Educare alla convivenza civile a partire da un Profilo Piacenza – 3 ottobre 2005 Prof. Andrea Porcarelli Professore di filosofia e storia presso il Liceo “Copernico” di Bologna Membro gruppo di lavoro MIUR sui profili in uscita dei licei e del gruppo sulla Riforma della scuola costituito presso la Cattedra di Didattica Generale dell’Università di Bergamo Presidente UCIIM di Bologna Scenario culturale: identità della persona e “domanda sociale” di educazione Gli “auspici educativi” delle circolari miniseriali Dall’educazione civica alle educazioni alla legalità, mondialità, europa, diritti umani, ecc. Da Faure a Delors: l’educazione come “viaggio interiore” che prepara alla vita nel suo complesso Dall’educazione alla salute all’educazione sessuale, alimentare, pronto soccorso, I grandi progetti degli anni ‘90 Le “buone pratiche” delle scuole La scuola dell’autonomia e l’attenzione al territorio Attenzione ai bisogni formativi degli allievi Progetto Giovani ’93 Protocollo di intesa tra MIUR e CNB (’99) Progetto Ragazzi 2000 “Missione Salute” Progetto Genitori Prof. Andrea Porcarelli Convivenza Civile e PECUP Il quadro pedagogico complessivo Il fine del percorso: un “Profilo” di riferimento Il sapere e il saper fare in vista dell’essere Centralità della persona nell’azione educativa Capacità (potenzialità, attitudini, propensioni) Conoscenze e abilità (acquisite nel sistema formale, non formale e informale) Competenze L’insieme delle buone capacità potenziali di ciascuno portate al miglior compimento nelle situazioni date Prof. Andrea Porcarelli Convivenza Civile e PECUP Una pluralità di contesti culturali e operativi Unità del sapere: contenuti e metodi Educazione alla convivenza civile Discipline e saperi interdisciplinari Lezioni e Laboratori (di compito, di livello, elettivi, ecc.) Attività: LARSA: linguistiche, espressive, motorie, ecc. recupero e sviluppo degli apprendimenti Il Piano di Studi Personalizzato Ha come “soggetto logico” l’allievo reale e non il “piano di lavoro” dell’insegnante (che pure avrà un piano di lavoro, collegialmente condiviso) Non è definito “a priori”, ma si completa e modifica in itinere Si “chiude” (come documento) alla fine del percorso Sfocia nel Portfolio delle competenze personali Prof. Andrea Porcarelli Convivenza Civile e PECUP Il PECUP: che cos’è? Il Profilo Educativo Culturale e Professionale (…) rappresenta ciò che un ragazzo di 14 anni dovrebbe sapere e fare per essere l’uomo e il cittadino che è giusto attendersi da lui al termine del Primo Ciclo di istruzione. Il traguardo può ritenersi raggiunto se le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative (il fare) apprese ed esplicitate nel sistema formale (la scuola), non formale (le altre istituzioni formative) e informale (la vita sociale nel suo complesso) sono diventate competenze personali di ciascuno. [Dal PECUP del I ciclo – D. L.vo n. 59/2004] Prof. Andrea Porcarelli Convivenza Civile e PECUP Il PECUP: funzioni educative Dal punto di vista dello studente Dal punto di vista della famiglia Uno strumento per favorire e stimolare una sorta di “bilancio in itinere” della propria identità culturale e personale, nell’unità sintetica dei diversi contributi educativi Uno “spazio condiviso” ed esplicito in cui sono espresse le istanze educative fatte proprie dalla scuola, su cui la famiglia può chiedere “ragione” e con cui è chiamata a collaborare Prof. Andrea Porcarelli Convivenza Civile e PECUP Dal punto di vista degli insegnanti Una “bussola pedagogica” per raccordare tra loro i diversi interventi, tenendo conto anche delle suggestioni che i ragazzi raccolgono (nel bene e nel male) dagli ambienti non formali e informali, sia sul piano culturale che su quello valoriale