KRUGER NATIONAL PARK DOVE ANDARE, COSA VEDERE E TANTO ALTRO UN ESTRATTO DALLA GUIDA SCRITTA DA ALESSANDRA MARIANI E’ fortemente consigliato l’uso in abbinamento alla “Kruger National Park Map” di Andy and Lorrain Tinker’s acquistabile all’interno del Kruger Park. LE FASI DELLA GIORNATA NEL KRUGER NATIONAL PARK NOTTE: c’è molto più movimento durante la notte rispetto al giorno. I predatori traggono vantaggio grazie al buio per cacciare le loro prede, mentre sia i grazers (erbivori che si cibano di vegetazione a terra) che i browsers (erbivori che si cibano di foglie e germogli), sono alla ricerca di cibo durante la notte per poter risparmiare energia rispetto al giorno. TARDO POMERIGGIO: i leoni riposano, le leonesse giocano con i cuccioli, i leopardi si svegliano dal riposo diurno, i ghepardi finiscono di cacciare, i licaoni sono molto attivi, gli impala si muovono verso spazi ampi da dove si può più facilmente avvistare la presenza di predatori. SERA: leoni, iene e leopardi iniziano a cacciare; i ghepardi si riposano (il ghepardo è un predatore diurno); gli ippopotami escono dall’acqua e si allontanano per diversi chilometri alla ricerca di cibo (la loro pelle così delicata, non consente loro di cercare cibo durante le ore del giorno, quando il calore del sole sarebbe deleterio per la loro pelle); le zebre si siedono e si riposano mettendo un elemento del gruppo come guardia per avvisare il resto della mandria di un eventuale imminente pericolo. TARDA NOTTE: leoni e leopardi continuano la caccia; ghepardi e licaoni riposano, gli impala si svegliano per cibarsi; gli elefanti riposano ma sempre vigili e perlopiù eretti, bufali, gnu e kudu si cibano. POCO PRIMA DELL’ALBA: i leoni si nutrono delle prede catturate e vanno a bere alle pozze. Prime ore di caccia per i licaoni; il ghepardo si sveglia per cacciare; gli impala riposano. MATTINA: i leoni continuano a nutrirsi della preda; le iene ritornano al loro “Den” (tana); il leopardo caccia anche durante le prime ore di luce, per poi cercare delle fronde dove ripararsi; gli impala si sentono ora sicuri di spostarsi nuovamente verso le aree con maggiore vegetazione; gli ippopotami ritornano nell’acqua per digerire quanto mangiato; il ghepardo caccia prima che la temperatura sia troppo elevata e i babbuini si svegliano. LO SAPEVATE CHE? BIG FIVE: sono da sempre definiti così i cinque animali più difficili da cacciare a piedi. Ora sono invece gli animali più difficili da avvistare rispetto agli altri abitanti della savana: leone, bufalo, leopardo, elefante e rinoceronte. Per il rinoceronte si considera il nero, che è davvero raro, ma per una semplificazione ora viene considerato il bianco che è più comune, anche se oggetto purtroppo, di un bracconaggio spietato. LITTLE FIVE forse più difficili da avvistare, proprio per la loro dimensione ridotta. Sono i seguenti animali: Red billed buffalo weaver: l’uccellino il cui nido indica verso ovest Elephant shrew: un piccolo roditore simile ad un topolino, ma con un muso completamente differente e con un dna strettamente imparentato con quello dell’elefante Leopard tortoise: una piccola tartaruga, con il carapace dai disegni simili al mantello di un leopardo Rhino beetle: un piccolo scarabeo, praticamente quasi impossibile da avvistare Ant lion: anche questo un insetto difficilmente avvistabile se non a piedi TROPHY FIVE i big carnivori, quelli che ognuno vorrebbe vedere durante un safari: Leone: il più grande felino africano; trattato da tutti gli animali con enorme rispetto, tranne dalle iene che attacano cuccioli e leonesse. Leopardo: l’animale più elusivo, più elegante e il più fotografato Ghepardo: elegante con il suo fisico asciutto, imperdibile vederlo a caccia mentre corre e raggiunge velocità incredibili. Spotted hyaena (iena maculata): eterne rivali dei leoni, vivono in branco, organizate in società a fortissima matrice matriarcale, dove la regina gestisce e domina il branco. Wild dog (licaone): una