geocentro fondazione Geometri Italiani ANNO VI / ottobre - dicEMBRE 2014 GEOCENTR online Rivista dei Geometri e dei Geometri Laureati 2 IN QUESTO NUMERO/ Accesso alla professione Percorso di studi Previdenza complementare FUTURa Opportunità fondo rotativo Fondi europei bando di concorso Expo 2015 droni /2014 geocentro ONLINE E sommario 5 EDITORIALE Protagonisti del rinnovamento F GEOCENTR online rivista dei Geometri e Geometri Laureati 11 INTERVENTI 7 INTERVENTI Professione geometra Previdenza complementare F. Amadasi M. Savoncelli opportunità 15 I Geometri focus iniziative 19 Un Bando di Concorso per EXPO 2015 2 fondi europei 23 Liberi di far crescere la propria attività 27 Il drone dietro l’angolo associazioni 31 GEO.VAL. ESPERTI sbarca anche in Sicilia al servizio dei Comuni 34 DENTRO IL COLLEGIO Collegio Pordenone 36 PROGETTI Residenza Principe 38 NORME & LEGGI Le società tra professionisti (STP) Dicembre /2014 GEOCENTRO ONLINE Rivista dei Geometri e dei Geometri Laureati Editore: Fondazione Geometri Italiani Direttore Editoriale: Maurizio Savoncelli Direttore Responsabile: Antonella Tempera Comitato Di Redazione: Cristiano Cremoli, Marco Nardini, Cesare Galbiati, Diego Buono Grafica e impaginazione: Arianna Berti, Agicom Srl Illustrazioni: freepick.com, Shutterstock Concessionaria di Pubblicità: Agicom Srl Registrazione al Tribunale di Roma N. 196 del 23/07/2014 La rivista è pubblicata sfogliabile online sui siti ‘geometrinrete’ e può essere scaricata integralmente in formato PDF. È vietata la riproduzione, anche parziale, di articoli, fotografie e disegni senza la preventiva autorizzazione. editoriale Antonella Tempera Direttore Responsabile Protagonisti del rinnovamento [email protected] Quando una scelta di rinnovamento — con le sfide e le incognite che comporta — viene ripagata alla prova dei fatti dall’accoglienza del pubblico per cui è stata pensata, credo che la soddisfazione per il risultato raggiunto sia legittima come anche la gratitudine per coloro che hanno apprezzato il progetto, attraverso i loro feedback positivi, e per chi ha contribuito a realizzarlo. Detto ciò, mi sembra però doveroso voltare in fretta questa pagina e concentrarsi sulle prossime da scrivere: l’ambizioso obiettivo che si propone Geocentro — cioè offrire ai geometri uno strumento di qualità per le loro esigenze di informazione e aggiornamento — impone un atteggiamento di costante confronto rispetto a situazioni che sono sempre in divenire e una continua ricerca di soluzioni a problemi posti tanto dalla realtà dei fatti che dalla loro comunicazione. In altre parole: la nave è stata felicemente varata, ma il viaggio che intende affrontare è molto lungo, e a quello bisogna pensare! In questo numero, considerata l’attuale situazione di difficoltà economica, ci è sembrato inevitabile dare spazio al tema delle opportunità della professione: di questo si occupano i contributi dedicati alla collaborazione fra Geometri e Comuni, all’accesso ai finanziamenti europei e all’impiego dei droni. Non meno delicate e di attualità sono poi la questione della scuola, come motore propulsore per far ripartire la professione e preparare i geometri di domani, e quella della previdenza complementare: le considerazioni dei Presidenti del Consiglio e della Cassa, nei loro interventi, aiutano a metterne meglio a fuoco vantaggi e opportunità. Da ultimo mi sia concesso rinnovare — insieme ai ringraziamenti per l’accoglienza riservata al nuovo Geocentro — anche l’appello agli iscritti a cogliere al meglio le opportunità del nuovo formato: in particolare a sfruttare le risorse di interazione offerte dal digitale per diventare, oltre che semplici lettori, protagonisti del rinnovamento. geocentronline interventi Maurizio Savoncelli Presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati (CNGeGL) Professione geometra UN PERCORSO DI STUDI SPECIFICO, ABILITANTE E DI LIVELLO UNIVERSITARIO Ancor prima di essere una priorità del Consiglio Nazionale, l’evoluzione del titolo di studio per l’accesso alla professione di geometra è un impegno responsabilmente assunto con i Collegi, con i Presidenti e con gli iscritti, quelli di oggi e quelli di domani: in un contesto di profonda trasformazione del sistema produttivo, le opportunità di lavoro possono diventare stabili e durature solo per quanti dispongono di un consolidato bagaglio culturale e di competenze tecniche e specifiche di eccellenza. geocentronline interventi Al primo punto del programma elettorale “Innovazione e operatività” presentato a Rimini in occasione dell’ultimo Congresso nazionale del CNGeGL, si legge: “Nell’ambito della generale riforma sull’accesso alle professioni e al fine di garantire ai cittadini prestazioni professionali di eccellenza, riteniamo indispensabile elevare il titolo di studio per l’accesso alla professione e consolidare la qualifica D, riconosciuta dalla direttiva europea sul “Riconoscimento delle qualifiche professionali” (2005/36/CE)”. O ggi, chi ha sottoscritto quell’impegno ha motivo di essere soddisfatto: con la presentazione del progetto al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, l’obiettivo di attivare già dal prossimo anno il primo corso post secondario professionalizzante di valenza universitaria appare più che mai concreto e raggiungibile. TG1 Economia: Riforma accesso alla professione. Interviste al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e a Maurizio Savoncelli, Presidente CNGeGL Intervista Italia Oggi: ‘Geometri sempre più qualificati’ Convegno 27 novembre 2014 L’incontro istituzionale dello scorso 5 novembre presso la sede del MIUR ha fornito l’occasione per descriverne in dettaglio i principali punti di forza: la possibilità di immettere direttamente nel mercato del lavoro ragazzi giovani (22 anni) già altamente qualificati; il raccordo con le indicazioni in materia di professioni fornite dall’Europa (che nel prossimo futuro tenderanno a configurarsi sempre più come un vincolo); la valorizzazione della territorialità, giacché il progetto prevede che il corso post diploma si svolga all’interno dell’Istituto tecnico di provenienza, dove sono già presenti aule, laboratori, docenti, personale ATA. da quello proposto dalla Categoria: una misura severa ma necessaria per tutelare la specificità di un indirizzo che – e siamo al successivo punto di forza – abilita direttamente alla professione di geometra. Infine, la capacità di colmare le attuali lacune della preparazione tecnico-scientifica propria della professione causate dal riordino dei cicli della scuola