PRIMO PIANO
Macchine per il trasporto
e il pompaggio del calcestruzzo
Settembre 2012 -
mt 35
Macchine per il trasporto e il pompaggio del calcestruzzo
Le grandi opere non danno
significativi cenni di vita
e il mercato dell’edilizia geme.
Di conseguenza, anche per il
settore del calcestruzzo non ci
si aspetta grandi investimenti
per rinnovare o ampliare il parco
macchine da parte delle imprese
e le vendite continuano a essere
in vistoso “rosso”
di Vito Di Taranto
Produttività
in metri cubi
I
l settore merceologico del calcestruzzo è
discretamente ampio
ed è formato dal ramo della produzione, con
impianti che si diversificano tra loro per tipologie e
dimensioni, e da quello del
trasporto e della distribuzione, per il quale operano macchine e mezzi come autobetoniere e pompe
autocarrate. Molte sono le
aziende commercialmente
presenti nell’intero settore con prodotti tecnologici
di rilievo per ciascun rampo di applicazione. Il mantello della crisi copre certamente l’intero comparto,
ma diverse sono le reazioni
messe in atto per cercare di
contrastarla.
I produttori di calcestruzzo
che possiedono più impianti
distribuiti geograficamente
sul territorio hanno attuato
una politica di riorganizzazione strutturale dei siti
per ottenere una riduzione dei costi che ha spesso
36 mt - Settembre 2012
DAVIDE CIPOLLA
consigliere Unacea
e amministratore delegato di Cifa
comportato una riduzione
del numero di impianti di
produzione; i produttori di
macchine per il trasporto e il
pompaggio sono stati invece obbligati a concentrare
maggiormente lo sguardo
sull’estero per cercare di
rimanere sul mercato.
La prospettiva futura per
il mercato italiano non è
molto rosea e pur ammet-
Abbiamo chiesto a Davide Cipolla, consigliere Unacea e amministratore delegato di Cifa, quali sono gli elementi che permettono
di combattere la crisi del settore Construction. La risposta: “Innovazione di prodotto e accesso al credito sono driver essenziali per
contrastare la crisi. Tuttavia, a livello associativo (e Unacea si sta
muovendo in tal senso), è opportuno portare avanti alcune battaglie vitali per il settore: l’anagrafe delle macchine per costruzioni
permetterebbe la sorveglianza di mercato e il conseguente studio
di misure premiali per la sostituzione delle macchine più obsolete
del mercato. In più, l’introduzione di standard normativi orientati
a ottenere una maggiore qualità del prodotto e una maggiore sicurezza in cantiere degli operatori coinvolti obbligherebbe le imprese di costruzioni – soprattutto nel caso di appalti pubblici – a
dotarsi di macchinari nuovi e all’avanguardia”.
tendo un avvio delle grandi opere, ipotesi comunque
non fondata, i tempi di
partenza dei relativi cantieri
sarebbero lunghi e l’inerzia
temporale della risposta
sui mercati delle macchine
sarebbe tale da non riuscire a invertire la tendenza
prima di altri anni.
Rimanendo invece sul breve
periodo, è possibile indi-
viduare un elemento che
condiziona negativamente il
mercato: quello dell’accesso
al finanziamento. “Questa
agevolazione permette
all’azienda di investire e
rinnovare il parco macchine a prescindere dal cantiere dove la stessa macchina
sarà destinata, sia essa una
grande opera che un intervento di edilizia civile”, ha
affermato Paolo Salvadori,
consigliere Unacea e presidente delle Officine Riunite
Udine Spa.
Un aspetto che può risultare interessante anche per
il mercato italiano è quello della sicurezza e della
relativa tecnologia impiegata per raggiungere standard più elevati. Esistono
clienti e particolari settori
di nicchia più sensibili a
queste problematiche che
decidono di rinnovare il
parco macchine per poter
operare con maggiore
incisività e professionalità
anche nelle realtà di tutti i
giorni. Questa corsa tecnologica è ben testimoniata
dai numerosi brevetti che
vengono continuamente
registrati, soprattutto nel
campo delle pompe autocarrate, notoriamente più
esposte ai problemi della
sicurezza.
“I costruttori di macchine
si stanno orientando anche
allo sviluppo di sistemi di
controllo automatici che
garantiscano la stabilità
della macchina in tutte le
condizioni di lavoro presenti nei cantieri: dalla ridotta oscillazione del braccio
di distribuzione ai sistemi
di allarme o di blocco che
prevengano i contatti con
le scariche elettriche delle
linee ad alta tensione”, ha
spiegato Davide Cipolla,
amministratore delegato di
Cifa e consigliere Unacea.
Gli impianti
per la produzione
La produzione del calcestruzzo viene effettuata in
impianti che sono oggetto di continue evoluzioni
volte a migliorare l’aspetto
della semplicità di installazione iniziale, di gestione
del processo e, non ultimo,
della produttività, espressa
in m 3/h. Vengono spesso
presentate anche innovative
soluzioni di impianti mobili,
collocate in container, che
garantiscono flessibilità e
facilità di gestione.
Negli impianti più semplici
sono presenti le tramogge
di stoccaggio degli inerti, il
silo contenitore del cemento, i nastri di trasferimento,
il mescolatore e il distributore. Quando crescono le
dimensioni aumenta anche
il livello di sofisticazione
dei singoli elementi e l’importanza di ulteriori compo-
Le aziende citate
Armec (www.armecsrl.net)
Carmix (www.carmix.com)
Cifa (www.cifa.com)
Coime (www.coime.com)
Dieci (www.dieci.com)
Fiori (www.fiorigroup.com)
Imer Group - Le Officine Riunite (www.imergroup.com)
Liebherr (www.liebherr.com)
Mecbo (www.mecbo.it)
Merlo (www.merlo.it)
Piccini (www.officinepiccini.com)
Putzmeister (www.putzmeister.it)
Sany (www.sanygroup.com)
Schwing (www.schwing.de)
Sermac (www.sermacspa.com)
nenti come i dosatori degli
additivi, i sistemi di carico
e pesatura, gli strumenti di misura, gli indicatori
dell’umidità, il particolare
tipo di mescolatore, l’eventuale impostazione modulare dei sistemi di stoccaggio,
il sistema di gestione e
svariati altri aspetti legati
ai livelli di output e alla
qualità dell’impasto.
