illegali. Il nuovo prodotto del patron di «News International», Rupert Murdoch (nella foto Ansa), è stato stampato in 3 milioni di copie ed è diverso dal fratello maggiore «Sun»: spazio alle famiglie e niente scandali o particolari scabrosi. FABRIZIO SCLAVI MILANO Silenzio in sala, si accendono i sontuosi lampadari del miglior barocco napoletano: entra Monica Bellucci, che sprizza nostrana sensualità da tutti i pori. La musica è quella di ‘O sole mio, cantata da Pavarotti, colonna sonora della rappresentazione della «Bella Italia» firmata da Dolce & Gabbana, che sulla passerella della moda femminile milanese ci presentano questa volta il lato più bello di Napoli, quello delle donne altere, apparentemente castigate, coperte da cappe e veli neri, quasi nascoste, ma che Stefano e Domenico riescono a far diventare desiderabili lasciando scoperte solo un pezzo delle loro bellissime gambe. Questa collezione è una lezione di stile sul «barocco romantico», dove i decori e i ricami dorati ricoprono quasi completamente i sobri completi neri. Sembra di vedere le donne che si preparano davanti a una specchiera dorata, ultimi ritocchi prima di andare alla processione del patrono. Loro stesse, le ragazze in passerella, diventano icone da adorare, serie, e cariche di oro finemente lavorato a mano, gioielli, e pietre preziose. Ci sono anche completi che lasciano intravedere di più il corpo, realizzati con tessuti da tappezzeria con disegni di rose, per donne che tutti inviteranno sempre a ballare. Viaggi esotici All’interno di un hangar sui Navigli, invece, Trussardi fa sognare viaggi in luoghi lontani: qui si vede sfilare una donna che non ha biso- I FLOP NEL CINEMA 2011 Monica Bellucci, 47 anni, ieri a Milano ospite da Dolce & Gabbana: l’attrice è uno dei volti delle nuove pubblicità del marchio italiano ANSA Sandler primo ai «Razzie»: 11 nomination I GUERRIGLIERI COLOMBIANI Le Farc: «Mai più rapimenti dei civili» I guerriglieri colombiani delle Farc hanno annunciato che non rapiranno più civili. «Annunciamo che proibiremo questa A 45 pratica nell’ambito della nostra lotta rivoluzionaria», hanno scritto sul loro sito. Aggiungendo anche che libereranno gli ultimi 10 ostaggi. Il presidente della Colombia, Juan Manuel Santos: «È un annuncio molto importante e necessario, ma non può essere sufficiente». la Foto FEELING SUL WEB S Casini e il «tvb!!» a Di Pietro Romantici cinguettii ieri tra Pierferdinando Casini e Antonio Di Pietro su Twitter. Inizia Casini, con un auspicio: «C’è bisogno di pacificare la politica, anche Tonino!». Il leader dell’Idv era connesso ma nel suo primo tweet parla d’altro: «Nemmeno all’epoca del governo Berlusconi si era verificata una tale invasione di lobbysti in Parlamento». E Casini: «Antonio, non mi dire che sei nostalgico di Berlusconi?». Risposta: «Nemmeno per sogno e neanche della primarepubblica. Voi?». E qui Casini replica con un «tvb!!». Un «ti voglio bene» talmente anomalo che una follower chiede: «Spero sia solo affetto e niente sesso». E Di Pietro: «Su questo aspetto sono ancora all’antica. La penso come mio padre, contadino» Pakistan: ruspe in azione nell’ex bunker di Bin Laden Cancellare ogni traccia di Osama Bin Laden. Le autorità pakistane hanno iniziato a demolire l’edificio di Abbottabad (nella foto Reuters) dove il grande capo di Al Qaeda si era rifugiato fino al blitz americano del maggio scorso che gli è costato la vita tutta Salute DI MABEL BOCCHI Lo studio su oltre 60 mila donne La vitamina C fa bene: riduce il rischio di ictus Gli alimenti che contengono la vitamina C, come le arance e i pompelmi, determinano una riduzione del rischio di ictus del 19 per cento rispetto a chi non li consuma. È questa la scoperta effettuata dal team di ricercatori della Norwich Medical School University of East Anglia, in Gran Bretagna, al termine di uno studio condotto per 14 anni sulle abitudini alimentari di 69.622 donne e pubblicato su «Stroke: Journal of the American Heart Association». L’effetto benefico sulla salute delle donne è dovuto alla presenza dei flavonoidi, degli antinfiammatori di cui frutta, verdura, cioccolato fondente e vino rosso sono ricchi. Questi composti possono aiutare a prevenire l’aumento di peso, la sindrome metabolica responsabile del diabete di tipo due e altre patologie cardiovascolari. Mangiando arance il rischio-ictus cala del 19% GUAITOLI Produce due ormoni anti-grasso C’è bisogno del cuore pure per dimagrire Borsa in vitello e nappa di Furla, completamente reversibile: due usi, ma il prezzo resta uno solo La scarpa di Alberto Guardiani: camoscio rosso rubino con un insolito tacco a forma di farfalla gno di nessuno, sicura, cosmopolita, curiosa, che ha nel Dna la voglia di conoscere. Indossa completi giacca e pantaloni quasi maschili, niente fronzoli né segni di femminilità. Un pezzo di tessuto messo come una coperta copre i pantaloni affusolati, le giacche gessate color sabbia si alternano a giacconi e sahariane arricciate in vita. Le camicie con il colletto abbottonato, gli abiti con scol- lature asimmetriche, gli accessori diventano i veri elementi moda della collezione, cinture, borse, borsoni e zaini da trekking di lusso. L’ultima suggestione della giornata arriva da Frankie Morello: ecco la donna «sport punk», pronta per andare in discoteca dopo una giornata di sport. Basta mescolare alle felpe, chiodi, lacci e gonne di pelle. © RIPRODUZIONE RISERVATA Adam Sandler è il più spernacchiato. Il 45enne attore comico ha ottenuto 11 nomination ai Razzie Awards, i bizzarri premi ai peggiori film della stagione. Di solito le «Pernacchie d’oro» vengono svelate prima degli Oscar ma stavolta la premiazione è slittata al 1˚ aprile. Sandler, protagonista della commedia «Jack e Jill» (nella foto), ha battuto il record di 5 nomination di Eddy Murphy nel 2005. Il cuore ha un ruolo fondamentale nel dimagrimento e nella capacità dell’organismo di bruciare i grassi. Questa la conclusione cui è giunta una ricerca dell’Università Politecnica delle Marche. Tutto ciò è possibile non solo grazie al fatto che battendo più velocemente durante l’esercizio fisico innesca processi metabolici che portano al dimagrimento, ma anche perché, e questa è la novità, in assenza di movimento il muscolo cardiaco produce due ormoni che hanno un vero e proprio effetto anti-grasso. Il cuore è infatti in grado, mediante peptidi natriuretici cardiaci, prodotti e secreti sia a livello atriale sia a quello ventricolare, di stimolare la lipolisi (un processo metabolico che prevede la liberazione di acidi grassi) e la produzione di calore nelle cellule del tessuto adiposo. Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 46 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 47 ALTRI MONDI Oroscopo 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 24/8 - 22/9 LE PAGELLE Ariete 7+ Toro 7,5 Gemelli 6- Cancro 7 Leone 5,5 Vergine 8 DI ANTONIO CAPITANI Mezza giustizia è fatta anche per voi, con questa Luna che v’aiuta. Il vostro fisico non gradisce eccessi, ma il sudombelico non ascolta. Potete avviare cose nuove o riprendere progetti vecchi. Siete, sì, lunatici, ma spesso è nella follia che si nasconde il genio. Pure suino. Il lavoro e certi individui inutili all’economia del mondo fanno girare i vostri zebedei come hula hop. Occorre sopportare. E far da soli. Nuovi equilibri e consensi ravvivano il lavoro; amici e fan v’aiutano: alla grande! È l’amor che va di sfiga. O è fatto solo di sudombelico. Il morale cala, il vigore fisico affonda, anche nelle sue parti più nascoste. Non è una giornatona. Tutelatevi dai fetenti. E da voi stessi. 