secondaria di secondo grado (entrata in vigore nel 2010) e della scarsa focalizzazione sulle competenze professionali di lauree triennali e ITS. Questo nuovo percorso, al contrario, sarà autenticamente d’indirizzo: potrà essere scelto da chi sin dal principio ha le idee chiare su cosa vorrà fare in futuro. Mi permetto di sottolinearne altri tre: il curriculum bloccato, che Definiti gli elementi di consignifica che ciascuna università testo, entriamo nel dettaglio del interessata al progetto non potrà progetto. Il Corso è strutturato in presentare piani di studio differenti prosecuzione verticale con l’istrugeocentronline I n considerazione di tutti questi elementi, è plausibile immaginare che la “messa a regime” del nuovo sistema (un solo binario di accesso) possa avvenire in un arco temporale di 10-15 anni. Infine, per chi della “vecchia guardia” avesse il desiderio di tornare tra i banchi, è allo studio un sistema di valutazione dei crediti utili al conseguimento del titolo del nuovo ordinamento legati all’esperienza professionale. “SCELGO IL CAT, E POI?” Facciamo il punto. ? Professione geometra zione secondaria di secondo grado CAT e prevede la collaborazione con università tradizionali e telematiche (già numerose le manifestazioni d’interesse); l’attivazione è subordinata ad una serie di passaggi presso le sedi ministeriali sui quali siamo già operativi. La previsione di tempi relativamente brevi ci consente di auspicare che i prossimi (nonché primi) diplomati CAT possano scegliere questo percorso sin dal prossimo anno. Contestualmente, per dare continuità alla Categoria, va avanti il binario tradizionale: il geometra diplomato al “vecchio” ITG affronterà il percorso per accedere all’esame di abilitazione alla libera professione, aperto anche ai cosiddetti “professionisti di ritorno” generati dalla crisi economica e ai dipendenti pubblici ai fini dell’avanzamento di carriera. Con l’entrata in vigore della riforma di riordino dei cicli della scuola secondaria di secondo grado, nel 2010 l’Istituto Tecnico per Geometri è stato sostituito dall’Istituto Tecnologico Profilo Costruzioni, Ambiente e Territorio (C9). Il percorso, di durata quinquennale, è articolato in un biennio propedeutico e un triennio d’indirizzo. Conseguito il diploma d’istruzione tecnica, lo studente può: • inserirsi direttamente nel mondo del lavoro presso pubblici impieghi, aziende e studi privati; • accedere all’università; • continuare gli studi nel sistema d’istruzione e formazione tecnica superiore; • svolgere il tirocinio formativo presso professionisti con requisiti a norma di legge, accedere all’esame di abilitazione alla libera professione di geometra e, previo superamento, iscriversi all’Albo professionale. Tutto chiaro? Non proprio, se è vero – come sostengono non pochi dirigenti scolastici – che nel passaggio da ITG a CAT il numero delle iscrizioni è calato a causa della mancanza d’informazioni sulle prospettive di lavoro. Con l’obiettivo di fare chiarezza, il 27 novembre il CNGeGL ha organizzato a Roma un incontro di formazione e aggiornamento sulle tematiche dell’orientamento scolastico dedicato a dirigenti e docenti d’indirizzo CAT del Lazio. L’incontro, presso la sede della Cassa Italiana di Previdenza e Assistenza Geometri, è stato trasmesso in streaming presso le sedi dei Collegi che, per l’occasione, hanno ospitato i rappresentanti degli analoghi istituti locali interessati all’argomento. geocentronline interventi Fausto Amadasi Presidente della Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti (CIPAG) Previdenza complementare Progettare il futuro, oggi. Il tema della previdenza complementare (o di secondo pilastro) è un capitolo fondamentale della politica del welfare integrato finanziario che, da anni, la CIPAG sta promuovendo in favore degli associati. Nell’ottica dell’ampliamento dei servizi agli iscritti, infatti, è chiara a tutti l’importanza di garantire un dignitoso tasso di sostituzione a fine carriera, tale cioè da lasciare sostanzialmente immutato nel tempo lo stile di vita. In questa partita decisiva, la CIPAG può rivendicare con orgoglio l’iter lungimirante (e complesso) che l’ha portata ad essere la prima Cassa di Previdenza Privatizzata a realizzare e gestire in autonomia un proprio Fondo di Previdenza Complementare. Per analizzare le ragioni che hanno portato la Cassa ad effettuare questa scelta di integrazione della tradizionale politica previdenziale occorre mettere a fuoco le linee di sviluppo che intende attuare in tempi brevi. Che la questione della tutela del professionista a fine carriera sia diventata uno dei temi più delicati nel mondo del lavoro è un fatto sotto gli occhi di tutti ormai da troppo tempo — anche perché sempre più spesso si incrocia con altri nodi fondamentali del sistema previdenziale pubblico - e la previdenza complementare è così diventata uno degli argomenti di maggior sollecitazione politica verso le Casse. geocentronline interventi Già a partire dagli anni ’90, le riforme del sistema generale — rese necessarie dall’aumento della durata della vita media e dal rallentamento della crescita economica — hanno abbassato a soglie preoccupanti il cosiddetto “tasso di sostituzione”, cioè il rapporto percentuale fra la prima annualità completa della pensione e l’ultimo reddito annuo prima del pensionamento. Di fatto, la forbice sempre più divaricata fra ultimo stipendio e pensione ha imposto di ricorrere a misure compensative — la previdenza complementare o di secondo pilastro, appunto — grazie alle quali accantonare volontariamente una parte dei risparmi della vita lavorativa per affiancare, in alternativa ad un aumento molto pesante dei contributi obbligatori, una pensione integrativa a quella corrisposta dalla previdenza obbligatoria. A differenza di quest’ultima, tuttavia, la previdenza complementare rappresenta a tutti gli effetti un’opportunità di risparmio, a cui lo Stato riconosce agevolazioni fiscali vantaggiose. Altra differenza sostanziale è che, nel caso della previdenza complementare, lo Stato ha fatto per così dire un passo indietro, lasciando al privato (Assicurazioni, Banche, Casse private di categoria etc.), il compito di colmare il vuoto. L a questione — come è chiaro — tocca da vicino tutti i professionisti, ma è importante sottolineare che risulta tanto più essenziale per i più giovani fra loro. In prospettiva, infatti, la previdenza di secondo pilastro è destinata ad assumere rilievo sempre maggiore ed è dunque importante contribuire fin dall’inizio della carriera lavorativa: