PRIMO PIANO Macchine per il trasporto e il pompaggio del calcestruzzo Settembre 2012 - mt 35 Macchine per il trasporto e il pompaggio del calcestruzzo Le grandi opere non danno significativi cenni di vita e il mercato dell’edilizia geme. Di conseguenza, anche per il settore del calcestruzzo non ci si aspetta grandi investimenti per rinnovare o ampliare il parco macchine da parte delle imprese e le vendite continuano a essere in vistoso “rosso” di Vito Di Taranto Produttività in metri cubi I l settore merceologico del calcestruzzo è discretamente ampio ed è formato dal ramo della produzione, con impianti che si diversificano tra loro per tipologie e dimensioni, e da quello del trasporto e della distribuzione, per il quale operano macchine e mezzi come autobetoniere e pompe autocarrate. Molte sono le aziende commercialmente presenti nell’intero settore con prodotti tecnologici di rilievo per ciascun rampo di applicazione. Il mantello della crisi copre certamente l’intero comparto, ma diverse sono le reazioni messe in atto per cercare di contrastarla. I produttori di calcestruzzo che possiedono più impianti distribuiti geograficamente sul territorio hanno attuato una politica di riorganizzazione strutturale dei siti per ottenere una riduzione dei costi che ha spesso 36 mt - Settembre 2012 DAVIDE CIPOLLA consigliere Unacea e amministratore delegato di Cifa comportato una riduzione del numero di impianti di produzione; i produttori di macchine per il trasporto e il pompaggio sono stati invece obbligati a concentrare maggiormente lo sguardo sull’estero per cercare di rimanere sul mercato. La prospettiva futura per il mercato italiano non è molto rosea e pur ammet- Abbiamo chiesto a Davide Cipolla, consigliere Unacea e amministratore delegato di Cifa, quali sono gli elementi che permettono di combattere la crisi del settore Construction. La risposta: “Innovazione di prodotto e accesso al credito sono driver essenziali per contrastare la crisi. Tuttavia, a livello associativo (e Unacea si sta muovendo in tal senso), è opportuno portare avanti alcune battaglie vitali per il settore: l’anagrafe delle macchine per costruzioni permetterebbe la sorveglianza di mercato e il conseguente studio di misure premiali per la sostituzione delle macchine più obsolete del mercato. In più, l’introduzione di standard normativi orientati a ottenere una maggiore qualità del prodotto e una maggiore sicurezza in cantiere degli operatori coinvolti obbligherebbe le imprese di costruzioni – soprattutto nel caso di appalti pubblici – a dotarsi di macchinari nuovi e all’avanguardia”. tendo un avvio delle grandi opere, ipotesi comunque non fondata, i tempi di partenza dei relativi cantieri sarebbero lunghi e l’inerzia temporale della risposta sui mercati delle macchine sarebbe tale da non riuscire a invertire la tendenza prima di altri anni. Rimanendo invece sul breve periodo, è possibile indi- viduare un elemento che condiziona negativamente il mercato: quello dell’accesso al finanziamento. “Questa agevolazione permette all’azienda di investire e rinnovare il parco macchine a prescindere dal cantiere dove la stessa macchina sarà destinata, sia essa una grande opera che un intervento di edilizia civile”, ha affermato Paolo Salvadori, consigliere Unacea e presidente delle Officine Riunite Udine Spa. Un aspetto che può risultare interessante anche per il mercato italiano è quello della sicurezza e della relativa tecnologia impiegata per raggiungere standard più elevati. Esistono clienti e particolari settori di nicchia più sensibili a queste problematiche che decidono di rinnovare il parco macchine per poter operare con maggiore incisività e professionalità anche nelle realtà di tutti i giorni. Questa corsa tecnologica è ben testimoniata dai numerosi brevetti che vengono continuamente registrati, soprattutto nel campo delle pompe autocarrate, notoriamente più esposte ai problemi della sicurezza. “I costruttori di macchine si stanno orientando anche allo sviluppo di sistemi di controllo automatici che garantiscano la stabilità della macchina in tutte le condizioni di lavoro presenti nei cantieri: dalla ridotta oscillazione del braccio di distribuzione ai sistemi di allarme o di blocco che prevengano i contatti con le scariche elettriche delle linee ad alta tensione”, ha spiegato Davide Cipolla, amministratore delegato di Cifa e consigliere Unacea. Gli impianti per la produzione La produzione del calcestruzzo viene effettuata in impianti che sono oggetto di continue evoluzioni volte a migliorare l’aspetto della semplicità di installazione iniziale, di gestione del processo e, non ultimo, della produttività, espressa in m 3/h. Vengono spesso presentate anche innovative soluzioni di impianti mobili, collocate in container, che garantiscono flessibilità e facilità di gestione. Negli impianti più semplici sono presenti le tramogge di stoccaggio degli inerti, il silo contenitore del cemento, i nastri di trasferimento, il mescolatore e il distributore. Quando crescono le dimensioni aumenta anche il livello di sofisticazione dei singoli elementi e l’importanza di ulteriori compo- Le aziende citate Armec (www.armecsrl.net) Carmix (www.carmix.com) Cifa (www.cifa.com) Coime (www.coime.com) Dieci (www.dieci.com) Fiori (www.fiorigroup.com) Imer Group - Le Officine Riunite (www.imergroup.com) Liebherr (www.liebherr.com) Mecbo (www.mecbo.it) Merlo (www.merlo.it) Piccini (www.officinepiccini.com) Putzmeister (www.putzmeister.it) Sany (www.sanygroup.com) Schwing (www.schwing.de) Sermac (www.sermacspa.com) nenti come i dosatori degli additivi, i sistemi di carico e pesatura, gli strumenti di misura, gli indicatori dell’umidità, il particolare tipo di mescolatore, l’eventuale impostazione modulare dei sistemi di stoccaggio, il sistema di gestione e svariati altri aspetti legati ai livelli di output e alla qualità dell’impasto. Le autobetoniere autocaricanti Il più semplice impianto per la produzione del calcestruzzo è l’autobetoniera autocaricante, offerta sul mercato da molti costruttori italiani, che unisce in un’unica macchina tutti i componenti necessari all’alimentazione della materia prima, alla miscelazione, al trasporto e allo scarico del prodotto. Il vantaggio offerto da questa soluzione si apprezza nei cantieri difficilmente raggiungibili, sia per posizione geografica che per tipo di ubicazione, I criteri di scelta Per cantieri non eccessivamente grandi, nei quali si vuol mantenere maggiore libertà di organizzazione del lavoro e non dipendere dai tempi dei fornitori esterni o quando questi ultimi sono semplicemente lontani, è preferibile adoperare un’autobetoniera autocaricante Per lavori in cui tipicamente non è necessario trasportare grandi quantitativi di calcestruzzo e la posa in opera non prevede distanze molto elevate si può utilizzare la betonpompa che, oltre al tamburo, dispone di un proprio braccio di distribuzione Per cantieri di medie dimensioni, dove sono necessari molti metri cubi di calcestruzzo a distanze anche rilevanti dalla betoniera, si deve impiegare una pompa autocarrata con braccio di lunghezza adeguata al tipo di getto da effettuare Per i cantieri di dimensioni più elevate, in cui il pompaggio del calcestruzzo è un’esigenza di carattere continuativo nella stessa posizione di lavoro, si può impiegare un braccio di distribuzione stazionario con una stazione di pompaggio dedicata Settembre 2012 - mt 37 Macchine per il trasporto e il pompaggio del calcestruzzo Le pompe autocarrate e per quelle applicazioni in cui non si può - o non si vuole - dipendere dai tempi dei trasportatori. Queste macchine hanno dimensioni contenute e producono pochi metri cubi per ciclo. Sono equipaggiate con un tamburo rotante per la miscelazione, sono in grado di effettuare autonomamente il carico degli inerti mediante una pala ad azionamento idraulico e dispongono di uno specifico serbatoio di acqua a bordo. Il carro è studiato per le applicazioni più dure dei cantieri, con tutti gli accorgimenti tipici dell’impiego fuoristrada. Le versioni più moderne di queste macchine sono in grado di gestire l’esatto quantitativo di materiali necessari e avere un certificato dell’impasto prodotto. In tal modo si 38 mt - Settembre 2012 riescono a realizzare getti importanti senza dipendere da impianti esterni. Le betoniere Il trasporto del calcestruzzo è genericamente effettuato su strada dalle betoniere che, nelle soluzioni più diffuse, vengono installate su telai a tre o quattro assi, realizzando portate che superano i 12 m3. Gli autotelai possono essere genericamente di qualsiasi marca, essendo omologati per la circolazione stradale. Il componente fondamentale delle betoniere è il tamburo rotante che, grazie alla presenza di un sistema di spirali interne, alla rotazione e alla inversione, può contenere e scaricare il calcestruzzo trasportato. I tamburi possono essere di diverse dimensioni e conseguentemente possono essere realizzati con diversi materiali. Molti costruttori mettono in evidenza il tipo di acciaio impiegato per il mantello esterno e per le eliche interne, gli spessori adottati in funzione della particolare zona e le caratteristiche antiusura. Le betonpompe Le betonpompe possono effettuare contemporaneamente il trasporto del calcestruzzo e la distribuzione dello stesso, nel raggio di azione di diversi metri dalla macchina, attraverso un braccio di distribuzione installato a bordo. Ovviamente, per contenere i pesi operativi e gli ingombri del mezzo, la presenza del braccio a più sezioni penalizza la quantità di calcestruzzo che può essere trasportata. Queste macchine non effettuano il trasporto, ma solo la distribuzione del calcestruzzo. Vengono quindi alimentate attraverso una specifica tramoggia direttamente dal sistema di scarico delle normali betoniere e, con un sistema di pompaggio, distribuiscono il calcestruzzo attraverso una tubazione solidale al braccio ripieghevole. Quest’ultimo è caratterizzato dalla presenza di diverse sezioni - incernierate l’una con l’altra in modo da poter raggiungere diverse altezze e diversi raggi di azione - e dal particolare sistema di impacchettamento delle sezioni stesse nella posizione di riposo. Nel campo delle pompe autocarrate si osservano numerosi brevetti registrati dai costruttori che hanno per oggetto, in particolare, il sistema degli stabilizzatori e i materiali impiegati per il braccio. Se da un lato si tendono a garantire più sicure le macchine con l’ausilio di tecnologia ed elettronica specifica, dall’altro si cerca di impiegare materiali più leggeri per rendere più performanti le macchine. I sistemi di pompaggio presenti sul mercato evolvono verso soluzioni a basso contenuto di emissioni sonore, regolazione elettronica e riduzione delle oscillazioni della macchina e del braccio. Cifa e Zoomlion Volti all’innovazione Cifa è un produttore di macchine per il calcestruzzo presente in tutti i principali paesi del pianeta, con reti di vendita e assistenza in grado di fornire