Le autobetoniere
autocaricanti
Il più semplice impianto
per la produzione del calcestruzzo è l’autobetoniera
autocaricante, offerta sul
mercato da molti costruttori italiani, che unisce in
un’unica macchina tutti i
componenti necessari all’alimentazione della materia
prima, alla miscelazione,
al trasporto e allo scarico
del prodotto. Il vantaggio
offerto da questa soluzione si apprezza nei cantieri
difficilmente raggiungibili,
sia per posizione geografica
che per tipo di ubicazione,
I criteri di scelta
Per cantieri non
eccessivamente
grandi, nei quali
si vuol mantenere
maggiore libertà
di organizzazione
del lavoro e non
dipendere dai tempi
dei fornitori esterni o
quando questi ultimi
sono semplicemente
lontani, è preferibile
adoperare
un’autobetoniera
autocaricante
Per lavori in cui
tipicamente non
è necessario
trasportare grandi
quantitativi di
calcestruzzo e la
posa in opera non
prevede distanze
molto elevate si
può utilizzare la
betonpompa che,
oltre al tamburo,
dispone di un
proprio braccio di
distribuzione
Per cantieri di
medie dimensioni,
dove sono
necessari molti
metri cubi di
calcestruzzo a
distanze anche
rilevanti dalla
betoniera, si deve
impiegare una
pompa autocarrata
con braccio
di lunghezza
adeguata al tipo di
getto da effettuare
Per i cantieri di
dimensioni più
elevate, in cui
il pompaggio
del calcestruzzo
è un’esigenza
di carattere
continuativo nella
stessa posizione
di lavoro, si può
impiegare un braccio
di distribuzione
stazionario con
una stazione di
pompaggio dedicata
Settembre 2012 -
mt 37
Macchine per il trasporto e il pompaggio del calcestruzzo
Le pompe autocarrate
e per quelle applicazioni in
cui non si può - o non si
vuole - dipendere dai tempi
dei trasportatori.
Queste macchine hanno
dimensioni contenute e
producono pochi metri cubi
per ciclo. Sono equipaggiate con un tamburo rotante
per la miscelazione, sono
in grado di effettuare autonomamente il carico degli
inerti mediante una pala
ad azionamento idraulico e
dispongono di uno specifico
serbatoio di acqua a bordo.
Il carro è studiato per le
applicazioni più dure dei
cantieri, con tutti gli accorgimenti tipici dell’impiego
fuoristrada. Le versioni più
moderne di queste macchine sono in grado di gestire l’esatto quantitativo di
materiali necessari e avere
un certificato dell’impasto
prodotto. In tal modo si
38 mt - Settembre 2012
riescono a realizzare getti
importanti senza dipendere
da impianti esterni.
Le betoniere
Il trasporto del calcestruzzo
è genericamente effettuato
su strada dalle betoniere che, nelle soluzioni più
diffuse, vengono installate su telai a tre o quattro
assi, realizzando portate che
superano i 12 m3.
Gli autotelai possono essere
genericamente di qualsiasi
marca, essendo omologati
per la circolazione stradale. Il componente fondamentale delle betoniere è il
tamburo rotante che, grazie
alla presenza di un sistema di spirali interne, alla
rotazione e alla inversione,
può contenere e scaricare
il calcestruzzo trasportato.
I tamburi possono essere di diverse dimensioni e
conseguentemente possono
essere realizzati con diversi
materiali. Molti costruttori
mettono in evidenza il tipo
di acciaio impiegato per il
mantello esterno e per le
eliche interne, gli spessori
adottati in funzione della
particolare zona e le caratteristiche antiusura.
Le betonpompe
Le betonpompe possono
effettuare contemporaneamente il trasporto del calcestruzzo e la distribuzione
dello stesso, nel raggio di
azione di diversi metri
dalla macchina, attraverso
un braccio di distribuzione
installato a bordo. Ovviamente, per contenere i pesi
operativi e gli ingombri del
mezzo, la presenza del braccio a più sezioni penalizza
la quantità di calcestruzzo
che può essere trasportata.
Queste macchine non
effettuano il trasporto,
ma solo la distribuzione
del calcestruzzo. Vengono
quindi alimentate attraverso una specifica tramoggia
direttamente dal sistema di
scarico delle normali betoniere e, con un sistema di
pompaggio, distribuiscono
il calcestruzzo attraverso una tubazione solidale
al braccio ripieghevole.
Quest’ultimo è caratterizzato dalla presenza di diverse
sezioni - incernierate l’una
con l’altra in modo da
poter raggiungere diverse
altezze e diversi raggi di
azione - e dal particolare
sistema di impacchettamento delle sezioni stesse
nella posizione di riposo.
Nel campo delle pompe
autocarrate si osservano
numerosi brevetti registrati
dai costruttori che hanno
per oggetto, in particolare,
il sistema degli stabilizzatori e i materiali impiegati per il braccio. Se da un
lato si tendono a garantire più sicure le macchine
con l’ausilio di tecnologia
ed elettronica specifica,
dall’altro si cerca di impiegare materiali più leggeri
per rendere più performanti le macchine.
I sistemi di pompaggio
presenti sul mercato evolvono verso soluzioni a
basso contenuto di emissioni sonore, regolazione
elettronica e riduzione delle
oscillazioni della macchina
e del braccio.

Cifa e Zoomlion
Volti all’innovazione
Cifa è un produttore di
macchine per il calcestruzzo presente in tutti i principali paesi del pianeta,
con reti di vendita e assistenza in grado di fornire
soluzioni per tutti i processi tecnologici del settore:
mescolazione, distribuzione, pompaggio e messa in
opera. Dal 2008 l’azienda
fa parte del gruppo industriale cinese Zoomlion,
una delle realtà industriali
emergenti e più avanzate a
livello mondiale. Cifa è oggi
in grado di distinguersi sul
mercato per la tradizione
autorevole, per l’innova-
DAVIDE CIPOLLA
amministratore delegato di Cifa
zione tecnologica e per i
servizi strutturati secondo
una strategia di gruppo
che si differenzia tenendo
conto dei bisogni di clienti
con aspettative diverse.