23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 21/1 - 19/2 20/2 - 20/3 IL MIGLIORE Il vostro lavoro viene premiato e portato ad esempio. Lo stress si abbassa, una trasferta paga, i rivali annegano nella bilirubina. Fornicazionissima! Bilancia 7 Scorpione 5,5 Sagittario 7- Capricorno 7,5 Acquario 5,5 Pesci 7- La Luna rende sfigocupo il vostro umore, ma solleva le vostre quotazioni. Così, quagliate bene. Voglie suine serpeggiano. E voi agite. Rapporti e lavoro sono tesi. Non peggiorate le cose con la vostra umoralità da infanti. L’amor è una palla, la fornicazione non perviene. Il lavoro è tutto una bella sorpresa. O quasi. Ok la salute, lo sport, i solluccheri sudombelicali. Ma siete un po’ sfigolagnosi: smettetela. Luna ottima per il lavoro. Potete pure agganciare con disinvoltura nuovi contatti. Oscar come miglior protagonista al vostro sudombelico. La Luna non agevola il rendimento nel lavoro. E vi piomba gli zebedei. Non drammatizzate, magari dipende solo dall’umore del lunedì. Inizio di settimana con brio, dovuto a risposte che arrivano, p.r. riuscite e spostamenti utili. Lavoro in ripresa, sudombelico in discesa. FABIO CANNAVARO Il difensore del Siliguri (India) è nato a Napoli il 13-9-1973. Ha giocato con Napoli, Parma, Juventus, Inter, Real Madrid e Al-Ahli Gazzetta.it Televisioni in chiaro ITALIA 1 RETE 4 LA 7 CARTONI ANIMATI TELEFILM STUDIO APERTO STUDIO SPORT CARTONI ANIMATI CAMERA CAFÈ TELEFILM BAU BOYS TRASFORMAT STUDIO APERTO TUTTO IN FAMIGLIA I SIMPSON C.S.I. C.S.I. NEW YORK Telefilm 23.00 GOTHIKA 1.00 THE SHIELD 1.50 THE SHIELD 2.35 STUDIO APERTO LA GIORNATA 7.25 TELEFILM 9.40 CARABINIERI 10.50 I RACCONTI DI MELAVERDE 11.30 TG4 12.00 TELEFILM 13.50 FORUM 15.10 TELEFILM 18.55 TG4 19.35 TEMPESTA D'AMORE 20.30 WALKER TEXAS RANGER 21.10 IL GLADIATORE Film 0.20 I BELLISSIMI DI R4 0.25 LA LEGGE DEL CRIMINE 1.35 TG4 NIGHT NEWS 2.30 PIANETA MARE 7.00 9.45 11.00 12.30 RAIUNO RAIDUE RAITRE CANALE 5 6.45 UNOMATTINA 11.05 OCCHIO ALLA SPESA 12.00 LA PROVA DEL CUOCO 13.30 TG 1 14.10 VERDETTO FINALE 15.15 LA VITA IN DIRETTA 17.00 TG 1 17.10 CHE TEMPO FA 18.50 L' EREDITÀ 20.00 TELEGIORNALE 20.30 QUI RADIO LONDRA 20.35 AFFARI TUOI 21.10 WALTER CHIARI FINO ALL'ULTIMA RISATA 23.15 PORTA A PORTA 0.50 TG 1 - NOTTE 1.20 CHE TEMPO FA 1.25 QUI RADIO LONDRA 1.30 SOTTOVOCE 7.00 9.30 10.00 11.00 13.00 14.00 16.10 16.55 17.50 18.15 18.45 19.35 20.30 21.05 CARTOON FLAKES PROTESTANTESIMO TG2 INSIEME I FATTI VOSTRI TG 2 ITALIA SUL DUE GHOST WHISPERER HAWAII FIVE-0 RAI TG SPORT TG 2 NUMB3RS L'ISOLA DEI FAMOSI TG2 VOYAGER Documenti 23.10 TG 2 23.25 L'ISPETTORE COLIANDRO 1.10 TG PARLAMENTO 1.20 SORGENTE DI VITA 7.00 TGR 8.00 AGORÀ 10.00 LA STORIA SIAMO NOI 11.00 APPRESCINDERE 11.10 TG3 15.05 LASSIE 15.55 COSE DELL'ALTRO... 17.40 GEO & GEO 19.00 TG3 20.00 BLOB 20.15 PER RIDERE INSIEME... 20.35 UN POSTO AL SOLE 21.05 IL PROFETA Film 0.00 TG3 LINEA NOTTE 0.10 TG REGIONE 1.00 METEO 3 1.05 FUORI ORARIO. COSE (MAI) VISTE 8.00 8.50 11.00 13.00 13.40 14.10 14.45 16.15 16.55 18.00 18.45 20.00 20.30 21.10 Film sul Digitale Terrestre Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre PREMIUM IN DIRETTA 13.30 TROY JOI 15.25 LA VITA FACILE PREMIUM CINEMA 17.15 L'AMORE, ANDATA E RITORNO MYA 17.15 FACCIO UN SALTO ALL'AVANA PREMIUM CINEMA 19.20 THE BOURNE SUPREMACY PREMIUM CINEMA 21.15 300 JOI 21.15 REPO MEN PREMIUM CINEMA 23.15 HEREAFTER PREMIUM CINEMA 01.25 LAST NIGHT PREMIUM CINEMA CALCIO 20.30 CREMONESE TRAPANI Lega Pro. Prima Divisione. Girone B Rai Sport 1 12.30 WORLD OPEN 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS 21.00 CALCIO: NAPOLI - INTER 10.00 CALCIO: CHIEVO CESENA Da Hainan, Cina Eurosport Serie A. Highlights. 10.15 CALCIO: BOLOGNA UDINESE TENNIS 11.00 ATP DUBAI SuperTennis Serie A. Highlights. 16.00 ATP DUBAI 10.30 CALCIO: GENOA ATALANTA SuperTennis 21.00 TRENTO CASALPUSTERLENGO Divisione Nazionale A Sportitalia 2 01.00 GEORGIA NOTRE DAME NCAA ESPN America 03.00 OKLAHOMA STATE KANSAS NCAA ESPN America BILIARDO 08.30 WORLD OPEN SKY SPORT 1 09.15 CALCIO: NAPOLI INTER Serie A. Highlights. Serie A. Highlights. ALGHERO 8 15 ANCONA 3 11 AOSTA 3 12 BARI 7 15 BOLOGNA 6 12 min max CIELO VENTI CAGLIARI 8 15 Sole Deboli CAMPOBASSO 2 11 Moderati CATANIA 4 15 FIRENZE 9 13 Sei Nazioni. 16.45 RUGBY: SCOZIA FRANCIA Sei Nazioni. Trento 0 11 Milano -1 11 Torino 1 12 Venezia 0 12 0 0 6 2 1 0 12 13 0 11 MILANO 2 16 ROMA NAPOLI 7 15 1 PALERMO 9 16 Agitati Nebbia Il sole oggi MILANO ROMA 1 12 POTENZA 2 10 REGGIO CALABRIA 9 17 ROMA 7 16 TORINO 4 15 TRENTO 8 13 Sorge Tramonta Sorge Tramonta TRIESTE 7:07 18:05 6:50 17:55 6 12 VENEZIA 1 15 IL BLOG Tutto sulla grande notte degli Oscar in «Robedacinema» World Golf Championship. EUROSPORT Nel blog di Marco Nicolucci e Filiberto Molossi potrete rivivere la serata del Kodak Theatre di Los Angeles 11.30 SALTO CON GLI SCI: MONDIALE HS 207. 15.30 TENNIS: WTA DUBAI www.gazzetta.it Finale. Domani Dopodomani Ancora variabile per l'alternanza di nuvole e sole durante il giorno, con alcune nebbie in Valpadana. Generale assenza di precipitazioni eccezion fatta per qualche pioggia sulle regioni adriatiche e qualche fiocco di neve sulle Dolomiti. Di nuovo tempo variabile, ma le zone di sereno prenderanno il sopravvento sulle nuvole nel corso della giornata. Ancora alcune nebbie mattutine in Pianura Padana, qualche breve nevicata sulle Dolomiti e qualche piovasco in Puglia. 9 6 8 8 11 PERUGIA Bundesliga. 03.00 GOLF: ACCENTURE MATCH PLAY Ancona Perugia Firenze L'AQUILA Mossi 00.45 CALCIO: BORUSSIA DORTMUND HANNOVER 11 12 GENOVA Neve Nel forum di Alessandra Bocci i retroscena dell’incredibile sfida scudetto di San Siro (nella foto Massimiliano Allegri) Bologna Genova Molto forti Calmi 22.45 CALCIO: MARSIGLIA - INTER 11 Coperto Temporali Tutto quello che c’è da sapere sulla squadra di Allegri 20.45 CALCIO: LIVERPOOL CARDIFF Liga. Tempo variabile per l'alternanza di sole e nuvole nel corso della giornata, con qualche nebbia in Pianura Padana. Alcune piogge sulle regioni adriatiche, in Calabria e in Sicilia, qualche fiocco di neve su Dolomiti e montagne calabre. Trieste Forti MARI 16.15 CALCIO: BRESCIA TORINO. Serie B. 18.15 CALCIO: ATLETICO MADRID BARCELLONA 11.30 RUGBY: IRLANDA ITALIA Rovesci Pioggia 12.00 CALCIO: VALENCIA SIVIGLIA. Liga. 14.00 CALCIO: ARSENAL TOTTENHAM Oggi Aosta IL FORUM Premier League. World Golf Championship. 15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER Serie A. Highlights. Ieri 07.30 GOLF: ACCENTURE MATCH PLAY Serie A. Highlights. 09.45 CALCIO: LAZIO FIORENTINA A CURA DI World Golf Championship. SKY SPORT 2 Per il 60% dei nostri lettori i favoriti per lo scudetto sono i rossoneri, il 40% invece punta sulla Juventus Champions League. 09.30 GOLF: ACCENTURE MATCH PLAY Serie A. Highlights. 09.30 CALCIO: CAGLIARI LECCE 23.45 0.20 0.25 0.30 1.25 Dopo la sfida dei veleni i lettori votano Milan OMNIBUS COFFEE BREAK L’ARIA CHE TIRA I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 U-429 ATLANTIDE L’ISPETTORE BARNABY G’ DAY TG LA7 OTTO E MEZZO L’INFEDELE Attualità INNOVATION TG LA7 TG LA7 SPORT (AH)IPIROSO MOVIE FLASH Carling Cup. SKY SPORT 3 Serie A. CATANIA - NOVARA 11.15 19.20 20.00 20.30 21.10 Sei Nazioni. 