soluzioni per tutti i processi tecnologici del settore: mescolazione, distribuzione, pompaggio e messa in opera. Dal 2008 l’azienda fa parte del gruppo industriale cinese Zoomlion, una delle realtà industriali emergenti e più avanzate a livello mondiale. Cifa è oggi in grado di distinguersi sul mercato per la tradizione autorevole, per l’innova- DAVIDE CIPOLLA amministratore delegato di Cifa zione tecnologica e per i servizi strutturati secondo una strategia di gruppo che si differenzia tenendo conto dei bisogni di clienti con aspettative diverse. Tra le macchine esposte durante l’ultima edizione di Intermat, la pompa autocarrata K45H della serie Carbotech, con braccio a 5 sezioni, equipaggiata con le ultime due sezioni in materiale composito. La macchina ha una struttura leggera e resistente e può pertanto essere montata su un camion di dimensioni compatte, in modo da realizzare un peso complessivo inferiore alle 32 t. L’altezza del braccio in posizione verticale sfiora i 45 m. Le ultime due sezioni del braccio in fibra di carbonio pesano complessivamente il 25% in meno rispetto alle tradizionali sezioni in acciaio. La tecnologia Carbotech applicata al braccio di distribuzione è stata sviluppata in collaborazione con il Politecnico di Milano. Sempre in occasione dell’Intermat, Cifa è entrata a far parte dei produttori di mescolatori per il calcestruzzo con il modello a doppio asse orizzontale equipaggiato con pale elicoidali; il “DNA 3.0” è un prodotto che viene installa- termat delle macchine per il calcestruzzo a brand Zoomlion, tutte certificate e pronte per il mercato europeo. La pompa 33X-4Z è una “Per continuare a essere appetibili presso i clienti è necessario rispondere in modo attento alle esigenze del mercato, cercando di fare sempre qualcosa di innovativo. La nostra azienda - e il nostro Gruppo in generale - si sta distinguendo per gli investimenti in Ricerca e Sviluppo e per il lancio di nuovi prodotti. I bracci di distribuzione al carbonio sulle pompe per calcestruzzo sono un’innovazione straordinaria: i mezzi guadagnano in leggerezza e hanno bracci di distribuzione più lunghi a parità di peso. Ciò permette una maggiore adattabilità ai diversi cantieri. Questa è un’innovazione su cui Cifa ha già ottenuto sette brevetti; altre tre domande sono state depositate e sono in attesa di concessione”. to sull’impianto stazionario Cifamix 100 e sull’impianto compatto Cifamoove 90. Questo modello si differenzia da quelli convenzionali perché, attraverso il sistema a doppio asse orizzontale a pale elicoidali e pale standard, garantisce una sensibile diminuzione dei tempi di mescolazione del calcestruzzo, una minore usura delle pale, dei bracci e della vasca di mescolazione e una migliore omogeneizzazione del calcestruzzo. Zoomlion: “ready for Europe” In un’ottica di strategia a doppio Brand, il gruppo cinese ha presentato all’In- soluzione economica e affidabile per i cantieri mediopiccoli: è caratterizzata da un braccio a 4 sezioni con ripiegamento a “Z”, con altezza massima verticale di 33 m e un’unità pompante a circuito aperto in grado di pompare oltre 120 m3/h con una pressione massima di 70 bar. La pompa autocarrata Zoomlion 48X-6RZ, con un braccio a 6 segmen- ti, con sistema di ripiegamento “RZ”, assicura una buona flessibilità nelle operazioni di piazzamento. Con un’altezza verticale di 48 m e un gruppo pompante a circuito aperto capace di oltre 170 m3/h, con pressione massima di 83 bar, la macchina offre una soluzione ideale per cantieri in cui sono necessari getti di vasta portata. Tra le pompe carrellate a circuito aperto, Zoomlion ha puntato sulla HBT105.21.264S, alimentata da un motore elettrico 2 x 132 kW e due set di pompe idrauliche. La produzione di calcestruzzo raggiunge in questo caso i 105 m3/h, con pressione massima di 125 bar. La macchina è capace di pompare calcestruzzi di categoria C25-C40 fino a 250 m di altezza verticale o fino a 1.500 m di distanza orizzontale. Per calcestruzzi di tipologia C50-C60, l’altezza massima raggiungibile è approssimativamente quella dei 150 m e la distanza orizzontale diventa di circa 1.000 m. LA BETONPOMPA MK-24 RS 60 Braccio distribuzione Tre sezioni Ripiegamento a “Z” Tubazione 4” Gruppo pompante scarrabile Autotelaio Quatro assi Settembre 2012 - mt 39 Macchine per il trasporto e il pompaggio del calcestruzzo Imer Group - Le Officine Riunite Calcestruzzo a 360° Cinquant’anni di esperienza hanno fatto di Imer Group un leader europeo nella produzione di macchine per l’edilizia. Grazie alla Concrete Machinery Division, l’azienda si pone come uno dei principali player anche nel settore della produzione, trasporto e distribuzione del calcestruzzo. Le Officine Riunite – Udine Spa (Le ORU) sono la divisione Concrete Machinery di Imer Group e sono in grado di offrire prodotti, soluzioni e servizi che coprono a 360° la filiera del calcestruzzo. Per quanto riguarda la PAOLO SALVADORI Presidente de Le Officine Riunite Udine Spa produzione, sono disponibili impianti orizzontali, verticali, a raggio raschiante e mobili. Il cuore di un impianto è il sistema di mescolazione. Le Officine Riunite, forti di una gamma completa di mescolatori - sia planetari ad asse verticale che ad assi orizzontali (singolo o doppio) - garantisce un’elevata qualità del calcestruzzo prodotto. Le ORU producono anche INFO 40 mt - Settembre 2012 sistemi per la distribuzione del calcestruzzo: trovano la loro applicazione nel mondo della prefabbricazione (il tutto è