Numero 5 - Febbraio 2014
Stage& lavoro
Speciale Agroalimentare
CONSULENZA E TRAINING DI QUALITÁ
IL NUOVO MAGAZINE DI CTQ SPA
La Qualità dell’Agroalimentare italiano ed i professionisti per garantirla.
BIOLOGI E BIOTECNOLOGI INSERITI CON SUCCESSO NELLE AZIENDE AGROALIMENTARI
Grazie alla diffusione che
l’agroalimentare “made in Italy” ha
avuto nel mercato globale durante
gli ultimi anni, in molti corsi di
laurea delle Università è stato
sistematicamente trattato il tema
del “prodotto di Qualità”. Molti
docenti sono ancora legati ad una
concezione “tecnica” della qualità,
spesso direttamente collegata
solo con le procedure di “controllo
qualità”, principalmente di tipo
analitico. Grazie a percorsi come
quello del Master in Qualità e
Certificazione di Prodotto nelle
Aziende Agroalimentari (QCePA) i
laureati scoprono che la concezione
moderna di Qualità è molto più
estesa ed appassionante di quella
legata alle sole mansioni tecnicoanalitiche, benché importanti
e ineliminabili. Intanto non si
può parlare di Qualità se non si
parte dal mercato, dalla capacità
dell’azienda di intercettare i gusti
e le abitudini delle varie fasce di
consumatori: se non si percepisce
cosa sia “valore” per i clienti a
cui ci si rivolge, viene meno il
presupposto di partenza della
moderna “qualità”.
Per questo servono team composti
da risorse altamente specializzate,
che sappiano interpretare ruoli
dinamici ed efficaci all’interno dei
più evoluti modelli organizzativi
disponibili. La Qualità che il
mercato chiede, altro non è che
il prodotto virtuoso dell’azione di
un team, delle sue competenze
ed esperienze, del desiderio
di ottenere risultati prestigiosi
per se stessi e per la propria
organizzazione. Può sorprendere
che circa il 70 % dei partecipanti
al Master QCePA provenga dalle
facoltà di Biologia o Biotecnologie;
di sicuro è una sorpresa scoprire
come questi profili, una volta
acquisite
le
competenze
specialistiche necessarie, vengano
le foto sono a scopo puramente illustrativo
assorbiti per l’80% in percorsi di
inserimento e lavoro nelle aziende
dell’agroalimentare! Il restante 30%
viene inserito nel farmaceutico e
nei sevizi consulenziali. Possedere
una solida preparazione sulle risulta assolutamente positivo
discipline tradizionali di questi in prospettiva di una carriera
studi, quali ad esempio quelle lavorativa nell’Agroalimentare.
matematiche, fisiche, biologiche,
biomolecolari
e
fisiologiche
A. Parisi
Direttore CTQ Spa
La “salubrità” di un prodotto è ormai
considerata scontata, sebbene garantirla
costi molto in termini di monitoraggio dei
processi e di controlli lungo la filiera.
l’80% dei laureati in biologia e
biotecnologie vengono inseriti con successo
in aziende del settore agroalimentare
INTERVISTA A CLAUDIA S.
DALLA LAUREA IN MEDICINA VETERINARIA AL CONTROLLO QUALITÀ NELL’AGROALIMENTARE: IL CORAGGIO DI CAMBIARE ROTTA.
Vi raccontiamo la storia di Claudia,
laureata in Medicina Veterinaria ed
oggi dipendente di una delle più
grandi realtà dell’agroalimentare
internazionale: Bolton Group SPA.
Claudia, partecipante alla XIII
edizione del Master in Qualità e
Certificazione di Prodotto nelle
Aziende Agroalimentari (QCePA ),
grazie ad uno stage attivato dopo la
formazione in aula, è entrata nello
stabilimento produttivo di Aprilia
di Bolton, dove si produce la più
famosa carne italiana in scatola: la
SIMMENTHAL. Oggi dopo un anno
è orgogliosa di far parte di una così
grande realtà.
Partiamo dal presente. Qual è il tuo
ruolo in azienda e di cosa ti occupi
nello specifico?
Mi occupo principalmente di
Controllo Qualità della materia prima
in ingresso e quindi della carne.