00.30 CALCIO: MILAN - JUVENTUS 11.00 CALCIO: SIENA PALERMO 13.30 14.05 16.15 17.30 Sei Nazioni. 02.00 RUGBY: INGHILTERRA GALLES Serie A. Highlights. Serie A. Highlights. Da Hainan, Cina Eurosport 23.15 RUGBY: IRLANDA ITALIA Serie A. 10.45 CALCIO: ATALANTA ROMA 09.00 CALCIO: MILAN JUVENTUS GazzaMeteo Nuvolo 1.00 1.30 2.15 6.20 8.40 12.25 13.00 13.40 15.30 16.15 17.10 17.45 18.30 19.20 19.50 20.20 21.10 Serie A. Highlights. BASKET Legenda 0.15 TG5 MATTINO CINQUE FORUM TG5 BEAUTIFUL CENTOVETRINE UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE TG5 MINUTI THE MONEY DROP TG5 STRISCIA LA NOTIZIA GRANDE FRATELLO Reality MAI DIRE GRANDE FRATELLO TG5 - NOTTE STRISCIA LA NOTIZIA UOMINI E DONNE IL SONDAGGIO L’Aquila -1 4 Campobasso 11 0 Napoli 4 10 Bari 4 5 Potenza -2 3 Cagliari 7 8 Catanzaro 14 4 Palermo 10 Reggio Calabria 8 13 8 12 Catania 9 12 Il sole domani MILANO La luna ROMA Sorge Tramonta Sorge Tramonta 7:06 18:06 6:48 17:57 Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto 22 feb. 29 feb. 8 mar. Codice cliente: 222072 15 mar. 48 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 Opel Meriva da + 4 anni Tasso 0 € 13.900 + 4 anni Tasso 0 Opel Agila da € 8.950 + 4 anni Tasso 0 Opel Corsa da € 9.650 www.opel.it Codice cliente: 222072 LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 www.gazzetta.it - [email protected] Pubblicità RCS MediaGroup SpA - Divisione Pubblicità - Via G. Sciuti 164 Palermo - Tel. 091306756 - Fax 091342763 Sicilia&Calabria TRE GOL RIFILATI AL Novara E QUOTA 33 punti IN CLASSIFICA RAGGIUNTA PER UNA salvezza SEMPRE PIÙ VICINA. IL PRESIDENTE Pulvirenti SI COCCOLA IL SUO Catania DA 50 PUNTI E BLINDA IL TECNICO Montella (NELLA FOTO) ANCHE PER LA PROSSIMA STAGIONE. Marchese PARLA DEL SUO STRAORDINARIO GOL E Bergessio NON VEDE L’ORA DI SFIDARE L’INTER il Film Tris al Novara e tanti applausi Un’ovazione per Marchese IMPLACABILE Bergessio apre le danze È la mezz’ora del primo tempo e Gonzalo Bergessio, 27 anni, batte Ujkani: per l’argentino è il sesto gol in questo campionato LAPRESSE d HANNO DETTO S Bergessio «Andiamo avanti così, sarà bellissimo giocarsela a viso aperto contro l’Inter. Un altro gol su azione? È merito dei miei compagni» S Marchese «Per un siciliano come me è una gioia grandissima. Segnare così è pazzesco: lo schema è provato in allenamento, ma calcia Almiron» GIOVANNI FINOCCHIARO CATANIA Montella? Un allenatore di prima fascia. Il Catania? La rivelazione del momento. Via con le (meritate) celebrazioni del miracolo rossazzurro. Un miracolo su basi solide, non costruite a caso, ma con una lucidità che mezz’Italia invidia ai dirigenti etnei. Quota 50 Il presidente Pulviren- STREPITOSO Marchese fa un eurogol La perla del giorno: il gol al volo di Giovanni Marchese, 27 anni, è straordinario, ancor di più perché segnato da un difensore LAPRESSE GUIZZANTE Gomez firma il tris A chiudere definitivamente la partita ci pensa Alejandro Gomez, 24 anni, che dedica il gol alla moglie e al figlio che nascerà a ottobre LAPRESSE E Pulvirenti guarda su 4 «Catania, vali 50 punti» 11 I NUMERI Il presidente: «Ma prima c’è da chiudere il discorso salvezza Montella? C’è un accordo per l’anno prossimo, lo rispetterà» ti, appena festeggiati i 50 anni, trasferisce la stessa cifra nel mondo del calcio: «Il Catania a quota 50 punti? Penso di sì, siamo in media. Ci mancano sei, sette punti alla salvezza. Prima li facciamo meglio è». Un cenno sui singoli: «Carrizo? Si vede che ha esperienza, frutto di campionati importanti. Ha personalità». E gli abbracci con Mascara? «Peppe a Catania ha fatto bene, ha dato molto, ha ricevuto moltissimo. Il pubblico che adesso lo ha fischiato, l’ha amato come ha fatto con pochi giocatori. Io non dimentico e rinnovo l’invito: quando finirà di giocare, se avrà voglia di fare il dirigente, un posto nel Catania ci sarà sempre». Adesso l’Inter Si guarda avanti, alla doppia trasferta con Inter e Cesena. Ancora Pulvirenti: «L’interpretazione è stata perfetta. Abbiamo giocato senza fretta, gestendo gli spazi. Siamo da classifica medio alta così come abbiamo dimostrato durante tutto il campionato. Mi chiedete, scherzando, se quello contro l’Inter sarà uno scontro diretto? La classifica lo dice. Noi dobbiamo recuperare una partita. Dunque, andremo a Milano per tentare di fare ri- sultato, facendo tesoro degli errori commessi a Torino». Un passaggio veloce su Montella le cui quotazioni volano sensibilmente: «Vale l’accordo per l’anno prossimo, firmato da entrambe le parti. I fatti dicono questo e io credo che rispetterà gli accordi raggiunti in estate». I tre tenori Tre gol, tutti belli. Bergessio di prima, Marchese al volo, Gomez dopo una fuga propiziata dal lancio telecomandato di Lodi. Bergessio: «Andiamo avanti così, contro l’Inter sarà bellissimo giocarsela a viso aperto. Un altro gol su azione? Merito dei miei compagni». Marchese: «Una gioia grandissima, per uno come me. Sono nato in Sicilia e gioco con la maglia della mia squadra del cuore, sono stato insignito dei gradi di capitano ed è già un onore. Per un difensore segnare così è pazzesco. Lo schema lo si provava in allenamento, ma con Almiron». Gomez gioisce due volte: «Il gol mi ripaga dei sacrifici, ma la dedica è per mia moglie. A ottobre nascerà il nostro primo figlio, dunque, dopo il gol ho nascosto la palla sotto la maglietta». La grande festa del Catania: i giocatori rossazzurri corrono a prendersi i meritati applausi del Massimino ANSA I punti raccolti dal Catania nelle ultime cinque gare interne: tre vittorie, contro Palermo, Genoa e Novara, e due pareggi, contro Parma e Roma 9 Le lunghezze che separano il Catania dal terzultimo posto, occupato dal Lecce. Ma in mezzo ci sono ben sette squadre 2 I gol in serie A di Giovanni Marchese: prima del capolavoro al Novara, il difensore siciliano aveva segnato al Napoli il 29 ottobre © RIPRODUZIONE RISERVATA SOLO SU Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 50 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 SERIE A ROSANERO K.O. PER 4-1 A SIENA E POLEMICHE ALESSANDRO LORENZINI SIENA È un fiume di rabbia lo spogliatoio del Palermo dopo i 4 gol subiti nel k.o. di Siena. Nel mirino l'arbitro Gava, secondo i siciliani. «Ha gravemente condizionato il risultato — ha sottolineato il d.s. Luca Cattani —. Sono scandalizzato che una partita di A sia diretta da un arbitro che non so quanto fosse adeguato a questa gara, in cui anche il Siena si giocava la salvezza. Ha fatto errori clamorosi». Le accuse Cominciando con l'espulsione di Balzaretti, dopo appena 60 secondi di gioco. «In quell’azione di Destro, c'era Miccoli in recupero, la sua posizione doveva determinare l'ammonizione e non il rosso per Balzaretti: erano due contro uno, un errore grave. Non è servito poi giocare un buon primo tempo e nulla toglie che noi abbiamo fatto degli errori. Ma non so quanto a quel punto valesse la pena tornare in campo nel secondo tempo, quando ha fatto un errore ancora più grande non dando il rigore a Bertolo. Assurdo, allucinante: è mancato il buon senso, ma anche a termini di regolamento sono state decisioni clamorose, abbiamo perso 3 punti che ero sicuro di conquistare». Cattani