controllato da sistemi di gestione prodotti internamente). Ultima novità di ORU: i nuovi gruppi di stoccaggio LOGIK CUBE. Nascono come risposta alle esigenze del mercato di impianti mobili di media produzione per la cantieristica moderna e per la media impresa e riuniscono in sé le qualità dei Logik tradizionali, ottimizzandone le prestazioni e aggiungendo peculiarità specifiche. Si tratta di un monoblocco autobetonpompe, autobetonastri e pompe autocarrate. Le autobetoniere L&T sono un vero e proprio sistema di mescolazione e trasporto del calcestruzzo di alto livello qualitativo e funzionale. Ogni dettaglio è pensato, progettato e realizzato con l’obiettivo di far lavorare al meglio le “Le Officine Riunite, da sempre, ha investito molto in ricerca e sviluppo. Oggi più che mai l’R&D è uno degli strumenti che utilizziamo per mantenere alto il livello di interesse del mercato nei confronti dei nostri prodotti. La volontà di produrre una gamma completa di prodotti ci permette di raggiungere anche le nicchie di mercato più specifiche, con macchine sempre più adatte a rispondere alle esigenze dei nostri clienti. L’attenzione alla sicurezza e ai dispositivi che possono garantirla e un’altra delle nostre peculiarità, al fine di conquistare fasce di mercato mature e coscienti che la sicurezza non può - e non deve - essere considerata un costo, ma semmai un valore aggiunto al prodotto”. facilmente trasportabile, con capacità di stoccaggio di 54 m3 nella versione base, che possono diventare 110 con l’ausilio di sovrasponde. Peculiarità è il basso punto di carico, che riduce al minimo le opere in cantiere per consentire il carico degli inerti. Altra novità: i nastri bilancia BELT-UP (brevettati) che, grazie alla loro conformazione, riescono a scaricare gli inerti direttamente in skip o nastro di trasferimento senza bisogno di opere in calcestruzzo. La gamma ORU è caratterizzata anche da una sezione vasta e completa di prodotti per il trasporto e la distribuzione del calcestruzzo: autobetoniere, macchine, in armonia con i telai dei veicoli destinati al loro trasporto. La gamma comprende capacità tra 4 e12 m3 di calcestruzzo reso ed è in grado di garantire basse tare con portate utili ottimizzate. Il Gruppo offre una serie di pompe autocarrate “German tecnology”, nata dalla sinergia tra design italiano e tecnologia tedesca, espressione del continuo miglioramento delle tecniche di produzione e della qualità dei prodotti. Durante l’Intermat 2012 è stata presentata la pompa autocarrata M541, attrezzata con gruppo di pompaggio LCP160H e dotata di un nuovo sistema di stabilizzazione brevettato, denominato XXT, composto da stabilizzatori anteriori e posteriori con apertura a bandiera, di cui gli anteriori a estrazione telescopica. Questo sistema consente buoni margini di versatilità in spazi ridotti, massima stabilità, ottimale distribuzione delle masse (grazie al Twin Pin centrale, dove sono collegati gli stabilizzatori) e riduzione delle sollecitazioni sul telaio (una volta avvenuta la stabilizzazione, tutte le sollecitazioni sono scaricate e concentrate nella parte centrale della macchina). Sono disponibili altri sistemi di stabilizzazione come l’XS, con apertura anteriore a “X” e posteriore a bandiera, l’ST con apertura anteriore a bandiera e sfilo telescopico e posteriore a bandiera. I bracci di distribuzione sono realizzati in tre, quattro o cinque elementi, in funzione delle dimensioni, con aperture a “R”, “Z” o miste. LA POMPA AUTOCARRATA M541 XXT Braccio distribuzione 5 sezioni Ripiegamento a “M” Tubazione 125 mm Altezza verticale 40,4 m Autotelaio Quattro assi Putzmeister L’ultima generazione Putzmeister cura la progettazione, lo sviluppo, la produzione, la vendita e l’assistenza in tutto il mondo di macchine ad alto contenuto tecnologico per diversi settori delle costruzioni, tra i quali anche quello della distribuzione del calcestruzzo, con pompe autocarrate, pompe stazionarie e bracci di distribuzione stazionari. La tecnologia Putzmeister è impiegata con successo nella industria, nelle miniere, nei tunnel, nei grandi progetti industriali, nelle centrali energetiche, L’u lt im a “n at a” de ll a gamma è la 42-5, che raccoglie la sintesi dei contenuti tecnologici più importanti presenti sul mercato. Il design risultante, fortemente innovativo, consente di contenere il peso operativo sotto le 32 t. Il braccio è da 42 m e viene montato su un telaio 4 assi con passo 5.100 mm. La macchina può lavorare in sicurezza anche con stabilizzazione parziale grazie al sistema OSS (optional); i gruppi pompanti garantiscono fino a 160 m³/h. Con queste caratteristiche negli impianti per trattamenti dei fanghi e negli inceneritori di rifiuti. La serie di pompe autocarrate Putzmeister copre tutte le possibili applicazioni, partendo dalle più piccole e versatili M20 ed M24 fino alle più lunghe macchine in circolazione, come la M63. Possono essere equipaggiate sia con la valvola “S” che con la proboscide e completate scegliendo tra una vasta gamma di optional. Per il mercato nazionale le pompe autocarrate vengono allestite e commercializzate sui più diffusi chassis come Astra, Iveco, MAN e Mercedes. la pompa autocarrata 42-5 può circolare su strada senza problemi di peso ed è destinata ai medi e grandi cantieri. Tutti gli elementi che costituiscono le strutture portanti e le parti vitali sono stati progettati con l’impiego delle più moderne metodologie. Particolare attenzione è stata data all’accessibilità e ai funzionali