Tra le macchine esposte
durante l’ultima edizione di
Intermat, la pompa autocarrata K45H della serie Carbotech, con braccio a 5 sezioni,
equipaggiata con le ultime
due sezioni in materiale
composito. La macchina ha
una struttura leggera e resistente e può pertanto essere montata su un camion
di dimensioni compatte, in
modo da realizzare un peso
complessivo inferiore alle
32 t. L’altezza del braccio in
posizione verticale sfiora i
45 m. Le ultime due sezioni del braccio in fibra di
carbonio pesano complessivamente il 25% in meno
rispetto alle tradizionali
sezioni in acciaio.
La tecnologia Carbotech
applicata al braccio di distribuzione è stata sviluppata in
collaborazione con il Politecnico di Milano. Sempre
in occasione dell’Intermat,
Cifa è entrata a far parte dei
produttori di mescolatori per
il calcestruzzo con il modello a doppio asse orizzontale equipaggiato con pale
elicoidali; il “DNA 3.0” è un
prodotto che viene installa-
termat delle macchine per il
calcestruzzo a brand Zoomlion, tutte certificate e pronte per il mercato europeo.
La pompa 33X-4Z è una
“Per continuare a essere appetibili presso i clienti è necessario rispondere in modo attento alle esigenze del mercato, cercando di
fare sempre qualcosa di innovativo. La nostra azienda - e il nostro
Gruppo in generale - si sta distinguendo per gli investimenti in Ricerca e Sviluppo e per il lancio di nuovi prodotti. I bracci di distribuzione al carbonio sulle pompe per calcestruzzo sono un’innovazione straordinaria: i mezzi guadagnano in leggerezza e hanno
bracci di distribuzione più lunghi a parità di peso. Ciò permette una
maggiore adattabilità ai diversi cantieri. Questa è un’innovazione su
cui Cifa ha già ottenuto sette brevetti; altre tre domande sono state
depositate e sono in attesa di concessione”.
to sull’impianto stazionario
Cifamix 100 e sull’impianto compatto Cifamoove 90.
Questo modello si differenzia da quelli convenzionali
perché, attraverso il sistema
a doppio asse orizzontale a
pale elicoidali e pale standard, garantisce una sensibile diminuzione dei tempi
di mescolazione del calcestruzzo, una minore usura
delle pale, dei bracci e della
vasca di mescolazione e una
migliore omogeneizzazione
del calcestruzzo.
Zoomlion:
“ready for Europe”
In un’ottica di strategia a
doppio Brand, il gruppo
cinese ha presentato all’In-
soluzione economica e affidabile per i cantieri mediopiccoli: è caratterizzata da
un braccio a 4 sezioni con
ripiegamento a “Z”, con
altezza massima verticale di
33 m e un’unità pompante
a circuito aperto in grado
di pompare oltre 120 m3/h
con una pressione massima
di 70 bar. La pompa autocarrata Zoomlion 48X-6RZ,
con un braccio a 6 segmen-
ti, con sistema di ripiegamento “RZ”, assicura una
buona flessibilità nelle
operazioni di piazzamento.
Con un’altezza verticale di
48 m e un gruppo pompante
a circuito aperto capace di
oltre 170 m3/h, con pressione massima di 83 bar, la
macchina offre una soluzione ideale per cantieri in
cui sono necessari getti di
vasta portata. Tra le pompe
carrellate a circuito aperto,
Zoomlion ha puntato sulla
HBT105.21.264S, alimentata
da un motore elettrico 2 x
132 kW e due set di pompe
idrauliche. La produzione
di calcestruzzo raggiunge
in questo caso i 105 m3/h,
con pressione massima di
125 bar. La macchina è
capace di pompare calcestruzzi di categoria C25-C40
fino a 250 m di altezza
verticale o fino a 1.500
m di distanza orizzontale.
Per calcestruzzi di tipologia
C50-C60, l’altezza massima
raggiungibile è approssimativamente quella dei 150 m
e la distanza orizzontale
diventa di circa 1.000 m.
LA BETONPOMPA MK-24 RS 60
Braccio distribuzione
Tre sezioni
Ripiegamento
a “Z”
Tubazione
4”
Gruppo pompante
scarrabile
Autotelaio
Quatro assi
Settembre 2012 -
mt 39
Macchine per il trasporto e il pompaggio del calcestruzzo
Imer Group - Le Officine Riunite
Calcestruzzo a 360°
Cinquant’anni di esperienza
hanno fatto di Imer Group un
leader europeo nella produzione di macchine per l’edilizia. Grazie alla Concrete
Machinery Division, l’azienda si pone come uno dei
principali player anche nel
settore della produzione,
trasporto e distribuzione
del calcestruzzo. Le Officine
Riunite – Udine Spa (Le ORU)
sono la divisione Concrete
Machinery di Imer Group
e sono in grado di offrire
prodotti, soluzioni e servizi
che coprono a 360° la filiera
del calcestruzzo.
Per quanto riguarda la
PAOLO SALVADORI
Presidente de Le Officine Riunite
Udine Spa
produzione, sono disponibili
impianti orizzontali, verticali,
a raggio raschiante e mobili. Il cuore di un impianto è
il sistema di mescolazione.
Le Officine Riunite, forti di
una gamma completa di
mescolatori - sia planetari
ad asse verticale che ad assi
orizzontali (singolo o doppio)
- garantisce un’elevata qualità del calcestruzzo prodotto.
Le ORU producono anche
INFO
40 mt - Settembre 2012
sistemi per la distribuzione
del calcestruzzo: trovano la
loro applicazione nel mondo
della prefabbricazione (il
tutto è controllato da sistemi
di gestione prodotti internamente). Ultima novità di ORU:
i nuovi gruppi di stoccaggio
LOGIK CUBE. Nascono come
risposta alle esigenze del
mercato di impianti mobili
di media produzione per la
cantieristica moderna e per
la media impresa e riuniscono in sé le qualità dei Logik
tradizionali, ottimizzandone
le prestazioni e aggiungendo peculiarità specifiche.