Anche se, in realtà, ho l’opportunità
di seguire, più o meno direttamente,
l’intero Sistema di Gestione Qualità
dello stabilimento.
Raccontaci della tua esperienza di
stage, cosa è cambiato da allora?
Sono stata accolta con grande
disponibilità da parte di tutto il
team e dalla mia tutor. Dopo le ansie
iniziali, ho scoperto che, anche in
una multinazionale, c’è spazio per
i rapporti e per la comunicazione,
basti dire che ho avuto anche
l’opportunità di conoscere l’A.D. in
persona! Oggi a distanza di quasi
un anno, mi sento di riconfermare
queste mie impressioni, anche se
qualcosa sicuramente è cambiato
e principalmente credo di essere
maturata io.
Ripensando ai mesi immediatamente
successivi alla laurea che ricordi hai?
Non troppo entusiasmanti. E’ stato
un momento difficile e di grande
indecisione, ho deciso di “cambiare
rotta”
cercando una maggiore
specializzazione e perciò ho scelto
il Master QCePA, rimettendomi in
gioco.
La formazione post-laurea è stata
determinante, in quale senso?
In tutti sensi. Dal punto di vista
contenutistico, considerato che
per me l’agroalimentare era un
mondo del tutto nuovo; dal punto
di vista motivazionale, visto che
tutti gli spunti e i “suggerimenti
comportamentali” acquisiti in aula,
li ho poi potuti utilizzare durante la
mia esperienza in azienda; da quello
delle opportunità poiché lo stage in
Bolton è stato selezionato dallo staff
del Master.
Cosa consiglieresti ad un neolaureato
che oggi si trova all’ingresso del
mondo del lavoro?
Mi è già capitato diverse volte di
confrontarmi con i miei ex colleghi
universitari ancora in cerca di una
strada... L’unico consiglio che mi
sento di dare è di aprire lo sguardo
verso nuovi settori. Nel mio caso
il coraggio di rimettermi in gioco e
soprattutto la voglia di realizzarmi mi
ha premiato. Bisogna crederci e fare
le scelte giuste!
G. Petrarca
Stage & Placement Junior Specialist
Stage& lavoro - Speciale Agroalimentare.
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LA STORIA DI VITO C.
L’AMBIZIONE DI UN TECNOLOGO ALIMENTARE.
Abbiamo conosciuto Vito C. nel settembre
del 2012 e da subito ci ha colpito per la sua
spiccata determinazione.
L’ha dichiarato, senza mezzi termini, nel
suo primo colloquio selettivo per il Master in
Qualità e Certificazione di Prodotto: “Credo
molto nelle mie capacità ma sono certo che
questo percorso post- laurea mi aiuterà ad
indirizzare il mio futuro professionale verso
una ben determinata direzione.”
Oggi Vito, dopo aver frequentato il Master
in Qualità e Certificazione di Prodotto
nelle Aziende Agroaliementari svolgendo
il proprio stage durato sei mesi presso
UNILEVER ITALY HOLDINGS Srl, è stato
assunto dalla stessa azienda, nell’ufficio
Ricerca e Sviluppo della categoria ICE
CREAM dello stabilimento di Caivano.
UNILEVER è una multinazionale anglo–
olandese che nasce nel 1930 dalla fusione
di due società: l’inglese Lever Brothers e
l’olandese Margarin Unie.
Ad oggi, l’azienda può contare su un
portafoglio di marchi sia global che local,
molte dei quali dominanti nei loro settori di
vendita. È presente in 90 paesi con 200 filiali
ed è sicuramente il gruppo più importante
nel settore dei beni di largo consumo. Nel
mercato alimentare italiano Unilever è
presente con marchi come: Lipton, Knorr,
Calvé, Algida, Magnum, Carte d’Or.
Sin dal primo giorno di stage, i feedbacks
di Vito si riempivano di tanti aggettivi
positivi a lasciar intendere una grande
soddisfazione per tutto ciò che di nuovo lo
circondava. “L’esperienza che sto vivendo
è un primo reale e concreto contatto con il
mondo del lavoro. Quello che mi è saltato
subito all’occhio, in questa azienda, sono
l’attenzione alle persone e l’organizzazione.