fissaggi a vite che caratterizzano molti degli accoppiamenti meccanici. Con questi accorgimenti tutte le attività di manutenzione sono rese più facili e immediate. L’impiego ridotto di componenti speciali (solo tre tipi di curve per la tubazione) e la minima quantità di olio idraulico (in totale, 300 l) consentono di ridurre i costi di manutenzione. Il braccio di distribuzione è in cinque sezioni con ripiegamento misto “R-Z” e senza sbalzo posteriore. L’assenza di uno spazio “morto” (zona che non può essere raggiunta dalla punta del braccio) e le particolari caratteristiche di scorrimento permettono di utilizzare la 42-5 per qualsiasi impiego. Anche quando si opera con portate elevate, le oscillazioni del braccio sono minime grazie al percorso ottimiz- zato del tubo di mandata e alla configurazione della struttura portante in acciaio, consentendo di operare sempre con la massima sicurezza possibile. La stabilizzazione della macchina è affidata al collaudato sistema di supporto TRDI, con il quale è possibile configurare la larghezza della superficie di appoggio degli stabilizzatori su un valore prossimo agli 8 m. Quando la macchina deve operare in spazi ristretti può essere adottato il sistema opzionale OSS (One Side Support), che consente di ottenere una larghezza degli stabilizzatori anteriori di 4,8 m e di quelli posteriori di 6,2 m. La pedana è ampia e aperta, dotata di superficie antiscivolo, offre spazio sufficiente per gli accessori e migliora considerevolmente l‘accessibilità per gli interventi di manutenzione e assistenza. Per la 42-5 è disponibile la sperimentata gamma di gruppi pompanti che vanno dal 14H al 16H, fino al 16HLS, dal funzionamento morbido e dolce. LA POMPA PUTZMEISTER 42-5 Braccio distribuzione 5 sezioni Ripiegamento “RZ” Lunghezza braccio 41,6 m Tubazione 125 mm Autotelaio Quattro assi Settembre 2012 - mt 41 Macchine per il trasporto e il pompaggio del calcestruzzo Coime Un’antica tradizione italiana Coime inizia la sua attività nel 1964 vicino a Milano come fornitore di strutture metalliche per passare in breve alla produzione di betoniere, nel settore delle quali, negli anni Settanta, acquisisce una considerevole quota di mercato. Nei primi anni Ottanta l’azienda comincia a costruire le pompe calcestruzzo, le spritz-beton e le betonpompe. Oggi la produzione è ai vertici della tecnologia del settore ed è in grado di produrre macchine per usi particolari, come ad esempio i mescolatori fissi per impasto di sostanze sintetiche, le betoniere per trasporto di prodotti chimicamente aggressivi o gruppi di pompaggio per fanghi. Nel campo delle pompe carrellate Coime produce macchine con portate da 40 a 150 m3 e pressioni sul calcestruzzo fino a 120 bar, che consentono di raggiungere i 250 m in altezza. Le carrellate sono fornite su richiesta anche su mezzo cingolato. Per quanto riguarda le spritz-beton, Coime vanta una lunga esperienza, avendo cominciato la produzione dei gruppi con braccio robotizzato montati su autocarro, passando poi ai comandi proporzionali, ai radiocomandi, ai nuovi gruppi di pompaggio con prestazioni superiori e alle diverse tipologie di pompe in funzione degli additivi. Nel settore delle betoniere la produzione si articola su tre differenti fasce di portata: da 8, da 10 e da 12 m3 in funzione delle esigenze del cantiere e, ovviamente, dell’autotelaio. I bracci di distribuzione delle pompe e delle betonpompe vengono prodotti in numerosi modelli, con diametri da 112 e 125 mm e con un numero di sezioni variabile fino ad arrivare a sei elementi, come per il modello di pompa autocarrata M 50.6RZ DN 112, macchina montata su un telaio 4 assi e che garantisce 150 m3/h con una pressione di 76 bar. LA POMPA COIME M50.6 Braccio distribuzione 6 sezioni Ripiegamento “RZ” Lunghezza braccio 45,7 m Portata massima 150 m3/h Autotelaio Quattro assi Dieci Comfort e calcestruzzo Dieci produce quattro modelli di autobetoniera: dalla più piccola, la N2400, che sviluppa una potenza di 3 38 kW per 1,7 m di calcestruzzo, fino alla F7000, di 3 93 kW di potenza per 5 m di calcestruzzo. Le impastatrici, tutte omologate per la circolazione su strada, anche a pieno carico, sono state recentemente rinnovate, per un aspetto motoristico, ergonomia e facilità di utilizzo. L’intera gamma si distingue per una pala autocaricante, con capacità che va da 270 a 600 l, che permette una totale autosufficienza nella preparazione del miscelato, anche in luoghi lontani da un centro di betonaggio per il rifornimento. La rotazione trilaterale e il ribaltamento del tamburo permettono 42 mt - Settembre 2012 di scaricare agevolmente qualsiasi tipologia di calcestruzzo, senza impegnare l’operatore in complicate manovre. Altre caratteristiche sono il cambio con ripartitore a due velocità, a comando elettrico o meccanico, la trasmissione idrostatica, l’adozione delle quattro ruote motrici e sterzanti, la frenatura su tutte le ruote, con freni a disco in bagno d’olio, la canala di scarico, regolabile in altezza e girevole di 180°. Sono inoltre disponibili numerosi e funzionali optional per massimizzare l’efficienza del mezzo. Tutte le macchine Dieci sono progettate e sviluppate nell’ottica della massima sicurezza. Per questo sono equipaggiate con dispositivi e apparati di sicurezza di ultima generazione, come l‘omologazione ROPS/FOPS. Il comfort, strettamente legato a quest‘ultimo aspetto, consente di poter operare per ore in ambienti rumorosi, difficili e rischiosi, spes- so in condizioni climatiche