Il PECUP: identità pedagogica Garanzia dell’unità di direzione e del coordinamento organizzativo di tutti gli interventi educativi e didattici posti in essere dalle istituzioni formative formali, non formali e informali La persona come fine Integralità Interdisciplinarità Uno strumento per promuovere l’integralità della persona umana di ogni allievo: affrontare la vita in tutte le dimensioni Superare le angustie del disciplinarismo spinto. Un docente di cultura ampia Ogni docente si fa carico di tutto il profilo Prof. Andrea Porcarelli Convivenza Civile e PECUP Unità del sapere e del fare Rapporto equilibrato tra forma e contenuti Articolazioni dei Profili Identità Strumenti culturali Convivenza civile Articolata, a sua volta, in tre linee di sviluppo: a) Conoscenza di sé b) Relazione con gli altri c) Orientamento Nel PECUP del I ciclo sono comuni e riguardano i principali campi del sapere e del fare (dalle competenze linguistiche a quelle motorie, scientifiche, matematiche, tecnologiche, ecc.). La bozza di Profilo del secondo ciclo prevede tre livelli di definizione degli strumenti culturali: 1. nelle loro linee generali (per analogia con il primo ciclo) sono indicati nel Profilo stesso; 2. per il sistema dei Licei si distinguono in una parte che è comune a tutti i licei ed in una parte che è specifica per ciascuno di essi; 3. per il sistema dell’istruzione e della formazione professionale dovrà essere integrato con indicazioni regionali, in analogia con quanto farà lo stato per il sistema dei licei. Gli OSA (tanto del primo come del secondo ciclo), che sono contenuti nelle Indicazioni (nazionali e regionali), precisano ulteriormente gli strumenti culturali da utilizzare in ogni ordine e grado si scuola e vanno letti in stretta continuità con il Profilo di riferimento. Raccoglie in un quadro unitario – con propri contenuti che nelle Indicazioni vengono anche declinati attraverso relativi OSA – le sollecitazioni educative di cui tutti gli insegnanti devono farsi carico, in modo interdisciplinare e trasversale, in ordine all’educazione: stradale, alla salute, alimentare, all’ambiente, all’affettività, alla Prof. Andrea Porcarelli cittadinanza. Convivenza Civile e PECUP Educazione alla convivenza civile ed educazione stradale: ipotesi di lavoro Piacenza – 3 ottobre 2005 Prof. Andrea Porcarelli Professore di filosofia e storia presso il Liceo “Copernico” di Bologna Membro gruppo di lavoro MIUR sui profili in uscita dei licei e del gruppo sulla Riforma della scuola costituito presso la Cattedra di Didattica Generale dell’Università di Bergamo Presidente UCIIM di Bologna Dal PECUP al Portfolio: l’ipotesi del “diario di bordo” I “punti di forza e debolezza” (verso un bilancio di competenze) Che cosa so? Prendere coscienza della propria identità culturale e personale Che cosa dovrei/vorrei sapere e saper fare? Capacità, attitudini, aspirazioni, stili relazionali Che cosa so fare? Orientamenti per le scelte future Ipotesi concrete di piani operative, scelte precise, informazioni necessarie Prof. Andrea Porcarelli Convivenza Civile e PECUP Le variabili di identità personale Conoscenze e competenze che sono risultate più “strutturanti” Progetti, prospettive e motivazioni per le proprie scelte Educazione alla convivenza civile L'espressione Convivenza civile è ripresa dalla legge delega ed è assunta dalle Indicazioni Nazionali non solo come sintesi delle "educazioni" alla cittadinanza, ambientale, stradale, alla salute, alimentare, dell'affettività, che la costituiscono, ma anche come lo sbocco dell'apprendimento di ogni singola conoscenza ed abilità disciplinare, nel senso che un buon insegnamento della religione, dell'italiano, dell'inglese, della matematica, delle