rimandare, anche di pochi anni, l’inizio dei versamenti significa infatti ridurre considerevolmente l’ammontare della pensione complementare. COVIP Fondo Pensione FUTURA La CIPAG è stata fra le prime Casse di Previdenza a studiare ed elaborare uno strumento da offrire ai suoi associati come soluzione per questo fondamentale punto del welfare integrato e ad attuare una procedura di iscrizione collettiva con diritto di recesso per tutti gli iscritti di età inferiore ai 30 anni contribuendo agli oneri di iscrizione. Ma cos’è in definitiva una Previdenza Complementare di categoria e quali sono i vantaggi di aderirvi ? Vale la pena entrare nel dettaglio della genesi del Fondo di Previdenza FUTURA e delle regole che lo governano. geocentronline Le due tappe fondamentali del lungo iter vanno rintracciate nel decreto legislativo n. 252 (2005), che ha assegnato il ruolo di completamento della tutela pensionistica a quelle che, fino ad allora, erano state considerate soltanto forme accessorie di previdenza e nella decisiva svolta nel 2010 quando — a coronamento di una stretta collaborazione con la COVIP — sono state approvate le necessarie modifiche allo Statuto della CIPAG ed al correlato Regolamento di attuazione delle norme statutarie. Il risultato è stato, appunto, il Fondo Pensione FUTURA che, in tema di previdenza complementare, contrato il Sottosegretario del Ministero dell’Economia Pier Paolo Baretta al quale abbiamo portato la nostra proposta — nello spirito di una collaborazione fra governo e Casse tecniche di previdenza che promuova, da una parte, garanzie e tutele per gli iscritti, dall’altra progetti concreti e attuabili per far ripartire il sistema paese. Previdenza complementare offre una serie di indubbi vantaggi agli associati CIPAG (e ai familiari fiscalmente a loro carico). Ricordiamo infatti che, oltre ad essere libera e volontaria per legge, l’adesione al fondo offre significative agevolazioni fiscali: dalla deducibilità di quanto versato al fondo – con un limite massimo di 5.164 euro l’anno – a una tassazione agevolata dei rendimenti fra il 9 e il 15% (contro il 20% o 26% applicato anche ai rendimenti delle Casse Previdenziali) da applicarsi sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta. Inoltre, nella fase di contribuzione non ci sono vincoli legislativi al versamento, quindi l’aderente può scegliere autonomamente il contributo in base alle proprie disponibilità. Ancora, la normativa consente elevata flessibilità nella gestione della propria posizione qualora si verifichino impreviste situazioni per le quali sia necessario interrompere o riscattare la contribuzione (acquisto e ristrutturazione prima casa, spese sanitarie, etc.). Senza contare che è sempre fornita all’aderente la possibilità di accedere online all’area riservata in cui monitorare la propria posizione previdenziale in tempo reale. Al centro dell’incontro è stato posto il percorso normativo che conduca le Casse alla costituzione della previdenza di secondo pilastro, finanziata con una percentuale del contributo integrativo (da 0,5% a 1%), al fine di avviare la posizione di previdenza complementare. Tale percentuale di contributo non finirebbe nel “calderone” delle provvidenze straordinarie ma in una posizione individuale del professionista iscritto. Il provvedimento, come è chiaro, costituirebbe un’agevolazione per i professionisti in quanto nella sua forma contributiva – rispetto alla previdenza di I° Pilastro — evita il rischio politico derivante dai cambi normativi. Inoltre, si tratterebbe di una riforma a costo zero — dunque immediatamente attuabile Tuttavia, nonostante questi indub— che garantirebbe al professionista bi vantaggi, rimangono ancora punti di le agevolazioni previste dalla normacriticità da risolvere e margini di migliotiva sulla previdenza complementare ramento su cui è necessario lavorare, (anticipazioni, integrazioni, deducibilità in sinergia con le altre Casse private, fiscale). naturalmente, ma anche con l’attuale governo. Ci auguriamo che tale proposta venga accolta tra gli emendamenti delProprio per risolvere questi ostala Legge di stabilità. coli e promuovere l’accesso alla previdenza complementare abbiamo ingeocentronline Il primo Fondo di Previdenza Complementare tagliato su misura per te e per i tuoi familiari opportunità Ilario Tesio Consigliere CIPAG al servizio dei Comuni i geometri Nel quadro della XXXI assemblea ANCI, l’incontro dal titolo ‘Federalismo Demaniale e Sblocca Italia’ — organizzato a Milano il 7 Novembre c.a. da Fondazione Patrimonio Comune (FPC) e IFEL — è stata la cornice istituzionale per fare il punto della collaborazione tra CIPAG ed ANCI ma soprattutto per valutare, sulla base dei primi feedback, l’iniziativa del Fondo Rotativo messo a disposizione dalle Casse Tecniche, risolverne i punti di criticità e individuarne gli sviluppi. g e o c e n t r o n l i n e opportunità Fondo Rotativo Fondazione Patrimonio Comune (FPC) Dal primo protocollo d’intesa siglato nel 2009 fra CIPAG, CNGeGL e ANCI molti passi decisivi sono stati compiuti perché questa collaborazione si traducesse concretamente in qualità, affidabilità, tecnologie e soluzioni avanzate per l’edilizia abitativa e la valorizzazione del patrimonio immobiliare dei Comuni. Così nel 2012 CIPAG e Fondazione Geometri Italiani sono divenuti soci sostenitori della Fondazione Patrimonio Comune (FPC) — struttura tecnica costituita da ANCI per supportare gli Enti locali nel censimento e nella valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare. Già nel 2013 tale attività è divenuta operativa con la procedura online di codifica, censimento e valorizzazione del patrimonio immobiliare di proprietà pubblica (VOL), sviluppata insieme alla Cassa Depositi e Prestiti. Risale invece alla primavera di questo 2014 il varo dell’altra fondamentale iniziativa cui si accennava. La FPC ha avviato, infatti, con CIPAG, EPPI e con la Fondazione Geometri Italiani uno specifico provvedimento denominato ‘Fondo Rotativo per la regolarizzazione degli immobili’, finalizzato al supporto tecnico e finanziario dei Comuni nelle fasi di verifica, censimento, regolarizzazione e valorizzazione del loro patrimonio immobiliare. Si tratta di un Fondo di rotazione di 3 milioni di euro per anticipare i pagamenti ai professionisti che presteranno la loro opera per le Pubbliche Amministrazioni convenzionate, nell’ambito della verifica e regolarizzazione dei beni immobiliari pubblici presenti sul territorio. È evidente che il Fondo Rotativo rappresenta per i Geometri una nuova