rarità, proprio perché è in via di estinzione. Molto interessate il loro comportamento; assistere ad una scena di caccia di licaoni è uno spettacolo davvero cruento. Sono senza dubbio i più efficaci di tutti i predatori, con percentuali di successo che sfiorano l’80% (a fronte del 50% dei leopardi, 25% dei leoni e dei ghepardi). RARE FIVE gli animali più difficili da avvistare: Aardvark: la versione africana del formicheire, caccia prevalentemente di notte, quasi impossibile da avvistare. Black rhino: molto più pericoloso del cugino bianco data la sua aggressività, è un animale che si vede con poca frequenza,a nche perché è rarissimo. Pangolin: una rarità, parente dell’armadillo, ha il corpo ricoperto di scaglie, come la pelle di un coccodrillo. Roan antelope: bellissima antilope con una maschera scura sul viso; tanto bella, quanto rara. Si trova quasi esclusivamente nelle regioni più settentrionali del Kruger. Suni antelope: più piccola rispetto alla roan e ancora più rara. UGLY FIVE, i più brutti animali avvistabili nel Kruger: Hyaena (iena): forse meno bella rispetto ad altri animali, ma con una struttura sociale alla’interno del branco estremamente interessante. Wildbeest (gnu): erbivori non particolarmente belli per la forma del muso, in compenso hanno delle magnifiche striature blu sul dorso. Vulture (avvoltoi): forse i più brutti nell’immaginario collettivo, ma dove ci sono loro ci sono carogne, quindi spesso i grandi predatori. Warthog (facocero): una delle icone dell’Africa, reso popolare da Pumba, il simpatico personaggio del film “Il re leone”. Marabou stork: decisamente poco bello, con poche piume in testa, si nota per la strana forma del collo appena sotto il becco. KRUGER BIX SIX BIRDS: anche questi non facili da avvistare e decisamente particolari per la loro taglia, becco, peso, ecc… - Lappet-faced vulture: il più grande avvoltoio presente nel Kruger. Lo riconoscete per la testa color rosso. - Martial eagle: la più ampia apertura alare di tutti i rapaci nel Kruger (quasi 2 metri). E’ semplicemente bellissima nel suo vigore fisico e la si riconosce da un mantello sul petto bianco con macchie marroncini, che ricorda il gelato alla stracciatella. Saddle billed stork: una delle rarità del Kruger, si distingue per lo strano becco multicolore. Visibile più facilmente nella zona di Letaba. Kori bustard: l’uccello africano volante di maggior peso (lo struzzo non vola). Presente soprattutto nel Kruger centro-settentrionale. Ground hornbill: parente del più piccolo “Flying banana”, lo riconoscete perché è un uccello di terra, piuttosto grande, con una colorazione accentuata rossastra lungo il collo che sembra quasi essere una malformazione o una sorta di piccola sacca. Pel’s fishing-owl: molto raro da vedere, è un grosso gufo che fa parte degli avvistamenti imperdibili di ogni birdwatcher. Si vede con il buio, lungo i grandi corsi d’acqua. ANIMAL STRIPS: ogni zebra ha un tipo di strisce differenti da tutti gli altri individui, come accade per le impronte digitali nell’uomo. Le striscie bianche, nere e grigie non sembrerebbero costituire un elemento di particolare mimetismo nella savana. In realtà, nei momenti di pericolo, le zebre cominciano a correre in circolo fronteggiandosi, confondendosi grazie alle strisce che si incrociano e che si confondono con la polvere sollevata dagli zoccoli. La diversità del mantello appartiene anche alle giraffe, le quali diventono più scure con l’avanzare dell’età. Anche il rarissimo “Licaone” (wild dog), ha la colorazione a macchie del mantello che differisce da tutti gli altri individui. Una delle aree migliori dove incontrare licaoni è quella tra Orpen e Phalaborwa, specialmente nelle primissime ore del mattino, intorno alle 6–6.30 e con una buona dose di fortuna si può assistere a scene di caccia. I licaoni sono abilissimi cacciatori, predano sempre in gruppo e con modalità piuttosto cruente , uccidendo la preda a morsi e sfinendola per shock e