Si tratta di un monoblocco
autobetonpompe, autobetonastri e pompe autocarrate.
Le autobetoniere L&T sono
un vero e proprio sistema di
mescolazione e trasporto del
calcestruzzo di alto livello
qualitativo e funzionale. Ogni
dettaglio è pensato, progettato e realizzato con l’obiettivo
di far lavorare al meglio le
“Le Officine Riunite, da sempre, ha investito molto in ricerca e
sviluppo. Oggi più che mai l’R&D è uno degli strumenti che utilizziamo per mantenere alto il livello di interesse del mercato nei
confronti dei nostri prodotti. La volontà di produrre una gamma
completa di prodotti ci permette di raggiungere anche le nicchie di
mercato più specifiche, con macchine sempre più adatte a rispondere alle esigenze dei nostri clienti. L’attenzione alla sicurezza e ai
dispositivi che possono garantirla e un’altra delle nostre peculiarità, al fine di conquistare fasce di mercato mature e coscienti che
la sicurezza non può - e non deve - essere considerata un costo,
ma semmai un valore aggiunto al prodotto”.
facilmente trasportabile, con
capacità di stoccaggio di 54
m3 nella versione base, che
possono diventare 110 con
l’ausilio di sovrasponde.
Peculiarità è il basso punto
di carico, che riduce al minimo le opere in cantiere per
consentire il carico degli
inerti. Altra novità: i nastri
bilancia BELT-UP (brevettati)
che, grazie alla loro conformazione, riescono a scaricare gli inerti direttamente in
skip o nastro di trasferimento senza bisogno di opere in
calcestruzzo. La gamma ORU
è caratterizzata anche da una
sezione vasta e completa di
prodotti per il trasporto e
la distribuzione del calcestruzzo: autobetoniere,
macchine, in armonia con i
telai dei veicoli destinati al
loro trasporto. La gamma
comprende capacità tra 4
e12 m3 di calcestruzzo reso
ed è in grado di garantire
basse tare con portate utili
ottimizzate. Il Gruppo offre
una serie di pompe autocarrate “German tecnology”,
nata dalla sinergia tra design
italiano e tecnologia tedesca,
espressione del continuo
miglioramento delle tecniche
di produzione e della qualità
dei prodotti. Durante l’Intermat 2012 è stata presentata la pompa autocarrata
M541, attrezzata con gruppo di pompaggio LCP160H e
dotata di un nuovo sistema
di stabilizzazione brevettato,
denominato XXT, composto
da stabilizzatori anteriori
e posteriori con apertura a
bandiera, di cui gli anteriori a estrazione telescopica.
Questo sistema consente
buoni margini di versatilità in spazi ridotti, massima
stabilità, ottimale distribuzione delle masse (grazie al
Twin Pin centrale, dove sono
collegati gli stabilizzatori) e
riduzione delle sollecitazioni
sul telaio (una volta avvenuta la stabilizzazione, tutte le
sollecitazioni sono scaricate e concentrate nella parte
centrale della macchina).
Sono disponibili altri sistemi di stabilizzazione come
l’XS, con apertura anteriore
a “X” e posteriore a bandiera,
l’ST con apertura anteriore a
bandiera e sfilo telescopico e
posteriore a bandiera. I bracci
di distribuzione sono realizzati in tre, quattro o cinque
elementi, in funzione delle
dimensioni, con aperture a
“R”, “Z” o miste.
LA POMPA AUTOCARRATA M541 XXT
Braccio distribuzione
5 sezioni
Ripiegamento
a “M”
Tubazione
125 mm
Altezza verticale
40,4 m
Autotelaio
Quattro assi
Putzmeister
L’ultima generazione
Putzmeister cura la progettazione, lo sviluppo, la
produzione, la vendita
e l’assistenza in tutto il
mondo di macchine ad
alto contenuto tecnologico per diversi settori delle
costruzioni, tra i quali
anche quello della distribuzione del calcestruzzo,
con pompe autocarrate,
pompe stazionarie e bracci
di distribuzione stazionari.
La tecnologia Putzmeister
è impiegata con successo nella industria, nelle
miniere, nei tunnel, nei
grandi progetti industriali,
nelle centrali energetiche,
L’u lt im a “n at a” de ll a
gamma è la 42-5, che
raccoglie la sintesi dei
contenuti tecnologici più
importanti presenti sul
mercato. Il design risultante, fortemente innovativo,
consente di contenere il
peso operativo sotto le 32 t.
Il braccio è da 42 m e viene
montato su un telaio 4 assi
con passo 5.100 mm. La
macchina può lavorare in
sicurezza anche con stabilizzazione parziale grazie
al sistema OSS (optional);
i gruppi pompanti garantiscono fino a 160 m³/h.
Con queste caratteristiche
negli impianti per trattamenti dei fanghi e negli
inceneritori di rifiuti.
La serie di pompe autocarrate Putzmeister copre
tutte le possibili applicazioni, partendo dalle più
piccole e versatili M20 ed
M24 fino alle più lunghe
macchine in circolazione, come la M63. Possono essere equipaggiate sia
con la valvola “S” che con
la proboscide e completate scegliendo tra una
vasta gamma di optional.
Per il mercato nazionale le
pompe autocarrate vengono allestite e commercializzate sui più diffusi
chassis come Astra, Iveco,
MAN e Mercedes.
la pompa autocarrata 42-5
può circolare su strada
senza problemi di peso ed
è destinata ai medi e grandi
cantieri.
Tutti gli elementi che
costituiscono le strutture
portanti e le parti vitali
sono stati progettati con
l’impiego delle più moderne metodologie. Particolare attenzione è stata data
all’accessibilità e ai funzionali fissaggi a vite che
caratterizzano molti degli
accoppiamenti meccanici.
Con questi accorgimenti
tutte le attività di manutenzione sono rese più
facili e immediate. L’impiego ridotto di componenti speciali (solo tre tipi
di curve per la tubazione) e
la minima quantità di olio
idraulico (in totale, 300 l)
consentono di ridurre i
costi di manutenzione.