opportunità di lavoro e di accesso al credito mentre per i Comuni si rivela uno strumento di sostegno soprattutto nell’ambito della procedura del Federalismo demaniale: accedendo al Fondo, i Comuni possono infatti beneficiare di un anticipo sulle spese da sostenere per le attività di due diligence, di regolarizzazione amministrativa, di stima degli interventi manutentivi, di diagnosi energetica degli immobili (audit di primo livello) ed eventualmente di stima di carico in bilancio. Questo anticipo sarà restituito dai Comuni, ad avvenuta valorizzazione degli immobili. Va a questo proposito ricordato che, per assicurare l’efficacia dello strumento, CIPAG e CNGeGL si sono anche preoccupati di realizzare un’attività di geocentronline formazione sul territorio così da creare un’offerta di liberi professionisti adeguati, preparati e competenti, in grado di supportare le Pubbliche Amministrazio- parametri oggettivi di territorialità, professionalità e formazione, per garantire alle richieste della Pubblica Amministrazione i professionisti dal profilo più adatto. I geometri al servizio dei Comuni ni nelle attività di censimento e valorizzazione. A questo fine è stata anche creata una banca dati qualificata per la registrazione dei professionisti, fondata su A llo stato attuale delle cose, i feedback fatti pervenire alla Fondazione nel corso di questi mesi da parte dei Comuni coinvolti nel processo dimostrano da una parte che l’iniziativa di FPC ha colto nel segno e funziona; dall’altra che i professionisti sul territorio si sono fatti trovare preparati e all’altezza delle richieste dell’Amministrazione pubblica. Al tempo stesso, tuttavia, l’esperienza maturata rende consapevoli di alcune criticità per cui è urgente trovare una soluzione. Limitandoci alle principali, ricordiamo: in moto economie oggi immobilizzate. Come tutte le macchine di nuova concezione, tuttavia, ha 1. La necessità, da parte del bisogno di modifiche e migliorie, Comune, di trovare un capitolo di per apportare le quali è fondabilancio per regolarizzare le spese mentale, innanzitutto, il dialogo sostenute in quest’ambito; fra Privato e Pubblico. Ma al di 2. Da parte dell’Ente che ri- là di questo e al di là di slogan chiede una proprietà immobiliare e promesse, ci auguriamo che il dallo Stato o demanio in vista del- Pubblico vorrà anche ascoltare la sua valorizzazione, è necessario davvero le richieste espresse dal che ci sia una chiara progettualità mondo dei professionisti — e dele, vorrei dire, un’assunzione di re- la realtà. sponsabilità; I Geometri all’assemblea Anci: 1/ interviste 2/ Incontri Istituzionali e proposte 3. Infine è fondamentale semplificare il percorso della collaborazione fra Comuni e FPC che, ora come ora, a causa delle troppe complicazioni burocratiche, è simile piuttosto ad una vera corsa ad ostacoli! In sostanza, la macchina ora esiste e il suo motore è promettente e, come si dice, performante per accogliere la sfida di rimettere geocentronline i n i z i at i v e Marco Nardini Consigliere CNGeGL un bando di concorso per EXPO 2015 In occasione dell’evento dell’Expo, che si terrà a Milano dal 1° maggio al 31 ottobre 2015, la Fondazione Geometri Italiani ha indetto un Bando di Concorso a premi, riservato a tutti i geometri iscritti all’Albo e ai praticanti, per la presentazione di progetti, studi, realizzazioni e prototipi che meglio interagiscono con i temi dell’Expo: sicurezza alimentare, riqualificazione urbana e rurale, sostenibilità e biodiversità, cooperazione, conservazione e creatività ed innovazioni tecnologiche. geocentronline i n i z i at i v e “Nutrire il Pianeta, Energia vaguardia del Pianeta, a garanzia per la Vita”: ispirandosi al tema delle future generazioni. dell’Expo Milano 2015 la categoria, attraverso la Fondazione Geometri Italiani, ha bandito un concorso per la presentazione di progetti, studi, realizzazioni o prototipi che meglio interagiscono con i temi dell’Esposizione, con l’intento di coinvolgere gli iscritti nella diffusione della cultura ecologica attraverso la partecipazione consapevole alla sal- Scarica il Bando di Concorso I temi oggetto del concorso sono tutti di ampio respiro: Sicurezza alimentare, Riqualificazione urbana e rurale, Sostenibilità e biodiversità, Conservazione e Creatività, Innovazioni tecnologiche, Cooperazione. Tra gli argomenti indicati nel bando, tutti attinenti la nostra pro- geocentronline L’iniziativa, infatti, si prefigge di stimolare la partecipazione, in particolare dei giovani, con proposte tecnologiche mirate all’innovazione del sistema alimentare e quindi dell’agricoltura in generale. Un mezzo per acquisire e ampliare la visibilità del geometra, indispensabile per competere in differenti contesti nazionali e internazionali. fessione, desidero soffermarmi sulla Cooperazione internazionale. i nuovi prodotti e i nuovi processi produttivi sono nati con l’intento di migliorare il benessere e la qualità della vita, semplificare attività altrimenti complesse o incrementare la possibilità di comunicare, di conoscere e di aumentare le esperienze che ci vengono offerte. Un Bando di Concorso per EXPO 2015 Un settore complesso e articolato, poco conosciuto dai nostri professionisti, che potrebbe rappresentare un mezzo efficace per ampliare gli sbocchi della nostra categoria. Nata come approccio di tipo collaborativo per sostenere lo sviluppo nei paesi più svantaggiati del mondo, oggi offre possibilità lavorative a giovani competenti e fortemente motivati in ambiti di intervento che comprendono, tra gli altri, la sicurezza alimentare e il progresso rurale, la valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale dei Paesi in via di sviluppo. Una strada interessante per le opportunità professionali che il futuro potrà offrire, ma soprattutto necessaria per rispondere alle esigenze di mercato e aprire nuove prospettive di lavoro di fronte all’inasprirsi del contesto economico Contiamo sull’ampia parteci- congiunturale e alla crisi di settopazione dei geometri italiani a que- re nel nostro Paese che impongosta iniziativa, basata sulla consa- no, anche alla nostra categoria, di pevolezza che le nuove tecnologie, uscire dai confini. geocentronline fondi europei Laura Caserta Advisor sviluppo attività per l’internazionalizzazione liberi di far crescere la propria attività I fondi europei Horizon 2020 e Cosme a portata di mano geocentronline fondi europei P Commissione Europea Finanziamenti comunitari COSME HORIZON 2020 geocentronline er chi ha iniziato il mestiere sul tecnigrafo, con squadretta e