dissanguamento. Al contrario di ciò che avviene in altri branchi, nei licaoni, i primi a rifocillarsi sono i più deboli e gli elementi più forti del branco sono gli ultimi a cibarsi della preda. PREFERENZE DEI PREDATORI: secondo gli studi effettuati dall’esperto di mammiferi G. Mills, i leoni preferiscono mangiare bufali durante gli anni con scarse piogge e le zebre durante gli anni con abbondanti precipitazioni. Questo si spiega perché in presenza di poca acqua o in condizioni di siccità, i bufali diventano più deboli e più facilmente attaccabili; al contrario, in condizioni di abbondanti piogge, non perdono nulla della loro potenza fisica. Pare inoltre che ci sia una differenza nella scelta tra le prede scelte dai leoni e quelle scelte dalle leonesse. Queste ultime prediligono prede come zebre e gnu, più facilmente attaccabili, rispetto ai leoni maschi che prediligono i bufali. ZEBRA: la zebra è una metafora usata in politica dall’ex ministro degli affari esteri sudafricano Pik Botha, che durante un evento diplomatico, disse che il nuovo Sudafrica era come una zebra: “Non importa se bianco o nero, entrambi fanno parte integrale di un unico corpo politico e non possono sopravvivere l’uno senza l’altro”. Le zebre sono fondamentali durante le migrazioni perché sono coloro che guidano i gruppi di erbivori alla ricerca di acqua. Sono le uniche che riescono a percepire la presenza di acqua a distanza di decine di km. OLIFANTS E DINTORNI Animali - Elefante - Leone - Ippopotamo - Coccodrillo - Babbuino Uccelli - Martial eagle - Green backed heron - Trumpeter hornbill - Black stork - Red-winged starling Olifants, che in Afrikaans significa elefante, è un fiume che fa da spartiacque tra il nord e il sud del Kruger. Il nord è dominato da una vegetazione di mopane, mentre nel sud prevalgono bushwillows e acacie. Come suggerisce il nome, questa zona è particolarmente popolata da elefanti, attratti dalla grande varietà di alberi. Nella zona di Olifants ci sono solitamente piu browsers (ovvero erbivori che brucano) come zebre e bufali, che grazers, (erbivori che prediligono foglie e germogli), quali kudu, giraffe, rinoceronti neri. Babbuini e vervet monkeys si sono ben adattati a questo ambiente e sono avvistabili intorno al restcamp di Olifants e al Balule Camp. La notte è possibile ascoltare il suono inconfondibile del thick–tailed bushbaby (udendo il verso, sembrerà di sentire il pianto di un neonato). Il campo di Olifants è situato in una zona strategica, tra due fiumi, il Letaba l’Olifants, in mezzo a tre ecozone. Olifants gode di una buona reputazione per quanto concerne l’avvistamento degli uccelli, i quali sono attratti dalla varietà di alberi presenti e dall’ampia disponibilità di acqua. Sono avvistabili anche i rapaci, tra i quali spicca l’imponente Martial Eagle, riconoscibile anche dai meno esperti per il piumaggio color stracciatella sul petto. La Martial Eagle è uno degli uccelli volanti più pesanti e con un apertura alare di 190 cm. Olifants è stato il primo dei rest camp nel Kruger National Park, ad offrire la possibilità di effettuare dei percorsi in mountain bike. Al campo sono presenti due rangers armati, mountain bikes e l’equipaggiamento per questo genere di attività. Il numero massimo di partecipanti consentito è 6. I trails hanno una durata variabile, da mezza giornata (mattina o pomeriggio) ad una giornata intera. Olifants dispone inoltre di un pic-nic site per i visitatori giornalieri e di una piscina. Quali strade percorrere? Attorno ad Olifants ci sono diversi punti interessanti per l’avvistamento di animali: uno di questi è il N’wamanzi Lookout point, sopra Olifants (fuori dalla strada H1 -4); la Letaba River Road (S44) che ha un eccellente vista sull’Olifants; il Balule Bridge Loop (S92 e S91); Ngotso Pan, sulle strade H1-4 e uno dei più spettacolari paesaggi del Kruger è la strada tra l’Olifants Camp e Shamiriri Hill sulla strada H15 in direzione nord. Ngotso Pan è uno dei migliori