Il braccio di distribuzione
è in cinque sezioni con
ripiegamento misto “R-Z”
e senza sbalzo posteriore.
L’assenza di uno spazio
“morto” (zona che non
può essere raggiunta dalla
punta del braccio) e le
particolari caratteristiche
di scorrimento permettono di utilizzare la 42-5 per
qualsiasi impiego. Anche
quando si opera con portate elevate, le oscillazioni
del braccio sono minime
grazie al percorso ottimiz-
zato del tubo di mandata
e alla configurazione della
struttura portante in acciaio, consentendo di operare sempre con la massima
sicurezza possibile.
La stabilizzazione della
macchina è affidata al
collaudato sistema di
supporto TRDI, con il
quale è possibile configurare la larghezza della
superficie di appoggio
degli stabilizzatori su un
valore prossimo agli 8 m.
Quando la macchina deve
operare in spazi ristretti può essere adottato il
sistema opzionale OSS
(One Side Support), che
consente di ottenere una
larghezza degli stabilizzatori anteriori di 4,8 m e di
quelli posteriori di 6,2 m.
La pedana è ampia e aperta, dotata di superficie
antiscivolo, offre spazio
sufficiente per gli accessori e migliora considerevolmente l‘accessibilità per gli
interventi di manutenzione
e assistenza. Per la 42-5 è
disponibile la sperimentata
gamma di gruppi pompanti
che vanno dal 14H al 16H,
fino al 16HLS, dal funzionamento morbido e dolce.
LA POMPA PUTZMEISTER 42-5
Braccio distribuzione
5 sezioni
Ripiegamento
“RZ”
Lunghezza braccio
41,6 m
Tubazione
125 mm
Autotelaio
Quattro assi
Settembre 2012 -
mt 41
Macchine per il trasporto e il pompaggio del calcestruzzo
Coime
Un’antica tradizione italiana
Coime inizia la sua attività
nel 1964 vicino a Milano
come fornitore di strutture
metalliche per passare in
breve alla produzione di
betoniere, nel settore delle
quali, negli anni Settanta,
acquisisce una considerevole quota di mercato. Nei
primi anni Ottanta l’azienda comincia a costruire
le pompe calcestruzzo, le
spritz-beton e le betonpompe. Oggi la produzione
è ai vertici della tecnologia
del settore ed è in grado
di produrre macchine per
usi particolari, come ad
esempio i mescolatori fissi
per impasto di sostanze
sintetiche, le betoniere per
trasporto di prodotti chimicamente aggressivi o gruppi
di pompaggio per fanghi.
Nel campo delle pompe
carrellate Coime produce
macchine con portate da
40 a 150 m3 e pressioni sul
calcestruzzo fino a 120 bar,
che consentono di raggiungere i 250 m in altezza.
Le carrellate sono fornite
su richiesta anche su mezzo
cingolato.
Per quanto riguarda le
spritz-beton, Coime vanta
una lunga esperienza,
avendo cominciato la
produzione dei gruppi con
braccio robotizzato montati
su autocarro, passando poi
ai comandi proporzionali,
ai radiocomandi, ai nuovi
gruppi di pompaggio con
prestazioni superiori e alle
diverse tipologie di pompe
in funzione degli additivi.
Nel settore delle betoniere
la produzione si articola su
tre differenti fasce di portata: da 8, da 10 e da 12 m3
in funzione delle esigenze
del cantiere e, ovviamente,
dell’autotelaio.
I bracci di distribuzione
delle pompe e delle betonpompe vengono prodotti
in numerosi modelli, con
diametri da 112 e 125 mm
e con un numero di sezioni
variabile fino ad arrivare
a sei elementi, come per
il modello di pompa autocarrata M 50.6RZ DN 112,
macchina montata su un
telaio 4 assi e che garantisce 150 m3/h con una pressione di 76 bar.
LA POMPA COIME M50.6
Braccio distribuzione
6 sezioni
Ripiegamento
“RZ”
Lunghezza braccio
45,7 m
Portata massima
150 m3/h
Autotelaio
Quattro assi
Dieci
Comfort e calcestruzzo
Dieci produce quattro
modelli di autobetoniera:
dalla più piccola, la N2400,
che sviluppa una potenza di
3
38 kW per 1,7 m di calcestruzzo, fino alla F7000, di
3
93 kW di potenza per 5 m
di calcestruzzo. Le impastatrici, tutte omologate per
la circolazione su strada,
anche a pieno carico, sono
state recentemente rinnovate, per un aspetto motoristico, ergonomia e facilità di
utilizzo.
L’intera gamma si distingue
per una pala autocaricante,
con capacità che va da 270
a 600 l, che permette una
totale autosufficienza nella
preparazione del miscelato,
anche in luoghi lontani da
un centro di betonaggio per
il rifornimento. La rotazione
trilaterale e il ribaltamento
del tamburo permettono
42 mt - Settembre 2012
di scaricare agevolmente
qualsiasi tipologia di calcestruzzo, senza impegnare
l’operatore in complicate
manovre.
Altre caratteristiche sono il
cambio con ripartitore a due
velocità, a comando elettrico o meccanico, la trasmissione idrostatica, l’adozione
delle quattro ruote motrici
e sterzanti, la frenatura su
tutte le ruote, con freni a
disco in bagno d’olio, la
canala di scarico, regolabile in altezza e girevole di
180°. Sono inoltre disponibili numerosi e funzionali
optional per massimizzare
l’efficienza del mezzo.
Tutte le macchine Dieci
sono progettate e sviluppate nell’ottica della massima
sicurezza. Per questo sono
equipaggiate con dispositivi e apparati di sicurezza di
ultima generazione, come
l‘omologazione ROPS/FOPS.
Il comfort, strettamente
legato a quest‘ultimo aspetto, consente di poter operare
per ore in ambienti rumorosi, difficili e rischiosi, spes-
so in condizioni climatiche
avverse. La cabina specificamente studiata garantisce un
“ambiente di lavoro” sicuro
e confortevole, in cui tutti i
comandi rispondono a precisi parametri ergonomici.