avverse. La cabina specificamente studiata garantisce un “ambiente di lavoro” sicuro e confortevole, in cui tutti i comandi rispondono a precisi parametri ergonomici. L’AUTOBETONIERA L4700 Capacità tamburo 3,5 m3 Peso totale a vuoto 6.700 kg Potenza motore 74 kW Pala caricamento 600 l Serbatoio acqua 700 l Liebherr Le betoniere a 5 assi Liebherr presenta un’offerta di impianti di betonaggio e betoniere in grado di soddisfare qualsiasi tipo di richiesta di produzione e trasporto di calcestruzzo. Gli impianti comprendono versioni orizzontali e verticali, oltre ai sistemi mobili e alle eventuali soluzioni specifiche su richiesta, in modo da garantire il processo in tutte le possibili applicazioni e dimensioni. Il programma è integrato da ulteriori prodotti del settore, come i nastri trasportatori per betoniere, che rappresentano una soluzione economica per consegnare materiali come calcestruzzo, sabbia, pietrisco con la betoniera in cantiere, i comandi per impianti o i sistemi di misurazione dell’umidità. Liebherr ha presentato, in occasione della fiera Intermat 2012, il nuovo impianto di betonaggio Mobilmix 2.5, realizzato con sistema a container e concepito per l’impiego mobile in grandi cantieri, come gli aeroporti, le autostrade, i ponti o le gallerie. Il Mobilmix 2.5 garantisce una produttività di 110 m³/h di calcestruzzo fresco compatto. Il miscelatore integrato è del tipo a doppio albero Liebherr DW 2.5. Questo impianto è stato studiato per consentire un montaggio rapido e agevole. I moduli sono già pronti per essere innestati in modo che l’intero montaggio possa avvenire nel giro di poco tempo. Liebherr costruisce betoniere su misura e realizza sulla base delle esigenze di telaio, delle dimensioni nominali, della versione e degli accessori, una soluzione su misura per ogni scopo applicativo. I modelli di serie sono oltre una dozzina e coprono un ampio venta- glio di portate e prestazioni. Si va dal modello HTM 504, a 2 assi, contenuto geometrico del tamburo di 9,66 m3, al modello HTM 1504, a 5 assi, contenuto geometrico tamburo 24,45 m3. LA BETONIERA HTM 1204 Contenuto geometrico tamburo 18,2 m3 Quantità acqua 12,5 m3 Altezza riempimento 2.591 mm Peso veicolo 5.900 kg Autotelaio Quattro assi Mecbo Nel cuore della tecnologia Mecbo è specializzata nella fabbricazione e commercializzazione di pompe per calcestruzzo di ogni genere: stazionarie, carrellate, cingolate, su autobetoniera e su autocarro. Le ricerche tecnologiche più importanti e innovative vengono effettuate principalmente sul gruppo pompante, cuore della macchina e componente fondamentale della intera produzione della Mecbo. I modelli di pompe per autocarro sono otto e coprono un range di portate che va da 51 a 150 m3/h. Per le autobetoniere, i modelli sono tre e le portate vanno da 46 a 70 m3/h. Le pompe carrellate e cingolate sono disponibili rispettivamente in 10 e sei differenti modelli. I bracci distributori sono disponibili sia per pompe autocarri che per autobetoniere, con tre e quattro elementi e diametri da 100 e 125 mm. La gamma dei prodotti è stata ampliata con una nuova serie di macchine con braccio idraulico con movimentazione a “Z” e con numerose innovazioni riguardanti la tecnica di pompaggio. Recentemente è stata presentata la nuova e interessante linea di macchine restylizzate dotate di cingoli di movimentazione a impianto indipendente dal pompaggio di calcestruzzo, azionabili a seconda delle tipologie, a bordo macchina o con telecomando a cavo. Il nuovo braccio distributore Mecbo M24 “lineare” si configura senza le forme tipiche dei bracci per autobetoniera, che normalmente vengono “disegnati” per evitare le interferenze con il tamburo della betoniera. Particolari lavorazioni meccaniche e un castello disassato ne consentono la quasi completa linearità, che diminuisce l’attrito del calcestruzzo durante lo scorrimento nei tubi aumentando al contempo le prestazioni della macchina a parità di consumi. Settembre 2012 - mt 43 Macchine per il trasporto e il pompaggio del calcestruzzo Merlo 40 anni “sul campo” Forte della quarantennale esperienza nella progettazione e fabbricazione di autobetoniere autocaricanti, l’azienda piemontese propone due modelli di macchine. I numerosi accorgimenti costruttivi impiegati nella realizzazione e l’ampia dotazione disponibile caratterizzano profondamente, nel perfetto stile Merlo, le autobetoniere, rendendo le stesse professionali in ogni situazione. Entrambi i modelli sono equipaggiati con motori turbo e possono disporre di un sistema di pesatura elettronica di ultimissima generazione. Il tamburo, caratterizzato da un volume geometrico che eccede di oltre il 40% la capacità resa, può ruotare di 180° e permette il getto laterale anche con la macchina in movimento. Per il carro sono da evidenziare gli esclusivi ponti a portale, che garantiscono un elevato e utile franco da terra. A vuoto, il disassamento della botte rispetto all’asse longitudinale del telaio compensa il peso della cabina e offre una visibilità ottimale per le operazioni di caricamento degli inerti; quando si è a pieno carico, grazie all’originale disegno delle eliche del tamburo la massa di calcestruzzo viene mantenuta esattamente sull’asse longitudinale della macchina. La trasmissione idrostatica assicura una regolazione automatica e continua della velocità di avanzamento, per ciascuna delle due marce del cambio, operando semplicemente sul pedale dell’acceleratore. Ai bassi regimi la potenza è più che doppia