posti nel Kruger dove scattare delle fotografie molto ravvicinate agli ippopotami. Questi animali sono imparentati alla lontana con zebre, rinoceronti e maiali; sono vegetariani, ma a volte sono stati avvistati a rubare carne ai coccodrilli. La pozza d’acqua a Bangu, sulla Old Main Road verso Satara (S90) è generalmente visitata da giraffe, zebra, impala e bufali. Da questo punto in poi, dirigendosi verso nord, le giraffe saranno sempre meno visibili in quanto le acacie (il loro cibo preferito), lasceranno il posto ad alberi di mopane. LETABA E DINTORNI Animali - Bushbuck - Elefante - Leopardo - Waterbuck - Vervet monkey Uccelli - Verreaux’s eagle owl - Green backed heron - Brown hooded kingfisher - Read headed weaver - Kurrichane thrush Letaba significa “Fiume di sabbia” ed è uno dei campi più belli del Kruger. Il campo gode di un’ottima vista dove è comune ossevare elefanti e bufali che si abbeverano. L’area intorno a Letaba è a stata a lungo un’area di insediamenti umani. Le prime testimonianze della presenza umana risalgono al 400 DC. Sia Olifants che Letaba vantano un’ampia presenza di elefanti. A Letaba è possibile visitare il “Museo degli elefanti”, dove sono conservate le zanne più lunghe mai rinvenute al mondo. Il primato spetta a Mandleve, il quale aveva zanne lunghe 2,71 cm del peso rispettivamente di 69 kg e 73,5 kg. Questo elefante frequentava la zona di Skukuza ed è morto di cause naturali nel 1993 all’età di 56 anni. Questa zona è frequentata da waterbuck, antilopi di media grandezza, contraddistinti da un cerchio intorno alla coda. Tale segno distintivo è chiaramente una chiara espressione di un “follow me sign”, ossia un simbolo che gli altri appartenenti al branco possono individuare facilmente e seguire in caso di fuga a causa della presenza di un pericolo (un altro esempio in tal senso è la coda eretta del facocero). I leoni sono attratti dai waterbuck, che secernono un particolare odore, molto simile alla trementina. I waterbuck come si può intuire dal nome, sono decisamente dipendenti dall’acqua e questa loro necessità li rende particolarmente vulnerabili nei confronti dei leoni. Letaba è stato anche il set di alcune scene del film “Shout at the Devil” tratto da un romanzo di Wilbur Smith. Gli altri animali che si possono avvistare sulla S62 sono elefanti, bufali, impala, steenbok (diversamente dalle altre antilopi la femmina dello steenbok è più grande di taglia del maschio). Ci sono ippopotami e coccodrilli alla Engelhard Dam. A nord-est del Letaba Camp c’è il Letaba River Loop. Nella zona del Letaba il modo migliore di vedere animali è seguire il fiume (molti degli erbivori non si allontanano oltre i 6 km dall’acqua). Mingerhout è un punto di avvistamento da raccomandare durante l’inverno (giugno–agosto) in quanto trattasi di una pozza permanente in una regione dove l’acqua scarseggia durante la stagione secca. L’area di Letaba è conosciuta per la buona possibilità di avvistamento dei gufi. Spesso lungo le strade sono avvistabili il “Verreaux’s eagle owl” e la “Pearl spotted owlet”. La strada che conduce da Letaba ad Olifants, è la H15 e poco prima di Olifants, c’è Shamiriri, una serie di colline dove sono stati visti leopardi a caccia lungo il fiume e i “Koppies” (collinette di granito). Per coloro che sono appassionati di birdwatching, a Letaba è presente il Matambeni bird hide, da dove è possibile avvistare una varietà diversificata di uccelli. ORPEN E DINTORNI Animali - Leone - Black backed jackal (sciacallo) Uccelli - White backed vulture (avvoltoio) - Senegal lapwing - Gnu - Bufalo - Impala - Bateleur eagle - Dark chanting goshawk - Black bellied bustard Orpen gate conduce direttamente nella regione dei leoni. La parte da Satara a N’wanetsi è una delle aree migliori dove vedere leoni e altri predatori. Il suolo della zona che parte da Orpen e che si spinge fino ad est dalla parte opposta del parco, è ricco dal punto di vista minerale e questo garantisce che l’erba