Per me organizzare un impianto pilota,
scrivere ad un fornitore in inglese o
partecipare a live-meeting è esaltante e
comunque vada porterò con me un bagaglio
non indifferente alla fine di questi 6 mesi.”
Vito ha saputo cogliere molto di quanto CTQ
prova a trasmettere in aula, ma soprattutto
ha saputo “sfruttare” al meglio la sua
determinazione, indirizzandola non verso
una testardaggine fine a sé stessa, bensì
verso un’ambizione positiva e costruttiva.
“Il periodo trascorso nelle aule CTQ, oltre che
darmi tanto dal punto di vista contenutistico,
mi ha fatto prendere coscienza di come il
lavoro sia impegno, puntualità, precisione,
rispetto dei tempi e dei compiti assegnati.
Fare bene è il minimo e nessuno ti
ringrazierà per questo.” Beh Vito, sarà pur
vero che nessuno ti ringrazierà per questo,
ma è altrettanto vero che a volte le parole
sono superflue: i risultati da te raggiunti
sono sicuramente il più bel ringraziamento
a cui avresti mai potuto aspirare!
il periodo al Master mi ha
fatto prendere coscienza di
come il lavoro sia impegno,
puntualità, precisione, rispetto
dei tempi e dei compiti
assegnati
G. Petrarca
Stage & Placement Junior Specialist
GLI STAGE AZIENDALI. ASSICURAZIONE QUALITA’ IN UN’AZIENDA FARMACEUTICA
Al termine del percorso universitario,
spesso non si ha idea di quello che sarà
effettivamente il lavoro in azienda e quali
saranno i compiti pratici da svolgere.
“Vorrei occuparmi di Assicurazione
Qualità”…ma cosa vuol dire a livello pratico
occuparsi di Assicurazione Qualità?
Riportiamo la descrizione delle attività
svolte durante lo stage da una partecipante
al Master In Qualità e Certificazione di
Prodotto nelle Aziende Agroalimentari che
per percorso accademico ed inclinazioni
le foto sono a scopo puramente illustrativo
personali è stata poi introdotta ed avviata
ad un percorso nel settore farmaceutico.
“Il progetto di stage è stato all’interno della
funzione Assicurazione di Qualità (QA), nella
raccolta dati e delle informazioni necessarie
alla preparazione delle Product Quality
Review (PQR). Le PQR sono strumento di
verifica critica dell’adeguatezza di processi
produttivi e metodi analitici. Consentono di
monitorare lo stato di controllo degli stessi e
di evidenziare eventuali andamenti anomali
e suggerire margini di miglioramento.
Essendo strumento di riepilogo di tutti
gli aspetti di Qualità rilevanti per la
connotazione dei prodotti, obiettivo
ulteriore è stato quello di acquisire gli spunti
essenziali di comprensione per gli aspetti
gestionali propri della QA (gestione delle
variazioni, delle deviazioni, dei reclami,
degli andamenti dei risultati, dei relativi
fuori specifica, etc.).
Ho letto materiale inerente le Good
Manufacturing
Practices
(GMP)
farmaceutiche, le linee guida ICH
Stage& lavoro - Speciale Agroalimentare.
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GLI STAGE AZIENDALI. ASSICURAZIONE QUALITA’ IN UN’AZIENDA FARMACEUTICA
(International Conference on Harmonisation
of Technical Requirements for Registration
of Pharmaceuticals for Human Use), la
tracciabilità del farmaco, la farmacopea
europea, oltre a una serie di procedure
interne, relative e non al sistema Qualità
nella seconda ho ordinato e archiviato tutta
la documentazione inerente le formule
di fabbricazione dei farmaci prodotti
dall’azienda ed ho supportato la mia tutor
in un lavoro di revisione e aggiornamento
di alcune procedure pertinenti il sistema
ho capito quanto
sia grande l’abisso
che separa il mondo
accademico dal
mondo aziendale, in
termini di approccio,
di mentalità e di
esigenze
E’ stata un’esperienza per me molto
formativa, in linea con l’obiettivo primario
dello stage. Ho potuto appurare quanto
vasto ed eterogeneo sia l’universo della
Qualità, prima ancora dell’Assicurazione
Qualità, per quel che riguarda le mansioni,
i contenuti e le competenze richieste. Ho
capito quanto sia importante, all’interno di
un contesto lavorativo competitivo, sentirsi
parte di una squadra e lavorare in gruppo
per raggiungere obiettivi comuni. Ho capito
quanto sia grande l’abisso che separa il
mondo accademico dal mondo aziendale,
in termini di approccio, di mentalità e di
esigenze.” Come abbiamo più volte detto,
“si fa presto a dire Stage” ma nella realtà
ci sono progetti formativi di spessore ben
diverso tra loro; si possono svolgere stage
veramente formativi e qualificanti che
lasciano una vera esperienza lavorativa
ed insegnano un mestiere. Così dovrebbe
sempre essere.