rispetto alle trasmissioni convenzionali. È inoltre disponibile un’elevata frenatura dinamica che permette l’arresto e la ripar- tenza anche per le elevate pendenze senza l’uso del freno. Sono presenti tre comodi ed efficienti programmi di sterzo con risincronizzazione automatica delle ruote in caso di disallineamento. L’AUTOBETONIERA DBM 3500 Capacità tamburo 3,5 m3 Peso totale a vuoto 7.300 kg Potenza motore fino a 103 kW Pala caricamento 700 l Serbatoio acqua 950 l SANY La qualità cambia il mondo “La qualità cambia il mondo” è lo slogan di Sany, società cinese costruttrice di macchine da cantiere con circa 65.000 dipendenti in tutto il mondo. Questa società è cresciuta molto rapidamente dal 1989, anno della sua costituzione: oggi è presente in oltre 160 paesi del mondo e più del 20% del suo reddito operativo annuo proviene da attività 44 mt - Settembre 2012 internazionali (percentuale in continua crescita). Per mantenere la propria posizione di mercato, ogni anno Sany investe dal 5% al 7% dei ricavi di vendita in attività di ricerca e sviluppo ed è titolare di 1.200 brevetti in tutto il mondo. Inoltre, collabora con i Fraunhofer Institutes in svariati settori (e si prevedono ulteriori ampliamenti). Il Gruppo è presente in tutto il mondo, ha il proprio quartier generale nella città di Changsha, nella provincia cinese dello Hunan, ma le macchine vengono prodotte anche in altre sette sedi della Cina. Sany, infatti, vanta stabilimenti di produzione, ricerca e sviluppo in Brasile, India e Stati Uniti, e dal 2011, anche in Germania, a Bedburg, a 40 km da Colonia. La società investirà un totale di 100 milioni di euro nelle proprie attività in Germania, nella regione della Renania Settentrionale-Westfalia, costruendo un nuovo impianto e un centro per la ricerca e lo sviluppo che al momento occupa più di 200 persone. Nel corso dei prossimi 3-5 anni verranno quindi a crearsi 600 nuovi posti di lavoro. E Sany Germany GmbH farà ben di più che servire il mercato tedesco, poiché rappresenta anche il quartier generale europeo del Gruppo, oltre che la sede centrale internazionale per il settore delle macchine per calcestruzzo. Schwing Stetter Una gamma, quattro linee Schwing Stetter commercializza impianti per la produzione del calcestruzzo, betoniere e betonpompe per il trasporto, pompe autocarrate, pompe carrellate e bracci di distribuzione stazionari per il pompaggio e molti altri macchinari legati al medesimo settore merceologico. La gamma delle betoniere è articolata in quattro serie di modelli: la Basic Line, la Light Line, la Heavy Duty e la Trailer Line. Con questi mezzi è possibile coprire un ampio range di portate scegliendo la soluzione di autotelaio che meglio si avvicina a ciascuna specifica esigenza. Anche nel campo delle betonpompe sono presenti diversi modelli. Per le pompe autocarrate, Schwing offre 17 tipi di macchine diverse in grado di raggiungere portate di 164 m3/h e altezze di 61 m. Per ognuna di queste sono disponibili differenti gruppi di pompaggio. Gli autotelai sui quali sono installati i bracci di distribuzione e i sistemi pompanti partono dal semplice due assi, dalle dimensioni più contenute, fino ad arrivare ai cinque assi delle macchine più grandi. Uno dei modelli di pompa autocarrata di maggiore successo è la S 28 X, caratterizzata da un braccio di pompaggio a quattro sezioni (di cui le sezioni 1, 2 e 3 con ripiegamento a “Z”), che permette un’altezza di dispiegamento contenuta sotto i 5,85 m. Questa caratteristica rende la S 28 X adatta al pompaggio di calcestruzzo anche all’interno di capannoni, gallerie ed edifici. In più, grazie a un’altezza massima raggiungibile di 28 m, la macchina è utilizzabile anche in cantieri edili di medie dimensioni. La larghezza di appoggio di 5,9 m nella parte anteriore e di 3,6 m nella parte posteriore consente una facile stabilizzazione della S 28 X anche all’interno di aree caratterizzate da spazi limitati. L’AUTOCARRATA SCHWING S28X Braccio distribuzione 4 sezioni Ripiegamento misto “RZ” Tubazione 5” Gruppo pompante 130 m3/h; 118 bar Autotelaio Tre assi Sermac Pompaggio “made in Italy” Sermac progetta, produce e commercializza nel mondo attrezzature per il pompaggio del calcestruzzo in grado di fornire le massime prestazioni nei settori delle pompe autocarrate, delle betonpompe autocarrate, delle pompe stazionarie carrellate, dei bracci stazionari e delle spritz-beton. Le pompe per calcestruzzo autocarrate Sermac sono equipaggiate con gruppi pompanti della serie S8, con valvola di distribuzione a “S” e sistema autocompensante dell´anello di usura. Un doppio sistema automatico provvede alla lubrificazione della valvola “S” e dei pistoni pompanti, riducendone al minimo le usure e favorendo un funzionamento silenzioso e regolare. Ai vertici della categoria ci sono i modelli con portate fino a 185 m³/h e pressioni fino a 76 bar. I bracci di distribuzione sono realizzati con ripiegamento a “R” o “RZ”, con lunghezze comprese tra 32 m (con 4 sezioni) e 65 m (con 6 sezioni), allestibili su camion a 5 assi. Tutti i bracci con ripiegamento a “R” e “RZ” sono dotati di sistema autolubrificante sulle cerniere. Il modello Sermac Sirio 5RZ51 viene allestito su autocarro 4 assi, con passo 5.800 mm. Il baricentro avanzato dell’attrezzatura consente un abbinamento con veicoli 8x4, offrendo una lunghezza totale entro i 12 m a garanzia non solo di risparmi gestionali, ma anche di un’ottimale tenuta di strada e una sorprendente agilità in manovra anche