aggiunge: «Decimati verso il Milan? Ci arriviamo con Balzaretti squalificato e Silvestre infortunato, il morale è tornato giù, sta a noi riportarlo a un livello consono a una partita di quel tipo». Visto dal campo È un fiume in piena anche Fabrizio Miccoli. «Non c'è bisogno di guardare le immagini — ha quasi urlato ai microfoni di Sky il numero 10 —, ci sono talmente tanti episodi... Abbiamo perso e ci abbiamo messo del nostro, il Siena ha preso tre punti pesanti, ma aspetterei a dire, come ha detto Sannino, che il Siena si è dimostrato più forte. Nell'azione del cartellino rosso, non era un' occasionissima da gol, tale almeno da far cacciare Balzaretti. Poi dopo 5 minuti l'arbitro Rabbia Palermo «Gava, che errori» Cattani «L’arbitro non all’altezza di una gara di A» Miccoli «Il rigore del Siena non c’era, anzi non esiste» 4 I NUMERI 9 Le sconfitte esterne subite dal Palermo in questo campionato. Solo il Cesena ha fatto peggio: 10 k.o. fuori casa 0 Le vittorie fuori casa dei rosanero in questo campionato. Lontano dal Barbera sono stati conquistati solo 4 pareggi Fabrizio Miccoli, 32 anni, a terra con le mani in testa: è l’immagine del Palermo sconfitto a Siena ANSA ha dato un rigore che non è che non c'è, non esiste proprio. Io penso che l'arbitro debba vedere anche gli atteggiamenti di un giocatore, se uno abbassa la testa e se ne va, senza protestare, qualcosa vuol dire. Ci vuole più rispetto verso chi subisce queste cose. È la prima volta che mi succede una cosa del genere. Sul rigore, ha ammonito tre di noi. Solo perché abbiamo protestato, quando invece si fanno tante riunioni e si dice che il capitano può esprimere civilmente il proprio parere». Autocritica Miccoli ha anche ammesso gli errori del Palermo, ma la bocciatura dell’arbitro è piena: «Ci abbiamo messo La punta spiega: «Balzarettti non era da espulsione e su Bertolo un fallo da penalty» Il d.s. aggiunge: «La partita è stata condizionata dalla direzione arbitrale» del nostro, ma ci sono state altre cose. Nel secondo tempo il rigore su Bertolo è clamoroso, magari è vero che eravamo sul 3-1 e soffrivamo, ma è un rigore netto e si doveva fischiare. Poi c'è il fallo di reazione, mi pare di Terzi, su Aguirregaray, col giocatore del Siena che è stato ammonito. L'arbitro mi ha detto che era stato solo un calcetto. A me hanno sempre insegnato che se c'è fallo di reazione vieni espulso, non importa se stacchi la testa a qualcuno o gli dai un calcetto. Ripeto: mai successa una cosa del genere, sabato abbiamo il Milan e meno male che tra i 7 ammoniti non c'era nessun diffidato». © RIPRODUZIONE RISERVATA Eccellenza HANNO Ribera scatenato DETTO Messina di misura Ragusa non gioca S Miccoli «Ci abbiamo messo del nostro, ma ci sono state altre cose. Sabato abbiamo il Milan e meno male che tra i 7 ammoniti non c'era nessun diffidato» S 10 I gol subiti nelle ultime tre trasferte: prima dei quattro di Siena, due a Cagliari e quattro contro l’Inter d Cattani «È mancato il buon senso, ma anche a termini di regolamento sono state decisioni clamorose, abbiamo perso tre punti che ero sicuro di conquistare» Continua la cavalcata in vetta del Ribera che va a vincere anche a San Giovanni Gemini. Il gol di Calvaruso permette alla formazione di Brucculeri di mantenere inalterato il vantaggio sull’Alcamo vittorioso con una rete di Papania a Monreale. Sale al terzo posto il Kamarat che rifila un poker di reti alla malcapitata Palermitana (Scro, Scillufo, Carioto e Corsale). Sconfitta pesante per l’Akragas a Custunaci (doppio Di Vita e Lamia per i locali, rigore di Russo per gli agrigentini), e dimissioni (accettate dalla società), a fine gara del tecnico Giuseppe Raffaele. Nel girone B, non gioca il Ragusa perché la Leonzio non paga un debito alla Lega (mercoledì il giudice sportivo darà il 3 a 0 alla formazione di Rigoli), mentre il Città di Messina ancora con il minimo scarto conquista i tre punti. L’undici di Rando ha fatto suo il derby con il Taormina grazie ad un rigore realizzato da Buda. Clamoroso tonfo del Real Avola che a Capo d’Orlando subisce un poker di reti: Pallone, doppietta di Dell’Orzo e Zingales. Salvatore Pintaudi GIRONE A I risultati: Atletico Campofranco-Sancataldese 2-1, Audace Città di Monreale-Alcamo 0-1, Castellammare Calcio 94-Città di Terrasini 3-1, Folgore Selinunte-Parmonval 0-0, PalermitanaKamarat 0-4, Riviera Marmi Custonaci-Akragas Città dei Templi 3-1, San Giovanni Gemini-Ribera 0-1, Valderice -Mazara 2-1. La classifica: Ribera punti 54; Alcamo 48; Kamarat 45; Akragas 43; Atletico Campofranco 40; Rivera Marmi Custonaci 39; Mazara 35; Monreale 34; Valderice 33; Sancataldese 32: San Giovanni Gemini 27; Parmonval 26; Castellammare 24; Folgore Selinunte 21; Terrasini 13; Palermitana 3. GIRONE B I risultati: Aquila Caltagirone-Due Torri 1-1, Atletico Catania-Comiso 2-1, Città di Messina-Taormina 1-0, Città di Vittoria-Trecastagni 1-0, Leonzio-Ragusa n.d., Misterbianco-Enna 4-0, Modica-Acicatena 1-1, Orlandina-Real Avola 4-0. La classifica: Città di Messina punti 63; Ragusa* 60; Due Torri e Città di Vittoria 40; Real Avola 38; Acicatena 36; Orlandina 32; Misterbianco 31; Taormina 29; Trecastagni 28; Comiso 26; Modica 25; Atletico Catania 24; Caltagirone 19; Leonzio* 7; Enna 2. (*) Una partita in meno. Enna 6 punti di penalizzazione, Leonzio 2 punti di penalizzazione, Aquila Caltagirone e Atletico Catania 1 punto di penalizzazione. Codice cliente: 222072 LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 51 SERIE BWIN L’ATTACCANTE PROTAGONISTA ALl’ADRIATICO Ragusa sfreccia «Arriverò a 12 gol voglio i playoff» «La Reggina deve essere quella di Pescara Bello tornare a segnare, sotto con l’Ascoli» LORENZO VITTO REGGIO CALABRIA La gioia del gol racchiusa tra due parentesi. La prima risale al 29 ottobre 2011, stadio Rigamonti: Brescia-Reggina 0-3, Tonino Ragusa sigla il tris e il suo sesto gol in amaranto. La seconda è sul 24 febbraio 2012, stadio Adriatico: Pescara-Reggina 0-2, con l'attaccante siciliano a fissare il punteggio, con un gran gol dopo aver dribblato anche il portiere. Quattro mesi di un lungo digiuno. Ragusa è un ragazzo serio, un professionista esemplare. Un weekend in famiglia, con la domenica nella vicina a Catania per tornare nel tardo pomeriggio nella sua Trappitello. «Finalmente sono ritornato al gol — racconta a telefono —. Ci tenevo molto e sono felice di aver segnato venerdì, così ho potuto dedicare la rete a mia sorella Serena che compiva 26 anni». Il ruolo Ragusa ha digerito in malo modo la sconfitta con la Juve Stabia e schiva ogni polemica sulla posizione, mai ricoperta prima, affidatagli in Campania da Gregucci. «Riesco ad esprimere il meglio di me da seconda punta, ma sono pronto a fare l'esterno difensivo se il tecnico me lo dovesse richiedere. L'intesa con Bonazzoli? Ottima. Ci integriamo bene, perché lui è più statico e io riesco ad attaccare gli spazi che mi crea». 