Un metodo ftPprosslmftto per l' ftdftllftmento dell' ellcft posteriore di un sistema di due eliche in tandem (') m l,L' ING. G. GABRIELLI 1. - L'installazione dHi motori in tandem a bordo degl'idrovoI.. nti bimotori va estendendosi in pratica perchè oltre a prestarsi al frazionamento della potenza motrice senza generare le difficoltà di centraggio che si verificano nel caso di funzionamento di Ull sol motore, permette di non allontanare le masse dei motori dal piano di simmetria del velivolo - con vantaggio nelle doLi di manovr .. bilità e di sensibilità dell' aereo - e presenta. una reslstenza all' avanzamento minore dI qu~lla che si ha con due motori affiancati. A queste considerazioni ne vanno aggiunte ..l tre di carattere costrnttivo snlla sistemazione sia dei motori che dei loro accessori che pnre militano in favore dell .. disposizione in t .. ndem. Per contro in questa disposi"ione il rendimento della elica posteriore è diminuito in conseguenza dell'induzione esercitatavi dall' elica anteriore ed è porciò della massima importanza l'esame 1U sede di progetto delle sue c .. \"atleristiche di funzionamento. 2. - Il problema dell' induzione mntna di due eliche in tandem è stato trattato da di versi Antori: d ..1 Prof. Pistolesi (1) che (.) COlllunicaziolle del r..la,IJOI'rltorio di Af>root:l.nf,j~a. dello. H. Scuola d'Ingegneria di Torino. (l) Velli: li!. PlSTOLESI. Nelle .11U1t'UZ(' "'lIl A'u'Jiilu·ILngen. Zur Theorie der Lu!uch,'aldHJn. Vortrlige finA dt1m Gebiete dcr FIydro·nud Aerodina.mik:.. 10n. sbruck 1922, pag. 82 e seguell ti. 676 CI L' Aerotecnica" - GioN1ale ed Atti ha per primo ricavato e discusso l' espr~ssione del rendimento dell'elica posteriore, a Sandi Kawada che recentemente ha dedotto il valore della circuitazione stlll elica posteriore che dà lnogo al massimo rendimento.(l) Le discussioni dei citati Antori sni valori del rendimento Bono fatte nell' ipotesi che la velocità di rotazione delle dne eliche siano eguali. Questa condizione di cose che corrisponde ad nn criterio pratico nel caso di motori identici, richiede che l'elica posteriore .ia convenientemente scelta affinchè il rispettivo 000' tore si trovi a funzionare sempre in condizioni normalI. Nel presente articolo noi proponiamo Ull metodo che serve per procedere alla Bcelta dell' elica posteriore tra le eliche di date famiglie imponendo che il numero dei giri delle due eliche ad una data velocità di volo ed i rispettivi raggi stiano in dati rapporti D.ssati a priori. Dedurremo inoltre la relazione che lega i nnmeri di giri dei motori per tutte le altre velOCItà di volo e quindi le caratteri· st.iche di funzionamellto e il rendimento dell' elica posteriore. 3. - Sia: V, la velocità dell' apparecchio; v, e w, le velocit.iI medie totali a.siale e augolare rispetti. vamente, indotte nell' aria dall' elica anteriore; V.= V, +V,; R, ed R. i raggi delle eliche anteriore e posteriore rispet· tivamente; O, ed O, le velocità angolari delle 2 eliche anteriore e posteriore rispettivamen te. Noi snpporremo che la distanza che separa le dne eliche sia sufficientemente grande in modo da poter riguardare l'elica posteriore come se fosse investita dagl'incrementi totali di velocità della 1& elica e da trascurare l'influenza esercitata .u questa dall'elica posteriore.(2) (1) SANDI KA\'VADA. - TMory al A:i,'807'ew. c Report oi the AeTonnntioal Reacn.rcb Iustitnt TOkyO Imperia) Universitiy . , N. 14, MIU'oh 1926. (2) L'espressione (lei rendimento lit'I caso di due oliche vioinissime è stata pure ricn.vata dal Prof. Piatoleai nelll} sua. opera già. cita.ta. dell' Associazione It"liana di Ae1'otecnica 577 4. _ In virtù della precedente ipotesi l'adattamento dell' e· lica anteriore può farsi prescindendo dalla presenza dell' elica posteriore. Tale problema puo essere agevolmente risoluto in modo completo coi diagrammi logaritmici rappresentanti, secondo il metodo di Eifiel, le caratteristiche di f"miglie di eliche ricavate sperimentalmente ani modelli oppnre progettando direttamente l'elica più adatta per es. col metodo Kàrmà,,-Bienen.