compasso, per poi arrivare al PC e agli strumenti di misurazione laser, sentirsi dire che si è attori di sviluppo economico sarà scontato. Insomma l’autoconsapevolezza del proprio valore di professionista ce la si è costruita sul campo, con fatica e cocciutaggine. Ora però, lo afferma anche la Commissione Europea e fa di più, assimilando il libero professionista, sia esso geometra o giornalista, alla piccola e media impresa. Questo si traduce in una grandissima opportunità: l’accesso ai finanziamenti comunitari. quinte è stato tanto e c’è stato chi ha promosso e vigilato sulle scelte comunitarie e sul concretizzare le opportunità; in primis il Presidente della CIPAG Fausto Amadasi, che ha preteso di partecipare al tavolo delle libere professioni a Bruxelles e di definire le esigenze dei geoDal 2010 il lavorio dietro le metri e il Presidente del CNGeGL Si parla di cifre importanti: 2,3 miliardi di euro per la competitività delle PMI – e professioni – con COSME e 80 miliardi per ricerca e innovazione con HORIZON da qui al 2020. Occorre però fare un passo indietro, per chiarezza e per capire quali passi sono stati fatti. Liberi di far crescere la propria attività Maurizio Savoncelli, che non ha mollato la presa. Entrambi affiancati da partner professionali e da GEOWEB. Il risultato di questi anni di lavoro preliminare fa sì che i geometri oggi siano in pole position per intercettare le opportunità dei nuovi bandi, dato che la squadra che si è spesa per ottenere questa possibilità è molto attiva, affiatata e già in azione per mettere a regime velocemente le fasi successive. Dal punto di vista organizzativo, dal livello europeo si è passati ad un piano nazionale, per poi scendere a quello regionale: sono già state inviate, lo scorso luglio, lettere alle Regioni per stabilire un incontro con le realtà istituzionali del territorio e si stanno, parallelamente, individuando dei geometri referenti locali, affinché facciano da tramite con i colleghi interessati a richiedere i contributi. In concreto, si sta immaginando un piano d’azione a tappe serrate, il cui primo passo è appunto stato l’approccio con le Regioni, a cui seguiranno meeting con i referenti degli assessorati competenti all’aggiudicazione dei fondi strutturali, per individuare progetti di reale interesse per la comunità e di effettiva ricaduta sociale. informarsi delle reali opportunità e conseguentemente presentare le richieste di finanziamento. Ma non basta: sta per partire una serie d’incontri informativi e formativi nelle più importanti città italiane e via web; un roadshow studiato e organizzato in collaborazione con GEOWEB per dare l’opportunità ai professionisti di prendere confidenza con la materia e interloquire direttamente con chi supporterà l’iter per l’assegnazione dei finanziamenti. L’aggiornamento tecnico e scientifico, nuova liquidità per innovare, è un propulsore vitale alle proprie attività e, in questo moIn altre parole, si sta mettendo mento di crisi, un beneficio irria punto un sistema snello e sem- nunciabile. L’appello è dunque di plice affinché ogni geometra possa approfittarne! geocentronline fo cus il drone dietro l’angolo L’uso dei droni (SAPR) sta aprendo nuovi mercati, ma è necessario sapere bene che in materia di volo esistono regole precise. Anche per questi apparecchi. Serafino Frisullo Consigliere CNGeGL L’uso dei droni, ma chiamiamoli d’ora in poi SAPR “Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto”, dopo aver rivoluzionato l’aviazione militare, sta entrando prepotentemente in molte altre attività professionali nelle quali è utile, se non indispensabile, il monitoraggio ambientale dall’alto. Sono due i “driver” di questo sviluppo: il primo è il miglioramento delle prestazioni dei SAPR, con un conseguente abbassamento dei prezzi; il secondo è rappresentato dalla possibilità di dotarsi a prezzi accessibili di sistemi e sensori di monitoraggio, da installare sui SAPR. Il tutto si sta traducendo nella possibilità di fornire servizi, da parte dei professionisti, di controllo e monitoraggio dall’alto a prezzi più geocentronline focus Regolamento Sistema Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR) geocentronline bassi rispetto ai sistemi tradizionali Remoto (SAPR) e da cui si rileva di monitoraggio aereo, ma anche di la differenza con gli Aeromodelli: i nuove opportunità di mercato. SAPR sono aeromobili come definito dall’art. 743 del Codice della I servizi ad oggi realizzabili Navigazione, gli Aeromodelli possono legati al rilevamento cartograsono invece essere utilizzati per il fico, al dissesto idrogeologico, agli solo scopo ricreazionale, ludico o ambiti agroforestali e al rilevamento sportivo. Seguendo, quindi, i detambientale, ma non è escluso che tami della normativa europea (Rea breve si possano immaginare algolamento CE 216/2008) che statre tipologie di intervento. bilisce la competenza di ENAC su Non si creda, però, che basti tutti i SAPR entro il peso di 150 kg dotarsi di un SAPR, fare qualche al decollo, viene posto innanzitutto prova e si sia pronti. Trattandosi di l’accento sull’aspetto che l’Autorità oggetti volanti, i SAPR sono stati ha l’obbligo di normare e garantire recentemente normati attraverso in merito alla sicurezza delle opeun dettagliato regolamento tec- razioni, siano esse di pianificazionico stilato dall’Enac (Ente Na- ne, manutenzione ed ovviamente zionale per l’Aviazione Civile) che di volo. Esclusi dalla regolamentadefinisce nel dettaglio quali sono zione rimangono gli aeromobili di le regole necessarie per un utilizzo Stato, quelli in cui non vi possa esprofessionale di questi sistemi, di sere l’intervento del pilota (sistemi sicuro interesse per la categoria dei completamente automatici), quelli geometri. La competenza del Re- che svolgono attività in uno spazio golamento Enac riguarda qualsiasi chiuso e, infine, quelli costituiti dai cosa rientri nella definizione di Si- palloni per osservazioni scientifiche stemi Aeromobili a Pilotaggio o frenati. Oltre a ciò, nella categoria normata dall’ENAC i SAPR sono suddivisi in inferiori o uguali/superiori alla soglia dei 25 kg di massa massima al decollo. Vediamo quali sono i requisiti per la categoria dei sistemi sotto i 25 kg, quelli con ogni probabilità di maggiore interesse per i professionisti. deve dimostrare di essere in grado di “operare” il sistema, nel rispetto dei requisiti di sicurezza e negli scenari approvati da ENAC. Requisiti di sicurezza L’Operatore deve, quindi, redigere il Manuale delle Operazioni dove, indicati il responsabile delle