I. Saccardi
Stage & Placement Senior Specialist
dell’azienda. Durante la prima parte dello
stage ho preparato 6 PQR di diversi farmaci,
Qualità dell’azienda (auto-ispezioni interne
e procedura di gestione reclami dal cliente).
Formazione specialistica e pratica per combattere le difficoltà occupazionali
Parlando con manager di medie e grandi
aziende, oppure leggendo le loro interviste
in tema di inserimento di giovani laureati e
di formazione, è una costante il riferimento
al gap, allo scostamento, tra le necessità
del mondo del lavoro e le competenze dei
giovani laureati e diplomati; si tratta di
un peso sulla produzione e produttività
del nostro sistema industriale e sul futuro
dei giovani. Le professionalità ricercate si
trovano con difficoltà ed è poi necessario
per le aziende comunque intervenire e
formare direttamente.
La realtà è che in un momento in cui il lavoro
non è più “facilmente trovabile”, il valore
delle professionalità aumenta ancora di
più.
Il gap consiste soprattutto nella conoscenza
più teorica che pratica che hanno i giovani
quando terminano i loro studi. Manca loro
la capacità di poter trasferire la conoscenza
tecnica dal libro ai fatti e alle volte manca
perfino la teoria poiché spesso sono
insufficienti o imbalsamate anche le basi
teoriche. Le conoscenze tecniche impartite
dal sistema scolastico non sono allineate
con quello che si fa in un’azienda e spesso
manca il collegamento con le evoluzioni
tecnologiche, peraltro sempre più rapide in
quasi tutti i settori.
Una possibile risposta è rappresentata dallo
strumento dello “stage” quando usato in
modo fisiologico, per imparare un mestiere,
e non quando scade nella patologia ed è
usato come lavoro a costo zero.
Altra risposta è una formazione in cui anche
la parte teorica, diciamo di aula, viene fatta
in sintonia con le competenze richieste dalle
imprese che partecipano ai corsi attraverso
i loro manager e tecnici che fanno vere e
proprie lezioni ai partecipanti condividendo
le loro esperienze sul campo, esponendo
problemi e casi concreti e relative soluzioni
individuate.
È importante che nella scuola si coniughi la
teoria e la pratica. Come è possibile che la
maggioranza dei ragazzi che escono dalle
nostre facoltà non abbiano mai messo piede
all’interno di un’azienda, che non abbiano
mai visto un processo produttivo e che non
abbiano mai visto dal vero macchinari e
tecnologie di cui hanno letto sui libri. Quanti
Tecnologi alimentari hanno visto funzionare
un pastorizzatore industriale?
Dobbiamo far entrare più azienda nei
processi formativi non solo con gli stage,
che arrivano dopo a cose fatte, ma anche
con la partecipazione all’insegnamento
teorico, con la partecipazione ai programmi.
Una collaborazione di questo tipo messa a
sistema rappresenterebbe una svolta.
Per essere competitivi e svilupparsi
professionalmente è necessario specializzare
le proprie conoscenze avendo individuato i
propri obiettivi.
Dopo un’attenta analisi del settore
di interesse
bisogna individuare le
competenze richieste e capire se ne siamo
già in possesso oppure se è necessario un
ulteriore momento di formazione postlaurea
che fornisca gli skills professionali richiesti
e che possegga i caratteri di cui sopra:
didattica di tipo pratico, coinvolgimento
delle aziende operanti nel settore, stage
della durata minima di almeno 3 mesi
L. Bellofatto
Sales Senior Account of Training Services
Stage& lavoro - Speciale Agroalimentare.