(l) Ora e noto che fissata l'elica p08tel-iore si può - anche nel caso più gellerale di ooppia motrice Han costante al variare di Q, ricavare per ogni valore di y, i corrispondenti valori di V, e di Q, (2) e che i valori di v, e di w, sono dati approssimativamente da essendo " il valore del coefficiente di spinta dell' elica che corrisponde a y,' Circa. 1'elica posteriore ricordiamo che mentre quella anteriore lavora col rapporto di funzionamento y, vora. col valore 111 = Q~ , eSBa la- ,, corrispondenza di y,= R,(Q2_00,) + (1) (circa il doppio segno si noti che - anche nel seguito - il segno superiore vale per le eliche giranti in sensi contrari e il segno inferiore per eliche giranti nello stesso senso). Per ogni dato Y, in qnesta espressione di Y, rimane Boltanto incognito - dopo qnanto abbiamo detto - soltanto Q~ quaudo (2) Vedi: TH. BmNEN e 'rlI. Y. KÀUl\1ÀN. - Conh·ibuto alla teoria delle elichf. c Noti1tia.rio Tecnico» nn. 7 e 9. Anno 1926. (1) Il Pror. Pa.netti Imggerisce di partire dal numero dc i giri dal motore (ossia. noti essendo la. densità. p dell' aria e il mggio R dell' e- da. 2 1) e di calcola.re - il coefficiente di momento da.l1a. formula. di Rentnd K = __0_ dove C p Qt .R 5 à il v,-.lore Doto, della. coppia. che corrisponde al vo.lore fissnto di 2. Allora. dal dia.gramma. delle K delJa elica <Inta. in (unzione di p si ricava per ogni K il corrjepondente va.lore di p e quindi di V. lica - 518 "L'Aerotecnica" . Giornale ed Atti si nssi R,. Ora le consideraz ioni che seguono valgono nntanto che l'elica posteriore lavora completamente immersa nella scia dell' elica anteriore e qnindi tenendo conto della contrazione della scia dovrà prendersi: R, =nR, dove n è un numero minore dell'unità(!) sul cui valore plll opportuno forse soltanto 1'esperienza può caBO per caso decidere. 5. - La cercata relazione tra 0 1 ed Q2 oBsia tra i nnmeri di giri dei due motori può esprimersi analiticamente per mezzo della Begueute formola che abbiamo ricavato dall' essme dei risnltati sperimentali sn modelli di eliche. Portando su due assi ortogonali rispettivamente come aRcisse ed ordinate, i logaritmi di y e di K/y2 per un' elica, si constata che - limitatamente ai valori di y ai qnali corrispoudono i maggiori valori del rendimento, - si ottiene uu diagramma rettilineo ed inoltre per le eliche d i una stessa tamiglia - il cui parametro sia il rapporto P/D tra il passo e il diametro tali rette sono fra di loro parallele. Può quindi scriver.i per un' elica qualunque (vedi ngura) log y = log Y. - li (Iog ~ y - log 0,01) = log Y. _ Hlog 100 K h dove Y. è il punto in cui la sudetLa retta - prolungata - incontra l'asse delle y ed Jf è il coefficiente angolare della retta stessa. Da qui si ricava: (2) Concludendo pnò dirsi che ad ogni famiglia di eliche corrisponde un valore di II ed ogni elemento della famiglia è caratterizzato da un particolare valore di Y•. (1 ) Un Autoro rUMO (vetli c Notiziario 1'oouico , n. 4, 1927 f pago 56) cOD8iglia. di prendel'e " --' 0,8 c cio llcr rar al che tenendo conto della contrazione della !:Iuia auelle Ilei voli in aa.lilia l'elica posterioro I:wori sempre complotamento immersa. nella. scia stessa. Con ciò secondo lo atesso Autore si eTitallo le dannoso vibrazioni e le gravi perdite di rendiulcuto che si banno qUMldo ]e estremità delle pale la.vore.no nel oa.mpo eeterno a.lla. scia.. 579 dell' Associazione lt<,liana: d i Aet'otecn/c(, 6. _ Ora se si ammette-cb e la coppia motrice:C, del motore pUHteriore 8ia costante -; ossia .. i ndipendente dal :n umero dei giri, può calcolarsi per ogni valore di y, e quindi di V" il corrispon· dente valore di ~ .& f1. .7 '--:-- -', "'--., .5 6 .4 --o '-- ."