L’AUTOBETONIERA L4700
Capacità tamburo
3,5 m3
Peso totale a vuoto
6.700 kg
Potenza motore
74 kW
Pala caricamento
600 l
Serbatoio acqua
700 l
Liebherr
Le betoniere a 5 assi
Liebherr presenta un’offerta di impianti di betonaggio e betoniere in grado di
soddisfare qualsiasi tipo di
richiesta di produzione e
trasporto di calcestruzzo.
Gli impianti comprendono versioni orizzontali e
verticali, oltre ai sistemi
mobili e alle eventuali soluzioni specifiche su richiesta, in modo da garantire il
processo in tutte le possibili
applicazioni e dimensioni. Il
programma è integrato da
ulteriori prodotti del settore,
come i nastri trasportatori
per betoniere, che rappresentano una soluzione
economica per consegnare
materiali come calcestruzzo, sabbia, pietrisco con
la betoniera in cantiere,
i comandi per impianti o
i sistemi di misurazione
dell’umidità.
Liebherr ha presentato, in
occasione della fiera Intermat 2012, il nuovo impianto di betonaggio Mobilmix
2.5, realizzato con sistema
a container e concepito per
l’impiego mobile in grandi
cantieri, come gli aeroporti, le autostrade, i ponti o
le gallerie. Il Mobilmix 2.5
garantisce una produttività
di 110 m³/h di calcestruzzo
fresco compatto. Il miscelatore integrato è del tipo a
doppio albero Liebherr DW
2.5. Questo impianto è stato
studiato per consentire un
montaggio rapido e agevole. I moduli sono già pronti
per essere innestati in modo
che l’intero montaggio
possa avvenire nel giro di
poco tempo.
Liebherr costruisce betoniere su misura e realizza
sulla base delle esigenze
di telaio, delle dimensioni
nominali, della versione e
degli accessori, una soluzione su misura per ogni scopo
applicativo. I modelli di
serie sono oltre una dozzina
e coprono un ampio venta-
glio di portate e prestazioni.
Si va dal modello HTM 504,
a 2 assi, contenuto geometrico del tamburo di 9,66
m3, al modello HTM 1504,
a 5 assi, contenuto geometrico tamburo 24,45 m3.
LA BETONIERA HTM 1204
Contenuto geometrico tamburo
18,2 m3
Quantità acqua
12,5 m3
Altezza riempimento
2.591 mm
Peso veicolo
5.900 kg
Autotelaio
Quattro assi
Mecbo
Nel cuore della tecnologia
Mecbo è specializzata nella
fabbricazione e commercializzazione di pompe per
calcestruzzo di ogni genere: stazionarie, carrellate,
cingolate, su autobetoniera
e su autocarro. Le ricerche
tecnologiche più importanti
e innovative vengono effettuate principalmente sul
gruppo pompante, cuore
della macchina e componente fondamentale della
intera produzione della
Mecbo.
I modelli di pompe per autocarro sono otto e coprono
un range di portate che
va da 51 a 150 m3/h. Per
le autobetoniere, i modelli
sono tre e le portate vanno
da 46 a 70 m3/h. Le pompe
carrellate e cingolate sono
disponibili rispettivamente
in 10 e sei differenti modelli. I bracci distributori sono
disponibili sia per pompe
autocarri che per autobetoniere, con tre e quattro
elementi e diametri da 100
e 125 mm.
La gamma dei prodotti è
stata ampliata con una
nuova serie di macchine
con braccio idraulico con
movimentazione a “Z” e
con numerose innovazioni
riguardanti la tecnica di
pompaggio.
Recentemente è stata
presentata la nuova e interessante linea di macchine restylizzate dotate di
cingoli di movimentazione
a impianto indipendente dal
pompaggio di calcestruzzo,
azionabili a seconda delle
tipologie, a bordo macchina o con telecomando a cavo.
Il nuovo braccio distributore Mecbo M24
“lineare” si
configura senza
le forme tipiche
dei bracci per
autobetoniera, che normalmente vengono “disegnati”
per evitare le interferenze
con il tamburo della betoniera. Particolari lavorazioni meccaniche e un castello
disassato ne consentono la
quasi completa linearità,
che diminuisce l’attrito
del calcestruzzo durante lo
scorrimento nei tubi aumentando al contempo le
prestazioni della macchina
a parità di consumi.
Settembre 2012 -
mt 43
Macchine per il trasporto e il pompaggio del calcestruzzo
Merlo
40 anni “sul campo”
Forte della quarantennale
esperienza nella progettazione e fabbricazione di
autobetoniere autocaricanti,
l’azienda piemontese propone due modelli di macchine. I numerosi accorgimenti
costruttivi impiegati nella
realizzazione e l’ampia
dotazione disponibile caratterizzano profondamente,
nel perfetto stile Merlo, le
autobetoniere, rendendo le
stesse professionali in ogni
situazione.
Entrambi i modelli sono
equipaggiati con motori
turbo e possono disporre
di un sistema di pesatura
elettronica di ultimissima
generazione. Il tamburo,
caratterizzato da un volume geometrico che eccede
di oltre il 40% la capacità
resa, può ruotare di 180°
e permette il getto laterale
anche con la macchina in
movimento.
Per il carro sono da evidenziare gli esclusivi ponti a
portale, che garantiscono
un elevato e utile franco
da terra. A vuoto, il disassamento della botte rispetto all’asse longitudinale del
telaio compensa il peso della
cabina e offre una visibilità ottimale per le operazioni
di caricamento degli inerti;
quando si è a pieno carico,
grazie all’originale disegno
delle eliche del tamburo la
massa di calcestruzzo viene
mantenuta esattamente
sull’asse longitudinale della
macchina.
La trasmissione idrostatica
assicura una regolazione
automatica e continua della
velocità di avanzamento, per ciascuna delle due
marce del cambio, operando
semplicemente sul pedale
dell’acceleratore. Ai bassi
regimi la potenza è più che
doppia rispetto alle trasmissioni convenzionali.
È inoltre disponibile un’elevata frenatura dinamica che
permette l’arresto e la ripar-
tenza anche per le elevate pendenze senza l’uso
del freno. Sono presenti
tre comodi ed efficienti
programmi di sterzo con
risincronizzazione automatica delle ruote in caso
di disallineamento.