4 7 le reti realizzate dall'attaccante messinese. Con il gol al Pescara ha eguagliato il bottino della passata stagione quando militava nella Salernitana in Prima Divisione. Non segnava dalla gara d'andata a Brescia (0-3) 22 le presenze di Ragusa in questo suo primo campionato in serie B. Ha esordito il 10 settembre scorso nella prima vittoria esterna degli amaranto per 3-1 contro il Gubbio Antonio Ragusa, 21 anni, è alla sua prima stagione in serie B LIVERANI Il bottino Eguagliato il record di marcature della scorsa stagione quando in 36 partite ne segnò 7 con la Salernitana. «Sono soddisfatto del mio bilancio — continua il 21enne attaccante di proprietà del Genoa — e punto a raggiungere quota 12, che sarebbe un ottimo bottino nel mio primo campionato di B. Certo è che l'obiettivo più importante da raggiungere rimane il sesto posto, a patto di esprimerci sempre come a Pescara. Sappiamo che ci sono tante squadre che ambiscono ai playoff e noi dobbiamo cercare di rimanere sempre attaccati al gruppone fino alla volata finale, che scatterà secondo me nelle ultime 8 giornate». Ascoli e Juve Sabato l'arriva l'Ascoli. «Adesso viene il difficile — conclude Ragusa — e non possiamo pensare che tutto sia facile solo perché abbiamo battuto una grande squadra. I prossimi avversari saranno galvanizzati dal pareggio in trasferta con il Sassuolo e cercheranno di portare via punti salvezza pure dal Granillo. Come batterli? Dobbiamo alzare i ritmi subito e copiare l'atteggiamento del Milan, che ha messo in crisi la Juve sin dalle prime battute. E da simpatizzante juventino voglio aggiungere che il pareggio è stato giusto, con un episodio sfavorevole a testa". © RIPRODUZIONE RISERVATA IL BILANCIO DEL TECNICO DOPO IL PRIMO MESE I NUMERI 42 i punti conquistati dalla Reggina dopo 28 giornate, identici a quelli della passata stagione, solo che 1 anno fa si era al 5˚ posto in solitudine e adesso al 7˚ in condominio con il Brescia Massimo Drago, 40 anni, è l’allenatore del Crotone dal 23 gennaio. Nelle cinque gare in cui si è seduto in panchina, quattro pareggi e una sconfitta SCOLPINI L’ottimismo di Drago «Crotone, mi piaci» LUIGI SAPORITO CROTONE Le cinque giornate di Drago, le prime da allenatore titolare e forse anche le ultime (a giorni scadrà la deroga e in panchina ci andrà con Galluzzo che ha il patentino di prima), ma la leadership nelle scelte, chiesta dalla società dopo la cacciata di Menichini, è indiscussa. Molte le cose positive nella gestione di Drago, ma anche qualche negatività: la prima, che salta subito all’occhio, è riferita al numero delle vittorie: zero. Una striscia che Drago ha allungato dalla gestione Menichini (quattro k.o. di fila che gli costarono il posto) ma con una differenza sostanziale ed è quella che al Crotone è mancata la fortuna che l’ha fatto capitolare in casa col Pescara ed essere acciuffato a Castellammare di Stabia. Analisi «Sono contentissimo delle prestazioni della squadra, un po’ meno per i punti conquistati — afferma sereno Drago —. Ma abbiamo cambiato modo di giocare, dando maggiore intensità e aggressività alla nostra manovra e la cosa mi soddisfa ampiamente. Purtroppo non arriva questa benedetta vittoria». Drago, però, è sereno e dai suoi si aspetta ancora tanto. «Vedo d HA DETTO S Sul momento «Sono molto contento delle prestazioni della squadra, un pò meno dei punti conquistati. Ma ora siamo più aggressivi e questo mi soddisfa» S Sul metodo «Ai giocatori propongo le convinzioni che mi porto dietro da sempre. La sosta servirà per far capire ai ragazzi cosa voglio: i frutti arriveranno» in loro una voglia e un attaccamento che mi fa ben sperare e da questo punto di vista sono felice di come la squadra sta rispondendo. Ma è altrettanto normale che dobbiamo migliorare ancora in tante cose visto che in alcune gare non siamo stati impeccabili». Scelte Drago, come spesso suc- cede, ha azzerato tutto e ha messo mano alla meritocrazia per cui riecco in campo gente che con Menichini le partite le vedeva dalla tribuna. «Uno dei motivi per cui la società ha deciso di scegliermi, a differenza di uno nuovo dell’ambiente, è che io conosco bene i ragazzi al punto che adesso si rivedono i vari Maiello, Loviso e qualcun altro rimasto fuori. Ma è altrettanto vero che i ragazzi non conoscono me perché io per quattro anni ho fatto il collaboratore tecnico, ho sempre avallato le idee degli allenatori, non ultimo Menichini, ma adesso propongo le mie idee, le mie convinzioni che mi porto dietro da sempre, fin da quando giocavo e da quando ho cominciato ad allenare. Ora sfruttiamo questa sosta per stare di più con i ragazzi affinché loro capiscano effettivamente cosa voglio e credo che i frutti non tarderanno ad arrivare». © RIPRODUZIONE RISERVATA 52 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 Codice cliente: 222072 LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 53 PRIMA DIVISIONE STASERA LA CAPOLISTA ALLO ZINI IN DIRETTA TV 4 FRANCO CAMMARASANA TRAPANI I NUMERI C'è grande attesa a Trapani per la gara dei granata a Cremona. Stasera tifosi davanti ai televisori per assistere alla diretta tv (RaiSport 1, ore 20,45) del posticipo ma un bel gruppo ha deciso di seguire la squadra di Boscaglia nella trasferta lombarda partendo stamattina col volo Trapani-Bergamo. Sarà un vero esame per la capolista contro la Cremonese. «Stiamo vivendo questo momento come se non fossimo al primo posto — dice il tornante Dario Barraco, 26 anni —. Non abbiamo l'assillo di dover vincere a tutti i costi: penso che proprio la spensieratezza possa essere l'asso nella manica della squadra. Contro la Cremonese che è imbottita di giocatori di A e B, penseremo a giocare con la stessa concentrazione e cattiveria agonistica di sempre». 9 I gol realizzati dal centrocampista offensivo Dario Barraco nelle 21 gare (per un totale di 1878’ giocati) disputate in questa stagione con i granata in Prima Divisione 8 Le vittorie consecutive ottenute dal Trapani, di cui quattro in trasferta e tre al Provinciale. Fuori casa i granata hanno realizzato 25 gol subendone 15 Due gare da svolta Cremonese e Dario Barraco, 26 anni, esterno del Trapani PAPPALARDO Siracusa nel giro di appena cinque giorni, per il Trapani una settimana che potrebbe dare una svolta decisiva al proprio campionato. «Certo, se facciamo risultato in queste due partite, potremmo dare sul piano mentale una mazzata alle di- «Siamo leader ma giochiamo senza pensarci» Barraco «La forza del Trapani è non avere assilli in campo. A Cremona decisi e carichi» rette avversarie. Non sono però partite decisive — chiude Barraco — perché dopo ne avremo altre altrettanto difficili». Il tecnico Roberto Boscaglia si sottrae dal commentare i risultati di questo fine settimana in cui solo lo Spezia è riuscito ad accorciare le distanze dai granata. «In questo momento ho ben altro a cui pensare. Siamo alla vigilia di una partita difficile ed è alla Cremonese che è rivolta tutta la nostra attenzione». Assenze In effetti la partita pre- senta un elevato indice di diffi- Avversari Più che le assenze è Boscaglia: «Out Lo Bue e Pagliarulo in difesa, ma io ho degli uomini altrettanto validi» coltà per il Trapani che si presenta stasera allo Zini senza i difensori Pagliarulo e Lo Bue. «Sono elementi importanti ma daremo spazio a gente altrettanto valida che ogni domenica ci dispiace dover mandare in panchina o in tribuna». la pericolosità degli avversari a preoccupare il tecnico. All'andata la squadra grigiorossa impose ai granata un pari (0-0) con una prova di temperamento. «E a gennaio — osserva Boscaglia — ha ulteriormente aumentato il suo potenziale, soprattutto nel settore avanzato. Sarà comunque una partita diversa rispetto all'andata. Stavolta giocano in casa e cercheranno di vincere