operazioni ed il responsabile della Innanzitutto il costruttore del aeronavigabilità, deve esplicitare tutSAPR: deve aver superato la fase te le procedure necessarie a garandi sperimentazione iniziale (ricerca tire il più alto grado di sicurezza nelle e sviluppo) atta a dimostrare che operazioni e che devono essere rimateriali, processi produttivi e sof- spettate da tutto il personale cointware di gestione e applicativi sod- volto nella struttura organizzativa. disfino i requisiti di sicurezza impoL’Operatore, se in regola con sti da ENAC; deve, quindi, redigere la documentazione prevista, riceve il Manuale di Volo che l’Autorità una notifica da ENAC ad operare deve approvare. Dopo di che è su aree non critiche, dove non c’è possibile iniziare l’attività sperimen- rischio di procurare danni a persotale propedeutica dove l’Operatore ne, cose o alla collettività, ovvero geocentronline focus Scuole approvate da ENAC geocentronline limitazioni che il SAPR ha ricevuto dall’Autorità (ad esempio, impiego per sole aree non critiche o anche su aree critiche). Cosa importante di cui è necessario tenere conto è il fatto che il cliente per il quale si sta realizzando il servizio è correPer quanto riguarda, invece, il sponsabile circa la rispondenza alle pilota è necessario sfatare la convinspecifiche di sicurezza nell’esplezione che sia necessario un brevetto, tamento delle operazioni speciaun patentino o una licenza. I requisiti lizzate previste da ENAC. Si tratta del pilota sono i seguenti: di una questione della quale tenere deve essere designato dall’O- conto durante la fase di definizione peratore il quale, per le attività di dei contratti. volo approvate su aree non critiENAC può prevedere semplifiche per le quali ha ricevuto notifica cazioni per i SAPR del peso inferioda ENAC, se ne assume la totale re ai 2 kg. Per quelli di massa superesponsabilità, mentre nell’ambiriore ai 25 kg, oltre a tutto quanto to dell’autorizzazione su aree crispecificato sopra, sono previste tiche ENAC ne verifica le capacità norme più restrittive. e attestazioni; il pilota deve avere Uno studio tecnico profesun’età minima di 18 anni, essere a conoscenza delle regole dell’aria sionale, una volta fatti tutti i pas- quindi aver seguito un apposito si necessari per il riconoscimento corso, oppure essere in possesso d’Operatore con un sistema omodi tali competenze in base ad as- logato da ENAC, prima sulle aree severazione di una licenza di volo non critiche e successivamente civile o un attestato sportivo -, ma anche su quelle critiche, ma con la serve anche un programma d’ad- necessaria copertura assicurativa, destramento per lo specifico SAPR può fornire a terzi i propri servizi. che può rilasciare il costruttore o Da tutto ciò si evince che non scuole approvate da ENAC, ci si può improvvisare fornitori di oltre ad essersi sottoposto ad una servizi specializzati (a titolo oneroso visita medica d’idoneità psicofisica o meno) con l’utilizzo di un SAPR, di seconda classe (certificato rilaanche per le implicazioni di rispetto sciato da un medico aeronautico della privacy che diventa un’ulterioriconosciuto). re problematica da dover consideIl SAPR, infine, deve esse- rare durante le operazioni e che il re assicurato con copertura RC e Regolamento ENAC non dimentica tale copertura è parametrata alle di sottolineare. riceve un’autorizzazione a operare in aree critiche, come per esempio aree congestionate o comunque con una certa densità di popolazione, aree industriali, tecnologiche, ferrovie, ecc. associazioni Pier Giuseppe Sera Presidente Associazione Geometri Valutatori Esperti GEO.VAL. ESPERTI sbarca anche in Sicilia Convegno sugli Standard Internazionali di Valutazione 16 ottobre 2014 “Scenario attuale e futuro della metodologia estimativa” 17 ottobre 2014 “Evoluzione storica, divulgazione scolastica e pratica professionale” Con questo tema si è aperta, per iniziativa del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Catania, la “due giorni” dedicata alla materia estimativa alla quale è stata invitata Geo.Val. Esperti. Il convegno ha posto in evidenza lo scenario valutativo attuale, basato sull’expertise e le applicazioni estimative per le quali il concetto di equità valutativa si concretizza con l’applicazione degli standard, che mirano a garantire il risultato della stima attraverso procedure e processi basati sulla rilevazione e sull’elaborazione dei dati di mercato e sulla verifica dei risultati della stima. In una affollatissima sala del President Park Hotel di Aci Castello (CT), si sono riuniti i professionisti di tutte le categorie tecnigeocentronline associazioni I temi della prima giornata che (Geometri, Ingegneri, Architetti) unitamente a Notai, Avvocati, Commercialisti e Magistrati. I lavori della prima giornata sono stati aperti con i rituali saluti del Presidente del Collegio organizzatore, Dott. Geom. Paolo Nicolosi e del Presidente del Tribunale di Catania Dott. Bruno Di Marco. Ad essi sono seguiti quelli dei rappresentanti delle altre professioni. Sette gli ar- gomenti posti all’attenzione. A moderare con passione e grande competenza il Vice Presidente del CNGeGL Antonio Benvenuti. La seconda giornata si è svolta presso l’Istituto G.B. Vaccarini di Catania ove, oltre agli studenti delle quinte classi sono intervenuti un centinaio di geometri liberi professionisti. Il Prof. Tiziano Venturelli, docente di Economia ed Estimo presso l’I.T.G. - G. Guarini di Modena, ha introdotto “l’evoluzione storica dell’estimo – gli standard nelle scuole superio- www.geoval.it geocentronline “C ri”. I geometri Giovanni Rubuano e Riccardo Zingale, componenti del gruppo di lavoro “estimo ed attività peritali” del Collegio di Catania, hanno attirato l’attenzione dei partecipanti su due tematiche operative: “comodi e scomodi al valore ordinario - determinazione del saggio di capitalizzazione e la pratica professionale”. Il Prof. Marco Simonotti ha poi argomentato sulle “valutazioni standard e mercato immobiliare in italia”. L’interessante e fruttifera giornata si è conclusa con la presentazione del corso base di formazione professionale erogato da Geo.Val. Esperti e l’illustrazione delle attività condotte nel 2014 e di quelle in programma per il prossimo biennio. A conclusione mi sia concessa una riflessione dettata dai numerosissimi contatti avuti in questa “due giorni” con i professionisti catanesi e siciliani: hi ci legge lo sa. C’è un sentimento di appartenenza fortissimo e probabilmente unico, tra Geo.Val.Esperti e i suoi sostenitori, con una partecipazione