-'1. ~.'- ~, t: --r-. 1- __ o . .3 ~-!-. . ' - " .!(9 , !i,"- . :::!!#,o l . '-- • ~. -- -- - -1--0 '----o 1-- . .2 1-.I- o 1- o~, -.-· 0 0""-0 .... ___ --0_ o "----- --o ;>--. 0,- . -"-.., tu- . "---- 1-.'- I·, r---. __ ..... ~~.... 1=:: t--'O--. .\ .09 .08 •07 1'-- -" o ]--. l'- r-. Ì' ., /'- I~ 1<>. . "- .06 .05 .01 .02 .03 .04 .05 .06.071l8.O9.1 l ~ 4 .s .6 .7 .8.9 f5/r' - _... "lUigli.'li lel iche Dunmd (11. 19 1151 l, ~O, lll}l -!B :. O.:H5 -Irti" 0.4~5!- 0.((;5 - 0.640[- (1.7201- O.fOl ...... td ove illcoeffi~iellle[ cl ir~ome; lo'.!.,_dell':e).~';.':..l~ri~:0P(Jnde : allvalore,y, del rapporto di fUllzionamento. così ottenuto sostituito nell .. (2) appli~~ta ...1· y, l'elica posteriore dà il corrispondente valore di y,: (1) > Il valore di J(. (y,), y, C.)H • = (100 Q V:.a: (1) Lfto (3) ci permet.to di calcolnre il 't2 (·he corri~llQndt' n~; p v'.!~ R~3 quando si sia. fH'!8nta l' dica posteriore [086ia H'l e ('talJ. Nutul'Blrueule lo SteS60 rif}l . ~~ 580 L' Ae1'otecnù'a" . Giornale ed Atti t. il quale dipeude da H (coefficiente angolare della famiglia di eIiche; e da (Yo),' Dalle (1) e (3) si ottiene facilmente: O = - O Il t, , +'" + ~ R.(yo). ( [00 C, )H Q (4) V: R: che è la cercata relazione tra le velocità rotatorie delle dne eliohe in funzione di y, in qnanto tutte le variabili che in essa figurano sono fnnzioni di y,,(l) La (4) ci permette di scegliere il valore di (Yo), relativo all' elica. poster:iore e quindi, e8sendo stato :fissato per mezzo del valore H = H, la famiglia di eliohe, ci conduce alla determinazione dell' elica quando si imponga che per nn dato valore 7, - * d'l y, l'l rapporto QO·, a bb'la n11 determmato ' y, valore, Cl ",e per es, si vnole che sia • 0*,=0. SI ha risolvendo rispetto a (Yo), t* ( [ + -;;i )1-2H, (1 ± 2:'') ( 100 C, )H, Q V" R: ' dove t"\ e V*, indicano rispetti vamente j valori di ti e di VI corrispondenti a y'" Se, come succede ordinariaJllente, l'elica anteriore e la posteriore appartengono a\la medesima famiglia (H ) (H, = II. =H) e le risultato si può ottenere, ae ordina.te Ki ' si trMci~to nn diagralUma. a.veute per a8cisse '(2 U llor porta sull' f\sse delle orditlàto il "alo1'o calooln.to di K: o si Tt legge 8ulF asse delle Moiss6 il corrispondente valore di Y:, Evidentemente noto y'!. si recava. subito dalla (1) il valore <li Q!. QU<I8to procedimento è molto spiccio e può essere applicato per ricavare le caratteristiche di funzionamento dell'elica poeteriore quauclo qucsta ~ fissata (lo priori. (1) Con un procedimento di successive approssimazioni si può risolvere in modo analogo il problema anche nel caso in coi non si possa con sufficiente approssimazione considerare C:~ come costante. Y! dell' Associazione Italiana di Aef'otecnica ooppie motrici sono uguali (C, (y,), = (y,), = C') 581 si ba ~)1-2H 1 ( l 3H +1 -"-~(---'---'-~C-'-,~)_ = ç(y,), + "y': n 1+-' " .. veudo posto: l ~~~ 3H n ;l ( 1 + '_._',)1-2H "y. 1+ 2,', - " 8. tie iudichiamo con 11" il rendimento dell' elica posteriore del .istema in taudem e con '~, ='l(Y.) il rendimeuto della stessa elica cbe corrisponde "d un valore gellerico y, del rapporto di funzionamento può ticriversi: (1) e ricordando la (4) .i ha in generale: Questa formola dà il valore del rendimento dell'elica l'0steriore per ogni valore della velocità di volo, ossia di y,. L'espressione del rendimento del gruppo delle due eliche è N"l,+N,llp N,+N, dove: N ed Ni, sono le potenze dei motori anteriore e posteriore 1 (1) Vedi: E. PISTOLESI, op. cito 582 " L'Aerotecn-tca" - Giornale ed Atti rispettivamente lette in corrispondenza delle velocità angolari 0 1 e Q~ corrispondenti al dato valore di Yi ossia di V,. La curva del rendimento 'h in funzione di Y. è qnella che dev' essere presa a confronto con i rendimenti di altre di sposizioni (eliche affiancate e elica unica) che utilizzano la stessa potenza. motrice. - -- ~.-