scienze ecc., in sostanza, produce, è chiamato a produrre, a livello personale, come condizione e fine, la Convivenza civile e che le conoscenze e le abilità specifiche dell'educazione alla Convivenza civile, se non vogliono indulgere all'astrattezza e alla sterilità, non nascono né esistono fuori da buone e corrette conoscenze ed abilità disciplinari. [Dalle Raccomandazioni per l’attuazione dei Piani di Studio Personalizzati …] Prof. Andrea Porcarelli Convivenza Civile e PECUP Gli ambiti dell’educazione alla convivenza civile Educazione alla convivenza civile (trasversale alle discipline e attraverso le discipline) • Ed. alla cittadinanza e Intese non come “progetti”, allo sviluppo separati gli uni dagli altri, • Ed. stradale ma come “ambiti” di una • Ed. ambientale unica ECC che è parte • Ed. alla salute integrante del PECUP e • Ed. alimentare rispetto a cui tutte le discipline ed anche alcuni progetti • Ed. dell’affettività sono “occasioni educative” Prof. Andrea Porcarelli Convivenza Civile e PECUP Un esempio concreto di “attualità” A una logica “pedagogica” Da una logica “burocratica” Il patentino visto come un “adempimento” dovuto e le 8 ore di convivenza civile come un “vincolo burocratico” da cui “difendersi” (con strategie burocratiche) Il “patentino” come occasione educativa La necessità di una “bussola pedagogica” Il patentino visto come esperienza che si lega ai mondi vitali dei ragazzi, li coinvolge in modo motivante (sia direttamente che indirettamente) ed evoca scenari esistenziali a cui ci si può collegare in modo educativamente proficuo: una “occasione” La necessità di alcuni “catalizzatori concettuali” Prof. Andrea Porcarelli Convivenza Civile e PECUP Spunti e idee per l’educazione stradale La “strada” rappresenta uno dei primi spazi sociali in cui i nostri alunni sono chiamati ad assumere in prima persona (e senza la presenza di adulti di riferimento) alcune responsabilità civili Partire dai “mondi vitali” degli allievi Necessità di superare una logica di tipo “trasmissivo”, spesso incapace di incidere sui comportamenti reali degli allievi Il valore “percepito” delle norme stradali Al di là della conoscenza del codice della strada è importante capire come i ragazzi “vivano” la loro dimensione di “cittadini stradali” Prof. Andrea Porcarelli Convivenza Civile e PECUP Educazione tra pari e “produzione culturale” dei nostri giovani I ragazzi dovranno produrre articoli, “slogan”, proporre loro stessi temi di educazione stradale ad allievi più giovani, insomma “esporsi” su ciò che avranno fatto proprio Per saperne di più • A. Porcarelli, Orizzonti pedagogici della riforma Moratti, in "Orientamenti pedagogici", vol. 51, n. 6, Erickson, Trento, novembre-dicembre 2004, pp. 981-1008. • A. Porcarelli, Indicazioni nazionali, in G. Cerini - M. Spinosi (a cura di), Voci della scuola 2005. Idee e proposte per la ricerca e l'innovazione, Tecnodid, Napoli 2004, pp. 165-173. • A. Porcarelli, La ricerca dell'unità del sapere. Orizzonti culturali e pedagogici, in "Scuola e didattica", n. 7, La Scuola, Brescia, dicembre 2004, pp. 18-21. • Sito: www.unibg.it/pers/?giuseppe.bertagna [con diversi articoli a cura del gruppo di ricerca sulla Riforma ed anche la versione aggiornata delle “Raccomandazioni”, la cui versione precedente era allegata al DM. 100, ma non sono state allegate al D. L.vo 59/2004]. • L. Corradini (a cura di), Insegnare perché. Orientamenti, motivazioni, valori di una professione difficile, Armando, Roma 2004. • AIMC APS CIDI DIESSE FNISM MCE UCIIM (a cura di), Il portfolio degli insegnanti. Per documentare il curriculum professionale dei docenti, IRRE – E.R. / Tecnodid, Bologna – Napoli, 2005 (II ed.). Prof. Andrea Porcarelli Convivenza Civile e PECUP