in cantieri dagli spazi limitati. Il braccio distributore a 5 sezioni permette di raggiungere un’altezza massima di 51 m, un raggio in orizzonta- le di 46,3 m e una profondità di lavoro di -37,5 m. La tubazione ha un diametro di 125 mm su tutta la linea, con un tubo terminale flessibile da 4 m. SERMAC SIRIO 5RZ51 Braccio distribuzione 5 sezioni Ripiegamento misto RZ Tubazione 5” Gruppo pompante 149 m3/h; 76 bar Autotelaio Quattro assi Settembre 2012 - mt 45 Macchine per il trasporto e il pompaggio del calcestruzzo Armec Metalgalante Costruite in casa Il calcestruzzo 4x4 La società Armec nasce nel 1980 con la costruzione e la vendita di ricambi per le autobetoniere e prestando assistenza tecnica nei cantieri. Già nel 1981 inizia la costruzione dei tamburi delle macchine per passare subito dopo alla preparazione e costruzione della carpenteria leggera. Nel 1984 Armec inizia a costruire autobetoniere con il proprio marchio, nella fascia di portata che va da 6 a 12 m3, complete di presa di forza e di motore ausiliario. Pur mantenendo la massima elasticità e versatilità nei confronti della propria clientela, per la costruzione delle proprie carpenterie Armec non si avvale delle forniture di terzi, ma acquista e lavora l’acciaio direttamente nel proprio stabilimento, testando la qualità delle Metalgalante è un’azienda specializzata in autobetoniere autocaricanti fuoristrada e dumper bi-drezionali 4X4. Le centinaia di unità prodotte ogni anno raggiungono i cantieri più complessi, dove il marchio Carmix si è imposto quale sinonimo stesso di autobetoniera autocaricante. La produzione della casa veneta prevede una gamma di cinque modelli, capaci di produrre da 1 a 5,5 m3 per ciclo. L’autobetoniera 4X4 Carmix può essere descritta come una sorta di “impianto di calcestruzzo mobile e autocaricante”: con un solo operatore e senza l’ausilio di altri mezzi può caricare e dosare gli ingredienti (sabbia, ghiaia e cemento), mescolarli con l’acqua dei propri serbatoi, arrivare a produrre materie prime prima di ogni lavorazione. Nel 2008 Armec ha costruito e venduto circa 350 tamburi e 60 autobetoniere complete. La dotazione di serie prevede un telaio di base regolabile, diritto o sagomato, il tamburo in acciaio antiusura di quattro volumi per un’ottimale distribuzione del peso e con differenti spessori, due passi d’uomo, comandi elettroidraulici (una pulsantiera in cabina, una posteriore), due lance di lavaggio (una a terra e una sulla pedana) e molti altri componenti. a seconda del modello fino a 130 m3 di calcestruzzo al giorno e scaricarlo dove serve grazie alla trazione integrale permanente. Il marchio Carmix, che connota tutti i prodotti Metalgalante, è sinonimo di qualità, affidabilità e servizio, grazie alla scelta di componenti al top del livello mondiale (motori Perkins e Cummins, trasmissione idrostatica Bosch Rexroth, assali Dana-Spicer, idraulica Danfoss), design moderno e funzionale, elevate performance e affidabilità nel tempo. Fiori Officine Piccini Il calcestruzzo certificato Impianti e attrezzature Fiori è un’azienda all’avanguardia sia per la struttura commerciale che produttiva, una delle pochissime realtà a curare l’intero ciclo produttivo, dalla lamiera e il progetto fino alla macchina finita e distribuita sui mercati di tutto il mondo. L’azienda emiliana presenta una serie completa e funzionale di sistemi di miscelazione semoventi. Queste macchine sono progettate per caricare inerti, cemento e acqua e mescolarli in modo omogeneo direttamente nell’area getto producendo calcestruzzi di altissima qualità elettroniche. La praticità di movimentazione in spazi ristretti e la semplicità d’uso rendono queste macchine un mezzo indispensabile e insostituibile nell’organizzazione di ogni cantiere che necessiti Officine Piccini produce attrezzature per l’edilizia e pone particolare attenzione alle macchine movimento terra, per la produzione di cemento e per il sollevamento di carichi pesanti. Nel corso degli anni la società si è trasformata in un fornitore di prima qualità per quanto riguarda le tecnologie e le soluzioni per l’industria edile, operando in oltre 80 paesi nel mondo. Officine Piccini produce quattro modelli di pompe per cemento e malta: la Mortar Pump TRIO 2.2, allestita su carrello, la Concrete Pump CIP 465 AP, anch’essa equipaggiata su carrello con quattro stabilizzatori a sfilo manuali, la Concrete Pump TCP 18 AP, dotata di impianto e braccio di distribuzione, e la City pump 18 AP, autocarrata su mezzo due 46 mt - Settembre 2012 anche di poche quantità di calcestruzzo. I modelli offerti da Fiori sul mercato sono nove e coprono un ampio ventaglio di prestazioni. Le capacità produttive vanno da 4,4 a 16 m3/h. Con le macchine Fiori della serie CBV (Concrete Batching Vehicle) il calcestruzzo certificabile può essere prodotto in qualunque luogo e in qualunque situazione grazie a un’elevata tecnologia e un avanzato sistema di controllo e miscelazione in grado di certificare la qualità del prodotto. assi, per la normale circolazione stradale. Tutti i prodotti sono costruiti utilizzando componenti di alta qualità, per poter garantire elevate produttività. Le pompe sono costruite in modo da ridurre la manutenzione e gli eventuali danni e semplificare la sostituzione delle parti: tutto ciò contribuisce a ottenere prodotti a basso costo. Le macchine sono prodotte in conformità con gli standard della EC e sono dotate di tutte le apparecchiature di sicurezza necessarie a proteggere l’operatore.