L’AUTOBETONIERA DBM 3500
Capacità tamburo
3,5 m3
Peso totale a vuoto
7.300 kg
Potenza motore
fino a 103 kW
Pala caricamento
700 l
Serbatoio acqua
950 l
SANY
La qualità cambia il mondo
“La qualità cambia il
mondo” è lo slogan di Sany,
società cinese costruttrice di
macchine da cantiere con
circa 65.000 dipendenti
in tutto il mondo. Questa
società è cresciuta molto
rapidamente dal 1989, anno
della sua costituzione: oggi
è presente in oltre 160 paesi
del mondo e più del 20%
del suo reddito operativo
annuo proviene da attività
44 mt - Settembre 2012
internazionali (percentuale
in continua crescita). Per
mantenere la propria posizione di mercato, ogni anno
Sany investe dal 5% al 7%
dei ricavi di vendita in attività di ricerca e sviluppo ed
è titolare di 1.200 brevetti
in tutto il mondo. Inoltre,
collabora con i Fraunhofer
Institutes in svariati settori (e si prevedono ulteriori
ampliamenti). Il Gruppo è
presente in tutto il mondo,
ha il proprio quartier generale nella città di Changsha,
nella provincia cinese dello
Hunan, ma le macchine
vengono prodotte anche
in altre sette sedi della
Cina. Sany, infatti, vanta
stabilimenti di produzione,
ricerca e sviluppo in Brasile, India e Stati Uniti, e dal
2011, anche in Germania, a
Bedburg, a 40 km da Colonia. La società investirà
un totale di 100 milioni di
euro nelle proprie attività
in Germania, nella regione
della Renania Settentrionale-Westfalia, costruendo un
nuovo impianto e un centro
per la ricerca e lo sviluppo
che al momento occupa più
di 200 persone. Nel corso dei
prossimi 3-5 anni verranno
quindi a crearsi 600 nuovi
posti di lavoro. E Sany
Germany GmbH farà ben di
più che servire il mercato
tedesco, poiché rappresenta anche il quartier generale
europeo del Gruppo, oltre
che la sede centrale internazionale per il settore delle
macchine per calcestruzzo.
Schwing Stetter
Una gamma, quattro linee
Schwing Stetter commercializza impianti per la
produzione del calcestruzzo, betoniere e betonpompe per il trasporto, pompe
autocarrate, pompe carrellate e bracci di distribuzione
stazionari per il pompaggio
e molti altri macchinari
legati al medesimo settore
merceologico.
La gamma delle betoniere
è articolata in quattro serie
di modelli: la Basic Line, la
Light Line, la Heavy Duty e
la Trailer Line. Con questi
mezzi è possibile coprire
un ampio range di portate scegliendo la soluzione
di autotelaio che meglio si
avvicina a ciascuna specifica esigenza. Anche nel
campo delle betonpompe sono presenti diversi
modelli.
Per le pompe autocarrate,
Schwing offre 17 tipi di
macchine diverse in grado
di raggiungere portate di
164 m3/h e altezze di 61 m.
Per ognuna di queste sono
disponibili differenti gruppi
di pompaggio. Gli autotelai sui quali sono installati
i bracci di distribuzione e
i sistemi pompanti partono
dal semplice due assi, dalle
dimensioni più contenute,
fino ad arrivare ai cinque
assi delle macchine più
grandi.
Uno dei modelli di pompa
autocarrata di maggiore
successo è la S 28 X, caratterizzata da un braccio di
pompaggio a quattro sezioni (di cui le sezioni 1, 2 e
3 con ripiegamento a “Z”),
che permette un’altezza di
dispiegamento contenuta
sotto i 5,85 m. Questa caratteristica rende la S 28 X
adatta al pompaggio di
calcestruzzo anche all’interno di capannoni, gallerie ed
edifici. In più, grazie a un’altezza massima raggiungibile di 28 m, la macchina è
utilizzabile anche in cantieri edili di medie dimensioni.
La larghezza di appoggio
di 5,9 m nella parte anteriore e di 3,6 m nella parte
posteriore consente una
facile stabilizzazione della
S 28 X anche all’interno di
aree caratterizzate da spazi
limitati.
L’AUTOCARRATA SCHWING S28X
Braccio distribuzione
4 sezioni
Ripiegamento
misto “RZ”
Tubazione
5”
Gruppo pompante
130 m3/h; 118 bar
Autotelaio
Tre assi
Sermac
Pompaggio “made in Italy”
Sermac progetta, produce e
commercializza nel mondo
attrezzature per il pompaggio del calcestruzzo in
grado di fornire le massime
prestazioni nei settori delle
pompe autocarrate, delle
betonpompe autocarrate,
delle pompe stazionarie
carrellate, dei bracci stazionari e delle spritz-beton.
Le pompe per calcestruzzo
autocarrate Sermac sono
equipaggiate con gruppi
pompanti della serie S8, con
valvola di distribuzione a
“S” e sistema autocompensante dell´anello di usura.
Un doppio sistema automatico provvede alla lubrificazione della valvola “S” e
dei pistoni pompanti, riducendone al minimo le usure
e favorendo un funzionamento silenzioso e regolare.
Ai vertici della categoria ci
sono i modelli con portate
fino a 185 m³/h e pressioni fino a 76 bar. I bracci
di distribuzione sono realizzati con ripiegamento a
“R” o “RZ”, con lunghezze
comprese tra 32 m (con 4
sezioni) e 65 m (con 6 sezioni), allestibili su camion a 5
assi. Tutti i bracci con ripiegamento a “R” e “RZ” sono
dotati di sistema autolubrificante sulle cerniere.
Il modello Sermac Sirio
5RZ51 viene allestito su
autocarro 4 assi, con passo
5.800 mm. Il baricentro
avanzato dell’attrezzatura
consente un abbinamento
con veicoli 8x4, offrendo
una lunghezza totale entro
i 12 m a garanzia non solo
di risparmi gestionali, ma
anche di un’ottimale tenuta di strada e una sorprendente agilità in manovra
anche in cantieri dagli
spazi limitati. Il braccio
distributore a 5 sezioni
permette di raggiungere
un’altezza massima di 51
m, un raggio in orizzonta-
le di 46,3 m e una profondità di lavoro di -37,5 m.