molto alta (nelle lettere, nelle mail, nelle telefonate) in ogni momento cruciale, in ogni momento topico della vita dell’Associazione. Il risultato è una capacità di influenza reciproca, in uno scambio continuo e alla pari, che alla fine è una testimonianza di identità e persino di rappresentanza, nel senso generoso, gratuito e appassionato in cui questa funzione può essere svolta da un’associazione. Alla fine, com’è giusto nel mercato culturale in cui ci muoviamo, Geo. Val.Esperti è diventata un marchio di qualità e di impegno. Aiutiamola a crescere ancora.Grazie Catania.” dentroil collegio Angelo Bortolus Presidente Collegio Pordenone www.collegio.geometri.pn.it collegio Pordenone geocentronline Il Collegio di Pordenone saluta innanzitutto tutti i Collegi ed i Colleghi d’Italia, prendendo spazio, subito dopo il Collegio di Roma, all’interno della rivista della Fondazione Geometri, nella rubrica “Dentro il Collegio”. Il nostro Collegio è nato nel 1947, come Collegio Geometri Destra Tagliamento, oltre vent’anni prima della costituzione della Provincia di Pordenone, avvenuta nel 1968. Opera in un territorio con poco più di 300.000 abitanti, con 530 iscritti circa alla data odierna. Le attività amministrative e burocratiche sono gestite dalle nostre encomiabili impiegate, che, nonostante l’esiguità delle forze (una è a tempo pieno e l’altra è a part time, condivisa con il Collegio dei Periti della Provincia), riescono e mantenere sempre aggiornato ed efficace l’operato di segreteria. Pur operando in una sede relativamente piccola, con tre locali di dimensioni non eccezionali, il Consiglio riesce ad attuare con incisività e concretezza il suo programma gestionale, rivolto fondamentalmente al rafforzamento della categoria ad alla sempre attenta connessione con il territorio e le realtà che lo costituiscono. Ciò discende fondamentalmente da un importante spirito, fortemente unitario, del Consiglio Direttivo, eletto nell’agosto 2012, presieduto dal sottoscritto e supportato con tanta passione, impegno ed entusiasmo dai Consiglieri ai quali sono attribuiti dei mandati di grande rilievo ed importanza, verso tutte le attività che caratterizzano la professione e che il Collegio conseguentemente guarda con precisa e continua attenzione, curandole con i lavori delle svariate Commissioni, coordinate dal Presidente e dai Consiglieri, unitamente a numerosi iscritti. Le Commissioni attive attualmente sono diciotto: Acustica; Agricoltura; Calamità ed ambiente; Catasto; Competenze professionali e tariffe; Conciliazioni e CTU; Coordinamento professioni tecniche e CUP; Donna geometra; Energetica; Estimo e mercato degli immobili; Fisco; Formazione continua; Giovani iscritti; Informatica e sito web; Lavori pubblici; Parcelle; Scuola, Praticantato e Comitato Scientifico; Sicurezza e prevenzione incendi. Tanti temi a cui prestare attenzione, per garantire agli iscritti un livello ottimale di informazione, formazione, partecipazione e per mantenere vivo, efficace e costruttivo il rapporto col mondo della Scuola. Non va dimenticata poi la partecipazione attiva al Comitato Regionale dei Geometri, costituito insieme con i Collegi di Gorizia, Udine e Trieste, per dare ancora più forza all’intera categoria nel Friuli Venezia Giulia, sia con la gestione di un “osservatorio regionale” per le problematiche del Geometra Libero Professionista, sia per la concertazione di iniziative a livello regionale a favore della formazione professionale. Tra le piacevoli iniziative attivate dal Collegio ha lasciato il segno, nel maggio di quest’anno, quella organizzata in occasione dell’Adunata Nazionale degli Alpini, svoltasi a Pordenone, che ha visto tantissimi Colleghi – Alpini giunti da tutt’Italia, preventivamente invitati con comunicazione a tutti i Collegi italiani, incontrarsi con i Geometri Alpini di Pordenone nella sede del Collegio, per vivere momenti di gioia ed emozione. Un realtà “aggiuntiva” alla operatività del Consiglio è costituita dall’Associazione Geometri della Provincia di Pordenone, che, pur nella propria autonomia organizzativa, è l’importante “braccio operativo” del Consiglio nella organizzazione e gestione di svariate attività operative: • formazione continua per gli iscritti, con selezione, progettazione ed attuazione di corsi mirati; • organizzazione dei corsi per i praticanti per la preparazione all’esame di abilitazione, con la tenuta di un centinaio di ore di lezione gestite da Colleghi “esperti” e da qualche insegnante dell’Istituto per Geometri, coronate da simulazioni di esame, sia scritte, sia orali; • aggiornamento continuo ed efficace del sito web del Collegio, ristrutturato lo scorso anno e diventato punto di riferimento molto apprezzato per la sua ampiezza e completezza per la professione e non solo; • organizzazione delle manifestazioni conviviali del Collegio e di qualsiasi iniziativa propedeutica alla vita di categoria, anche extra professionale. Il Collegio di Pordenone è quindi una positiva realtà, che vive attivamente guardando in avanti, con un occhio particolare ai propri iscritti più giovani e quindi più deboli, pur all’interno di una situazione attuale economica e sociale di estremo disagio ed insicurezza, con la certezza che il geometra libero professionista sia comunque una figura di imprescindibile significato nel territorio, per la sua versatilità e per la sua ampia competenza professionale. geocentronline progettI Stefano Panci Geometra Consulente Energetico Agenzia Casa Clima “Negli ultimi anni il consumo di suolo in Italia è cresciuto ad una media di 8 metri quadrati al secondo e la serie storica dimostra che si tratta di un processo che dal 1956 non conosce battute d’arresto”. Estratto dal Comunicato ISPRA del 5 febbraio 2013 RESIDENZA Principe geocentronline In questa ottica, l’intervento che si è realizzato, ha previsto il recupero di un’area dismessa della periferia romana di circa 2500 mq, con relativo annesso coperto di 360 mq. Demolita la vecchia autorimessa, sono state realizzate 7 unità immobiliari a schiera, con principi di alta efficienza energetica ad emissioni quasi zero. È stata adottata una metodologia costruttiva con l’utilizzo di pareti portanti coibentate (basata su blocchi-cassero in EPS atta a ricevere il getto ed a portarlo a maturazione con valori di trasmittanza U di 0,25 [W/ mqK] ) che ha permesso una rapidità di esecuzione ed un risparmio di materia prima (acqua, legno, inerti) nell’immediata fase esecutiva. Integrano la struttura legno, per parte, delle coperture e laterizio di cotto posato su