per avvicinarsi alle prime. Anche noi abbiamo fame di vittorie, penso che verrà fuori una bella gara». © RIPRODUZIONE RISERVATA SERIE D LA CAPOLISTA PERDE IN CASA IL DERBY Hinterreggio un brutto ko Tris Cosenza Hinterreggio-Cosenza 1-3 MARCATORI Ungaro (H) al 5', Provenzano (C) 19' e 40' p.t.; Mosciaro al 48' s.t. HINTERREGGIO Cutrupi; Sciarrone, Marguglio, Vicari (dal 12' s.t. Impallari), Ungaro, Franceschini, Eseola (1' s.t. Trentinella), Lavrendi (25' s.t. Crucitti), Palumbo, Ancione, Iennaco. All. Di Maria. COSENZA Franza; Fiore, Rapisarda, Castellano, Ciano, Parisi, Arcidiacono, Provenzano (39' s.t. Salvino), Longobardi (43' s.t. Romano), Mosciaro, Marano (35' s.t. Caputo). All. Napoli. ARBITRO Vesprini di Macerata. NOTE Espulso al 31' s.t. l'allenatore Di Maria (H) per proteste. VALLE GRECANICA MARSALA 1 0 MARCATORE Citro al 22’ p.t. LORENZO VITTO REGGIO CALABRIA Un brutto Hinterreggio, soccombe nel derby col Cosenza che si vendica del k.o. dell'andata. I reggini sono stati sterili e confusionari non vincendo un duello a centrocampo, così a pagarne le conseguenze sono state le punte che si sono succedute in campo. Eppure a sbloccare il risultato è stata la capolista con un colpo di testa di Ungaro, su punizione di Ancione. © RIPRODUZIONE RISERVATA VALLE GRECANICA Nucera; Maltese, Sansone, Elefante (24’ p.t. Cucinotti), Manganaro; Laurendi; Citro (30’ s.t. Ike), Fabio, Orlando (28’ s.t. Dall’Oglio), Putortì; Pirro. All. Morabito. MARSALA Di Masi; Trezza (14’ s.t. Palmiteri), Giacalone, Matinella, Pergolizzi (30’ s.t. Genovese); Daidone, Porto, Genesio, Fina, Sorrentino (17’ s.t. Marino); Farina. All. Sciacca. ARBITRO Rapuano di Rimini. NOTE Espulso al 35’ s.t. Matinella (M) per doppia ammonizione. MELITO PORTO SALVO (Rc) (l.v.) La cura Morabito funziona: la Valle Grecanica liquida anche la pratica Marsala e porta a tre le vittorie consecutive da quando sulla panchina siede l’ex difensore della Reggina. Decide Citro, su assist di Pirro. Colpo Noto L’Adrano si ferma NOTE Spettatori 600 circa. Espulsi lal 34’ p.t. l’allenatore del Noto Di Nola per proteste, Aguglia (N) al 44’ s.t. per doppia ammonizione, Villa (in panchina dopo essere stato sostituito) al 46’ s.t. per proteste. MASSIMO LEOTTA NOTO (Siracusa) Noto-Adrano 2-1 MARCATORI Fontanella (N) al 32' p.t.; Villa (N) al 4’, Di Mauro (A) 36’ s.t. NOTO Piazza; Morale, Gambi, Ymeri, Aguglia, Itri, Scarpitta (dal 29 s.t. Piccirillo), Misuraca (dal 19’ s.t. Prestigiacomo), Villa (dal 27’ s.t. Frittitta), Fontanella, Abdjia. All. Di Nola ADRANO Linguaglossa; Montella (dal 22' s.t Arena), Fichera, Strano (dal 22’ s.t. Pagano), Orefice, Scalia, Caputa, Di Mauro, Torcivia, Catania (dal 19' s.t. Calabrese), Pasca. All. Strano ARBITRO Bertani di Pisa La marcia dell’Adrano (imbattuto nel ritorno) ha subito uno stop inaspettato a Noto (torna a vincere in casa dopo 3 mesi). A decidere i gol di Fontanella e Villa con Di Mauro che solo nel finale ha riaperto la partita. Gara nervosa e colpi proibiti dentro e fuori il campo. Dopo il fischio finale parapaiglia tra i giocatori delle due squadre. © RIPRODUZIONE RISERVATA ACIREALE LICATA ACIREALE Romano, Maggio, Trovato, Mautone, Lombardo, Silvestri (26’ s.t. D’Adamo), Savanarola, Arnone (35’ s.t. Aiello), Iannelli, Panepinto, Tomarchio. All. Gardano. LICATA Valenti, Scopelliti, Aletto (31’ s.t. Ortugno), La Marca (38’ s.t. Rosella), Ignazzitto, Cocuzza, Lo Monaco (33’ s.t. Gricchio), Grillo, Manfrè, Tiscione, Vella. All. Balsamo. ARBITRO Oggioni di Monza. ACIREALE (Ct) (g.c.) L’Acireale ha cercato con determinazione la vittoria, ma i limiti offensivi non hanno permesso alla squadra granata di andare oltre il pareggio a reti bianche. Il Licata è riuscito a controllare la partita, ma è venuto meno nelle accelerazioni offensive. Unica emozione del primo tempo una girata di Iannelli finita sull’esterno della rete. Nella ripresa tanto Acireale, ma nessun gol. NUOVA RENAULT SCÉNIC . TUTTO IL RESTO PUÒ ASPETTARE. ESP / RADAR DI PARCHEGGIO CON CAMERA CLIMA / RADIO CD MP3 CON BLUETOOTH E USB NAVIGATORE INTEGRATO LIVE CONNECTION 17.900 €* www.renault.it NUOVI MOTORI ENERGY: PIÙ DIVERTIMENTO, MENO CONSUMI. * Prezzo scontato chiavi in mano, IVA inclusa, IPT esclusa, con “Eco incentivi Renault”, relativo a Nuova Renault Scénic XMod Wave 1.6 16V 110CV. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. È una nostra offerta valida fino al 31/03/2012. Foto non rappresentativa del prodotto. Emissioni CO2 : 174 g/km. Consumi ciclo misto: 7,4 l/100 Km. 0 0 Renault sceglie LE CONCESSIONARIE RENAULT DELLA SICILIA E DELLA CALABRIA Codice cliente: 222072 Codice cliente: 222072 54 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 SECONDA DIVISIONE Col Neapolis ALLA VIGOR BASTA L’1-0 Costantino ride «Lamezia ok» Massimo Costantino, 38 anni, seconda stagione a Lamezia SCOLPINI FRANCESCO CARUSO LAMEZIA TERME (Catanzaro) Un colpo di testa di Romero su cross di Lattanzio ha permesso alla Vigor Lamezia di centrare la settima vittoria consecutiva (la nona nelle ultima dieci partite) e di conservare il secondo posto a -5 dal Perugia. Una vittoria assolutamente legittima, ottenuta al termine di una gara che ha visto i biancoverdi creare tante situazioni pericolose soprattutto nella prima parte, tutte sciupate, e mantenere il pallino del gioco pure nella ripresa anche se i campani — che hanno perso per doppio giallo Esposito dopo un quarto d’ora — non si sono disuniti e hanno tentato la rimonta. Festa grande «E’ stata una vit- toria molto importante — ha commentato l’allenatore biancoverde Massimo Costantino —. Magari anche un po’ sofferta, ma assai voluta dal gruppo che ha dato ulteriore dimostrazione di compattezza ed umiltà. Il Neapolis non era un avversario agevole: ha giocato molto bene dietro la linea della palla. Ora siamo sempre secondi e non possiamo non tener conto della classifica che cominciamo a guardare con più insistenza, ma non dobbiamo perdere umiltà e concentrazione. Il fatto che spesso va in gol chi entra a gara in corso, è il segno del valore di questo magnifico gruppo. Sapevamo che potevano esserci difficoltà legate anche al fatto che si disputano turni infrasettimanali che incidono sulla brillantezza. In campo, però, la squadra ha dimostrato di saper dribblare queste insidie». Gli fa eco il match winner Romero, scuola Genoa: «Soddisfatto di questa vittoria, dei tre punti e della mia rete. Il mio gol è stato anche un po’ fortunoso: il loro portiere era leggermente avanzato e l’ho colpita nel modo giusto per farci sorridere ancora». © RIPRODUZIONE RISERVATA 1-1 con il Campobasso Pari del Milazzo Furia Catalano «Ma l’arbitro...» ANDREA ITALIANO MILAZZO (Messina) Visi scuri, musi lunghi e con il morale a pezzi. Dopo l’1-1 con il Campobasso, i giocatori del Milazzo sono rientrati così negli spogliatoi, per un risultato bugiardo, per le tante occasioni fallite sotto porta e per gli errori arbitrali che hanno pesato sul risultato. «Per aver detto in panchina che l’arbitro era andato in confusione, sono stato espulso su segnalazione dell’assistente», spiega il d.s. Ferrigno. E l’allenatore Catalano aggiunge: «L’arbitro ci ha messo del suo nel determinare l’esito della partita». E in effetti il Milazzo ha giocato quasi ad una porta, ma raccogliendo soltanto un rigore (trasformato da Chiaria) per fallo