sia ricca dal punto di vista nutritivo per un gran numero di prede, quali bufali, zebre, gnu, impala e facoceri. PHALABORWA E DINTORNI Le caratteristiche del nord del Kruger sono completamente differenti da quelle del sud. La cosa è evidente già dalla vegetazione, prevalentemente di mopane, a causa del clima più arido rispetto alle zone meridionali del parco. La minor quantità di precipitazioni riduce la capacità di sostentamento dell’ecosistema. Ciò non pregiudica tuttavia la bellezza di queste aree e l’area compresa tra Olifants e Letaba, non deve essere trascurata da coloro che vogliono una full immersion nel Kruger National Park. L’area del mopane (albero facilmente riconoscibile in quanto ha le foglie che sembrano le ali di una farfalla) è il regno dell’elefante. Più della metà degli elefanti presenti nel Kruger vive in quet’area. Gli elefanti utilizzano tutte le parti di questo albero: ne mangiano le foglie, le radici e la corteccia. Il mopane è famoso non solo per essere il cibo preferito dagli elefanti, ma per il verme che ne porta il nome, un coloratissimo invertebrato che è considerato una prelibatezza per il palato dalla popolazione locale. Quest’area è nota inoltre per l’avvistamento di licaoni lungo la strada. Questi straordinari predatori, che sono in via di estinzione, evitano di transitare nelle aree centrali più aperte, dove c’è maggiore possibilità di incontrare i leoni. Ci sono due punti di avvistamento non distanti oltre 10 km da Phalabwora Gate: la Sable Dam e il Masorini picnic site. La Sable Dam è sulla strada S51 e fu chiamato così dopo l’avvistamento di un gruppo di rarissime antilopi Sable. La popolazione di sable e roan (un’altra rara specie di antilope) è in forte diminuzione a causa dell’aumento della popolazione di elefanti. La strada che conduce da Phalabwora a Letaba è la H9. 20 km dopo Masorini, la strada principale che conduce a Letaba, non si caratterizza per la presenza di molti animali, ma in compenso c’è uno straordinario numero di termitai. Le termiti sono importantissime per il loro ruolo svolto in natura dal riciclo dell’energia e per essere fonte di cibo per molti animali come aquile e il rarissimo “Aardwolf” un membro della famiglia delle iene che, con la sua lingua, cattura fino a 300.000 insetti per notte. Circa 12 km prima di Letaba lungo la H9, sulla destra c’è una indicazione per la Nhlanganini Waterhole. Quando c’è acqua la pozza è abitata da ippopotami. Intorno alla pozza c’è una discreta varietà di vegetazione, la quale presuppone una presenza di diversi animali. A volte è qui possibile avvistare la “Pan-logged terrapin” (turtle è la tartaruga di mare, terrapin quella di altri corsi d’acqua e tortoise quella di terra), che per sfuggire ai predatori emette un odore molto potente che assomiglia a quello dei leoni. SATARA E DINTORNI Animali - Leone - Bufalo - Honey badger - Giraffa - Gnu (wildebeest) Uccelli - Red billed buffalo weaver - Red eye mourning dove - Ostrich (struzzo) - Kori bustard - African hawk eagle La strada piu’ conosciuta per raggiungere Satara da Olifants è la H1-4 (asfaltata). Una strada alternativa, può essere quella che conduce a Timbavati (S40). La principale pozza d’acqua di quest’area è la Ngotso water hole che si trova a circa 28 km dal restcamp di Olifants. Qui sono presenti elefanti e la famosa “African fish eagle”. Satara è un’ottima location per avvistare animali, soprattutto felini. Gli esperti del Kruger definiscono Satara come il “Cuore del Kruger” per l’alto numero di animali avvistati e questa zona è uno dei migliori posti dove avvistare leoni e ghepardi. Non lontano da Satara ci sono delle pozze d’acqua che attirano molti animali, tra cui giraffe, buufali, gnu e facoceri, oltre ad avvoltoi e sciacalli. La raccomandazione è di visitare le pozze d’acqua di Nsemani e Girivana. Givirana è uno dei migliori set fotografici perché è accessibile da tre lati ed è una delle pozze frequentate dai leoni la mattina presto per