calce traspirante per le superfici opache. L’alimentazione idrica in parte avviene tramite recupero delle acque piovane mediante accumulo e alimentazione delle cassette di scarico dei w.c.; alimentazione di lavatrici; distribuzione idrica per piani interrati e lavaggio auto; usi tecnologici vari, come il sistema di climatizzazione passiva/attiva. Un moderno impianto di raccolta delle piogge, infatti, evita la dispersione delle acque nel piazzale antistante: un apparato drenante le filtra e le immette in una cisterna dove a loro volta un altro sistema di sollevamento le distribuisce per gli usi previsti. Un sistema solare ibrido per la produzione contemporanea di acqua calda ed elettrica soddisfa i bisogni energetici. Nella parte esposta a sud-est si è sviluppato un sistema di ombreggiamento con schermatura solare, che, insieme ad un valore di sfasamento termico periodico dell’involucro di 8/10 ore, garantisce un buon comfort estivo. Da tali scelte progettuali è emerso che il fabbricato sviluppa un fabbisogno medio di energia inferiore ai 30 Kwh/mq annui: • La quota di energia rinnovabile/alternativa impiegata è pari al 40%; • Le emissioni di anidride carbonica sono state ridotte di circa -2,70 t/a, con un indice CO2 di 8,00 kg/mq annui. Ridurre il consumo di suolo mediante il riutilizzo e la riconversione del patrimonio edilizio esistente, ridurre i consumi di energia derivanti dall’utilizzo stesso degli edifici con un conseguente risparmio economico per tutto il paese contribuendo in maniera fattiva alla riduzione delle emissioni di CO2 ed al conseguente riscaldamento del pianeta. geocentronline norme&leggi Pasquale Salvatore Consigliere CNGeGL Le “società tra professionisti” (STP): un nuovo modello per svolgere la libera professione in Italia ed in Europa L’esercizio delle attività professionali è stato interessato, nell’ultimo decennio, da una serie di provvedimenti normativi che ne hanno modificato profondamente le modalità di svolgimento. Si può parlare di una vera e propria “rivoluzione”, ritenuta necessaria da molti addetti ai lavori, per adeguare i c.d. “servizi professionali”, ed in particolare quelli delle professioni tecniche, alle mutate esigenze della società, intesa nella accezione più ampia del termine (pubblica amministrazione, privati cittadini, imprese, operatori economici). Una delle innovazioni più importanti è senza dubbio la possibilità, introdotta dalla L. 183 del 12.11.2011, di svolgere la professione secondo uno dei modelli societari previsti dai titoli V e VI del libro V del codice civile: società semplice, società in nome collettivo, società in accomandita semplice, società a responsabilità limitata, società per azioni, società cooperativa (con almeno tre soci). Si tratta di un provvedimento che abolisce, in pratica, il divieto dell’esercizio in forma societaria delle professioni intellettuali (operante con la ex L. 1815/1939) e consente di realizzare anche società multidisciplinari o coinvolgere soci di capitale, purché sia garantito, in ogni caso, che il numero dei soci professionisti (iscritti all’Albo) e la partecipazione al capitale sociale degli stessi sia tale da determinare la maggioranza di 2/3 nelle deliberazioni o decisioni; in questo modo viene confermata la prevalenza della prestazione intellettuale rispetto a quella di impresa. Il successivo Regolamento di attuazione (DM. 34/2013), pur avendo disciplinato la maggior parte degli aspetti operativi (costituzione, iscrizione, deontologia professionale, ecc.), non ha fornito tutti gli elementi necessari a favorire la diffusione dell’innovativo modo di svolgere la professione che si aggiunge a quello tradizionale del singolo professionista o a quello delle Asso- geocentronline ciazioni professionali, per lo più di natura temporanea. Ancora qualche dubbio interpretativo caratterizza questa prima fase di attuazione della nuova disciplina delle STP; tra gli altri si rileva, l’applicabilità alle procedure concorsuali in termini di requisiti di qualificazione. Inoltre, la mancata concordanza fra gli aspetti civilistici e quelli fiscali, con ricadute anche sul sistema Previdenziale, contribuisce ad alimentare incertezze: la impossibilità, ad esempio, allo stato attuale, di utilizzare il c.d. criterio “per cassa”, come per i professionisti singoli, in luogo di quello “per competenza”, applicato alle società, ha fatto sì che ad oggi, a due anni dalla emanazione della legge, siano pochissime le società costituite e operanti almeno per quanto riguarda le categorie aderenti alla rete delle professioni tecniche (RTP). Non esiste un censimento puntuale, ma dalle informazioni in possesso dei vari Consigli Nazionali, si tratterebbe di qualche decina. tarie di supporto all’adozione di specifici provvedimenti regolamentari, nell’ambito di ciascuna categoria. Quello di agevolare l’esercizio collettivo e multidisciplinare delle attività professionali è una opportunità che le categorie professionali tecniche non intendono lasciarsi sfuggire, per essere al passo con i tempi, superare le anacronistiche logiche corporative o i conflitti intercategoriali, e incentivare concretamente l’inserimento dei giovani professionisti, garantendo loro anche un futuro sotto l’aspetto previdenziale. È un’occasione importante e fondamentale per contribuire alla modernizzazione ed alla crescita del nostro paese. Regolamento sulle STP Altre questioni sono ancora da chiarire, ma si tratta di argomenti che riguardano gli ordinamenti professionali che andranno rivisitati per consentire un trattamento paritario delle società con gli iscritti “ordinari”, pur tenendo conto della specificità delle prime che comunque individuano una figura professionale, seppur atipica. Altro aspetto, di non poco conto, è la possibilità data al socio professionista di svolgere la professione anche autonomamente, mentre è preclusa la partecipazione in altre società. Per trattare le varie tematiche connesse alla piena attuazione della norma e consentire la massima diffusione di questo modello innovativo, almeno nel panorama delle professioni tecniche, la Rete (RPT) ha costituito un gruppo di studio ad hoc, con lo scopo di procedere agli ulteriori approfondimenti necessari a predisporre e definire indicazioni unigeocentronline Seguici su Fondazione Geometri Italiani Via Cavour 179/A, Roma Tel: +39 06 42744180 / Fax: +39 06 42005441 / [email protected] Per la Pubblicità sulla rivista AGICOM srl Via Flaminia 20, Castelnuovo di Porto - Roma www.agicom.it / Tel: +39 06 9078285 / Fax: +39 06 9079256 / [email protected]