di Scudieri su Scalzone al 30’. Al 21’ il Milazzo ha subìto a sua volta un rigore, fischiato quando il gioco ancora doveva riprendere con un calcio di punizione per il Campobasso. Veementi ma inutili le proteste, con il direttore di gara che ha «compensato» con la concessione di un altro rigore al Milazzo al 24’, prima di tornare sui suoi passi su segnalazione dell’assistente nel momento in cui Chiaria si apprestava a batterlo. Rabbia Resta ovviamente il rammarico per non avere chiuso la partita contro un avversario che si è limitato solo a fare le barricate e per un’incerta direzione di gara. «Sono stati errori madornali — dice Catalano — che ci hanno privato di una vittoria che avremmo ampiamente meritata». Catalano considera anche il giusto peso che hanno avuto le occasioni sprecate da Scalzone sotto porta: «Se avessimo messo la palla dentro chiudendo la partita, avremmo dato forse meno peso agli errori arbitrali». © RIPRODUZIONE RISERVATA A Celano IL CATANZARO VINCE 3-0 Felicità Cozza «Che vittoria» Francesco Cozza, 38 anni, primo anno alla guida del Catanzaro SCOLPINI GABRIELLA AVEANI CELANO (L’Aquila) Il Catanzaro non si ferma più: a Celano la settima vittoria consecutiva per la squadra di Cozza, che rischia la beffa ma con un finale super riesce a portare via l’intera posta, anche se i successi di Perugia e Vigor Lamezia non cambiano la situazione in classifica. La prima occasione al 10’ con Esposito che ci prova da fuori area, ma il suo tiro è facile preda di Agostini. Al 17’ è ancora Esposito a mettere i brividi al Celano, ancora Agostini bravo a deviare in angolo. Gli ospiti rischiano in un paio di occasioni, prima con Sciamanna e poi con Luzi, ma vanno vicinissimi al gol al 34’ con Papasidero, il cui tiro sfiora il palo. Il Catanzaro chiude il primo tempo in attacco e al 46’ il tiro di Esposito si stampa sulla traversa. Guizzi finali Sciamanna, ad ini- zio ripresa, pareggia il conto dei pali, ma al 35’ arriva il gol partita segnato da Carboni, con la difesa del Celano colpevole nell’occasione. Quattro minuti dopo la fortuna aiuta gli uomini di Cozza che raddoppiano grazie a un’autorete di Rapino che beffa il proprio portiere su cross dalla destra di D’Anna. Al 47’ arriva anche il tris, con Bugatti che ribadisce in rete un tiro di D’Anna non trattenuto da Agostini. Il presidente Cosentino si gode l’ennesima vittoria: «Sono felicissimo — dice — Abbiamo sofferto in qualche occasione, ma siamo venuti fuori: ci chiamano macchina da guerra e abbiamo dimostrato di esserlo». Soddisfatto anche Cozza: «Abbiamo conquistato una bella vittoria e anche meritata contro una squadra che si è ben difesa. Ora pensiamo a mercoledì: contro il Chieti sarà difficile, ma abbiamo possibilità di vincere e conquistare altri tre punti per noi importantissimi». © RIPRODUZIONE RISERVATA L’Arzanese passa per 2-1 Ferrante striglia la sua Vibonese «Così non va» MIMMO FAMULARO VIBO VALENTIA Trenta minuti nel ventre dello stadio Luigi Razza. Da una parte Elio Ferrante e Franco Viola, dall’altra i giocatori. Vibonese-Arzanese è appena finita. I rossoblu hanno incassato una nuova sconfitta, la seconda consecutiva. Negli spogliatoi va in scena un altro confronto. In sala stampa Ferrante si presenta quasi un’ora dopo il triplice fischio finale. «Io e Viola — afferma — ci prendiamo le responsabilità di questa sconfitta. Siamo delusi, non ci aspettavamo un risultato del genere. La squadra non ha reagito alle nostre sollecitazioni. Eppure in settimana abbiamo lavorato duramente. Adesso dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare anche di più perché evidentemente quello che facciamo non basta». Niente riposo Oggi la squadra si ritroverà al Razza per una normale sessione di allenamento: una sorta di punizione per la prestazione che ha permesso ai campani dell’Arzanese di vincere 2-1 un match che la Vibonese doveva e poteva vincere. La cronaca segnala la fiammata iniziale dei rossoblu con miracolo di Fiory su Doukara al 2’. Poi, all’improvviso, il vantaggio ospite firmato da Mascolo al primo vero affondo. Il pari di Figliomeni (al secondo centro in campionato) arriva al 45’, un attimo prima del rientro negli spogliatoi. È solo un’illusione perché dagli spogliatoi la Vibonese non rientra più in campo. L’Arzanese domina i primi 20 minuti della ripresa e trova il nuovo vantaggio con Castellano sull’ennesima disattenzione della difesa rossoblu. L’ennesima di questa stagione, come le sconfitte casalinghe che ormai non si contano più. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 222072 LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 55 TUTTENOTIZIE & RISULTATI Divisione Nazionale A Beffa finale Capo d’Orlando cade a Recanati RECANATI CAPO D’ORLANDO 81 72 (21-18, 42-41; 61-61) RECANATI Centanni 10, Chiarel- lo 21, Pierini 8, Fossati 10, Gilardi 13, Traini 8, Ceron 11, Ercoli, Magrini, Pierangeli. All. Coen. CAPO D’ORLANDO Cardinali 8, Benevelli 23, Zampolli 13, Damiani 12, Bisconti 13, Caula 3, Pellegrino, Bontempo n.e., Caronna n.e., Sgro’ n.e.. All. Perdichizzi. ARBITRI Sivieri e Tomasoni. NOTE T.l.: Rec 18/25, Cap 6/12. T2: Rec. 18/32, Cap 27/42. T3: Rec 9/24, Cap 4/10. Rimb.: Rec 21, Cap 34. RECANATI (Macerata) (i.t.) L’Upea Capo D’Orlando cade a Recanati, con i marchigiani che si impongono al termine di un match combattuto e risolto solo nell’ultima frazione. Gara equilibrata sin dalle prime battute, con gli ospiti al 7’ fanno segnare il primo vantaggio con Zampolli (13-16). Recanati reagisce e chiude il primo quarto a +3 (21-18). Capo d’Orlando risponde con un super Benevelli e al 14’ rialza la testa tornando al comando (28-30). Si gioca sul filo dell’equilibrio, ma è Recanati a fare il break grazie a una doppia tripla firmata dal duo Centanni-Gilardi (37-32 al 17’). I siciliani non mollano la presa e all’intervallo lungo sono sotto 40-39. Nel terzo parziale, Capo d’Orlando tiene ben saldo il pallino del gioco (+9 al 26’ sul 47-56), ma bastano tre minuti a Recanati per tornare in parità (58-58). Nell’ultimo quarto la squadra di Perdichizzi sembra in grado di vincere, ma un break di otto punti porta il risultato sul 69-64 (36’), prima dell’allungo finale di Recanati e dell’amarezza orlandina. © RIPRODUZIONE RISERVATA BASKET IN LEGA DUE SIGMA K.O. IL PRESIDENTE BONINA LE ACCETTERÀ Il Barcellona fa crac Dimissioni Pancotto Per Barcellona, quella contro la Tezenis Verona doveva essere la gara del riscatto. Invece si è rivelata una disfatta: 96-98 dopo un tempo supplementare e la rabbia dei tifosi che delusi hanno accompagnato la squadra negli spogliatoi a suon di fischi. La partita La Sigma era partita Pancotto lascia Conseguenza immediata del k.o., le dimissioni di coach Cesare Pancotto. Il presidente Bonina (unico a presentarsi in sala stampa) ha detto: «Mi prendo 24-48 ore di tempo per decidere se accettarle e avviare anche provvedimenti, probabilmente molto drastici nei con- Cesare Pancotto, 57 anni CIAMILLO Divisione Nazionale B Dopo 25’ equilibrati, la squadra di Ciani ha preso il largo mettendo al sicuro il successo: top scorer Mossi con 28 punti. Bene Agrigento Viola rimontata BISCEGLIE AGRIGENTO 60 77 (19-16, 35-30, 45-50) BISCEGLIE Ambruoso 15, Carrichiello 19, Sergio 1, Desiato 15, Storchi 4; De Falco 6, Nardin, Chiriatti. Abassi n.e., Moschettini n.e. All. Ciracì. AGRIGENTO