abbeverarsi. La strada che conduce da Orpen Gate a Satara è la H7. La vegetazione presente (alberi con spine, marula tree, dal quale si ricava il famoso liquore) indicano la presenza di erbivori, tra i quali impala, zebra, gnu e bufali lungo la strada. Questi ultimi, nonostante abbiano l’aspetto di bovini, sono uno degli animali più pericolosi della savana. Il migliore spot per l’avvistamento lungo la strada è intorno a Nsemani Pan, 7 km ad ovest di Satara. Questo è forse il posto migliore dove vedere rinoceronti nell’area di Satara, oltre ad essere un luogo di avvistamento di felini. Nel settembre 2003, qui ci fu un attacco di un leopardo nei confronti di un ranger. Il leopardo che aveva perso la sua paura nei confronti dell’uomo a causa di stupidi turisti, che gli avevano dato del cibo, saltò sulla jeep aperta addentando un arto del ranger. La strada più diretta che conduce da Orpen a Satara è la S39, la Timbavati Road. Questa è sterrata, ma praticabile senza grossi problemi durante la stagione secca ed è considerata una delle migliori strade di tutto il Kruger. La vegetazione è molto varia e anche dal punto di vista geologico c’è una grande diversità, tra cui granito e basalto. Il numero di animali presenti in questa zone è decisamente aumentato da quando si è deciso di rimuovere le fences che dividevano la parte ovest del parco dalle riserve private. La Leeubron waterhole sulla strada S39 è considerata dai fotografi uno dei “Top 10 sites for wildlife photography”. I leggendari leon bianchi di Timbavati sono stati visti abbeverarsi qui (i leoni non sono albini, ma hanno un gene recessivo, sia nel maschio che nella femmina che dà origine a questa colorazione). Il fenomeno pare essere ristretto all’area di Tshokwane/Letaba/Timbavati. La strada verso nord dal Timbavati picnic site a Olifants è l’habitat del Kori Bustard, l’uccello volante più pesante al mondo. Le strade che conducono a Skukuza sono due: la S36 che è sterrata e la Main Road, passando da Satara (H7) e proseguendo verso sud , lungo la H13. La S36 non è rinomata per l’avvistamento di animali, ma è una buona zona per vedere rapaci, specie la “Bateleur” (rapace che in volo ondeggia come un trapezzista sulla fune, dal quale prende il nome); questa strada è quella da percorrere nel caso non si vogliano incontrare altre auto. A Muzandzeni ci sono discret possibilità do avvistare il raro Tsessebe, l’antilope più veloce dell’Africa. Da Muzandzeni si può seguire il corso del fiume Sweni, lungo la strada S126 che è la zona sud frequentata dai leoni di Satara. Il Kruger centrale è forse la miglior zona dove avvistare avvoltoi, dato l’alto numero di animali catturati dai predatori. SKUKUZA E DINTORNI Animali Uccelli - Leone - Iene - Purple crested turaco - African green pigeon - Thick tailed bushbaby - Facocero - Rinoceronte bianco - Hammerkop - African Fish Eagle - Black cuckoo-shrike L’area di Skukuza è contraddistinta dalla presenza sistema di due fiumi, il Sabie e il Sand, che supportano una notevole abbondanza di animali. Il Sabie, che scorre tutto l’anno, costituisce la principale fonte di acqua per gli animali del Kruger. Il miglior periodo per avvistare animali in queste zone è la stagione secca, quando la vegetazione non è lussureggiante. Bufali e numerosi animali sono stati regolarmente avvistati presso Skukuza. L’area è inoltre davvero eccellente per il birdwatching, in particolare nei pressi dello spettacolare Lake Panic Hide e alla Skukuza nursery. Il bush vicino al Sabie River tra Skukuza e Lower Sabie, è uno dei punti con la più alta concentrazione di leopardi al mondo, anche se no è facile avvistare questo elusivo animale che è particolarmente attivo durante la notte e passa le ore del giorno sdraiato, a riposo. Di giorno invece è più attivo il ghepardo, il quale può essere avvistato (sempre con una buona dose di fortuna) percorrendo la strada sterrata S65, la quale si congiunge con la S1 che da Phabeni Gate conduce a