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CHI E’ BOLTON GROUP? TRA I MAGGIORI OPERATORI DEL COMPARTO AGROALIMENTARE ITALIANO
SPESSO SCONOSCIUTO AL MONDO DEI NEOLAUREATI ITALIANI
Iniziamo in questo numero con la
presentazione di alcune delle aziende
che hanno attivato una convenzione
con “i Master Aziendali” e che hanno
ospitato in stage alcuni dei partecipanti
alle ultime edizioni del Master in Qualità
e Certificazione di Prodotto nelle Aziende
Agroalimentari confermandoli poi alla fine
del tirocinio.
Bolton è una multinazionale italiana con sede
a Milano che si occupa a livello mondiale
della produzione e commercializzazione di
un vasto assortimento di prodotti di largo
consumo e che insieme ad Unilever è tra le
aziende leader in Europa nel largo consumo.
Opera in vari paesi e realizza il 49% del suo
giro di affari in Italia, il 16% in Francia, il 6%
in Spagna, in Grecia e in Benelux, il 5% in
Germania, il 7% nel resto d’Europa e il 5%
nel resto del mondo.
Nel settore alimentare la holding che fa capo
alla famiglia dell’ imprenditore di origine
greca Joseph Nissim, detiene i seguenti
marchi: Rio Mare, Palmera, Tonno Nostromo,
Simmenthal, Manzotin, Saupiquet, Petreet
e Prima. Peccato che al di fuori della cerchia
degli addetti ai lavori di questo colosso
del largo consumo con 1,5 miliardi di
ricavi si sappia poco o niente nel mondo
accademico. Realtà come Bolton sono
una delle evidenze di quanto i neolaureati
italiani siano distanti dal mercato del lavoro
nel quale vorrebbero entrare; nello specifico
la maggioranza di coloro che vorrebbero
sviluppare un loro percorso professionale
nel settore dell’agroalimentare dichiarano
che vorrebbero lavorare in una “grande
azienda”, quasi mai riuscendo a definirne
le caratteristiche e soprattutto senza
conoscerne nemmeno i nomi.
Aldilà dei super classici Barilla e Ferrero, le cui
campagne pubblicitarie hanno reso “storici”
questi marchi e che si vedono recapitare
inutilmente i curricula di praticamente
tutti i laureati italiani interessati al settore,
non c’è, una volta conseguita la laurea,
una conoscenza adeguata del mercato
che, rappresentando il proprio obiettivo
professionale, dovrebbe invece essere
studiato e conosciuto approfonditamente,
a partire dai suoi attori principali. La realtà
invece è che organizzazioni come Bolton
risultano quasi sconosciute ai neolaureati,
che hanno fatto un percorso di studi
incentrato sull’agroalimentare.
Come è possibile che domanda ed offerta
di lavoro si possano incontrare se il
sistema formativo produce laureati che non
conoscono i principali attori del settore in
cui vogliono entrare?
Da questo punto di vista gli studenti non
possono e non devono attendere che altri
gli “insegnino” a conoscere il settore nel
quale vogliono entrare, ma devono sfruttare
tutte le informazioni cui oggi, con facilità,
possono accedere per costruirsi la propria
professionalità che non consiste soltanto di
formule e competenze tecniche ma anche
di conoscenze del mondo del lavoro a cui si
aspira.
L. Bellofatto
Sales Senior Account of Training Services
La prossima edizione del Master in qualità e
certificazione di prodotto
Colloqui conoscitivi
Inizio Lezioni Stage in Azienda
da febbraio 2014 ad aprile 2014
maggio 2014
minimo 600 ore da luglio e settembre 2014
Sede di svolgimento Poggibonsi
420
600
ore tra formazione frontale ed applicata e studio individuale
ore di stage rimborsato in azienda.
Il corso è full time con lezioni da Lunedì a Venerdì ed orario 09:00 - 13:00 e 14:00 – 18:00
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CTQ S.p.a.
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CONSULENZA E TRAINING DI QUALITÁ
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NUMERO 5 – Febbraio 2014