La tubazione ha un diametro di 125 mm su tutta la
linea, con un tubo terminale flessibile da 4 m.
SERMAC SIRIO 5RZ51
Braccio distribuzione
5 sezioni
Ripiegamento
misto RZ
Tubazione
5”
Gruppo pompante
149 m3/h; 76 bar
Autotelaio
Quattro assi
Settembre 2012 -
mt 45
Macchine per il trasporto e il pompaggio del calcestruzzo
Armec
Metalgalante
Costruite in casa
Il calcestruzzo 4x4
La società Armec nasce nel
1980 con la costruzione e
la vendita di ricambi per
le autobetoniere e prestando assistenza tecnica nei
cantieri. Già nel 1981 inizia
la costruzione dei tamburi
delle macchine per passare
subito dopo alla preparazione
e costruzione della carpenteria leggera. Nel 1984 Armec
inizia a costruire autobetoniere con il proprio marchio,
nella fascia di portata che
va da 6 a 12 m3, complete
di presa di forza e di motore
ausiliario. Pur mantenendo la
massima elasticità e versatilità nei confronti della propria
clientela, per la costruzione
delle proprie carpenterie
Armec non si avvale delle
forniture di terzi, ma acquista
e lavora l’acciaio direttamente nel proprio stabilimento,
testando la qualità delle
Metalgalante è un’azienda
specializzata in autobetoniere autocaricanti fuoristrada
e dumper bi-drezionali 4X4.
Le centinaia di unità prodotte ogni anno raggiungono i
cantieri più complessi, dove
il marchio Carmix si è imposto quale sinonimo stesso di
autobetoniera autocaricante. La produzione della casa
veneta prevede una gamma
di cinque modelli, capaci di
produrre da 1 a 5,5 m3 per
ciclo.
L’autobetoniera 4X4 Carmix
può essere descritta come
una sorta di “impianto di
calcestruzzo mobile e autocaricante”: con un solo
operatore e senza l’ausilio
di altri mezzi può caricare e
dosare gli ingredienti (sabbia,
ghiaia e cemento), mescolarli con l’acqua dei propri
serbatoi, arrivare a produrre
materie prime prima di ogni
lavorazione. Nel 2008 Armec
ha costruito e venduto circa
350 tamburi e 60 autobetoniere complete. La dotazione di serie prevede un telaio
di base regolabile, diritto
o sagomato, il tamburo in
acciaio antiusura di quattro volumi per un’ottimale
distribuzione del peso e con
differenti spessori, due passi
d’uomo, comandi elettroidraulici (una pulsantiera in
cabina, una posteriore), due
lance di lavaggio (una a terra
e una sulla pedana) e molti
altri componenti.
a seconda del modello fino
a 130 m3 di calcestruzzo al
giorno e scaricarlo dove serve
grazie alla trazione integrale permanente. Il marchio
Carmix, che connota tutti
i prodotti Metalgalante, è
sinonimo di qualità, affidabilità e servizio, grazie alla
scelta di componenti al top
del livello mondiale (motori
Perkins e Cummins, trasmissione idrostatica Bosch
Rexroth, assali Dana-Spicer,
idraulica Danfoss), design
moderno e funzionale, elevate performance e affidabilità
nel tempo.
Fiori
Officine Piccini
Il calcestruzzo certificato
Impianti e attrezzature
Fiori è un’azienda all’avanguardia sia per la struttura
commerciale che produttiva, una delle pochissime
realtà a curare l’intero ciclo
produttivo, dalla lamiera e il
progetto fino alla macchina
finita e distribuita sui mercati di tutto il mondo. L’azienda emiliana presenta una
serie completa e funzionale
di sistemi di miscelazione
semoventi. Queste macchine
sono progettate per caricare
inerti, cemento e acqua e
mescolarli in modo omogeneo direttamente nell’area
getto producendo calcestruzzi di altissima qualità
elettroniche. La praticità di
movimentazione in spazi
ristretti e la semplicità d’uso
rendono queste macchine un
mezzo indispensabile e insostituibile nell’organizzazione
di ogni cantiere che necessiti
Officine Piccini produce
attrezzature per l’edilizia e
pone particolare attenzione
alle macchine movimento
terra, per la produzione di
cemento e per il sollevamento
di carichi pesanti. Nel corso
degli anni la società si è
trasformata in un fornitore
di prima qualità per quanto
riguarda le tecnologie e le
soluzioni per l’industria edile,
operando in oltre 80 paesi
nel mondo. Officine Piccini
produce quattro modelli di
pompe per cemento e malta:
la Mortar Pump TRIO 2.2, allestita su carrello, la Concrete
Pump CIP 465 AP, anch’essa
equipaggiata su carrello con
quattro stabilizzatori a sfilo
manuali, la Concrete Pump
TCP 18 AP, dotata di impianto e braccio di distribuzione, e la City pump 18 AP,
autocarrata su mezzo due
46 mt - Settembre 2012
anche di poche quantità di
calcestruzzo. I modelli offerti da Fiori sul mercato sono
nove e coprono un ampio
ventaglio di prestazioni.
Le capacità produttive vanno
da 4,4 a 16 m3/h. Con le
macchine Fiori della serie
CBV (Concrete Batching
Vehicle) il calcestruzzo certificabile può essere prodotto
in qualunque luogo e in
qualunque situazione grazie
a un’elevata tecnologia e un
avanzato sistema di controllo e miscelazione in grado
di certificare la qualità del
prodotto.
assi, per la normale circolazione stradale. Tutti i prodotti sono costruiti utilizzando
componenti di alta qualità,
per poter garantire elevate
produttività. Le pompe sono
costruite in modo da ridurre
la manutenzione e gli eventuali danni e semplificare la
sostituzione delle parti: tutto
ciò contribuisce a ottenere
prodotti a basso costo.
Le macchine sono prodotte
in conformità con gli standard della EC e sono dotate
di tutte le apparecchiature di sicurezza necessarie a
proteggere l’operatore.
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Macchine per il trasporto e il pompaggio del calcestruzzo