Skukuza. Paul Kruger Gate è l’entrata più vicino a Skukuza ed è il gate più famoso del Kruger. Il gate si trova vicino al Sabie River che è noto per la presenza di coccodrilli e ippopotami. Il Kruger Gate Bridge è un ottimo spot per l’avvistamento di uccelli ed è possibile, al tramonto, avvistare il rarissimo “Pel’s fishing owl”. La strada H11 conduce dal Paul Kruger Gate al restcamp di Skukuza. Lake Panic e la Skukuza nursery, sono entrambi accessibili dalla strada principale H11. Non perdere per nessun motivo Lake Panic Hide, un capanno per l’osservazione degli uccelli, frequentato anche da chi non ha passione per il birdwatching, in quanto ci sono diversi animali che sono stati avvistati in quel punto, tra cui leopardi a caccia di aironi. Un luogo da non perdere attorno a Skukuza è la confluenza dei Sabi e Sand Rivers (H1-2, H12 e H4-1). Di solito ci sono diversi turisti in questa zona, che è forse quella dove c’è la più alta possibilità di vedere leoni e altri animali contemporaneamente. Diversi leoni cacciano in quest’area senza potenziali concorrenti, proprio per l’alto numero di potenziali prede. Questa strada è da percorrere durante le prime ore della giornata. Anche a metà pomeriggio, questa zona diventa un luogo dove si possono avvistare animali con una certa frequenza. Ci sono due strade per raggiungere Lower Sabie da Skukuza, la H1-4 e la S30. La Riverine Forest di Sabie, lungo la H1-4, supporta una larga popolazione di leopardi, a causa dell’alta presenza di impala nell’area. Sicuramente la strada H4-1 può offrire diverse possibilità di avvistamento di animali, ma il fatto di essere così ricca dal punto di vista faunistico, comporta la presenza di un numero massiccio di visitatori. I primi 12 km da Skukuza offrono diversi punti di osservazione; quest’area è popolata da rapaci, tra i quali la “Wahlberg’s eagle” che nidifica lungo il fiume; l’African fish eagle, la Tawny eagle e la maestosa Martial eagle. L’altra strada, è la S30, la “Salitje Road”, che offre un eccellente safari nelle primissime ore di luce. Uscendo dalla strada H12, appena a nord del “Low-level bridge” sopra il fiume Sabie, sono stati più volte avvistati iene e leoni su questa strada. Da Skukuza si può raggiungere Satara percorrendo la strada asfaltats H1-2 via Tshokwane o percorrendo la strada battuta S36. Sulla strada H1-2 ci sono diverse pozze d’acqua tra le quali la N’watindlopfu che è un ottimo punto di avvistamento fotografico , specialmente durante l’inverno e la primavera. Sempre lungo la H1-2 ci sono due delle “Top waterholes” per fare ottimi scatti: “Leeupan” e “Silolweni”. A Leeupan la mattina prestissimo, non è infrequente imbattersi in leoni che si stanno abbeverando e alcune volte si vedono persino gli avvoltoi fare il bagno. “Silolweni” è più scenografica come pozza d’acqua per la presenza di alberi morti dove nidificano i “Buffalo weavers”. La direzione del loro nido indica il punto cardinale ovest. Sulla strada S36 che è decisamente meno trafficata, c’è generalmente un buon avvistamento di animali fino alla Mazimhlophe Dam. Tshokwane è il punto metà strada tra Skukuza e Satara. Per raggiungere Satara da Tshokwane ci sono diverse strade, ttra le quali la H1-3 che è quella asfaltata, la Lindanda S35 e la Nhanguleni Road S36. Tshokwane è considerato l’inizio del territorio associato ai leoni nella parte centrale del Kruger. Poco più a nord c’è il “Vutomi Loop” S34, che segue il Munywini River verso ovest, prima di incrociare la S33. Questa strada è rinomata per gli avvistamenti di leoni e giraffe. Da Tshokwane a Lower Sabie è possibile guidare lungo la H10. Ci sono diversi punti di stop e deviazioni interessanti su questa via che è considerata molto panoramica. E’ consigliato uno stop a Orpen Dam, a Nkumbe Lookout point, Mlondozi Dam e Muntsche Hill. Ci sono eccellenti punti di osservazione per i birdwatcher ai piedi di Muntsche Hill, Mlondozi Dam e all’attraversamento subito prima del campo del Sabie River.