Anello 4, Paparella 14, Mossi 28, Di Viccaro 18, Giovanatto 4; Di Simone 1, Pennisi, Brown 2, Birindelli 6. Di Lascio n.e. All. Ciani. ARBITRI: Tammaro e Pagano. BISCEGLIE (Bt) (p.d.b.) Agrigento vince al Pala Dolmen e si conferma leader del girone. fronti della squadra, in silenzio stampa a tempo indeterminato». Ma in realtà Bonina ha già deciso di accettarle e aggiunge: «Non mi aspettavo di trovarmi in questa situazione. Sono deluso e amareggiato per quanto sta avvenendo. Mi FRANCAVILLA VIOLA REGGIO C. 70 65 (13-20, 27-42; 46-53) FRANCAVILLA Stella 35, Sarli 3,Trionfo 5, Menzione 1, Labate 5, Ferrienti 7, Raffaelli 12, Polonara 2, Musci, Calia n.e.. All. Olive. VIOLA REGGIO CALABRIA Gambolati 8, Paparella 5, Potì 8, Caprari 9, Laganà , Marengo 1 , Grasso 4, Ingrosso 6, Agosta 13, Zampogna 11. All. Bolignano. ARBITRI Bonfante e Balducci FRANCAVILLA FONTANA (Br) (f.d.s.) La Viola Reggio Calabria spreca un vantaggio di 15 punti a metà gara e nel finale viene beffata da Francavilla. Pallanuoto FEMI-CZ VEA ROVIGO 39 NGM MOBILE FIRENZE 16 SAN GREGORIO CATANIA 5 ORTIGIA SIRACUSA 10 MARCATORI p.t. 9’ c.p. Basson, 28’ m. Pedrazzi; s.t. 6’ m. Pace tr. Bustos, 9’ m. Bacchetti, 16’ m. Bustos, 21’ m. Mahoney tr. Basson, 27’ m. Basson tr. Basson, 44’ m. Todeschini. scuso con la città e i tifosi, spero che in settimana si possa avviare un nuovo corso per salvare il campionato e centrare la promozione». MICHELE IMBESI BARCELLONA P.d.G. (Messina) Rugby bene, trovando spazi in avanti e chiudendo il primo parziale sul 20-15; nel 2˚ quarto la supremazia di Barcellona ha iniziato a vacillare sotto i canestri della Tezenis dell’ex Martellossi e solo prima dell’intervallo i padroni di casa sono riusciti a tornare avanti (38-37). Grande equilibrio nella seconda metà di gara: si è giocato punto a punto (complici i tanti errori della Sigma), inevitabile il supplementare. Dove prima Hicks, poi Martin escono per 5 falli: Porta, in lunetta, chiude la partita. © RIPRODUZIONE RISERVATA A-1 FEMMINILE Il derby batticuore premia Alcamo BASKET ALCAMO 59 ERG PRIOLO 57 (18-13, 32-28; 45- 45) BASKET ALCAMO Caliendo 10, Mandache 6, Rossi, Michael 12, Gaglio n.e., Montagnino 11, Gulak Lipka 5, Gidden 11, Fassina 4, Gattini n.e. All. Barbara. ERG PRIOLO Buccianti 4, Milazzo n.e. Favento, Maslowski 2, Cirov 16, Bestagno 4, Seino 7, Ciappina 9, Fabbri 4, Gaither 11. All. Coppa. ARBITRI Noce e D’Amato. NOTE T.l.: Alcamo 11/19, Priolo 23/26. Rimbalzi: Alc. 37 (Gidden 11), Priolo 39 (Seino e Fabbri 8). Assist: Alc. 4, Priolo 1. Usc. 5 falli: Gaither e Bestagno. FEMI-CZ VEA ROVIGO Basson; L. Lubian, Pace (7’ s.t. D. Duca), Pedrazzi, Bacchetti (28’ s.t. Bovolenta); Bustos, Merlo (10’ s.t. Wilson); Scholtz, Cristiano (10’ s.t. E. Lubian), Persico; Tumiati (10’ s.t. Ciochina), Reato; Ceglie (22’ s.t. Datola), Mahoney (22’s.t. Giazzon), Quaglio (33’ s.t. Gaeta). All. Roux. SAN GREGORIO CATANIA Giobbe; Montanelli, Gillingham, Valcastelli (23’ s.t. Daupi), Venturi; Todeschini, Pucciariello (1’ s.t. Failla); Sarto, Sala, W. Van der Walt; J. Van der Walt, G. Duca (23’ s.t. Leonardi, dal 30’ al 37’ s.t. Bordonaro); Poloni (37’ s.t. Bordonaro), Rampa (26’ s.t. Lo Favaro), Gentili, (1’ s.t. Suaria). All. Arancio ARBITRO Bertelli (Brescia). NOTE p.t. 8-0. Spettatori 700 circa. Cartellini gialli per Venturi al 5’ s.t. e per Polloni al 26’ s.t.. Calciatori: Basson 7 p.ti (c.p. 1/1, tr. 2/2), Bustos 2 p.ti (tr. 1/4); Todeschini 0 p.ti (tr. 0/1). Man of the match: Basson. Punti classifica: Rovigo 5; S. Gregorio CT 0. ROVIGO (r.r.) Il San Gregorio Catania resiste solo un tempo contro il Rovigo per poi cedere nettamente nella ripresa. Nella prima parte di gara i siciliani si sono difesi con ordine, ma nel secondo tempo hanno pagato duramente l’inferiorità numerica causata dai cartellini gialli di Venturi e Polloni. Unica soddisfazione la meta segnata nel finale da Todeschini. ALCAMO (Trapani) Col cuore in gola negli ultimi 18 secondi Alcamo, avanti di due punti, è riuscito a respingere l’ultimo forsennato assalto al suo canestro, operato dalla generosa Maslowski e nella mischia successiva scatenatasi dopo che il tiro della statunitense di Priolo era stato respinto dal ferro. Alcamo conserva così l’ultima speranza di conquista del penultimo posto occupato da Cagliari, mentre Priolo, con la rabbia dentro, verosimilmente dovrà rinunciare al sogno di agganciare i playoff. La squadra di casa, comunque, è stata quasi sempre in vantaggio; Priolo, invece, è arrivato col fiato grosso e senza la lucidità necessaria al momento di tirare le somme, logorato dal lungo inseguimento. Vito Zinnanti (2-2, 5-5, 4-1, 5-2) NGM MOBILE FIRENZE Catellani, Gautschi 1, Ferrini, Colaiocco 4 (1 rig.), Biancardi 6 (1 rig.), Bartolini 5, Olimpi; Repetto, Bosco, Giannetti. N.e.: Bosco, Fantasia, Camiciottoli. All.: Sellaroli. IGM ORTIGIA SIRACUSA Ignaccolo, Vitaliti 1, Avola 2, Fagioli 1, Dursi 1, Pelle 3 (2 rig.), Ayale 2; Iuppa, Murè. N.e.: Cassone e Giancristofaro. All.: Leone. ARBITRI Colombo e Fusco. NOTE Superiorità numeriche: Ngm Mobile Firenze 9 (5), Igm Ortigia Siracusa 8 (1). Uscite per 3 falli: Fagioli 3˚ tempo, Repetto 4˚ tempo. Rigore mancato da Bartolini sull'1-1 per palla sfuggita dalla mano; rigore di Biancardi parato sull'8-7. In tribuna il c.t. dell’Italia Fabio Conti. FIRENZE (a.p.) Per sedici minuti è parità perfetta fra Firenze e le siracusane dell’Ortigia nel posticipo di Serie A-1 femmnile. Si chiude sul 7-7. Ma l'Ortigia va perfino in vantaggio (2-5) in virtù di quattro gol consecutivi. Sembra che Firenze si faccia prendere a pallate dalle siciliane. E' soltanto un'illusione. C'è il rovescio immediato della medaglia ed anche la squadra di casa realizza un parziale di quattro reti. Alternanza di situazioni fino a metà gara, poi la partita assume un'altra fisionomia nella terza frazione di gioco. Ancora 4-0 per Firenze (11-7), lieve recupero delle formazione siciliane fino all'11-9, cinque gol fiorentini per l'epilogo. Bilancio dell'Ortigia Siracusa: un buon approccio, mancanza di tenuta alla distanza, sette occasioni su otto non sfruttate in superiorità numerica. COMUNE DI VALDERICE Provincia di Trapani AVVISO DEPOSITO ATTI Si rende noto che ai sensi dell’art. 3 della L.R. 27-12-1978, n° 71 con deliberazione consiliare n° 34 del 6-7-2010 – n° 35 del 13-7-2010 – n° 36 del 19-7-2010 – n° 37 del 22-7-2010 e n° 38 del 26-7-2010, è stata approvata la “Variante con modifica ed integrazione al Regolamento Edilizio Comunale e alle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale” approvato con D.D.G. n° 1219 del 22-12-2005 pubblicato sulla G.U.R.S. n° 11 del 3-3-2006. Gli atti di cui sopra sono depositati presso la Segreteria Comunale, a libera visione del pubblico e mediante pubblicazione nell’albo on-line del Comune, sul sito Web del Comune e a mezzo di manifesti murali, a decorrere da oggi e per venti giorni consecutivi alla data di pubblicazione del presente avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. Chiunque ha interesse, fino a 10 giorni dopo la scadenza del periodo, può presentare opposizioni od osservazioni. Valderice, lì 24 Febbraio 2012 Il Responsabile del Servizio “Urbanistica”: F.to Geom. Alberto Fontana 48 56 LA GAZZETTA DELLO SPORT SPORT LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2012 Codice cliente: 222072